Gazzetta 20131104

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www.gazzetta.it lunedì 4 novembre 2013 1,30 €

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ITALIA

anno 117 ­ Numero n Anno 260

Assicurazioni & Previdenza

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ROMA

IL COLPO TERZA VITTORIA ESTERNA PER I NERAZZURRI

INTER ATTACK

CERCI GOL SPEZZA LA MARCIA TRIONFALE

Sbanca Udine grazie ai centri di Palacio, Ranocchia e Alvarez. Mazzarri si gode un attacco da 27 reti con 11 marcatori diversi e applaude Cambiasso: «Ha ritrovato la forma dei tempi di Mou»

ARCHETTI, ELEFANTE, TAIDELLI, MEROI PAG. 10­12 COMMENTO DI CERRUTI PAG. 23

3 Rodrigo Palacio, 31 anni, 7 reti quest’anno con l’Inter

Strootman firma l’1­0 ma il Toro reagisce e il conto dei successi iniziali giallorossi si ferma a 10. Negato un rigore a Pjanic. Juve e Napoli a ­3. Garcia: «Buon punto. Non si può vincere sempre»

CAOS MILAN

INVASIONI BARBARICHE DURE CRITICHE DELLA FIGLIA DI BERLUSCONI «MA NON HO CHIESTO LA TESTA DELL’A.D.»

BIANCHI, BRAMARDO, CECCHINI, PUGLIESE PAG. 6­9 3 Alessio Cerci, 26 anni ANSA

RIVELAZIONE GIALLOBLÙ ANCORA QUINTI

Il Verona di Toni non molla Col Cagliari settima vittoria

BARBARA: “CAMBIARE FILOSOFIA” GALLIANI SOTTO TIRO

LONGHI, FONTANA ALLE PAGINE 14­15

I BIANCONERI VERSO LA CHAMPIONS

Marchisio, una carica Real «La Juve sa già cosa fare» GRAZIANO, OLIVERO A PAGINA 17

Serie A / 11ª GIORNATA PARTITE Sabato MILAN FIORENTINA NAPOLI CATANIA PARMA JUVENTUS Ieri LIVORNO ATALANTA LAZIO GENOA SAMPDORIA SASSUOLO TORINO ROMA UDINESE INTER VERONA CAGLIARI Oggi (ore 20.45) BOLOGNA CHIEVO

BOCCI, DELLA VALLE, LAUDISA DA PAGINA 2 A PAGINA 5

ilCommento

DUELLO PERICOLOSO DI UMBERTO ZAPELLONI

A PAGINA 23

3 Adriano Galliani e Barbara Berlusconi ANSA

TENNIS SUPER ITALIA A CAGLIARI: 4­0 SULLA RUSSIA

Azzurre, ragazze d’oro Arriva la quarta Fed Cup

9 771120 506000

31 1 0 4>

CRIVELLI, FRONGIA PAG. 36­37, COMMENTO DI VALENTI PAG. 23

3 La gioia delle azzurre

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

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La maggior parte delle reti in Serie A viene realizzata dagli stranieri. Un altro lavoro che gli italiani non vogliono più fare.

0­2 2­1 0­1 1­0 0­2 3­4 1­1 0­3 2­1

CLASSIFICA ROMA 31 NAPOLI 28 JUVENTUS 28 INTER 22 VERONA 22 FIORENTINA 21 LAZIO 15 GENOA 14 ATALANTA 13 UDINESE 13

MILAN 12 TORINO 12 PARMA 12 LIVORNO 12 CAGLIARI 10 BOLOGNA* 9 SAMPDORIA 9 SASSUOLO 9 CATANIA 6 CHIEVO* 4

* Una partita in meno.

F.1 RECORD AD ABU DHABI

Vettel settebello come Schumi Grinta Alonso: 5° CREMONESI, IANIERI PAG. 30­33, COMMENTO DI ALLIEVI PAG. 23


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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

PRIMO PIANO

Milan caos: Barba ALESSANDRA BOCCI MILANO

Il Milan cambia casa, ma Barbara Berlusconi non si fer­ ma qui. Finora ha concentrato la sua attenzione sui progetti speciali, compresa la nuova se­ de del Portello appunto, ma adesso la figlia di Silvio Berlu­ sconi vorrebbe modificare la filosofia del Milan, e in un mo­ mento di crisi profonda chiede che la società cambi completa­ mente rotta. Inevitabile pensa­ re che il destinatario del mes­ saggio sia Adriano Galliani, da 27 anni braccio destro di suo padre nel calcio. Il cambio o meno di allenatore diventa un fatto marginale in quello che pare uno scontro generaziona­ le. Al Milan c’è un conflitto aperto. E non riguarda Allegri, non soltanto almeno.

IL LANCIO ALL’ANSA

Il comunicato dettato alle 20.09 dai Berlusconi

Contestazione Tutto comin­ cia probabilmente qualche tempo fa e si concretizza in quella che il tecnico ha defini­ to la peggiore serata da quan­ do lavora al Milan. La sconfitta con la Fiorentina infatti è con­ dita da una contestazione che certamente non ha fatto piace­ re alla famiglia. Gli striscioni preparati dalla curva giorni fa sono stati esposti e hanno fatto l’effetto del sale sulle ferite: ce l’avevano con il mercato fatto

La figlia di Silvio: mosse sbagliate, cambiare rotta Strappo in società senza pensare a difesa e cen­ trocampo, eccetera. Alla pro­ prietà, come usa definire la fa­ miglia Berlusconi, non sono piaciuti. E a Barbara probabil­ mente non è piaciuta l’idea che il fallimento di una stagione venisse addebitato ad Allegri.

Allegri resta La questione al­ lenatore però era già stata ri­ solta in mattinata in un collo­ quio fra Berlusconi e Galliani. Al tecnico, in ritiro con la squa­ dra, è stata rinnovata la fidu­ cia, in teoria non a tempo, in pratica si vedrà. Altre e nume­

rose sconfitte pesanti rende­ rebbero improponibile conti­ nuare con lo stesso uomo in panchina, ma per ora Allegri è prorogato. Nel frattempo, Bar­ bara parla a più riprese con il padre, espone il suo punto di vista e prepara un intervento

Pubblichiamo qui la versione integrale del lancio d’agenzia, firmato dall’ANSA pochi minuti dopo le 20 di ieri, nel quale Barbara Berlusconi critica la scelte alla base della gestione del Milan nelle ultime stagioni. «Il presidente del Milan Silvio Berlusconi ha avuto un colloquio con la figlia Barbara che, come risulta all’ANSA, ha chiesto al padre un deciso cambio di rotta nella gestione della società, notando che nelle ultime due campagne acquisti il Milan non ha speso poco ma male. Cercando di fare il punto della situazione del Milan dopo la sconfitta con la Fiorentina, al centro del ragionamento di Silvio Berlusconi e della figlia Barbara sono finiti i motivi per cui la squadra rossonera si trova addirittura a 16 punti di distanza dalla zona Champions e a 3 da quella retrocessione. I motivi sarebbero stati individuati nella mancata programmazione, nell’assenza, a differenza di altre squadre italiane, di una moderna rete di osservatori che vada a caccia dei migliori talenti prima che diventino top player, e in una campagna acquisti e cessioni estiva sbagliata e che non ha tenuto conto delle indicazioni della proprietà. Secondo quanto appreso dall’ANSA, questo è stato il punto centrale della discussione: come mai, è la domanda che si pone la famiglia Berlusconi, altre squadre italiane, come Fiorentina e Roma ad esempio, che non spendono più del Milan, dimostrano invece in campo un gioco migliore e una squadra più competitiva? Nelle ultime due campagne acquisti, è la convinzione della proprietà, il Milan non ha speso poco ma ha speso male. In settimana sarebbero in programma altre riunioni per analizzare nel dettaglio i problemi e per tentare di rilanciare il Milan nonostante questo disastroso inizio di stagione».

Allegri per ora incassa la fiducia. Ma Barbara esce allo scoperto e contesta le strategie di mercato che viene diffuso dall’Ansa alle 20.09. L’effetto immediato nelle redazioni è quello di una dichiarazione di guerra al ma­ nagement attuale, cioè Gallia­ ni. «Il presidente del Milan Sil­ vio Berlusconi ha avuto un col­ loquio con la figlia Barbara che

ha chiesto al padre un deciso cambio di rotta nella gestione della società, notando che nel­ le ultime due campagne acqui­ sti il Milan non ha speso poco ma male», è l’incipit del pezzo, senza virgolettati. I motivi dei tonfi di questi mesi «sarebbero stati individuati nella mancata programmazione, nell’assen­ za, a differenza di altre squa­ dre italiane, di una moderna rete di osservatori che vada a caccia dei migliori talenti pri­ ma che diventino top player, e in una campagna acquisti e cessioni estiva sbagliata e che non ha tenuto conto delle indi­ cazioni della proprietà. Secon­ do quanto appreso dall’Ansa, questo è stato il punto centrale della discussione: come mai, è la domanda che si pone la fa­ miglia, altre squadre italiane che non spendono più del Mi­ lan, dimostrano in campo un gioco migliore e sono più com­ petitive? Nelle ultime due campagne acquisti, è la con­


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ara sfida Galliani 4

la precisazione

DOMANI LE COPPE S

Martedì tornano le coppe europee con la quarta giornata della fase a gironi di Champions ed Europa League

S

Champions League Martedì 5 Juventus­ Real Madrid (ore 20.45) Mercoledì 6 Barcellona­ Milan (ore 20.45) Napoli­ Marsiglia (ore 20.45)

«Mai chiesto il cambiamento di Galliani» «Non ho mai chiesto il cambiamento dell’ad Adriano Galliani»: lo ha chiarito Barbara Berlusconi in un comunicato all’Ansa alle 21.35 di ieri, nel quale ha anche precisato che «nei numerosi colloqui telefonici con mio padre dopo la sconfitta con la Fiorentina ho chiesto semplicemente un cambio di filosofia aziendale per il Milan».

vinzione della proprietà, il Mi­ lan non ha speso poco ma ma­ le. In settimana sarebbero in programma altre riunioni per analizzare nel dettaglio i pro­ blemi e per tentare di rilancia­ re il Milan nonostante il disa­ stroso inizio di stagione». Parata e risposta Subito do­ po l’uscita dell’Ansa, l’ammi­ nistratore delegato del Milan viene raggiunto da svariate telefonate di cronisti e annun­ cia un comunicato di Silvio Berlusconi che non arriva. Il destinatario del messaggio è evidentissimo, il corollario naturale: Barbara ritira la fi­ ducia a Galliani, magari conta

Era stato annunciato un comunicato di Silvio, che è rimasto in silenzio

di prenderne il posto. Dal suo staff però filtra una chiave buonista: Barbara non vuole fare l’amministratore delega­ to, ma ama la modernità, i club organizzati in modo ma­ nageriale, e il dubbio resta: l’uscita di Barbara è autoriz­ zata dal padre, oppure Barba­ ra si è spinta oltre? I minuti passano e la dichiarazione di Silvio Berlusconi non arriva. Arriva invece la precisazione della figlia, che l’Ansa diffon­ de alle 21.35: «Non ho mai chiesto il cambiamento del­ l’ad Adriano Galliani. Nei nu­ merosi colloqui telefonici con mio padre dopo la sconfitta con la Fiorentina ho chiesto semplicemente un cambio di filosofia aziendale per il Mi­ lan». Non sarà ancora un pro­ blema di successione, ma al Milan le acque sono agitate. E non c’è solo il tecnico nel miri­ no. © RIPRODUZIONE RISERVATA

il Retroscena

Dal caso Pato all’ultimo mercato Ora Berlusconi deve scegliere L’a.d. non lascia

S

Europa League Giovedì 7 Pandurii­ Fiorentina (ore 19) Lazio­ Apollon (ore 21.05)

CARLO LAUDISA @carlolaudisa MILANO

Nella domenica di Bar­ bara il silenzio di Silvio Berlu­ sconi è la spia dei tormenti che stanno agitando quello che è ormai il Moloch milanista. L’erede designata mette alla berlina l’operato di Adriano Galliani, il braccio destro sto­ rico di papà, salvo poi correg­ gere il tiro in serata. Ma la sfi­ ducia è palese, il caso diventa politico. E non è una coinci­ denza da poco nella fase più delicata della vita pubblica del leader politico e del proprieta­ rio del club di via Turati. Contrapposizione In questi mesi Silvio Berlusconi è asse­ diato da ben altri problemi, ma la galassia calcistica conti­ nua ad avere un posto speciale nei suoi pensieri. Nonostante tutto. E la crisi del Milan è lo specchio delle attuali contrad­

dizioni. A Palazzo Grazioli è accerchiato da falchi e colom­ be. Con lui nel mezzo. Così in casa rossonera la contrapposi­ zione tra Barbara e Galliani impone una convivenza sem­ pre difficile. L’affetto per la fi­ glia non merita spiegazioni. Invece va ricordato che il rap­ porto del Dottore con il suo manager calcistico è quasi fra­ terno. Si conobbero il 1° no­ vembre 1979 e la cena si chiu­ se con un affare che diede il là alla comune avventura televi­ siva. Con la vendita del 50% dell’Elettronica Industriale il manager brianzolo divenne la spalla di Sua Antenna nella conquista dell’etere. Poi, nel febbraio 1986 iniziò l’avven­ tura col Milan e quella carica da amministratore delegato rinnovata di anno in anno. De­ cenni di successi con una svol­ ta netta nell’estate del 2012. La crisi della pubblicità e la sentenza del lodo Mondadori (con un indennizzo di circa

Lo striscione polemico nei confronti della dirigenza esposto dalla Curva Sud sabato a San Siro ANSA

500 milioni a De Benedetti) dragano le casse Fininvest e la proprietà ordina di sanare il bilancio. Da qui il sacrificio di Ibra e Thiago con l’incasso di 63 milioni. Addio al rosso a di­ cembre. Pareggio dei conti bissato anche a chiusura del­ l’esercizio in corso. E l’operato del manager rossonero è in li­ nea con le aspettative. Ecco Barbara Quasi in con­ temporanea al Milan s’impone la figura del consigliere d’am­ ministrazione Barbara Berlu­ sconi (dall’aprile 2011), af­ fiancata dal guru Antonio Marchese. Nel governo del club ottiene la delega per le iniziative strategiche, ma la sua ambizione è chiara: allar­ gare la propria sfera d’interes­ si. Mentre Galliani si tiene stretto l’ambito tecnico e quel­ lo commerciale. E nel contem­ po inizia una partita parallela che in più di un’occasione por­ ta a sfumature diverse. Il pri­ mo strappo nel gennaio 2012, quando Pato (allora legato a Barbara) rifiuta il trasferi­ mento al Psg e fa saltare l’arri­ vo di Tevez in rossonero. In estate, però, Barbara appog­ gia il manager nel sostenere la conferma di Allegri dopo le ti­ tubanze del padre che aveva espresso il gradimento per Se­ edorf. Tanto è vero che gli ulti­ mi mesi sono trascorsi senza scossoni apparenti. Anche le voci di un anno fa che avevano portato a far sussurrare le can­ didature di Claudio Fenucci e Michele Uva erano passate nel dimenticatoio. Ma ora la par­ tita, fatalmente, si riapre. Ieri Adriano Galliani s’è chiuso an­ che lui nel silenzio. Come ogni anno sa bene che il suo man­ dato è legato alle decisioni de­ gli azionisti che vengono co­ municate nell’assemblea dei soci di fine aprile. Guarda ca­ so sul finire della stagione agonistica. L’impressione è che il terremoto mediatico di ieri non muti la sua linea. Di­ missioni? Neanche a parlarne. Lavorerà al fianco di Allegri per raddrizzare la barra dei ri­ sultati. Poi, si affiderà alle de­ cisioni dell’amico fraterno Sil­ vio Berlusconi. Come fa da 34 anni a questa parte. Gli anni passano. Ma prima o poi Silvio Berlusconi dovrà dire la sua. O meglio: decidere se rompere o meno col passato. Il suo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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PRIMO PIANO IL CONFRONTO COMPLESSIVO OTTO RETI PIÙ DEI CARTELLINI GIALLI

INTER

28 27

1

30

dal 2010 al 2013

26

dal 2013

17 16 4

MILAN

dal 2007 al 2010

1

12

La Juve va forte con Pogba­gol Parma resta al palo

87

dal 2010 al 2013

PARMA­JUVENTUS

79 10

1

TOTALE

Espulsioni

NAZIONALE MAGGIORE

Ammonizioni

MANCHESTER CITY

Gol

L’ANTICIPO/1

MARCATORE Pogba al 32’ s.t. PARMA (3­5­1­1) Mirante 6; Cassani 5,5, Lucarelli 5,5, Mendes 6 (dal 24’ s.t. Felipe 5,5); Biabiany 7, Gargano 6 (dal 38’ s.t. N. Sansone s.v.), Marchionni 6 (dal 42’ s.t. Obi s.v.), Parolo 5,5, Gobbi 5,5; Cassano 5,5; Amauri 5. All. Donadoni 7.

6 GDS

Il Balo della discordia Galliani ha voluto Mario Ora glielo rinfacciano Berlusconi lo ha definito «mela marcia», poi lo ha sopportato. Ma le «balotellate» aumentano e quest’anno più ammonizioni che gol FABIANA DELLA VALLE MILANO

In principio fu la mela marcia, adesso è diventato il po­ mo della discordia. Mario Balo­ telli doveva essere il simbolo del nuovo Milan che punta sui gio­ vani, invece è diventato motivo di frizione tra due uomini che vanno a braccetto da più di tren­ t’anni. Silvio Berlusconi non lo voleva, Adriano Galliani invece sì, ha insistito e alla fine è riusci­ to a portarlo a Milanello, pro­ mettendo meraviglie al suo pre­ sidente. Il problema è che Mario è stato impeccabile (o quasi) per sei mesi, contribuendo in ma­ niera determinante al raggiun­ gimento dell’obiettivo Cham­ pions, ma nella nuova stagione ha smesso quasi subito di fare la differenza sul campo. E quindi anche i suoi comportamenti so­ pra le righe sono diventati meno tollerabili per la proprietà. I dubbi del presidente Berlu­ sconi aveva bocciato l’arrivo di Balotelli perché lo considerava una mela marcia: «Se metti uno così nello spogliatoio può infet­ tare tutti gli altri», aveva dichia­ rato a inizio gennaio. Poi, ad ac­ quisto quasi fatto, aveva aggiu­ stato il tiro («Mai pronunciato quelle frasi»), ma in realtà non ha cambiato idea sul giocatore. Ha avallato l’acquisto per ragio­

ni di opportunità calcistiche, ma è sempre rimasto tiepido nei confronti di un ragazzo contro­ verso. Ai fedelissimi ha più volte espresso le sue perplessità per il look e anche per le molte balo­ tellate. Testimonial perfetto In fondo in fondo però all’ex premier pia­ ceva l’idea di redimerlo, di riu­ scire dove tutti gli altri avevano fallito. Una società come il Mi­ lan, che ha sempre fatto dello stile anche fuori dal rettangolo di gioco uno dei suoi punti di forza, poteva essere in grado di riportare la pecorella smarrita sulla retta via. Balotelli sarebbe stato il testimonial perfetto per un club che da qualche anno ha scelto di puntare sui giovani. Un talento italiano riportato a casa dopo l’esilio inglese, simbolo

L’a.d. paga una gestione troppo morbida della punta, che non ama le regole Alla famiglia non piace il clan che segue Mario e l’invadenza del procuratore Mazzoleni mostra il giallo a Mario Balotelli, 23: salterà il Chievo ANSA

0­1

dell’integrazione e del nuovo corso rossonero voluto forte­ mente da Barbara.

JUVENTUS (3­5­2) Buffon 6; Barzagli 7, Ogbonna 6, Chiellini 5,5; Padoin 5, Vidal 5,5, Pogba 7, Marchisio 5 (dal 17’ s.t. Pirlo 6,5), Asamoah 5,5; Giovinco 5 (dal 30’ s.t. Llorente 6), Tevez 6,5 (dal 30’ s.t. Qua­ gliarella 6,5). All. Conte 6,5. ARBITRO Celi di Bari ASSISTENTI Galloni e Passeri. NOTE ammoniti Mendes (P), Gobbi (P), Marchisio (J), Padoin (J), Llorente (J) e Giovinco (J).

L’ANTICIPO/2

Cartellini e gol Però il rendi­ mento calante di Balotelli e i troppi colpi di testa hanno crea­ to delle crepe nel progetto. Ma­ rio da gennaio a maggio aveva fatto 12 gol in 13 partite, pren­ dendo 7 cartellini. Quest’anno però sono diminuiti i gol e au­ mentati i gialli: 9 in 12 partite, più tre giornate saltate per squa­ lifica (quattro se si conta anche quella di domenica prossima col Chievo: era diffidato). «Finché i gol sono più dei cartellini va tut­ to bene», sentenziò Galliani la scorsa stagione. Solo che le reti finora sono state cinque. Non solo: Mario in carriera collezio­ nato 79 cartellini gialli e 87 gol.

Sprofonda il Milan Vargas più Valero San Siro è viola

Differenza di stile Di Balotelli non piace neanche la corte dei miracoli che lo segue ovunque, il procuratore onnipresente, l’allergia alle regole (per esem­ pio non gradisce indossare la di­ visa a fine partita). Mario non ama l’etichetta, al contrario di Barbara Berlusconi, che in que­ sti mesi ha osservato in silenzio. Se Balotelli avesse avuto lo stes­ so rendimento di un anno fa e il Milan non fosse a una distanza siderale dalla zona Champions (con tre soli punti sulla terzulti­ ma) probabilmente il fastidio della famiglia sarebbe passato in secondo piano. Ma adesso che le cose vanno male l’insi­ stenza di Galliani per portarlo a Milano può trasformarsi in un boomerang. L’a.d. rischia di pa­ gare il fatto di non essere riusci­ to a inquadrare Balo all’interno degli schemi comportamentali rossoneri. Berlusconi avrebbe voluto più rigore nella sua ge­ stione, più gol e meno atteggia­ menti da divo. Per cancellare la mela marcia e abbracciare il fi­ gliol prodigo.

ARBITRO Mazzoleni di Bergamo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MILAN­FIORENTINA

0­2

MARCATORI Vargas al 27’ p.t.; Borja Vale­ ro al 28’ s.t. MILAN (4­3­3) Gabriel 5; Abate 5,5, Zac­ cardo 5, Zapata 5,5, Constant 5; Montoli­ vo 5, De Jong 6, Muntari 5 (dal 24’ s.t. Saponara 5,5); Birsa 5,5 (dal 12’ s.t. Niang 5,5), Balotelli 4, Kakà 6. All. Allegri 4. FIORENTINA (4­3­1­2) Neto 6; Tomovic 6,5, G. Rodriguez 6,5, Savic 6, Pasqual 6; Aquilani 6, Ambrosini 6 (dal 34’ p.t. Veci­ no 6), Vargas 6,5; Borja Valero 6,5; G, Rossi 6 (dal 23’ s.t. Joaquin 6), Matos 7 (dal 46’ s.t. Olivera s.v.). All. Montella 7. ASSISTENTI Bianchi e Padovan. NOTE ammoniti Balotelli (M), Aquilani (F) e Matos (F).

L’ANTICIPO/3

Callejon e Hamsik lanciano il Napoli Catania al tappeto NAPOLI­CATANIA

2­1

MARCATORI Callejon (N) al 15’, Hamsik (N) al 20’, Castro (C) al 26’ p.t. NAPOLI (4­2­3­1) Reina 6; Mesto s.v. (dal 7’ p.t. Uvini 5,5), Fernandez 6,5, Albiol 6,5, Armero 6; Dzemaili 6, Behrami 6; Callejon 7,5, Hamsik 6,5, Insigne 6 (dal 45’ s.t. Mertens s.v.); Higuain 6 (dal 34’ s.t. Zapa­ ta s.v.). All. Benitez 7. CATANIA (4­4­2) Andujar 6,5; Alvarez 5 (dal 38’ s.t. Rolin s.v.), Legrottaglie 5,5, Gyomber 5,5, Capuano 5; Izco 6 (dal 25’ s.t. Petkovic 5,5), Tachtsidis 6, Almiron 6, Biraghi 5 (dal 1’ s.t. Keko 6); Maxi Lopez 5, Castro 6. All. De Canio 6. ARBITRO Irrati di Imperia. ASSISTENTI Ghiandai e Iori. NOTE nessun espulso, nessun ammoni­ to.


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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

SERIE A 11a GIORNATA

4 LASERIE GIALLOROSSA S 25­ago­13 Livorno­ Roma 0­2 65’ De Rossi, 67’ Florenzi 1­set­13 Roma­ Verona 3­0 56’ Cacciatore (V) autorete, 59’ Pjanic (R), 66’ Ljajic (R) 16­set­13 Parma­ Roma 1­3 39’ Biabiany (P), 47’ Florenzi (R), 70’ Totti (R), 85’ Strootman (R) rigore

AltRoma Alessio Cerci, 26 anni, infila il pallone dell’1­1 contro la Roma: è il suo 8° gol in questo campionato LAPRESSE

22­set­13 Roma­Lazio 2­0 18’ Balzaretti, 94’ Ljajc rigore 25­set­13 Sampdoria­ Roma 0­2 65’ Benatia, 88’ Gervinho 29­set­13 Roma­ Bologna 5­0 8’ Florenzi, 18’ Gervinho, 25’ Benatia, 62’ Gervinho, 85’ Ljajic 5­ott­13 Inter­Roma 0­3 18’ Totti, 40’ Totti, 44’ Florenzi 18­ott­13 Roma­ Napoli 2­0 49’ Pjanic, 61’ Pjanic 27­ott­13 Udinese­ Roma 0­1 82’ Bradley 31­ott­13 Roma­ Chievo 1­0 67’ Borriello

Dopo il 10 record, pari e +3 Il Torino apre il bunker e replica a Strootman I giallorossi si cullano troppo sul vantaggio, nel secondo tempo Cerci firma l’1­1. De Sanctis battuto dopo 744 minuti. Juve e Napoli più vicine DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI @fabiowhites TORINO

E all’undicesima giorna­ ta la Roma si riposò. Addio eu­ rorecord di vittorie consecuti­ ve dall’inizio. Il sergente Gar­ cia ha sempre detto che gli im­ portava poco questo primato. A giudicare da come ha lascia­ to il campo non sembrava. Certo, gli roderà di più che ora il fiato di Juventus e Napoli ce l’ha sul collo. Tuttavia per co­

me sono andate le cose non si può lamentare. Finora la sua bella e grande Roma è stata, anche, accompagnata dalla fortuna. Stavolta no e il Torino si è preso con merito il punto. E la soddisfazione di fermare gli imbattibili. Che restano ta­ li: un pari in trasferta non è una tragedia. Il primo posto resta saldo. E domenica c’è Ju­ ventus­Napoli.

da una parte e lo scatenato Cerci dall’altra. Un’analisi ra­ zionale ci dice che la Roma non ha collezionato l’11° suc­ cesso perché è mancata nel momento in cui ha sempre brillato: il secondo tempo. E comunque non si può preten­ dere di vincere le partite con un solo tiro in porta. La Roma alla fine ne ha segnati 3 sul suo tabellino: il gol e due ten­ tativi di Ljajic, entrato un quarto d’ora dopo l’intervallo. La Roma sì è cullata sul van­ taggio, tronfia del suo bari­ centro inossidabile. E ha paga­

Solito cinismo Due gol simili hanno fissato il risultato: palla dietro da dentro l’area per l’in­ cursore di turno; Strootman

to. Eppure la trama della sfida sembrava snodarsi su strade antiche per la Roma. Come fa quasi sempre con tutte le riva­ li, nei primi minuti ha giocato al gatto col topo. Come fanno le grandi squadre che sanno di esserlo. Passaggi fitti e corti, tanto ha dei satanassi in mez­ zo che la palla per portargliela via devi sparargli. Qualche sortita in avanti per saggiare le condizioni della difesa e scoprire dove potrà colpire. Soprattutto, la solita solidità. Nel caso, con l’esordio stagio­ nale di Burdisso causa assenza

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IL NUMERO

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le reti subite dalla Roma in campionato: nonostante il pari di ieri, resta il reparto meno battuto del torneo

di Castan, Garcia ha preferito cautelarsi con Bradley in mez­ zo e Pjanic (sempre sontuoso) a unirsi al tridente. E De Rossi fisso davanti alla difesa. Ma­ gari si è adeguato anche alla filosofia di questo Torino, che non ha certo le tradizionali ca­ ratteristiche da Toro, cioè cuo­ re, grinta e corsa. No, il Toro prova a danzare, a giocare alla pari. Ventura ha insistito col suo sistema offensivo: un 4­ 4­2 che si trasforma spesso in 4­2­4. Lodevole iniziativa. Ma il Torino non ha gli uomini per farlo: El Kaddouri a sinistra punge poco e copre meno. In mezzo Barreto cerca anche la miglior condizione e Meggio­ rini preferito a Immobile in gol da 3 gare di fila. Così la Ro­ ma alla prima vera occasione è passata. Calcio d’angolo di Pjanic, scambio con il «tradi­ tore» fischiatissimo Balzaretti e palla in mezzo per l’arrivo di Strootman. Et voilà. La reazio­ ne del Toro si può riassumere in una frase: Cerci contro tut­ ti. L’unico a combinare qualco­ sa. Una punizione appena al­ ta, uno sfondamento in area con palla a El Kaddouri che spreca, un tiro insidioso. Cerci lo meritava già il pari. Entra il Torino Paradossal­ mente, quando Cerci si è un

le Pagelle

TORINO BENE MORETTI BARRETO FLOP Frena gli Invincibili con uno spirito da vecchio cuore granata: se recupera tutti si toglierà soddisfazioni

6 6

l’allenatore Ventura Lette le formazioni abbiamo avuto un sussulto: squadra da impresa o da suicidio assistito. Al solito, è prevalsa la via di mezzo perché nel momento più difficile il timoniere ha portato i giusti correttivi.

h 6,5

6

6

6

6

6

A pensarci bene, le due parate finali su Ljajic rappresentano il suo vero lavoro di giornata, perché contro la rasoiata di Strootman da due passi nulla poteva fare.

Pjanic e Balzaretti ronzano dalle sue parti e se l’entrata sul bosniaco poteva meritare anche il rigore, dimostra di saper superare i momenti difficili innalzando il bunker.

Non ha piedi da Beckenbauer, ma si fa perdonare qualche errore mettendoci grinta per anestetizzare Borriello e stoppare le incursioni giallorosse.

Per portare a casa il punto occorre anche sangue freddo nei momenti più difficili: in una parola tutta l’esperienza che ha nel suo curriculum. Utile.

In avvio sa di poter contare poco sulle coperture di El Kaddouri sulle avanzate di Maicon, e limita le incursioni. Tutto sommato, quello che occorre.

Davanti a una squadra a trazione anteriore, logico che chi stia in mediana debba abbassare la testa e mordere la terra. Non ha lo strapotere di Strootman, ma fa il suo.

TIRI 3 DRIBBLING OK 2/5 SPONDE 1

PARATE 2 RINVII 13 PRESE ALTE 2

CONTRASTI OK 2/2 LANCI 1 PASSAGGI OK 23/31

CONTRASTI OK 1/2 LANCI 5 PASSAGGI OK 33/39

CONTRASTI OK 2/7 LANCI 6 PASSAGGI OK 39/49

CONTRASTI OK 9/15 LANCI 2 PASSAGGI OK 22/24

TIRI 0 PASSAGGI OK 32/35 RECUPERI 4

6

5

6

5

6

6

s.v.

Un tempo in cui sembra lobotomizzato dalle chiusure di Benatia e Burdisso, ma quando sembra ormai fuori dal gioco si risveglia con un gran tiro e dà a Cerci l’assist del pareggio.

La cosa più utile è il giallo che fa prendere a Benatia, per il resto svaria tra fascia e centro senza creare mai veri pericoli a una retroguardia che pure non è nel suo giorno migliore

Entra per Barreto e dà il suo contributo nella rincorsa per il pareggio e nell’alzare le palizzate per mantenere un punto prezioso.

Entra per El Kaddouri e dimostra una maggiore predisposizione al sacrificio: ciò che serve per darsi da fare nell’arroventato finale di partita.

Entra nel finale e gioca solo i minuti di recupero.

TIRI 1 DRIBBLING OK 1/1 SPONDE 0

TIRI 0 DRIBBLING OK 2/7 SPONDE 1

TIRI 1 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 0

TIRI 0 PASSAGGI OK 2/2 RECUPERI 0

CONTRASTI OK 0/0 LANCI 0 PASSAGGI OK 0/0

7 il migliore Cerci Ci voleva un ex romanista per frenare la Roma. Poco da dire: oltre al gol, per un tempo e mezzo il Toro in avanti è solo lui.

Gazzi

Padelli

El Kaddouri

Discorso analogo a quello del compagno di reparto; fa legna in mediana per innescare gli esterni, tenendo conto che Bradley ­ il più frequente avversario di zolle ­ è il cliente più addomesticabile

L’attenuante c’è: non ha le caratteristiche adatte a coprire una fascia di una squadra a vocazione offensiva, ma lo spirito di giornata stavolta è troppo molle per la battaglia che divampa.

TIRI 1 PASSAGGI OK 48/56 RECUPERI 5

TIRI 2 PASSAGGI OK 15/19 RECUPERI 3

Darmian

Meggiorini

Glik

Barreto

Moretti

Immobile

D’Ambrosio

Bellomo

Basha

Maksimovic

ARBITRI BANTI 5,5 Il suo metro è far giocare, ma manca un possibile rigore per fallo di Darmian su Pjanic, così come non convincono le interpretazioni sui cartellini. Marzaloni 6­Paganessi 6; Damato 5,5­Pinzani 6.


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

TORINO

4

ROMA

1

1

(4­4­2)

(4­3­3)

30 Padelli; 36 Darmian, 25 Glik, 24 Moretti, 3 D’Ambrosio; 11 Cerci (dal 45’ s.t. 19 Maksi­ movic), 4 Basha, 14 Gazzi, 7 El Kaddouri (dal 30’ s.t. 63 Bellomo); 10 Barreto (dal 12’ s.t. 9 Immobile), 69 Meggiorini. PANCHINA 32 Berni, 23 Gomis, 5 Bovo, 16 Pasquale, 17 Masiello, 33 Brighi. ALLENATORE Ventura ESPULSI nessuno AMMONITI D’Ambrosio e Basha per g.s. CAMBI DI SISTEMA 1’ s.t. 4­3­3; 45’ s.t. 5­3­2

26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia (dal 28’ s.t. 7 Marquinho), 29 Burdisso, 42 Balzaretti; 4 Bradley, 16 De Rossi, 6 Strootman; 24 Flo­ renzi (dal 43’ s.t. 3 Dodò), 88 Borriello (dal 14’ s.t. 8 Ljajic), 15 Pjanic. PANCHINA 1 Lo­ bont, 28 Skorupski, 35 Torosidis, 33 Jedvai, 46 Romagnoli, 11 Taddei, 94 F. Ricci, 18 Ca­ prari, 96 Di Mariano. ALLENATORE Garcia AMMONITI Benatia, Bradley, Maicon per g.s. CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4­1­4­1

ASSALTO FALLITO Classifica imbattibilità portieri in Serie A S.Rossi (Milan ‘93­94) 929’ Zoff (Juve ‘72­73) 903’

MARCATORI Strootman (R) al 28’ p.t.; Cerci (T) al 18’ s.t. ARBITRO Banti di Livorno NOTE Spettatori paganti 7.496, incasso di 200.300 euro; abbonati 8.780, quota di 110.841 euro. In fuorigioco 0­0. Angoli 5­5. Recuperi: 0’ p.t., 4’ s.t.

POSSESSO PALLA TORINO 35,8%

TOTALE PASSAGGI ROMA 64,2%

TIRI IN PORTA

IIIIII TORINO 6

TORINO 313

Pelizzoli (Roma ‘03­04) 774’

ROMA 577

TIRI FUORI

III IIII ROMA 3

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0­1 25’ Sugli sviluppi di un angolo gran tiro al volo di Florenzi, alto. GOL! 28’ Al secondo corner consecutivo, Pjanic dà a Balzaretti che ridà a Pjanic, pal­ la in mezzo dove s’avventa Strootman che infila Padelli 36’ Bella punizione di Cerci, appena alta. 41’ Gran tiro di Cerci, De Sanctis devia in angolo. 45’ Azione personale di Cerci che entra in area e dà a El Kaddouri. Ma il suo tiro è cen­ trale.

pochino spento, è entrato il Toro. Più deciso, più cattivo. La Roma non si è accorta del cambio di passo e di mentali­ tà. O meglio, non se n’è cura­ ta. Ventura ha sposato l’asse per un deciso 4­3­3 e poi ha speso Immobile per Barreto. Garcia si è fatto ancor più pru­ dente e ha fatto fare un passo indietro alle due ali Pjanic e Florenzi per un 4­1­4­1. Pen­ sava di cavarsela. Anche Be­ natia pensava di cavarsela sul­ la linea di fondo con Meggio­ rini ma una spallata regolare l’ha sbilanciato e il centravanti ha regalato la palla gol a Cerci. Imbattibilità di De Sanctis stoppata a 744 minuti e Roma stordita, quasi incredula di tanta lesa maestà. Come detto soltanto Ljajic, entrato per uno spento Borriello, ha pro­ vato davvero a reagire con la collaborazione di super Pja­ nic. Ma il Toro s’è ricordato del suo cuore e ha lasciato pochi spazi. Il resto l’ha fatto la nuo­ va situazione psicologica. Ap­ pena una volta aveva dovuto rincorrere: col Parma alla ter­ za giornata. Passato remoto. Non era più abituata. Adesso sarà interessante vedere come i magnifici soldati del sergen­ te Garcia reagiranno al fatto di essersi scoperti vulnerabili.

Da Pozzo (Genoa ‘63­64) 791’

IIIIII

TORINO 4

ROMA 6

SECONDO TEMPO 12’ Cross di Basha, stupendo tiro al volo di Meggiorini che De Sanctis respinge in tuffo. GOL! 18’ Meggiorini fa a spallate sulla riga con Benatia e vince buttandolo giù, palla in mezzo per Cerci che s’infila tra Burdisso e Balzaretti. 21’ Burdisso da corner sfiora la traversa di testa. 42’ Bella punizione di Ljajic, respinta da Pa­ delli. 46’ Sassata di Marquinho, alta.

Pinato (Atalanta ‘96­97) 757’ Marchegiani (Lazio ‘97­98) 745’ DE SANCTIS (Roma ‘13­14) 744’ Reginato (Cagliari ‘66­67) 712’ S.Rossi (Milan 93­94) 690’

la Moviola DI FRANCESCO CENITI

Cudicini (Milan ‘71­72) 687’

Darmian colpisce Pjanic: manca un rigore alla Roma Banti ha un marchio di fabbrica: fischia pochissimo. Ieri non si è smentito, ma alcune decisioni sono sembrate errate. Nel primo tempo manca un giallo per Balzaretti che ferma in modo volontario con la mano un passaggio diretto a un giocatore del Toro. Giusto, invece, il giallo a Benatia che cerca l’anticipo su Barreto, ma sbaglia il tempo e colpisce l’attaccante: il difensore salterà per squalifica la gara col Sassuolo. Nella ripresa gli episodi più controversi. Il Torino protesta per un doppio mani in area di Balzaretti e Burdisso: giusto considerarli involontari.

Regolare il pari del Torino: robusto, ma nella norma il contatto tra Benatia e Meggiorini che gli ruba palla. Rischia moltissimo Darmian: sulla percussione di Pjanic, il difensore alza la gamba non trovando mai il pallone e finendo per colpire l’avversario (IMMAGINE SKY SPORT). Ci stava il rigore per la Roma. Altra protesta della squadra di Garcia per una spinta di Bellomo su Maicon: c’è (anche se il giallorosso si lascia andare), ma è appena fuori area. Nel finale arriva un giallo per Maicon che però non commette neppure fallo su D’Ambrosio.

7

ilPersonaggio L’EX GIALLOROSSO

L’ingrato Cerci «Questa rete mi dà orgoglio» «La Roma mi ha cresciuto, ma la mia anima è per il Torino». Ventura: «Io guastafeste, da allenatore del Cagliari avevo interrotto la serie della Lazio»

FRANCESCO BRAMARDO TORINO

Eroe per un pezzo d’Ita­ lia incollato davanti alla tv, che sognava uno stop della Roma, traditore per il popolo giallorosso che ha fischiato sonoramente Alessio Cerci al­ l’uscita dal campo. Il torto di Cerci è di essere nato a pochi passi dalla Capitale, e di esse­ re cresciuto nel Valmontone e nelle giovanili giallorosse. Il 16 maggio 2004, a 16 anni e mezzo, l’illusione romanista, il debutto in Serie A con Fabio Capello allenatore nella gara contro la Sampdoria. Nella stagione seguente è ancora protagonista nella Primavera, con la prima squadra scampo­ li di partita, poi le strade si so­ no divise. Non poteva arrivare che in una serata così il primo gol da ex di Alessio. «La Roma è la squadra che mi ha cre­ sciuto, ma devo dare l’anima per il Toro. Il loro punto di for­ za è il centrocampo, il nostro è il cuore. Abbiamo giocato alla pari, abbiamo avuto qualche occasione in più. Fermare la Roma è stato un motivo di or­ goglio. Classifica cannonieri? Non ci credo, sono importanti anche gli assist». Superotto Otto gol in undici partite sono un bel bottino per Alessio Cerci e per il Toro in assoluto, visto che l’ultimo bomber così prolifico nelle prime giornate di campionato risale ai tempi di Ciccio Gra­ ziani. Di Cerci il Torino non può fare a meno. Alessio è an­ che un indovino visto che nel­ l’intervallo tra il primo e il se­ condo tempo con il Toro in svantaggio ai microfoni di

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Sky aveva detto: «Dobbiamo continuare così e avere un po’ più di coraggio. Dobbiamo fa­ re gol, e per farlo serve perso­ nalità. Io più motivato contro la Roma? Non è così. Ci tengo, ma io guardo al Torino e dob­ biamo fare di tutto per cerca­ re almeno di pareggiare que­ sta partita». La partita di Ales­ sio? Un gol, cinque tiri. «Ales­ sio è un punto di riferimento della squadra, difficile da marcare, quando accelera po­ chi difensori lo possono fer­ mare, e può fare ancora me­ glio»: queste le parole del ca­ pitano Glik.

S

Alessio Cerci, 26 anni, attaccante, seconda stagione al Torino. In Nazionale 7 presenze ANSA

Evoluzione L’evoluzione tattica di Ventura, il 3­5­2 di quest’anno, è stata una scommessa, frutto di un patto tra allenatore e giocatore. Qualche insofferenza e la difficoltà a tro­ vare spazi in avvio di sta­ gione, poi con le briglie sciolte libero Cerci di cercare la zona ideale. Alessio è diventato una delle più forti ali d’attacco.«Abbiamo pareggiato meritata­ mente, costretto il lo­ ro portiere a stare sul chi vive, in assoluto un punto meritato», le paro­ le di Ventura. «Sono con­ tento per i giocatori, questa è una squadra che ha raccolto molto poco rispetto a quello che ha prodotto e non tutto per colpa nostra. Io guastafe­ ste? Sulla panchina del Ca­ gliari avevo interrotto la serie di nove vittorie della Lazio...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

DI MASSIMO CECCHINI

h ROMA 7 PJANIC DIRIGE il migliore BENATIA FATICA Pjanic Il record di vittorie è finito, ma la corsa e l’ambizione giallorosse niente affatto: è una squadra che durerà.

6 6

l'allenatore Garcia Intendiamoci, la squadra gli risponde sempre, ma la voglia di stupire gli fa mettere mano alla mediana più affidabile del campionato e qualche rotella dell’ingranaggio pare incepparsi. Rivedibile.

6,5

6

5,5

6

5,5

6

Se le scarpette sono pigre (scivola spesso), lui è attento su Cerci, El Kaddouri e Meggiorini e D’Ambrosio, finché Cerci non gli ruba l’imbattibilità al minuto 744’. Pelizzoli era ad un passo...

La frequenza delle corse del Frecciarossa brasiliano non sarà quella di un tempo, però sul suo binario la puntualità è assicurata. Non più super, ma utile.

Il Colosso ha movenze da supereroe, ma stavolta nel corso della partita sembra perdere i poteri. Sul gol del pari, infatti, fallisce il duello con Meggiorini e si fa anche male.

Il guerriero di mille battaglie bagna l’esordio stagionale con una prova d’esperienza, dimostrandosi riserva di lusso per una squadra da primato.

Il più odiato per un antico tradimento juventino, in avanti apre la difesa granata innescando l’azione del gol, ma in copertura soffre Cerci, che gli sfugge sul gol.

Ha i modi spicci di un bodyguard: quello che serve per i raddoppi in copertura sulla fascia destra e il pressing su dirimpettai tecnicamente rivedibili.

6

6,5

6

5,5

6,5

6

s.v.

Lo schieramento offensivo del Toro lo trova in una posizione più arretrata del solito, ma questo gli consente le chiusure sui sedici metri e l’avvio della manovra. Ha visto giorni migliori

Il baby oranje si regala una serata da Olandese Volante. Oltre a fare diga e smistare la palla, conclude da killer un inserimento. Il pareggio lo immalinconisce parecchio.

Nella giostra degli incroci offensivi, si diverte a rompere il contachilometri senza perdere di vista le sgroppate di D’Ambrosio. Negli appoggi, però, è meno lucido del solito.

Lo si vede tornare fino al limite della propria area per coprire i contropiede granata, il problema è che questa squadra gioca in modo diverso da quello che gli aggrada e così si spegne.

Il grande bocciato della serata, entra dalla panchina e mette in campo tutta la voglia che occorre per dimostrare a Garcia che meritava un posto da titolare: nel finale è il più pericoloso.

Entra per cercare gloria nell’assalto finale, ma nella melassa che si è formata all’altezza dei sedici metri riesce ad emergere solo con difficoltà.

È l’uomo delle incursioni last minute, però stavolta non ce la fa.

TIRI 1 PASSAGGI OK 84/94 RECUPERI 10

TIRI 2 PASSAGGI OK 63/68 RECUPERI 2

TIRI 3 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 6

TIRI 0 DRIBBLING OK 1/1 SPONDE 1

TIRI 2 DRIBBLING OK 1/1 SPONDE 1

CONTRASTI OK 0/0 LANCI 0 PASSAGGI OK 2/4

CONTRASTI OK 0/0 LANCI 0 PASSAGGI OK 0/0

Esterno, trequartista, interno, regista, persino centravanti: copre tutte le zone del campo con padronanza impressionante e sa innescare i compagni. Sontuoso.

TIRI 0 DRIBBLING OK 2/3 SPONDE 6

De Rossi

De Sanctis

PARATE 4 RINVII 8 PRESE ALTE 2

Strootman

Maicon

CONTRASTI OK 5/10 LANCI 2 PASSAGGI OK 50/59

Florenzi

Benatia

CONTRASTI OK 5/8 LANCI 2 PASSAGGI OK 48/49

Borriello

Burdisso

CONTRASTI OK 2/4 LANCI 0 PASSAGGI OK 39/39

Ljajic

Balzaretti

CONTRASTI OK 3/6 LANCI 3 PASSAGGI OK 42/44

Marquinho

Bradley

TIRI 0 PASSAGGI OK 75/77 RECUPERI 3

Dodò


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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A 11a GIORNATA glia di riscatto di tutti».

«Gli allenatori sbagliano e gli arbitri anche...» Garcia: «Rigore su Pjanic, Benatia in vantaggio su Meggiorini Sarebbe divertente vedere la classifica senza gli errori» DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA PUGLIESE TORINO

Che l’arbitraggio di Ban­ ti non lo abbia soddisfatto fino in fondo lo si capisce dalle smorfie della faccia, appena rivede in tv il gol di Cerci e l’azione del contatto D’Am­ brosio­Maicon. A fine partita, però, Garcia sdrammatizza così: «Gli allenatori sbagliano, proprio come arbitri e gioca­ tori, ma spero che Banti non si sia sbagliato. Sul pari non so

Zupping DI VINCENZO CITO

«3­0, 3­0! Anzi no, chiedo venia» «Forse è meglio che non

dica cosa penso». «Vuol dire che pensa qualcosa» «Certo che penso qualcosa». Il discorso sul metodo di Cartesio? No, dialogo SkyGalliani prima di Milan Fiorentina. «3-0! 3-0! Anzi no! Fuori gioco!, fuori gioco!: Chiedo venia, Verona 2, Cagliari 0» (Massimo Zennaro, Radiorai) «La mamma degli sfaccendati non fa le parole crociate», Lucio Rizzica (diretta gol, Sky) indignato per i laser durante LivornoTorino di mercoledì sera. Paolo Aghemo (Sky) . «Stai giocando con particolare accanimento contro la Roma». Alessio Cerci «Non è così, però ci tengo». Roberto Prini (Sky) andata e ritorno in Varese-Juve Stabia. «Calcio di rigore, ma Fiamozzi ha toccato il pallone!» (indignato). Partono i replay. «Fiamozzi dice di aver toccato il pallone» (dubbioso). ««Prende palla e piede Fiamozzi» (comincia la retromarcia). «Secondo me è calcio di rigore» (si è arreso) Petkovic e la crisi della Lazio. «Dobbiamo tirare i punti in cascina per uscire da questa situazione» (Stadio sprint, Rai Due) Ci hanno fatto una testa così con l’hd, poi alla fine sentiamo solo gli urli dei telecronisti. Per fortuna, non tutti sono così. Prima di Liverpool-West Bromwich, Luca Gregorio (Fox sports) ci ha fatto ascoltare per intero, dal vivo, l’inno del Liverpool, il più bello del mondo, cantato dai tifosi. Le formazioni? Le ha date dopo. Spesso il miglior servizio a chi sta a casa lo dai stando zitto, ogni tanto qualcuno lo capisce... © RIPRODUZIONE RISERVATA

se Meggiorini fa fallo su Bena­ tia, di certo Mehdi è in vantag­ gio. E se Maicon prosegue la corsa, è pericoloso. Il fallo su Pjanic? Per me è rigore, sareb­ be divertente vedere la classi­ fica senza errori arbitrali. Pa­ zienza, non è questo che ha deciso il risultato, il gioco è ve­ loce. Il calcio è così, non si può sempre vincere, ma un pari in trasferta non è un risultato ne­ gativo». Borriello e Ljajic Già, anche

perché prima o poi la serie si

doveva fermare, anche questo è scritto nella storia. «Abbia­ mo giocato tutta la partita per vincere, attaccando fino alla fine ­ continua Garcia ­ Nel primo tempo non abbiamo sofferto niente, il Torino aspettava solo un nostro erro­ re. Senza Totti e Gervinho ab­ biamo meno soluzioni davan­ ti, ma giocare con Borriello e Ljajic dall’inizio era impossibi­ le, dopo un’ora avrei avuto stanchi entrambi, senza possi­ bili cambi. Bradley? Merita di giocare, proprio come Burdis­

so. E con tre gare in una setti­ mana è importante avere uo­ mini freschi. Ora voglio vince­ re con il Sassuolo, vorrebbe dire riguadagnare punti su Napoli o Juve. O su entram­ be...». Se sarà o meno l’uomo della provvidenza, allora, lo scopriremo in questi giorni, dopo il primo (mezzo) passo falso. «L’abbiamo detto in pas­ sato, non crediamo all’uomo della provvidenza ­ aveva det­ to prima del via il direttore ge­ nerale Baldissoni ­ I risultati nascono dal lavoro e dalla vo­

L’allenatore della Roma, Rudi Garcia, 49 anni, protesta con un assistente di Banti ANSA

De Rossi è già oltre La stessa voglia di riscatto che alla fine aveva De Rossi, pensando al Sassuolo. «Siamo sempre pri­ mi, ora servono 6 punti in ca­ sa. Non si possono vincere tut­ te le gare e non siamo arrab­ biati per il mancato record eu­ ropeo, ma perché abbiamo perso 2 punti su Napoli e Juve. Non siamo fortunati, negli al­ tri campionati se vinci 10 gare sei primo con 6­7 punti di van­ taggio. Siamo calati un po’ d’intensità, ma dopo la serie di vittorie un po’ di appanna­ mento ci sta. Ma abbiamo fat­ to sempre la partita, loro si so­ no solo difesi». E il rammarico di Daniele è proprio in questo: «Non mi lamento di Banti, an­ che se vedo che c’è chi parla degli arbitri. Piuttosto mi la­ mento dell’ostruzionismo de­ gli avversari: anche con il Chievo nella ripresa abbiamo giocato solo 10’, così è fru­ strante». La Roma dovrà esse­ re più forte anche di questo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

SERIE A 11a GIORNATA 1

I nerazzurri sbancano Udine Stavolta non si fanno riprendere Vantaggio con Palacio, raddoppio di Ranocchia, chiude il conto Alvarez Friulani poco in partita, La squadra di Mazzarri non prende gol dopo sei gare 3

4

1 L’Inter passa in vantaggio: Palacio batte sul tempo Gabriel Silva e segna di testa sulla punizione dalla trequarti di Taider 2 Il dettaglio dello stacco di Palacio: l’argentino sale così a 7 reti 3 Destro al volo di Ranocchia su calcio d’angolo di Cambiasso per il raddoppio 4 Un minuto dopo il 90’, l’Inter chiude il conto con Alvarez su assist di Palacio ANSA

Uno, due, tre! L’Inter DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI UDINE

Se l’obiettivo è quello di tornare competitivi e nel mi­ nor tempo possibile, come ri­ badisce Walter Mazzarri, era la velocità dell’opera che man­ cava all’Inter degli ultimi tem­ pi, stretta fra una quaresima autunnale con una sola vitto­ ria dopo il 26 settembre e l’an­ goscia di non sapere ibernare il vantaggio in trasferta. L’ac­ celerazione di Udine quindi è potente anche perché recide una serie di pareggi oleosi in viaggio, con tre rimonte subite contro Cagliari, Torino e Ata­

lanta. Stavolta, a differenza di Bergamo, a scivolare sono sol­ tanto i rivali: anche i tacchetti sono giusti come le conclusio­ ni sul prato fradicio (sei tiri in porta, tre gol e un palo) e se possono esistere delle preoc­ cupazioni, queste riguardano soltanto gli infortuni dei di­ fensori (ma Samuel, Jonathan e Ranocchia sono recuperabi­ li), più un’ammonizione scioc­ ca di Juan Jesus, diffidato. Comprensibili i mugugni del­ l’allenatore, ma averne ogni giorno di problemi del genere. Era anche dal 22 settembre, 7­0 in casa del Sassuolo, che l’Inter non finiva con la pro­ pria rete pulita e Handanovic

non deve essere il migliore, anzi, si inarca (bene) una sola volta, sull’unica frecciata di Di Natale.

I motivi Una prestazione dunque più matura rispetto a quelle di ottobre: mezz’ora per colpire (due volte), il resto per gestire senza affanni, anzi con la possibilità di esagerare (pa­ lo di Guarin) fino all’esultanza di Alvarez nel recupero. I me­ riti dell’Inter vengono anche ingigantiti dalla più brutta Udinese della stagione, oppu­ re, per dirla alla Guidolin, «una delle peggiori della mia gestione», ricominciata nel 2010. Dopo aver resistito per

clic IL 3 NOVEMBRE PORTA ANCORA FORTUNA

Il 3 novembre fa bene all’Inter. Nel 2012 vinse 3­1 a Torino con la Juve: due reti di Milito (Ansa), una di Palacio.

più di un anno senza buscarle al Friuli, i bianconeri contano adesso la seconda sconfitta consecutiva. Quella di dome­ nica scorsa contro la Roma era immeritata, questa invece è senza attenuanti e abbruttita dagli errori, soprattutto nel primo tempo. Sbagliata è la lettura della punizione di Tai­ der nella zuccata di Palacio (1­0), improponibile l’uscita del portiere Brkic sul raddop­ pio di Ranocchia, soltanto quattro minuti dopo. Ma tutto il complesso, che prende an­ che i primi due gol su palle inattive, non regge, fra gli stra­ falcioni dei difensori, l’apatia dei centrocampisti e le nullità

LA DIFESA IL BABY ERA GIA’ DIFFIDATO. CAMPAGNARO CONVOCATO CON L’ARGENTINA MA NON GIOCA DA FINE SETTEMBRE

Juan Jesus, che ingenuità Ma forse non è emergenza Giallo al brasiliano: salta il Livorno. Ma i k.o. di Ranocchia, Jonathan e Samuel non paiono gravi DAL NOSTRO INVIATO

LUCA TAIDELLI UDINE

La macchia sulla festa ce la mette Juan Jesus al 91’: ri­ tarda la battuta di una puni­ zione al punto che l’arbitro Massa non può fare altro che

ammonirlo. Diffidato, salterà il Livorno. Un’assenza che po­ trebbe rivelarsi grave anche perché ieri si sono fermati Sa­ muel, Jonathan e Ranocchia. Senza dimenticare gli acciac­ chi di Campagnaro. Momento sbagliato «A Juan l’ho detto subito in campo ­ spiega Mazzarri ­: grossa inge­ nuità. A volte ne commettiamo ancora, soprattutto nelle cose più facili. Quelle che ti inse­ gnano nelle scuole calcio. Pri­ ma o poi un giallo doveva arri­ vare, ma lui non poteva sce­ gliere un momento peggiore».

Se non altro «credo che per Ra­ nocchia e Jonathan ­ dice Maz­ zarri ­ non sia nulla di grave. A Samuel avevo detto di avver­ tirmi al primo dolorino, che avrei messo Rolando. Si è fer­ mato subito, col Livorno può farcela». Si parla di contrattu­ ra al retto femorale. Punto Campagnaro In linea teorica è recuperabile anche Campagnaro, fermo dal 26 settembre. Peccato che nel mezzo ci siano stati i 90’ con l’Argentina, che era pure già qualificata al Mondiale. E pro­ prio lo spettro della Seleccion

ora si riaffaccia, visto che il c.t. Sabella ha convocato Hugo per i test contro Ecuador e Bosnia. Per questo, al netto di quanto successo ieri, l’ideale sarebbe poter evitare di impie­ garlo contro il Livorno proprio per ridurre il rischio di lasciarlo poi partire per Buenos Aires. «L’Argentina ha il diritto di convocare qualsiasi cal­ ciatore, al di là delle condizioni fisi­ che ­ spiega il ds Pie­ ro Ausilio ­. Conside­ rando quelle di Hugo, penso che il buon senso dovrebbe portare sia loro sia il ragazzo a capire che se non giochi da sei gare, al 100% non può essere». © RIPRODUZIONE RISERVATA

fisico­tattiche degli attaccanti. Di Natale e Muriel sono spesso fermi, mentre gli altri rincor­ rono il palleggio interista. Cer­ te comodità si possono perdo­ nare soltanto se poi si trasfor­ mano i pochi servizi in occa­ sioni da gol, ma solo Totò ci riesce una volta. Muriel, quan­ do riceve in dono da Samuel una chance fondamentale, non indovina la porta. France­ sco Guidolin nella ripresa mi­ schia i disegni offensivi, toglie le due punte più celebri, prova con Pereyra trequartista (3­4­ 1­2) e poi con Bruno Fernan­ des (il più sveglio, ma non ci vuole molto) più Ranegie e Ni­ co Lopez. Si avvicina all’area

DIRETTA SU GAZZETTA.IT

S

Juan Jesus Il difensore dell’Inter, 22 anni, è cresciuto in Brasile nelle giovanili dell’Internacional: ha vinto un mondiale Under 20

Oggi il francese Eric Abidal riceverà il Premio Facchetti

AP

Eric Abidal, 34 anni, prima stagione con il Monaco Oggi alle ore 12, presso la Sala Buzzati, Eric Abidal riceverà il Premio Facchetti “il bello dello sport”, prestigioso riconoscimento della Gazzetta dello Sport giunto all’ottava edizione. Il francese, 34 anni, ha subito un trapianto di fegato e gioca ora nel Monaco. Attesi Giovanni Malagò, presidente Coni, Giancarlo Abete, presidente Figc, e Maurizio Beretta, presidente Lega A, oltre ai presidenti di molte società di A. Diretta su gazzetta.it.


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

2

UDINESE

INTER

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3

(3­5­1­1)

(3­5­1­1)

1 Brkic; 4 Naldo, 5 Danilo, 11 Domizzi; 27 Widmer, 7 Badu, 3 Allan, 37 Pereyra (dal 13’ s.t. 32 Bruno Fernandes), 34 Gabriel Silva; 9 Muriel (dal 25’ s.t. 17 N. Lopez); 10 Di Nata­ le (dal 12’ s.t. 13 Ranegie). PANCHINA 30 Kelava, 99 Benussi, 6 Bu­ bnjic, 75 Heurtaux, 14 Mlinar, 18 Jadson, 21 Lazzari, 52 Merkel, 94 Zielinski. ALLENATORE Guidolin. CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 3­4­1­2. ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno.

1 Handanovic; 23 Ranocchia (dal 36’ s.t. 6 An­ dreolli), 25 Samuel (dal 37’ p.t. 25 Rolando), 5 Juan Jesus; 2 Jonathan (dal 23’ s.t. 31 A. Perei­ ra), 21 Taider, 19 Cambiasso, 11 R. Alvarez, 55 Nagatomo; 13 Guarin; 8 Palacio. PANCHINA 12 Castellazzi, 30 Carrizo, 4 Zanetti, 10 Kova­ cic, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 18 Walla­ ce, 28 Puscas. ALLENATORE Mazzarri. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Ranocchia, A. Pereira per g.s., Juan Jesus per c.n.r.

MARCATORI Palacio al 25’, Ranocchia al 29’ p.t.; R. Alvarez al 46’ s.t. ARBITRO Massa di Imperia. NOTE Paganti 5.400, incasso di 140.128 euro; abbonati e quota non comunicati. In fuorigioco 3­1. Angoli 6­4. Recuperi: p.t. 2‘, s.t. 5’.

POSSESSO PALLA

TOTALE PASSAGGI

UDINESE 48,9%

INTER 51,1%

TIRI IN PORTA

UDINESE 356

INTER 377

TIRI FUORI

III

IIIII IIIII

IIIII

UDINESE 3

INTER 5

INTER 5

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0­2 20’ Danilo consegna il pallone a Cambiasso che avanza e tira: Brkic tocca in angolo. 21’ Triangolo fra Nagatomo e Jonathan, il tiro del giapponese dall’area piccola finisce a la­ to. GOL! 25’ Punizione di Taider per Palacio che di testa infila il portiere. GOL! 29’ Angolo di Cambiasso, uscita sba­ gliata di Brkic, conclusione vincente di Ra­ nocchia. 36’ Samuel fallisce la chiusura, Muriel da­ vanti alla porta ma tira fuori.

UDINESE 5

SECONDO TEMPO 0­1 2’ Di Natale dribbla Ranocchia e tira; Handa­ novic devia con una gran parata. 16’ Guarin brucia Domizzi e conclude di de­ stro: palo. 20’ Bruno Fernandes evita due avversari e conclude di sinistro: Handanovic para a ter­ ra. GOL! 46’ Fuga di Palacio, assist perfetto per Alvarez che infila la terza rete.

34 11 1

2 37 10 3 9 7

5 4

27

BARICENTRO ALTO 56,4 metri

13 8

11 55

25 19

5

BARICENTRO BASSO 50.6 metri

accelera ma prevale soltanto nella sfida dei corner (6­4). Poco.

Inter anche italiana Quello di Ranocchia è il primo gol italia­ no nel torneo nerazzurro. È poi normale che Rodrigo Pala­ cio risalti per la settima rete e per l’invito al connazionale nel tris: anche se non è una prima punta ma si deve adattare, perché mancano Milito, Icardi e Belfodil, si trova a suo agio in area come se vi fosse nato den­ tro. Inoltre è determinante an­ che fuori nell’interpretare un calcio veloce e verticale. Ma è la costante crescita di Esteban Cambiasso a spiegare la gior­ nata interista: centrocampista

di soccorso alla difesa, di pres­ sing avanzato (due conquiste sulla trequarti fanno sgorgare due chance da gol), rifinitore da corner (sul 2­0) oppure sponda sicura per amici in dif­ ficoltà. Un anno fa l’Inter sbancò la cattedrale della Ju­ ventus fermando Conte dopo 49 risultati utili di fila. Ora si permette di festeggiare l’anni­ versario contro altri biancone­ ri, ma nessuno sussurri che le due Inter hanno lo stesso ca­ rattere: l’era di Stramaccioni, almeno per un giorno, sem­ bra molto più lontana di quanto indichi il ca­ lendario. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’argentino Rodrigo Palacio, 31 anni, è arrivato in Italia nel 2009 ingaggiato dal Genoa: è all’Inter dal 2012 LAPRESSE

1

11

Miglior attacco del campionato IN 11 A SEGNO

Il club dell’esultanza Palacio è il presidente Ranocchia nuovo socio Cambiasso: «Alvarez? Ci scommettevo, ma se ne avessi parlato avrei fatto solo dire che c’è la mafia degli argentini»

Numeri da record

27

i gol realizzati dall’Inter: il club nerazzurro ha il miglior attacco davanti alla Roma

1

21 23

LA GAZZETTA DELLO SPORT

il primo gol targato Italia nell’Inter stagionale: è di Ranocchia. Il bomber è Palacio con 7 reti

28

le reti nel 2009­10 Nell’anno del Triplete, dopo 11 giornate l’Inter segnò 28 gol: oggi solo uno in meno...

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA ELEFANTE UDINE

Il club dell’esultanza è diventato una squadra di cal­ cio: ora sono undici soci, e ieri sono stati come li vorrebbe sempre Mazzarri, offensivi senza perdere solidità, attenti alle occasioni create e a quelle non concesse, senza distrazio­ ni e senza esitazioni nel mar­ tellare le debolezze di giorna­ ta dell’Udinese. Basta Quarantena Sono un­ dici marcatori diversi in cam­ pionato, da ieri c’è anche Ra­ nocchia, e per quello è sempre un bel groviglio di braccia e di teste. Però stavolta si sono am­ mucchiati come gli aveva chie­ sto l’allenatore: «Quando si se­ gna, vorrei che i miei giocatori non festeggiassero neanche: quello è il momento di martel­ lare». Ieri era come se l’ammo­ nizione di Mazzarri galleg­ giasse sulle teste nerazzurre tipo nuvola minacciosa. Non acqua, ma una pioggia di rim­ proveri: stavolta li avrebbe fatti neri. Ma stavolta no, do­ po tre trasferte e tre rimonte subìte una dietro l’altra (Ca­ gliari, Torino, Atalanta), l’In­ ter si è evitata rimorsi di co­ scienza e si è regalata di nuovo un primato. E alla fine ha fe­ steggiato sì, perché nel club dell’esultanza ci si è già abbracciati 27 volte, più di tutti in serie A; il club dell’esultanza in 11 par­ tite solo una volta non ha segnato (contro la Roma) e ieri per la quinta volta ha segna­ to almeno tre gol; ieri è tornato a fare due cose che non gli riu­ scivano da 40 giorni, dal 22 settembre contro il Sas­ suolo: non prendere gol (dopo

sei gare a porta sempre battu­ ta) e vincere fuori casa. Rodrigo, gol e assist Quel club per ora ha un presidente per acclamazione, anche se lui respinge la carica «perché a me arrivano tanti palloni, dunque lo sforzo è di tutti. E infatti oggi abbiamo corso e giocato bene tutti: prova da grande squadra, una partita praticamente perfetta, una di­ mostrazione di maturità. Im­ portante anche perché tutte quelle sopra di noi avevano vinto». Il presidente è Rodrigo Palacio, mister 7 gol in 11 par­ tite di A (più due in Coppa Ita­ lia), tre delle quali con la ser­ ratura scassinata da un suo gol, con l’Udinese come con Catania e Sassuolo. In più tre assist, compreso quello di ieri ad Alvarez, «e da lui non mi aspetto che mi paghi una cena, ma che mi restituisca il favore presto». Ricky e la mafia Intanto a esultare in quel club ormai ha preso gusto anche Alvarez, ap­ punto: già 4 gol in campionato e i complimenti conditi al vele­ no di Cambiasso: «Ero convin­ to che potesse fare così bene, ma se ne avessi parlato pubbli­ camente avrei fatto solo dire che c’è la mafia degli argenti­ ni: meglio stare zitti e aspet­ tarlo». E a forza di aspettarlo, è arrivato: «Partendo da dietro ­ spiega Ricky ­ ho più spazio: contro squadre che si chiudo­ no, giocando avanti faccio più fatica. Ora, come mi dice sem­ pre Mazzarri, non devo rilas­ sarmi, altrimenti perdo forma e fiducia. Anche la Nazionale? A quella penso, ma tutto passa dalle mie prestazioni con l’In­ ter». E questa non è farina del sacco di Mazzarri, ma è come se glielo avesse detto pure lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA


LA GAZZETTA DELLO SPORT

12

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

SERIE A 11a GIORNATA

d

Mazzarri applaude tutti «Una delle migliori Inter» Il tecnico: «Cambiasso ha ritrovato la forma dei tempi di Mou». Elogia anche Palacio e Alvarez. Su Guarin: «Tenga la spina attaccata per 95’» DAL NOSTRO INVIATO

L’INDONESIANO

LUCA TAIDELLI @LucaTaidelli UDINE

Thohir: «In Italia per la storia e il blasone»

Aveva quasi vietato le esultanze dopo un gol, perché «poi l’avversario reagisce e quello è il momento di martel­ lare». Il martello Walter Maz­ zarri ha avuto le risposte che voleva ma, fedele al personag­ gio che utilizza in modo naif bastone e carota, nell’analiz­ zare il match cerca prima il pe­ lo nell’uovo.

Erick Thohir ha scelto l’Italia «per la storia e il blasone: anche quando ho scelto il DC United l’ho fatto con lo stesso criterio». Il magnate indonesiano torna a raccontarsi in patria: «Nella Serie A ci sono almeno 7 squadre con qualità e forza simili: questo crea un clima più competitivo ed emozionante».

Pelo nell’uovo «Avevamo fat­

to buone gare anche contro al­ tre squadre ­ esordisce il tecni­ co, che proprio contro l’Udine­ se aveva esordito in A sulla panchina della Reggina, il 12 settembre 2004 ­, ma questa volta ci tenevamo ad imporre il nostro gioco anche lontano da San Siro. Però dobbiamo migliorare la gestione del pal­ lone, a volte ci stringiamo troppo e non sfruttiamo alcu­ ne ripartenze in superiorità numerica. Rispetto a Berga­ mo, avevo chiesto che i ragaz­ zi uscissero tutti insieme una volta recuperata la palla. Pre­ sto impareremo a cancellare altre piccole ingenuità che in passato ci erano costate dei punti». Le critiche finiscono

Walter Mazzarri, 52 anni, alla sua prima stagione all’Inter dopo quattro con il Napoli ANSA

qui, anche perché è dura an­ dare oltre dopo un match in cui l’avversario ti ha fatto il solletico. Meriti più che demeriti «In ef­

fetti credo sia stata una delle migliori Inter della stagione ­ si lascia finalmente andare Mazzarri ­ e se una squadra forte come l’Udinese ha fatto poco è merito nostro: una set­ timana fa non meritavano cer­ to di perdere contro la Roma». Essere tornati a ­6 dal terzo posto dovrebbe dare convin­ zione al gruppo. Ma Mazzarri

sfuma: «Non pensiamo alla classifica. Dopo un’annata dif­ ficile, l’importante è guardare a noi stessi e trovare continui­ tà. Ma anche concretezza per­ ché poi contano i risultati». Quella concretezza e continui­ tà che per ora mancano a Gua­ rin. «Fredy può fare il trequar­ tista ­ spiega Mazzarri ­, ma quando ci schiacciamo deve tenere palla e invece a volte la perde. Con lui sto lavorando molto perché tenga la spina attaccata per 95’. E visto che gli mancano ancora le due fa­ si, ho pensato che spostandolo

più avanti non avremmo ri­ schiato dei buchi in mezzo».

HANNO DETTO

S

Andrea Ranocchia al 45’ e dopo il 2­0 «Dovremo essere più scaltri, ma siamo già migliorati rispetto alle ultime partite»

UDINESE IL TECNICO

Guidolin: «Così è dura Ma siamo mancati noi» MASSIMO MEROI UDINE

Cambiasso e Zanetti E l’inte­ ressato ricambia: «Si vede l’impronta dell’allenatore» di­ ce il Cuchu. Intanto la «banda dell’asado» ha ritrovato capi­ tan Zanetti, in panchina a sei mesi dalla rottura del tendine. «Ero tentato di mandarlo in campo nel finale ­ spiega il tec­ nico ­, ma gli manca l’abitudi­ ne ai contrasti duri. A brevissi­ mo conto di riaverlo al top».

Il Friuli, inviolato per 22 partite, all’improvviso è diven­ tato terra di conquista. Dopo la Roma (0­1), sotto l’arco dei Rizzi passa e a mani basse an­ che l’Inter. «Abbiamo giocato male e disputato una delle più brutte gare casalinghe da quando sono qui»: Francesco Guidolin è lucido e chiaro nel­ l’analisi della gara. Ha giocato male l’Udinese e stavolta è ve­ nuta meno anche in alcuni par­ ticolari (leggi palle inattive) in cui i bianconeri quest’anno avevano prestato grande atten­ zione (solo Denis li aveva buca­ ti). «Dare una spiegazione di­ venta complicato e difficile, non ci era mai successo di prendere 2 gol da palla ferma. È una sconfitta difficile da mandare giù. I nostri avversari hanno fatto bene, ma siamo mancati noi». L’unica nota po­ sitiva l’esordio di Widmer (dal primo minuto) e Bruno Fer­ nandes. Guidolin ci aggiunge anche «un po’ di orgoglio nella ripresa. Adesso dobbiamo rico­ minciare a lavorare con il col­ tello tra i denti e la massima de­ terminazione». L’Udinese saba­ to sarà di scena a Catania. E classifica alla mano la partita va catalogata come «sfida sal­ vezza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Argentina boom Anche per­ ché lì fa scintille Alvarez. Aspettando che si svegli Kova­ cic, il «progetto Hamsik» va a gonfie vele con Ricky. «Si ve­ deva che aveva qualità ­ fa Mazzarri ­, ma non credevo fosse così forte fisicamente. Ora però deve giocare così per tutta la stagione... ». Violini anche per Cambiasso e Pala­ cio: «Rodrigo è uno dei gioca­ tori più completi che abbia mai allenato. Meriterebbe di essere in testa alla classifica cannonieri e per quello sprono i compagni a cercarlo il più possibile. Cambiasso? È sem­ pre al posto giusto nel mo­ mento giusto e ha ritrovato la forma dei tempi di Mou­ rinho».

S

Emmanuel Badu «Prepariamoci a una battaglia nella prossima sfida, sabato a Catania»

le Pagelle

UDINESE

5

MURIEL FERMO DANILO CROLLA FERNANDES OK Svaniscono le qualità che avevano portato in Europa i bianconeri. Fase difensiva con troppi sbagli, quella offensiva superficiale.

DI P.F.A.

6 h Bruno Fernandes il migliore Mai un minuto in A per il 19enne portoghese: sostituisce Pereyra quando manca più di mezz’ora, riesce ad essere più svelto e deciso in profondità. L’Udinese un poco migliora.

7,5 h Cambiasso il migliore

INTER 5

5,5

Brkic

Naldo

Esordio stagionale in casa: grande riflesso su Cambiasso, poi rincorre un calcio d’angolo senza prenderlo. E Ranocchia ringrazia.

Il meno disastroso del trio difensivo, ma non può opporsi al contropiede di Palacio e va con il sedere per terra nel 3­0. Lui come l’Udinese.

TIRI 1 PASSAGGI OK 11/16 RECUPERI 2

PARATE 2 RINVII 13 PRESE ALTE 2

CONTRASTI OK 8/16 LANCI 6 PASSAGGI OK 45/56

7

CAMBIASSO È OVUNQUE JONATHAN VA

Basterebbero i dodici palloni recuperati, migliore di tutti, per testimoniare il peso dell’argentino. Ma c’è dell’altro, fra cui anche una sassata che impaurisce il portiere.

6,5

7

Handanovic

Ranocchia

Stavolta il ritorno a Udine è migliore di quello della stagione scorsa, quando pigliò tre reti. Una sola vera parata, su Di Natale.

Prima rete stagionale con un tiro al volo quasi da centravanti. Superato Da Totò in una sola scena importante.

TIRI 2 PASSAGGI OK 32/45 RECUPERI 12

PARATE 3 RINVII 7 PRESE ALTE 3

CONTRASTI OK 3/12 LANCI 1 PASSAGGI OK 22/28

Favorita dagli errori altrui, sicuro. Ma ha sempre in mano la partita e anziché subire potrebbe chiuderla con comodo anticipo.

5

5

6

5,5

5

5

5,5

6

6,5

6

6,5

6,5

Di solito libero affidabile, stavolta fonte di errori: regala un invito in porta a Cambiasso, calcia anche una punizione in fallo laterale.

Troppi falli in partenza, simili ai lanci sbagliati. Quando stende Jonathan l’Inter approfitta di quella punizione per iniziare la festa.

Ventenne al debutto, rileva Basta. Cerca di limitare i danni a destra, crossa sei volte come nessuno dei suoi. E chiude punta.

Affettato da Ricky Alvarez e Guarin nel primo tempo, riesce a trovare il filo del gioco nella ripresa, ma ormai è troppo tardi.

Ha difficoltà nel far fluire il gioco, soffre la giornatona di Cambiasso e perde 12 palloni. Superato impietosamente da Palacio nel tris.

L’uomo ovunque questa volta soccombe da interno sinistro al posto di Lazzari. Anche quando viene messo più avanti, dura poco.

Confermato titolare ma non è in buone condizioni e si vede. Prima del secondo errore vistoso ha già chiesto il cambio.

Pochi problemi nel proteggere l’area, vista anche la pochezza altrui. Ammonito: perde tempo anche se non serviva. Sarà squalificato.

Molto attivo soprattutto nella prima parte: manda in porta Nagatomo, mette affanno a Gabriel Silva e Pereyra. Dopo è più cauto. Esce k.o.

Non deve sudare troppo per limitare Pereyra, resta in zona quando l’Udinese passa al trequartista. Sua la punizione del vantaggio.

La rete, quarta in campionato, è un semplice appoggio al 91’. Interno sinistro: giravolte, pause e pure verticalizzazioni di qualità.

La consueta potenza motoria unita a un tiro sghembo dall’area piccola ancora sullo 0­0. Cambia settore quando Jonathan esce.

CONTRASTI OK 5/7 LANCI 6 PASSAGGI OK 44/55

CONTRASTI OK 3/11 LANCI 4 PASSAGGI OK 34/48

CROSS 6 PASSAGGI OK 16/23 RECUPERI 3

TIRI 1 PASSAGGI OK 25/28 RECUPERI 4

TIRI 0 PASSAGGI OK 34/40 RECUPERI 4

TIRI 0 PASSAGGI OK 15/17 RECUPERI 1

CONTRASTI OK 2/4 LANCI 3 PASSAGGI OK 20/22

CONTRASTI OK 6/8 LANCI 1 PASSAGGI OK 21/36

CROSS 3 PASSAGGI OK 24/27 RECUPERI 2

TIRI 1 PASSAGGI OK 42/55 RECUPERI 3

TIRI 1 PASSAGGI OK 32/36 RECUPERI 4

CROSS 1 PASSAGGI OK 24/27 RECUPERI 5

Danilo

Domizzi

Widmer

Badu

Allan

Pereyra

Samuel

Juan Jesus

Jonathan

Taider

R. Alvarez

5

7

l'allenatore Guidolin

5

5

5,5

5,5

5,5

Battuto inesorabilmente sul primo gol, nonostante la punizione di Taider non fosse arcuata ma dritta. Nessuna traccia nelle poche risalite.

Alle spalle o a fianco di Di Natale, è poco mobile, non aiuta quando l’Inter inizia l’azione. Inoltre non sfrutta l’unica chance.

Giornata nera, esce anche per un guaio muscolare. Mezzo voto in più per come fa spostare Ranocchia e tira, ma Handanovic ci arriva.

Si mette davanti dopo un’ora, cerca qualche spizzata o lenti fraseggi. Non gli riescono quasi mai, va in difficoltà come tutti.

Si mette davanti e affianca Ranegie nell’impossibile tentativo di rimontare. Reclama anche un rigore ma non viene ascoltato.

CROSS 2 PASSAGGI OK 18/21 RECUPERI 7

TIRI 2 DRIBBLING OK 2/3 SPONDE 2

TIRI 1 DRIBBLING OK 1/1 SPONDE 0

TIRI 1 DRIBBLING OK 0/0 SPONDE 1

TIRI 0 DRIBBLING OK 0/1 SPONDE 0

Gabriel Silva

Muriel

Di Natale

Ranegie

N. Lopez

Forse sono le tre gare in una settimana, forse un rilassamento dopo il successo con il Sassuolo. I suoi sono troppo brutti, la sistemazione offensiva poteva essere cambiata diversamente.

Nagatomo

l'allenatore Mazzarri

6

7,5

6

6

S.V.

Centrocampista più avanzato. Il bello è un palo pieno dopo una partenza potente su Domizzi. Meno splendente qualche assenza prolungata.

Seconda rete di testa, intelligente a trovare il tempo dello scatto nonostante avesse davanti Gabriel Silva. L’invito a Alvarez per il 3­0 vale una cena.

Dentro già prima dell’intervallo per Samuel, maniere spicce nei rinvii e nelle elevazioni.

Per Jonathan, va però a sinistra, secondo caratteristiche. Un ottimo invito aereo per Palacio, qualche fallo da evitare, giallo incluso.

Quando Ranocchia cede per i crampi, tocca a lui vigilare sul tranquillo finale di gara.

TIRI 2 DRIBBLING OK 9/11 SPONDE 2

TIRI 2 DRIBBLING OK 0/1 SPONDE 2

CONTRASTI OK 3/4 LANCI 1 PASSAGGI OK 8/10

CROSS 3 PASSAGGI OK 4/6 RECUPERI 0

CONTRASTI OK 1/3 LANCI 0 PASSAGGI OK 1/2

Guarin

Palacio

Rolando

Pereira

Andreolli

GLI ARBITRI MASSA 6,5 Due reclami dell’Udinese e uno dell’Inter: scaramucce in area che non sembrano da rigore. Il resto non fornisce troppi problemi. Posado 6 ­ Marrazzo 6; Orsato 6 ­ Peruzzo 6

Ha tante assenze in attacco e qualche difficoltà dietro. Ma trova ugualmente un’architettura completa e se qualcuno si addormenta lo sveglia lui, in piedi davanti alla panchina.


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

13

SERIE A

Napoli, meglio che con Maradona La squadra di Benitez ha ottenuto più punti della squadra che ha dominato e vinto 2 scudetti GIANLUCA MONTI NAPOLI

Rafa Benitez ha accetta­ to in estate di allenare il Na­ poli non solo per prendersi una rivincita in Italia, dopo il trattamento ricevuto all’Inter, ma perché convinto di poter fare bene, da subito, alla gui­ da di una squadra di valore che con i giusti innesti avreb­ be spiccato il volo. Era l’unico a non aver paura dell’ombra del suo predecessore Mazzar­ ri (rispetto al quale ha cinque punti in più dopo undici tur­ ni), sicuro che i suoi metodi sarebbero stati recepiti in fret­ ta dal gruppo. De Laurentiis gli ha dato il via libera sul mercato, lui e Bigon hanno portato in azzurro giocatori di qualità e così «Don Rafè» a Napoli ha iniziato a scrivere la storia. Campionato 5 stelle Mai, in­ fatti, gli azzurri a questo pun­ to del campionato avevano ot­ tenuto 28 punti, neppure ne­ gli anni degli scudetti (ovvia­ mente assegnando tre punti per vittoria) e neppure nella stagione in cui, in assoluto, la squadra di Maradona ha gio­ cato il suo miglior calcio (1987­88, scudetto poi vinto dal Milan). La sconfitta di Ro­ ma ed il mezzo passo falso sul Sassuolo sono stati incidenti di percorso, ma i nove succes­ si ottenuti sin qui in campio­ nato parlano chiaro: il Napoli è una seria candidata al trico­

Dortmund e Arsenal, ma alla portata della squadra di Beni­ tez se mercoledì arriverà un successo al San Paolo contro il Marsiglia. «Se farò ancora turnover? Vedremo – ha detto Rafa ­, la rosa è buona». Lui tende a sfruttarla a pieno: ha fatto esordire Radosevic, Ba­ riti e, contro il Catania, anche Uvini. Solo così il Napoli può davvero lottare su più fronti: ad esempio, contro i francesi torneranno dall’inizio Mag­ gio, Inler e Mertens che han­ no riposato in campionato.

MAI COSI’ BENE DOPO 11 GIORNATE

NAPOLI

27

punti

1987-88 Vittorie

8

NAPOLI

25

punti

1988-89 Vittorie

3

25

punti

1989-90 Vittorie

8

Pareggi

NAPOLI

1

28

punti

2013-2014 Vittorie

7

Pareggi

NAPOLI

4

9

Pareggi

1

Pareggi GDS

lore: «Cinque squadre posso­ no vincere il titolo: Roma, Ju­ ve, Napoli, Inter e Fiorentina ­ ha spiegato Benitez ­. I giallo­ rossi non possono più nascon­ dersi, ma la Juve è avvantag­ giata perché investe da anni. Noi abbiamo preso un grande bomber, mentre Conte ha buone alternative». Insomma, la sfida con i bianconeri, in programma domenica a Tori­ no (polemiche per il costo del biglietto nel settore ospiti, 45 euro), è già iniziata: Higuain contro tutti, il titolo suggerito dal tecnico spagnolo.

Rafa Benitez, 53 anni, è alla guida del Napoli da quest’anno LAPRESSE

Obiettivo Marsiglia Prima, però, c’è da emulare e, se pos­ sibile, migliorare quanto fatto due stagioni fa in Champions, quando il Napoli centrò gli ot­ tavi. Impresa non facile in un girone di ferro con Borussia

22

giocatori utilizzati in campionato da Benitez. Non sono entrati i portieri Rafael e Colombo

16

partite casalinghe consecutive tra Campionato e Champions in cui gli azzurri hanno segnato almeno un gol

Cecchini azzurri Conferme in vista, invece, per Callejon e Hamsik, gli ultimi due from­ bolieri (sei gol a testa in cam­ pionato finora) che contro il Catania hanno fatto centro da fuori area. Otto volte gli uo­ mini di Benitez hanno segna­ to dalla distanza, è uno dei se­ greti di questo esaltante avvio di stagione del Napoli. Su questo aspetto il tecnico spa­ gnolo lavora molto in settima­ na in allenamento perché sa quanto le soluzioni da lonta­ no possano rivelarsi impor­ tanti per stanare le avversarie chiuse in difesa, anche perché il calcio di oggi tende proprio a sviluppare questo aspetto: difese chiusissime, sbarra­ menti totali. Otto sono anche i gol segnati, con sei uomini di­ versi, nei primi 15 minuti: la dimostrazione tangibile che l’approccio alle gare il Napoli difficilmente lo sbaglia. Il Marsiglia è avvisato. © RIPRODUZIONE RISERVATA


14

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

SERIE A 11a GIORNATA DAL NOSTRO INVIATO

GUGLIELMO LONGHI VERONA

Toni più il Bentegodi, la torre più lo stadio: l’effetto è micidiale. Sei vittorie conse­ cutive in casa in Serie A, il Ve­ rona di Mandorlini raggiunge quello di Malesani. Record sta­ bilito all’inizio del campiona­ to, come adesso o all’inizio del girone di ritorno come nel 2001­2002, la sostanza non cambia. C’è però un dettaglio che i tifosi più scaramantici non dovrebbero ignorare: 11 anni fa quella squadra spetta­ colare e talentuosa (Mutu, Gi­ lardino, Camoranesi) poi sprofondò incredibilmente in B... Il Mandorla tocchi tutto il ferro che vuole, ma al momen­ to non sembrano esserci rischi di cedimenti strutturali: l’Hel­ las è solido, compatto, conce­ de poco, corre molto. E ha un centravanti di belle speranze. Il Cagliari, che fuori casa non vince da 9 mesi, guarda ai re­ cord altrui e ai propri, inquie­ tanti numeri: tre sconfitte di fila, un gol segnato, sette subi­ ti. E la panchina di Lopez è sempre più traballante: Celli­ no, che gli aveva spedito la fi­ ducia via sms, sembra inten­ zionato a confermarlo almeno fino alla partita col Torino di domenica. Che partenza Celebrata la vittoria, bisogna aggiungere che il Verona stavolta sembra meno straripante delle altre volte: la solita partenza bru­ ciante, il gol dell’ascensore To­ ni (male Rossettini e Nainggo­ lan che si fanno sorprendere) che facilita molto le cose, poi una gestione oculata delle for­ ze. Mandorlini temeva i con­ tropiedisti del Cagliari e ha chiesto di cercare con parsi­ monia la profondità. Sau e

La corsa record di Mandorlini Sesto successo di fila in casa Eguagliato il traguardo raggiunto con Malesani nel 2001­02 grazie alle reti di Toni e Jankovic Allarme Cagliari: per Lopez sarà decisivo il Torino

Verona Tonico VERONA

2

CAGLIARI

1

PRIMO TEMPO 1­0 MARCATORI Toni (V) all’8’ p.t.; Jankovic (V) al 12’, Conti (C) al 45’ s.t.

(4­3­3)

(4­3­1­2)

Rafael; Cacciatore, Gonzalez, Maietta, Agostini; Romulo, Jorginho, Hallfredsson (dal 27’ s.t. Sala); Iturbe (dal 43’ s.t. Lon­ go), Toni, Jankovic (dal 16’ s.t. Donati). PANCHINA Nicolas, Albertazzi, Bianchet­ ti, Rubin, Marques, Donadel, Laner, Martinho, Cacia. ALLENATORE Mandorlini. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO BASSO 48,6 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno.

Agazzi; Rossettini (dal 36’ s.t. Pisano), Ariaudo, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Nainggolan; Cabrera (dal 12’ s.t. Ibraimi); Sau (dal 46’ p.t. Ibarbo), Nenè. PANCHINA Avramov, Eriksson, Oikono­ mou, Rui Sampaio. ALLENATORE Lopez. CAMBI DI SISTEMA dal 12’ s.t. 4­3­3 BARICENTRO MOLTO ALTO 57,3 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI Nenè, Conti e Ibarbo per gio­ co scorretto.

ARBITRO Gervasoni di Mantova. NOTE paganti 2.477, incasso di 41.830, abbonati 16.129, quota di 213.795. Tiri in porta 4­3. Tiri fuori 1­11. In fuorigioco 2­2. Angoli 4­5 Recuperi: p.t. 3’, s.t. 3’.

Nenè in realtà sono stati meno pericolosi del previsto, ma fare una partita d’attesa per sfrut­ tare il prematuro vantaggio al­ la lunga si è dimostrato una scelta vincente. Costruito at­ torno a Toni, il tridente del Ve­ rona ormai sfiora la perfezio­ ne, Iturbe dimostra che può fa­ re danni anche a sinistra come nel secondo tempo; Jankovic, in campo dopo un mese e mez­ zo, ha segnato uno splendido gol dopo uno scambio con Ro­ mulo. Tridente assortito, dun­ que: corsa più centimetri più tecnica. Mandorlini , messo al sicuro il risultato, decide di co­ prirsi: fuori Jankovic, molto stanco, dentro Donati play da­ vanti alla difesa, Romulo che sale a fare l’esterno destro e

Iturbe che cambia fascia. Stes­ so 4­3­3 ma un po’ più pruden­ te. E Hallfredsson tornato ai li­ velli dello scorso anno. Senza l’ex Orfano dell’ex Cossu, in tribuna a battere i denti per la febbre, il Cagliari si è ritrovato con poche e con­ fuse idee. Cabrera trequartista all’inseguimento di Jorginho è un oggetto misterioso, Sau non migliora quando si toglie la maschera indossata per pro­ teggersi dalla frattura al naso di metà ottobre, Nenè, e dopo di lui Ibarbo, sono inconclu­ denti. Risultato: il primo tiro in porta (Nainggolan) arriva al 22’ della ripresa dopo una lunga serie di conclusioni fuo­ ri misura. Si salva il solo Conti,

Cellino dà l’ultimatum al tecnico dopo il terzo k.o. consecutivo il capitano, anima e cuore del­ la squadra, falloso (brutta l’entrata su Jankovic nel primo tempo) e generoso: troppo po­ co per prendersi sulle spalle una squadra che ha bisogno di certezze e di leader. È lui co­ munque a segnare al volo il più inutile dei gol su lancio da sini­ stra di Avelar. A pesare, oltre che le assenze (Pinilla), è l’in­ stabilità difensiva: con Pisano in panchina perché non in

DOPO IL GOL AL MILAN L’ESTERNO PERUVIANO

Il Vargas ritrovato Così la Fiorentina ha un’arma in più GIOVANNI SARDELLI FIRENZE

Il solco era tracciato. La via che porta dalla perdizione alla resurrezione, calcistica, indicata. Era stato Adem Ljajic a percorrerla lo scorso anno. Adesso, dopo la conferma di San Siro, è toccato a Juan Ma­ nuel Vargas seguirne l’esem­ pio. Giocatori persi, cedibili, quasi improponibili davanti agli occhi esigenti di chi tifa Fiorentina. Calciatori invece ritrovati dal nuovo corso vio­ la. Contro ogni previsione. Istinto e parole Funziona più o meno così. Dirigenza e uo­ mini mercato parlano con il soggetto ai margini, ne com­ prendono pensieri e volontà, nel frattempo aprono scenari diversi. Vargas, ad esempio, è stato a un passo dal Livorno prima della chiusura della campagna trasferimenti. Nel frattempo staff tecnico e alle­ natore stimolano il calciatore aspettando la reazione e fa­ cendosi guidare dall’istinto. Con l’esterno peruviano è an­ data esattamente così. Nessu­ no credeva in un giocatore passato negli anni da ala do­ minante a corpo estraneo. Il pianeta viola ha intravisto una possibilità. Decidendo di con­ cedergli un’opportunità. Dieta e gol «La Fiorentina ha fiducia in me» diceva lui a

Juan Manuel Vargas, 30 ANSA

mercato chiuso. «Ha grandi qualità, pensiamo di recupe­ rarlo» ribadiva la società. Sembrava un teatrino per giu­ stificarne la mancata cessio­ ne. Era la pura verità. Il recen­ te turbolento passato di Var­ gas narrava di un calciatore svogliato, poco professionale, con problemi personali (e sen­ timentali) che incidevano sul­ le prestazioni. In questi mesi invece, l’allenamento è sem­ pre stato la priorità per «El lo­ co». «Ha perso 5 chili, non era così magro da anni» e «Mi ha conquistato con il lavoro setti­ manale» le ultime dichiarazio­ ni di Montella sull’esterno. Lo­ gico arrivassero minuti anche per lui: per la precisione 180 in campionato fino ad ora. Con due reti all’attivo (Parma e Milan). A San Siro si è regi­ strata anche la prima da titola­ re. E non ha tradito. La Fioren­ tina ha un’arma in più. Si chia­ ma Vargas. © RIPRODUZIONE RISERVATA


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

Luca Toni, 36 anni, esulta dopo il gol che ha sbloccato la gara ANSA

ilPersonaggio LUCA TONI

Gol mondiali «Se Prandelli ha bisogno, io corro...» Cinque reti, 4 assist, 3 rigori procurati La grande partenza della punta che ora può entrare tra i primi 50 bomber di A condizione, Rossettini è fuori ruolo, Astori non lo ha aiutato. Lopez ha maledetto un’altra volta le palle inattive ammet­ tendo il fallimento delle mar­ cature a uomo in area. Poi si è giocato la carta di Ibraimi lar­ go nel tridente. Inutile. Qual­ che secondo di paura per un record che non è mai stato messo in discussione: il Vero­ na in casa non perde dal 4 marzo (2­0 con il Padova, pro­ prio gli antipatici cugini). Da allora, ha infilato una serie in­ credibile di 10 vittorie e 3 pa­ reggi. In B, due anni fa, ha fat­ to addirittura meglio: la serie si è fermata a 12. Mandorlini è a metà strada: riuscirà a batte­ re se stesso? © RIPRODUZIONE RISERVATA

CAGLIARI PARLA LOPEZ

«Periodo nero, ma ne usciremo» (g.lo.) «Difficile dovere rincorrere quando vai in svantaggio dopo pochi minuti e hai la partita in salita». Diego Lopez individua così il principale problema del declinante Cagliari. «Abbiamo cercato di recuperare ma è un momento negativo, tutto ci va storto». Sul futuro: «So di essere in discussione, ma lavoro tranquillo. Sono sicuro, ne usciremo». Non c’è molto tempo: la fiducia di Cellino scade domenica con il Torino. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MATTEO FONTANA VERONA

Tu sei Luca e su questo Toni costruirò il mio Verona. Il Vangelo secondo Andrea Man­ dorlini ruota intorno a questo eterno ragazzo di 36 anni che all’Hellas è un totem, un amu­ leto, un talismano magico. Con il Cagliari, il quinto gol personale in campionato. Ag­ giungendo quello segnato in Coppa Italia a Palermo, sono sei reti stagionali. Sempre più decisivo, sempre più fonda­ mentale per il Verona che vola alto: «Ma dobbiamo mantene­ re la calma. Vi ricordate quel che successe quando l’Hellas retrocesse in B, nel 2002? Nel

girone d’andata fece cose stra­ ordinarie, nel ritorno calò e andò giù. Ecco: prima rag­ giungiamo il nostro obiettivo, dopo penseremo ad altro. E a divertirci». Così, il Luca che ha fatto innamorare Verona, do­ po l’ennesima giornata di glo­ ria. Mica una novità, chiaro, per uno che ha vinto la Scarpa d’Oro, più volte capocannonie­ re, in A e nella Bundesliga, e che, sotto il cielo di Berlino, ha sollevato il mondo intero. Speranza Mondiale La Nazio­ nale, già. Un ricordo, un auspi­ cio. Rio de Janeiro è così di­ stante? Toni sorride: «Se Pran­ delli mi chiama, ci vado di cor­ sa. Io mi convocherei sempre. Ma non dipende da me, e poi ci sono tanti giovani bravissimi». E lui resta lì, con Mandorlini che abbozza: «Luca di nuovo in azzurro? Glielo auguro. Però non prima di maggio: adesso è meglio se ce lo conserviamo noi…». Strizza l’occhio, il tec­ nico gialloblù. I numeri di Toni con il Verona sono imponenti, e non solo per i gol fatti. Si è procurato tre rigori, tutti tra­ sformati da Jorginho, e servito quattro assist. E sale pure nel­ l’elenco dei goleador di ogni tempo in A: per entrare nella top 50, gli occorrono altri cin­ que gol. Con il Cagliari, ha toc­ cato quota 114, due meno di Mazzola, tre meno di Abel Bal­ bo e cinque meno di Gino Piva­ telli, che partì, guarda caso, da Verona, per fare mirabilie a Bologna e al Milan, passando per Napoli. Toni invece ha di­ stribuito le gioie tra Vicenza, Brescia, Palermo, Fiorentina, Roma, Genoa e Juventus. E, naturalmente, Verona: «Il no­ stro segreto? Un gruppo sano. E la voglia di dimostrare sem­ pre in campo tutto il nostro va­ lore. Noi non molliamo mai». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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le Pagelle

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DI G.LO.

ROMULO, UNA SPINTA COSTANTE SAU NON C’È, NENÈ GIRA A VUOTO VERONA 7 RAFAEL 6,5 Una sola parata difficile, a metà ripresa sul primo tiro in porta del Cagliari. CACCIATORE 6 Pochi problemi dalla sua parte. GONZALEZ 6 Si divide tra Sau e Nenè. Senza errori. MAIETTA 6,5 Un paio di giocate superiori alla media. AGOSTINI 6 L’ex forse sente la partita. Timido. ROMULO 7 Spinta prepotente, perfetto il triangolo con Jankovic sul secondo gol. Gioca bene anche quando passa a destra. JORGINHO 5,5 Stanco, svogliato, si perde anche Conti nell’azione del gol del Cagliari. Fatelo riposare, anche se Mandorlini dice di no. HALLFREDSSON 6,5 Firma lui quasi tutti i contropiede: a un certo punto abbiamo rivisto l’islandesone trascinatore della squadra in B. SALA 6 Mandorlini gli chiede di puntellare il centrocampo. ITURBE 7 Incontenibile, anche quando Mandorlini cambia il tridente e gli inverte la fascia. LONGO S.V.

h 7,5 ILTONIMIGLIORE Quinto gol, e tre rigori procurati e non calciati. Girava una voce al Bentegodi: e se Prandelli... JANKOVIC 7 Non giocava dalla gara con il Torino. Rieccolo con una prodezza di destro. Esce stremato. DONATI 6 Si piazza davanti alla difesa per blindare la vittoria. ALL. MANDORLINI 7 Ha costruito una squadra furba e rognosa. E non c’è solo Toni: non cambia il modulo, ma in attacco ha diverse alternative.

CAGLIARI 5 AGAZZI 6 Due gol, poche colpe. ROSSETTINI 5 È un centrale di ruolo, gioca per la prima volta da terzino destro al posto di Pisano. Un disastro. PISANO S.V. ARIAUDO 5 Anche a lui a disagio per la giornata balorda della difesa. ASTORI 5 Toni e Iturbe lo mandano in confusione, graziato dall’arbitro per il mani in area. AVELAR 6 Qualche cross discreto, come quello che porta al 2 1. Per spingere, spinge. DESSENA 5,5 Neppure lui in gran forma, non lascia il segno.

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IL MIGLIORE

6 CONTI

Gol a parte, è quello che s’impegna di più. Si ritrova ad essere l’unico a impostare. NAINGGOLAN 5,5 Disattento su Toni nell’azione del vantaggio veronese. Poi ci prova da fuori in un paio di occasioni. CABRERA 5 Non è Cossu e si vede. Non trova mai la posizione, galleggia tra le punte e il centrocampo. IBRAIMI 5,5 Resta ai margini, ma non al massimo per un colpo ricevuto mercoledì. SAU 5 Irriconoscibile, stretto tra Maietta e Gonzalez. IBARBO 5 Non riesce a entrare in partita. NENÈ 5 Gira a vuoto, non trova l’intesa con Sau. E non la cerca. ALL. LOPEZ 5 Squadra in evidente difficoltà dopo le tre sconfitte di fila, ma è sembrata anche troppo molle per uscire dal momento no.

GLI ARBITRI GERVASONI 5 Non vede il mani di Astori in area, dubbi anche sul gol annullato a Toni. De Pinto 5,5­Schenone 6 De Marco 6­Manganiello 6


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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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SERIE A

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DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO VINOVO (Torino)

LE TRE OPZIONI

Fra i moschettieri del centrocampo manca solo Mar­ chisio all’appuntamento con il gol. In questa stagione, infatti, Vidal ha timbrato 6 volte fra campionato e coppe, Pogba è a quota quattro, Pirlo ne ha fatti due. Ma il Principino ha un ali­ bi inattaccabile, ovvero l’infor­ tunio al ginocchio subito lo scorso 18 agosto, in Supercop­ pa italiana. Oltre un mese di stop, preparazione da richia­ mare, il rientro il 22 settem­ bre: 24’ in Juventus­Verona 2­1. Poi, altre sette presenze, sempre titolare, cinque gare da 90’, rendimento altalenante, rodaggio di fatto ancora da ul­ timare. «Comunque ora mi sento bene fisicamente ­ spiega Marchisio ­. Cerco di dare sem­ pre il massimo, e la prova per­ sonale mi interessa fino a un certo punto. Qui alla Juve in primo piano c’è sempre la squadra, contano i risultati». «Sappiamo come si fa» E con­ terà soprattutto il prossimo ri­ sultato, contro il Real Madrid, «gara che dovremo giocare co­ me fosse l’ultima e quella deci­ siva della stagione». Una parti­ ta senza ritorno, tre punti da portare a casa per non dipen­ dere da altri nella corsa agli ot­ tavi di Champions. Una sfida non impossibile per Marchisio, perché «all’andata abbiamo di­ mostrato di valere il Real, di poter fare male agli spagnoli. Abbiamo creato parecchio, an­ che dopo l’espulsione di Chiel­ lini. La sceneggiata di Ronal­ do? Diciamo che è stato bravo, e l’arbitro ha buttato fuori Giorgio, lì la partita è cambia­ ta. In ogni modo, ripeto, sap­ piamo che tipo di gara dovre­ mo fare. Ci sono solo due gior­ ni per lavorarci, ma certe sfide producono motivazioni ed energie in automatico. Il peri­ colo maggiore è il contropiede. Bale, Di Maria e appunto Ro­ naldo hanno gamba e vedono molto bene la porta: se gli lasci il minimo spazio sono guai. Al­ lo stesso tempo, però, sono meno portati a dare una mano in fase di ripiego, e questo do­ vremo sfruttarlo, proprio co­ me all’andata. Sono convinto che faremo una grandissima partita, anche con l’aiuto della nostra gente: lo Juventus Sta­ dium sarà una bolgia». Conte pensa di replicare il 4­3­3 di Madrid, «anche se abbiamo Giorgio squalificato. Vediamo cosa deciderà il mister». Al Bernabeu Marchisio giocò at­ taccante esterno, «e in fase di­ fensiva Conte mi aveva chiesto di fare molta attenzione alla spinta di Marcelo. Un ruolo di grande sacrificio, ma sono pronto a rifarlo. Tutta la squa­

VERSO LA GRANDE SFIDA DI DOMANI

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Fernando Llorente, 28 anni, ha segnato all’andata a Madrid ed è entrato solo nel finale a Parma. E’ favorito per una maglia da titolare

Claudio Marchisio, 27 anni, è cresciuto nel settore giovanile della Juventus ANSA

«La Juve sa già che cosa fare contro il Real» Marchisio si mostra in ripresa: «Non ho ancora segnato, ma ora sto bene» dra è pronta a grandi sacrifici». Senza scegliere Capitolo

campionato: «Dopo la sconfit­ ta di Firenze c’è stata la giusta reazione. Tre vittorie, zero gol subiti e un cammino secondo me eccezionale: nove vittorie, un pareggio e una sconfitta; a inizio stagione ci avremmo messo la firma. La Roma? Otti­ ma squadra e ottimo allenato­ re, ma vedremo se continue­ ranno così. Noi saremo pronti ad approfittare di qualsiasi passo falso dei giallorossi. Cer­ to, in questo senso diventerà importante la sfida contro il Napoli...». Che arriva subito dopo il Real. «Non sono preoc­ cupato ­ conclude il Principino ­. La Juve è attrezzata, per qua­ lità della rosa, a vincere en­ trambe le partite, anche a di­ stanza di pochi giorni». © RIPRODUZIONE RISERVATA

PULVIRENTI SI DIFENDE

«Non ho colpito la steward» Continua la polemica sull’asse Juve­ Catania. Pulvirenti si difende: «Quanto all’episodio della steward ho presentato ricorso e mi difenderò nelle sedi competenti. E’ un fatto che non ho commesso e di cui proverò la mia totale estraneità».

VERGOGNOSE SCRITTE SU PESSOTTO

Il Parma contro lo striscione Dopo il vergognoso striscione esposto dai suoi tifosi nei confronti di Pessotto, il Parma ha risposto con un comunicato: «Il Parma prende le distanze da quanti hanno esposto un vergognoso striscione contro Gianluca Pessotto e rinnova la sua stima al Vice Direttore del Settore Giovanile bianconero, auspicando che un simile episodio non abbia mai più a ripetersi».

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Fabio Quagliarella, 30 anni, è rientrato a Parma dopo un infortunio. I suoi tiri da fuori e il senso del gol possono essere armi preziose contro il Real

Carlos Tevez, 29 anni, ha giocato dal 2006 al 2013 in Premier League AP

Tevez e poi? Quagliarella sfida Llorente Lo spagnolo resta favorito, ma Fabio ha giocate imprevedibili e in Champions vola G.B. OLIVERO MILANO

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Sebastian Giovinco, 26 anni, ha giocato dal 1’ a Parma ma non è sembrato in forma. E’ quello che ha meno chances di fare coppia con Tevez

Sul dizionario non c’è, ma se ci fosse la definizione sarebbe probabilmente que­ sta. «Quagliarellata: tiro im­ provviso da una distanza im­ precisata che di solito provoca stupore in chi assiste e spesso genera un gol». A Parma Fabio Quagliarella non è finito sul tabellino dei marcatori, ma se la Juve ha vinto gran parte del merito è suo e della genialata (la Quagliarellata, appunto) con la quale ha colpito la tra­ versa da lontano. Fabio è così: non ha paura di brutte figure e nemmeno delle urla di Conte. Se vede la porta e magari si ac­ corge che il portiere è un po’ distratto, calcia da qualunque posizione e spesso fa bene. Quagliarella in Champions ha un ottimo bilancio: 9 partite e 6 gol. La media è di una rete ogni 86’ perché complessiva­ mente Fabio è rimasto in cam­ po 521’. Insomma, è normale che Quagliarella speri di gio­ care domani contro il Real Madrid in coppia con l’intoc­ cabile Tevez. Nella scorsa sta­ gione realizzò gol decisivi contro il Chelsea sia a Londra sia a Torino e solo due delle sei reti in Champions sono stati

ininfluenti per il risultato. Fernando favorito Quaglia­ rella, però, dovrebbe andare in panchina. E’ probabile, in­ fatti, che anche allo Stadium Conte schieri il tridente pro­ posto al Bernabeu: Marchisio e Tevez esterni e Llorente in posizione centrale. Lo spagno­ lo è in buone condizioni, è en­ trato nei meccanismi della Ju­ ve ed è rimasto a riposo a Par­ ma per quasi tutta la partita. Conte ha intenzione di ripro­ porlo domani, anche se solo dopo l’allenamento di oggi si avranno conferme. Pochissi­ me speranze, per non dire nes­ suna, ha invece Sebastian Gio­ vinco che a Parma ha sprecato l’ennesima occasione per di­ mostrare di poter davvero fare la differenza. L’unico alibi è le­ gato al problema al piede che l’aveva condizionato nelle ul­ time settimane, però questo non basta per giustificare la sua scialba prova. Riecco Bonucci Per quanto riguarda la difesa, Conte deve sostituire lo squalificato Chiel­ lini. La soluzione più probabi­ le è il ritorno di Bonucci (an­ che lui assente a Parma) e la conferma di Ogbonna come terzino sinistro del 4­3­3 men­ tre Caceres dovrebbe essere il terzino destro. Proprio Ogbonna ha parlato ieri a Sky della crescita della Juve: «Il gioco non è cambiato, contro Real e Fiorentina eravamo sta­ ti molto sfortunati. Però non subire gol ti aiuta molto di più ad andare avanti». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

SERIE A 11a GIORNATA

Il protagonista DOMENICO BERARDI

Il baby bomber che fa felice anche la Juve Il 19enne è a metà con i bianconeri: «Porto a casa il pallone... La svolta? Dopo l’Inter»

POZZI, ILLUSIONE DORIANA 19’ primo tempo L’unico gol del primo tempo è blucerchiato: Pozzi segna e per la Samp la parita sembra essere in discesa... LAPRESSE

ALESSIO DA RONCH GENOVA

IPP

Tre gol, tutti insieme, in Serie A. Probabilmente Dome­ nico Berardi non se li era mai neppure sognati. E chissà cosa avrebbe pagato per compiere l’impresa al Ferraris, per una piccola terribile vendetta per­ sonale. Lui, infatti, poco meno di un anno e mezzo fa si era seduto in tribuna per la se­ mifinale del playoff per la promozione in A tra Samp e Sassuolo. Sem­ pre in tribuna, aveva vi­ sto pure la sfida di ritor­ no in Emilia con il trionfo blucerchiato. Se Pea lo aveva convocato per quelle due batta­ glie, Di Francesco, che lo rilevò poco dopo, lo ha subito gettato

FLORO FLORES FIRMA IL VANTAGGIO 18’ secondo tempo Dopo la doppietta di Berardi, su azione (sotto) e su rigore, il tris di Floro Flores sembra mettere al sicuro il Sassuolo

Tris Berardi e Floro È festa Sassuolo Crollo Sampdoria Prima vittoria esterna in A degli emiliani: lieve malore per Di Francesco. Rossi: fiducia a tempo SAMPDORIA SASSUOLO

3 4

PRIMO TEMPO 1­0 MARCATORI Pozzi (Sam) al 19’ p.t.; D. Berardi (Sas) al 4’ e al 7’ su rigore, Floro Flores (Sas) al 18’, Eder (Sam) al 20’, De Silvestri (Sam) al 36’, D. Berardi (Sas) al 43’ s.t. su rigore

SAMPDORIA (3­4­1­2) Da Costa; Mustafi, Gastaldello, Costa; De Sil­ vestri, Gentsoglou, Obiang, Gavazzi (dal 33’ s.t. Wszolek); Krsticic (dal 21’ s.t. Soriano); Pozzi (dal 29’ s.t. Petagna), Eder. PANCHINA Fiorillo, Renan, Rodriguez, G. Berardi, Palombo, Regi­ ni, Bjarnason, Eramo, Fornasier. ALL. Rossi CAMBIO DI SISTEMA 4­3­2 dal 7’ s.t. BARICENTRO ALTO 56,6 metri ESPULSI Costa al 6’ s.t. per somma di ammoni­ zioni (entrambe per g.s.) AMMONITI Gastaldello per g.s..

SASSUOLO (3­4­3) Pegolo; Antei, Bianco, Acerbi; Gazzola (dal 41’ s.t. Farias), Magnanelli, Marrone, Longhi; D. Berardi, Floro Flores (dal 29’ s.t. Alexe), Ma­ succi (dal 19’ s.t. Missiroli). PANCHINA Pomini, Rosati, Pucino, Laribi, Marzorati, Kurtic, Ros­ sini, Chibsah, Ziegler. ALL. Di Francesco. CAMBIO DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MEDIO 53,9 metri AMMONITI D. Berardi e Antei gioco scorretto.

FILIPPO GRIMALDI GENOVA

(S)profondo sampdoria­ no, si salvi chi può. Rossi (sfi­ duciato dalla piazza), sempre più in bilico sul baratro, resta. Per ora: la sosta potrebbe por­ tare novità. Il Sassuolo e Di Francesco (malore per il tecni­ co a fine gara, che non si è pre­ sentato in sala stampa) senti­ tamente ringraziano, dividen­

Che nomi A 19 anni, 3 mesi e 2 giorni, Berardi non è il più giovane a mettere a segno una tripletta in A: Piola fece l’impresa a 17 anni e poco più, Meazza a 18 e due mesi, Borel a 19 anni di triplette ne realizzò 3. Ma proprio questi nomi fan­ no capire quanto possa diventa­ re grande Berardi, non a caso già acquistato in comproprietà

DE SILVESTRI SALVA (PER POCO) LA SAMP 36’ secondo tempo Eder aveva dimezzato lo svantaggio, De Silvestri da due passi realizza il 3­3 che salverebbe la Samp dalla figuraccia ANSA

zante, centrocampo impaurito e senza leader, attacco dove Pozzi e Eder mancano del­ l’aiuto dei compagni. Di là un Sassuolo che butta davanti un tridente coraggioso, sfruttan­ do poi i 44 minuti di superiori­ tà numerica (recupero com­ preso) nella ripresa, dopo l’espulsione dello sciaguratis­ simo Costa nell’azione che porta al 2­1 ospite. Ma il valo­ re della Samp – diciamo la ve­ rità – è a dir poco mediocre, con l’aggravante della man­ canza di esperienza per uscire da momenti come questo. Botta e risposta Il Sassuolo gioca un primo tempo­fotoco­ pia a quello dell’Atalanta al Ferraris di otto giorni fa. Aspetta la Samp, blocca le fa­ sce, ignora l’isolatissimo Krsti­ cic, lascia che la squadra di Rossi si faccia male da sola. E fa bene, anche se paradossal­ mente gli emiliani vanno al ri­ poso sotto di un gol per un guizzo del solito Pozzi, poco prima che Gastaldello ribatta il tiro di Gazzola sulla riga. Ma la Samp è di burro, e in tre mi­ nuti ad inizio ripresa fa il pri­ mo patatrac di giornata, con Costa imputato numero uno. Il difensore regala il gol a Be­ rardi, poi stende lo stesso at­ taccante che dal dischetto non sbaglia. Samp in tilt, terzo gol emiliano con Floro Flores (quasi un derby per lui) e ri­ sposta di Eder che accorcia. Sassuolo, che rischio Riscos­

ARBITRO Tagliavento di Terni. NOTE paganti 1.116, incasso di 14.205 euro; abbo­ nati 19.012, quota di 155.757,69 euro. Tiri in porta 7 (con una traversa)­11. Tiri fuori 4­5. In fuorigioco 4­2. Angoli 4­3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.

nella mischia: ieri Domenico lo ha ringraziato una volta di più, salvandogli la panchina con tre perle. «Mi porterò a casa il pal­ lone – ha detto il cosentino –. Ora possiamo guardare con fi­ ducia al resto del campionato, la svolta c’è stata dopo il k.o. con l’Inter, abbia­ mo capito che ser­ vivano altri at­ teggiamenti».

Berardi, 19 anni esulta

Al 4’ della ripresa Domenico Berardi firma su azione l’1­1 Sassuolo AP

do i meriti del primo successo esterno in A nella storia degli emiliani con Domenico Berar­ di, eroe di giornata: una tri­ pletta d’oro che fa felice pu­ re… la Juventus, comproprie­ taria del cartellino di questo 19enne prodigioso. Samp all’inferno I numeri

che certificano la crisi blucer­ chiata parlano chiaro: sesta sconfitta stagionale (e quarta in casa), seconda consecutiva.

I fantasmi dei possibili succes­ sori di Rossi (da Pea a Corini, da Reja al sogno impossibile Mihajlovic) rimangono alla fi­ nestra. L’impressione — suf­ fragata dal campo — è che il tecnico stia procedendo per tentativi, spesso infruttuosi. Anche stavolta al Ferraris è successo tutto e il contrario di tutto. L’unica certezza è che Di Francesco nulla ha rubato contro una Samp povera su ogni fronte. Difesa imbaraz­

sa Samp, ma alla fine non pa­ ga. Il Sassuolo (che errore) s’adagia e pensa di avere in ta­ sca la vittoria, ma non fa i con­ ti con il furore agonistico di De Silvestri (gol del provvisorio 3­3 dopo avere colpito la tra­ versa di testa), che ridà fiato ai padroni di casa. Inutilmente: perché lo stesso esterno firma il suicidio perfetto della Samp­ doria e stende (ma perché?) Farias in area a pochi minuti dalla fine. Secondo rigore per il Sassuolo, e il solito Berardi non sbaglia dal dischetto. Tri­ pletta personale e Di France­ sco rinforza la panchina. In ca­ sa Samp, Osti prolunga l’ago­ nia e conferma la fiducia a un Rossi sconsolato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

dalla Juve la scorsa estate. L’at­ taccante del Sassuolo, scoperto a 15 anni grazie a una partita di calcetto tra amici, è già a 5 reti nella classifica cannonieri, e se è vero che 4 sono venute su ri­ gore, è pure una certezza che lui di partite ne ha giocate solo 7, due per 90’, una addirittura dalla panchina. La falsa parten­ za in campionato, con tre gior­ nate di stop dovute all’espulsio­ ne rimediata all’ultima di B, più una di stop per aver «bigiato» una convocazione azzurra (in Nazionale è squalificato per 9 mesi e potrà rientrare solo a marzo nell’Under 21), non lo ha frenato, anzi. Ha fatto le prove generali: è andato a giocare con la Primavera e ha fatto pure un gol, guarda caso proprio a Ge­ nova contro la Sampdoria. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ANCORA BERARDI, GIOIA EMILIANA 43’ secondo tempo A due minuti dalla fine altro rigore e altra esecuzione perfetta del baby Berardi, che chiude la partita sul 3­4 LAPRESSE

le Pagelle

DI A.D.R

SCIAGURA COSTA, FLOP OBIANG ACERBI­MARRONE: NON SI PASSA SAMPDORIA 5 DA COSTA 6 Incassa 4 gol senza colpe: due rigori e due esecuzioni. MUSTAFI 5 Energico e grintoso, ma anche molto impreciso. Grave l’errore che causa l’1 3. GASTALDELLO 5,5 Salva un gol, ma è costantemente in affanno. COSTA 3 Nervosissimo nel primo tempo, distratto e pure ingenuo nel momento decisivo. Il suo rigore con espulsione affonda la Samp. DE SILVESTRI 5 Grande impegno, coronato dal gol del pareggio: sul rigore finale errore clamoroso. GENTSOGLU 5,5 Migliora sull’1 3, nel momento più duro, ma quanti errori. OBIANG 5 Irriconoscibile. Teso, ansioso. Si rilassa solo nel finale in emergenza quando gestisce con lucidità lo squilibrio dei compagni. GAVAZZI 6 Gli si chiede quantità e lui non la fa mancare. WSZOLEK 6 Entra ed è motivato. KRSTICIC 5 Torna nel ruolo in cui è cresciuto, ma non brilla. Fatica a trovare spazi e gira a vuoto. SORIANO 6 Mette del suo nella rimonta. POZZI 6,5 Sbuca fuori dal baule delle cose dimenticate e semina dubbi: come fa Rossi a lasciarlo fuori? Un gol e un assist, chissà se convinceranno il tecnico? PETAGNA 6 Ha voglia e fisico, li butta in campo entrambi. MIGLIORE h 6,5 ILEDER Sempre presente, sempre guizzante, il gol è un tocco felpato, ma è la continua pericolosità a farne il migliore della Samp. ALL. ROSSI 4 Le sue scelte non convincono, spesso contraddice se stesso.

SASSUOLO 6,5 PEGOLO 5,5 Esce a vuoto nell’azione del 3 3. ANTEI 5 È una promessa ma non appare ancora maturo. Nelle mischie si fa sorprendere più volte. BIANCO 5 Dovrebbe dirigere una difesa che sbanda pure in superiorità numerica. Perde l’attimo sul gol di Eder. ACERBI 6,5 Lui si è sempre attento, sia nell’opporsi alle azioni manovrate che sui calci piazzati. GAZZOLA 6 Avanti e indietro per opporsi a Gavazzi, non prevale, ma neppure cede. (Farias s.v.) MAGNANELLI 6,5 Fondamentale per come svolge con grande intelligenza entrambe le fasi. Una macchia: perde Pozzi sul gol. MARRONE 6,5 Il ragazzino si sta facendo e la tecnica non gli manca. LONGHI 6,5 È dal suo piede che parte la rimonta con quel cross velenoso che imbecca Berardi.

h

IL MIGLIORE

8 BERARDI

La prima tripletta in A, cercata con determinazione, trovata con freddezza e tecnica. Non è più una semplice promessa ma un sicuro protagonista di questo campionato. FLORO FLORES 7 Letale in contropiede e perfetto nell’esaltare le doti di Berardi ALEXE 6 Punge nel finale MASUCCI 6 Con la sua velocità fa sbandare la difesa blucerchiata. In area punge poco. MISSIROLI 5,5 Entra mentre la partita si capovolge e non pare capirci molto. ALL. DI FRANCESCO 7 Il suo tridente pare una mossa azzardata, il campo gli dà ragione. Salva la panchina credendo nelle sue idee. Alla fine lo stress lo mette k.o.

GLI ARBITRI TAGLIAVENTO 7 Due rigori senza discussioni, sempre posizionato bene in campo e sicuro nelle decisioni e nella gestione dei cartellini gialli. La Rocca 6­Iannello 6; Ostinelli 6­Gavillucci 6

SOLIDARIETÀ FRA DORIANI DOPO I 93 DASPO

Un tifoso Samp spintona uno steward GENOVA Volantini con il numero 93 (quanti sono i tifosi Samp puniti con il Daspo dopo Livorno) sono stati esposti sugli spalti. In tribuna, un esagitato ha

poi strattonato uno steward. Verrà identificato. Imbarazzo in tribuna d’onore, dove un uomo (trattenuto a fatica) ha inveito contro i contestatori di Rossi,


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE A 11a GIORNATA le Pagelle

IN CAMPO E FUORI DA GILA­GOL ALLO STRISCIONE DEI TIFOSI DI CASA 1

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DI STEFANO CIERI

CANDREVA C’È MALE CAVANDA FETFATZIDIS OK BRAVO PERIN LAZIO 5

3

1 Alberto Gilardino, 31 anni, mette a segno il rigore del 2­0. È il quinto gol in questo campionato per l’attaccante rossoblù; 2 Il sinistro con cui Juraj Kucka, 26 anni, porta in vantaggio il Genoa, sfruttando un assist di Fetfatzidis; 3 Lo striscione della curva della Lazio dedicato ai neo­nazisti greci di Alba Dorata uccisi venerdì ANSA/TEDESCHI/AFP

Genoa, che colpaccio Petkovic torna in bilico Gasperini parte in difesa, poi affonda grazie a Kucka e Gilardino Negato rigore alla Lazio: ora il tecnico si gioca tutto in due gare LAZIO GENOA

0 2

PRIMO TEMPO 0­0 MARCATORI Kucka al 15’, Gilardino su rigo­ re al 27’ s.t.

LAZIO (4­3­3) Marchetti; Cavanda, Ciani, Radu, Perei­ rinha; Gonzalez (dal 16’ s.t. Perea), Ledesma (dal 28’ s.t. Keita), Onazi; Candreva, Klose, Felipe Anderson (dal 16’ s.t. Ederson). PANCHINA Berisha, Strakosha, Elez, Vini­ cius, Floccari. ALLENATORE Petkovic. CAMBI DI SISTEMA dal 28’ s.t. 4­2­4. BARICENTRO MOLTO ALTO 57,6 metri. ESPULSI nessuno. AMMONITI Ciani per comportamento non regolamentare, Ledesma per proteste.

GENOA (3­5­1­1) Perin; Antonini, Portanova, Manfredini; Biondini, Cofie, Matuzalem, Kucka (dal 24’ s.t. De Maio), Marchese (dal 1’ s.t. Fetfatzi­ dis); Antonelli; Gilardino (dal 32’ s.t. Konate). PANCHINA Bizzarri, Donnarumma, Sampiri­ si, Sturano, Bertolacci, Centurion, Stoian, Tozser. ALLENATORE Gasperini. CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 3­5­2. BARICENTRO MEDIO 51,1 metri. ESPULSI nessuno. AMMONITI Matuzalem per gioco scorretto. ARBITRO Tommasi di Bassano. NOTE spettatori paganti 10.807, abbonati 23.112, quote non comunicate. Tiri in porta 4­3. Tiri fuori 5­4. In fuorigioco 4­2. Angoli 5­4. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.

RUGGIERO PALOMBO ROMA

Cade la Lazio ed è un ton­ fo pesante, il primo della sta­ gione in casa. L’esecuzione è fir­ mata Genoa e sono cinque volte e più di due anni che finisce co­ sì, Olimpico o Marassi fa lo stes­ so. La panchina di Petkovic, ap­ pena irrobustita dalla vittoria col Cagliari e dal pari di San Si­ ro col derelitto Milan, torna a ballare. Apollon Limassol gio­ vedì, e poi a Parma prima della sosta. È in queste due partite che si deciderà il futuro del tec­ nico biancoceleste. Quanto a Gasperini, dieci punti in cinque giornate, il suo ritorno sulla panchina del Genoa non profu­ ma davvero di minestra riscal­ data. La Lazio, nonostante la sconfitta, resta in testa all’«altro campionato», quello che va dal settimo posto in giù, visto che alle cinque grandi è rimasto ag­ ganciato il Verona. Ma la stagio­ ne sa ormai di definitivo ridi­ mensionamento, ottimo prete­ sto per rilanciare la contesta­ zione contro Lotito da parte di una curva che anche stavolta

non si è voluta sottrarre (cele­ brando i neonazisti di Alba Do­ rata) alla divagazione politica. Quel rigore... Match dai due

volti, con la Lazio protagonista dopotutto di un discreto primo tempo, complice anche l’atteg­ giamento più che guardingo del Genoa, che Gasperini schiera con un terzino, Anto­ nelli, all’ala, per un 3­5­1­1 che molto spesso diventa 5­4­1. Orfana di diversi titolari (Lulic ed Hernanes i due più impor­ tanti), la Lazio fa una gran fati­ ca a costruire palle­gol e se la giornata di Klose non è quella giusta (i suoi due colpi di testa respinti da Perin sanno molto di gol mangiati) ai biancocele­ sti non resta che la verve di Candreva. Che oltre a impe­ gnare il brillante portiere ospi­ te sui calci piazzati, si guada­ gnerebbe anche un rigore: la maglia tirata da Biondini nel corso di un’azione ancora lon­ tana dall’essere con certezza pericolosa è esaltata da tutti i replay televisivi. L’arbitro Tom­ masi, per il resto corretto, ci pensa su e poi si astiene. Sba­ gliando.

UN ALTRO CASO

La curva Nord ricorda i neo­nazi di Alba Dorata ROMA (stop) Stavolta è uno striscione a far polemica. Durante la partita in curva Nord è apparsa la seguente scritta: «Il tramonto è rosso, l’alba dorata. Manolis e Yorgos presenti». Chiaro il riferimento al partito neonazista greco e all’omicidio di due suoi militanti venerdì ad Atene. Riferimento che non è piaciuto al difensore della Lazio Cana, albanese, che su facebook ha scritto (prima di rimuovere il post): «Perché quello striscione?». L’Ucei (Unione comunità ebraiche italiane) ha stigmatizzato: «Ogni pretesto diventa un valido pretesto per inneggiare e fare apologia di movimenti che hanno nel dna il razzismo, l’antisemitismo, la xenofobia. Auspichiamo l’intervento delle autorità competenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Poi solo Genoa Il rigore ne­ gato è l’alibi su cui possono pog­ giare le recriminazioni Lazio. Ma non appena il Genoa, ben diretto dal fischiatissimo ex Matuzalem (reo di avere a suo tempo azzoppato Brocchi) met­ te fuori la testa, e questo avvie­ ne già sul finire del primo tem­ po, la partita cambia indirizzo. Gasperini è bravo a cogliere gli indizi e all’inizio della ripresa toglie Marchese, un altro terzi­ no utilizzato da mediano, e in­ serisce Fetfatzidis, attaccante assai rapido e dotato di buona tecnica. È l’uomo che cambia la partita, prima dando coraggio alla squadra che guadagna campo, poi confezionando l’as­ sist per Kucka, che trafigge la Lazio sul fronte sinistro, presi­ diato molto male dal presun­ tuoso Cavanda. Anche il rad­ doppio nascerà da quelle parti. Antonelli, tornato a fare quel che sa meglio, il laterale sini­ stro, arriva fin nell’area piccola dove Ciani in affanno schiaffeg­ gia il pallone. Volontarietà o puro istinto, il confine è sottile e il rigore netto. Stavolta Tomma­ si si giova forse dell’aiutino del­ l’arbitro di porta (Guida) e l’im­ mortale Gilardino fa 2­0. Eder­ son, Perea e poi Keita per Felipe Anderson, Gonzalez e infine Le­ desma. I cambi di Petkovic, più che aggiungere, tolgono qual­ cosa alla Lazio che finisce con un improbabile 4­2­4. Ma al di là di una certa permanente con­ fusione è difficile fargliene una colpa: la squadra è questa, e la linea verde del nuovo corso loti­ tiano, dopo avere abusato di vecchietti ormai consumati, è di là dal maturare. Se ne ripar­ lerà, forse, tra qualche anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SPOGLIATOI PER IL TECNICO 10 PUNTI IN 5 PARTITE: «LA MIGLIORE GARA CON ME». GIALLO HERNANES: NON VUOLE FORZARE E LASCIA IL RITIRO

Euforia rossoblù: «Gasp ci ha ridato tutto» Lotito: «Che devo dire? La partita l’avete vista tutti» Petkovic: «Due rigori non fischiati» DAVIDE STOPPINI ROMA

A Daniele Portanova non chiedete i giri di parole. Ma la chiarezza, quella sì: «La verità è che Gasperini ci ha ridato tutto. Non voglio fare il “lecca­ culo”, ma è la verità». E la veri­ tà dice 10 punti in 5 partite, ec­ co perché l’allenatore del Ge­

noa se la ride: «Fare così tanti punti non era preventivabile — dice Gasp —, ma questa vit­ toria dà particolare soddisfa­ zione. È stata la miglior partita sotto la mia gestione: nel pri­ mo tempo abbiamo sofferto, ma alla lunga abbiamo merita­ to. Guai però a mollare: la clas­ sifica resta corta, ci vuole poco per restare invischiati nella parte bassa. Gilardino? Per adesso gioca nel Genoa, a To­ ronto fa molto freddo...». L’at­ taccante, invece, evita l’argo­ mento mercato: «Penso solo a questa maglia, l’ho già detto. È una vittoria fondamentale, perché siamo riusciti a dare continuità ai tre punti ottenuti contro il Parma».

Crisi Lazio Quella continuità che cercava pure Petkovic, la cui posizione ora torna in di­ scussione. Lotito e Tare lo han­ no rassicurato: smentita l’ipo­ tesi del ritiro immediato, è pe­ rò evidente che le gare con Apollon e Parma diventano ora un crocevia per l’allenatore di Sarajevo. In società cresce il malcontento per la classifica: la zona Champions dista 13 punti, l’Europa League 7. «E che devo dirvi? La partita l’ave­ te vista tutti...», le uniche paro­ le di Lotito. Scuro in volto co­ me mai, il presidente — conte­ stato come tutta la squadra — ce l’aveva anche con l’arbitro Tommasi. «Firmerei ora per avere un arbitraggio del gene­

Gian Piero Gasperini, 55 anni, allenatore del Genoa LAPRESSE

re tutta la stagione: ha lasciato giocare... — dice con ironia Petkovic —. Meriteremmo più fortuna sulle decisioni arbitra­ li: per noi due rigori non sono stati fischiati, per gli avversari sì. Ma resto ottimista, la squa­ dra ha attributi, deve solo esse­ re più cattiva. Il primato della Roma? Dispiace essere così lontani in classifica, ma non c’è paragone con il 26 maggio». La Coppa Italia è però solo un ri­ cordo. Nel frattempo sono au­ mentati i problemi. L’ultimo ri­ guarda Hernanes: ieri mattina ha provato a Formello, ma il brasiliano non se l’è sentita di forzare e ha lasciato il ritiro. È un periodo no, su tutti i fronti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MARCHETTI 5,5 Dà l’impressione di poter fare qualcosa di più sul gol di Kucka. CAVANDA 4 Che errore sull’1 0: prova a prendere la palla invece di coprire il tiro di Kucka. CIANI 5 Sciocchezza inspiegabile che provoca il rigore del 2 0 e la sua squalifica per Parma. RADU 5,5 Nell’azione dell’1 0 consente a Fetfatzidis di fare ciò che vuole. PEREIRINHA 6,5 Due palle d’oro servite a Klose e tante altre belle iniziative. GONZALEZ 5,5 Gira a vuoto. I suoi inserimenti sembrano diventati un lontano ricordo. PEREA 5 Mezzora a disposizione per dare più peso all’attacco, ma non incide mai. LEDESMA 6 Il lancio che Klose per poco non capitalizza e altre buone idee. KEITA 5 Entra a partita compromessa, combina poco, a parte una discesa in area. ONAZI 5,5 Nella ripresa naufraga, specie in quella fase difensiva che è il suo pezzo forte. MIGLIORE h 6,5 ILCANDREVA Le azioni più interessanti transitano dai suoi piedi. Sfiora il gol su punizione. KLOSE 5,5 I due colpi di testa con cui sfiora il gol potevano essere indirizzati meglio. ANDERSON 6 Alcune giocate illuminate, sembra che stia cominciando a carburare. EDERSON 5,5 Mezzora finale, nel corso della quale va sempre a sbattere contro il muro genoano. ALL. PETKOVIC 5 Le assenze, d’accordo, ma la squadra è disegnata male. Troppa confusione sui cambi.

GENOA 6,5 PERIN 6,5 Parate a volte un po’ plateali, ma sempre decisive. Bravo su Klose e Candreva. ANTONINI 6 Inizia con una leggerezza su Anderson, ma poi si riprende col mestiere. PORTANOVA 6 Sempre concentrato. Su Klose o su chiunque capiti si fa valere. MANFREDINI 6 Soffre un po’ quando viene puntato da Candreva, meglio su Anderson. BIONDINI 5,5 Su Candreva provoca un rigore che per sua fortuna l’arbitro non vede. COFIE 6 Molto ligio alle consegne, va sempre in aiuto al compagno in difficoltà. MATUZALEM 6,5 Fischiato per tutta la gara, risponde con una prova ispirata ed efficace. KUCKA 6,5 Un gol importante, da attaccante, e una prestazione tutta sostanza. DE MAIO 6 Gasperini gli chiede di chiudere i varchi nel concitato finale. E lui quello fa. MARCHESE 5,5 Non aiuta Manfredini, finendo spesso fuori posizione.

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IL MIGLIORE

7 FETFATZIDIS

L’assist per Kucka e altre giocate che mandano in tilt i laziali. Il suo ingresso cambia la gara. ANTONELLI 6 Da «punta» convince poco, molto meglio quando torna a centrocampo. GILARDINO 6,5 Tiene (da solo) in apprensione la difesa laziale, poi chiude la pratica dagli 11 metri. (Konate s.v.) ALL. GASPERINI 6,5 Tattica perfetta: controllo nel primo tempo, mani sul match nella ripresa. GLI ARBITRI TOMMASI 5 Manca un rigore alla Lazio (contatto Biondini­Candreva) e su quello del Genoa (che c’è) l’impressione è che lo «salvi» Guida. Stellone 6­Giachero 6; Guida 6,5­Baracani 6


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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013


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SERIE A 11a GIORNATA

Atalanta distratta Paulinho la gela Ossigeno Nicola Il gol dell’attaccante salva la panchina del Livorno Il rosso a Carmona dopo mezz’ora frena i nerazzurri LIVORNO ATALANTA

1 0

PRIMO TEMPO 1­0 MARCATORI Paulinho all’11’ p.t.

LIVORNO (3­5­2) Bardi; Coda, Rinaudo, Ceccherini; Mbaye, Luci, Emerson, Greco (dal 32’ s.t. Duncan), Gemiti (dal 15’ s.t. Piccini); Paulinho, Siligardi (dal 25’ s.t. Emeghara). PANCHINA: Aldegani, Anania, Valentini, De Carli, Lambrughi, Benassi, Borja. ALLENATORE Nicola. CAMBI SISTEMA 5­3­2 dal 35’ del primo tem­ po. ESPULSI nessuno AMMONITI Greco, Coda, Rinaudo per c.n.r.

ATALANTA (3­4­1­2) Consigli; Canini, Scaloni, Migliaccio; Raimon­ di, Cigarini, Carmona, Del Grosso (dal 17’ s.t. De Luca); Moralez (dal 40’ s.t. Marilungo); Li­ vaja (dal 38’ p.t. Baselli), Denis. PANCHINA: Sportiello, Polito, Caldara, Nica, Brivio, Kone, Cazzola, Gagliardini. ALLENATORE Colantuono. CAMBI DI SISTEMA dal 35’ p.t. 4­4­1; dal 17’ s.t. 4­2­3 ESPULSI Carmona al 35’ p.t. per doppia am­ monizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Moralez, Cigarini, Raimondi per c.n.r. ARBITRO Russo di Nola. NOTE paganti 1.790, incasso 15.939 euro; abbo­ nati 6.883, quota 66.442,31 euro. Angoli 3­4. Tiri in porta 6 (1 palo)­1. Tiri fuori 7­3. In fuorigioco 1­5. Recuperi 1’ p.t.; 5’ s.t.

DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO DI CHIARA LIVORNO

Forse nemmeno una lun­ ga seduta da uno strizzacer­ velli potrebbe spiegare perché della bella Atalanta che solo martedì ha tenuto testa all’In­ ter ieri a Livorno non si è visto nulla. Molle, leziosa, quasi presuntuosa: un solo tiro in porta in 90 minuti e zero occa­ sioni da gol sono l’istantanea perfetta del match dell’Atalan­ ta e di un salto di qualità falli­ to. Tutta un’altra partita, inve­ ce, quella giocata dal Livorno tornato al successo dopo 7 tur­ ni e 48 giorni: non che il tecni­ co livornese Nicola fosse in bi­

Bologna con Perez Sannino gioca la partita della vita Nel Monday Night del Dall’Ara l’ex Stefano Pioli cerca la terza vittoria di fila per pun­ tellare una classifica ancora de­ ficitaria. Il tecnico rossoblù chiede ai suoi «la partita della vita» contro una squadra che non merita di essere fanalino di coda. Confermato il sistema 3­ 5­1­1 che ha garantito la rapida risalita dall’ultimo posto, gli in­ fortuni di Natali e Mantovani costringono però a rispolverare Antonsson e ad arretrare Krhin al centro della difesa. La princi­ pale incognita riguarda la guida del folto centrocampo con bal­ lottaggio tra Pazienza e Perez. «Il dubbio c’è e li valuterò en­ trambi fino all’ultimo; Michele ha fatto bene mercoledì ma Die­ go è subentrato alla grande ed è pronto» precisa Pioli.

OGGI ore 20.45 STADIO Dall’Ara ARBITRO BERGONZI Assitenti Nicoletti­Grilli IV Tonolini Add Candussio­Borriello PREZZI da 9 a 90 euro TV Sky Calcio 1 e Supercalcio

Qui Chievo E’ giunta l’ora del­ la verità per il Chievo. Il tecnico Sannino sa di giocarsi le ultime chances e cerca di essere positi­ vo: «Mi sento l’allenatore del Chievo al 200%. Ci metto la passione di sempre e anche di più». In difesa tornerà Cesar ma il problema muscolare accusato a Roma terrà Dos Santos lonta­ no per un mese e mezzo. Fuori causa anche Bentivoglio e Dra­ mè oltre allo squalificato Hete­ maj. Thereau stringendo i denti ci sarà. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1 6

4

5

SØRENSEN

KRHIN

ANTONSSON

33

30

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KONE PAZIENZA LAXALT MORLEO 23

DIAMANTI 99

CRISTALDO 31

77

PELLISSIER

THÉRÉAU

RADOVANOVIC 8

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L. RIGONI SESTU 3

(g.l.g.) Ieri si sono giocati due posticipi della Serie A di Calcio a 5. I campioni d’Italia della Marca hanno vinto la prima partita di campionato in rimonta lasciando così l’ultimo posto in classifica. Ri sultati dei posticipi della 5a giorna ta: Luparense Acqua&Sapone 4 4; Pescara Marca 4 5. La nuova classifica: Asti 11; Rieti, Martina 9; Acqua&Sapone, Luparense 8; Na poli 6; Pescara, Marca 5; Kaos, La zio 3.

SERIE A DONNE

CURCI

ESTIGARRIBIA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Rimonta Marca Pari Luparense

BOLOGNA (3­5­1­1) CHIEVO (3­5­2)

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La svolta Il match gira in maniera definitiva per il Li­ vorno al 35’: Carmona, con un giallo già in tasca, cade nel tranello di Mbaye: il cileno commette un fallo, ingenuo, il senegalese frana a terra e l’Atalanta rimane in dieci. A quel punto Nicola ridisegna il Livorno: passa al 5­3­2, inver­ te Ceccherini e Mbaye, e pun­ ta tutto sulle ripartenze avvia­ te dalle giocate di Luci e dai ta­ gli di Greco. Nella ripresa, Paulinho (3’) dopo aver supe­ rato pure Consigli consente a Scaloni di salvare il 2­0 sulla linea; il confusionario Eme­ ghara nel finale spreca troppo e Duncan al 43’ centra il palo. In mezzo a tanto Livorno due guizzi di De Luca: l’Atalanta è un 4­2­3 tutto d’assalto, forse gioca meglio in 10 ma fa trop­ po poco per meritare il pari.

SERIE A CALCIO A 5

GIANCARLO TAVAN NICOLA ZANARINI

8

ANSA

Partenza sprint Il match si mette subito su un certo bina­ rio: al primo minuto Consigli è costretto a una parata su Sili­ gardi e all’11’ Paulinho, servi­ to da Greco, dal limite del­ l’area fa partire un tiro secco, preciso, che trova il portiere nerazzurro in controtempo e scoperto sul lato destro. L’Ata­ lanta non reagisce e Siligardi, al 22’, tra sé e il raddoppio tro­ va come ostacolo Migliaccio. Al 27’ Maxi Moralez se ne va in contropiede, Emerson per fer­ marlo commette fallo: è da rosso e ha ragione Colantuono a protestare però l’arbitro Rus­ so lascia correre. Nicola, scampato il pericolo, piazza Ceccherini a uomo su Moralez e riporta Emerson in difesa.

Taccuino

IL POSTICIPO QUESTA SERA ALLE 20.45

GARICS

L’attaccante brasiliano del Livorno, Sergio Paulinho, 27 anni, realizza il gol decisivo della partita all’11’ del primo tempo. Paulinho ha il passaporto italiano grazie alle sue origini venete

lico ma Spinelli ha l’esonero facile e i tre punti hanno un doppio effetto (positivo) per la corsa salvezza e la panchi­ na.

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SARDO

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CESAR DAINELLI FREY 1

Tavagnacco di misura Brescia forza nove (f.sal.) Ieri si sono giocati tre posticipi della 6a giornata della Se rie A femminile. Scalese Brescia 0 9, Tavagnacco Mozzanica 3 2, Verona Valpolicella 4 2. La nuova classifica: Torres, Tavagnacco 18; Brescia 15; Verona 13; Res Roma 11; Pordenone 10; Mozzanica, Ri viera di Romagna 9; Como 6; Chia siellis, Perugia 5; Napoli, Scalese, Valpolicella 4; Inter 3; Firenze 1.

OGGI IN TV / 1

PUGGIONI GDS

BOLOGNA 9 PUNTI Panchina 25 Agliardi, 16 Malagoli, 26 Ferrari, 31 Radakovic, 75 Crespo, 15 Perez, 7 Della Rocca, 92 Yaisien, 19 Christodoulopoulos, 10 Moscardelli, 12 Acquafresca, 9 Bianchi. All. Pioli. Squal. nessuno. Diff. Della Rocca, Pazienza, Perez. Indisp. Cherubin, Stojanovic, Gimenez, Cech, Natali, Mantovani. CHIEVO 4 PUNTI Panchina 28 Silvestri, 18 Squizzi, 2 Bernardini, 33 Papp, 15 Pamic,16 Improta, 22 Acosty, 6 Kupisz, 7 Lazarevic, 90 Ardemagni, 43 Paloschi, 11 Samassa. All. Sannino. Diff. Radovanovic, Sestu. Squal. Hetemaj (1). Indisp. Calello, Dos Santos, Dramè, Bentivoglio

«Sfide» racconta la Milano del ’63 Questa sera su «Sfide» (ore 23.10 su Rai 3) andrà in onda una puntata interamente dedicata al magico 1963 di Milano: scudetto all’Inter e Coppa Campioni al Milan.

OGGI IN TV / 2

Su Sky reportage dal mondo di Thohir Oggi pomeriggio su Sky Sport 24 andrà in onda un lungo reportage sull’Indonesia di Erick Thohir, nuovo azionista di maggio ranza dell’Inter.

d HANNO DETTO

le Pagelle

MBAYE SPINGE, LUCI OVUNQUE SCALONI­DE LUCA OK, LIVAJA NO LIVORNO 6,5

S

Colantuono «Non siamo stati reattivi: non è la prima volta e questo mi preoccupa. Emerson era da rosso»

S

S

Mbaye «Il rosso a Carmona? Be’, sapevo che era già stato ammonito: appena mi ha toccato sono caduto…»

ATALANTA 5

BARDI 6 Impegnato poco ma dà sicurezza. CODA 6 Anticipi provvidenziali nel finale. RINAUDO 6,5 Gestisce bene il reparto: nessuna occasione per l’Atalanta. CECCHERINI 6 Centrale di difesa, poi a uomo su Moralez infine terzino. Fa tutto. MBAYE 6,5 Spinge e procura l’espulsione di Carmona.

CONSIGLI 5,5 Non chiude il suo angolo sul diagonale di Paulinho. Appare poco tranquillo in più di un’occasione. CANINI 5 Non si salva dal naufragio.

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MIGLIACCIO 5 Prestato alla difesa come centrale, ci mette tanta buona volontà, ma si vede che non è il suo ruolo. RAIMONDI 5 Spesso insicuro, non riesce a sfondare. CIGARINI 5 Poche idee e soprattutto perde il confronto in mezzo con Luci. CARMONA 4 Due ingenuità in poco più di mezzora. Disastroso. DEL GROSSO 5,5 La grinta c’è ma stavolta non basta. DE LUCA 6 Qualche guizzo dalle parti di Bardi: almeno lui ci mette buona volontà. MORALEZ 5,5 Non riesce a incidere sul match ma è tra i pochi a creare qualche problema al Livorno (MARILUNGO S.V.) LIVAJA 5 Maluccio. Dovrebbe sfruttare meglio le occasioni che gli offre Colantuono. BASELLI 5,5 Coinvolto nella giornata no ma la qualità c’è. DENIS 5 Si sbatte, ci prova di testa. Troppo poco per uno come lui. ALL. COLANTUONO 5 I suoi sbagliano l’approccio alla gara: con la squadra in 10 le tenta davvero tutte, ma questa volta non basta.

IL MIGLIORE

7 LUCI

E’ l’anima del Livorno: passa tutto dai suoi piedi. quantità e qualità, stravince il confronto con Cigarini.

Nicola «Vittoria meritata. Colantuono mi ha costretto a quindici aggiustamenti tattici»

DI F.D.C.

EMERSON 6,5 Fatica con Moralez (e Russo lo grazia), meglio quando torna in difesa. GRECO 6,5 I suoi tagli fanno male: così regala a Paulinho l’1 0. DUNCAN 6 Un palo e tanta sostanza al centrocampo. GEMITI 6 Lavoro prezioso sul centro sinistra. PICCINI 5 Mezzora in un ruolo non suo. Non brilla. PAULINHO 6,5 A tratti imprendibile, è tornato sui suoi livelli: è al quinto centro stagionale. Si mangia però il gol del 2 0. SILIGARDI 6 Non è ancora al top della forma, ma può fare un campionato da protagonista. Le qualità ci sono. EMEGHARA 5 Confusionario, spreca una bella chance. ALL. NICOLA 6,5 Mette bene in campo la squadra, ne cambia più volte l’assetto durante l’incontro. Vince la partita a scacchi.

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IL MIGLIORE

6 SCALONI

Salva un gol fatto su Paulinho: almeno tiene in partita l’Atalanta fino alla fine.

GLI ARBITRI RUSSO 5 Giusti i due gialli che portano all’espulsione di Carmona ma il fallo di Emerson su Moralez era da rosso. Valeriani 5,5­Vivenzi 5,5; Cervellera 6–Aureliano 6.


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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

Serie A / 11ª GIORNATA RISULTATI BOLOGNA­CHIEVO stasera, ore 20.45 LAZIO­GENOA 0­2 Kucka (G), Gilardino (G) rigore LIVORNO­ATALANTA 1­0 Paulinho (L) MILAN­FIORENTINA 0­2 Vargas (F), Borja Valero (F) NAPOLI­CATANIA 2­1 Callejon (N), Hamsik (N), Castro (C) PARMA­JUVENTUS 0­1 Pogba (J) SAMPDORIA­SASSUOLO 3­4 Pozzi (S), Berardi (S), Berardi (S) rigore, Floro Flores (S), Eder (S), De Silvestri (S), Berardi (S) rigore TORINO­ROMA 1­1 Strootman (R), Cerci (T) UDINESE­INTER 0­3 Palacio (I), Ranocchia (I), Alvarez (I) VERONA­CAGLIARI 2­1 Toni (V), Jankovic (V), Conti (C)

PROSSIMO TURNO Sabato 9 novembre CATANIA­UDINESE ore 18 INTER­LIVORNO ore 20.45 Domenica 10 novembre, ore 15 GENOA­VERONA ore 12.30 ATALANTA­BOLOGNA CAGLIARI­TORINO CHIEVO­MILAN PARMA­LAZIO ROMA­SASSUOLO FIORENTINA­SAMPDORIA ore 20.45 JUVENTUS­NAPOLI ore 20.45

CONCORSI N. 78 DEL 3 NOVEMBRE 2013 TOTOCALCIO COLONNA VINCENTE 1­2­2­2­X­2­X­X­X­2­X­1­1­1 TOTOGOL COLONNA VINCENTE 3 ­ 6 ­ 11 ­ 4 ­ 1 ­ 14 ­ 2

Gazzetta.it ALLEGRI RISCHIA? RISPONDE DI LIVIO IN DIRETTA ALLE 10 La panchina di Allegri al Milan non è mai stata così a rischio, le ambizioni scudetto di Napoli e Juventus restano invece intatte (Roma permettendo). In Gazza Offside, live dalle 10 con Angelo Di Livio, Alberto Cerruti e Nino Morici, si parlerà anche di Palacio e dell'Inter, della settimana di Champions, di Petkovic e Balotelli.

CLASSIFICA SQUADRE

MARCATORI PUNTI

IN CASA G V N P 5 5 0 0 6 5 1 0

PARTITE FUORI G V N P 6 5 1 0 5 4 0 1

G 11 11

RETI RIGORI PUNTI POSIZIONE TOTALE IN CASA FUORI TOTALI DIFF. FAVORE CONTRO 2012­2013 STAGIONE E DIFF. 2012­2013 V N P F S F S F S RETI T R T R 10 1 0 13 0 12 2 25 2 23 4 4 0 0 17 (+14) 6 9 1 1 14 2 10 6 24 8 16 2 2 3 2 23 (+5) 3

ROMA NAPOLI JUVENTUS

31 28 28

5

5

0

0

6

4

1

1

11

9

1

1

15

4

8

6

23

10

13

2

2

1

1

28 (0)

1

INTER VERONA

22 22

5 6

3 6

1 0

1 0

6 5

3 1

3 1

0 3

11 11

6 7

4 1

1 3

9 13

7 5

18 9

5 27 12 22

12 17

15 5

0 4

0 4

3 2

2 2

27 (­5) in B

2 in B

FIORENTINA

21

LAZIO GENOA ATALANTA UDINESE

15 14 13 13

MILAN TORINO PARMA LIVORNO CAGLIARI

12 12 12 12 10

5 6 5 5 6 6

2 4 2 3 3 3

2 1 1 1 1 1

1 1 2 1 2 2

6 5 6 6 5 5

4 0 2 1 1 0

1 2 1 0 0 2

1 3 3 5 4 3

11 11 11 11 11 11

6 4 4 4 4 3

3 3 2 1 1 3

2 4 5 6 6 5

10 10 5 7 7 7

8 4 8 4 6 6

12 5 6 5 4 10

5 22 11 15 6 11 10 12 8 11 13 17

13 15 14 14 14 19

9 0 ­3 ­2 ­3 ­2

4 2 3 0 2 2

4 2 2 0 2 1

2 2 2 0 1 0

2 2 2 0 1 0

21 (0) 19 (­4) 9 (+5) 15 (­2) 14 (­1) 14 (­2)

4 5 17 9 11 10

6 6 6 5

1 3 2 2

4 1 2 2

1 2 2 1

5 5 5 6

1 0 1 0

2 2 1 2

2 3 3 4

11 11 11 11

2 3 3 2

6 3 3 4

3 5 5 5

10 11 8 7

9 10 8 8

7 5 5 4

10 9 8 11

17 16 13 11

19 19 16 19

­2 ­3 ­3 ­8

5 0 1 1

4 0 1 0

5 6 4 1

5 5 4 1

11 (+1) 15 (­3) in B 14 (­4)

13 8 in B 12

BOLOGNA

9

5

1

2

2

5

1

1

3

10

2

3

5

8

11

5

11

13

22

­9

2

2

2

2

8 (+1)

18

SAMPDORIA SASSUOLO CATANIA CHIEVO

9 9 6 4

6 5 5 5

1 1 1 1

1 1 3 0

4 3 1 4

5 6 6 5

1 1 0 0

2 2 0 1

2 3 6 4

11 11 11 10

2 2 1 1

3 3 3 1

6 6 7 8

6 6 3 6

12 16 4 10

6 6 4 1

8 11 15 8

12 12 7 7

20 ­8 27 ­15 19 ­12 18 ­11

3 4 0 0

3 4 0 0

3 3 1 0

3 3 0 0

10 (­1) in B 15 (­9) 10 (­6)

15 in B 7 16

A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti e differenza reti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti globale 3) gol segnati 4) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B.  CHAMPIONS  PRELIMINARI DI CHAMPIONS  EUROPA LEAGUE  RETROCESSIONE

laMoviola

DI FRANCESCO CENITI FCENITI@GAZZETTA.IT

Candreva trattenuto: Lazio senza un rigore Emerson è da rosso Bene Tagliavento Un fine settimana con alti e bassi, ma alla fine il bilancio è positivo per la squadra arbitrale di Stefano Braschi. Il super sabato di A (con tre anticipi «pesanti») ha visto poche sbavature (certo, manca un rigore alla Juve). Anche ieri nessuna svista clamorosa, ma si poteva fare meglio. Lazio e Atalanta ne sanno qualcosa. LAZIO­GENOA 0­2 Tommasi di Bassano del Grappa Al periodo negativo della Lazio si aggiunge anche una direzione non positiva. Con la gara ancora ferma sullo 0­0, infatti, manca un rigore alla Lazio: Candreva affonda sulla fascia sinistra inseguito da Biondini, il giocatore del Genoa è in ritardo e allora si aiuta in modo evidente con un braccio. La maglia del laziale si allunga in modo vistoso per un paio di secondi, ma l’arbitro dopo averci pensato (o forse

aspettava un aiuto dal giudice di porta?) lascia proseguire. Nella ripresa ancora non perfetto Tommasi: sul penalty dato al Genoa aspetta la segnalazione di Guida (questa volta arriva), ma doveva vederlo anche lui l’intervento con una mano di Ciani. Altra protesta della squadra di Petkovic per un mani di Antonelli, ma è corretto non fischiare: ha il braccio attaccato al corpo. LIVORNO­ATALANTA 1­0 Russo di Nola C’è un grave errore di Russo a metà del primo tempo. Prima sorvola su una mezza spinta di Denis, poi sull’assist dell’argentino Moralez s’invola da solo verso Bardi: da dietro lo affronta Emerson che poco prima dell’area di rigore lo affossa. Sarebbe punizione e rosso al giocatore degli amaranto per aver negato una chiara occasione da gol, ma l’arbitro lascia giocare. Ci sta,

Biondini strattona Candreva: manca un rigore alla Lazio SKY invece, l’espulsione di Carmona per doppia ammonizione: già il primo intervento valeva quasi il rosso (entrata durissima su Luci). SAMPDORIA­SASSUOLO 3­4 Tagliavento di Terni Prestazione autorevole dell’arbitro di Terni anche ben assistito. E’ regolare il vantaggio della Samp: non c’è fuorigioco di Pozzi. Nella ripresa giusto il primo rigore per il Sassuolo: Costa tocca Berardi dopo aver abboccato alla finta. Il difensore è anche ammonito nell’occasione (okay) e deve lasciare il campo perché aveva già rimediato un cartellino in avvio di gara per una brutta entrata su Masucci. E ci sta anche il secondo penalty concesso nel finale: netta l’irregolarità di De Silvestri su Farias messo giù con una scivolata. Niente fuorigioco sul 2­3 di Eder e nessun fallo su Pegolo in occasione del momentaneo

pareggio dei doriani. UDINESE­INTER 0­3 Massa di Imperia Palacio è in posizione regolare nell’azione che porta in vantaggio l’Inter. Bravo Massa a giudicare non da rigore gli interventi di Jonathan e Pereira. VERONA­CAGLIARI 2­1 Gervasoni di Mantova Il fischietto di Mantova rientrava dopo il pasticcio di Marassi (non convalidato un gol di Pozzi per aver fischiato un attimo prima la fine del primo tempo). Poteva andare meglio. Ci stava un rigore per il Verona intorno alla mezz’ora: braccio troppo largo di Astori per fermare Jankovic. Lo stesso giocatore realizza il 2­0: timide protese del Cagliari, ma non c’è fuorigioco. Per lo stesso motivo annullato un gol a Toni: la posizione irregolare è davvero minima, ma c’è. (Torino­Roma a pagina 3)

Il posticipo di stasera tra Bologna e Chievo chiuderà il programma dell’undicesima giornata che ha visto l’interruzione della serie di vittorie consecutive della Roma chiusasi a quota 10. Le reti segnate sono 24 e portano il totale a 317; si viaggia ancora su una proiezione a fine torneo di oltre 1100 segnature. Le reti in trasferta sono 142 e solo una volta nei campionati a 20 squadre se ne contavano di più dopo 11 turni, 144 nel 1949/50 9 RETI Rossi (3, Fiorentina). 8 RETI Cerci (4, Torino). 7 RETI Palacio (Inter). 6 RETI Tevez (1, Juventus); Callejon e Hamsik (Napoli). 5 RETI Denis (Atalanta); Gilardino (1, Genoa); Vidal (1, Juventus); Paulinho (Livorno); Higuain (2, Napoli); Parolo (Parma); Berardi (4, Sassuolo); Jorginho (4) e Toni (Verona). 4 RETI Alvarez (Inter); Candreva (2, Lazio); Cassano (Parma); Florenzi (Roma); Eder (2, Sampdoria). 3 RETI Diamanti (2, Bologna); Barrientos (Catania); Cambiasso (Inter); Pogba (Juventus); Balotelli (1) e Muntari (Milan); Pandev (Napoli); Gervinho, Ljajic (1), Pjanic (1) e Totti (1, Roma); Gabbiadini (Sampdoria); Floro Flores e Zaza (Sassuolo); Immobile (Torino); Di Natale (1) e Muriel (1, Udinese); Cacciatore (Verona). 2 RETI Stendardo (Atalanta); Kone e Laxalt (Bologna); Conti, Ibarbo, Nainggolan e Pinilla (Cagliari); Castro (Catania); Paloschi (Chievo); Borja Valero, Cuadrado, Gomez (1) e Vargas (Fiorentina); Lodi (1, Genoa); Icardi, Milito e Nagatomo (Inter); Pirlo (Juventus); Hernanes, Klose e Lulic (Lazio); Greco (Livorno); Birsa, Poli e Robinho (Milan); Rosi (Parma); Benatia e Strootman (1, Roma); Pozzi (1, Sampdoria); D’Ambrosio (Torino); Gomez, Iturbe, Martinho e Romulo (Verona). 1 RETE Bonaventura, Cigarini, Livaja, Lucchini e Moralez (Atalanta); Crespo, Cristaldo, Garics, Moscardelli, Natali e Pazienza (Bologna); Cabrera, Ekdal e Sau (Cagliari); Bergessio e Plasil (Catania); Bentivoglio, Cesar, Pellissier, Rigoni e Thereau (Chievo); Aquilani, Fernandez, Joaquin, Pizarro e Rodriguez (Fiorentina); Antonini, Calaiò e Kucka (Genoa); Guarin, Jonathan, Ranocchia, Rolando e Taider (Inter); Bonucci, Chiellini, Giovinco, Llorente, Quagliarella e Vucinic (Juventus); Cavanda, Ciani, Dias, Ederson e Perea (Lazio); Emeghara (1), Emerson, Luci, Rinaudo e Siligardi (Livorno); Abate, Kaka’, Matri, Mexes e Silvestre (Milan); Britos, Dzemaili, Inler e Mertens (Napoli); Biabiany, Gargano, Gobbi, Mesbah e Palladino (Parma); Balzaretti, Borriello, Bradley e De Rossi (Roma); De Silvestri, Mustafi e Sansone (Sampdoria); Schelotto (Sassuolo); Bellomo, Brighi, Farnerud e Glik (Torino); Badu, Danilo, Heurtaux e Maicosuel (Udinese); Jankovic (Verona). AUTORETI: Cacciatore (Verona) pro Roma; Rosati (Sassuolo) pro Livorno; Pucino (Sassuolo) pro Inter; Calaiò (Genoa) pro Udinese; Bernardini (Chievo) pro Juventus; Legrottaglie (Catania) pro Genoa; Moras (Verona) pro Inter RETI NELLA UNDICESIMA GIORNATA: 24 (3 rigori) RETI TOTALI: 317 (37 rigori, 7 autoreti)


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

laFormula1

uando un Mondiale è già deciso, i gran Q premi che restano diventano inutili e sconfinano nella noia, se c’è un solo pilota che domina. Così sarebbe stato ad Abu Dhabi, senza la stoccata di Alonso. Il quale ha rime­ diato un distacco abissale dal vincitore, 1 mi­ nuto e 7 secondi, ma ha però trovato il modo di illuminare la (sua) gara con un sorpasso micidiale ai danni di Vergne, mentre con la Ferrari rientrava in pista dopo il secondo pit stop. Roba da brividi: Vergne, 7°, è impegnato nella traiettoria della curva che segue l’uscita dei box e non si rende conto che Alonso, piede

ilCommento

cose è invece più complessa di quella inventata per riportare a galla la Concordia. Anche perché al­ l’orizzonte non c’è soltanto una squadra adagiata sul fondale della classifica (a 3 punti dalla zona re­ trocessione), ma una guerra intestina che non la­ scia presagire nulla di buono. La squadra assomiglia molto ad un relitto appog­ giatosi in fondo al mare. La società, fiore all’occhiel­ lo dell’epopea berlusconiana, si è invece trasforma­ ta in terreno di conquista per Lady Barbara. La fi­ glia di Silvio e di Veronica (particolare non secon­ dario) è andata in pressing su Galliani come mai i centrocampisti del Milan fanno sui loro avversari. E’ una guerra di filosofia (materia in cui la signora è laureata a pieni voti)più che di potere. Barbara non vuole il posto di Galliani, ma vuole che le cose vengano fatte in un certo modo, altrimenti arri­ verà un altro a.d. Barbara nbon avrà chiesto la testa di Galliani, come ha specificato, ma con le sue parole lo ha pubblicamente sfiduciato. Il messaggio è chiaro: il Milan non spen­ de più come una volta e quei soldi vanno spesi meglio. Sotto accusa c’è il mercato e chi lo ha gestito. C’è chi ha portato a casa Balotelli definito pochi giorni pri­ ma “mela marcia” da Berlusconi, una mela che l’anno scorso è maturata, ma che quest’anno ha collezionato più gior­ nate di squalifica che gol. E poi la lunga estate di trattative, cominciata confer­ mando un allenatore a tempo. Un alle­ natore con la valigia per tenere lontano Seedorf, il pupillo del presidente in ar­ rivo dal Brasile. Mancavano difensori e centrocampisti (come ricorda lo striscione della Curva Sud) ma gli obbiettivi sono ri­

masti altri. Il colpo di genio è stato non ingaggiare Tevez a 9 milioni e prendere Matri a 11. In Serie A, secondo le stime degli esperti della Gazzetta, sol­ tanto Napoli, Fiorentina, Inter, Juventus e Roma hanno speso più del Milan. Con l’aggravante che Fiorentina e Roma hanno venduto benissimo chiu­ dendo con un bilancio positivo; Napoli (­14) e Ju­ ventus (­15,95) non hanno totalizzato saldi molto differenti da quello rossonero (­13,15). Spendere meglio. E’ questo il senso dell’invasione barbarica di ieri. Allegri è colpevole, certo, ma in questo momento diventa un colpevole, non il colpevole. Cambia solo l’ articolo, ma la sostanza è profondamente diversa. Dalla proprietà ai medici e ai preparatori (quanti infortuni ci sono stati? troppi), dal tecnico ai gioca­ tori rimasti senza personalità: tutti hanno le loro responsabilità. Uno dei pochi a salvarsi in questo naufragio senza fine è finora Kakà, il raggio di luce al quale aggrapparsi per risalire dal fondo. Il problema è che dietro a questa squadra che non riesce più neppure a mettere insieme una bar­ riera (lo insegnano all’oratorio) adesso non c’è più la società unita di una volta. La guerra in corso potrebbe lasciare in giro dei feriti e rende­ re ancora più difficile la vita di chi deve cercare di tenere dritto il timone. Quello dell’alle­ natore oggi diventa addirittura un proble­ ma secondario. Lontanissimo. Anche per­ ché non c’è garanzia che cambiando Alle­ gri i risultati potrebbero migliorare. Al­ l’orizzonte ci sono il Barcellona e, domenica, il Chievo. Una partita più im­ portante di quella del Camp Nou. Con la sensazione che il duello in corso possa diventare ancora più pericoloso di Messi e Neymar se non verrà sigla­ ta una tregua per il bene del Milan. Povero Diavolo. uzapelloni

L

l’Analisi

Frena la Roma La festa del Toro per Napoli e Juve

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

VALENTINO ROSSI Pilota di motoGP con la Yamaha

Ventura e i granata festeggiano dopo il pari con la Roma LAPRESSE di ALBERTO CERRUTI

Apertura stagione invernale 2013­2014 al Ranch @ValeYellow46

ROSARIO FIORELLO Attore

L’Italia vince la #FedCup ! W le donne del tennis italiano! @Fiorello

Azzurra di sci alpino

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@FedeBrignone

consecutivo (7). Insieme a Roberta Vinci (14) costituisce la coppia di doppio numero uno. E poi c’è, appunto, la Nazionale. Corrado Ba­ razzutti, entrato da ieri nel ristretto club dei ct più titolati di sempre, ha saputo negli anni incul­ care alle ragazze il concetto di squadra, impresa non facile in uno sport a vocazione prettamente individuale. Così anche il cambio di gerarchie consumatosi nel tempo tra la coppia Schiavone­ Pennetta e quella Errani­Vinci è stato digerito senza traumi eccessivi. Il gruppo è composto da atlete che sono diventate amiche e alle quali pia­ ce indossare la maglia azzurra. Delle sorelle d’Italia fa parte a pieno titolo anche Francesca Schiavone. La Leonessa che tanto ha dato al no­ stro tennis aveva declinato la convocazione per la finalissima. Mugugni e critiche avevano ac­ compagnato questa scelta. Lei si è presentata a Cagliari e ha fatto il tifo insieme alle sue compa­ gne. Scelta migliore non poteva fare Francesca, oggi alla ricerca di un nuovo equilibrio che le consenta di terminare bene una carriera stupen­ da. L’ Italia che ha vinto non è stata comunque solo quella vista sul campo. La finale, resa zoppa dalla Russia che non ha saputo presentare una formazione competitiva, è stata comunque uno spettacolo di pubblico che poche altre città, in queste condizioni, avrebbero saputo offrire. La Federazione internazionale, troppo morbida al­ la vigilia con le nostre avversarie, ringrazi la Fe­ dertennis che le ha evitato una brutta figura. E che ciò possa servirle da lezione.

tere all’infinito sulla mancata punizione al ferrarista. A noi sta bene la decisione di non interveni­ re a prescindere, in quanto ci piacciono i gran premi fatti di gesti d’azzardo e di rischi, pur­ ché non ci siano scorrettezze. La Fia, però, ha spesso punito manovre si­ milari in virtù di una ipocrita interpretazione del «politically correct». Evidentemente ci ha ripensato e Abu Dhabi ha segnato una svolta, premiando la Formua 1 del coraggio che vor­ remmo vedere sempre, invece di quella da vi­ deogioco che da anni ci deprime.

Applausi alla coppia Inter e Verona Bene la Fiorentina, dietro c’è il baratro

Pitztal per un po’ di velocità... Non vedo l’ora di mettere gli sci lunghi!

IL TENNIS FEMMINILE AZZURRO SI GODE IL TETTO DEL MONDO a quarta Fed cup conquistata a Cagliari pro­ ietta l’Italia nella storia del tennis femmini­ le. Dovevamo battere una piccola Russia e l’ab­ biamo fatto come si conviene alle grandi squa­ dre che non guardano in faccia nessuno, trasci­ nati dalla nostra giocatrice più forte Sara Errani, implacabile nonostante le fatiche di un’altra sta­ gione durissima durante la quale ha giocato la bellezza di 124 partite. Le palpitazioni regalate­ ci nella prima giornata da Roberta Vinci fanno parte di un copione che non sempre può essere recitato alla perfezione. Per il resto il divario era tale che la finale appariva scontata in partenza. La meravigliosa storia della nostra Nazionale femminile cominciata in Belgio nel 2006, dun­ que, continua. Negli anni sono cambiate le gio­ catrici ma il risultato è rimasto al top. Segno in­ delebile che i risultati sono frutto di un movi­ mento che sa continuamente rinnovarsi attin­ gendo a un vivaio fertile. Oggi il tennis femminile italiano è sul tetto del mondo non so­ lo perché abbiamo messo in bacheca un’ altra coppa. L’ asserzione si basa su fondamenta fatte di numeri e prende in esame diversi fattori: spesso, infatti, ci confrontiamo con movimenti agonistici superiori ai nostri sia per praticanti che per disponibilità economiche. Eppure ab­ biamo cinque giocatrici tra le prime cinquanta del mondo e addirittura due tra le prime quindi­ ci, privilegio condiviso solo con Usa e Germania. Sara Errani chiude top ten per il secondo anno

DI LORENZO CASTELLANI

FEDERICA BRIGNONE © RIPRODUZIONE RISERVATA

la Fed Cup

di GIANNI VALENTI

pesante, sta tentando di superarlo all’esterno. Così, involontariamente, mette Fernando nel­ la condizione di finire con 4 ruote fuori dalla pista. Alonso, con un controllo di guida alla Villeneuve, non fa una piega e quando finisce a cavallo del cordolo e la macchina si sbilan­ cia, lui la corregge come se nulla fosse, ripor­ tandola in linea davanti al francese. Una manovra a 280 orari tra lo scellerato e il temerario, tanto più che Alonso lottava per un piazzamento di rincalzo. Ma essendo un campione di razza, ha fatto la manovra esatta­ mente come se avesse dovuto superare Vettel per il successo. Guai a mollare. Si potrà discu­

laVignetta

IL MILAN E’ AL CENTRO DI UN DUELLO CHE PUO’ DIVENTARE PERICOLOSISSIMO e il colpevole di questo disastro chiamato Mi­ S lan fosse uno soltanto, l’operazione di salva­ taggio sarebbe semplice. Da come si sono messe le

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ALONSO E QUEL MICIDIALE SORPASSO «PERDONATO» SAGGIAMENTE DALLA FIA

di PINO ALLIEVI

di UMBERTO ZAPELLONI

LA GAZZETTA DELLO SPORT

«

Ho vinto negli Usa e in Indonesia, ma d’ora in poi spero di vincere con Moratti ERIK THOHIR PATRON DELL’INTER

«Io gliel’ho detto a Massimo: resta come presidente che puntiamo a un altro Triplete, ma lui prende tempo. Un giorno fa capire che è sì, poi cambia idea. In ogni caso, se mi dirà di no ho già pronta una soluzione di buonsenso: userò un Moratti di cartone». ROBERTO PELUCCHI

atto 30 la Roma fa 31, ma la F festa è degli altri. Del Tori­ no, capace di raggiungerla sul­ l’1­1 con il romanista Cerci, fer­ mando il suo record a 10 vittorie iniziali, e soprattutto della cop­ pia Juve­Napoli che si riavvicina a ­3. Prima o poi la squadra di Garcia doveva fermarsi e proba­ bilmente non è un caso che ciò accada nella sera in cui manca Castan, uno dei segreti della di­ fesa meno battuta, oltre a Totti e Gervinho. La rabbia sprigionata nel finale fa capire che la capoli­ sta non sta finendo la benzina dell’entusiasmo, ma intanto oc­ chio al calo delle ultime tre parti­ te in cui non ha segnato più di un gol, come invece le era sempre successo nelle otto precedenti. Gli applausi al Torino si ag­ giungono a quelli altrettanto meritati alla strana coppia Inter­ Verona, protagoniste di un cam­ pionato delle tre più tre, a due velocità, con la Roma e le prime due inseguitrici in corsa per lo scudetto e un posto in Cham­ pions, mentre alle loro spalle soltanto Inter, Verona e Fiorenti­ na possono sperare come mini­ mo in un biglietto per l’altra Eu­ ropa. Dietro c’è il baratro, perché la prima delle non elette, la Lazio sconfitta in casa dal Genoa, è settima a 15 punti, ma soprat­ tutto a 6 dalla Fiorentina e addi­ rittura a 16 dalla Roma. Ciò non toglie nulla, ovviamente, ai me­ riti delle prime sei, a cominciare dalla freccia giallorossa di Gar­ cia, malgrado la frenata sul campo del Torino. Per rendere l’idea dell’eccezionalità del suo primato, basta ricordare che la Juventus ha gli stessi punti di un anno fa, malgrado avesse appe­ na perso contro l’Inter cui porta bene, evidentemente, giocare in trasferta contro una squadra bianconera il 3 novembre. Da quel 3­1 a Torino, al 3­0 di ieri a Udine sembra trascorso un seco­ lo, perché nel frattempo l’Inter è

passata da Stramaccioni a Maz­ zarri, che non ha soltanto il compito di ricostruire psicologi­ camente una squadra precipita­ ta dal secondo posto di dodici mesi fa al nono di fine campio­ nato. Gestire lo spogliatoio in un momento unico nella storia del­ l’Inter, con un’inedita staffetta al vertice della società tra un gran­ de presidente come Moratti e uno sconosciuto imprenditore indonesiano è un’impresa che vale uno scudetto. Eppure Maz­ zarri ci sta riuscendo, isolando e compattando la squadra che ri­ sponde con una grande partita a Udine dove la Roma, la settima­ na scorsa, aveva faticato molto di più per infrangere un’imbatti­ bilità casalinga che durava da 22 partite. A dimostrazione del fatto che per vincere non è indi­ spensabile schierare due o più attaccanti, malgrado manchino Milito, Icardi e Belfodil, l’Inter aggredisce gli avversari con il solito Palacio, con Guarin come inedita spalla e le incursioni di tutti i centrocampisti, compreso il rigenerato Cambiasso. E più della notizia del miglior attacco, con 11 marcatori come la Roma dopo la rete di Ranocchia, ma con 2 gol più della capolista, il 3­0 di Udine restituisce una dife­ sa finalmente imbattuta dopo 6 partite. Come suggerisce la classifica, i complimenti a Mazzarri vanno estesi a Mandorlini, capace di ri­ lanciare il campione del mondo Toni, simbolo del sorprendente Verona che contro il Cagliari in­ fila la sesta vittoria iniziale con­ secutiva in casa. Non era un ca­ so, quindi, quel successo al­ l’esordio sul Milan, bensì il «pro­ mo» di due campionati opposti, visto che i rossoneri hanno gli stessi punti di un’altra neopro­ mossa, il Livorno: da dove arri­ va, e rischia di tornare presto, Allegri. Perché ripensando agli ultimi sforzi nel deserto di Kakà, quello in partenza per Barcello­ na sembra un Milan da Ricky e poveri. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MONDO FRANCIA IL POSTICIPO FA SORRIDERE IL PSG, CHE SCATTA IN AVANTI, DIETRO A DUE PUNTI LA SQUADRA DI GIRARD

LIGUE 1

Super Lilla: Monaco battuto e scalzato

Bordeaux ok contro il Nizza Nantes rimontato

Roux fa un gol per tempo, Ranieri non trova antidoti e scivola al terzo posto

Continua l’ottimo momento del Bordeaux: 10 punti nelle ultime 4, e colpo a Nizza grazie ai gol di Sertic e Obraniak. Il Montpellier invece in casa contro la rivelazione Nantes si fa bucare da Djordjevic (settimo gol in questa Ligue per il bomber serbo) e poi trova il pari al 91’ con Bakar: buon punto per gli ospiti, quarti dopo le tre big in testa.

ALESSANDRO GRANDESSO @calciofrancese LILLA

Diceva Ranieri alla vigi­ lia che il suo Monaco non è il Psg che chiude i primi tempi a 2­0 e vince le partite a 4­0. La prova a Lilla, dove il club del Principato incassa la pri­ ma sconfitta in campionato, abbattuto dalla doppietta di Nolan Roux. Gol che spingo­ no l’ex squadra di Rudi Gar­

ATLETICO MADRID ATHLETIC BILBAO

cia al secondo posto, scaval­ cando il Monaco di Falcao, a secco e spodestato da Cavani nella classifica marcatori. Il Lilla così mantiene l’imperme­ abilità che dura dalla quinta giornata. In aria La solidità difensiva

Uno a zero meritato che mette in luce i limiti aerei monega­ schi. L’imbattibilità di Enyea­ ma rischia di saltare al 36’ quando Kjaer regala un retro­ passaggio a Carrasco che spa­ ra sul portiere. Falcao racco­ glie sui 30 metri, ma non in­ quadra.

del Lilla è anche frutto del cen­ trocampo che gioca d’anticipo, pressa e recupera, impostando rapidamente ogni controffen­ siva. Il Monaco finisce nel tra­ nello, imbottigliato tra le due linee, risucchiato nelle ripar­ tenze. Così il tiro dal limite di Moutinho dopo 5’ resta un epi­ sodio, perché il Lilla al 27’ pas­ sa in vantaggio su corner. Da destra Balmont batte lungo, Basa svetta su Toulalan e sulla traiettoria si inserisce Roux.

Super Enyama Ranieri cam­ bia modulo nella ripresa, con Riviere per un 4­4­2 ad allar­ gare le maglie del Lilla. La squadra di Girard soffre per un quarto d’ora ma sfiora il rad­ doppio al 19’ direttamente da calcio d’angolo. Prima di ri­ schiare il pari quando Enyea­ ma si oppone a Riviere al 22’, e al 25’ a Falcao. Da questa para­ ta si stende il contrattacco ve­ lenoso con Kalou che scala a

2 0

Courtois s.v.; Juanfran 7, Miranda 6,5, Godín 6,5, Filipe Luis 7; Adrián 6,5 (dal 26’ s.t. R. Garcia 6), Tiago 6, Gabi 7, Koke 7; Diego Co­ sta 7,5, Villa 7,5 (dal 38’ s.t. Rodriguez 6). PANCHINA Bounou, Alderweireld, Insua, Guilavogui, Oliver. ALLENATORE Simeone 7. ESPULSI nessuno. AMMONITI Miranda, Godin, Juanfran, Diego Costa e R. Garcia per gioco scorretto.

Dopo tre k.o. di fila, il Valencia si rialza e sbanca il campo del Getafe con un gol di Pabon, ex Parma. Vittoria esterna per il Granada: in casa del Levante decide Piti nel recupero. Pure il Malaga fa 3 punti in extremis: decisivo Garcia al 94’

ATHLETIC BILBAO (4­2­3­1) Iraizoz 7,5; Iraola 5, Gurpegi 6,5, Laporte 6 (dal 23’ s.t. Albizua 6), Balenziaga 5,5 (dal 36’ p.t. Moran 5); San José 6,5, Rico 5,5; De Marcos 5, Beñat 5 (dal 9’ s.t. Susaeta 5,5), Muniain 5,5; Aduriz 5. PANCHINA Herrerin, Ekiza, A. Herrera, Ibai. ALLENATORE Valverde 5. ESPULSI Moran al 34’ s.t. per doppia ammo­ nizione (entrambe gioco scorretto). AMMONITI Iraola e Muniain per gioco scor­ retto.

12a GIORNATA Ieri Getafe­Valencia 0­ 1, Atl. Madrid­Athl. Bilbao 2­0, Levante­Granada 0­1, Malaga­Betis 3­2. Oggi Elche­Villarreal. CLASSIFICA Barcellona 34; Atl. Madrid 33; Real Madrid 28; Villarreal, Athl. Bilbao 20; Getafe 19; Real Sociedad, Levante 17; Valencia 16; Espanyol 15; Granada 14; Elche, Siviglia, Malaga 13; Celta Vigo 12; Valladolid 11; Osasuna 10; Almeria, Betis, Rayo Vallecano 9.

David Villa, 31 anni, esulta dopo l’1­0 all’Athletic REUTERS

Villa più Costa L’Atletico fa sul serio Simeone doma anche l’Athletic coi gol dei suoi assi e tiene il passo del Barça FILIPPO MARIA RICCI @filippomricci MADRID

Diego Simeone ripete che l’Atletico deve pensare partita per partita, e i suoi fedelissimi giocatori lo pren­ dono in parola. Vincendole quasi tutte. E mostrando una solidità che prima sem­ brava solo fisica e ora è in­ dubbiamente anche menta­ le. «La gente può pensare e sognare ciò che vuole, l’en­ tusiasmo fa bene, sempre che a noi non giri la testa», ha detto ieri Simeone, ce­ mentando i piedi dell’Atleti­ co per terra. Dominio biancorosso La prudenza non è mai troppa, ma sinceramente non sem­ bra ce ne sia bisogno: in un Calderon soleggiato e di ot­ timo umore l’Atletico ha bat­

Roux, 25 anni, festeggia l’1­0 AFP

Colpo Valencia firmato Pabon Tre punti Granada

ATLETICO MADRID (4­4­2)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LIGA

PRIMO TEMPO 2­0 MARCATORI Villa al 33’, Diego Costa al 41’ p.t.

ARBITRO F. Teixeira Vitienes NOTE 45.000 spettatori circa. Tiri in porta 8­0. Tiri fuori 4­1. Angoli 3­0. Fuorigioco 4­0. Recuperi: 1’ p.t. e 3’ s.t.

destra per Mavuba per il cross teso sul secondo palo. Roux raccoglie per il 2­0 che è pure la seconda sconfitta consecutiva del Monaco, do­ po quella di mercoledì in cop­ pa di Lega.

tuto 2­0 l’Athletic Bilbao senza che Courtois abbia do­ vuto fare una sola parata. Per i baschi un solo tiro, fuo­ ri, di Muniain all’80’. L’altro portiere, Gorka Iraizoz, è stato il migliore dei suoi e con tre parate impressionan­ ti ha contenuto il passivo. L’Atletico è senza Arda Tu­ ran, il suo cervello, e Sime­ one ha fatto riposare Ma­ rio Suarez. In compenso ha ormai ufficialmente ritrovato il miglior Villa e sta recuperando an­ che Adrian, a lungo de­ saparecido. Super Diego Costa E poi c’è lui. Il protagonista assoluto, dentro e fuori dal campo. Diego Costa. I tifosi baschi per dar fastidio si sono pre­ sentati con una bandiera del Brasile. Gli ultrà dell’Atletico hanno risposto cantando va­ rie volte che tanto Costa

Diego Costa, 25 anni, 13 gol in questa Liga come Ronaldo AFP

quanto gli stessi baschi sono spagnoli. Questioni politi­ che e nazionalistiche a par­ te, l’attaccante dell’Atletico ha dimostrato ancora una volta tutte le sue qualità: for­ za, tecnica, corsa, passione, impegno. Diego Costa ha se­ gnato il 2­0 alla fine del pri­ mo tempo superando San José e battendo con freddez­ za Iraizoz. Un gran bel gol, il tredicesimo in Liga che vale il trono di Pichichi con Cri­ stiano Ronaldo, il quindice­ simo stagionale, l’ottavo in 6 partite di Liga al Calderon, stadio dove quest’anno ha sempre segnato. Costa ha fatto 3 gol nelle ultime 3 ga­ re di Liga, Villa 4: il «Guaje», svenduto dal Barcellona, è tornato sui suoi livelli. Ieri ci ha provato varie volte e ha sbloccato il risultato al 33’ con una bella girata. E poi ci sono tutti gli altri: Gabi in sala macchine, Koke e Adrian nel reparto creativi­ tà, Juanfran e Filipe Luis sul­ le fasce, Godin e Miranda in difesa. Sfida storica In palio al

Calderon c’era il quarto posto nella classifica all­ time della Liga, guidata dal Real Madrid, seguito da Barcellona e Valencia. Atle­ tico e Athletic si sono pre­ sentate alla sfida con 3.138 punti, e ora i madrileni sono davanti. Ci resteranno per un po’. Nella classifica di quest’anno l’Atletico conti­ nua a tallonare il Barça, ­1, e a tenere dietro il Madrid, +5. E, partita per partita, fa terribilmente sul serio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 PREMIER 10° TURNO S

Ieri Everton­ Tottenham 0­0. Cardiff­ Swansea 1­0

CLASSIFICA Arsenal 25 Chelsea 20 Liverpool 20 Tottenham 20 Man. City 19 Southampton 19 Everton 19 Man. United 17 Newcastle 14 Hull City 14 Wba 13 Cardiff 12 Swansea 11 Aston Villa 11 West Ham 10 Fulham 10 Stoke City 9 Norwich 8 Sunderland 4 Crystal P. 3

LILLA­MONACO 2­0 MARCATORI Roux al 27’ p.t. e al 26’ s.t. LILLA (4­3­1­2) Enyeama 8; Sidibé 7, Kjaer 7, Basa 7,5, Souaré 7; Balmont 7, Mavuba 7,5, Gueye 7; Rodelin 6,5 (dal 30’ s.t., Meité 6); Kalou 7,5, Roux 8 (dal 36’ s.t., Ruiz 6). All. Girard 7. MONACO (4­2­3­1) Subasic 6; Raggi 6,5 (dal 36’ s.t., Fabinho 5), Carvalho 5,5, Abidal 5,5, Kurzawa 5; Obbadi 5, Toulalan 6; Rodriguez 5, Moutinho 5, Ferreira Carrasco 5 (dal 1’ s.t., Rivie­ re 5); Falcao 5. All. Ranieri 5,5. ARBITRO Bien 7. AMMONITI Sidibé (L), Moutinho (M), Meité (L), Falcao (M).

12a GIORNATA Ieri Nizza­Bordeaux 1­ 2, Montpellier­Nantes 1­1, Lilla­ Monaco 2­0. CLASSIFICA Psg 28; Lilla 26; Monaco 25; Nantes 20; Marsiglia, Reims, St. Etienne 18; Rennes, Bordeaux, Guingamp, Nizza 17; Lione, Bastia, Evian, Tolosa 15; Montpellier 13; Lorient 10; Valenciennes 8; Ajaccio, Sochaux 7.

INGHILTERRA BATTUTO 1­0 LO SWANSEA DI LAUDRUP

Intrighi, gestacci e Caulker: al Cardiff il derby gallese DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Vittoria, sorpasso, il por­ tiere dello Swansea Vorm espulso, un altro calciatore dei «cigni» (Shelvey) a rischio squalifica per un gesto provo­ catorio rivolto ai tifosi avversa­ ri. Non poteva andare meglio al Cardiff nel derby gallese, il pri­ mo della storia della Premier, il numero 106 in assoluto. Le due squadre si erano incontrate l’ultima volta nel 2010­2011 e trionfò sempre la squadra che giocava in trasferta. A fine sta­ gione, lo Swansea salì in Pre­ mier. Il Cardiff lo ha raggiunto nel 2013. Un derby da tutto esaurito, con un generoso con­ tributo da parte dei tifosi dello Swansea: 60 pullman hanno percorso i 64 km che separano le due città, scortati dalla poli­ zia. Gol e intrighi Un gol di Caulker, il capitano, ha deciso la gara al 62’: una zuccata im­ periale, di testa, con l’ex difen­ sore del Tottenham a sovrasta­ re l’ex Genoa Chico. Lo Swan­ sea ha giocato meglio nel pri­ mo tempo, ma l’1­0 ha ribaltato la situazione: il Cardiff si è esal­ tato, mentre la squadra di Lau­ drup si è smarrita. Una vittoria importante per il Cardiff, so­ prattutto per il suo allenatore, lo scozzese Mackay, da tempo ai ferri corti col proprietario, il

miliardario malese Tan, sbar­ cato poche ore prima in Galles dopo un volo aereo di 14 ore. I soldi di Tan hanno riportato il Cardiff nel campionato inglese più importante dopo mezzo se­ colo, ma il business ha stravolto i valori del club, cambiando il colore delle maglie (dal blu al rosso per rendere più popolare la squadra in Asia) e il simbolo. Non solo: Tan ha cacciato il braccio destro di Mackay per inserire nella stanza dei bottoni un ragazzo kazako di 23 anni che ha l’unico merito di essere amico del figlio. Paradossi Il successo rinsal­ da la posizione di Mackay, ma non indebolisce quella di Lau­ drup, che ha seguito il match seduto in panchina, a differen­ za del collega, tarantolato per 90 minuti. Un derby, questo, che è il simbolo dei paradossi dei calcio gallese. I talenti mi­ gliori, Bale e Ramsey, giocano nel Real Madrid e nell’Arsenal. Il campionato gallese ha 279 spettatori di media, occupando per valore complessivo la posi­ zione n. 48 nel ranking Uefa, superato da Lussemburgo e Liechtenstein. Ma Cardiff e Swansea pensano ad altro. Il business che può garantire la Premier equivale a 50 anni di campionati gallesi. E allora va bene tutto, anche cambiare maglie e simboli e, magari, svendere persino la storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Taccuino GERMANIA

RUSSIA

Werder­Augsburg ok Comanda il Bayern

Doppietta di N’Doye Derby alla Lokomotiv

Con doppietta di Hahn l’Aug sburg vince e agguanta a 13 il Mainz. Un gol dell’ex Palermo Gar cia fissa il 3 2 per il Werder contro l’Hannover. 11a GIORNATA Ieri Augsburg Mainz 2 1, Werder Han nover 3 2. CLASSIFICA Bayern 29; Borussia D. 28; Bayer Lev. 25; Borussia M. 19; Wolfsburg 18; Schalke 04 17; Hertha, Werder 15; Hoffenheim, Stoccarda, Hannover, Mainz, Augsburg 13; Amburgo 12; Eintracht 10; Friburgo 8; Norimber ga, Braunschweig 7.

Il derby di Mosca a porte chiuse finisce col successo della Lokomotiv (doppietta di N’Doye). Lo Spartak giocherà senza tifosi anche la prossima con lo Zenit. 15a GIORNATA Ieri Krasnodar Ku ban 1 2, Rostov Rubin 0 0, Spar tak Lokomotiv 1 3, Anzhi Ural 0 1. Oggi Terek Krylya. CLASSIFICA Zenit 36; Lokomotiv 33; Spartak 30; Cska 27; Dinamo 26; Krasno dar, Amkar 24; Kuban 20; Rostov, Volga, Rubin 17; Krylya 14; Ural 11; Tom Tomsk, Terek 9; Anzhi 6.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

SERIE B IL POSTICIPO DELLA 12a GIORNATA

Lafferty + Hernandez Palermo sempre più su La coppia di attaccanti firma la vittoria in casa dell’Avellino Iachini: «Siamo implacabili, ogni settimana sempre meglio» DAL NOSTRO INVIATO

GENNARO BOZZA AVELLINO

Dalla tana dei lupi viene fuori il ruggito di un leone. Il Palermo comincia a fare paura. Il 24 settembre, dopo la sconfit­ ta a Bari nella 6a giornata, aveva 11 squadre davanti. Adesso, do­ po altri sei turni, si sono ridotte a 3. I conti della rimonta rosa­ nero si arricchiscono di una vit­ toria importante, su un campo «proibito» come quello del­ l’Avellino, secondo successo consecutivo in trasferta dopo quello a Siena, e Beppe Iachini se li può gustare: 14 punti nella sua gestione, 2 pareggi e 4 vitto­ rie, 10 gol segnati, 3 subìti. Rag­ giunge proprio gli irpini al quar­ to posto, accende la freccia sul Cesena, un punto più su, e in­ quadra nel mirino Empoli e Lan­ ciano. La chiave E’ una dimostrazio­ ne di forza, il 2­0 al Partenio, più che di bellezza, ma è questo che fa capire ancor di più le po­ tenzialità del Palermo, una vol­ ta che troverà i giusti meccani­ smi nella costruzione del gioco, lì dove manca ancora la scintilla creativa. I rosanero impressio­ nano per la capacità di «copri­ re» tutto il campo, con un 3­5­2 molto aggressivo e un pressing

AVELLINO PALERMO

0 2

h 7 Lafferty il migliore

PALERMO Un gol, un altro sfiorato, fa pressing e tiene sempre sotto pressione la difesa

PRIMO TEMPO 0­1 MARCATORI Lafferty al 26’ p.t.; Hernandez al 38’ s.t.

AVELLINO (3­5­2) Seculin 6; Bittante 5,5, Izzo 5, Pisacane 5,5; Zappacosta 6 (dal 24’ s.t. Herrera 6), D’An­ gelo 5,5, Arini 5, Schiavon 5,5, De Vito 5 (dal 10’ s.t. Dia Pape 6); Galabinov 6, Soncin 5,5 (dal 10’ s.t. Biancolino 5,5). PANCHINA Di Ma­ si, Massimo, Angiulli, Millesi. ALLENATORE Rastelli 5,5.

sto, siamo stati implacabili con­ tro una squadra davvero forte».

PALERMO (3­5­2) Sorrentino 6; Munoz 6, Milanovic 6, An­ delkovic 6; Pisano 7, Bolzoni 7, Bacinovic 6 (dal 7’ s.t. Verre 6), Barreto 6,5, Daprelà 6; Lafferty 7 (dal 35’ s.t. Hernandez 6,5), Dyba­ la (dal 27’ s.t. Belotti 6). PANCHINA Ujkani, Ngoyi, Lores, Stevanovic, Troianiello, Di Gennaro. ALLENATORE Iachini 6,5. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6,5. GUARDALINEE Del Giovane 7­Gava 7. AMMONITI Pisano (P), Bacinovic (P), D’Ange­ lo (A), Verre (P) e Bittante (A) per gioco scor­ retto. NOTE spettatori 10.000 circa; abbonati 2.105, paganti, incasso e quota abbonati non comu­ nicati. Tiri in porta 1­4. Tiri fuori 1­6. In fuorigio­ co 5­1. Angoli. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’

che parte dalle punte Lafferty e Dybala e non permette agli av­ versari di avvicinarsi all’area o persino di superare la metà campo: appena due tiri degli ir­ pini, al 3’ e al 5’ della ripresa, nient’altro! Palermo «in progress» Da

Hernandez, appena entrato, che sfugge alla difesa e raddop­ pia. Non è moltissimo, ma si in­ travede ben altro, quando si co­ minceranno a «oliare» anche le triangolazioni, adesso quasi inesistenti. Iachini mostra di avere chiara la situazione: «E’ normale che in fase di crescita ci sia qualche lacuna su cui lavora­ re, ma ogni settimana che passa ci conosciamo meglio e col tem­ po questa squadra potrà diven­ tare figlia del suo allenatore. Ad Avellino ho visto lo spirito giu­

L’attaccante Kyle Lafferty, 26 anni, al quarto gol stagionale GRECO

questo controllo totale e, so­ prattutto, dalla grande spinta di Bolzoni e Pisano sulla destra, dovrebbero derivare molte oc­ casioni, ma il gol arriva solo grazie a un clamoroso errore di Arini, che liscia la palla su cross di Pisano e permette che arrivi a Lafferty, pronto a segnare, al

26’. Le altre opportunità nasco­ no da tiri da lontano (di Lafferty e Bolzoni i più pericolosi), da un cross su cui Lafferty colpisce di testa provocando una bella de­ viazione di Seculin, da un ango­ lo, su cui Pisano sfiora il palo di testa, e da un lancio lungo di Barreto al 38’ della ripresa per

Avellino in affanno Gli irpini, che si presentano con 5 vittorie e un pareggio nel Partenio­ bunker, capiscono quali siano i loro limiti, acuiti in questa gara da tantissime assenzeR, quella di Castaldo la più grave. Difesa rivoluzionata, con Bittante a destra e Izzo non a suo agio al centro, punte lasciate sole in avanti, difficoltà sulla fascia si­ nistra, dove Rastelli rinuncia a Millesi, alla fine nemmeno la grinta può sopperire a tutte queste pecche. Un tiro di Schia­ von da fuori area, parato, un colpo di testa di Soncin, poco al­ to, tutto qui. Massimo Rastelli assolve la squadra: «Abbiamo lottato. Sappiamo di avere alcu­ ni limiti, perciò dico di rimanere con i piedi a terra e di apprezza­ re questa squadra che sta dando tutto». I tifosi sembrano ascol­ tarlo e alla fine applaudono i giocatori. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CLASSIFICA SQUADRE

PUNTI

LANCIANO EMPOLI CESENA PALERMO AVELLINO CROTONE MODENA VARESE SPEZIA LATINA CARPI BRESCIA CITTADELLA SIENA (­5) TRAPANI PESCARA NOVARA TERNANA PADOVA BARI (­3) REGGINA JUVE STABIA

25 24 22 21 21 20 18 17 17 16 14 14 14 13 12 12 12 11 10 10 9 6

PARTITE RETI G V N P F S

12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 11 12 12 12 12 12 12 12 11 12 12 12

7 7 6 6 6 6 5 4 4 3 4 2 3 4 2 2 2 2 3 3 2 1

4 3 4 3 3 2 3 5 5 7 2 8 5 6 6 6 6 5 1 4 3 3

1 2 2 3 3 4 4 3 3 2 5 2 4 2 4 4 4 5 7 5 7 8

14 19 17 18 14 21 17 15 11 8 8 18 10 23 14 18 11 17 8 10 9 10

6 9 10 10 12 19 12 13 11 9 13 17 15 17 13 18 19 16 17 12 19 23

UPROMOSSE UPLAYOFF UPLAYOUT URETROCESSE

PROSSIMO TURNO Venerdì 8 novembre, ore 20.30 SPEZIA­CESENA Sabato 9 novembre, ore 15 BARI­VARESE BRESCIA­AVELLINO CARPI­CROTONE CITTADELLA­PESCARA JUVE STABIA­MODENA NOVARA­LATINA PALERMO­TRAPANI REGGINA­PADOVA LANCIANO­SIENA Lunedì 11 novembre, ore 20.30 TERNANA­EMPOLI

MARCATORI 8 RETI Babacar (1, Modena); Hernandez (4, Palermo); Antenucci (2, Ternana). 7 RETI Tavano (1, Empoli); Mancosu (1, Trapani); Pavoletti (Varese). 6 RETI Caracciolo (Brescia); Giannetti (Siena). 5 RETI Galabinov (1, Avellino); Torromino (3, Crotone); Maniero (1, Pescara); Ebagua (2, Spezia). 4 RETI Succi (1, Cesena); Pettinari (Crotone); Maccarone (Empoli); Pasquato (Padova); Lafferty (Palermo); Gerardi (Reggina); D’Agostino, Paolucci e Pulzetti (Siena).


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PRIMA DIVISIONE GIRONE A 9a GIORNATA Vanno di moda le ammucchiate in questa incerta Prima divisione. Due squadre in vetta al girone A, tre al comando del B. Tutti insieme appassionatamente e nel segno della sorpresa che più sorpresa non si può. Salviamo l’Entella, unica tra le cinque ad essere partita con i favori del pronostico. Poi c’è la Pro Vercelli, che è vero che l’anno scorso era in Serie B, ma si sa che dopo

l’Analisi DI NICOLA BINDA twitter@NickBinda

Quel doppio mischione al comando

una retrocessione non è mai semplice ripartire. Dall’altra parte in vetta c’è il Pisa, che è grande di nome ed è reduce da una finale dei playoff, ma in realtà è una delle squadre più giovani della categoria. E poi ci sono due neopromosse: dopo il Pontedera, prima rivelazione della stagione, ecco L’Aquila che, rispetto ai compagni di cordata, ha il vantaggio di aver già riposato.

Grande colpo Pro Vercelli Presa la vetta E’ decisiva una rete del difensore Bani Cremonese, altro k.o.: è contestazione CREMONESE

0

PRO VERCELLI

1

MARCATORE Bani al 27’ s.t. CREMONESE (4­3­3) Galli 6; Avogadri 6, Ab­ bate 6, Bergamelli s.v. (dal 5’ p.t. Caracciolo 6), Visconti 5,5; Armellino 5 (dal 28’ s.t. Caridi 5,5), Baiocco 6, Loviso 5,5; Casoli 6, Brighenti 6 (dal 22’ s.t. Abbruscato 5), Carlini 5,5. (Quai­ ni, Moi, Palumbo, Mascolo). All. Torrente 5,5. PRO VERCELLI (4­4­2) Russo 6; Bani 7, Co­ senza 6,5, Ranellucci 6,5, Scaglia 6,5; Marco­ ni 5,5, Rosso 6, Scavone 6, Fabiano 6,5 (dal 12’ s.t. Pepe 6,5); Marchi 5,5 (dal 35’ s.t. Liber­ tazzi s.v.), Erpen 6 (dal 24’ s.t. Ruggiero 5,5). (Ambrosio, Cancellotti, Ardizzone, Di Saba­ to). All. Scazzola 7. ARBITRO Abisso di Palermo 6. NOTE paganti 1.461, abbonati 2.366, incasso di 11.738 euro. Espulso il tecnico Torrente al 30’ s.t.; ammoniti Loviso, Cosenza, Ranelluc­ ci e Ruggiero. Angoli 9­3.

GIORGIO BARBIERI CREMONA

La Pro Vercelli espugna lo Zini con un gol del difensore Bani e raggiunge l’Entella in vetta. Un gol ancora più impor­ tante perché arrivato nel mo­ mento in cui la Cremonese sta­

va attaccando a testa bassa e i piemontesi non riuscivano a far ripartire l’azione. Bani si è fatto trovare all’appuntamento con il pallone su una punizione battu­ ta sulla sinistra dall’ex grigio­ rosso Pepe, entrato da poco. Era il 27’ e il difensore è riuscito a impattare al volo di destro il pallone. Tiro che si è infilato ra­ soterra sul palo più lontano del­ la porta difesa da Galli. La Cre­ monese ha accusato il colpo, ha provato a organizzare la rincor­ sa al pareggio, ma non è riusci­ ta a creare occasioni serie se non un tiro dalla distanza di Ab­ bate respinto con i pugni da Russo al 46’. Crisi Per la Cremonese, con­ testata lungamente dai tifosi al­ la fine della gara, è la terza sconfitta su quattro partite in casa, a cui va aggiunta quella di domenica a Bolzano. Tre punti nelle ultime quattro partite so­ no un bottino misero per una squadra costruita per vincere il campionato, ma ora quinta a ­6

Se però nel girone Sud non si può parlare di fuga per il trio di testa, visti gli inseguitori a un tiro di schioppo (che occasione ha fallito il Frosinone, che in 11 contro 10 non è riuscito a vincere e isolarsi in vetta...) e visto il Lecce lanciato verso l’alto, a Nord la coppia che comanda potrebbe iniziare un lungo testa a testa fino alla fine. Eh sì, perché la grande favorita

della vigilia ha aperto ufficialmente la sua crisi: parliamo della Cremonese, che ha infilato la quarta sconfitta ed è precipitata a -6 dalla vetta, facendo anche esplodere la contestazione di una tifoseria che negli anni ha visto cambiare giocatori, tecnici e manager, ma senza più rivedere quella Serie B che la proprietà, in fondo, si merita a pieno titolo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Entella vede Rosso Rimontata la Feralpi

Mattia Bani, 19 anni LUSSOSO

dalle capolista. Al momento non ci sono decisioni da parte della società, ma nei prossimi giorni è in programma una ri­ flessione seria. Gigi Simoni ha detto che la squadra scende in campo con la paura. Da segna­ lare un infortunio a Bergamelli dopo tre minuti dopo uno scon­ tro di testa con Marchi. Portato fuori in barella e poi all’ospeda­ le, sono stati necessari 4 punti di sutura all’arcata sopracci­ gliare sinistra. Concretezza La copertina è

tutta per la Pro Vercelli, squa­ dra che gioca un calcio poco spettacolare, ma concreto. Nel primo tempo è rimasta quasi sempre in posizione d’attesa, lasciando alla Cremonese il compito di prendere in mano la gara. Ma quando si è affacciata in area ha creato parecchi pro­ blemi alla difesa di casa, con Marchi e Marconi. La Cremone­ se ha sfiorato il gol con Brighen­ ti (al 3’) e Carlini (36’). © RIPRODUZIONE RISERVATA

ENTELLA

2

FERALPI SALO’

2

MARCATORI Ceccarelli (FS) al 3’, Miracoli (FS) al 14’, Rosso (E) al 20’ e al 39’ s.t. ENTELLA (4­3­1­2) Paroni 6; Padella 6 (dal 9’ s.t. Argeri 6,5), Cesar 6, Russo 6, Cecchi­ ni 6; Staiti 6, Di Tacchio 6, Troiano 6; Sarno 6; Magnaghi 5,5 (dal 18’ s.t. Marchi 5,5), Guerra 5,5 (dal 17’ s.t. Rosso 7,5). (Zanotti, Ballardini, Volpe, Raggio Garibaldi). All. Pri­ na 6,5. FERALPI SALO’ (4­3­3) Branduani 6,5; Tantardini 6,5, Cinaglia 6, Magli 6,5, Dell’Or­ co 6; Fabris 5,5, Pinardi 6,5 (dal 44’ s.t. Co­ gliati s.v.), Bracaletti 6,5; Marsura 6, Mira­ coli 6,5, Ceccarelli 7 (dal 36’ s.t. Milani s.v.). (Pascarella, Carboni, Corrado, Rovelli, Ve­ ratti). All. Brando 6,5 (Scienza squalificato). ARBITRO Fiore di Barletta 6,5. NOTE paganti 416, abbonati 469, incasso di 8.084 euro. Amm. Cecchini, Branduani, Milani, Pinardi e Dell’Orco. Angoli 9­3.

ITALO VALLEBELLA CHIAVARI (Ge)

La Feralpi spaventa l’En­ tella. Ma i liguri, invece di im­ paurirsi, mettono la quarta e sotto di due reti raggiungono la parità. La differenza la fan­ no i cambi dell’Entella, soprat­ tutto uno: Daniele Rosso. Il bomber, acciaccato a un tallo­ ne, parte dalla panchina, ma quando entra fa paura alla re­ troguardia ospite, fino a quel momento piuttosto attenta. La Feralpi parte abbottonata, ma quando riparte si rende peri­ colosa grazie alla qualità dei suoi attaccanti. Il primo tem­

po è piuttosto bloccato, anche se non mancano le occasioni da una parte (tiro di Sarno fuori di poco al 18’, conclusio­ ne di Staiti a due passi dalla porta che fa la stessa fine al 30’) e dall’altra (bomba in dia­ gonale di Bracaletti al 26’ a la­ to, conclusione fuori di poco di Miracoli un minuto dopo). Ripresa vivace La fortuna

assiste la Feralpi quando Cec­ carelli col destro fa partire un tiro cross (forse toccato da Ce­ sar) che sin infila in porta. Po­ chi minuti e i lombardi colpi­ scono ancora: tiro di Ceccarel­ li, palla sulla traversa e Mira­ coli gonfia la rete al volo. Prina cambia le carte in tavola e Rosso fa la differenza: prima insacca di testa su cross di Troiano, poi da due passi met­ te in porta un pallone mano­ vrato sull’asse Sarno­Argeri. In mezzo c’è la pressione ligu­ re che non si perde sulla linea dei 20 metri come nel primo tempo, ma è ficcante. Nel fina­ le l’Entella spinge ancora, an­ che se l’occasione più grossa è di Miracoli: l’attaccante mette fuori di poco da ottima posi­ zione. Finale di gara con i sor­ risi dei due patron Gozzi e Pa­ sini (amici e colleghi di lavo­ ro) quelli tra i tecnici Prina e Brando (il primo è testimone di nozze del secondo). © RIPRODUZIONE RISERVATA

CARRARESE

1

VENEZIA

2

VICENZA

3

SAN MARINO

1

PAVIA

2

COMO

0

SAVONA

4

REGGIANA

1

ALTO ADIGE

1

ALBINOLEFFE

0

LUMEZZANE

2

PRO PATRIA

0

Savona, tutto facile Disastro Carrarese: arriva Remondina?

Bocalon­gol nel finale Come vola il Venezia La Reggiana protesta

Mustacchio illumina e il Vicenza ribalta L’Alto Adige k.o. in 9

Riscatto San Marino: ci pensa Crocetti AlbinoLeffe spento

Talato cambia il Lume Il Pavia avanti di 2 gol getta via la vittoria

E’ un Como spuntato Melgrati alza il muro E i gol non arrivano

MARCATORI Gentile (S) al 27’, Vir­ dis (S) al 32’, Mancuso (C) al 46’ p.t.; Virdis (S) al 6’, Cesarini (S) al 29’ s.t. CARRARESE (4­3­1­2) Di Vincen­ zo 5; Bregliano 5, Benassi 5, Teso 5, Zanchi 5; Tognoni 5,5, Calvi 5, Belcastro 5 (dal 12’ s.t. Beltrame 5); Dettori 5,5; Mancuso 6 (dal 35’ s.t. Ademi s.v.), Merini 5 (dal 26’ s.t. Battistini 5,5). (Bianchi, Videt­ ta, Geroni, Pescatore). All. Braghin 5. SAVONA (4­4­2) Aresti 6; Spirito 6 (dal 5’ s.t. Carta 6), Quintavalla 6 (dal 41’ p.t. Maccarrone 6), Marco­ ni 6, Giuliatto 6; Marras 7, Agazzi 7, Gentile 7, Cattaneo 7; Cesarini 7 (dal 31’ s.t. Sarao s.v.), Virdis 7,5. (Boerchio, Rais, Vitale, Larosa). All. Corda 6,5. ARBITRO Lanza di Nichelino 6. NOTE paganti 231, abbonati 309, incasso di 3.450 euro. Espulsi To­ gnoni al 18’ s.t. e Benassi al 25’ s.t.; ammoniti Di Vincenzo, Zanchi, To­ gnoni, Belcastro, Quintavalle e Gentile. Angoli 9­1.

MARCATORI De Silvestro (R) al 18’ p.t.; Cori (V) al 16’, Bocalon (V) al 45’ s.t. VENEZIA (4­3­1­2) Vigorito 6; Campagna 6, Pasini 6, Di Bari 6, Bertolucci 5,5 (dal 3’ s.t. Lancini 6); Gallo 7,5, Giorico 6,5, Maracchi 5,5 (dal 39’ s.t. Pignat s.v.); Cala­ mai 6 (dal 23’ s.t. Martinelli 5,5); Cori 7, Bocalon 6. (Dossena, Bat­ taglia, Margiotta, D’Appolonia). All. Dal Canto 6,5. REGGIANA (3­4­1­2) Bellucci 6; Solini 6, Zanetti 6, Dametto 6; Rampi 6, Viapiana 6,5, Parola 6,5, Bandini 6 (dal 26’ s.t. Antonelli 5,5); Alessi 6; Ruopolo 5,5 (dal 17’ s.t. Anastasi 5), De Silvestro 6 (dal 32’ s.t. Cavion 5,5). (Leone, Cos­ sentino, Brunori Sandri, Cais). All. Battistini 6. ARBITRO Serra di Torino 5,5. NOTE paganti 751, abbonati 480, incasso di 9.419 euro. Ammoniti Gallo, Calamai, Rampi e Solini. An­ goli 3­11.

MARCATORI Corazza (AA) al 30’, Mustacchio (V) al 46’ p.t.; Camisa (V) al 23’, Castiglia (V) al 47’ s.t. VICENZA (4­2­3­1) Ravaglia 6; Padalino 6 (dal 35’ s.t. Giani 6), Ca­ misa 6,5, El Hasni 6, D’Elia 6; Casti­ glia 6,5, Cinelli 6; Mustacchio 7, Giacomelli 6,5, Tulli 6 (dal 26’ s.t. Jadid 6); Maritato 6. (Alfonso, Cor­ ticchia, Sbrissa, Di Matteo, Tiri­ bocchi). All. Lopez 6,5. ALTO ADIGE (4­3­3) Micai 6; Ia­ coponi 6, Cappelletti 5, Bassoli 5,5, Martin 5; Furlan 6, Pederzoli 6,5 (dal 32’ s.t. Ekuban 6), Vassallo 6 (dal 32’ s.t. Turchetta 6); Campo 5, Dell’Agnello 5,5, Corazza 6,5 (dal 17’ s.t. Branca 5,5). (Tonozzi, Ta­ gliani, Kiem, Bastone). All. Rastelli 5,5. ARBITRO Caso di Verona 6. NOTE paganti 755, abbonati 4.026, incasso di 25.200 euro. Espulsi Cappelletti al 38’ s.t. e Martin al 42’ s.t.; ammoniti Mu­ stacchio, Padalino, Vassallo e Bassoli. Angoli 11­4.

MARCATORE Crocetti al 35’ p.t. SAN MARINO (4­3­3) Venturi 6; Fabbri 6,5 (dal 17’ s.t. Farina 6,5), Russo 6 (dal 4’ s.t. Bamonte 6,5), Fogacci 6,5, Guarco 6; Pacciardi 6, Sensi 6,5, Del Piero 6; Poletti 6 (dal 26’ p.t. Graffiedi 6), Crocetti 6,5, Lolli 6,5. (Vivan, Pigini, Dra­ ghetti, Cicarevic). All. De Argila 6,5. ALBINOLEFFE (3­5­2) Offredi 6; Beduschi 6, Allievi 6, Regonesi 6; Salvi 6,5, Girasole 5,5, Taugourde­ au 6 (dal 29’ s.t. Calì s.v.), Corradi 5,5 (dal 44’ p.t. Viola 5), Maietti 6; Pesenti 5,5, Cisse 5 (dal 9’ s.t. Ga­ zo 5,5). (Amadori, Paris, Piccinini, Flaccadori). All. Madonna 5,5. ARBITRO Dei Giudici di Latina 6,5. NOTE spettatori 400 circa; pa­ ganti, abbonati e incasso non co­ municati. Ammoniti Crocetti e Pacciardi. Angoli 5­4.

MARCATORI Sorbo (P) al 12’, De Cenco (P) al 23’ p.t.; Talato (L) al 14’, Torregrossa (L) su rigore al 37’ s.t. PAVIA (3­4­1­2) Facchin 6,5; Re­ ato 5,5, Rinaldi 6,5, Sorbo 6; Zanini 6, Arrigoni 6, Calvetti 6 (dal 13’ s.t. Redaelli 5,5), Tomi 6; Carraro 6,5 (dal 23’ s.t. Bracchi 5); De Cenco 7, Romero 5 (dal 38’ s.t. De Vita s.v.). (Rossi, Ungaro, Putignano, Spe­ ziale). All. Pala 6. LUMEZZANE (3­5­2) Bason 6,5; Mandelli 6, Belotti 6,5, Monticone 5,5; Carlini 6 (dal 24’ s.t. Franchini 6), Quaggiotto 5,5 (dal 1’ s.t. Talato 7,5), Maita 6, Russo 6, Benedetti 7; Torregrossa 6, Galuppini 6. (Dalle Vedove, Biondi, Guagnetti, Gatto, Salim). All. Marcolini 7. ARBITRO Di Martino di Teramo 6. NOTE paganti 643, abbonati 251, incasso di 3.084 euro. Espulso Sorbo 36’ s.t.; ammoniti Reato e Torregrossa. Angoli 1­9.

COMO (3­4­3) Melgrati 7; Am­ brosini 6, Giosa 6, Marchi 6; Schenetti 6, Ardito 6,5, Fietta 6 (dal 38’ s.t. Scialpi s.v.), Fautario 6,5; Gammone 6, Perna 5,5 (dal 14’ s.t. Defendi 5,5), Le Noci 5,5 (dal 24’ s.t. Gallegos 5,5). (Crispi­ no, Redolfi, Palomeque, Panatti). All. Colella 5,5. PRO PATRIA (4­3­3) Messina 6,5; Spanò 6, Nossa s.v. (dal 21’ p.t. De Biasi 6,5), Polverini 6,5, Mignanelli 6; Bruccini 6, Calzi 6, Siega 6 (dal 40’ s.t. Casiraghi s.v.); Giannone 5,5, Serafini 6, Mella 6,5 (dal 20’ s.t. Moscati 6). (Feola, Andreoni, Gabbianelli, Giorno). All. Colombo 6,5. ARBITRO Balice di Termoli 6. NOTE paganti 837, abbonati 976, incasso di 10.457,52 euro. Ammo­ niti Giannone, Serafini, Mignanel­ li, Ambrosini, Calzi e Defendi. An­ goli 2­7.

CARRARA Tutto facile per il Savo­ na contro una Carrarese in crisi e contestata. Braghin è a forte ri­ schio, una decisione è attesa nelle prossime ore e non è escluso che anche il d.g. Turotti venga solleva­ to dall’incarico: il patron Gigi Buf­ fon potrebbe ripartire da Nelso Ricci e Gianmarco Remondina. I li­ guri piazzano un micidiale uno­ due a cavallo della mezz’ora, ap­ profittando di due errori della dife­ sa carrarese. Mancuso allo sca­ dere riapre la partita con un gran gol, ma a inizio ripresa altra fritta­ ta: malinteso Di Vincenzo­Benas­ si, per Virdis è un gioco da ragazzi insaccare. Tognoni prende il se­ conda giallo e dopo poco Benassi atterra Virdis, altra espulsione e rigore, che Cesarini manda sul pa­ lo. Ma al 29’ segna il quarto gol. Massimo Braglia

VENEZIA Beffa in coda per la Reggiana, come a Savona, con vi­ branti proteste dopo il gol di Boca­ lon. Il Venezia torna al Penzo dopo 175 giorni e festeggia l’ennesimo successo in rimonta, che vale il terzo posto. Reggiana sospinta dall’estro di Alessi e in vantaggio con la zuccata in tuffo di De Silve­ stro, al terzo centro. Venezia poco pericoloso, alla ricerca di un’iden­ tità dopo l’esclusione di Drame, ma capace di cambiare passo nel­ la ripresa, sotto lo sguardo del presidente Korablin. Ruopolo in avvio di secondo tempo fallisce due match­point, poi Cori castiga i centrali emiliani con un destro che sorprende Bellucci. Ultimo quarto d’ora con la Reggiana me­ no aggressiva e guizzo in extremis di Bocalon, abile a liberarsi del suo controllore diretto e a trafiggere Bellucci tra le proteste emiliane. Michele Contessa

VICENZA Lopez sperava che il primo successo in trasferta a Bergamo fosse quello della svolta e ha avuto una bella conferma dal suo Vicenza, che ha rimontato e battuto nettamente un Alto Adige che pure aveva appena rifilato tre gol alla Cremonese. Dopo il lampo di Corazza al 30’ – un gran gol con palla a giro nell’angolo lontano – il Vicenza ha pagato il contraccolpo per una decina di minuti, ma poi ha acciuffato il pari con un colpo di testa di Mustacchio, il suo uomo migliore, al 46’. Rinfrancati, i bian­ corossi hanno dominato la ripre­ sa: il sorpasso, firmato ancora di testa al 23’ da Camisa, ha prece­ duto il debutto di Jadid e le espul­ sioni per doppia ammonizione di Cappelletti e Martin. E in nove l’Al­ to Adige ha incassato anche il tris di Castiglia in contropiede. Alberta Mantovani

SAN MARINO Un gol di Crocetti rilancia il San Marino sotto gli oc­ chi di Arrigo Sacchi. A farne le spese un AlbinoLeffe troppo re­ missivo che, fatti salvi un buon avvio e qualche tiro dalla distan­ za, non riesce a produrre nulla o quasi. Taugourdeau ci prova al 5’ dal limite, chiamando Venturi alla deviazione in corner. Al 25’ il San Marino perde per infortunio capi­ tan Poletti: al suo posto Graffiedi. Ma è Lolli al 35’ a inventare il pas­ saggio giusto per liberare al tiro Crocetti al limite: conclusione su cui nulla può Offredi. Al 3’ della ri­ presa ancora Crocetti pericolo­ so: Offredi devia in corner. Graf­ fiedi ci prova all’11’ con un destro da lontano preda del portiere e al 24’ è bravo Allievi a toccare il cross di Lolli prima di Crocetti. La reazione ospite è tutta in un de­ stro dalla distanza di Salvi (31’) e in una punizione di Regonesi (34’), entrambi a lato di poco. Giorgia Bertozzi

PAVIA «Contentissimo per la pro­ va dei miei, arrabbiatissimo per­ ché meritavamo la vittoria». Così Marcolini riassume la partita del suo Lumezzane, che pareggia in rimonta contro un Pavia che ha sprecato il doppio vantaggio nel giorno del 102° compleanno della società. Padroni di casa in van­ taggio al 12’ con un colpo di testa di Sorbo. Al 17’ l’arbitro fischia un rigore al Lumezzane, ma dopo aver consultato il guardalinee ci ripensa. Così i pavesi raddoppia­ no al 23’ con un sinistro al volo di De Cenco. A inizio ripresa Marco­ lini manda in campo Talato e l’at­ taccante cambia la partita. Prima accorcia le distanze di testa al 14’, poi si procura il rigore del 2­2 (tra­ sformato da Torregrossa, espulso Sorbo per il fallo). Assalto finale bresciano e Facchin nega a Talato il gol della vittoria. Guido Mariani

COMO Esce tra i fischi il Como, mentre continua il silenzio stam­ pa la Pro Patria, che si è però guadagnata con pieno merito il punto. Nemmeno la proposta del tridente offensivo riesce a risol­ vere la sterilità offensiva della squadra di Colella, sterilità che sta diventando un vero proble­ ma. Di Serafini e Mella le occasio­ ni migliori nel primo tempo, men­ tre il Como risponde con un tiro alto di Ardito all’inizio, una con­ clusione molle di Schenetti e un tentativo di Gammone. La Pro Pa­ tria impegna il portiere certa­ mente di più. Nel secondo tempo il Como sembra partire con un passo migliore, la Pro Patria va un po’ in affanno, ma sono tenta­ tivi che non producono nulla, mentre ancora Melgrati ha modo di mettersi in mostra. E i tifosi del Como chiudono cantando «non segneremo mai». Lilliana Cavatorta

Girone A CLASSIFICA SQUADRE

PT

PRO VERCELLI ENTELLA SAVONA VENEZIA CREMONESE ALBINOLEFFE LUMEZZANE VICENZA (­4) COMO FERALPI SALO' REGGIANA SAN MARINO ALTO ADIGE PRO PATRIA (­1) PAVIA CARRARESE

21 21 16 16 15 13 12 11 11 11 10 10 9 7 6 5

G 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9

PARTITE V N P 6 3 0 6 3 0 5 1 3 5 1 3 5 0 4 4 1 4 3 3 3 4 3 2 3 2 4 2 5 2 3 1 5 3 1 5 2 3 4 2 2 5 1 3 5 1 2 6

RETI F S 15 6 13 7 14 10 13 11 14 11 12 13 16 13 12 9 6 7 10 12 12 12 6 15 15 15 5 8 7 14 6 13

UPROMOSSE UPLAYOFF

RISULTATI CARRARESE­SAVONA COMO­PRO PATRIA CREMONESE­PRO VERCELLI ENTELLA­FERALPI SALO' PAVIA­LUMEZZANE SAN MARINO­ALBINOLEFFE VENEZIA­REGGIANA VICENZA­ALTO ADIGE

1­4 0­0 0­1 2­2 2­2 1­0 2­1 3­1

PROSSIMO TURNO SABATO 16 NOVEMBRE ore 14.30 ALBINOLEFFE­COMO ALTO ADIGE­FERALPI SALO’ LUMEZZANE­VICENZA PRO PATRIA­CARRARESE PRO VERCELLI­PAVIA REGGIANA­ENTELLA SAN MARINO­CREMONESE SAVONA­VENEZIA

MARCATORI 8 RETI Torregrossa (2, Lumezzane). 7 RETI Marchi (1, Pro Vercelli). 6 RETI Pesenti (AlbinoLeffe); Campo (1, Alto Adige). 5 RETI Cori (1, Venezia). 4 RETI Girasole (AlbinoLeffe); Marsura e Miracoli (Feralpi Salo’); Virdis (Savona).

Girone B CLASSIFICA SQUADRE

PT

L'AQUILA 20 PISA 20 PONTEDERA 20 FROSINONE 19 PRATO 17 CATANZARO 16 BENEVENTO 13 PERUGIA 13 SALERNITANA 12 GROSSETO 12 GUBBIO 11 LECCE 11 ASCOLI (­3) 6 PAGANESE 6 VIAREGGIO 6 BARLETTA 4 NOCERINA (­2) 1

G 9 10 10 10 9 9 9 9 9 9 9 10 9 10 10 9 10

PARTITE V N P 6 2 1 6 2 2 6 2 2 5 4 1 4 5 0 4 4 1 3 4 2 3 4 2 3 3 3 3 3 3 2 5 2 3 2 5 2 3 4 2 0 8 0 6 4 0 4 5 0 3 7

RETI F S 15 6 15 7 20 17 15 6 13 5 11 5 13 11 11 10 10 9 9 10 10 10 14 15 9 14 6 14 8 17 2 10 10 25

UPROMOSSE UPLAYOFF

RISULTATI BARLETTA­PERUGIA CATANZARO­PONTEDERA FROSINONE­BENEVENTO L'AQUILA­PAGANESE LECCE­VIAREGGIO NOCERINA­GUBBIO PISA­ASCOLI SALERNITANA­GROSSETO ha riposato PRATO

0­0 1­0 0­0 2­0 3­0 1­2 2­1 0­1

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30 BENEVENTO­PISA (venerdì 8, ore 20.45) GROSSETO­CATANZARO GUBBIO­BARLETTA PERUGIA­L’AQUILA PONTEDERA­LECCE PRATO­FROSINONE SALERNITANA­NOCERINA VIAREGGIO­ASCOLI riposa PAGANESE

MARCATORI 8 RETI Grassi (5, Pontedera). 6 RETI Arma (1, Pisa); Arrighini (Pontedera); Guazzo (Salernitana). 4 RETI Evacuo (1, Benevento); Fioretti (1, Catanzaro); Curiale (Frosinone); De Sousa (1, L’Aquila); Zigoni (Lecce); Lepore (1, Nocerina); Lanini (Prato).


28

LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

PRIMA DIVISIONE GIRONE B 10a GIORNATA Vegnaduzzo, che incrocia sul palo più lontano. Prima e do­ po il Pisa coglie due traverse, con Napoli e Favasuli su pu­ nizione. Al ritorno in campo la porta rimane un miraggio (Napoli spreca un’incredibile contropiede, Forte tocca de­ bole a porta vuota), anche perché il Pisa è incapace di cambiare passo.

Pisa comanda nel ricordo di Anconetani Era l’anniversario della morte dell’ex n.1 L’Ascoli segna poi crolla: Giordano k.o. PISA

2

ASCOLI

1

MARCATORI Vegnaduzzo (A) al 42’ p.t.; Ko­ snic (P) al 30’, Favasuli (P) su rigore al 48’ s.t. PISA (4­4­2) Provedel 6; Pellegrini 5,5, Gol­ daniga 6, Kosnic 6, Sabato 5,5 (dal 1’ s.t. Ca­ puto 6); Napoli 6, Mingazzini 5,5 (dal 27’ s.t. Forte 6), Sampietro 6, Favasuli 6,5; Arma 6,5, Giovinco 5,5 (dal 13’ s.t. Bollino 6). (Pu­ gliesi, Lucarelli, Melis, Cia). All. D. Pagliari 6. ASCOLI (4­4­2) Russo 5; Scalise 6, Sco­ gnamillo 6, Rosania 6, Giacomini 5,5; Falze­ rano 6,5, Capece 6 (dal 46’ s.t. Di Gennaro s.v.), Pestrin 7, Gandelli 5,5 (dal 50’ s.t. Scicchitano s.v.); Tripoli 6,5, Vegnaduzzo 6,5 (29’ s.t. Iotti 6). (Pazzagli, Massei, Schia­ vino, Storani). All. Giordano 6. ARBITRO Rasia di Bassano 6. NOTE spettatori 4.000 circa; abbonati 2.099, paganti e incasso non comunicati. Espulsi Bollino al 43’ s.t. e Rosania al 48’ s.t.; ammoniti Tripoli, Scognamillo, Rosania, Favasuli, Giacomini e Kosnic. Angoli 3­3.

ALESSIO CARLI PISA

Sotto il segno di Romeo Anconetani il Pisa torna in testa alla classifica. Ogni vol­ ta che si è giocato nella data della sua scomparsa, avve­ nuta nel 1999, i nerazzuri hanno sempre vinto. Contro l’Ascoli c’è voluta tutta la ma­ gia che evoca il presidente degli anni d’oro: rigore deci­ sivo allo scadere di una brut­ ta partita. Per Bruno Giorda­ no, al debutto sulla panchina ascolana, la maledizione del 93’. Lo stesso minuto con cui fu sconfitto all’ultima gior­ nata nel 2009 alla guida del

Generosi Gli ospiti potreb­ bero far male nei ribalta­ menti di fronte, ma si perdo­ no sul più bello. E dopo aver sbandato, il Pisa va all’assal­ to alla cieca, costringendo gli avversari ad abbassarsi. Giordano si tutela passando al centrocampo a tre, ma un minuto dopo un’incertezza di Russo su cross da sinistra di Bollino permette a Kosnic di siglare l’1­1. A questo pun­ to nel Pisa esce fuori la «ge­ nerosità di un gruppo che può trovare energie inaspet­ tate per ottenere l’inaspetta­ to» come spiega Dino Paglia­ ri. Nel recupero Rosania toc­ ca Napoli in area, sul dischet­ to va Favasuli che spiazza Russo e centra il suo dodice­ simo rigore su dodici da quando veste la maglia ne­ razzurra.

Francesco Favasuli, 30 DAPRESS

Pisa, che retrocesse dalla B e poi fallì. Per questo ieri con­ tro di lui striscioni e cori an­ che dopo il fischio finale, quando lamenterà di aver perso «non per colpe nostre, c’è stato negato un rigore per mani di Kosnic sull’1­1». Veloci Il forte vento condi­ ziona il gioco per tutto il pri­ mo tempo. Nonostante que­ sto i locali, troppo scollati tra i reparti, si affidano a sterili lanci lunghi. L’Ascoli, con Pe­ strin che chiude e imposta ovunque, s’infila tra le linee per rapidi strappi in avanti. Come in occasione del van­ taggio al 42’: Falzerano vola sulla destra e dal fondo serve

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Aquila ancora in volo grazie a super Corapi L’AQUILA

2

PAGANESE

0

MARCATORI Corapi al 24’, Frediani al 32’ p.t. L’AQUILA (4­3­3) Testa 6,5; Gizzi 6, Po­ mante 6,5, Zaffagnini 6,5, Scrugli 6,5; Corapi 8 (dal 33’ s.t. Infantino s.v.), Carcione 7, Del Pinto 7; Ciciretti 6 (dal 17’ s.t. Ciotola 6), De Sousa 6,5, Frediani 7 (dal 17’ s.t. Gallozzi 6,5). (Ursini, Ligorio, Agnello, Bentoglio). All. G. Pagliari 6,5. PAGANESE (3­5­2) Volturo 6; Pepe 5,5, Panariello 5,5, Perrotta 6; Meola 5, Velardi 5 (dal 31’ s.t. Cioffi s.v.), Giampà 6, Martinovic 5,5 (dal 33’ s.t. Franco s.v.), Iraci 6; De Sena s.v. (dall’11’ p.t. De­ li 5,5), Novothny 5. (Svedkauskas, Top­ pan, Monopoli, Amelio). All. Maurizi 5. ARBITRO Ros di Pordenone 6. NOTE paganti 1.742, abbonati 320, in­ casso non comunicato. Ammoniti Ve­ lardi, Deli, Novothny, Martinovic e Giampà. Angoli 2­8.

ALESSANDRO FALLOCCO L’AQUILA

Vetta, sosta e ritorno. L’Aquila riparte col calcio gioca­ to e in un sol colpo torna alla vit­ toria e in vetta alla classifica. In coabitazione, come l’aveva la­ sciato 15 giorni fa, ma con una

partita in meno rispetto alle al­ tre. Il viatico migliore per af­ frontare il trittico terribile che ora attende i ragazzi di Giovan­ ni Pagliari: Perugia, poi Bene­ vento e Pontedera. Sul velluto Tutto facile per i rossoblù contro una Paganese poco affamata. Due gol nelle prime due occasioni costruite nel primo tempo e campani an­ nichiliti nel giro di 8’. Grazie, soprattutto, alla puntualità e al­ la lucidità di un Corapi in conti­ nuo crescendo. Gol e assist per il «nanetto» di Catanzaro che pri­ ma, dal basso dei suoi 165 centi­ metri, si è tolto la soddisfazione di portare in vantaggio i suoi con un’inzuccata da gigante d’ area navigato. E poi, spolveran­ do tutto il proprio repertorio di ingegno e tenacia, ha illuminato per il raddoppio di Frediani. E la Paganese? E’ mancata nell’ ap­ proccio, tardiva pure la reazio­ ne della squadra di Maurizi. Che negli spogliatoi ha provato a scuotere i suoi ottenendo solo uno sterile possesso palla. © RIPRODUZIONE RISERVATA

FROSINONE

0

LECCE

3

CATANZARO

1

NOCERINA

1

BARLETTA

0

BENEVENTO

0

VIAREGGIO

0

PONTEDERA

0

GUBBIO

2

PERUGIA

0

Frosinone, solo due legni Il Benevento in dieci si merita il pareggio

Zigoni, altra doppietta Con Lerda è un altro Lecce Lucarelli, male la prima

Fiore all’ultimo respiro Il Catanzaro fa festa Pontedera, amaro k.o.

Con Ferrari e Falconieri il Gubbio fa il colpaccio La Nocerina è inguardabile

Il Barletta crea di più ma sbaglia un rigore Un brutto Perugia si salva

FROSINONE (4­4­2) Zappino 7,5; Fra­ botta 6, Bertoncini 7, Russo 7, Blanchard 6 (dal 36’ s.t. Paganini s.v.); Gessa 6 (dal 16’ s.t. Aurelio 6,5), Altobelli 6, Frara 6, Soddimo 6 (dal 45’ p.t. Cesaretti 5); Cu­ riale 6, Ciofani 6,5. (Mangiapelo, Biasi, Gucher, Gori). All. Stellone 6. BENEVENTO (4­3­3) Gori 6,5; Zanon 6, Milesi 6,5, Signorini 6,5, Anaclerio 5; Agyei 6, Di Deo 6,5, Mancosu 6,5; Cam­ pagnacci 6 (dal 9’ s.t. Espinal 6,5), Eva­ cuo 5,5 (dal 32’ s.t. Bonaiuto s.v.), Montiel s.v. (dal 12’ p.t. Som 6). (Baiocco, Vacca, De Risio, Altinier). All. Carboni 6. ARBITRO Sacchi di Macerata 6. NOTE paganti 1.149, abbonati non comu­ nicati, incasso di 8.029 euro. Espulso Anaclerio al 6’ p.t.; ammoniti Signorini e Frara. Angoli 2­3.

MARCATORI Zigoni all’8’ e al 42’ p.t.; auto­ rete di Falasco al 7’ s.t. LECCE (4­2­3­1) Bleve 6; D’Ambrosio 6 (dal 18’ s.t. Sales 6), Diniz 6, Martinez 6,5, Lopez 7; Parfait 6,5, Papini 7; Ferreira Pin­ to 6, Bogliacino 6,5 (dal 26’ s.t. Melara 6), Doumbia 7 (dal 30’ s.t. Rullo s.v.); Zigoni 7. (Chironi, Vinetot, Salvi, Sacilotto). All. Ler­ da 7. VIAREGGIO (4­1­4­1) Gazzoli 6; Celiento 5,5, Lamorte 5 (dal 17’ s.t. Marongiu 6), Conson 5, Falasco 5; Gemignani 6; De Ve­ na 5,5, Pizza 5,5 (dal 34’ s.t. Galassi s.v.), Della Latta 5,5, Benedetti 5,5 (dal 9’ s.t. Pi­ rone 5,5); Vannucchi 5,5. (Fontanelli, Man­ cini, Gerevini, Rosafio). All. Lucarelli 5,5. ARBITRO Piccinini di Forlì 6. NOTE paganti 1.557, abbonati 2.219, in­ casso di 27.270,18 euro. Ammoniti Celien­ to e Gemignani. Angoli 4­3.

MARCATORE Fiore al 48’ s.t. CATANZARO (4­3­3) Bindi 6; Catacchi­ ni 6, Orchi 6, Rigione 6,5, Sabatino 6 (dal 22’ s.t. Calvarese 6); Casini 6 (dal 32’ s.t. Tortolano 6), Vitiello 6,5, Benedetti 6,5; Martignago 6 (dal 18’ s.t. Fiore 6,5), Fio­ retti 6, Russotto 6. (Scuffia, Bacchetti, Squillace, Uliano). All. Brevi 6,5. PONTEDERA (3­5­2) Lenzi 6,5; Pezzi 6, Gonnelli 6, Verruschi 6; Regoli s.v. (dal 19’ p.t. Galli 6), Bartolomei 6 (dal 1’ s.t. Settembrini 5,5), Caponi 6, Di Noia 6 (dal 34’ s.t. Luperini s.v.), Pastore 6; Grassi 6, Arrighini 5,5. (Ricci, Romiti, D’Agostino, Picone). All. Indiani 6. ARBITRO Marini di Roma 6. NOTE paganti 1.618, abbonati 1.822, in­ casso non comunicato. Ammoniti Bar­ tolomei, Casini, Gonnelli, Galli, Russotto, Pezzi e Caponi. Angoli 4­4.

BARLETTA (3­4­3) Liverani 7; Romeo 6, Camilleri 6, Di Bella 6; Cane 6, Mantovani 6 (dal 26’ s.t. Branzani 5,5), Legras 6,5, Pip­ pa 6; D’Errico 5,5, Picci 5 (dal 45’ s.t. Zigon s.v.), Cicerelli 5 (dal 36’ s.t. Prutsch s.v.). (Vaccarecci, Maccarone, Cascione, Ilari). All. Orlandi 6. PERUGIA (4­3­3) Koprivec 6,5; Comotto 6, Massoni 6 (dal 47’ p.t. Daffara 5,5), Sco­ gnamiglio 6, Sini 6; Sprocati 5,5, Filipe 5,5, Vitofrancesco 5,5 (dal 30’ s.t. Mungo s.v.); Fabinho 5, Mazzeo 5 (dal 1’ s.t. Eusepi 5,5), Moscati 5,5. (Stillo, Conti, Insigne, Bijimi­ ne). All. Camplone 5,5. ARBITRO Mangialardi di Pistoia 6. NOTE paganti 639, abbonati 1.049, incas­ so di 6.987 euro. Espulso D’Errico al 37’ s.t.; ammoniti Liverani, Romeo, Camilleri, Di Bella, Legras, Sini e Fabinho. Angoli 3­4.

LECCE Miccoli è ancora assente ma il Lecce è diventato ugualmente una mac­ china da gol. Gianmarco Zigoni si è messo alla guida della squadra di Lerda: dopo la doppietta all’Ascoli si è ripetuto contro il Viareggio (senza vittoria dopo 10 giorna­ te). In 11 giorni l’attaccante di scuola mila­ nista ha firmato 5 reti, compreso il sigillo in coppa Italia con il Barletta. Con la regia di Bogliacino e le accelerazioni di Lopez (assist per il 2­0 di Zigoni e incursione in area che determina l’autogol di Falasco), il Lecce, al 5° risultato utile con Lerda, rego­ la senza difficoltà la formazione di Cristia­ no Lucarelli, all’esordio sulla panchina in sostituzione di Miggiano e applaudito dai suoi ex tifosi. Subito in vantaggio, i giallo­ rossi hanno chiuso sul 2­0 il primo tempo, sprecando poi tante occasioni, con lo stesso Zigoni, Bogliacino e Doumbia. Giuseppe Calvi

CATANZARO Il meglio alla fine della par­ tita: punizione defilata sulla trequarti per il Catanzaro che sta spingendo a te­ sta bassa per sbloccare il match, tra­ versone di Benedetti che Fioretti gira di testa, Lenzi devia sul palo e sul rimbalzo piomba Fiore che fa esplodere il Ceravo­ lo. Finisce così tra Catanzaro e Ponte­ dera, protagoniste di una partita intensa e equilibrata, almeno fino all’ultimo quarto di gioco. La capolista si ferma con l’amaro in bocca (per Indiani «la sconfitta è immeritata»), i calabresi ri­ trovano la vittoria al Ceravolo dopo un mese e mezzo di pareggi ottenuti in ca­ sa.

MARCATORI Ferrari (G) su rigore al 27’ p.t.; Falconieri (G) al 36’, Lepore (N) al 44’ s.t. NOCERINA (4­4­2) Esposito 5,5; Crema­ schi 5 (dal 14’ s.t. Paz 5), Sabbione 6, Ka­ mana 4, Rizza 5,5; Lepore 5,5, Palma 6, Remedi 4,5, Crialese 5 (dal 1’ s.t. Ficarrot­ ta 5); Danti 5, Jara Martinez 5 (dal 6’ s.t. Evacuo 5,5). (Russo, Kalombo, Hottor, Po­ lichetti). All. Fusco 5 (squalificato Fonta­ na). GUBBIO (4­3­3) Pisseri 6; Laezza 6 (dal 34’ s.t. Traore s.v.), Tartaglia 6, Ferrari 6,5, Giallombardo 6; Baccolo 6, Boisfer 6,5, Moroni 6; Caccavallo 6, Longobardi 6,5, Cocuzza 6 (dal 34’ s.t. Falconieri 6,5). (Cacchioli, Tamasi, Domini, Khribech, Da­ miano). All. Bucchi 6. ARBITRO Greco di Lecce 6. NOTE spettatori 1.000 circa; paganti, ab­ bonati e incasso non comunicati. Espulso Kamana al 35’ s.t.; ammoniti Kamana, Le­ pore, Crialese, Sabbione, Baccolo e Cac­ cavallo. Angoli 5­3.

FROSINONE Il Frosinone non sfrutta la superiorità numerica (espulso Anaclerio dopo 6 minuti per un fallo di mano su sombrero di Ciofani) e non va oltre il pa­ reggio in casa contro un Benevento che, però, punge anche con l’uomo in meno. Zappino compie due miracoli su altret­ tanti tiri velenosi di Mancosu (47’ p.t.) ed Espinal (20’ s.t.). Dal canto suo il Frosino­ ne può mettere sul piatto della bilancia il palo di Gessa (13’ s.t.) e la traversa su colpo di testa di Ciofani (39’ s.t.). Più pos­ sesso palla da parte dei ciociari che at­ taccano con maggiore continuità e crea­ no un maggior numero di occasioni ri­ spetto agli ospiti che, però, si difendono con ordine e ripartono in contropiede. Con il trascorrere del tempo gli spazi per il Frosinone si riducono sempre di più e il Benevento strappa un meritato pareg­ gio. Maurizio Di Rienzo

serie D 10 giornata Il Nardò sarà escluso Colpaccio Lupa Roma a

Nardò, quarta rinuncia: sarà escluso dal campionato e cancellate le gare giocate. Il Pordenone é a punteggio pieno ma Careri prende gol dopo 890’ (compresi 47’ della passata stagione). Prima sconfitta del Vado, raggiunto in vetta dalla Caronnese. Clamoroso nel girone G la Lupa Roma stravince a Olbia e adesso guida la classifica insieme al San Cesareo.

GIRONE E RISULTATI AREZZO­MONTEMURLO BASTIA­PONTEVECCHIO COLLIGIANA­SPOLETO FOLIGNO­FIESOLECALDINE GUALDO C.­FLAMINIA NARNESE­OSTIA MARE PISTOIESE­SANSEPOLCRO SCANDICCI­DERUTA TRESTINA­PIANESE

1­1 2­1 2­0 2­0 0­0 0­0 2­1 1­2 0­0

ASTI­VALLE D'AOSTA CARONNESE­BORGOSESIA CHIAVARI­VERBANIA FOLGORE CARATESE­CHIERI GIANA­VADO NOVESE­ALBESE PRO DRONERO­DERTHONA RAPALLOBOGLIASCO­SESTRI LEVANTE SANTHIA'­LAVAGNESE

spazi, rari momenti di manovra fluida e i toscani a controllare metro per metro senza strafare. Primi cenni di calcio of­ fensivo con Bartolomei che testa i ri­ flessi di Bindi (6’) con un sinistro da fuori area. Risposta concreta di Casini (28’) servito da Russotto, ma il centrocampi­ sta (schierato un po’ a sorpresa) spara addosso a Lenzi. Chi osa, vince Nella ripresa i padroni di casa sono più brillanti. Russotto (21’) si procura una punizione dal limite, la bat­ tuta a giro è velenosa ma il portiere ospite riesce a salvarsi in angolo. Brevi capisce che si può osare, mette dentro Tortolano e Fiore e il Catanzaro comin­ cia a forzare convinto per scardinare il bunker. Fiore ha subito una palla buona (25’) ma il suo sinistro finisce alto sulla traversa. Il Pontedera squilla con due conclusioni dalla distanza firmate Gras­ si (deviata da Bindi) e Pastore, poi si chiude. Il Catanzaro, invece, insiste. E dopo una parata di Lenzi su Fioretti (40’), trova la zampata vincente in fondo al re­ cupero. Ivan Montesano

Spazi stretti Non era certo facile per la squadra di Brevi contro un Pontedera molto basso, guardingo e con la coppia d’oro Grassi­Arrighini in agguato. Pochi

GIRONE A RISULTATI

Nicola Fiore, 25 anni SAYA

GIRONE B CLASSIFICA 2­1 Caronnese e Vado p. 21; Giana 20; Novese 18; 4­1 Borgosesia, 2­1 Chiavari, RapalloBogliasco e 0­3 Chieri 16; 3­1 Lavagnese 14; Asti 12; Derthona e Albese 11; 3­0 Valle d’Aosta 10; Santhià 0­3 9; Verbania, Pro Dronero e Sestri 3­2 Levante 7; Folgore 0­0 Caratese 6.

NOCERA INFERIORE (Sa) Con ben 12 ele­ menti out, il Gubbio ottiene a Nocera il se­ condo successo stagionale. E lo fa col mi­ nimo sforzo, ovvero riuscendo a capitaliz­ zare al massimo due regali di una Noceri­ na inguardabile giunta, con quella di ieri, alla settima sconfitta consecutiva in cam­ pionato che, tra l’altro, ha pure generato una mini contestazione in tribuna al termi­ ne del match. A confezionare i regali per gli ospiti ci ha pensato in entrambi i casi il difensore Kamana, procurando loro due palle inattive (rigore e punizione dal limite) abilmente sfruttate da Ferrari e Falconie­ ri. Allo scadere Lepore ha rimesso quasi in discussione il risultato, ma per la Noce­ rina era già calato il sipario. Danilo Franza

GIRONE C

RISULTATI

CLASSIFICA

RISULTATI

BORGOMANERO­PRO PIACENZA 0­2 CASTELLANA­CARAVAGGIO 0­2 LEGNAGO­LECCO 2­0 OLGINATESE­INVERUNO 0­1 PIACENZA­ALZANO CENE 1­0 1­1 PONTISOLA­GOZZANO 0­0 PRO SESTO­DARFO 4­0 SEREGNO­MAPELLOBONATE 1­3 SERIATE­SAMBONIFACESE

Pro Piacenza p. 23; Pro Sesto 21; Inveruno e Piacenza 19; Pontisola 17; Legnago 16; Caravaggio e Sambonifacese 15; Olginatese e Castellana 14; Lecco e Seregno 12; MapelloBonate, Seriate e Darfo 9; Gozzano 8; Alzano Cene 5; Borgomanero 4.

BELLUNO­DRO ESTE­MONTEBELLUNA FERSINA PERGINESE­SACILESE GIORGIONE­MARANO SANVITESE­MONFALCONE TAMAI­UNION RIPA TRIESTINA­SAN PAOLO TRISSINO VALDAGNO­PORDENONE VITTORIO FALMEC­MEZZOCORONA

BARLETTA Una brutta partita e un risul­ tato che rispecchia il prodotto offerto dal­ le due squadre. Recrimina il Barletta che ha avuto a sua disposizione a metà ripre­ sa un rigore che, però, Picci si è fatto re­ spingere da Koprivec. Da rivedere il Peru­ gia apparso scialbo, impacciato e con po­ co ritmo. La squadra di Camplone deve dunque rimandare lo scatto verso la vetta della classifica. Parte bene la squadra umbra che al 4’ sfiora il vantaggio con un colpo di testa fortuito di Cane verso la sua porta ma Liverani respinge. Al 27’ la più ghiotta occasione per gli ospiti, Mazzeo si presenta tutto solo davanti a Liverani, tenta di evitarlo ma il portiere pugliese non si fa sorprendere. Nella ripresa, il Barletta ci mette più grinta e al 12’ Daffara colpisce con il braccio in area. Picci sba­ glia il rigore. L’espulsione di D’Errico com­ plica le cose per il Barletta che però all’ul­ timo secondo sfiora la vittoria con Zigon. Matteo Tabacco

GIRONE D CLASSIFICA 3­1 Pordenone p. 30; Marano 25; Sacilese 18; 0­1 Montebelluna 17; Este 1­3 16; Belluno e Giorgione 15; Triestina 14; San 0­1 Paolo 13; Trissino 2­2 Valdagno, Sanvitese e Mezzocorona 12; 1­1 Vittorio Falmec 11; 1­0 Dro 10; Tamai 8; Monfalcone e 1­3 Union Ripa 6; Fersina 1­2 Perginese 4.

RISULTATI

CLASSIFICA

ATLETICO MONTICHIARI­CLODIENSE 0­2 CORREGGESE­CAMAIORE 0­0 FORCOLI­SANCOLOMBANO 0­0 FORMIGINE­IMOLESE 0­1 FORTIS JUVENTUS­PALAZZOLO 2­0 LUCCHESE­FIDENZA 4­0 MASSESE­CASTELFRANCO 3­1 MEZZOLARA­THERMAL ABANO 2­4 ROMAGNA CENTRO­RICCIONE 1­0

Correggese, Thermal Abano e Lucchese p. 25; Massese e Romagna Centro 19; Fortis Juventus 18; Mezzolara 17; Formigine 15; Imolese 13; Castelfranco e Clodiense 12; Palazzolo 10; Sancolombano e Camaiore 8; Riccione (­ 1) 7; Atletico Montichiari (­1) e Fidenza 6; Forcoli 2.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30

Albese­RapalloBogliasco; Borgosesia­Chiavari; Chieri­ Santhià; Derthona­Asti; Lavagnese­Caronnese; Sestri Levante­Folgore Caratese; Vado­Pro Dronero; Valle d’Aosta­Novese; Verbania­Giana.

Alzano Cene­Borgomanero; Caravaggio­Seregno; Darfo­Piacenza; Gozzano­Seriate; Inveruno­Castellana; MapelloBonate­Pro Sesto; Olginatese­Pontisola; Pro Piacenza­Lecco; Sambonifacese­Legnago.

Dro­Sanvitese; Marano­Belluno; Mezzocorona­Triestina; Montebelluna­Trissino Valdagno; Pordenone­Tamai; Sacilese­Monfalcone; San Paolo­Este; Union Ripa­ Fersina Perginese; Vittorio Falmec­Giorgione.

Camaiore­Atletico Montichiari; Castelfranco­Lucchese; Clodiense­Massese (sabato 9, ore 14); Fidenza­Romagna Centro; Fortis Juventus­Mezzolara; Palazzolo­Correggese; Riccione­ Imolese; Sancolombano­Formigine; Thermal Abano­Forcoli.

GIRONE F

GIRONE G

GIRONE H

GIRONE I

CLASSIFICA

RISULTATI

Pistoiese e Pianese p. 22; Foligno 21; Colligiana 20; Arezzo 19; Ostia Mare 16; Montemurlo e Bastia 15; Trestina 12; Scandicci 11; Flaminia, Spoleto, Fiesolecaldine e Narnese 10; Gualdo C., Sansepolcro e Deruta 9; Pontevecchio 4.

ANCONA­BOJANO FANO­RENATO CURI FERMANA­CIVITANOVESE GIULIANOVA­AGNONESE ISERNIA­MATELICA MACERATESE­AMITERNINA S. RECANATESE­VIS PESARO SULMONA­JESINA TERMOLI­CELANO

CLASSIFICA 8­0 Ancona (­1) p. 23; Termoli 20; Sulmona, 2­0 Maceratese e 0­0 Civitanovese 19; Matelica e Vis Pesaro 2­0 17; Giulianova 16; 0­3 Jesina 15; Celano e Fermana 12; Amiternina 2­0 S. 11; Fano 10; 1­2 Recanatese 9; Agnonese 7; Isernia (­1) 2­0 6; Renato Curi e 1­0 Bojano 4.

RISULTATI ANZIOLAVINIO­BUDONI ARZACHENA­SELARGIUS CYNTHIA­PORTO TORRES ISOLA LIRI­PALESTRINA LATTE DOLCE­MACCARESE OLBIA­LUPA ROMA SAN CESAREO­ASTREA SANTA MARIA MOLE­SORA TERRACINA­FONDI

CLASSIFICA 2­1 San Cesareo e Lupa Roma p. 24; Olbia 22; 2­0 Isola Liri 18; Santa Maria 5­2 Mole e Fondi 17; Terracina e Budoni 16; 3­0 Arzachena 12; 1­2 Cynthia (­1) e Astrea 11; Sora (­1) e 1­5 Selargius 10; 1­0 Latte Dolce e Palestrina 9; Anziolavinio e 3­1 Maccarese 8; 1­1 Porto Torres 4.

RISULTATI

CLASSIFICA

RISULTATI

BISCEGLIE­MARIANO KELLER 0­0 BRINDISI­HYRIA 2­1 FRANCAVILLA­MATERA 2­0 GELBISON­MONOSPOLIS 3­2 GLADIATOR­TARANTO 1­2 GROTTAGLIE­NARDO' non disputata PUTEOLANA­MARCIANISE 0­0 SAN SEVERO­METAPONTINO 2­1 TURRIS­MANFREDONIA 1­1

Marcianise e Turris p. 20; Brindisi (­1) e Monospolis 19; Matera 18; Taranto 16; Hyria e Mariano Keller 14; Manfredonia e Gelbison 13; San Severo e Bisceglie 12; Puteolana (­ 2), Gladiator (­1) e Francavilla 11; Metapontino 8; Grottaglie* 7; Nardò (­13)* ­11. (* una gara in meno).

AGROPOLI­HINTERREGGIO AKRAGAS­LICATA CAVESE­ORLANDINA CITTA' DI MESSINA­GIOIESE DUE TORRI­COMPR. MONTALTO POMIGLIANO­NOTO RENDE­BATTIPAGLIESE SAVOIA­VIBONESE TORRECUSO­RAGUSA

CLASSIFICA 0­0 Savoia p. 27; Akragas 24; Cavese 20; 1­0 Compr. Montalto e 5­0 Torrecuso 18; Battipagliese 16; 1­4 Gioiese, Hinterreggio e 3­1 Orlandina 15; Due Torri e Noto 14; 3­0 Agropoli, Pomigliano e 1­2 Città di Messina 11; Licata (­1), 2­0 Ragusa e Rende 5; 2­0 Vibonese 3.

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30

Deruta­Gualdo C.; Fiesolecaldine­Bastia; Flaminia­Arezzo; Foligno­ Trestina; Montemurlo­Pistoiese; Pianese­Colligiana; Pontevecchio­ Scandicci; Sansepolcro­Ostia Mare; Spoleto­Narnese.

Agnonese­Fermana; Amiternina S.­Isernia; Ancona­Maceratese; Bojano­Giulianova; Civitanovese­Sulmona; Jesina­Recanatese; Matelica­Termoli; Renato Curi­Celano; Vis Pesaro­Fano.

Astrea­Selargius; Budoni­Isola Liri; Fondi­Cynthia; Lupa Roma­ Terracina; Maccarese­Santa Maria Mole; Olbia­Latte Dolce; Palestrina­San Cesareo; Porto Torres­Anziolavinio; Sora­Arzachena.

Bisceglie­Francavilla; Hyria­San Severo; Manfredonia­Brindisi; Marcianise­Grottaglie; Mariano Keller­Turris; Metapontino­Puteolana; Monospolis­Matera; Nardò­Gladiator; Taranto­Gelbison.

Battipagliese­Savoia; Città di Messina­Due Torri; Compr. Montalto­ Pomigliano; Gioiese­Torrecuso; Licata­Rende; Noto­Agropoli; Orlandina­Akragas; Ragusa­Cavese; Vibonese­Hinterreggio.


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

29

SECONDA DIVISIONE 10a GIORNATA Girone A

Real Vicenza, è sorpasso Volano Bassano e Rimini Cuneo e Renate, che pari Torna in vetta il Real Vicenza, che va sotto a Forlì e poi ribalta la situazione vincendo: il rigore del capocannoniere Alessandro (10 gol) è stato fatto tirare due volte perché nella prima trasformazione (a segno) erano entrati alcuni giocatori in area; il Forlì ha lasciato in tribuna Petrascu, che sta per essere trasferito all’Imolese in D. Il Monza perde la vetta dopo il pari interno contro un Castiglione che ha visto sfumare la prima vittoria dopo essere andato in vantaggio: i brianzoli si consolano con il rientro di Gasbarroni dopo l’infortunio. Salgono forte due big : il Rimini che ha vinto il derby contro la Spal (terza espulsione per il tecnico di

casa Marco Osio), il Bassano che ha travolto con un poker l’Alessandria (terzo gol in tre partite per il ventenne Maistrello) Vivace 2­2 nel derby tra Bra e Cuneo, che si è giocato nello stadio del capoluogo visto che l’impianto di Bra non è ancora pronto: Omar Torri ha rimediato al 2­0 del Bra. Idem il Renate nella gara del ritorno di Antonio Sala dopo il divorzio: il Mantova vinceva 2­0, poi è stato preso dai rigori di Scaccabarozzi, mentre nel finale (quando gli avversari erano rimasti in 9) Gualdi ha colpito una traversa sfiorando il 3­2. Prima gara casalinga e prima vittoria per Marco Cari dal suo arrivo sulla panchina della Torres.

FORLI’

1

REAL VICENZA

2

MARCATORI Docente (F) al 6’ p.t.; Alessandro (RV) su rigore al 28’, Lavagnoli (RV) al 35’ s.t. FORLI’ (3­4­3) Tonti 6; Jidayi 6, Vesi 5,5, Gerolino 6; Sam­ paolesi 5, Bergamaschi 6,5 (dal 34’ s.t. Forte s.v.), Evan­ gelisti 5,5, Boron 5,5; Tonelli 5 (dal 17’ s.t. Melandri 5), Do­ cente 6,5, Nappello 5,5 (dal 22’ s.t. Senese 5). (Casadei, Fonte, Torelli, D’Angelo). All. Bardi 5,5. REAL VICENZA (4­3­3) To­ mei 6; Niero 6, Stefani 6, Mei 5,5, Porcino 6; Sandrini 6 (dal 1’ s.t. Pradolin 6,5), Bacher 5,5 (dal 23’ s.t. Caporali 6), Mala­ gò 6,5; Lavagnoli 7, Strizzolo 6, Alessandro 6,5. (Bagherini, Tricoli, Busatto, Pavic, Ma­ grassi). All. Vittadello 7. ARBITRO Boggi di Salerno 6. NOTE spettatori 900 circa; paganti e abbonati nc, incas­ so di circa 2.600 euro. Am­ moniti Bacher, Jidayi, Berga­ maschi, Gerolino, Malagò e Forte. Angoli 2­9. (g.c.)

Girone B

Cosenza, pari a Messina Giglio­gol lancia il Foggia Lamezia: via Costantino Il Cosenza supera anche la tappa di Messina dopo una bella partita, che la capolista avrebbe vinto se il portiere di casa Fumagalli non avesse negato il gol nel finale con due grandi parate. Alle spalle prosegue l’imbattibilità del Teramo, che nel big match ha imposto alla Casertana il primo 0­0 stagionale. Tra le prime non ha vinto nessuno: l’unica squadra che ha fatto un bel balzo in avanti è stata il Foggia (13 punti nelle ultime 7 partite), che grazie alla rete dell’esperto Giuseppe Giglio ha aperto la crisi del Gavorrano (4 punti in 7 gare): trema la panchina di Gabriele Cioffi. E’ saltata invece un altro tecnico: non sa più vincere la Vigor Lamezia,

che non batte nemmeno il fanalino Arzanese e nelle ultime 6 giornate ha fatto 4 pari e 2 sconfitte; in serata è stato esonerato il tecnico Costantino, in arrivo c’è Paolucci. Due vittorie per 2­1 in trasferta: le firmano Ischia e Chieti, che prima passano in svantaggio e poi firmano il ribaltone segnando due reti; da segnalare che a Sorrento è stato osservato un minuto di silenzio per l’ex portiere Franco Moscarella, appena scomparso. Secondo gol di fila per Davide Matteini, che porta in vantaggio il Tuttocuoio poi ripreso dal Martina. Sabato il Castel Rigone aveva vinto 1­0 l’anticipo: il Melfi si è arreso soltanto al rigore di Tranchitella.

MESSINA

0

COSENZA

0

MESSINA (3­5­2) Lago­ marsini 6,5; Cucinotta 6 (dal 33’ s.t. Caldore s.v.), Ignoffo 6, Silvestri 6; Guerriera 5,5, Bucolo 6,5, Guadalupi 5,5 (dal 38’ s.t. Simonetti s.v.), Ferreira 6,5, Quintoni 6; Chiaria 6, Lasagna 5 (dal 20’ s.t. Corona 6). (Iuliano, Bol­ zan, Gherardi, Buongiorno). All. Catalano 6,5. COSENZA (4­3­3) Frattali 6,5; Palazzi 6, Blondet 6,5, Guidi 6, Mannini 6; Bigoni 6,5, Giordano 6,5, Meduri 6,5; Alessandro 6,5 (dal 29’ s.t. Calderini s.v.), De An­ gelis 7, Mosciaro 6 (dal 43’ s.t. Napolano s.v). (Orlandi, Adamo, Carrieri, Pepe, Criaco). All. Cappellacci 6,5. ARBITRO Proietti di Terni 6. NOTE spettatori 2.500 cir­ ca; paganti, abbonati e in­ casso non comunicati. Am­ moniti Lasagna, Ferreira, Ignoffo, Guidi e Bucolo. An­ goli 9­6. (o.r.)

MONZA

1

BASSANO

4

RIMINI

2

SANTARCANGELO

0

TERAMO

0

APRILIA

1

SORRENTO

1

FOGGIA

1

CASTIGLIONE

1

ALESSANDRIA

2

SPAL

1

PERGOLETTESE

0

CASERTANA

0

ISCHIA

2

CHIETI

2

GAVORRANO

0

MARCATORI Maistrello (B) al 20’, Taddei (A) al 25’, Semenza­ to (B) al 28’ p.t.; Proietti (B) al 26’, Berrettoni (B) al 38’, Marco­ ni (A) al 41’ s.t. BASSANO (4­2­3­1) Rossi 6,5; Toninelli 7, Pelagatti 6,5, Bizzot­ to 6,5, Semenzato 7; Cenetti 7, Proietti 7; Cortesi 6,5, Furlan 7 (dal 27’ s.t. Berrettoni 7), Guc­ cione 7 (dal 33’ s.t. Zanella s.v.); Maistrello 7 (dal 41’ s.t. Pietri­ biasi sv). (Lombardi, Stevanin, Bortoli, Iocolano). All. Petrone 7. ALESSANDRIA (3­4­3) Servili 6; Mariotti 5,5, Cammaroto 5,5 (dal 38’ p.t. Sabato 6), Sirri 5; Spighi 5,5 (dal 34’ s.t. Tanaglia s.v.), Cavalli 5,5, Caciagli 5,5 (dal 15’ s.t. Rantier 5,5), Mora 6,5; Taddei 6,5, Scotto 5,5, Mar­ coni 6,5. (Poluzzi, Pappaianni, Romano, Filiciotto). All. Notari­ stefano 5,5. ARBITRO Mastrodonato di Molfetta 5,5. NOTE spettatori 700 circa; pa­ ganti, abbonati e incasso nc. Espulso Sirri al 38’ s.t.; ammo­ niti Rossi, Bizzotto, Semenzato e Caciagli. Angoli 3­8. (v.p.)

MARCATORI Orlandi (C) al 36’ p.t.; Valagussa (M) al 17’ MONZA (4­3­1­2) Castelli 5,5; Franchino 6, Zullo 5,5, Polenghi 6, Anghileri 5,5; Vi­ ta 6,5, Calliari 5,5, Valagus­ sa 7; Candido 6 (dal 19’ s.t. Gasbarroni 6); Sinigaglia 6 (dal 30’ s.t. Fisher 5,5), Fi­ notto 6 (dal 30’ s.t. Terrani 6). (Teodorani, Galimberti, Grauso, Bianchi). All. Asta 6. CASTIGLIONE (4­4­2) Iali 6,5; Dal Compare 5,5, Ruffini 6,5, Lanzolla 6,5, Pini 6,5; Gambaretti 6 (dal 38’ s.t. Oli­ boni s.v.), Mangili 5,5, Sevie­ ri 6 (dal 20’ s.t. Patacchiola 6), Orlandi 7; Munarini 6 (dal 20’ s.t. Maccabiti 6), Curcio 6,5. (Bonato, Zaro, Cardella, Rossi). All. Ciulli 6,5. ARBITRO Cifelli di Campo­ basso 6. NOTE paganti 238, abbonati 606, incasso di 3.477 euro. Ammoniti Mangili, Curcio e Polenghi. Angoli 10­7. (m.d.)

BRA

2

CUNEO

2

PORTO TOLLE VIRTUS VERONA

MARCATORI Ferrario (B) su rigore al 34’ p.t.; Prizio (B) su rigore al 10’, Torri (C) al 17’ su rigore e al 45’ s.t. BRA (4­3­1­2) Cicioni 5,5; Passerò 6, Prizio 7, Botturi 6 (dal 38’ p.t. Rossi 6), Serino 6,5; Tettamanti 5,5 (dal 30’ s.t. Diarra s.v.), Briano 6, Campa­ naro 7; Santoni 6,5 (dal 21’ s.t. Barbaro 6); Ferrario 6,5, Dalla Costa 5,5. (Vavassori, Valeria­ no, Isoardi, Fumana). All. Dai­ dola 5 (Calamita squalificato). CUNEO (4­3­3) Anacoura 6; D’Alessandro 5, A. Cristini 5,5, Mucciante 6, Donida 5,5; Pa­ lazzolo 6,5 (dal 34’ s.t. Maimo­ ne s.v.), Hamlili 6, M. Cristini 6; Tempesti 5,5 (dal 38’ p.t. Rug­ geri 6,5), Torri 8, Corsetti 5,5 (dal 30’ s.t. Martini 5,5). (Ga­ gliardini, Quitadamo, Falasca, Bassi Borzani). All. Sottil 7. ARBITRO Guccini di Albano Laziale 5. NOTE paganti 685, abbonati 50, incasso di circa 4.800 eu­ ro. Espulsi D’Alessandro al 33’ p.t. e M. Cristini all’8’ s.t.; amm. Ferrario, Rossi, Hamlili, Cor­ setti e Torri. Angoli 3­7. (d.l.)

RENATE

2

2

MANTOVA

2

SQUADRE REAL VICENZA

20 10 6 2

2 20 12

MONZA

19 10 5 4

1 20 15

BASSANO

RETI F S

18 10 5 3 2 20 13

SANTARCANGELO 18 10 5 3 2 12 5 RIMINI (­1)

18 10 5 4

1 18 12

PERGOLETTESE

16 10 4 4

2 9

VIRTUS VERONA

15 10 4 3 3 11 9

ALESSANDRIA

14 10 3 5 2 14 11

RENATE

14 10 3 5 2 10 8

CUNEO

13 10 3 4 3 14 11

MANTOVA

12 10 2 6 2 20 19

SPAL

11 10 2 5 3 13 14

BASSANO­ALESSANDRIA BRA­CUNEO FORLI'­REAL VICENZA MONZA­CASTIGLIONE PORTO TOLLE­VIRTUS VERONA RENATE­MANTOVA RIMINI­SPAL SANTARCANGELO­PERGOLETTESE TORRES­BELLARIA

4­2 2­2 1­2 1­1 0­2 2­2 2­1 0­0 1­0

7

FORLI'

11 10 3 2 5 14 17

TORRES

10 10 2

4 4 10 15

PORTO TOLLE

7 10 1

4 5 10 15

BELLARIA (­1)

7 10 2

2 6 10 16

CASTIGLIONE

6 10 0 6 4

BRA

5 10 1

7 17

7 10 26

UPROMOSSE UPLAYOFF URETROCESSE

MARCATORI Fortunato (M) al 16’ p.t.; Floriano (M) al 6’, Scaccabarozzi (R) su rigore al 26’ e al 45’ s.t. RENATE (4­3­3) Santurro 6; Adobati 6,5, Morotti 6,5, Ador­ ni 6, Gavazzi 6,5; Chimenti 5,5 (dal 7’ s.t. Spampatti 6,5), Bal­ do 6, Gualdi 6; Bernasconi 6, Florian 5,5 (dal 18’ s.t. Castel­ lani 6,5), Scaccabarozzi 7,5. (Cincilla, Bonfanti, Prete, Mu­ chetti, Lauricella). All. Boldini 7. MANTOVA (4­3­3) Festa 6,5; Cardin 5,5, Bini 5, Olivi 5,5, Vecchi 6; Spinale 6, Quadri 5,5, Fortunato 5,5; Zanetti 7 (dal 20’ s.t. Gilioli 5,5), Masini 5 (dal 38’ s.t. De Respinis s.v.), Floriano 6,5 (dal 27’ s.t. Rickler 5,5). (Bavena, Creati, Ponda­ co, Cavagna). All. Sala 6. ARBITRO Rapuano di Rimini 5,5. NOTE spettatori 350 circa; abbonati 75, paganti e incasso nc. Espulsi Fortunato al 41’ s.t. e Bini al 46’ s.t.; ammoniti Ado­ bati, Masini, Floriano, Vecchi e Cardin. Angoli 10­2. (f.c.)

RISULTATI

PARTITE PT G V N P

2

0

MARCATORI Conti al 14’ p.t.; Mensah al 24’ s.t. PORTO TOLLE (4­3­3) Pas­ sarella 5,5; Dall’Ara 5,5 (dal 37’ s.t. Albertini s.v.), Fiorini 5, Bertoli 5,5, Ghosheh 5; Conti 5,5 (dal 18’ s.t. Depetris 5,5), Segato 6, Pettarin 5,5; Fer­ retti 6, Gherardi 5,5, Maran­ gon 6 (dal 23’ s.t. Baldrocco 5,5). (Del Bino, Petras, Ciara­ mitaro, Margarita). All. Zuc­ carin 5,5. VIRTUS VERONA (4­4­2) Paleari 6; Peroni 6, Trainotti 6, Lechtaler 6,5, Cosner 6 (dal 26’ s.t. Guzzo s.v.); Santuari 6, Frendo 6, Mazzetto 6, Scapini 6; Conti 6,5 (dall’8’ s.t. Rizzi 6), Mensah 7 (dal 33’ s.t. Odo­ gwu s.v.). (Favaro, Pagan, Ovianoh, Lallo). All. Fresco 6. ARBITRO Ruberto di Nocera Inferiore 6,5. NOTE spettatori 500 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Scapini, Mensah, Segato e Gherardi. Angoli 6­0. (l.fr.)

2a DIVISIONE GIRONE A

MARCATORI Martinelli (R) al 27’ p.t.; Fall (R) al 13’, Varric­ chio (S) su rigore al 19’ s.t. RIMINI (4­3­3) Scotti 6,5; A. Brighi 6, Rosini 6,5, Martinelli 7, Sereni 6,5; Spinosa 6, M. Brighi 7, Valeriani 6,5 (dal 28’ s.t. Del Sole 6); Nicastro 6,5 (dall’11’ s.t. Morga 6), Fall 6,5, Baldazzi 7 (dal 43’ s.t. Gaspe­ roni s.v.). (Zanier, Cancelloni, Amati, Bussi). All. Osio 6,5. SPAL (5­3­2) Menegatti 7; Rosseti 5,5 (dal 38’ s.t. Paro s.v.), D’Orsi 5,5 (dal 26’ s.t. Fantoni 6), Cenerini 5,5, Silve­ stri 5,5, Lazzari 6; Landi 6, Ca­ pellupo 6, Di Quinzio 6,5; Var­ ricchio 5,5, Cozzolino 5 (dal 17’ s.t. Personè 6). (De Marco, Pa­ loni, Braiati, Banzato). All. Gadda 5,5. ARBITRO Giovani di Grosseto 5. NOTE spettatori 1.500 circa; abbonati 507, paganti e incas­ so non comunicati. Espulso il tecnico Osio al 30’ s.t.; ammo­ niti Silvestri, Spinosa, Marti­ nelli, Valeriani e Personè. An­ goli 5­3. (c.c.)

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30 ALESSANDRIA­SANTARCANGELO BELLARIA­FORLI' BRA­BASSANO CASTIGLIONE­RENATE MANTOVA­PORTO TOLLE PERGOLETTESE­MONZA REAL VICENZA­TORRES SPAL­CUNEO VIRTUS VERONA­RIMINI

MARCATORI 10 RETI Alessandro (3, Real Vicenza). 7 RETI Torri (1, Cuneo); Sinigaglia (2, Monza); Nicastro (Rimini); Varricchio (3, Spal). 6 RETI Floriano (1, Mantova). 5 RETI Berrettoni (1, Bassano); Masini (Mantova).

SANTARCANGELO (4­3­1­2) Nardi 6; Beccaro 6,5, Fedi 6, Garaffoni 6,5, G. Rossi 6; Pa­ pa 6 (dal 20’ s.t. Pasi 6), Bisoli 6, Mariani 6,5; P. Rossi 5,5 (dal 39’ s.t. Obeng s.v.); Radoi 5,5 (dal 20’ s.t. Piccoli 6,5), Graziani 6. (Calderoni, Bene­ detti, Cola, Porcino). All. Fra­ schetti 6. PERGOLETTESE (5­3­2) Grandi 6,5; Iovine 6, Scietti 6,5, Sembroni 5,5, Ferri 6,5 (dal 30’ p.t. Davini 6), Mari­ noni 6; Esposito 6, Tacchi­ nardi 5,5 (dal 39’ s.t. Sambu­ garo s.v.), Zanola 6; Bertaz­ zoli 6 (dal 28’ s.t. Zerbo 5,5), Bardelloni 5,5. (Steni, Ferra­ ra, Di Cesare, Chessa). All. Giunta 6. ARBITRO Candeo di Este 5,5. NOTE spettatori 600 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Nessun am­ monito. Angoli 5­5. (l.z.)

TORRES BELLARIA

1 0

MARCATORE Pagliaroli al 43’ s.t. TORRES (4­3­3) Trini 6; De Gol 6,5 (dal 38’ s.t. Essabr 6), Sentinelli 6, Agius 6, Cortelli­ ni 6,5; Guerri 6, Bottone 6, Pingue 6 (dal 13’ s.t. Accardo 6); Pagliaroli 7, Angelilli 6 (dal 17’ s.t. Scarpa 6), Filippi­ ni 6,5. (Nurra, Bianchi, De Gennaro, Lisai). All. Cari 6. BELLARIA (4­4­2) Caroppo 6,5; Del Pivo 6, Jefferson 5,5, Sabatucci 5, D’Angelo 5; Ar­ zamendia 5, Perini 6, Ulizio 6 (dal 38’ s.t. Beghetto s.v.), Iz­ zillo 6,5 (dal 12’ s.t. Kyerema­ teng 6); Fioretti 6 (dal 44’ s.t. Grandi s.v.), Cesca 6. (Guer­ ci, Sirigu, Leone, Di Stefano). All. Catalano 5,5. ARBITRO Ranaldi di Tivoli 6. NOTE paganti 580, abbonati 150, incasso di 5.041 euro. Espulso D’Angelo al 38’ s.t.; ammoniti D’Angelo, Guerri, Caroppo e Scarpa. Angoli 10­1. (g.d.)

TERAMO (4­4­2) Narduz­ zo 6,5; Scipioni 6, Ferrani 6, Speranza 7, De Fabritiis 5,5; Sassano 6 (dal 18’ s.t. Pe­ trella 6), Lulli 6, Cenciarelli 6, Di Paolantonio 6 (dal 36’ s.t. Gaeta s.v.); Dimas 6 (dal 18’ s.t. Casolla 5,5), Bernar­ do 6. (Otranto, Arcuri, Cai­ di, Pacini). All. Vivarini 6. CASERTANA (4­2­3­1) Fu­ magalli 7,5; D’Alterio 6, Ri­ naldi 5, Idda 6, Pezzella 6,5; Cruciani 7, Correa 6,5 (dal 24’ s.t. Marano 6); Alvino 6 (dal 7’ s.t. Conti 6), Mancino 6,5, Kolawole 6,5; Varriale 6 (dal 32’ s.t. Bruno 6). (Vi­ gliotti, Cucciniello, Baclet, Caturano). All. Ugolotti 6,5. ARBITRO Rocca di Vibo Valentia 6. NOTE paganti 1.100, abbo­ nati 277, incasso di circa 7.500 euro. Espulso Rinaldi al 5’ s.t.; ammoniti Ferrani, Scipioni, Cenciarelli e D’Al­ terio. Angoli 8­4. (g.lomb.)

COPPA ITALIA

Mercoledì si giocano quattro gare Mercoledì si chiude la seconda fase di Coppa Italia e comincia la terza. SECONDA FASE Salernitana­ Catanzaro (ore 15). TERZA FASE GIRONE A Pro Patria­Cuneo (ore 18): rip. Cremonese. GIRONE B Entella­ Vicenza (sabato, ore 14.30): rip. Monza. GIRONE C Grosseto­Lecce (ore 14.30): rip. Perugia. GIRONE D Ischia­ Frosinone (ore 14).

MARCATORI Montella (A) su rigore al 12’, Mora (I) al 37’ p.t.; Masini (I) al 41’ s.t. APRILIA (4­4­2) Ragni 5; Corsi 5, Cafiero 5,5, Del Duca 6, Frigerio 6; Marfisi 5,5 (dal 13’ s.t. D’Anna 6), Amadio 6, Rante 5,5, Mazzarani 5,5; Montella 6 (dal 20’ s.t. Petagi­ ne 5,5), Barbuti 5,5 (dal 7’ s.t. Ferrari 5,5). (Caruso, Casan­ tini, Fabiani, Marino). All. Bi­ lotta 5 (Ferazzoli squalificato). ISCHIA (4­3­3) Pane 6; Fini­ zio 6 (dal 21’ s.t. Pedrelli 6), Cascone 6, Mattera 6,5, Mora 6,5; Catinali 6 (dal 32’ s.t. Lic­ cardo 6,5), Nigro 6,5, Alfano 6; Longo 6, Austoni 5,5 (dal 18’ s.t. Masini 7), Schetter 6. (Mennella, Rainone, De Fran­ cesco, Arcamone). All. Cam­ pilongo 7. ARBITRO Zanonato di Vicen­ za 6. NOTE spettatori 400 circa; abbonati 36, paganti e incas­ so non comunicati. Ammoniti Barbuti, Austoni, Mora, Rante e Catinali. Angoli 4­1. (f.gr.)

VIGOR LAMEZIA

1

NORMANNA

2

ARZANESE

1

POGGIBONSI

1

MARCATORI Ripa (A) al 12’ p.t.; Scarsella (VL) al 28’ s.t. VIGOR LAMEZIA (4­2­3­1) Rosti 6,5; Rapisarda 5,5 (dal 23’ s.t. Voltasio 7), Marchetti 7, Strumbo 5,5, Malerba 6,5; Romano 6, Scarsella 7; D’Ami­ co 5,5 (dal 42’ s.t. De Giorgi s.v.), Padulano 6 (dal 47’ p.t. Rondinelli 6), Carbonaro 6; Del Sante 6. (Bibba, De Martino, Gona, Perrino). All. Costantino 5,5. ARZANESE (5­3­2) Fiory 6,5; C. Improta 6, Monaco 6, Caso 6, Castellano 6, Funari 6 (dal 30’ s.t. Picascia s.v.); Ausiello 6, Gori 6, Leone 6 (dal 22’ s.t. Giacinti 6); U. Improta 6,5, Ripa 6,5 (dal 24’ s.t. Merito 6). (Mor­ mile, Monti, Giannusa, Figlio­ lia). All. Marra 6,5. ARBITRO Perotti di Legnano 6. NOTE spettatori 850 circa; paganti e abbonati non comu­ nicati, incasso di circa 3.800 euro. Ammoniti D’Amico, De Giorgi, Caso, Castellano, U. Improta, Gori, Fiory e Funari. Angoli 9­5. (f.c.)

Prima divisione: nessuna retrocessione Playoff allargati con 8 squadre a girone Seconda: le prime 9 restano in Lega Pro

PRIMA DIVISIONE Non ci sono retrocessioni. La prima classificata sale diretta in Serie B, mentre ai playoff vanno dalla seconda alla nona classificata. Negli spareggi promozione il primo turno sarà con gara unica sul campo della meglio piazzata, poi ci saranno semifinali e finali con la solita procedura.

MARCATORI Pera (P) su rigo­ re al 30’, Orlando (N) al 38’ p.t.; Di Vicino (N) al 29’ s.t. NORMANNA (4­3­1­2) D’Ago­ stino 6; Nocerino 6,5, Prevete 6,5, Di Girolamo 6, Esposito 6 (dal 44’ s.t. Djibo s.v.); Del Pre­ te 6 (dal 19’ s.t. Varsi 6), Gatto 6, Suarino 6,5; Di Vicino 7 (dal 37’ s.t. Vicentin s.v.); Galizia 6, Orlando 6,5. (Salese, Miraglia, Villanova, Castaldi). All. Di Co­ stanzo 6,5. POGGIBONSI (4­2­3­1) Anes­ sa 6; Tafi 6,5 (dal 32’ s.t. Gucci s.v.), Pupeschi 6 (dal 37’ s.t. Roveredo s.v.), Checchi 6, De Vitis 6,5; Baldassin 6, Croce 6,5; Ferri Marini 6 (dal 8’ s.t. Scampini 6), Pera 6,5 Civilleri 6; Scardina 6,5.(Magolini, Me­ negaz, Rebuscini, Tessari). All. Tosi 5,5. ARBITRO Pagliardini di Arez­ zo 6. NOTE spettatori 400 circa; paganti, abbonati e incasso nc. Espulso Di Girolamo al 41’ s.t.; ammoniti Checchi, Pera, D’Agostino, Prevete, Di Vicino e Varsi. Angoli 0­5. (g.ar.)

SECONDA DIVISIONE Questa categoria è destinata a sparire, quindi in ogni girone 9 squadre resteranno in Lega Pro e altre 9 scenderanno in Serie D. Sono previsti playoff tra nona, decima, undicesima e dodicesima con svolgimento tradizionale: la squadra che li vince, resterà in Lega Pro. INCENTIVI Sia in Prima che in Seconda divisione le squadre avranno incentivi economici legati al piazzamento in classifica e al numero dei giovani utilizzati.

SQUADRE

PARTITE PT G V N P

RETI F S

COSENZA

21 10 6 3

TERAMO

20 10 5 5 0 16 6

1 14 7

CASERTANA

17 10 5 2 3 11 7

VIGOR LAMEZIA

16 10 4 4

POGGIBONSI

15 10 4 3 3 14 10

TUTTOCUOIO

14 10 3 5 2 16 12

MELFI

14 10 3 5 2 12 8

FOGGIA

14 10 3 5 2 13 10

CHIETI (­1)

13 10 4

2

4 11 9

CASTEL RIGONE

13 10 4

1

5 11 14

NORMANNA

13 10 4

1

5 11 14

SORRENTO

12 10 3 3 4 14 12

ISCHIA

12 10 2 6 2

APRILIA

12 10 3 3 4 15 20

MARTINA

10 10 2

4 4 9 14

MESSINA

9 10 1

6 3 6 11

GAVORRANO

8 10 1

5 4

ARZANESE

3 10 0 3

2 13 10

7

UPROMOSSE UPLAYOFF URETROCESSE

7

MARCATORE Giglio al 16’ s.t. FOGGIA (3­4­3) Narciso 6; Loiacono 6, D’Angelo 6, Sciannamé 5,5; Agostinone 6,5 (dal 31’ s.t. Licata 5,5), Quinto 6,5, Agnelli 6, D’Alloc­ co 5,5 (dal 19’ s.t. Grea 6); Ve­ nitucci 5,5 (dal 39’ s.t. Leo­ netti s.v.), Giglio 7, Cavallaro 6. (Monaco, Savarise, Filosa, Zizzari). All. Padalino 6,5. GAVORRANO (4­4­2) Forte 6; Angelino 6,5, Mazzanti 6, Fatticcioni 5,5, Ropolo 6; Santini 6, Bianchi 6, Zane 6, Potenza 6,5; Falomi 5,5, Noc­ ciolini 5,5 (dal 21’ s.t. Fiordia­ ni 6). (Grossi, Fusar Bassini, Fossati, Vinci, Gentili, Bian­ coni). All. Cioffi 6. ARBITRO Bertani di Pisa 5,5. NOTE spettatori 2.500 circa; abbonati 1.304, paganti e in­ casso non comunicati. Am­ moniti Mazzanti, Quinto, Po­ tenza, Angelino e Agnelli. An­ goli 5­6. (r.p.)

MARTINA

1

TUTTOCUOIO

1

MARCATORI Matteini (T) al 5’, Belleri (M) al 36’ p.t. MARTINA (4­3­3) Modesti 5,5; Dispoto 6, Salvatori 6, Zammuto 6, Nonni 6; Di Lauri 6 (dal 34’ s.t. Belli s.v.), Gai 6, Provenzano 5,5 (dal 26’ s.t. Aperi 6); Bozzi 6, Belleri 6,5, Petrilli 6 (dal 22’ s.t. Ilari 6). (Laghezza, Nucera, Bilello, Rocchi). All. Bocchini 6. TUTTOCUOIO (4­4­2) Bacci 6,5; Arvia 6,5, Falivena 6,5, F. Colombini 6,5, Cacelli 6,5; Giannattasio 6,5 (dal 15’ s.t. Rosati 6,5), Pane 6,5, Salza­ no 7,5, Di Giuseppe 6,5 (dal 42’ s.t. Barba s.v.); Cherillo 6,5, Matteini 7. (Morandi, S. Colombini, Carroccio, Akra­ povic). All. Alvini 6,5. ARBITRO Spinelli di Terni 7. NOTE spettatori 700 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Di Lauri, Gai, Pane e Rosati. Angoli 5­6. (t.m.)

RISULTATI

2a DIVISIONE GIRONE B

IL REGOLAMENTO

Questo il regolamento di Prima e Seconda divisione nella stagione della riforma in vista di una Lega Pro unica che dalla stagione 2014 15 vedrà soltanto tre gironi da 20 squadre.

MARCATORI Catania (S) all’8’, Gaeta (C) al 33’, Rossi (C) al 45’ s.t. SORRENTO (4­3­3) Polizzi 6; Imparato 5, Benci 6, Villagatti 6, Caldore 5; Esposito 5 (dal 31’ p.t. Lettieri 5), Danucci 6, Coppola 6; Catania 6 (25’ s.t. Margarita 6), Improta 6, Maio­ rino 5 (dal 39’ st. Pantano s.v.). (Miranda, Coulibaly, Canotto, Chinellato). All. Chiappino 5,5. CHIETI (4­2­3­1) Robertiello 6; De Giorgi 6, Terrenzio 6, Da­ leno 6, Di Filippo 5,5; Della Penna 6,5, Guitto 5 (dall’11’ s.t. Borgese 5); La Selva 5 (dal 35’ s.t. Rossi 6,5), Gaeta 6,5, Be­ rardino 5,5 (dall’11’ s.t. Mangia­ casale 6); Guidone 5,5. (Galli­ netta, Dascoli, Di Properzio, Turi). All. Di Meo 6,5. ARBITRO Capilungo di Lecce 5. NOTE paganti 220, abbonati 136, inc. di 2.632 euro. Espulsi Lettieri al 39’ p.t., il tecnico Chiappino nell’intervallo, Cal­ dore al 37’ s.t. e Borgese al 40’ s.t.; amm. Della Penna, Guitto, Guidone, Mangiacasale, Gaeta e La Selva. Angoli 6­3. (an.si.)

8

7 14 4 18

APRILIA­ISCHIA CASTEL RIGONE­MELFI FOGGIA­GAVORRANO MARTINA­TUTTOCUOIO MESSINA­COSENZA NORMANNA­POGGIBONSI SORRENTO­CHIETI TERAMO­CASERTANA VIGOR LAMEZIA­ARZANESE

1­2 1­0 1­0 1­1 0­0 2­1 1­2 0­0 1­1

PROSSIMO TURNO

DOMENICA 10 NOVEMBRE ore 14.30 ARZANESE­NORMANNA CASERTANA­FOGGIA CHIETI­TUTTOCUOIO GAVORRANO­MESSINA ISCHIA­CASTEL RIGONE MELFI­MARTINA POGGIBONSI­COSENZA SORRENTO­TERAMO VIGOR LAMEZIA­APRILIA

MARCATORI 7 RETI Tranchitella (2, Castel Rigone). 6 RETI Cavallaro (3, Foggia). 5 RETI Montella (1, Aprilia); Mancino (1, Casertana); De Angelis (2, Cosenza); Orlando (Normanna); Dimas (1, Teramo).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

FORMULA 1 GP ABU DHABI DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESI ABU DHABI (Emirati Arabi Uniti)

Aggressivo, spietato, stratosferico, furbo. In una pa­ rola? Sebastian Vettel. Aggres­ sivo perché è esploso dai bloc­ chi di partenza ben determina­ to a passare per primo alla cur­ va iniziale; spietato perché sabato aveva illuso Mark Web­ ber di essere tornato sulla ter­ ra; stratosferico perché una volta al comando ha impresso alla corsa un ritmo impossibi­ le: conclusa la prima serie di soste ai box, aveva un vantag­ gio di 27” su Webber, anche se l’australiano aveva pagato caro l’essere rimasto negli scarichi di Nico Rosberg per i primi set­ te giri. Infine furbo perché i do­ nuts stavolta li ha fatti in tutta sicurezza, in una via di fuga, per poi tornare regolarmente al parco chiuso, evitando così ogni tipo di sanzione. Record Con la settima vitto­ ria di fila, Vettel ha eguagliato l’idolo Michael Schumacher, capace di fare altrettanto nel 2004. Quella di allora era una Ferrari stile Red Bull, mentre ad Abu Dhabi la truppa di Ma­ ranello si è dovuta accontenta­ re di un 5° posto in rimonta di Fernando Alonso e di un 8° di Felipe Massa, coi due che han­ no rimediato distacchi abissa­ li: 1’07” e 1’22”. Con un’auto inferiore, la Ferrari ha scelto di giocare d’azzardo con una strategia alla… Lotus: primo stint lungo con le soffici e poi decidere se restare su una so­ sta o passare a due. Fernando, che dopo aver recuperato due posti era rimasto negli scarichi di Massa, ha compiuto la prima sosta al 16° giro, Felipe due tor­ nate più tardi. Ma da lì in poi è stato lo spagnolo a scatenarsi: rientrato in pista 14°, ha sca­ valcato Perez, Bottas e infine Hülkenberg per ritrovarsi di nuovo dietro il brasiliano.

Insaziabile come Ascari e Schumi c’è solo Seb Al via distrugge Webber e Rosberg e si prende una vittoria da record La Ferrari risorge con la strategia: Alonso risale fino al 5° posto

VET7EL Raikkonen si tocca dopo pochi metri con Van der Garde ed è costretto al ritiro

Giallo Fernando ha avuto via libera solo dopo il secondo, in­ felice, pit stop di Felipe (38° gi­ ro) più lungo per un problema con l’anteriore sinistra. Ma ciò che ha rabbuiato il brasiliano è stata la scelta delle mescole: «Ero convinto che mi montas­ sero le morbide, col primo tre­

Massa chiude 8°. Ma nei Costruttori la Mercedes allunga: ora è a +11 sulla rossa

LA PARTENZA Seb scappa, poi c’è Rosberg Webber dalla pole si ritrova 3° COLOMBO

AL PRIMO GIRO Kimi tocca Van der Garde: out Raikkonen non finisce il 1° giro IPP DA TV

ilPersonaggio SEBASTIAN VETTEL

«È un trionfo per papà e mamma» «Le persone parlano del filotto, ma non vedono il lavoro che c’è dietro. I donuts? La gente meritava lo show»

no avevo fatto 18 giri. È stato un errore». Per Domenicali in­ vece sarebbe stata una mossa azzardata: «Non avrebbe fini­ to». Non così Alonso che si è fermato al 44° giro. Lo spagno­ lo con le Pirelli soffici a suon di giri veloci, ha completato la ri­ monta passando Sutil, Hamil­ ton e Di Resta. Ma poco prima aveva rischiato uscendo dai box: si era ritrovato fianco a fianco con la Toro Rosso di Ver­ gne, che non concedendogli spazio, lo aveva costretto a mettere le quattro ruote fuori dal tracciato. Regolare? I com­ missari, dopo aver messo i due

AL 28° GIRO Hülk, che rischio con Perez Per Hülkenberg un drive through IPP DA TV

DAL NOSTRO INVIATO ABU DHABI

Perfetto. Imprendibile. Imbattibile. Di­ venta difficile coniare aggettivi per un Seba­ stian Vettel sempre più sublime e proiettato nella storia della F.1. «Il livello che Sebastian ha raggiunto è fenomenale. Il suo compagno è un ottimo pilota, ma guardate dove è fini­ to». A dare tale investitura al quattro volte iri­ dato è Christian Horner, che di Sebastian e Mark Webber è il capo: ieri grazie all’ennesi­ ma doppietta la Red Bull è arrivata a quota 100 podi in Formula 1. Donuts Simpatico. Genuino. E pure un po’ strafottente. Otto giorni fa, in India, era sta­ to punito dai commissari con 25 mila euro e una reprimenda per avere festeggiato vitto­ ria e titolo con i testacoda davanti alla tribu­ na centrale. Ieri, dopo 55 giri in passerella, l’ha rifatto. «Porta la macchina a casa. Nel garage» gli ha urlato alla radio «Rocky», suo ingegnere di pista. «Fatemi citare: Yeah I know what I am doing», so quel che sto facen­

GP di fila Come Schumi e Ascari Sebastian Vettel coi successi in Belgio, Italia, Singapore, Corea, Giappone, India e Abu Dhabi 2013 ha eguagliato Michael Schumacher (Europa, Canada, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria 2004) e Alberto Ascari (Belgio, Francia, Gran Bretagna, Germania, Olanda e Italia 1952 e Argentina 1953).

sotto inchiesta, hanno detto di sì. «L’auto numero 3 non aveva altra scelta, la telemetria ha di­ mostrato che era molto più ra­ pida mentre la 18 aveva le gomme consumate e il pilota era impegnato ad affrontare la curva. Dunque nessuna delle due auto poteva evitare l’inci­ dente e nessuno ne ha tratto vantaggio». Una decisione de­ stinata a creare un precedente. La manovra ha avuto anche uno strascico sul fisico del fer­ rarista perché rientrando in pi­ sta la F138 ha spanciato sul cordolo con una violenza tale che si è accesa una spia nella

LA FESTA Donuts, atto secondo Vettel festeggia come in India SKY

do, la replica, imitando alla perfezione la risposta di Kimi Raikkonen al suo box di un anno fa. E giù con una serie di donuts fumanti e ringraziamenti. «È stato assolutamente me­ raviglioso. Non capita spesso di guidare una macchina così. Vi amo». Questa volta, per for­ tuna, nessuna investigazione. «Tecnicamente non ho fatto nulla di sbagliato, la macchina è al parco chiuso. Ma nello stadio era pieno di gente che si meritava un po’ di show». Dedica Emozionato. Semplice. Riconoscen­ te. Sotto il podio, con gli occhi lucidi, papà Norbert e mamma Heike. «Questa vittoria la dedico a loro. Da piccolo ho fatto tante gare davanti a loro, ora ho un giocattolo più gran­ de e c’è tanta più gente che mi guarda, ma per me è molto speciale che siano qui. Li amo molto. Da loro ho imparato tante cose buone che spero di passare ai miei figli, se mai ne avrò». Traction control Devastante. Sensibile. Su­ periore. A Singapore tutti si erano sorpresi per la facilità con la quale Vettel e la Red Bull avevano annichilito la concorrenza. Ieri la su­


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

4 IL 17/11 C‘È AUSTIN Il calendario del 2013 Australia Melbourne 1. Raikkonen Malesia Sepang 1. Vettel Cina Shanghai 1. Alonso Bahrain Sakhir 1. Vettel Spagna Montmelò 1. Alonso Monaco Montecarlo 1. Rosberg Canada Montreal 1. Vettel Gran Bretagna Silverstone 1. Rosberg Sebastian Vettel, 26 anni, taglia il traguardo per primo ad Abu Dhabi. Sotto il tedesco festeggia a pugni alzati EPA­AFP

vettura che segnala il supera­ mento dei 21 g. Così a fine gara sono scattate le misure precau­ zionali Fia e lo spagnolo è stato costretto a recarsi in ospedale, dal quale è uscito a tarda sera. Costruttori Insomma per co­ me si erano messe le cose alla vigilia il bilancio Ferrari non è stato male anche se la battaglia per il 2° posto resta dura per­ ché le Mercedes e Lotus (Ro­ sberg 3° e Grosjean 4°) sono ri­ sultate imprendibili per i ferra­ risti. E se la classifica costrutto­ ri resta discreta — il divario della Mercedes è passato da ­4

a ­11, mentre si è addirittura incrementato il vantaggio sul­ la Lotus (+2) — è solo per la gara balorda vissuta da Hamil­ ton (7°) e Raikkonen, che nella foga di rimontare da ultimo ha sbattuto alla prima curva su Van der Garde. Per il finlande­ se c’è però una buona notizia: la Lotus ha raggiunto l’accordo con gli investitori del gruppo Quantum: presto dovrebbe ar­ rivare la firma per il passaggio del 35% delle quote del team con conseguente pagamento di quanto dovuto (circa 20 mi­ lioni di euro) al finlandese. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Germania Nürburgring 1. Vettel Ungheria Budapest 1. Hamilton Belgio Spa 1. Vettel Italia Monza 1. Vettel Singapore Marina Bay 1. Vettel Corea Yeongam 1. Vettel Giappone Suzuka 1. Vettel India Buddh 1. Vettel Abu Dhabi Yas Marina 1. Vettel

d HA DETTO

S

Mark Webber «La mia partenza non è stata un granché e Rosberg ha fatto uno scatto incredibile. Per non parlare di Vettel: è su un altro pianeta»

STILE HOLLYWOOD Le impronte sull’Emirato Vettel lascia Abu Dhabi da... star IPP

periorità è stata ancor più schiacciante. «In gara volavo e il grosso margine ha sorpreso anche me — riconosce il tedesco, all’undice­ sima vittoria del 2013 —. Ovviamente da 3­4 gare io uso il traction control, o almeno que­ sto è quel che diceva qualcuno. A parte gli scherzi, queste gomme sono difficili da gui­ dare, ma me ne prendo cura, le ascolto e ma­ gari da loro riesco a tirare fuori qualcosa più degli altri». Record Dominatore. Lavoratore. Primati­ sta. «Le persone parlano delle 7 vittorie, ma non vedono la sfida che c’è dietro, il far fun­ zionare tutto alla perfezione. I numeri non importano, ma mi rendono orgoglioso. Schu­ macher, Ascari… per me è uno choc sentire questi nomi. Parliamo dei piloti più speciali al mondo, ma forse non sono vecchio abbastan­ za per apprezzare quanto sto facendo». «Io sono più vecchio, ma fatico pure io a realiz­ zarlo. È un po’ irrealistico, ma sono molto, molto orgoglioso di mio figlio» chiude papà Norbert. p.i. © RIPRODUZIONE RISERVATA

17 novembre Stati Uniti Austin 24 novembre Brasile Interlagos

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Il sorpasso

Fernando assolto ma va in ospedale: ok Nella manovra su Vergne salta il cordolo con violenza «Il regolamento lo consente». L’altro: «Ha fatto bene» DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO IANIERI ABU DHABI

Ha finito la giornata in ospedale per il controllo obbli­ gatorio imposto dalla Fia in caso di urto violento. Il salto sul cordolo della F138 di Fer­ nando Alonso in occasione del sorpasso a Jean Eric Vergne al 55O giro, avvenuto in una cur­ va da 7a da 270 orari, ha regi­ strato un picco di decelerazio­ ne di 25g: oltre 21 una luce che si accende sul cruscotto obbliga il pilota a farsi visita­ re. «Ho un po’ male alla schie­ na, la botta è stata forte, ma non ci saranno problemi» ha rassicurato Alonso, che dopo la visita ha ricevuto il via libe­ ra. Sulla dinamica del duello con la Toro Rosso non ha mai dubitato di avere torto: «Usci­ to dalla pit lane mi sono trova­ to Vergne al fianco e senza spazi per entrare in pista. Il re­ golamento dice che in quel ca­ so si può uscire dal tracciato» è la spiegazione di Fernando, chiamato nel dopo gara a chiarire l’episodio in direzione gara. Assolto dai giudici e da Vergne. «Fernando è stato bra­ vo a evitare un grosso inciden­ te. Io non l’avevo visto e se non si fosse comportato così ce la saremmo vista brutta». Danni limitati Montate le gomme soft, gli ultimi 10 giri per Alonso sono stati da quali­ fica per recuperare posizioni e punti per il Mondiale costrut­ tori. «Ho fatto il massimo, ma chi mi ha preceduto mi è da­ vanti di 20” (in realtà, 32”; n.d.r.). Sono tanti, più di 4o­5o al momento è impossibile fa­ re. Una Mercedes e una Lotus ci sono finite davanti, ma no­ nostante un weekend molto difficile siamo riusciti a la­ sciarcene una alle spalle».

L’AZZARDO IN USCITA DAI BOX ALLA FINE PAGA 1

2

3

«

Il team doveva montarmi le soft negli ultimi giri Un risultato così è frustrante FELIPE MASSA PILOTA FERRARI

di allontanarmi per raffredda­ re i freni, poi di rifarmi sotto ma di non attaccarlo che lo avrebbero chiamato ai box. Con le morbide ho fatto la mia miglior parte di corsa». Il se­ condo posto nel costruttori però si è allontanato. «Non lot­ tiamo solo con Mercedes, ma anche con Lotus, Hülkenberg, Toro Rosso e McLaren. Stiamo calando troppo e dobbiamo provare a migliorare il lavoro in pista. Io cerco sempre di da­ re il 120%, le aspettative su di me sono tante, ma è dura».

hanno chiamato all’ultimo momento e mi aspettavo di montare gomme morbide e in­ vece… Sarei entrato nei top 5, nel primo stint con le morbide avevo fatto 19 giri ed ero tra i più veloci, con temperatura più fresca e meno benzina era logico montare le soft. No, non sono contento, ho fatto una gran gara, ho lottato, sor­ passato, ma non sono finito dove meritavo. È frustrante. Ma non voglio pensare che il team lo abbia fatto per favori­ re Fernando». Domenicali Proprio conside­ rando i 19 giri iniziali percorsi da Massa non convince la spie­ gazione di Stefano Domenica­ li: «Felipe si è fermato al 38° giro (a 17 dalla fine; n.d.r.) e avevamo dubbi che sarebbe arrivato alla fine. Quando Fer­ nando si è fermato 6 giri dopo la situazione era molto diffe­ rente».

Rabbia È invece arrabbiato e

IL PODIO Champagne con Mark e Nico Per Vettel è il 3° trionfo ad Abu Dhabi EPA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Strategia Sul duello con Fe­ lipe Massa non si sbilancia: «Faccio quel che mi dice la squadra: in avvio mi han detto

non lo nasconde, Massa, pena­ lizzato dalla decisione del mu­ retto di montargli gomme me­ die. «Non me lo aspettavo. Mi

PIRELLI MISSIONE COMPIUTA PER TRONCHETTI PROVERA

Accordo con Fia e Fom 2 pit stop a GP nel 2014 DAL NOSTRO INVIATO

ABU DHABI

Marco Tronchetti Prove­ ra era arrivato sabato ad Abu Dhabi per trovare un accordo con Fia e Fom per il 2014, pena il ritiro dalla F.1. E gli incontri con Jean Todt e Bernie Eccle­ stone hanno tranquillizzato il presidente Pirelli: «Ho trovato un grande spirito di collabora­ zione». Innanzitutto il gommi­ sta milanese ha chiesto che venga inserito nel regolamen­ to F.1 l’obbligo di un minimo di due pit­stop a gara. Una norma simile esiste già in GP2: in ga­ ra­1, quella più lunga del fine

settimana per quella catego­ ria, è infatti obbligatorio effet­ tuare almeno una sosta. Richieste A ciò si è aggiunta la richiesta che i suggerimenti dati ai team, su pressione, tem­ perature e camber, diventino vincolanti. «L’accordo c’è – ha spiegato Tronchetti Provera – e sarà ratificato a giorni (ma Todt deve convincere i team: n.d.r.). Abbiamo altresì richie­ sto che il contratto con la F.1 duri almeno tre anni per met­ tere tutto a posto. E che si pos­ sano effettuare dei test con le macchine dell’anno corrente». a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1­2 Al 45° giro Alonso rientra in pista dopo il secondo pit stop proprio mentre sta passando Vergne: i due quasi si toccano, lo spagnolo non alza il piede e supera il francese andando con tutte le quattro ruote fuori pista. I commissari lasceranno correre 3 Massa davanti ad Alonso nelle prime fasi di gara SKY, IPP DA TV, COLOMBO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’OPINIONE di PINO ALLIEVI

a PAGINA 23

&

Taccuino GP2

Calado chiude in bellezza (ro.chi.) James Calado ha vinto ad Abu Dhabi l’ul tima gara GP2. Il britannico ha battuto lo spagnolo Dani Clos e il neo campione, lo svizzero Fabio Leimer. Ultima gara anche in GP3: ha vinto il cipriota Ellinas sul britan nico Stoneman; 5° il campione Kvyat.

MONDIALE TURISMO

Chilton e Monteiro re a Shanghai A Shanghai (Cina), nella penultima prova del Mondiale Turismo, gara 1 è dominata dalla Chevrolet: Tom Chilton «brucia» Yvan Muller. In gara 2 rivincita Honda: Thiago Monteiro vince su Gabriele Tarquini.

TEST CEV A VALENCIA

Luca Marini con la Ktm di Aspar (m.bru.) Lunedì 18 novembre Luca Marini, fratelli no di Valentino Rossi, proverà a Valencia la Ktm Moto3 di Aspar Martinez. Se i riscontri saranno positivi, po trebbe già correre l’ultima tappa del Cev il 24 novembre a Jerez. Tramonta l’ipotesi Honda (Alzamora) per il 2014.


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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013


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FORMULA 1 GP ABU DHABI

Kimi, forse era meglio restare a casa Per Raikkonen, polemico col team, gara da dimenticare. Imbarazzo Hamilton: 46” da Rosberg le pagelle

DI ANDREA CREMONESI

Ha «vettellizzato» anche questo GP

h 10

Sebastian Vettel Niki Lauda in suo onore ha coniugato un nuovo verbo: vettellizzare, che si può tradurre come «dominare sino alla noia». Settima vittoria consecutiva, record di Schumacher e Ascari eguagliato, mostruoso margine di vantaggio sul compagno Webber. È come se corresse in una categoria tutta sua AP

8 Nico Rosberg

7 Fernando Alonso

7 Felipe Massa

6,5 Mark Webber

È il primo… degli altri. Per 18 giri riesce a contenere Webber, chiude sul podio e raccoglie punti pesanti per il Mondiale costruttori COLOMBO

Come i sorpassi in gara (Perez, Bottas, Hülkenberg, Sutil, Vergne, Hamilton e Di Resta). Sfrutta a fondo una strategia intelligente: soft medie soft AFP

Una gara super. Si tiene dietro Alonso per 38 giri. Poi paga la differenza di strategia una volta che viene rispedito in pista con le medie. E si arrabbia COLOMBO

Butta via la pole con una partenza così così. Facendosi infilare subito anche da Rosberg, getta alle ortiche ogni speranza di lottare con Vettel COLOMBO

7

7

7

6,5

6,5

5

5

4

Stavolta si ferma ai piedi del podio, ma comunque è un pericolo costante per Rosberg e Webber

Un sesto posto con la Force India che vale quasi come una vittoria, grazie alla strategia di una sola sosta

Da 17° sullo schieramento alla zona punti. Ma nel finale, con le gomme finite, è costretto a cedere a Perez

Finirebbe sicuramente a punti se il team non gli facesse prendere un drive through

Alle prese con una McLaren mangia gomme, all’ultimo giro riesce a beffare Sutil: porta a casa due punti

La sua gara finisce nel retrotreno di Paul Di Resta alla prima curva: dan neggia l’ala e… ciao punti

In prova rovina il fondo sul cordolo: viene fatto partire ultimo. In gara sbatte al via su Van der Garde: da dimenticare

COLOMBO

AP

COLOMBO

REUTERS

EPA

Soffre tutta la gara per una anomala mancanza di grip: ma è imbarazzante il suo distacco da Rosberg (46”) REUTERS

EPA

COLOMBO

Grosjean

Di Resta

Sutil

Hülkenberg

classifiche GENERALE TEMPO/DISTACCO (PIT STOP)

POS. PILOTA

NAZ SCUDERIA

1.

VETTEL

GER Red Bull­Renault

2.

WEBBER

AUS Red Bull­Renault

a 30"829 (2)

3.

ROSBERG

GER Mercedes

a 33"650 (2)

4.

GROSJEAN

FRA Lotus­Renault

a 34"802 (2)

5.

ALONSO

SPA Ferrari

a 1'07"181 (2)

6.

DI RESTA

GB Force India­Mercedes

7.

HAMILTON

GB Mercedes

a 1'19"267 (2)

8.

MASSA

BRA Ferrari

a 1'22"886 (2)

9.

PEREZ

MES McLaren­Mercedes

a 1'31"198 (2)

GER Force India­Mercedes

a 1'33"257 (1)

VEN Williams­Renault

a 1'35"989 (2)

in 1h38'06"106 (2) media 186,758 km/h

11.

MALDONADO

a 1'18"174 (1)

12. BUTTON

GB McLaren­Mercedes

a 1'43"767 (2)

13. GUTIERREZ

MES Sauber­Ferrari

a 1'44"295 (2)

14. HÜLKENBERG

GER Sauber­Ferrari

a 1 giro (2)

15. BOTTAS

FIN Williams­Renault

a 1 giro (2)

16. RICCIARDO

AUS Toro Rosso­Ferrari

a 1 giro (2)

17.

FRA Toro Rosso­Ferrari

a 1 giro (2)

18. VAN DER GARDE OLA Caterham­Renault

a 1 giro (2)

19. PIC

FRA Caterham­Renault

a 1 giro (2)

20. BIANCHI

FRA Marussia­Cosworth

a 2 giri (2)

21. CHILTON

GB Marussia­Cosworth

a 2 giri (2)

VERGNE

RITIRATO: al 1° giro RAIKKONEN (FIN/Lotus­Renault) incidente DISTANZA GARA: 55 giri, per un totale di 305,355 km GIRO PIÙ VELOCE: il 55° di ALONSO in 1’43”434, media 193,305 km/h LEADER DELLA CORSA: dalla partenza all’arrivo VETTEL NOTE: drive through per HÜLKENBERG

Hamilton

Button

Raikkonen

zoom sulla corsa

ARRIVO

10. SUTIL

Perez

PILOTI POS. NOME NAZ 1. VETTEL (campione) GER SPA 2. ALONSO FIN 3. RAIKKONEN GB 4. HAMILTON AUS 5. WEBBER GER 6. ROSBERG FRA 7. GROSJEAN BRA 8. MASSA GB 9. BUTTON GB 10. DI RESTA GER 11. HÜLKENBERG MES 12. PEREZ GER 13. SUTIL AUS 14. RICCIARDO FRA 15. VERGNE MES 16. GUTIERREZ VEN 17. MALDONADO FIN 18. BOTTAS FRA 19. BIANCHI FRA 20. PIC 21. VAN DER GARDE OLA GB 22. CHILTON COSTRUTTORI 1. RED BULL (campione) 2. MERCEDES 3. FERRARI 4. LOTUS 5. MCLAREN 6. FORCE INDIA 7. SAUBER 8. TORO ROSSO 9. WILLIAMS 10. MARUSSIA 11. CATERHAM

PUNTI 347 217 183 175 166 159 114 106 60 48 39 35 29 19 13 6 1 0 0 0 0 0

AUS MAL 15 25 18 ­ 25 6 10 15 8 18 ­ 12 1 8 12 10 2 ­ 4 ­ ­ 4 ­ 2 6 ­ ­ ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

CIN 12 25 18 15 ­ ­ 2 8 10 4 1 ­ ­ 6 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

BAH 25 4 18 10 6 2 15 ­ 1 12 ­ 8 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

SPA MON CAN 12 18 25 25 6 18 18 1 2 ­ 12 15 10 15 12 8 25 10 ­ ­ ­ 15 ­ 4 4 8 ­ 6 2 6 ­ ­ ­ 2 ­ ­ ­ 10 1 1 ­ ­ ­ 4 8 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

513 23 43 12 31 22 334 10 27 15 12 8 323 30 10 33 4 40 297 26 14 20 33 18 2 2 10 9 6 95 77 10 ­ 4 12 6 ­ 4 1 ­ ­ 45 ­ 1 6 ­ 1 32 ­ ­ ­ ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­ ­ 0 ­ ­ ­ ­ ­ 0

33 37 6 1 8 12 ­ 4 ­ ­ ­

37 25 22 2 ­ 7 ­ 8 ­ ­ ­

GB ­ 15 10 12 18 25 ­ 8 ­ 2 1 ­ 6 4 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

GER 25 12 18 10 6 2 15 ­ 8 ­ 1 4 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

UNG 15 10 18 25 12 ­ 8 4 6 ­ ­ 2 ­ ­ ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­ ­

BEL 25 18 ­ 15 10 12 4 6 8 ­ ­ ­ 2 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

ITA 25 18 ­ 2 15 8 4 12 1 ­ 10 ­ ­ 6 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

SIN 25 18 15 10 ­ 12 ­ 8 6 ­ 2 4 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

COR 25 8 18 10 ­ 6 15 2 4 ­ 12 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

GIA 25 12 10 ­ 18 4 15 1 2 ­ 8 ­ ­ ­ ­ 6 ­ ­ ­ ­ ­ ­

IND 25 ­ 6 8 ­ 18 15 12 ­ 4 ­ 10 2 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

ABU 25 10 0 6 18 15 12 4 ­ 8 ­ 2 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

18 37 23 10 ­ 8 1 4 ­ ­ ­

31 12 12 33 12 ­ 1 ­ ­ ­ ­

27 35 40 25 25 43 25 27 10 22 16 4 14 24 30 26 10 13 26 4 4 15 33 25 8 8 1 10 5 2 ­ 2 ­ 1 ­ ­ ­ ­ 10 2 12 14 ­ 1 6 ­ ­ ­ 1 ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­ ­

25 26 12 21 10 6 ­ 1 ­ ­ ­

43 21 14 12 2 9 ­ ­ ­ ­ ­

CAMBI GOMME

GIRI VELOCI

Il primo dato indica le gomme di partenza. MN=medie nuove; SN= soft nuove; SU=soft usate; NC=non classificato. Tra parentesi, i giri delle soste. L’ultimo dato, per ogni pilota, indica il numero complessivo di pit stop.

1. Alonso 1’43”434 (55°) 2. Vettel 1’43”893 (51°) 3. Grosjean 1’44”301 (54°) 4. Bottas 1’44”351 (54°) 5. Webber 1’44”364 (49°) 6. Rosberg 1’44”458 (51°) 7. Vergne 1’44”517 (53°) 8. Perez 1’45”435 (51°) 9. Massa 1’45”447 (52°) 10. Hamilton 1’45”463 (47°) 11. Maldonado 1’45”530 (55°) 12. Hülkenberg 1’45”570 (52°) 13. Sutil 1’45”609 (48°) 14. Di Resta 1’45”786 (55°) 15. Gutierrez 1’45”974 (43°) 16. Ricciardo 1’46”042 (46°) 17. Button 1’46”336 (43°) 18. Pic 1’46”432 (50°) 19. Van der Garde 1’46”592 (48°) 20. Bianchi 1’47”619 (52°) 21. Chilton 1’47”707 (52°)

Vettel SU MN (14) MN (37) 2; Webber SU MN (8) MN (33) 2; Rosberg SU MN (10) MN (33) 2; Grosjean SU MN (8) MN (37) 2; Alonso SN MN (16) SU (44) 2; Di Resta SN MN (20) 1; Hamilton SU MN (7) MN (29) 2; Massa SU MN (18) MN (38) 2; Perez SU MN (6) MN (27) 2; Sutil MN SN (28) 1; Maldonado SN MN (5) MN (25) 2; Button MN SN (2) MN (11) 2; Gutierrez MN SN (18) MN (30) 2; Hülkenberg SU MN (9) MN (27) 2; Bottas MN MN (24) SN (45) 2; Ricciardo SU MN (7) MN (28) 2; Vergne SN MN (17) MN (51) 2; Van der Garde SN MN (7) MN (33) 2; Pic SN MN (8) MN (32) 2; Bianchi SN MN (5) MN (31) 2; Chilton SN MN (6) MN (32) 2; Raikkonen MN 0 NC

Fernando Alonso, 32 LAPRESSE


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LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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CICLISMO L’AFFARE DI MERCATO CLAUDIO GHISALBERTI

Bjarne Riis non uscirà dal ciclismo né (completa­ mente) dalla sua Saxo Bank, e questo nonostante la vendita della squadra a Oleg Tinkov. Anzi, proprio del magnate russo sarà un dipendente. Che qualcosa di grosso fos­ se nell’aria lo si era capito già da alcune settimane, perché a Riis, per tenere la squadra, servivano capitali freschi. Si parlava di un secondo spon­ sor, sempre danese, tanto che persino la fornitura dell’abbi­ gliamento tecnico era stata so­ spesa in attesa di sviluppi. No­ nostante i problemi estivi, Riis con Tinkov aveva proseguito la trattativa per un rientro e neppure quando sembrava che il russo fosse a un passo dall’accordo con Cannondale si è dato per vinto. Tinkov, da parte sua, s’è sempre detto di­ sponibile a investire purché da padrone, non più da sponsor. Così si è arrivati all’accordo per la cessione della Riis Cycling, proprietaria della li­ cenza World Tour (oggi l’Uci, la federciclo mondiale, uffi­ cializzerà la registrazione del­ le 18 licenze), che sarebbe sta­ to firmato venerdì. A Riis an­ drà una cifra di poco inferiore ai 7 milioni di euro, mentre la sua collaborazione, presumi­ bilmente come team manager, avrà una retribuzione vicina al milione di euro a stagione. L’investimento di Tinkov, at­ traverso la Tinkoff Bank, è va­ lutato tra gli 11 e i 13 milioni di euro a stagione. Le smentite La notizia della cessione è stata smentita via internet da Stefano Feltrin, il consulente del russo: «È sba­ gliato dire che abbiamo già comprato la squadra. Non ab­

ITALIA DA PODIO

Europei cross, Arzuffi bronzo Pista: Viviani 2°

Alice Maria Arzuffi, 18 BETTINI Un’altra bella giornata per l’Italia nel doppio appuntamento internazionale tra pista e ciclocross. Partiamo da Manchester (Inghilterra), dove si è conclusa la prima prova della Coppa del Mondo di pista. Sabato sera, Marco Coledan, 25 anni, pro’ con la Bardiani, aveva vinto l’oro dell’inseguimento individuale, un titolo che mancava all’Italia dal 1997. Ieri Elia Viviani, già 3° nella corsa a punti, è arrivato 2° nello scratch, battuto dall’austriaco Muller; Giorgia Bronzini 6 a nella corsa a punti, Annalisa Cucinotta 7a nell’omnium. Ottime notizie anche dagli Europei giovanili di ciclocross a Mlada Boleslav (Rep. Ceca). Alice Maria Arzuffi, 18 anni, brianzola di Seregno della Selle Italia Guerciotti, è arrivata terza nella prova juniores/under 23, alle spalle delle olandesi Kalvenhaar e Stultiens; quarta Elena Valentini, ottava Chiara Teocchi. A conferma che, soprattutto a livello giovanile e in particolare in campo femminile, gli atleti ci sono.

Riis dipendente di Tinkov per placare Contador Vi sveliamo altri particolari della vendita della Saxo al russo. Alberto: «Non è il momento di parlare», ma è chiaro il disagio

Alberto Contador, 30 anni BETTINI

biamo firmato. Con Riis stia­ mo parlando da due mesi no­ nostante le divergenze del passato». Anche dallo staff del manager danese arriva una smentita: «Non abbiamo ven­ duto a Oleg», le parole del por­ tavoce Allan Jorgensen. Tinkov, invece, usa il suo mez­ zo preferito, ovvero twitter, per una dichiarazione più criptica, ma che non arriva a negare: «È davvero bello esse­ re ricchi è famosi, scrivono di te in tutto il mondo. Spesso di cose ridicole, ma divertenti».

Qui Madrid Chi di certo non la prende con divertimento è Alberto Contador, la grande stella della squadra che pro­ prio dal russo era stato dura­ mente e ingiustamente critica­ to pubblicamente (su twitter, ovvio) dopo il 4° posto al Tour de France. Il fuoriclasse ma­ drileno però non è mai caduto nel tranello della polemica e ha sempre voluto mantenersi distante da questi episodi. Co­ sì anche in momenti di relax, quando l’argomento della di­ scussione svoltava su Tinkov,

Bjarne, per il quale lo spagnolo ha grande stima, resterà come team manager Con Tinkov non c’è feeling, ma Contador ha ancora due anni di contratto

lui diventava muto. Anche ieri Alberto è stato intransigente: «Non è il momento di parlare», si è limitato a dire in un sms. Poi una sola parola in aggiun­ ta: «Tranquilidad». Dal suo entourage arriva la garanzia che Contador fosse all’oscuro della vendita della squadra. La situazione impo­ ne tantissima cautela. Di sicu­ ro non è stata presa bene a Madrid. Alberto ha altri due anni di contratto con il team e la convivenza con Tinkov ap­ pare più impossibile che pro­ blematica. Proprio per questo, la figura di Riis, per il quale lo spagnolo ha grandissima sti­ ma, diventa fondamentale. A meno che Contador viva que­ sta cessione come un tradi­ mento da parte del manager danese, che di fatto ha risolto i suoi problemi economici ma ha inguaiato (seppure in una gabbia dorata di circa 4,5 mi­ lioni a stagione) il corridore. E se così fosse, difficile, se non impossibile, immaginare la prossima puntata della storia. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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TENNIS FINALE FED CUP A CAGLIARI

il Film Dopo Belgio e Usa battute le russe Vinci e Pennetta sempre presenti CHARLEROI 2006 Belgio­Italia 2­3 Per la prima volta in finale, a Charleroi Pennetta, Santangelo, Vinci e Schiavone battono il Belgio 3­2: decisivo il ritiro della Henin nel doppio IPA

REGGIO CALABRIA 2009 Italia­Stati Uniti 4­0 Per la prima volta Errani al posto di Santangelo: a Reggio gli Usa schiantati da Pennetta (due singolari vinti) e Schiavone (uno) REUTERS

SAN DIEGO 2010 Stati Uniti­Italia 1­3 A San Diego le statunitensi, senza le sorelle Williams, cedono alla Pennetta che vince due singolari, e alla Schiavone (uno) REUTERS

Le amiche si riprendono il mondo Errani vince il terzo singolare: russe k.o. e quarto titolo in 10 anni. Barazzutti: «Nella storia» DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLI RiccardoCrivel2 CAGLIARI

La festa esplode a mezzo­ giorno, quando il sole è più al­ to in un cielo mai così azzurro. Il mondo gira sempre intorno alle fantastiche Sorelle d’Ita­ lia, le signore delle quattro Fed Cup in otto stagioni, le domi­ natrici con il sorriso che hanno costruito un gruppo di granito, una squadra vera, sincera, che si guarda negli occhi e macina trofei e avversarie. Ci sono un paio di immagini che la storia di un altro trionfo renderà im­ periture: il tifo forsennato da un lato all’altro delle tribune con cui le compagne hanno in pratica portato in spalla la Vin­ ci verso il successo nel primo, tribolatissimo singolare di sa­ bato; e la Schiavone, il Mahat­ ma del team, non convocata eppure presentissima, che ir­ rora di champagne chiunque le capiti a tiro durante il giro d’onore. Lo spirito di un lega­ me quasi trascendente. Senza storia Non poteva es­ sere la Kleybanova, la donna di un miracolo vero di volontà e coraggio, cioè la sconfitta di

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NUMERO

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Le vittorie dell’Italia dal 2006 negli 11 match di Fed Cup giocati in casa: le azzurre hanno perso solo con la Spagna nel primo turno del 2008. Per il resto 2 vittorie per 5­0, 2 vittorie per 4­0, una per 4­1, una per 3­1 e 4 per 3­2. Nelle ultime 3 finali giocate l’Italia ha perso un solo punto: 4­0 agli Usa nel 2009, 3­1 agli Usa nel 2010 e 4­0 alla Russia quest’anno: l’unica sconfitta di Schiavone contro Oudin)

un cancro, a cambiare seppur per poco le magnifiche sorti di una finale già scritta. Chiaro l’intento del disperato c.t. rus­ so Tarpischev, affidarsi a chi ha già assaggiato i piani alti (Alysa era 26 del mondo prima dello stop nel 2011) e quindi è più consueta alle sfide in quo­ ta. Eppure non c’è partita, la Errani è una tigre che non si la­ scerebbe mai sfuggire la gloria della prima Fed Cup da attrice principale: top spin di dritto per tenere la rivale dietro la ri­ ga di fondo e le gambe di cauc­ ciù a muoversi su e giù per il campo mentre l’altra arranca negli spostamenti. Ci vogliono solo 58 minuti perché la Cichi scolpisca di nuovo il nome del­ l’Italia sul piedistallo argenta­ to della Coppa: «Siamo fortis­ sime, ovunque andiamo noi pensiamo solo a vincere». Nessuna giustificazione È un urlo di guerra, l’ascia dissotter­ rata contro il pensiero debole di una vittoria troppo semplice contro una Russia assai mino­ re: «È un problema loro — tuo­ na Sarita — anche perché mentre le loro più forti hanno scelto altri percorsi, le italiane più forti sono qui, a gioire e a fare festa di nuovo. E io non la

sento certo come una diminu­ zione, anzi metto questa vitto­ ria tra le più belle della mia carriera». Capitan Barazzutti sfoglia il vocabolario, deve tro­ vare le parole giuste per un manipolo di regine: «Sono stratosferiche. Siamo di fronte a giocatrici che vincono i gran­ di tornei individuali e che in squadra sacrificano le opinioni personali per il bene del grup­ po. Non devono certo giustifi­ carsi — si accalora — perché l’avversario non aveva le mi­ gliori, in semifinale abbiamo battuto la Repubblica Ceca che è la prima squadra del ranking. I loro successi in tutti questi anni parlano per loro, siamo di fronte a ragazze che stanno fa­ cendo la storia dello sport».

LE QUATTRO REGINE 1 Francesca Schiavone, 33 anni, milanese: non era in squadra ma ha voluto esserci. Vincitrice del Roland Garros 2010, oggi 42a nel ranking, presente nelle tre prime Fed vinte dall’Italia. 2 Flavia Pennetta, 31 anni, brindisina: 31a nella classifica Wta, debuttò in Fed Cup nel 2003. È al quarto titolo mondiale. 3 Sara Errani, 26 anni, nata a Bologna, settima nella lista delle donne. Finalista in singolare al Roland Garros 2012, è alla terza Fed Cup vinta. 4 Karin Knapp, 26 anni, altoatesina, 41a nel ranking: convocata al posto di Schiavone. 5 Roberta Vinci, 30 anni, tarantina, 13a al mondo: è alla quarta Fed Cup vinta REUTERS.

L’unione fa la forza Il c.t. è il mastice, il tratto che unisce, la camera di compensazione di caratteri diversi: «Magari ho fatto scelte difficili, ma sempre con il dialogo. Sono padre di due figlie, forse mi ha aiutato». Flavia Pennetta, che con la Vinci è stata in tutte e quattro le squadre vittoriose, gli rico­ nosce un percorso virtuoso: «All’inizio non è stato facile, arrivava dagli uomini e ci trat­ tava con quei metodi. Ma poi ci

ha capito e adesso l’armonia è il nostro segreto più bello, c’è una grande unione, tutte dalla stessa parte, sia quelle che gio­ cano sia quelle che sono a bor­ do campo». La Vinci, un’altra delle eroine stagionali, ag­ giunge parole antiche e odoro­ se di pane buono: «Tra noi c’è grande rispetto, e questo ci ha aiutato a trovare equilibrio. Ognuna di noi ha carriere im­ portanti, ma alla fine qui si vin­ ce di squadra». All’inizio erano Fra’ e Fla’, poi sono arrivate le Cichi dopo aver assorbito esempi e lezioni, un fiume continuo, sempre in piena: «Ci siamo accettate l’un l’al­ tra — riconosce la Errani — e ci siamo stimolate a vicenda. E poi insieme ci divertiamo». Scate­ nando perfino la Knapp, che vince l’ormai super­ fluo doppio insieme a Fla­ via e poi può dire che «con loro mi sono subito sentita a casa». E sotto un tetto di stelle. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL COMMENTO di GIANNI VALENTI

a pag. 23

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FERRER BATTUTO A PARIGI

Furore Djokovic Ora c’è Londra (v.m.) Da Parigi con furore, Novak Djokovic (nella foto) doma anche Spagna II, David Ferrer, campione in carica a Bercy, con due sprint chirurgici: da 4 5 a 7 5, in tutt’e due i set della finale firmando il 16° titolo Masters 1000 fra i suoi 40 titoli Atp (6° del 2013), con 34 vincenti a 15 (28 errori contro 26), costringendo così Nadal a vincere almeno due match al Masters, che scatta oggi coi primi 8 del mondo e 6 milioni di dollari, per chiudere l’anno al numero 1. Nole, spinto dal miracoloso recupero di Rafa, ha ritrovato il passo ed è imbattuto da 17 partite (2 di Davis, 5 a Pechino, 5 a Shanghai e 5 a Bercy). Così rimanda il pensiero della Davis del 16 18 nella sua Belgrado, perché già domani sera, sul veloce della O2 Arena di Londra, trova Federer nel clou del girone B che comprende anche Del Potro e Gasquet. Il solito girone all’italiana da 4 giocatori del Masters (ufficialmente Atp World Tour Finals) con due promossi alle semifinali incrociate. Mentre nell’altro gruppo ci sono Nadal, Ferrer, Berdych e Wawrinka. Oggi, ore 13 italiane: Qureshi Rojer (Pak Ola) c. Fyrstenberg Matkowski (Pol); non prima delle 15: Berdych (Cec) c. Wawrinka (Svi), precedenti Wawrinka 7 5 ; ore 19: Granollers M.Lopez (Spa) c. Marrero Verdasco (Spa); ore 21: Del Potro (Arg) c. Gasquet (Fra), precedenti Del Potro 5 1. Domani, Nadal (Spa) c. Ferrer (Spa), precedenti 20 4; Djokovic (Ser) c. Federer (Svi), precedenti Federer 16 13. HALEP­STOSUR Masters B di Sofia (Bul, 750.000$, sint.indoor) con le seconde 8 della classifica mondiale, semifinali: Halep (Rom) b. Ivanovic (Ser) 2­6 6­1 6­3; Stosur (Aus) b. Pavlyuchenkova (Rus) 6­1 1­6 6­3.

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ATLETICA MARATONA DI NEW YORK la guida ITALIA­RUSSIA 4­0 (CAGLIARI, TERRA ROSSA OUTDOOR) Sabato: VINCI b. Panova 5­7 7­5 8­6; ERRANI b. Khromacheva 6­1 6­4 Ieri: ERRANI b. Kleybanova 6­1 6­1; PENNETTA­KNAPP b. Gasparyan­ Khromacheva 4­6 6­2 10­4. ALBO D’ORO RECENTE: 1986 Usa; 1987 Germania; 1988 Cecoslovac­ chia; 1989 Usa; 1990 Usa; 1991 Spagna; 1992 Germania; 1993 Spagna; 1994 Spagna; 1995 Spagna; 1996 Stati Uniti; 1997 Francia; 1998 Spagna; 1999 Stati Uniti; 2000 Stati Uniti; 2001 Belgio; 2002 Slovacchia; 2003 Francia; 2004 Russia; 2005 Russia; 2006 ITALIA; 2007 Russia; 2008 Russia; 2009 ITALIA; 2010 ITALIA; 2011 Repubblica Ceca; 2012 Repub­ blica Ceca; 2013 ITALIA FED CUP 2014 Il primo turno della Fed Cup 2014 si giocherà l’8­9 feb­ braio con questi accoppiamenti: Stati Uniti­ITALIA; Spagna­Repubblica Ceca; Slovacchia­Germania; Australia­Russia.

Ora di far festa: Schiavone raggiunge Errani, Pennetta, Vinci e Knapp REUTERS

Pennetta: «Mai avuto un pubblico così caldo» CAGLIARI

Durante il doppio, a risul­ tato ormai acquisito, c’erano i tifosi seduti perfino sulle scale: nessuno se n’è andato, nono­ stante la giornata estiva potes­ se consigliare gli ultimi blitz verso le spiagge. Due giorni di tutto esaurito con 10.000 spet­ tatori complessivi, Cagliari ha risposto con una passione mai vista. Scommessa E pensare che al

momento della scelta, le voci critiche si levarono alte, come ammette con candore anche la Pennetta: «Non eravamo con­ tente, ci ricordavamo un match a Olbia dove il vento ci fece im­ pazzire. E poi avevamo il timo­ re che fosse una sede un po’ fuori mano, in questi momenti non è facile spendere per un weekend di sport e invece un tifo così non l’abbiamo mai tro­ vato prima». Tra i contrari, al­ l’inizio, anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: «Que­ sta è una scommessa stravinta dalla Federtennis, avevo delle perplessità e invece la risposta della gente, il contesto e anche il clima hanno reso l’evento magnifico. Difficilmente altre location avrebbero dato la stessa risposta. Abbia­

mo un Paese talmente ricco di posti favolosi che ogni iniziati­ va sportiva deve valorizzare il territorio nella quale l’evento si svolge». Il presidente Fit Bina­ ghi incassa i complimenti con piacere: «Ho visto un pubblico straordinario, forse anche troppo composto. Sono orgo­ glioso della mia città e della mia regione, che meriterebbe altri appuntamenti di livello anche in altri sport». Il futuro Le vittorie, poi, aiu­ tano e il calore che ormai ac­ compagna la squadra è garan­ zia di successo. L’Italia domina dal 2006 e il nucleo non ha in­ tenzione di abdicare: «Abbia­ mo recuperato una Knapp ad alto livello — analizza Baraz­ zutti — e la Giorgi ha le qualità per entrare nel gruppo. Però entrambe dovranno meritarse­ lo con i risultati. Io non faccio programmi, da selezionatore, semplicemente, chiamo sem­ pre le più forti. Tratto tutte allo stesso modo, e ribadisco che in Fed Cup c’è spazio per tutte, anche se non sarà facile rag­ giungere il rendimento di que­ ste ragazze. E non so se loro vorranno farsi da parte». Con il successo di Cagliari, il capitano azzurro ha eguagliato a quattro vittorie in Fed Cup il canadese Berner e la mitica Bil­ lie Jean King, condottieri degli Stati Uniti, e lo spagnolo Margets. Quanto al suo futuro, lo sintetizza con una battuta. «Fino a quando andrò avanti? Fino a quando le giocatrici lo vorranno». ri.cr.­m.fro. RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Con Mutai e la Jeptoo

MEUCCI DECIMO

S

UOMINI Kebede 2° 1. G. Mutai (Ken) 2h08’24”; 2. Kebede (Eti) 2h09’16”; 3. April (S.Af) 2h09’45”; 4. Arile Lomerinyang (Ken) 2h10’03”; 5. S. Biwott (Ken) 2h10’41”; 6. Imai (Giap) 2h10’45”; 7. J. Kiprop (Uga) 2h10’56”; 8. P. Cheruiyot Kirui (Ken) 2h11’23”; 9. W. Korir (ken) 2h11’34”; 10. MEUCCI 2h12’03”; 22. GOFFI (1° classificato M40) 2h23’44”. DONNE Kiplagat 9a 1. P. Jeptoo (Ken) 2h25’07”; 2. Deba (Eti) 2h25’56”; 3. Prokopcuka (Let) 2h27’47”; 4. Daunay (Fra) 2h28’14”; 5. STRANEO 2h28’22”; 6. K. Smith (N.Zel) 2h28’49”; 7. Mockenhaupt (Ger) 2h29’10”; 8. Tufa Demisse (Eti) 2h29’24”; 9. E. Kiplagat (Ken) 2h30’04”; 10. Nukuri (Bur) 2h30’09”

4 PEREC 4H51’52” S

Gli arrivi vip Baldini 2h43’41” Stefano Baldini (olimpionico di Atene 2004, ha corso per beneficenza) 2h43’41”

Summer Sanders (quattro medaglie olimpiche nel nuoto) 3h24’00” Nick Kypreos (ex giocatore hockey ghiaccio Nhl) 4h43’38” Marie­Jose Perec (quattrocentista tre volte olimpionica) 4h51’52”

5

Pamela Anderson (attrice/modella) 5h41’03”

la Mela resta keniana Storico bis (2h08’24”) del primatista virtuale. Rimonta vincente fra le donne (2h25’07”). Brava Straneo: quinta DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

MASSIMO LOPES PEGNA NEW YORK

Stavolta l’idea di andare allo sbaraglio, come Valeria Straneo ai Mondiali di Mosca, ce l’hanno le etiopi Buzunesh Deba e Tufa Demisse, che se ne vanno subito allo sparo. Pian­ tano in asso le grandi e, chilo­ metro dopo chilometro, allun­ gano fino ad accumulare un vantaggio importante, poco dopo la mezza, di 3’29”. E’ quando l’azzurra guarda pre­ occupata l’orologio, accanto a lei trilla la sveglia di Priscah Jeptoo (trionfo a Londra que­ st’anno, al collo l’argento olim­ pico 2012) e grande favorita. Il professor Gabriele Rosa l’aveva annunciato alla vigilia: «Ecco a voi la ragazza che conquisterà New York». In verità, vedendo­ la indugiare così tanto deve es­ sergli venuto qualche dubbio (si consolerà poi con il suo 10° trionfo a New York), perché quell’attacco da kamikaze del­ le rivali non era previsto: «Quel ritardo è duro da recuperare. Meno male che ha capito che non poteva più aspettare», rac­ conterà. L’allarme alla ignara Jeptoo lo lancia un ciclista sul Queensboro Bridge: «Mi ha detto che avevo tre minuti. Ho pensato: “Ma è quasi un chilo­ metro!”. Sapevo di essere in forma e allora ho iniziato im­ mediatamente a spingere». Al­ lora, con le sue gambe a x ma­ gre come quella di una gazzel­ la, ha incrementato la sua stramba ma efficace falcata. Nel mirino Sbarcata a Manhattan, la keniana inghiot­ tiva da sola l’asfalto della lun­ ghissima First Avenue e rimon­ tava quasi 30” a miglio alle due fuggitive. Mentre le altre stelli­ ne, inclusa la Straneo, rimane­ vano a guardare. Nel Bronx, desolato con sporadici spetta­ tori, nuova casa della rivale Deba, buttava fascetta e guan­ ti: come se volesse rimboccarsi le maniche. Sulla Quinta Ave­ nue finalmente inquadrava le sagome delle avversarie. Il contatto arrivava sui saliscendi di Central Park, poi piantava lì anche la Deba e andava a pren­ dersi un successo che le frutte­ rà 500 mila dollari (bonus del

I VINCITORI E LA COMBATTIVA AZZURRA 1

3

2

1) Il vincitore maschile, Geoffrey Kiprono Mutai, 32 anni. Aveva già vinto a New York nel 2011 e nello stesso anno dominò Boston in 2h03’02”, record non omologato per la tipologia del percorso. 2) Priscah Jeptoo, 29 anni, argento a Londra 2012. 3) L’azzurra Valeria Straneo, argento iridato a Mosca questa estate REUTERS/ COLOMBO

jackpot della World Major Ma­ rathon). Significative le due metà gara: 1h16’00” la prima, 1h09’07” la seconda, per giun­ ta più dura. Terza si piazzava la lituana Prokopcuka, che aveva già espugnato New York nel 2005 e 2006. La Straneo si ac­ contentava del quinto posto, dopo una gara in cui non mai ha mollato. Insieme Il copione degli uo­ mini è più tradizionale e lo tie­ ne in mano, fin dall’inizio, Ge­ offrey Mutai, ultimo vincitore di New York nel 2011. Al suo fianco, un cast eccezionale, che include il campione olim­ pico e mondiale Stephen Ki­ protich (poi solo 12°). I Big ri­ mangono assieme fino a quan­ do Mutai, all’entrata di Manhattan, allunga. Gli sta dietro solo il connazionale Biwott che a un certo punto gli chiede disperato di passargli la borraccia: «Certo che gliel’ho data: aveva sete», dice con semplicità Mutai, che detiene il record del mondo della mara­ tona (a Boston nel 2011) mai omologato. Non ha allenatore («Non mi piace avere qualcuno che mi dice cosa fare») e non sembra averne bisogno: corre

come se passeggiasse, senza mai una smorfia di fatica. Per­ ché per uno che tagliava alberi e li faceva diventare pali elet­ trici per sostenere la famiglia di nove fratelli, una maratona è probabilmente poco più di una passeggiata. Si è tolto la soddi­ sfazione di ripetersi (non acca­ deva a New York dal 1997­98, con John Kagwe) e di battere 50.740 concorrenti, primato assoluto di partecipanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GIOCAVA «IN TRASFERTA»

Zanardi lontano Stavolta non scherzava Alex Zanardi, quando alla vigilia aveva detto: «Arrivo al traguardo un’ora dopo tutti gli altri. Dalla handbike alla carrozzina c’è tanta differenza, incolmabile con pochi allenamenti». Il campione olimpico si è piazzato 35° con un distacco di 50’28”. Ma ha già detto che il prossimo anno si ripresenterà qui per vendicare questo boccone amaro che sapeva sarebbe stato costretto a inghiottire.

LA VICEIRIDATA ERA DAL 2005 CHE UN’AZZURRA NON ENTRAVA FRA LE PRIME CINQUE

Straneo: «Forse ero stanca da Mosca» «Non potevo seguire la Jeptoo, ma non ho mollato» Meucci: «Ora so cos’è una 42 km» Anche dopo la grande fa­ tica, Valeria Straneo non per­ de mai il buonumore (è co­ munque la prima italiana a piazzarsi nei top­5 dopo la Ge­ novese nel 2005). Sorride e si dichiara soddisfatta, certo un pelo di rammarico le rimane: «Nessun dubbio, mi sarebbe piaciuto andare sul podio. Ma questo quinto posto è davvero un bel risultato e me lo tengo stretto. Non ho mai mollato fi­

no al termine, senza flessio­ ni». Racconta che stavolta non pensava di fare gara di testa come a Mosca: «Volevo star­ mene al coperto, con tutto quel vento in faccia. Non mi hanno scombussolato i piani le due etiopi, tutto stava andan­ do come programmato. Poi quando è partita la Jeptoo, la Kiplagat ha provato ad andar­ le dietro, ma non ce l’ha fatta». I complimenti Si ferma un at­ timo, poi si complimenta con la vincitrice: «E’ davvero for­ tissima, ha un passo micidiale. Impossibile pensare di stare con lei. Mi è sembrata una ga­ ra molto dura, forse avevo nel­ le gambe qualche residuo di fatica di Mosca».

Daniele Meucci, 28 anni, in piena azione COLOMBO

Fra gli uomini, ottima la prestazione di Daniele Meucci che si è preso la soddisfazione di centrare il decimo posto (primo top­10 azzurro dal 2007) e sorpassare il campio­ ne olimpico e del mondo, Ste­ phen Kiprotich. Poco dopo la mezza è scattato in testa al gruppo dei migliori, ha preso una quindicina di metri di van­ taggio, e si è guadagnato un primo piano con citazione dei telecronisti, prima di essere ri­ succhiato dal gruppo. Ma è ri­ masto con i grandi fino in fon­ do.L’Italia ha centrato, invece, la vittoria nel Master degli over­40, grazie a Danilo Goffi, 22° assoluto in 2h23’44”. m.l.p © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

BASKET SERIE A: LA QUARTA GIORNATA l’Analisi

h I VOTI

DI LUCA CHIABOTTI

Milano­Lawal e i dualismi rischiosi L’arrivo di Gani Lawal a

Milano è il primo movimento di mercato della stagione. Ingombrante, perché riguarda la favorita e il miglior rimbalzista della passata stagione. Ma fa nascere una competizione interna con Samardo Samuels prima che abbia dimostrato continuità nel ruolo e aggiunge un altro terminale purissimo (0.1 assist a partita l’anno scorso) in una squadra che ha problemi nella costruzione del gioco. Se il dualismo con Samuels non finisce come quello tra Langford e Hairston, Milano sotto canestro ha una forza non pareggiabile dalle avversarie ma dovrà fare turnover quando Kangur rientrerà dall’infortunio. E’ un’altra sfida tecnica per Banchi che ha tanti lunghi e pochi passatori. Del resto, anche Sassari, l’antagonista di Milano più completa, vive una forte instabilità proprio nella doppia regia:non si sa mai se Green è quello da 20 punti o da zero e a Cremona è naufragato anche Travis Diener. I dualismi sono sempre rischiosi. Intanto Cantù vince a Roma senza Aradori e Varese si aggiudica una sfida resa più significativa dalla presenza come avversario di Vitucci, l’uomo che l’ha portata in alto l’anno scorso. Forse non hanno l’organico per far bene due volte la settimana, ma una sì. Fino alla fine.

Come ogni lunedì, all’indomani della giornata di campionato su gazzetta.it sono online i video dai campi con gli highlights delle partite già giocate, e già in serata saranno sul sito le immagini dei posticipi di oggi a Desio e Pesaro, oltre alle cronache dai campi già a fine partita. Per i posticipi, slitta a domani il nostro ranking di Serie A aggiornato all’ultimo turno.

RISULTATI VANOLI CREMONA­BANCO DI SARDEGNA SASSARI 86­74 ACEA ROMA­CANTÙ dts 75­80 GRANAROLO BOLOGNA­SUTOR MONTEGRANARO 96­73 CIMBERIO VARESE­SIDIGAS AVELLINO 85­68 UMANA VENEZIA­ENEL BRINDISI 82­87 GRISSIN BON REGGIO EMILIA­PASTA REGGIA CASERTA 76­59 PESARO­MONTEPASCHI SIENA OGGI OGGI EA7 EMPORIO ARMANI MILANO­GIORGIO TESI GROUP PISTOIA OGGI

DTS (14­17, 31­31; 55­52, 68­68) ACEA ROMA: Taylor 19 (4/12, 3/5), Goss 7 (1/1, 1/2), Hosley 17 (5/12, 2/5), Ignerski 3 (0/1, 1/3), Mbakwe 13 (5/7); Baron 14 (1/3, 4/7), Eziukwu 4 (2/5), D’Ercole 3 (1/2 da 3), Ri­ ghetti, Moraschini (0/1). N.e.: Reali, Tonolli. All.: Dalmonte.

S

JENKINS 7 Inizio da star, con 11 punti in 7’, poi cala un po’ ma nel supplementare ne infila 7 fondamentali; chiuderà con un doppio 4/7, da due e da tre.

CANTU’: Ragland 9 (1/5, 2/6), Jenkins 22 (4/7, 4/7), Abass 2 (1/2, 0/1), Leunen 10 (2/4, 2/5), Cusin 9 (3/4); Gentile 14 (1/6, 4/6), Uter 9 (4/8), Jones 7 (2/3, 1/3). N.e.: Rullo, Cesa­ na, Aradori. All.: Sacripanti.

CLASSIFICA SQUADRA CIMBERIO VARESE CANTÙ GRANAROLO BOLOGNA ENEL BRINDISI EA7 EMPORIO ARMANI MILANO MONTEPASCHI SIENA BANCO DI SARDEGNA SASSARI ACEA ROMA SIDIGAS AVELLINO GRISSIN BON REGGIO EMILIA PASTA REGGIA CASERTA PESARO UMANA VENEZIA MONTEGRANARO VANOLI CREMONA GIORGIO TESI GROUP PISTOIA

ARBITRI: Lanzarini, Rossi, Begnis. NOTE ­ T.l. Rom 8/16, Can 7/12. Rimb.: Rom 31 (Mbakwe 10), Can 46 (Leunen 9). Ass.: Rom 22 (Taylor 7), Can 13 (Gentile, Jenkins 5). Progr.: 5’ 6­9, 15’ 20­23, 25’ 42­36, 35’ 62­65. Spettatori 2421.

MARIO CANFORA ROMA

S

BARON 7 Quattro triple (su sette tentativi), segna quando serve, è l’unico di Roma veramente lucido e continuo: 14 punti in 27 minuti.

S

RAGLAND 5 Primo giro a vuoto della stagione, contenuto a 9 punti dalla difesa romana, finisce con un solo assist e ben sette palle perse.

Gazzetta.it SUL NOSTRO SITO HIGHLIGHTS DAI CAMPI ANCHE DEI POSTICIPI

80 82

ROMA CANTU’

S

IGNERSKI 5 Venti minuti di anonimato, una sola tripla e null’altro per il polacco in attesa del rinnovo del contratto. Gioca sempre lontano da canestro, un solo rimbalzo per lui.

Basta osservare i parziali dei cinque quarti (overtime compreso) per capire l’estremo equilibrio di Roma­Cantù: 14­ 17, 17­14, 24­21, 13­16, 12­14. Mai più di tre punti di distacco, per un successo canturino tut­ to sommato meritato, perché nei momenti decisivi il bracci­ no non è venuto a nessuno. Due punti d’oro, nonostante la pesante assenza di Pietro Ara­ dori, ancora fermo e in panchi­ na solo per stare accanto ai compagni. «Ma poteva vincere anche Roma, sono gare che vengono decise da episodi», di­ ce un raggiante Pino Sacripan­ ti che ha trovato inizialmente un Jenkins favoloso, immarca­ bile dagli esterni romani. Timbro Parla di episodi, il tecnico ospite. E ha sicuramen­ te ragione. Cita un bel po’ di giocatori, ma si dimentica di colui che ha messo un bel tim­ bro a fuoco sul pomeriggio ro­ mano: minuto 26, l’Acea è avanti 50­43. Gentile trova la prima tripla di una prova fino ad allora incolore. Sulla sirena della frazione, in maniera ab­ bastanza fortunosa mette la se­ conda da poco dopo la linea del centrocampo, utile a fissare il 55­52. Si riparte e il buon Ste­ fano ne mette altre due di fila: significheranno il 55­58. Chia­ ro, dopo ci sono stati mille altri episodi, ma senza il «fuoco» di Gentile (che oltre a 4/6 nelle triple ha completato lo scout con 6 falli subiti e 5 assist, di cui l’ultimo super per la decisi­ va tripla di Leunen nell’overti­ me), Cantù probabilmente non avrebbe avuto la forza per tor­ nare avanti dopo la rimonta ro­ mana. «Siamo felicissimi per due motivi — prosegue Sacri­ panti —: il primo è per aver tro­ vato i due punti in trasferta, co­ sa sempre difficile, e poi per­ ché si è trattato della seconda

PT G 6 4 6 4 6 4 6 4 4 3 4 3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 2 3 2 4 2 4 2 4 0 3

V 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 0

P 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3

Le prime 8 ai playoff, l’ultima in Lega Gold.

PROSSIMO TURNO

Marty Leunen, 28 anni, ieri autore del canestro decisivo CIAMCAST

Domenica 10/11, ore 18.15 GIORGIO TESI GROUP PISTOIA­VANOLI CREMONA (9/11) ENEL BRINDISI­GRISSIN BON REGGIO EMILIA (17.30) PASTA REGGIA CASERTA­ACEA ROMA GRANAROLO BOLOGNA­EA7 EMPORIO ARMANI MILANO CANTÙ­SIDIGAS AVELLINO MONTEGRANARO­PESARO BANCO DI SARDEGNA SASSARI­CIMBERIO VARESE (20.30) MONTEPASCHI SIENA­UMANA VENEZIA (11/11)

Jenkins e Gentile Cantù passa a Roma al supplementare Sacripanti: «Abbiamo vinto fuori e senza Aradori» È arrivato il passaporto, Jones rimane alla Virtus

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IL NUMERO

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I punti di Rich La guardia di Cremona è stato finora il miglior realizzatore della 4a giornata davanti a Dyson (Brindisi) con 23.

gara senza Aradori. Inutile sot­ tolineare la sua importanza per noi, però la squadra si è com­ pattata, ha reagito bene». Rimbalzi Ma ha saputo so­ prattutto mettere giù un bel po’ di palloni: la conta dei rimbalzi alla fine è deprimente per Ro­ ma, sotto 31­46 (16 offensivi). Vero pure che, come dice l’alle­ natore dell’Acea Luca Dalmon­ te «se hai perso di due al sup­ plementare con 15 rimbalzi in meno allora vuole dire che hai fatto bene altre cose, altrimen­ ti ne prendevi 20», però è pro­ prio nei pressi dell’anello che la sua squadra non mostra la cattiveria necessaria. Sia

Mbakwe sia Eziukwu non sem­ brano avere il giusto atteggia­ mento: e la doppia doppia del primo (13 punti+10 rimbalzi) non lo salva da una prova scial­ ba, troppo soft e per giunta contro avversari diretti per nulla trascendentali. Dalmon­ te glissa abilmente la domanda sulla poca consistenza del duo, parla di «qualcosa che si deve migliorare» ma le prossime ga­ re saranno fondamentali per capire se necessitano interven­ ti. Al momento va risolto il caso Jones, che ha visto ieri la parti­ ta in borghese. Il tanto atteso passaporto comunitario è fi­ nalmente arrivato, per cui Ro­ ma lo tessererà entro venerdì:

NBA PRONOSTICATA COME LA SQUADRA PIÙ SCARSA DI SEMPRE, PHILADELPHIA E’ 3­0

Jones (che, va detto, non è cer­ to un fenomeno) garantisce però a questa squadra quella energia che in molti periodi delle gare non c’è. Bisogna ri­ solvere la questione Ignerski, ieri mediocre. Gioca lontanis­ simo da canestro, apre gli spa­ zi, l’ideale sarebbe confermar­ lo anche per vivere meglio il doppio impegno campionato­ Eurocup. Ma starà al presiden­ te Toti decidere se aprire il por­ tafoglio o meno. Intanto, va re­ gistrato il secondo errore di fila in entrata di Taylor nell’ultimo possesso dei regolamentari: per Roma, insomma, gira an­ che un po’ storto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ilLutto

Bravo Belinelli. Sixers: peggiori e imbattuti Beli segna 15 punti nell’ultimo quarto ma perde, il team (anche) di Thohir batte i Bulls Marco Belinelli gioca la prima grande partita in ma­ glia Spurs ma non basta a San Antonio, senza Green e Split­ ter, per vincere a Portland. Be­ li parte in quintetto, realizza 19 punti, 15 nell’ultimo quar­ to quando le sue triple nell’ul­ timo minuto e mezzo (la se­ conda per il ­3 a 20” dalla sire­ na) riaprono la gara. Presta­

zione super che non toglie ai Philadelphia 76ers i riflettori.

Carter­Williams sfida Rose USAT.

Brocchi Quella che è stata presentata da tutti come la peggiore squadra della Nba, addirittura in corsa per batte­ re il record negativo assoluto di vittorie fatto registrare pro­ prio da Phila nel 1972­73 (9­ 73), è partita con 3 vittorie e ha già superato le due favori­ te, Miami e Chicago. «Capia­ mo quello che tutti hanno scritto e detto di noi — ha di­ chiarato il coach debuttante Brett Brown, il solo che alla fi­ ne ha accettato la panchina dell’ex squadra di Doctor J —, il nostro messaggio resta ve­

dere come va giorno per gior­ no. Sono fortunato di avere una squadra che ama giocare assieme e dove ognuno ap­ prezza la vicinanza uno del­ l’altro». Ancora una volta gui­ data dal rookie Michael Car­ ter Williams, Phila (la squa­ dra che ha nel board dei soci anche Erick Thohir, è la meno costosa di tutta la Nba: il suo monte salari di 45 milioni è meno della metà della n.1 che è Brooklyn, 101) ha approfit­ tato del passaggio a vuoto di Derrick Rose (4/14 al tiro, 8 palle perse) che si è accusato della sconfitta, mentre coach Thibodeau lo assolve: «E’ dif­

ficile giocar bene quando non ti alleni. Abbiamo bisogno di tempo in palestra, poi tutto andrà bene». RISULTATI: Golden State­Sacramen­ to 98­87 (K.Thompson 27; McLemore 19), Dallas­ Memphis 111­99 (Nowitzki 23; Conley 24), Milwaukee­ Toronto 90­97 (Mayo 16; Gay 18), Philadelphia­ Chicago 107­104 (Carter Williams 26; Boozer 22), Indiana­Cleveland 89­74 (Stephenson 22; Waiters 17), Por­ tland­San Antonio 115­105 (Lillard 25; Duncan 24), Utah­Houston 93 ­104 (Jefferson 18; Parsons 24), New­Orle­ ans­Charlotte 105­84 (Davis 25: Ses­ sions 21).

VIDEO guarda Carter Williams

www.gazzetta.it

g

Addio Bellamy centro degli Usa oro a Roma 1960 È morto Walt Bellamy, centro della Nazionale Usa oro all’Olimpiade di Roma 1960. Aveva 74 anni. Prima scelta nel 1962, giocò 14 stagioni in Nba a Chicago, Baltimore, New York, Detroit, Atlanta.


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

Clark e gli italiani Varese spazza via il fantasma Vitucci Contro Avellino, prima il play, poi Polonara e De Nicolao si tolgono il peso dell’anno scorso VARESE AVELLINO

85 68

(20­13, 44­31; 69­50) CIMBERIO VARESE: Clark 20 (5/5, 3/6), Coleman 9 (3/7, 0/2), Ere 8 (1/3, 2/7), Po­ lonara 15 (4/5, 2/4), Hassell 12 (6/8); Ru­ sh (0/1, 0/2), Sakota 4 (2/2, 0/2), De Ni­ colao 15 (1/1, 3/5), Scekic 2 (1/2), Mei. N.e.: Testa, Balanzoni. All. Frates. SIDIGAS AVELLINO: Lakovic 9 (2/5, 1/4), Dean 7 (2/3, 1/4), Richardson 4 (2/4, 0/1), Ivanov 12 (4/8, 0/2), Thomas 17 (8/13); Spinelli 2 (0/2, 0/1), Cavaliero 5 (1/2, 0/2), Hayes 10 (1/3, 2/5), Dragovic 2 (1/1, 0/1). N.e.: Biligha, Riccio, Morgillo. All. Vitucci. ARBITRI: Sabetta, Bartoli, Mattioli. NOTE ­ T.l.: Var 9/11; Ave 14/16. Rimb.: Var 33 (Hassell 9); Ave 33 (Ivanov 7). Ass.: Var 15 (Clark 7); Ave 13 (Ivanov, Dragovic e Spinelli 4). Progr.: 5’ 12­6 15’ 32­20, 25’ 55­43, 35’ 82­61. Spet­ tatori .207 per 53.740 euro.

ANTONIO FRANZI VARESE

Alla fine coach Frates può permettersi un piccolo ge­ sta d’esultanza: «Sapevo che questa partita era importante per il pubblico di Varese. Dove­ vamo metterci alle spalle le scimmie di una stagione scorsa che pesava ancora e abbiamo dimostrato che anche que­ st’anno, pur magari con un piz­ zico di talento in meno, questa Cimberio può far bene». Anzi, benissimo come ieri sera supe­ rando nettamente un’Avellino che, con in panchina l’ex Vituc­ ci accolto tra i fischi ma pure con quale applauso di ricono­ scenza, si presentava sotto la volta di Masnago da formazio­ ne ambiziosa. E invece proprio Clark, finora il meno convin­ cente in campionato, con una serie di 5 canestri di fila in apertura ha dato il là al primo allungo di Varese (+9 sul 15­6

LA 1a VITTORIA SACCHETTI: «SIAMO STATI PRESUNTUOSI»

Keydren Clark, 29 anni CIAMCAST

già al 5’30”). Ad aiutarlo un commovente Ere, capace di es­ sere protagonista nonostante un problema muscolare che lo aveva messo k.o. in settimana. Coppia Clark&Ere non sa­ rebbero stati sufficienti, però, alla Cimberio per condurre sempre in testa la sfida contro la Sidigas, se Frates non avesse avuto anche una prestazione super dal duo under 22 tutto italiano Polonara­De Nicolao: l’ala ha continuato in un per­ corso di crescita ormai conti­ nuo affiancando a una prova efficace in attacco (6/9 al ti­ ro), una buona difesa in affian­ camento a Hassell su Thomas, a lungo unico terminale Sidi­ gas (8/13 da sotto per lui). Il giovane play, invece, è salito in cattedra in un terzo quarto da 25 punti complessivi per Vare­ se. I suoi canestri e una regia accorta sono stati importanti quando, uscito Coleman per il 4° fallo dopo due sfondamenti, Lakovic cercava di rimettere in partita Avellino che pure dove­ va scontare uno svantaggio or­ mai costantemente in doppia cifra (55­43 al 25’).

86

SASSARI

74

(21­20, 46­33; 69­60) VANOLI CREMONA: Woodside 6 (3/6, 0/2), Jackson 15 (4/6, 1/6), Rich 25 (10/22, 0/1), Kalve 11 (4/4, 1/1), Kelly 7 (3/4); Chase 10 (2/2, 2/4), Conti (0/1 da 3), Marchetti, Spralja 4 (2/3), Ndoja 8 (1/2, 2/2). N.e.: Ariazzi, Fiorentini. All.: Gresta. BANCO DI SARDEGNA SASSARI: T. Diener 4 (2/2, 0/4), D. Diener 12 (3/8, 2/2), Thomas 22 (6/8, 2/5), C. Green 11 (3/6, 1/5), Johnson 15 (7/10); M. Green (0/2 da 3), Fernandez, B. Sacchetti 7 (1/2, 1/5), Vanuzzo 3 (1/2 da 3). N.e.: Devecchi, Tessitori. All.: R. Sacchetti. ARBITRI: Weidmann, Paglialunga, Maz­ zoni. NOTE ­ T.l.: Cre 10/11, Sas 9/11. Rimb.: Cre 32 (Kelly 6), Sas 31 (Johnson 13). Ass.: Cre 13 (Woodside 7), Sas 16 (D. Diener 5). Progr.: 5’ 13­8, 15’ 31­25, 25’ 59­47, 35’ 80­62. Usc. 5f.: D. Diener 36’20” (84­68). Spett. 3000. CREMONA – Dopo la settimana più diffici­

le, Cremona si scrolla di dosso la tensio­ ne e vince la prima partita del proprio campionato contro una Sassari che an­ che coach Sacchetti fatica a riconosce­ re: «Siamo stati presuntuosi. L’atteggia­ mento non è quello da squadra importan­ te. Forse le due partite in casa hanno ma­ scherato i nostri problemi». Il Banco approccia male la gara, anche perché i lombardi la forzano a giocare sotto ritmo. Gli 11 punti di Kalve nel solo primo quarto lanciano l’arrembaggio cremonese (13­8, 5’), Drake Diener ci mette una pezza (21­ 20), ma poi emergono tutti i limiti difensivi di Sassari, presa a pallate da Rich (46­ 33, 20’). Tre le chiavi per la Vanoli: l’ottima regìa di Woodside, i 74 punti concessi do­ po gli oltre 93 di media delle prime 3 gare e l’impatto, tecnico ed emotivo, di Chase, in campo nonostante un serio problema a un ginocchio. Thomas (13 punti nel ter­ zo quarto) tiene accessa la fiammella (69­60), ma è ancora Rich a chiudere. Gresta esulta: «Dopo la pessima prova di Brindisi, arriva una delle migliori parti­ te da quando sono allenatore di questa squadra. Il merito è dei miei giocatori». Alessandro Rossi

96

MONTEGRANARO

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(27­13, 45­29; 66­53) GRANAROLO BOLOGNA: Ware 13 (3/3, 2/8), Hardy 12 (3/5, 2/4), Gaddefors 15 (4/6, 2/3), Motum 15 (4/5, 2/4), King 11 (5/8); Imbrò 5 (1/1, 1/2), Walsh 21 (6/9, 3/8), Jordan 2 (0/2), Landi 2 (1/1), Fontecchio. N.e: Negri, Guazzaloca. All.: Bechi. MONTEGRANARO: Mayo 7 (2/8, 0/3), Cinciarini 11 (2/6, 2/3), Collins 4 (2/7, 0/3), Sakic 15 (3/8, 0/2), Skeen 13 (2/3, 2/3); Lauwers (0/1 da 3), Mazzola 8 (4/5), Campani (0/1, 0/1), Mitrovic 9 (0/3, 3/4), Tessitore 6 (0/1, 2/2), Quaglia, Rossi. All.: Recalcati. ARBITRI: Lamonica, Quarta, Filippini. NOTE T.l.: Bol 6/9, Mtg 16/25. Rim.: Bol 41 (King 10), Mtg 34 (Sakic 11). Ass.: Bol 14 (Walsh 4), Mtg 12 (Mayo 5). Progr.: 5’ 17­9, 15’ 32­18, 25’ 57­38, 35’ 80­69. Usc. 5 f: Collins 39’32” (90­73). F.antisp: Collins 35’04”. Spett. 5636 BOLOGNA Dopo il flop di Siena, la Virtus si prende una facile vittoria nella sera dedi­ cata a Roberto Brunamonti, rifilando 23

8.4

I rimbalzi di Gani Lawal, 25 anni, in basso nella foto Ciamillo, neo acquisto di Milano e miglior rimbalzista della passata stagione con la maglia di Roma

I POSTICIPI HAIRSTON VERSO LA TURCHIA

Milano­Pistoia si gioca a Desio In tv Pesaro­Siena (cam.ca.­m.i.­a.l.­p.s.) In attesa di Gani Lawal, Milano gioca a Desio il posticipo di sta­ sera contro Pistoia (ore 20.30, arbitri Bettini, Caiazza e Borgioni: nessuna diretta tv per con­ comitanza con la Rai). Manca ancora l’annun­ cio per il centro l’anno scorso miglior rimbalzi­ sta a Roma, 2.05, 24 anni, dopo la conferma di sabato dell’agente. Per problemi di visto, proi­ bitivo avere Lawal (al momento negli Usa) per la cruciale trasferta di giovedì a Bamberg. La notizia è l’uscita in vista per Malik Hairston, fuori squadra con un altro anno di contratto a 1,5 milioni di dollari: ieri il Galatasaray, che ha perso per oltre tre mesi l’ex can­ turino Markoishvili, ha già annunciato sul proprio profilo Twitter l’arrivo del­ l’ala americana, la cui transazione con Milano è quasi definita. La partita Per l’EA7 saranno an­ cora assenti Gigli (riprende dopo Bologna) e Kangur, regolarmen­ te in campo nella rifinitura di ie­ ri a Desio gli acciaccati Lan­ gford, Gentile e Samuels. Unica in A ancora senza vittorie, la neo­ promossa Pistoia registra l’insod­ disfazione per gli Usa Daniel, Washin­ gton e Johnson del coach Moretti, che ha implementato il lavoro settimanale con riunioni tecniche e video aggiuntivi. Annunciata la presenza anche dell’inte­ rista Rodrigo Palacio, amico di Cerella. A Pesaro Diretta tv su RaiSport1 per Pe­ saro­Siena (ore 20.30, arbitri Martolini, Biggi e Lo Guzzo). Assenti Traini da una parte e Nelson dall’altra.

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MONTEGRANARO K.O. RECALCATI ARRABBIATO

BOLOGNA

LAWAL

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Hayes L’unico momento po­ sitivo di un Hayes ancora lon­ tano dal giocatore di cui ha bi­ sogno Vitucci (solo 3/8 da fuo­ ri per l’ex New Jersey Nets) non bastava anche perché il so­ lito Ere riprendeva in mano il controllo della partita: «Ci sia­ mo scontrati con una forma­ zione molto più pronta di noi — ammette Vitucci —. Ci han­ no messo sotto imponendoci un ritmo che, in questa fase della nostra stagione, non sia­ mo ancora in grado di tenere».

Cremona si sblocca Bologna: Walsh caldo Sassari irriconoscibile onora Brunamonti CREMONA

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

punti di scarto alla modesta Montegrana­ ro, una squadra che a tratti calpesta il curriculum del suo prestigioso coach con errori banali al tiro e amnesie difensive. Il paradosso è che al 35’ gli ospiti sono an­ cora in partita perché la Granarolo gioca a fare l’elastico, prima allunga a piacimen­ to e poi lascia agli avversari il modo di rientrare. Ma non c’è mai storia in una partita che Bologna domina e controlla con sei uomini in doppia cifra, anche se Hardy fa bottino solo alla fine. I biancone­ ri nel primo quarto scattano a +14, nel ter­ zo arrivano a +22. Montegranaro non ha nulla dall’esordiente Collins e poco dagli altri Usa. La Virtus ritrova il solito Walsh, accanto al roccioso Motum e al jolly Gad­ defors. Così Bechi aspetta Milano: «Ab­ biamo offerto una prova di solidità difen­ siva e buona distribuzione offensiva. Ma per competere contro l’EA7 dovremo un passo avanti». Invece Recalcati ammette tutto il suo disappunto: «Negli spogliatoi mi sono molto arrabbiato. Come coach ho sempre avuto pazienza ma c’è un limite a tutto. Bisogna avere la decenza di lottare fino in fondo. Troppi individualismi non ri­ solvono i problemi della squadra». a.to.

SOLITI TECNICI ANCORA DECISIVI

Super Dyson: Brindisi rimonta e batte Venezia VENEZIA

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BRINDISI

87

(18­18, 39­32; 56­60) UMANA VENEZIA: Giachetti 12 (1/3, 3/5), Taylor 16 (5/10, 2/6), Rosselli (0/1, 0/1), Smith 21 (4/9, 3/4), Easley 11 (5/6); Peric 10 (5/9), Linhart 2 (1/4), Vitali 8 (2/6, 1/4), Magro 2 (1/2). N.e.: Akele. All.: Mazzon. ENEL BRINDISI: Dyson 24 (4/5, 2/3), Lewis 5 (0/3, 1/4), Snaer 5 (1/2, 1/4), James 11 (4/7, 0/1), Aminu 18 (8/12); To­ dic 2 (1/2), Bulleri 3 (1/3), Zerini 5 (1/1, 1/1), Campbell 14 (2/6, 1/4). N.e.: Morciano, Formenti, Leggio. All. Bucchi. ARBITRI: Sardella, Ranaudo e Vicino. NOTE ­ T.l.: Ven 7/13, Bri 25/32. Rimb: Ven 33 (Smith 10), Bri 31 (James 12). Ass.: Ven 19 (Vitali 5), Bri 16 (Campbell 7). Progr. 5’ 8­9, 15’ 29­23, 25’ 47­43, 35’ 56­60. Tec.: Giachetti 25’05” (49­43), Peric 27’47” (52­ 51). Ant.: 29’10” (52­57). Spett.: 3507. MESTRE (Ve) ­ L’Enel sbanca il Taliercio e rovina il Reyer Day. Dyson straordinario nocchiero con Campbell dispensatore

di assist (7) e James calamita­rimbalzi (12), la Reyer vive sulla classe di Smith e sulle invenzioni di Vitali, ma sbanda nel terzo periodo, quando sembrava aver il match in pugno, regalando due tecnici (Giachetti e Peric) dettati dalle nuove norme e un antisportivo al croato capita­ lizzati in 11 punti dall’Enel. «Una buona prestazione — ha ammesso Piero Bucchi — nell’intervallo ci siamo parlati, focaliz­ zato gli errori commessi, tornando sul parquet con grande intensità e concen­ trazione. Determinante la nostra difesa nella ripresa». La fuga dell’Umana (35­ 23) sembrava l’inizio di un’altra serata di gloria, invece Brindisi è rientrata (39­32) prima dell’intervallo. «E’ un momento dif­ ficile — ha ammesso Andrea Mazzon — ma ne usciremo con l’unità che ci ha sempre contraddistinto». La Reyer ac­ cusa il colpo dopo il sorpasso Enel (52­ 60) rientra e sorpassa a cavallo dei due tempi (63­60), quando si risveglia dal tor­ pore offensivo Taylor. Sul 70­66 per i granata, altro sussulto dell’Enel (70­75) con Snaer, abbastanza impalpabile, a scaricare la tripla dell’allungo. Michele Contessa

LNP GOLD LA 6a GIORNATA: IN TESTA BIELLA, BRESCIA, VEROLI E TORINO (SENZA MANCINELLI). MIGLIOR REALIZZATORE: YOUNG (BARCELLONA) 28

DONNE

Basile sulla sirena: terza di fila di Capo d’Orlando

Lucca e Spezia ko Schio e Ragusa uniche imbattute

IMOLA­TORINO 70­80 (13­25, 33­42; 49­64) AGET IMOLA: Passera 14 (6/12, 0/2), Young 12 (2/6, 1/5), Niles 2 (1/4, 0/3), Dordei 11 (3/10, 1/3), Poletti 22 (9/14, 0/2); Mancin 4 (2/2), Turel 5 (2/2, 0/1). All.: Esposito. MANITAL TORINO: Ches­ sa 11 (3/6, 1/2), Gergati 9 (1/10, 2/5), Evangelisti 20 (4/7, 2/8), Sandri 8 (1/3, 0/2), Amoroso 19 (4/9, 3/7); Stojkov 6 (0/2, 2/3), Wojciechowski 7 (2/4). NOTE ­ T.l.: Im 14/18, To 20/25. Rimb.: Im 34 (Dordei 12), To 45 (Amoroso 11). Ass.: Im 13 (Passera 4), To 12 (Chessa 4). Spett. 1300. (p.b.) NAPOLI­CASALE 73­68 (19­20, 41­33; 53­46) EXPERT NAPOLI: Black 10 (2/4, 0/2), Ma­ laventura 11 (3/6, 1/2), Weaver 24 (7/9, 0/1), Allegretti 15 (2/2, 3/5), Brkic 8 (2/6, 1/1); Valentini 2 (0/3, 0/1), Bryan 3 (1/1). All.: Cavina. NOVIPIÙ CASALE: Dillard 18 (4/8, 2/4), Casini 13 (0/2, 3/5), Jackson 8 (4/5, 0/3), Bruttini 12 (5/11), Martinoni 6 (3/8, 0/2); Amato 2 (1/1, 0/2), Giovara 3

(0/1 da 3), Cutolo 2 (0/1, 0/2), Fall 4 (2/4). All.: Griccioli. NOTE ­ T.l.: Na 24/31, Ca 15/19. Rimb.: Na 29 (Brkic 8), Ca 27 (Bruttini e Cutolo 6). Ass.: Na 9 (Weaver 5), Ca 11 (Dillard 7). Spett. 700 (l.ba.) BIELLA­FERENTINO 88­75 (20­29, 44­43; 67­58) ANGELICO BIELLA: Laganà 18 (6/11, 2/6), De Vico 3, Raspino 7 (2/3, 1/2), Hollis 24 (8/12, 1/1), Infante 2 (0/3, 0/1); Voskuil 19 (2/7, 5/11), Berti 11 (3/5), Chillo 4 (2/2). All.: Corbani. FERENTINO: Guarino 6 (0/1, 2/4), Bucci 6 (3/6, 0/2), Pierich 17 (2/2, 4/9), Green 9 (3/6, 0/3), Garri 10 (2/6); Rosignoli 9 (3/3), Giuri 15 (2/4, 3/3), Parrillo 3 (0/1, 1/3). All.: Gramenzi. NOTE ­ T.l.: Bi 12/17, Fe 15/20. Rimb.: Bi 33 (Hollis 11), Fe 28 (Garri 8). Ass.: Bi 22 (Hollis, Voskuil 4), Fe 8 (Guarino 4). Spett. 2734. (ga.p.) VEROLI­TRENTO 75­72 (24­21, 38­37; 62­51) GZC VEROLI: Tomassini 11 (3/8, 1/2), Sanders 15 (4/6, 1/3), Casella 10 (2/6, 2/4), Samuels 4 (2/4, 0/2), Cittadini 13

(5/9); Rossi 1 (0/1 da tre), Blizzard 12 (2/4, 1/1), Carenza 9 (3/3, 1/2). All. Ra­ mondino. TRENTO: Triche 4 (1/5, 0/2), Pascolo 14 (7/10), Forray 19 (5/8, 2/4), Elder 16 (5/7, 2/9), Lechthaler 11 (5/6); Baldi Rossi 4 (2/5, 0/2), Spanghero 4 (2/5, 0/4). All. Buscaglia. NOTE – T.l. Ve 15/22, Tr 6/11. Rimb.: Ve 30 (Cittadini 8), Tr 31 (Pascolo 13). Ass.: Ve 13 (Sanders e Samuels 4), Tr 11 (Elder e Pascolo 3). Spett.: 1200. (al.bia.) JESI­TRAPANI 94­88 (24­15, 51­43, 67­67) FILENI JESI: Maggioli 15 (5/8, 1/5), Jukic 15 (4/5, 2/4), Rocca 6 (2/7), Goldwire 24 (1/3, 5/11), Santiangeli 14 (1/5, 2/5); Bor­ sato 15 (3/5, 2/6), Fallucca 3 (1/2 da 3), Gaspardo 2 (1/2, 0/1). All. Coen. LI­ GHTHOUSE TRAPANI: Renzi 16 (6/6, 1/5), Lowery 22 (4/6, 3/8), Baldassarre 14 (4/5, 1/3), Parker 17 (5/10, 1/5), Ferrero 12 (2/5, 1/6); Bartoli 3 (1/1 da 3), Ianes 4 (1/3). All.: Lardo. NOTE: T.l.: Je 21/27, Tr 20/27. Rimb.: Je 35 (3 con 7), Tr 34 (Lowery 9). Ass.: Je 12 (Jukic 4), Tr 13

(Parker 5). Spett.: 1844. (f.ch.) CAPO D’ORLANDO­VERONA 64–63 (20­18, 40­36; 50­53) UPEA CAPO D’ORLANDO: Mays 18 (6/8, 2/9), Basile 14 (1/1, 3/6), Nicevic 16 (6/9), Portannese 3 (0/6, 1/6), Archie 10 (4/7, 0/2); Cefarelli 3 (0/2, 1/1). All.: Pozzecco. TEZENIS VERONA: Callahan 14 (5/10, 0/4), Smith 7 (1/4, 1/4), Taylor 16 (3/7, 3/5), Carraretto 4 (2/2, 0/1), Gandini 2 (1/1, 0/2); Reati 3 (0/1, 1/3), Boscagin 6 (2/4), Da Ros 11 (4/8, 1/1). All. Ramagli. NOTE – T.l.: Ca 9/11, Ve 9/10. Rimb.: Ca 31 (Archie 12), Ve 29 (Callahan 11). Ass.: Ca 15 (Mays 4), Ve 9 (Smith e Taylor 3). Spett.: 2.000. (s.pi.) TRIESTE­BRESCIA 58­74 (21­19, 31­39; 49­56) TRIESTE: Hoover (0/2, 0/2), Tonut 8 (2/7, 1/2), Harris 16 (6/14, 1/4), Ruzzier 7 (2/6, 1/2), Candussi 16 (5/11, 1/5); Fossati 4 (2/3, 0/1), Mastrangelo 3 (1/1, 0/1) Carra 4 (2/5). All. Dalmasson. CENTRALE LAT­ TE BRESCIA: Slay 8 (4/4, 0/6), Procacci (0/1 da 3), Rinaldi 12 (6/10), Fultz 9 (2/7,

1/2), Giddens 7 (2/9). Bushati 4 (2/2); Lo­ schi 12 (0/1, 3/5), Di Bella 15 (3/4, 3/5), Cuccarolo 4 (1/4), Maspero 3 (0/1, 1/1). All. Martelossi. NOTE: T.l.: Ts 6/14, Bs 10/14. Rimb: Ts 36 (Harris 13) Bs 36 (Di Bella 8) Ass: Ts 10 (Ruzzier, Hoover 3) Bs 14 (Di Bella 4). Spett. 2300 (l.g.) FORLÌ–BARCELLONA 72­93 (25­20, 44­40; 53­68) CREDITO DI ROMAGNA FORLÌ: Basile 4 (0/1 da 3), Cain 16 (8/9), Crow 19 (1/3, 4/10), Ferguson 19 (4/7, 2/7), Saccaggi 11 (4/10, 0/3); Eliantonio 3 (1/3 da 3). All.: Galli. SIGMA BARCELLONA: Young 28 (7/11, 3/4), Toppo 11 (5/5), Maresca 13 (4/7, 1/3), Natali 2 (1/3), Collins 19 (4/8, 3/7); Filloy 6 (0/2, 2/3), Pinton 2 (0/2 da tre), Fantoni 12 (5/10) All.: Trimboli. NO­ TE ­ T.l.: Fo 17/22, Ba 14/15. Rimb.: Fo 25 (Cain 10), Ba 33 (Young 11). Ass.: Fo 12 (Saccaggi 6), Ba 14 (Collins 5). CLASSIFICA Biella, Brescia, Veroli, To­ rino 10; Trento, Barcellona 8; Capo d’O., Trapani, Napoli, Jesi 6; Triste, Verona 4; Casale, Imola, Ferentino 2; Forlì 0.

La 4a giornata: Umana Venezia Orvieto 83 71 (Ruzickova 18; Morris 16); Priolo Fila San Martino di Lupari 35 76 (Donvito 16; Correal 27); Gesam Gas Lucca Famila Schio 64 74 (Dotto 18; Godin 21); Cagliari Acqua& Sapone Umbertide 56 60 (Johnson 14; Black 18); Chieti Lavezzini Parma 49 85 (Gonzalez 15; Macaulay 17); Passalacqua Ragusa Carispe zia La Spezia 75 52 (Walker 24; Malone 17). Classifica: Ragusa, Schio 8, Spezia, Lucca, Parma 6; Umbertide, Venezia 4; Cagliari, San Martino di Lupari 2; Priolo, Orvieto, Chieti 0.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

PALLAVOLO SERIE A­1 UOMINI: TERZA GIORNATA

E’ un Simon da paura Il derby a Piacenza

RISULTATI MACERATA­PERUGIA CUNEO­LATINA RAVENNA­VIBO VALENTIA TRENTO­MOLFETTA MODENA­PIACENZA CASTELLO­VERONA

CLASSIFICA SQUADRE MACERATA TRENTO VERONA PIACENZA MODENA PERUGIA CUNEO VIBO VALENTIA C. DI CASTELLO MOLFETTA RAVENNA LATINA

Il cubano ne fa 20: la Copra rimonta dall’ 1­2, annulla tre match ball e batte Modena DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI MODENA

Denys Kaliberda senza muro pianta una «cannella» (come si dice a Modena, tra­ duzione è una gran botta, ma non rende bene) e chiude un tiebreak che porta a Piacenza due punti sofferti, difficili, ma utilissimi per la classifica e per il morale (sarà banale, ma in questo caso è verissimo) so­ prattutto dopo che la giornata era iniziata con il capitano Zlatanov fermo in panchina per una sospetta frattura al polso destro (oggi la risonan­ za magnetica che tiene in an­ sia i piacentini) e dopo che Modena per gran parte della gara aveva dato l’impressione di poter sorprendere i quasi 4000 del PalaPanini e portare a casa il bottino pieno addirit­ tura contro alcuni dei preten­ denti dello scudetto. Tre match ball «Dobbiamo dimenticarci le maglie e pen­ sare solo a questa partita», aveva detto in settimana An­ gelo Lorenzetti, l’uomo che ha vinto lo scudetto sia su una panchina che sull’altra, ora condottiero (il termine non è eccessivo basta vedere come urla in faccia ai suoi giocatori) dei «gialli». E dal secondo set

3 0

in avanti la consegna gli uomi­ ni di casa l’hanno mantenuta con un Thomas Beretta anche più che in formato Nazionale a cui è sfuggito il premio di mvp solo perché dall’altra parte c’era un certo Robertlandy Si­ mon (20 punti con uno strepi­ toso 87% in attacco dalle sue braccia sono partite la serie di battute che hanno condiziona­ to il quarto set): ma il suo 78% in attacco, i 16 punti (miglior marcatore di casa, non pochis­ simo per un centrale) e i suoi tre muri sono il sintomo di una prestazione autoritaria (non proprio comune per un esor­ diente in serie A­1) e di una squadra che non si arrende fa­ cilmente. Panchina lunga Ma alla fine la differenza l’ha fatta la pan­ china (lunga e intercambiabi­ le) quella di Piacenza, un po’ più risicata quella di Modena. La svolta della gara nel quarto set con i padroni di casa sem­ pre sotto e sempre a rimonta­ re, fino che si conquistano tre match ball che resteranno a lungo nella testa dei tifosi e nelle parole dello speaker sto­ rico di casa (Antoine ieri fe­ steggiato dalla curva per il compleanno) «crederci, cre­ derci crederci», ripeteva An­ toine. E i modenesi ci hanno creduto fino a quando hanno

3 0

TRENTO MOLFETTA

PT 9 6 6 5 5 4 4 3 3 3 3 0

G 3 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2

V 3 2 2 2 1 2 1 1 1 1 1 0

P 0 0 1 1 2 1 2 2 2 2 2 2

SVSP 9 0 6 0 7 5 7 6 7 6 6 7 6 6 5 7 4 7 3 6 3 7 0 6

PROSSIMO TURNO DOMENICA 10 ORE 18 TRENTO­MACERATA ORE 17.30 PIACENZA­RAVENNA VIBO­LATINA CITTÀ DI CASTELLO­MODENA VERONA­PERUGIA SABATO ORE 18 MOLFETTA­CUNEO

Robertlandy Simon (26) coi baffi per l’iniziativa Movember TARANTINI

clic GLI HIGHLIGHTS DEL CAMPIONATO SU GAZZETTA.IT A conferma della nuova attenzione che il nostro portale web riserva agli altri sport e in questo caso alla pallavolo, da questa mattina sul sito di Gazzetta (www.Gazzetta.it) sarà possibile vedere le immagini delle partite di serie A­ 1maschile commentate. A iniziare dall’anticipo di sabato pomeriggio a Perugia con il toccante tributo d’affetto riservato a Goran Vujevic e alla sua famiglia dopo la tragedia che li ha colpiti.

potuto. Poi le già citate serie in battuta di Simon, la costanza di Kaliberda (acquisto quanto mai prezioso per i piacentini), i muri di De Cecco e di Papi e l’inserimento di Le Roux per Vettori dal terzo set in poi. A proposito del bomber azzurro: prosegue la sua normalmente difficile opera di inserimento in una squadra di alto livello, ci vorrebbe solo un po’ di pa­ zienza, ma il volley di oggi ha in maniera miope cancellato questa parola dallo sport... Sfumata la grande occasione Modena si affloscia, mentre Piacenza esce alla distanza e si porta a casa due punti a un certo punto inaspettati. Testi­ monianza che la squadra di Monti non si arrende facil­ mente. Ora aspetta notizie dal capitano e cambia maglia pen­ sando alla Champions... © RIPRODUZIONE RISERVATA

Le altre gare Kurek trascina Macerata MACERATA PERUGIA

3­0 3­0 3­1 3­0 2­3 1­3 (sabato)

3 0

CUNEO LATINA

3 1

RAVENNA VIBO

(25­17, 25­19, 25­22)

(26­24, 25­21, 25­18)

(25­19, 25­22 , 25­17)

(22­25, 25­15, 25­19, 25­23)

LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Po­ drascanin 5, Baranowicz 3, Kurek 16, Stankovic 7, Zaytsev 11, Kovar 10; Henno (L) 1, Lampariello. N.e. Paparoni, Patriarca , Giombini, Monopoli. All. Giuliani.

DIATEC TRENTINO: Solè 3, Sokolov 16, Lanza 12, Birarelli 10, Suxho 2, Ferreira 7; Colaci (L), Burgsthaler 4, Szabò 3. N.e. Sintini, Thei (L), De Paola, Fedrizzi. All. Serniotti.

BRE LANNUTTI CUNEO: Rauwerdink 7, De Togni 11, Rouzier 13, Maruotti 15, Kohut 5, Gonzalez 2; De Pandis (L), Freriks. N.e. Ca­ sadei, Alletti, Antonov, Marchisio (L). All. Piazza.

CMC RAVENNA: Toniutti 4, Cebulj 21, Ce­ ster 10, Klapwijk 20, Tillie 14, Mengozzi 2, Bari (L), Patriarca, Jeliazkov, Cricca 3. N.e. Koumentakis, Kauliakamoa. All. Bo­ nitta.

SIR SAFETY PERUGIA: Mitic 3, Vujevic 3, Barone 7, Atanasijevic 15, Petric 4, Semen­ zato 1; Giovi (L), Paolucci 1, Cupkovic 2, Della Lunga. N.e. Della Corte, Fanuli (L), Buti. All. Kovac.

EXPRIVIA MOLFETTA: Zanuto 7, Piscopo 3, Sabbi 21, Casoli 6, Mazzone 3, Saitta; Ce­ sarini (L), Izzo, De Marchi 2, Blagojevic, Fornes Jul. N.e. Porcelli (L), Del Vecchio. All. Cichello.

ANDREOLI LATINA: Verhees 3, Sottile, Fragkos 5, Gitto 8, Michalovic 17, Skrimov 7; Rossini (L), Paris, Torres 4, Noda 1, De Rocco 3. N.e. Candellaro, Tailli (L). All. Santilli.

TONNO CALLIPO VIBO: Forni 12, Gavotto 14, Ogurcak 11, Crer 11, Steuerwald, Randaz­ zo 9; Plot (L), Sardanelli, De Haro 2, Pre­ sta, Villena. N.e. Thiaw. All. Blengini.

ARBITRI: Pol e Padoan.

ARBITRI: Satanassi e Simbari.

ARBITRI: Sobrero e Puecher.

NOTE Spettatori 2030, incasso 6500. Du­ rata set: 23’, 25’, 29’ totale 77’. Lube: b.s. 17, v. 5, m. 12, s.l. 10, e. 21. Sir Safety: b.s. 12, v. 3, m. 2, 2L. 4, e. 22. Trofeo Gazzetta: 6 Kurek, 5 Baranowicz, 4 Stankovic, 3 Zaytsev, 2 Atanasijevic, 1 Henno.

NOTE Spettatori: 1.940. Durata set: 27’, 24’, 26’. Trentino: b.s. 15, v. 10, m. 10, 2a l. 9, e. 24. Molfetta: b.s. 15, v. 2, m. 5, 2a l. 6, e. 30. Trofeo Gazzetta: 6 Sokolov, 5 Sabbi, 4 Birarelli, 3 Lanza, 2 Saitta, 1 Colaci.

NOTE Spett. 1909, incasso 8198. Durata set: 24’, 26’, 24’; tot. 74’. Cuneo: b.s. 7, v. 3, m. 11, 2a l. 8, e. 10. Latina: b.s. 17, v. 2, m. 2, 2al. 11, e. 22. Trofeo Gazzetta: 6 Maruotti, 5 Gonzalez, 4 Michalovic, 3 Rouzier, 2 De Togni, 1 De Pandis.

NOTE Spettatori 2300, incasso 14.000 eu­ ro. Durata set: 31’, 25’, 29’,30’;totale 115’. Ravenna: b.s. 10, v. 2 , m. 7, 2al. 10 , e. 23. Vibo: b.s. 11, v. 1, m. 9, 2a l. 7, e 23. Rosso alla panchina ospite (23­14 3° set). Trofeo Gazzetta: 6 Cebulj, 5 Klapwijk, 4 Toniutti, 3 Tillie, 2 Gavotto, 1 Bari.

CUNEO La Bre Lannutti non poteva stec­ care e non l’ha fatto contro Latina. La pri­ ma vittoria stagionale è un 3­0 contro La­ tina. Una vittoria figlia dei muri cuneesi (11­2, 5 di De Togni) e dell’inesperienza del­ l’Andreoli. La stabilità l’ha fornita Maruotti, in campo da titolare (prima volta), come Gonzalez, preferito a Freriks. Maruotti ha messo a terra 15 palloni con l’85% (3 mu­ ri). De Togni ha fatto il resto (11 punti) insie­ me a Rouzier. Poca reattività dall’altra parte della rete. «Latina è una squadra giovane — dice Santilli — abbiamo tanto da imparare, tanti errori gratuiti non sono plausibili». Cuneo sbaglia poco (2 errori nel 1° set, 10 in totale) e non lascia spazio a reazioni dei pontini. A Cuneo c’è spazio per le emozioni amarcord: il presidente Lannutti consegna la casacca numero 7 al «cinese» Wijsmans: sarà ritirata, prima volta nella storia della società.

RAVENNA Torna la vittoria, 582 giorni dopo (3­0 a Belluno, 1 aprile 2012) al Pala De An­ drè, e Ravenna festeggia come alla fine di una maledizione. La Cmc vince con merito su una Callipo che Gavotto e i centrali ten­ gono a galla. La spuntano i romagnoli tra­ scinati da Cebulj e da Klapwijk bravo a ri­ prendersi dopo la falsa partenza che è costata il 1° set alla squadra di Bonitta. La reazione ravennate (9­4) nel 2° set con To­ niutti a gestire bene gli attaccanti e Cester vigile a muro. Blengini prova a rinsaldare la ricezione con Sardanelli e a cambiare regia con De Haro, ma Ravenna ha un al­ tro Klapwijk (71% in attacco) e chiude con l’ex alla prima occasione. Vibo va avanti nel 3° ma la Cmc, che conferma Cricca per Mengozzi, con Cebulj e Klapwijk piazza l’allungo (15­11), lotta punto a punto nel 4°, poi il De Andrè esplode con Cebulj che schianta il primo match­ball.

Gianni Scarpace

Sandro Camerani

MACERATA Il carrarmato Lube passa so­ pra una Sir Safety che esce ridimensiona­ ta dal confronto con la capolista. La squa­ dra di Kovac, priva di Buti (problemi all’in­ guine) si è attaccata al solo Atanasijevic per non affondare: troppo poco contro la squadra di Giuliani. E’ il terzo 3­0 conse­ cutivo in campionato (eguagliato l’inizio del 2002­03) e la quinta vittoria stagiona­ le col massimo scarto. «Molto bravi noi — riconosce Giuliani — ma forse Perugia non ha reso come poteva. Mi è piaciuto il cam­ bio palla della squadra, a tratti perfetto». La Lube ha dominato nei primi due set e sofferto solo nel terzo. Oltre all’eccellente Baranowicz (mvp) e allo spettacolare Henno (anche a punto nel primo set!) a sa­ lire in cattedra è stato Kurek, fondamen­ tale nel finale del terzo parziale; chiude con un 74% in attacco e entusiasma il Fontescodella.

TRENTO La Diatec Trentino conclude con i 3 punti pieni la sua prima gara interna in campionato, superando una Molfetta più coriacea di quel che dice il risultato finale di 3­0. Nei primi due set è partita vera, l’equilibrio regna d in cattedra salgono i due opposto Sokolov (mvp col 58% in at­ tacco, 2 muri e 3 ace) e Sabbi. Ma la trup­ pa di Serniotti riesce a essere più cinica e concreta quando la palla scotta, trovando in battuta e a muro i chiavistelli per porta­ re dalla propria parte il match. «Questo genere di partite combattute e tirate ci aiutano a crescere — sentenzia Sokolov — non tutti noi eravamo titolari nelle ultime stagioni, giocare gare difficili ci fa solo be­ ne». I pugliesi possono mangiarsi le mani per alcune situazioni favorevoli non sfrut­ tate, anche se il calo nel terzo parziale è direttamente proporzionale a quello di Sabbi: l’ex opposto di Roma fa 19 punti nei primi 2 set e appena due nel terzo.

Mauro Giustozzi

Nicola Baldo

ARBITRI: Genna e Gnani.

Zlatanov infortunato TARANTINI

MODENA PIACENZA

2 3

(17­25, 25­21, 25­23, 30­32, 8­15) CASA MODENA: Deroo 13, Sala 9, Bartman 15, Quesque 13, Beretta 16, Kampa 4; Manià (L), Hendriks 1, Dona­ dio, Sket 2, Krumis. N.e. Sighinolfi. All. Lorenzetti. COPRA ELIOR PIACENZA: Papi 10, Fei 13, Vettori 4, Kaliberda 20, Simon 20, De Cecco 7; Marra (L), Le Roux 11, Parte­ nio, Tencati 3. N.e. Smerilli, Zlatanov, Husaj. All. Monti. ARBITRI: Saltalippi e Bartolini. NOTE ­ Spettatori 3875, incasso 34.136 euro. Durata set: 24’, 26’, 30’, 35’, 15’; totale 130’. Casa Modena: bat­ tute sbagliate 18, vincenti 6, muri 9, 2ª linea 13, errori 28; Copra Elior: battute sbagliate 23, vincenti 10, muri 15, 2ª linea 15, errori 35. Trofeo Gazzetta: 6 Simon, 5 Beretta, 4 Kaliberda, 3 Papi, 2 De Cecco, 1 Que­ sque

Taccuino A­2 UOMINI

Potenza Picena raggiunge Monza (f.c.) Monza (Padura Diaz 32) vince in casa su Ortona (Cetrullo 31) e resta primo stavolta assieme a Potenza Picena che espugna Ca stellana. Così la 3° giornata: Elettrosud Brolo Tonazzo Padova 0 3 (22 25, 21 25, 19 25); Cassa Rurale Cantù Globo Sora 1 3 (20 25, 25 20, 16 25, 12 25); Vero Monza Sieco Orto na 3 2 (27 25, 19 25, 21 25, 27 25, 27 25); Itely Milano Coserplast Ma tera 3 1 (21 25, 25 23, 25 18, 25 20); Aiello Corigliano Sidigas Avelli no 0 3 (21 25, 20 25, 20 25); Ma terdominivolley Castellana BChem Potenza 1 3 (19 25, 20 25, 29 27, 23 25). Classifica: Monza, Poten za P. 8; Padova, Sora 7; Avellino, Cantù 6; Matera 5; Ortona 4; Milano 3; Brolo, Corigliano, Castellana 0.

QUALIFICAZIONI MONDIALI

Olanda e Francia vogliono i giocatori Olanda e Francia sono state irremovibili, come da regolamento Fivb, vogliono i giocatori il 18 di cembre per le qualificazioni mon diali (3 gennaio), ma pare che su questa linea si muoveranno anche altre federazioni nazionali. A ri schio, quindi, la giornata di campio nato fissata per il 22.

A­1 DONNE TERZO TURNO

Piacenza a forza 3 Chiappini a Novara? PIACENZA–CASALMAGGIORE 3­0 (25­18, 25­21, 25­18) REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA: Ferretti 3, Bosetti 11, Leggeri 9, Van Hec­ ke 18, Meijners 15, De Kruijf 5; Sansonna (L), Bramborova, Vindevoghel 1, Cara­ cuta. N.e. Poggi, Manzano. All. Caprara POMÌ CASALMAGGIORE: Lipicer 12, Aguirre 1, Zago 1, Bacchi 9, Stevanovic 5, Agrifoglio; Sirressi (L), Camera 1, Gen­ nari 10, Grazietti, Olivotto 2, Quiligotti (L). All. Beltrami. ARBITRI: Rapisarda e Zucca NOTE Spettatori 2500, incasso 5700. Durata set: 24’, 27’, 25’; tot. 76’. Rebec­ chi: b.s. 11, v. 2, m. 4, s.l. 7, e. 17. Pomì: b.s. 5, v. 1, m. 7, s.l. 2, e. 13. Trofeo Gaz­ zetta: 6 Meijners, 5 Van Hecke, 4 Fer­ retti, 3 Leggeri, 2 Gennari, 1 Bosetti PIACENZA (m.mar) Con Casalmaggiore arriva un nuovo 3­0 che replica quelli delle ultime due settimane e permette alla formazione di Caprara di portarsi in testa alla classifica (con Bergamo) senza avere perso set. In tutta la gara le ospiti riescono una sola volta ad ag­ guantare le avversarie, a quota 16 del terzo set. Ma stuzzicare questa Re­ becchi è pericoloso: arriva il parziale di 6­0 che decide un incontro mai in di­ scussione. Beltrami prova a cambiare, inserendo una positiva Gennari e spo­ stando la Bacchi opposto, ma la sfida è segnata nella prima frazione da una Meijners capace di attaccare con l’86% e nelle frazioni successive da Van Hecke. FORLÌ­MODENA 0­3 (18­25, 22­25, 17­25) BANCA DI FORLì: Lamprinidou 2, Turlea 15, Ventura, Paggi 4, Pincerato, Guatelli 16; Zardo (L), Roani 2, Piolanti, Arre­ chea 2. All. Marone. LIU JO MODENA: Rousseaux 12, Ruseva 7, Fabris 18, Piccinini 13, Crisanti 4, Rondon 1; Cardullo (L), Perinelli, Maruotti. All. Chiappafreddo. ARBITRI: Piersanti e Santi NOTE Spettatori: 1003. Durata set: 26’, 28’, 22’; totale 76’. Forlì: b.s. 5, v. 0, m. 2, s.l. 2, e. 20. Modena: b.s. 8, v. 0, m. 9, s.l. 7, e. 16. Trofeo Gazzetta: 6 Fabris, 5 Piccinini, 4 Guatelli, 3 Turlea, 2 Cardul­ lo, 1 Crisanti. FORLÌ (s.c.) Forlì ancora a bocca asciutta dopo la terza giornata: Mode­ na si impone 3­0. A guidare le emiliane Piccinini e Fabris. Cruciale anche la Cardullo, che non lascia cadere un pal­ lone. URBINO–NOVARA 3­0 (25–22, 25­21, 25–21) ROBUR TIBONI URBINO URBINO: Leggs 6, Kostic 9, Negrini 16 , Thibeault 11, Brcic 1, Santini 12; Carocci (L) Casoli 1 Escobar. N.e. Giombetti , Zecchin, Guidi , All. Mi­ coli IGOR GORGONZOLA NOVARA: Lombardo 10, Milos 6, Vanzurova 13, Rosso 6, Casil­ lo 5, Kim 3; Paris (L), Harms 1, Manfredi­ ni 3, N.e. Bellei, Alberti Gogna, Tokar­ ska, Mollers All. Colombo. ARBITRI: Vagni e Frapiccini. NOTE Spettatori 1150, incasso 6920 Durata set: 28’, 29’, 26’; tot. 83’. Tiboni: b.s. 8, v. 3, m. 9, s.l. 6, e. 12. Igor Gor­ gonzola: b.s. 10, v. 1, m. 12, s.l. 8, e. 18 Trofeo Gazzetta: 6 Negrini 5 Brcic 4 Rosso 3 Carocci 2 Milos 1 Santini URBINO (m.n.f.) Urbino centra il primo successo grazie a una super Negrini, seguita da Thiebault. Per il tecnico di Novara, Colombo, le sue ragazze «stanno pagando lo scotto delle matri­ cole». La sua esperienza alla guida del­ le novaresi tuttavia potrebbe essere al capolinea: in arrivo c’è Alessandro Chiappini? CLASSIFICA: Piacenza, Bergamo 9; Conegliano, Ornavasso 6; Modena 5; Busto Arsizio 4; Urbino 3; Casalmag­ giore, Frosinone, Forlì, Novara 0. PROSSIMO TURNO (domenica 24, ore 18). Sabato 9 e domenica 10 si giocano gli ottavi della Coppa Italia: Casalmag­ giore­Busto Arsizio (sabato ore 20.30); Novara­Bergamo sabato, ore 20.30); Frosinone­Conegliano; Ornavasso­Ur­ bino; Modena­Forlì. Piacenza già ai quarti. A­2 DONNE Ieri la 3a giornata: Obiettivo Risarcimento Vicenza­Riso Scotti Pa­ via 2­3 (25­15, 25­27, 25­20, 20­25, 13­ 15); Soverato­Corpora Gricignano 3­0 (26­24, 29­27, 25­14); Metalleghe Sani­ tars Montichiari­Crovegli Reggio Emilia 3­0 (25­19, 25­20, 25­22); Il Bisonte San Casciano­Puntotel Sala Consilina 3­0 (25­16, 25­16, 26­24); Volksbank Bolzano­Savino Del Bene Scandicci 0­3 (20­25, 19­25, 20­25). Sabato: Saugella Monza­Beng Rovigo 3­2. Classifica: Monza 8; San Casciano 7; Montichiari, Rovigo, Pavia, Bolzano 6; Soverato, Scandicci, Vicenza 5; Sala Consilina, Gricignano, Reggio Emilia 0.


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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NUOTO LA COPPIA GLAMOUR nel collegiale a Narbonne, do­ ve a prevalere è stata l’armo­ nia. Anche il velocista si mo­ strava soddisfatto di tornare di stanza a Verona, mentre ades­ so è tornato a Pesaro. Giunta oggi riprenderà gli allenamenti a Verona con Fede e Alex, ma dovrà occuparsi a distanza del­ l’ex bicampione del mondo. Tutto il gruppo, curiosamente, si ritroverà al meeting di Lame­ zia, dove sabato e domenica ci sarà il debutto stagionale dei due divi delle piscine.

Federica Pellegrini, 25 anni, olimpionica, 5 medaglie mondiali e 11 record mondiali e Filippo Magnini, 31 anni, ex bicampione del mondo dei 100 sl e tricampione europeo

Magnini e Pellegrini stavolta è davvero finita Una nuova improvvisa rottura a pochi giorni dal debutto a Lamezia Fede è a Verona con Giunta, l’allenatore di Filippo (tornato a Pesaro) STEFANO ARCOBELLI

Il secondo strappo senti­ mentale. Silenzioso, non a mezzo stampa come il prece­ dente. E forse definitivo. Fede­ rica Pellegrini e Filippo Magni­ ni, da circa una settimana, han­ no interrotto il loro biennale sodalizio d’amore: è quanto trapela da ambienti vicini al­

l’ormai ex coppia. I motivi? Mi­ stero. Prevale infatti la massi­ ma discrezione, anzi il silenzio che imposto dai due campioni in occasione della ricomposi­ zione (a fine agosto) della pre­ cedente separazione di maggio e apparsa troppo gridata, di­ ventata manna del gossip. «Ab­ biamo fatto errori, ci hanno massacrato — per Fede — sta­ volta vivremo ogni cosa da so­

li». Vacanze comprese, inizio della preparazione compresa. Per sempre Questa seconda interruzione della love story dovrebbe essere definitiva: perché il tentativo di riannoda­ re ogni corda non ha avuto buon esito. La prova della feli­ cità non è stata superata a pieni voti, tra qualche litigio di trop­ po, qualche tweet allusivo di lei («Le bugie le cose che odio»,

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«nuova vita») e qualche giorno a Roma dove qualcosa dev’es­ sere successo visto che al rien­ tro a Verona, Federica era con Matteo Giunta, il preparatore atletico (e allenatore nonché cugino di Filippo) e il neo com­ pagno di allenamenti Alex Di Giorgio, l’ultimo arrivato nel gruppo da settembre. Magnini ha seguito il gruppo che fa ca­ po (meno lui) a Philippe Lucas

Mediazione Il coordinatore del gruppo si è speso in ogni modo per riappacificare Fede e Filo, ma ogni mediazione sulla riconciliazione non ha prodot­ to sbocchi, risvolti. Magnini ora dovrà decidersi tra la per­ manenza a Verona con il grup­ po dell’ex fidanzata, e la deci­ sione di lavorare a casa, da do­ ve manca da oltre una decina d’anni, seguendo i programmi del cugino a distanza, ma alle­ nandosi da solo. I prossimi giorni saranno decisivi per la «sede» di lavoro. I giorni scorsi sono stati , però, altrettanto de­ cisivi, per il futuro della cop­ pia, che fino a qualche giorno fa campeggiava sulle riviste nel segno dell’idillio: c’è chi parla­ va addirittura di progetti ma­ trimoniali. Cosa potrebbe aver drasticamente incrinato negli ultimi giorni la relazione? Mi­ stero. Federica, che ha sempre avuto una forte attrazione per il carismatico Filippo, non sop­ portava più alcuni atteggia­ menti, e la «questione fiducia» era emersa già in occasione di altre crisi. I due sono stati sem­ pre a fianco anche da separati, hanno condiviso i Mondiali di Barcellona in cui è tornata a brillare la stella di Fede con l’argento nei 200 sl. L’attrazio­ ne non è stata più fatale.

LE TAPPE

Due anni di alti e bassi LUGLIO 2011 Dopo 4 anni di fidanzamento con Luca Marin, nel 2011 e dopo il doppio oro ai Mondiali di Shanghai, Federica Pellegrini comincia la love story con Filippo Magnini. MAGGI0 2012 Federica è d’oro come Magnini agli Europei di Debrecen: lei s’è trasferita da Verona a Roma per allenarsi con Claudio Rossetto, allenatore di lui. Insieme i due campioni escono delusi (Fede due volte quinta) dai Giochi di Londra SETTEMBRE 2012 Filippo si trasferisce a Verona e coinvolge nel progetto tecnico il cugino preparatore atletico Matteo Giunta, che diventa il secondo di Philippe Lucas. MAGGIO 2013 Il 23 maggio Federica e Filippo annunciano la fine del rapporto sentimentale pur continuando ad allenarsi insieme. AGOSTO 2013 Filippo partecipa ai compleanno di Federica al rientro dai Mondiali (argento per lei nei 200 sl) e le regala 125 rose rosse. Lunedì 19 agosto tornano fidanzati: «Ma stavolta vivremo ogni cosa da soli». NOVEMBRE 2013 Nuova rottura tra Fede e Filippo.

Fede con Giunta, cugino di Filo

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

GOLF GRAND FINAL A DUBAI

IL RITORNO

4 VINCE KAPUR S

Andrea Pavan, 24 anni, vincitore due volte quest’anno sul Challenge Tour, il suo tecnico a Roma è Filippo del Piano GETTY

Potere Pavan «Non ho paura lo dimostrerò» Re del Challenge, è promosso sul Tour Edoardo Molinari: «Sei come la Roma» FEDERICA COCCHI @FedeCocchi

Stravincere, con un se­ condo storico successo nella Grand Final del Challenge Tour, dopo quella del San Do­ menico 2011, sarebbe stato ec­ cessivo. Andrea Pavan si è «ac­ contentato» di vincere l’ordine di merito del Challenge, primo italiano a riuscirci dopo Edoar­ do Molinari nel 2009. La Chal­ lenge Grand Final di Dubai porta il nome dell’indiano Shiv Kapur, che frequenta con pro­ fitto il nostro Paese: la fidan­ zata è italiana e, dalla prima­ vera scorsa, collabora anche con Alberto Binaghi, tecnico azzurro e di Matteo Manasse­ ro. Andrea Pavan ha chiuso il torneo al quarto posto, dopo due giorni in testa alla leader­ board, ma il risultato è comun­ que un trionfo.

Paragoni Un buon paragone, quello con il Dodo nazionale, per Pavan, due volte vincitore quest’anno in Austria e in Francia. Edoardo infatti, dopo il trionfo sul Challenge, aveva subito conquistato il primo successo sullo European e la convocazione in Ryder Cup in­ sieme al fratello Francesco nel 2010: «Essere paragonato a Edoardo è uno splendido com­ plimento — ha detto Andrea —. Sono soddisfatto di come ho giocato tutta la stagione. Perdere la carta lo scorso anno è stato un brutto colpo, ma so­ no contento di come sono riu­ scito a reagire, e dei risultati che ho raggiunto». Dall’aero­ porto di Dubai, racconta cer­ tezze e speranze di una stagio­ ne conclusa e di un’altra che sta per cominciare: «Ho dimo­ strato che posso farcela e que­ sto mi dà grande fiducia nelle mie capacità. Il mio difetto, a

4

I NUMERI

4

Gli italiani qualificati per lo European Tour 2014: Francesco Molinari, Matteo Manassero, Edoardo Molinari e Andrea Pavan.

2

Le vittorie di Andrea Pavan sul Challenge quest’anno: Bad Griesbach e Côtes d’Armor

volte, è non credere troppo nelle mie doti». Motivo per cui, oltre che sul gioco lungo e il putt, si è applicato anche sugli scherzi della mente: «In que­ sto sport la testa è importante, ho collaborato con un mental coach proprio per imparare a gestire meglio la pressione e valorizzare le mie caratteristi­ che. La scorsa stagione, quan­ do sono arrivato sullo Europe­ an, non mi sentivo troppo a mio agio. Come se non mi sen­ tissi “all’altezza” degli altri giocatori. Ora so quanto valgo, e non vedo l’ora di dimostrar­ lo». Non ci vorrà molto, tra due settimane si parte: «Sì, partirò subito per le gare in Sudafrica. Voglio avere un atteggiamento più rilassato, non voglio pormi limiti». Dodo tifoso Da Roma, i com­

plimenti del presidente fede­ rale Franco Chimenti: «Sono certo che con la qualità di gio­ co raggiunta, unita all’espe­ rienza, sarà in grado di ottene­ re risultati notevoli». Ma non ha mancato di farsi vivo Edoar­ do Molinari. Il torinese sta an­ cora rimettendosi in forma do­ po l’operazione alla mano sini­ stra e, intanto, fa il tifo (per la Juve) e i compagni: «Compli­ menti ad Andrea per la grande stagione sul Challenge. Final­ mente è tornato dove merita», ha scritto su Twitter. E a propo­ sito di calcio, al Pavan sfegata­ to giallorosso, l’amico Edoar­ do ha mandato un sms simpa­ tico: «Dopo i primi due giri del torneo mi ha scritto “stai gio­ cando come la Roma”. Maga­ ri!». E’ un Pavan «Roma Style». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Così nella Dubai Challenge Grand Final (Al Badia Golf Club, par 72). 1. Kapur (Ind) ­16 (69 66 67 70, 272); 2. Lima (Por) ­12 (70 66 71 69, 276), McLeary (Sco, 68 70 69 69); 4. Davies (Gal) ­11 (69 69 70 69, 277), PAVAN (66 66 75 70). Qualifying School In Spagna la seconda giornata dello Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour. Niccolò Quintarelli è salito dalla seconda alla prima posizione con 137 colpi (67 70, ­7) al Campo de Golf El Saler (par 72), a Valencia (78 al via), Alessio Bruschi, 13° con 142 (70 72, ­2).

A SHANGHAI 8° TITOLO PER L’AMERICANO

Johnson cinese Primo successo nel World Champ Vince con ­24, Molinari e Manassero al 21° posto (­7)

Dustin Johnson, 29 anni, ha vinto 1 milione AP

Lo statunitense Dustin Johnson ha vinto con 264 colpi (69 63 66 66, ­24) l’HSBC Cham­ pions, quarto torneo stagionale del World Golf Championships e secondo delle Final Series nel ciclo di quattro che concludono la stagione del­ l’European Tour. Sul percorso dello Sheshan International GC (par 72), a Shanghai in Cina, si sono classificati al 21° posto con 281 (­7) Matteo Manassero (72 70 70 69) e Francesco Molinari (72 69 70 70). Colpaccio Johnson, 29enne di Columbia (South Carolina), ha ottenuto l’ottavo titolo nel Pga Tour (le gare del WGC sono in tutti i calendari dei circuiti maggiori) superando di tre colpi l’inglese Ian Poulter (267, ­21), cam­ pione uscente, e di quattro il nordirlandese Graeme McDowell (268, ­20). «É la mia piú grande vittoria in carriera ­ ha detto Dustin Johnson ­ ed é una sensazione fantastica. Ho lavorato davvero tantissimo negli ultimi mesi e devo dire che é vero, il lavoro paga». Si riparte Bene anche McIlroy che termina in dodicesima posizione e vede piú vicina la qua­ lificazione nella finale della Race to Dubai a fi­ ne mese. Ora il grande golf si trasferisce in Tur­ chia dove, a Belek, si gioca da giovedí il Turkish Airlines Open, con un montepremi di 7 milioni di euro. In campo anche Manassero e Molinari. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LET SOUZHOU LADIES OPEN IN CINA

La Zorzi crolla nel finale: 9a Vince la francese Nocera Veronica Zorzi non ce l’ha fatta a mantenere il vantaggio nel Souzhou Ladies Open, tappa del Ladies European Tour in terra cinese. La veneta ha girato in 75 colpi ed é terminata al nono posto. Vittoria a Gwladys Nocera con 15 davanti alla spagnola Carlota Ciganda. La Zorzi ha iniziato con un bogey, ma si è poi ripresa con due birdie passando al giro di boa in 35 ( 1) colpi, però nel momento della volata finale si è smarrita prima con un doppio bogey alla buca 11, che di fatto l’ha messa fuori gioco e poi segnando altri due bogey.


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Ippica NEL 2012 AVEVA VINTO IL DERBY

Atletica Vizzoni fa 40

Canoa Baggaley arrestata

Feuerblitz il tedesco naturalizzato romano

(l.g.) Oggi il capitano azzurro Nicola Viz­ zoni taglia il traguardo dei suoi primi 40 anni. Lo farà prima con una festa in fami­ glia e poi allenandosi coi suoi allievi al «Falcone Borsellino» di Marina di Pietra­ santa. «Non penso ancora di smettere, per ora non sento la fatica, ho sempre forti motivazioni – dice l’argento olimpico di Sydney 2000 nel martello –: per il 2014 l’obiettivo è il minimo per gli Europei di Zurigo».

La 37enne australiana Nathan Baggaley, due volte argento olimpico ad Atene 2004, è stata nuovamente arrestata in New South Wales per traffico di anfeta­ mine.

(m. pie.) Come se fosse casa sua. Quando Feuerblitz scende a Capannelle lascia sempre il segno. Un anno fa vinse il Derby e fu secondo nel Roma di Hunter’s Light, stavol­ ta il tedesco si prende la rivinci­ ta trionfando nella classica di fine stagione. Feuerblitz, alle­ nato da Michael Figge e monta­ to da un perfetto Thierry Thul­ liez, ha cambiato marcia ai 300 finali e in breve ha fatto il vuo­ to, dominando con superiorità davanti al francese Shamal­ gan, che un mese fa aveva con­ quistato il Di Capua e stavolta è finito a tre lunghezze e mezza dal vincitore, che ha anche fat­ to segnare il record della corsa (1’59”14). Primo degli italiani un ottimo Dogma Noir, poi Ve­ delago un po’ sotto le attese. Nel Premio Ribot rivincita an­ che per Saint Bernard (altro re­ cord della corsa: 1’35”17), che aveva corso benissimo il Di Ca­ pua a San Siro (secondo) ma aveva poi deluso nel Piazzale. Gabriele Bietolini lo ha impie­ gato per varchi e nel finale l’al­ lievo di Daniele Camuffo è emerso davanti a un buon Liba­ no. A Napoli trotto le ricche finali del GP Ancat. Fra le femmine ha vinto Sweat Ok (M. Baronci­ ni, da Dream Vacation) in 1.13.9 davanti a Savannah Bi, solo terza la favorita Swain Wise As che si è scatenata al co­ mando per calare in retta. Fra i

Rugby XIII CORSA PER I QUARTI

maschi altra dimostrazione di classe dell’imbattuto (ora in 4 uscite) Stankovic Ok (E. Bellei, da Self Possessed), facile al co­ mando e poi in controllo fin sul traguardo in 1.14.4, davanti al compagno di training Sing Hal­ lelujah. 3ª corsa ­ Pr. Roma ­ (gr. 1) ­ m 2000: 1 Feuerblitz (T. Thulliez); 2 Shamalgan; 3 Dogma Noir; 4 Vedelago; Tot.: 2,66; 1,23, 1,24, 2,16 (2,94) Trio: 38,18 5ª corsa ­ Pr. Ribot ­ (gr. 2) ­ m 1600: 1 Saint Bernard (G.Bietolini); 2 Libano; 3 Porsenna; 4 Delrock; Tot.: 6,82; 2,25, 6,86, 1,95 (172,76). Tris: 539,41. CIAO MILANO Arcisate (J. Bartos, trai­ ner Paolo Favero) ha vinto il Premio Giu­ lio Berlingieri (metri 3600, siepi) prece­ dendo di 10 lunghezze Indovino. Era l’ul­ timo convegno del 2013 a San Siro ga­

loppo che riaprirà a marzo. OGGI QUINTÉ A TARANTO Al Paolo VI scegliamo Magritte Dra (3), Oblivion (6), My Lady Gar (1), Newton Roc (8), Neva­ da Om (7) e Goldfinger Om (4). SI CORRE ANCHE Trotto: Follonica (13.40) e Grosseto (13.25). MELBOURNE CUP Domani (in Italia sa­ rà l’alba) la ricchissima (6 milioni di dol­ lari australiani in palio) Melbourne Cup (gr. 1, m 3200), la corsa che ferma una nazione. In 24 al via nell’handicap di Fla­ mington (attesi più di 100.000 spettato­ ri) fra cui Dandino (training Marco Botti) e Mounth Athos (Luca Cumani). BRAVO SOUMI’ Christophe Soumillon ha vinto un gruppo 1 in siepi (e non è la prima volta): la Grande Course de Haies des 3 Ans ad Auteuil con Hippomene. MARLON PARIGINO Oggi a Vincennes il nostro Marlon Om (P. Gubellini) è al via nel Prix d’Arcachon (m 2100).

Girone C: Italia, Scozia 3; Tonga 0. (2 punti a vittoria, 1 a pari; ai quarti la prima)

Anthony Minichiello ACTION IMAGES

Stevens­Ritvo la grande favola della Breeders’ ARCADIA La Breeders’ Cup di Santa Anita (Arcadia Los Angeles) si è conclusa con il Classic da 5 milioni di dollari (gr. 1, m 2000) che ha scritto la grande favola della due giorni multimilionaria. Ha vinto Mucho Macho Man, che ha regalato il primo successo nel Classic (il secondo in questa Breeders’ e il decimo in generale) a Gary Stevens, il leggendario fantino tornato in attività dopo essersi ritirato nel 2007. Stevens, 50 anni, è stato autore di monta incisiva e vigorosa e alla fine Mucho Macho Man, già secondo di Fort Larned nel 2012, si è salvato dal ritorno di Will Take Charge. Mucho Macho Man è allenato dalla 44enne Katherine Ritvo (nella foto con Stevens) , prima donna trainer vincitrice della corsa e quinta nella storia della Breeders’. La Ritvo nel 2008 ha subito un trapianto di cuore dopo 6 mesi di attesa durante i quali si è temuto per la sua vita. Mike Smith (3 vittorie) e Ryan Moore a segno nel Turf con l’inglese Magician e nel Filly and Mare con l’irlandese Dank gli altri fantini top di questa Breeders’, scandalosamente oscurata dalla nostra tv delle corse.

Feuerblitz in assolo nel Roma col francese Thulliez in sella GRASSO

Atletica L’AUTOBIOGRAFIA IN USCITA IN GERMANIA

Sport invernali LA FIS

Mondiale: Italia Bolt, dallo spinello fino al sesso pari con la Scozia Così è diventato il re dello sprint Dopo aver sconfitto il Galles, ieri a Workington (Ing) l’Italia ha pareggiato 30­30 (p.t. 14­12) contro la Scozia. Per gli azzurri mete di Nasso (2), Ciraldo, Centrone e Mini­ chiello, con cinque trasforma­ zioni di Mantellato. Le due squadre — che si erano già in­ contrate una sola volta, nel 2009 a Padova, con gli scozzesi che si imposero 104­0 contro una selezione senza la stelle del “league” australiano — so­ no ora a pari punti in classifica, ma l’Italia ha il vantaggio della differenza punti fatti­subiti. Domenica la sfida decisiva contro Tonga, che martedì tro­ va le Isole Cook, mentre la Sco­ zia giovedì incrocia gli Usa. Do­ vessero passare il turno, ai quarti gli azzurri troverebbero con molta probabilità la Nuova Zelanda di Sonny Bill Wil­ liams, che dopo il titolo con­ quistato due anni fa con gli All Blacks vuole diventare il primo campione del mondo in en­ trambi i codici.

NEGLI USA

«Per correre veloce e vin­ cere dovevo vivere velocemen­ te». E’ questo il concetto por­ tante della seconda autobio­ grafia in cui Usain Bolt raccon­ ta i suoi 27 anni. «Come un fulmine» è il titolo del libro, di cui la Bild am Sonntag ha anti­ cipato ieri alcuni stralci della versione tedesca. Il primatista mondiale racconta le sue vitto­ rie ma soprattutto quello che è lontano dalla pista, un quadro che aiuta anche a capire un po’ la cultura giamaicana, tanto diversa dalla nostra. Lo spinello Come ad esempio la famiglia a cui Usain si dice legatissimo e con cui parla di tutto, anche del sesso. Ma a noi può sembrare strano che il fe­ nomeno dello sprint abbia un fratello minore, Sadiki, ed una sorella maggiore, Christine, nati però da madri diverse dal­ la sua: questo è un costume dif­ fuso il tutta l’area caraibica. E spunta anche uno spinello, l’unico che Bolt confessa di aver provato e di aver trovato disgustoso. Ma, anche in quel­ l’isola lontana esiste la logica del «branco», quei compagni con cui da ragazzino giocava per strada a pallone, per cui le canne erano comuni e ai quali un giorno chiese di provare. Le botte Ma non c’è risenti­ mento neppure per le cinghiate che papà gli mollava quando sbagliava, frutto di un’educa­ zione ereditata. Ma anche quelle cinghiate, afferma il campione, sono servite per pla­ smare l’uomo di oggi. E anche il calcio, quella passione mai nascosta per il Manchester

«Mondiali di calcio No in inverno»

United e la convinzione di ave­ re le doti per poter essere un giocatore professionista. Il sesso Ma la parte più piccan­ te riguarda il sesso, perché «le donne si gettano ai piedi» di Usain Bolt. Certo, bello, mu­ scoloso, potente, il prototipo del maschio perfetto, almeno agli occhi femminili. Di sicuro può scegliere ed il campione ne ha la coscienza da tempo. Ma nello stesso tempo c’è anche la smentita di un’avventura con Sandra Bullock e Heidi Klum. E’ vero che ad Hollywood si so­ no incontrati, ma fra loro ci so­ no stati solo balli e champagne. Il sesso comunque serve, affer­ ma, sennò si rischia di diventa­ re matti, anche se il suo allena­ tore lo sconsiglia. Nessun ac­ cenno invece al doping mentre la Giamaica è sotto inchiesta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Usain Bolt, 27 anni ANSA

CHICHEROVA NO La russa Anna Chi­ cherova, olimpionica dell’alto, operata un piede l’8 ottobre, non parteciperà alla stagione indoor: «Non sarei pronta nè fi­ sicamente, nè psicologicamente» ha spiegato. BRAVA BRITTON All’irlandese Fionnuala Britton, campionessa europa in carica della specialità, il cross di Mol (Bel). Uo­ mini (km 9.2): 1. A. Kibet (Ken) 27’52”; 2. Hannes 28’20”; 3. D´Hoerdt 28’24”. Don­ ne (km 4.7): 1. Britton (Irl) 15’40”; 2. Shlumpf (Svi) 15’59”; 3. Dejaeghere 16’19”. MARATONE (d.m.) Al keniano James Kwambai, per il terzo anno consecutivo, la maratona di Seul in 2h06’25”. Uomini. 1. Kwambai (Ken) 2h06’25”; 2. M. Korir (Ken) 2h07’04”; 3. El Aziz (Mar) 2h07’55”; 4. Mbote (Ken) 2h09’48”. Maratona Ren­ nes (Fra). Uomini: 1. A. Asefa (Eti) 2h09’00”. CONFORTOLA OK (a.fr.) Allo sloveno Mi­ tja Kosovelj e ad Antonella Confortola la 7ª EuroMarathon (23 km con 800 metri di dislivello) tra Italia e Slovenia. Uomini: 1. Kosovelj (Slo) 1h28’47”; 2. Wyatt (N.Zel) 1h30’56”; 3. Abate 1h31’38”. Donne: 1. Confortola 1h48’16”; 2. Godec (Slo) 1h58’19”; 3. Paternoster 2h07’06”.

Baseball Maestri nel 2014 resta in Giappone Secondo il sito Nikkansports il lanciatore azzurro Alessandro Maestri avrebbe già definito il prolungamento del contratto con gli Orix Buffaloes per la stagione 2014, che pr lui sarebbe quindi la terza con il club di Kyoto e Osaka. BOLOGNA D’ASIA (m.c.) Comincia a prendere forma l’avventura del Bologna nelle Asia Series di Taichung: debutto ve­ nerdì 15 novembre alle 12 locali contro i Samsung Lions Daegu, tricampioni core­ ani, il 16 Eda Rhinos, secondi classificati nel torneo di Taiwan. Nell’altro girone, Uni Lions (Taiwan), Canberra Cavalry (Aus) e i Rakuten Eagles che ieri hanno vinto 3­0 gara­7 delle Japan Series contro gli Yo­ miuri Giants: è il primo successo per il club di Sendai, nato solo nel 2004, che nel 2011 aveva avuto lo stadio gravemen­ te danneggiato dallo Tsunami. Da domani allenamenti collegiali (Infante e Pugliese si aggregheranno il 13) con i nuovi arriva­ ti, i lanciatori Thompson, Blevins (i pro­ babili partenti), Venditte e Burkard, l’esterno Moss e il prima base Ziegler. GUANTI D’ORO Assegnati i Guanti d’oro Mlb. Per Yadier Molina è la sesta volta. American: Dickey (1, Tor), S.Perez (2, Kan), Hosmer (3, Kan), Pedroia (4, Bos), Machado (5, Bal), Hardy (6, Bal), Gordon (7, Kan), A.Jones (8, Bal), Victorino (9, Bos). National: Wainwright (1, S.Lo.), Mo­ lina (2, S.Lo), Goldschmidt (3, Ari), Philli­ ps (4, Cin), Arenado (5, Col), Simmons (6, Atl), C.Gonzalez (7, Col), C.Gomez (8, Mil), Parra (9, Ari). SENZA STELLE (r.r.) Incredibile a Cuba: la Serie Nazionale è scattata ieri a 16 squadre, e per la prima volta non ci sa­ ranno le prime 30 grandi stelle della na­ zionale per via delle diserzioni, allena­ menti, squalifiche e richieste di espatrio. La squadra più penalizzata sarà Cienfue­ gos, con 6 top giocatori assenti.

Gian Franco Kasper, 69 anni

La Federazione interna­ zionale di sci dice ufficialmen­ te no ai Mondiali di calcio 2022 in Qatar spostati in inverno. La Fis, insieme ad altre federazio­ ni mondiali di sport invernali ha annunciato che presenterà un documento contro l’ipotesi di organizzazione della Coppa del Mondo 2022­23. La risolu­ zione è stata votata ieri dal Consiglio della Fis a Oberho­ fen. Insieme alla Fis, hanno vo­ tato il documento Ibu (bia­ thlon), Isu (pattinaggio), il Wcf (curling), Idf (slittino), Fi­ bt (Bob e Skeleton), Iihf. Per il presidente della Fis, Gian Fran­ co Kasper, il Mondiale di calcio in inverno (per le temperature torride del periodo estivo) in­ ciderebbe sui programmi degli sport invernali, a cominciare dalla Coppa del mondo. Il con­ gresso ha approvato i calenda­ ri 2013/14, con il parallelo di Innsbruck a sostituire quello di Mosca. Confermati i program­ mi dei Mondiali 2015 per Falun (sci nordico), Vail/Beaver Creek (sci alpino) e Kreisch­ berg (freestyle/snowboard).

Beach volley PHUKET OPEN (c.f.) Nell’Open femminile di Phuket (Tha) successo dell’iridata ci­ nese Chen Xue e della sua nuova part­ ner, la 16enne Xinyi Xia. Sconfitte 2­0 in finale le statunitensi Emily Day­Summer Ross. Terze Maria Clara­Carol, 2­0 nel derby brasiliano ad Agatha­Antonelli. L’ultima tappa del circuito Fivb, l’Open maschile e femminile di Durban (Saf), si svolgerà dall’11 al 15 dicembre.

Bocce A VOLO (c.f.) Il 3° turno della serie A di volo: Pontese­Brb Ivrea 8­16; Ferriera­ Borgonese 12­12; Chierese­Graphistu­ dio 13­11; Canova­La Perosina 4­10. Clas­ sifica: Brb, Chierese 6; Pontese 4; Ferrie­ ra 3; Graphistudio, Perosina 2; Borgone­ se 1; Canova 0.

Boxe MARSILI VINCE (i.m.) A Montalto di Ca­ stro (Vt) il campione d’Europa dei leggeri Emiliano Marsili (27­0­1) batte per ko 3, dopo averlo atterrato altre due volte, Da­ vid Kis (Ung, 10­10­2) sostituto di Michael Escobar (Cub). IMBATTUTO (i.m.) A New York (Usa) il kazako Gennady Golovkin (28, 25 ko) conserva l’imbattibilità e il mondiale Wba dei medi battendo per abbandono all’8° round Curtis Stevens (Usa, 25­4­1) dopo averlo atterrato al 2°. Prossima difesa il 1° febbraio a Montecarlo. CAMPBELL TRIS (i.m.) A Hull (Gb) terza vittoria da professionista nei leggeri per Luke Campbell (Gb, 3), oro olimpico dei 56 kg, per kot 5 su Lee Connely (Gb, 2­6).

DE GENNARO (a.fr.) Sul canale olimpico del Lee Valley White Water Centre, al Bri­ tish Open di canoa slalom che apre la stagione, Giovanni de Gennaro è 7° a 49”54 da Aigner (Ger), ma salta una por­ ta. Senza la penalità di 50” avrebbe potu­ to vincere; out in semifinale per 0”46 Omar Raiba, 11° e primo nella finale B; An­ drea Romeo 15°.

Ghiaccio Berton­Hotarek Italia’s got talent Stefania Berton­Ondrej Hotarek, reduci dal successo di Skate Canada, tappa del Grand Prix di figura, sabato sera si sono qualificati per la finale a dodici della 5a edizione di Italia’s got talent, show di Ca­ nale 5 condotto da Belen Rodriguez e Si­ mone Annicchiarico , con Maria De Filip­ pi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi. L’ultimo at­ to sabato alle 21.15. GUIGNARD­FABBRI Prestigioso suc­ cesso di Charlene Guignard­Marco Fab­ bri, allievi di Barbara Fusar Poli, nell’Nrw Trophy di danza a Dortmund. Danza. Fi­ nale: 1. (1.1.) Guignard­Fabbri 144.28; 2. (2.2.) Agafonova­Ucar 132.46; 3. (4.3.) Ralph­Hill (Can) 130.27.

Hockey ghiaccio BOLZANO COMANDA (m.l.) Il Bolzano ri­ prende il comando solitario battendo al Palaonda l’Innsbruck nel 20° turno di Ebel. Il torneo si ferma fino a mercoledì 13. Bolzano­Innsbru ck 2­1 (0­0, 1­0, 1­1). Reti: Sharp (1­0), Piche (2­1). Classifica: Bolzano 31; Salisburgo 30; Vienna 26; Linz, Graz 25; Znojmo*, Villach** 24; Kla­ genfurt** 22; Fehervar* 20; Dornbirner 18; Innsbruck** 12; Lubiana** 5 (*una in meno, **una in più).

Nuoto Incidente Sun Yang Un incidente d’auto senza conseguenze ha visto protagonista il mezzofondista cinese Sun Yang, a bordo di una Porsche Cayenne, scontratasi con un bus a Hangzhou in un incrocio. Nessun detta­ glio è stato fornito dalla polizia, ma si te­ me che il campione fosse senza patente. In Cina si rischia 32 mila dollari di multa e la detenzione sino a 15 giorni. Il campione è di nuovo nella bufera. HALL OF FAME (al.f.) Grant Hackett (Aus), Agnes Kovacs (Ung) e Tom Mal­ chov (Usa) saranno inseriti nella Hall of Fame di Fort Lauderdale nel 2014. Sarà insignito del riconoscimento anche il pal­ lanuotista azzurro Carlo Silipo, olimpio­ nico 1992 e bronzo nel 1996. Entreranno pure il tuffatore Peng Bo (Cina), le sincro­ nette Penny and Vicky Vilagos (Can) e il pallanotista Karen Kuipers (Ola). IN COMMISSIONE (al.f.) La biolimpionica della Zimbabwe Kirsty Coventry è stata inserita nella commissione organizzativa del Cio verso i Giochi del 2020. Il ranista magiaro Daniel Gyurta, oro olimpico a Londra, è stato eletto nella commissione europea degli atleti. DI NINO (al.f.) il tecnico Andrea Di Nino parteciperà dal 28 aprile al Bms di Can­ berra (Aus), convegno dedicato alla biomeccanica e alla medicina: le sue re­ lazioni verteranno sulla relazione tra struttura fisica e il successo nel nuoto agonistico e sulla valutazione della capa­ cità aerobiche.

Pallamano Per i Mondiali Italia vincente (an.gal.) A Nicosia, Cipro­Italia 29­36 (15­18) nella 2a giornata del gruppo 2 di qualificazione ai Mondiali maschili di Qa­ tar 2015. Tra gli azzurri, sempre in van­ taggio, in luce Skatar e Maione (8 reti a testa). A Bucarest: Romania­Slovacchia 32­24. Classifica: Romania 4; Italia, Slo­ vacchia 2; Cipro 0.

Rugby Azzurri a Torino Sabato l’Australia Gli azzurri sono da ieri a Torino in vista di Italia­Australia di sabato (ore 15) all’Olim­ pico, primo della serie di test che preve­ de anche la sfida alle Figi del 16 a Cremo­ na e quella all’Argentina del 23 all’Olimpi­ co di Roma. Da oggi i 30 convocati da Brunel si alleneranno al Primo Nebiolo: alle 11 è prevista una seduta aperta a pubblico e scuole. Intanto ieri sera, via twitter, capitan Sergio Parisse e molti compagni hanno ringraziato tifosi e fami­ glie che hanno accolto gli azzurri in hotel. Nell’11° turno di Top 14, Parisse/S 80’ in Stade Français­Bayonne 13­9; Castro­ giovanni/T dal 68’ in Tolone­Bordeaux 37­17; Furno/B n.e. in Biarritz­Racing 9­6. ECCELLENZA Nell’ultimo match del 5° turno di Eccellenza, le Fiamme Oro pas­ sano a Reggio Emilia 22­25 resistendo anche in 13 nel finale. Sabato: Viadana­ Capitolina 57­0. Classifica: Padova 17; Viadana 16; Rovigo* 15; Mogliano*, Pra­ to*, Calvisano* 13; San Donà 11; F. Oro 8; Lazio* 6; Capitolina 4; R. Emilia 1 (* una in meno).


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Risultato?

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Chi sarebbe?

Un celebre graffitaro, cioè uno di quelli che dipingono sui muri o sulle carrozze della me­ tropolitana e che chiamano an­ che “writers”. Banksy è il più fa­ moso e probabilmente il più ric­ co di tutti costoro. Nessuno sa chi sia, nessuno lo ha mai visto, qualcuno è riuscito a intervi­ starlo, ma solo per e­mail. Si di­ ce che il suo vero nome sia Ro­ bin Gunningham e che sia nato a Bristol (Gran Bretagna) il 28 luglio del 1973. Opera a Bristol dal 1992. Le sue performance più celebri: la serie di topi sui muri di Londra, l’incursione nei quattro principali musei di New York ­ Moma, Metropolitan, Brooklin, Scienze Naturali ­ do­ ve ha appeso suoi stencil su te­ la, evitando il Guggenheim «perché non avrei potuto regge­ re il confronto con Picasso», poi una mostra a Los Angeles, a cui si precipitarono le celebrities ­ Brad Pitt, Angelina Jolie, Jude Law, Robert Downey Jr. ­ e dove espose un elefante vivo tutto di­ pinto incassando poi un paio di milioni dalla vendita dei soliti stencil, quindi è andato a dipin­ gere il muro eretto fra Israele e Palestina, con un magnifico ef­ fetto trompe­l’oeil, sei metri di cemento grigio su cui ha rap­ presentato un salotto con due poltrone, un tavolino su cui poggia un vaso di fiori e sullo sfondo la finestra, con le tendi­

S

realizzando un’opera al giorno e senza essere colto in fallo, il sindaco ha scatenato squadre di imbianchini addetti alla cancel­ lazione dei suoi graffiti, non ap­ pena realizzati. Non solo: si so­ no mobilitati contro di lui an­ che i writers di New York, furi­ bondi che uno straniero venisse a togliergli spazi e gloria.

I vari Berlusconi, Cancel­ lieri, Renzi, Alfano, Saccomanni ci hanno impedito di raccontare una storia bellissima, quella di Banksy a New York.

Un graffito realizzato da Banksy su una parete di New York, nel South Bronx. Sotto, una sua performance su un muro di Brooklyn e un’altra opera realizzata nella Grande Mela, allo Yankee Stadium

ne ordinatamente tirate ai lati e un panorama mozzafiato di tor­ renti alpini e ghiacciai (più in là un altro suo dipinto mostra una bambina che appesa a un grap­ polo di palloncini tenta di scap­ pare dagli orrori della guerra). Posso andare avanti: i due poli­ ziotti che si baciano, il tizio con le braghe abbassate che si cala dalla finestra, un detenuto di Guantanamo a Disneyland... Insomma, cose così, non posso elencargliele tutte. Ma avrà ca­ pito il tipo.

2

Certo, un pacifista, un con­ testatore...

Sì, anche un notevole battu­ tista. Una volta che aveva ven­ duto opere per 750 mila dolla­ ri, scrisse sul suo sito: «Non posso credere che voi, ritardati mentali, abbiate davvero com­ prato questa merda». E in un’intervista rilasciata per po­ sta elettronica: «L’arte richiede tanto ego ed egoismo da essere

diventata una carriera per stronzi». «Sarebbe una vergo­ gna se l’arte di strada finisse catturata nelle vetrine di un museo». «La street­art non è co­ me altri movimenti artistici. Non riceve sovvenzioni, né è sponsorizzata». «Non credo che l’arte sia qualcosa di spe­ ciale, è solo una parte dell’in­ dustria dell’intrattenimento». «Ciò che si considerava tra­ sgressivo, oggi viene controlla­ to con la lente di ingrandimen­ to dagli agenti del mercato». Eccetera. Come tutti i grandi contestatori del mercato, tutta­ via, il nostro amico con le sue performance guadagna.

3

Sì, ma è un artista però? Un artista vero?

Molti sostengono di no, e uno che pensa certamente di no è Michael Bloomberg, il sinda­ co di New York: avendo saputo che Bansky si riprometteva di passare tutto ottobre in città,

Tascabili Il ministro e il caso Ligresti

Quei graffiti sono arte o soltanto robaccia? Banksy, il writer più famoso, ha sfidato il sindaco di New York: un’opera al giorno senza mai essere preso. Facendo parlare di sé...

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ALLARME SUL CLIMA

Bloomberg e gli altri non si sono resi conto di far parte del­ l’evento artistico. Hanno cre­ duto che la performance ri­ guardasse solo le opere dipinte e che la loro cancellazione l’avrebbe annullata. E invece Banksy li aveva trasformati in parti della performance. Banksy non si è limitato a di­ pingere, ha anche organizzato un paio di eventi: il camion da macello che trasportava pelu­ che, la vendite di sue opere a 60 dollari, un autentico insucces­ so dato che le hanno comprate solo in tre (il pubblico non ci poteva credere) replicata però una settimana dopo dagli arti­ sti Dave Cicirelli e Lance Pil­ grim che stavolta hanno ven­ duto 40 falsi Banksy...

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Ma tutto questo per dimo­ strare che cosa...?

Banksy, tra le tante iniziati­ ve prese, ha comprato una cro­ sta da 50 dollari, una panchina e degli alberi sulle rive di un la­ go in una luce d’autunno. Ci ha dipinto sopra un nazista e l’ha fatta trovare sulla porta di una fondazione no profit che aiuta i poveri del quartiere. Quelli della fondazione l’hanno mes­ sa all’asta e in poche ore la va­ lutazione è arrivata a 200 mila dollari... Che cosa ci vuol dire Banksy? È il più vecchio mes­ saggio che ci trasmette l’arte da che mondo è mondo: tutto è apparenza, tutto è inganno, so­ gno di un’ombra è l’uomo, solo il denaro muove le cose... Con questo piccolo particolare: che con questi messaggi malinco­ nici e beffardi lui ci si è fatto ricco.

«Più poveri e guerre a causa dei danni ambientali» Il riscalda­ mento globale causato dall’uomo accentuerà i problemi del mondo, causando un aumento della povertà, delle inondazioni, delle guerre e delle malattie. A dipingere un futuro più violento e povero per il mondo è lo studio del «Panel of climate change», l’organizzazione intergovernativa creata dall’Onu che si è aggiudicata il premio Nobel nel 2007 insieme ad Al Gore. «L’impatto del riscaldamento globale rallenterà anche la crescita economica in futuro», si legge nel rapporto

Cancellieri nella bufera Ma il Pdl: «Non lasci, come per Berlusconi»

Il ministro Annamaria Cancellieri, 70 anni ANSA Sul suo intervento per la scarcerazione di Giulia Ligresti, il Parlamento ascolterà domani il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. E intanto sulla vicenda è intervenuto il Pdl: «Chie­ derete le dimissioni? Certamente no. Ma no a due pesi e due misure, come avviene per il Cav». Ha chiesto invece le dimissioni Giuseppe Civati, candidato alle primarie del Pd. Intanto il ministro ieri ha ribadito: «Un attacco politico, il mio inte­ ressamento è diverso da quello per Ruby». E il Dap, dipartimento Amministrazione penitenzia­ ria, ha detto: «Sulla Ligresti ci eravamo attivati».

I due sono «fidanzatini»

Lecce, incinta a 11 anni Il futuro papà ne ha 17 Incinta a undici anni. È successo in un comune dell’hinterland di Lecce a una ragazzina che frequenta la prima media e che pochi mesi fa aveva fatto la prima comunione. La piccola ha cercato di nascon dere la cosa ai genitori, ma i chili in eccesso hanno insospettito la mamma (che l’ha avuta a 13 anni e si ritroverà così nonna a 24). La visita dal ginecologo ha tolto ogni dubbio: quinto mese di gravidanza. Il papà è il «fidanzatino» della ragazzina, un 17enne del posto. Una volta nato il bambino dovrebbe essere affidato alle cure dei nonni materni, una famiglia che opera nel terziario senza particolari problemi economici.

Dopo le critiche degli Usa

L’Fmi incalza Berlino: «Tagli il surplus export» Adesso anche il Fondo Monetario Internazio­ nale (Fmi) incalza Berlino. Secondo quanto riporta il «Der Spiegel», infatti, il vice direttore generale dell’istituto di Washington, David Lipton, nella sua visita in Germania della scorsa settimana ha racco mandato al ministro delle Finanze Schauble di ridurre il surplus di bilancia commerciale o almeno porre un tetto allo squilibrio con gli altri paesi. Un «suggerimento» che arriva dopo quello spedito ai tedeschi dal Tesoro americano che sostiene che la crescita tedesca trainata dalle esportazioni crea problemi a Eurolandia e all’economia mondiale.

LA SCOPERTA IL FIGLIO DI UN GALLERISTA DEL TERZO REICH HA CONSERVATO I CAPOLAVORI PER OLTRE 50 ANNI

IN VENDITA SPAZZOLINI DEI DEPORTATI

Ritrovate 1500 opere rubate da Hitler

Asta di oggetti dell’Olocausto Rabbia e polemiche su eBay Poi le scuse e una donazione

Da Picasso a Klee, i quadri confiscati dai nazisti nascosti in casa a Monaco. Valgono un miliardo

È bufera sul sito d’aste online statunitense eBay per aver consentito di porre in vendita circa 30 «souvenir» dell’Olocausto. La notizia è stata data dal britannico «Mail on Sunday». L’indignazione e le proteste sono state immediate: la società californiana ha ritirato gli oggetti, chiesto scusa e annunciato una donazione di quasi 30.000 euro «ad una associazione di beneficenza adatta». Tra gli oggetti messi in vendita la divisa di un fornaio polacco morto nel capo di sterminio di Auschwitz per cui la base d’asta era di 13.000 euro, e diversi fasce di stoffa gialla con la stella di David che gli ebrei erano costretti ad indossare nelle zone occupate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Nell’inchiesta il tabloid menziona scarpe e spazzolini da denti che sarebbero appartenuti a prigionieri in campi di concentra mento. Uno degli inserzionisti citati è, invece, Viktor Kempf, ucraino che vive in Canada, e dichiara di essere uno storico.

Si pensava tutto perduto, distrutto tra le bombe della guerra. Poi, ieri, il mondo ha scoperto che a Monaco, tra sac­ chi di spazzatura e odore di muffa, per anni hanno vissuto 1500 opere d’arte, valore stima­ to oltre un miliardo. Il tesoro, confiscato dai nazisti durante gli anni bui del Terzo Reich, è stato ritrovato da alcuni agenti della polizia tedesca: sono Pi­

casso, Matisse, Chagall, Koko­ schka, Marc, Beckmann, Nolde, Klee e altri ancora, tutti rubati a musei o a collezionisti ebrei. Lo ha anticipato il magazine tede­ sco Focus (nella foto la coperti­ na): critici ed esperti avevano da tempo perso le speranze di ri­ trovare il malloppo, e invece i quadri giacevano da mezzo secolo, dietro a barattoli di fagioli e frutta, in un decrepito appartamento nel sob­ borgo di Schwabing, a Monaco. È casa di Cor­ nelius Gurlitt, anziano e solitario figlio del gal­ lerista Hildebrand Gur­ litt, uno degli esperti in­ caricati da Goebbels di

raccogliere le opere dell’arte «degenerate» in giro per l’Euro­ pa. Gurlitt jr finora è riuscito a campare vendendo alcuni qua­ dri, uno alla volta per non farsi scoprire. Tra gli altri, in casa ha nascosto le celebri Pferde (Ca­ valli) di Franz Marc, Il domatore di leoni di Max Beck­ mann (venduto re­ centemente all’asta per 864 mila euro) e pure un Matisse che appartenne alla col­ lezione di Paul Ro­ senberg, il nonno di Anne Sinclair. La moglie di Domini­ que Strauss­Kahn da decenni lotta per la restituzione

delle opere rubate alla sua fami­ glia dai nazisti. Quei sospetti La storica confi­ sca di Monaco è avvenuta due anni fa, nella primavera del 2011, ma è rimasta segreta fino ad ora per non pregiudicare le indagini. Tra l’altro, Gurlitt era del tutto sconosciuto alle autori­ tà: niente codice fiscale, niente tasse, niente mutua e neanche un giorno di lavoro in vita sua. A fare insospettire le autorità, pe­ rò, un viaggetto misterioso nel 2010 da Zurigo a Monaco: la po­ lizia finanziaria scoprì che il vecchietto misterioso aveva 9 mila euro in biglietti da 500. cont. © RIPRODUZIONE RISERVATAì


LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013

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ALTRI MONDI

Il giallo di Simona «È stata uccisa da un conoscente» Ieri in Calabria i funerali della 28enne morta a Roma. Iniziati gli interrogatori degli amici ELISABETTA ESPOSITO ROMA

«Non cerchiamo vendet­ te. Quello che vogliamo è solo giustizia per la morte di Simo­ na, che non si è suicidata, è sta­ ta uccisa». È la cugina di Simo­ na Riso, la 28enne morta a Ro­ ma mercoledì, a gridare tutta la rabbia della famiglia duran­ te i funerali della ragazza, nella stracolma chiesa di San Calo­ gero, il paese in provincia di Vi­ bo Valentia da cui era arrivata. È un giallo la fine di questa bel­ la bruna dagli occhi profondi, trovata agonizzante nel cortile del palazzo del quartiere San Giovanni in cui viveva e poi morta in ospedale. Gli inqui­ renti avevano pensato inizial­ mente a un suicidio o a una morte accidentale, ma dopo l’autopsia la Procura di Roma ha cambiato l’intestazione del fascicolo da omicidio colposo (una prassi in questi casi) in omicidio volontario. Le indagini Già ieri sono par­ titi i primi interrogatori ai vici­

I funerali di Simona Riso (nel riquadro) ieri a San Calogero ANSA

ni di casa, ai parenti e soprat­ tutto agli amici di Simona, per capire se potesse esserci qual­ cuno particolarmente interes­ sato a lei. Chi la conosceva par­ la di una ragazza tranquilla. non fidanzata e senza corteg­ giatori insistenti. Secondo il

I CONTI LETTA CONTRO GRILLO: «SUI GIOVANI DISFATTISTA»

Il Tesoro rassicura «Nella Manovra tasse giù per un miliardo»

L’economista Fabrizio Saccomanni, 70 anni: è ministro dal 28 aprile

Il governo rassicura sul­ le tasse e sul rispetto dei pa­ rametri Ue. Dopo l’allarme deficit evocato dai tecnici di Bruxelles, il Tesoro si è preoc­ cupato di rassicurare gli italia­ ni sulla tenuta dei conti e sul peso della manovra fiscale. Le famiglie sono «al riparo da si­ gnificativi incrementi di im­ posta» mentre «sono oggetto di sgravi fiscali». Complessi­ vamente, si legge nella nota del Ministero, «le famiglie do­ vrebbero beneficiare di una ri­ duzione della pressione fisca­ le di circa 1 miliardo di euro» a seguito delle misure compre­ se nella legge di Stabilità. Botta e risposta Il sottose­ gretario all’Economia Pierpa­ olo Baretta, inoltre, ha tran­ quillizzato sullo stato com­ plessivo dei conti pubblici: «L’Italia non sforerà il vincolo europeo del 3% nel rapporto­

deficit/Pil». A lanciare criti­ che è stato, però, soprattutto il Pdl: «Letta rischia molto di più — avverte il capogruppo Pdl alla Camera Renato Bru­ netta — sulla Manovra che sul caso Cancellieri. Si è mon­ tato la testa dopo una fiducia afferrata per i capelli il 2 otto­ bre». Il bonus giovani, previ­ sto nella Manovra, ha fatto li­ tigare il premier e Beppe Gril­ lo. L’ex comico è stato bollato di «disfattismo», e accusato di dare informazioni sbagliate, un atteggiamento «di chi pare non riuscire a non criticare chi cerca di agire e di fare le cose per bene». Per ora minacce, li­ tigi e pochi propositi da un partito all’altro. Per avere dei primi segnali concreti di ri­ sposta occorrerà, quindi, at­ tendere l’inizio delle votazioni sugli emendamenti in com­ missione, previste a partire dall’11 novembre.

Sulla strada dell’aggressione due telecamere potrebbero aver ripreso il killer

fratello Nicola, «Simona era una ragazza serena, dai proble­ mi di depressione era venuta fuori alla grande. Mia sorella è stata uccisa e tra le piste c’è an­ che quella dell’omicidio da parte di un conoscente». Una tesi che il ragazzo aveva già avanzato nei giorni scorsi e che ha voluto ribadire ieri, aggiun­ gendo un altro dettaglio: «Non può essere suicidio, il corpo di Simona è stato trovato con jeans e maglietta e le chiavi con sé, quindi era uscita da casa. Probabilmente è stata uccisa altrove e qualcuno l’ha portata dove poi è stata trovata». Piste diverse È una delle tan­ te ipotesi su cui si sta indagan­ do, ma molti dubbi potrebbero essere sciolti dalle due teleca­ mere presenti sulla strada in cui è stata uccisa la ragazza. Considerato che l’omicidio è stato compiuto all’alba non do­ vrebbe essere difficile indivi­ duare anomali ingressi e uscite dal palazzo. La ragazza, arriva­ ta al Pronto Soccorso dell’ospe­ dale San Giovanni, aveva detto di essere stata «aggredita e vio­ lentata»: l’autopsia, che ha evi­ denziato le fratture del bacino e delle costole, ha escluso lo stupro, ma il tentativo potreb­ be esserci comunque stato. An­ che se, e la cosa stona con il re­ sto della ricostruzione, sul cor­ po di Simona non erano pre­ senti segni di difesa. Per questo il pm Attilio Pisani, titolare del­ l’inchiesta, non smetterà di stu­ diare anche le altre ipotesi, a partire da quella di una caduta volontaria dal tetto del palaz­ zo. La Procura ha acquisito an­ che la cartella clinica dall’ospe­ dale in cui è morta Simona: vuole verificare se nel Pronto Soccorso, che ha trasferito la ragazza a ginecologia, siano state adottate tutte le misure necessarie per evitare la morte. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A tutta

DI NUOVO PIOGGIA

Salute

DI MABEL BOCCHI

Una ricerca su 800 volontari

Italiani bocciati a tavola Sono pigri e disattenti S

Il maltempo torna da oggi Una nuova perturbazione atlantica toccherà l’Italia portando da oggi pioggia e maltempo un po’ ovunque. Temporali anche di forte intensità sono attesi soprattutto al Nord. Allerta della Protezione Civile è stata diramata su Liguria e Piemonte sulle regioni centrali. Le temperature subiranno un calo che però sarà solo temporaneo, perché già a metà settimana il fresco lascerà nuovamente il posto a un clima mite

Eloquenti i dati ottenuti dal test effettuato da Gfk Eurisko su 800 volontari. Più di 7 italiani su 10 si nutrono male, non rispettando una corretta dieta ricca di frutta e verdure consumate più volte nell’arco della giornata: solo il 15% le mangia regolarmente. Situazione negativa anche sul lato dello sport: anche se l’80% dice di farlo regolarmente, solo 2 italiani su 10 praticano una attività fisica costante e duratura.

Neutralizzano i radicali liberi

Mangiare carote aiuta nella lotta all’infertilità Una ricerca di Harvard ha messo in luce le benefiche proprietà di frutta e ortaggi di colore giallo o arancio sulla salute dello sperma. Sono le carote l’alimento principe, grazie al loro effetto sulla motilità degli spermatozoi. La ricerca su un campione di 200 giovani cui è stato chiesto di seguire una specifica dieta: decisivi i carotenoidi che neutralizzano i radicali liberi, che danneggiano le membrane di cellule e Dna.

I dati del bollettino ministeriale

È già allarme influenza: colpiti 57 mila italiani Già 57 mila italiani colpiti dall’influenza. Lo rivela Influnet, il bollettino di sorveglianza epidemiologica del ministero della Salute. Per ora la più colpita, come l’anno scorso, è la fascia pediatrica, in particolare quella dei bambini tra gli 0 e 4 anni, con 1,43 casi per mille assistiti. L’attività dei virus influenzali è ai livelli di base in tutte le regioni, con un’incidenza totale pari a 0,5 casi per mille, anche se il monitoraggio è parziale.


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Il volo perfetto, sintesi di: ENERGIA, PRECISIONE,TECNOLOGIA

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The

PILOT Crono Pilot Titanio

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«Il volo di un aliante non dipende da un motore: il cielo è un grande serbatoio di energia e quando hai l’energia hai tutto. Saper trasformare l’energia del vento e disegnare il cielo, questa è l’acrobazia in aliante, sintesi di perfezione.» Luca Bertossio Campione del mondo di acrobazia in aliante

Collezione Pilot da € 378 a € 690 pilot.citizen.it


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ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 ­ 20/4

21/4 ­ 20/5

21/5 ­ 21/6

22/6 ­ 22/7

23/7 ­ 23/8

20/2 ­ 20/3

LE PAGELLE

Ariete 6

Toro 6­

Gemelli 7­

Cancro 7,5

Leone 6­

Pesci 8

DI ANTONIO CAPITANI

L’umore sfipenzola. E il rendimento nel lavoro ne risente. Ussignùr, state su. I soldi però confortano, il sudombelico se la cavicchia.

Tagliereste gli zebedei a capi, colleghi e a chiunque vi rompa. Calmatevi e producete. Ma fatevi pure rispettare. C’è sabor suino nell’aria.

La cura del dettaglio e la cooperazione vi fanno conseguire risultati super. Evitate però i polemici. Ormoni spentini. O impeditini.

L’intuito vi fa imboccare le direzioni giuste. E voi splendete, trionfate, spiccate nel lavoro! Favori suini giungono, l’economia risorge.

Obblighi nel lavoro, rogne in casa, compromessi imposti afflosciano lo zebedeo. State su. E non fatevi fregare. Però siete figaccioni.

IL MIGLIORE. Una palpata sui glutei da parte della fortuna vi fanno ottenere molto. L’interesse dei fan frutta, la fornicazione vi rimette in bolla.

24/8 ­ 22/9

23/9 ­ 22/10

23/10 ­ 22/11

23/11 ­ 21/12

22/12 ­ 20/1

21/1 ­ 19/2

Vergine 7+

Bilancia 7

Scorpione 7,5

Sagittario 6­

Capricorno 7+

Acquario 6

Colloqui, p.r., perlustrazione di nuovi ambienti (anche di lavoro) paiono favoriti. E voi siete pimpanterrimi. Anche suinamente.

Lavoro e storie di soldi vi vedono trionfare. E se la forma fisica è ni, voi cuccate e fornicate comunque. Fantasiosamente, anche.

La fortuna v’avviluppa. Così, lavoro e amore recuperano. E voi vi ringalluzzite. La creatività è a livelli super, il sudombelico di più.

Siete stanchi. E tolleranti come un alligatore al mercato delle pelli. State calmi e producete. Autogestione suina stagliasi. Ussignùr.

La Luna vi assegna la medaglia d’oro in faccia di glutei. E l’assist di amici e alleati vi fa risolvere e quagliare. Amor fantasioserrimo.

Avete un umore che, se vi recaste a Gioia Tauro, essa diverrebbe subito Sfiga Tauro. Ussignùr, state su: il successo non vi manca.

RUDI GARCIA

Gazzetta.it

Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre 9.45

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11.15

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Il sole oggi MILANO

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Oggi Piogge sparse al Nord, dalla Lombardia verso Est, neve sui monti. Al Centro inizialmente pioviggini su regioni tirreniche ma peggiora fortemente in serata e nottata con violenti temporali e nubifragi in arrivo. Piogge anche in Campania. Trieste

Trento Aosta

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Il tecnico della Roma è nato a Nemours (Francia), il 20 febbraio 1964. In Ligue 1 ha allenato per 5 stagioni il Lilla con cui ha vinto uno scudetto

SONDAGGIO

VIDEO

Milan: società e tecnico sul banco degli imputati

Ginobili: «Belinelli sarà essenziale per San Antonio»

Il 61% degli utenti dice che la crisi rossonera è responsabilità della dirigenza che ha fatto un mercato non all’altezza. Per il 26% l’allenatore non ha saputo gestire al meglio la situazione e il suo esonero è auspicato da oltre il 70% dei votanti. Ai giocatori vanno circa le maggiori colpe secondo il 12% dei votanti.

L’argentino degli Spurs sull’azzurro alla sua prima stagione in Texas: «Cerco di aiutarlo come posso a inserirsi. Marco ci può dare tanto». Inoltre, come tutti i giorni, gli highlights di tutte le partite Nba, la Top Ten della notte e la migliore schiacciata, la miglior stoppata, il miglior assist e il miglior recupero.

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Domani

Dopodomani

Migliora il tempo al Nord con nevicate sui confini alpini. Al Centro inizialmente piogge diffuse ovunque ma migliora già in giornata con schiarite via via più ampie. Maltempo al Sud, specie sul basso Tirreno, ma piogge diffuse ovunque.

Il tempo migliora su gran parte del territorio. Venti da Nord, molto forti attorno alla Sardegna occidentale, moderati sull'Adriatico e Ionio. Questi venti addossano ancora molte nubi su coste tirreniche calabresi e siciliane con piogge.

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Il sole domani MILANO

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PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: d 389 e 339 s 259 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 ­ email: linea.aperta@rcs.it

Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120­5067 CERTIFICATO ADS N. 7335 DEL 14­12­2011

La tiratura di domenica 3 novembre è stata di 324.705 copie

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

3 nov.

10 nov.

18 nov.

25 nov.

COLLATERALI *con CD Nomadi N. 1 d 11,29 ­ con Robot Collec­ tion N. 1 d 6,29 ­ con Manara, maestro dell’Eros N. 2 d 12,29 ­ con DVD Maradona N. 3 2 12,29 ­ con I Mitici Bud Spencer e Terence Hill Gold Edition N. 5 2 11,29 ­ con Tessera Mediaset Premium 2 13,29 ­ con I Love Italia N. 6 2 5,29 ­ con DVD Holly e Benji N. 7 2 11,29 ­ con DVD Ken il Guerriero N. 10 d 3,29 ­ con Ferrari Build Up N. 10 d 11,29 ­ con DVD Benigni Cult N. 12d 11,29 ­ con I Classici dell’Avventura N. 15 d 8,20 ­ con Lucky Luke N. 15 d 5,29 ­ con DVD Poke­ mon N. 24 d 11,29 ­ con Lamborghini Collection N. 18 d 6,29 ­ con Pesca Magazine N. 8 d 5,29 ­ con Passione Rally N. 29 d 14,29 ­ con Michel Vaillant N. 48 d 4,29 ­ con SportWeek d 3,10 PROMOZIONI

ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali ­ Tel. 02.99049970 ­ c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania E 2,00; Argentina $ 10,50; Austria E 2,00; Belgio E 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro E 2,00; Croazia Hrk 15; Egitto E 2,00; Francia E 2,00; Germania E 2,00; Grecia E 2,00; Irlanda E 2,00; Lux E 2,00; Malta E 1,85; Monaco P. E 2,00; Olanda E 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole E 2,00; SK Slov. E 2,20; Slovenia E 2,00; Spagna/Isole E 2,00; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; Thailandia THB 190; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2013


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