QUI è tempo di Quintana / giugno 2019

edizione giugno 2019/

è tempo di Quintana

la Quintana guarda l’Europa

INSIEME PER FARE GR

GRANDE LA QUINTANA

FOLIGNO

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Luca Innocenzi / Rione Cassero vincitore della Giostra della Rivincita del 2018

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24/05/19

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Il saluto del Presidente dell’Ente Giostra della Quintana Abbiamo ancora negli occhi le splendide immagini delle Giostre del 2018 ed ecco già riaccendersi i riflettori per una nuova edizione della Quintana. Forse è proprio questa ciclicità la magia più bella di questa splendida Festa, il suo esserci sempre e comunque, la sua generosità nel concedere sempre una seconda chance, sempre una possibilità di rivincita. Il suo rigenerarsi continuo. Questa edizione 2019 segna anche l’inizio di un nuovo mandato degli organi statutari dell’Ente Giostra, un rinnovo che ha riguardato molti Priori e una parte significativa del Direttivo. In questa sede voglio ringraziare tutti i Magistrati e i Priori che, nel precedente quadriennio, hanno dato il massimo per l’organizzazione e la gestione della nostra Festa. Non sono parole di circostanza, ma il giusto riconoscimento a chi si è impegnato nel difficile compito di “governare” la Quintana e rimarrà, comunque, nella nostra grande famiglia “quintanara”. Allo stesso tempo voglio salutare e ringraziare il nuovo comitato centrale per il lavoro che sta facendo, una squadra di Priori e Magistrati compatta e affiatata che sta facendo un ottimo lavoro, mossa da una passione incondizionata per la Quintana.

Squadra che ha realizzato, pur se in pochi mesi, un programma, come potrete leggere in queste pagine, di assoluto rilievo e particolarmente ricco di eventi. Una programmazione incentrata sia su momenti ludici, ormai entrati nella tradizione, sia culturali.

La Quintana, infatti, non è solamente una grande festa di popolo, ma anche un importante momento culturale incentrato sull’ar-

te, la storia, la gastronomia. Il programma pone sempre di più la nostra Festa come un punto di riferimento per le altre manifestazioni similari. Anche quest’anno, infatti, la Giostra salirà alla ribalta nazionale grazie alle riprese che effettuerà la Rai e che verranno trasmesse, in una sintesi, su RAI 3 il 22 giugno. Un’ attenzione, quella della massima emittente televisiva nazionale, sicuramente non casuale e non scontata, ma frutto della crescita della Quintana, come manifestazione nel suo complesso, determinata dall’impegno di tutti quei soggetti, a partire dai 10 Rioni, che credono in essa.

Voglio concludere con un affettuoso saluto e ringraziamento al sindaco uscente di Foligno Nando Mismetti, proprio in questi giorni la città è, infatti, chiamata a scegliere il proprio governo per i prossimi 5 anni.

Quello tra Mismetti e la Quintana è stato un rapporto solido e sempre costruttivo. L’Ente Giostra, in questi anni, ha avuto la consapevolezza di avere nel palazzo comunale un vero “quintanaro” che ha sostenuto la nostra Festa con sincera passione. Allo stesso modo voglio fare i migliori auguri alla nuova amministrazione e al nuovo sindaco che verrà scelto dalla città, sicuro di trovare in questi un punto di riferimento che renda sempre più concreta quella frase impressa nei cartelli d’ingresso della nostra città, ovvero, “FOLIGNO CITTA’ DELLA QUINTANA”.

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23/05/18

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SOMMARIO

In Redazione

Si ringraziano per la cortese collaborazione

Manuela Marinangeli

Il direttivo dell’Ente Giostra Quintana Claudio Bianchini Guglielmo Castellano Daniele Falchi Giordano Granelli Luca Marinangeli Pier Luigi Metelli Vanessa Raiola Mauro Silvestri Marta Silvi

Magistrato responsabile alla Comunicazione

Alessio Castellano Magistrato Promozione e Risorse Economiche

Marco Bosano Fotografie

Giada Bollati Silvio Ceccarelli Gabriele Cirocchi Fausto Massini Claudia Paolini Vanessa Raiola Valeriana Sisti Stampa

Dimensione Grafica

Copyright © 2019

Ente Giostra della Quintana Design & Art direction

Carlo Crescimbeni Ufficio Marketing

Mosaico di Manuela Marinangeli

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Il saluto del Presidente dell’Ente Giostra

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Editoriale

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Insediamento del nuovo direttivo dell’Ente Giostra della Quintana

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Il saluto del Rappresentante dei Priori

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Giostra di settembre: Il Rione Cassero con un tempo da record conquista il Palio della Rivincita

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Il saluto di Nando Mismetti

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Il saluto di Antonio Tajani Presidente del Parlamento Europeo

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Quintana e turismo

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La Quintana su RAI 3

44

Dodici giornali sottobraccio

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La Quintana mantenga le sue radici e il legame con la città

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Addio al campo prove

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Correva l’anno...

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Bordeaux? No, Sagrantino!

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Il cinghiale

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I bambini incontrano la Quintana

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L’Allegoria della Concordia

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Le novità della Commissione Artistica

62

Palii di Giostra 2019

66

I Tamburini

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I 10 Cavalieri della Sfida

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Il Campo de li Giochi sempre più a “misura di cavallo”

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Il Corteo storico

86

Mille cuori un solo amore

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Le Dame di Giostra

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La Quintana on line

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Quintana Point

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Quintana Channel

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La Quintana è solidarietà

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Le Taverne

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Programma giugno 2019

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Ente Giostra Quintana organigramma

Editoriale La nascita di Qui è stata una sfida. E come in tutte le sfide, per affrontarla c’è stato bisogno di tanta passione, di un pizzico di audacia, di una squadra capace di creare qualcosa che ancora non esisteva e di metterci la faccia senza temere critiche. Una bellissima sfida che oggi possiamo dire di aver vinto. Ce lo dimostra chi sta leggendo questo scritto, chi andrà al Quintana Point a prendere la sua copia gratuita; ce lo dimostrano i tanti partners che hanno creduto e continuano a credere in questo prodotto editoriale e hanno scelto di utilizzare Qui come vetrina per le proprie attività. Qui è un grande successo che va condiviso. Un grazie va a Mauro Silvestri che, come responsabile della comunicazione nel 2012 ha reso possibile la realizzazione di questa idea, appoggiando, senza se e senza ma, la creazione di una nuova comunicazione che ha coinvolto tutti i settori dell’Ente Giostra Quintana; un altro grazie va al Presidente Domenico Metelli e ai magistrati incaricati Marco Bosano e Alessio Castellano, per la fiducia e per aver, ognuno nei propri settori di competenza, strutturato un nuovo percorso di comunicazione e promozione partendo dal lavoro svolto e potenziando, con capacità e determinazione, le tante idee ri-

maste nel cassetto; grazie al lavoro grafico di Carlo Crescimbeni, alle foto di Vanessa Raiola e a tutti coloro che hanno condiviso i propri pensieri con Qui: la vice Presidente Rita Barbetti, i magistrati Lucio Cacace, Simone Capaldini, Mauro Carboni, Maurizio Metelli, Arnaldo Radi, Luca Radi, il rappresentante dei Priori Andrea Ponti; grazie ai colleghi Claudio Bianchini, Guglielmo Castellano e Giordano Granelli, a Daniele Falchi, Luca Marinangeli, Pier Luigi Metelli e Marta Silvi. Un grazie per il loro prezioso contributo va al Presidente Antonio Tajani, al sindaco Nando Mismetti, al direttore di Rai 3 regionale Andrea Jengo e al caporedattore Giancarlo Trapanese. E grazie a voi, che state leggendo le nostre pagine che vi raccontano le grandi novità introdotte dai nuovi vertici dell’Ente: l’attenzione allo sviluppo turistico, la Quintana che si avvicina all’Europa, la comunicazione che si proietta sempre più sui social e un programma ricchissimo di appuntamenti che regalerà alla città di Foligno, ai turismo e agli avventori, un giugno strepitoso. Un buon lavoro a tutti i quintanari dell’Ente e dei Rioni che sanno creare ogni volta questa straordinaria magia. Noi vi aspettiamo a Foligno perché Qui è tempo di Quintana.

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Insediamento del nuovo direttivo dell’Ente Giostra della Quintana

Il 23 Gennaio si è svolta la cerimonia di insediamento del nuovo direttivo dell’Ente Giostra Quintana, seguita alle elezioni del Comitato Centrale. Andrea Ponti, il Rappresentante dei Priori, ha ringraziando “i Consigli rionali che hanno partecipato alla tornata elettorale e con grande maturità e intelligenza si sono accordati nella creazione di una squadra competitiva” e i “dieci eletti che si sono messi a disposizione senza esprimere richieste particolari se non la volontà di lavorare per la crescita della Giostra della Quintana”, per poi consegnare la prima chiave a Domenico Metelli, Presidente dell’Ente Giostra Quintana, che a sua volta ha affidato le altre chiavi a Rita Barbetti , vice Presidente, ai magistrati Marco Bosano, Lucio Cacace, Simone Capaldini, Mauro Carboni, Alessio Castellano, Maurizio Metelli, Arnaldo Radi, Luca Radi.

Un totale cambiamento nell’assetto dell’organico ai vertici della Quintana che vi vogliamo presentare.

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Sono nata nel piccolo paese di Leggiana, quindi non ho fatto da ragazzina vita “quintanara” nelle taverne dei Rioni, come invece hanno fatto i miei figli. Ricordo solo lo stupore e la meraviglia che ho provato quando ho visto per la prima volta il Corteo. Non credevo ai miei occhi, ricordo ancora con infinita gratitudine la maestra elementare che mi ospitò a casa sua proprio per farmi assistere a tanta bellezza. Gli anni sono passati, i miei figli si sono precocemente appassionati alla Quintana e mi hanno fatto conoscere, attraverso i loro racconti, il clima magico che si instaura nelle taverne. Ho cominciato a vedere anche la gara dei cavalieri, la loro abilità, l’armonia e la maestosità dei cavalli.

Quando sono stata nominata Assessore alla cultura, ho cominciato a partecipare, come di dovere, agli incontri dell’Ente Giostra, dei Priori e ho toccato con mano il lavoro e l’impegno disinteressato di tutti i Quintanari. Ora mi ritrovo con l’incarico di Vice Presidente dell’Ente, sono onorata e grata di questa investitura, cercherò di portare avanti soprattutto i progetti culturali e di integrazione sociale. Nei Rioni si svolge una attività altamente meritoria: tutti sono accolti e condividono tutto, non c’è distinzione né in base alla provenienza sociale, né in base al colore della pelle o della militanza politica. Si svolgono mansioni faticose con il sorriso sulle labbra, consapevoli di essere tutti indispensabili. Si condividono progetti di solidarietà che vedono lavorare tutti, uno a fianco dell’altro.

Io vorrei dare risonanza e valore a tutto ciò che si svolge al “chiuso”, alla responsabilizzazione e all’addestramento alla vita che si realizza nell’ambito delle taverne.

Rita Barbetti vice Presidente

Quando mi è stato chiesto un articolo di presentazione, istintivamente ho pensato: “Possibile che qualcuno nel nostro mondo non conosca i miei trascorsi quintanari?”. Sono 37 anni che faccio Quintana attiva, come popolano da sempre, come consigliere dal 1983, Vice Priore dal 1986, Priore dal 1999, rappresentate dei Priori dal 2010 al 2012, ed ancora economo, fino a pochi mesi fa. Sono stato membro della commissione statuto e mi sono reso sempre disponibile per consigli e suggerimenti legati al mio settore professionale, oltre che per il mio Rione Morlupo, anche per altri amici Priori.

Nel momento stesso in cui ho pensato “Rione Morlupo”, mi sono reso conto che invece la strada intrapresa come Magistrato dell’Ente Giostra Quintana è completamente diversa. Rappresentare e difendere gli interessi di un Rione vuol dire far parte di una famiglia che va tutelata nel bene e nel male, anche negli errori. Si è di parte, la famiglia si difende anche se il proprio figlio sbaglia, si ama in ogni caso. Alla fine il Rione si sente un po’ come proprio, come qualcosa che hai costruito a tua immagine e che devi tutelare a prescindere. Far parte dell’Ente Giostra Quintana invece, vuol dire difendere la propria città, la propria storia. E’ un’identità completamente diversa. Le caratteristiche richieste sono la professionalità, l’imparzialità, la pazienza e il bene comune. I problemi e le necessità sono amplificate, e molto spesso, tranne i pochi addetti ai lavori, il tuo operato non viene conosciuto o apprezzato. Ma tu sei lì ugualmente, tutti i giorni, perché la Quintana è la passione della tua vita, e vorresti vederla crescere ed apprezzare sempre di più. In questi pochi mesi con i miei colleghi abbiamo stravolto molte abitudini e consuetudini, abbiamo portato un po’ di mentalità rionale nell’Ente, stiamo cercando di riappropriarci della città nel rispetto degli impegni presi, e l’aria che si respira è quella della passione e dell’impegno. Non pensavo ma… mi piace! E nonostante qualcuno non sia d’accordo o si senta offeso, io continuo a pensare che un quintanaro che segue la sua passione e lavora per il bene della città gratuitamente, sacrificando tutto il suo tempo libero, comunque interpreti la Quintana, in ogni caso, è sempre migliore di chi non lo è.

Marco Bosano Responsabile alla Promozione e alle Risorse Economiche

Sono Magistrato dal 2003 e ho al mio attivo 55 anni di attività quintanara, di cui 40 passati ricoprendo cariche istituzionali. Sono stato Priore del Rione Pugilli per 23 anni e ho all’attivo 9 vittorie in Giostra, un primo posto nel 1991 nella Giostra Esordienti e nel 1994 nella Giostra in notturna denominata “Trofeo Quintana”. Inoltre posso vantarmi di aver cresciuto nella scuderia rionale Daniele Scarponi, Massimo Gubbini e Luca Innocenzi, i tre cavalieri più vittoriosi di questi ultimi anni. Sono orgoglioso di aver creato da Priore la prima scuderia e di aver dotato il rione di una struttura di proprietà.

Da Magistrato sono stato promotore della realizzazione della nuova pista di gara e del trasferimento dell’area box, creando una struttura di qualità. Recentemente su mia iniziativa, grazie all’aiuto di tutti i quintanari, l’Ente si è dotato di un’ambulanza veterinaria e, in questi ultimi giorni, di una pavimentazione in gomma per rendere ancora più funzionale la zona box e più sicuro l’accesso al Campo di gara. Per il futuro di questo mandato spero di convincere il Comitato Centrale a investire in una nuova scuola per cavalieri e a dotarsi di una struttura adibita a pista di addestramento e allenamento.

Lucio Cacace Presidente Commissione Tecnica

Simone Capaldini, agente di assicurazioni, 44 anni di cui 35 vissuti con la Quintana nel cuore. Dopo aver organizzato sfilate e quintanelle in bicicletta lungo le vie, in giovane età entro attivamente nel Rione Spada dove imparo tante attività manuali e morali. A 16 anni entro nel consiglio rionale per poi ricoprire il ruolo di economo prima e vie priori poi. Nel 2007 sono stato eletto Priore del Rione.

Alla fine del mandato sono a ricoprire la carica di consigliere. Nel 2015 vengo chiamato dai rioni per ricoprire la carica di magistrato dell’Ente Giostra Quintana e mi vengono affidate le deleghe alle manifestazioni collaterali e ai rapporti con i rioni. Lo scorso mandato mi ha visto impegnato in prima persona nell’organizzazione delle trasferte della Quintana a New York, all’Expo di Milano e al banchetto barocco del 2018, svolto a palazzo Trinci in collaborazione con il GAL. Confermato nelle ultime elezioni, proseguo il mio impegno per l’importante progetto scuola e la valorizzazione delle varie attività rionali.

Simone Capaldini Responsabile rapporto con i Rioni

ORDINE DEI

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Appassionato quintanaro, quasi 40 anni fa ho iniziato a frequentare la vita rionale; associato-contradaiolo del Rione Badia, dapprima Popolano, poi Tamburino, e, quindi, Responsabile di Commissione rionale e, da ultimo, Vice Priore; sono stato anche componente di Commissione presso l’Ente Giostra della Quintana. Svolgo la professione di Avvocato e dal 2003 sono iscritto anche all’Albo Speciale per il patrocinio in Cassazione e presso le altre giurisdizioni superiori, sono stato consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Perugia dal 2000 al 2004. Il consenso che ho avuto in occasione della recente elezione a Magistrato dell’Ente Giostra mi ha tanto emozionato: il raggiungimento di un traguardo così importante, per un quintanaro, rappresenta sempre un “sogno”. Assicurando il massimo impegno nello svolgimento del ruolo con spirito di servizio, l’auspicio è certamente quello di riuscire nella realizzazione dei progetti e nel raggiungimento degli obbiettivi. In particolare, per quanto riguarda il ruolo di Segretario Generale, auspico: la visione sistematica dell’organizzazione coordinata dei vari settori dell’Ente, e dei rapporti con i Rioni, i Priori ed i Consigli Rionali e con gli Uffici di Segreteria dei Rioni; l’uniformità dei metodi di adempimento delle formalità di segreteria ed economato; la corretta gestione di un modello organizzativo degli Affari generali dell’Ente secondo i criteri legali, statutari e regolamentari; la cura dei rapporti con le varie Commissioni e Comitati dell’Ente. L’impegno e la disponibilità, ripeto, sono assicurati e l’avvio dell’attività mi sta procurando grandi soddisfazioni; speriamo altrettanto per i risultati da raggiungere!

Mauro Carboni Segretario Generale

Ho 45 anni e sono un Avvocato, ho avuto la fortuna di nascere e crescere all’interno di un Rione.

Allo Spada ho ricoperto tutti i ruoli, a partire dal tamburino. E’ quello che ricordo con maggior nostalgia e anche oggi quando vedo un tamburo l’istinto di afferrare i pistilli è irrefrenabile. In età più matura sono stato segretario e vice priore e, infine, sono stato Priore del Rione Spada per otto anni.

Quest’ultima esperienza è stata estremamente significativa, anche sul piano personale. Oggi ho deciso di mettermi, ancora una volta, a disposizione della Quintana andando a ricoprire il ruolo di Magistrato con delega alle comunicazioni. Sostituire un “quintanaro” e grande professionista come Mauro Silvestri non sarà facile ma, sicuramente, ci sto mettendo il massimo impegno e tutta la passione che ho per questa nostra splendida festa. Gli obiettivi per questi 4 anni sono, prima di tutto, riuscire a confermare l’ottimo lavoro che è stato fatto, fino ad oggi. Vorrei cercare di rendere sempre più “social”, come si dice oggi, la comunicazione dell’Ente Giostra in massima sinergia con i Rioni restituendo il più possibile al popolo del web le emozioni che solo la Quintana riesce a regalare. Tra gli obiettivi c’è anche il massimo sforzo nella promozione della Foligno barocca come quadro entro cui si ascrive la Quintana, anche in un’ottica di promozione della città.

Alessio Castellano Responsabile Comunicazione e Rapporto con i Media

Ho ricoperto la carica di Priore del Rione Contrastanga fino al 2010, conquistando cinque vittorie di Giostra, numerosi trofei in attività sportive rionali e, non ultime, diverse vittorie nel Gareggiare dei Convivi. Nel Gennaio 2019 sono stato chiamato a ricoprire la carica di Magistrato dell’Ente Giostra Quintana con la delega di Economo. Ruolo di certo molto impegnativo, difficile e denso di responsabilità. Un percorso comunque che ho intrapreso con la massima serietà, con onesta, mettendo a disposizione tutte le mie competenze e conoscenze. L’obiettivo principale che mi sono posto nel prossimo quadriennio, insieme agli altri Magistrati, è quello di razionalizzare la situazione economica dell’Ente Giostra Quintana, ottimizzando le risorse, definendo le esigenze strutturali dello stesso Ente. Questo comporterà anche sacrifici e sarà possibile solo con l’aiuto di tutti i Priori in carica, di tutti i soci, ma soprattutto degli organi istituzionali, bancari ed imprenditoriali della nostra città, oltre che, ovviamente da tutto il popolo della città di Foligno. Grazie della fiducia accordatami e buon lavoro a tutti!

Maurizio Metelli Economo

Classe 1957. Nasce da mamma Silvana e papà Lamberto che sarà priore del popolo delle Conce.

Al rione Spada muove i primi passi nella Quintana e adolescente sfila come tamburino. All’età di 19 anni, insieme al gruppo dei suoi amici, passa al Rione Badia e lì rimane per tutta la sua vita.

Partecipa allo sviluppo della “nuova Quintana”, sotto la consulenza del Prof. Zama (storico di riferimento) si realizzano le nuove figure che comporranno la sfilata, prendono forma i popolani, inizia il teatro nel rione, costruisce insieme a tanti contradaioli la splendida taverna “dellu cuccugnau” dell’allora proprietà “Preziosi”, che ancora oggi viene utilizzata. E’ artefice del rientro nella Quintana dell’indimenticato cavaliere suo amico “Franco Ricci” e condivide con sua moglie Flavia l’impegno di quegli anni. Dopo la lunga storia rionale nel 2002 viene eletto all’Ente Giostra della Quintana come Magistrato, dove con delega al patrimonio, nel periodo post sisma, organizza e partecipa alla ricostruzione e alla sistemazione di tante sedi e taverne rionali. Ancora oggi, in continuità di tutto il lavoro svolto, segue e guida la nuova sistemazione dei locali per accogliere il Rione La Mora che dal 2016 è fuori sede per gli ultimi eventi sismici. Il suo sogno nel cassetto è quello di poter valorizzare corti, giardini e chiostre di cui è ricco il bellissimo Centro Storico e segnare eventi per frequentarli e farli conoscere. Una vita per la Quintana che ha accolto oltre la moglie Flavia i suoi figli Andrea e Jacopo e che accoglierà le sue nipoti Ludovica e… in arrivo. Quintana è, e Quintana sia, per sempre.

Un grande amore per questa manifestazione che rappresenta la città che sente sua. Un pensiero alle tante persone con cui ha condiviso questa storia, un ringraziamento particolare al Geom. Mirko Fusconi con il quale condivide da diversi anni tutto il lavoro da svolgere. P.S. Un consiglio a chi sta leggendo: SE GIA’ NON LO SEI, DIVENTA QUINTANARO, SE PROPRIO NON CI RIESCI, SOSTIENICI. Grazie Foligno, Grazie Quintana.

Arnaldo Radi Responsabile al Patrimonio

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La bellezza di Foligno risplenderà per sempre anche grazie alla sua Quintana, alla sua splendida festa barocca. Mentre penso questo, le fiaccole proiettano la luce tremolante e calda sui muri di pietra e le bandiere sventolano leggere proiettando l’ombra in movimento sulle mura antiche, quasi a segnare il tempo ai miei passi. Per la prima volta mi appresto a guidare l’organizzazione artistica di questa meravigliosa manifestazione e non nascondo di sentire un po’ di emozione, di sano timore. In questi mesi ho dedicato tempo a leggere, a pensare, a guardare e a progettare con tanti nuovi amici ed ormai mi sento un quintanaro da sempre. La Quintana è un susseguirsi incessante di bellezza, stupore e piccoli, splendidi dettagli; sento di poter contribuire alla crescita di tanta bellezza e per questo lavorerò alacremente con la splendida squadra che in questa sfida mi affianca.

“Fulginia Perpetuo Fulgeas”.

Luca Radi Presidente Commissione Artistica

Il saluto del Rappresentante dei Priori Andrea Ponti Ho accolto con grande piacere l’impegno come Rappresentante dei Priori, ho già ricoperto questa carica nel lontano 2013 e, da allora, molte cose sono cambiate nel mondo della Quintana che, ad ogni nuova edizione, diventa sempre più preziosa e ricca di contenuti: un meraviglioso gioiello seicentesco da preservare nonostante le insidie e la complessità dei tempi. Sono orgoglioso di rappresentare i dieci Priori soprattutto perché i direttivi rionali di questo nuovo mandato vantano la presenza di molti giovani che hanno deciso, per il bene del proprio Rione e di tutta la Manifestazione, di assumersi l’impegno istituzionale da Priori o Consiglieri, nonostante questi ruoli possano risultare molto gravosi in termini di lavoro e sacrifici. Un gruppo di quintanari coraggiosi che condivide con me l’amore quintanaro e che ha dimostrato, fin da subito, la giusta motivazione con lo scopo, comune, di realizzare una Giostra straordinaria. E’ a questi quintanari appassionati che dedico il mio saluto, promettendo che metterò a loro disposizione tutte le mie conoscenze e tutta la mia esperienza, per far sì che la collaborazione fra i Rioni porti alla Giostra della Quintana nuovo lustro e prestigio. Insieme potremo costruire una Manifestazione migliore nel segno di una, come cita il nostro indimenticabile Bando di Giostra, concordia ritrovata: dobbiamo ricordarci sempre che la Giostra rivive grazie alla determinazione e al lavoro che tanti volontari regalano a tutti i folignati per realizzare questo evento gioioso ed entusiasmante per la Città di Foligno.

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Giostra di settembre: il Rione Cassero con un tempo da record conquista il Palio della Rivincita Riavvolgiamo il nastro della memoria quintanara di nove mesi, e torniamo a quel settembre 2018 che, al pari del giugno precedente, si è chiuso con il sigillo trionfale di Luca Innocenzi. Un sigillo del tutto straordinario, sul quale sono state impresse, marchiate a “fuoco”, le cifre del nuovo record

di pista - 52’ 12” - grazie alle quali il Pertinace del rione Cassero è definitivamente entrato nella “hall of fame” della Giostra della Quintana. Una Giostra, quella di settembre 2018 per l’appunto, che non ha praticamente avuto storia.

Luca Innocenzi (già vincitore nella Sfida di giugno) ha affrontato le insidie settembrine del Campo de li Giochi, in sella a Giutto, con un piglio ancor più straordinario del solito e, con il conseguimento del record di pista fin dalla prima tornata, ha fatto capire a tutti che per quel pomeriggio, la partita era già

chiusa prima di cominciare.

Già…E gli altri? Al cospetto di un Luca Innocenzi (al sesto successo folignate della sua carriera) in quello stato di grazia, il resto della pattuglia quintana non ha potuto far altro che inseguire...A vuoto. Nulla da fare, infatti, sia per Pierluigi Chicchini del Pugilli che non è riuscito a portare Edward England sulla stessa scia di Guitto, ne per l’altro mostro sacro folignate, Massimo Gubbini del Croce Bianca, che ha fatto quello che poteva in sella alla non velocissima Lord Antani.

Anche il portacolori del rione Badia Cristian Cordari, con la sua Agnesotta, ha cercato di metterci una pezza, ma senza successo.

Un settembre 2018 da cestinare senza alcun indugio, invece, per il plurivittorioso Daniele Scarponi del rione Spada. L’Audace, che già veniva da un giugno amarissimo, ha completato il suo anno “horribilis” con una Rivincita decisamente sotto tono ed anonima, uscendo di scena nella seconda tornata per colpa di un bersaglio fallito.

Destino analogo per il Baldo del Morlupo Lorenzo Paci, anche lui tradito da un anello nel corso della seconda tornata.

Problema di anelli anche per Marco Diafaldi. Il Gagliardo dell’Ammanniti – scuola faentina – nella Giostra di settembre (come peraltro nel giugno precedente), si è dovuto arrendere di fronte ai bersagli. Ma la sua non è stata una resa solitaria; anelli fatali, infatti, per Riccardo Raponi del Contrastanga, e Stefano Antonelli giovane esordiente folignate del rione Giotti che, malgrado l’errore, si è comunque meritato la “standing ovation” del pubblico del Campo de li Giochi.

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La Rivincita di settembre, dopo la buona prova offerta a giugno, doveva essere la gara della svolta; invece, per Mattia Zannori, portacolori del rione La Mora, quel pomeriggio del 16 settembre si è trasformato in un incubo.

A causa di un infortunio occorsogli all’interno dei box prima della partenza della tenzone, il Generoso non ha potuto prendere nemmeno il via, e per il suo popolo è stato subito buio pesto. di Guglielmo Castellano

Grazie a tutto il mondo quintanaro!

Al termine del mio mandato da sindaco, voglio rivolgere un saluto e un ringraziamento particolare a tutti coloro - Presidente dell’Ente Giostra, i Magistrati, i Priori ed in particolare il Popolo della Quintana - che hanno contribuito, in questi anni, con il loro impegno quotidiano, allo svolgimento delle diverse edizioni della Giostra. In virtù di questa grande passione, la manifestazione è cresciuta e si è fatta conoscere a livello nazionale ed internazionale, con significative incursioni anche negli Stati Uniti. Foligno e la Quintana rappresentano un binomio indissolubile: c’è un rapporto identitario.

La città partecipa con emozione a questi appuntamenti che sono solo il coronamento di un lavoro che coinvolge tanti quintanari lungo tutto l’arco dell’anno. Giorno dopo giorno, con amore gratuito per la Quintana, tanti folignati hanno dedicato il loro tempo libero ad organizzare al meglio la festa della città. Ritengo che sia importante, per il futuro, mantenere il rapporto di proficua collaborazione tra amministrazione comunale ed Ente Giostra perché la manifestazione possa ulteriormente migliorare.

© 2019 McDonald’s. Immagini puramente dimostrative. Nei ristoranti aderenti.

Il Saluto di Nando Mismetti

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© 2019 McDonald’s. Immagini puramente dimostrative. Nei ristoranti aderenti.

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NOVITÀ

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Voglia di gelato? Voglia di McDonald’s®.

FOLIGNO - VIA FIAMENGA, 74

Il Saluto di Antonio Tajani Presidente del Parlamento Europeo Saluto il sindaco di Foligno Nando Mismetti, il Presidente dell’Ente Giostra Quintana Domenico Metelli, i Magistrati, i Priori, i consigli rionali e tutti i quintanari e tutti i folignati. Lo scorso 9 maggio, ho voluto celebrare con voi la festa dell’Europa perché sono convinto che nella Quintana possiamo ritrovare gli stessi valori di identità e di valorizzazione delle radici che sono alla base del processo di integrazione europea.

La vostra importante celebrazione non è “solo” folclore popolare. Nel nome, troviamo le radici romane, culla della cultura europea. Le prime testimonianze documentate dello svolgimento della Quintana risalgono alla discesa di Federico Barbarossa dalla Germania all’Italia. La Quintana è senso di appartenenza, è storia, è cultura, è il ricordo del lungo percorso verso l’Europa unita e in pace. Unione Europea e Quintana hanno una storia comune. La vostra affascinante rievocazione, come l’Ue, nasce dopo la seconda guerra mondiale.

Le vostre abilità e i vostri sforzi ne hanno fatto oggi un importante valore aggiunto per attirare turismo e creare ricchezza in Umbria. Il 26 giugno 2018, presso la sede del Parlamento europeo a Bruxelles, ho organizzato una Conferenza di alto livello per celebrare l’Anno europeo del Patrimonio culturale. In quell’occasione, l’Italia è stata protagonista. La vostra manifestazione è un patrimonio che voi folignati donate all’Italia e all’Europa. E’ tempo che anche la capitale d’Europa conosca il vostro “Campo de li Giochi”. Per questo voglio ribadire l’invito che vi ho fatto. Cari amici di Foligno, insieme porteremo la Quintana a Bruxelles!

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Il Presidente del Parlamento Europeo in visita a Palazzo Candiotti: “l’Europa e la Quintana hanno una storia comune, sono gemelle”

Il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani ha incontrato a Palazzo Candiotti il popolo della Quintana in occasione della festa dell’Europa, che ricorda la storica Dichiarazione di Schuman e segna l’inizio del processo d’integrazione europea con l’obiettivo di una futura unione federale.

Alla presenza del Presidente dell’Ente Giostra Domenico Metelli, del sindaco di Foligno Nando Mismetti, dell’onorevole Catia Polidori, dei Magistrati, dei Priori e degli sponsor dell’Ente Giostra, Tajani ha evidenziato l’importanza dell’Europa che ha evitato in questi settanta anni l’insorgere di guerre, ha rafforzato i rapporti commerciali

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ed ha permesso agli stati membri di competere con le altre grandi potenze mondiali, ribadendo il fatto che l’Europa serve a proteggerci laddove lo Stato, la Regione e il Comune non possono intervenire. Tajani ha trovato nella Quintana gli stessi valori di identità e di valorizzazione delle radici che hanno mosso i fondatori della Comunità Europea.

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Il presidente Metelli ha invitato Tajani a assistere alla Giostra e lo ha omaggiato della spilla d’oro che riproduce il Dio Marte.

NTI

La magia della Quintana sembra averlo catturato e, come ha sottolineato Metelli, Antonio Tajani “è entrato da Presidente ed è uscito da quintanaro”.

Quintana e turismo Uno dei temi particolarmente dibattuti durante la campagna elettorale delle amministrative è stato lo sviluppo turistico del nostro comune. I programmi dei candidati sindaco si sono incentrati sulle azioni del marketing turistico, sulla promozione delle manifestazioni che caratterizzano il territorio, sulla maggiore fruibilità di reperire informazioni all’interno della città.

La Quintana, pur permeata dai suoi valori e dalle sue tradizioni, si è sempre posta come tassello fondamentale per valorizzare la vocazione turistica di Foligno. Lo ha fatto in maniera concreta quando nel 2015 è arrivata all’Expo per rappresentare la regione dell’Umbria all’esposizione universale di Milano. Lo ha fatto varcando i confini continentali e portando la manifestazione di Foligno in parata al Columbus Day di New York.

Lo ha fatto in modo sistematico e programmato in questi ultimi mesi, proponendo azioni che hanno prodotto uno spiccato salto in avanti nella logica del turismo legato alla Quintana. Abbiamo già constatato di come la Quintana stia diventando una motivazione di vacanza per i viaggiatori che scelgono l’Umbria e le sue eccellenze (diversi biglietti per la Giostra sono stati acquistati dagli Stati Uniti dopo la trasferta a New York) e per questo l’Ente Giostra ha scelto di partecipare alla TTG Travel Expe-

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rience, la fiera internazionale del turismo di Rimini e ha stipulato, sotto la direzione dei Magistrati Marco Bosano e Alessio Castellano, accordi con l’agenzia di incoming UmbriaSi, con l’Associazione Guide Turistiche dell’Umbria e con l’aeroporto internazionale “San Francesco d’Assisi”. Inoltre, in prospettiva, si stanno studiando altre trasferte all’estero e una partnership continuativa con le strutture ricettive e alberghiere della città, affinché la Quintana sia presente con il proprio materiale divulgativo e promozionale tutto l’anno. Contemporaneamente, per migliorare l’accoglienza di turisti e avventori, si continua a sviluppare il progetto Quintana Point, punto d’informazione aperto tutti i giorni (fino a mezzanotte, festivi inclusi) durante il periodo della manifestazione. Inoltre si rinnova la presenza di uno speaker che, in lingua inglese, coadiuva la voce di Mauro Silvestri sia in Piazza della Repubblica per il Corteo e il Cerimoniale che al Campo de li Giochi per la Giostra, raccontando ai turisti stranieri le parti salienti degli eventi. In fine la Rivista Qui si è arricchita della cartina della città e di numerose informazioni dedicate a chi arriva a Foligno durante il periodo della Quintana. di Manuela Marinangeli

La Quintana alla Fiera Internazionale del Turismo di Rimini Ospite della Regione Umbria la Giostra della Quintana ha partecipato alla TTG Travel Experience, la grande fiera italiana ed internazionale dedicata al turismo che si è svolta nel centro fieristico di Rimini. La TTG favorisce la promozione del turismo mondiale in Italia e la commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo.

Una grande opportunità per la nostra manifestazione e per la sua internazionalizzazione. Nel desktop dedicato alla città di Foligno sono state presentate le brochure della Quintana con l’offerta turistica e le date del 2019. Lo spazio a noi riservato è stato visitato da tantissimi operatori e dal pubblico della Fiera che ha potuto gustare un pizzico delle spettacolari emozioni della Giostra della Quintana di Foligno.

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Accordo con UmbriaSì per lo sviluppo di pacchetti turistici Perseguendo l’obiettivo di promuovere un sempre maggiore sviluppo della nostra manifestazione, si è concluso un accordo con UmbriaSi per la realizzazione di pacchetti turistici dedicati. UmbriaSi S.c.a.r.l. nasce nel 2001 con l’intento di sviluppare una nuova formula di commercializzare l’Umbria, il Cuore verde d’Italia, attraverso uno staff altamente specializzato in grado di soddisfare le esigenze di tour operator e di agenzie di viaggi. L’accordo prevede la realizzazione di pacchetti turistici finalizzati a consentire ai viaggiatori interessati di vivere, non solo l’atmosfera magica della Giostra della Quintana, ma anche di conoscere i “tesori” della nostra città. La formula utilizzata consentirà ai turisti che sceglieranno di visitare Foligno nei giorni di Giostra di immergersi a pieno nell’atmosfera barocca, attraverso un’offerta non limitata agli appuntamenti classici del corteo storico e della Giostra, ma allargata a tutta una serie di esperienze finalizzate a concretizzare una conoscenza piena di Foligno.

Convenzione con l’Associazione Guide Turistiche dell’Umbria

La convenzione stipulata con l’Associazione Guide Turistiche dell’Umbria, presieduta dalla dott.ssa Maddalena D’Amico, dà il via ad un’altra importante partnership. L’Ente Giostra, tramite la collaborazione di guide professionali, si è posto l’obbiettivo di valorizzare sempre di più il patrimonio storicoartistico della città, troppo spesso sottovalutato. I gruppi turistici che visiteranno Foligno nei giorni di Giostra, ma anche negli altri periodi dell’anno, potranno conoscere i tesori barocchi con il supporto di personale abilitato e competente. Sono numerose le iniziative allo studio, in particolare è già stato programmato per venerdì 14 giugno, prima del corteo storico, un interessante “Percorso Barocco”, sempre a cura dell’Associazione Guide Turistiche dell’Umbria, che consentirà ai visitatori presenti in città, ma anche agli stessi folignati, un suggestivo viaggio nel barocco cittadino.La convenzione è estesa anche a tutti i Rioni che potranno così organizzare eventi finalizzati ad una maggiore conoscenza del proprio territorio rionale.

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La Quintana vola con l’aeroporto internazionale dell’Umbria

L’accordo di co-marketing concluso con l’aeroporto internazionale dell’Umbria “San Francesco d’Assisi” è un altro fondamentale tassello del progetto di promozione della manifestazione Lo scalo regionale, porta dell’Umbria per l’Europa, ha scelto la Giostra della Quintana di Foligno come biglietto da visita della nostra Regione. L’accordo, fortemente voluto dal Presidente dell’Ente Giostra Domenico Metelli e dal Presidente della SASE S.p.A. Ernesto Cesaretti, prevede tutta una serie di attività rivolte alla promozione della nostra manifestazione nei confronti dei tanti passeggeri in arrivo da Londra, Malta, Bruxelles, Tirana e Catania.

In particolare la presenza di materiale pubblicitario della Quintana nella zona degli arrivi, la campagna virtuale nelle pagine del sito dell’Aeroporto e nelle relative pagine ufficiali social. Oltre a degli eventi promozionali, nei giorni immediatamente precedenti le giostre del 2019, che si svilupperanno all’interno dell’area aeropor-

tuale “San Francesco d’Assisi”. Allo stesso tempo al Quintana Point sarà allestito uno spazio di promozione turistica per lo scalo regionale. Un accordo che pone, ancora una volta, la Giostra della Quintana di Foligno, grazie anche all’importanza del partner, come rappresentante d’eccellenza della regione Umbria. L’accordo di partnership con l’Aeroporto internazionale dell’Umbria va ad integrare una serie di operazioni di marketing territoriale per l’incoming, che sta realizzando il nuovo direttivo della SASE per l’anno 2019. Come porta di accesso al cuore dell’Italia, è a sostegno degli eventi e delle più importanti manifestazioni che gravitano intorno ad uno scalo fortemente rinnovato. Ricordiamo infatti che da circa due mesi sono stati completamente riconfigurati gli spazi dell’Aeroporto, rendendolo ancora più funzionale, sicuro e confortevole. È stata aperta una nuova sala d’imbarco e sono stati integrati i servizi ai passeggeri in transito, i quali hanno a disposizione due

bar, area bimbi ed allattamento, assistenza PRM e area amica per persone disabili.

Bancomat, free wi-fi e smoking area. Servizi di biglietteria, informazioni voli e informazioni turistiche. Lost and found, noleggio auto, servizio taxi e parcheggio gratuito per i primi 15 minuti. Tra le tante novità anche la business lounge e la galleria commerciale, quale vetrina delle eccellenze del territorio.

La Quintana su RAI 3 “Per la prima volta il gonfalone della Quintana entra in Rai”, ha detto con soddisfazione e gratitudine il presidente Metelli, sottolineando l’alto valore simbolico della conferenza stampa di presentazione del programma di giugno 2019 alla sede della Rai dell’Umbria.

Sono intervenuti, oltre al Presidente dell’Ente Giostra Domenico Metelli e i Magistrati Mauro Carboni, Alessio Castellano, Luca Radi, anche il direttore della sede Rai per l’Umbria Andrea Jengo e il capo redattore della Tgr Umbria Giancarlo Trapanese.

Una collaborazione, quella tra la Quintana e la Rai, grazie alla quale, per il secondo anno consecutivo, la giostra folignate salirà alla ribalta televisiva nazionale il 22 giugno su Rai 3.

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za alla comunità locale. Un impegno importante, cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi decenni, da parte di coloro che ne hanno la responsabilità esercitato con cura e dedizione, tanto nell’Ente Giostra quanto nei Rioni, perché ogni anno si rinnovi la complessità di una macchina organizzativa di dimensioni assai vaste e articolate.

Raccontare la rievocazione storica della Giostra della Quintana del 10 febbraio 1613, che dal 1946 si ripete a Foligno ogni anno a giugno e a settembre, non è una cosa facile. Ho dalla mia parte l’esserne stato direttamente partecipe grazie al Presidente Metelli e al Rione La Mora che in più occasioni mi hanno coinvolto, travolgendomi, in sensazioni che proverò brevemente a mettere in fila.

La prima: Festa di popolo, partecipazione piena e assoluta di persone di tutte le età dei suoi Dieci Rioni, eventi che scorrono per tutti i mesi dell’anno, grande lavoro e impegno a tutto tondo, competenze da acquisire e già acquisite messe a disposizione di tutti, in un incessante scambio generazionale. Un riverbero forte nel tessuto sociale, solidarietà e complicità fruttuose non solo alla Festa ma anche, perdonatemi, alla vita dell’intera città, nei processi d’identità, di riconoscimento e di appartenen-

La seconda: la Bellezza. Dei palazzi nobili che aprono i loro saloni, frutto di sapienti restauri realizzati negli anni, scrigno prezioso del barocco che merita comunque una visita, meglio durante la Festa, ma anche prima e dopo. Del Corteo, con i suoi 800 personaggi nei sontuosi abiti, curati nel rispetto assoluto della iconografia dell’epoca, frutto del lavoro di mani erudite e attente che ne fanno, io credo, la più grande raccolta sartoriale barocca esistente. Delle Donne, magnifiche, i cui costumi ne esaltano fascino e eleganza. Del Cibo delle dieci taverne rionali che raccolgono profumi e sapori di un tempo, allegra la gente e le buone bevute. Tutto questo, nelle quinte incantevoli delle strade e delle piazze del centro storico riportate al loro originale splendore.

La terza: la Giostra. La ricerca del binomio perfetto cavallo e uomo, proprio così, in quest’ordine. Non esiste un binomio che può essere dato per vincente prima, è il tracciato a otto e sono i tre anelli che via via rimpiccioliscono a stabilire la combinazione esemplare. Che quasi sempre non è quella delle previsioni. Al via cade il silenzio assoluto, solo gli zoccoli che volano e il dialogo sommesso tra cavaliere e cavallo. Il rumore metallico dell’anello infilato o che cade, il disappunto attutito in quest’ultimo caso. Poi, di nuovo silenzio totale rotto solo dal galoppo. Fino all’esplosione finale quando i giudici annunciano il binomio unico e vincente e il Rione esulta. Roba da cardiopalma.

Dopo l’edizione dello scorso anno, la Sede Rai e il TGR Umbria tornano a raccontare per quasi due ore questa edizione della Giostra della Quintana, la cui messa in onda è prevista a diffusione nazionale nella settimana successiva. La scelta della differita, cioè della registrazione dal vivo e del successivo montaggio, in casi come questo non è mai scelta secondaria. Anzi è il modo per esaltarne i contenuti, unire alla tensione della gara il racconto del prima e del dopo, anche pescando nell’enorme archivio delle Teche Rai. E’ lo stesso modello produttivo che utilizziamo nel Concerto di Natale dalla Basilica di San Francesco di Assisi, perché ci consente di recuperare ogni immagine e ciascun fotogramma che nelle produzioni in diretta inevitabilmente sfuggono, andando irrimediabilmente perdute. Sarà così anche quest’anno cercando di raccontare al telespettatore l’insieme e lo specifico, che sono poi gli elementi che costituiscono l’essenza della rievocazione storica, in un pubblico che premia sempre più la descrizione delle meraviglie d’Italia, cui la Rai si dedica con particolare e rinnovato impegno in questi ultimi anni.

Non ci mancano certo professionisti di livello, tra giornalisti, registi, tecnici di produzione e addetti alle riprese, così come risorse tecnologiche di qualità. Così come sarà necessario l’aiuto dell’Ente per comprendere meglio, per scegliere con cognizione, per confezionare un prodotto che catturi attenzione, rinnovandosi mano a mano che si svolge. Da parte nostra, come sempre accade quando raccontiamo la nostra Umbria, ci aggiungiamo sicuramente cuore e passione.

Mi resta soltanto un dubbio: Foligno Città della Giostra della Quintana o Giostra della Quintana Città di Foligno ?

Andrea Jengo Direttore Rai Toscana e Rai Umbria

Intervista a Giancarlo Trapanese capo redattore della Tgr Umbria Caporedattore questa differita della Giostra della Quintana è stata in realtà un ritorno, dopo molti anni. Come è cambiato nel tempo il rapporto del servizio pubblico radio-televisivo con questo tipo di manifestazioni?

Credo che la Tgr sia tornata ad assumere man mano il ruolo per il quale, in fondo, era stata pensata nel lontano 1979 e che svolse in effetti a pieno nei primi anni qundo aveva i programmi e non solo l’informazione lei cui regole, i cui tempi, non consentono approfondimenti adeguati. la valorizzazione del patrimonio culturale di una regione, la difesa delle tradizioni e dell’idendita’ credo siano compiti inderogabili

Il successo dello scorso anno ve lo aspettavate? Che obiettivo vi siete dati per questa edizione?

Personalmente ero abbastanza sicuro e ho cercato di trasmettere questa sicurezza anche a livello nazionale, nel senso che sapevo che un prodotto ben confezionato e stimolante poteva avere quel tipo di riscontro. Poi in realtà siamo andati anche oltre le aspettative m è solo un conferma Quanto lavoro c’è dietro questa differita?

Come sarà strutturata?

Diciamo intanto che complessivamente una trasmissione come quella che abbiamo impostato coinvolge non meno di 12 persone e diverse giornate di lavoro. La scelta della differita consente di puntare ad avere un contenitore nel quale poter inserire i momenti migliori, una storia parallela alla giostra, a far comprendere come questa gran-

de festa di popolo abbia un valore assoluto non solo per Foligno e per una Regione. Il corpo principale sarà ovviamente l’avvenimento agonistico curato come se fosse una diretta da Antonello Brughini e Luca Pisinicca. Gli approfondimenti, i servizi, e anche le scelte saranno seguite da Luciana Barbetti che ha conoscenza, professionalità ed esperienza della manifestazione. Il tutto coordinato dal regista di Roma e sotto il coordinmento di Gino Rinchi capoproduzione della sede Rai per l’Umbria. Ma per fare questo tipo di eventi è tutta la sede che si mobilita.

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Dodici giornali sottobraccio premio giornalistico dedicato ad Ariodante Picuti “Dodici giornali sottobraccio” è il nome del premio giornalistico dedicato ad Ariodante Picuti, indimenticabile Presidente Onorario della Giostra della Quintana di Foligno. L’iniziativa nasce dalla volontà dell’Ente Giostra di ricordare un personaggio fondamentale nella storia della grande Festa di Foligno ed è stata accolta con piacere dalla famiglia Picuti. Il premio, che avrà cadenza annuale, è organizzato dall’Ente Giostra, dal Comune di Foligno e dall’Ordine Regionale dei Giornalisti dell’Umbria. Il Comitato organizzatore è composto da Roberto Conticelli, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, Domenico Metelli, Presidente dell’Ente Giostra, Giovanni Picuti e Mauro Silvestri.

“Ariodante Picuti – ricorda Roberto Conticelli - aldilà dei propri meriti politici e sociali, è stato soprattutto un grande comunicatore dell’Umbria. Lo ha fatto attraverso la tradizione della Quintana, ma mai rinchiudendosi entro gli spazi, per forza di cose angusti, di un singolo evento e di una sola città. L’avvocato Picuti, che ogni mattina era solito acquistare dodici quotidiani e negli anni giovanili ha praticato anche il mestiere di cronista, ha celebrato l’Umbria nella sua interezza e lo ha fatto con il proprio agire e con l’esempio della propria esistenza. Con il mondo dell’informazione e con i suoi esponenti, Ariodante ha saputo mantenere nel corso dei decenni un rapporto dinamico e costruttivo fatto di spunti, incoraggiamenti e consigli, un’interlocuzione costante che ha positivamente contribuito alla crescita del territorio. Per questo – conclude - la Quintana, sua creatura prediletta, intende varare un Premio Giornalistico che tramandi la figura, i gesti e i pensieri di un grande umbro, appunto l’avvocato Ariodante Picuti”.

La consegna del premio “dodici giornali sottobraccio” è prevista per giovedì 13 giugno alle ore 17 presso la Sala d’Onore di Palazzo Candiotti.

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La Quintana mantenga le sue radici e il legame con la città

A colloquio con Cecilia Cristofori, sociologa, professoressa di Sociologia urbana e rurale presso l’Università degli Studi di Perugia Una cosa appare chiara. La Quintana non è una semplice rievocazione storica, è certamente una grande occasione di aggregazione e di costruzione di identità collettive, di conoscenza e di orgoglio : Lo dice Cecilia Cristofori nel lavoro “Giochi di città medie - La Quintana di Foligno: 1985-2015”, presentato in occasione del settantennale della manifestazione folignate che ha messo in comparazione due indagini sociologiche da lei effettuate a distanza di trent’anni. “Ciò che salta agli occhi è che è molto cresciuto il livello di appartenenza. Dall’ultima ricerca emerge che un 15% di quintanari sono alla seconda o terza generazione. Ciò significa che all’interno delle famiglie questa partecipazione è una tradizione che si va trasferendo. Un segnale di radicamento che possiamo dire sia oramai avvenuto”.

Un segnale del radicamento che è dato dalla crescita dei rioni stessi. “Certo, a partire dalla ristrutturazione delle sedi, che oggi funzionano in modalità diverse tutto l’anno ma che soprattutto in modo multiforme stanno avviando un proprio modo di stare dentro la Quintana. Lo vediamo dalla nascita dei musei dei rioni. Una cosa di non poco conto perché strutturando una memoria ti proietti nel futuro”. Cambiamenti, dunque, ma anche molte permanenze che possono essere intese anche in positivo “Si, - conferma la Cristofori - perché significa che si è strutturato un percorso dell’essere quintanaro. D’altronde oggi si entra nel rione molto presto, sicuramente prima rispetto a 30 anni fa. Oggi il primo ingresso si compie intorno agli 8-12 anni. Un fenomeno nuovo che ci fa sperare che questi ragazzi si possano radicare di più. Sarà interessante verificarlo negli anni futuri. Al contrario, oggi, non c’è più quella grande ondata di 15-16enni presente negli anni 80/90, in quanto unico modo di uscire la sera in tempo di Quintana. Oggi non c’è più perché ovvia-

mente a quell’età escono quando vogliono”.

Permanenze anche nelle modalità di organizzazione del rione ma anche innovazioni, dicevamo. “Certamente c’è stata una modernizzazione nello stare nei rioni, nel fare, nell’efficienza, quasi naturale in un momento in cui gli obblighi di legge impongono determinate norme. Mi riferisco in primis alle taverne e alle norme che hanno reso le cucine sempre più specializzate con i pro e contro del caso. Sicuramente tutto ciò ha reso più difficile la fidelizzazione dei ragazzi”. E sulla centralità dei rioni e sulla dicotomia tra festa di popolo e spettacolo si giocherà anche il futuro della manifestazione. “In fondo se un augurio si può fare - conclude la Cristofori - è che la Quintana mantenga le sue radici ed il suo legame con la città, riuscendo a conquistare sempre di più l’interesse e la curiosità di tutti gli altri. Lo spettacolo ci deve essere ma, affinché chi viene da fuori possa tornare, deve respirare l’autenticità”. di Giordano Granelli

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C’è stato un passaggio nel corso dell’inverno appena passato, che ai quintanari di lungo corso (ragazzini scapestrati a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 ed adolescenti negli anni ’80), ha sicuramente provocato un attimo di desolazione e smarrimento. Passando lungo la via che costeggia l’aeroporto, infatti, le “schiere” sopra menzionate si sono accorte che il vecchio campo delle prove della Quintana, era stato impietosamente violato e smantellato da una pletora anonima di escavatori, ignari delle pagine di storia quintanare che lì, sì anche lì, si sono scritte nel recente passato. Già… Per i quintanari del terzo millennio, abituati (anche al di fuori degli appuntamenti “istituzionali”) a veder sfrecciare i binomi all’interno del velocissimo “otto” del Campo de li Giochi, tale “deturpazione” ha detto poco a nulla, ma per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di vivere la Quintana “pioneristica” di trenta, quaranta e cinquanta anni or sono, è stato come perdere l’ennesimo ancoraggio

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con la tradizione. Si, perché all’interno di quel pezzo di terra compreso tra S. Eraclio e Sterpete; lungo la ferrovia ed a ridosso della pista in erba dell’aeroporto, intere generazioni di quintanari (che lo raggiungevano con tutti i mezzi di locomozione a loro disposizione, anche i più improbabili), hanno letteralmente bivaccato nei torridi pomeriggi estivi di luglio ed agosto, per vedere all’opera i propri beniamini, alle prese con anelli e cronometri. Trasferitosi da quelle parti a metà degli anni ’60 (prima, i fantini provavano in un terreno ubicato in prossimità dell’attuale campo di gioco del Foligno Rugby), il campo delle prove dell’aeroporto aveva più o meno (la vulgata dell’epoca, lo dava leggermente più lungo dell’otto di Via Nazario Sauro) le stesse dimensioni della pista ufficiale. Ed era l’unico posto dove i binomi potevano provare, in sicurezza, sia l’approccio ai bersagli che i test di velocità, con tanto di cronometri alla mano. Il campo di gara ufficiale non era in-

fatti a completa disposizione delle esigenze della Quintana. Almeno fino a tutti gli anni ’80 il terreno era in condominio con alcune categorie del calcio e solo ai primi di settembre veniva preparato per la tenzone quintanara. Luogo di speranze e passioni, ma anche di felici “sperimentazioni”. Lungo quelle curve e quelle diagonali, ora cancellate dalla storia, sono state organizzate le uniche due “tratte” della Giostra della Quinatana. La memoria torna al 1989 e 1990, allorquando il Rione Badia, all’epoca capitanato da Giampaolo Properzi, decise di scegliersi il proprio binomio di Giostra, proprio attraverso la tratta. Due eventi importanti, rimasti unici, che attirarono presso il campo delle prove binomi da tutte le parti; volti noti e meno noti, incoraggiati a partecipare alla tratta del Badia, dalla prospettiva allettante di entrare a far parte della sceltissima pattuglia dei cavalieri della Giostra della Quintana di Foligno. Questo è stato il campo delle prove! E la memoria lontana, ma ancora vivissima, torna a quegli afosi pomeriggi estivi, quando a quella moltitudine di ragazzini muniti di biciclette o di sgangherati motorini, bastava solo sentire la frase: “oh..al campo prova Tizio; oggi Sempronio prova il tempone”, per precipitarsi come cavallette impazzite fino a S. Eraclio. Quintana d’altri tempi… di Guglielmo Castellano

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Correva l’anno...

Correva l’anno 1989, il mondo stava per cambiare ma il Dio Marte continuava, imperturbabile, a dispensare sogni e vittorie.

Quell’anno il “campo de li giochi” parlava romagnolo e l’unico “Tigre” della Quintana era il Priore del Rione Spada. Nella pattuglia dei “nativi” c’era un giovane studente di medicina, un ragazzo innamorato della Giostra e dei cavalli. Era stato scelto da un priore esperto come Aldo Amoni per spezzare un lungo digiuno, l’ultima vittoria della torre merlata era stata firmata da un certo Marcello Formica nel 72’. Gianluca aveva esordito l’anno precedente, non certo un esordio fortunato, così come non era stata fortunata la giostra della sfida di quell’ 89.

Equiteria e la sua pista drenante erano lontani 30 anni luce e la giostra della sfida era stata una gara a chi rimaneva in piedi con tempi da anni ‘70. Chicchini non aveva fatto eccezione con una rovinosa caduta dopo aver infilato il primo anello della prima tornata. Gordon aveva piegato gli anteriori sull’allora maledetta curva del lato piscina.

Ma anche in quel caso Gianluca aveva dimostrato cuore e grinta rimontando in sella e terminando, comunque, la tornata. Ma come in tutte le fiabe c’è sempre un lieto fine. Nella giostra della rivincita, con un campo sempre al limite della praticabilità, arrivarono in 7 all’ultima tornata, dove si susseguirono i colpi di scena. Andarono fuori il favorito Paolo Margasini su Bolero IV, Cino Felici su Stranamore, Massimo Montefiori su Blu Tresor e Adriano Capiani su Murittu. Gianluca se la giocava sul tempo con Filippucci su Galoppatore e con il faentino Vignoli su Messico, un terzetto di tutto rispetto, ma non ce n’era per nessuno.

Totale del tempo impiegato nelle 3 tornate 3.11.58 e il palio prese la strada di Via Cortella. Tempi alti, anche, per il 1989 ma con quella pista ci voleva fegato solo per provare a galoppare. Chi ha assistito a quella giostra non può dimenticare quel misto di gioia e rabbia di Gianluca nel festeggiare la vittoria e che poi diventerà un marchio di fabbrica del “Tigre”. Di lì a qualche mese sarebbe calato il sipario sul “muro di Berlino”, quel giorno a Foligno nasceva un campione che avrebbe scritto una pagina importante della nostra giostra.

Giostra della Rivincita 2016 il saluto al Campo de li Giochi

Giostra della Rivincita 1989 la prima vittoria

Bordeaux?

No, Sagrantino!

Il Sagrantino potrebbe essere nato a Foligno. Per essere precisi a Spello agli inizi degli anni 70. La primogenitura spellanofolignate del celebre vino umbro potrebbe mettere in crisi tutto quanto è stato scritto e detto fino ad ora dagli esperti. Ma cosa c’entra la Quintana e perché Spello. Calma, andiamo con ordine. Ci viene in aiuto proprio la grande Festa di Foligno. Il Dio Marte racconta, infatti, che negli anni Settanta il Priore del Pugilli era Ernesto Tardioli. L’indimenticabile numero uno delle Puelle possedeva una tenuta a Spello dove il fratello Adelio vinificava le sue uve che si trasformavano in un pregevole e strutturato rosso: il Campodonico 1971, vino ottenuto da uve Sangiovese, Merlot e Montepulciano. In quegli anni, a causa di stagioni molto fredde le uve raccolte per ottenere il Sagrantino, che fino ad allora era solo passito, vennero lasciate in cantina più a lungo e questo causò la trasformazione totale degli zuccheri in alcol dando vita così al primo Sagrantino secco. Questo almeno secondo le cronache di allora. Si può dire quindi che anche il Sagrantino, come tanti altri famosi prodotti, è nato per un errore. Ed ecco che entra in gioco la Quintana. Nel 1975 inizia la Gara Gastronomica, allora si chiamava così, la sfida ai fornelli tra i 10 Rioni. Il Pugilli, impegnato con passione in quelle primissime

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gare, aveva pensato bene di ricorrere al vino prodotto dal suo Priore. Il cuoco della taverna aveva preparato il menù seguendo il tema della gara gastronomica e i responsabili della serata avevano anche studiato l’abbinamento con il vino. Non c’erano dubbi, il Campodonico 1971 andava benissimo, considerato che, visti i tempi pionieristici caratterizzati da tante idee ma pochi soldi, il nettare in questione sarebbe stato messo a disposizione gratuitamente dal Priore. La sera della gara tutto è pronto per accogliere la giuria composta, tra gli altri da Ave Ninchi e, addirittura, dalla massima autorità italiana in fatto vino: Luigi Veronelli. Giuria e ospiti

dell’Ente, dunque, iniziano la degustazione e subito arriva il coppiere Orazio Falchi, papà del gastronomo storico Daniele, che inizia a riempire i bicchieri. Luigi Veronelli assaggia il vino, posa il bicchiere e, stizzito, si rivolge ad Orazio Falchi: “Dovete smetterla di spacciare un Bordeaux per vino locale e questo vi costerà la squalifica”. Orazio, un po’ intimorito, cerca di spiegare. “Maestro – esordisce timidamente - le assicuro che si tratta di un vino locale e se lei fosse disponibile, domani mattina posso accompagnarla nella cantina dove si produce questo vino”. L’appuntamento era fissato per le 10 e il giorno dopo Veronelli, ancora inebriato

dai meravigliosi sentori di quel vino che gli era sembrato strutturato e potente come un Bordeaux, si presentò puntualissimo e venne condotto a Spello dove effettuò, come si dice oggi, una degustazione verticale dei prodotti della cantina. Il grande Veronelli non solo si convinse che non era un Bordeaux, ma decantò le qualità della cantina. Il risultato fu che qualche mese dopo, Adelio ed Ernesto Tardioli si ritrovarono ospiti di “A tavola alle sette”, la prima trasmissione gastronomica della Rai, condotta proprio da Ave Ninchi e Luigi Veronelli. di Mauro Silvestri

Il cinghiale

Presso molte popolazioni, il cinghiale ha rappresentato il simbolo della conoscenza, della magia, della forza e del senso dell’origine. Nella tradizione indiana, l’attuale ciclo cosmico (Kalpa) è detto “ciclo del cinghiale bianco” (Çwêta-varâha-kalpa), proprio come il titolo del fortunato lp di Franco Battiato che attinge a questo significato.

La forma sanscrita del nome del cinghiale (varâha) deriva dalla radice var-/vri- che ha il senso di “occultare”, ma anche “coprire”. E’ evidente da questo l’origine fonetica del termine “verro” della nostra lingua, in riferimento alla ciclicità della vita che continua, rappresentata appunto dall’energia

fertile dell’animale maschio. Nella mitologia greca, la terza fatica che Euristeo comandò ad Ercole fu quella di portargli un terribile cinghiale che aveva il suo covo sulle pendici del monte Erimanto e devastava le fertili campagne dell’Arcadia. La caccia di Meleagro al cinghiale calidonio con l’aiuto di Atalanta e Teseo, ma anche Ulisse ferito sul monte Parnaso durante una battuta di caccia con i figli dell’avo materno Autolico da un cinghiale sbucato improvvisamente da un cespuglio, sono narrazioni di storie e leggende legate al suino selvatico e alla sua pericolosità. Anche gli Etruschi, per le loro note influenze elleniche, rimangono

affascinati dalla setolosa bestia e scolpiscono una statua in marmo conservata agli Uffizi, divenuta famosa per la copia in bronzo che dà il nome alla Loggia del Porcellino, a Firenze. Nella tradizione celtica ritenuto sacro, il cinghiale assumeva moltissimi significati e i druidi venivano associati al simbolo dell’animale. Presso la loro cultura cibarsi ritualmente delle sue carni, in occasione della festa del primo dell’anno, equivaleva ad assorbirne la potenza divina mediante il nutrimento sacrificale. Di più: raffigurato sulle insegne di guerra o sugli elmi presso i Germani, rappresentava la potenza luminosa e protettrice delle divinità sull’esercito o sul guerriero. Tacito dice degli Estii, popolazione stanziata presso il Mar Baltico: «Portano immagini di cinghiali come amuleti religiosi che, al posto delle armi e d’ogni altra difesa, assicurano protezione anche in mezzo ai nemici» (Germ. 45).

Nel medioevo i sovrani ed i signori erano appassionati cultori di caccia. L’esercizio di questa attività procurava carne fresca, costituiva un realistico addestramento alla guerra e permetteva ai cavalieri di dimostrare il loro coraggio nell’affrontare a viso aperto degli animali selvaggi forti agili e pericolosi, proprio come il cinghiale. Per la sua caccia veniva usata una lancia che era un’arma solida e pesante, capace di bloccare un cinghiale in corsa. Per impedire che la punta penetrasse troppo in profondità nelle carni della preda, era prevista una sbarretta sporgente a mezz’asta. Anche le spade per la caccia al cinghiale avevano la lama con due sporgenze laterali. Ora che lo abbiamo cacciato, portiamolo in cucina.

Platina, Messisbugo, Scappi, Cervio, tutti ci parlano di cinghiale, o cengiero (dal francese antico saglier che a sua volta deriva dal latino porcus singularis). La particolare accuratezza con cui nella sua “Opera” Bartolomeo Scappi descrive ricette, consigli e abitudini relative all’uso di tale selvaggina in cucina, ci ha dato spunto in passato per giungere alla composizione di banchetti

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del Gareggiare dei Convivi. Le preparazioni sono indicate con richiami nei capitoli relativi al maiale, per attinenza zoomorfa, e al cervo, capriolo e orso, in relazione alla taglia. Con riferimento, ad esempio, al modo di pelare le setole, suggerisce l’immersione per un’ora in un caldaio di acqua bollente e quindi una rasatura con coltellacci o pietre taglienti e aguzze. Egli osserva la differenza di preparazione tra animale adulto e piccolino: per gli animali grandi e in particolare per quei cinghiali dall’odore più forte, consiglia una bollitura preventiva delle carni, che sostanzialmente invece considera superflua per gli esemplari da latte.Le cotture dell’animale intero (pillottato, con garofano e altri odori), o dei suoi cosci, fatte a fuoco lento, devono ovviamente essere lunghissime. Oppure, dopo la bollitura, ci dice di smembrare e cuocere i pezzi sulla graticola. Ulteriori ricette prevedono di arricchirlo col “brodo lardiero”, preparazione nutriente e speziata per conferire gentilezza alla magra proteina di questo “atleta” delle selve. Messisbugo ci suggerisce inoltre una salsa detta “brodo nero sopra salvaticina”, a base di vino, prugne, cotogno e

spezie scure. Tanto il Platina che il Cervio, per rafforzare il senso della “maraviglia”, indicano adatti gli animali di taglia mediogrande per essere composti nei banchetti in ricette con altri animali più piccoli, anche nel ripieno, per quello che io definisco l’effetto matrioska, ma che altro non è se non il riecheggiare della ricetta del porcus troianus del romano Apicio. L’abitudine del cinghiale a devastare le coltivazioni (in Arcadia, come ricordavamo prima, avevano gli stessi problemi, tanto da affidarsi per la soluzione alla forza di un semidio), ha contribuito tanto in passato quanto oggi, a rafforzarne la fama di animale feroce e pericoloso. Tuttavia le osservazioni degli agricoltori circa la distruttività selettiva della bestia, fanno scoprire che il cinghiale, benché ghiotto di uva, non mangia i grappoli di sagrantino, che potremmo perciò definire il nostro Eracle enologico! Questa curiosa circostanza rafforza in forma di nemesi la perfezione di abbinamento del celebre vino con le sue forti carni.

Sonetto di accompagnamento al secondo servito di cucina

di Daniele Falchi

Daniele Falchi

Cinghiale detto cengiero arrostito, con spiedo di fegato e anguilla e sapore nero sopra salvaticina.

Sospinto dal molosso nel sentiero del bosco, assai frondoso e buio pesto, contro la dura lancia ebbe l’arresto la corsa perigliosa del cengiero.

Di spiedo, che metallico sfavilla e che ne trapassò la forte carne, medesima funzion puoi ora farne, attraversando fegati ed anguilla.

Al fuoco fai cottura lenta e saggia.

Con frutti e vino fai nero sapore: perfetta commistion per chi ne assaggia.

Con forte e generoso sagrantino, di quel cinghiale spento il suo furore, non puoi che far banchetto sopraffino!

I bambini incontrano la Quintana La Quintana come valore di vita. Questo è stato sempre il mio pensiero e ne vado orgoglioso. Personalmente ho ricevuto tanto dalla Quintana e mi sento in dovere di ricambiare, mettendo tutto l’impegno necessario al fine di ottenere sempre migliori risultati in termini di partecipazione e di sentimenti. Sentimenti che sono sempre più difficili da scovare in questo mondo che viaggia on line ma che la Quintana ci fa rivivere ogni anno con rapporti personali, dialogo, solidarietà tra tante persone che hanno storie di vita diverse ma che sono unite da un unico stemma rionale e per la quale lavorano e lottano insieme. Essendo parte della manifestazione, a volte, sottovalutiamo quello che la stessa rappresenta per la città e per tutti noi. I valori sociali ed economici che esprime la manifestazione, molto radicati in Italia ed oggetto di studi in Europa, sono il nostro fondamento e sono stati citati anche dal presidente del Parlamento Europeo in occasione della sua visita alla sede dell’Ente Giostra Quintana. Ho detto molte volte a tanti amici rionali che non dobbiamo pensare alla Quintana di oggi ma a lavorare per la Quintana del futuro, perché solo le radici sono solide potremo avere un albero sano e rigoglioso che avrà lunga vita. Ecco che pensando a questo, quattro anni or sono, ho proseguito il lavoro

del magistrato Lucio Cacace, portando avanti e implementando il progetto scuola.

Un progetto a cui hanno creduto le scuole, le famiglie ed i 10 rioni che mi hanno coadiuvato. L’anno scorso abbiamo istituzionalizzato un’ora di lezione di Quintana nelle scuole e quest’anno abbiamo inserito nel programma ufficiale dell’Ente Giostra Quintana, una giornata dove i bambini incontrano la Quintana. Nella giornata del 1 giugno, con il contributo di Ubi Banca, la mattina inviteremo gli alunni delle scuole ad una visita alla nostra sede dove potranno ammirare il museo, i costumi ed i luoghi dove si riuniscono gli organi istituzionali dell’Ente Giostra Quintana. Nel pomeriggio, nel parco dei Canapè, avremo delle sorprese per tutti i bambini che interverranno, offrendo loro una merenda e facendo loro rivivere teatrini e giochi dell’epoca barocca, anche con la presenza di cavalli con cui potranno fare la loro prima esperienza di equitazione.

A seguito del rinnovo delle cariche avvenuta all’inizio di quest’anno, la nostra commissione sta lavorando all’idea di avvicinare alcune scuole per fargli preparare degli spettacoli teatrali da effettuare nella giornata dove i bambini incontrano la Quintana, con l’obiettivo di avvicinarli e farli sentire parte importante della manifestazione.

Il futuro della manifestazione passa da loro e questa sensibilità è stata più volte confermata dai priori e dai consigli dei dieci rioni con cui stiamo elaborando delle proposte da sottoporre al Comitato Centrale.

Di lavoro da fare ce n’è tanto e ci tiene impegnati quotidianamente per tutto l’anno, ma l’entusiasmo e gli occhi dei bambini quando si parla di Quintana, ripagano ogni sforzo fatto.

di Simone Capaldini

Con il contributo di

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Sabato 1 giugno 2019 In mattinata la sede dell’Ente Giostra Quintana, sarà aperta al pubblico per la visita del museo, della sala costumi e dei luoghi dove si riuniscono gli organi dell’Ente.

Nel pomeriggio dalle 15 alle 19 al PARCO DEI CANAPE’ CLOPPETE CLOPPETE L’intero parco dei Canapè diventa il luogo di incontro tra i bambini e la Quintana con: FELICE IL CANTASTORIE UN OTTO DA PERCORRERE E UNA STORIA DA ASCOLTARE CONOSCIAMO E PASSEGGIAMO A CAVALLO GIOCHI BAROCCHI GIOCO DEGLI SCACCHI A tutti i bambini che interverranno, sarà donata la bandierina del proprio rione Vi aspettiamo!...

Mi capita, sovente, di guardare in alto, forse perché l’azzurro è uno dei colori che preferisco o forse perché ormai tanti affetti e persone care sono lassù e tra la nuvole cerco il loro sguardo. Qualche tempo fa, camminando in Piazza della Repubblica, ho alzato lo sguardo e questo è rimasto fermo sulla parte affrescata della Loggia del Podestà. Lì, dal XV secolo, sono rappresentate le Virtù Cardinali del buon governo: prudenza giustizia, fortezza e temperanza.

Mentre, all’interno, sono rappresentate le Virtù Teologali per il buongoverno. Un tempo, quando non esistevano ancora i giornali ed i libri erano per pochi (anche perché pochi sapevano leggere e tener di conto) i Signori di potere lanciavano, all’interno e all’esterno dei loro palazzi, messaggi ben comprensibili attraverso la pittura; questa era uno strumento di comunicazione oltre che di decorazione. Alla fine del ‘400, in molte città del centro Italia, il periodo di pace veniva rappresentato, in pittura, con un “buon Governo” reso possibile dalla famiglia che reggeva le sorti della città. Era una forma di ringraziamento e un invito, allo stesso tempo, a mantenere le buone pratiche che il governo della città aveva adottato per rendere possibile il pacifico periodo.

All’interno del Palazzo del Podestà, accanto alle Virtù teologali, vi è la rappresentazione di un’altra virtù, già riconosciuta, a quel tempo, preziosa per raggiungere la miglior governabilità della città. E’ raffigurata una dama che spinge alla rappacificazione due contendenti i quali, grazie all’intervento conciliatore, si baciano; è l’immagine della “Concordia” che, posta accanto alle Virtù Cardinali e a quelle Teologali, assume un carattere di grande forza per il raggiungimento dello scopo di governo. Ma Foligno ha un altro importante legame con questa significativa allegoria. È infatti nel 1946, dopo una guerra che nella nostra città, con 33 bombardamenti subiti, aveva spezzato gli animi e diviso socialmente ed umanamente la città, che l’avvo-

cato Giuseppe Mancini utilizzò con grande tenacia e forza l’Allegoria della Concordia nel passo più bello ed importante del nostro Bando di Giostra “… tutte accorrete, o genti dé Rioni, tutte accorrete a gioir di Vittoria, anco se arride altrui, chè la CONCORDIA e l’Amor de la Cittade tutta son pur Vittoria e bella e grande!”.

Oggi, in questo periodo storico, in cui una grave crisi ha indebolito i nostri spiriti e le nostre coscienze, dobbiamo - a mio avviso - ammirare di nuovo quelle rappresentazioni e sentir nel nostro cuore risuonar il Bando di Giostra e, come fecero i nostri antenati, trarne anche un insegnamento: il buon governo a livello globale o locale si avrà solo con il raggiungimento della Concordia, che si coltiva e si attua anche con il dialogo ed il rispetto dell’ “avversario” in nome del benessere comune, fine ultimo che non dobbiamo smettere di perseguire. Per questi motivi, la Commissione Artistica ha voluto la realizzazione di un’unica Allegoria, da comporsi con la collaborazione dei dieci rioni con il supporto della stessa Commissione. L’Allegoria della Concordia che sfilerà nel grande Corteo delle Rappresentanze Rionali di giugno 2019, si ispira al dipinto del palazzetto del Podestà, ma ne interpreta i caratteri in chiave barocca, per inserirsi al meglio nel nostro splendido Corteo. di Luca Radi

L’Allegoria della Concordia

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Le novità della Commissione Artistica

Novità nel Corteo Storico e nel programma quintanaro: la nuova Commissione Artistica, guidata dal magistrato Luca Radi, vuol rilanciare alcuni aspetti della grande kermesse barocca. Tra le prime decisioni, prese di concerto con i rioni, quella di invertire l’ordine di sfilata, col rione vincitore che avrà di nuovo l’onore di aprire il corteggio, ovviamente subito dopo la rappresentanza dell’Ente Giostra. Altro elemento innovativo, sarà la realizzazione di un’unica allegoria, realizzata in sinergia tra le dieci contrade e la stessa Commissione Artistica: uno spettacolo nello spettacolo del fastoso corteo barocco. Il tema scelto è proprio quella della Concordia, tematica che si ritrova spesso nel corso dei secoli, nella vita pubblica folignate e che - di fatto - è stata rilanciata proprio dalla Quintana, espressione moderna della ‘concordia della cittade tutta’ come recitano le parole del Bando di Giostra. Si punterà ad alzare sempre più l’asticella della qualità: è stato infatti riproposto il ‘Manuale del perfetto figurante’ nel quale sono indicate le corrette norme comportamentali, le indicazioni nella scelta dei personaggi, l’atteggiamento da adottare ed i consigli su trucco, parrucco ed accessori.

In quest’ottica è stato anche sottoscritto tra la Commissione Artistica ed i rappresentanti dei dieci rioni un ‘Patto per la Bellezza’ con l’impegno reciproco a curare ogni minimo dettaglio. In programma, inoltre, una serie di incontri culturali in collaborazione con altre realtà associative del territorio che spazieranno dal convivio all’arte, dalla danza al costume nel seicento. E poi ancora, le aperture straordinarie di Palazzo Trinci e le visite guidate in centro, il ritorno delle bandiere a Palazzo Comunale ed altre sorprese ancora in cantiere. di Claudio Bianchini

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Presentazione dei Palii di Giostra 2019 In occasione del Convivio in onore di Dama e Cavaliere che si svolge giovedì 31 maggio a Foligno e che apre ufficialmente i festeggiamenti della Giostra della Quintana 2019, vengono presentati in Piazza della Repubblica il Palio della Sfida di giugno insieme a quello della Rivincita di settembre.

Come nelle ultime edizioni, un comitato artistico composto dall’Avv. Pier Luigi Metelli, collezionista ed esperto di Arte Contemporanea, da Marta Silvi, storica dell’arte e curatrice indipendente e dal Dott. Luca Radi, Presidente della Commissione Artistica dell’Ente, è stato incaricato di individuare gli artisti deputati all’esecuzione dei palii.

Dopo aver coinvolto nelle edizioni precedenti personalità di spiccato interesse nel panorama artistico italiano (2015: Tomaso de Luca e Gabriele Porta, 2016: Matteo Fato e Nicola Samorì, 2018: Thomas Braida e Adelaide Cioni) quest’anno l’invito è stato rivolto alle artiste Aryan Ozmaei e Paola Angelini. Al di là dei possibili discorsi di genere, così in voga in questo nostro tempo, la scelta di coinvolgere due artiste donne per questa edizione, segna un passaggio fondamentale nell’evoluzione stessa della tradizione, che si apre con maggiore evidenza all’inclusività culturale, riconoscendo nella sensibilità femminile un valore indubbiamente positivo. I palii della Quintana sono protagonisti silenziosi, elementi sacri e indispensabili della rappresentazione delle Giostra. Gli artisti accolgono perciò una responsabilità morale e concreta di grande rilievo, che accompagna lo svolgersi di una manifestazione storica illustre. La ricerca della mano cui affidare l’impresa si è trasformata negli ultimi anni in una rico-

di Pier Luigi Metelli e Marta Silvi

gnizione attenta sullo stato della pittura e dell’arte in Italia legata a una generazione, quella nata tra la metà degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta, particolarmente attenta al mezzo pittorico stesso. L’Ente Giostra sta contribuendo dunque a costruire a Foligno, all’interno delle contrade vincitrici, una galleria di opere di grande pregio e valore, che potranno trovare futura ospitalità in una mostra che le raccolga visivamente tutte. La pittura a soggetto riporta alla memoria una pratica di committenza di stampo Rinascimentale, ovvero della fase più prolifica e rigogliosa dell’arte italiana a livello mondiale. Gli artisti che ogni anno sono chiamati a confrontarsi con la ricchezza della cerimonia, si muovono secondo coordinate specifiche ma altrettanto fluide, lasciandosi suggestionare da una tradizione che vanta una storia lunga e prestigiosa.

Aryan Ozmaei esegue il palio della Sfida di giugno mentre Paola Angelini quello della Rivincita di settembre.

Aryan Ozmaei

Nata a Tehran nel 1976, vive e lavora a Firenze. Si laurea alla Azad Art and Architecture University di Tehran per poi proseguire il biennio specialistico dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Mostre personali selezionate: Paesaggio Dentro, doppia personale a cura di Pietro Gaglianò, Galleria Susanna Orlando, Pietrasanta, 2018; A Studio Abroad, a cura di Pietro Gaglianò, SRISA Gallery, Firenze, 2016; SPLEEN, Etemad Gallery, Tehran/Studio 70r, Firenze 2009-2011; Asar Art Gallery, Tehran, 2001. Mostre collettive selezionate: If it is untouchable it is not beautiful, Monitor Gallery, Roma, 2019; Forme uniche nella continuità dello spazio, Galleria Rizzuto, Palermo, 2019; Startpoint/Animalpoint, a cura di Valentina Filice, Studio 70r, Firenze, 2017; Invisible Borders, a cura di Pietro Gaglianò, SRISA Gallery, Firenze, 2016; Controcarretta della Speranza (CCDS), B.A.D, Pietrasanta/Castello di Pantelleria, 2014; Private Flat #6, PF# 6.10, Firenze, 2010. Partecipa inoltre a numerosi progetti in Italia e in Iran.

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Palio di Giugno Aryan Ozmaei concepisce la tela come un palcoscenico, un campo di avvenimenti, una personale modalità di narrazione degli stessi.

“La mia pittura è la ricerca di come raccontare quello che accade nella mia mente, nel mio cuore e davanti ai miei occhi, trovando un equilibrio. Dipingere è un’indagine, attraverso colori e forme, composizione e texture: a volte più importante del soggetto è il percorso dall’idea alla sua realizzazione.” L’artista non cerca definizioni esplicite e ancorché rigide del proprio lavoro, ma preferisce preservare la libertà del fare e del godere il momento pittorico. Come nella sua vicenda biografica, in cui si è trovata spesso a perdersi tra i confini delle sue storie e quelli dei paesi che ha attraversato, così nelle tele, le maglie dei ricordi e delle suggestioni si fanno intricate e potenti. Attirata fin dalla sua prima visita a Foligno dalla ricchezza dei vestimenti della tradizione e dalle elaborate forme dei costumi, in particolare, dei colletti, per il Palio della Sfida, Ozmaei sceglie, come originale soggetto del proprio dipinto, una dama. La forte impressione visiva scaturita dalla scoperta del patrimonio scenografico quintanaro, orienta subito il suo interesse in questa direzione, tracciando senza esitare il soggetto della grande tela.

Tuttavia l’altera figura femminile è trasformata questa volta nelle sembianze di un cavaliere, sovvertendo regole secolari e riattualizzandone dibattiti e temi. La bellezza femminea ritrova qui, finalmente, un sodalizio, un equilibrio, con virtù generalmente maschili, come il valore, l’abilità, la fierezza, senza indebolire né l’una né l’altra parte, scardinando invece quei luoghi comuni che ancora si trincerano in difesa della presunta “compostezza” dei ruoli sociali.

Paola Angelini

Nata a San Benedetto del Tronto (1983), Italia dove vive e lavora. Si diploma in Pittura nel 2010 presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2011 frequenta il workshop in Arti Visive presso lo IUAV Università di Venezia tenuto da Bjarne Melgaard, e nello stesso anno espone nel Padiglione Norvegese della 54esima Biennale di Venezia nella mostra intitolata Baton Sinister. Nel 2017 ottiene il Master in Belle Arti presso KASK Conservatorium a Gent (BE). Nel 2014 e nel 2016 partecipa al programma di residenza d’artista presso Nordic Artists’Centre Dale (NKD), Norvegia, e nello stesso anno partecipa al programma di residenze presso Bevilacqua La Masa a Venezia. Mostre selezionate in Italia e all’estero: Rethinking Media, Brandstrup Galleri, Oslo, Norvegia, 2018; Forme del tempo, a cura di Veronica Caciolli, Museo Palazzo Pretorio, Prato, 2017; La conquista dello spazio, a cura di Riccardo Tonti Bandini, Spazio K, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino, 2017; What is Orange? Why, an Orange, Just an Orange!, Marselleria, Milano, 2016.

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Palio di Settembre La pittura di Paola Angelini sembra trascendere i soggetti e i piani, le distanze e le misure. La stratificazione spaziale e temporale, poiché spazi e tempi diversi coesistono nei suoi dipinti, si aggrappa tenace alla tela confondendo lo sguardo e i punti di riferimento dello spettatore. Come sottolinea Simone Ciglia, siamo di fronte a “una logica di frammentazione e disconnessione basata su tratti di prospettiva e inconsistenza di scala. Pennellate nervose e una tavolozza di colori densi sono i pilastri della tecnica di Angelini, e con questi l’artista affronta il dilemma della pittura contemporanea.” Le suggestioni che attingono al proprio mondo più intimo, mescolate e strutturate dall’esperienza di diversi viaggi e residenze, tendono a negare la visione, suggerendo una tridimensionalità fittizia, come il ricordo di un’immagine allo specchio. Una gestualità inquieta e sincopata si coniuga a una palette di colori dalle sfumature acide e ribelli, che assorbono i soggetti facendoli indietreggiare sul piano di fondo, e riemergere improvvisamente. Per il Palio della Rivincita, Angelini costruisce la figura del cavaliere come fosse una scultura, un tronco, un ceppo di legno, intagliato in tre dimensioni accennate ed equivoche, disarcionate persino dal colore che sembra sfuggire da ogni parte per confondersi con la base retrostante. La tela, imbevuta di dettagli impercettibili, si presenta come un campo straripante di indizi che chiedono all’occhio più attento solo di farsi scoprire.

I Tamburini

Sono il suono, il colore e l’anima della Quintana. I tamburini della Giostra scandiscono il tempo della manifestazione al ritmo di colpi e pistilli. Sono la voce, la passione, l’espressione dell’attaccamento ai colori rionali.

Qui vi presentiamo i capi-tamburino dei dieci rioni e del comitato centrale.

Anche per loro è tempo di sfida: per aggiudicarsi “il pistillo d’argento” martedì 4 giugno alle ore 21.30 in Piazza della Repubblica saranno i protagonisti della Gara dei Tamburini.

Michele Partenzi

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Lorenzo Mazzarella

Simone Romagnoli

Emanuele Lupparelli

Nicola Ferri

Giulio Germani

Andrea Ciri

Samuele Trabalza

Lorenzo Massini

Giacomo Ciancaleoni

Leonardo Cipolloni

I 10 Cavalieri della Sfida

di Guglielmo Castellano

MARCO DIAFALDI / RIONE AMMANNITI Sarà ancora lui il Gagliardo dell’Ammanniti per la Giostra della Sfida del 2019.

Viene da Faenza ed è dal 2015 che calca, con alterne fortune, il proscenio folignate del Campo de li Giochi.

Eppure aveva dato, per l’appunto proprio nell’anno dell’esordio, l’immagine competitiva del tipico fantino della grande scuola romagnola. Poi qualcosa si è perso per strada, forse per colpe non tutte sue; ed è un peccato, perché Diafaldi può veramente rappresentare un segno di continuità con una tradizione equestre che qui a Foligno ha scritto pagine importanti della nostra Giostra.Il suo popolo, quello di Largo Frezzi, attende da lui una prestazione che lo rilanci definitivamente.

CRISTIAN CORDARI / RIONE BADIA Marchigiano di nascita (Servigliano), ma ormai folignate d’adozione.

Cristian Cordari, beniamino del popolo granata del Badia, rappresenta uno dei punti di riferimento della tenzone barocca. Ogni volta che scende nel Campo de li Giochi, infatti, ci mette l’anima, non si risparmia, non si nasconde dietro a tatticismi di sorta e da tutto quello che ha.

Gli dei quintanari proprio per questo lo hanno premiato nel 2017 e lui non si è adagiato sugli allori, portando a compimento un 2018 da attaccante vero. I suoi contradaioli lo idolatrano ed il pubblico folignate lo apprezza. Per lui, anche questo 2019, rappresenterà la solita sfida da portare a termine con decisione e caparbietà.

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LUCA INNOCENZI / RIONE CASSERO Reduce da un 2018 da incorniciare, il portacolori folignate del Rione Cassero si pone con autorevolezza quale cavaliere da battere anche per questo 2019. L’esordio di Luca Innocenzi nella Giostra della Quintana è datato 2002 e con le due strepitose vittorie conseguite lo scorso anno (con tanto di record di pista), il Pertinace ha toccato “quota” sei vittorie in terra folignate. Padrone indiscusso anche della Quintana di Ascoli Piceno (e di altre manifestazioni similari), il cavaliere folignate, vero e proprio professionista delle Giostre di antico regime, rappresenta uno dei migliori interpreti della nostra massima manifestazione cittadina.

DANIELE RAVAGLI / RIONE CONTRASTANGA Se si parla di faentini della “nuova” scuola, ecco arrivare il nuovo cavalier Furente del Contrastanga.

Daniele Ravagli, ad onta delle apparenze, non è un illustre sconosciuto. Ha già vinto un palio nella sua città, Faenza, ed ha partecipato con risultati significativi in altre Giostre e tornei similari alla Quintana. E se il Contrastanga, notoriamente una contrada che non si rassegna all’anonimato, lo è andato a scegliere a Faenza, evidentemente ne ha intravisto delle potenzialità che potrebbero essere capitalizzate al meglio qui a Foligno. Ora la palla, o meglio, la “lancia” è sulle mani del Furente che in concorrenza con Diafaldi, darà vita ad un derby tutto romagnolo in piena valle umbra.

MASSIMO GUBBINI / RIONE CROCE BIANCA E’ uno dei talenti più cristallini della Giostra della Quintana.

Professionista degli sport equestri, con tanto di patente federale, il folignate Massimo Gubbini torna in campo per difendere i colori del Rione Croce Bianca. Anche per lui ci sono seisuccessi all’attivo (agguantati tra il 2010 ed il 2015), tutti conseguiti quando vestiva i panni dell’Animoso del Giotti.

Ma dalle parti di Via Butaroni (dove era nato, quintanamente parlando, nel 2002) dove lo hanno sempre considerato un vero e proprio idolo, Gubbini non ha ancora vinto e, ne siamo certi, farà il possibile per regalare al popolo rossocrociato la soddisfazione più importante.

ALESSANDRO CANDELORI / RIONE GIOTTI Al pari di Daniele Ravagli, è proprio il giovane folignate Alessandro Candelori, l’altro esordiente della Giostra della Sfida. A gettarlo nella mischia del Campo de li Giochi è stato il “nobile” Rione Giotti, che con lui ha voluto far ripartire un nuovo capitolo della propria storia tecnica. Una storia, è doveroso sottolinearlo, che ha prodotto campioni a raffica, ottenendone poi una pioggia di trionfi.

Paci, Scarponi, Gubbini… una lunga schiera di plurivittoriosi bianco azzurri, ai quali Candelori (che ricordiamo, vincitore della Giostra dell’esordiente del 2013) potrà guardare come esempio e stimolo per dare il massimo nell’appuntamento più importante.

MATTIA ZANNORI / RIONE LA MORA Il Rione La Mora punta nuovamente sul cavaliere ternano; e non sbaglia.

Zannori ha dimostrato di saperci fare, soprattutto nella Giostra della Sfida del 2018. E se un banale infortunio non lo avesse estromesso dalla successiva tenzone settembrina, sicuramente avrebbe bissato l’ottima prestazione di tre mesi prima.

Il Generoso è un giovane talento, che se messo nelle condizioni di “nuocere” (leggi cavallo competitivo), sicuramente potrebbe dire la sua, anche in mezzo ai più blasonati campioni della Quintana.

Ed al Rione La Mora, a dieci anni esatti dall’ultima vittoria (2009 con Matteo Martelli), non aspettano altro che festeggiare un nuovo campione.

LORENZO PACI / RIONE MORLUPO E’ il veterano della Giostra della Quintana… e il più inossidabile.

Qualcuno direbbe “un nome ed una garanzia”. Dal suo esordio, correva l’anno 1993, ha collezionato 6 vittorie a Foligno, tutte equamente distribuite (l’ultima è del 2017) in tre decenni di Quintana.

E di tutti i cavalieri in campo è sicuramente il più regolare; quello che non lascia nulla al caso e che, nella stragrande maggioranza dei casi, arriva sempre fino in fondo. Una sorta di “metronomo” quintanaro, quindi, con cui è sempre molto complicato imbattersi. Anche quest’anno difenderà in campo il blasone del Rione Morlupo.

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PIERLUIGI CHICCHIINI / RIONE PUGILLI Stiamo parlando di un campione; su questo non c’è alcun dubbio. Chicchini, Moro del Pugilli, è indiscutibilmente uno dei migliori interpreti della nostra manifestazione, e la grande vittoria ottenuta nel settembre del 2016 sta lì a dimostrarlo. E’ uno che non si tira indietro, e quando c’è da spingere in pista lo fa senza remore. Tuttavia c’è un “però”. Da quel settembre di tre anni fa, il giovane cavaliere folignate non è più riuscito, malgrado ne avesse le potenzialità, a centrare il bersaglio grosso. Sfortuna? Errori di interpretazione della gara? Difficile saperlo, ma quello di cui siamo consapevoli, come accennato, è che il Moro possiede sicuramente le credenziali per trasformare una carriera “incompiuta”, in un percorso trionfale.

DANIELE SCARPONI / RIONE SPADA Le statistiche ci dicono che l’Audace del Rione Spada, è il più vittorioso dei cavalieri in campo. La lunga sequela di trionfi, nove, cominciata nel 2004 con il Giotti, proseguita con altrettanti successi nel Croce Bianca, si è per il momento fermata al 2016, quando ha conseguito l’ultimo alloro al Campo de li Giochi, proprio in qualità di “cavaliere nero” dello Spada, rompendo un digiuno che durava, da quelle parti, dal lontano 1985, all’epoca del grande Gianfranco Ricci. Il 2018 ha rappresentato per Scarponi una sorta di “anno horribilis”, ma l’Audace (che non nasconde l’obiettivo di raggiungere le 11 vittorie che lo affiancherebbe agli altri mostri sacri della Quintana) ha tutte le carte in regola per imprimere ancora una volta il suo sigillo alla tenzone barocca.

Il Campo de li Giochi sempre più a “misura di cavallo” Grazie al contributo del popolo della Quintana e alla collaborazione dell’azienda Ecoplus, il Campo de li Giochi da quest’anno dispone di una specifica pavimentazione di gomma, che è stata collocata lungo il percorso che va dall’area box all’ingresso della pista. La scelta dell’Ente Giostra e della Commissione Tecnica, presieduta da Lucio Cacace, è in linea con le ultime direttive FISE in tema di sicurezza. Le piastre montate sono antiscivolo, ammortizzanti, sicure e migliorano il confort del cavallo. La superficie non è scivolosa e conferisce al cavallo maggiore tranquillità nei movimenti e sicurezza per chi lo accudisce.

La raccolta fondi per l’acquisto della copertura è stata organizzata durante la kermesse canora “1000 cuori un solo amore” e i quintanari non si sono di certo tirati indietro. Il ringraziamento dell’Ente Giostra va anche all’azienda Ecoplus, che è stata particolarmente disponibile nei confronti della grande Festa di Foligno.

P A V I M E N T A Z I O N I E C O L O G I C H E A D A L T A D E N S I T A ’ H I G H D E N S I T Y E C O L O G I C A L T I L E S

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Il Corteo storico

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la kermesse canora della Quintana

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Il connubio “musica e Quintana” ha aperto anche quest’anno gli eventi del 2019, con uno spettacolo per presentare alla città i tantissimi volontari che fanno grande la Quintana. “Mille cuori con un solo amore” la kermesse canora curata da Lucio Cacace, presidente della Commissione Tecnica dell’Ente e grande appassionato di musica, nonché apprezzato musicista, ha allietato all’Auditorium San Domenico il pubblico che in massa ha partecipato all’evento. Durante la serata si sono esibiti cantanti e gruppi di “rigorosa” provenienza quintanara e sono stati presentati i nuovi Consigli rionali e i rispettivi cavalieri di Giostra.

Sono saliti sul palco: Valeria Mancini per il Rione Ammanniti; Alessia Casalini accompagnata dagli ‘Arditi’ per il Rione Badia; Ilaria Latini accompagnata dal gruppo di ballo “le Pertinaci” per il Rione Cassero; Alessia Mariani per il Rione Contrastanga, il gruppo “La bella e le bestie” per il Rione Croce Bianca; i ViceVersa (Andrews Sorbelli e Agnese Brunetti) per il Rione Giotti, Vittoria Maria Teglia per il Rione La Mora; Gloria Narcisi, Micol Trabalza e Giulia Fanciulli per il Rione Morlupo; Isabella Pennisi per il Rione Pugilli e Francesco Stramaccia per il Rione Spada.

Lucio Cacace Direttore Artistico

I nuovi vertici dell’Ente Giostra Quintana

Valeria Mancini Rione Ammanniti

Alessia Casalini e gli ‘Arditi’ Rione Badia

Ilaria Latini e le ‘Pertinaci’ Rione Cassero

Vittoria Maria Teglia Rione La Mora

Alessia Mariani Rione Contrastanga

La ‘Bella e le Bestie’ Rione Croce Bianca

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Gloria Narcisi, Micol Trabalza Giulia Fanciulli Rione Morlupo

Isabella Pennisi Rione Pugilli

In rappresentanza del direttivo dell’Ente Giostra si sono esibiti gli ‘Es-senza’, la cover band dei Negramaro, e, per la Commissione Artistica, la band folignate ‘Melancholia’.

Grazie al grande impegno di tutti i quintanari durante l’evento si sono raccolti fondi necessari all’acquisto di una specifica copertura in gomma da collocarsi lungo il percorso che va dall’area box all’ingresso del Campo de li Giochi.

I ViceVersa - Andrews Sorbelli, Agnese Brunetti Rione Giotti

‘Es-senza’

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Francesco Stramaccia Rione Spada

‘Melancholia’

Le Dame di Giostra

La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni.

Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell’acqua scura di quella conchiglia d’argento che chiamiamo luna.

Oscar Wilde

FEDERICA MORO Madrina della Giostra della Quintana

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Asia Antonelli

Simona Moretti

Amanda Arseni

Annamaria Sette

Ilaria Figoli

Cristina Bianchini

Eleonora Aristei

Sonia Pensi

Danila Roca

Simona Toni

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la Quintana on line

In un mondo in continua mutazione, l’unica maniera per restare al passo con le innovazioni e con le novità, è diventarne precursori o, per lo meno, esserne parte attiva nella loro nascita o sviluppo.

Mentre, da un lato, alcune persone scelgono la strada dell’isolamento e della disintossicazione dai social, dall’altro abbiamo un crescente modus vivendi ormai predisposto alla rete, alla comunicazione, alla velocità.

Stili di vita diversi ma tra loro fortemente legati e, a tratti, inesistenti gli uni senza gli altri. I grandi social, a malincuore divenuti sempre più fonte di ispirazione per una divulgazione spicciola e semplicistica, stanno finalmente capendo quanto sia importante focalizzare l’attenzione non tanto sul numero di informazioni divulgate ma quanto sulla qualità di queste ultime. Perché, volenti o nolenti, tutti vogliamo essere comunque collegati con il mondo e con ciò che intorno ci accade.

Vogliamo essere i primi a sapere, a vedere, a dare la nostra opinione. Da quest’anno il mondo della Quintana sta investendo in maniera più organizzata, sistematica e programmata, su questo: sullo sviluppo della qualità e sulla divulgazione sempre più ca-

pillare della nostra manifestazione a livello non solo locale, portando quindi tutti noi, in quanto Folignati e Quintanari, ad un livello più alto di esposizione verso il pubblico esterno alla manifestazione. Il palcoscenico si ampia ed è giusto seguire quel palco con tutti i mezzi che la tecnologia ci offre, per essere al passo con i tempi e per non perdere treni che sicuramente porteranno la Quintana ad affermarsi in maniera più preponderante verso il pubblico ‘virtuale’.

Il web rappresenta un tassello fondamentale per fare quel passo in avanti che potrà renderci più visibili rispetto alle tante altre manifestazioni che si svolgono nei territori circostanti. Perché la Quintana è, giustamente, dei Quintanari ma, data la sua bellezza, sarebbe scellerato nasconderla sotto il mantello per paura che qualcuno oltre il Topino ne possa apprezzare, quanto noi, la sua immensità. E’ doveroso restare umani ed attaccati ai valori saldi di questa terra, con il fazzolettone in mano durante la Giostra tra la polvere del campo, ma è comunque un nostro obbligo riconoscere che il potenziale della Quintana è enorme e che questo può e deve essere spinto necessariamente anche oltre le mura, oltre il comune, oltre la regione e non solo. Una città come la nostra è, per noi Folignati, un gioiello da conservare ma anche una bellezza da scoprire per chi, a differenza nostra, non ha avuto la fortuna di nascere qui. di Luca Marinangeli

L I Il Quintana Point, il punto d’informazione ufficiale della Giostra della Quintana, apre i battenti anche quest’anno negli spazi dell’ex Teatro Piermarini. Un modo per assicurare a quintanari, avventori e turisti le notizie necessarie per vivere al meglio le notti quintanare, per avere informazioni sul calendario degli eventi, sapere cosa mangiare in taverna, acquistare i biglietti della Giostra. All’interno del Qpoint è disponibile in copia gratuita la Rivista Qui, i fazzolettoni dei Rioni e il merchandising firmato Quintana.

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Il Qpoint è aperto da martedì 31 maggio tutte le sere dalle ore 19 alle 24.

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Quintana Channel

La Giostra della Quintana è in onda tutti i giorni sul canale 10 di Umbria Tv. Dieci giorni di programmazione, quattro repliche ogni giorno, la presenza permanente delle puntate su YouTube e sui social.

Il Quintana Channel anche quest’anno è un tassello importante nel mosaico della comunicazione della Giostra della Quintana.

Nello studio, allestito negli spazi del Quintana Point e arredato dallo show room Febal di Foligno, i protagonisti della manifestazione vengono intervistati da Manuela Marinangeli e Mauro Silvestri.

Poi i servizi sulle serate quintanare, i dibattiti sulle novità del momento, le rubriche e le curiosità storiche, informazione e intrattenimento.

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Il Quintana Channel è in onda da martedÏ 4 giugno, tutti i giorni alle ore 14 sul canale 10, in replica alle 20.30 sul canale 110, alle una di notte e alle 8.30 di mattina sul canale 10. conducono: Manuela Marinangeli e Mauro Silvestri immagini: Leonardo Antonelli, Paolo Tortorini, Pietro Zambotti montaggio: Leonardo Antonelli, Paolo Tortorini Regia: Manuela Marinangeli fotografia: Vanessa Raiola contributi grafici: Carlo Crescimbeni

Aggiungi un posto in taverna Quintana è solidarietà: è questo lo slogan per sintetizzare al meglio l’impegno della massima manifestazione cittadina a favore delle fasce più deboli della cittadinanza.

Nel corso della passata edizione infatti, l’Ente Giostra della Quintana e la Caritas Diocesana di Foligno hanno iniziato una sempre più stretta sinergia che proseguirà anche in questo mandato, con nuovi ambiziosi progetti. In primis c’è da segnalare il progetto ‘Aggiungi un posto in taverna’ grazie al quale, ogni rione, ha invitato a cena quattro ospiti, su indicazione della Caritas. E’stata un’occasione unica per famiglie, ragazze madri e padri separati con figli, ma anche per giovani ed anziani, che purtroppo non possono permettersi un pasto, e che, grazie a questa iniziativa, hanno potuto ‘gustare la Quintana’. Un’intesa tra il presidente Domenico Metelli ed il direttore Mauro Masciotti, con il tramite del giornalista Claudio Bianchini, che ha portato anche ad un altro progetto, consentendo ad alcuni bisognosi dall’animo quintanaro, di assistere come ospiti alla Giostra della Quintana in posti in prima fila al Campo de li Giochi. E poi ancora, da segnalare, la partecipazione dei cavalieri alla tradizionale Festa di San Martino, proprio nel ruolo e nei panni del Santo che fece dono ai poveri del suo mantello. Per questa edizione, si punterà ad avviare un progetto che consenta di ridurre lo spreco alimentare nelle taverne rionali in maniera tale che possa essere utilizzato per la mensa della Caritas. di Claudio Bianchini

Nei tanti progetti di solidarietà che nel tempo ha sostenuto la Quintana, c’è anche la donazione, che i singoli Rioni e l’Ente Giostra, hanno effettuato in favore dell’associazione Basket Disabili di Foligno. La finalità raggiunta si è concretizzata nell’acquisto di una carrozzina tecnica, che ha permesso di ampliare la strumentazione utilizzata dall’associazione per gare e allenamenti. L’Associazione Basket Disabili Foligno è l’unica squadra umbra che in questa disciplina milita in Serie B e che ha concluso lo scorso campionato al quarto posto della classifica generale, con un finale travolgente, vincendo sei partite delle ultime sette disputate.

Simbolicamente sono stati consegnati alla squadra una riproduzione dell’assegno con sopra il fregio di ciascuno dei 10 rioni della Quintana.

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Ultima, solo in ordine di tempo, è stata la raccolta fondi in favore di Pamela Angelelli, la giovane mamma di Montefalco che al sesto mese di gravidanza ha scoperto di avere un linfoma primitivo del mediastino non-Hodgkin di tipo aggressivo. Durante la kermesse canora 1000 cuori un solo amore, infatti, anche il popolo della Quintana ha voluto sostenere la battaglia di questa giovane donna le cui speranze oggi sono riposte in una cura sperimentale, la “Car-T” in Israele, dal momento che in Italia non è ancora fruibile. La raccolta continuerà attraverso altre iniziativa in programma per la Quintana di giugno.

A queste iniziative coordinate e organizzate dall’Ente Giostra si sommano quelle programmate dai singoli Rioni che durante tutto l’anno sposano progetti di solidarietà, raccolte fondi e iniziative per sostenere le associazioni della nostra Città.

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Le Taverne

Le taverne sono il cuore dei Rioni. Ogni contrada ne possiede una ed è qui che si concentra l’aggregazione e la passione del Popolo della Quintana. I piatti proposti sono quelli della tradizione umbra, accompagnati dai migliori vini del territorio. Da un punto di vista architettonico sono molto interessanti perchÊ hanno permesso di riscoprire suggestive cantine o altre parti di antichi edifici. Un folto gruppo di rionali si presta come volontario per il servizio di sala.

Ragazzi e ragazze in costume accolgono con cortesia i numerosissimi avventori, folignati e non, ospiti in cittĂ per assistere alla Giostra o comunque per vivere una parte della grande Festa.

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Rione Ammanniti La Locanda della Rosa Via Brunetti

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Tortino di melanzane con pesto di basilico Panzanella con stracciatella di burrata Coccio di pecorino, con pere, noci e miele PRIMI SERVITI DE CUCINA Umbricelli con pomodorini, ricotta salata e pesto di basilico Cappellacci con guanciale croccante e pesto di fave e maggiorana Strangozzi del Gagliardo in salsa piccante con funghi e tartufo

Rione Ammanniti

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Faraona al vino con crostone Bocconcini di manzo con prugne e cannella Rosticciata SECONDI SERVITI DE CREDENZA Rocciata Torta con amaretti, pesche e cannella Dolce di mele caramellate

Per info e prenotazioni: 340.9306645 - 338 4642164 www.ilrioneammanniti.it

Priore: Federico Fiordiponti

Rione Badia Hostaria del Centurione Via San Salvatore piccolo, 14

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Tortino di fave con fonduta di pecorino Coratella d’agnello con torta pappa al pomodoro con stracciata di bufala PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchi al ragù bianco d’oca Rigatoni al sugo de pajata Strangozzi al pesto di zucchine, pinoli e tartufo

Rione Badia

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Lumache al serpullo del Subasio Oca in porchetta Arrosto del carbonaio

SECONDI SERVITI DE CREDENZA Millefoglie con ricotta e frutti di bosco Tozzetti e roccetti con vinsanto

Per info e prenotazioni: 371.1169527 - 328.2511015 www.rionebadia.net

Priore: Filippo Pepponi

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Rione Cassero Taverna del Leon d’Oro Via Cortella, 26

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Quatris di bruschette Tortino della torre Antipasto del priore PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchetti al Sagrantino Gnocchi quintanari Cappelli ai fiori di zucca e zafferano

Rione Cassero

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Fagioli e cotiche Stinco di maiale alla birra e prugne Grigliata contadina con crostino di ceci SECONDI SERVITI DE CREDENZA Grumble con crema di pistacchio e cioccolato bianco Tortino al cioccolato con gelato alla vaniglia

Per info e prenotazioni: 338.1369448 - 329.6163364 - 349.8607942 www.rionecassero.it

Priore: Fabio Serafini

Rione Contrastanga Taverna Sette Selle Via Piermarini, 42

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Pappa al pomodoro con pesto di basilico Antipasto Sette Selle Tagliere di salumi e formaggi “Salumeria Pizzoni” PRIMI SERVITI DE CUCINA Strangozzi alla Furente al timo serpullo Tagliatelle al ragù di bianco di Chianina Gnocchi alla Contrastanga

Rione Contrastanga

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Pancia di maiale croccante con salsa di cipollotto fresco in agrodolce Reale di vitello al forno Faraona alla ghiotta su crostone di pane SECONDI SERVITI DE CREDENZA Tozzetti e Acchiappafemmine Zuppa della Dama Rocciata del Re con gelato alla Rocciata

Per info e prenotazioni: 342.6037882 www.rionecontrastanga.net

In questa Taverna e’ possibile avere un menu’ dedicato al SENZA GLUTINE

Priore: Carlo Mattioli

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Rione Croce Bianca Taverna del Fedele Via Butaroni, 15

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Coratella e torta Barbazza con aceto balsamico e rucola Tortino di patate con lardo e funghi porcini PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchi al sugo di castrato Pappardelle di farro al ragù bianco di cinghiale Ravioli alle sette erbe

Rione Croce Bianca

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Filetto di maiale in crosta al tartufo Lumache al sugo Bistecca di Angus Scottadito di agnello SECONDI SERVITI DE CREDENZA Biancomangiare Tozzetti fatti in casa con Sagrantino passito Dolce morbido con nocciole e cioccolato

Per info e prenotazioni: 349.2887831 - 339.5892778 - 328.8930564 www.rionecrocebianca.com

Priore: Andrea Ponti

Rione Giotti Locanda del Prete di Rostoviglio Piazza Faloci Pulignani

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Tortino di melanzane con fonduta al pecorino Panzanella alla giottina con formina di ricotta fresca Bruschetta alle alici PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchetti del prete al sugo d’oca Ravioli di ciauscolo con datteri e finocchietto Zuppa fave e pecorino

Nobile Rione Giotti

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Girello di vitello con rucola, pomodorini, aceto balsamico e scaglie di ricotta Trippa Tris della tradizione (coratella, lumache, trippa) Porcaccia di Camiano SECONDI SERVITI DE CREDENZA Rocciata Fregnaccia

Per info e prenotazioni: 328.6178303 - 389.6737145 339.6258999 - 347.6875679 www.rionegiotti.it

Priore: Alfredo Doni

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Rione La Mora Le Cantine del Gelso Palazzo Alleori Ubaldi, Via Pertichetti

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Antipasto del cavalier generoso Antipasto dello scudiero all’ombra del gelso Tortino di verdure con crema ai formaggi PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchi Madonne e Messeri Tagliatelle de lu Priore con Ragù bianco di Cinghiale Ravioli Ciuccaioli

Rione La Mora

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Gran Frittura di coniglio Lombatina di maiale barocca Spezzatino di agnello tartufato SECONDI SERVITI DE CREDENZA Panna cotta al pistacchio Dolci de La Mora

Per info e prenotazioni: 328.8145270 www.rionelamora.it

Priore: Massimo Montanari

Rione Morlupo La Taverna de lu Lupu Moru Via del Campanile, 32

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Bruschette al patè di fegato Tortino di ceci con crema di porcini Crostone al pecorino, pancetta e aceto balsamico Bruschetta di salsiccia spalmata PRIMI SERVITI DE CUCINA Maltagliati al ragù bianco di cinghiale Strangozzi alla gricia con cacio e pepe allo zafferano Polenta “Quella de na Vorda”

Rione Morlupo

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Spezzatino di cinghiale alle prugne Spiedini di lumache Piccione in salmì con crostone SECONDI SERVITI DE CREDENZA Rocciata di Bruna Torta del “Baldo” Fregnaccia

Per info e prenotazioni: 347.5317886 - 347.6587974 www.rionemorlupo.com

Priore: Elisabetta Maggi Leoncilli Massi

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Rione Pugilli Taverna dell’Aquila Nera Via Mentana, 16

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Tagliere di Affettati e Pizza bianca Strapazzata al Tartufo Crostone con Prosciutto e Fichi PRIMI SERVITI DE CUCINA Strongozzi Indiavolati Paccheri al Sugo di Pajata Orecchiette con sugo di Trippa Zuppa di Farro

Rione Pugilli

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Cinghiale in Casseruola Bistecca alla Porcona Fegatelli SECONDI SERVITI DE CREDENZA Ciambella al Sagrantino Salame del Cavaliere Dolce del Moro

Per info e prenotazioni: 328.7142342 - 320.0759250 327.1291400 - 329.5484324 www.rionepugilli.it

Priore: Riccardo Federici

Rione Spada Taverna delle Conce Via delle Conce

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Tortino de zucchine co crema de taleggio Pasticciata co lu pommidoro e lu cacio Rocciata de verdure e sargiccia co fonduta de pecorino PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnoccone co lu pommidoro ripieno de ricotta Tortelloni de brasato accunniti co la “fondarola” Sfojata Giallonera co li sparaci e ricotta

Rione Spada - Quintana di Foligno

SECONDI SERVITI DE CUCINA Pajata Lumache alla conciara Battuto de scottona a la brace Filetto de maiale in crosta co lu tartufo e fonduta de pecorino a lu Sagrantino SECONDI SERVITI DE CREDENZA Dolce ghiacciato co le fragole e lu cioccolato Ricotta di pecora co zucchero e Alchermes

Per info e prenotazioni: 347.5047762 - 338.9568668 320.8410031 - 366.4447728 www.rionespada.it

Priore: Riccardo Ricci

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Campo de li Giochi

Programma Giugno 2019

mercoledì 29 maggio La Notte delle Bandiere Esposizione Drappo Palazzo Comunale ore 21.00 per le vie del centro storico Esibizione ‘Sbandieratori e Musici Città di Foligno’ ore 22.00 Piazza della Repubblica da giovedì 30 maggio a sabato 1 giugno da lunedì 3 giugno a venerdì 14 giugno Apertura delle taverne

domenica 2 giugno Prove Ufficiali - ingresso gratuito ore 21.00 Campo de li Giochi “Marcello Formica e Paolo Giusti” lunedì 3 giugno Incontri culturali “l’Arte nel ‘600” Prof. Elvio Lunghi Docente Storia dell’Arte Università per stranieri di Perugia in collaborazione con ProFoligno e Associazione Orfini Numeister ore 18.00 Palazzo Candiotti

giovedì 30 maggio Convivio in onore di Dama e Cavaliere ore 20.30 nelle taverne rionali

Palio della Filomé ore 21.30 Piazza della Repubblica

Presentazione dei Palii di Giostra ore 22.45 Piazza della Repubblica

martedì 4 giugno Quintana Channel conducono Manuela Marinangeli e Mauro Silvestri in onda su Umbria TV - canale 10 inizio programmazione ore 14.00

venerdì 31 maggio Apertura Quintana Point ore 18.30 ex Teatro Piermarini - Corso Cavour Presentazione QUI / la rivista della Quintana ore 19.00 ex Teatro Piermarini - Corso Cavour Apertura straordinaria gratuita di Palazzo Trinci “Del 600 e di altri accidenti” chiacchierata barocca per le sale di Palazzo Trinci con Alessandro La Porta COOPCULTURE dalle ore 21.30 alle ore 24.00 sabato 1 giugno I bambini incontrano la Quintana ore 16.00 Parco dei Canapè

Incontri culturali “Della piazza e della danza, della chiesa e della nobiltà” Viaggio nella musica italiana all’inizio del 1600 con il maestro Massimiliano Dragoni ore 18.00 Palazzo Candiotti Gara dei Tamburini ore 21.30 Piazza della Repubblica

mercoledì 5 giugno Apertura Biglietteria ore 16.30 Quintana Point - Corso Cavour Incontri culturali “Vivande e bevande tra Rinascimento e Barocco” La gastronomia e i vini all’epoca della Quintana con Daniele Falchi in collaborazione con Confraternita del Sagrantino ore 18.00 Palazzo Candiotti Corsa delle Fantelle “per una libra di pepe” ore 21.30 Via Mentana giovedì 6 giugno Incontri culturali “La Scienza nel ‘600” Prof. Pierluigi Mingarelli in collaborazione con la Festa di Scienza e Filosofia ore 18.00 Palazzo Candiotti Apertura straordinaria gratuita di Palazzo Trinci “Del 600 e di altri accidenti” chiacchierata barocca per le sale di Palazzo Trinci con Alessandro La Porta COOPCULTURE dalle ore 21.30 alle ore 24.00

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venerdì 7 giugno Incontri culturali “Chi non sa far stupir vada alla striglia” Itinerari e virtuosismi della poesia barocca Prof. Guglielmo Tini ore 18.00 Palazzo Candiotti La Giostra dei libri “Aneddoti e racconti, musica e sport, ricordi e riflessioni” di Marino Bartoletti ore 21.00 Chiesa SS Annunziata Museo Calamita Cosmica

mercoledì 12 giugno La Giostra dei libri “Il tennis è musica” di Adriano Panatta ore 18.00 Palazzo Candiotti

sabato 15 giugno Annullo speciale Poste Italiane ore 9.30 - 13.30 Quintana point ex Teatro Piermarini - Corso Cavour

Balestrieri di Gubbio ore 22.00 Piazza della Repubblica

Giostra della Quintana “La Sfida” ore 21.00 Campo de li Giochi “Marcello Formica e Paolo Giusti”

giovedì 13 giugno Premio Giornalistico “Ariodante Picuti” ore 17.00 Palazzo Candiotti

“Quando penso allo tempo passato” Spettacolo a cura di Segni Barocchi Festival ore 21.30 Oratorio del Crocifisso

La Giostra dei libri “Casa di mare” di Marco Buticchi ore 21.00 Palazzo Candiotti

sabato 8 giugno “Vulkano” Notte del Fuoco ore 22.00 Piazza della Repubblica

“Circe e le sue ninfe” Spettacolo a cura di Segni Barocchi Festival ore 21.30 Oratorio del Crocifisso

lunedì 10 giugno La Disfida di San Rocco ore 22.00 Piazza San Domenico martedì 11 giugno Incontri culturali “La trama e l’ordito” Filati e fibre naturali nell’Umbria del ‘600 Dott.ssa Glenda Giampaoli Direttrice Museo della Canapa - Sant’Anatolia ore 18.00 Palazzo Candiotti Sbandieratori di Gubbio ore 22.00 Piazza della Repubblica

“Peccati Kapitali” ore 22.15 Piazza della Repubblica venerdì 14 giugno “Barocco sacro e profano in città” Visita guidata a cura di Associazione Guide Turistiche dell’Umbria Su prenotazione 075 8145228 - 339 3390103 ore 16.30 Centro storico Corteo delle rappresentanze rionali ore 21.45 Vie del centro storico Lettura del Bando e Benedizione dei Cavalieri ore 23.00 Piazza della Repubblica

domenica 16 giugno La Cronaca della Sfida ore 20.30 Umbria Tv canale 10 sabato 22 giugno Speciale Giostra della Quintana ore 17.30 RAI 3

Cosa vedere a Foligno e dintorni

Museo di Palazzo Trinci dal martedì alla domenica 10.00 - 13.00 / 15.00-19.00 ingresso intero € 6,00 ridotto (socio Touring, socio Fai, over 65, minori 18 anni) € 3,00 gratuito per disabili Museo della Stampa sabato e domenica 10.00-13.00 / 16.00 - 19.00 ingresso intero € 4,00 ridotto (socio Touring, socio Fai, over 65, minori 18 anni) € 3,00 gratuito per disabili Oratorio del Crocifisso sabato e domenica 10.00-13.00 / 16.00 - 19.00 ingresso € 2,50 Oratorio della Nunziatella sabato e domenica 10.00-13.00 / 16.00 - 19.00 ingresso € 2,50 MAC Museo Archeologico Colfiorito venerdì 10.00 -13.00 sabato e domenica 10.00 -13.00 / 16.00 - 19.00 ingresso intero € 4,00 ridotto (socio Touring, socio Fai, over 65, minori 18 anni) € 3,00 gratuito per disabili

CIAC Centro d’Arte contemporanea venerdì 16.00 -19.00 sabato e domenica 10.30 - 12.30 / 16.00 - 19.00 CALAMTA COSMICA ex Chiesa dell’Annunziata venerdì 16.00 -19.00 sabato e domenica 10.30 - 12.30 / 16.00 - 19.00 biglietto unico (CIAC + Chiesa dell’Annunziata/Calamita Cosmica) intero € 6,00 ridotto € 4,00 (persone dai 14 ai 18 anni; persone oltre i 65; gruppi di almeno 5 unità) omaggio (persone dai 14 ai 18 anni; persone oltre i 65; gruppi di almeno 5 unità) MUSEO CAPITOLARE DIOCESANO DI FOLIGNO venerdì 15.00 - 19.00 con accompagno dal museo di Palazzo Trinci sabato e domenica 10.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00 ingresso 6,00€ intero 3,00€ ridotto PALAZZO CANDIOTTI sabato e domenica 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 Mostra promossa dall’Accademia di San Luca ingresso gratuito

Museo Civico di Bevagna giovedì - domenica: 10.30 - 13.00 / 15.00 – 18.00 www.umbriaterremusei.it Museo Città di Cannara sabato, domenica: 10.00 - 12.00 / 16.00 – 19.00 www.umbriaterremusei.it Raccolta d’arte di San Francesco e Museo della Civiltà dell’Ulivo di Trevi dal martedì alla domenica: 10.30-13.00 / 14.30-18.00 www.umbriaterremusei.it Complesso Museale di San Francesco di Montefalco tutti i giorni della settimana: 10.30 - 19.00 www.museodimontefalco.it Villa dei Mosaici di Spello dal martedì alla domenica: 10.30 - 13.00 / 15.00 - 18.30 www.villadeimosaicidispello.it

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Ente Giostra Quintana organigramma Presidente Ente Giostra Cav. Domenico Metelli Magistrati

lllustrissimi Priori Rappresentante dei Priori

Andrea Ponti

Vice Presidente

Rione AMMANNITI

Rita Barbetti

Federico Fiordiponti

Segretario Generale

Rione BADIA

Mauro Carboni Economo

Filippo Pepponi Rione CASSERO

Maurizio Metelli

Fabio Serafini

Responsabile del Patrimonio

Rione CONTRASTANGA

Arnaldo Radi

Carlo Mattioli

Presidente Commissione Tecnica

Rione CROCE BIANCA

Lucio Cacace

Andrea Ponti

Responsabile Comunicazione e Rapporti con i Media

Alfredo Doni

Alessio Castellano

Responsabile alla Promozione e alle Risorse Economiche

Marco Bosano

Presidente Commissione Artistica

Luca Radi

Responsabile Rapporti con i Rioni

Simone Capaldini

Rione GlOTTl Rione LA MORA

Massimo Montanari Rione MORLUPO

Elisabetta Maggi Leoncilli Massi Rione PUGILLI

Riccardo Federici Rione SPADA

Riccardo Ricci

Maestro di Palazzo

Alessandro Castellani

Commissione Tecnica Presidente

Lucio Cacace Vice Presidente

Raoul Baldaccini Commissione Artistica Presidente

Luca Radi Vice presidente

Simone Agostini Alessandro Castellani

Claudio Pesaresi voce storica del Bando

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Il Bando

Sopra la pubblica Giostra da porsi in Fuligno.

Madonne e Messeri che in Foligno vivete o dentro le mura o fuori per le campagne amene, udite!

Dame superbe in preziosi broccati coi lor sorrisi alle genti intorno, e scintillar di lance e di cruenti sproni e saettar di focosi destrieri e lor nitrire nel divorar lo spazio e gran virtute de’ cavalieri eletti e nembi di polve e volitar di piume e grida e gioia et urla di Vittoria, ecco vi attendono al Campo de li Giochi, nel corruscar del Vespro settembrino!

Ecco tra Voi rinnovellata torna la tenzone della virtute e de l’honore che in premio porge, al più bravo tra i bravi de’ cavalieri vostri in campo, prezioso palio e sorriso di Madonna illustre.

Qual de’ Rioni appagherà il desio di tòr di mano al Cavalier Vincitore il lauro cinto in ultima tenzone.

Ciascun de’ cavalieri nel maneggiar di lancia alla corsa furente di veloce destriero l’arma sua drizza alla desiata Vittoria.

E ciascun di Voi ha il cavalier eletto cui Fortuna e Valore daranno il vanto di altissimo honore.

Tutti accorrete e rimirate i prodi!

Tutti scendete ne le Piazze, ne le Vie e nel Campo de li Giochi!

E fate festa a’ cavalieri vostri!

Tutte accorrete, o genti de’ Rioni, tutte accorrete a gioir di Vittoria, anco se arride altrui, ché la concordia e l’amor de la Cittade tutta son pur Vittoria e bella e grande!

Vuoi ascoltare il Bando dalla viva voce di Claudio Pesaresi?

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