
3 minute read
Momenti di riflessione nel segno delle ‘Pari Opportunità’
L’OTTO PER ESSERE DONNA… E LIBERA
di Giulia Valenti
Advertisement
intervento con una frase molto famosa, pronunciata dalla ormai nota Malala Yousafai, la giovane attivista pakistana premio Nobel per la Pace: “Un bambino, una penna, un insegnante e un libro possono cambiare il Mondo”, chiarendo a tutto il pubblico presente anche il significato delle sagome di donne presenti sul palco e realizzate dagli alunni con la guida della docente di arte della “Foscolo” prof ssa Sabina Bruzzese e del prof Enzo Napoli sul modello delle sagome create con tanto impegno l’anno scorso per la mostra/evento “8 donne per l’8 marzo” Raffiguranti tre studentesse con un burka aperto, esse sono servite infatti a simboleggiare la voglia di libertà, la loro voglia di poter studiare, viaggiare, sognare, danzare… semplicemente ESSERE. Mentre sulle porte di tutte le aule è stato collocato un messaggio di libertà, realizzato dai ragazzi declinandola nelle sue varie forme, la “Giornata della donna” per la scuola secondaria di primo grado ha avuto però un seguito presso il Museo Didattico “Foscolo”, dove nel pomeriggio è stata inaugurata la mostra d’incisioni “Tracce di memoria - Sesta edizione del Premio internazionale di incisione Giorgia Alesci”, premio finalizzato a valorizzare e promuovere maestri giovani e meno giovani che praticano l’arte antica
L’associazione “EvaLuna APS Onlus” in aiuto alle donne
Proteggere Chi Denuncia La Violenza
di Giulia Mazzeo, Aurora Miano e Doris Paffumi

In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” e nell’ambito del progetto “Pari Opportunità”, giovedì 24 novembre 2022, presso il Museo Didattico dell'Istituto Comprensivo “Foscolo”, si è svolto per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di 1° grado, un interessante incontro con l'Associazione “EvaLuna APS Onlus” di Messina, centro che si occupa di tutelare le donne vittime di violenza e maltrattamenti Le rappresentanti del Centro Antiviolenza - la psicologa Selene Romeo e l’operatrice Maria Grazia Anastasi - due donne giovanissime, dopo essersi presentate hanno dapprima fatto disporre i ragazzi in cerchio per non far sembrare il momento di confronto una lezione bensì una discussione aperta. Una delle prime domande poste agli alunni è stata poi quella di capire ed interpretare il significato che ha per loro la parola "rispetto", in merito al quale sono state date molte risposte ma tra le quali è prevalsa l'opinione che il rispetto è alla base di qualsiasi rapporto e che nella vita è importante rispettare le idee altrui, anche se non condivise Le dottoresse hanno quindi ribadito, a questo proposito, che ci sono vari tipi di violenza, come per esempio la violenza fisica, la violenza verbale, che fa più male di quella fisica perché le parole sono indelebili, e la violenza psicologica: tutte forme di brutalità, queste, che contrastano con il “rispetto”. Esse hanno spiegato poi come una donna debba avere pieno controllo del proprio corpo senza dover uscire di casa con il timore di essere giudicata, molestata verbalmente o, nel peggiore dei casi, aggredita Ma purtroppo non sempre è così Le operatrici del Centro hanno poi fatto vari esempi per far capire al meglio ai ragazzi dell’incisione e nato con l’intento di commemorare la compianta Prof ssa Giorgia Alesci, docente dell’istituto che ha avuto grande passione per l’arte Alla presenza anche di alcune classi, tale evento ha visto una sentita partecipazione della Dirigente Scolastica Felicia Maria Oliveri - che ha proferito significative e toccanti parole in merito al significato di questa delicata Giornata - del professore Enzo Napoli e della famiglia Alesci, oltre a registrare la presenza di vari esponenti di rilievo dell’Amministrazione comunale, tra cui l’assessora alla “Cultura e Beni Culturali” Angelita Pino e l’assessora alla “Pubblica Istruzione e Pari Opportunità” Viviana Dottore Il tutto si è concluso infine con i ringraziamenti da parte del professore Napoli ai presenti e in particolare ai docenti che, con la collaborazione dei ragazzi, hanno contribuito a rendere l’evento significativo, simbolico e capace di far riflettere in modo profondo sull’importanza della tutela dei diritti della donna in tutto il mondo, non solo occidentale che è anche molto importante, prima di giudicare una persona di pensarci bene, perché questa potrebbe soffrirne profondamente Hanno anche sottolineato la necessità per ognuno di avere il controllo su se stesso e, quando in una relazione predomina la gelosia a livelli chiaramente esagerati, quest'ultima può sicuramente essere definita una “relazione tossica” Perché la gelosia è possesso e non dovrebbe mai essere confusa con l'amore Dal senso di possesso, infatti, conseguono spessissimo le varie forme di violenza e, talvolta, di grado in grado, possono arrivare al culmine estremo del “femminicidio”, premeditato o conseguenza di un momento di perdita i controllo Per questo, per le molte le donne che quotidianamente subiscono violenza, l'importante è sfuggire all’inferno in cui vivono per riappropriarsi della propria libertà e della propria vita.E se non trovano da sole il coraggio, per sé e per i propri figli, o non sono indipendenti economicamente, il ruolo dei Centri Antiviolenza è fondamentale ed è proprio quello di aiutare, proteggere e sostenere chi è vittima di un “amore tossico”, per evitare che dai semplici insulti o uno schiaffo si arrivi a qualcosa di più grave


Tornano i progetti PON per sviluppare competenze e recuperare la socialità
