Luglio 2013

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M O V I M E N T O

G I O VA N I L E

F R A N C E S C A N O

Newsletter Mensile ANDATE... Ci prepariamo alla GMG di Rio De Janeiro rileggendo e meditando il messaggio inviato a tutti i giovani in preparazione dell’evento mondiale, scritto da Benedetto XVI nello scorso ottobre. Pagina 1

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ORDINATI AL SERVIZIO Festa di famiglia per l’ordinazione diaconale di fra’ Arturo e fra’ Salvatore. Pagina 6

EVENTI DA NON PERDERE Tre grandi appuntamenti nel mese di luglio: il Corso Adolescenti, la Settimana Biblica di Montevago e la Festa delle Porziuncole. Pagine 7, 8 e 9

34° GIOVANI VERSO ASSISI LA BACHECA Gli appuntamenti del mese di luglio. Pagina 12

Aperte le iscrizioni al 34° Convegno Nazionale “Giovani verso Assisi”. Pagina 10

Dal 23 al 28 luglio i giovani cattolici di tutto il mondo convoglieranno a Rio de Janeiro per le Giornate Mondiali della Gioventù 2013. Fitto come sempre il programma: catechesi, preghiera, spettacoli e soprattutto la Veglia e la S. Mes-­‐ sa con Papa Francesco. Il tema che venne scelto da Papa Benedetto è prettamente missionario: Andate e fate discepoli tutti i popoli! (Mt 28,19). Ci si attende, quindi, da parte di Papa Francesco, un deciso mandato ai giovani per dare concretezza e slancio alla Nuova Evangelizzazione. Il nuovo Papa, infatti, non ha perso occasione per spronare la Chiesa tutta ad uscire verso tutti coloro che vivono nelle periferie esistenziali per portare loro l’amore e la misericordia di Gesù. In aUesa dell’evento vogliamo prepararci rileggendo e meditando aUentamente sulla spiegazione del tema che Papa BenedeUo ha consegnato nel suo Messaggio per questa GMG e diffuso già lo scorso oUobre. Anche lo schema per l’adorazione eucarisYca del mese di luglio proposto dalla Segreteria MGF, che riprende parte del suddeUo Messaggio, ci aiuterà ad inserirci con la preghiera nella scia che ci porterà tuZ a Rio de Janeiro.

ANDATE E FATE DISCEPOLI TUTTI I POPOLI! Newsletter - Giugno 2013

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Cari giovani, vorrei far giungere a tu- voi il mio saluto pieno di gioia e di affet-­‐ to. Sono certo che mol9 di voi sono torna9 dalla Giornata Mondia-­‐ le della Gioventù di Madrid maggiormente «radica9 e fonda9 in Cristo, saldi nella fede» (cfr Col 2,7). Quest’anno, nelle varie Dioce-­‐ si, abbiamo celebrato la gioia di essere cris9ani, ispira9 dal tema: «Siate sempre lie9 nel Signore!» (Fil 4,4). E ora ci s9amo prepa-­‐ rando alla prossima Giornata Mondiale, che si celebrerà a Rio de Janeiro, in Brasile, nel luglio 2013. Desidero anzituVo rinnovarvi l’invito a partecipare a questo im-­‐ portante appuntamento. La celebre statua del Cristo Redentore, che domina quella bella ciVà brasiliana, ne sarà il simbolo elo-­‐ quente: le sue braccia aperte sono il segno dell’accoglienza che il Signore riserverà a tu- coloro che verranno a Lui e il suo cuore raffigura l’immenso amore che Egli ha per ciascuno e per ciascuna di voi. Lasciatevi aVrarre da Lui! Vivete questa esperienza di incon-­‐ tro con Cristo, insieme ai tan9 altri giovani che convergeranno a Rio per il prossimo incontro mondiale! Lasciatevi amare da Lui e sarete i tes9moni di cui il mondo ha bisogno. Vi invito a prepararvi alla Giornata Mondiale di Rio de Janeiro me-­‐ ditando fin d’ora sul tema dell’incontro: «Andate e fate discepoli tu- i popoli!» (cfr Mt 28,19). Si traVa della grande esortazione missionaria che Cristo ha lasciato alla Chiesa intera e che rimane aVuale ancora oggi, dopo duemila anni. Ora questo mandato deve risuonare con forza nel vostro cuore. L’anno di preparazione all’in-­‐ contro di Rio coincide con l’Anno della fede, all’inizio del quale il Sinodo dei Vescovi ha dedicato i suoi lavori a «La nuova evangeliz-­‐ zazione per la trasmissione della fede cris9ana». Perciò sono con-­‐ tento che anche voi, cari giovani, siate coinvol9 in questo slancio missionario di tuVa la Chiesa: far conoscere Cristo è il dono più prezioso che potete fare agli altri.

1. Una chiamata pressante La storia ci ha mostrato quan9 giovani, aVraverso il dono generoso di se stessi, hanno contribuito grandemente al Regno di Dio e allo sviluppo di questo mondo, annunciando il Vangelo. Con grande entusiasmo, essi hanno portato la Buona No9zia dell’Amore di Dio manifestato in Cristo, con mezzi e possibilità ben inferiori a quelli di cui disponiamo al giorno d’oggi. Penso, per esempio, al Beato José de Anchieta, giovane gesuita spagnolo del XVI secolo, par9to in missione per il Brasile quando aveva meno di vent’anni e divenuto un grande apostolo del Nuovo Mondo. Ma penso anche a quan9 di voi si dedicano generosamente alla mis-­‐ sione della Chiesa: ne ho avuto una sorprendente tes9monianza alla Giornata Mondiale di Ma-­‐ drid, in par9colare nell’incontro con i volontari.

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Oggi non pochi giovani dubitano profondamente che la vita sia un bene e non vedono chiarezza nel loro cammino. Più in genera-­‐ le, di fronte alle difficoltà del mondo contemporaneo, mol> si chiedono: io che cosa posso fare? La luce della fede illumina que-­‐ sta oscurità, ci fa comprendere che ogni esistenza ha un valore ines9mabile, perché fruVo dell’amore di Dio. Egli ama anche chi si è allontanato da Lui o lo ha dimen9cato: ha pazienza e aVende; anzi, ha donato il suo Figlio, morto e risorto, per liberarci radical-­‐ mente dal male. E Cristo ha inviato i suoi discepoli per portare a tu- i popoli questo annuncio gioioso di salvezza e di vita nuova. La Chiesa, nel con9nuare questa missione di evangelizzazione, conta anche su di voi. Cari giovani, voi siete i primi missionari tra i vostri coetanei! Alla fine del Concilio Ecumenico Va9cano II, di cui quest’anno celebriamo il 50° anniversario, il Servo di Dio Paolo VI consegnò ai giovani e alle giovani del mondo un Messaggio che si apriva con queste parole: «È a voi, giovani uomini e donne del mondo intero, che il Concilio vuole rivolgere il suo ul9mo messag-­‐ gio. Perché siete voi che raccoglierete la fiaccola dalle mani dei vostri padri e vivrete nel mondo nel momento delle più gigante-­‐ sche trasformazioni della sua storia. Siete voi che, raccogliendo il meglio dell’esempio e dell’insegnamento dei vostri genitori e dei vostri maestri, formerete la società di domani: voi vi salverete o perirete con essa». E concludeva con un appello: «Costruite nel-­‐ l’entusiasmo un mondo migliore di quello aVuale!» (Messaggio ai giovani, 8 dicembre 1965). Cari amici, questo invito è di grande aEualità. S>amo aEraver-­‐ sando un periodo storico molto par>colare: il progresso tecnico ci ha offerto possibilità inedite di interazione tra uomini e tra popola-­‐ zioni, ma la globalizzazione di queste relazioni sarà posi9va e farà crescere il mondo in umanità solo se sarà fondata non sul materia-­‐ lismo ma sull’amore, l’unica realtà capace di colmare il cuore di ciascuno e di unire le persone. Dio è amore. L’uomo che dimen9ca Dio è senza speranza e diventa incapace di amare il suo simile. Per questo è urgente tes9moniare la presenza di Dio affinché ognuno possa sperimentarla: è in gioco la salvezza dell’umanità e la salvez-­‐ za di ciascuno di noi. Chiunque comprenda questa necessità, non potrà che esclamare con san Paolo: «Guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1 Cor 9,16).

2. Diventate discepoli di Cristo Questa chiamata missionaria vi viene rivolta anche per un’altra ragione: è necessaria per il nostro cammino di fede personale. Il Beato Giovanni Paolo II scriveva: «La fede si rafforza donandola» (Enc. Redemptoris missio, 2). Annunciando il Vangelo voi stessi crescete nel radicarvi sempre più profondamente in Cristo, diventate cris9ani maturi. L’impegno missionario è una di-­‐ mensione essenziale della fede: non si è veri creden> senza evangelizzare. E l’annuncio del Vangelo non può che essere la con-­‐ seguenza della gioia di avere incontrato Cristo e di aver trovato in Lui la roccia su cui costruire la propria esistenza. Impegnandovi a servire gli altri e ad annunciare loro il Vangelo, la vostra vita, spes-­‐ so frammentata tra diverse a-vità, tro-­‐ verà la sua unità nel Signore, costruire-­‐ te anche voi stessi, crescerete e matu-­‐ rerete in umanità. Ma che cosa vuol dire essere missio-­‐ nari? Significa anzituEo essere disce-­‐ poli di Cristo, ascoltare sempre di nuo-­‐ vo l’invito a seguirlo, l’invito a guarda-­‐ Newsletter - Luglio 2013


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è Lui che ci guida a conoscere Dio e ad entrare in amicizia sempre più profonda con Cristo; è lo Spirito che ci spinge a fare il bene, a servire gli altri, a donare noi stessi. AVraverso la Confermazione, poi, siamo for9fica9 dai suoi doni per tes9moniare in modo sem-­‐ pre più maturo il Vangelo. È dunque lo Spirito d’amore l’anima della missione: ci spinge ad uscire da noi stessi, per «andare» ed evangelizzare. Cari giovani, lasciatevi condurre dalla forza del-­‐ l’amore di Dio, lasciate che questo amore vinca la tendenza a chiu-­‐ dersi nel proprio mondo, nei propri problemi, nelle proprie abitu-­‐ dini; abbiate il coraggio di «par>re» da voi stessi per «andare» verso gli altri e guidarli all’incontro con Dio.

4. Raggiungete tu> i popoli re a Lui: «Imparate da me, che sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29). Un discepolo, in effe-, è una persona che si pone all’ascol-­‐ to della Parola di Gesù (cfr Lc 10,39), riconosciuto come il Maestro che ci ha ama9 fino al dono della vita. Si traVa dunque, per cia-­‐ scuno di voi, di lasciarsi plasmare ogni giorno dalla Parola di Dio: essa vi renderà amici del Signore Gesù e capaci di far entrare altri giovani in questa amicizia con Lui. Vi consiglio di fare memoria dei doni ricevuti da Dio per trasmetterli a vostra volta. Imparate a rileggere la vostra storia personale, pren-­‐ dete coscienza anche della meravigliosa eredità delle generazioni che vi hanno preceduto: tanti credenti ci hanno trasmesso la fede con coraggio, affrontando prove e incomprensioni. Non dimenti-­‐ chiamolo mai: facciamo parte di una catena immensa di uomini e donne che ci hanno trasmesso la verità della fede e contano su di noi affinché altri la ricevano. L’essere missionari presuppone la co-­‐ noscenza di questo patrimonio ricevuto, che è la fede della Chiesa: è necessario conoscere ciò in cui si crede, per poterlo annunciare. Come ho scritto nell’introduzione di YouCat, il Catechismo per gio-­‐ vani che vi ho donato all’Incontro Mondiale di Madrid, «dovete co-­‐ noscere la vostra fede con la stessa precisione con cui uno speciali-­‐ sta di informatica conosce il sistema operativo di un computer; dovete conoscerla come un musicista conosce il suo pezzo; sì, dove-­‐ te essere ben più profondamente radicati nella fede della genera-­‐ zione dei vostri genitori, per poter resistere con forza e decisione alle sfide e alle tentazioni di questo tempo.» (Premessa).

3. Andate! Gesù ha inviato i suoi discepoli in missione con questo mandato: «Andate in tuVo il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà baVezzato sarà salvato» (Mc 16,15-­‐16). Evange-­‐ lizzare significa portare ad altri la Buona No>zia della salvezza e questa Buona No>zia è una persona: Gesù Cristo. Quando lo in-­‐ contro, quando scopro fino a che punto sono amato da Dio e sal-­‐ vato da Lui, nasce in me non solo il desiderio, ma la necessità di farlo conoscere ad altri. All’inizio del Vangelo di Giovanni vediamo Andrea il quale, dopo aver incontrato Gesù, si affreVa a condurre da Lui suo fratello Simone (cfr 1,40-­‐42). L’evangelizzazione parte sempre dall’incontro con il Signore Gesù: chi si è avvicinato a Lui e ha faVo esperienza del suo amore vuole subito condividere la bel-­‐ lezza di questo incontro e la gioia che nasce da questa amicizia. Più conosciamo Cristo, più desideriamo annunciarlo. Più parliamo con Lui, più desideriamo parlare di Lui. Più ne siamo conquista9, più desideriamo condurre gli altri a Lui. Mediante il BaVesimo, che ci genera a vita nuova, lo Spirito Santo prende dimora in noi e infiamma la nostra mente e il nostro cuore: Newsletter - Luglio 2013

Cristo risorto ha mandato i suoi discepoli a tes9moniare la sua presenza salvifica a tu- i popoli, perché Dio nel suo amore so-­‐ vrabbondante, vuole che tu- siano salvi e nessuno sia perduto. Con il sacrificio di amore della Croce, Gesù ha aperto la strada af-­‐ finché ogni uomo e ogni donna possa conoscere Dio ed entrare in comunione di amore con Lui. E ha cos9tuito una comunità di di-­‐ scepoli per portare l’annuncio di salvezza del Vangelo fino ai confi-­‐ ni della terra, per raggiungere gli uomini e le donne di ogni luogo e di ogni tempo. Facciamo nostro questo desiderio di Dio! Cari amici, volgete gli occhi e guardate intorno a voi: tan> giovani hanno perduto il senso della loro esistenza. Andate! Cristo ha bisogno anche di voi. Lasciatevi coinvolgere dal suo amore, siate strumen9 di questo amore immenso, perché giunga a tu-, spe-­‐ cialmente ai «lontani». Alcuni sono lontani geograficamente, altri invece sono lontani perché la loro cultura non lascia spazio a Dio; alcuni non hanno ancora accolto il Vangelo personalmente, altri invece, pur avendolo ricevuto, vivono come se Dio non esistesse. A tu- apriamo la porta del nostro cuore; cerchiamo di entrare in dialogo, nella semplicità e nel rispeVo: questo dialogo, se vissuto in una vera amicizia, porterà fruVo. I «popoli» ai quali siamo invia9 non sono soltanto gli altri Paesi del mondo, ma anche i diversi am-­‐ bi9 di vita: le famiglie, i quar>eri, gli ambien> di studio o di lavo-­‐ ro, i gruppi di amici e i luoghi del tempo libero. L’annuncio gioio-­‐ so del Vangelo è des>nato a tuT gli ambi> della nostra vita, sen-­‐ za alcun limite. Vorrei soVolineare due campi in cui il vostro impegno missionario deve farsi ancora più aVento. Il primo è quello delle comunicazioni sociali, in par>colare il mondo di internet. Come ho già avuto modo di dirvi, cari giovani, «sen9tevi impegna9 ad introdurre nella cultura di questo nuovo ambiente comunica9vo e informa9vo i valori su cui poggia la vostra vita! [...] A voi, giovani, che quasi spontaneamente vi trovate in sintonia con ques9 nuovi mezzi di comunicazione, speVa in par9colare il compito della evangelizza-­‐ zione di questo “con9nente digitale”» (Messaggio per la XLIII Gior-­‐ nata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, 24 maggio 2009). Sap-­‐ piate dunque usare con saggezza questo mezzo, considerando anche le insidie che esso con9ene, in par9colare il rischio della dipendenza, di confondere il mondo reale con quello virtuale, di sos9tuire l’incontro e il dialogo direVo con le persone con i con-­‐ ta- in rete. Il secondo ambito è quello della mobilità. Oggi sono sempre più numerosi i giovani che viaggiano, sia per mo9vi di studio o di lavo-­‐ ro, sia per diver9mento. Ma penso anche a tu- i movimen9 mi-­‐ gratori, con cui milioni di persone, spesso giovani, si trasferiscono e cambiano Regione o Paese per mo9vi economici o sociali. Anche ques9 fenomeni possono diventare occasioni provvidenziali per la 3


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diffusione del Vangelo. Cari giovani, non abbiate paura di tes9mo-­‐ niare la vostra fede anche in ques9 contes9: è un dono prezioso per chi incontrate comunicare la gioia dell’incontro con Cristo.

5. Fate discepoli! Penso che abbiate sperimentato più volte la difficoltà di coinvolge-­‐ re i vostri coetanei nell’esperienza di fede. Spesso avrete constata-­‐ to come in mol9 giovani, specialmente in certe fasi del cammino della vita, ci sia il desiderio di conoscere Cristo e di vivere i valori del Vangelo, ma questo sia accompagnato dal sen9rsi inadegua9 e incapaci. Che cosa fare? AnzituVo la vostra vicinanza e la vostra semplice tes>monianza saranno un canale aEraverso il quale Dio potrà toccare il loro cuore. L’annuncio di Cristo non passa sola-­‐ mente aEraverso le parole, ma deve coinvolgere tuEa la vita e tradursi in ges> di amore. L’essere evangelizzatori nasce dall’amo-­‐ re che Cristo ha infuso in noi; il nostro amore, quindi, deve con-­‐ formarsi sempre di più al suo. Come il buon Samaritano, dobbiamo essere sempre aVen9 a chi incontriamo, saper ascoltare, com-­‐ prendere, aiutare, per condurre chi è alla ricerca della verità e del senso della vita alla casa di Dio che è la Chiesa, dove c’è speranza e salvezza (cfr Lc 10,29-­‐37). Cari amici, non dimen>cate mai che il primo aEo di amore che potete fare verso il prossimo è quello di condividere la sorgente della nostra speranza: chi non dà Dio, dà troppo poco! Ai suoi apostoli Gesù comanda: «Fate discepoli tu- i popoli, baVezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tuVo ciò che vi ho comandato» (Mt28,19-­‐20). I mezzi che abbiamo per «fare discepoli» sono prin-­‐ cipalmente il BaVesimo e la catechesi. Ciò significa che dobbiamo condurre le persone che s9amo evangelizzando a incontrare Cristo vivente, in par9colare nella sua Parola e nei Sacramen9: così po-­‐ tranno credere in Lui, conosceranno Dio e vivranno della sua gra-­‐ zia. Vorrei che ciascuno si chiedesse: ho mai avuto il coraggio di proporre il BaVesimo a giovani che non l’hanno ancora ricevuto? Ho invitato qualcuno a seguire un cammino di scoperta della fede cris9ana? Cari amici, non temete di proporre ai vostri coetanei l’incontro con Cristo. Invocate lo Spirito Santo: Egli vi guiderà ad entrare sempre più nella conoscenza e nell’amore di Cristo e vi renderà crea9vi nel trasmeVere il Vangelo.

6. Saldi nella fede Di fronte alle difficoltà della missione di evangelizzare, talvolta sare-­‐ te tentati di dire come il profeta Geremia: «Ahimè, Signore Dio! Ec-­‐ co, io non so parlare, perché sono giovane». Ma anche a voi Dio risponde: «Non dire: “Sono giovane”. Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò» (Ger 1,6-­‐7). Quando vi sentite inadeguati, incapaci, deboli nell’annunciare e testimoniare la fede, non abbiate timore. L’evangelizzazione non è una nostra iniziativa e non dipende anzi-­‐ tutto dai nostri talenti, ma è una risposta fiduciosa e obbediente alla chiamata di Dio, e perciò si basa non sulla nostra forza, ma sulla sua. Lo ha sperimentato l’apostolo Paolo: «Noi abbiamo que-­‐ sto tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi» (2 Cor 4,7). Per questo vi invito a radicarvi nella preghiera e nei Sacramen>. L’evangelizzazione auten>ca nasce sempre dalla preghiera ed è sostenuta da essa: dobbiamo prima parlare con Dio per poter parlare di Dio. E nella preghiera, affidiamo al Signore le persone a cui siamo invia9, supplicandolo di toccare loro il cuore; doman-­‐ diamo allo Spirito Santo di renderci suoi strumen9 per la loro sal-­‐ vezza; chiediamo a Cristo di meVere le parole sulle nostre labbra e 4

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di farci segni del suo amore. E, più in generale, preghiamo per la missione di tuVa la Chiesa, secondo la richiesta esplicita di Gesù: «Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!» (Mt 9,38). Sappiate trovare nell’Eucaris9a la sorgente della vostra vita di fede e della vostra tes9monianza cris9ana, par-­‐ tecipando con fedeltà alla Messa domenicale e ogni volta che po-­‐ tete nella se-mana. Ricorrete frequentemente al Sacramento della Riconciliazione: è un incontro prezioso con la misericordia di Dio che ci accoglie, ci perdona e rinnova i nostri cuori nella carità. E non esitate a ricevere il Sacramento della Confermazione o Cre-­‐ sima se non l’avete ricevuto, preparandovi con cura e impegno. Con l’Eucaris9a, esso è il Sacramento della missione, perché ci dona la forza e l’amore dello Spirito Santo per professare senza paura la fede. Vi incoraggio inoltre a pra9care l’adorazione eucari-­‐ s9ca: sostare in ascolto e dialogo con Gesù presente nel Sacramen-­‐ to diventa punto di partenza di nuovo slancio missionario. Se seguirete questo cammino, Cristo stesso vi donerà la capacità di essere pienamente fedeli alla sua Parola e di tes9moniarlo con lealtà e coraggio. A volte sarete chiama9 a dare prova di perseve-­‐ ranza, in par9colare quando la Parola di Dio susciterà chiusure od

opposizioni. In certe regioni del mondo, alcuni di voi vivono la sof-­‐ ferenza di non poter tes9moniare pubblicamente la fede in Cristo, per mancanza di libertà religiosa. E c’è chi ha già pagato anche con la vita il prezzo della propria appartenenza alla Chiesa. Vi incorag-­‐ gio a restare saldi nella fede, sicuri che Cristo è accanto a voi in ogni prova. Egli vi ripete: «Bea9 voi quando vi insulteranno, vi per-­‐ seguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vo-­‐ stra ricompensa nei cieli» (Mt 5,11-­‐12).

7. Con tuEa la Chiesa Cari giovani, per restare saldi nella confessione della fede cris>a-­‐ na là dove siete invia>, avete bisogno della Chiesa. Nessuno può essere tes>mone del Vangelo da solo. Gesù ha inviato i suoi di-­‐ scepoli in missione insieme: «fate discepoli» è rivolto al plurale. È dunque sempre come membri della comunità cris9ana che noi offriamo la nostra tes9monianza, e la nostra missione è resa fe-­‐ conda dalla comunione che viviamo nella Chiesa: dall’unità e dal-­‐ l’amore che abbiamo gli uni per gli altri ci riconosceranno come Newsletter - Luglio 2013


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discepoli di Cristo (cfr Gv 13,35). Sono grato al Signore per la pre-­‐ ziosa opera di evangelizzazione che svolgono le nostre comunità cris9ane, le nostre parrocchie, i nostri movimen9 ecclesiali. I fru- di questa evangelizzazione appartengono a tuVa la Chiesa: «uno semina e l’altro miete», diceva Gesù (Gv 4,37). A tale proposito, non posso che rendere grazie per il grande dono dei missionari, che dedicano tuVa la loro vita ad annunciare il Van-­‐ gelo sino ai confini della terra. Allo stesso modo benedico il Signo-­‐ re per i sacerdo9 e i consacra9, che offrono interamente se stessi affinché Gesù Cristo sia annunciato e amato. Desidero qui incorag-­‐ giare i giovani che sono chiama9 da Dio, a impegnarsi con entusia-­‐ smo in queste vocazioni: «Si è più bea9 nel dare che nel ricevere!» (At20,35). A coloro che lasciano tuVo per seguirlo, Gesù ha pro-­‐ messo il centuplo e la vita eterna! (cfr Mt 19,29). Rendo grazie anche per tu- i fedeli laici che si adoperano per vi-­‐ vere il loro quo9diano come missione là dove sono, in famiglia o

sul lavo-­‐ ro, affinché C r i s t o s i a amato e servito e cresca il Regno di Dio. Penso in par9co-­‐ lare a quan9 operano nel campo dell’educazione, della sanità, dell’impresa, della poli9ca e dell’economia e in tan9 altri ambi9 del-­‐ l’apostolato dei laici. Cristo ha bisogno del vostro impegno e della vostra tes9monianza. Nulla -­‐ né le difficoltà, né le incomprensioni -­‐ vi faccia rinunciare a portare il Vangelo di Cristo nei luoghi in cui vi

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trovate: ognuno di voi è prezioso nel grande mosaico dell’evange-­‐ lizzazione!

8. «Eccomi, Signore!» In conclusione, cari giovani, vorrei invitarvi ad ascoltare nel pro-­‐ fondo di voi stessi la chiamata di Gesù ad annunciare il suo Vange-­‐ lo. Come mostra la grande statua di Cristo Redentore a Rio de Ja-­‐ neiro, il suo cuore è aperto all’amore verso tu-, senza dis9nzioni, e le sue braccia sono tese per raggiungere ciascuno. Siate voi il cuore e le braccia di Gesù! Andate a tes>moniare il suo amore, siate i nuovi missionari anima> dall’amore e dall’accoglienza! Seguite l’esempio dei grandi missionari della Chiesa, come san Francesco Saverio e tan9 altri. Al termine della Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid, ho benedeVo alcuni giovani di diversi con9nen9 che par9vano in mis-­‐ sione. Essi rappresentavano i tan9ssimi giovani che, riecheggiando il profeta Isaia, dicono al Signore: «Eccomi, manda me!» (Is 6,8). La Chiesa ha fiducia in voi e vi è profondamente grata per la gioia e il dinamismo che portate: usate i vostri talen9 con generosità al ser-­‐ vizio dell’annuncio del Vangelo! Sappiamo che lo Spirito Santo si dona a coloro che, in umiltà di cuore, si rendono disponibili a tale annuncio. E non abbiate paura: Gesù, Salvatore del mon-­‐ do, è con noi tu- i giorni, fino alla fine del mondo (cfr Mt28,20)! Questo appel-­‐ lo, che rivolgo ai giovani di tuVa la terra, assume un ri-­‐ lievo par9colare per voi, cari gio-­‐ vani dell’America La9na! Infa-, alla V Conferenza Gene-­‐ rale dell’Episcopato La9noamericano che si è svolta ad Aparecida nel 2007, i Vescovi hanno lancia-­‐ to una «missione con9nentale». E i giovani, che in quel con9nente cos9tuiscono la maggioranza della popolazione, rappresentano una forza importante e preziosa per la Chiesa e per la società. Siate dunque voi i primi missionari! Ora che la Giornata Mondiale della Gioventù fa il suo ritorno in America La9na, esorto tu- i giovani del con9nente: trasmeVete ai vostri coetanei del mondo intero l’entusiasmo della vostra fede! La Vergine Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione, invocata anche con i 9toli di Nostra Signora di Aparecida e Nostra Signora di Guadalupe, accompagni ciascuno di voi nella sua missione di te-­‐ s9mone dell’amore di Dio. A tu-, con par9colare affeVo, imparto la mia Benedizione Apostolica. Benede0o XVI

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Tanti i giovani presenti alla veglia e al rito di ordinazio-­‐ ne diaconale di fra’ Arturo e fra’ Salvatore, presieduto da S.E.R. Mons. Pennisi. Una festa di famiglia, alla vigilia della seconda parte del Capitolo Provinciale, che ha richiamato tutti alla vo-­‐ cazione fondamentale di ogni discepolo di Cristo: il servire per amore e con amore i fratelli.

ORDINATI AL SERVIZIO È sempre bello e significa1vo che i giovani, fin dalla nascita del Movimento Giovanile Francescano, siano sempre presen1 e partecipi a tu; gli even1 che riguardano la famiglia dei Fra1 Minori Conventuali di Sicilia. Non solo il Gruppo Jubilate si ren-­‐ de presente con l’animazione musicale delle celebrazioni, ma anche tan1 giovani, provenien1 dalle varie sedi dell’isola, desi-­‐ derano condividere la gioia di momen1 importan1 come, ap-­‐ punto, l’ordinazione diaconale di due giovani fra1. Segno, tuEo questo, della condivisione non solo di un carisma, ma anche di un cammino di fede e di apostolato e di un affeEo fraterno tra la Provincia e i giovani MGF che va ben al di là di una presenza formale, di un aEo di dovere.

Perciò le parole che sono risuonate durante l’omelia del Vesco-­‐ vo ordinante, Mons. Pennisi, come i segni che hanno accompa-­‐ gnato il rito di ordinazione, hanno trovato spazio anche nel cuo-­‐ re dei giovani MGF: la Chiesa, per sua natura, è ordinata al ser-­‐ vizio, è chiamata cioè a dare tes1monianza fa;va dell’amore di Gesù crocifisso e risorto per ogni uomo. La Chiesa se non è cinta dell’asciugatoio, pronta sempre a lavare i piedi dei fratelli, è sna-­‐ 6

turata della sua più profonda identità ed essenza. Anche l’annun-­‐ cio del Vangelo, la nuova evangelizzazione, è essenzialmente ser-­‐ vizio di amore con cui i discepoli donano agli uomini colui che è l’Amore. La Chiesa è diaconia-­‐comunione-­‐servizio per sua origine, natura e missione. Allora è questo l’augurio che vogliamo rinnovare a fra’ Arturo e fra’ Salvatore ma anche a tu; i numerosi giovani che hanno partecipato alla Veglia di sabato 22 giugno presso la chiesa par-­‐ rocchiale di S. Lucia in Enna Bassa e al rito di ordinazione presso la chiesa di San Francesco in Enna, cioè di essere tes1moni cre-­‐ dibili e concre1 dell’amore di Gesù per tu; gli uomini, per i pic-­‐ coli e i poveri, per i deboli e gli ammala1, per i peccatori e gli increduli… Chiunque, in qualunque situazione di vita e spiritua-­‐ le, possa trovare sempre nel cuore dei francescani, fra1 o laici, uno spazio di incontro con l’amore di Gesù che solleva l’indigen-­‐ te dalla polvere e rialza chiunque è caduto. E grazie a fra’ Arturo e fra’ Salvatore per la loro bella tes1mo-­‐ nianza di semplicità francescana e di donazione totale di sé al Signore per la causa del Regno. Newsletter - Luglio 2013


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Sono aperte le iscrizioni al secondo Corso della Scuola di Evangelizzazione dedicato agli AdolescenY. Dopo l’esperienza della scorsa estate con Il primo incontro con Gesù, si passa all’approfondimento della relazione con Lui, tappa fondamentale per proseguire e crescere nel discepolato da parte degli adolescenY del Disciples Project. Gesù non è un personaggio del passato: Egli è morto ed è risorto, è vivo in mezzo a noi e cammina con noi. Egli è colui che dà un senso, un orientamento alla nostra vita. E per camminare con Ge-­‐ sù occorre crescere nell’amicizia con Lui, conoscendolo approfon-­‐ ditamente per poter amare come Lui ama. Pertanto il Corso “L’amicizia con Gesù”, proposto dalla Scuola di Evangelizzazione del Movimento Giovanile Francescano di Sicilia, rappresenta la seconda imprescindibile tappa del Teen-­‐Disciples Project per la Nuova Evangelizzazione degli adolescen9 e da parte loro, quali protagonis9 dell’annuncio della Salvezza. È urgente il bisogno di nuovi percorsi che rispondano alla necessità storica di evangelizzare. Il mondo, le famiglie, la scuola e la società in generale hanno perso il riferimento cris9ano come modello nel-­‐ le scelte fondamentali della vita. Se a questo aggiungiamo il bom-­‐ bardamento media9co a cui pre-­‐adolescen9, adolescen9 e giovani sono soVopos9, lo scenario nel quale un ragazzo si ritrova a cre-­‐ scere, dal punto di vista della trasmissione della fede, è desolante: le agenzie educa9ve che hanno il compito della trasmissione della fede alle nuove generazioni (famiglia, parrocchia, movimen9) de-­‐ vono rinnovarsi e a ciò ci indirizzano i Vescovi italiani con gli orien-­‐ tamen9 pastorali per il decennio 2010-­‐2020: Educare alla vita buona del Vangelo.

Il Corso è riservato esclusivamente a ragazzi/e di età compresa tra i 13 e 17 anni. Gli adolescen9 del Teen-­‐Disciples Project avranno la precedenza nelle iscrizioni. I predicatori dei vari temi del Corso saranno, come lo scorso anno, Carlos Macia De Lara e Don Valen9no Iezzi. Il Corso si terrà presso l’Oasi Francescana “Madonnina del Lago” di Pergusa. Occorre portare con sé: la biancheria personale es9va (+ una felpa per la sera), gli asciugamani e il telo-­‐doccia (non occor-­‐ rono lenzuola e federe), delle scarpeVe da ginnas9ca comode e un prodoVo repellente an9zanzare! Chi l’ha ricevuta lo scorso anno, por9 la propria maglieVa del Teen-­‐ Disciples. Gli altri potranno acquistarla nella sede del Corso al co-­‐ sto orienta9vo di 8/10 Euro. Il contributo spese è di Euro 60,00 per gli adolescen9 e 50,00 per gli animatori/accompagnatori. Per le iscrizioni occorre rivolgersi agli animatori dei gruppi Teen-­‐Di-­‐ sciples locali o, in assenza di gruppi Teen-­‐Disciples locali, direVa-­‐ mente alla Segreteria MGF. Gli animatori/accompagnatori devono invece fare riferimento, per ogni informazione e per le iscrizioni, al sito www.mgfsicilia.org e, quindi, alla Segreteria MGF: segreteria@mgfsicilia.org

A questa primaria domanda di rinnovamento mediante la Nuova Evangelizzazione vuole rispondere il TEEN-­‐DISCIPLES PROJECT! Esso vuole essere un progeVo di discepolato per gli adolescen9 (13-­‐17enni), affinché il sacramento della Cresima (ricevuto di solito nel passaggio dalla fanciullezza all’adole-­‐ scenza) non sia vissuto come il “sacramento dell’abbando-­‐ no”, bensì l’inizio di una Nuova Vita in Cristo, da suoi disce-­‐ poli e con la capacità di trasformare il mondo in cui, con l’avanzare dell’età, ci si immeVe sempre più da protagonis9. Il TEEN-­‐Disciples Project è figlio delle logiche dell’analogo e sperimentato progeVo per i giovani. Pur, infa-, adaVato all’età dei sogge- protagonis9, il ProgeVo TEEN-­‐Disciples mutua il metodo delle Porziuncole per gli incontri se-ma-­‐ nali e si avvale di specifici corsi della Scuola di Evangelizza-­‐ zione tra cui quello proposto per questa estate 2013. Newsletter - Luglio 2013

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In continuità col progetto iniziato l’anno scorso, la Co-­‐ munità Francescana di Evangelizzazione di Montevago organizza anche quest’anno una Settimana Biblica per offrire un tempo di riflessione e uno spazio ideale a quanti desiderano condividere con i frati la bellezza di un Dio che continua a rivelarsi attraverso la sua Parola. Il tema di quest’anno, sviluppato grazie agli approfon-­‐ dimenti guidati dalla biblista Rosanna Virgili, sarà la Speranza.

DAL SOGNO ALLA VISIONE “Non c’è speranza”, parole che si sentono ripetere sempre più di frequente e che segnano il momento storico che s>amo vivendo in Italia. Non c’è speranza per i giovani, si dice, non c’è futuro per nessuno. In effe- la speranza è madre di futuro, perché ar9cola la vita al tempo. Senza di lei il domani appare come un muro che blocca ogni dinamismo, ogni progresso, la visione di un orizzonte più vasto, che schiaccia il presente su se stesso. Ma se questo pre-­‐ sente è buio, allora diventa una prigione e si sente mancare il fiato. La speranza, nelle storie bibliche, nasce con gli schiavi, con gli esu-­‐ li, con i poveri, con gli orfani, con le vedove. Con coloro che pian-­‐ gono e non si rassegnano a vedersi spegnere e morire. Essa cos9-­‐ tuisce la più grande risorsa degli impoten9. La forza dei deboli, che, pian piano si rivela, maggiore della potenza degli eserci9. Per-­‐ tanto nella prassi, sperare vuol dire chiamare Dio sulla scena del mondo, che dà man forte agli inermi, prendendosi cura di loro. Non per nulla essa si rivelerà come una virtù teologale. Iniziata come un sogno, quello della terra e dell’umanità, la spe-­‐ ranza diventa visione, quindi profezia ed esperienza di trasforma-­‐ zione, di liberazione, di gius9zia, di bea9tudine. Ad essa si coniuga la speranza di Dio che vuole la pienezza, la libertà e la felicità per le sue creature e si spende con tuVo il suo amore perché possa di-­‐ ventare reale. Sperare è, dunque, una esperienza di fede, fiducia, fedeltà, amore. Il fruVo di una Alleanza tra il Cielo e la terra. Il grido di vita che sale dalla Croce. Rosanna Virgili, apprezzata Docente di Esegesi dell’Antico Testamen-­‐ to presso l’Istituto Teologico Marchigiano (Pontificia Università Late-­‐ ranense), guiderà i partecipanti alla Settimana Biblica di Montevago alla lettura/approfondimento/meditazione di dieci brani biblici col-­‐ legati al tema della Speranza, in un percorso di crescita che ha il suo culmine nella visione giovannea dei “cieli e terra nuovi”: 1. Sal 40: “Ho sperato, ho sperato nel Signore”. 2. Is 52,1-­‐12: “Come sono belli sui mon@ i piedi del messaggero...” 3. Is 1,2-­‐20: “Su, venite, discu@amo”. 4. Ger 30,1-­‐6: “Può forse un maschio partorire?”. 5. Qo 1,1-­‐11: “Non c’è niente di nuovo so0o il sole”. 6. Est 4,17k – 17z: “Vieni in aiuto a me che sono sola”. 7. Lc 24,13-­‐35: “Noi speravamo, ma...”. 8. Rm 4,18-­‐25: “Egli crede0e, saldo nella speranza”. 9. Rm 8,12-­‐25: “Nella speranza siamo sta@ salva@”. 10. Ap 21-­‐22: “Vidi un cielo nuovo e una terra nuova”. 8

La partecipazione alla Se-mana richiede la presenza a tuVa la durata dell’incontro. Si escludono, pertanto, domande di parteci-­‐ pazione parziale. Le giornate sono ritmate dalla preghiera corale della comunità dei fra9. Gli arrivi sono previs9 entro le ore 16.00 del 29 luglio, e le partenze dopo il pranzo del 3 agosto. La quota d’iscrizione è di € 50,00 (non rimborsabile) mentre la quota di partecipazione alla se-mana per i residen9 è di € 225,00 in camere doppie. Per i giovani è previsto un considerevole aiuto per cui la quota richiesta è di € 125,00 (in camere da sei con bagno in comune). Occorre portare lenzuola, asciugamani e Bibbia! Per ogni informazione e per iscriversi occorre fare riferimento alla Comunità Francescana di Evangelizzazione ai seguen9 recapi9: Tel. 0925 38010; e.mail: loannunciamoavoi@libero.it Newsletter - Luglio 2013


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DOMENICA 28 LUGLIO PALERMO - BASILICA SAN FRANCESCO

FESTA DELLE PORZIUNCOLE Domenica 28 luglio, in prossimità della Festa di S. Maria degli An-­‐ geli, più conosciuta come la Festa del Perdono di Assisi, che si ce-­‐ lebra ogni anno agli inizi di agosto in tuVe le chiese francescane e parrocchiali, i giovani del ProgeVo Discepoli, che sperimentano il loro cammino di crescita nella fede e nell’evangelizzazione con il metodo delle Porziuncole, si ritroveranno insieme a Palermo per condividere la gioia per l’esperienza della misericordia del Signore che ha loro permesso di ricominciare una Vita Nuova in Cristo e nella Chiesa. Lode, tes>monianze, condivisione caraEerizzeranno la giornata aperta a tuT. Una noVe dell’anno del Signore 1216, Francesco era immerso nella preghiera e nella contemplazione nella chieseVa della Porziuncola, quando improvvisamente dilagò nella chiesina una vivissima luce e Francesco vide sopra l’altare il Cristo rives9to di luce e alla sua destra la sua Madre San9ssima, circonda9 da una mol9tudine di Angeli. Francesco adorò in silenzio con la faccia a terra il suo Si-­‐ gnore! Gli chiesero allora che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. La risposta di Francesco fu immediata: “San9ssimo Padre, benché io sia misero e peccatore, 9 prego che a tu- quan9, pen-­‐ 99 e confessa9, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tuVe le col-­‐ pe”. “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore -­‐, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a paVo che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. E Francesco si presentò subito al Pontefice Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia e con candore gli raccontò la visione avuta. Il Papa lo ascoltò con aVenzione e dopo qualche difficoltà deVe la sua approvazione. Poi disse: “Per quan9 anni vuoi questa indulgenza?”. Francesco scaVando rispose: “Padre Santo, non do-­‐ mando anni, ma anime”. E felice si avviò verso la porta, ma il Pon-­‐ tefice lo chiamò: “Come, non vuoi nessun documento?”. E France-­‐ sco: “Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgen-­‐ za è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la San9ssi-­‐ ma Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i tes9moni”. E qual-­‐ Newsletter - Luglio 2013

che giorno più tardi insieme ai Vescovi dell’Umbria, al popolo con-­‐ venuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: “Fratelli miei, voglio mandarvi tu- in Paradiso!”. (FF 3391-­‐3397) Così, ancora oggi, chiunque si reca ad Assisi presso la Porziuncola, assolvendo alle condizioni previste dalla Chiesa (confessione, co-­‐ munione eucaris9ca, recita del Credo e del Padre Nostro e pre-­‐ ghiera secondo le intenzione del Papa) può oVenere l’Indulgenza Plenaria di tu- i pecca9, per sé o per un defunto. La Chiesa, inol-­‐ tre, seguendo il desiderio di Francesco, concede tale indulgenza a tu- coloro che visiteranno devotamente una chiesa francescana o qualsiasi chiesa parrocchiale tra il mezzogiorno dell’1 agosto e la mezzanoVe del giorno seguente, in concomitanza della Festa di S. Maria degli Angeli, chiamata anche Festa del Perdono di Assisi, e assolvendo le condizioni richieste almeno negli oVo giorni prece-­‐ den9 o seguen9 la festa. Nel contesto di tale festa, i giovani delle Porziuncole del ProgeEo Discepoli, si incontreranno a Palermo domenica 28 luglio, presso la Basilica di San Francesco, chiesa-­‐madre del francescanesimo in Sicilia, per lodare e ringraziare il Signore del dono delle Porziunco-­‐ le, che nascono proprio dall’esperienza da parte di tan9 giovani della misericordia di Dio avvenuta mediante il processo di evange-­‐ lizzazione da parte di altri giovani che l’anno sperimentata egual-­‐ mente in precedenza. Sarà anche l’occasione per ascoltare alcune tes9monianze di gio-­‐ vani che hanno ritrovato la Fede, per incontrarsi con i giovani delle altre Porziuncole disseminate in Sicilia, per conoscere e rilanciare il ProgeVo Discepoli per la Nuova Evangelizzazione dei giovani. Per questo mo9vo la giornata è aperta a tu- coloro che, pur non es-­‐ sendo inseri9 nel ProgeVo, vogliono conoscerlo più da vicino. La giornata, che si aprirà alle 10.30, si svilupperà tra momen> di preghiera (la S. Messa è prevista alle 12.00 nella maestosa Basili-­‐ ca di San Francesco d’Assisi), fraternità e tes>monianze, il lancio delle nuove inizia>ve per il 2013/2014, per concludersi verso le 22.00 dopo un Worship proposto dal Gruppo Jubilate, il cui inizio è previsto per le 20.00 all’interno della Basilica palermitana. 9


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Segreteria per la Sicilia

MOVIMENTO GIOVANILE FRANCESCANO DI SICILIA

Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo (Pa) tel/fax: 091/8725133 e.mail: segreteria@mgfsicilia.org 10

TUTTE LE INFORMAZIONI SU:

www.mgfsicilia.org

Newsletter - Luglio/Agosto 2013


PROGRAMMA UFFICIALE GIOVANI VERSO ASSISI 2013 CON LE INTEGRAZIONI PER LA SICILIA MARTEDÌ 29 OTTOBRE Dalle 16.00 circa: Partenze da Palermo e Catania) (I luoghi e gli orari esa- saranno comunica9 a fine seVembre) 19.30: Liturgia di inizio pellegrinaggio presso la Chiesa di San Fran-­‐ cesco d’Assisi di Messina (Viale BocceVa). 21.00: Partenza da Messina Cena al sacco e colazione dell’indomani a cura dei partecipan9. MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE Arrivo ad Assisi e pranzo in ristorante a cura dell’organizzazione regionale. Dopo pranzo, sistemazione negli alberghi assegna9ci dalla Segreteria nazionale. Tempo libero. 19,30 Cena 21,00 Basilica Inf: Veglia di preghiera e accoglienza delle regioni. “La gioia della festa”: presiede frate Mauro Gambe- OFMConv. Custode del Sacro Convento GIOVEDÌ 31 OTTOBRE 09,00 Basilica Superiore: Celebrazione delle Lodi Presiede fra’ Francesco Celes9no OFMConv. 10,00 Relazione di frate Mirko Montagu9 OFMConv. e suor Emiliana Norbiato Elis. 12,30 Pranzo 16,00 Gruppi di condivisione sul tema della giornata. 18,00 Basilica Inferiore: Introduzione alla liturgia Penitenziale A seguire: Tempo per le Confessione dei pecca9 e assoluzione individuale. Apertura Tomba di S. Francesco: silenzio e preghiera personale. Cena al sacco 22,00 Piazza Inferiore: Thé caldo per tuVENERDÌ 1 NOVEMBRE: Solennità di TuM i San@ 09,00 Basilica Superiore: Introduzione alla Lec9o Divina proposta da suor BenedeVa Rossi MdM 10,00 Meditazione personale: sarà disponibile la Basilica Superio-­‐ re, Tomba S. Francesco, il Bosco di S. Francesco, altre cappelle o luoghi che ciascuno potrà scegliersi in ciVà. Sarà aperta la cappella dell’Adorazione Eucaris9ca con la presenza di fra9 e suore. 12,30 Pranzo. 16,00 Condivisione della Lec9o per soVogruppi. Sarà a-vo il centro di ascolto (nel chiostro inferiore di Sisto IV).

19.00 Basilica Superiore: Celebrazione Eucaris9ca della Solennità di Tu- i San9. Presiede fra’ Michele Pellegrini OFMConv. 20.00 Cena 21.30 Basica Inferiore: Adorazione Eucaris9ca. Sarà a-vo il centro di ascolto nella cappella di santa Caterina, chiostro dei Mor9 e giardino dei Novizi. SABATO 2 NOVEMBRE: Commemorazione dei defun@ 09,00 Basilica Superiore: Celebrazione eucaris9ca Presiede frate Marco Bellachioma OFMConv. 10,00 Gruppi di approfondimento a tema: 1. La gioia aVraverso la bellezza. 2. La gioia nella sofferenza. 3. La gioia nella liberazione dal male. 4. La gioia nell’esperienza Missionaria. 5. Gioia o dipendenza in internet e nel gioco d’azzardo! 6. Gioia e poli9ca: alla ricerca del bene comune. 7. La gioia a confronto con le altre religioni. Gruppo vocazionale di orientamento alla vita consacrata o sacer-­‐ dotale e Gruppo vocazionale di orientamento alla vita. Sarà aperta la cappella dell’Adorazione Eucaris9ca con la presenza di fra9 e suore. Sarà a-vo il centro di ascolto. 13,00 Pranzo. 16,00 Incontro per regioni e Vespri. 19,30 Cena. 21,00 Serata di Fraternità: “Gioia Infinita” animata da fra’ Michele Rocco OFMConv. -­‐ fra’ Marco Bellaghioma OFMConv. -­‐ fra’ Fabio Paciello OFMConv. -­‐ fra’ Cyrille Diwa Kpalafio OFMConv. Presso Umbria Fiere – Bas9a Umbra DOMENICA 3 NOVEMBRE 07,30 Colazione in albergo 08,00 Carico bagagli sui pullman 09,00 Basilica Superiore: Celebrazione Eucaris9ca Consegna del Mandato 10,30 Tempo libero 13,00 Pranzo in ristorante a cura dell’organizzazione regionale. 15,30 Partenza per la Sicilia Cena in autogrill a cura dei partecipan9. LUNEDÌ 4 NOVEMBRE Arrivi nei luoghi di partenza nella primissima ma-nata.

NOTE LOGISTICHE VIAGGIO Avverrà in pullman GT. Non saranno accettate richieste di partecipazione con mezzi diversi ad eccezione degli studenti e dei lavoratori con sede in altre regioni ovvero per giustificati motivi autorizzati dalla Segreteria. SISTEMAZIONE In albergo con servizio di pensione completa dalla cena del 30 ottobre alla colazione del 3 novembre. Non si accettano iscrizioni con alloggio proprio. ETÀ La partecipazione è riservata a quan1 hanno compiuto 17 anni e non superano i 30. Tra i 30 e i 35 anni solo per gli animatori, i responsabili e gli accompagnatori dei gruppi locali. Non sono ammesse eccezioni se non preven1vamente autorizzate dalla Segreteria.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE 240 Euro: La quota di partecipazione comprende: -­‐ il viaggio a/r in pullman GT; -­‐ l’alloggio in pensione completa in hotel (in Assisi o in S. Maria degli Angeli) dalla cena del 30 oEobre alla colazione del 3 novembre; -­‐ Pranzi del 30 ottobre e del 3 novembre a cura della Segreteria regionale. -­‐ Spese di Segreteria. N.B.: i pas1 lungo il viaggio a/r sono a carico dei partecipan1. MODALITÀ DI ISCRIZIONE E PAGAMENTI TuEo ciò che riguarda le iscrizioni e il pagamento della quota è accura-­‐ tamente descriEo nel sito web: www.mgfsicilia.org segreteria@mgfsicilia.org


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CALENDARIO MGF

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SPOSI E DISCEPOLI

19-21 luglio a Pergusa Corso-adolescenti “L’amicizia con Gesù”

in evidenza 28 luglio a Palermo-Basilica Festa delle Porziuncole 2013

NSILE

ADORAZIONE EUCARISTICA ME

Marineo: 3 luglio Catania: 4 luglio Catenanuova: 4 luglio Enna: 5 luglio

mgf-sicilia-on-line www.mgfsicilia.org il sito web ufficiale

www.facebook.com/MGFsicilia

CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE E VOCAZIONALE OFM CONV. Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo Tel: 091 8725133 segreteria@mgfsicilia.org

Nel mese di giugno appena trascorso, abbiamo avuto la gioia di vivere, come Movimento Giovanile Francescano, la gioia dell’unione sacramentale di due coppie di giovani leader di Porziunco-­‐ la: di Giambattista e Daniela (a Mari-­‐ neo il 13 giugno) e di Fausto e Maria-­‐ rosa (a Noto il 28 giugno). È stato per tutti evidente che quan-­‐ do ad unirsi in matrimonio sono dei giovani che vivono in prima linea il ministero dell’evangelizzazione, anche la celebrazione del sacra-­‐ mento e tutto ciò che è di contor-­‐ no, acquista una valenza tutta di-­‐ versa e particolare. Entrambi le coppie hanno voluto prepararsi al giorno della loro unione con un intenso momento di preghiera con i propri fratelli e sorelle di Porziuncola, ebbri dello Spirito Santo piuttosto che di alcolici e oscenità. Entrambi, che già speri-­‐ mentano con le Porziuncole l’importanza della chiesa dome-­‐ stica come luogo di preghiera, ascolto della Parola ed evange-­‐ lizzazione, hanno testimoniato in molti modi (dall’animazione liturgica alla scelta delle letture, dallo stile della preghiera e dei festeggiamenti alle bomboniere solidali, ecc.) che la famiglia, fondata sul sacramento del matrimonio, è essa stessa Chiesa, “casa” dove è possibile incontrare il Signore e sperimentare il suo amore mediante la testimonianza d’amore e l’unione fede-­‐ le e stabile degli sposi. Una coppia che limita l’amore in sé stessa, tra i coniugi tra loro e poi con i propri figli, e non si apre agli altri è destinata a inaridirsi e a far inaridire la grazia sacra-­‐ mentale ricevuta, poiché ogni dono del Signore è sempre dato per l’utilità comune di tutti. Infatti, come la Chiesa è per sua natura missionaria, evangelizzatrice nella sua essenza, così la famiglia, piccola Chiesa domestica, se non si apre all’evangeliz-­‐ zazione e all’accoglienza di Gesù e dei fratelli, snatura sé stessa e si rinchiude in un amore sterile e infruttuoso. Rinnoviamo, dunque, da queste pagine, l’impegno a sostenere con la preghiera queste due nuove coppie di sposi e tutte le altre che hanno fatto della loro famiglia un luogo privilegiato di incontro con l’amore di Dio per ogni uomo, vera Chiesa che, mettendo al centro Gesù, se ne alimenta e lo condivide con quanti lo vogliono incontrare.

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