Metal Hammer Italia - 01/2016

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rock ed il rock classico, l’heavy metal e tutti questi generi. Inoltre qualcosa di pop, il new age, il blues fanno parte della mia cultura. La buona musica è buona musica in qualsiasi caso. Per i chitarristi direi che se qualcuno mi sente suonare si accorgerebbe che il mio stile viene da Yngwie Malmsteen, Tony Iommi, Paul Gilbert, Gary Moore, Michael Schenker e Uli Jon Roth.” Ora un altro salto indietro nel tempo, nel momento in cui Gus ha sostenuto l’audizione per diventare il chitarrista di Ozzy: “Il provino si è tenuto a Los Angeles. Ho ricevuto una email dal management di Ozzy e ho imparato dieci canzoni prima di presentarmi. Ero molto nervoso” ricorda l’artista “ma una volta arrivato, ho conosciuto la

band e ripassato le canzoni un po’ di volte. Ero pronto. Poi Ozzy e Sharon sono venuti ed ho suonato sei canzoni davanti a loro. Ozzy si è voltato e mi ha detto: “Sei fottutamente grandioso”. Pochi minuti dopo si sono riuniti tutti in una stanza e sono tornati indietro chiedendomi se volevo unirmi alla band per uno show. È stato il giorno più bello della mia vita!” Grande ruolo quello che ricopre Gus ma che comporta anche una grossa responsabilità, posto che è stato di Randy Rhoads e Zakk Wylde: “È eccitante ed allo stesso tempo pesante. Sei lì, sopra ad un palco in uno stadio a suonare dei classici con cui sei cresciuto. Ho guardato quei leggendari video ed ora sembra impossibile esser il protagonista di quegli stessi pezzi! È pura euforia.” Gus è entrato nella band di Ozzy per l’album ‘Scream’ ed ha avuto un ruolo ben preciso: “Dovevo aggiungere par-

ti di chitarra ai brani scritti da Kevin Churko e Ozzy. Non hanno avuto un chitarrista per qualche tempo ed avevano bisogno di qualcuno che suonasse riff ed assoli. Nessun solo era stato ancora scritto. È stato un compito duro, ma visto e considerato credo di aver fatto un buon lavoro. Sono orgoglioso di esser stato parte di un album di Ozzy.” Durante la sua carriera il chitarrista ha suonato con Firewind, Dream Evil, Mystic Prophecy, Nightrage, che gli hanno regalato: “Esperienza e conoscenza. Suonare con tutte queste band da giovane mi ha reso più preparato sia come chitarrista che musicista.” Sul finale un pensiero sui nostrani Arthemis e sul passato tour: “Gli Arthemis sono stati grandiosi, mi piace moltissimo la band, i ragazzi suonano alla grande e sono sempre positivi! Conosco Andrea da molti anni, quando militava nei Power Quest. La band ha avuto modo di andare in tour con i Firewind e gli Angra. Ho portato con me gli Arthemis durante tutto il tour europeo nei primi

mesi di quest’anno e una cosa che mi ha veramente sorpreso è stata la loro etica del lavoro. Tutti loro si alzavano molto presto al mattino e ognuno di loro aveva il rispettivo lavoro di cui occuparsi. Nessuno si è dimostrato pigro, tutti quanti avevano la propria chiara visione di dove volevano essere e cosa volevano raggiungere. È una cosa così rara oggigiorno.” Per ultima cosa Gus lascia un consiglio ai ragazzi che vogliono intraprendere la sua stessa strada: “Devono aver fede in se stessi e nella loro musica, persino nei momenti peggiori, quando tutti gli altri membri lasciano, quando perdono soldi in concerti o quando l’etichetta li scarica. È tutto parte di questo mondo. La perseveranza è quello che ci vuole. E per piacere, siate gentili con tutta la gente con cui lavorate, dai compagni di gruppo al personale che vi segue, dai gestori dei club ai promoter, fino ai fans. Questo fa grande differenza. A nessuno piacciono gli stronzi, ma tutti apprezzano la gente gentile e con talento.”

Gus G. visto da Gus G, da qualche anno a questa parte prode braccio destro del Prince of Darkness Ozzy Osbourne, leader della GUS G band e della Power Metal band greca Firewind, rappresenta sicuramente una delle più grandi rivelazioni della chitarra Rock-Metal degli ultimi anni e non smette mai di sorprenderci.Fortemente influenzato dai grandi guitar heroes come Yngwie J. Malmsteen, Uli Jon Roth, Tony Iommi, George Lynch, Randy Rhoads, Gary Moore, Jake E. Lee, Gus è capace di creare un suo stile personale che affonda le proprie radici nel Classic Rock e nell’Heavy Metal portando sempre con sé le sonorità caratteristiche della sua cultura musicale nazionale di cui da sempre è orgoglioso. Scale, arpeggi eseguiti sia in alternate-picking, string-skipping nello stile di Paul Gilbert e solo in pochi casi con l’utilizzo dello sweep-picking, un utilizzo della tecnica del legato molto energico e caratteristico, un forte senso ritmico anche nelle progressioni soliste, ritmiche esplosive, granitiche e melodia a non finire rappresentano il vero punto di forza del Greek warrior che sa creare progressioni musicali sempre interessanti, senza mai annoiare l’ascoltatore. L’utilizzo della scala minore armonica e delle pentatoniche blues in maniera sempre travolgente e spaziando talvolta in altri generi musicali in maniera sapiente, cosa cha fa capire l’immensa cultura musicale del nostro Gus, il quale ha sempre lasciato le porte aperte a qualsiasi stile chitarristico o musicale, per rendere la sua musica ancora più fresca ed interessante.

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