Coniugare i temi mise-en-abîme e Wunderkammer è assunta come sfida teorica e pratica.
Da un lato la “messa in abisso” moltiplica una sequenza di eventi e individua come significativo un evento che riproduca su scala ridotta l’intera sequenza, dall’altro nei cabinet de curiosité si raccolgono risonanze e rispecchiamenti prodotti dalla magia artificialis nei quali ri-lucono i principi da cui traggono vita. Nelle Wunderkammern si ritrovano, “obbedienti a un ordine paradossale”, frammenti del passato e del presente, in una compresenza parlante di contemporaneità e non contemporaneità.