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Il successo dell’apprendimento cooperativo

Due valgono più di uno solo, poiché sono ben ricompensati della loro fatica. Poiché se l’uno cade, l’altro rialza il suo compagno. Ecclesiaste 4, 9

Qui docet discit. Seneca

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Per apprendimento cooperativo s’intende una modalità di ricezione che si basa sull’interazione del soggetto all’interno di un gruppo, sulla cooperazione e sul raggiungimento di un obiettivo comune. Gli usi pratici del Cooperative Learning hanno radici molto antiche che poi sono state appoggiate senza troppe remore anche da molti studiosi recenti soprattutto dell’area anglo-americana. Lo studio in gruppo, il rispetto dei ruoli, l’impegno comune finalizzato ad un obiettivo comune, quello dello svolgimento del compito, oltre ad avere dei successi maggiori dal punto di vista meramente scolastico, hanno anche frutti sociali come uno spiccato senso di altruismo, di condivisione e di interazione. È stato provato che un o studente che studia da solo per un esame ha risultati molto minori rispetto ad uno studente che spiega ad un suo compagno un concetto perché questo possa passare un esame. È un dato di fatto.

 In America e in Inghilterra il metodo del Cooperative Learning è molto diffuso e porta successi per tutti gli alunni, anche per quelli con maggiori difficoltà. L’apprendimento cooperativo, avendo come base la cooperazione, non si ferma davanti alla multi etnicità, anzi offre spunti sempre più sorprendenti. L’operatore e l’insegnante non devono però pretendere dei netti miglioramenti in tempi brevi: al metodo occorre pazienza, collaborazione da parte degli adulti e anche una precedente analisi delle possibili problematiche che potrebbero presentarsi durante il lavoro in gruppo. I fratelli Johnson, famosi teorici americani del metodo, sostengono che lavorare insieme per uno scopo comune sia un modo per valorizzare le singole competenze e per ottenere risultati migliori grazie al sentimento di competizione che viene però così visto in positivo. Loro, i Johnson, hanno imparato già la cooperazione in famiglia essendo figli di una famiglia povera composta da nove persone. I ragazzi di oggi hanno modo di cooperare molto tra i banchi di scuola e all’interno di strutture ludico-educative inserite in ambito sociale: due ambienti in cui il mutuo aiuto è fondamentale.

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