#MDO
Numero 03 | Dicembre 2020
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© MARCO D’OGGIONO PROSCIUT TI
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INDICE #MDO MAGAZINE - DICEMBRE 2020
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REGALO LAST
SPIEDINO DI COTECHINO VANIGLIA SU PANE IN COCOTTE CON ZUPPA DI CIPOLLE E CECI
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LA STORIA DELLO ZAMPONE
ANTIPASTO ALL’ITALIANA Prosciutto Crudo MDO e insalata russa.
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Contiene: LA MAGIA DI MARCO D’OGGIONO
I SALUMI DA PENTOLA
LA STORIA DELLO ZAMPONE Ad avere l’idea di insaccare la carne di maiale nello zampetto la tradizione vuole che siano stati gli abitanti di Mirandola nell’ anno 1511. In quel tempo le truppe del papa guerriero Giulio II (quello della Sistina di Michelangelo) assediarono la città, che era fedelissima ai francesi. Si racconta che in quel drammatico frangente, gli abitanti, pur di non lasciare al nemico i maiali rimasti, li uccisero. Ma consumare tutta quella carne in tempi brevi era pressoché impossibile, così ecco l’idea: conservarla. Non avendo altro, pensarono di adoperare la pelle delle zampe anteriori dei maiali come contenitori e per introdurla la tritarono. Poi l’ avrebbero cotta al momento opportuno. Benché fosse inverno, per conservarla vi unirono molte spezie, com’era in uso nella cucina rinascimentale. Era nato l’antenato del nostro zampone. Ancor oggi per lo zampone, si macina la polpa magra con cotenne, orecchie, musetto, lardo duro e pancetta. Si aggiungono le spezie, il sale e poi si insacca il tutto nella cotenna della zampa anteriore, opportunamente trattata. Ovviamente ogni produttore usa per la concia la sua ricetta segreta miscelando profumi, spezie ed aromi in modo personale e secondo la tradizione del luogo. Come spesso accade con prodotti scoperti per caso, lo zampone era così buono, così invitante che da un’ escamotage di guerra si trasformò in una tradizione importante, che ha varcato i confini mirandolesi, rimanendo negli anni un ever green portafortuna. Si dice infatti che mangiato a Capodanno porti fortuna perché col suo zampino il maiale, animale simbolo dell’abbondanza, della fecondità e del benessere, “gratta” la fortuna. AGNESE S. #MDO MAGAZINE | DICEMBRE 2020 | PAG. 7
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#MDO MAGAZINE | DICEMBRE 2020 | PAG. 9
SPIEDINO DI COTECHINO VANIGLIA SU PANE IN COCOTTE CON ZUPPA DI CIPOLLE E CECI 4 cipolle piccole bionde INGREDIENTI
125 g di ceci pronti all’uso
per 2 persone
1/2 bicchiere di vino bianco
Per il pane
olio evo, sale e pepe q.b.
220 g di farina tipo 1 50 g di fiocchi d’avena 30 g di semi di lino
1 cotechino Vaniglia Marco d’Oggiono
30 g di noci sgusciate 20 g di lievito in polvere
1 peperone rosso grigliato
100 ml di latte
1 peperone giallo grigliato
100 ml di olio evo
qualche fungo champignon sott’olio
acqua tiepida q.b. 1 cucchiaino di sale 1 cucchiaino di zucchero Per la zuppa 2 spicchi d’aglio 600 ml di brodo di verdura la scorza di mezzo limone
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PREPARAZIONE Preparate il pane: in una ciotola mescolate tutti gli ingredienti ed aggiungete il lievito per ultimo. Impastate fino ad ottenere un impasto l i s c i o e d o m o g e n e o. L a s c i a te l o riposare 1 ora e mezza e poi dividetelo in due parti e mettetelo in due cocotte precedentemente oliate. Incidete la superf icie con dei tagli leggeri e cuocete a 200° per 30 minuti .
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Cuocete il cotechino: toglietelo dal sacchetto. Copritelo con abbondante acqua fredda, portatelo lentamente a bollitura. Deve sobbollire dolcemente per circa due ore. Lasciatelo riposare 10 min nel suo brodo a fuoco spento. Preparate la zuppa di cipolla: in un tegame rosolate l’aglio in due cucchiai di extravergine, sale e pepe. Aggiungete le cipolle tagliate f inemente e la scorza di limone.
Sfumate con il vino, aggiungete il brodo di verdura e cuocete f ino a rendere le cipolle belle morbide, aggiungete i ceci precedentemente sciacquati e scolati. Cuocete qualche minuto mescolando bene. Togliete l’aglio, regolate di sale e fate intiepidire. Formate gli spiedini: tagliate il cotechino a fettine spesse circa 2 cm. Inf ilzate le fettine di cotechino con gli spiedini alternando con fettine di peperoni rossi e gialli e gli champignon interi. Trasferite le pagnotte su un tagliere, eliminate le calotte e svuotatele della mollica (tenete tutto da parte per altre ricette). Versate in ogni pagnotta la zuppa di ceci e cipolle con un po’ del suo brodo. Ultimate con un giro di extravergine e qualche aroma fresco. Servite ogni pagnotta aperta con il suo spiedino di cotechino Vaniglia Marco d’Oggiono.
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#MDO MAGAZINE | DICEMBRE 2020 | PAG. 13
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W L’ANTIPASTO ALL’ITALIANA Non è Natale senza antipasto E’ l’antipasto all’italiana che ancor oggi, nella stragrande maggioranza delle case italiane dà l’avvio al pasto più importante e ricco dell’anno : il pranzo di Natale! Più che una ricetta è un insieme di prodotti, di ricordi, di affetti, di tradizioni, di momenti speciali – ed ogni casa ha i propri. Un tempo prepararlo era la piccola cerimonia che segnava un momento di festa, ma ancor oggi organizzarlo nell’intimità domestica ha un significato che va ben oltre l’insieme dei salumi e dei sott’aceti che lo compongono. E’ una rievocazione, quasi una celebrazione di Natali passati, mai dimenticati – perché tutti se ci soffermiamo un attimo, ci ricordiamo Natale per Natale tutti i Natali della nostra vita… Come scordare la preparazione dell’antipasto dei Natali della nostra infanzia? Scenette famigliari. Cosa si prova lo sappiamo. A tutti è capitato di aprire un pacchetto f resco di salumeria. Curiosità intorno, colori e profumi intuiti: l’affettato misto è l’insieme di quelle sensazioni prima ancora che un insieme di sapori misti, ancestrali e graditi. La nonna metteva sempre la galantina , accomodandola con le sue mani ossute sul piatto ovale con le fette piegate a metà. Il nonno invece voleva sempre il salame tagliato a coltello dello spessore giusto… e ne faceva una questione d’onore : no no, non così un po’ più grosso si taglia il salame. La mamma metteva sempre il prosciutto cotto perché piace ai bambini ed il prosciutto crudo , quello dolce come il Marco d’Oggiono che piace tanto
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a tutti. Anche la coppa non mancava mai , ma piaceva solo ai grandi. Poi il ricordo dei sott’aceti: venivano religiosamente scolati e messi ognuno in una ciotolina. Le ciotoline erano molto graziose ed apparivano raramente sulla tavola. Le olive verdi perché piacciono allo zio, i carciofini, scolali bene come i funghetti che hanno l’olio. Invece i cetriolini venivano incisi per creare un ventaglietto ed anche i bambini si cimentavano a farli, sembrava facile, alla mamma venivano così bene! Non dovevano mancare le alici in salsa piccante ed i riccioli di burro. Ricordate, diceva mia mamma: burro freddo e ferro caldo così si arricciano bene! Poi arrivava immancabile il piatto di insalata russa, preparato il giorno prima e decorato coi famosi ventaglietti di cetriolini e rombetti di peperoni rossi oltre a fette di uova sode e foglie di prezzemolo. Sembrava una preparazione super raffinata. Non c’era antipasto all’italiana senza la compagnia della sua bella insalata russa. Comprata o fatta in casa, mayonese inclusa e decorazione handmade, era buonissima e si abbinava perfettamente ai salumi. Non è cambiata , si abbina ancora alla perfezione coi salumi ! La mamma - le mamme- preparavano l’antipasto sempre con cura e buongusto, curavano le note cromatiche dei vari salumi , ed usavano un pizzico di estro, con un fiore, una fogliolina di prezzemolo, un ricciolo di burro per decorarlo. Volevano fare bella figura con questo piatto d’entrata che dava l’avvio al pranzo. Gli ultimi decenni hanno visto molti cambiamenti nella cultura gastronomica, molte sperimentazioni, la cucina si è fatta etnica e fusion ma, come dicevamo all’inizio, nella stragrande maggioranza delle case degli Italiani, il pranzo di Natale inizia con l’antipasto all’Italiana: abbondante, stuzzicante, colorato, appetitoso, non delude mai e …in cucina torna il piatto sempre vuoto. Difficilmente una portata riscuote il successo universale dell’antipasto all’Italiana!
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LA QUALITA’ E’ L’ANIMA DEI NOSTRI REGALI
TARTAN BOX CRU GOURMET
MEZZO CURATELLO IN CARTOCCIO
L’AUTENTICO IN TARTAN BOX
TARTAN BOX DI NATALE
IL CENONE
L’ESSENZA
LA SCORTA
LA STEVENADA
CARTOCCIO JUTA CRU OGGIONO
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BRIANZOLO SUPER TARTAN BOX
CARTOCCIO JUTA GOLOSO
CARTOCCIONE JUTA
DEGUSTAZIONE MDOP FOODBOX
L’APERITIVO
IL RUSTICO
CUBO BRIANZA
CARTOCCIO JUTA BRIANZOLO
CARTOCCIO JUTA TREVOGLIE
DOLCE PENSIERO
PENSIERINO
PENSIERO GENTILE
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IL CLASSICO
LA GRIGNA
LA COLLINA
TRE BONTA’
LO CHEF
I RISOTTATI
DEGUSTAZIONE MINI
IL GRISO
OGGIONO
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