Maggio 2014

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Newsletter Mensile TUTTO FA BRODO? La Nuova Evangelizzazione non è e non può essere un’operazione di trasformismo ecclesiale che ricicla come in un pentolone la solita minestra. I fugaci entusiasmi derivanti da un facile proselitismo rischiano di far prendere ai giovani delle serie scottature che produrranno quell’ulteriore allontanamento che è sotto gli occhi di tutti. Pagina 1

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GRACIAS! Sono stati i giovani MGF ad animare la Festa della Provincia tenutasi a Palermo lo scorso 25 aprile. Pagina 5

TRAINING MARRIAGE COURSE Tre coppie di sposi del Progetto Discepoli hanno partecipato al Corso di formazione ai Marriage Course che presto saranno avviati all’interno della Proposta evangelizzatrice MGF. Pagina 6

GESÙ NEI 4 VANGELI Si terrà a Pergusa dal 30 Maggio al 2 Giugno 2014 il Corso “Gesù nei 4 Vangeli” a cura della Scuola di Evangelizzazione. Sono aperte le iscrizioni attraverso il modulo online sul sito mgfsicilia.org Pagina 8 BACHECA MGF Tutti gli appuntamenti MGF per il mese di Maggio. Pagina 8

TUTTO FA BRODO?

Già ai tempi di Giovanni Paolo II, da pochi giorni santo, e sopra7u7o oggi, tentando di cavalcare maldestramente l’onda evangeliz-­‐ zatrice travolgente di Papa Francesco, ci sono sta= e ci sono tu7ora personaggi di chiesa che usano la parola “evangelizzazione” o “nuova evangelizzazione” come un capo di Newsletter - Maggio 2014

abbigliamento. La formula è abbastanza semplice: si prende qualcosa che si è sempre fa7o, gli si appiccica l’e=che7a di Nuova Evangelizzazione, è il gioco è fa7o! Così l’omelia domenicale, noiosa come sempre e priva di contenu= kerygma=ci, diventa Nuova Evangelizzazione; la benedizione di un nego-­‐

zio o di una casa diventa Nuova Evangelizza-­‐ zione; il gruppe7o di giovani che si me7e alle porte della chiesa o in piazza a cantare “For-­‐ za venite gente” diventa Nuova Evangelizza-­‐ zione; i fra= che ballano in piazza il waka-­‐wa-­‐ ka diventa Nuova Evangelizzazione; aprire una chiesa di sera con Gesù Eucaris=a solen-­‐ 1


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clusione di questo secondo millennio, l’appello evan-­‐ gelico si rivolge ad ogni uomo, ricco della sua cultura e della sua storia, ma incerto sul senso del suo cammi-­‐ no. Che egli si rivolga verso la verità intera, “che intra-­‐ prenda il cammino della conversione”. Con il Cristo che gli schiude una nuova vita, egli dirà: “ Tu sei mio Padre, mio Dio e roccia della mia salvezza” (Sal 89, 27)».

nemente esposto sull’altare diventa Nuova Evangelizzazione… e po-­‐ tremmo con=nuare così nell’elencare questa maldestra quanto in-­‐ fru7uosa operazione di trasformismo ecclesiale. Ma non sarà certo il bu7are nel pentolone della Nuova Evangelizzazione ogni rimasuglio clericalista e l’assoluta incapacità di rinnovamento della mente e del cuore che o7errà alla Chiesa e alle nostre singole comunità l’Evange-­‐ lii Gaudium fru7o, appunto, della Nuova Evangelizzazione. Al più si o7erranno i fruT di un malcelato proseli=smo trionfalis=co all’inter-­‐ no di stru7ure desuete incapaci di reggere il lungo termine. Cosa è, dunque, la Nuova Evangelizzazione? Quali i suoi obie7vi? Da quali fru7 la si riconosce? La prima volta che san Giovanni Paolo II ne parla è nel 1979 durante un viaggio apostolico in Polonia, a Nowa Huta: «Abbiamo ricevuto un segno, che cioè alla soglia del nuovo millennio – in ques= nuovi tem-­‐ pi, in queste nuove condizioni di vita – torna ad essere annunziato il Vangelo. È iniziata una nuova evangelizzazione, quasi si tra7asse di un secondo annuncio, anche se in realtà è sempre lo stesso». Nel corso degli anni successivi egli espliciterà meglio in cosa consista la novità; così ad Hai=, durante l'incontro della Conferenza Episcopale La=no-­‐Americana nel 1983: «Nuova nel suo ardore, nei suoi metodi e nelle sue espressioni». Giovanni Paolo II, nel 1987 incoraggiò i vescovi francesi in visita ad limina «a formare i vostri cri-­‐ s=ani alle responsabilità, a promuovere con essi una nuova evangelizzazione». E nel 1988, durante un pellegri-­‐ naggio in Francia, specificò che «il punto di partenza del-­‐ la nuova evangelizzazione, è sempre Cristo, il salvatore dell’uomo. I popoli di oggi aspe7ano la buona novella: Dio è fedele alla sua alleanza con l’umanità, a7raverso il Figlio offerto in sacrificio per noi tuT, risorto il terzo gior-­‐ no, presente con noi fino alla fine dei secoli. La sua luce penetra le tenebre del dubbio. I muri dell’odio vengono ab-­‐ ba7u=. Il peccatore viene redento. Il perdono viene of-­‐ ferto fino all’ul=mo giorno. La tavola viene imbandita per la comunione nell’amore. A con-­‐ 2

La Nuova Evangelizzazione è dunque l'incontro con Gesù ed esige innanzituFo un rinnovamento di colo-­‐ ro che evangelizzano: «In realtà, il richiamo alla nuova evangelizzazione è prima di tu7o un richiamo alla con-­‐ versione. InfaT, a7raverso la tes=monianza di una Chiesa sempre più fedele alla sua iden=tà e più viva in tu7e le sue manifestazioni, gli uomini e i popoli di tut-­‐ to il mondo, potranno con=nuare a incontrare Gesù Cristo» (ai vescovi la=no-­‐americani il 12 o7obre 1992 a Santo Domingo). Alla base, dunque, della Nuova Evangelizzazione c’è l’annuncio ke-­‐ rygmaKco di Cristo, la buona no=zia dell’amore infinito del Padre per l’uomo rivelatoci in Cristo Gesù, crocifisso e risorto. Già la definizione di kerygma e del suo contenuto essenziale sembra rappresentare per molti uomini di chiesa una difficoltà, tanto che Papa Francesco in vari modi e più volte ha tentato di definirne i tratti nel-­‐ l’Evangelii Gaudium: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvar-­‐ ti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per raffor-­‐ zarti, per liberarti” (EG 164). Premesso, ma non dato necessariamente per scontato, cosa sia il kerygma, ciò che lo cara7erizza come “nuovo” sono l’ardore, i metodi e le espressioni, adegua= alle novità culturali e comunica=ve del mondo di oggi. In questo senso possiamo definire la Nuova Evange-­‐ lizzazione come Evangelizzazione-­‐in-­‐linea con l’uomo di oggi, con le sue capacità culturale e comunica=va; con i progressi, le sfide e le povertà del mondo secolarizzato e globalizzato di oggi; con quel “mondo” che è rappresentato da ogni singolo individuo a cui l’an-­‐ nuncio si rivolge. Papa Francesco, ancora nell’Evangelii Gaudium, esorta i fedeli, a tuT i livelli, a concentrarsi sull’essenziale, evitando una pastorale “osses-­‐ sionata dalla trasmissione disar=colata di una mol=tudine di do7rine

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che si tenta di imporre a forza di insistere” (35): “in questo nucleo fondamentale ciò che risplende è la bellezza dell’amore salvifico di Dio manifestato in Gesù Cristo morto e risorto” (36). Succede che si parli “più della legge che della grazia, più della Chiesa che di Gesù Cristo, più del Papa che della Parola di Dio” (38). “A quan= sognano una do7rina monoli=ca difesa da tuT senza sfumature” dice: “in seno alla Chiesa ... le diverse linee di pensiero filosofico, teologico e pastorale, se si lasciano armonizzare dallo Spirito nel rispe7o e nel-­‐ l’amore, possono far crescere la Chiesa, in quanto aiutano ad esplici-­‐

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mente evangelica, attorno a Gesù Eucaristia, all’interno di una comu-­‐ nità carismatica e comunionale-­‐caritativa (cfr At 2, 42-­‐47), in cui ogni singolo membro non è mai spettatore passivo, bensì protagonista e portatore responsabile del mandato di annunciare a propria volta il Vangelo e di formarne altri alla pari se non meglio del proprio maestro (cfr Lc 6,40), come Pietro che fu condotto a Gesù da Andrea, come l’evangelista Marco alla scuola di Pietro, come l’apostolo Paolo che fu formato da Barnaba, come i discepoli di Antiochia che per primi furo-­‐ no riconosciuti e chiamati “cristiani”… È questo, infaT, il fruFo dell’evangelizzazione: essere riconosciuK come uomini e donne che vivono una vita nuova IN Cristo, CON Cristo e PER Cristo e per questo aman=, fino al sacrificio di sé, dell’uomo perché si con-­‐ verta e viva a sua volta la gioia del Vangelo.

tare meglio il ricchissimo tesoro della Parola” (40). E così, riguardo al necessario rinnovamento ecclesiale, Papa Francesco afferma che occorre riconoscere che esistono consuetudini della Chiesa “non dire7amente legate al nucleo del Vangelo, alcune molto radicate nel corso della storia”: “non abbiamo paura di rivederle”. (43). “Si possono riscontrare in molti operatori di evangelizzazione, sebbene preghino, un’accentuazione dell’individualismo, una crisi d’identità e un calo del fervore” (78); in altri si nota “una sorta di complesso di inferiorità, che li conduce a relativizzare o ad occultare la loro identità cristiana” (79). “La più grande minaccia” è “il grigio pragmatismo della vita quotidiana della Chiesa, nel quale tutto apparentemente procede nella normalità, mentre in realtà la fede si va logorando e degeneran-­‐ do nella meschinità”. Si sviluppa “la psicologia della tomba, che poco a poco trasforma i cristiani in mummie da museo” (83). È questo il grande rischio, sotto gli occhi di molti, Papa compreso, di una pastorale di proselitismo, attenta ai numeri e alle attività, piut-­‐ tosto che alla singola persona chiamata ad accogliere, far maturare ed esprimere la Vita Nuova in Cristo a seguito di un “incontro personale con Gesù Cristo” (cfr EG 3). Il Grande Mandato di Gesù è chiaro: for-­‐ mare discepoli capaci a loro volta di mettere in gioco la propria vita per Cristo e il Vangelo diventando a loro volta evangelizzatori (cfr Mt 28,19-­‐20; 2Tm 2,2). È un lavoro di cesello dove colui che ha incontrato Gesù viene formato da una comunità evangelizzata ed evangelizza-­‐ trice a vivere da discepolo e apostolo di Gesù. Non si tratta di mette-­‐ re i “nuovi arrivati” dentro il pentolone di sempre, quasi fossero se-­‐ dano, carote, cipolle e vecchie galline… La Nuova Evangelizzazione esige Nuove Strutture, anzi Strutture Rinnovate alla luce della Chiesa discepolante e apostolica delle origini: perseveranti nell’ascolto della Parola per “osservare” cioè “imparare a vivere” una vita autentica-­‐ Newsletter - Maggio 2014

Nel nostro ambito ecclesiale di pastorale giovanile, il ri-­‐ schio, non percorrendo que-­‐ sta strada con i suoi mezzi adegua= e il perseguimento dei suoi fruT naturali, è quello di sempre: anziché amare i giovani dando loro il nostro tesoro più prezioso che è Gesù, servirsi di essi per mantenere struFure, a7vità e uno standard quanKtaKvo e qualitaKvo che relega i giovani al ruolo di comi=ve rumorose, pizza-­‐ vole, teatran=, ugole riempi=ve di liturgie stanche, numero di banchi da riempire alla messa domenicale, istantanee da esibire su Face-­‐ book quali trofei di un safari… seguaci delle persone o del gruppo ecclesiale piu7osto che di Cristo e del suo Vangelo. Cari giovani, accogliete l’appello-­‐invito della Pasqua: Non temete! Non abbiate paura di accogliere Gesù nella vostra vita e di lasciarvela stravolgere! «Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per cosine pic-­‐ cole, andate sempre al di là, verso le cose grandi. Giocate la vita per grandi ideali!» (Papa Francesco, Omelia nella Messa per i cresimandi, 28 aprile 2013) e non permettete ad alcuno di soffocare quella spe-­‐ ranza che siete per la Chiesa e per il mondo che lo stesso Gesù ha in-­‐ fuso nei vostri cuori. Non fatevi ripiegare su vie apparentemente co-­‐ mode, tranquille, magari esplosivi ma rinchiusi fra quattro mura che non vi mettono a disagio nel confronto con il mondo. La «misura alta della vita cristiana ordinaria» (cfr Giovanni Paolo II, Lett. ap. Novo mil-­‐ lennio ineunte, 31), significa andare controcorrente e comporta in-­‐ contrare anche ostacoli, fuori di noi e dentro di noi. Ma la vera gioia dei chiamati consiste nel credere e sperimentare che Lui, il Signore, è fedele, e con Lui possiamo camminare, essere discepoli e testimoni dell’amore di Dio. (cfr Papa Francesco, Messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni 2014, 4) È questa la vostra vocazione, quella di ogni discepolo di Cristo. In essa, ai piedi di Gesù Eucaris=a, in religioso ascolto della sua Parola, sapremo scoprire le nostre personali vocazioni-­‐missioni, sponsali o religiose-­‐sacerdotali, a cui il Signore ci chiama per essere suoi tes=-­‐ moni fino ai confini del mondo a par=re dalle periferie morali ed esistenziali delle nostre ci7à e talvolta – ahimé! – anche delle nostre comunità ecclesiali. fra’ Saverio BenenaF 3


VISION Il Disciples Project vuole essere il terreno fertile che il Signore cerca per poter piantare il buon seme dell’evangelizzazione. Come ogni contadino, anche se ci troviamo dinanzi un terreno arido, crediamo che dopo aver arato, seminato, irrigato e coltivato, certamente raccoglieremo. Il Disciples Project tende perciò a preparare validi seminatori della Parola di Salvezza, che crescendo alla scuola di Gesù come suoi discepoli, siano capaci di evangelizzare i propri coetanei con la potenza dello Spirito Santo e renderli, a loro volta, capaci di fare altrettanto. Con ciò vogliamo rispondere all’appello fatto ai giovani da parte di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI per la nuova evangelizzazione. Dio ha un progetto di Salvezza per l’umanità e questo progetto vogliamo fare nostro e condividere con altri giovani per un futuro pieno di Speranza.

MISSION Formare formatori di discepoli, come Gesù, come gli apostoli... come san Francesco. Consapevoli che il Signore non sceglie chi è capace, bensì rende capace chi sceglie, offriamo ai giovani che vogliono rendersi disponibili per la nuova evangelizzazione tutti gli strumenti necessari affinché, mentre crescono alla scuola di Gesù sull’esempio di Francesco d’Assisi, possano testimoniarLo ai propri coetanei e condurli a Lui per iniziare una Nuova Vita in Cristo e nella Chiesa, formando, se già non esistono, gruppi di giovani con una nuova mentalità evangelica ed evangelizzatrice.

METODO Ri‐fondazione della fede dei giovani e formazione mediante i Corsi della Scuola di Evangelizzazione. Formazione al Discepolato, mediante una conversione continua centrata su un rapporto personale con il Cristo vivente, la partecipazione alla vita della Chiesa e il sistema delle Porziuncole. Formazione all’evangelizzazione, sviluppando e condividendo efficacemente il cuore del messaggio evangelico e la propria testimonianza di fede, poiché si impara ad evangelizzare evangelizzando. Formazione alla Leadership, mediante appositi Corsi e l’esperienza graduale sul campo sostenuta da altri giovani leader della propria zona.

EFFICACIA L’efficacia del Disciples Project è assicurata dal fatto che: ‐ il metodo è ampiamente sperimentato; ‐ non occorrono missioni popolari o “missionari” esterni o specializzati; ‐ bastano solo quattro giovani del luogo che abbiano una fede ben radicata in Cristo (che possono sperimentare nei nostri Corsi Nuova Vita) e che vogliono sinceramente portare alla fede in Cristo i coetanei della propria città.

CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE OFM CONV. www.mgfsicilia.org

Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco - 90035 Marineo Tel: 091 8725133 segreteria@mgfsicilia.org


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Sono stati i giovani MGF, con il Gruppo Jubilate, ad anima-­‐ re la Festa della Provincia in ringraziamento al Signore per l’erezione a Provincia della missione del Messico.

GRACIAS! Era il 20 novembre 1977 quando tre frati siciliani, P. Corrado Inserra, P. Antonio Bannò e P. Calogero Drago, misero piede sul suolo messicano per ri-­‐ spondere alla chiamata del Risorto di andare tra tutti i popoli a vivere ed annunciare il Vangelo in obbedienza, castità e senza nulla di proprio, così come recita la Regola di San Francesco. La chiamata alla missione, però, non è stata solo qualcosa di personale di ques= nostri tre confratelli, ma di tu7a la fraternità provinciale di Sicilia. A ques= primi tre confratelli se ne sono aggiun= altri nel corso del tempo, come il P. Massimiliano Gangi Dino, e altri si sono avvicenda= per periodi più o meno lunghi: P. Francesco Francaviglia, P. Fedele Fiasconaro, P. Stefano Lupo. Nel fra7empo sono arrivate anche numerose con-­‐ gregazioni femminili, sia di religiose che di secolari, e sopra7u7o le nostre consorelle Clarisse per le quali è stato ere7o un monastero in Ci7à del Messico. La mis-­‐ sione del Messico è stata un’esperienza di fraternità. Gesù ha promesso: Chi rimane unito a me, come i tralci alla vite, porta frutto abbondante; pertanto era importante essere presenti il 25 aprile a Palermo, rispondendo all’ap-­‐ pello del Ministro Provinciale, riuniti per lodare e ringrazia-­‐ re il Signore e l’Immacolata, madre della Chiesa, per i frutti della missione fatta in fraternità e nel suo Nome. FruT che hanno alla base anche il preziosissimo contributo delle preghiere e dei sacrifici spirituali ma anche economici dei fedeli laici che sono sta= partecipi a pieno =tolo di questa missione, che l’hanno amata e fortemente sostenuta. Perciò abbiamo de7o, anzi cantato con il Gruppo Jubilate, Grazie al Signore! Abbiamo de7o Grazie all’Immacolata, venerata in Messi-­‐ co col =tolo di Virgen de Guadalupe e che è stata ele7a a Patrona della neonata Provincia. Abbiamo, però, anche ringraziato i confra-­‐ telli che personalmente hanno lavorato, fa=cato, sofferto nella terra di Messico così come i fratelli e le sorelle delle comunità loca-­‐ Newsletter - Maggio 2014

li perché sono sta= anch’essi a pieno =tolo missionari: sono essi che hanno costruito le chiese, i conven=, i seminari, i collegi per i ragazzi bisognosi della regione di Guerrero… Con le loro preghiere il Signore ha mandato le vocazioni che hanno permesso l’autono-­‐ mia della fraternità messicana. Sono essi che hanno permesso di raggiungere questa tappa che, con gioia, abbiamo festeggiato. Per questo era importante esserci, fra= e fedeli laici, perché una famiglia si dimostra veramente tale quando è capace di riunirsi, al di là delle distanze, me7endo da parte altri impegni o programmi, per esprimere il proprio essere “una cosa sola”, condividendo sen-­‐ =men=, even= lie= o tris= che siano, obieTvi e sacrifici. Gracias! 5


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Sono passa= circa 16 anni, o forse anche di più, quando una coppia di fidanza=, Fabio e Francesca, conobbero un Sacerdote che è stato strumento del Signore nella loro vocazione al Sacramento del Ma-­‐ trimonio. Il suo nome è Don Renzo BoneT, allora dire7ore presso la C.E.I. dell’ufficio di Pastorale Familiare. Dal 24 al 26 aprile, insieme ad altre due splendide coppie di fratelli del Movimento Giovanile Francescano (Fausto e Maria Rosa, Wal-­‐ ter e Marianna), ci siamo ritrova= a Messina per il 5° Weekend di Training per il “ The Marriage Course. RitrovarSI + spoSI”. L’accoglienza offerta dall’equipe regionale e nazionale è stata stu-­‐ penda e ci ha permesso si entrare in piena sintonia, quasi un ritro-­‐ varsi, con tante altre coppie di sposi che condividono il cammino dell’annunzio di Gesù, tes=moni auten=ci di come Lui regna nella nostra vita e ci conduce nell’annunzio del messaggio di salvezza a due a due. Era presente anche Don Renzo BoneT. Ci siamo incontra= e confronta= con le coppie presen= su un “modo” di potere tes=mo-­‐ niare l’Amore di Cristo a7ra-­‐ verso il Sacramento del Ma-­‐ trimonio a tu7e le coppie, anche non ca7oliche o con-­‐ viven=. Ciò avviene median-­‐ te degli incontri, all’interno di cene offerte dalla coppia ospitante, nei quali si fa esperienza di relazione di coppia, su come la relazio-­‐ ne è a fondamento del-­‐ l’unione sponsale, e rice-­‐ vendo, infine, la tes=mo-­‐ nianza del fa7o che la re-­‐ lazione si fonda sulla “pie-­‐ tra angolare” che è Cristo Gesù. 6

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Momen= intensi nei quali abbiamo alternato a tema=che teologi-­‐ co-­‐spirituali, la formazione tecnica specifica ai Marriage Corse e momen= celebra=vi quale l’Eucaris=a quo=diana. Ulteriore momento forte è stata l’Adorazione del sabato sera nella quale, a7raverso la mistagogia delle nozze di Cana, le coppie pre-­‐ sen= hanno fa7o esperienza di come solo donando tu7a la propria “acqua” perme7eranno allo Spirito Santo di trasformarla nel “vi-­‐ no” nuovo che Cristo vuole donare. Nuovi e diversi orizzon= si aprono, dunque, nella nostra vocazione matrimoniale personale e per il Proge7o Discepoli che a par=re da questa esperienza forma=va va ad inglobare nella sua proposta anche i Marriage Course. Affidiamo tu7o, come sempre, allo Spiri-­‐ to Santo: Lui che soffia dai qua7ro ven= ispiri le nostre azioni e illumini il nostro cammino perché a due a due possiamo essere auten=ci tes=moni dell’amore indissolubile fondato nell’indissolu-­‐ bile Santa Trinità. Fabio e Francesca

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Si terrà a Pergusa dal 30 Maggio al 2 Giugno 2014 il Corso “Gesù nei 4 Vangeli” a cura della Scuola di Evangelizzazio-­‐ ne. Sono aperte le iscrizioni attraverso il modulo online sul sito mgfsicilia.org Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. (Gv 17,3) Ma7eo, Marco, Luca e Giovanni sono i qua7ro evangelis= che ci hanno consegnato non solo un “resoconto accurato” dei faT ma sopra7u7o la loro esperienza personale di Gesù. Ogni evangelista ha dipinto Gesù con un colore ben preciso. Solo uno sguardo a tuT e qua7ro ci potrà perme7ere di venire a conta7o con il vero Gesù. In questo corso i qua7ro evangelis= ci presteranno le loro len= per vedere Gesù come essi lo hanno visto e dipinto nei loro scriT. Dove ci condurrà questo corso? Sicuramente a una conoscenza più profonda e migliore della figura di Gesù. Sicuramente ci condurrà a fare un’esperienza di Lui a7raverso l’esperienza che i qua7ro evan-­‐ gelis= hanno fa7o di Lui. Ci condurrà ad amarLo per poterLo servi-­‐ re e pregare. Sopra7u7o ci condurrà a toccarlo con le nostre mani e a lasciarci toccare da Lui affinché possiamo andare ad annunciar-­‐ lo sino ai confini del mondo. Per iscriversi al Corso occorre inviare la propria adesione mediante il modulo online presente sul sito web mgfsicilia.org. Per favorire una partecipazione a7enta e fru7uosa, i pos=, come sempre, sono limita= ad una sessan=na di iscriT. NOTE ORGANIZZATIVE Contributo spese richiesto: 60,00 Euro (chi può, doni di più per chi non può…) da consegnare all’arrivo. Requisi:: Il Corso è riservato per giovani che hanno compiuto i 18 anni di età e che abbiano già partecipato almeno al Corso Nuova Vita. Eccezioni sono possibili solo dietro autorizzazione della Segre-­‐ teria MGF. I pos= sono limita= a 50/60 partecipan=. Dopo il raggiungimento di tale numero, si aprirà la lista di a7esa. Non si acce7ano partecipazioni parziali o in forma pendolare. Portare: la Bibbia personale (possibilmente la versione CEI 2008) e qualcosa di dolce (torte, biscoT, ecc.) da condividere nei mo-­‐ men= di coffee-­‐break. Sede del Corso: PERGUSA (En) presso l’Oasi Francescana “Madon-­‐ nina del Lago”, in camere doppie o triple.

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PROGRAMMA Venerdì 30 Maggio Pomeriggio: arrivi e sistemazioni 18.00: Presentazione del Corso 20.00: Cena 21.30: Worship/Adorazione Eucaris=ca Sabato 31 Maggio 7.30 Celebrazione Eucaris=ca 8.15 Colazione 9.00 I Parte del Corso 13.00 Pranzo 15.30 II Parte del Corso 20.00 Cena 21.30 ATvità comunitarie Domenica 1 Giugno 8.00 Colazione 8.45 Preghiera 9.00 III Parte del Corso 13.00 Pranzo 15.30 IV Parte del Corso 19.00 Celebrazione Eucaris=ca 20.00 Cena 21.30 ATvità comunitarie Lunedì 2 Giugno 7.30 Celebrazione Eucaris=ca 8.15 Colazione 9.00 V Parte del Corso 11.30 Pausa + Foto di gruppo 13.30 Pranzo 15.30 Conclusione 17.00 Salu= e partenze Per ogni informazione e comunicazione, rivolgersi: via email: segreteria@mgfsicilia.org tel: 091 8725133 (chiedere di fra’ Saverio)

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CALENDARIO MGF Marineo 17/18 Maggio a e Ritiro vocazional

in evidenza

30 maggio / 2 giugno a Pergusa Corso a cura della Scuola di Evangelizzazione GESÙ NEI QUATTRO VANGELI

ADORAZIONE GIOVANI - JESUS

4YOU

Pergusa: 2 Maggio - H 20.30 Marineo: 7 Maggio - H 21.00 Palermo: 8 Maggio - H 21.00 Messina: 9 Maggio - H 19.00 Roma: 9 Maggio - H 21.00 Catenanuova: 15 Maggio - H 19.30 Noto: 23 Maggio - H 20.30

mgf-sicilia-on-line www.mgfsicilia.org il sito web ufficiale

www.facebook.com/MGFsicilia

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Dal 22 Aprile si è riaccesa a Roma l’inizia4va quo4diana di evangelizzazione, basata sull’Adorazione Eucaris4ca e sull’incontro con i giovani di piazza del Popolo: sono i ”50 Giorni di Fuoco” che vanno, ogni anno, dalla Pa-­‐ squa alla Pentecoste. Ogni giorno arrivano agli organiz-­‐ zatori (i gruppi dell’Adunanza Eucaris4ca) molte segna-­‐ lazioni di grandi meraviglie che il Signore opera aHraver-­‐ so i vari Gruppi, Comunità, Associazioni, Congregazioni che sostengono l’inizia4va animando a turno l’Adorazio-­‐ ne Eucaris4ca in quaHro chiese del Centro. Anche i giovani del Movimento Giovanile Francescano che promuovono il ProgeHo Discepoli nella Capitale, insieme a un paio di giovani fra4 e da essi coordina4, hanno aderito all’inizia4va. Così, lunedì 28 aprile, nella Chiesa di S. Maria dei Miracoli in Piazza del Popolo, hanno animato, a par4re dalle 19.00, la S. Messa a cui è seguita l’AdorAzione Giovani con lo s4le proprio MGF. Anche se in pochi, appena in cinque, il loro servizio, ha permesso a tan4ssime persone -­‐ sopraHuHo pellegrini che avevano assis4to il giorno prima alla canonizzazione dei due papi -­‐ di entrare in Chiesa e sostare ai piedi di Gesù, aHraHe dalle porte della chiesa spalancate. Ogni persona è stata invitata a scrivere su un foglieHo una preghiera da deporre poi, liberamente, ai piedi di Gesù Eucaris4a. E, certamente, in ognuna di esse il Signore ha saputo accendere la sua luce pasquale, riscaldando i cuori di quan4 si sono messi con fiducia ai suoi piedi. Domenica 4 maggio, il Ve-­‐ scovo del seHore Roma-­‐Cen-­‐ tro, Mons. Zuppi, durante la S. Messa delle 10.00 in Piaz-­‐ za del Popolo, consegnerà ai nostri giovani MGF e a tuHe le altre realtà ecclesiali par-­‐ tecipan4 all’inizia4va dei 50 Giorni di Fuoco, il Mandato missionario.

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