Anno LIX - N. 3
Domenica, 27 marzo 2016
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PASQUA IN SICILIA
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INTERVISTA
“Poesie-Preghiere da san Francesco a oggi” antologia di M. P. Risa presentazione in Vaticano Nino De Maria
Pasqua
Periodico cattolico fondato da Orazio Vecchio
LIBRI
Ricche tradizioni e intensa religiosità nella Settimana Santa di città e piccoli centri Salvatore Tomarchio
dell’
Auguri di una Santa
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ZAFFERANA
Padre Nei, nuovo parroco al Santuario di Valverde “Dobbiamo essere accoglienti con tutti” Graziella De Maria
7
Don Gigi Licciardello da 40 anni parroco della chiesa Madre sicura guida spirituale Giuseppe Russo
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Intervista Il vescovo mons. Raspanti a tutto campo dalla Pasqua all’Anno del Giubileo e alla grave crisi dei migranti
Misericordia e miserie che umiliano l’uomo Il Papa dopo Bruxelles: “Convertire i cuori” Un appello per “unirsi nell’unanime condanna di questi crudeli abominii che stanno causando solo morte, terrore o orrore” e per “convertire i cuori di queste persone accecate dal fondamentalismo crudele”. A rivolgerlo “a tutte le persone di buona volontà”, nell’udienza di oggi, è stato il Papa, che prima di salutare i fedeli di lingua italiana, come fa sempre al termine dell’udienza, ha citato i tragici attentati di Bruxelles. “Con cuore addolorato – ha esordito Francesco davanti ai circa 20mila fedeli e pellegrini – ho seguito le tristi notizie degli attentati terroristici avvenuti ieri a Bruxelles, che hanno causato numerose vittime e feriti”. “Assicuro la mia preghiera e la mia vicinanza – ha proseguito il Papa – alla cara popolazione belga, a tutti i familiari delle vittime e a tutti i feriti. Rivolgo nuovamente un appello a tutte le persone di buona volontà per unirsi nell’unanime condanna di questi crudeli abomini che stanno causando solo morte, terrore o orrore”. “A tutti chiedo di perseverare nella preghiera e nel chiedere al Signore, in questa Settimana Santa – l’invito di Francesco -, di confortare i cuori afflitti e di convertire i cuori di queste persone accecate dal fondamentalismo crudele, per l’intercessione della Vergine Maria”. Dopo aver recitato l’“Ave Maria” con i fedeli, che hanno salutato le sue parole con un applauso, il Papa ha concluso: “ Adesso, in silenzio, preghiamo per i morti, per i feriti, per i familiari e per tutto il popolo belga “. Da parte sua, mons. Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, ha detto tra l’altro: “Il dolore e la rabbia degli attentati di Bruxelles non possono fermare la tutela e la protezione internazionale di chi è in fuga dalla guerra e dalla persecuzione. La sicurezza oggi non è a rischio per l’arrivo di persone che hanno visto le loro case e la loro vita distrutta da bombardamenti e da violenze, ma da un terrorismo irrazionale anche nato e cresciuto dentro le nostre città europee”. E ancora: “La nuova strage di Bruxelles non può diventare una ragione in più per innescare un percorso doppio di sofferenza per i migranti: costretti a lasciare il loro Paese, fermati e rifiutati ai confini dell’Europa”.
“Le opere di misericordia ci rivolgono verso l’umanità” La Pasqua e i riti della pietà popolare, l’Anno Santo della Misericordia e l’accoglienza dei migranti. Sono questi gli argomenti trattati a margine di un’intervista con il vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti, in cui non sono mancati i riferimenti alla realtà e all’apporto del Giubileo nella vita dei cristiani. “La misericordia ci fa ri-convergere lo sguardo sulle miserie dell’umanità” ha sostenuto il vescovo, parlando di una realtà spesso assopita davanti al dramma della povertà. I migranti, ha poi detto, “non sono i ladri del nostro futuro o un pericolo per la nostra sicurezza” perché “a mettere in discussione le nostre rendite siamo noi stessi che non mettiamo in campo politiche adeguate”. Intanto emergono i primi dati sull’accoglienza di richiedenti asilo e i rifugiati nelle diocesi: 25 mila sono gli accolti, 160 le diocesi su 220 che hanno risposto all’appello di Papa Francesco. E infine, a proposito dei riti della pietà popolari, assai frequenti durante la Settimana Santa: “Esprimono penitenza e affetto a Nostro Signore. Attenzione però a non svuotarli del loro significato. Lasciamoci spronare dal Crocifisso per la nostra salvezza”.
Domenico Strano (continua a pag. 2)
ANTIMAFIA In trentamila a Messina per la XXI Giornata delle vittime della mafia organizzata da “Libera”
Don Ciotti: “Guardare al Cielo senza distrarsi sulla terra” Sono stati circa trentamila i partecipanti alla XXI edizione della Giornata delle vittime della mafia tenutasi a Messina ieri, lunedì 21 marzo. Trentamila tra studenti, scolari, componenti di associazioni, famiglie, rappresentanti politici, magistrati e forze dell’ordine. Piazza Duomo si è riempita di bandiere e striscioni, in fondo alla piazza il gruppo Niscemi offriva frittelle, mentre ai piedi della scalinata quattro bambini disegnavano per terra: Bruno, Emma, Elena e Costanza (di 7 anni), con dei gessetti hanno scritto ‘’pace e libertà’’ sulle mattonelle. ‘’Disegno per terra perché non ho i fogli, e io voglio disegnare l’astronave della pace, perché
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La legge Finanziaria prevede la possibilità di destinare il 5 per mille della propria imposta sul reddito ad associazioni di volontariato, onlus, ricerca etc. Il 5‰, altra cosa dal già sperimentato 8 ‰, non determina nessuna variazione nell’ammontare dell’imposta. Anche l’Associazione Orazio Vecchio,nata soprattutto per curare La Voce dell’Jonio, è tra i soggetti beneficiari. Per destinare a noi il contributo basta compilare l’apposita scheda del 5‰ sul modello 730 o Unico: 1) Inserire i propri dati anagrafici e il codice fiscale; 2) Firmare nel riquadro indicato come Sostegno del Volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale.... (il primo a sinistra della scheda); 3) Indicare in quel riquadro il codice fiscale 90034160870 (come nell’esempio sopra)
quando vola in alto la vedono tutti’’ dice Bruno. La manifestazione è stata dedicata al ricordo delle vittime della mafia, ma soprattutto ai loro familiari: ‘’Siamo qui per voi - ha iniziato don Luigi Ciotti, fondatore dell’Associazione ‘Libera’ - siamo qui per stare vicino al vostro dolore, per condividerlo con voi e per alimentare la speranza. Siamo qui per rappresentare un’Italia che non si vuole rassegnare, ma che ha sete, ha bisogno di giustizia e che ricorda tutti coloro che sono morti per la democrazia’’. Michela Lovato (continua a pag.7) ACIREALE Partecipate le Giornate Fai di Primavera
Folla a Santa Venera al Pozzo
Com’era prevedibile, l’area archeologica di Santa Venera al Pozzo è stata il luogo più visitato sabato 19 e domenica 20 marzo, in occasione dell’apertura straordinaria per le Giornate Fai di Primavera. Nino De Maria (continua a pag. 7)