Novembre 2013

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M O V I M E N T O

G I O VA N I L E

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Newsletter Mensile QUI È LA PERFETTA LETIZIA Affrontare un Convegno, come lo è stato il Giovani verso Assisi di quest’anno, sul tema della Perfetta Letizia non era affatto facile. Bisognava dire ai giovani di oggi quanto Francesco d’Assisi aveva insegnato ottocento anni fa a un frate Leone un po’ perplesso: la vera gioia che riempie il cuore non è tanto nelle cose che umanamente ti appagano... Pagina 1

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Novembre 2013 COS’È LA VERITÀ? I Leader del Progetto Discepoli si sono confrontati sul tema del relativismo e sulle sue ricadute nella società di oggi, in ordine alla Nuova Evangelizzazione e le sfide che esso ne rappresenta. Pagina 4 USA LA TESTA La vigilia della festa di Tutti i Santi dei Disciples. Pagina 5

ERO FORESTIERO... L’impegno dei giovani di Pergusa nell’accoglienza e nella prima ospitalità ai profughi che a migliaia stanno approdano quotidianamente sulle nostre coste. Pagina 8

LE LOCANDINE 2013-2014 I principali appuntamenti MGF per il 2013-2014 da stampare e collocare in evidenza. Pagine 6-7

CORSO EMMAUS Aperte le iscrizioni online al Corso Emmaus, seconda tappa delle esperienze proposte dalla Scuola di Evangelizzazione. Pagina 10

QUI È LA PERFETTA LETIZIA Affrontare un Convegno, come lo è stato il Giovani verso Assisi di quest’anno, sul tema della Perfe;a Le=zia non era affa;o facile. Bisognava dire ai giovani di oggi quan-­‐ to Francesco d’Assisi aveva insegnato o;ocento anni fa a un frate Leone un po’ perplesso: la vera gioia che riem-­‐ pie il cuore non è tanto nelle cose che umanamente = appagano quanto, invece, nelle vicende tris=, che = pro-­‐ curano sofferenza fisica e morale, se, nonostante esse, riuscirai a fidar= di Dio e ad amare anche coloro che = fanno soffrire. No, non era affa;o facile né era scontato che questo insegnamento facesse breccia nel cuore del-­‐ le cen=naia di giovani provenien= da tu;a la penisola. Eppure, ancora una volta, quan= hanno guidato in vario modo le giornate assisane – relatori, celebran=, tes=-­‐ moni – sono riusci=, con molta semplicità ma anche con profondità di linguaggio e di messaggi, ad entrare nel cuore di tuN per orientarlo e focalizzarlo sull’argomento e così trarre fuori tu;o il desiderio di vita piena che c’è dentro il cuore dei giovani. Un cuore che, in quanto gio-­‐ vane, è orientato alla speranza e alla pienezza di gioia e di vita, ma che spesso si lascia trasportare o schiacciare dai “mercan=” di disperazione e di morte, che facilmen-­‐ te si lascia scoraggiare o abba;ere dai piccoli o grandi fallimen= a cui la vita lo so;opone.

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L’uomo, per natura sua, cerca la sua gioia e considera vita degna di questo nome nel successo, nella potenza, nelle cose grandi che pongono la persona al centro dell’a;en-­‐ zione e dell’ammirazione altrui. Tu;o ciò che ostacola ques= obieNvi è percepito come fallimento ed è causa di sofferenza e di disperazio-­‐ ne, mo=vo di rabbia nei con-­‐ fron= di Dio e degli altri, pro-­‐ vocando is=n= di ribellione e di lo;a… Francesco, invece, sulla scia dell’insegnamento evangelico ed apostolico, offre agli uomini di tuN i tempi il segreto di una le=zia che riempie il cuore e lo ren-­‐ de imperturbabile di fronte agli accadimen= lie= e tris= della vita, che non perme;e ad essi di condizionare il presente e il futuro. Esso sta nella consa-­‐ pevolezza che la nostra vita è sempre e comunque nelle mani di un Dio buono e fedele nel suo amore, di un Dio che mai abbandona, che dall’alto della croce con=nua a fidarsi dell’amore del Padre e della capacità dell’uomo di operare grandi cambiamen= in sé e a;orno a sé. Pere;a Le=zia non è portare passivamente e con

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sofferenza muta la croce, bensì salire su di essa e lasciarsi abbrac-­‐ ciare dal crocifisso che per amore nostro offre tu;a la propria vita ai suoi carnefici, scusandoli e perdonandoli. Perfe;a Le=zia è allar-­‐ gare il proprio cuore per farci entrare Dio e tuN i propri fratelli, come Gesù che sulla croce allarga le sue braccia per accogliere tuN nel suo cuore a;raverso la ferita del suo costato. L’uomo è

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fa;o per amare e per essere amato, è immagine e somiglian-­‐ za di un Dio che è Amore e solo quando è ciò che deve esse-­‐ re, riflesso e strumento dell’amore di Dio, riesce a sperimen-­‐ tare la pienezza della vita di una gioia vera che niente e nes-­‐ suno potrà strappargli. Raccontare in poche righe l’esperienza del Convegno nei suoi singoli momen= – e sono tan=: il lungo viaggiare in-­‐ sieme, l’ascolto dei relatori, le celebrazioni, i can=, le con-­‐ divisioni, i pellegrinaggi ai santuari francescani… -­‐ sarebbe impresa ardua e non riuscirebbe mai a trasme;ere qual-­‐ cosa che va unicamente vissuto di persona. Come raccon-­‐ tare la gioia della fraternità o le “corde” della mente e del cuore che i relatori e i celebran= hanno toccano nel cuore di ognuno o, ancora, quegli incontri personalissimi con l’amore di Dio nella confessione o in quei momen= di tuxtu con Gesù Eucaris=a o alla tomba di San Francesco…? Noi ci limi=amo a registrare, anche grazie alle bellissime tes=mo-­‐ nianze ascoltate nell’incontro regionale, che ciò che poteva apparire distra;amente pesante, noioso, troppo alto per dei giovani… ha invece innescato dei processi di cambiamento esi-­‐ stenziali e spirituali che solo il tempo e i nostri prossimi a casa, in comunità, a scuola o sul lavoro, potranno pienamente rico-­‐ noscere, apprezzare e godere. Questo 34mo Convegno che, per la sua stru;ura, era molto simile ad un ri=ro spirituale, non ha strizzato l’occhio alla mas-­‐ sa con facili giovanilismi, ma ha saputo parlare al cuore di ogni singolo partecipante. Questo è in fondo il mo=vo per cui il Convegno Nazionale, nonostante il peso degli anni, con=nua ad a;rarre giovani da tu;a Italia. Questo è quello che in fondo ci aspeNamo ancora oggi da Francesco d’As-­‐ sisi, che cioè ci parli di Dio e del suo amore a noi giovani e adul= di oggi, distraN e troppo spesso sordi a quel Vangelo che non ci spersonalizza affa;o, ma ci rende sempre più umani, capaci di edificare giorno dopo giorno una società che sia sempre più riflesso del Regno di Dio, che è regno di pace e di fraternità vera, che tuN, in fondo, desideriamo dal profondo di noi stessi. fra’ Saverio BenenaNewsletter - Novembre 2013

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COS’È LA VERITÀ?

I Leader del Proge,o Discepoli si sono confronta5 sul tema del rela5vismo e sulle sue ricadute nella società di oggi, in ordine alla Nuova Evangelizzazione e le sfide che esso ne rappresenta.

“Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene” (stralcio dell’intervista di Papa Francesco ad Eugenio Scalfari) Inizio questo mio articolo sulla Leader Conference svoltasi a Marineo nei giorni tra il 18 e il 20 ottobre u.s., proprio dalle parole che Papa Francesco ha rivolto al direttore di Repubblica e che trovano molta coerenza con il film che abbiamo visionato nella prima giornata, “Il rito” diretto da Mikael Håfström e ispirato all’omonimo romanzo del 2009 (storia vera di un esorcista di oggi di Matt Baglio). Dalle parole del Papa emergerebbe, ad una prima analisi, un sorta di “battesimo” del relativismo, la personale e soggettiva visione del Bene e del Male, la qual cosa si nota anche nei nostri ambienti eccle-­‐ siali e non. Ma cos’è il Bene? Cos’è il Male? Si può riconoscere il Bene e rifiutare il Male e viceversa? La visione di questo film ha messo in risalto come una parte degli studi, soprattuto nel campo della psicoanalisi, ritenga che alcune manifesta-­‐ zioni del male siano delle semplici suggestioni, ma non è così. In tanti momenti della vita terrena di Gesù vediamo come Lui viene a salvarci liberando anche dalle possessioni del maligno. Ma l’uomo di oggi, il giovane di oggi riconosce il bene che Cristo manifesta nella sua vita? Riconosce attuale il messaggio di salvezza e di liberazione di Gesù? Da questi interrogativi ci siamo mossi in questi giorni di grande frater-­‐ nità e di condivisione, in cui ogni momento dello stare insieme ha rap-­‐ presentato per ciascuno di noi occasione per condividere le gioie e le sofferenze che il discepolato cristiano comporta, nella consapevolezza di essere sostegno reciproco nella preghiera e nell’ascolto. Durante ques= giorni in cui abbiamo rifle;uto come il rela=vi-­‐ smo ci circonda

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lune volte ha la capacità di confondere anche i creden=, insinuan-­‐ dosi in tuN i contes= nei quali viviamo, mi tornavano alla mente le parole della Le;era agli Ebrei 13, 9 “Non lasciatevi sviare da do?ri-­‐ ne false e peregrine” e quanto queste tornino a;uali proprio ai nostri giorni. Ulteriore motivo di riflessione è stato quello di “rinfrescare” le dina-­‐ miche che muovono l’annunzio del Vangelo e come la Porziuncola (la cellula di giovani che costituisce la base del Progetto Discepoli) si ponga quale strumento a servizio dello stesso. Inoltre, l’Adorazione deve essere il momento costante in cui ciascuno di noi si lascia guar-­‐ dare da Lui: Lui guarda noi e noi guardiamo Lui. L’affidamento a Gesù di sé stessi non può essere un momento unico e fissato nel passato, ma una costante della nostra vita e delle nostre giornate. Ulteriore accenno è stato posto poi circa i prossimi “Incontri HD”, momento fondamentale nel quale le Porziuncole si riuniscono periodicamente tutte insieme e momento nel quale ciascuno di noi è chiamato in modo particolare ad evangelizzare facendo avvicinare il fratello alla comunità, luogo dove Gesù continua a manifestarsi. Concludo con le parole di San Paolo alla Lettera ai Filippesi 4,4-­‐9 “Ral-­‐ legratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. La vo-­‐ stra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! Non angu-­‐ stiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richie-­‐ ste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giu-­‐ sto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, è quello che dovete fare. E il Dio della pace sarà con voi!”. Amen, Alleluia!!!! Fabio Pace

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Anche quest’anno la vigilia della festa di TuE i San5 è stata segnata da eccessi da parte di mol5 giovani all’insegna di Halloween. Hanno fa,o meno “no5zia”, invece, le numerose inizia5ve “alterna5ve” di cui anche l’MGF da anni si fa promotore fra i propri giovani. Mentre 150 giovani siciliani, in Assisi per il 34° Convegno Nazionale “Giovani verso Assisi”, celebravano il sacramento della Riconcilia-­‐ zione, tan= altri giovani MGF nelle proprie ci;à hanno trascorso la vigilia della festa di TuN i San= in modo alterna=vo al clima horro-­‐ rifico diffuso, ormai inculcato fin dalla più tenera età.

di Palermo dove, mentre mol= altri festeggiavano il buio di Hal-­‐ loween, hanno cantato e ballato per le vie della ci;à, lodando il Signore e ricevendo anche qualche insulto… A mezzano;e ci si è reca= in una delle tante Chiese aperte per l’occasione per adorare Gesù presente nell’Eucaris=a. L’esperienza è stata, chiaramente, I Disciples di Palermo, in par=colare, si sono organizza= in vario molto forte, poiché esigeva il superamento della vergogna o del modo per evidenziare e vivere la festa dei san= quale festa di una sopportare pazientemente gli insul=, ma ha anche apportato grandi “san=tà possibile” per tuN, me;endo al centro la propria fede nel grazie, visto che alcuni di quei giovani incontra= per strada la do-­‐ menica successiva si sono presenta= in chiesa per la celebrare in-­‐ Dio tre-­‐volte-­‐santo. sieme ai nostri giovani l’Eucaris=a. Circa una tren=na di giovani, non solo delle Porziuncole, grazie al Marco Scrima passaparola sui social-­‐network, si sono da= appun-­‐ tamento dalle 2 alle 3 di no;e presso la Chiesa del SS. Salvatore in Corso dei Mille per vivere insieme un’ora di Adorazione Eucaris=ca, per me;ere con-­‐ cretamente Gesù al centro di questa no;e. I giovani e gli adolescen= del Disciples Project della Parrocchia del Sacro Cuore alla Noce hanno invece cercato di dare un segno alla loro comuni-­‐ tà e ai giovani della ci;à, vivendo nella giornata del 31 il proprio Halloween Alterna=vo. Così, nel pomeriggio, hanno festeggiato con i bambini del catechismo e con i giovani del corso di cresima la festa di tuN i san=. I teen-­‐disciples hanno indossato ciascuno la veste di un santo, eviden-­‐ ziando i traN cara;eris=ci di ognuno di essi. Ai piccoli è toccato riconoscere i vari personaggi e poi, a suon di can= di lode e di animazione, si è dato il via ad una festa di gioia e di vita, quella gioia e vita che sono fru;o della san=tà, dono di Dio. Dopo la festa con i bambini, i giovani della locale Porziuncola si sono uni= ad altri giovani di varie comunità ecclesiali nel centro Newsletter - Novembre 2013

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Il Vangelo come forma di vita Con i corsi della Scuola di Evangelizzazione facciamo esperienza viva e dinamica del Vangelo, unica forma di vita del cristiano.

per annunciarlo con gioia Ogni giorno, con modi e mezzi propri dei giovani di oggi, ci impegniamo ad annunciare Gesù ai nostri coetanei. Mettendo sempre Gesù al centro! Ogni mese ci incontriamo ai piedi di Gesù Eucaristia per lodarlo, adorarlo e intercedere per l’evangelizzazione.

29 nov/1 dic

Pergusa

Emmaus

27/29 dicembre

Pergusa

Sette Giovani (per ado)

24/26 gennaio

Marineo

Nuova Vita

28/30 marzo

Pergusa

Nuova Vita

24/27 aprile

Pergusa

Gesù nei 4 Vangeli

30 mag/2 giu

Pergusa

Giovanni

18/20 luglio

Pergusa

III Corso Adolescenti

ogni mese

sedi locali

Incontri HD

14 dicembre

Catania

Christmas Worship Concert

3 agosto

Festa delle Porziuncole

Catania

Chiesa S. Francesco

1° Giovedì, ore 20.30

Catenanuova

Chiesa S. Chiara

3° Giovedì, ore 19.00

Enna

Chiesa S. Francesco

3° Venerdì, ore 20.30

Marineo

Sant. S. Maria d. Dayna 1° Mercoledì, ore 21.00

Palermo

Basilica S. Francesco

2° Giovedì, ore 21.00

Messina

Chiesa S. Francesco

2° Venerdì, ore 19.15

Noto

Chiesa Ecce Homo

2° Venerdì, ore 20.30

Roma

Basilica SS. XII Apostoli

2° Venerdì, ore 21.00


VISION Il Disciples Project vuole essere il terreno fertile che il Signore cerca per poter piantare il buon seme dell’evangelizzazione. Come ogni contadino, anche se ci troviamo dinanzi un terreno arido, crediamo che dopo aver arato, seminato, irrigato e coltivato, certamente raccoglieremo. Il Disciples Project tende perciò a preparare validi seminatori della Parola di Salvezza, che crescendo alla scuola di Gesù come suoi discepoli, siano capaci di evangelizzare i propri coetanei con la potenza dello Spirito Santo e renderli, a loro volta, capaci di fare altrettanto. Con ciò vogliamo rispondere all’appello fatto ai giovani da parte di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI per la nuova evangelizzazione. Dio ha un progetto di Salvezza per l’umanità e questo progetto vogliamo fare nostro e condividere con altri giovani per un futuro pieno di Speranza.

MISSION Formare formatori di discepoli, come Gesù, come gli apostoli... come san Francesco. Consapevoli che il Signore non sceglie chi è capace, bensì rende capace chi sceglie, offriamo ai giovani che vogliono rendersi disponibili per la nuova evangelizzazione tutti gli strumenti necessari affinché, mentre crescono alla scuola di Gesù sull’esempio di Francesco d’Assisi, possano testimoniarLo ai propri coetanei e condurli a Lui per iniziare una Nuova Vita in Cristo e nella Chiesa, formando, se già non esistono, gruppi di giovani con una nuova mentalità evangelica ed evangelizzatrice.

METODO Ri‐fondazione della fede dei giovani e formazione mediante i Corsi della Scuola di Evangelizzazione. Formazione al Discepolato, mediante una conversione continua centrata su un rapporto personale con il Cristo vivente, la partecipazione alla vita della Chiesa e il sistema delle Porziuncole. Formazione all’evangelizzazione, sviluppando e condividendo efficacemente il cuore del messaggio evangelico e la propria testimonianza di fede, poiché si impara ad evangelizzare evangelizzando. Formazione alla Leadership, mediante appositi Corsi e l’esperienza graduale sul campo sostenuta da altri giovani leader della propria zona.

EFFICACIA L’efficacia del Disciples Project è assicurata dal fatto che: ‐ il metodo è ampiamente sperimentato; ‐ non occorrono missioni popolari o “missionari” esterni o specializzati; ‐ bastano solo quattro giovani del luogo che abbiano una fede ben radicata in Cristo (che possono sperimentare nei nostri Corsi Nuova Vita) e che vogliono sinceramente portare alla fede in Cristo i coetanei della propria città.

CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE OFM CONV. www.mgfsicilia.org

Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco - 90035 Marineo Tel: 091 8725133 segreteria@mgfsicilia.org


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I giovani di Pergusa sono impegnati H24 nell’accoglien-­‐ za e nella prima ospitalità ai profughi che a migliaia stanno approdano quotidianamente sulle nostre coste.

ERO FORESTIERO... A par=re dal 22 O;obre i giovani e gli adolescen= di Pergusa stan-­‐ no prestando servizio di volontariato, insieme ad alcuni adul=, presso l’Oasi Francescana, divenuta in parte stru;ura di accoglien-­‐ za per i profughi che sbarcano in Sicilia. Alla stru;ura sono perve-­‐ nu= già due gruppi: il primo gruppo di 34 profughi provenien= da Iran, Iraq, Afganistan e Siria, giunto a Pergusa la sera del 22 O;o-­‐ bre, era da poco sbarcato a Portopalo con un barcone proveniente dalla Turchia; il secondo gruppo di 30 profughi, provenien= tuN dalla Siria, è giunto a Pergusa alle tre di no;e dell’1 novembre, scampa= all’affondamento del barcone sul quale si trovavano gra-­‐ zie al soccorso della Marina Militare. Grazie alla mobilitazione dei fra= e dei giovani volontari è sca;ata una gara di solidarietà che ha fa;o giungere all’Oasi abbigliamen-­‐ to, alimentari e farmaci e persino gioca;oli, dato che si tra;a di famiglie con tan= bambini; sono anche venu= medici e pediatri che hanno effe;uato i necessari controlli sanitari.

Prima dell’arrivo di queste famiglie, noi giovani eravamo tranquilli e sicuri che questa sarebbe stata per noi un’altra occasione per servire il Signore, come abbiamo fatto e facciamo normalmente con i bambini, con la comunità… una delle solite atti-­‐ vità, insomma. In realtà l’impatto è stato completamente diverso! Quando è arrivato il pullman con il primo gruppo e abbiamo visto scendere quelle persone tutte sporche, alcune anche bagnate come la piccola Hesana, disperate come una mamma con un bambino di un anno che non dava completamente segni di vita, affamate per-­‐ ché durante la navigazione durata sei giorni non hanno visto cibo, stanche per il viaggio fatto a piedi per giungere in Turchia da dove si sono imbarcate, disidratate e identificate solo da un numero, pro-­‐ prio come gli ebrei nei campi di concentramento, perché i loro do-­‐ cumenti sono stati gettati in mare dagli scafisti, la commozione e lo sconforto ha preso il sopravvento e ci siamo resi conto di quanto siamo fortunati, noi che ci lamentiamo spesso per sciocchezze e invece dovremmo lodare e ringraziare il Signore ogni attimo della nostra vita per quello che abbiamo in abbondanza. Immediatamente ci siamo messi tuN all’opera per dar loro dei ves== e detergen= per lavarsi e li abbiamo faN cenare.

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fraternità, loro ci hanno aiutato a siste-­‐ mare le stanze, a pulire i locali, addirittura hanno partecipato insieme a noi a Messa la domenica; ci siamo scambiati i contatti di FB, tutto all’insegna di una grande ami-­‐ cizia che non conosce colore della pelle, lingua, religione, situazioni economiche e quant’altro possa essere causa di discri-­‐ minazione sociale.

E da quel giorno è iniziato il nostro grande servizio: noi giovani abbiamo messo a di-­‐ sposizione i nostri carismi e ci siamo sud-­‐ divisi i compi= tra aNvità di segreteria, aiuto in cucina, ripar=zione di alimen= e ves=ario, animazione per i bambini affida-­‐ ta totalmente ai nostri Teen-­‐Disciples (gli adolescen=) e animazione per gli adul= con serate di ballo, pizzate, par=te di calcio e visione di film. Un servizio che svolgiamo sempre con tanta allegria e gioia e questo è stato avver=to dagli ospi= stranieri che ci hanno sempre ringraziato perché a;raver-­‐ so di noi hanno, anche se per poco, di-­‐ men=cato le tris=ssime vicende della loro vita. Sicuramente la stanchezza e lo stress che accompagna questo servizio è enor-­‐ me, ma ogni sorriso di queste persone ricompensa ogni fa=ca.

politico in Italia, nella notte dell’1 no-­‐ vembre sono arrivati altri 30 profughi tutti siriani. L’esperienza di comunione con questo gruppo è stata enorme: ab-­‐ biamo trascorso tantissimi momenti di

Ringraziamo immensamente il Signore perché ci ha dato la possibilità di farci met-­‐ tere in pra=ca il suo Vangelo: «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avu-­‐ to sete e mi avete dato da bere; ero fore-­‐ s=ero e mi avete ospitato, nudo e mi avete ves=to, malato e mi avete visitato, carcera-­‐ to e siete venu= a trovarmi» (Mt 25,35-­‐ 36). A Lui la lode e la gloria nei secoli! I giovani di Pergusa

Dopo i primi 34 profughi – quelli giunti il 22 ottobre – ma tutti, nel giro di una set-­‐ timana, fuggiti verso mete europee (Ger-­‐ mania, Francia, Danimarca e Nord Italia) e perciò tutti clandestini poiché non hanno voluto procedere alla richiesta di asilo

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CALENDARIO MGF 14 novembre a Catania Incontro HD zonale

re a Pergusa 23 novemb izio e uipe di serv Incontro Eq Jubilate o e del Grupp animazion

in evidenza a Pergusa - 1 dicembre re b em ov n 29 MAUS CORSO EM gfsicilia.org su: www.m e n li on i n Iscrizio

ADORAZIONE GIOVANI - JESUS

4YOU

Marineo: 6 novembre - H 21.30 Catania: 7 novembre - H 20.30 Messina: 9 novembre - H 19.00 Pergusa: 9 novembre - H 20.30 Noto: 9 novembre - H 20.30 Roma: 9 novembre - H 21.00 Palermo: 14 novembre - H 21.00 Enna: 15 novembre - H 20.30 Catenanuova: 21 novembre - H 19. 30

mgf-sicilia-on-line www.mgfsicilia.org il sito web ufficiale

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DA EMMAUS A GERUSALEMME Il Corso NUOVA VITA si conclude sempre con l’invi-­‐ to a nutrire e far crescere la Vita nuova che il Signore dona con la sua salvezza e fa sperimentare in questo primo corso della Scuola di Evangelizzazione. Perciò il CORSO EMMAUS è il pro-­‐ seguo naturale e necessario per chi non ha lasciato spe-­‐ gnere il dono che è stato riacceso. Esso si propone, infat-­‐ ti, di far innamorare i discepoli di Cristo della sua Parola, per trovare in essa il nutrimento per il proprio cammino e crescita spirituale e il fondamento dell’evangelizzazione. Cosa è la Parola? Come alimentarci ad essa? Quali sono i suoi effetti? Queste le domande a cui risponde questo corso/ritiro basato sull’esperienza spirituale di conversio-­‐ ne dei discepoli di Emmaus. Sono stati finora oltre quattrocento i giovani che hanno partecipato al Corso Nuova Vita. Perciò si attendono nu-­‐ merose iscrizioni a questa terza edizione del Corso Em-­‐ maus, che non mancherà di portare abbondanti frutti a lunga scadenza, come stiamo ancora constatando tra i partecipanti al corsi precedenti tenutosi negli scorsi anni. Per iscriversi al CORSO EMMAUS occorre inviare la pro-­‐ pria adesione mediante il modulo online presente, insie-­‐ me al programma e le note logistiche, nel nostro sito web mgfsicilia.org, oppure chiamando lo 091 8725133 (fra’ Saverio). Per favorire una partecipazione attenta e frut-­‐ tuosa, i posti, come sempre, sono limitati ad una sessan-­‐ tina di iscritti. Occorre dunque affrettarsi nell’inviare la propria iscrizione.

CORSO EMMAUS Pergusa, 29 novembre 1 dicembre 2013 Programma, info e modulo per le iscrizioni a breve su: www.mgfsicilia.org

www.facebook.com/MGFsicilia

CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE OFM CONV. Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo Tel: 091 8725133 segreteria@mgfsicilia.org

Ogni sabato online a mezzogiorno sul sito mgfsicilia.org il Foglio Settimanale Disciples con un breve approfondimento sul Vangelo della Domenica, insieme a notizie, segnalazioni librarie, proposte per la Nuova Evangelizzazione.

← Questo è il mobtag (QR Code) del nostro sito web 10

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