Cronache del 01 dicembre 2025

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IPROPOSTO DALLA DIREZIONE INFRASTRUTTURE E GIÀ APPROVATA DALLA GIUNTA REGIONALE

Riforma edilizia popolare: tempi di attesa ridotti

Pepe: «Misure per i cittadini che hanno più bisogno del sostegno delle istituzioni»

Per il dopo Bardi le indicazioni di Durigon compattano la Lega su Pepe, ma i meloniani non ci stanno: «Tocca a FdI»

Una poltrona per troppi

Fratelli d'Italia divisa tra Rosa e Caiata (che non vuole farlo). E se fosse la Fazzari la prima donna?

LA RIFLESSIONE

Dicembre lucano: tra ironia e verità

D I DI NO Q UAR AT I NO

Oggi siamo entrati nell’ultimo mese dell’anno. Dicembre. Il mese più ipocrita, lo sentiamo dire ogni anno, eppure ci caschiamo tutti. Dicembre è il mese in cui, magicamente, tutti diventano buoni, tutti sorridono, tutti si ricordano di esistere e di essere parte di una comunità. È il mese dei santi, del Natale, dell’ultimo dell’anno, (...)

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LA TREDICESIMA CHE NON C’È

Dovremo proporre la CGIA di Mestre, che pure strizza l’occhietto felice alla Meloni, come benemerita per un premio di verità e coraggio, visto che qui in Basilicata si è Liberamente arrivati a premiare perfino i raschiatori d’auto e quant’altro si spacci per giornalismo. Ora lasciamo stare che questi pessimi patrioti di centrodestra non si leggano una statistica manco a pagarli come lasciamo stare che non abbiano nemmeno a cuore le sorti della Basilicata, visto che a frotte sono arrivati da Napoli e dintorni ad occupare la Regione, mettendo radici anche fuor d’età consentita, ma se entro Natale la tredicesima verrà pagata a 36 milioni di pensionati e lavoratori pubblici e privati, bisogna dire che non tutti i lucani avranno la fortuna d’acchiapparla, almeno secondo la CGIA, sempre pronta a considerare le disparità nazionali e che ha sbugiardato le frottole d’assessori e soci di maggioranza. Già perché non bastava che in Basilicata, alla faccia dei giovani e del lavoro attivo, si pagassero più pensioni che stipendi, visto che anche come percettori di tredicesima s’è aggiunto che valiamo poco più dello zero e molto meno di Umbria, Abruzzo, Calabria e così via. Canta Meriggio: “La tredicesima che non c’è…”

La famosissima Arisa e l'esordiente Chiello a rappresentare la nostra regione

Due lucani a Sanremo

Domani l’autopsia sul corpo del taglialegna Gerardo Adesso

COUNCIL MEETING DELL’ESA

Bardi si congratula con il Ministro Urso per i risultati ottenuti: «L’Italia in prima linea sullo spazio» e ci sono possibili riflessi anche per la Basilicata

■ Servizio a pag 2

ANZI

Il consigliere Giuseppe Sarli entra in Italia Viva, soddisfatto il capogruppo Polese: «Un altro valore aggiunto per il nostro progetto riformista»

■ Servizio a pag 15

MATERA

Bardi soddisfatto del riconoscimento del ministro Giuli: «La città pronta a diventare il faro del Mediterraneo»

■ Servizio a pag 17

APT

La Basilicata luxury all’ILTM 2025 di Cannes, la dg Sarli: «Abbiamo un’offerta ricettiva di qualità e competitiva»

■ Servizio a pag 7

Adesso e Montemurro
Servizio a pag 14
Arisa e Chiello Servizio a pag 6
Dellapenna a pag 3
Dellapenna a pag 3

Il governatore: «L’Italia è in prima linea sullo spazio»

POTENZA. «L’Italia guarda allo spazio con ambizione e competenza. E l’artefice di questa centralità nazionale nel mondo è il Ministro Adolfo Urso».Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, si congratula con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy per il successo ottenuto al Council Meeting at Ministerial Level 2025 dell’Agenzia Spaziale Europea a Brema, un risultato dal sapore storico: «Un astronauta italiano destinato alla missione lunare Artemis e un assegno di 3,5 miliardi di euro per l’Esa, una cifra record che dimostra

la visione strategica del nostro Governo. Il Ministro Urso, al quale va il mio plauso, non solo ci ha resi il primo contributore dell’Agenzia, ma ha anche conquistato l’onore di presiedere la Ministeriale fino al 2028».Il Presidente Bardi, nella sua veste anche di vicepresidente di Nereus, l’associazione delle regioni europee che utilizzano le tecnologie spaziali, sottolinea come questi risultati aprano prospettive concrete per il Mezzogiorno e per la Basilicata.«Il territorio lucano, con il Centro di geodesia spaziale “Giuseppe Colombo” di Mate-

ra, è un polo di eccellenza riconosciuto a livello internazionale per la ricerca e le applicazioni spaziali. Le nuove risorse e i programmi prioritari dell’Esa, in particolare quelli relativi all’osservazione della Terra, alla navigazione e alle comunicazioni, rappresentano un’occasione irripetibile per Matera e per l’intera regione. Siamo pronti, in stretta collaborazione con il Governo e l’Agenzia spaziale italiana, a cogliere appieno queste nuove opportunità per attrarre investimenti, sviluppare l’alta formazione e creare occupazione altamente

qualificata nel settore aerospaziale, rafforzando così il ruolo della Basilicata – conclude Bardi – come hub strategico dello Spazio italiano ed europeo».

«La Basilicata non è una regione in crisi, fase di transizione per consolidare quei tanti fattori positivi dell’economia lucana»

Assemblea Confindustria, Bardi: «Accanto a imprese e lavoratori»

POTENZA. L’automotive, la crisi energetica e la crescita del settore culturale sono stati al centro dell’intervento del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, all’Assemblea di Confindustria Basilicata svoltasi a Matera. Il presidente ha richiamato l’importanza dell’avvio della Compass elettrica e della Compass ibrida come fattori utili a riportare i volumi produttivi sopra la soglia critica degli ultimi anni. «Non dobbiamo illuderci che i problemi siano risolti. La transizione dell’automotive è una trasformazione industriale profonda, che investe tutto il settore» ha spiegato, ricordando le tre direttrici della strategia regionale.La prima riguarda una programmazione industriale chiara e verificabile per lo stabilimento di Melfi, condivisa con il Ministro Urso e con il Vicepremier Tajani. La seconda coinvolge la tutela dei lavo-

ratori dell’indotto, con la richiesta al gruppo di ampliare lo spazio per le aziende lucane nelle nuove commesse. La terza è legata all’Area di crisi complessa, per la quale la Regione sollecita un incremento delle risorse nazionali.Accanto alla crisi dell’automotive pesa anche quella energetica, causata dalla riduzione delle estrazioni. «Sono due shock esogeni che incidono su Pil, export e bilanci locali» ha ricordato Bardi, sottolineando però come non rappresentino l’intera economia lucana. Dallo scorporo dei settori più esposti emerge infatti «un quadro di tenuta, resilienza e crescita». I dati della Banca d’Italia confermano un mercato del lavoro più stabile, con l’occupazione al 56 per cento, la disoccupazione al 6,3 per cento, redditi in aumento del due per cento e inflazione all’uno e mezzo per cento.Un segnale rilevante arriva dagli investimenti:

«L’ottanta per cento delle imprese industriali ha confermato o incrementato gli investimenti per il 2025, e si prevede una crescita ulteriore nel 2026». La Regione rivendica anche il buon andamento del Pnrr, con quasi seicento gare per novecentodieci milioni di euro, l’ottantanove per cento delle quali già aggiudicate.Il turismo segna una crescita solida, con un più nove per cento di arrivi e un più sei per cento di presenze nei primi ot-

to mesi del 2025. Ma è soprattutto sul ruolo della cultura che Bardi insiste: «L’ecosistema culturale lucano vale oltre quattrocentosessanta milioni di euro, con migliaia di addetti e imprese». La Zes Cultura, ha precisato, «non è stata cancellata» e prosegue secondo la programmazione stabilita. Matera 2026, Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo, rappresenta il fulcro di questa strategia.A ciò si aggiungono i progetti tematici già avviati, dal Fantastico Medioevo nel Vulture-Alto Bradano all’Anno Europeo dei Normanni 2027, dalla Magna Grecia sullo Jonio ai percorsi identitari legati ai riti arborei. «La Basilicata non vuole essere una regione che conserva, ma una regione che produce cultura. Lo faremo con metodo e con alleati forti, a partire dal Governo nazionale» ha concluso Bardi.

Domani in Regione la presentazione della procedura che affiderà in concessione la gestione del sito di Pisticci

Aviosuperficie Mattei, percorso verso la piena operatività

PISTICCI. Domani alle ore 16, si terrà una conferenza stampa nella Sala Verrastro della Regione Basilicata sul futuro dell'Aviosuperficie "E. Mattei" di Pisticci. L'incontro con la stampa sarà l'occasione per annunciare l'avvio della procedura finalizzata a individuare gli operatori economici interessati alla gestione dei servizi del sito aeroportuale in regime di concessione. Questa iniziativa, promossa dal Consorzio per lo

Sviluppo Industriale della Provincia di Matera, mira a rendere pienamente operativa l'infrastruttura, garantendo lo sviluppo e il potenziamento di un asset strategico per la Val Basento e per l'intera Basilicata. Si tratta di un passaggio cruciale per consentire all'aviosuperficie di esplicitare tutte le sue potenzialità, un obiettivo perseguito attraverso importanti interventi di adeguamento e ammodernamento dell'infra-

struttura già in fase di ultimazione. Saranno presenti all'incontro Vito Bardi, Presidente della Regione Basilicata, Pasquale Pepe, assessore alle Infrastrutture, Francesco Cupparo, assessore allo Sviluppo Economico, Gianpiero Perri, Capo di Gabinetto del Presidente Bardi, Antonio Di Sanza, Amministratore Unico del Consorzio Industriale di Matera, Domenico Alessandro Albano, sindaco di Pisticci.

Per il dopo Bardi le indicazioni di Durigon compattano la Lega su Pepe, ma i meloniani non ci stanno: «Tocca a FdI»

Una poltrona per troppi

Fratelli d'Italia divisa tra Rosa e Caiata (che non vuole farlo). E se fosse la Fazzari la prima donna?

Per il dopo Bardi le indicazioni di Durigon compattano la Lega su Pepe, ma i melonian8 non ci stanno: “Tocca a FdI”

UNA POLTRONA

PER TROPPI

Fratelli d'Italia divisa tra Rosa e Caiata (che non vuole farlo). E se fosse la Fazzari la prima donna?

Solo gli stolti possono pensare che le elezioni si decidono il giorno in cui si vota e che le candidature si scelgono poche ore prima della data di presentazione delle stesse.

La politica è sempre un po' come la tela di Penelope. Si cuce si scuce, si uniscono strategie nazionali e logiche locali, dinamiche momentantee e progetti a lungo termine. Il tempo delle diplomazie non muore mai.

La Basilicata viene ritenuta una delle Regioni in cui il centrodestra sarebbe in vantaggio anche contro il campo largo, un vantaggio meno sostenuto rispetto a quello delle ultime elezioni ma sufficiente a dare un margine di tranquillità alla coalizione di governo.

Bardi ha completato il doppio mandato, non è ricandidabile ed appare improbabile che possa esserci per la terza volta una candidatura di un esponente di Forza Italia. Il Partito di Berlusconi, peraltro, è per la prima volta nella sua storia impegnato nell'elezione del segretario regionale.

L'IPOTECA

DI DURIGON

La partita sembra essersi ridotta a due possibili concorrenti: Fratelli d'Italia e Lega.

Durigon ha messo la sua ipoteca sulla candidatura con una dichiarazione chiara che rivendica per il partito di Alberto da Giussano una presidenza al Sud. Il nome che gira chiaramente e sul quale il partito farebbe quadrato sarebbe quello di Pasquale Pepe. L'ex senatore, peraltro, in caso di elezione di Bardi in Parlamento si troverebbe, da vicepresidente della Giunta, a gestire la fase che porta alle elezioni da Presidente. Un vantaggio non da poco che, se unito alla sua capacità politica e al buon governo che sta dimo-

strando, lo mette sicuramente in testa tra i possibili candidati.

Pepe, del resto, è uomo del dialogo e non avrebbe difficoltà ad allargare le coalizione.

FRATELLI D'ITALIA NON RESTA FERMA

L'altra ipotesi che resta in campo è quella di Fratelli d'Italia. Il Partito della Meloni è il più votato in Italia, esprime la maggioranza relativa ed ha tutto il diritto di rivendicare la poltrona più importante in Regione.

A suo vantaggio c'è anche il fatto che Nicoletti scelto da FDI a Matera ha vinto mentre Fanelli scelto dalla Lega ha perso le elezioni a Potenza malgrado partisse da una posizione astrattamente di vantaggio avendo occupato un leghista la poltrona di primo cittadino del capoluogo.

Se, però, nella Lega l'unico nome in campo è quello di Pepe, non sembra esserci la stessa unità di intenti in FDI. Il partito non ha un leader locale riconosciuto e nel quale si riconoscono tutti e sembra sempre lacerato da personalismi e correntismi vari.

Il più desideroso di ottenere la candidatura è Gianni Rosa. Il senatore non solo è lo storico fondatore lucano del Partito, legato da un rapporto duraturo con Giorgia Meloni ma è anche l'uomo che più di tutti ha rappresentato il buon governo della destra in Basilicata. Rosa è uomo di territorio e rappresenta l'attaccamento più autentico alle vicende della nostra regione. La sua indicazione, però, troverebbe un ostacolo in Salvatore Caiata non tan-

to per un suo diniego in tal senso quanto per il fatto che anche il deputato lucano ha tutte le carte in regola per essere candidato alla Presidenza della Regione.

Radicato in città, già Presidente del Potenza Calcio, legato agli ambienti imprenditorialmente più vivi della nostra Regione è sicuramente in grado di poter esprimere nel suo nome un volto nuovo per la politica regionale. Caiata, inoltre, si è conquistato il cuore del Partito e del Governo con la sua capacità di lavoro nell'aula parlamentare e gode della stima incondizionata dei vertici lucani.

E SE FOSSE

UNA DONNA

Interessante sarebbe anche l'ipotesi Quarto. Il Segretario Regionale di Fratelli d'Italia è sempre dato per commissariato. I fatti, però, ci dicono che Via della Scrofa continua a sostenerlo e a difenderlo. Evidentemente chi ne ipotizza la fine non ha una buona conoscenza dei suoi rapporti romani. Quarto, peraltro, è anche un’espressione della società civile organizzata stante il suo rapporto storico con Coldiretti di cui è stato il Presidente Regionale, ha avuto l'intelligenza di fare un passo indietro e allargare la coalizione per vincere a Matera indicando Nicoletti e oggi è in credito nei confronti del Partito anche per la maturità dimostrata in quella occasione. Non è da scartare, infine, l'ipotesi Fazzari. La consigliera regionale è stata la donna più votata in Basilicata prendendo poche preferenze meno di Cica-

la. Ha un rapporto fortissimo con Fitto e potrebbe essere la vera sorpresa delle prossime elezioni regionali. In un partito che porta per la prima volta una donna a Palazzo Chigi, del resto, non sarebbe così anomalo portare la prima donna della storia a guidare la Regione Basilicata. Meno forti appaiono le candidature dei due assessori in carica Cicala e Latronico che potrebbero aspirare ad uno scranno

parlamentare e di Napoli che, però, avrebbe dalla sua il sostegno del ministro Urso. Certo è che la differenza tra la granitica compattezza della Lega e il logoramento di FDI è evidente e, non bisogna dimenticare, che qualcuno nel partito della Meloni potrebbe essere interessato a rinunciare alla poltrona di Presidente della Regione per provare a puntare su quella di Sindaco di Potenza per il Partito.

IL DEPUTATO DI FDI SULL’OLTRAGGIO AL MINISTRO

Caiata:

«Vicinanza a Crosetto»

«Vicinanza al Ministro Guido Crosetto, vittima di gesta di una gravità inaudibile. Il fatto che durante un corteo proPal siano state bruciate delle sue foto rappresenta un oltraggio alla sua persona, oltre che un evidente perdita di senso di chi manifesta recando danno alla nostra democrazia» afferma il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Caiata. «Basta ipocrisie. Non è possibile che chi manifesta per la pace e condanna atrocità si ritrovi a compiere le stesse. Tutto ciò non è accettabile in quanto promuove odio invece che pace» conclude Caiata.

DI
Rosa e Fazzari

Quarto (FdI): «Con 18 milioni di valore diretto e 20 prodotti certificati la Basilicata dimostra la forza delle sue filiere»

«La Dop Economy lucana corre, un patrimonio da proteggere»

POTENZA. «I nuovi dati del rapporto Ismea confermano che la Basilicata è pienamente inserita nella crescita nazionale della Dop Economy, con un valore diretto di 18 milioni di euro e 20 prodotti certificati che rappresentano un patrimonio identitario ed economico di grande rilie- vo». È quanto dichiara Piergiorgio Quarto, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. «Si tratta di numeri che ribadiscono la forza delle nostre filiere, dal Metapontino alle aree interne, e il contributo fondamentale del “made in Basilicata” alla qualità agroalimentare italiana» ha aggiunto.«A livello nazionale – ha proseguito Quarto – il sistema delle Indicazioni Geografiche supera i 20 miliardi di euro di valore complessivo, con oltre 12 miliardi di export e una presenza capillare che coinvolge 14 regioni, 328 consorzi e più di 864.000 addetti. È un modello di crescita che il Governo e il Ministro Lollobrigida stanno rafforzando con una visione chiara: tutelare la qualità, sostenere le imprese e difendere la nostra identità agroalimentare dalle imitazioni e dalla concorrenza sleale. In Basilicata – ha evidenziato Quarto – la Dop Economy rappresenta una leva di svi-

luppo sulla quale costruire nuove opportunità per le comunità rurali, valorizzando eccellenze, presidio territoriale e capacità produttiva. L’acqua, le infrastrutture irrigue, la gestione sostenibile delle risorse e il supporto tecnico alle aziende sono elementi centrali per accrescere competitività ed export. È su questo terreno che Fratelli d’Italia continuerà a lavorare con responsabilità e visione». «Il rafforzamento del sistema delle Dop e Igp attraverso la nuova legge in discussione al Senato – ha precisato Quarto – rappre-

senta un passaggio decisivo per proteggere l’autenticità del Made in Italy e garantire che il valore generato resti nei territori e nelle imprese. La Basilicata, grazie alla qualità delle sue produzioni e alla solidità delle sue filiere, ha tutte le condizioni per crescere ancora». Fratelli d’Italia – ha concluso Quarto – sarà sempre al fianco degli agricoltori, degli allevatori e degli operatori che ogni giorno costruiscono valore per la Basilicata, con l’impegno a rafforzare qualità, tutela e competitività del nostro agroalimentare».

INIZIATIVA

DELLA CONFCOMMERCIO LUCANA

«Coaching per sostenere crescita delle imprese»

POTENZA. Confcommercio Potenza introduce un percorso di coaching rivolto ai titolari di impresa per migliorare prestazioni e capacità gestionali. L’iniziativa è stata presentata nella sede cittadina durante l’incontro “Campione d’impresa”, con gli interventi dei coach Raffaele Pesacane e Domenico Mazzarella.«Aiutiamo le aziende a trasformare il potenziale delle persone in valore reale, promuovendo responsabilità, collaborazione e obiettivi chiari» spiega Pesacane, che vanta una lunga esperienza nella formazione commerciale. Mazzarella evidenzia che «il coach lavora con l’imprenditore per rafforzare leadership, comunicazione e resilienza, attraverso un metodo strutturato capace di produrre risultati misurabili».Per il presidente di Confcommercio Potenza, Angelo Lovallo, il coaching rappresenta un’opportunità concreta. «Favorisce la crescita aziendale, sostiene il raggiungimento degli obiettivi strategici e migliora la capacità di gestione» sottolinea, definendo il progetto «un percorso innovativo per la città e per la regione».Secondo coach e dirigenti, fare impresa oggi significa confrontarsi con innovazione tecnologica, digitalizzazione, processi rapidi e nuove esigenze dei clienti, oltre alla gestione interna di risorse, motivazione e pianificazione. In questo scenario, il coaching diventa uno strumento utile a sostenere competitività e adattamento delle Pmi lucane.

Il Coordinamento critica la politica regionale e avverte: «Senza obiettivi chiari, la regione continuerà a perdere giovani e competitività»

Gli agricoltori: «Serve visione per salvare la Basilicata»

POTENZA. Il Coordinamento Agricoltori della Basilicata lancia un allarme che va oltre i numeri e chiama in causa scelte politiche e responsabilità istituzionali. Il Rapporto Svimez 2025, basato sui dati aggiornati al 2024, viene definito dall’organizzazione «non il racconto di una difficoltà, ma di un destino», segnato da spopolamento, fuga di competenze e debolezza strutturale. Più di quattromila laureati hanno lasciato la regione negli ultimi cinque anni e la previsione di un calo demografico del ventidue virgola cinque per cento entro il duemilacinquanta viene letta come il risultato di «anni senza una strategia, senza una direzione, senza una visione».Il Coordinamento sottolinea che l’ottantatre per cen-

to dei giovani che emigra per studiare non ritorna. «Se continuiamo a ripetere gli stessi errori, produrremo gli stessi numeri. E domani saranno peggiori» afferma la nota, che denuncia la mancanza di obiettivi chiari nelle politiche regionali. Per l’organizzazione, «si cresce solo se si sa dove si vuole arrivare» e in qualunque istituzione seria, quando un obiettivo non viene raggiunto, «si cambia metodo».I dati economici contribuiscono a delineare un quadro fragile: il Pil lucano cresce solo dello zero virgola sei per cento, restando sotto la media meridionale, mentre Bankitalia parla apertamente di stagnazione. «Abbiamo acqua, petrolio e risorse naturali che potrebbero essere un punto di forza, ma senza visione

diventano un paradosso» sottolinea il Coordinamento, che richiama anche la crisi idrica come fattore di rischio per l’agricoltura, definita «l’ultimo pilastro rimasto».Il comunicato rivendica il ruolo civico del Coordinamento,

che dichiara di non cercare voti ma di voler «pretendere che la politica faccia il proprio dovere». La critica non è rivolta alle persone, ma al metodo, giudicato insufficiente. «Il possibile non basta più. Servono scelte, servono decisioni, serve responsabilità» affermano gli agricoltori.La prossima settimana il Coordinamento annuncia la nascita formale di un’associazione autonoma, con l’obiettivo di «rimettere nero su bianco una rotta e pretendere che venga seguita». La Basilicata, sostengono, «può ancora rialzarsi», invertire la curva della Svimez e rilanciare giovani, agricoltura e gestione delle risorse. «Il futuro non arriva da solo: si costruisce. E si costruisce adesso, qui in Basilicata. Noi ci siamo. Sempre».

LUNEDÌ

ANTE MANI IN CUCINA

La cantante pignolese insieme ad Angelina Mango ha già dato visibilità alla Basilicata vincendo il festival

Due lucani a Sanremo

La famosissima Arisa e l'esordiente Chiello a rappresentare la nostra regione

Il festival di Sanremo parla lucano. Sono ben due, infatti, i partecipanti che provengono dalla Basilicata e che parteciperanno alla più importante gara canora della musica leggera italiana.

Accanto ad Arisa, già vincitrice del festival di Sanremo ed icona della musica leggera italiana, ci sarà Chiello, al secolo Rocco Modello originario di Venosa.

Ci sarà, quindi, molta lucanità nel festival come è già successo in passato.

LE DUE VINCITRICI

La pignolese Arisa non è nuova al festival di Sanremo. Nel 2009 vinse l'edizione delle nuove proposte con il brano “Sincerità”, per poi arrivare seconda come big nel 2012 con “La Notte”e vincere la rassegna nel 2014 con Controvento. Una carriera musicale, quella di Arisa, che ha preso il volo proprio partendo dalla città dei fiori e che oggi è sicuramente caratterizzata da una grande e poliedrica personalità artistica.

È stata fino ad oggi una caratteristica lucana quella di portare al vertice del festival cantanti donne.

Dopo Arisa, infatti, è sta-

ta Angelina Mango a portare la genialità artistica della Basilicata sul gradino più alto del podio di Sanremo. Donne e lucane è stato fino ad ora un binomio vincente nella musica leggera. Arisa questa volta ci riprova e lo fa non solo con una consapevolezza ma anche con un coraggio diverso. Non è, infatti, comune che una donna all'apice della carriera artistica partecipi a Sanremo e si metta in discussione in una compe-

tizione. Evidentemente alla nostra cantautrice non manca né il talento né il coraggio.

La grande novità è che questa volta ci sarà anche un lucano uomo a concorrere. Si tratta di Chiello, rapper venosino che rappresenta in pieno la nuova generazione di artisti.

Per noi più anziani il nome forse non dice niente ma, del resto, neanche Geolier ci diceva qualco-

sa ed è evidente che il gusto musicale delle nuove generazioni incrocia non solo stili ma anche modalità di diffusione diverse da quelli cui siamo stati abituati noi.

Al suo attivo l'artista venosino ha tre album da solista e due con gli FSK Satellite nonché importanti collaborazioni con cantanti del calibro di Mahmood.

LA BASILICATA

TIFA PER LORO

Da lucani, amanti della nostra terra e delle gran-

di potenzialità che ha, ci metteremo davanti allo schermo per fare il tifo per i nostri artisti in gara. Un po' di campanilismo non guasta mai e può giovare alla causa di una sempre maggiore conoscibilità del nostro territorio.

E chissà che un giorno, oltre che come terra di cinema, la Basilicata non diventi anche terra di musica. Sono modi sicuramente nuovi per far conoscere il nostro territorio.

Arisa e Chiello

La dg Sarli: «È un’opportunità strategica. Porteremo sul palcoscenico internazionale una destinazione che ha un’offerta ricettiva di qualità e competitiva»

Apt, la Basilicata luxury all’ILTM 2025 di Cannes

Da oggi e fino al 4 dicembre, la Basilicata porterà la sua offerta turistica di lusso all' International Luxury Travel Market (ILTM) di Cannes, la più prestigiosa manifestazione internazionale dedicata al segmento luxury che si terrà in Costa Azzurra. Per questa edizione, l'Agenzia di promozione territoriale della Basilicata (Apt) si presenta con una delegazione qualificata: Matera Collection, che raggruppa alcune delle più raffinate strutture ricettive della Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, proponendo hotel cinque stelle, suite scavate nella roccia e residenze storiche che hanno saputo trasformare il patrimonio unico dei Sassi in esperienze di soggiorno indimenticabili; Santangelo Resort, complesso quattro stelle dotato di centro congressi, spa e ampie

strutture per eventi aziendali che lo rendono ideale per il turismo MICE e incentive di alto livello, capace di soddisfare sia le esigenze del viaggiatore leisure che quelle del segmento business più esigente; e Palazzo Margherita, boutique hotel a cinque stelle con suite esclusive immerso nel cuore della Basilicata rurale, a Bernalda, e che rappresenta il modello di un'ospitalità di lusso sostenibile e profondamente integrata nel territorio, dove l'eccellenza del servizio si fonde con l'autenticità dell'esperienza.

«L'evento - dichiara il Direttore generale dell’Apt, Margherita Sarli - riconosciuto a livello mondiale come l'appuntamento di riferimento per il turismo di lusso, rappresenta un'opportunità strategica per la Basilicata che parteciperà con un proprio stand all'interno degli spazi dedicati al-

l'Italia e curati da ENIT, portando sul palcoscenico internazionale una destinazione che ha saputo costruire negli ultimi anni un'offerta ricettiva di qualità superiore capace di competere con le mete più esclusive del panorama turistico mondiale».

L'ILTM di Cannes si distingue per la sua formula esclusivamente business to business, con quattro giorni intensi di incontri programmati in agenda personale e contatti con buyer accuratamente selezionati dall'ente organizzatore tra tour operator specializzati, agenzie di viaggio di lusso, wedding planner internazionali e operatori del segmento MICE provenienti da tutti i continenti. La partecipazione all' ILTM di Cannes rappresenta un momento cruciale nella strategia di posizionamento internazionale della Basilicata sul segmento luxury,

un mercato che cerca sempre più destinazioni autentiche, non massificate, capaci di offrire esperienze uniche e irripetibili in contesti preservati dove il lusso si manifesta nella qualità dell'esperienza, nell' esclusività dell'accesso e nella profondità del contatto con culture millenarie ancora vive. Durante i quattro giorni della manifestazione, lo stand della Basilicata sarà hub strategico per incontri con i più importanti buyer del luxury travel mondiale, con l'obiettivo di consolidare partnership esistenti, aprire nuovi canali distributivi sui mercati internazionali ad alto potenziale e posizionare definitivamente la regione lucana tra le destinazioni di riferimento per un turismo di qualità superiore che privilegia autenticità, sostenibilità ambientale, immersione culturale.

Soddisfatto il direttivo del circolo cittadino per l’assegnazione di 80mila euro per promuovere il patrimonio enogastronomico e culturale della città Gusti nobili del

«Un nuovo traguardo per la promozione del territorio venosino: grazie all’azione congiunta della sezione locale di Fratelli d’Italia e all’impegno della vice-presidente del Consiglio regionale, Maddalena Fazzari, sono stati assegnati a Venosa 80.000 euro nell’ambito del progetto “Gusti Nobili del Vulcano”» annuncia il Direttivo FdI di Venosa 3 che spiega: «Il finanziamento rappresenta un’importante occasione per valorizzare il patrimonio storico, enogastronomico e culturale della città e dell’area del Vulture-Melfese,

con l’obiettivo di rafforzare l’attrattività turistica e sostenere iniziative capaci di mettere in rete identità, tradizioni e sviluppo economico locale».

«Siamo pienamente soddisfatti di questo riconoscimento del valore del nostro territorio. - continuano i referenti territoriali di Fratelli d’Italia - Ringraziamo la vicepresidente Fazzari per aver creduto nella nostra proposta: queste risorse sono una reale opportunità per far emergere le potenzialità di Venosa in termini di turismo, cultura e crescita economica».

La sezione sottolinea inoltre

che «il risultato è frutto di un lavoro politico attento e costante, portato avanti negli scorsi mesi per garantire a Venosa le risorse necessarie alla propria crescita: un impegno concreto che parla da sé e che testimonia la vicinanza di Fratelli d’Italia al territorio e ai suoi cittadini». «Grazie ai fondi, sarà possibile realizzare nuovi progetti di promozione e valorizzazione della nostra città e delle sue eccellenze, a beneficio della comunità e dei visitatori interessati a scoprire storia, sapori e tradizioni autentiche della nostra terra» concludono.

Proposto dalla Direzione Infrastrutture. L’assessore Pepe: «Misure per i cittadini che hanno più bisogno del sostegno delle istituzioni»

Disegno di legge alloggi popolari: tempi di attesa ridotti e maggiore trasparenza

La Regione Basilicata propone un pacchetto organico di modifiche e semplificazioni normative per rendere più rapidi ed efficaci i procedimenti relativi all’edilizia residenziale pubblica. La Direzione Infrastrutture e Mobilità ha predisposto un disegno di legge, già approvato in Giunta e che sarà posto al vaglio del Consiglio, con l'intento di intervenire in modo strutturale sulle procedure di assegnazione degli alloggi popolari, con l’obiettivo di accelerare i tempi tra la pubblicazione dei bandi e la consegna effettiva degli appartamenti ai cittadini aventi diritto. Una riforma che mira anche a rafforzare il ruolo dei sindaci e a evitare che immobili già disponibili rimangano inutilizzati a causa di piccoli interventi manutentivi ancora da eseguire. «Abbiamo messo in campo – spiega il vicepresidente e assessore regionale alle Infrastrutture, Pasquale Pepe – una proposta articolata che vuole rendere molto più dinamiche le procedure di settore. Con l’edilizia popola-

re vogliamo accorciare i tempi tra bando e consegna degli alloggi, dare maggior centralità ai sindaci e, quando l’assegnatario dovesse essere disponibile, permettergli di intervenire direttamente per piccoli lavori recuperando poi quanto speso sul canone. È un insieme di misure che va chiaramente a favore dei cittadini che hanno più bisogno del sostegno delle istituzioni». Il disegno di legge punta a semplificare e razionalizzare il quadro normativo della Legge regionale 24/2007 ("Norme per l’assegnazione e la gestione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica"), eliminando passaggi ridondanti e riducendo le tempistiche dei procedimenti. Tra gli interventi principali c'è la soppressione della Commissione provinciale alloggi. L'intera istruttoria, dalla verifica dei requisiti alla redazione della graduatoria definitiva, verrebbe accentrata nella sola Commissione comunale, consentendo ai cittadini di orientarsi meglio e avere un unico in-

terlocutore a cui rivolgersi. La scelta, volta ad agevolare un’unica filiera decisionale, accorcerebbe significativamente i tempi di definizione delle pratiche e rafforza il legame tra assegnazione degli alloggi ed esigenze reali delle comunità locali.

«Ciascun soggetto deve avere un ruolo specifico che non si deve sovrapporre ad altri. Dalla Regione, con la sua funzione legislativa, di programmazione e pianificazione, all'Ater, che amministra gli

alloggi, ai Comuni, che redigono le graduatorie di assegnazione. Il cittadino - commenta Pepe - deve sapere chi fa cosa e a chi rivolgersi. La graduatoria deve essere chiara per gli aventi diritto anche per evitare un conflitto normativo e legale, con un aggravio burocratico che indebolirebbe il diritto alla casa».

Un altro punto rilevante riguarda la gestione delle situazioni eccezionali. In caso di incendi, emergenze idrogeologiche o altre cir-

costanze che abbiano reso temporaneamente inagibile un’abitazione, il sindaco, ricorrendone i presupposti oggettivi e soggettivi, potrà procedere all’assegnazione temporanea di un alloggio di edilizia residenziale pubblica al fine di alleviare i disagi delle persone che sono state sgomberate. Il provvedimento interviene anche sugli articoli dedicati alla verifica dei requisiti, introducendo la possibilità per la Commissione comunale di effettuare controlli in qualsiasi momento e riducendo a 15 giorni il termine per concludere gli accertamenti successivi alla graduatoria.

«Con questa riformaconclude Pepe-, a cui seguiranno altre proposte normative nei settori di competenza delle deleghe del mio assessorato, la Regione Basilicata trasforma in azione concreta il principio di tutela sociale. Semplifichiamo i processi, velocizziamo le risposte e rendiamo più effetti- vo il diritto alla casa. È un passo importante per essere davvero vicini a chi ha più bisogno».

Rinnovato il direttivo, guidatoa da Massocchi, si prepara ad accogliere e formare nuovi appassionati nelle stazioni sciistiche regionali

Il Collegio Maestri di Sci della Basilicata rinnova il proprio direttivo, confermando una squadra solida e orientata allo sviluppo della montagna lucana. Il Presidente è Enrico Massocchi; nominato Vicepresidente, Giulio Ruggieri e Segretario Iole Esposito. Consigliere è Isabella Salomone e il delegato Colnaz Ferdinando Fossati.

La squadra è già operativa in vista della prossima stagione invernale, che vedrà i maestri attivi sulle stazioni di Sellata, Viggiano e Conserva di Lauria, con l’obiettivo di accogliere e formare nuovi appassionati.

«Prosegue - fanno sapere dal Collegio Maestri di Sci della Basilicata - inoltre la collaborazione con ARDSU Basilicata, che comprenderà anche la partecipazione ai Campionati Studenteschi Invernali, un’occasione preziosa per

avvicinare i giovani alla neve, allo sport e alla cultura della montagna». «Parallelamente si sta lavorando, insieme ad APT Basilicata, alla creazione di un simbolo unitario capace di rappresentare e promuovere l’identità delle montagne lucane: un racconto visivo che ne custodisca la bellezza integra e che rafforzi il ruolo del maestro di sci come professionista presente tutto l’anno, non solo nella stagione fredda» continua.«Sono in cantiere numerosi altri progetti destinati a rivitalizzare le aree montane della regione, ampliarne le opportunità e renderle un punto di riferimento per sport, turismo e formazione. La Basilicata si prepara così a una nuova stagione con entusiasmo, visione e passo sicuro» conclude il Collegio dei Maestri di Sci della Basilicata.

Pepe

L’AU

BASENTINI: «LA DIFESA DELLA STRUTTURA È LA DIFESA DEL DIRITTO DEI CITTADINI A CURARSI»

Policoro in prima linea: uniti in piazza per il Centro Dialisi SM2

Siè svolta nei giorni scorsi la manifestazione pubblica organizzata da pazienti, familiari e personale sanitario del Centro Dialisi SM2 di Policoro, per difendere il diritto alla continuità delle cure salvavita e garantire il futuro del presidio sul territorio.

«L’iniziativa ha registrato una forte partecipazione della comunità, con cittadini e istituzioni locali che hanno voluto testimoniare la propria vicinanza ai pazienti dializzati e al lavoro svolto quotidianamente dal Centro» fanno sapere gli organizzatori.

«Durante la manifestazione sono stati ribaditi i rischi legati alla possibile chiusura o riduzione dei servizi, che rappresenterebbe un grave danno per l’intera utenza del Metapontino e delle aree limitrofe. - continuano - Il Centro Dialisi SM2, da

anni punto di riferimento sanitario a Policoro e Potenza, garantisce cure essenziali a numerosi pazienti cronici che necessitano di trattamenti regolari e continuativi. La mobilitazione di oggi ha sottolineato l’urgenza di tutelare un servizio indispensabile, evitando interruzioni che avrebbero gravi conseguenze sulla salute e sulla qualità della vita dei pazienti». Al termine della manifestazione, l’Amministratore Unico Enzo Basentini ha ringraziato tutti i partecipanti per la presenza e per il sostegno dimostrato, dichiarando: «La difesa del Centro Dialisi è la difesa del diritto alla cura. Oggi la comunità ha dimostrato ancora una volta unità, forza e sensibilità verso un tema che riguarda tutti».

I pazienti e il personale del Centro Dialisi SM2 confermano la loro disponibilità al

dialogo con le istituzioni competenti, nella speranza di trovare soluzioni concrete e tempestive che possano garantire la continuità delle cure e la piena operatività del presidio.

L’Azienda Ospedaliera si conferma leader nella gestione delle emergenze e nei percorsi chirurgici, offrendo un’assistenza tempestiva e di alta qualità

Aor San Carlo, Spera: «Ottimi risultati nell’analisi di performance Agenas»

L’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo si afferma tra le strutture più performanti d'Italia nel panorama della Sanità pubblica, come attestato dal rapporto sulla Performance delle Aziende del SSN presentato il 26 novembre scorso ad Arezzo, in occasione del Forum Risk Management.

L’AOR ha conseguito risultati di assoluto rilievo, posizionandosi ai vertici nazionali in indicatori cruciali per accessibilità, tempi di attesa ed efficienza organizzativa. Il report elaborato da AGENAS – che pure ha messo in luce le generali difficoltà del sistema sanitario italiano, in particolare sulle liste d'attesa e il sovraffollamento dei Pronto Soccorso – ha individuato infatti l'AOR San Carlo quale eccezione positiva e modello di efficienza replicabile in ambito nazionale.

L’AOR San Carlo si posiziona, infatti, al 1° posto tra tutte le Aziende Ospedaliere italiane con l'indicatore relativo alla Perma-

nenza in Pronto Soccorso oltre 8 ore, avendo raggiunto l'obiettivo di ridurre al minimo il tempo di permanenza dei pazienti e dimostrando una capacità di presa in carico e ricovero senza eguali in Italia; al contempo è 2° per contenuto tasso di abbandono da parte di pazienti prima delle cure o della dimissione, riflettendo la positiva percezione della qualità del servizio da parte del-

l’utenza. Questi risultati sono la prova tangibile di un’organizzazione interna efficiente, capace di bilanciare la gestione dei casi più complessi e di garantire cure tempestive.

L’AOR si è poi distinta in modo cruciale anche nel rispetto dei tempi di attesa per gli interventi programmati, obiettivo centrale del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa, raggiungendo il 2° posto

nazionale per gli interventi per Tumore Mammella entro 30 giorni, a dimostrazione di una tempestività nelle cure e di un accesso quasi immediato a interventi oncologici essenziali per la prognosi; similmente, si è posizionata al 4° posto nazionale per l’intervento di Protesi d'Anca entro 180 giorni, un indice di elevata efficienza della sala operatoria e della gestione della chirurgia ortopedica programmata. A confermare la solidità dell'Azienda ha contribuito anche la performance gestionale, con il conseguimento del 2° posto nel cluster per la Governance dei Processi Organizzativi, che valuta l’efficienza nell’uso delle risorse, l’ottimizzazione delle sale operatorie e la riduzione della degenza pre-intervento, superando in tal modo importanti strutture ospedaliere italiane. Il Direttore Generale dell’AOR, Giuseppe Spera, ha dichiarato: «L’AOR San Carlo si afferma sempre più quale polo di rife-

rimento per la sanità del Mezzogiorno, dimostrando che con un’organizzazione mirata è possibile superare le criticità sistemiche e offrire ai cittadini un'assistenza di eccellenza. I risultati ottenuti non sono un punto di arrivo, ma la conferma che l’investimento in organizzazione, tecnologia e capitale umano paga. Essere citati tra i migliori ospedali d'Italia, soprattutto in aree critiche come l’emergenza e i percorsi chirurgici, a fronte di gravi criticità nazionali, è un onore che dobbiamo principalmente alla dedizione dei nostri medici ed operatori che, pur in un contesto di insufficienza numerica connessa alle difficoltà di reclutamento di specialisti, spendono competenza ed impegno quotidiani ben oltre gli obblighi contrattuali. Sono fiero di guidare questa squadra, che colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente. Certamente continueremo a lavorare e a crescere per migliorare e primeggiare anche in altri settori».

POTENZA Il coordinatore cittadino di Bcc Rizzi invita a un confronto costruttivo nell'interesse della comunità e ribadisce: «Offriremo un contributo serio e responsabile»

«Serve un confronto politico chiaro e una guida condivisa»

POTENZA. «Accolgo con favore l’intervento dei consiglieri di maggioranza che hanno contribuito a ristabilire la verità sui fondi regionali per gli impianti meccanizzati. Era

importante ricordare ai cittadini che si tratta di risorse previste per legge e non di concessioni straordinarie. Un chiarimento utile alla trasparenza e alla credibilità dell’azione

amministrativa» afferma il coordinatore cittadino di Basilicata Casa Comune, Domenico Roberto Rizzi. «In questo quadro, ritengo sia arrivato il momento di affrontare con serenità alcuni aspetti politici. - sottilinea il coordinatore cittadino di Bcc - Basilicata Casa Comune ha più volte richiesto un tavolo di confronto per fare il punto sull’attuazione del programma e definire insieme le priorità della città. Una richiesta costante, sempre formulata in spirito costruttivo. Finora il Sindaco ha preferito percorsi più individuali, una scelta che rispettiamo ma che oggi appare superata dalle necessità della fase».

«Per garantire chiarezza, stabilità e un metodo comune, - prosegue Rizzi - è importante che il Sindaco

eserciti pienamente la guida politica della coalizione, definendo insieme un percorso condiviso e una cornice chiara per stabilire una linea politica unitaria, affrontare le emergenze e le necessità della città capoluogo e costruire una visione di città che passi, eventualmente, anche attraverso un rafforzamento dell’esecutivo.

Basilicata Casa Comune continuerà a offrire un contributo serio e responsabile».

«In questa fase è evidente che alcune forze politiche abbiano scelto di muoversi dietro forme di civismo di facciata, anche come strumento di architettura politica. - incalza RizziBasilicata Casa Comune ha scelto una strada diversa: presentare il proprio simbolo sia alle regionali

che alle comunali, assumendosi pienamente la responsabilità della propria identità. Una scelta di trasparenza politica che consideriamo un valore per l’intera coalizione». «È bene ricordare, inoltre, che Potenza non offre servizi soltanto ai residenti: garantisce ogni giorno mobilità, sicurezza urbana e servizi essenziali ai tanti lucani che raggiungono il capoluogo per lavoro, salute, studio e attività istituzionali. Un impegno significativo, che merita attenzione e sostegno adeguati. - conclude il coordinatore cittadino di Basilicata Casa Comune Rizzi - Ribadiamo la nostra disponibilità a un confronto ordinato, responsabile e costruttivo, nell’interesse della comunità potentina e dell’intera Basilicata».

Al Museo provinciale si è tenuto il Gsv Day con un collegamento video con il Congo in occasione dell’apertura dell’infermeria

Le attività del Gsv, don Franco Corbo: «Siamo al lavoro da tanti anni per dare ai giovani studenti un futuro migliore»

Tanto impegno, l'apertura dell'ambulatorio di Ibaliko in Congo, nella casa famiglia Papa Francesco, tanto amore e un sogno nel cassetto, quello di costruire una scuola nel paese africano. Tante idee, una festa, il GVS Day, due angoli del mondo che ha inteso significare, sabato pomeriggio l'asse di congiunzione nevralgico tra la parrocchia di Sant'Anna e Gioacchino con il paese africano. Volontariato, sostegno ai bambini, adozioni internazionali sono il fulcro dell'azione del GVS ( Gruppo Volontariato e Solidarietà ) che fa capo alla parrocchia di viale Dante e afferisce agli enti del terzo settore. Il GVS Day si è svolto nella sala conferenze del Museo Provinciale di Potenza nel corso di una tavola rotonda, moderata dal giornalista Rocco Pezzano, alla presenza del Presidente GVS, don Franco Corbo, di Rocco Pucciariello, consigliere del direttivo, della sociologa Alda Spillino, del coordinatore della sezione solidarietà internazionale, Emilio Giugliano, di Alessandra Di Stefano, referente progettualità in Italia e Annalisa Giordano referente programmi di sostegno a distanza. Le

note musicali del tenore Giovanni Germano hanno fatto il resto. Particolarmente suggestivo il video dal Congo con l'inaugurazione della Casa Famiglia Papa Francesco Eugenia Maroscia. Don Franco Corbo ha parlato dei progetti del GVS rimarcandone le azioni salienti per il bene dei bambini in difficoltà.

«Abbiamo inaugurato tutti insieme un infermeria in Congo Brazzaville dedicata ad Eugenia Maroscia, la signora morta appena sposata, con l'impegno anche del papà, l'architetto Maroscia, del fratello e della famiglia che hanno sostenuto il progetto. Qui abbiamo costruito anche una casa famiglia dove possono essere ospitati fino a trenta bambini. Sono le colline che stanno vicino alla capitale Brazzaville, per cui finita e inaugurata questa casa, inizierà la costruzione di cinque aule in modo da garantire i beni di primaria necessità ai ragazzi perché per andare a scuola devono fare quattro o cinque chilometri con strade di campagna, dove le acque fanno solchi sempre più profondi. Le chiamiamo strade ma sono solchi in cui si cammina, il problema esiste anche per le auto». Sui progetti futuri, don Franco Corbo afferma: «La cornice entro la quale

lavora il GVS è la crescita umana, sociale, civile, anche politica. In particolare la geopolitica internazionale, per capire come sta andando avanti il mondo e nei progetti che portiamo avanti cerchiamo di inserirci in questa dinamica cercando di portare sollievo, cooperazione, solidarietà alle popolazioni che sono le prime a subire i meccanismi dell'attuale presenza anche della geopolitica. Chiaramente questo non è un lavoro semplice non basta fare l'elemosina, bisogna creare anche strutture che possano favorire la crescita e lo sviluppo di questi bambini che poi diventano ragazzi e devono imparare un mestiere per acquisire la propria autonomia economica e lavorativa e avere un futuro sereno».

I componenti del Gsv sono «una decina di persone più i volontari che ruotano intorno, c'è uno staff operativo che acquisisce le competenze sul campo. In Congo stia-

mo facendo un ottimo lavoro riconosciuto anche dal console di Brazzeville. È stato molto importante per noi».

Infine, don Franco Corbo parla delle relazioni displomatiche con il Congo: «Le relazioni diplomatiche sono ottime perché qui noi invitiamo qui alla festa della famiglia adottiva le autorità congolesi. In questi giorni la nostra delegazione di cinque persone è stata a contatto sia con l'Ambasciata italiana sia anche con le autorità congolesi che hanno partecipato insieme ad un convegno sulle adozioni in Congo. Si cammina quasi a braccetto con le autorità che riconoscono la validità del nostro lavoro in quel paese».

Rizzi

AVIGLIANO Il capogruppo di “Insieme per Avigliano” esprime disappunto per la variazione di bilancio e la scelta dell’Amministrazione Mecca

Riqualificazione Campo sportivo, Sabia: «Il mutuo non è la soluzione»

Durante il consiglio comunale di sabato, si è tenuto un acceso dibattito sulla variazione di bilancio e la modifica al Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025-2027. Il punto all’ordine del giorno prevedeva la richiesta di un prestito di 950 mila euro tramite il Credito Sportivo, mutuo che sarà ripagato con risorse comunali. Giovanni Sabia, capogruppo di "Insieme per Avigliano", ha espresso le preoccupazioni del suo gruppo riguardo a questa operazione. «Nel consiglio comunale abbiamo discusso approfonditamente sul punto all’o.d.g. N. 2 riguardante la variazione di bilancio e la modifica al DUP 2025-2027», ha dichiarato Sabia. «Il punto è stato oggetto di un dibattito lungo e di merito nel quale sono emersi elementi che hanno determinato il voto contrario del nostro gruppo. Ma veniamo ai fatti, per spiegare meglio alla nostra comunità cosa sta succedendo». Sabia ha ricordato che già all’ini-

zio di novembre, il gruppo aveva compreso le intenzioni dell’Amministrazione comunale, tanto da presentare un’interrogazione il 15 novembre scorso per ottenere chiarimenti. Tuttavia, secondo Sabia, l’assessore non ha fornito risposte soddisfacenti, limitandosi a un «sermone poco focalizzato

Il referente Curatella: «Continueremo a dare voce a chi non ne ha»

Successo per il Gazebo Informativo del Team Vannacci a Venosa

Il Team Vannacci “Wallace” Venosa ha concluso con grande successo il gazebo informativo dedicato al tema della sicurezza, tenutosi ieri in Piazza Castello nell’ambito della mobilitazione nazionale promossa dal Movimento Il Mondo al Contrario. «Sin dalle prime ore della mattina si è registrata una partecipazione costante e superiore alle aspettative, con cittadini non solo di Venosa ma anche provenienti dai paesi limitrofi, segno di un interesse crescente e di un bisogno reale di confronto sui temi dell’ordine pubblico e della tutela del territorio.si legge in una nota diramata dagli organizzatori - Molti hanno lasciato segnalazioni, proposte e testimonianze dirette sulla situazione dei quartieri, delle scuole e delle periferie, evidenziando una dif-

fusa richiesta di più presenza dello Stato e delle forze dell'ordine e più protezione per le famiglie e per le persone perbene. Si è parlato anche di legittima difesa e di remigrazione».

Giulio Curatella, componente del Direttivo Nazionale de “Il Mondo al Contrario” e referente del Team Vannacci “Wallace” Venosa ha affermato: «La risposta dei cittadini è stata straordinaria. Abbiamo visto non solo venosini, ma persone arrivate dai paesi vicini perché la richiesta è la stessa dappertutto: basta degrado, basta paura. La sicurezza è la base della libertà e della dignità di una comunità. Continueremo a essere presenti, ad ascoltare e a dare voce a chi non ne ha. Questo movimento cresce perché parla la lingua della verità e del territorio.»

Il Team Vannacci “Wallace” conferma che «nelle prossime settimane verrà predisposto un report dettagliato delle segnalazioni raccolte, che verrà condiviso con gli altri Team Vannacci, con il Direttivo nazionale del movimento e con lo stesso Generale Vannacci atteso il prima possibile in Basilicata. Altre iniziative sul territorio sono già in programma».

sul tema».

Inoltre, Sabia ha messo in evidenza il parere negativo del revisore dei conti di Avigliano riguardo all’atto approvato. «Tale situazione ci sembra possa portare a conseguenze economico-finanziarie che non conosciamo, rispetto alle quali faremo le nostre opportune verifiche e approfondimenti», ha aggiunto il capogruppo.

Il rappresentante di "Insieme per Avigliano" ha sollevato interrogativi cruciali per la comunità: «Qual è la reale capacità di indebitamento del nostro comune? Quale sarà il piano di ammortamento del mutuo e quale la sua copertura economica e finanziaria? Tutto questo avrà conseguenze sui conti comunali e sui servizi ai cittadini?». Sabia ha ribadito che, nonostante il voto contrario, il gruppo condivide l’obiettivo di riqualificare il campo sportivo, riconoscendo l’importanza sociale e educativa dello sport. Tuttavia, ha sottoli-

neato che un’amministrazione attenta alla giustizia sociale avrebbe dovuto cercare soluzioni alternative, come finanziamenti sovracomunali e bandi con cofinanziamento.

«La verità è che la mancanza di una visione e di una progettualità strategica potrebbe generare ulteriori costi per i cittadini che si sarebbero potuti evitare», ha concluso Sabia, esprimendo forte disappunto per una scelta che apre scenari preoccupanti. «È nostro dovere vigilare e difendere gli interessi della comunità, affinché le politiche pubbliche non aumentino disuguaglianze e fragilità, ma mettano al centro trasparenza, responsabilità e tutela dei beni comuni».

La discussione sulla variazione di bilancio continua a suscitare dibattito tra i membri del consiglio e nella comunità aviglianese, con l'auspicio che le decisioni future possano garantire una gestione più responsabile e sostenibile delle risorse pubbliche.

DISPOSTA DAL PM MONTEMURRO. DUE LE IPOTESI AL VAGLIO

Domani l’autopsia sul corpo del taglialegna Gerardo Adesso

Èfissata

per domani l’autopsia sul corpo di Gerardo Adesso, l’operaio 51enne originario di Polla deceduto giovedì scorso mentre lavorava in un cantiere nel bosco Ralle, a Satriano di Lucania.

L’accertamento autoptico, l’unico in grado di fornire risposte sulla dinamica dell’incidente, è stato disposto dal Pm Vincenzo Montemurro, che ha aperto un fascicolo sul caso. Per il momento sarebbe iscritta nel registro degli indagati una persona, un atto dovuto per consentire tutti gli accertamenti peritali e far luce su quanto accaduto.

L’esame sarà eseguito dal medico legale Giuseppe Bertozzi all’ospedale San Carlo di Potenza. Due, al momento, le ipotesi più accreditate sulla dinamica del decesso: una caduta accidentale, che richiederebbe un approfondito esame sul rispetto delle norme di sicurezza nel cantiere; oppure un malore improvviso, che dovrà essere valutato per comprenderne l’eventuale correlazione con l’attività lavorativa svolta.

Un primo esame esterno del corpo, effettuato dal medico intervenuto sul posto, avrebbe evidenziato alcuni segni sui quali è necessario fare piena chiarezza, in particolare per stabilire il loro rapporto con la dinamica dell’incidente. Intanto la famiglia – la moglie e i due figli –tramite l’avvocato Stefano Soriano, ha deciso di nominare un consulente medicolegale di parte per seguire tutte le fasi dell’accertamento e garantire la massima trasparenza sulle cause della tragedia.

Il capogruppo di OL-IV Polese: «Un altro valore aggiunto per il nostro progetto riformista»

Anzi, Giuseppe Sarli entra in Italia Viva

Italia Viva in Basilicata prosegue il suo percorso di crescita e rafforzamento territoriale.

Entra in Iv, infatti, Giuseppe Sarli, consigliere comunale di Anzi dal luglio 2019 a oggi, già assessore e vicesindaco e componente del Consiglio dell’Unione dei Co-

muni Basento - Camastra dal 2019 al 2024. Tra le deleghe ricoperte, bilancio e green economy. Sarli è anche docente di economia aziendale e imprenditore agricolo.

Dopo le recenti adesioni del sindaco Francesco Limongi e dell’assessore Francesco Labanca a

Castelluccio Superiore e di Tania Di Vittorio a Lavello oggi tocca a Sarli.

Si tratta evidentemente di un percorso locale che si inserisce in un progetto nazionale in espansione come dimostrato dal risultato particolarmente positivo registrato in Campania, dove il progetto riformatore ha compiuto un passo decisivo in termini di consenso e credibilità politica.

«Quanto sta accadendo in Italia e da ultimo in Campania - sottolinea il Capogruppo di Orgoglio Lucano e vertice di Italia Viva in Basilicata, Mario Polese – è un segnale chiaro: quando si costruisce un soggetto politico serio, pragmatico e riformista, le energie migliori si uniscono spontaneamente. E anche la Basilicata sta dimostrando la stessa vitalità, con ingressi di qualità che rafforzano il nostro progetto».

Polese accoglie dunque con soddisfazione l’arrivo di Sarli: «Giuseppe è un amministratore giovane ma con un curriculum già denso di responsabilità e risultati. Le sue competenze sul bilancio, la sua visione legata alla green eco-

nomy e il suo radicamento nel mondo agricolo rappresentano un valore aggiunto enorme per Italia Viva. Siamo orgogliosi che abbia scelto di condividere il nostro percorso: persone preparate, serie e con senso delle istituzioni sono la colonna portante del riformismo che stiamo costruendo».

Da parte sua, Giuseppe Sarli spiega così la scelta di aderire a Italia Viva: «Ho deciso di entrare in Italia Viva perché ho riconosciuto un progetto politico lucido, concreto e profondamente ancorato ai territori. Nel consigliere Polese e nella squadra regionale con Orgoglio lucano oltre che nel lavoro dell’assessore Mongiello ho trovato un approccio amministrativo serio, una linea riformista netta e una squadra dove competenza e merito rappresentano davvero i criteri fondamentali dell’azione politica. Dopo gli anni di amministrazione e l’esperienza nell’Unione dei Comuni, sento il dovere di portare il mio contributo in un luogo politico capace di guardare al futuro della Basilicata con pragmatismo, innovazione e responsabilità».

A Pergola in territorio di Marsico Nuovo, è dedicato alla memoria di don Gerardo Marsico e mira a tutelare il territorio lucano

Centro di Monitoraggio Ambientale:

un nuovo strumento per la Protezione Civile

Un vero e proprio strumento di controllo capace di preservare le bellezze naturali del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano-Val d'Agri-Lagonegrese e di supportare tutte le attività del Gruppo Lucano. A caratterizzare l'edizione numero 17 del Raduno Nazionale del Gruppo Lucano, associazione di protezione civile presente in Basilicata, Campania e Calabria con circa 100 sedi e migliaia di volontari, iscritta dal Dipartimento Nazionale nell'elenco centrale delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile, è stata l'inaugurazione del Centro di monitoraggio ambientale del Parco e delle attività del Gruppo Lucano intitolato alla memoria di don Gerardo Marsico, scomparso tragicamente all'età di 81 anni nell'agosto del 2005 dopo essere stato investito da un'auto all'altezza di una piazzola di sosta lungo la Fondovalle dell'Agri, proprio mentre era di ritorno da una festa popolare a Pergola. Al taglio del nastro, oltre al presidente nazionale del Gruppo Lucano, Pierluigi Martoccia, al presidente del Parco dell'Appennino Lucano, Antonio Tisci e al sindaco di Marsico Nuovo, Massimo Macchia, era presente anche la sorella di don Marsico che ha ringraziato l'intera comunità per l'affetto e la vicinanza. Il Centro di monitoraggio ambientale del Parco e la sala operativa del Gruppo Lucano consentiranno di avere un doppio importante presidio a tutela del territorio, con un'attenzione particolare alla prevenzione de-

gli incendi boschivi e alla possibilità di coordinare al meglio ogni tipologia di intervento. Ad aprire la giornata, alla presenza di autorità militari, civili e religiose e di centinaia di volontari, un momento istituzionale nella tendostruttura allestita in piazza Giovanni Paolo II aperto dai saluti del sindaco Macchia che ha chiesto un minuto di raccoglimento in ricordo del giovane di Pergola, Gabriele Ventre, scomparso dopo un tragico incidente stradale nello scorso mese di ottobre (il Raduno era stato inizialmente programmato per sabato 18 ottobre e poi doverosamente rinviato in segno di cordoglio e vicinanza all'intera comunità di Marsico Nuovo). A seguire i saluti del senatore lucano Gianni Rosa, del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, del professor Salvatore Masi in rappresentanza dell'Unibas, del presidente dell'Anci Basilicata, Gerardo Larocca.

Subito dopo la relazione introduttiva del presidente nazionale del Gruppo Lucano, Pierluigi Martoccia che per prima cosa ha voluto ringraziare l'instacabile opera delle volontarie e dei volontari: «Il 2025 – ha detto – sarà un anno che il Gruppo Lucano ricorderà a lungo: un anno di straordinario impegno e di importanti novità. Oggi – ha proseguito Martoccia riferendosi al Centro di monitoraggio ambientale – non celebriamo solo un edificio, ma anche l'impegno, la visione, la capacità di trasformare un'idea in uno strumento concre-

to a servizio non solo delle comunità del Parco, ma che implementa il sistema di Protezione Civile nel suo complesso. Per il Gruppo Lucano questo non è un punto di arrivo, ma una tappa verso sfide più ambiziose. Guardiamo al futuro con l'obiettivo di dotarci di nuove attrezzature e tecnologie – dai droni ai sistemi avanzati di monitoraggio ambientale –per rafforzare ulteriormente la nostra capacità di tutela del territorio e di controllo ambientale».

A seguire gli interventi del presidente del Parco dell'Appennino Lucano, Antonio Tisci che ha ribadito l'importanza di un presidio come il centro di monitoraggio, del dirigente dell'ufficio di protezione civile della Regione Basilicata, Giovanni Di Bello che ha posto l'accento sull'importanza di avere una protezione civile tecnologicamente avanzata, del componente dell'Ufficio Volontariato del Dipartimento Nazionale, Gianpaolo Sorrentino che ha sottolineato di aver respirato a Pergola “aria di protezione civile” e del vicepresidente della Regione Basilicata, nonché assessore regionale con delega, tra le altre, alla protezione civile, Pasquale Pepe che ha annunciato nuovi importanti fondi a sostegno delle attività della Protezione civile.

Sarli e Polese

Il presidente Bardi accoglie con soddisfazione il riconoscimento del

Ministro

Giuli. Nicoletti: «La città può e deve essere un ponte tra popoli»

«Matera è pronta a diventare il “faro” del Mediterraneo»

MATERA. «Le parole del Ministro Giuli al Consiglio dei Ministri della Cultura UE sono arrivate qui, in Basilicata, chiare e risuonanti come un campanile a mezzogiorno. Sono parole che danno ossigeno e, soprattutto, mettono Matera dove deve stare: al centro di una visione che travalica i confini». Così il Presidente della Regione, Vito Bardi, commenta l’intervento del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, a Bruxelles.

«Ascoltare le sue parole sulla nostra città, non solo per il cinema e l’audiovisivo – settori in cui la Basilicata vuole e può crescere molto – ma in particolare su “Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026” – aggiunge Bardi- riempie di orgoglio e conferma che stiamo lavorando

nella direzione giusta».

«Matera, insieme a Tétouan, non è solo una location da cartolina o una memoria storica da tutelare. È un ponte vivo, un luogo dove la cultura si fa strumento di pace e di confronto, un “dialogo interculturale tra sponda nord e sud del Mediterraneo”, come giustamente ha evidenziato il Ministro. Questa iniziativa, dal “forte potenziale culturale e sociale”, è la dimostrazione che i grandi progetti non nascono per decreto – prosegue il Presidente – ma da un’identità forte e radicata. E l’identità di Matera e della Basilicata è intrinsecamente legata a questo mare, crocevia di popoli e idee».

«Voglio ringraziare il Ministro Giuli per aver dato slancio ad una proposta che accomuna Governo e Regione con tale passione e lu-

cidità. Il sostegno rafforzato per l’industria creativa e audiovisiva nel prossimo bilancio UE – sottolinea Bardi – è vitale per i nostri produttori, che sono custodi della pluralità culturale».

«La Basilicata è pronta. Matera è pronta. Lavoreremo a stretto contatto con il Ministero per trasformare questa visione europea in concretezza lucana, facendo di Matera il faro di cui il Mediterraneo ha bisogno. La cultura – conclude il Presidente – non è una spesa, ma l’investimento più lungimirante nel futuro del nostro Sud e di tutta l’Unione». Anche il sindaco di Matera, Antonio Nicoletti, accoglie con grande soddisfazione le parole del Ministro della Cultura Giuli «che ha voluto riconoscere la realtà di Matera come centro di una visione internazionale in virtù del ruolo di Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo che ricoprirà nel 2026».

«L’attenzione del Governo verso la nostra città – prosegue il sindaco – è un segnale importante: Matera può e deve essere un ponte tra popoli, un crocevia di progetti e innovazione, competenze e creatività. La nostra storia, la nostra identità e la l capacità di innovare di questo territorio ci rendono un luogo naturale per favorire incontro, cooperazione e sviluppo culturale. Siamo pronti a collaborare con tutte le istituzioni nazionali e internazionali –

TURSI Il cordoglio del presidente della Provincia di Matera per la scomparsa del maresciallo

Mancini: «Lomagistro era un esempio di dedizione e umanità»

Profondo dolore a Tursi per la morte del maresciallo Marco Lomagistro, 31 anni, originario di Laterza e comandante della Stazione dei Carabinieri. Il giovane militare è stato trovato senza vita sabato mattina all’interno della caserma.

I colleghi del Comando provinciale di Matera hanno avviato gli accertamenti necessari per chiarire le circostanze dell’accaduto, mantenendo il massimo riserbo e vicinanza alla famiglia e all’Arma.

La notizia ha scosso profondamente la comunità, dove Lomagistro era considerato un punto di riferimento per professionalità e umanità.Il Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, insieme al Consiglio provinciale, ha espresso «profondo cordoglio e sentita vicinanza» alla famiglia del maresciallo, ricordandolo come «un esempio di dedi-

zione e senso del dovere» e sottolineando come la notizia abbia «colpito duramente l’intera istituzione provinciale e la comunità, lasciando un vuoto incolmabile».

conclude Nicoletti – affinché Matera continui il suo percorso di crescita, rafforzando il suo ruolo nel Mediterraneo e nel mondo». «Matera è, da sempre, una città del dialogo, un crocevia naturale del Mediterraneo, capace di tenere insieme storia, spiritualità e relazioni tra popoli. Le parole del Ministro Giuli confermano una visione che riconosce a Matera il ruolo di piattaforma culturale e diplomatica tra le sponde nord e sud del mare comune. E non lo scopriamo oggi: questa vocazione è impressa nella storia della città e nel suo modo di stare al mondo». afferma invece Cosimo Latronico, assessore alla Salute, Politiche per la Persona e Pnrr della Regione Basilicata. «Il percorso verso Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026 – aggiunge Latronico – non è un progetto celebrativo, ma un’azione strategica che mette al centro cooperazione, scambi culturali, creatività e nuove opportunità per i nostri giovani e per le nostre comunità». «La Regione Basilicata – conclude Latronico – lavorerà con determinazione insieme al Governo, alle istituzioni europee e alla città di Matera per trasformare questa visione in un modello duraturo: un Mediterraneo che dialoga, coopera e cresce attraverso la cultura. Matera ha tutti gli elementi per essere protagonista di questa nuova stagione».

Il sindaco Mancini chiede maggiore attenzione al Governo e misure rafforzate

Assalto al bancomat di Pomarico: comunità in allerta

L’ennesimo assalto al bancomat ha destato particolare preoccupazione la comunità di Pomarico. L’esplosione, avvenuta tra venerdì e sabato, ha colpito lo sportello automatico della BPER, l’unico istituto bancario presente nel paese.

Si tratta del secondo episodio in pochi giorni: un altro ATM era stato fatto esplodere a Pescopagano la scorsa settimana. Un susseguirsi di colpi che creano un forte allarme in tutto il territorio. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, che hanno immediatamente avviato le indagini sotto il coordinamento del Comando provinciale di Matera.

Il sindaco di Pomarico, Francesco Mancini, che è anche presidente della Provincia di Matera, ha rivolto un appello al Governo, chiedendo maggiore attenzione e misure rafforzate per contrastare una criminalità sempre più aggressiva nelle aree interne.

Il mese delle luminarie e dei mercatini, ma anche delle difficoltà e delle piccole gioie quotidiane

Dicembre lucano: tra ironia e verità

DI D INO Q UARATINO

Oggi siamo entrati nell’ultimo mese dell’anno. Dicembre.

Il mese più ipocrita, lo sentiamo dire ogni anno, eppure ci caschiamo tutti. Dicembre è il mese in cui, magicamente, tutti diventano buoni, tutti sorridono, tutti si ricordano di esistere e di essere parte di una comunità. È il mese dei santi, del Natale, dell’ultimo dell’anno, delle feste, dei cenoni, dei regali obbligatori e dei buoni propositi che raramente sopravvivono oltre il 2 gennaio. Sembra che la bontà umana regni sovrana per tutti e trentuno i giorni.

una celebrazione sincera. File alle casse, auto parcheggiate dove capita, discussioni tra automobilisti nervosi, freddo pungente e quell’aria di festa che sembra più teatro che genuina celebrazione. Eppure, non tutto è teatro.

Ma chi vive davvero in Lucania sa che la realtà è leggermente diversa. Dicembre lucano ha un sapore unico, e a volte sorprendentemente ironico. Le città e i paesi si trasformano: luminarie spuntano ovunque come funghi dopo la pioggia, alberi artificiali che sembrano usciti da cataloghi di design più che dal cuore della comunità, mercatini improvvisati che cercano di imitare quelli delle capitali europee e profumo di vin brulé che tenta, inutilmente, di coprire odori più terreni: smog, sporcizia, foglie umide, un cane che abbaia in lontananza, e la solita coda di auto davanti alla farmacia. Il tutto mescolato al caos quotidiano: buche pericolose lungo le strade, scale mobili che funzionano a intermittenza come lampadine in crisi, parcheggi che più che posti di sosta sembrano percorsi ad ostacoli per acrobati improvvisati e una rotatoria che sembra progettata per mettere alla prova la pazienza dei più temerari.

Dicembre lucano è anche il mese dei mercatini. Piccoli artigiani che cercano di sopravvivere, famiglie che si affannano tra regali, cibo e cenoni, commercianti che sperano di recuperare almeno una parte della stagione, turisti occasionali che si fermano a curiosare, cittadini distratti che sembrano partecipare a una recita più che a

Dicembre lucano ha anche il suo fascino nascosto. Nei vicoli illuminati a sprazzi, tra bancarelle e profumo di dolci, si intravedono momenti autentici: un sorriso sincero, un gesto di gentilezza, un bambino che corre tra le luci senza curarsi del freddo, una nonna che regala un pezzo di torrone a un passante, un gruppo di ragazzi che condivide un panino improvvisato con chi non può permettersi un pasto caldo. Piccole verità che ricordano che, nonostante le contraddizioni, la vita continua, la comunità esiste e le persone possono ancora trovare gioia reale.

Poi c’è la bontà apparente. Politici locali che improvvisamente ricordano di esistere, inaugurazioni di luminarie, pacchi dono simbolici, eventi celebrativi. Ma sotto la superficie, la politica lucana resta quella di sempre: distante dai problemi reali dei cittadini, vicina a protocolli, consuetudini e poteri forti. Le promesse di dicembre hanno la durata delle luminarie: splendono per un momento e poi si spengono, lasciando dietro di sé la realtà quotidiana, fatta di buche, scale mobili rotte e parcheggi inesistenti. Dicembre lucano è anche contraddizione. Tra la voglia di festa e la dura realtà quotidiana, tra la generosità apparente e la routine che non si ferma, tra luci artificiali e strade reali. È un mese in cui si celebra la speranza, ma con gli occhi aperti. Gli abitanti sanno bene che le difficoltà restano: i parcheggi scarseggiano, il traffico impazzisce, il Natale è più un obbligo sociale che una gioia autentica. Eppure, tutti partecipano alla recita: lucani che sopportano le code, che trovano pa-

zienza in mezzo al caos, che provano a sorridere anche quando il panettone costa come un pasto per due persone, quando le strade principali sembrano ostacoli a ostacoli, quando il gelo invita a restare a casa e i negozianti contano ogni cliente come oro. E poi ci sono le case. Quelle che improvvisamente si trasformano in teatri di festa: addobbi, alberi, luci, candele profumate, ghirlande in equilibrio tra balconi e davanzali. Famiglie che si mostrano perfette, padri che cucinano, figli che aiutano, fratelli che si ricordano di esistere, nonni che raccontano storie come se fosse il primo Natale di sempre. Tutto concentrato in trenta giorni, perché novembre e gennaio tornano grigi, silenziosi e indifferenti, e la routine riprende il sopravvento.

Ed ecco il paradosso: dicembre è recita, sì, ma è anche il momento in cui i lucani ricordano la forza della comunità, la bellezza della famiglia e della condivisione. Il bello di dicembre lucano è che, nonostante tutto, qualcosa rimane autentico. Piccoli gesti di generosità, sorrisi spontanei, momenti di condivisione che non si possono programmare. Commercianti che resistono, aprono le loro attività con la speranza che dicembre salvi almeno un po’ della stagione; cittadini che si concedono un sorriso e una pausa dal cinismo quotidiano; amici che si ritrovano davanti a un caffè bollente in piazza, chiacchierando del più e del meno. In quei momenti, la Lucania mostra la sua vera faccia: resiliente, viva, capace di sor-

prendere.

E allora, quale è la vera faccia del dicembre lucano? È una commedia, un’opera teatrale in trenta atti quotidiani, dove tutti recitano una parte, ma c’è anche un filo sottile di verità.

La città, i cittadini, le famiglie, i commercianti, le piccole comunità: tutto vive, resiste, prova a sorridere. E se guardiamo con attenzione, tra ironia e sarcasmo, vediamo anche possibilità di miglioramento: la realtà lucana non è immutabile, è solo paziente e testarda.

Dicembre lucano è il mese delle luci, dei rumori, del caos e dei sorrisi forzati, ma anche della speranza, della bellezza e della comunità. È il mese che ci ricorda che, se vogliamo, anche nelle contraddizioni possiamo trovare au- tenticità. È il mese che ci invita a guardare oltre le luminarie, oltre le promesse, oltre i cenoni: a guardare la città e le persone, e a chiedersi cosa si potrebbe fare davvero, se solo si smettesse di recitare e si cominciasse a vivere con più coraggio. E allora, mentre dicembre ci avvolge con la sua ipocrisia luminosa e il suo consumismo obbligatorio, possiamo concederci un sorriso ironico e un pensiero positivo: sì, tutto è caotico, ipocrita e apparente, ma possiamo imparare da questo teatro, possiamo trovare momenti di autentica gioia, possiamo costruire piccole vittorie quotidiane. I lucani lo fanno ogni giorno, e dicembre lo ricorda con un po’ di luce in più, un po’ di calore e tanta, tanta ironia.

Dicembre lucano non è solo ipocrisia: è anche op-

portunità. Opportunità di riflettere, ridere, condividere, riconoscere ciò che funziona e ciò che deve cambiare. È il mese che ci dice che possiamo fare meglio, che la comunità esiste, che la bellezza è possibile anche tra diffi- coltà e contraddizioni. È il mese che ci insegna che il teatro della festa è reale solo se siamo capaci di parteciparvi con autenticità, ironia e uno sguardo critico.

E allora brindiamo a dicembre lucano: alle luminarie, ai mercatini, ai sorrisi veri e falsi, ai commercianti che resistono, alle famiglie che fingono, ai bambini che corrono liberi per le piazze gelide. Brindiamo alla bellezza nascosta tra le contraddizioni, alla resilienza, all’umorismo lucano. Dicembre ci mostra ciò che potrebbe essere, ci fa ridere, ci fa pensare, ci ricorda che, anche nella recita più artificiale, la vita vera continua.

E quando gennaio tornerà, con le sue luci spente, le strade silenziose e la routine ripristinata, ricordiamoci di dicembre: non come un momento di ipocrisia totale, ma come un invito a guardare la nostra città, la nostra comunità e noi stessi con occhi più aperti, più critici, più ironici…e, perché no, un po’ più speranzosi. Appuntamento al prossimo dicembre lucano, con nuove luminarie, nuovi mercatini, nuove contraddizioni, nuovi sorrisi e nuove occasioni di ironia.

Ma sempre con la stessa lezione: tra ipocrisia apparente e momenti autentici, la Lucania sa essere viva, resiliente e sorprendentemente vera.

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