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Instant Theatre

di Enrico Bertolino, Luca Bottura, Massimo Navone

Massimo Navone

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Enrico Nocera

Enrico Bettella

Roberto Antonio Dibitonto e Tiziano Cannas Aghedu Tiziano Vecchiato

L’instant theatre è una formula di teatro incentrato sull’attualità, che cambia ogni sera, inventata da Enrico Bertolino e Luca Bottura e sviluppata con Massimo Navone. Questo format ha dato vita negli anni a spettacoli sempre diversi, che si interfacciano con l’attualità elezioni, referendum, pandemie e adottando sottotitoli nuovi come nel caso del ‘distant’ theatre durante i mesi difficili del lockdown. Enrico Bertolino è in scena nella triplice veste di comico, narratore ed esperto di comunicazione. Racconta i paradossi e le contraddizioni della realtà che ci circonda cucendoli con un filo narrativo che si rinnova ad ogni edizione, adeguandosi ai temi dominanti del momento e spaziando dalla cronaca, alla politica, all’osservazione dei nuovi fenomeni sociali, con riferimenti alla storia passata e recente. Un uomo solo in scena per 75 minuti di narrazione umoristica, insieme a due musicisti polistrumentisti che lo accompagnano colorando il racconto di sonorità suggestive e rivisitando in chiave ironicamente attuale motivi famosi.

Se già è difficile avere certezze sul presente figuriamoci riguardo al domani ma, non volendo fare le cassandre, ci riaggiorneremo fiduciosi e con un’unica certezza: che il futuro lo ‘scopriremo solo ridendo’.

Cesare Bocci in

Il figlio

di Florian Zeller con regia e traduzione di scene costumi organizzazione produzione esecutiva

Galatea Ranzi e Giulio Pranno

Piero Maccarinelli

Carlo Di Marino

Gianluca Sbicca

Carmela Angelini

Michele Gentile

L’autore di questa pièce, Florian Zeller, ci conduce per mano sul terreno delle incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare.

Nicola frequenta l’ultima classe del liceo e vive con la madre Anna. Suo padre Piero ha appena avuto un altro figlio con la nuova compagna Sofia. Nicola da tre mesi non frequenta più il liceo e ha una depressione adolescenziale. Desidera andare a vivere col padre e Sofia. Piero decide di cambiare la scuola a Nicola e si dà da fare per ridargli il gusto di vivere.

La trama è semplice ma non il tessuto di emozioni, la voglia di svelare quel che spesso, troppo spesso si nasconde.

Sono le prime scene di un testo capace di conquistare grazie non solo alla bellezza del linguaggio, ma alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze delle loro incapacità di capire se stessi e gli altri.

La vita in tutte le sue sfaccettature per piantare uno specchio nel cuore a tutti i genitori di un figlio adolescente.

Piero Maccarinelli con regia aiuto regia costumi dramaturg suono produzione

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