Relazione di Bilancio comunale anno 2010

Relazione al Bilancio di Previsione Comunale anno 2010 E’ bene partire da una premessa, cioè quella che questo è il nostro primo bilancio analizzato con relativa analisi di una relazione previsionale e programmatica. Abbiamo tentato in questa nostra prima esperienza di fare un’analisi politica del documento senza pregiudizi di sorta.

Abbiamo analizzato il bilancio con occhio critico e costruttivo e di seguito esporremo le nostre valutazioni. Occorre prima precisare che, a differenza di quello che accade in altri comuni, ben più trasparenti e partecipativi del nostro, è stato difficilissimo, al limite quasi dell’impossibile, fare quest’analisi.

Venti giorni fa, nei limiti stabiliti dal regolamento, ci è stata presentata questa relazione senza che siano state convocate, in via preventiva, almeno una delle commissioni permanenti all’interno delle quali ci sarebbe potuto essere quel confronto di idee e di programmi di cui il bilancio avrebbe sicuramente beneficiato.

Insomma, ci siamo trovati questa relazione così com’è, senza che su di essa si sia aperto un minimo serio confronto democratico. Parlare di partecipazione e di trasparenza è facile, realizzarla concretamente è tutt’altra cosa e questa amministrazione con questo comportamento non lo ha fatto.

Anche da un punto di vista regolamentare ci sono state delle falle (ormai a questo siamo abituati, ma a questo punto ci vediamo costretti a denunciarlo con energia); infatti rileggendo il regolamento consigliare, all’articolo 4, pag 5, troviamo scritto “L’ordine del giorno di ciascuna seduta ordinaria è fissato dal sindaco sentito i capigruppo consigliari […]”.

Essendo questa una seduta di tipo ordinario, ci chiediamo quando è stata convocata la Conferenza dei Capigruppo per rispettare il regolamento.

Il Sindaco l’aveva annunciata tramite giornali, ma come al solito agli annunci non seguono i fatti.

Le regole esistono perché sono garanzia di tutti; violarle in continuazione nell’indifferenza totale di tutti i membri della maggioranza è sintomo di arroganza e prepotenza. Vorremmo che almeno uno

di questi membri trovi il coraggio di uscire dall’anonimato e incominciare a farsi portavoce coscienzioso di quelli che sono i diritti di tutti i componenti del consiglio comunale.

Sarebbe un atto di grande correttezza e la dimostrazione che ancora esiste un’autonomia decisionale.

Per ciò che riguarda il mancato deposito degli schemi di proposta, ci siamo già pronunciati in precedenza, in questa sede facciamo però rilevare che documenti essenziali quali il piano triennale delle opere, il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari e il parere dell’organo revisore dei conti, fondamentale sia in termini di legge per la validità della relazione di bilancio, così come per un’attenta e tecnica analisi del bilancio stesso, non siano stati depositati nei tempi stabiliti (ovvero entro i 5 giorni della data prevista del consiglio comunale). Sottolineiamo ulteriormente che siamo entrati in possesso di detta relazione solo nel pomeriggio di martedi 27 aprile 2010 e degli altri documenti nella mattinata di mercoledi 28 aprile 2010, quando avremmo dovuto trovarli al loro posto già nella mattinata di lunedi 26 aprile 2010.

A questo punto prima di iniziare l’analisi, che comunque con abnegazione e rispetto del ruolo istituzionale che ricopriamo, abbiamo svolto, chiediamo per l’ennesima ed ultima volta, rivolgendoci, anche e soprattutto al segretario comunale che è tutore delle regole per tutti, il rispetto totale di queste semplici ma basilari regole a garanzia di tutti i consiglieri e soprattutto di tutti i cittadini maglianesi. Perché è grave che fino ad oggi per la maggior parte dei consigli in seduta straordinaria svoltisi non ci sia stato il deposito degli atti nei tempi stabiliti, ed è gravissimo che ciò avvenga in seduta ordinaria, in quanto i termini di questa si conoscevano da inizio anno, gravità a cui va aggiunta naturalmente l’importanza di questa seduta.

E’ finito il tempo delle scuse e delle ragioni, è arrivato il tempo di avvalorare queste con i fatti. Ci teniamo però a ribadire una cosa: il nostro intervento non è rivolto a nessuno dei dipendenti comunali che spesso hanno sopperito a queste carenze, ma è rivolto a denunciare lo stato in cui siamo costretti ad operare, nel dover girare ogni volta da un ufficio ad un altro anche con evidente imbarazzo personale e degli stessi dipendenti, per poter chiedere quello che è un nostro diritto, ovvero visionare gli atti prima di una seduta consigliare.

Queste mancanze ci hanno negato di avanzare proposte concrete, quelle che ogni buona opposizione dovrebbe costruire per il miglioramento dell’attività della maggioranza, ed è per questo che ci siamo limitati, in questo primo anno, ad un’analisi critica; sia chiaro fin da ora che non accetteremo più tali comportamenti in rispetto della fiducia dataci dai cittadini.

Facciamo partire l’analisi dalla Relazione del Revisore dei Conti che ci fa capire come nella gestione dell’esercizio 2009 siano stati saldati gli equilibri di bilancio, non risultino debiti fuori bilancio, siano stato rispettati gli obietti del patto di stabilità, nonché le disposizioni sul contenimento della spesa di personale. Infatti l’organo rileva che la gestione finanziaria complessiva per il 2009 risulta in equilibrio e che l’ente potrà rispettare gli obiettivi di finanza pubblica prefissati. A questo punto è la stessa relazione del revisore dei conti che smentisce le illazioni che sono state avanzate nei mesi successivi all’insediamento della nuova amministrazione, in cui in maniera velata si faceva intendere che la situazione di bilancio fosse catastrofica; questa relazione ancora una volta smentisce quelle parole.

Per quello che concerne il bilancio di previsione 2010, anche qui viene dato in generale un parere favorevole sulla proposta di bilancio 2010 e su i documenti allegati. È lo stesso ente di revisione che

prende atto che l’ente pubblico non ha provveduto ad adeguare, senza quindi nè aumenti nè diminuzioni, le aliquote dei tributi, così come viene definito compatibile il limite di capacità di indebitamento. Il revisore dei conti ci fa notare un aumento di 2 milioni di euro delle spese in conto capitale, dovuto al programma dell’elenco annuale delle opere pubbliche, ritenendo comunque che le previsioni siano congrue, coerenti e contabilmente attendibili.

Da questa prima analisi si evince perciò che le previsioni del bilancio del 2010 sono congrue.

A questo punto occorre però entrare nel merito dell’analisi politica, che pur non disconoscendo in nessun modo tali valutazioni, si rende per un gruppo di minoranza necessaria e obbligatoria.

• SEZIONE 1 . CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE In questa prima parte della previsione di bilancio vengono descritte le caratteristiche del nostro territorio e, andando più nello specifico, tabella 1.3.1 “servizi personale”; ad oggi nel comune di Magliano sono in servizio di ruolo 23 dipendenti a fronte di una dotazione organica prevista di 26. Dalle tabelle si evince che mancano alla struttura 2 figure “B” in area tecnica e 1 figura “B” in area finanziaria.

Considerando che per l’area tecnica sono in atto selezioni degli LSU e una selezione per autista di autobus, non ci viene specificato in maniera chiara come e se verrà coperto il posto “B” mancante in area economico-finanziaria.

Risultano oltre si, anche se congrue alla legge, alcune previsioni di organico, quale per esempio quella dell’area di vigilanza, che stando alle tabelle qui descritte risulterebbe in pieno organico, anche se tutti sappiamo quanto è invece proprio una delle aree più colpite da un sovraccarico di lavoro e da un’insufficienza di organico. Quando poi arriveremo all’analisi al servizio di vigilanza valuteremo quelle che sono le proposte della maggioranza.

• SEZIONE 2. ANALISI DELLE RISORSE Dai prospetti presentati risulta che ci saranno nel 2010 entrate tributarie per un totale di euro 1.344.078,50 , contributi e trasferimenti correnti per euro 1.249.937,29 ed entrate extra tributarie per euro 974.365,00 , per un totale di entrate correnti di euro 3.692.492,31.

Dall’analisi di questi numeri, come anche dichiarato dai responsabili del servizio, si può evidenziare che il cespite più significativo rimane l’imposta comunale sugli immobili.

Dalla valutazione dei trasferimenti regionali correnti rileviamo invece una contrazione quest’anno del 18,41% e una contrazione ancora maggiore per gli anni 2011 e 2012, a dimostrazione che negli anni precedenti si è stato recepito un cospicuo finanziamento della Regione, il che dimostra una volta per tutte senza ombra di dubbio che opere oggi realizzate sono state finanziate e progettate con contributi ottenuti dalle amministrazioni precedenti.

E’ bene farlo notare ai cittadini; i lavori che oggi vediamo realizzati a Magliano, ad un anno di distanza dalle elezioni amministrative, dal rifacimento di piazza Garibaldi (pur avendo modificato voi il progetto iniziale senza aver interpellato tutta la cittadinanza) e delle vie d’accesso, al rifacimento della facciata del Teatro Manlio, non sono nient’ altro che la messa in opera dalla carta ai fatti di progetti della passata amministrazione.

• SEZIONE 3 E 4. SERVIZI ALLA PERSONA Le politiche sociali sono state da sempre il fiore all’occhiello delle amministrazioni maglianesi.

Crediamo senza sostenere il falso, di poter dire di aver lasciato all’attuale amministrazione dei servizi sociali efficienti in cui operano persone con un’enorme passione, umanità e propensione verso il prossimo.

Sono stati commessi in passato molti errori ma crediamo che la scelta di puntare su servizi sociali efficienti, in aiuto alle persone disagiate, sia invece un nostro enorme vanto e per questo ci sentiamo come detto fieri.

Dall’analisi per le previsioni del 2010 in merito, risulta evidente l’aumento consistente delle rette per i residenti presso la Casa Alloggio (da 879 Euro a 1100 Euro circa il 25% di aumento).

Affermiamo con vigore da subito che questa scelta a noi non piace; crediamo che con sereno confronto tra minoranza, parti sociali e famiglie si sarebbero potute trovare soluzioni più idonee, che pur rimanendo in un aumento probabilmente necessario per le rette della casa alloggio, avesse da una parte contenuto questo aumento e dall’altra spalmato il restante gettito necessario, in maniera meno significativa, su altri servizi o tariffe diretti verso un maggior numero di cittadini (ad esempio un leggero aumento di luci votive o di altri servizi a domanda individuale).

In questo modo si sarebbe evitato di aggravare sui soli anziani questo aumento. Lo sappiamo, proveniamo da culture differenti, ma crediamo che una giusta società sia quella che si faccia carico dei più bisognosi e pertanto, se fosse dipesa da Noi la decisione, avremmo spiegato ai cittadini con coraggio e lealtà che un poco tutti potevamo contribuire ad aiutare questi anziani. Occorre il coraggio per confrontarsi con i cittadini, mentre voi avete scelto la via più facile e forse quella politicamente più astuta: aumentare tanto a pochi, per non scontentare di poco molti. E’ una scelta, noi non l’avremmo fatta.

Inoltre è scritto sulla relazione che tale aumento serve per adeguare i contratti per gli assistenti OSS; analizzando invece la relazione dell’AMS notiamo c’è scritto altro e siccome essendo consiglieri comunali ci rifacciamo a quello che è nel merito della previsione di bilancio, non accetteremo che questi soldi vengano utilizzati per altri scopi, e su questo saremo vigili.

Un’ultima riflessione su questo argomento: speriamo che tutti gli anziani e le loro famiglie siano in grado di sostenere tale aumento delle rette, perché in questa previsione abbiamo notato la totale mancanza di ammortizzatori e per questo sarebbe dunque una sconfitta di tutti se a

qualcuno di loro saremmo costretti a dire di accomodarsi di fuori perché non in grado di pagare la retta.

Sappiamo assessore Berni che lei ha avvisato correttamente tutte le famiglie interessate, e di questo le diamo atto. Speriamo di non trovarci però con tutto il cuore in quelle situazioni, e le chiediamo per quei servizi di tutelare con altrettanto amore e impegno le persone che eventualmente potrebbero non farcela.

In merito alle Politiche Giovanili ciò che è scritto nella relazione è condivisibile anche se a nostro parere altamente sintetico; insomma le poche parole che vengono pronunciate sono oggettivamente di buon auspicio ma allo stesso tempo non ci illustrano le modalità con cui si vorranno realizzare tali progetti.

Ci sembra giusta la creazione di una Consulta Giovanile, ma ad oggi non conosciamo, se non per sentito dire, le reali entità delle risorse finanziarie predisposte per tale argomento. Allo stesso modo trattiamo la Consulta alla Cultura, che comunque, è mancante nella spiegazione per la sua costituzione e per le risorse finanziarie a disposizione.

In merito al Museo, cosa che ormai va avanti da molti anni, occorre ammetterlo, vediamo il ripetersi di progetti e di parole che però non hanno contribuito alla valorizzazione di questo bene della comunità che con enormi sacrifici da parte di privati cittadini ha regalato a noi tutti spunti di riflessione storica e culturale; si continua a parlare di progetti regionali e provinciali, e a questo punto diviene lecito e necessario interrogarsi su quanti di questi il museo si è avvalso e quali siano ovviamente i risultati fin qui conseguiti. Questo non ci viene detto.

Ribadiamo che le colpe non sono solo le vostre, avremmo però auspicato vedere in un anno la costituzione di un progetto concreto, fondato su solide basi, per una amministrazione così attenta agli aspetti culturali.

La nostra proposta in tal senso è chiara ed è quella di mettere intorno al tavolo appassionati della materia, che per troppe volte si sono sentiti allontanare ingiustamente. Essi siamo sicuri hanno la capacità di offrire quel qualcosa in più di un freddo progetto regionale o provinciale buttato la sulla carta, qualcosa che deriva dalla passione e dal sentirsi maglianesi.

E’ forse un’idea stramba che però presenteremo all’assessore Pagliani sicuri che avrà orecchie anche per questo.

Per ciò che concerne il Teatro Manlio ci sembra che il lavoro fatto negli anni, e continuato da questa Amministrazione, stia dando i primi veri buoni risultati; invitiamo dunque l’Amministrazione nel proseguire questa strada e, laddove possibile, potenziare gli investimenti.

L’Archivio Storico è descritto nella relazione nel merito del lavoro svolto in questi anni dal coordinatore Poeta, lavoro unico nella sua importanza in quanto ha reso possibile il riportare in auge questo nostro patrimonio. Manca purtroppo un importante progetto per far fruire a tutti i cittadini tale materiale storico. Insomma, come già sottolineato più volte, anche qui ci si è limitati a dire ciò che si è fatto, ma non c’è un’idea di cosa si vorrà fare. A breve anche su questo argomento presenteremo dei progetti all’Assessore preposto.

Bene il trasferimento della Biblioteca Comunale, in cui rileviamo il progetto importante per aprire questa realtà a tutti e che ha permesso un notevole risparmio economico per le casse comunali.

Quello che lascia però senza parole è che alle associazioni di Magliano (quelle da voi citate nella relazione ovvero Pro-Loco, Associazione Musicale Frank Zappa, Associazione G. Carissimi) vengano riservate soltanto 9 righe striminzite di buone intenzioni, per carità, che però risultano essere solo parole se non accompagnate dalla connotazione progettuale cui le si vorrà investire, e fondamentale per chi deve trasmettere la cultura maglianese anche al di fuori dei nostri confini. Tutto questo ci suona vagamente come una ripetizione del rapporto sbagliato che la vecchia amministrazione Lini aveva con esse, cioè quello non di una reale collaborazione, ma di una totale sopraffazione alle loro prerogative principali.

Al vostro posto avremmo cercato con tutta la nostra forza un dialogo serrato e la fiducia di queste associazioni. Ci sembra anacronistico che si continuino a spendere soldi per manifestazioni che, seppur di rilievo, non sembrano portare molto a questo paese (se siete onesti una volta eravate dello stesso pensiero anche voi) per non investire con un po’ di fiducia sui maglianesi che fanno associazionismo sul territorio.

Per far crescere Magliano e per creare un sentire maglianese comune pensiamo sia giusto dare fiducia a queste piccole realtà e per fiducia intendiamo investire. Lo diciamo con tutta sincerità, dall’amministrazione Graziani, che in passato denunciò le stesse cose, ci saremmo aspettati un programma molto più dettagliato; speriamo di sbagliarci ma se non fosse così statene certi combatteremo per un loro ruolo all’interno della vita culturale maglianese.

Per la Scuola ci viene da sorridere. Lo facciamo a malincuore ma ciò che ci viene semplicemente detto è che, nonostante alcuni piccoli disagi, o se preferite defezioni (una scuola elementare chiusa per problemi di agibilità e bambini che sono costretti a fare un tragitto a piedi con le condizioni atmosferiche del caso per raggiungere la mensa scolastica), è stata brillantemente superata l’emergenza. Riportiamo testualmente quanto scritto a pagina 56: “[…] L’amministrazione si fa carico della intenzione di sistemare la costruzione che per anni è stata adibita a scuola elementare […]”.

Intenzione? Se permettete questo è un Dovere nei confronti della nostra comunità .

Se per voi questo che ci presentate è superare l’emergenza allora, permetteteci l’espressione, poveri i nostri figli. Questo è uno dei capitoli di questa relazione che non ci ha assolutamente convinto; in essa non c’è alcuna traccia di progetti (se non la doverosa richiesta di finanziamento di 1.000.000 di euro) quanto meno idee volte alla riapertura della scuola elementare, non c’è accenno alcuno su come sopperire ai disagi che i bambini devono affrontare quotidianamente, coscienti che questo inverno le abbiamo viste di tutti i colori.

Ma la cosa estremamente grave è che non vi è traccia di riferimento ai tagli del governo di centrodestra fatti in questi mesi.

Non sappiamo se lo avete letto, ma dal prossimo anno stando a quel piano, la prima classe della scuola elementare non potrà attivare il tempo prolungato. Insomma siamo di fronte a una vera propria emergenza; il silenzio sembra la vera parola d’ordine in questi tempi.

Scusate la domanda, quanto meno lecita: cosa avreste fatto voi al nostro posto? Lo sappiamo, avreste tappezzato Magliano di manifesti e di accuse illogiche.

Un esempio lo è stata la situazione delle scuole superiori: fummo messi su una graticola per aver perso una sezione dell’istituto geometri. Fortunatamente oggi in aula c’è una testimone di quanto invece il circolo del Pd di allora fece per salvare quella scuola, il neo assessore Mafalda Boccoli. Sicuri della sua onestà, potrà affermare quanto quel circolo combattè per quella causa. La battaglia fu persa ma allo stesso tempo fummo sicuri di aver messo in campo tutte le nostre forze. Fu l’amministrazione dell’epoca a disinteressarsi totalmente e questo lo denunciammo rimproverando all’amministrazione Lini uno scarso impegno nelle politiche di promozione delle nostre scuole. Anche in questo bilancio non vengono menzionati fondi per la promozione dei nostri istituti superiori e dunque ci chiediamo se quello che si diceva era pura propaganda o se ci si credeva veramente.

Non abbiamo avuto ne mezzi ne tempo per un emendamento, ma chiediamo all’amministrazione di ripensare per il prossimo bilancio di cambiare le politiche sulla scuola, soprattutto per quel che riguarda la promozione dei nostri Istituti.

• SERVIZI DI VIGILANZA Dalla relazione il primo elemento noto è che le leggi finanziarie hanno imposto una drastica riduzione del personale in un settore così strategico, che opera in numerosi ambiti. Per sopperire a questo ci viene spiegato nella relazione che in base all’art.208 c.d.s. comma 4 bis, si valuterà la forma di assunzioni stagionali a progetto o a tempo determinato, anche se non è specificato in quale periodo.

I servizi sono numerosi, e uno di questi è rappresentato dalla sicurezza stradale, attraverso l’educazione stradale, anche se non capiamo come si possa far fronte a ciò con questa carenza di organico. Per il controllo della sosta viene rilevato come sia quasi impossibile l’aiuto che possono apportare gli ausiliari del traffico, e ci viene detto che verranno date delle funzioni a dipendenti comunali senza specificare anche qui quali e come. Davvero tutto molto confuso.

Inoltre la cosa che risulta strana è che viene poi fornito da pag 46 a 47 una serie di interventi di ridistribuzione del traffico, alcuni dei quali necessitano di opere pubbliche: alcune le ritroviamo nella relazione degli uffici tecnici, altri sono in fase di progettazione, ma ciò che viene precisato e che saranno quantomeno realizzati tra il 2010 e il 2011 e questo ci risulta bizzarro, vista l’esiguità del tempo a disposizione. Tra di essi poi a pag.48 ci viene proposto come progetto quello di utilizzare il cortile dell’istituto che ospitava le Scuole Elementari come PARCHEGGIO. Ma stiamo scherzando? Quel cortile ha una storia e secondo NOI può avere un’unica destinazione e cioè quella di ritornare ad essere il cortile delle Scuole Elementari. Invece voi, invece di pensare a come restituire quel cortile ai bambini, ci proponete di farci un PARCHEGGIO. A questo con tutta la nostra forza

diciamo NO e ci opporremo con tutte le nostre forze se veramente volete realizzare ciò che avete scritto. QUEL CORTILE DEVE TORNARE AD ESSERE POPOLATO DA BAMBINI E NON DA MACCHINE PARCHEGGIATE COME CI PROPONETE VOI. Per ultimo, vorremmo far capire come intendiamo noi un’efficiente amministrazione anche in questo ambito. Facciamo l’esempio del servizio messi notificatori, che spetta a questa area e quindi alle 3 unità di personale. Ora noi ci chiediamo, ma vi sembra possibile che nell’anno domini 2010 non ci sia nemmeno una riga quanto meno per progettare sistemi di notifica moderni e online?

Noi consiglieri siamo l’esempio di come si possa far risparmiare del tempo utile ai vigili attraverso l’accettazione che la notifica per i nostri consigli e le nostre commissioni ci venga fatta via internet e non a casa. Si pensi al tempo risparmiato, esso potrebbe essere impiegato per cose molto più importanti come la prevenzione.

Questa amministrazione, ormai l’abbiamo capito, come sente parlare di qualcosa di tecnologico, sia esso un computer, un registratore, o non sia mai una telecamera, salta sulla sedia. Evviva il rinnovamento. Dalle parole degli anni passati ci aspettavamo francamente qualcosina di più.

• SERVIZI PUBBLICI E OPERE PUBBLICHE Rifacendoci al Piano Triennale delle Opere Pubbliche, risultano prevalenti alcune di esse, soprattutto quelle in elenco annuale (impianto natatorio scoperto di 250.000 euro di mutuo, in località Collicello). Su questa scelta è ormai noto il nostro disaccordo sia sul sito scelto, sia sulla modalità di impianto scelto. Ad oggi è bene precisarlo non conosciamo un progetto e non sappiamo se ne esiste uno. È stata cambiata idea come minimo una ventina di volte. Ci auguriamo che in futuro si possa instaurare un vero confronto, oltre che con la minoranza con tutta la cittadinanza, facendo una valutazione seria e non elettorale sul tipo di impianto e sulla sua ubicazione; è facile fare un’opera, basta accendere un nuovo mutuo, ma poi quell’opera deve funzionare al meglio, rendere al meglio e trovare qualcuno che la gestisca al meglio.

Non crediamo sia facile, ma secondo noi non sono questi i presupposti da cui partire, presupposti confusi e ambigui, come dimostra la richiesta di finanziamento di 1.500.000 euro, alla Regione, per il futuro impianto di una copertura mobile. Ci sembra impossibile che qualche ente decida positivamente riguardo a questa richiesta. Così come ci sembra anacronistico pensare ad un finanziamento regionale di 2.500.000 euro (oggettivamente un’esagerazione) per la costruzione di un nuovo parcheggio per l’ospedale.

Sempre nella stessa relazione ci viene detto che la provincia realizzerà una piazzola per atterraggio degli elicotteri. Scusateci ma non riusciamo a capire nè dove nè come. È una nuova piazzola o quella prevista anni fa? Perché nel secondo caso senza prenderci in giro, sappiamo che li dov’è non è realizzabile.

In merito alle opere da attivare per l’anno 2010 è bene specificare che 8 di esse sono richieste di finanziamento, 2 sono dei finanziamenti regionali ottenuti e integrati da nuovi mutui, 2 invece partiranno grazie all’accensione di nuovi mutui.

Discorso a parte lo merita la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 1 Mwatt, finanziato con leasing finanziario. Questo è il vero pilone portante di questo bilancio, è l’unica vera novità o scommessa se preferite, che c’è in un bilancio trito negli argomenti. Purtroppo però, pur credendo fortemente in questo progetto, e sulle fonti rinnovabili in generale, è difficile dare un giudizio tecnico e costruttivo se ad oggi al gruppo di minoranza non è stato fornito nulla sul progetto e sul leasing che lo andrà a coprire.

E’ sempre la solita storia, ci si chiede di votare, e in questo caso di indebitare il comune, a carte coperte, fidandoci di ciò che ci viene detto a voce. Per carità, sarà tutto vero e garantito, ma non crediamo che sia questo il metodo di prendere decisioni così importanti per il nostro paese.

Un ultimo e doveroso appunto per questa sezione, lo facciamo su una cosa che val la pena di correggere. Ci riferiamo all’elenco dello stato di attuazione delle opere in corso di esecuzione. Li ci sono delle opere sulla carta da decenni, alcune realmente in fase di esecuzione, altre li solo perché debbono essere chiusi i processi amministrativi.

Facendo due esempi ci riferiamo alla costruzione del solito eliporto e alla RSA. Stando a quanto letto, sembrerebbero in fase di esecuzione ripetiamo, ma tutti sanno che così non è. Non sarebbe il caso anche di scriverlo chiaramente? Così i cittadini avrebbero le idee molto più chiare. Questo significa TRASPARENZA. Ma anche in questo caso lo abbiamo capito, si continua sulle cattive abitudini, perché magari lasciandole li senza spiegare il vero motivo, potrebbero sempre ritornare utili in qualche futuro programma elettorale.

Un PianoTriennale e delle Opere che ha anche delle intuizioni condivisibili e giuste, come abbiamo detto il fotovoltaico e la piscina, ma che noi, in alcuni passaggi sopracitati, non riusciamo a fare nostro, causa anche e soprattutto la mancata condivisione con la gente.

• SEZIONE 6. AREA URBANISTICA E SVILUPPO ECONOMICO Partendo con la lettura di questo punto è chiara la condivisione di alcuni obiettivi quali la redazione di un nuovo PRG, e aggiungiamo noi, sperando che sia fatto in maniera chiara e condivisa, così come condividiamo il recupero del centro storico che potrebbe consentire una fruibilità turistica attraverso le modalità dell’albergo diffuso.

Permetteteci però una battuta su questo aspetto; esso era parte del nostro programma, oggi voi lo riportate qui e ne siamo pienamente soddisfatti, ricordiamo però, ed è giusto farlo, che in campagna elettorale qualcuno, non capendo di cosa parlavamo, sorrideva su ciò. È bello vedere

che il vecchio proverbio meglio tardi che mai è stato ancora una volta rispettato, e chi vi sia stato un ripensamento di quel giudizio così affrettato.

Abbiamo cercato e ricercato. Ma in questo centinaio di pagine non si parla di TRAPARENZA, innovazione tecnologica, partecipazione. C'è solo un passaggio nella relazione dell'Urbanistica sull'e-Gov in cui ci si dice sostanzialmente che la cittadinanza non è pronta. Detto da questa maggioranza è davvero incredibile.

Siamo invece dell’idea che i cittadini siano più avanti di quello che si pensa. Ma questo è un altro discorso sul quale torneremo, dimostrandovi con i fatti, e andando dove tutto ciò è stato attuato, che grazie all'innovazione e alla trasparenza si risparmia.

Ma, ormai si è capito, questa maggioranza ha paura della TRASPARENZA. Per un motivo semplice. Perché non è sicura di quello che fa. Ed ha paura di farlo vedere all'esterno. In questo bilancio se si toglie la consulta giovani o quella promossa dall'assessore Pagliani sulla cultura sono spariti i concetti di PARTECIPAZIONE e TRASPARENZA. Non si parla di consulte se non in termini generici. Non si parla di DIFENSORE CIVICO. Non si parla di BILANCIO PARTECIPATO. Qui apriamo una parentesi. Negli ultimi due anni della passata amministrazione, seppur a fatica e con diverse contraddizioni, erano state avviate delle fievoli forme di partecipazione alla redazione del bilancio. Poca roba. Che andava incoraggiata. Invece voi, che eravate i paladini della partecipazione, non avete fatto nulla. Anche grazie al bilancio partecipato, ricordiamolo, si è potuta svioluppare la Settimana Maglianese promossa dall'associazione Sabinamente oppure si è iniziato a parlare a Magliano, anche se in forma embionale, di fotovoltaico.

Voi avete affossato anche questi piccoli spazi di partecipazione, di cui non vi è più traccia. Che fine ha fatto l'Urp, Ufficio Relazioni con il Pubblico. Lo chiediamo a lei vicesindaco Di Giamberardino. Da segretario dell'Udc non può negare di aver martellato, a ragione, su questo tema durante la passata Amministrazione.

CONCLUSIONI Qual è allora il giudizio politico di questo documento?

Possiamo dire che ci saremo aspettati di più, molto di più. Non stiamo parlando di un bilancio qualunque. Si tratta del primo bilancio di una nuova ambiziosa amministrazione, con alle spalle 10 anni di minoranza. Era lecito perciò aspettarsi un minimo di programmazione.

Tolti una serie di progetti diciamo vecchi di anni, tolta la routine, l'unica slancio che ci viene proposto è quella relativa all'impianto fotovoltaico, dato il quasi definitivo, così apprendiamo come al solito dai giornali, abbandono dell’idea dell’impianto a biomasse.

Un investimento, come detto, massiccio che impegnerà le casse comunali in maniera significativa. Non siamo contro. Però oggi, sia chiaro, con questo documento colleghi consiglieri non state votando per la realizzazione di questa importante opera.

Se fosse stato così gli assessori preposti avrebbero dovuto essere molto più precisi. Invece votiamo per dare una sorta di mandato in bianco all'amministrazione per indebitarsi. Ripetiamo, non siamo contrari, ma se uno oggi viene a propormi un leasing per comprare un'automobile quantomeno mi deve far vedere il depliant e non descrivermela per grandi linee. Altrimenti solo

un folle si indebiterebbe. Parliamo di oltre 3 milioni di euro, e non sono pochi. Non sappiamo quali sono le condizioni del leasing. Non sappiamo come sarà gestito l'impianto. Non sappiamo cosa avverrà quando sarà estinto il leasing, né gli introiti possibili. Non sappiamo nulla. Eppure ci chiedete di indebitare i maglianesi a scatola chiusa.

Era lecito aspettarsi che da queste pagine venisse fuori un progetto complessivo di come deve essere Magliano, di come occorra prevenire i problemi che quotidianamente questo paese ha visto porsi negli anni.

Programmazione prevenzione e partecipazione sono le 3 “P” che risultano assenti ingiustificate per un’amministrazione eletta sulle ali del cambiamento. Insieme ad un'altra lettera a cui noi siamo affezionati e di cui Magliano crediamo abbia urgente bisogno “T” come Trasparenza. Per questo ci batteremo, rispettosi delle regole democratiche, in tutto il nostro mandato.

E pertanto convinti votiamo NO. IL CAPOGRUPPO FRANCESCO URBANETTI………………………………………….

IL CONSIGLIERE GIOVANNI PAGANI…………………………………………………..

IL CONSIGLIERE FRANCESCO DI BASILIO……………………………………………

IL CONSIGLIERE LUCIANO TONI…………………………………………………………

MAGLIANO SABINA 03 MAGGIO 2010