ANNO I NUMERO VIII SETTEMBRE 2022





In bocca al lupo a Fabio, Chiara, Nicole e Paolo

L’EDITORIALEDIMATTEOMALACRIDA ARRIVERÀ UN’ONDA E VI TRAVOLGERÀ Infine, ci siamo Alle spalle l'agosto più politico di sempre, davanti a noi le settimane del riscatto Tremilanovecentoquarantaquattro giorni sono passati dall'ultima volta che nei banchi del Governo sedeva qualcuno figlio della nostra storia umana e politica A guidare quell'ammasso informe e fragile (e difatti crollato su se stesso) chiamato "centrodestra", in quel 2011 c'era Silvio Berlusconi Sono passati quasi undici anni ed è cambiato davvero tutto Questa volta alla testa dei patrioti c'è una donna Si chiama Giorgia, è madre, donna, cristiana e il resto lo sapete Undici anni fa era Ministro della Gioventù Il Ministro più giovane di sempre, diretta espressione della comunità di Azione Giovani (prima) e della Giovane Italia (poi) Da quel giorno, più nessun esponente della destra giovanile ha avuto ragionevoli possibilità di finire in Parlamento Non per colpe dei "grandi" né per demeriti dei "piccoli", ma perché durante gli anni della traversata nel deserto che Fratelli d'Italia ha dovuto compiere era impensabile concedere da un lato (e pretendere dall'altro) posti che non c'erano Ma non è stato solo per questioni di numeri: il nostro mondo ha dovuto abbandonare per un decennio tentazioni "romane" per fermarsi, raccogliere le macerie e ricostruirvi sopra Oggi, pur con il traguardo lontanissimo e ancora mille e più cose da migliorare, abbiamo ricostruito Lo hanno fatto Fabio, Francesco, Chiara, Mario, Stefano, Nicola, Anthony Lo ha fatto ciascuno di noi, per quel che ci compete: nella scuola, nel quartiere, nell'Università Nelle piazze, nei Consigli comunali, provinciali e regionali Gioventù Nazionale oggi c'è Vive più che mai Propone, si scontra, cresce, cade, Lavincedestra giovanile è una marea E come tutte le maree, conosce lunghi momenti di riposo e violente esplosioni Ci siamo riposati abbastanza Sta arrivando un'onda e vi travolgerà Arriverà a Roma e affogherà pezzo per pezzo la distorta narrazione di una sinistra che si vorrebbe giovanilista ma che in realtà è morta e sepolta Affogherà le "stories" degli "influencer" in grado solo di ammazzare ogni istinto di autenticità e ribellione dei giovani. Affogherà i vecchi tromboni che si riempiono la bocca di minchiate su di noi Sta arrivando un'onda, ragazzi Travolgiamoli

DI DANIEL DIBISCEGLIE


Ma gli “amici” di Repubblica non vogliono cedere a questa versione E hanno infiocchettato uno scoop quasi degno del Pulitzer Udite udite Una delle fedelissime di Giorgia Meloni e lo hanno scoperto loro, con tanto di prima pagina e articolone scandalistico è proprio Arianna Assurdo È davvero strano che una persona si fidi della propria sorella Tanto assurdo da essere, per Repubblica, uno scoop A cui Arianna risponde con la classe che la contraddistingue (è di famiglia!) con un post su Facebook in cui racconta l’umanità, persino l’intimità di essere “la sorella di Giorgia” Giorgia è una madre e donna straordinaria, che non esita ad uscire di casa in pigiama per accompagnarla al Pronto Soccorso “nonostante il pericolo” di essere riconosciuta Giorgia può permettersi di affrontare tutti i temi, perché ancora oggi studia e approfondisce Magari si agita, strilla, ma poi ha l’umiltà di chiedere scusa Giorgia è una madre, una madre impegnata che spesso gira da Nord a Sud senza soste, ma nonostante questo cerca sempre di tornare a casa per non far mancare alla piccola Ginevra il bacio della buonanotte Giorgia, spesso si domanda se realmente valga la pena di passare così poco tempo in famiglia E a questa domanda di Giorgia, in un certo modo, abbiamo l’ambizione di rispondere noi con questo articolo Giorgia Meloni ha regalato un sogno ad un’intera comunità, quello di un futuro migliore Lo stesso sogno che lei a 15 anni aveva quando scelse di iscriversi al Fronte Oggi la protagonista di quel sogno è lei E domani sarà lei, a trent’anni di distanza, a dare all’Italia la possibilità di tornare grande Grazie ad Arianna per le sue testimonianze Per aver accompagnato Giorgia in questa lunga strada E grazie a Giorgia per questa strada di cui oggi si avvicina sempre più la meta
Con le elezioni alle porte, gli attacchi alla presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sono ormai all’ordine del giorno La punta dell’iceberg è rappresentata dalla solita “Repubblica”, che ha mobilitato le sue “migliori firme” guidate da Paolo Berizzi per accampare una fantomatica inchiesta e screditare il potenziale prossimo Presidente del GiorgiaConsiglioMeloni, però, è tutto tranne che il mostro dipinto dalla stampa progressista Lo sa bene chi con lei ha trascorso tutta la propria vita e la conosce come una sorella maggiore Arianna Meloni, appunto, di cui abbiamo analizzato alcune interviste per ricostruire la Giorgia prima umana e poi politica La “donna, madre, cristiana” ma anche la sorella d’Italia . La prima è un’intervista di Arianna al “Foglio” del 25 giugno 2022, in cui ripercorre gli esordi in politica della presidente di FdI Era il 1992 Giorgia aveva 15 anni in una delle epoche più difficili della nostra storia : gli anni di Tangentopoli, degli attentati a Falcone e Borsellino e delle stragi mafiose Giorgia Meloni sceglie il Fronte della Gioventù, quartiere Garbatella, dove vive la famiglia Meloni Giorgia è la prima, seguita a ruota da Arianna Ed è proprio un’esperienza militante vissuta con grande intensità da Arianna a motivare forse in maniera definitiva la passione politica di Giorgia Durante un volantinaggio, i militanti del Fronte vengono accerchiati e aggrediti da una banda di compagni dei centri sociali guidati da un giovane che si faceva chiamare “Terminator”. Un nome, una garanzia, insomma Quando Arianna torna a casa, racconta l’episodio in famiglia e Giorgia non può certo rimanere a guardare Inizia così, per difendere la sorella, l’avventura politica di una giovane Giorgia Meloni Nessuna “fasci nazione”, nessuna nostalgia di anni mai vissuti : soltanto la voglia di mettersi in prima persona per difendere le sue idee e i suoi Giorgiaaffetti è insuperabile Ha la sintesi in un cervello rapido, veloce Ha l’intuito Fa politica da 30 anni ed in maniera graduale quello che i latini chiamavano “cursus honorum” ha percorso tutti gli scalini istituzionali Non è una paracadutata della politica : quello che ha, lo ha guadagnato sul campo, con la gavetta, sporcandosi le mani con la colla dei tanti manifesti affissi, con l’inchiostro dei tanti striscioni scritti e appesi Giorgia non è una raccomandata, non è stata mai candidata né ha mai ricevuto incarichi da amicizie con il potente di turno Giorgia è una donna spontanea Se ti ci deve mandare lo fa, nel suo ineguagliabile romanesco .

NATO E ITALIA: STORIA DI UNA SUDDITANZA CHE DEVE FINIRE DI JACOPO TAGLIATI


Ho riportato questi fatti e detto tutto ciò per giungere ad un’idea ben più ampia che ha a che fare con qualcosa, che a mio modesto avviso, non dovrebbe proprio più essere presente in Italia e non solo : la NATO Sì, perché se essa aveva motivo di esistere e perseguire i suoi fini di mantenimento della sicurezza e della pace durante la guerra fredda, dopo la fine di quest’ultima si sarebbe dovuta dissolvere Dissoluzione che sarebbe dovuta avvenire subito dopo il crollo del muro di Berlino e della caduta dell’URSS : il rischio di una guerra atomica era venuto meno e di conseguenza la NATO si sarebbe dovuta smantellare senza se e senza ma Magari i fondi destinati ad essa avrebbero potuto rafforzare la diplomazia dell’ONU e non la corsa ad un continuo e futile riarmo americano per prepararsi a non si sa quale ben specificato evento E invece non è andata così E invece ci ritroviamo a ormai più di trent’anni dalla fine della tensione tra i due blocchi con 113 tra basi e installazioni americane nel nostro territorio, con bombe atomiche, con arsenali da guerra e tutto ciò dovendo contribuire economicamente per il 37 % ai costi delle basi e del personale USA Insomma, una vera e propria ingiustizia che oltre a privarci dei territori che ci spettano ci mette “in casa” anche soggetti pericolosi che spesso e volentieri si sono dimostrati incuranti delle nostre regole (si veda la tragedia della funivia del Cermis datata 1998 ) Pertanto, si può essere anche atlantisti, pro democrazia e amici di chi “esporta democrazia” da decenni ma senza per forza ridursi ad uno stato succube e colonizzato da tali soggetti
iovanni ha solo 15 anni e quella sera, come tante altre, sta chiacchierando tranquillamente con i suoi amici Poi d’un tratto tutto cambia Una macchina che corre all’impazzata va fuori strada e lo centra in pieno, uccidendolo sul colpo Una tragedia immane che si porta via un giovanissimo ragazzo che avrebbe avuto tutto la vita davanti La rabbia nel suo paese è davvero tanta, non solo perché una così giovane vita è stata spezzata, ma soprattutto perché ad ucciderlo è stata una soldatessa americana ventenne di stanza alla base NATO di Aviano, provincia di Pordenone (più in là spiegherò il perché questo particolare desti ancor più indignazione) Inutile dirvi che la ragazza era ubriaca alla guida Questo potrebbe sembrare il classico “danno oltre alla beffa”, ma purtroppo non è così La cosa che infatti lascia più di stucco è il fatto che questa soldatessa statunitense verrà giudicata per ciò che ha commesso oltreoceano, negli states Non ci sarà quindi possibilità di avere giustizia in Italia, luogo dove si è consumata la tragedia e dove sarebbe stato obiettivamente corretto svolgere il processo La sensazione di ingiustizia e di amaro in bocca sono lasciate anche dalle grandi probabilità che a questa donna non verrà data una pena esemplare : come di solito accade negli USA sarà congedata con disonore e al massimo condannata ad un paio di anni di carcere dal quale uscirà anzitempo per buona condotta
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DI FRANCESCO ROCCA



D ieci anni di governi anomali , tecnici , di larghe intese ma orientati a sinistra, hanno notevolmente peggiorato le condizioni delle periferie d'Italia , con l'aumento della disuguaglianza sociale è aumentato il disagio giovanile ed è aumentato il numero di clandestini presenti sul territorio nazionale
Secondo i dati del Viminale nel 2011, anno delle "Primavere arabe" e del primo governo tecnico con il professore Monti ed il Ministro Fornero, ci sono stati 62692 sbarchi, numeri da record per il 2014, 2015 e 2016, rispettivamente con 170100, 153842 e 181436 sbarchi in Italia; da ricordare la parentesi Salvini Ministro dell'Interno con una riduzione degli sbarchi: 2018 23370 e 2019 11471, poi numeri in crescita con i governi giallo rossi ed il governo Draghi delle larghe intese, nel 2021 sono stati registrati 67040 sbarchi I risultati dell'immigrazionismo senza regole sono evidenti nelle grandi città come Milano, dalla periferia al centro sono presenti stranieri senza lavoro nè documenti dediti allo spaccio di droga (non solo fumo), a furti ed aggressioni, spesso privi di alloggio, bivaccano presso parchi, aree verdi, tunnel e trovano rifugio occupando abusivamente cantine, solai e case popolari e private sfitte Problematiche da quarto mondo che necessitano di un governo di Destra per essere Degradorisoltechiama degrado e la situazione delle nostre periferie è allarmante Dalla loro nascita, interi quartieri di edilizia popolare non sono mai stati ristrutturati, è necessaria un'imponente opera di riqualificazione dei quartieri di case popolari; non solo rigenerazione urbana però ma la costruzione di una rete virtuosa tra Istituzioni, Forze dell'Ordine, operatori sociali, associazioni, commercianti e residenti per migliorare le condizioni di vita delle periferie d'Italia Il disagio sociale colpisce anche i più giovani ; di fronte ai falsi idoli costruiti dal mainstream, al mito del soldo facile, alle dipendenze , all'aumento dei ragazzi che nè studiano nè lavorano (NEET), occorre favorire ed investire maggiormente nell'istruzione , soprattutto nelle scuole tecniche , nella cultura e nello sport Il prossimo governo con Fratelli d'Italia protagonista , può dare una concreta e positiva svolta alla Nazione


ITALIANISMO - Avanguardie
A cura di: Mattia Ferrarese ( Lettura consigliata con accompagnamento musicale “Con te partitìrò A. Bocelli”)
Dalla nascita di una civiltà equa e rispettabile, passando per la pittura magica e metafisica di inizio novecento, fino a giungere a soluzioni tecnologiche avveniristiche Perchè l’Italia è anche questo, mentre il resto del mondo è destinato, spesso, a guardare Ogni singolo periodo si permea di ingerenze esterne, diverse per ogni periodo storico, che nonostante tutto non siano mai state in grado di frenare il progresso del genio Italiano A volte lampi, forse tuoni e guizzi di conoscenza, altre volte vere e proprie menti capaci di vivere nel futuro, di esserlo : Leonardo Da Vinci su tutti, in quella infinita lista di nomi che ci hanno permesso di sedere sulle poltrone più alte degli scranni del sapere La scuola romana ci ha lasciato un’eredità importante e tutt’ora persistente con infrastrutture adamantine e codici etico legislativi di pregevole fattura Un impero tanto ampio da poter condurre il mondo conosciuto a progressioni mai viste prima Poi il buio delle lotte intestine e religiose Fino al rinascimento dello spirito e degli occhi Così pittura, scultura, cultura ed arte si fondono per ridare vita ad un uomo nuovo e consapevole di maggiore bellezza Un nuovo cultore della storia e della politica, quella Machiavellica Essenziale ma costruito Articolato e mai banale Un trasmgiratore capace di scoprire e di edificare nuove società, nuove civiltà Un viaggiatore metempsicosico , sfuggente alla materia ed amante della cura dello spirito Ma ancora una volta, la sete di potere ha assestato una battuta d’arresto difficile da digerire Ma la ricerca della verità in quelli che conosciamo come stati moderni, ha condotto la nostra natura ad un risorgimento, mai senza versare sangue o senza sacrificare i figli di una Patria smarrita Ancora l’uomo al centro del rapporto con il progresso Fino agli inizi del ‘ 900 con nuove simbologie e dietrologie, questa volta da rivalutare in chiave magica, esoterica, innescata da nuove alchimie Una nuova deflagrazione artistica, ricaduta a pioggia in ogni campo Spinta da sentimenti bellici per alcuni, nutrita dalla volontà di trovare la risposta a domande esistenziali, per altri Così De Chirico e Marinetti, distanti nella forma e nella sostanza, si ritrovano a disegnare nuovi orizzonti sfumati nello stesso cielo Identità ed anonimato litigano tra colpi di mitragliatrice al fronte e pennellate chiare e prospettiche nella quiete di uno studio dedicato L’uomo flaneur Baudelairiano viene divorato dal suo noioso ozio borghese e si ritrova a mangiare con le mani e la bocca sporca, quell’indispensabile concretezza di vita vissuta O da vivere incessantemente, prima che sfugga Tutto corre e noi siamo sempre i più veloci di tutti Lo studio, la tecnica, la metodologia diventano ingredienti fondamentali per restare teste di serie Fino al presente Forse al futuro, perché il futuro è oggi Italiani da primato anche nel campo aerospaziale, tra microsatelliti grandi come scatole di scarpe o viaggi aerospaziali Per non parlare degli incredibili passi fatti in campo chirurgico, con installazioni di protesi praticate su stampa 3 d o microchirugia con primati inarrivabili per molti, come i robot chirurghi più piccoli al mondo o la robotica cardiologica in continua fase di sviluppo Bisogna continuare ad investire in quel magico dualismo tra cultura e sviluppo, senza timore di nuovi progetti, ma con lo zaino pieno di storia Serve coraggio per puntare su noi stessi ed accrescere una maggiore autonomia in grado di elevarci a nuovi livelli, riducendo i gap geografici e rivalutando le differenze che ancora troppi combattono Sembra un sogno : Italia all’avanguardia e città d’arte a misura d’uomo Non smetteremo mai di cercare e ricercare il bello Viva l’Italia!




DI FRANCESCO TODDE


Quel passato di cui voi parlate lo abbiamo consegnato serenamente alla storia oltre quarant'anni fa
Sono ormai passati anni da quando, nel 1977 il Fronte della Gioventù, giovanile del MSI, organizzava il primo campo Hobbit proprio con l'intento di creare un punto di rottura con la destra nostalgica e autoreferenziale di quei tempi Si parlava sì di rivoluzione, ma una rivoluzione sociale, ecologica, politica e culturale, in quegli anni in cui ragazzi di 16 anni venivano trovati a terra con la testa spaccata da un proiettile, colpevoli solo di fare politica a destra Eppure, cari signori, ci fa ridere che oggi la sinistra progressista e radical chic, con il favore di "giornalai" da quattro soldi si scaglino contro un ambiente che ha molto da insegnare a questa società.
Chiudete gli occhi su decenni di storia della destra giovanile italiana e la verità è che fate finta di non ricordare le battaglie che Gioventù Nazionale porta avanti da anni nelle strade dei quartieri di tutte le città italiane Abbiamo deciso di essere avanguardia, di mettere un punto su quello che è stato il passato e di ripartire dalle nostre idee e dai nostri valori, sempre guardando verso il futuro, con spalle larghe e testa alta, consapevoli di avere una storia ed un'eredità da difendere dalle vostre stronzate
Edprogressisteèperquesto che vi facciamo paura. Valori e idee che ci contraddistinguono e che perseguiamo per portare il nostro modello di mondo alla società odierna, che, diciamocela tutta, tutto è tranne che libera e vogliosa di cambiare il futuro dei giovani e di questa Noinazionenon ci stupiamo; oggi il pensiero unico deve decidere tutto, anche i miti, i personaggi di riferimento delle nuove generazioni, personaggi impacchettati dal sistema che poco hanno a che vedere con lo spirito di rivoluzione che noi portiamo avanti Ormai cari ragazzi, pare che siamo ricercati, ma rimaniamo tranquilli e ci ridiamo su, pronti a mettere in campo le nostre competenze Questo e altro per i giovani italiani e per la nostra Patria!
La militanza e l'attivismo non sono mai stati alla moda, non hanno mai spostato chissà quante e quali masse ma solo giovani coscienti, validi, vogliosi di prestare servizio alla propria Patria e risollevarla dall'abisso in cui sta affondando sempre di più La passione è ciò che ci spinge ad andare avanti, l'eredità della destra italiana, quella sociale e nazionale, ciò che contribuisce ad avere radici solide senza mai vergognarci .
Siamo stati sempre chiari sulle origini del nostro ambiente politico: passione, idee e valori sono gli stessi che muovevano le antiche civiltà, che hanno scritto i codici cavallereschi, che hanno combattuto battaglie al Gianicolo, sul Carso e ad El Alamein

DI SEBASTIANO ROTI


Nella giornata di giovedì è giunto l’attacco dal Partito Democratico e dalla senatrice a vita Segre contro Giorgia Meloni e il nostro partito: secondo loro, dal nostro simbolo elettorale, andrebbe tolta la fiamma tricolore Facciamo però un passo indietro; tutto è cominciato dopo l’intervento (in tre lingue diverse) del Presidente nazionale di Fratelli d’Italia alla stampa internazionale, nel quale ripete le stesse identiche parole che ripete da anni, ma che a sinistra sono passate “inascoltate” Ovvero che “la Destra italiana ha consegnato il Fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti ebraiche”, queste le sue esatte parole Per gli esponenti progressisti, bisognosi di ulteriori scuse per cercare di screditarci agli occhi degli elettori, senza riuscirci, però non è abbastanza. Ed è così che, a distanza di poche ore, esponenti progressisti come Letta, la Boldrini ed Elly Schlein (per citarne alcuni) inveiscono istericamente: “Non l’ho sentita dire che non ci saranno fascisti e nostalgici nelle sue liste” dichiara la vice presidente dell’Emilia Romagna, o ancora “Dichiararsi non fascisti non è sufficiente”, strilla la Boldrini Fino ad arrivare a giovedì scorso, giorno in cui la Segre ha affiancato le sinistre Immediata la risposta di Ignazio La Russa, lui che la fiamma “l’ha vista crescere”, nella quale ricorda che lo stesso marito della senatrice a vita, Alfredo Belli Paci, fu iscritto al MSI e si candidò, nelle liste del partito della fiamma, nel 1979, pur essendo un uomo ben lontano dal definirsi fascista E come lui moltissime altre persone militarono nel MSI senza il bisogno di sentirsi fascisti, nè nostalgici Potrei citarne a decine, ma mi limiterò a menzionarne solo alcune, quelle più di spicco Primo tra tutti è Paolo Borsellino: senza nemmeno rammentare l’enormità del giudice antimafia, che in gioventù fu importante esponente siciliano del FUAN Borsellino però non rinnegò mai la fiamma, anche perchè continuò ad essere un uomo attivo nella destra L’avvocato e parlamentare di Alleanza Nazionale, Enzo Fragalà, assassinato nel 2010 dalle cosche di Cosa nostra E ancora, Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2 e già vice direttore del Tg1 e militante del Fronte della Gioventù, sportivi come il pugile Nino Benvenuti, esule scappato a 16 anni per sfuggire all’orrore delle Foibe, giornalisti, scrittori Personaggi di cui tutt’Italia, anche la sinistra, dovrebbe andare fiera e che rappresentarono la Dopofiammaquesto elenco però occorre ricordare cosa è realmente la fiamma, il simbolo che per più anni consecutivi è stato rappresentato nel nostro Parlamento Infatti, la fiamma compare nel simbolo del Movimento Sociale dalla sua fondazione, nel 1947 , e dallo stesso anno in Camera e Senato, prima col MSI e col MSI DN, poi con Alleanza Nazionale (seppur “miniaturizzata”) ed attualmente con Fratelli d’Italia, che la rappresenta senza la base a forma di trapezio con la scritta MSI e piccola come quella di AN Si può perfino dire che questa fiamma, che ora serve come scusa della sinistra per ricorrere all’allarme fascismo, abbia veramente fatto una parte della storia della Repubblica Italiana Tant’è vero che fu ed è ben inserita nelle nostre istituzioni, mediante sindaci, governatori di Regione, ministri e persino due vice Presidenti del Consiglio in precedenti governi Ricordiamoci che noi proveniamo dal Movimento Sociale, lì si trovano le nostre radici ed in parte ancora oggi le rappresentiamo, seppur ampiamente in chiave moderna e migliorate In conclusione, occorre ricordare, una frase di parecchi anni fa di Giorgio Almirante, che ad oggi sembra essere più attuale e più adatta al contesto che viviamo : “non rinnegare, non restaurare”, frase emblema della fondazione del MSI ; mentre il comunismo esiste ancora, il Fascismo è morto e sepolto dalla fine della Guerra : non ha senso oggi dirsi Fascisti e non hanno senso gli insulti fatti dalla sinistra di questa natura Ed infatti, con la saggezza di Giorgia Meloni per prima e di tutti gli altri vertici del nostro Partito, per evitare di ritornare sui passi di chi le nostre radici voleva reciderle, lo stemma per le elezioni politiche del 2022 è stato presentato : uguale a quello del 2018 Con la fiamma, che arde come non mai!

DI MATTIA VICENTINI


C’è chi nella vita progredisce aiutando la società, combattendo per ciò che è giusto e senza mai dichiarare falsità C’è invece poi chi fa carriera alimentando la paura, risvegliando gli “incubi passati” ed inventandosi storie degne di intrecci della più oscura narratologia Beh, ma d’altronde si sa, solo con “la trama nera si può far Propriocarriera”per questo oggi vi racconterò una storia, una storia che si ripete ciclicamente nel Bel Paese Il fascismo a scuola l’abbiamo studiato bene o male tutti, sale al potere nel 22’ e cade nel 45’, nulla di nuovo no? Se solo non fosse che nel 2022 chi si definisce “progressista” e quindi “proiettato nel futuro”, vive ancora nel passato e non riesce a togliersi di mente l’incubo dell’innominabile Un uomo che a distanza di un secolo è ancora in grado di influenzare addirittura il vocabolario delle proposte di quello che, ad oggi secondo i sondaggi, è primo partito in Italia (Paolo Berizzi docet); perché mamma, mare, merito, marchio e Meloni iniziano tutte per “M”, che come insegna Antonio Scurati si riferiscono tutte al figlio del secolo Ma la verità è che in pochi realmente ci credono, ma piuttosto fanno finta di crederci, e fanno finta di crederci proprio perché è lucroso farlo Lucroso per la loro politica che ci viene propinata da anni, il loro modello di società, il loro modo di intendere la cultura e tutto che ne concerne; insomma tutto ciò che si oppone al disegno di mondo che la sinistra globalista d’oggi vuole. Potremmo stare ore ad interrogarci per ore sul come rispondere e dimostrare i fatti, ma la verità è inutile, perché chi non ha idee passa sempre il tempo a diffamare l’avversario Coloro che hanno governato per un decennio l’Italia, coscienti dei loro non risultati si aggrappano disperati a qualunque cosa li possa trarre in salvo, come un naufrago fa con una scialuppa È vano star qui a “giustificarci” (di cosa poi?) agli occhi di chi, citando gli Amici del Vento, “scambia per littore una vecchia contadina, che andava per i campi con in spalla una fascina”; lasciamoli tranquilli con "Repubblica" mentre mangiano la pastasciutta antifascista
DI IRENE SALOME




Prima di addentrarci nel cuore del dibattito che si è sviluppato recentemente riguardante le devianze giovanili, è utile fare una premessa che nasce da studi pedagogici, sociologici e Lapsicologici.devianza giovanile è quell'insieme di atti che si allontanano dalle norme giuridiche, o più ampiamente, dalle norme socialmente accettate La definizione di "devianza giovanile" comprende in sé anche quelli che sono i comportamenti che tendono a nuocere non solo agli altri, ma anche a sé Talestessiterminazione
non nasce da un giorno all'altro, non è stata inventata ed è il frutto di una lunga analisi di quello che è il percorso soprattutto adolescenziale dei giovani . Per fare chiarezza, quindi, bisogna capire che questi atteggiamenti devianti (e non deviati) si mostrano tramite atti di vandalismo, abuso di sostanze, criminalità, disturbi personali, atti sessuali non protetti, fino ad arrivare anche alla semplice bugia Le cause sono molteplici, dalle lotte interiori alla necessità di riaffermare il proprio posto nella società L'adolescente vive uno stato di crisi che scaturisce dai più svariati problemi che il mondo esterno e la sua sensibilità pongono: è quindi utile capire che quella semplice ribellione in realtà non è poi così facile da gestire e che servono dei mezzi efficaci per contrastare il dolore che un adolescente ha con sé Posto ciò, le critiche recentemente mosse a Giorgia Meloni risultano più che fallaci La devianza giovanile esiste, va combattuta perché è l'atteggiamento di riflesso che un ragazzo ha nei confronti di un malessere personale. Di conseguenza va combattuto il malessere, quel malessere che fa nascere l'atto vandalico, che porta al disturbo alimentare, talvolta allo stupro e all'isolamento sociale Oggi è avvenuto uno stravolgimento del significato, la sinistra ha tentato di mostrare che con la definizione di "devianza giovanile" i ragazzi sono considerati come dei menomati mentali, dei deviati appunto L'errore è madornale, basta semplicemente aprire qualsiasi libro di pedagogia o più banalmente internet per comprendere che tale accezione è completamente falsa. Gli adolescenti non sono deviati, ma possono assumere atteggiamenti devianti, cioè nocivi, se continuano a vivere privi di mezzi per migliorare la propria salute mentale e il proprio modo di percepirsi nel mondo Lo sport è proprio uno di questi: perché tramite esso si riesce a sviluppare un modo per incanalare la frustrazione o lo stress, per imparare a rispettare l'altro e a socializzare Forse la Boldrini dovrebbe osservare quello che accade nei luoghi dove il tasso di criminalità giovanile è molto alto; tante associazioni sportive hanno salvato i ragazzi dalla strada anche aiutandoli a non cadere nelle mani della criminalità organizzata Oltre allo sport è opportuno che i giovani riscoprano il piacere della cultura umanistica e della lettura, poiché tramite queste vi è maggiore possibilità che si riescano ad analizzare e comprendere meglio le proprie emozioni e i propri bisogni, andando a togliere qualche nodo in quel grande gomitolo di paura e confusione che normalmente si ha in un'età così complessa Speriamo che non bollino di fascismo anche questo
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