Qmagazine

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Aprile 2015

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ELENOIRE CASALEGNO

Una mamma rock con un pizzico di mistero

SCOPRI LA PRIMAVERA Moda, trend e make-up della nuova stagione

SPECIALE GIOIELLI

Per brillare in ogni occasione



EDITORIALE

di Luca Micheletto

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Aprile 2015

La primavera è sempre un periodo di grandi mutamenti e trasformazioni; basta guardare fuori dalla finestra per osservare un mondo rigenerato, nuovo, pieno di fiori e di vita.

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Il terzo numero di Qmagazine vuole quindi essere un inno a questo periodo dell’anno, una ventata di ottimismo in un contesto che può farci spesso cadere nella trappola del pessimismo e della rassegnazione.

ELENOIRE CASALEGNO

Una mamma rock con un pizzico di mistero

SCOPRI LA PRIMAVERA

E così abbiamo deciso di aprire con un personaggio estremamente positivo come Elenoire Casalegno che, oltre ad essere stato uno dei primi volti di QVC Italia, ha deciso di intraprendere nuove avventure

Moda, trend e make-up della nuova stagione

come quella di designer per una capsule collection di borse e di

SPECIALE GIOIELLI

conduttrice di un programma assai controverso come Mistero.

Per brillare in ogni occasione

Ma ampio spazio è dedicato come sempre alle novità viste sulle passerelle o sui red carpet hollywoodiani: vi aiutiamo a redarre la vostra personale wish list su tutto quello che non dovrà mancare nel vostro guardaroba e nel vostro beauty case per iniziare la primavera con il piede giusto. “Primavera non bussa, lei entra sicura, come il fumo lei penetra in ogni fessura”, cantava il grande Fabrizio De André, e così vedremo che questa stagione non trascurerà nemmeno la nostra casa e la nostra tavola e grazie ai suggerimenti dei nostri esperti scopriremo tanti pratici consigli da non lasciarci scappare. Ma la vita non è fatta solo di argomenti “frivoli” e abbiamo deciso quindi di affrontare un tema - purtroppo - di grande attualità come quello della violenza sulle donne e per farlo abbiamo scelto di parlarne con i responsabili di Niente Paura, un’associazione molto attiva che ha proprio in Elenoire Casalegno una delle sue ambassador. Insomma, Qmagazine rimane il compagno di viaggio che avete avuto il piacere - così almeno speriamo noi della redazione - di sfogliare negli scorsi mesi. Ma, come ormai di consueto, rimaniamo in attesa dei vostri consigli e dei vostri suggerimenti per prepararci insieme a un’estate scoppiettante.


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Elenoire Casalegno

Speciale Gioielli La primavera non è mai stata così luminosa e brillante

Elenoire Casalegno ci parla della sua vita, la sua carriera e i mille progetti di una mamma che non si ferma mai.

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Hot trends Le 5 tendenze viste sfilare sulle più importanti passerelle di moda di quest’anno, dal pois al total denim.


34 Niente paura In Italia arriva il Business Sociale vicino alle donne. Un bracciale è alla base di un nuovo capitalismo filantropico.

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La mia cucina è un atto d’amore

Montagna romantica

Intervista a Massimo Livan, chef dell’Antinoo’s Lounge & Restaurant.

Murren, Ortisei e Megeve.

40beauty 48tech 50house

68eventi 70cultura 72a tavola

Make up di primavera L’applicazione ti fa bella Colori di Primavera

60 giorni a... Libri e film da non perdere con Raffaella Mattioli


A tu per tu con la nostra star di copertina

sommario

ELENOIRE CASA CASALEGNO

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Elenoire Casalegno è una donna bellissima e piena di carisma. In questa intervista esclusiva per Qmagazine ci parla di tv, moda, matrimonio, e di come, in fondo, è rimasta la ragazzina dall’animo rock’n’roll che riempiva di borchie le sue sneakers.


Hai cominciato la tua carriera televisiva giovanissima. Com’è cambiato il mondo della tv ai tuoi occhi dagli anni ’90 ad oggi? Beh, è cambiata la società, è cambiato il mondo. Sicuramente stiamo vivendo un momento di difficoltà, per fare spettacolo l’aspetto economico è molto importante e oggi si cerca di lavorare con quel poco che c’è. E a livello di personaggi? Un tempo si faceva molto più talent scouting, c’erano queste figure alla ricerca

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di nuovi talenti, ma di veri talenti. E soprattutto c’era la gavetta, una cosa che oggi non vedo più. Si partiva dal basso con piccoli ruoli per poi crescere e arrivare a quelli più grandi. Oggi non è più così: a volte basta un’apparizione televisiva a rendere una persona un personaggio. Poi si sente dire che manca la professionalità, che i programmi non vanno come dovrebbero andare... bisognerebbe farsi delle domande e darsi delle risposte. Di recente hai realizzato una capsule collection di borse per il marchio di pelletteria Gio Cellini. Com’è stato calarti nei panni di designer e quali sono state le ispirazioni che hanno preceduto il processo creativo della collezione? È nato tutto un po’ per gioco. Questa è la seconda capsule, la prima è stata quella invernale. Da sempre la moda è un tema che mi affascina, che mi coinvolge, che mi occupa le giornate. Fin da quando ero ragazzina mi customizzavo i capi da sola: oggi vanno di moda le sneakers borchiate e io le facevo già a 15 anni, rovinandomi le mani perché non c’erano le macchinette e quindi dovevo metterle una ad una a mano! Quindi il progetto per Gio Cellini è nato un po’ così, per passione e per caso. Lo scorso inverno ho disegnato questi sette pezzi che sono andati davvero molto bene, a tal punto da chiedermi di fare un’altra capsule per questa primavera-estate. Collezione che peraltro sta andando benissimo: abbiamo già dovuto riprodurre alcuni pezzi e ho scoperto proprio ieri che sta avendo successo anche all’estero, il che mi inorgoglisce enormemente. Non so dirti da cosa ho tratto ispirazione esattamente, a me piace molto osservare, viaggio molto. A volte sono in giro per mercatini, vedo un semplice oggetto e da quello si accende la mia creatività e scaturisce un’idea interessante. Poi è chiaro che lavorando su una capsule di


borse c’è stata anche un’attenta

ricerca

di

materiali, ne ho visionati tanti prima di scegliere quelli definitivi. Pochi giorni fa ti abbiamo vista sfilare per la Maison italiana Di Liborio in occasione della settimana della moda milanese. Com’è stato ritornare in passerella? Innanzitutto Liborio è un amico. In secondo luogo amo il suo stile, è come una seconda pelle per me. Ho da sempre un animo punk-rock: quando ero ragazzina, mentre tutte le mie amiche ascoltavano pop melodico io mi distruggevo i

timpani con i Ramones, gli Who, i Clash, i Sex Pistols, i Nirvana, quindi questo è il mio mondo ed è stato divertentissimo. Tornare in passerella è stato un po’ come rivivere il primo amore, dato che ho cominciato la mia carriera come modella. Tuttavia è un lavoro che non mi soddisfaceva completamente, così ho cercato altri canali per esprimermi. Sempre parlando di moda, qual è la differenza tra il tuo stile quotidiano e quello che sfoggi nelle occasioni mondane? Negli eventi mondani tengo molto al mio look, nella mia routine quotidiana invece sono più casual, più comoda. Utilizzo leggings, jeans, sneakers, cosa che non sempre puoi fare negli eventi mondani. Tuttavia anche quando lavoro c’è sempre un riferimento rock, personale. Tua figlia Swami ti “ruba” già i vestiti? Il mio guardaroba è aperto a tutti: presto alle amiche, presto a mia figlia, non sono una gelosa dei suoi capi. Amo condividere.

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”Il mio guardaroba è aperto a tutti: presto alle amiche, presto a mia figlia, non sono una gelosa dei suoi capi.”

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Da quest’anno sei tra i conduttori di “Mistero”, in onda su Italia 1. Lavorare nel programma ha mutato il tuo pensiero sui fenomeni paranormali? Sono sempre stata affascinata da certi argomenti, ma non sono una credulona: ci devo mettere il naso, come San Tommaso. Sono comunque aperta a pensieri differenti dai miei, e non ho la presunzione di pensare che siamo gli unici al mondo. Credo anche che ci siano persone che hanno delle doti particolari, ma è chiaro che in mezzo a tutto questo ci sono anche i cialtroni. Bisogna saperli riconoscere. Come ti trovi con il resto del cast?

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Siamo stati riconfermati sia io che Daniele (Bos-

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sari, ndr). Io e lui ci conosciamo da vent’anni e andiamo molto d’accordo. Poi ci sono due new entry ma non posso ancora rivelarle, sarà una sorpresa.


A Luglio 2014 hai compiuto un grande passo: il matrimonio. Com’è cambiata la tua vita da quel momento e cosa vedi nel futuro della tua nuova famiglia? Non è cambiato assolutamente nulla, per fortuna! Questa domanda me la fanno in molti, ma io a mio marito dico sempre che noi siamo fidanzati. Sono consapevole della promessa che ho fatto, l’ho voluto fermamente e ho aspettato 38 anni prima di compiere questo passo, quindi è stata una scelta ben ponderata. Ho fede, quindi ho voluto la cerimonia in chiesa e sono consapevole della promessa che ho fatto davanti a Dio, però non voglio che il matrimonio si trasformi in routine, che tutto sia scontato. Credo che nella vita di coppia innanzitutto si debba parlare, comunicare. Soprattutto bisogna mantenere il rapporto vivo, frizzante. Tra i tuoi numerosi impegni si è aggiunto di recente il ruolo di Ambassador presso l’associazione Niente Paura. Ci racconti di cosa si tratta? Questa è la prima azienda in Italia che decide di produrre qualcosa, in questo caso un bracciale, di cui una parte del ricavato viene donata ad associazioni che si occupano di donne che hanno subito violenza. Nel 2015 è molto triste sentir parlare ancora di donne picchiate, maltrattate, che subiscono violenza non solo fisica ma anche psicologica. Ci sono ancora uomini che credono che la donna debba stare a casa, badare alla famiglia e ai figli senza avere idee e interessi propri. Sono d’accordo con quelle donne che decidono di fare esclusivamente le mamme, ma deve essere una decisione che parte da loro, non imposta da qualcuno. Quando avevo vent’anni credevo che certe cose potessero succedere solo agli altri, quando sei così giovane pensi di avere il mondo ai tuoi piedi e che il dolore non ti appartenga. Ma una volta cresciuta scopri che non è così: anche chi lavora nel mondo dello spettacolo è esposto ai pericoli, alla sofferenza. Così ti rendi conto che tra queste donne ferite ci potresti essere tu, tua mamma o la tua migliore amica, non si può più fare finta di niente. Intervista a cura di Valentina Nuzzi

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HOT TRENDS La moda della stagione alle porte in 5 tendenze tutte da seguire

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Uno scatto della sfilata primavera-estate 2015 di Chloé

Stufe di cappotti pesanti e sciarpe avvolgenti? La primavera-estate 2015 porta con sé un nuovo modo di vestire, all’insegna del colore e della leggerezza. Archiviate le tinte e i tessuti invernali, è tempo di guardare alle passerelle delle capitali del fashion per scovare le tendenze più cool della stagione calda. Noi di Qmagazine l’abbiamo fatto per voi, racchiudendo le proposte viste nelle sfilate di New York, Londra, Milano e Parigi in 5 imperdibili must-have. Hot trends da sfogliare, ammirare e, perché no, copiare, grazie alle convenienti idee moda firmate QVC. di Martina D’Amelio

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UNA ZEBRA A POIS Come la famosa canzone di Mina, le righe e i pois sono sulla bocca di tutti: regine e re dei pattern geometrici, tornano prepotentemente di moda. Da un lato la trama marinière resta fedele alle tinte più classiche, dall’altra si reinventa in mille sfaccettature di colore per adeguarsi alla naturale allegria della primavera. I pois invece si ingrandiscono a dismisura o si rimpiccioliscono moltiplicandosi, protagonisti di abiti e accessori. L’ABBINAMENTO PERFETTO Blu navy e bianco non stancano mai: Chanel ne dà prova portando in passerella un look interamente giocato su righe di maglia in queste due tonalità. Di sera il blu può essere sostituito dal nero, dando vita ad outfit davvero chic, come quello visto in sfilata da Philipp Plein. Non abbiate paura di osare con accenti di colore, né di mixare tra loro i grafismi: I’m Isola Marras abbina capi a righe e a pois con un risultato Chanel

davvero ricercato.

Philipp Plein

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La camicia in raso fantasia è firmata Olly Doo, da indossare in ogni occasione.

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Slipper in tessuto a stampa pois, Mitarotonda.

Maglia lunga in viscosa rigata, perfetta da indossare sui leggings, Hekla & Co.

Le righe donano movimento all’abito firmato Tiana B.


Tommy Hilfiger

Lacoste

Simonetta Ravizza

Marco Bologna

I’m Isola Marras TWIN-SET Simona Barbieri

Tunica in georgette a maxi pois, Anna Cristy.

L’ombrello di Camomilla porta una buona dose di stile nelle giornate di pioggia.

Il soprabito di Extesa dona eleganza e glamour al tuo look grazie alla fantasia mista di pois e papaveri.

Il cardigan a righe di Hekla & Co. reinterpreta con stile la tendenza navy.

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TROPICAL MOOD Anche se non avete in programma una vacanza ai Caraibi, la moda della primavera-estate 2015 corre in vostro aiuto per farvi dimenticare le monotone giornate in città, grazie a collezioni all’insegna di stampe, colori e ricami degne dei Tropici. Le tonalità più gettonate della stagione calda spaziano dal giallo limone al rosso fuoco, dall’arancio fiamma al blu oltremare. E regalano al look un tocco di originalità sotto forma di stampe inconsuete, dai fiori di ibisco alle vedute di luoghi lontani. L’ABBINAMENTO PERFETTO Osate accostare colori forti tra di loro, come visto sulla passerella di DSquared2: la combinazione vincente della primavera-estate 2015 è rappresentata dal giallo con l’azzurro. Il colore del sole e quello del mare regalano insieme una dose di glamour e allegria. Tra le stampe, preferite quelle all-over, che vanno a ricoprire per intero abiti e jumpsuit. Irresistibile la gonna lunga di Stella Jean, ispiStella Jean

rata ai paesaggi di Haiti, da abbinare a una tracolla carioca come la Carine bag firmata Paula Cademartori.

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Il sandalo color menta di Easy’n Rose è pratico e alla moda

La shopping bag cosparsa di fiori è firmata Camomilla

La fantasia dona ai pantaloni in raso un tocco fashion, Cecilia Bellini.


DSquared2

Emanuel Ungaro

Desigual

Philipp Plein

Alberto Moretti

Paula Cademartori

Abito floreale in georgette, Cecilia Bellini.

Giallo sole per le grintose ballerine di Galieti.

I fiori tropicali della tunica in crĂŞpe firmata Silvia Mori donano allegria al tuo look.

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DENIM MANIA Gli stilisti sono tutti d’accordo: in questa primavera-estate non può mancare nell’armadio un capo in denim. Il tessuto democratico per eccellenza ritorna sulle passerelle in diverse fogge. La tela più amata, si sa, è anche tra le più versatili: dite addio al banale paio di jeans e fate largo a camicie, giubbini, gonne e accessori total blue nei lavaggi e trattamenti più disparati. L’ABBINAMENTO PERFETTO In questa stagione l’unica regola in fatto di denim è non avere regole: sentitevi libere di accostare fra loro capi in tinte differenti. Il total look rientra tra le proposte più cool, ma va smorzato con elementi color cuoio, come sulla passerella di Gucci, o enfatizzato con accessori pastello, Chloé come visto da Fendi. Per seguire il trend basta anche un solo capo: i jeans casual al ginocchio in denim unwashed di Louis Vuitton si portano con una blusa ricamata, mentre la camicia in pizzo denim di Trussardi Jeans è perfetta con una gonna pleated lunga fino ai piedi.

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Denim mood per la camicia di Diane Gilman.

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Jeans stretch con pizzo e strass, Elena B.

Giacca in felpa color denim con applicazioni macramé, Bianca Della Torre.


Burberry

Fendi Trussardi Jeans

Louis Vuitton Ermanno Scervino

Il jeans modello bootcut che sta bene a tutte è firmato Diane Gilman.

Il jeans di SottoMarino è reversibile: da un lato il classico denim, dall’altro quello fantasia.

Effetto modellante per la gonna in jersey dalla stampa denim, California Beauty.

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Back to the Gli anni Settanta sono tornati, più attuali che mai. La figlia dei fiori del 2015, un po’ hippie, un po’ naïf, sfoggia in passerella pantaloni a zampa di elefante, giubbini con frange, gonne lunghe svasate, occhiali vistosi e accessori in suède. Gli abiti e le bluse leggere sono un inno al flower power di quegli anni, caratterizzati da micro fantasie e ricami floreali. Una carica di libertà che oscilla tra lo stile gipsy dell’era di Woodstock e quello psichedelico degno di una Disco Inferno è pronta a contagiare tutte le fashion victim. L’ABBINAMENTO PERFETTO In un look anni Settanta che si rispetti i volumi devono essere necessariamente ampi: se i pantaloni arrivano a coprire per intero le scarpe grazie al taglio a zampa, dovranno essere indossati con una maglia morbida sui fianchi, come sulla passerella di Giambattista Valli. Un tocco in camoscio beige è sempre utile per non andare fuori tema e può essere dato da una cintura in vita o da stivali al ginocchio, come quelli di Emilio Pucci. Tra gli accessori più glamour di stagione, lo zainetto: Gucci propone un modello in pelle e bambù che è già un must-have, da indossare a spalla con in viso un paio di grandi occhiali rotondi firmati Chloé e ai piedi un sandalo in suède di Gianvito Rossi. Etro

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La tunica in raso fantasia presenta inserti in similpelle, Mood Atelier.

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Abito in georgette color sabbia, Elena B.

Il giubbino in similpelle effetto renna di Elena B. dona al look un tocco Seventies.


70’s

Just Cavalli

Chanel

Emilio Pucci

Gianvito Rossi

Chloé Giambattista Valli

Gucci

Lo zainetto in pelle con frange di Jack French London è davvero trendy.

La blusa di Olly Doo è perfetta per un outfit dal sapore hippie.

Cardigan asimmetrico con frange, Attitudes by Renée.

Il pantalone a zampa leggera è perfetto con i tacchi, Olly Doo.

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Romantic Chic Antonio Berardi

Un vento di romanticismo soffia sulla moda di primavera e porta con sé colori pastello, fiori delicati, fiocchi e velate trasparenze. Gli abiti si allungano leggeri fino ai piedi e si indossano con sandali rasoterra o altissimi, a listini. I bouquet floreali sono applicati direttamente sui tessuti impalpabili, per un effetto da favola. Il massimo del bon-ton si raggiunge con una nuvola di rosa, nude per la sera e deciso per il giorno. L’ABBINAMENTO PERFETTO Per essere romantico, l’outfit deve essere giocato su tonalità poco invasive, come il rosa pastello dell’abito visto sulla passerella di Antonio Berardi o il bianco del completo di Ermanno Scervino. L’azzurro light è una scelta vincente, come nella gonna da fata di Miss Blumarine. Per chi è alla ricerca di un tocco chic più che di un look da fiaba, la scelta giusta è rappresentata dai fiocchi: preferiteli piccoli e stilizzati, come quelli che adornano i brillanti sandali flat di René Caovilla.

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Camicia in georgette rosa con maniche plissé, Anna Cristy.

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Abito lungo in seta pastello con fusciacca in vita, Officina della Moda.

Il tubino di Elisabetta Villa è ricoperto di rose nei toni dell’azzurro.


Ermanno Scervino

Blumarine

Giambattista Valli

Alberta Ferretti

RenĂŠ Caovilla

Il tronchetto spuntato color champagne è davvero femminile, Mitarotonda.

Piccoli fiori multicolor adornano l’abito a ruota di Tiana B.

Un romantico pizzo adorna la canotta in georgette di Cecilia Bellini.

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SPECIALE

Una selezione di gioielli dai mille bagliori illumina la primavera firmata QVC Italia.


GIOIELLI

Diamonds Are a Girl’s Best Friend, intonava Marilyn Monroe nel 1953, ma non è necessario essere delle dive per brillare in questa primavera. I gioielli al giorno d’oggi fanno parte di quella gamma di accessori che aiutano a rendere speciale anche l’outfit più banale. E non importa se siano costosi e quasi irraggiungibili o semplici e meno dispendiosi, ciò che conta davvero è la loro capacità di farvi sentire preziose. Illuminando il girocollo, scintillando al polso e sulle dita o brillando all’orecchio, regalano un sogno da vivere nella quotidianità. Lasciatevi guidare dalla luce delle nuove tendenze e scegliete il gioiello più adatto alla vostra personalità. di Martina D’Amelio


Sparkling Necklaces Il corallo di Sicilia si fonde con i brillanti nel collier della collezione Mediterraneo firmato Oro di Sciacca: un accessorio prezioso che fa pensare subito all’estate.

La collana in oro giallo, diamanti e malachite fa parte della collezione Amulette di Cartier, dedicata alle pietre e alle loro proprietà. Un vero e proprio amuleto, che oltre a illuminare il décolleté porta anche fortuna.

La nuova linea Mediterranean Garden di Piaget si ispira allo stile della Costa Azzurra: un’eleganza naturale rappresentata dal collier in oro bianco 18kt e diamanti con smeraldi incastonati.

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BRILLA CON I GIOIELLI QVC

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La collana in Argento 925 rodiato di Quafò presenta un pendente bombato e traforato a forma di chiave, dall’eleganza 100% made in Italy.

Fioriscono rose in resina color corallo sul collier placcato oro firmato KJL by Kenneth Jay Lane: perfetto per rendere unico l’abito più semplice.

Ethnic mood per la collana in argento 925 con pendente traforato placcato in oro giallo, Quafò.


Zaffiri blu e arancio, tsavoriti verdi, rubini, ametiste e diamanti dai mille bagliori impreziosiscono le stelle marine di Dodo: ognuna presenta 13 pietre dalle tonalità intense e regala al look un tocco di raffinatezza.

Il pendente in oro rosa con diamanti brown, ametiste e peridoti fa parte della collezione Battito D’Ali di Damiani, ispirata alle ali di farfalla reinterpretate grazie al gioco di pieni e vuoti tipico della maison.

La collana in argento placcato è intervallata da 8 perle coltivate d’acqua dolce: un must-have da possedere che dura tutta la vita, firmato Perlaviva.

Animal World è la collezione speciale realizzata in occasione dei 150 anni dalla maison Chopard: una linea di Haute Joaillerie di cui fa parte il collier caratterizzato da un prezioso scoiattolo.

Il girocollo in argento brilla come un collier di diamanti: una magia firmata Diamonique per le vostre serate speciali.

Design made in Italy per il pendente a forma di fiore di Quafò, caratterizzato da un castone tondo con cristallo colorato, da indossare ogni giorno per esaltare il vostro look.


Original Bracelets L’oro in tutta la sua preziosa semplicità è protagonista nella collezione Tiffany T di Tiffany&Co. Al bracciale rigido in oro giallo 18kt o con inserti in ceramica si affianca la moderna versione chain.

Il bangle in oro bianco con diamanti white & black fa parte della collezione D. Icon di Damiani, incentrata sul logo della maison.

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Elegante e raffinato il bracciale rigido a fascia, in maglia milanese, placcato oro rosa di Bronzallure, da indossare mattina e sera.

La maglia groumette del bracciale in argento placcato oro di Perlaviva accoglie 9 perle bianche coltivate che regalano al vostro outfit uno charme senza tempo.

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Il bangle placcato rodio con smalto colorato e cubic zirconia di Cristina Sabatini è disponibile in verde smeraldo o in nero, per adattarsi a ogni vostro look.

Il tennis di Diamonique, brillante come un diamante da 3.30 carati, è perfetto anche da regalare grazie alla chiusura scorrevole che si adatta a ogni polso.


Il bracciale tennis in oro giallo con diamanti grey e charms a forma di simboli portafortuna fa parte della collezione Sugar di Salvini.

Il bracciale manchette Twisted Gold di Piaget è realizzato utilizzando un unico filo d’oro arrotolato su se stesso e impreziosito da un opale dal taglio ovale, tomaline blu, smeraldi e diamanti.

Sboccia la primavera sul bracciale rigido in plexiglass con applicazioni di fiori frangipane, pavĂŠ di zirconi bianchi e coccodrillo in argento placcato oro 18kt firmato Everglades by Misis.

Il bracciale a doppio giro in tessuto metallizzato di JoyandJoy, disponibile nei colori moda blu, rosa, gold e silver, accoglie un charm a forma di cuore o stella in ottone placcato oro.

Design made in Italy per il pendente a forma di fiore di Quafò, caratterizzato da un castone tondo con cristallo colorato, da indossare ogni giorno per esaltare il vostro look.

Gli anelli piatti dalla lucente finitura diamantata donano movimento al bracciale in argento di Essenza.

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Precious Earrings Julianne Moore, vincitrice dell’Oscar 2015 come Miglior Attrice per il film Still Alice, ha indossato alla cerimonia di premiazione un paio di orecchini in oro bianco con diamanti taglio pera della collezione Haute Joaillerie di Chopard.

Orecchini in oro bianco con diamanti, topazi e ametiste, Damiani.

Bagliori e geometrie si mixano negli orecchini di Recarlo, appartenenti alla collezione Diamond Frame.

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Gli orecchini Basilicata placcati oro rosa presentano una forma a goccia in resina ambrata circondata da una cornice di cubic zirconia, Cristina Sabatini.

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Placcatura bicolore per gli orecchini in argento di Diamonique che brillano come diamanti.

La forma a nodo degli orecchini firmati Le Scintille ospita un cristallo blu che dona luce al viso.

Semplici ed eleganti allo stesso tempo gli orecchini a bottone di Quafò, impreziositi da cristalli e cabochon in madreperla e disponibili in tonalità avorio o verde.


Piccoli cuori in oro rosa, corniola e diamanti caratterizzano gli orecchini pendenti della linea Alhambra di Van Cleef & Arpels.

La profondità cromatica delle ametiste esalta la preziosità degli orecchini a grappolo firmati De Grisogono, che fanno parte della collezione Melody of Colours.

Pasquale Bruni celebra l’amore con gli earrings contrarié dal cuore bombato.

Design glam per i pendenti di Cristina Sabatini in ottone placcato oro rosa, resina turchese e cubic zirconia, perfetti da abbinare a un abito estivo in pizzo bianco.

Il cristallo Diamonique è protagonista negli orecchini in argento placcato oro giallo e bianco dalla forma quadrata, davvero trendy.

Gli orecchini da principessa nei toni del cielo di Chopard sono un campione di alta gioielleria.

Effetto chandelier per i pendenti di Stella Nemiro, con cristalli incolori ed elementi in resina bianca, perfetti per esaltare un look total black.

Sono avvolgenti come una spirale gli orecchini di Essenza, composti da sei elementi di forma marquise impreziositi da una luminosa finitura diamantata.

Gli orecchini di Quafò regalano un tocco etnico al vostro look, abbinati alla collana coordinata.

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Fashion Rings L’anello in oro bianco e diamanti di Mattioli si adatta a ogni misura del dito, grazie al moderno meccanismo a molla.

L’anello in oro bianco e rosa con brillanti, zaffiri blu a goccia e un grande zaffiro fucsia dal taglio a cuscino è una preziosa Promesse d’Amour firmata Van Cleef & Arpels.

Si chiama Winston Blossom il nuovo anello della maison Harry Winston caratterizzato da un diamante centrale taglio brillante incorniciato da una corona di 16 petali di diamanti e platino, disponibile a partire da maggio 2015.

Animo jungle per gli anelli in oro rosa e pietre dai colori vibranti firmati Vhernier.

BRILLA CON I GIOIELLI QVC

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L’anello di Diamonique presenta dettagli placcati oro giallo alternati a pavé di cristalli tondi, che regalano la brillantezza del diamante a un prezzo decisamente più contenuto.

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Glam mood per l’anello di Essenza in argento, composto da dieci piccoli rings placcati oro rosa e rodio.

Eleganza e design si fondono nell’anello a fascia di Diamonique, ricoperto di cristalli, brillanti come diamanti, e finiture placcate oro.


Anello in oro rosa 18kt realizzato a mano con la particolare tecnica della corda di chitarra, impreziosito da diamanti taglio brillante, Marco Bicego.

Due farfalle tempestate di diamanti avvolgono le dita con l’anello di Van Cleef & Arpels dedicato alle più romantiche.

Le tecniche orafe del Rinascimento e le particolari incisioni artigianali caratterizzano la collezione Romanza di Buccellati: il risultato è una serie di anelli unici, costellati di diamanti della più alta qualità.

Fa parte della collezione Mascote di De Grisogono l’anello in oro bianco costellato di 93 diamanti white e 7 diamanti neri, a forma di piccola foca.

Must-have di stagione, la fedina di Diamonique, caratterizzata da elementi a stella inscritti in piccole cornici a cerchio, è glam e raffinata allo stesso tempo.

Tropes è l’anello di Cristina Sabatini caratterizzato da una fascia bombata in ottone placcato oro rosa, cubic zirconia e resine colorate.

Il motivo a coste diagonali, di cui due placcate in oro giallo e una ricoperta di un pavé di cristalli, regala un’immagine sofisticata all’anello firmato Diamonique.

Anello a fascia con placcatura bicolore e brillanti cristalli, Diamonique.

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NIENTE PA

la start up vicina a Intervista al Socio Fondatore Manuel Giannini

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PAURA,

alle donne

Fare impresa in modo umanitario e attento alle problematiche sociali suona come un ideale nobile ma destinato a non concretizzarsi. Eppure c’è chi in Italia sta provando a introdurre questo nuovo concetto di business, e lo sta facendo con degli ottimi risultati. Il progetto di cui parliamo si chiama Niente Paura e nasce nel maggio 2014 dall’incontro tra Manuel Giannini, Luca Zafarana e Barbara Benedettelli, tre persone diverse per provenienza e percorso che scoprono di condividere la stessa visione del mondo. di Stella Gariboldi

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Per conoscere più a fondo questo progetto e i suoi ideali, abbiamo scambiato quattro parole con il Socio Fondatore Manuel Giannini. Il nome della start up, “Niente Paura”, suona più come un motto che come un semplice marchio. Da dove è nata la vostra idea? Mio padre nel 2008 si è trovato in difficoltà a causa della crisi economica con la sua azienda orafa che fatturava milioni di euro. Un giorno è venuto a casa e per la prima volta ho visto mio padre piangere, tutta la famiglia si è stretta intorno a lui, dicendo che non ci sarebbero stati problemi, che avremmo ricominciato insieme. Lui si è alzato è ha detto “Niente paura, ce la faremo!”. Da quel giorno quella frase mi è rimasta in testa. Ne ho fatto il nome di un’azien-

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da. L’incontro prima con Luca Zafarana e poi con Barbara Benedettelli ne

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hanno fatto la Niente Paura di oggi, un’azienda filantropica fin dalla nascita che produce prodotti fashion ma che hanno sempre un messaggio da dare a chi si trova in difficoltà.

Barbara Benedettelli con il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon


Niente Paura unisce agli interessi commerciali un occhio di riguardo per le problematiche sociali più diffuse, con l’intento di dedicare parte dei proventi a progetti di assistenza. Il tutto producendo iconici bracciali dal nome Tatù. Interesse principale della Niente Paura è dall’atto di nascita la lotta alla violenza sulle donne: indossando un bracciale Tatù si aderisce a questa battaglia, e non solo esteriormente. Parte dei ricavati vanno infatti ad alimentare il conto corrente “Destinazione Sociale”, per sostenere alcune Associazioni impegnate nella difesa delle donne e in altri progetti. Niente Paura conta tra le sue testimonial Elenoire Casalegno, Costanza Caracciolo, Roberta Ruiu, Annalisa Minetti, Samantha Degrenet e Roberta Bruzzone. E con i bracciali Tatù il trio dei fondatori è stato protagonista dei prestigiosi UNCA Awards 2014, i premi dedicati ai giornalisti che hanno seguito l’operato delle Nazioni Unite, dove Manuel, Luca e Barbara hanno avuto modo di conoscere il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon.

Niente Paura ha l’ambizione di portare in Italia un esempio di “capitalismo filantropico”, e a giudicare dal successo all’UNCA Awards 2014, ci sta riuscendo. Cosa intendete con questa idea di business, e come la mettete in pratica? La Niente Paura è un’azienda profondamente etica. Noi mettiamo in pratica il capitalismo filantropico principalmente su due piani. Da una parte quello proprio della destinazione di denaro al terzo settore, dall’altra parte facciamo sensibilizzazione sulle tematiche di maggiore allarme sociale. Abbiamo cominciato con il bracciale Tatù dedicato alla violenza contro le donne. Con quali Associazioni collaborate? A oggi abbiamo sostenuto SOS Vittima Onlus della professoressa Bruzzone, Tamara Monti Onlus, La Porta Onlus, Pink Project, Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo, Be Free Cooperativa Sociale contro le Discriminazioni, Dragonette Onlus, Differenza Donna, Cooperativa Iside e Valentina Pitzalis.

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Parliamo di Tatù. Il tatuaggio è un simbolo forte, di impegno duraturo, ma anche non convenzionale. Che significato ha per voi? Il tatuaggio è un segno che una persona si fa per comunicare qualcosa di sé al mondo. Il bracciale Tatù, che in particolare nella sua versione in gomma nera sembra un tatuaggio, ha lo scopo di affermare una presa di coscienza personale e culturale che riguarda la violenza sulle donne. Violenza che non è solo fisica, ma anche economica, psicologica, culturale. Niente Paura si è impegnata anche nella divulgazione, pubblicando uno studio realizzato in collaborazione con la psicoterapeuta Serenella Salomoni. I dati emersi non sono per nulla rassicuranti, ma sfatano alcuni dei luoghi comuni più diffusi sul tema della violenza. Cosa avete appreso durante la crescita del vostro progetto? Quando io e Luca abbiamo cominciato volevamo che i nostri prodotti fossero qualcosa di più di semplici prodotti, volevamo che avessero un’anima e che facessero in qualche modo del bene.

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Abbiamo cercato una persona che fosse dentro

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certe situazioni e che potesse dare un’anima vera, non fittizia come può fare in modo opportunistico un esperto di comunicazione che non conosce da dentro certe realtà. Barbara ci ha portati dentro


le storie disperate che conosceva, ci ha mostrato un mondo che osserviamo tutti da lontano senza sapere che cosa ci sia veramente dentro. Ed è diventato anche un po’ nostro. Ci sono donne che ci ringraziano perché abbiamo dato loro una cosa che pare scontata ma non lo è, la sensazione di non essere sole. Questo bracciale non è una bacchetta magica che distrugge in un lampo la violenza, ma sa dare coraggio grazie alla capacità di creare coesione sociale. Ma la lotta alla violenza contro le donne non è l’unica delle cause che Niente Paura sostiene. A quali altre tematiche sociali siete legati? La Niente Paura è un’azienda che, come tutte le altre, esiste dentro una realtà che è di tutti. L’azienda non può operare fingendo che intorno ci sia un mondo perfetto. Non è così. Abbiamo cominciato con le donne e con tutto il mondo che ruota intorno a loro, i bambini per esempio. Ma ci sono anche gli imprenditori, i lavoratori che in difficoltà non ce la fanno e rinunciano alla vita. Le loro famiglie restano in un vuoto tremendo. I loro figli che futuro possono immaginare? Ecco, uno dei progetti che abbiamo in cantiere riguarda loro. Vorrei che possano dire un giorno: Niente Paura, ce la faremo! Manuel Giannini


Make up di I pastel colors per Il trucco di primavera punta su nuance pastello accostate ad audaci e vibranti sfumature da osare su unghie e labbra, per un look ad alto tasso glam. I pastel colors ispirati alle golose tinte dei macaron si affermano come i colori di stagione e risaltano su basi viso fresche ed eteree, quasi invisibili. Abbinati a sfacciate cromie sature e pure, danno vita a look elettrizzanti per una primavera che si trasforma in un vortice di colori. Il tocco in pi첫? Labbra

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nude dal finish estremamente glow.

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primavera

look evanescenti

Ami giocare con il make up? Questa primavera puoi dare sfogo alla tua fantasia e percorrere le vie immaginarie del pensiero sino a giungere nell’eden dei colori più evanescenti. Lì nascono le sfumature bon ton che puoi facilmente ritrovare nella palette Playing Favorites di bareMinerals. Viso, occhi e labbra saranno impeccabili in pochi gesti; la palette si compone di una cipria in polvere extra fine, di un blush rosato, di due ombretti nei colori beige e marrone, di un mascara volumizzante e di un lipgloss effetto specchio, tutto nella versione mini size, per un total look romantico e ricercato. Le sfumature nude dal finish mat prenderanno vita grazie a un tocco di gloss sulle labbra. Per un sorriso ultra glam, applica Marvelous Moxie Lipgloss di bareMinerals al centro delle labbra e l’effetto volume è garantito. Se preferisci il rossetto al gloss e desideri sfumare più tonalità di colori sugli occhi, il Kit Pro Picks di bareMinerals contiene tutto quello che ti serve. Un quod di ombretti nude da mischiare o usare singolarmente, un mascara incurvante per uno sguardo profondo e un blush rosato in perfetta sintonia con il rossetto nudo dal finish lievemente velato.

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Dai backstage internazionali, il trucco da bambolina si afferma come il make up piĂš di tendenza per la primavera. Largo spazio al rosa candy in tutte le sue declinazioni, soprattutto sulle labbra, da abbinare a un make up eyes che punti su ciglia materiche.

Silk Argan Cosmetics ha realizzato un kit per labbra ideale per chi ama i rossetti dalla finitura liscia e vellutata e i gloss dai colori intensi per labbra corpose. Ogni kit contiene un rossetto e un lucidalabbra arricchiti con ingredienti preziosi come l’Olio di Argan e la menta per labbra belle e sane!

Anche la manicure vuole la sua parte. Realizza una french inverse nail art utilizzando i colori brillanti del kit Nails inc. Tre sfumature tenui e delicate, perfette per uno stile femminile ed elegante in punta di dita.

Per una sferzata di colore, da alternare alle nuance naturali, non lasciarti scappare il kit Leighton Cares di Leighton Denny. Una frizzante tonalitĂ rosa lollipop da alternare a un rosa pastello,

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renderanno le tue mani eleganti

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e raffinate.


Se la parola d’ordine per il make up di primavera è colore su occhi, labbra e unghie, l’imperativo assoluto per il viso è: trasparenza. È necessario creare una base invisibile, che sia fresca e luminosa.

Indispensabile, dunque, un buon primer. Non dimenticare di applicarlo su viso e occhi per un make up a lunga durata. Per ottenere una pelle di porcellana istantaneamente matificata, per minimizzare i pori e nascondere le rughe d’espressione BECCA propone Ever-Matte, ideale per assorbire gli olii della pelle e garantire un trucco perfetto da mattina a sera. Per esaltare la naturale bellezza della pelle e creare una finitura brillante, usa BB Drops di Doll10, la crema ideale che, combinandosi con il fondotinta, dona all’incarnato un risultato impeccabile. Per un viso perfetto, quello che ci vuole è un prodotto correttore multitasking che copra le imperfezioni e i rossori in un colpo solo. Utilizza No Concealer Concealer di Perricone MD, ideale per coprire macchie e occhiaie e ravvivare occhi stanchi e pesanti. Utilizzalo anche come base trucco, per un make up a lunga durata.

Regala un tocco di colore alle guance con una delle tonalità del trio di blush Three’s fard: kit fard Ready con pennello oppure mischiale insieme per creare il tuo colore

È tutto pronto per una primavera all’insegna del colore? Claudia Occhipinti

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personalizzato.

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GRIGIORE INVERNALE? No, grazie! I KIT SI RIVELANO SEMPRE LA SCELTA GIUSTA: PERMETTONO DI CAMBIARE IN UN COLPO SOLO TUTTO IL NOSTRO BEAUTY REGIME, AUMENTANO L’EFFICACIA DI OGNI STEP E SONO UNA BUONA OCCASIONE PER PROVARE TANTI PRODOTTI NUOVI. PER RISVEGLIARE LA NOSTRA PELLE, NON ABBIAMO CHE L’IMBARAZZO DELLA SCELTA.

Le giornate si sono allungate, il sole ci tiene compagnia più spesso e iniziamo ad aver voglia di passare la pausa pranzo al parco. Nonostante le tempera-

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ture non siano ancora estive, sentiamo tutti una voglia irrefrenabile di stare

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all’aria aperta. Per rendere perfetti viso e corpo per la bella stagione, non c’è niente di meglio che prendersi cura di se stesse. Con una pelle più sana e luminosa, ci sentiremo tutte più belle ed agguerrite. La parola d’ordine qui è solo una: skincare!


Il kit Pro Collagen di Elemis è perfetto sia per le pelli mature, sia per chi vuole correre ai ripari e crede nel motto “prevenire è meglio che curare”. Per coccolare la pelle secca dopo sciate e vento gelido, non c’è nulla di meglio di detergerla a fine giornata con un balsamo ricco e corposo come Cleansing Balm. A contatto con il viso la formula si trasforma in un fluido capace di rimuovere ogni traccia di trucco o inquinamento e la chicca in più è rimuoverlo con un panno di cotone per favorire una leggerissima esfoliazione. Al mattino, poi, ci viene in aiuto la Marine-Cream, una crema idratante super premiata e ricca di vitamine, enzimi aminoacidi ed estratti marini che stimola la produzione di collagene. E poi siamo donne, volete dirmi che una pochette in più non entusiasma? Il colore blu la rende perfetta tutto l’anno: dalla borsa di lavoro, al week end fuori porta, passando per la beach bag.

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Il brand Perricone MD è uno dei cult mondiali quando si tratta di cura della pelle: il famoso dermatologo non sbaglia mai un colpo! Due sono i prodotti perfetti per l’arrivo della bella stagione e li trovate entrambi in un unico kit. La Photo Plasma è una crema leggera ma fortemente idratante, perfetta di giorno sotto al trucco, che stimola la produzione di collagene, mentre il trattamento Vitamin C Ester 15% non solo ne potenzia gli effetti benefici ma crea uno scudo leggero e invisibile che protegge la pelle dai danni causati da raggi UVA e UVB. Per le pelli più mature, invece, la crema Neuropeptide Firming Moisturizer è un lusso che vale un investimento. La formula a base di neuropeptidi, piccole e preziose molecole proteiche, rimpolpano e rigenerano l’epidermide, la rendono radiosa ed aiutano a mantenere costante il livello di idratazione.

Se uno dei nostri crucci maggiori sono l’elevata pigmentazione o le macchioline della pelle, c’è il set Anti Pigmentation di Alpha-H. In vista del sole primaverile, trattare la pelle con qualcosa di specifico è uno step fondamentale per ridare luminosità e colorito uniforme al nostro incarnato. Detergente, siero alla vitamina C, siero illuminante, crema occhi e fluido idratante sono una squadra vincente che vi farà brillare di luce propria.

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Da non trascurare assolutamente è anche la pelle del nostro corpo: dobbiamo farci trovare al meglio quando sarà tempo di togliere le calze e tornare a indossare i nostri abitini svolazzanti preferiti. Il kit con crema décolleté e corpo, Crema viso e All-in-One detegente di DMC ci regala un trattamento cosmetico a 360°. Oltre ad un detergente e ad una crema per il viso, infatti, la vera star è la crema specifica per collo e décolleté che assicura una pelle più tonica, radiosa e levigata. Un altro plus? Il prezzo mini.

Un piccolo consiglio? Un tocco di colore che mette subito allegria. Il modo migliore è dipingere con colori succosi unghie e labbra. Fanno subito pensare alla primavera gli smalti nei colori di tendenza Leighton Denny Collezione Ultra Glamour manicure e colore con pochette con tanto di levasmalto e top coat: ce n’è uno per tutti i gusti. Per quanto riguarda le labbra, il trend di stagione è Doll10 Lip and Cheeks, il kit make up vestirà il nostro sorriso di rosa e champagne, permettendoci di alternare gloss e rossetto per cambiare look ogni giorno. Infine, un tocco di blush rosa sulle gote regalerà un radioso aspetto bonne mine. Giovanna Lovison

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L’applicazione ti fa bella! Soluzioni tech per essere sempre impeccabili.

Per le amanti del make up ecco Glamzy. Dopo aver selezionato dalla chart il modello di viso e stile che più si avvicina al proprio, è possibile provare prodotti semplicemente scorrendo il dito sullo schermo. Grazie agli ultimi aggiornamenti si può scegliere anche la forma del pennello per applicare il trucco, aggiungere ciglia finte e scegliere l’effetto del make up. E poi ovviamente condividere il risultato su Facebook o Twitter.

Beauty on-the-go è un consulente di bellezza sempre a portata di mano, comodamente inserito nel vostro smartphone. Questa applicazione contiene video tutorial e consigli utili per tutte le questioni di bellezza. Da una treccia complicata allo smokey perfetto, passando per i modi

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migliori per avere una pelle pura e luminosa, Beauty on-

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the-go fornisce indicazioni per guidare l’utente passo per passo nella realizzazione del proprio stile, fornendo anche suggerimenti efficaci.


In un momento in cui per qualsiasi cosa esiste un’applicazione utile o futile, lo smartphone non poteva non dotarsi di soluzioni beauty. Queste applicazioni sono una risposta alle esperienze quotidiane di molte donne, e si rivelano utili soprattutto nel provare prodotti e pettinature in modo veloce e rigorosamente virtuale. Senza dover correggere tragedie di make up o ricorrere a buffi collage in stile Bridget Jones tra la nostra faccia e ritagli di riviste. Stella Gariboldi

Altre applicazioni vengono in soccorso nel caso di classica ansia da parrucchiere. Quella situazione in cui si vorrebbe osare con nuovi tagli e colori mai sperimentati, ma il rischio di assomigliare a una scopa getta ogni donna in un drammatico dilemma. Lo smartphone torna intelligentemente utile sfruttando le potenzialitĂ del selfie grazie a Hairstyle Wizard e inStylemakeover: dopo essersi scattate una foto, queste applicazioni permettono di sperimentare una nuova acconciatura, taglio o colore senza rischiare (in molti sensi) di perdere la testa. Hairstyle Wizard in particolare utilizza un database di pettinature celebri aggiornate mensilmente. Pronte a scoprire come stareste con la chioma di Jennifer Lopez?

Per capire meglio cosa contiene un prodotto è stato lanciato anche Cosmetici, sviluppato dall’Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con Cosmetica Italia.

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COLORI DI PRIMAVERA Come ogni anno siamo arrivati alle porte della bella stagione, quella più fresca e colorata, quando sentiamo l’esigenza di uscire dal grigiore e dalla tristezza dell’inverno per rinascere dal punto di vista fisico e spirituale, come la natura che ci circonda. Perché non lasciarci aiutare in questo risveglio da oggetti ed elementi colorati sia per gli ambienti della nostra casa che per accessori personali da indossare in maniera estroversa che ci aiutino a ripartire di slancio verso una nuova stagione calda e avventurosa? Davide Chiesa

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Utilizziamo i colori in maniera spontanea e fresca, lasciandoci ispirare da un colore base che ci ricorda subito la connessione con la natura: il VERDE. Il Verde simboleggia la perseveranza e la conoscenza superiore, ispira un largo senso di equilibrio, serenità e armonia, richiama delle sensazioni positive per tutto ciò che riguarda il regno naturale promuovendo un contatto costante con le leggi della natura e con il rispetto delle tradizioni. Oltre ad avere un effetto calmante, il Verde infonde senso di giustizia e grandezza d’animo oltre a regalare tenacia e perseveranza nel seguire i propri progetti. D’altra parte, proprio per le sue caratteristiche di calma e armonia, il Verde tende a creare una lieve resistenza ai cambiamenti dal momento che, essendo il risultato della combinazione dei colori Blu e Giallo, rappresenta una tensione perenne tra il senso di quiete emanata dal Blu e l’energia infusa dal Giallo. Possiamo sfruttare le proprietà del colore Verde utilizzando alcuni elementi di arredo nelle nostre case come la sedia Thinking Man’s la lampada Bourgie di Ferruccio Laviani per Kartell, le posate della serie De Vine di Pandora design, il divano Pratone di Gufram e un insolito e divertente motivo di Tappeti Moderni.

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Chair di Jasper Morrison per Cappellini,

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Un altro colore che ci ispira e rallegra è l’ARANCIONE, il colore del sole, dei primi fiori, dei tramonti, della frutta matura. L’Arancione rappresenta il concetto di armonia interiore, di creatività artistica, di fiducia in se stessi e negli altri; simboleggia inoltre i concetti di comprensione, saggezza, equilibrio e ambizione, viene associato alla salute del nostro corpo, agisce sulla vitalità e su tutto quello che concerne l’assorbimento e la trasformazione di ciò che si mangia. L’Arancione, inoltre, allontana la maggior parte dei sintomi depressivi aumentando la capacità di reagire alle avversità della vita in modo repentino ed efficace. Come risultato della mescolanza di Giallo e Rosso è il colore della serenità, senza eccitare come il primo o elettrizzare come il secondo; è il simbolo dell’energia e della crescita, stimola il risveglio e l’ambizione, infonde allegria e ha un gran potere di riequilibrio energetico. Per utilizzare tutti i benefici dell’Arancione, possiamo rilassarci sulla poltrona Egg chair di Arne Jacobsen, cucinare una bella torta con il robot da cucina di Kitchen Aid, prendere un bel libro dalla libreria Opus Incertum di Casamaniae, indossare l’orologio Grow Watch di Alessi e sfoggiare il casco

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di Momo Design nelle prime gite in moto.

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Un colore classico che ci accompagna in moltissime situazioni e ci rassicura con le sue proprietà rilassanti è il BLU. È considerato da sempre il colore della calma, della meditazione, della serenità, della pace; essendo il colore del cielo, sin dai tempi antichi è un colore trascendentale, spirituale, oltre che un colore di protezione. Il Blu rappresenta la verità, l’intelletto, la profondità e polarizza l’attenzione verso l’interiorità, la meditazione e, alle volte, la malinconia. È un colore cosiddetto primario, non nasce dalla mescolanza di altri colori, ha un effetto pacificatore del sistema nervoso, e aiuta il nostro corpo a rigenerarsi dopo una fatica o una malattia. La selezione di design di colore Blu che abbiamo scelto per voi comprende la libreria Bookworm disegnata da Ron Arad per Kartell, l’orologio da parete Alessi dei fratelli Castiglioni, il vaso Fazzoletto di Fulvio Bianconi per Venini, il set di posate Aqua di Guzzini e la borsa O Bag di Full Spot.

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La mia cuc è un atto


cina d’amore Intervista a Massimo Livan

Mi trovo di fronte alla facciata del Centurion Palace, hotel cinque stelle lusso della catena Sina Fine Italian Hotels, affacciato sul Canal Grande. Diretto dal General Manager Paolo Morra e appartenente all’esclusivo “Small Luxury Hotels of the World”, il Centurion Palace è un vero e proprio gioiello in stile gotico veneziano, che cela, come un merletto sapientemente lavorato, la personalità spiccatamente moderna degli interni, dal design deciso, i colori forti e le atmosfere uniche. È qui, in questo Palazzo pregno di storia e di colori, che lo chef Massimo Livan crea i suoi piatti.


Consistenze d’astice: crudo, cotto aromatizzato allo zenzero ed essiccato con salsa ai lamponi e sale Maldon

Ingredienti per 2 persone: 2kg di astice vivo (n. 4 da 500g cadauno) 40g di lamponi Zenzero q.b. Sale Maldon q.b. Olio EVO q.b.

Procedimento: Come prima operazione prendete gli astici vivi, staccate la testa dal corpo, staccate le chele ed estraete la polpa dal carapace (sia dal corpo che dalle chele). Mettete poi la polpa delle chele a essiccare in forno preriscaldato a 80° per 3 ore. Una volta pronta, passatela in un frullatore a campana e frullate fino a ottenere una polvere fine. Questo procedimento crea la prima consistenza, ovvero l’astice essiccato. Seconda operazione: prendete la polpa di due astici, mettetela in un sacchetto sottovuoto con dell’olio EVO e dello zenzero grattato. Chiudete la busta sigillandola completamente e mettetela nel forno preriscaldato a 80° per 15 minuti. Questo procedimento crea la seconda consistenza, ovvero l’astice cotto a bassa temperatura, aromatizzato allo zenzero. Poi prendete la polpa degli altri due astici, scaloppatela, stendetela all’interno di due fogli di carta da forno, battetela aiutandovi con un batticarne e mettetela a congelare per un paio d’ore. Questo procedimento crea la terza consistenza, ovvero l’astice crudo sotto forma di carpaccio. Il suo stile è contemporaneo. Trae ispirazione dall’arte, dalla storia, dalla pittura e da una città d’inesauribile bellezza come Venezia. All’Antinoo’s Lounge & Restaurant, nel ristorante dell’Hotel Centurion Palace, premiato con le tre forchette rosse della Guida Michelin 2015, le due forchette della Guida ai Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso, recensito nella Guida d’Identità Golose e segnalato come new entry da L’Espresso, l’Executive Chef Massimo Livan crea piatti che sono tavolozze di colori finemente e accuratamente scelti per formare architetture gastronomiche. Lui stesso ammette: “Amo i colori, sono la mia passione in cucina. Per me il piatto è come una tela da disegnare, da creare”. La sua cucina è creativa, leggera, colorata e prevalentemente mediterranea. Dedica molta attenzione alla scelta e all’abbinamento degli ingredienti. Il suo approccio alla cucina è più innovativo o tradizionale? Direi che sono più propenso all’innovazione, anche se, fondamentalmen-

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te, il punto di partenza rimane sempre il rispetto e l’interpretazione della

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tradizione culinaria. È attraverso la storia dell’enogastronomia, conoscendo e interpretando l’evoluzione della cucina nazionale e internazionale, che ci si può proiettare verso il futuro.


Per l’impiattamento, adagiate su un piatto piano il carpaccio ancora congelato e lasciatelo scongelare a temperatura ambiente per 4/5 minuti. Nel frattempo, togliete l’astice cotto dal sacchetto sottovuoto, ponetelo su una carta assorbente ed eliminate l’olio in eccesso, scaloppatelo e adagiatelo sopra il carpaccio crudo. Aggiungete una riga di sale Maldon e delle gocce di salsa ai lamponi (ottenuta frullando i lamponi freschi e passandola in un passino per togliere i semi). Per finire, spolverate con abbondante astice essiccato e qualche fiore edulo o germoglio. Il suo concetto di gusto. Un piatto deve contenere una regola fondamentale: l’equilibrio degli ingredienti. Non ci deve essere la preponderanza di un sapore su un altro. Il mio concetto di cucina è basato sulla giusta calibrazione degli ingredienti. Qual è la caratteristica principale della sua cucina? Prediligo una cucina light, utilizzo poco i grassi. Il burro è bandito dalla mia cucina. Poi è importante anche l’effetto visivo: l’abbinamento cromatico è fondamentale, perché un piatto s’inizia a gustare già con gli occhi. Nella cucina dell’Antinoo’s Lounge & Restaurant non possono mancare la frutta, le erbette, i fiori eduli che contribuiscono a conferire una sorta di tocco di poesia ai miei piatti. Utilizzo molto l’olio d’oliva, mentre evito la panna.

Livan è veneziano doc e la sua famiglia è originaria di Castello, uno dei sestieri (quartieri) della città. Ha lavorato per il Gran Caffè Quadri, lo storico locale in Piazza San Marco, l’hotel The Westin Europa & Regina (Gruppo Starwood), Villa San Carlo Borromeo a Milano. “Queste esperienze – spiega lo Chef – mi hanno fatto crescere sul piano tecnico ed aiutato ad affinare la mia conoscenza in cucina”.


Risotto con crema di piselli e gelato al baccalà Ingredienti per 2 persone: 200g di riso Carnaroli 300g di piselli freschi 1⁄2 cipolla Sedano q.b. Carota q.b. 5/6 foglie di basilico Sale q.b. Burro q.b. Parmigiano Regg. q.b. Olio EVO q.b. Vino bianco q.b. 1 Ravanello 440g di latte 100g di panna 175g di baccalà 3 tuorli 40 g di glucosio 20g di zucchero 2 acciughe 1⁄2 spicchio d’aglio Il piatto preferito che adora preparare. Qualsiasi tipo di risotto. Il piatto preferito che adora mangiare. Cannolicchi al forno. Il suo concetto di cucina: si mangia per scoprire nuovi sapori, per esplorare nuove culture, per conoscere la tradizione di un popolo, oppure per necessità? La risposta contiene un po’ tutti questi concetti. Noi chef cerchiamo sempre nuovi sapori, esploriamo nuove culture e, ovviamente, la nostra tradizione è rivisitata con un guizzo di creatività. Nell’insieme creiamo piatti con sapori nuovi e abbinamenti tra loro differenti. La persona che l’ha influenzata di più in cucina.

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Ho una forte influenza femminile. Prima di tutto quella di mia madre Ma-

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ria: per lei nutrire me e mia sorella Silvia equivaleva a donarci il suo amore. Ancor oggi per me cucinare è un atto d’amore, è come donare qualcosa di mio agli altri.

Procedimento: Per prima cosa: preparate il brodo con sedano, carota e cipolla in una pentola piena d’acqua; fate bollire per circa mezz’ora. Poi prendete i piselli, sgusciateli e aggiungete al brodo i baccelli lavati. Prendete un pentolino, aggiungete dell’olio EVO e la cipolla tritata, fate imbiondire quest’ultima, aggiungete i piselli, il brodo vegetale e le foglie di basilico. Fate cuocere, aggiustate di sale e ultimate la cottura per 5/6 minuti. Una volta che i piselli sono cotti, disponeteli in un frullatore a campana con poco brodo vegetale, dell’olio EVO e frullate fino a ottenere una crema


omogenea. Preparate il gelato al baccalà il giorno precedente in questo modo: fate bollire il baccalà pulito in acqua per 2 ore circa. Una volta cotto, scolatelo e passatelo nel cutter fino a che non risulti finemente sminuzzato. Successivamente, fate bollire la panna, il latte e il glucosio. A parte, montate i tuorli con lo zucchero e unite i composti piano piano. Aggiungete poi il baccalà, l’aglio, le acciughe, il sale e mantecate il tutto in gelatiera. Prima di cuocere il risotto, affettate finemente il ravanello e riponetelo subito in acqua con ghiaccio. Prendete un pentolino con dell’olio EVO, tostate il riso, sfumate con del vino bianco e, appena evapora, aggiungete il brodo vegetale. Ultimate la cottura del risotto e quando mancano 4 minuti al termine, aggiungete la crema di piselli. A cottura ultimata, mantecate con olio EVO, burro e Parmigiano Reggiano. Per l’impiattamento, utilizzate una fondina con alla base il risotto, adagiatevi sopra una pallina di gelato al baccalà (utilizzando uno spallinatore per gelati) e posate qualche lamella di ravanello precedentemente asciugato. Il segreto per una cena di successo. Ci sono alcune semplici regole che vanno rispettate: organizzazione, precisione nell’impiattare, scelta delle materie prime d’eccellenza, tempistica di uscita delle portate e massima cura dei dettagli. Quanto importante è l’affiatamento dello staff in cucina per un ristorante luxury come quello dell’Antinoo’s Lounge & Restaurant di Venezia? È fondamentale, di vitale importanza direi. Io e i miei collaboratori siamo una squadra. Ogni singola persona ha il suo ruolo professionale all’interno della brigata, ma è il team quello che conta. Una regola da seguire in cucina. Non c’è una sola regola. Però, queste sono quelle standard: serietà, professionalità, perfezione, velocità d’esecuzione, precisione nell’impiattamento. Raffaella Mattioli

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Montagna

per fughe d


romanticA

di primavera


MÜRREN & DINTORNI Dimenticate le auto. Quassù, per contemplare da vicino la vetta dell’Eiger che al tramonto tinge di rosa il bianco delle nevi, si arriva soltanto in trenino e poi in funicolare. Mürren, dove la fama del luogo rimbalza dal Generale Montgomery, uno dei più appassionati villeggianti, a James Bond, l’agente di Sua Maestà che gli sceneggiatori immortalarono sul Piz Gloria, il cui ristorante girevole è una delle tappe gastronomiche e turistiche imperdibili della regione. Il silenzio accompagna le passeggiate fra i vicoli delle case di legno e pietra del villaggio, dalle atmosfere fiabesche e perciò ancor più romantiche. Quando scende la sera, lo spettacolo dei monti lascia il posto a quello delle candele accese per illuminare la sauna dell’Alpine Spa, perfetta per rilassarsi e lasciarsi coccolare, mentre nelle notti di luna piena, niente è più romantico di una passeggiata notturna in slitta, da concludere in uno chalet attorno a una fumante fonduta savoiarda. Tra gli aristocratici che nel secolo scorso arrivarono da queste parti per godersi l’aria pura e i panorami mozzafiato ci fu Goethe, incantato dalla vallata di Lauterbrunnen. Per seguirne le orme e per provare la stessa meraviglia del celebre Johann Wolfgang riprendete la funicolare e seguite il sentiero al fondo della vallata, nota per le 72 cascate nascoste nel ventre della montagna, sostate ad ascoltare il rumore dell’acqua e lasciatevi trasportare dalle innegabili atmosfere romantiche. Se vi piace il genere potete anche curiosare fra le vecchie botteghe del villaggio, dove le donne del posto lavorano ancora il merletto a tombolo per il quale sono famose.


Un’altra storia di donne vi aspetta nella soleggiata Wengen dall’aria un po’ rétro, dove lo storico hotel Falken (www.hotelfalken.com) è per tradizione gestito dal gentil sesso e dal 1930 ospita la Nazionale Italiana durante le gare di Coppa del Mondo di Sci. Ascolterete gli aneddoti sui campioni del passato, come Zeno Colò, incontrerete romantiche coppie inglesi che tornano anno dopo anno, gusterete un succo di mela dal sapore indimenticabile, potrete sciare indossando antichi sci di legno davvero old fashioned e godrete dello spettacolo del ghiacciaio dell’Aletsch, proprio di fronte. Raggiungibile solo a piedi. Ma non lo rimpiangerete!


ORTISEI “Ti amo” in ladino, originale no? È una lingua melodiosa, difficile da comprendere da chi non la parla, e che caratterizza la valle che l’ha conservata insieme a tradizioni e consuetudini tramandate di generazione in generazione. Succede sull’Alpe di Siusi, il più vasto altipiano delle Dolomiti. Quello che, nel 1935, venne collegato a Ortisei da una delle prime funivie della zona. E dove, tre anni dopo, la famiglia Höglinger costruì un hotel sul Col Mezdì (che in ladino significa “pendio orientato a mezzogiorno”) che in poco tempo divenne la meta preferita di tanti personaggi illustri tra cui Konrad Adenauer, il primo cancelliere della Repubblica Federale Tedesca. I tempi d’oro finirono e l’hotel cadde in un letargo lungo circa 20 anni, prima di risvegliarsi – quasi come una principessa delle fiabe – e di trasformarsi in un Mountain Lodge (www.adler-lodge.com) che assomiglia a un vero e proprio rifugio a 1800 metri sopra il livello del mare. Fuori delle baite (in legno naturale) la natura e la tranquillità sono le quinte del palcoscenico aperto sulle cime dolomitiche, sulle quali i colori si rincorrono all’alba e al tramonto. Ricordano castelli di roccia che nascondono un lungo passato fatto di barriere coralline pietrificate, formatesi centinaia di milioni di anni fa nel mare primordiale. Per primo le studiò il naturalista francese Déodat de Dolomieu, da cui queste signore di pietra prendono il nome. Per ammirarle

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in coppia e in compagnia di una discreta dose di adre-

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nalina scegliete il parapendio in tandem, partendo dai 3000 metri e planando fino a fondovalle, dove i paesi della Val Gardena custodiscono ancora la tradizione


della sartoria: abiti bellissimi fatti di stoffe pregiate, nastri di seta, pizzi e fibbie indossati in occasione di processioni e feste religiose. Risaliti sul regno incontrastato della natura, sull’Alpe di Siusi perdetevi tra i “legni che cantano”, cioè gli abeti rossi apprezzati dai liutai per la loro qualità acustica, esposti alla carezza delle brezze estive e all’impeto dei venti invernali che soffiano dal Nord e ne modellano i tronchi. Alcuni di questi legni, segnati dal tempo e bruciati dal sole sono diventati troni, totem e sculture narranti esposti al Guggenheim e nelle gallerie d’arte. Cercateli e troverete un altro pezzo di storia di questa valle, firmata da Adolf Vallazza e arrivata in tutto il mondo.

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MEGÈVE Che ci sia il camino non sorprende. Siamo in montagna. Ma inserite il camino in una cornice spettacolare e accogliente, firmata da Alain Perrier e immersa nella neve di Megève, immaginatevi seduti nelle originali sedie Bertoia riscaldati dai filati di lana realizzati secondo le tecniche artigianali della manifattura Arpin (che ha quasi due secoli di vita). Aggiungete un mojito caldo (sì, caldo!) e predisponetevi ad ascoltare una storia. Comincia all’indomani della Prima Guerra Mondiale, quando Noemi, moglie del barone Maurice de Rothschild decise che in Francia non poteva non esserci una località di montagna all’altezza di quelle che invece richiamavano in Svizzera il jet set internazionale. Come Saint Moritz, per esempio, dove Nadine decise di andare a recuperare le forze dopo aver servito la Croce Rossa durante la guerra. Lì nacque la sua idea di creare una Saint Moritz à la française. Detto fatto. Insieme al suo maestro di sci e al resposabile dell’accoglienza di un hotel svizzero cominciò a perlustrare l’Alta Savoia, già frequentata dagli inglesi per Chamonix. Scovarono Megève, un piccolo villaggio della Savoia alle pendici del Monte Bianco: altitudine moderata, clima dolce

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e discese perfette per gli sci. Insomma niente montagna rude, ma un angolo

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di neve romantica perfetto per le atmosfere ricercate. Era il 1924 e Megève faceva il suo ingresso nel bel mondo, mentre sulla sua piazza centrale stava prendendo vita un’altra idea rivoluzionaria. Ad averla fu Armand Alland, un sarto che decise di agevolare i movimenti degli sciatori sostituendo i lunghi e larghi pantaloni in uso con i nuovissimi fuseaux da lui disegnati. Negli anni Cinquanta arrivarono stelle del cinema, parigini dell’alta società, artisti e intellettuali, tanto che Jean Cocteau la soprannominò il “XXIesimo arrondissement di Parigi”. Ora sapete che fuori dai raffinati ed esclusivi spazi di pietra grezza, legno e vetro dell’hotel “M” de Megève (www.mdemegeve.com) vi aspetta la stazione sciistica più alla moda di Francia, fatta di piste innevate, certamente, ma anche di ritrovi mondani e recherchés, di locali per l’aperitivo e bar à champagne, di luci che conferiscono alla cittadina un aspetto quasi da cartolina, di negozi sfavillanti, di piatti stellati, di tutto il glamour che si può trovare concentrato in un piccolo villaggio di montagna. Provate a visitarlo su un calesse tirato da cavalli, oppure a guardarlo dall’alto di una mongolfiera. Carla Diamanti

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EVE

60 gio

MILANO - Virginia Grassi In vista di EXPO la capitale meneghina è in pieno del Fuorisalone, fermento: pronti dunque a segnare in agenda!

è pronto come

Per gli appassionati di FOTOGRAFIA Palazzo della ogni anno a stuRagione ospita fino al 21 Giugno Italia Inside Out, pire e a conquimentre lo Spazio Oberdan e il PAC dedicano due stare i cuori di importanti retrospettive ai celebri reportage di Ro- milanesi e turisti. bert Capa e al genio di David Bailey. Imperdibile, I grandi palchi per gli amanti dell’ARTE, la personale della GAM su del

capoluo-

Medardo Rosso, tra i più grandi scultori italiani del- go non sono da la modernità, e l’inaugurazione del MUDEC, nuovo meno,

soprat-

Museo delle Culture, con Africa. Terra degli spiriti e tutto quando si Mondi a Milano.

parla di MUSICAL e DANZA. Si parte il 28 marzo con un evergreen come Grease al Teatro della Luna, seguito da Gisele, in scena alla Scala dal 2 aprile, e da Cenerentola, dal 16 al Piccolo Teatro Strehler. Da non dimenticare gli appuntamenti MUSICALI: il 30 marzo Sting e Paul Simon saranno al Mediolanum Forum di Assago, il 31 Giovanni Allevi e il 21 aprile Fiorella Mannoia agli Arcimboldi. FUORI PORTA

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Attesissima, poi, Leonardo 1452-1519, dal 15 aprile

Fino al 30 ago-

a Palazzo Reale, anticipata dall’esposizione all’Am-

sto 2015, Palaz-

brosiana e in Santa Maria delle Grazie del Codice

zo Chiablese a

Atlantico.

Torino accoglie

Nel celebre quadrilatero della Moda arriva inve-

la personale de-

ce Sopra il sotto con i 24 Tombini art ideati dai più

dicata a Tamara

grandi stilisti, da Giorgio Armani a Ermenegildo Ze-

de Lempicka

gna.

presentando oltre 80 opere dell’artista, tra

Tempio del DESIGN per eccellenza, dal 14 al 19 apri-

cui la celebre Ragazza in verde, eccezionale

le il Salone del Mobile, assieme ai goderecci eventi

prestito del Pompidou di Parigi.


ENTI

orni a...

ROMA - Maria Stella Gariboldi Quella di Roma sarà una primavera gioiosa e sti- 20 anni di repliche e acclamazioni internazionali. molante, ricca di cultura, arte e spettacoli.

Per chi ama la commedia, fino al 19 aprile Max

La MUSICA la farà Tortora e Paola Tiziana Cruciani sono al Teatro da padrona con un Manzoni con Di mamma NON ce n’è una sola, una programma di con- commedia sul rapporto genero-suocera senza certi invidiabile. Il 19 esclusione di colpi. aprile

l’Auditorium

Il 25 e 26 aprile al Teatro Va-

Parco

della Musi-

scello ecco invece Radici,

ca ospita la grande

spettacolo e viaggio tra le

musica

internazio-

danze tradizionali del Medio

nale di James Taylor, seguito da Ian Anderson: il

Oriente ideato e diretto da

leader dei Jethro Tull si esibirà il 20 aprile all’Audi-

Daniela Amar. Dal Marocco,

torium Conciliazione. E la scena italiana non è cer-

all’Egitto, all’Iraq tra ritmi e

to da meno: l’ 11 aprile il Palalottomatica ospiterà il

contaminazioni, alla scoperta di nuovi modi di esprimersi. Proseguono le MOSTRE dedicate all’antichità della città eterna: L’età dell’angoscia. Da Commodo a Diocleziano è ai Musei Capitolini fino al 4 ottobre, mentre i Mercati di Traiano ospitano la mostra itinerante interattiva Le Chiavi di Roma. La città di Augusto. Il 1 aprile Barocco a Roma. La meraviglia delle arti porterà a Palazzo Cipolla opere di alcuni maestri del Seicento tra cui Bernini, Pietro da Cor-

ritorno di Carmen Consoli e due date di Ligabue (17 tona e Francesco Borromini. e 18 aprile), per poi proseguire con il live dei Negrita il 21 aprile.

FUORI PORTA

La stagione TEATRALE si conferma emozionante e

la 79esima edizione della Mostra Internazio-

varia.

nale dell’Artigianato di Firenze apre i battenti

Dal 7 al 26 aprile torna a Roma Shakespea Re di

il 24 aprile: un’occasione per curiosare tra le

Napoli composto e diretto da Ruggero Cappuccio,

eccellenze dell’artigianato immersi nel fascino

con Claudio Di Palma e Ciro Daminano. Sarà il Te-

medievale della Fortezza da Basso, cornice

atro dei Conciatori ad ospitare lo spettacolo dopo

dell’evento.

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LIBRI E FILM DA NON PERDERE “LA BANDA DEGLI AMANTI”, MASSIMO CARLOTTO, E/O Ritorno in libreria in grande stile per Massimo Carlotto, con un noir che farà incontrare i personaggi più amati del suo universo letterario. Sulle tracce dell’omicidio di un tranquillo professore universitario, il mitico Alligatore Marco Buratti, insieme ai suoi soci Beniamino Rossini e Max la Memoria, dovrà scontrarsi con un nemico d’eccezione: il perfido quanto scaltro Giorgio Pellegrini, indimenticabile protagonista di Arrivederci amore, ciao e Alla fine di un giorno noioso.

“L’AVVENTUROSA STORIA DELL’UZBEKO MUTO”, LUIS SEPÙLVEDA, GUANDA Tra sorriso e nostalgia, Sepùlveda ci regala un “romanzo in storie”, raccontando sogni e speranze della sua generazione. Con affetto e ironia, tra episodi tragicomici e rocambolesche avventure, ci riporta intatti le passioni e i momenti di entusiasmo del suo passato militante, facendo rivivere “il bel sogno di essere giovani senza chiedere il permesso”.

“LA BASTARDA DEGLI SFORZA”, CARLA MARIA RUSSO, PIEMME Nella splendida Milano quattrocentesca, tra giochi di potere e intrighi di corte, Caterina, figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza, sin da bambina si distingue per il suo coraggio e il suo spirito ribelle, tanto da guadagnarsi con le sue imprese temerarie l’appellativo di Tygre. Il ritratto di una donna forte, guerriera e padrona del suo destino.

“I DODICI SOSPETTI”, LIZA MARKLUND, MARSILIO sommario

Alla vigilia delle vacanze, ecco un nuovo caso per la giornalista d’inchiesta Annika

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Bengtzon. Questa volta dovrà indagare sul misterioso assassinio della conduttrice Michelle Carlsson avvenuto durante la registrazione di un talk-show in un castello del Sörmland, a sud di Stoccolma. Sesso, bugie e potere nel mondo patinato della televisione: il giallo svedese colpisce ancora.


Consigliati da Stella Gariboldi e Virginia Grassi CENERENTOLA Classico delle fiabe e modello femminile per decenni, Cinderella torna sul grande schermo per la regia di sir Kenneth Branagh. Il remake del classico d’animazione vede Lily James nei panni dell’eroina, insidiata da una perfida e meravigliosa Cate Blanchett e dalle sorellastre Anastasia e Genoveffa (Holliday Grainger e Sophie McShera). Alla fata madrina, interpretata da un’imperdibile Helena Bonham-Carter, il ruolo di aiutarla a raggiungere il principe (Richard Madden) e il suo lieto fine.

SUITE FRANCESE Arriva invece da un classico di altro genere Suite Francese, produzione anglo-francocanadese con Michelle Williams, Kristin Scott Thomas e Matthias Schoenaerts. Tratto da un episodio contenuto nel capolavoro di Irène Némirovsky, il film è ambientato negli anni ‘40 e racconta la storia d’amore tra Luicile e Bruno. Lei, moglie di un soldato francese fatto prigioniero, aspetta notizie del marito e vive con la suocera dispotica; lui è un soldato tedesco occupante, dislocato in casa di Lucile.

Cake Il 26 marzo Jennifer Aniston sarà nei cinema italiani con un ruolo drammatico. Diretto da Daniel Barnz, Cake esplora il tema della sofferenza, attraverso il personaggio principale femminile problematico e riflessivo. Claire (Aniston) è infatti una donna malata, il suo dolore fisico e psicologico, insieme a una rabbia incontrollabile e all’uso di alcol e pillole, l’hanno allontanata da famiglia, amici, persino dal suo gruppo di supporto. Ma il suicidio di una conoscente la spingerà oltre, a indagare e meditare sulla vita e sulla morte.

LA RISPOSTA È NELLE STELLE Il bestseller di Nicholas Sparks The Longest Ride vedrà una trasposizione cinematografica a inizio aprile, con La risposta è nelle stelle. Due storie d’amore si intrecciano: quella tra Luke, un bull rider e la studentessa d’arte Sophie, e quella tra l’anziano Ira e sua moglie Ruth, scomparsa da ormai 9 anni. Chi ha amato The notebook ritroverà la riflessione sull’amore e sul tempo, sugli ostacoli della vita e su come superarli insieme.

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A TAVOLA con... 4 esclusive ricette elaborate da Raffaella Mattioli un insolito mazzo di fiori Fiori… forse il regalo più bello che si può fare a una donna, soprattutto se inaspettato. Per questo 8 marzo vi proponiamo un’idea originale che sarà di certo apprezzata: niente rose rosse, i fiori che vi propongo son belli, ma soprattutto buoni e facili da preparare.

INGREDIENTI per 20 FIORI DI ZUCCA: 20 fiori di zucca 100 gr. di ricotta di bufala 100 gr. di mozzarella di bufala 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato 1 cucchiaio di origano fresco tritato 2 pomodori maturi

Tempo di preparazione:

2 filetti di acciuga sott’olio

20 minuti circa più un’ora

Olio evo e sale q.b.

di riposo in frigorifero

PROCEDIMENTO: Per prima cosa, pulite i fiori di zucca. Tagliate la mozzarella di bufala a dadini e unite la ricotta e il parmigiano, l’origano e il sale. Riempite con il composto così ottenuto i fiori di zucca e lasciateli riposare in frigorifero per un’ora. Eliminate la pelle dei pomodori, tagliateli a dadini e condite con l’olio e i filetti di acciuga tritati. Disponete i fiori in una teglia ricoperta con carta da forno, spennellateli con un po’ di olio e fateli cuocere 4 minuti in forno già caldo a 180°. Serviteli infine con la salsina di pomodori. Note: In mancanza di tempo, o se non è ancora stagione per i pomodori, potete usare una buona passata che aggiusterete a vostro gusto con gli aromi che preferite. Vino consigliato: Sharis di Livio Felluga, un piacevolissimo vino bianco di uve Ribolla gialla e Chardonnay, dal colore giallo

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paglierino tenue, e un aroma fruttato, fresco, con

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note di fiori bianchi, spezie e frutti tropicali. Gusto vivo, fresco, con tensione acida in equilibrio, retrogusto lungo e persistente con sentori agrumati e di erbe aromatiche, perfetto con i piatti a base di verdura.


Vi regalo questa gustosissima ricetta fatta con il cuore di quello che considero il Re delle verdure, il buonissimo, ma altrettanto spinoso carciofo.

Cuore di carciofo nella sua crema con gamberi PROCEDIMENTO:

INGREDIENTI per 4 PERSONE:

Mettete le teste ed il carapace dei gamberi a tostare in

15 carciofi con spine di media grandezza

una casseruola, con un filo di olio, quindi aggiungete ½

1 patata

litro di acqua e fate cuocere.

8 gamberi

Pulite tutti i carciofi tenendone 4 interi, ma privando an-

4 fette di lardo

che questi delle foglie esterne dure e della barba interna

2 porri di media grandezza

usando un coltellino sottile e appuntito.

Olio evo, vino bianco, sale e pepe q.b.

Metteteli man mano che li pulite in acqua e limone per

8 foglioline di menta

non farli annerire. Tritate finemente i porri, fateli dorare in una casseruola con poco olio e aggiungete sia i

Tempo di preparazione: 40 minuti circa

carciofi tagliati in pezzi abbastanza piccoli che la patata sbucciata e tagliata anch’essa in piccoli pezzi, salate. Filtrate il brodo di pesce ottenuto dagli scarti dei gamberi e versatelo sui carciofi tagliati, eventualmente aggiungete acqua fino a coprire le verdure, fate cuocere a fuoco basso fino a quando tutte le verdure saranno molto morbide. In una pentola mettete i 4 carciofi interi, copriteli con acqua, aggiungete 2 cucchiai di olio e 1 bicchiere di vino bianco, fate cuocere lentamente fino a quando i carciofi saranno morbidi. Avvolgete ciascun gambero con una fetta di lardo e passateli in padella fino a doratura. Passate al mixer la minestra di carciofi in modo che risulti una crema non troppo densa. Servite la crema in

Vino consigliato:

ciascun piatto con al centro un cuore di carciofo e ai lati

Uno dei miei vini bianchi preferiti: l’ eccellen-

i gamberi croccanti. Decorate con 2 foglie di menta, un

te Sauvignon Blanc della cantina vinicola

“giro d’olio” e pepe a piacere.

Laimburg, dal colore giallo chiaro con riflessi verdognoli ed un bouquet che richiama un

Note:

fine e delicato aroma di fiori di sambuco, al

Se vi piace il pesce crudo potete sostituire i gamberi

palato è secco, ben strutturato con una vi-

dorati con degli ottimi gamberi rossi crudi.

vace acidità e buona persistenza.

55 73


Cappon magro in fiore Sta arrivando, finalmente fra poco la primavera sarà qui. Non sapete come ne sono felice e per festeggiare ho scelto uno dei miei piatti preferiti: gustoso e leggero, il Cappon magro è una gioia per il palato e la vista. Oggi ve lo propongo in una mia versione veloce e decisamente fiorita.

PROCEDIMENTO:

INGREDIENTI per 6 PORZIONI:

Srotolate un foglio di pasta brisé già pronta e con un cop-

Una confezione di pasta brisé

papasta del diametro di cm 10, formate 6 dischi che met-

1 confezione di pesto da gr.140

terete a cuocere in forno già caldo a 180° fino a doratura

200 gr. di fagiolini boby

(circa 15 minuti).

3 patate grandi da circa gr. 250 l’una

Nel frattempo fate cuocere al vapore le patate che avre-

150 gr. fra molluschi,

te già sbucciato e in un’altra pentola fate bollire i fagiolini

gamberetti e moscardini

boby. Quando le patate saranno quasi pronte, tagliatele a

300 gr. di filetto di dentice o di orata

fette alte circa cm 1 e ultimatene la cottura.

1 piccola barbabietola

In una vaporiera fate cuocere per pochi minuti i filetti di

Sale, olio evo q.b.

pesce da voi scelto e successivamente il misto di gambe-

Fiori eduli per decorare

retti, molluschi e moscardini. Tenete tutto al caldo e iniziate a comporre i piatti.

Tempo di preparazione:

Alla base del piatto disponete il disco di pasta brisé che

30 minuti circa

spalmerete con il pesto, quindi una fetta di patata, una manciata di fagiolini tagliati a pezzettini, una fettina di filetto di pesce e per ultimo il misto di molluschi gamberetti e moscardini. Regolate di sale e olio. Decorate il piatto con pezzettini di barbabietola già cotta e fiori eduli. Note: Invece di fare le monoporzioni, potete servire il Cappon magro in una terrina della forma che preferite. In questo

sommario

caso dovrete fare cuocere prima la pasta brisé, tagliando-

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la della forma e dimensione che vi serve per poi comporre il piatto a strati, come descritto. Inoltre, questa è anche un’ottima ricetta estiva da servire a temperatura ambiente.

Vino consigliato: Visto che si tratta di uno dei miei piatti preferiti, lo accompagnerò con uno dei miei vini preferiti: Il magnifico Sauvignon Sanct Valentin, della cantina produttori di San Michele Appiano, un elegantissimo vino bianco fermo, dal colore giallo con riflessi verdi, dal profumo di fiori di sambuco e fichi freschi, morbido, di medio corpo, dal gusto fresco e fruttato. Una volta scoperto, non lo lascerete più.


Mini cheese cake con fragole e scorza di limone caramellata Le fragole, che meraviglia. Quando le vedo in bella mostra dal fruttivendolo, trionfanti nel loro turgido rosso, mi si apre il cuor perché vuol dire che è arrivata la PRIMAVERA! Il dolce di questo mese le vede protagoniste di una deliziosa mini cheese cake, perché se è vero che le immense fettone della torta americana più famosa fanno una gran gola, è altresì vero che riuscire a mangiarne una intera senza sentirsi un tantino appesantite anche nei sensi di colpa è molto difficile. In questa mia versione, oltre a diminuire la dimensione, ho anche sostituito la panna con lo yogurt greco 0.1. Non voglio dirvi che sia diventata una torta dietetica, ma sicuramente uno sfizio da togliersi con più spensieratezza.

INGREDIENTI X 6 MINI CHEESE-CAKE: 100 gr. di biscotti digestive 30 gr. di burro 1 cucchiaino di miele 1 tuorlo Cannela q.b. 130 gr. di robiola 100 gr. di formaggio tipo Philadelphia 70 gr. di zucchero 50 gr. di yogurt greco 0.1 1 uovo 10 gr. di farina Scorza di 2 limoni 6 fragole ½ bicchiere d’acqua 1 cucchiaio grande di zucchero Tempo di preparazione: 40 minuti circa

PROCEDIMENTO: Frullate i biscotti, aggiungete il burro ammorbidito e impastate il tutto con il miele, il tuorlo e la cannella. Foderate con questo impasto degli stampini da muffin e mettete in frigorifero. In una ciotola mescolate la robiola con il formaggio tipo Philadelphia, aggiungete la farina, lo yogurt, la scorza grattugiata di 1 limone e l’uovo che avrete precedentemente sbattuto con lo zucchero. Mettete il composto negli stampini e infornate a forno pre-riscaldato a 150° per 10 minuti: il centro del tortino dovrà essere ancora morbido, fate raffreddare e togliete dagli stampi. Ricavate dalla scorza dell’altro limone dei fili sottili. In un pentolino ottenete uno sciroppo con acqua e zucchero e prima che raggiunga il bollore, immergetevi i sottili fili di scorza di limone. Quando lo sciroppo si sarà asciugato, disponete i fili di scorza di limone su una grata a far asciugare. Decorate le mini cheese cake con una fragola che avrete affettato e ricomposto nella sua forma originale, con i fili di scorza di limone e con delle foglioline di menta. Note: Ovviamente potete usare la frutta di stagione che preferite.

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