Martedì 4 ottobre 2016 - Anno II numero 21
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Due magistrati lasciano perchè dimissionari: il presidente della sezione penale Autera per età, Fenza per scelta
CORTE D’APPELLO SMANTELLATA Mentre Roma vorrebbe chiuderla, Potenza ci pensa coi fatti. Brutta grana per Sinisi Due brutte tegole per la Corte d'Appello di Potenza. Il presidente della sezione penale, il magistrato Vincenzo Autera, si è dimesso. Pare che la decisione del dott. Autera non sia del tutto voluta, anzi. A fondamento ci sarebbe l'obbligatorietà del prepensionamento imposto da una norma introdotta dal governo Renzi, la quale prevede la pensione a tutte le toghe al raggiungimento dei settant'anni. E, come se non bastasse, anche il giudice Graziella Fenza ha deciso di abbandonare la magistratura. Nel suo caso le motivazioni sarebbero differenti: una scelta di vita. Essere magistrato, in queste condizioni, non sarebbe più in linea con le aspettative della dottoressa.
IL PUNTO
PANCHINE ROSSE E QUOTE ROSA di Luciano Petrullo
In occasione dell’anniversario della morte di trecentottantasei migraniti...
La Boschi ci fa sapere che la Basilicata è una regione che non rispetta le quote rosa nei vertici delle società partecipate. Siamo addirittura penultimi in Italia. Ci supera, in questa corsa al maschilismo sfrenato, solo la Calabria. Chissà, gli organi preposti, come la Commissione regionale alle pari opportunità, non se ne era accorta. Così come non si è ancora accorta che la giunta comunale ribadisce lo stesso schema antidonna. Eppure la sua presidenta è anche consigliera comunale, ma evidentemente per evitare conflitti psico-amministrativo-politici, quello che sa la consigliera non lo dice alla presidenta e viceversa, e rimane più tempo per dedicarsi ad attività diverse come la lotta alla violenza alle donne che, con le pari opportunità di cui alla commissione, non ci è neanche parente...
Fedota a pag. 3
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In alto il presidente Sinisi. In basso da sinistra Autera e Fenza
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LA DENUNCIA
MINI-EOLICO SEMPRE PIU’ SELVAGGIO
UN MOMENTO PER FAVORIRE L’INTEGRAZIONE
GIORNATA DEI MIGRANTI
TASSE
Nuova maxi stangata sui rifiuti per i piccoli e medi imprenditori
TARI: PER LE IMPRESE UN VERO SALASSO La denuncia è del consigliere comunale Lovallo che esprime dissenso per quanto si sta verificando nella città capoluogo Potenza. Sotto la forma del mini-eolico si celerebbe, infatti, un modo per aggirare la norma dei parchi eolici. Così facendo l’iter burocratico sarebbe più snello come pure meno rigidi i paletti ambientali. Servizio a pag. 3
Tari sempre più cara. La nuova tassa sui rifiuti che grava sui titolari di attività commerciali, di servizi e turismo a Potenza e provincia è ormai alle stelle. Lo fa sapere la Confesercenti del capoluogo lucano basandosi sull’ultima indagine di Ref Ricerche che snocciola cifre significative ai danni dei già tartassati commercianti. Per un ristorante la tariffa media è di 25,40 euro a metro quadrato, per un albergo di 6,36 euro al mq,
per un supermercato di 23,27 euro al mq e per una media attività alimentare di 4,93 euro al mq. Il valore
1.957 euro, poco più dei 1875 euro pagati a Roma. Piuttosto distaccata Firenze, che chiede 1.382 euro. Persino le bancarelle, considerate dalla tassa alla stregua di un’attività fissa di tipo annuale, sono messe in ginocchio da questa imposta. «Nonostante un calo di 4 punti percentuali rispetto al 2015 la tassa sui rifiuti – massimo di spesa della Tari commenta il presidente di per i distributori di carbu- Confesercenti Prospero ranti è risultato quello del Cassino. Comune di Potenza, pari a Servizio a pagina 3