Maggio 2016

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M O V I M E N T O

G I O VA N I L E

F R A N C E S C A N O

Newsletter Mensile IL DONO DELLA PACE Concludiamo la serie dedicata ai “doni” che Francesco dichiara di aver ricevuto dal Signore e che intende trasmettere in eredità con il suo Testamento a tutti i suoi seguaci di tutti i tempi. Pagina 1

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Maggio 2016 A TUTTO MARRIAGE Terminati due Marriage Course a Palermo e Marineo ne sono partiti altri due, a Pergusa e Palermo, e prossimamente un’altro inizierà a Noto. Pagina 6 RINATI NELLO SPIRITO SANTO Settanta giovani hanno vissuto l’esperienza del Corso Nuova Vita. Pagina 5

AVOLA C’È Dopo un anno di trasferte settimanali nella vicina Noto, otto giovani danno vita al Progetto Discepoli nella propria città di Avola. Pagina 8 LA BACHECA Tutti gli appuntamenti MGF del mese di Aprile. Pagina 8

IL DONO DELLA PACE

Con questa riflessione concludiamo la serie dedicata ai “doni” che Francesco dichiara di aver ricevuto dal Signore e che intende trasme9e in eredità con il suo Testamento a tu< i suoi seguaci di tu< i tempi. Il Signore mi rivelò che dicessimo questo saluto: “Il Signore 8 dia la pace!”. (Testamento; FF 121). Newsletter - Aprile 2016

Ma prima di addentrarmi sul significato di quest’ultimo dono, è bene aprire una paren-­‐ tesi riguardo alla ricezione stessa di questo dono da parte di Francesco. Egli, come già ha scritto riguardo alla forma di vita evangelica, dice che il saluto di Pace gli è stato “rivelato” dal Signore. È da considerare che Francesco usa nei suoi scritti il verbo revelavit due volte nel Testamento del 1226 e solo una volta in

più nella lettera a frate Jacopa: “Sappi, caris-­‐ sima, che Cristo benedetto, per sua grazia, mi ha rivelato che la fine della mia vita è ormai prossima” (LGc,2; FF.254). Il contesto della lettera a frate Jacopa, come nelle due volte del Testamento, è fortemente carico di spiri-­‐ tualità. Si tratta infatti della vita del Santo che si apre a “sora nostra morte corporale” nel-­‐ l’attesa serena dell’incontro con Dio. 1


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Dunque, il saluto di pace non è da intendersi come un semplice “buon giorno” o “buona sera” oppure come un modo di disYn-­‐ guersi, al pari dell’abito religioso, dalle altre forme di vita religiosa precedenY il francescanesimo quali il monachesimo benede<no o agosYniano. Se Francesco scomoda la “rivelazione” divina per il saluto di pace, al pari dell’indicazione circa la “forma di vita” discepolare e apo-­‐ stolica, significa che è qualcosa di cos?tu?vo la persona. E sicco-­‐ me il saluto di pace è parte integrante delle indicazioni che il Si-­‐ gnore Gesù dà ai suoi discepoli in quello stesso testo evangelico in cui Francesco riconosce la forma di vita che è chiamato ad assume-­‐ re, allora significa che le due cose sono collegate: il saluto di pace al pari delle indicazioni di come i discepoli devono andare nel mondo sono la “forma di vita” di ogni singolo seguace di France-­‐ sco. Anzi, mentre nella prima rivelazione “vivere secondo la forma del santo Vangelo” abbiamo appunto il “modo di vivere” france-­‐ scano da discepolo, nella seconda rivelazione “che dicessimo que-­‐ sto saluto: Il Signore Y dia la pace!” troviamo la missione france-­‐ scana da apostoli della pace. Insomma: la prima rivelazione è sul come devono essere i fraY, secondo la forma del santo Vangelo; la seconda è sul come devono operare, cioé annunciando la pace. Le due rivelazioni il santo di Assisi non le riceve in momenti e conte-­‐ sti separati tra loro, ma contestualmente a quella triplice apertura del libro dei Vangeli da cui riceve la rivelazione di come vivere insie-­‐ me a quei primi fratelli che il Signore gli donò. In questo saluto, infat-­‐ ti, troviamo l’eco della triplice apertura del Vangelo nella chiesa di San Nicolò là dove dice: “In qualunque casa entriate, prima dite: "Pace a questa casa!". Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace 2

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scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.” (Lc 10,5-­‐6 che va visto in sintonia con Lc 9,3-­‐5 di cui è approfondimento). Per chiudere questa parentesi, è bene dunque comprendere che quando Francesco parla di “rivelazione” da parte del Signore, sta intendendo qualcosa che come ogni Parola rivelata da Dio è “crea-­‐ trice”, che ha degli effe< immediaY e concreY sulla persona, che la trasforma dal suo interno. Non è un “vesYto” da indossare, ma una “forma” su cui viene modellata la propria esistenza. Fa9a perciò questa premessa, comprendiamo che Francesco non intende dirci che ha ricevuto una formula di saluto disYnYva rispet-­‐ to ad altre modalità di saluto. Esso è innanzi tu9o una “forma di vita”. La pace con cui “salutare” gli altri è una pace innanzi tuBo ricevuta e vissuta. San Francesco, che era uomo evangelico “sine glossa”, portava nel cuore e nella mente il saluto di Gesù nel giorno della resurrezione, “Pace a voi!”: «La sera di quel giorno, il primo della seHmana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per Imore dei Giudei, venne Gesù, steLe in mezzo e disse loro: "Pace a voi!"» (Gv 20,19). Per Francesco la pace era inequivoca-­‐ bilmente quella di Cristo. Un termine colmo di significato salvifico e collegato allo shalom ebraico. Una pace che significa la somma di ogni bene che il Signore Gesù ha donato al mondo con la reden-­‐ zione da lui operata. Egli infa< ha rimediato a quella triplice divi-­‐ sone conseguenza del peccato originale: da sé stessi, dagli altri e da Dio. Gesù risorto resYtuisce all’umanità la pace paradisiaca per-­‐ duta: con sé stessi in quanto creature, con gli altri in quanto dono di Dio, con Dio stesso di cui non nascondersi per chissà quale Ymo-­‐ re umano, in quanto Padre. Newsletter - Maggio 2016


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Questa Pace è solo opera di Dio, acquistataci mediante il sangue di Cristo e che solo Lui può donare pienamente e compiutamente. Per questo moYvo nessuno fra gli esseri umani può dire “pace a voi”, ma può soltanto porgere il saluto-­‐invocazione “Il Signore Y dia pace”. Francesco l’aveva capito; ed aveva anche intuito che intro-­‐ dursi nel tema della pace voleva dire imitare Cristo, cioè fare quel che Cristo aveva fa9o e come lo aveva fa9o. Solo in questo modo avrebbe fa9o espandere il Regno di Dio. Comprendiamo, allora, che se assumere la “forma del santo Vange-­‐ lo”, su sui abbiamo puntato l’a9enzione nella precedente riflessio-­‐ ne, significa conformare la propria vita a Cristo, diventare Alter Christus, allora questa conformazione prevede anche l’annuncio della Pace in quanto compiutezza della missione salvifica di Cristo. Infa<, se la “forma del santo Vangelo” è quella della incarnazio-­‐ ne, della kenosi di Cristo fino all’umiliazione della croce, il saluto di Pace è la conformazione alla risurrezione di Cristo. Francesco ha ricevuto dal Risorto il dono della Pace e in quanto lui stesso risorto in Cristo non può non donare la Pace del Risorto. Per troppo tempo ci si è soffermaY a guardare Francesco d’Assisi solamente come l’Alter Christus “crocifisso”, mentre poca a9en-­‐ zione è stata posta sul suo essere Alter Christus “risorto”. In Fran-­‐ cesco d’Assisi esiste l’unica conformazione possibile a Cristo, in quanto crocifisso e risorto, l’uomo-­‐Dio, morto e risorto, umiliato e glorificato, e che ha collocato la sua e nostra umanità nella pienez-­‐ za della gloria eterna del Padre.

La Pace che annuncia Francesco, la Pace del Risorto, nasce da un cuore pacificato dal Signore nella sua triplice dimensione creatu-­‐ rale, relazionale e trascendentale. Si tra9a dunque innanzi tu9o di vivere nella Pace del Risorto. Da questa esperienza di pacificazione Francesco può annunciare agli altri la Pace del Signore che solo Lui può dare, perché è qualcosa che trasforma la persona dall’interno e i cui effe< sono tangibili all’esterno. «All’inizio delle sue prediche, offriva al popolo questo messaggio di pace» afferma la Leggenda dei tre Compagni al n° 26 (FF. 1428). Vediamo dunque cosa egli faceva e come agiva. Tommaso da Spa-­‐ lato ne parla nella sua Historia PonIficum Salonitanorum et Spala-­‐ tensium (FF 2252) raccontando di quando era studente a Bologna. Così scrive: «Mi trovavo, in quell’anno (1222), allo studio di Bolo-­‐ gna ed ho potuto ascoltare, nella festa dell’Assunzione della beata Newsletter - Maggio 2016

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Madre di Dio, il sermone che san Francesco tenne sulla piazza anI-­‐ stante il palazzo comunale, ove era confluita, si può dire, quasi tuLa la ciLà. Questo era l’esordio del suo sermone: “Gli angeli, gli uomini, i demoni”. Parlò con tanta chiarezza e proprietà di queste tre specie di creature razionali, che molte persone doLe, che l’ascoltavano, furono piene di ammirazione per quel discorso di un uomo illeLerato. E tuLavia non aveva sIle di uno che predicasse ma di conversazione. In realtà, tuLa la sostanza delle sue parole mirava a spegnere le inimicizie e a geLare le fondamenta di nuovi paH di pace. Portava un abito dimesso; la persona era spregevole, la faccia senza bellezza. Eppure, Dio conferì alle sue parole tale efficacia, che molte famiglie signorili, tra le quali il furore irriducibi-­‐ le di inveterate inimicizie era divampato fino allo spargimento di tanto sangue, erano piegate a consigli di pace». Appare chiaro che il saluto e le conversazioni di Francesco avevano qualcosa di straordinario tanto da piegare la gente a far pace. Qua-­‐ si una costrizione, tanto forY dovevano essere quelle parole e quel-­‐ le tesYmonianze. Potremmo e dovremmo dire tante altre cose sul tema della pace e forse lo faremo in futuro, ma qui mi preme so9olineare che il salu-­‐ to di pace sta alla ricezione del saluto di Pace del Risorto come il saluto di Maria ad ElisabeCa sta alla ricezione del saluto dell’an-­‐ gelo. Come Maria, diventata Arca di Dio alla ricezione del saluto dell’angelo che le rivela la sua maternità divina, non può non anda-­‐ re a condividere tale salutazione con Elisabe9a por-­‐ tando ad essa la gioia messianica, così ogni france-­‐ scano, abitato e trasformato dal Risorto, non può non andare per il mondo portando a tu< il Cristo e la sua Pace. È conseguenza dire9a e necessaria, anzi esplicaYva di una effe<va trasformazione interiore ed esteriore derivante dal proprio “Eccomi” all’ope-­‐ ra di Dio nella propria vita, della propria so9omis-­‐ sione e dall’accoglimento della Signoria di Cristo nella propria esistenza. Ogni relazione interumana e intercreaturale del francescano, come anche la sua relazionalità con Dio, hanno sempre come tema la pace che vuol dire vita da salvato e annuncio della salvezza. La diffusione del regno di Dio è commisurata alla diffusione della pace messianica. Per cui ogni se-­‐ guace di Francesco ed ogni cris?ano, non possono dimen?care questo operare e non può contentarsi di tradurlo solo in verbosità come a volte potrebbe accadere. Guai a fermarsi alle parole. L’esempio di come si opera la Pace non può essere che quello che ci ha lasciato Gesù, il quale per annunciare/operare la pace ha sacrificato la propria vita: «In Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventaI vicini, gra-­‐ zie al sangue di Cristo. Egli infaH è la nostra pace, colui che di due ha faLo una cosa sola, abbaLendo il muro di separazione che li divideva, cioè l'inimicizia, per mezzo della sua carne. Così egli ha abolito la Legge, faLa di prescrizioni e di decreI, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconci-­‐ liare tuH e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l'inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini.» (Fil 2,13-­‐17) fra’ Saverio BenenaI 3



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RINATI NELLO SPIRITO SANTO Il corso Nuova Vita che si è tenuto dalʼ8 al 10 Aprile a Pergusa ha visto la partecipazione di circa 70 giovani e giovanissimi in buona parte già in cammino nelle Porziuncole. Di solito, al termine di ogni corso Nuova Vita, i membri dell’equipe della Scuola di Evangelizzazione torniamo a casa con la preoccupazione di che fine faranno i gio-­‐ vani partecipanY; se il diavolo -­‐ come dice Gesù nella parabola del seminatore -­‐ non verrà a rubare il buon seme piantato nei giovani partecipanY. Questa volta, invece, al termine del corso che si è te-­‐ nuto dal’8 al 10 Aprile a Pergusa, che ha visto la partecipazione di circa 70 giovani e giovanissimi, siamo tornaY alle nostre sedi con un animo un po’ più sollevato poiché buona parte di essi avevano già acce9ato Gesù come loro Signore e già lo seguono come discepoli nelle Porziunco-­‐ le. Pertanto, questa esperienza non è stato altro che un affondare maggior-­‐ mente le radici nel terreno che la Grazia aveva già dissodato e preparato per la crescita. Newsletter - Maggio 2016

Ma è stata, come sempre, un’esperienza di vera e piena rinascita nello Spirito San-­‐

to. Il kerygma, infa<, non lascia mai indifferenY e chiede sempre di prendere una posizione ne9a nei confronY di Gesù e della sua salvezza. Perciò, la vita, illu-­‐ minata dal Vivente, non potrà certo scor-­‐ rere come prima. La gioia di aver incon-­‐ trato e scoperto Cristo non come un per-­‐ sonaggio del passato, bensì come Colui che abita il nostro cuore e lo vivifica e orienta dall’interno, esige un impegno chiamato a snodarsi su un doppio bina-­‐ rio: quello di non disperdere la Grazia ricevuta mediante una vita di unione con Cristo nella preghiera e nell’adorazione, e parimenY di unione con i fratelli in co-­‐ munità evangelizzate ed evangelizzatrici quali sono le Porziuncole. Sono adesso proprio le Porziuncole locali che hanno la responsabilità di colYvare i germogli appena spuntaY nel laboratorio di Pergusa. 5


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A TUTTO MARRIAGE Terminati due Marriage Course a Palermo e Marineo ne sono partiti altri due, a Pergusa e Palermo, e prossimamente unʼaltro inizierà a Noto. Funzionano a pieno regime i Marriage Course che il Movimento Giovanile Francescano propone in varie ci9à per le coppie di sposi e/o convivenY. Francesca e Fabio Pace sono la coppia ospitante dell’esperienza che si sta vivendo a9ualmente a Palermo e che segue i due conclusisi a Marzo condo< dalle coppie ospitanY Lucia e Bernardo Crapa a Palermo e Lisa e Antonio San-­‐ tantonio a Marineo (foto al centro). A Pergusa, invece, Marianna e Walter Cardaci stanno ospitando i sei membri della locale Porziuncola composta da sole coppie di sposi, anche in vista del corso di formazione ai Marriage Cour-­‐ se che si terrà prossimamente a Cata-­‐ nia. L’obie<vo, infa<, al momento, oltre che a far vivere questa importan-­‐ te esperienza di crescita per le coppie di sposi della Porziuncola è anche quello di preparare ulteriori coppie ospitanY all’interno del Movimento. Il Marriage Course è un corso in otto sessioni ideato dai coniugi Nicky e Sila Lee di Londra per aiutare coppie sposa-­‐ te o non sposate a rafforzare il proprio rapporto di coppia. È un corso pratico, 6

semplice, con un linguaggio accessibile a tutti, anche a non credenti, all’interno del quale viene gradualmente presenta-­‐ ta l'importanza di «far entrare» Dio nel rapporto di coppia. Come quasi tu< gli Alpha Course, al-­‐ l’interno dei quali è nato il Marriage Course, ogni incontro comincia con una cena (o pranzo) e prosegue con la visione di un video. Nel corso del video sono previsY dei momenY di confronto e condivisione sempre e solo a livello di coppia, mai a livello di gruppo. Seb-­‐ bene il The Marriage Course nasca e si basi su principi della fede crisYana, è pensato e preparato per tu9e le cop-­‐ pie, indipendentemente dalla loro condizione e fede. Oggi il matrimonio e più in generale la relazione di coppia uomo-­‐donna è sotto attacco. La relazione di coppia e il matrimonio sono di importanza vi-­‐ tale per l'intera società e per questo motivo è importante aiutare tutte le coppie di sposi, conviventi o risposa-­‐ te, a prenderne coscienza, e ad inve-­‐ stire tempo ed energie per la propria relazione! Newsletter - Maggio 2016


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Il Movimento Giovanile Francescano di Sicilia ancora una volta si fa promotore dei più innovaYvi ed efficaci metodi di evangelizzazione. Si terrà infa< a Pergusa, Domenica 26 Giugno, l’incontro di presen-­‐ tazione dei corsi Alpha e di formazione agli Alpha Youth. Alpha sono una serie di incontri intera<-­‐ vi, cioè con la possibilità da parte dei par-­‐ tecipanY di intervenire sull’argomento, per esplorare i principi fondamentali della fede crisYana, in un ambiente sincero, libero e informale. Ogni incontro prevede sempre del cibo, un breve discorso (anche in video) e un diba<to sull’argomento. Alpha può essere svolto in una chiesa co-­‐ me all’interno di un bar o perfino in casa, come ad esempio i Marriage Course desti-­‐ nati alle coppie di sposi o conviventi e che da circa due anni sono offerti in Sicilia an-­‐ che da alcune coppie di sposi MGF. Alpha Youth ha invece come destinatari privile-­‐ giati gli adolescenti e gli studenti. Alpha è il metodo di evangelizzazione più diffuso al mondo: coinvolge 168 nazioni, con 27 milioni di partecipanY. L’incontro di presentazione e formazione agli Alpha Youth del prossimo 26 Giugno a Newsletter - Maggio 2016

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Pergusa è desYnato a quanY vogliono conoscere il metodo e avviarlo nella pro-­‐ pria realtà locale. Alpha Youth è per gli adolescenti e i giovani e da essi va gestito. Pertanto si richiede che i partecipanti del training rientrino nella fascia d’età che va dai 15 ai 25 anni. L’incontro di formazione avrà inizio alle 9.30 e si concluderà alle 17.30. A seguire

sarà celebrata la S. Messa (i sacerdoY so-­‐ no pregaY di portare il camice per la cele-­‐ brazione). È richiesto un contributo spese che com-­‐ prende il pranzo di Euro 20,00 da conse-­‐ gnare all’arrivo. Per partecipare occorre iscriversi tramite il modulo online il cui link trovate nel sito mgfsicilia.org

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AVOLA CʼÈ Dopo un anno di trasferte settimanali nella vicina Noto, otto giovani danno vita al Progetto Discepoli nella propria città di Avola. Il 22 aprile scorso è nata la prima Por-­‐ ziuncola di Avola, dopo un’attesa fatta di preghiera, discernimento e perse-­‐ veranza durata quasi un anno, ma che ha reso ancora più grande la gioia per la grazia mandata dal Padre che si è riversata su Avola e su tutto il Proget-­‐ to Discepoli. Inizialmente i giovani delle Porziunco-­‐ le di Noto sono stati strumenti di ac-­‐ coglienza, di condivisione e vera e propria casa per i primi giovani avole-­‐ si che si sono avvicinati al cammino e che a loro volta hanno coinvolto e preparato all’ingresso altri giovani desiderosi di formare al più presto una Porziuncola evangelizzatrice nel loro paese. Lo Spirito Santo li ha spinti dapprima ad organizzare una band musicale che prova settimanalmente in vista dell’animazione di futuri Worship e da questa realtà ha fatto nascere nel cuore di alcuni giovani il desiderio di formarsi e di crescere nell’evangelizzazione e nel discepola-­‐ to. Così, in otto hanno detto sì alla chiamata e adesso navigano con Cri-­‐ sto per le nuove vie che aprirà davanti a loro. 8

Diamo lode al Signore per la fiamma ardente che ha acceso nei cuori di questi giovani, che con grande entu-­‐ siasmo si sono avvicinati al progetto d’amore di Dio, alcuni dopo anni di lontananza da lui, e che con grande cura hanno preparato il giorno della nascita della nuova Porziuncola. La loro risposta gioiosa alla chiamata di

Cristo è per noi un’altra occasione per rendere grazie alla grandezza e onni-­‐ potenza di Dio, che sempre compie meraviglie, riversando sui suoi figli grazia su grazia, e che anche da un “si” dubbioso ed incerto è capace di generare “vita nuova” e di far cresce-­‐ re frutti abbondanti nel suo giardino. Lucia Caleca

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I membri del Gruppo Jubilate si incon-­‐ treranno a Pergusa il 4 e 5 Giugno pros-­‐ simi per vivere un week-­‐end di work-­‐ shop sui temi dell’evangelizzazione e della ministerialità. Nei suoi undici anni di vita il Gruppo Jubi-­‐ late ha vissuto una costante e precisa evo-­‐ luzione. Senza tralasciare la sua vocazione originaria di coro e orchestra regionale per l’animazione liturgica e dei Grandi EvenY MGF, si è sviluppato anche come strumento potente per la Nuova Evange-­‐ lizzazione. All’interno del Gruppo Jubilate si è cosYtuito da circa tre anni un so9o-­‐ gruppo che anima gli evenY di evangeliz-­‐ zazione denominaY Worship Concert, mentre a livello locale stanno cosYtuen-­‐ dosi delle piccole Worship Band come espressione della missionarietà delle Por-­‐ ziuncole locali. Proprio quello presente è un tempo di evoluzione, sia a livello locale sia a livello regionale, che richiede una attenta riflessione e forma-­‐ zione riguardo ai vari mini-­‐ steri che sono chiamati ad esprimersi con competenza e in sinergia per l’edifica-­‐ zione comune e per una efficace opera evangelizza-­‐ trice. Torna, dunque, quest’anno la Scuola di Formazione del Gruppo Jubilate per proporre dei workshop formativi alla nuova evan-­‐ gelizzazione mediante la musica e il canto (primo giorno) senza tralasciare la Newsletter - Maggio 2016

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formazione all’animazione delle celebra-­‐ zioni liturgiche (secondo giorno). Equipe di Animazione e Servizio del Grup-­‐ po Jubilate, consapevole che ogni ministe-­‐ ro nella Chiesa -­‐ anche nel campo musicale -­‐ è possibile nella misura in cui c’è alla base un dono specifico dello Spirito e che va esercitato come sua manifestazione per l’edificazione della Chiesa, si propone con questa esperienza formativa di aiutare i membri del Gruppo Jubilate a crescere nella capacità di servizio, di collaborazione reciproca e con gli altri ministeri nella Chie-­‐ sa e nella missionarietà a cui tutti i membri della Chiesa, secondo i propri doni, sono chiamati a dare il proprio personale contri-­‐ buto a tutti i livelli e in tutte le sedi. Le due giornate di workshop si conclude-­‐ ranno con i corrispettivi servizi a cui ci si

è formati: il Sabato sera verrà animato un Worship Concert e la Domenica po-­‐ meriggio verrà animata la Celebrazione Eucaristica conclusiva. A questi due eventi sono invitati a partecipare i por-­‐ ziuncolini della zona con i loro amici. Nei prossimi giorni i membri del Gruppo Jubilate riceveranno personalmente da parte della Segreteria dell'Equipe di Ani-­‐ mazione e Servizio del Gruppo Jubilate le informazioni relaYve al programma del-­‐ la GJ-­‐School-­‐2016 insieme al link per l'iscrizione online. QuanY invece voglio fare richiesta di inse-­‐ rimento nel Gruppo Jubilate e quindi par-­‐ tecipare alla due-­‐giorni, sono invitaY a formulare la propria richiesta inviando una email al seguente indirizzo: gruppojubilate@mgfsicilia.org

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BACHECA MGF

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Sono ancora aperte le iscrizioni all’Alpha Youth Training Course che si terrà a Pergusa il 26 Giugno.

6/8 Maggio a Pergusa Corso Emmaus

4-5 Giugno a Pergusa

Preghiamo per... i porziuncolini che stanno discernendo la propria possibile vocazione alla vita consacrata francescana; per i partecipanti al Corso Emmaus; per le coppie che stanno vivendo il Marriage Course a Palermo e Pergusa; perché il Vangelo si diffonda con coraggio da parte nostra tra i giovani siciliani.

ADORAZIONE GIOVANI

CATANIA

CATENANUOVA

CENTURIPE

ENNA/PERGUSA

Chiesa S. Francesco dʼAssisi

Chiesa S. Chiara

Chiesa S. Giuseppe

Chiesa S. Lucia

Giovedì 19 Maggio ore 20.00

Venerdì 27 Maggio ore 21.00

Giovedì 19 Maggio ore 20.30

Giovedì 5 Maggio ore 20.30

MARINEO

PALERMO

PATERNOʼ

Chiesa S. Anna Chiesa S. Francesco Mercoledì 4 Maggio dʼAssisi

Basilica S. Francesco dʼAssisi

Chiesa S. Margherita

Venerdì 20 Maggio ore 21.00

Giovedì 19 Maggio ore 21.15

dopo la S. Messa delle ore 21.00

mgf-sicilia-on-line www.mgfsicilia.org il sito web ufficiale

www.facebook.com/MGFsicilia

NOTO

Giovedì 26 Maggio ore 19.30

CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE OFM CONV. Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo Tel: 091 8725133 segreteria@mgfsicilia.org

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