#MDO Magazine | Maggio 2021

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#MDO

Numero 05 | MAGGIO 2021

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© MARCO D’OGGIONO PROSCIUT TI


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INDICE #MDO MAGAZINE - MAGGIO 2021

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I PREAFFETTATI IN BUSTA

LO SAPEVATE CHE..

8 MACCHERONI ALLA ROSSINI dello Chef Prandi **

10 PIC NIC FUORI PORTA CON #MDO I must have

Le curiosità di MDO

16 STORIE DA GUSTARE MDO incontra Ketty Magni


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I PREAFFETTATI IN BUSTA DA CONSUMARE ANCHE FUORI CASA Finalmente le giornate si sono allungate e si può stare all’aria aperta a godere della bella stagione, della natura e della bellezza di una gita fuoriporta. Che sia al mare, al lago o in montagna, l’importante è trascorrere le giornate in compagnia di amici e famiglia e sfruttare il più possibile il tempo a disposizione, dopo mesi in cui non si è potuto farlo. Per coronare la giornata perfetta, non può mancare il pic-nic della tradizione. C’è chi porta le intramontabili torte salate, focacce o pizzette e chi invece si diletta nella preparazione di elaborati fingers food per deliziare anche i palati più fini. Quello che è certo è che il salume non può mai mancare in un pranzo all’aperto che si rispetti! In purezza, tagliato a fette, come farcitura di un bel panino in montagna o di una gustosa torta salata al mare.

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Per questo, Marco d’Oggiono Prosciutti propone preaffettati in pratiche vaschette in ATM che ne conservano tutta la freschezza, il gusto, l’aroma e il sapore. Le vaschette sono affettate quotidianamente e rigorosamente a mano, per garantire lo stesso profumo e lo stesso sapore che si trova dal salumiere. Sono disponibili mono prodotto - dal Prosciutto Crudo Marco d’Oggiono® alla Bresaola di Chianina, dalla coppa dolce, alla Collinetta® e alla speciale pancetta cotta e leggermente affumicata - oppure anche in comodissime confezioni miste, per avere un tagliere di salumi vario ed accontentare i desideri di tutti.

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BRESAOLA LA DOLCE CHIANINA®

ARROSTO DI VITELLO

BOLOGNA AL PISTACCHIO

COPPA DOLCE LEGATA A CORDA

PROSCIUTTO COTTO ANTICA RICETTA

PROSCIUTTO CRUDO DOLCE

CURATELLO

GRANARROSTO DI TACCHINO

BRESAOLA LA DOLCE TACCHINA®

LARDO CELTICO® ALLE ERBE

PANCETTA COTTA LA COLLINETTA®

SALAME DI COSCIA

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MACCHERONI ALLA ROSSINI INGREDIENTI PER 4 PERSONE 400 gr. di maccheroni rigati

ricetta dello chef Claudio Prandi **

3 l. brodo vegetale 1 pizzico di buccia d’arancio (meglio se buccia arancia amara grattata)

100 gr. di panna fresca 300 gr. salsa la tartufo 60 gr. parmigiano reggiano grattato 60 gr. gruviera grattato 40 gr di burro freddo Per la salsa al Tartufo 60 gr. di burro 40 gr. di parmigiano reggiano grattato 50 gr. di brodo vegetale 10 gr. di funghi secchi reidratati in acqua tiepida e poi tritati finemente 80 gr. di tartufo nero tritato fine 150 gr. di prosciutto cotto, Marco d’Oggiono Antica Ricetta, tritato fine 1 pizzico di spezie miste in polvere 8 noce moscata, chiodi di garofano, pepe bianco, cannella 1 piccolo mazzetto di odori freschi ben legati (foglie di prezzemolo, timo, salvia, maggiorana ed origano)

80 gr. di salsa di pomodoro fresco passata 100 gr. di panna fresca 2 bicchieri di champagne


PREPARAZIONE M e tte re t u tt i g l i i n g re d i e n t i liquidi (burro, brodo, Champagne, panna, salsa pomodoro, mazzetto aromatico) in una casseruola e lasciar cuocere a fuoco molto basso per circa 15 minuti, deve risultare abbastanza cremosa, ma non densa. Togliere il mazzetto aromatico, aggiungere il prosciutto cotto, i tartufi, i funghi e le spezie. Lasciare sobbollire per 5 minuti, aggiungere il parmigiano, verificare il sapore, coprire la casseruola e lasciare prendere sapore lontano dal fuoco per almeno 30 minuti. Mettere a bollire il brodo vegetale, quando bolle mettere la buccia

dell’arancia amara e la panna quindi i maccheroni e lasciare cuocere per circa 8/9 minuti, scolare il tutto. Prendere una pirofila leggermente imburrata, mettere uno strato di maccheroni, poi un po’ di salsa, cospargere con parmigiano grattugiato e gruviera, ripetere nuovamente uno strato di maccheroni, salsa e parmigiano e gruviera grattati. Finire con dei fiocchetti di burro, lasciare riposare 30 minuti poi infornare con forno già caldo a 180° per circa 20 minuti. Deve risultare gratinata di un bel colore dorato e non secca.

C R E D I T “ L A C U C I N A I TA L I A N A”

C R E D I T “ L A C U C I N A I TA L I A N A”

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IL PIC NIC FUORI PORTA CON #MDO Dopo mesi di chiusure e di pranzi e cene in casa, è finalmente arrivato il momento tanto atteso. La bella stagione porta con sé anche il piacere di stare all’aria aperta e di gustare un delizioso pic-nic fuoriporta. Come non innamorarsi di un prato, una coperta, una bottiglia di vino e splendidi finger food tutti da gustare con la famiglia e gli amici? Da tanti anni, da quando il tempo lo permette, il giorno per antonomasia del pic-nic, per tutta l’Italia è il lunedì di Pasqua, soprattutto a Roma dove la gita fuori porta è quasi sacra. Il pranzo sembra quello di Natale, molto ricco e abbondante di tutte le specialità del territorio, che riflettono la storia e le tradizioni.

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Il fascino del pic-nic ha preso tutti con entusiasmo, nessuno escluso: dalle star ai comuni mortali che si mostrano rilassati su una coperta con tovaglia e cestino per un indimenticabile déjeuner sur l’herbe. Proprio in questi giorni, anche la Regina Elisabetta II ha scelto di mostrare una foto a lei molto cara che la ritrae con il marito Filippo, proprio sull’erba del loro castello, in modo spontaneo, lasciandoci intuire che ci sarà sicuramente un gustoso sandwich pronto ad aspettarli. Del resto è nota a tutti la passione sfrenata degli inglesi per i pic-nic. Addirittura, sempre la Regina Elisabetta, ha da pochissimo deciso di aprire i giardini di Buckingham Palace per i pic-nic, tramite semplici prenotazioni online (dopo solo qualche ora già in over-booking). Vasta è la gamma di cibi da mettere nel cestino. Gli intramontabili come salumi, uova sode, frittate e cotolette nel passato erano perfetti per trasporto e consumo. Oggi con l’ausilio di contenitori più leggeri e moderni ogni pietanza può trasformarsi in un ideale piatto da pic-nic: pizze e focacce, torte salate, contorni, frutta, torte e crostate.

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Ora che si hanno a disposizione moltissime comodità e facilities, è facile realizzare un pic-nic (basti pensare alle aree pic-nic attrezzate per una grigliata). Il solo pensiero ci sembra meraviglioso, per l’esperienza felice che faremo insieme e per i prodotti buonissimi che potremo gustare. Il salume è sicuramente uno degli ingredienti fondamentali per organizzare un pranzo all’aperto, soprattutto se di qualità come quelli di Marco D’Oggiono Prosciutti.

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Le comode confezioni in ATM sono perfette da portare con sé in ogni occasione. Sono moltissime le varianti disponibili che preservano al 100% il gusto, l’aroma e il sapore dell’affettato tagliato fresco. Si può decidere di mangiarlo semplicemente in purezza, in un tramezzino gourmet o in un classico panino. Immancabile anche come ingrediente di una saporita torta salata o come farcitura della pizza. Perfetto anche in alcuni primi piatti o di insalate fredde. Ma dove organizzare il pic-nic perfetto? Quello che è certo, è che in Brianza ci sono moltissimi luoghi meravigliosi dove poter fare una gita fuoriporta durante il week-end in famiglia o con gli amici. Il Parco di Monza è, ad esempio, il luogo ideale dove poter fare una passeggiata in tranquillità e nel verde, dispersi nella natura, pur restando in città. Moltissime le aree pic-nic presenti tra piante e fiori di ogni tipo. Vicino al Laghetto dei Sospiri si trova anche un campo da bocce per chi vuole dilettarsi con uno sport diverso dal solito. Ci sono zone più o meno romantiche, più o meno nascoste nel verde. Sicuramente tutte bellissime da scoprire a piedi e perfette per una pausa pranzo all’aperto. #MDO MAGAZINE | MAGGIO 2021 | PAG. 12


Un’altra meta da pic-nic molto ambita è il lago di Como, come la spiaggia di Abbadia Lariana, facilmente e comodamente raggiungibile in auto. Ci sono anche diverse zone attrezzate dove poter trascorrere una bellissima giornata, tra un tuffo e un boccone. Il piacere del contatto con la natura, unito alla partecipazione degli amici o della famiglia, rende il pic-nic un momento conviviale perfetto e irrinunciabile. Non dimentichiamo i bellissimi laghetti brianzoli che all’interno del triangolo lariano spiccano come perle azzurre di straordinaria bellezza. Il meraviglioso Percorso Vita che abbraccia il lago di Oggiono-Annone si dischiuderà in incredibili viste mozzafiato, senza richiedere grandi sforzi. Nei prati e nei boschi troverete spazi adatti per un delizioso pic-nic in relax.

Bellissima destinazione di pic-nic e camminate sono i due parchi regionali di Montevecchia e del Monte Barro. In entrambi sono disponibili tanti sentieri adatti a tutte le scarpe, che portano ad ammirare i luoghi più caratteristici e bellidi questi importanti parchi regionali. Dove poter fare il pic-nic? Dappertutto! Una distesa di prati e boschi, è a disposizione di chiunque voglia fermarsi per un pranzo all’aria aperta. Attenti a non farvi rubare il cibo dagli animali che popolano il parco: tassi, scoiattoli, faine.

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BOX APERITIVO #MDO: MUST HAVE PER IL PIC NIC

NOVITA’

NOVITA’

SPRING BLOSSOM

ZONA GIALLA

- 1 confezione in ATM di Prosciutto - 1 confezione ATM Degustazione crudo dolce Marco d’Oggiono Marco d’Oggiono® da 120gr circa 100gr con Prosciutto crudo dolce Marco d’Oggiono, Coppa legata a corda, - 1 confezione ATM di Pancetta Salame di coscia cotta La collinetta 100gr - 1 mignon piccante DIAVOLINO - 2 birre profumate (Brown Ale e IPA) dai sapori fruttati e frizzanti perfette per la primavera HERBA MONSTRUM - 1 confezione di patatine fiammifero Patatas Nana - 1 confezione di chiacchiere di Bologna

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- 1 confezione in ATM di pancetta arrotolata dolce 100gr - 1 mignon affumicato Carbonella - 2 cocktail di mr. Bubble: SICILIAN MULE e MOSCOW MULE - 2 fette di garnish essiccate -1 confezione da 30gr di Chiacchiere salate di Bologna -1 confezione di chips fiammiferi 70gr PATATAS NANA


BRIANZA FEST

IL MILANESE

- 1 confezione ATM Degustazione Marco d’Oggiono con Prosciutto crudo dolce Marco d’Oggiono, Coppa legata a corda, Salame di coscia da 120gr

- 1 confezione ATM Degustazione Marco d’Oggiono® da 120gr circa con Prosciutto crudo dolce Marco d’Oggiono, Coppa legata a corda, Salame di coscia

- 1 confezione ATM di Bologna al pistacchio da 100gr

- 150gr di Rosa di Bosco® Marco d’Oggiono

- 1 Mignon di coscia da 70gr

- 2 cocktail AMERICANO di MISTER BUBBLE ORIGINALI

- 2 birre artigianali locali di Herba Monstrum, una più chiara e leggera MUSA e una più decisa e aromatica TATANKA da 33CL ciascuna

- 1 confezione da 30gr di Chiacchiere salate di Bologna - 1 confezione di chips fiammiferi 70gr PATATAS NANA

- 1 lattina di patatine a fiammifero di PATATAS NANA 70gr - 1 confezione di chiacchiere fritte bolognesi 30gr

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Io non sono MARCO è l’affermazione ribadita a voce e qui anche scritta, che Dionigi Spreafico, titolare di MARCO D’OGGIONO PROSCIUTTI, ripete spesso. Dionigi, infatti, viene chiamato di sovente Marco da chi immagina che Marco d’Oggiono rappresenti il nome e cognome del titolare del Prosciuttificio e non un logo dell’azienda. La cosa di per sé non gli dispiace più di tanto. Marco è un bellissimo nome, anche meglio francamente del più desueto Dionigi, se non fosse che mai e poi mai si vorrebbe mancare di rispetto attribuendosi il suo nome, a Marco d’Oggiono, grande pittore quattrocentesco, uno fra i migliori allievi di Leonardo da Vinci. Si ricordi che Marco d’Oggiono è sempre stato presente nella mente e nel cuore degli Oggionesi, che è rappresentato anche nello stemma comunale di Oggiono, dove la tavolozza del grande artista sovrasta le onde del lago, che riempiono la parte inferiore dello stemma stesso.

Marco d’Oggiono è senza dubbio il più grande pittore non solo di Oggiono ,ma dell’ intero lecchese. La scelta di questo nome per il Prosciuttificio è stata fatta molti anni orsono dai fondatori, Angela e Luigi, sull’onda di un orgoglio tutto oggionese, che rendeva omaggio al famoso artista intitolando a suo nome varie attività locali culturali e non. E’ così’ che ad Oggiono si sono avute nel tempo una Trattoria Marco d’Oggiono, una Corpo Musicale Marco d’Oggiono , una Scuola Marco d’Oggiono, ed appunto un Prosciuttificio Marco d’Oggiono. Dionigi Spreafico spera che Marco d’Oggiono, che ha reso famoso nel mondo il bel paese brianzolo, si conforterà pensando che da un lato ci sono gli artisti che producono opere che sono cibo per lo spirito e dall’altro chi come il Prosciuttificio Marco d’Oggiono produce solo….cibo per il corpo. Si auspica che il grande artista Oggionese intraveda nella tecnica sapiente dell’artigiano un parallelismo con il mondo dell’arte. L’importante è recuperare una convivialità in cui pensiero e sensi si valorizzino, aiutandoci a gustare la vita…in gran forma. #MDO MAGAZINE | MAGGIO 2021 | PAG. 17


STORIE DA GUSTARE

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Marco D’Oggiono Prosciutti INCONTRA Ketty Magni Raccontaci un po’ di te Sono nata il 29 giugno di un anno pari, nell’operosa Brianza, in una casa affacciata su infiniti campi di grano macchiettati da papaveri e fiordalisi. Ho imparato a camminare lungo le rive del lago di Como, dove ancora oggi mi ispiro per scrivere le mie opere letterarie. Mi chiamo Maria Cristiana Magni, ma i miei genitori mi hanno soprannominata familiarmente Ketty, che è diventato il mio pseudonimo di scrittrice. E “nomen omen”, un nome un destino, ho dato avvio a un nuovo genere della narrativa italiana, con i miei romanzi storici a sfondo culinario. Biograf ie di personaggi, che hanno lasciato un segno indelebile nella storia e nel panorama culinario. Per lo stile scorrevole che caratterizza la mia prosa e per l’ambientazione legata all’acqua sono definita “la scrittrice dal taglio liquido”. I miei libri, ricchi di aneddoti e di curiosità, sono pieni di ingredienti emotivi, pagine sensoriali che esaltano il gusto e avvicinano piacevolmente il lettore alla materia storica. Ho curato uffici stampa e firmato centinaia di articoli. Insegno scrittura creativa. Dal 2021, collaboro per la rubrica culturale del Corriere Vinicolo. Opere letterarie Gli incontri nel periodo universitario con autori famosi, tra i quali gli scrittori di lago Piero Chiara e Giuseppe Pontiggia, mi hanno trasmesso la passione per la scrittura. Nel 2006, ho pubblicato la mia opera prima Riflessi (Serarcangeli) e l’anno successivo Il pontile sul Lario (Bellavite), romanzi ambientati lungo le rive del lago di Como. Nella collana Tesori di Lombardia coautrice con Domenico Flavio Ronzoni ho pubblicato La ghiacciaia di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno (Bellavite), e con Fiorenzo Barindelli il volume bilingue Love for Swatch (Bellavite). Poi, mi sono dedicata al romanzo storico, mia vera passione, con Teodolinda il senso della meraviglia (Bellavite), la regina dei Longobardi, e Adelaide imperatrice del lago (Bellavite), patrona dei battellieri e dei barcaioli, volumi con prefazione di Pier Franco Bertazzini, storico e già sindaco di Monza. Ho collaborato con il critico d’arte Luciano Caramel per la stesura del catalogo 1000 artisti a Palazzo (Giorgio Mondadori), relativo all’omonima mostra, che #MDO MAGAZINE | MAGGIO 2021 | PAG. 19


ha coinvolto centinaia di artisti provenienti da tutto il mondo. Nel 2011, ho pubblicato Il principe dei cuochi (Cairo), con prefazione di Gualtiero Marchesi, che racconta la storia di maestro Martino, capocuoco alla corte sforzesca a Milano, poi a Roma a servizio dal patriarca di Aquileia, Ludovico Scarampi Mezzarota soprannominato cardinal “Lucullo” per i sontuosi banchetti. Ho continuato il filone storico culinario con Il cuoco del Papa (Cairo), vicenda romanzata di Bartolomeo Scappi, autore dell’Opera, trattato culinario di epoca rinascimentale. Durante Expo Milano 2015, ho presentato Arcimboldo, gustose passioni (Cairo), appassionante biografia dell’artista milanese, simbolo della manifestazione universale, e ho realizzato il relativo book trailer con la regia di Angelo Guarracino. In occasione del centocinquantesimo anniversario di Gioachino Rossini, un gigante della musica e un artista della buona tavola, ho partecipato a prestigiosissime celebrazioni e il mio romanzo Rossini, la musica del cibo (Cairo) include ricette autografe del compositore o a lui dedicate. In base all’esperienza di scrittrice e di docente, nel 2018 ho pubblicato Manuale di scrittura creativa (Bellavite). Nel 2020, Artusi Il bello e il buono (Cairo) ripercorre la straordinaria vita di Pellegrino Artusi, considerato il padre della cucina italiana, nel bicentenario della nascita. I miei racconti sono inseriti in antologie e nel volume Brianzoli per sempre (Edizioni della Sera), descrivo il mio territorio natio con Il treno delle sette. Come ho pensato alle mie opere Scrivere mi procura gioia e mi mette in relazione con le altre persone, così come cucinare e degustare pietanze prelibate, bere un buon bicchiere di vino, abbracciare gli alberi e camminare nel rispetto della natura. Le mie opere sono il frutto di un lavoro meticoloso di ricerca e di uno studio appassionato, che uniscono la mia passione culinaria e il senso di ospitalità con la materia storica e letteraria. L’amicizia con molti cuochi e produttori alimentari mi ha avvicinata ulteriormente al mondo della gastronomia. Con spirito patriottico ho cercato di valorizzare il nostro Belpaese attraverso pagine di scrittura, off rendo il mio contributo. Sono convinta che, come sosteneva il letterato umanista Bartolomeo Sacchi detto il Plàtina nel suo trattato di dietetica Il piacere onesto e la buona salute. De honesta voluptate et valetudinem, occorra mantenere sempre un buon equilibrio tra mente e corpo. Godere del cibo è un piacere onesto. Ricordo vivamente l’incontro con un direttore editoriale a Milano, che apprezzando il mio manoscritto Il principe dei cuochi mi disse: #MDO MAGAZINE | MAGGIO 2021 | PAG. 20


“Intendi forse inventare un nuovo genere letterario?”. E io candidamente gli risposi di sì, credo che il destino di ognuno di noi sia già scritto, non ci resta che seguirlo. I miei libri sono legati tutti da un fil rouge, che i lettori possono individuare in un divertente gioco letterario. Qual è il tuo piatto preferito? Per un’amante della buona tavola come me, gustare pietanze prelibate è una ragione di vita, anche quando mangio un panino imbottito, una piadina, una pizza, una fetta di torta. Da autentica brianzola, ho mantenuto viva la tradizione del pranzo domenicale, che risulta più abbondante e festoso con i familiari riuniti all’insegna della convivialità. Amo i primi piatti, che mi trasmettono una sensazione di sazietà e se ben conditi risultano un piatto unico. I dolci al cioccolato e la torta paesana servono per soddisfare la mia innata golosità e, finire il pasto in gloria con un bicchiere di spumante. Per il quotidiano, opterei per un risotto con salsiccia e zafferano (ul ris giald, nel nostro dialetto). Per un giorno di festa, invece, sceglierei i raffinati maccheroni alla Rossini, che il compositore preparava amorevolmente e “adagiava in una casseruola come un bimbo nella culla”, e che oggi il mitico chef Claudio Prandi sa cucinare divinamente. Qual è il tuo prodotto MDO preferito? E’ una scelta ardua, da tempo sono una grande estimatrice dei vostri prodotti alimentari di eccellenza che puntano sia a mantenere viva la tradizione, che all’innovazione. Il prosciutto crudo Marco D’Oggiono, riconosciuto ufficialmente Prodotto Tradizionale Lombardo, resta in ogni caso il mio salume preferito. Lo abbino a una semplice fetta di pane, a formaggio e uova, a verdure e carne. In estate, la stagione della frutta, lo degusto con melone, pesche gialle e fichi, o in altre stagioni con mele, pere e uva. Vi raccomando, non spargete la voce che sono una brava cuoca, altrimenti tutti vorranno venire a cena da me e non avrò più tempo da dedicare alla scrittura!

www.kettymagni.com

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