QUI è tempo di Quintana / agosto 2021

edizione luglio/agosto 2021/

è tempo di Quintana

agosto di Quintana

INSIEME PER FARE G

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Luca Innocenzi / Rione Cassero vincitore della Giostra della Sfida del 2020

ripartiamo insieme!

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Il saluto del Presidente dell’Ente Giostra della Quintana Anche quest’anno ci troviamo a vivere un’edizione della Giostra della Quintana del tutto particolare.

Particolare ed inusuale la data che ci rivedrà gareggiare al “Campo de li giochi” per la Giostra della Sfida, particolare e ancora complesso il contesto in cui andremo a vivere le emozioni che solo la Giostra della Quintana sa regalarci.

Ma se lo scorso anno parlavamo della “Giostra della resistenza” questa che stiamo per vivere è la “Giostra della speranza”.

Speranza che questo morbo, che da quasi due anni ci colpisce, possa presto diventare solo un brutto ricordo. Speranza nel fatto che a breve potremo tornare ad abbracciarci e gioire liberamente nelle taverne rionali e al Campo de li giochi. La pandemia ha colpito duramente anche il mondo della Quintana portandoci via Maurizio Metelli, Priore storico del Rione Contrastanga ed Economo del nostro Ente. La prematura scomparsa di Maurizio ci ha lasciato attoniti e privi di un solido punto di riferimento per competenza, esperienza e profonda umanità. Ma sono sicuro che il vuoto che ha lasciato Maurizio sarà un punto d’onore per tutti noi quintanari che abbiamo avuto la fortuna di essere al suo fianco, un punto d’onore che chiama all’amore incondizionato per la nostra Festa e al massimo impegno per la sua crescita. Sono sicuro che questo sia il modo migliore per onorare la figura di Maurizio e la sua storia quintanara.

Voglio in questa sede ringraziare tutti i dieci Priori che, in uno dei momenti più difficili della nostra storia, hanno saputo reggere con mano sicura e grande responsabilità i dieci Rioni. Un grazie va anche all’amministrazione comunale, al sindaco Stefano Zuccarini che, pur in un contesto di enormi difficoltà, non ha mai smesso di esserci vicino e all’assessore alla Quintana Decio Barili che non ha dimenticato il suo grande amore per la Quintana, rimanendo per noi un punto di riferimento essenziale. Un enorme ringraziamento va a tutto il popolo della Quintana che, pur tra mille difficoltà, restrizioni e lutti, non ha mai smesso di far battere il proprio cuore quintanaro. L’augurio è che i sacrifici che tutti noi stiamo facendo per tenere vivo il “fuoco” della Quintana possano essere presto ripagati.

Auguro a tutti noi che la Giostra del 7 agosto possa essere per tutto la nostra comunità un modo per ritrovarsi, guardare avanti insieme senza dimenticare mai chi non è più tra noi.

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SOMMARIO

Direttore Responsabile

Si ringraziano per la cortese collaborazione

Manuela Marinangeli

Fotografie

i Priori dei Rioni i Magistrati dell'Ente Giostra Rita Barbetti Claudio Bianchini Mauro Carboni Guglielmo Castellano Daniele Falchi Pier Luigi Metelli Mauro Silvestri Paola Tedeschi Mara Troiani

Augusto Buzzeo Vanessa Raiola

Copyright © 2021

Magistrato responsabile alla Comunicazione

Alessio Castellano Magistrato Promozione e Risorse Economiche

Marco Bosano

Ente Giostra della Quintana Stampa

Dimensione Grafica

Design & Art direction

Carlo Crescimbeni Registrazione Tribunale di Spoleto n.01/2021

Ufficio Marketing

Mosaico di Manuela Marinangeli

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Il saluto del Presidente dell’Ente Giostra

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Editoriale

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Il saluto del Sindaco di Foligno

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Il saluto dell’Assessore con delega alla Giostra della Quintana

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Il saluto del Rappresentante dei Priori

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La Sfida “unica” del 2020

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Il Priore tra i Priori

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La Lotteria della Quintana

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…aspettando la Giostra

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Foligno omaggia Dante

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Le perle del comprensorio di Foligno

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La Segreteria Generale: un “motore” sempre acceso

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Il racconto della Giostra della Sfida torna su Rai3

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I magnifici dieci

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I 10 Cavalieri della Sfida 2021

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Palio di Agosto

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Le Dame dei Rioni

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Jurassic Maccheroni Dolci

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Le perle barocche di Minerva La maschera

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La Quintana, una gioiosa invasione

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La Quintana social

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Quintana Point

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Il Bando

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Quintana Channel

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Le Taverne

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Programma Luglio/Agosto 2021

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Ente Giostra Quintana organigramma

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Patrocini

Editoriale Ispirati dalla passione che anima ogni quintanaro, attraverso le pagine di QUI vi vogliamo condurre in un viaggio emozionale in questa nuova edizione della Giostra della Quintana di Foligno.

Senza interruzione, dal 1946, la manifestazione è stata struttura portante della nostra comunità e simbolo del nostro territorio, nei momenti di festa e in quelli di estrema difficoltà.

Consci del piccolo miracolo compiuto nella realizzazione della Giostra 2020, iniziamo una nuova esperienza quintanara ad agosto, un mese inusuale per gli appuntamenti del nostro calendario di eventi.

L’idea di un’estate quintanara ha iniziato ad acquisire fascino dal primo evento di quest’anno “…aspettando la Giostra”, una delle novità di questo 2021, un momento durante il quale il mondo della Quintana ha raccontato e si è raccontata. Ve ne parliamo nelle pagine che seguono, dove troverete anche informazioni utili per le vostre serate quintanare, curiosità ed approfondimenti confezionati con cura dai nostri preparatissimi collaboratori, poi spazi dedicati ai rioni, ai cavalieri e alle dame.

Prospettive diverse legate dal filo della passione che guida le penne di chi scrive di Quintana, elementi, forme, parole, colori, suoni, vicinanze e distanze, che nel loro equilibrio, danno il senso della bellezza ai racconti sulla grande festa di Foligno.

Auguro buon lavoro a tutto il popolo della Quintana che si divide tra Ente Giostra e Rioni, perché grazie al suo grande e costante impegno possiamo di nuovo lasciarci conquistare dalla magia della Quintana, dalle sue atmosfere uniche e dal suo avvolgente abbraccio che tanto ci è mancato.

Cristalli di serenità che ritornano dopo i momenti terribili vissuti nei giorni sospesi che hanno preceduto l’estate, giorni di ansie, sconforto e perdite. Abbiamo vissuto dolori che non hanno forma, ma che sono scolpiti dalla mancanza di un volto e di un nome.

E’ tempo di tornare a casa, è tempo di unirci nel calore di una grande famiglia, è tempo di Quintana.

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Il Saluto del Sindaco di Foligno Lo scorso anno la scelta di far disputare la Giostra della Quintana fu una scelta difficile e coraggiosa, ma non certo azzardata, perché a darmi la sicurezza necessaria fu l’indiscussa ed indiscutibile capacità organizzativa della ‘macchina quintanara’ capace di andare avanti con assoluta determinazione e piena responsabilità.

Nei momenti più difficili occorre gettare il cuore oltre l’ostacolo, così come nelle fasi più buie bisogna avere la lungimiranza di guardare all’orizzonte oltre le nubi: è quello che abbiamo fatto, e lo abbiamo fatto insieme con la Città e per la Città.

La Grande Festa di Foligno, non si è mai interrotta, un caso quasi unico nel panorama internazionale che ci rende particolarmente orgogliosi, e che dimostra ancora una volta come siano ormai ben salde le nostre radici.

Abbiamo veramente dato vita a qualcosa di unico, e forse come mai ‘l’amore e la concordia della Cittade tutta’ son stati davvero la vittoria più bella e più grande.

Così come dopo la guerra, che ne segnò la nascita, e nella fase del terremoto, anche questa volta la Quintana è servita non solo per non far ‘spegnere’ Foligno ma per dargli nuova linfa vitale.

Questo rapporto di amore non si è mai interrotto, grazie proprio allo Spirito Quintanaro, che resiste sempre e comunque, proprio perché la Quintana è prima di tutto sentimento incondizionato e superiore di amore per Foligno.

Mantenerlo vivo significa mantenere viva l’aggregazione sociale, i rapporti intergenerazionali; fare Quintana vuol dire fare squadra e progettare insieme il futuro, ed è stato sicuramente uno dei valori aggiunti che ci ha permesso di superare meglio e al meglio le difficoltà, anche e soprattutto questa volta.

Lo stessa Giostra ci insegna che serve lavoro, sacrificio, capacità di azione e concentrazione per infilare gli anelli, così come per centrare gli obiettivi.

Da parte mia e dell'Amministrazione ci sarà sempre la massima collaborazione, per ottenere insieme altri nuovi successi.

Buona Quintana a tutti!

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Il saluto dell’Assessore con delega alla Giostra della Quintana “E' tempo di Giostra, tempo di sognare, tempo di vivere...”

Tornano, anche in questo secondo tribolato anno di pandemia, i giorni di Giostra: quelli della Sfida, nell'aere vespertino di piena estate, in una di quelle notti stellate che ci inducono a scrutare il cielo per affidargli i nostri sogni...

Sogni di normalità, di piena ripresa delle vecchie abitudini quotidiane, di definitivo superamento della emergenza sanitaria.

Ecco, torna la tenzone e ci ritrova poco meno di un anno dopo, purtroppo con le cautele e le preoccupazioni che si auspicava meno durature.

Ritrova anche un popolo quintanaro che ha perso un grande amico, al quale dedicare ogni momento della costruzione dell'ennesima festa cittadina.

La nostalgia di Maurizio è forte in questi giorni di Giostra; il ricordo del suo bonario sorriso e del suo prezioso esempio caratterizzerà il difficile compito che attende il mondo quintanaro.

Il compito di prendere per mano una città ancora impaurita e condurla alla festosa serenità... È tempo di Giostra, è tempo di tornare a vivere, INSIEME!

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Il saluto del Rappresentante dei Priori Intervenire in veste di Rappresentante dei Priori ha oggi per me un valore ed un significato del tutto particolari. Mi riferisco alla scomparsa di Maurizio Metelli, Magistrato dell’Ente, nonché storica guida del Rione Contrastanga e, per anni, Decano dei Priori.

Maurizio è stato per me, e sono convinto per tanti altri Priori, un punto di riferimento per capacità, competenze e amore verso la Giostra della Quintana di Foligno. Un esempio da seguire per risultati e per dedizione nei confronti della nostra Festa. Sono convinto di parlare a nome di tutti i miei colleghi Priori nel dire che chiunque di noi il 7 agosto alzerà il palio lo farà pensando a lui.

Questo perché il 7 agosto si correrà la Giostra, la Quintana, pur in una data inusuale, e si riproporranno le sue emozioni e la sua magia. Non sarà ancora la “Festa della rinascita”, ma sicuramente sarà un passaggio fondamentale e di speranza verso il ritorno alla piena normalità. Non nascondo le difficoltà che tutti noi Priori e tutti i Rioni hanno affrontato in questo periodo, nel vivere il “distanziamento sociale”, vera antitesi della nostra Festa.

Ma vi assicuro che la passione che ci anima è rimasta immutata. In questi mesi i Rioni, pur nel rispetto dei limiti normativi, hanno continuato “a fare” Quintana, a lavorare ed impegnarsi per la Festa più importante della nostra comunità. L’augurio è che nessuno possa pensare che Foligno sia in grado di fare a meno della sua Festa, di quello che i dieci Rioni rappresentano in termini di coesione sociale e, dopo più di settant’anni, di tradizione storica. Credo che in questo momento particolarmente difficile la città e tutte le sue anime debbano unirsi, incondizionatamente, intorno alla Giostra della Quintana simbolo di rinascita e di unione cittadina.

La Sfida “unica” del 2020 Oggi, estate 2021, possiamo dire di cominciare a vedere la luce in fondo al tunnel, ma un anno fa, la situazione, seppur meno aggressiva dei mesi precedenti, era tale per la quale una manifestazione come la Giostra della Quintana, poteva essere vista come la classica oasi in pieno deserto. Così abbiamo vissuto la Quintana del 2020. Edizione contratta, rimodulata, con pochi intimi al Campo de li Giochi, ma pur sempre avvincente e coinvolgente. Ed è stata tenzone “vera”. Che alla fine ha premiato Luca Innocenzi, Pertinace del Rione Cassero che, fin dalla prima tornata, imponendo il miglior tempo in sella al solito Guitto, ha di fatto chiuso i giochi per la conquista del palio.

Sul secondo gradino del podio, si è andato a collocare Mattia Zannori. Il portacolori del Rione La Mora, in sella ad un sempre più affidabile Macchia d’Olio, forse è stato troppo guardingo nella sua prima tornata, ma un secondo piazzamento dietro ad Innocenzi, è comunque un ottimo risultato. Al terzo posto della graduatoria finale, si è invece piazzato Daniele Scarponi del Rione Giotti. Obbiettivamente, il binomio che formava con Anna Aurora, non poteva consentigli riscontri cronometrici eccelsi, ma l’Animoso ha comunque interpretato la gara al meglio, salutando il ritorno in quel di Piazza Faloci in modo più che dignitoso.

Tenzone tranquilla anche per Alessandro Candelori del Contrastanga e Tommaso Finestra dell’Ammanniti. Entrambi hanno concluso le rispettive fatiche quintanare di un anno fa, con due percorsi netti. Il Furente di Contrastanga ha puntato decisamente sulla regolarità, conducendo Invincibile Fong con un attimo di cautela, mentre il Ga-

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gliardo di Largo Frezzi, in sella alla debuttante Hamamelis, ha portato a termine una gara pulita e tranquilla.

Quintana di delusioni, invece, per Massimo Gubbini. Il Fedele del Croce Bianca è uscito di scena, nel corso della seconda tornata, a causa di un anello mancato. Destino analogo a quello di Pierluigi Chicchini del Pugilli.

Il Moro, aveva centrato il secondo miglior tempo della prima tornata, ma nella carriera successiva, l’errore sui bersagli ne ha vanificato ogni velleità.

Pomeriggio storto anche per l’altro “big” folignate, il Baldo del Morlupo Lorenzo Paci. Il portacolori della contrada di Piazza

San Francesco era sceso in pista con un destriero rimediato solo pochi giorni dalla gara ed è uscito subito di scena per essere incappato in delle prevedibili penalità.

Aveva realizzato il miglio tempo di gara (52”17’) in sella a City Hunter, ma un anello fallito proprio nel corso della prima tornata, ne ha decretato l’eliminazione. Stiamo parlando di Marco Diafaldi del Rione Spada che nel settembre del 2020, ha avuto l’occasione per dare una svolta alla propria carriera ma, come sopra descritto, non c’è riuscito.

Quella di un anno fa, è stata l’ultima Giostra di Cristian Cordari, “Ardito” del Rione Ba-

dia. Il beniamino del popolo granata era sceso in pista con un cavallo debuttante – Capitan Segreto – che gli ha subito creato problemi notevolissimi. E, dopo aver superato la prima tornata, nella seconda non c’è stato verso di tenerlo all’interno dell’otto di gara. “Chapeau”, comunque, per la generosità di questo fantino, che al Badia sarà sempre ricordato come colui che ha riportato la contrada alla vittoria dopo 34 lunghissimi anni.

Guglielmo Castellano

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Il Priore tra i Priori

“Il Priore tra i Priori” questo il nome del premio istituito dal Rione Contrastanga con il supporto dell’Ente e dedicato alla memoria del Priore Emerito e Magistrato dell’Ente Giostra della Quintana Maurizio Metelli, prematuramente scomparso quest’anno.

Sicuramente il ricordo di Maurizio, per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo non verrà mai meno, ma questo premio rende pienamente merito a quello che lui ha rappresentato per la nostra Festa. Un “quintanaro” come pochi per passione, competenza ed esperienza, un punto di riferimento per tutti quelli che sono andati o andranno a ricoprire il ruolo di Priore nei dieci Rioni. Il Rione Contrastanga, sotto la guida di Maurizio Metelli, ha raggiunto vertici di assoluto valore, non solo cinque vittorie nella Giostra e trionfi nel “Gareggiare dei Convivi”, ma anche uno dei cortei più applauditi durante la “sfilata” ed una taverna sempre affollata di rionali e avventori. E proprio partendo da questi aspetti che il riconoscimento è mirato a premiare il Priore, che durante l’anno quintanaro, saprà eccellere in tutti questi aspetti, portando il proprio Rione a primeggiare in tutte le attività che caratterizzano la vita della Giostra della Quintana. Sarà un premio annuale “ad personam” e sarà consegnato al Priore del Rione che risulterà primo, secondo una classifica stilata su 5 parametri: i piazzamenti del proprio Rione nelle due Giostre, la bellezza e la coerenza storica del corteo, il portamento, l’eleganza e la rappresentatività del proprio Rione durante il Corteo Storico e la Giostra, l’organizzazione e l’addobbo della Taverna Rionale e le attività svolte dal Rione nel corso dell’anno.

Siamo sicuri che, dopo il “lauro cinto”, questo sarà il premio più ambito di tutta la nostra manifestazione.

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...aspettando la Giostra

Un nuovo concept di evento Il nuovo format “…aspettando la Giostra” è stato una delle novità del programma della Quintana 2021.

ai priori, ai cavalieri, alle dame e a tutti i protagonisti della grande festa di Foligno.

Serate evento che si sono svolte nella splendida cornice di Palazzo Trinci, un modo per presentare la Quintana del 2021 con interviste, video e approfondimenti dedicati all’edizione di quest’anno.

Le misure di contenimento del Covid-19 hanno permesso un ingresso contingentato agli eventi, così da rendere necessaria una diretta web sulla pagina facebook “Giostra della Quintana di Foligno” e sul canale YouTube “Quintana Channel”.

Un nuovo percorso narrativo che ha visto protagonisti tanti amici della Quintana che, in presenza o in collegamento, hanno portato il proprio contributo: politici, giornalisti, supporter oltre al direttivo dell’Ente Giostra,

La situazione di emergenza sanitaria ha condotto un vero e proprio ripensamento sugli aspetti del concept di eventi e trasmissioni tv o dirette streaming, che stiamo ridefinendo anche nel nostro racconto

quintanaro. Il virus ci ha involontariamente spinti a realizzare un prodotto in continuità con la nuova quotidianità, dove lo spazio fisico diventa un pretesto per una comunicazione virtuale che permette ai nostri contenuti di muoversi liberamente attraverso diverse piattaforme, lasciando però inalterati il calore, la passione e le emozioni che contraddistinguono la nostra manifestazione.

Manuela Marinangeli

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Foligno omaggia Dante

La storia di Foligno sorprendentemente incontra Dante.

La nostra città, che godeva di una prospera situazione economica, e vedeva la presenza di commercianti, imprenditori, orafi, artisti, si trovò ad ospitare Giovanni Numeister, allievo di Gutenberg, esperto nell'arte della stampa. Nelle vicinanze della nostra città si trovavano inoltre diverse cartiere, in particolare quella di Pale, avviata dai monaci benedettini dell'Abbazia di Sassovivo.

Tutte queste coincidenze hanno fatto sì che, l'11 aprile 1472, vedesse la luce l'editio princeps della Divina Commedia.

Proprio nel Palazzo Orfini fu realizzata la prima copia a stampa dell'opera che Dante chiamò Commedia, per il suo lieto fine, e Boccaccio definì per sempre Divina. Nel nostro museo della stampa abbiamo l'editio princeps delle "Epistulae ad familiares" di Cicerone e del "Bellum adversus Gothos" di Leonardo Bruni, non possediamo più, purtroppo, l'editio princeps dell'opera di Dante.

Noi folignati amiamo il sommo poeta, che nel canto 11°del Paradiso cita il nostro "Tupino" e ci sentiamo orgogliosi di aver contribuito alla diffusione della sua opera.

Amiamo ricordare Dante ancor più in questo 2021 che segna il 700°anno dalla sua morte terrena, ma certamente oggi è reso immortale dalla sua poesia che "vince di mille secoli il silenzio”.

Rita Barbetti

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Introduzione

Anteporta

Inferno

Durante il periodo della manifestazione, all’interno del Quintana Point, rimangono esposte le opere della mostra "Dante nell'arte contemporanea italiana”: una collezione ispirata alla Divina Commedia.

Gli artisti hanno realizzato una incisione principalmente litografie o xilografie - per ogni cantica della Commedia, oltre ad una incisione come Anteporta.

Nel 2021 a realizzare le illustrazioni l’artista Marinella Senatore.

Paradiso

Purgatorio

Le perle del comprensorio di Foligno Foligno è considerata il centro del mondo.

Città dantesca, città barocca, ricca di storia, arte e bellezze paesaggistiche.

Mauro Silvestri ci racconta alcune delle perle che caratterizzano questo comprensorio che sorprende per la ricchezza delle sue tradizioni.

EDITIO PRINCEPS DELLA DIVINA COMMEDIA L'11 aprile del 1472 viene stampata a Foligno dal prototipografo maguntino Giovanni Numeister insieme ad Evangelista Angelini di Trevi e con la preziosa collaborazione dello zecchiere folignate Emiliano Orfini, l'editio princeps della Divina Commedia di Dante Alighieri. La diaspora dei primi tipografi tedeschi dopo il sacco di Magonza del 1462 ad opera di Adolfo II di Nassau, porta molti di essi a percorrere l'Italia, ricca e culturalmente avanzata, alla ricerca di mecenati, principi, vescovi, comunità, imprenditori che potessero finanziare la nuova, rivoluzionaria artem artificialiter scribendi.

Uno di questi prototipografi, Johann Neumeister, allievo di Johann Gutemberg, con alcuni compagni, è a Foligno, sembra nel 1463, come copista di manoscritti. L'arte segreta trova i suoi mecenati nei fratelli Mariotto, Antonio ed Emiliano Orfini, nobili imprenditori folignati. Emiliano, orafo e zecchiere pontificio, presta le sue alte qualità di incisore al disegno delle lettere per la stampa.

La società tipografica folignate imprime nel 1470 il De bello italico adversus Gothos dell'aretino Leonardo Bruni, l'anno seguente le Epistolae ad familiares di Cicerone e,

l'11 aprile 1472, la prima edizione della Divina Commedia in cui si sottoscrive anche Evangelista Angelini di Trevi, abitante in Foligno, ultimo apporto alla società editoriale.

L'esemplare usato nella stampa della Commedia di Foligno è stato individuato nel manoscritto trecentesco conservato nella Biblioteca del Seminario di Belluno, il cosiddetto Lolliniano 35, appartenente ai Danti del Cento, un gruppo di manoscritti trecenteschi della Divina Commedia ascrivibili all'officina scrittoria di Francesco di ser Nardo di Barberino, di cui si narra che "con cento Danti ch'egli scrisse, maritò non so quante figliole".

La società tipografica di Foligno invece non oltrepassò i tre anni di attività e la sua fine non fu certo gloriosa soprattutto per il tipografo tedesco, imprigionato per debiti su richiesta di Mariotto Orfini. Numeister dopo aver girovagato tra la Germania e la Francia cederà al socio Michel Tropie la tipografia e morirà povero, sembra a Lione, nel 1522.

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LA MADONNA DI FOLIGNO DI RAFFAELLO L’opera, eseguita tra il 1511 e il 1512, fu commissionata a Roma dal folignate Sigismondo de’ Comitibus, al tempo segretario di Papa Giulio II, e rimase nella Basilica di Santa Maria in Aracoeli almeno fino al 1565. In quell’anno suor Anna de’ Comitibus, nipote di Sigismondo e badessa del monastero di Sant’Anna, la riportò a Foligno, dove rimase esposta per oltre due secoli sull’altare maggiore della chiesa. Qui fu ammirata da artisti, celebrata nelle pagine di viaggiatori e richiesta dai membri di alcune tra le più influenti casate italiane ed internazionali che più volte manifestarono l’intenzione di entrarne in possesso. La fama accumulata nel corso dei decenni dall’opera di Raffaello e le sue indubbie qualità pittoriche fecero si che nel febbraio del 1797 venisse requisita dai francesi per incrementare le raccolte d’arte del Musée du Louvre a Parigi. Il dipinto fece ritorno in Italia nel 1816, all’indomani del Congresso di Vienna, entrando a far parte delle raccolte dei Musei Vaticani con l’appellativo con cui ancora oggi è noto: la Madonna di Foligno.

Il dipinto di Raffaello, forte della straordinaria fama raccolta in due secoli trascorsi all’interno del monastero di Sant’Anna, divenne il modello di riferimento per la produzione locale di grandi pale d’altare destinate ad importanti centri di culto e il prototipo per numerose repliche in vari formati e in differenti tipologie artistiche. La notorietà tramandata dalle fonti antiche e dalla penna di artisti e viaggiatori che ebbero modo di ammirarla a Foligno, a Parigi e in seguito a Roma, favorì anche una produzione consistente di incisioni e stampe decretandone il costante apprezzamento fino ai nostri giorni.

LA FASCIA OLIVATA ASSISI-SPOLETO La “Fascia olivata Assisi - Spoleto” è un paesaggio pedemontano appenninico di oltre 40 chilometri. E’ un patrimonio unico e irripetibile che coinvolge sei comuni della provincia di Perugia, nella sottozona dei Colli Assisi Spoleto: Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno, Spoleto. La vistosissima e inconfondibile presenza della coltivazione della pianta di ulivo (9mila ettari di terreno e quasi 1milione e 500mila piante) è il risultato millenario di cultura non di natura spontanea. L’ulivo è nella “Fascia olivata Assisi – Spoleto” (chiamata anche “valle spoletana”) una presenza artificiale e innaturale. Gli oliveti che ricoprono i pendii, la disposizione delle piante, i muretti, le specie coltivate, il sistema produttivo e gli insediamenti tradizionali, evidenziano un paesaggio in incessante evoluzione. Ogni suo cambiamento avviene grazie all’intervento dell’uomo e nel costante rispetto dell’equilibrio di tradizione e innovazione.La presenza degli olivi, nel corso dei secoli, ha avuto una notevole importanza dal punto di vista culturale, artistico, architettonico, paesaggistico, idrogeologico. Oggi la “Fascia olivata Assisi-Spoleto” è tra le principali aree olivicole della regione Umbria.

Mauro Silvestri

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La Segreteria Generale: un “motore” sempre acceso

Non vi è stata sosta alcuna!

La Segreteria Generale dell’Ente, seppur con le note difficoltà, è stata sempre operativa in tutto questo tempo che è trascorso in un – purtroppo pesante – isolamento personale.

La distanza obbligata ci ha impedito i contatti, che sono alla base del nostro vivere il mondo della Quintana.

Appena si è avuta la possibilità di riprendere la “fisica” frequentazione, subito si sono accesi i riflettori, è cambiata l’aria e si è, piano piano, avviata la macchina, sebbene il motore sia stato sempre acceso.

Sì, perché i pensieri – rattristati da eventi che nessuno poteva immaginare e che hanno segnato profondamente tutti noi – sono stati sempre rivolti al Popolo della Quintana e soprattutto a poter rivivere l’emozione della Giostra.

I pensieri mai hanno smesso di correre, anche se in una sorta di salto ad ostacoli sempre più impegnativo.

Ma, poi, si è avuta la possibilità – sempre in situazione “contingentata” – di tornare ad ascoltare il “suono magico” del galoppo al Campo de Li Giochi, di rivedere i cavalli delle scuderie dei Rioni in una forma, a dir

poco, perfetta, presentati tutti in un look di eleganza unica, nel giorno delle pre-visite.

L’orgoglio quintanaro, che mai ci abbandona, ha alimentato il “motore” anche della Segreteria; un grazie particolare a Sara e Silvia che, anche a distanza, mi hanno dovuto “sopportare”, ma sempre mi hanno supportato in ogni impegno.

Ora ci attendono giorni di grandezza, di aperture … in attesa della Giostra della Sfida.

Non vi può essere alcun dubbio circa la capacità di organizzazione – che, come è stato dimostrato pure l’anno scorso, è stato il “vanto” della manifestazione – degli eventi.

Anche in quest’occasione, la Segreteria Generale assicura, senz’altro, la propria disponibilità per ogni valutazione, insieme al Presidente, alla V. Presidente ed ai Magistrati, ma anche sempre in sintonia con gli Illustri Priori, delle situazioni che, sempre in evoluzione, segnano il tempo di avvicinamento al giorno della Giostra della Sfida.

Mi piace chiudere sempre con un ringraziamento a tutto il Popolo della Quintana!

Mauro Carboni

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Umanità Imparzialità Neutralità Indipendenza Volontarietà Unità Universalità

Il racconto della Giostra della Sfida torna su Rai3 Per la nostra festa torna la ribalta televisiva nazionale. La Giostra della Quintana conquista di nuovo, per il terzo anno, un ampio spazio su Rai 3.

Le telecamere della Rai si accenderanno sulla gara del 7 agosto. La telecronaca con contributi, approfondimenti, interviste a bordo campo, commenti, focus su tutti gli aspetti legati alla manifestazione è a cura della TGR, testata giornalistica regionale.

Telecronista, anche quest’anno, l’inviato Antonello Brughini, ormai affezionato fan della nostra manifestazione.

La messa in onda del programma, in differita, sarà sulla terza rete nazionale, sabato 14 agosto dalle 15.00 alle 16.15.

La Quintana in differita su Rai3, nel 2019, registrò ottimi risultati di ascolto. E per quest’anno ci si auspica di migliorarli ulteriormente.

Un grande ritorno che è anche un segnale forte di ritorno alla vita, dopo drammatica emergenza sanitaria che dal 2020 ha segnato anche il calendario degli eventi legati alla Quintana.

Grandissima soddisfazione è stata espressa da parte dei vertici dell’Ente Giostra e di tutti i Rioni per la grande attenzione che Rai presta alla manifestazione e a Foligno.

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I magnifici dieci

Se Siena ha i suoi “dieci assassini” che si battono sul tufo di piazza del Campo, Foligno ha i suoi “magnifici dieci”, i cavalieri che sfidano, ormai da più di settant’anni, il sorriso beffardo del Dio Marte cercando di regalare la vittoria ai propri rionali. Abbiamo ritenuto fosse giusto dedicare loro uno spazio fisso sulla nostra pubblicazione al fine di ricordare chi, in passato, ha dato tanto per la nostra Festa e non solo in termini di vittorie. Il Campo de li Giochi ha visto ormai tantissimi cavalieri affrontare le sue curve, qualcuno con più fortuna altri con meno, ma tutti con grande passione e amore per la Quintana.

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Le nostre domande a Mauro Mazzocchi Il tuo curriculum quintanaro: Debutto in Quintana nel 1981 con il Rione Morlupo. Ricordo che avevo un solo cavallo di nome Rondello, non certo un campione ma tanta era la voglia da parte mia di correre la Quintana che, probabilmente, avrei corso anche in groppa ad una “zebra”. Dopo il Morlupo sono al Giotti, poi sono al Pugilli ed in fine al Rione Croce Binaca, l’unico Rione cui sono rimasto fedele….. anzi “Il Fedele”.

Un Cavaliere “causa” di una delle più accese rivalità della Quintana, quella tra i Rioni Giotti e Croce Bianca. Ci puoi raccontare qualche aneddoto di quel cambio di casacca?

Inauguriamo questo spazio incontrando Mauro Mazzocchi, cavaliere folignate uno dei migliori della sua generazione. Mauro esordisce nel 1981 con il Rione Morlupo e termina la propria attività di cavaliere difendendo i colori del Rione Croce Bianca. Il suo nome, però, è legato ad uno dei miti della nostra Festa, ovvero Bolero IV, lo splendido anglo-arabo-sardo di proprietà del Rione Croce Bianca che ha dominato la scena per un decennio. Mauro, infatti, è stato il primo a portare nel 1987 Bolero alla vittoria. Mauro Mazzocchi, pur avendo svestito i panni del cavaliere, è rimasto sempre vicino alla Quintana ed è, ormai, una delle voci che commentano la nostra Giostra per la RAI.

Di quel cambio di casacca ricordo tutto. Una questione, all’origine, legata alla gestione della scuderia rionale da me non condivisa. Problematiche che si sarebbero potute risolvere parlandone e non facendo finta che non esistessero. Ricordo le difficoltà, di quei giorni, nel decidere la cosa giusta da fare. Rimanere in un Rione diventato cieco e sordo alle mie riflessioni oppure cambiare aria. Il Rione Giotti cercò di ricucire lo strappo, anche con offerte importanti, ma dimostrando così di non comprendere le vere ragioni del mio malessere e da quel momento capii che non ero più l’Animoso del Rione Giotti. Nel 1985 approdai al Rione Pugilli una Giostra maledetta terminata con il drammatico incidente ad Argo il mio cavallo. Ricordo, ancora, in quell’occasione le offese ricevute da alcuni rionali del Giotti. Ma l’anno dopo arrivò una chiamata dal Rione Croce Bianca che voleva affidarmi Bolero IV cavallo che non aveva, ancora, vinto ma già leggendario. Due i palii da me conquistati in quell’anno, da “traditore” del Rione Giotti a trionfatore con il Rione Croce Bianca. Signori la rivalità è in tavola…

Sei stato il primo cavaliere a vincere su Bolero IV, cosa puoi raccontarci di quel cavallo leggendario?

Bolero IV un cavallo straordinario, uno di quei cavalli quasi impossibile da trovare, sicuro, veloce, affidabile e dalla falcata eccezionale. Ricordo la sua incredibile velocità nel percorrere il rettilineo delle gradinate. Fra me e Bolero c’era un tacito accordo, io non avrei interferito, nei limiti del possibile, con il suo lavoro né lui con il mio. Tante le volte che ho girato in pista con quel cavallo ma mai ho pensato che Bolero potesse tradire il nostro accordo.

Ex Cavaliere ma sempre vicino alla Quintana con un occhio particolarmente attento ai giovani Cavalieri. Chi tra quelli oggi in campo ti sembra il più promettente?

Credo che il più promettente tra i giovani cavalieri sia Mattia Zannori. Già in un paio di occasioni Mattia è andato molto vicino alla vittoria e vedendolo in prova in questo 2021, si è rafforzata in me questa convinzione. Mi permetto, però, di consigliargli di “non prendersela troppo comoda”, perché in Quintana il treno che porta alla vittoria non passa in eterno, soprattutto, quando si è in lotta per la prima vittoria.

I 10 Cavalieri della Sfida 2021

di Guglielmo Castellano

Finalmente ci siamo.

Con meno “apprensioni” rispetto ad un anno fa, i Magnifici Dieci, si ritroveranno al Campo de li Giochi, in questo anno 2021, per restituire alla città ed al popolo dei quintanari quel complesso di emozioni ed aspettative, che solo parzialmente (e fu comunque un miracolo), riuscirono ad esprimere nel 2020, in quella piccola finestra di tranquillità che quello scorcio di estate scorsa comunque ci regalò.

Ed andiamoli a conoscere, allora, i fantini di Giostra che, rispetto al 2020, si sono in buona parte “redistribuiti”.

TOMMASO FINESTRA / RIONE AMMANNITI Il Rione Ammanniti ha confermato anche per il 2021 il giovane fantino di San Gemini. Del resto, se tutti gli addetti ai lavori, parlano di lui in termini entusiastici, non c’è ragione alcuna per dubitare sulle sue potenzialità. Capacità già emerse lo scorso anno, quando il Gagliardo ha portato a termine una Giostra più che soddisfacente. Ora, dopo due Quintane di rodaggio, Tommaso Finestra potrà gareggiare con quel pizzico di sicurezza in più al Campo de li Giochi, rivendicando per lui il ruolo di outsider.

LORENZO MELOSSO / RIONE BADIA Viene da Ascoli Piceno, il diciannovenne fantino che il Rione Badia ha scelto per sostituire Cristian Cordari. Una eredità pesante quella che dovrà gestire il giovane Lorenzo Melosso, il quale dovrà misurarsi con quel predecessore che dalle parti di San Salvatore Piccolo, grazie al trionfo del 2017, ha lasciato un ricordo indelebile. Ma Lorenzo, figlio d’arte (il padre Franco ha gareggiato anche a Foligno tra il 2000 ed il 2001), ha già dimostrato di saperci fare, riuscendo a vincere, nel 2019, una edizione della Giostra della sua città. Insomma, in quel del Badia, la strada marchigiana, visti i risultati, non è stata abbandonata.

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LUCA INNOCENZI / RIONE CASSERO Sul suo regno non sembra tramontare il sole. Anche nell’unica Giostra del 2020, il campione folignate ha impresso il suo sigillo, centrando l’ottavo alloro della sua straordinaria carriera quintanara. Il Pertinace del Rione Cassero è indubbiamente il fantino da battere. La sua preparazione in vista della Giostra è stata, al solito, rigorosa e certosina. La sua professionalità non si discute.

PIERLUIGI CHICCHINI / RIONE CONTRASTANGA Dal Pugilli al Contrastanga. Da un rione blasonato ad un’altra contrada dal nobilissimo palmares. Pierluigi Chicchini è ora in forza al popolo di Palazzo Denti. Ed i vertici della contrada giallo blu, lo hanno scelto proprio per rifondare una storia e perpetuare una gloriosa tradizione tecnica, che affonda le sue radici negli anni ’70 del secolo scorso, quando il Contrastanga, primo Rione, volle dotarsi di una scuderia autonoma. E Chicchini è proprio il fantino adatto per riannodare certi fili. Con due vittorie all’attivo, ed un atteggiamento caparbio e volitivo, il nuovo Furente saprà fare la differenza.

LORENZO PACI / RIONE CROCE BIANCA Il “veterano” della Giostra, ha ancora molto da dire. Altrimenti non si spiegherebbe il perché, una contrada che ha con la vittoria un affiatatissimo feeling come il Croce Bianca, abbia voluto avvalersi proprio della sua tecnica e della sua affidabilità, per puntare alla vittoria al Campo de li Giochi. Tesi che potremmo rovesciare, partendo proprio da Lorenzo Paci, il quale si sente ancora talmente forte e motivato da proporsi come protagonista in un Rione che non condivide molto i sentimenti “decubertiniani”. Insomma, Il neo Fedele è partito alla caccia del suo settimo titolo quintanaro.

DANIELE SCARPONI / RIONE GIOTTI La storia personale è di quelle importanti; sontuose. Nove successi in terra folignate, fanno di lui il cavaliere di Giostra più vincente ancora in attività. Dallo scorso anno è tornato al Rione Giotti, dove nell’unica tenzone del 2020, si è classificato al terzo posto. Da un curriculum come il suo, ci si aspetta sempre il meglio, anche se l’anagrafe non sembrerebbe deporre a suo favore. Tuttavia, talune storie quintanare (quella di Marcello Formica su tutte), ci raccontano di successi e trionfi conseguiti anche nella parte conclusiva della carriera di un determinato fantino. E dalle parti di Piazza Faloci, aspettano solo questo.

MATTIA ZANNORI / RIONE LA MORA Per il giovane fantino di San Gemini, ancora in campo per difendere i colori del Rione La Mora in quel del Campo de li Giochi, questo 2021 quintanaro, dovrà necessariamente essere l’anno della svolta. Nella Giostra del 2020, infatti, si è piazzato sul secondo gradino del podio; un risultato eccellente, certo, ma che ha lasciato un po' di amaro in bocca per una prima tornata non proprio esplosiva. Il Generoso, occorre precisarlo, ha tutte le carte in regola per tentare l’assalto al bersaglio grosso e siamo convinti che l’appuntamento con la vittoria non tarderà ad arrivare.

ALESSANDRO CANDELORI / RIONE MORLUPO Tre Rioni in altrettanti anni. Dopo l’esordio del 2019 con il Rione Giotti, il passaggio al Contrastanga nel 2020, ora Alessandro Candelori da San Gemini, è approdato, nel suo già intenso peregrinare, alla corte del Rione Morlupo. E qui, dovrà finalmente palesare tutte le sue potenzialità tecniche; capacità che indubbiamente ci sono, ma che fino ad ora si sono espresse solo sul piano della regolarità in gara. Per vincere la Giostra, ci sarà bisogno di un piglio forse un po’ più dinamico. Il Baldo tutto ciò lo sa benissimo ed ha le capacità per fare la differenza…Spetta solo a lui.

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MICHELANGELO FONDI / RIONE PUGILLI Qualcuno potrebbe ritenere che la scelta del trentatreenne folignate quale nuovo cavaliere di Giostra, sia stata adottata dal Rione Pugilli, come opzione di transizione rispetto a scenari futuri ancora da scrivere. In realtà, dalle parti di Via Mentana, si è trattato di una decisione ponderata e meditata. Michelangelo Fondi, infatti, non è più il ragazzino che aveva esordito più di un decennio fa. Dopo anni passati nello staff tecnico della contrada bianco nera, Fondi ha maturato quella esperienza che ora gli tornerà utile per questa nuova “ripartenza”. Al nuovo “Moro” del Pugilli, va tutta la stima del popolo quintanaro.

MASSIMO GUBBINI / RIONE SPADA Dopo un fugace (e vittorioso) ritorno al Croce Bianca, l’altro nume tutelare della Quintana folignate ha deciso in autunno di cambiare casacca, per approdare dalle parti del Rione Spada, con il quale aveva già gareggiato tra il 2007 ed il 2009, quando la sua parabola trionfale non era ancora cominciata. Rispetto ad allora, la contrada giallo nera, non ha più a che fare con un giovanissimo fantino, dalle grandi potenzialità ancora inespresse, ma con un cavaliere di Giostra ormai pienamente maturato, con sette trionfi alle spalle, e con una fame di vittorie ancora intatta.

Palio di Agosto

Il Palio realizzato per la Sfida è un dipinto ricamato nel quale il disegno costruisce uno scenario narrativo nel quale si intrecciano le varie figure e ruoli legati alla Giostra della Quintana: il campo della tela o il campo della giostra, è determinato da un albero intorno al quale si espandono e prendono vita i vari elementi che rappresentano gli stemmi dei dieci rioni di Foligno.

La superficie del dipinto allude a quella di un tappeto o di un arazzo: un telo magnifico in cui poter riposare o farsi trasportare altrove.

Queste le parole dell’artista Maddalena Tesser.

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Maddalena Tesser è nata a Vittorio Veneto (TV) nel 1992. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2017, formandosi come artista visiva presso l’AtelierF - eccellente laboratorio di Pittura diretto dal Prof.

Carlo Di Raco - lavorando a stretto contatto con numerosi giovani artisti emergenti e collaborando all’organizzazione delle mostre annuali e dei work-shop estivi “Laboratorio Aperto” di Forte Marghera.

Durante il periodo di studi, partecipa a diverse mostre ed eventi, come il progetto ideato da Urs Fisher “aplaceforUrs” presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia (2012), la 98° Collettiva Giovani Artisti della Fondazione Bevilacqua la Masa (2014), il work-shop “Le Geometrie del Potere” diretto da Aleksander Velišček e Nebojša Despotović presso la Galleria AplusA (2015) e la Performance “In parte riproducendo forme note, in parte creando mostri sconosciuti: Drawing as Performance” progetto di Andrea Bruciati per Demanio Marittimo Km-278 a Sinigallia (2015).

Inoltre, collabora attivamente con l’associazione Fondazione Malutta proponendo dei progetti collettivi : Collezione, Ex-ospizio Santa Marta, Venezia (2014), Fondazione Malutta Meets the Albanian Pavilion, Padiglione Albania, 15. Biennale di Architettura, Arsenale, Venezia (2016), Collezione Malutta, Monitor Gallery, Roma (2017), Brišit de bardò bardò / aiai caramba, Spazio Buonasera, Torino (2017), Torre Maluttona Mercato Babelico, Monitor Gallery, Roma (2018) e ATUTTA- MALUTTA, studio-visit itinerante supportato da Cescot Veneto, Venezia (2019).

Nel 2019, partecipa alla mostra collettiva “IF IT IS UNTOUCHABLE IT IS NOT BEAUTIFUL”, a cura di Paola Capata presso Monitor Gallery, e fa parte del “Simposio di Pittura” - progetto di Luigi Presicce - 2°edizione di residenza presso la Fon- dazione Lac o Le Mon di San Cesareo, Lecce.

Maddalena Tesser Autrice del Palio della Sfida

Ha recentemente collaborato con ApusA Gallery ( Ri-, Venezia 13.06-20.09) e Rolando Anselmi Galerie ( The Hawt Show, Atina 20.06.2020 - 30.09.2020) Vive e lavora a Venezia, collaborando con Fondazione Malutta e Zolforosso.

Le Dame dei Rioni

BENEDETTA BRUNELLI

GIULIA LEONARDI

ALESSIA CASALINI

ARIANNA BERNA

MARGHERITA FELICIOTTI

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CRISTINA BIANCHINI

ANITA PELAGATTI

ROBERTA BRUSCHI

ERIKA MANNUCCHI

MARICA GASPARRINI

RISTORAZIONE E CATERING

ALBERGHI E COMUNITÀ

FACILITY MANAGEMENT IGIENE AMBIENTALE

LOGISTICA INDUSTRIALE

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Jurassic Maccheroni Dolci

E’ il cibo tradizionale, che viene consumato dal periodo della commemorazione dei defunti, fino al Natale. Sembra essere un vero e proprio “fossile” gastronomico vigente, o se preferite vivente, dalle lontanissime origini, così come il coccodrillo, che è arrivato praticamente tale e quale fino a noi, dal tempo dei dinosauri. La parola maccherone ha a che vedere col greco makarios (felice) e aionios (eterno). Qualcosa del genere racconta anche Matilde Serao in Leggende Napoletane. Makaria significa anche impasto di farina e acqua. Quale augurio di sempiterna felicità al defunto, espresso sottoforma di pasto liturgico votivo, i maccheroni venivano consumati nell’antica Grecia, in presenza delle spoglie del trapassato (per favi un’idea leggetevi il sonetto L’Invito* di Aldo Fabrizi). In occasione delle veglie funebri si serviva abitualmente un cibo, fatto di sottili strisce di pasta, arricchite con miele spezie e frutta secca.

Questa consuetudine raggiunge l’Italia centrale dal mondo ellenico, attraverso i contatti culturali e commerciali tra i greci e gli etruschi. In effetti, questi ultimi, che non hanno lasciato molte testimonianze scritte, abbellivano però con pitture le loro sepolture; le rappresentazioni iconografiche e alcuni ritrovamenti archeologici nelle necropoli perugine, confermano l’usanza. La presenza di strisce di pasta di acqua e farina (maccheroni!) addirittura all’interno delle tombe, sembra ricordarci come i familiari volessero rendere partecipe il trapassato dell’ultimo pasto che consumavano con lui.

I romani, con il loro culto dei Lares familiares, trascinano la tradizione dei defunti fino alle festività natalizie (Sol Invictus), tanto che durante la ricorrenza dei Sigillaria, che cadeva il 20 dicembre, si scambiavano in dono di buon augurio, delle statuette di coccio (sigilla), effigi appunto degli antenati protettori della famiglia.

Cosa sono i maccheroni dolci? Si tratta di un pasticcio o timballo dolce, freddo, che prende la forma del recipiente in cui viene preparato. Essi assumono l’aspetto di un disco, adagiati in uno strato omogeneo su di un piatto piano; le sembianze di cupola si conferiscono usando una ciotola; si possono far assomigliare a un cono vulcanico con lo stampo da budino o da savarin. Quello che conta è il gusto, veramente antico di spezie e dolcezza, che una volta l’anno, a novembre e dicembre, si riaffaccia recuperato sulle tavole della tradizione. E meno male, almeno questo, visto che il nostro distratto quotidiano non li contempla più da secoli. Nelle zone a cavallo dell’Appennino centrale e dei monti Martani, si preparano con varie differenze circa il formato della pasta, ossia tagliatelle, strangozzi, qualcuno usa la pasta corta, o addirittura gli gnocchi; e con poche varianti nel condimento, fatto di spezie, miele, frutta secca, ma successivamente lungo i secoli anche di zucchero, cacao, alchermes e via elencando.

Le ricette cambiano da luogo a luogo, anche secondo le diverse consuetudini familiari. Usanze che ancora resistono all’incedere del tempo, così come non viene meno il perfetto abbinamento coi vini dolci del territorio, sia il Sagrantino Passito, che la Vernaccia di Cannara, o il Vin Santo di Trebbiano Spoletino. Vini del sacrificio e della festa; concetti tra loro connessi, che spesso ricorrono nelle liturgie commemorative pagane e cristiane. E allora facciamolo questo sacrificio: consapevoli della loro ascendenza nei millenni, compiamo il rito di mangiare i maccheroni, per la eterna beatitudine. Ma la prossima volta che li assaggeremo, avremo le fauci di un T-Rex o di un coccodrillo?

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57 RUBRICA STORICA A CURA DELLA SCUOLA MINERVA

Le perle barocche di Minerva La maschera

Il termine maschera può essere ricondotto ad un’ampia varietà di etimologie. Secondo un’ipotesi deriverebbe dal latino medievale masca, che allude alla strega, secondo un’altra da un tema mediterraneo collegabile a masca, intesa in questo caso come la parte frontale della nave in cui si poteva riconoscere un volto grottesco e deformato.

Altri ricollegano il termine a maskhara, che vuol dire buffone in arabo o, ancora, al latino manducare che in Plauto, commediografo romano, ritroviamo come mandùcus nel senso di fantasma. Tutte le etimologie, pur distanti tra loro, hanno però qualcosa in comune: in tutti i casi si allude ad una sospensione della normalità o ad una deformazione della realtà, siano queste riconoscibili nella figura di un’esperta di incantesimi, nella forma di una sagoma inconsistente o nelle smorfie della prua di una nave. Dietro una maschera si cela una realtà che si vuole rendere invisibile. Durante l’epoca barocca, quando l’essere e l’apparire diventano una cosa sola, conseguentemente al bisogno degli uomini dell’epoca di provocare ammirazione e stupore nel prossimo, la maschera, oggetto in grado di rendere tangibile l’identificazione della realtà con la finzione, assume una profonda rilevanza. La realtà tutta deve essere mascherata affinché coincida con l’immagine che di essa si desidera veicolare, un’immagine sfarzosa, eccentrica e stupefacente. Tutto ciò è testimoniato dalla pratica di organizzare feste elaborate e complesse, spesso sotto forma di mascherate, in voga tra i nobili dell’età barocca. Non solo durante le celebrazioni carnevalesche, caratterizzate da un utilizzo della ma-

schera che attraversa i secoli fino ai giorni nostri e che diventano, nel Seicento, fantasiose e bizzarre al limite dell’immaginabile, ma anche durante quei festini che i nobili organizzano, lungo tutto il corso dell’anno, come occasione massima di divertimento, esibizione del potere e godimento dei piaceri della vita. Indossare una maschera, durante queste occasioni, significa realmente diventare qualcun altro, in linea con il topos barocco per cui l’apparenza supera l’essenza. L’identità risulta in qualche modo alienata nel turbinio di incantesimi della festa, dove il piacere è tanto più eccitante quanto più fugace ed illusorio. In questo modo gli arabeschi, le perle, i pizzi e i ricami delle maschere seicentesche non solo adornano gli uomini, camuffandoli dal punto di vista estetico, ma li trasformano anche sul piano etico, concedendo una breve ma intensa fuga dalla realtà, durante la quale ogni legge morale viene sospesa e diventa lecito abbandonarsi, nei panni di un altro, ad ogni genere di godimento che l’occasione della festa conceda.

Mara Troiani

La Quintana, una gioiosa invasione

Lo scorso anno, nonostante il lockdown imposto a causa della pandemia covid-19, la Quintana e soprattutto il suo popolo, hanno compiuto uno sforzo organizzativo eccezionale per non interrompere del tutto la rievocazione per l’edizione del 2020.

Quest’anno, forte anche dell’esperienza maturata nei mesi precedenti, la Giostra della Quintana si ripresenta con un programma della manifestazione completo ed ambizioso, capace di coinvolgere (come sempre, d’altronde) tutta la Città di Foligno. È dal 2012 che realizzo le immagini che rappresentano la Quintana, utilizzate dall’Ente Giostra per divulgare e promuovere gli eventi e gli appuntamenti attraverso manifesti, locandine, totem, inviti, banner… insomma tutti quei supporti, sia fisici che digitali che contribuiscono a veicolare questa manifestazione alla più ampia platea possibile.

Ogni anno, puntualmente, si rinnovano in me il timore e la preoccupazione di riuscire a cogliere un’idea, a realizzare una immagine capace di rappresentare il turbinio di emozioni, lo stupore e il coinvolgimento che questa manifestazione trasmette a tutti coloro che hanno la fortuna di viverla e di esserne partecipi sia come protagonisti che come semplici spettatori. L’Ente Giostra mi ha sempre lasciato ampia libertà espressiva e questa, se da una parte è una grande fortuna ed anche un gradito segnale di fiducia (che ogni volta mi stupisce e lusinga), dall’altro lato, aumenta in me la sensazione di responsabilità, la paura del “foglio bianco” e della mancanza di idee nuove che giunge in maniera pressante anno dopo anno, edizione dopo edizione.

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Quando si avvicina il periodo fatidico in cui sono chiamato a “creare” l’immagine del nuovo manifesto, inizio a “saccheggiare” la mia biblioteca in cerca tutte le fonti di ispirazione possibili. Spesso la soluzione giunge inaspettata e senza una suggestione ben precisa, ma questa volta la scintilla è stata evocata da una particolare opera di un famosissimo surrealista del ‘900, René Magritte. Il dipinto in questione è “Golconda” (1953). Nel quadro, molto conosciuto, sono presenti delle figure umane con la bombetta e l’ombrello sospese nel cielo, da cui sembrano cadere (o salire in alto?).

Questo grande artista considerava le opere

d’arte “pensieri che diventano visibili” ed amava stupire e provocare gli osservatori dei suoi dipinti giocando sulle percezioni che abbiamo del mondo, le ambiguità delle immagini e gli equivoci del linguaggio. Al di la della sensazione di ansia che l’opera aveva intenzione suscitare per la presenza di tantissime figure anonime, che sembrano non essere distinte l’una dall’altra, sono stato sollecitato dalla positività di una rappresentazione che manifesta la pervasività di un elemento che cade come una copiosa pioggia sulla città, e la trasforma, la arricchisce, la cambia in meglio. Ho quindi immaginato una moltitudine di statue del dio

Marte che tornano (dopo il brutto periodo della pandemia) ad invadere tutta Foligno, riempiendola di colori, di suoni, di emozioni, di aria di festa e voglia di Sfida!

Una sorta di auspicio e di augurio, ma anche la certezza che il tocco “magico” della Quintana possa aiutare la nostra comunità a reagire e a rinascere (come storicamente questa rievocazione ha sempre contribuito a fare), riuscendo a scaldare i nostri cuori e le nostre anime dopo un periodo così incerto e complicato.

Carlo Crescimbeni

la Quintana social

I social media oggi sono un modo per creare una realtà virtuale su diverse piattaforme grazie alle quali è possibile comunicare e condividere.

SEGUI TUTTE LE INFO DELLA GIOSTRA SUL CANALE TELEGRAM

Giostra della Quintana di Foligno

L’obiettivo, mai semplice né banale, è quello di far trovare un’ottima sinergia tra due modalità di aggregazione sociale e di condivisone, la più antica (quella dell’evento) e la più moderna (quella del mondo virtuale).

Per implementare ancora di più la presenza sui social la Giostra della Quintana si dota di un nuovo strumento per informare in modo rapido e puntuale i quintanari e tutti gli appassionati della manifestazione: da quest’anno c’è anche un canale Telegram dedicato alla Giostra della Quintana di Foligno.

Il lancio del canale sulla piattaforma messaggistica istantanea permetterà a tutti gli iscritti di accedere in tempo reale alle notizie del mondo quintanaro tramite link, contenuti, messaggi, foto e video.

seguici sui nostri canali ufficiali: Giostra della Quintana di Foligno

QuintanaFoligno

...per restare sempre aggiornato sulla Giostra più bella del mondo!

Quintana Channel

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Negli spazi dell’ex teatro Piermarini di Corso Cavour apre il Quintana Point, il punto d’informazione ufficiale della Giostra della Quintana.

All’interno del Qpoint è possibile acquistare i biglietti della “Lotteria della Quintana”, è disponibile in copia gratuita la Rivista Qui, i fazzolettoni dei Rioni e il merchandising firmato Quintana.

Il Qpoint è aperto da martedì 27 luglio tutte le sere dalle ore 19,00 alle 23,00.

La biglietteria per acquistare i tagliandi della Giostra della Sfida è aperta: Giovedì 29 Luglio

ore 16,30 / 20,00

Venerdì 30 Luglio

ore 11,00 / 13,00 ore 16,30 / 20,00

Sabato 31 Luglio

ore 11,00 / 13,00 ore 16,30 / 20,00 ore 21,30 / 23,00

Domenica 1 Agosto

ore 16,00 / 20,00

Lunedì 2 - Martedì 3 Mercoledì 4 Agosto

ore 11,00 / 13,00 ore 16,30 / 20,00

Giovedì 5 - Venerdì 6 Agosto ore 10,30 / 13,00 ore 16,30 / 20,00 ore 21,30 / 23,00 Sabato 7 Agosto

ore 10,00 / 13,00 ore 14,30 / 20,00

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Un fazzolettone come rappresentazione della Giostra, che racchiude in sé i colori e i simboli della grande festa di Foligno.

L’idea di realizzarlo nasce dalla volontà di racchiudere in un unico oggetto la storia della nostra manifestazione, che sia un ricordo per gli avventori e un vanto per i folignati.

Da questa edizione il fazzolettone della Giostra della Quintana di Foligno è disponibile presso il Quintana Point.

Il Bando Sopra la pubblica Giostra da porsi in Fuligno.

Madonne e Messeri che in Foligno vivete o dentro le mura o fuori per le campagne amene, udite!

Dame superbe in preziosi broccati coi lor sorrisi alle genti intorno, e scintillar di lance e di cruenti sproni e saettar di focosi destrieri e lor nitrire nel divorar lo spazio e gran virtute de’ cavalieri eletti e nembi di polve e volitar di piume e grida e gioia et urla di Vittoria, ecco vi attendono al Campo de li Giochi, nel corruscar del Vespro settembrino!

Ecco tra Voi rinnovellata torna la tenzone della virtute e de l’honore che in premio porge, al più bravo tra i bravi de’ cavalieri vostri in campo, prezioso palio e sorriso di Madonna illustre.

Qual de’ Rioni appagherà il desio di tòr di mano al Cavalier Vincitore il lauro cinto in ultima tenzone.

Ciascun de’ cavalieri nel maneggiar di lancia alla corsa furente di veloce destriero l’arma sua drizza alla desiata Vittoria.

E ciascun di Voi ha il cavalier eletto cui Fortuna e Valore daranno il vanto di altissimo honore.

Tutti accorrete e rimirate i prodi!

Tutti scendete ne le Piazze, ne le Vie e nel Campo de li Giochi!

E fate festa a’ cavalieri vostri!

Tutte accorrete, o genti de’ Rioni, tutte accorrete a gioir di Vittoria, anco se arride altrui, ché la concordia e l’amor de la Cittade tutta son pur Vittoria e bella e grande!

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Quintana Channel Domenico Metelli - Presidente Ente Giostra

L’appuntamento in TV con la Giostra della Quintana riprende la sua tradizionale programmazione.

Dallo studio televisivo allestito presso il Quintana Point ogni giorno parte una puntata del programma di informazione e intrattenimento quintanaro, che nel tempo ha creato l’identità televisiva della Giostra della Quintana di Foligno.

Il Quintana Channel è in onda da sabato 31 luglio, tutti i giorni alle ore 14.05, in replica alle ore 21.05 e a mezzanotte sul canale 11. conduce: Manuela Marinangeli immagini: Leonardo Antonelli, Pietro Zambotti rubrica gastronomica: Daniele Falchi rubrica storica: a cura della Scuola Minerva regia: Manuela Marinangeli fotografia: Vanessa Raiola contributi grafici: Carlo Crescimbeni

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Simone Capaldini - Magistrato responsabile rapporti con i Rioni Lucio Cacace - Presidente Commissione Tecnica

Avv. Marco Bosano - Economo - Responsabile alla Promozione

Le Taverne Le taverne sono il cuore dei Rioni. Ogni contrada ne possiede una ed è qui che si concentra l’aggregazione e la passione del Popolo della Quintana. I piatti proposti sono quelli della tradizione umbra, accompagnati dai migliori vini del territorio. Da un punto di vista architettonico sono molto interessanti perché hanno permesso di riscoprire suggestive cantine o altre parti di antichi edifici. Un folto gruppo di rionali si presta come volontario per il servizio di sala.

Ragazzi e ragazze in costume accolgono con cortesia i numerosissimi avventori, folignati e non, ospiti in città per assistere alla Giostra o comunque per vivere una parte della grande Festa.

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Rione Ammanniti La Locanda della Rosa Via Brunetti

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Panzanella con stracciatella di burrata Coratella Strapazzata al tartufo PRIMI SERVITI DE CUCINA Umbricelli con pomodorini, ricotta salata e pesto di basilico Cappellacci con guanciale croccante e pesto di fave e maggiorana Strangozzi al tartufo

Rione Ammanniti

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Faraona al vino con crostone Filetto di maiale bardato con riduzione di Sagrantino e frutti rossi Rosticciata alla brace SECONDI SERVITI DE CREDENZA Rocciata Torta al cioccolato

Per info e prenotazioni: 340.9306645 - 338 4642164 www.ilrioneammanniti.it

Priore: Federico Fiordiponti

Rione Badia Hostaria del Centurione Via San Salvatore, 14 - Via Gentile da Foligno, 46

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Tortino di fave con fonduta di pecorino e barbozza croccante Pappa al pomodoro con stracciata di bufala Parmigiana di cipolle PRIMI SERVITI DE CUCINA Strangozzi ai 3 pomodori e scaglie di pecorino Rigatoni con salsiccia e barbozza Cappellacci di burrata con salsa di pomodori arrosto

Rione Badia

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Lumache col serpullo del Subasio Coratella di agnello con torta al testo Carne alla brace SECONDI SERVITI DE CREDENZA Torta di ricotta col cioccolato Tozzetti e roccetti col Sagrantino Tiramisù

Per info e prenotazioni: 371.1169527 - 328.2511015 www.rionebadia.net

Priore: Filippo Pepponi

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Rione Cassero Taverna del Leon d’Oro Via Cortella, 26

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Quatris di bruschette Tortino della torre Antipasto del Pertinace PRIMI SERVITI DE CUCINA Pappardelle con ragù bianco di cacciagione Gnocchi quintanari Cordicelle fave e barbozza

Rione Cassero

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Pajata arrosto Stinco di maiale alla birra e prugne Grigliata contadina con crostino di ceci SECONDI SERVITI DE CREDENZA Tiramisù Tortino al cioccolato con gelato alla vaniglia

Per info e prenotazioni: 338.1369448 - 329.6163364 - 349.8607942 www.rionecassero.it

Priore: Fabio Serafini

Rione Contrastanga Taverna Sette Selle Via Piermarini, 42

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Bruschetta con crema di ceci e mousse di baccalà Pappa al pomodoro con stracciatella e pesto di basilico Coratella di agnello con carciofi e crescia PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchi alla Contrastanga Strangozzi alla Furente con timo serpullo Pappardelle al cacao con ragù bianco di cinghiale

Rione Contrastanga

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Costine sfiziose dello chef e patate arrosto Rollè di agnello al tartufo con erba spadellata Lumache al sugo con erba spadellata SECONDI SERVITI DE CREDENZA Tozzetti e Acchiappafemmine

Semifreddo all’amaretto con granella di nocciole Rocciata del Re con gelato alla rocciata

Per info e prenotazioni: 342.6037882 www.rionecontrastanga.net In questa Taverna e’ possibile avere un menu’ dedicato al SENZA GLUTINE

Priore: Carlo Mattioli

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Rione Croce Bianca Taverna del Fedele Via Butaroni, 15

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Pappa al pomodoro con stracciatella di latte Lonzino con rucola, aceto balsamico e grana Tortino di patate con lardo e funghi porcini PRIMI SERVITI DE CUCINA Strangozzi con pesto di rucola, pomodorini e ricotta salata Pappardelle al ragù bianco di cinghiale Cappellacci alle verdure

Rione Croce Bianca

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Filetto di maiale in crosta al tartufo Lumache al sugo Bistecca di Angus Straccetti di vitello SECONDI SERVITI DE CREDENZA Gelo Croce Bianca Bianco mangiare ai frutti di bosco Tozzetti con sagrantino passito

Per info e prenotazioni: 349.2887831 - 338.4135237 - 328.8930564 www.rionecrocebianca.com

Priore: Andrea Ponti

Rione Giotti Locanda del Prete di Rostoviglio Piazza Faloci Pulignani

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Animoso (bruschetta bianca, bruschetta rossa, pappa al pomodoro, ricottina, salame e rocciata con verdure) Bruschetta con patè di fegatini PRIMI SERVITI DE CUCINA Tagliatelle al ragù di coniglio Gnocconi del Priore

Nobile Rione Giotti

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Polpette al sugo Tris della tradizione (coratella, polpette, trippa) Porcaccia di Camiano SECONDI SERVITI DE CREDENZA Semifreddo alla nocciola Vinaccioli con Vin Santo

Per info e prenotazioni: 328.6178303 - 389.6737145 339.6258999 - 347.6875679 www.rionegiotti.it

Priore: Alfredo Doni

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Rione La Mora Le Cantine del Gelso Palazzo Alleori Ubaldi, Via Pertichetti

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Antipasto del Cavalier Generoso Tris di bruschette PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchi Madonne e Messeri Ravioli ciuccaioli Maltagliati con ragù d’anatra, mirtilli e pecorino

Rione La Mora

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Coniglio fritto Suprema d’anatra Stinco di maiale alla birra SECONDI SERVITI DE CREDENZA Selezioni di pasticceria de La Mora

Per info e prenotazioni: 328.8145270 www.rionelamora.it

Priore: Massimo Montanari

Rione Morlupo La Taverna de lu Lupu Moru Via del Campanile, 32

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Bruschette al patè di fegato Tortino di ceci con crema di porcini Crostone al pecorino, pancetta e aceto balsamico Bruschetta di salsiccia spalmata PRIMI SERVITI DE CUCINA Maltagliati al ragù bianco di cinghiale Strangozzi alla gricia con cacio e pepe allo zafferano Cappellacci burrata e basilico con coulis di pachino giallo

Rione Morlupo

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SECONDI SERVITI DE CUCINA Spezzatino di cinghiale alle prugne Piccione in salmì su crostone Spiedini di lumache SECONDI SERVITI DE CREDENZA Rocciata Torta del “Baldo” Gelato di vaniglia con frutta fresca

Per info e prenotazioni: 347.5317886 - 347.6587974 www.rionemorlupo.com

Priore: Elisabetta Maggi Leoncilli Massi

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Rione Pugilli Taverna dell’Aquila Nera Via Mentana, 16

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Tortino di fave con barbazza arrostita Strapazzata al tartufo PRIMI SERVITI DE CUCINA Gnocchi alla puellara Maltagliati porro barbazza e pistacchi SECONDI SERVITI DE CUCINA Bistecca alla Porcona Lumache al serpullo

Rione Pugilli

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SECONDI SERVITI DE CREDENZA Rocciata Zuppa inglese

Per info e prenotazioni: 328.7142342 - 320.0759250 327.1291400 - 329.5484324 www.rionepugilli.it

Priore: Riccardo Federici

Rione Spada Taverna delle Conce Via delle Conce

I PIATTI CONSIGLIATI DAL LOCANDIERE PRIMI SERVITI DE CREDENZA Sformatino di zucchine con crema di taleggio e zafferano Bruschetta con guanciale e salvia PRIMI SERVITI DE CUCINA Cappellacci ripieni melanzane e provola affumicata, datterini e basilico Strangozzi con ragu' bianco di cinghiale Chitarrina con pomodori secchi peperoncino fresco burrata e pane aromatizzato

Rione Spada - Quintana di Foligno

SECONDI SERVITI DE CUCINA Lumache alla Conciara Bocconcini di chianina con susine cannella ed arancia Spiedini di maiale al miele con pomodoro scottato e mandorle SECONDI SERVITI DE CREDENZA Dolce ghiacciato al caffè Ricotta con zucchero e alchermes

Per info e prenotazioni: 347.5047762 - 338.9568668 320.8410031 - 366.4447728 www.rionespada.it

Priore: Riccardo Ricci

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Campo de li Giochi

Programma Luglio/Agosto 2021

venerdì 23 luglio Notte delle bandiere ore 21.00 per le vie del centro storico

martedì 27 luglio Apertura del Quintana Point ore 18.30 ex Teatro Piermarini - Corso Cavour

sabato 24 luglio Investitura del Cavaliere presso i Rioni ore 17.30

da mercoledì 28 luglio a venerdì 6 agosto Apertura delle taverne

Ostensione delle bandiere al Palazzo Comunale ore 18.30

mercoledì 28 luglio “Chi non sa far stupir vada alla striglia” Incontri culturali della Quintana “Le grandi manovre di Foligno” Il Re Umberto I soggiorna a Palazzo Candiotti Mario Timio, Pro Foligno In questa occasione verrà esposta nella sede dell’Ente Giostra la foto originale delle Grandi Manovre del 1882 restaurata dalla Pro Foligno.

La foto resterà a Palazzo Candiotti per tutto il periodo quintanaro.

Prenotazione obbligatoria 0742 354000 ore 18.30 Palazzo Candiotti

Cene Rionali ore 20.30

domenica 25 luglio Prove Ufficiali ore 21.00 Campo de li Giochi “Marcello Formica e Paolo Giusti”

lunedì 26 luglio “…aspettando la Giostra” serata spettacolo Presentazione del Palio Giostra de La Sfida e “QUI” / la rivista della Quintana ore 21.00 Palazzo Trinci l’evento è trasmesso in diretta sulla pagina Facebook “Giostra della Quintana di Foligno” e sul canale YouTube “Quintana Channel”.

In onda in TV sul canale 11 martedì 27 ore 21.05, con replica mercoledì 28 alle 14.05

giovedì 29 luglio “Chi non sa far stupir vada alla striglia” Incontri culturali della Quintana “Viaggi nella Via Lauretana nel XVII Secolo” Lucia Bertoglio, Accademia Fulginia Prenotazione obbligatoria 0742 354000 ore 18.30 Palazzo Candiotti

Da sabato 31 luglio Quintana Channel Inizia la programmazione dell’appuntamento televisivo quotidiano dedicato alla Giostra della Quintana di Foligno - conduce Manuela Marinangeli in onda sul canale 11 inizio programmazione ore 14.05

lunedì 2 agosto Esibizione dei Tambuirini ore 22.00 Piazza della Repubblica

martedì 3 agosto “Chi non sa far stupir vada alla striglia” Incontri culturali della Quintana “I rapaci nella storia e in natura.

Aspetti naturalistici, mitologici e fantastici” Alfiero Pepponi, LIPU Liberazione di due rapaci, un diurno e notturno, curati e riabilitati alla vita selvatica presso CRAS Lipu, un vero e proprio ospedale per gli uccelli e i piccoli mammiferi, dove ogni anno vengono ricoverati e curati centinaia di animali selvatici.

Prenotazione obbligatoria 0742 354000 ore 18.30 Palazzo Candiotti

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mercoledì 4 agosto “Chi non sa far stupir vada alla striglia” Incontri culturali della Quintana “Vestirsi nel Barocco: colori, materiali, simbologie, curiosità e capi iconici del secolo “alla moda” per eccellenza” Irene Marone, Stefano Torselli Prenotazione obbligatoria 0742 354000 ore 18.30 Palazzo Candiotti

giovedì 5 agosto “Chi non sa far stupir vada alla striglia” Incontri culturali della Quintana “Meraviglie a tavola: nuovi ingredienti, estetica effimera ed etichetta del banchetto barocco” Irene Marone Prenotazione obbligatoria 0742 354000 Apertura straordinaria di Palazzo Trinci con visita guidata ore 21.00 Palazzo Trinci

venerdì 6 agosto Corteo delle Rappresentanze Rionali ore 21.45 per le vie del centro storico Lettura del Bando, Benedizione e Arruolamento dei Cavalieri ore 23.00 Piazza della Repubblica

sabato 7 agosto Giostra della Sfida ore 21.00 Campo de li Giochi “Marcello Formica e Paolo Giusti”

Ente Giostra Quintana organigramma Presidente Ente Giostra

lllustrissimi Priori

Commissione Artistica

Cavaliere dell’lnquintana

Rappresentante dei Priori

Presidente

Domenico Metelli

Andrea Ponti

Luca Radi

Sindaco Stefano Zuccarini

Rione AMMANNITI

Simone Agostini

Federico Fiordiponti

Segretaria

Rione BADIA

Paola Soli

Filippo Pepponi

Membri

Rione CASSERO

Riccardo Bianchi, Claudio Bianchini, Gianni Bizzarri, Giada Bollati, Tiziana Calderini, Emanuele Cantoni, Vania Cantoni, Roberto Di Salvo, Milko Donati, Daniela Fabbricini, Alessio Fiacco, Mirko Fusconi, Andrea Galli, Antonio Galli, Azzurra Giovannelli, Cristina Grassilli, Emanuele Guerrini, Irene Marone, Pamela Micanti, Maria Luisa Morici, Andrea Pinchi, Riccardo Polli, Vanessa Raiola, Riccardo Sfascia

Vice Presidente

Assessore allo Sport, Cultura, Giostra della Quintana, Politiche Ambientali Decio Barili

Fabio Serafini Rione CONTRASTANGA

Magistrati

Carlo Mattioli

Vice Presidente

Rione CROCE BIANCA

Rita Barbetti

Andrea Ponti

Segretario Generale

Rione GlOTTl

Mauro Carboni

Alfredo Doni

Economo - Responsabile alla Promozione e alle Risorse Economiche

Rione LA MORA

Marco Bosano

Rione MORLUPO

Responsabile del Patrimonio

Elisabetta Maggi Leoncilli Massi

Comitato Scientifico

Arnaldo Radi

Rione PUGILLI

Presidente

Presidente Commissione Tecnica

Riccardo Federici

Domenico Metelli

Lucio Cacace

Rione SPADA

Vice Presidente

Responsabile Comunicazione e Rapporti con i Media

Riccardo Ricci

Luciano Piermarini

Alessio Castellano

Commissione Tecnica

Presidente Commissione Artistica

Presidente

Luca Radi

Lucio Cacace

Responsabile Rapporti con i Rioni

Vice Presidente

Simone Capaldini

Raoul Baldaccini

Maestro di Palazzo

Tecnici

Alessandro Castellani

Paolo Bastianelli, Daniele Benedetti, Francesca Carboni, Mauro Cruciani, Giulio Falchetti, Adriano Fiorani, Gianluca Goracci, Andrea Grassilli, Ildebrando Luna, Mauro Marchionni, Leonardo Petrucci, Mario Pilotti

Massimo Montanari

Membri

Emanuela Cecconelli, Cecilia Cristofori, Massimiliano Dragoni, Daniele Falchi, Alessandro La Porta, Anna Maria Menichelli, Luca Radi, Paola Tedeschi, Giovanni Tonti

85

Ufficio di Segreteria Silvia Evangelisti, Sara Muzi

Commissari di percorso

Commissione Giustizia e Disciplina

Commissari di curva

Presidente

Contabilità

Cristiano Petterini

Rosella Morici

Lorenzo Baldini, Roberto Esposito Venezia, Giacinto Montenovo, Leonardo Petrucci

Collegio Sindacale

Commissario di curva supplente

Membro supplente

Presidente

Giulio Falchetti

Marzio Tullio Corneli

Membri

Commissari agli anelli

Paolo Arcangeli, Paolo Pisello

Rodolfo Benedetti e a rotazione uno per tornata: Steve De Santis, Riccardo Sirigù

Procuratore Emanuele Guerrini

Membri effettivi

Giulio Famà, Marco Paoli

Claudio Di Cesare

Giuria di Gara Presidente

Mariano Angioni Membri

Mauro Bartocci, Roberto Castellani, Piero Egidi, Andrea Grassilli, Gianluca Goracci, Italo Luna, Mauro Marchionni, Andrea Nesi, Raoul Tiberti

Calligrafo Giampiero Bianchini Commissione Elettorale Presidente

Elisabetta Carbonari Membri effettivi

Membri supplenti

Enzo Betori, Marco Tomassini

Roberto Castellani, Giuseppe Congiunti, Enzo Betori Membri supplenti

Maestro di campo Piero Cruciani

Azzurra Bordoni, Francesco Borscia

ha i patrocini

Camera dei Deputati

+

C

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Magenta

Y

Yellow

K

+

Black

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