Nei fondamentali atti contabili del Comune di Magliano Sabina, sia che si tratti di Bilanci di previsione che di Conti Consuntivi, ormai c' è una costante fastidiosa perseveranza: non solo non si riesce mai ad intravedere una linea politica di fondo, un disegno strategico per far progredire e crescere la nostra comunità, ma c' è invece il ricorso ostinato e testardo verso i soliti mezzucci per “tirare a campare”, per dimostrare l ' indimostrabile, per nascondersi dietro ai soliti triti e ritriti programmi. Faremo questo, quello e quell' altro ancora, ma sempre negli anni che verranno, poichè sono ormai due anni che la realizzazione di ogni progetto viene rimandata di anno in anno. Così l' unica opera pubblica realizzata, questione di vanto di questa maggioranza, è una fontana in Piazza Garibaldi (e anche su questa si potrebbe dire come essa provenga da soldi messi a disposizione da un vecchio progetto della passata amministrazione). Il Bilancio di previsione di un’ amministrazione comunale che dovrebbe essere il documento politico per eccellenza e che meriterebbe un' attenta lettura ed analisi da parte degli amministratori (se non anche dei cittadini), diversamente la gestione delle scelte e della programmazione viene delegata ad una esigua minoranza di tecnici e politici. Non si può sottovalutarne, quindi, la sua importanza, in quanto le cifre in esso riportate rappresentano ciò che l' Ente intende realizzare, quali interessi ritiene opportuno dover difendere o privilegiare e quali trascurare, se intende crescere (nel senso di divenire più efficiente, efficace ed economico) o solamente "tirare a campare" appunto. Il rammarico sta nel fatto che, pur se in maniera legittima in quanto autorizzati da disposizioni governative, non è corretto, a nostro avviso, nei confronti dell' opposizione, e soprattutto della cittadinanza tutta e quindi dell' interesse collettivo, arrivare all' approvazione del principale strumento programmatico annuale, quando già è trascorso metà dell' anno e molte delle spese sono già state impegnate o addirittura liquidate. Tra l'altro recando notevoli disagi agli uffici. Si arriva di nuovo, all' approvazione del Bilancio previsionale senza aver permesso alcun tipo di confronto e discussione tra maggioranza e minoranza sui temi cardine di questo documento. Vogliamo ancora una volta in questa sede ribadire come la minoranza sia espressione di buona parte della cittadinanza che alle ultime amministrative non si è espressamente riconosciuta nel programma elettorale dell’attuale giunta, per tanto ci sentiamo in obbligo di dover tutelare i loro interessi adempiendo così al giusto processo democratico. RISULTA EVIDENTE CHE GIA' QUESTO BASTEREBBE A MOTIVARE IL NOSTRO VOTO, quindi esortiamo il sindaco affinchè possa dare informativa con la formula che meglio crede non solo a noi consiglieri di Rinnovamento Democratico, ma anche a qualche collega di maggioranza tenuto all' oscuro di queste vicende, e soprattutto all' intera popolazione maglianese, informativa sulla reale consistenza del Bilancio Comunale. E' dal giorno dell'insediamento, che abbiamo denunciato in questa assemblea la gestione fallimentare di questa maggioranza, e nel corso di questi anni la situazione non è che peggiorata. A testimonianza di ciò, ci sono le numerose dichiarazioni di voto espresse in questo Consiglio, durante soprattutto le sedute di Bilancio e quelle per il consultivo, che hanno sempre evidenziato l' INATTENDIBILITA' DEI DATI ESPOSTI, in particolar modo per i notevoli e fondati dubbi circa l' effettiva consistenza ed esigibilità dei RESIDUI ATTIVI che di fatto pregiudicano la veridicità dei dati contabili e che potrebbero originare un disastroso disavanzo (a proposito ancora siamo qui a chiederci se la maggioranza sa quali e cosa siano). Come è stato per il 2010, anche per il 2011 la situazione economica del nostro Comune ci appare alquanto preoccupante e i dati riportati, forse frutto di qualche alchimia contabile, non hanno trovato alcuna valida dimostrazione sulla loro consistenza. Un' Amministrazione che nella redazione della relazione previsionale e programmatica del corrente anno (che secondo i corretti principi contabili dovrebbe rivestire un carattere prioritario nel processo di previsione annuale) dimostra nuovamente una scarsa capacità e volontà di programmazione, non