La Pulce nell'Orecchio - novembre 2010

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Lo scandalo dell'amianto in teatro, tra paure e silenzi É indubbiamente uno dei fatti più discussi degli ultimi mesi, pieno di ombre e di passaggi poco chiari. Ma la colpa di chi è?

Periodico di informazione, cultura e costume

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GIORN GRATU ALE ITO Giurna a bafë l la

Novembre 2010 - Anno IX - Numero Nove

Notizie quotidiane sul nostro nuovo sito

www.lapulceonline.it

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% CB-NO/ ALESSANDRIA n° 9 anno 2010

Politici arretrati: il web, questo sconosciuto

Trenitalia vs Arenaways Ritardi e pulizia: queste le lamentele tipiche dei pendolari, che sperano in un servizio migliore. ma Arenaways sarà all’altezza? A pag. 6

Serate hot con Ruby Ce le racconta un alessandrino che ha lavorato con lei a Genova, nella famosa discoteca Fellini. Foto e prime bugie della “rubacuori” di Arcore

VAFFANBAGNO

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Vita da disobbediente

I guardoni e le loro tane

Bloccano gli sfratti, organizzano cortei e manifestazioni studentesche. Ecco cosa c’è “dall’altra parte della barricata”. A pag. 16

Sono organizzati e sanno come fare per non essere visti. Guardano e nessuno li punisce. Ma a certe coppiette non dispiace... A pag. 4

Satira

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Consiglieri Comunali alle prese con internet. Pochi hanno un sito aggiornato.

Secondo il Sole 24 Ore ogni alessandrino che nasce ha già un debito di 26 euro. E la prima parola che dice è “Findomestic”.

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L’unica rubrica che recensisce i bagni pubblici

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Alluvione: 16 anni dopo 6 novembre 1994. Molti alessandrini hanno incominciato a contare i giorni da quella data epocale, quando il Tanaro devastò la città. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti (anche quelli che non ci sono più) ma si

parla ancora di messa in sicurezza. Per non dimenticare, ricordiamo la tragedia con le parole scritte su una piccola targa in via Volturno, ad oltre 2 metri di altezza, il livello dell’acqua di quel giorno.

GIOCHI E PASSATEMPI


2 NOVEMBRE 2010

News 24 ore su 24: www.lapulceonline.it

POLITICA

I politici alessandrini si sono fermati al fax Nell’era del digitale, i nostri comunicano ancora con i segnali di fumo

Non tutti forse sono ancora riusciti a comprendere le infinite possibilità che Internet offre Su internet il centrodestra regna. Questo è il dato che emerge dopo una rapida, ma accurata, ricerca sul web dei quaranta consiglieri comunali. Dalla A alla T, da Abonante a Tascheri, li abbiamo “googlati” tutti, scoprendo che i più presenti e attivi sul web sono i rappresentanti del Popolo della Libertà, bertà, ord della Lega Nord e de La Destra.. La sinistra alessandrina forse ama ancora tropo la politica “vecchio stampo”” per adeguarsi ai tempi moderni o è solo pigrizia? Nel 2010 su Internet non basta esserci, bisogna anche aggiornare eventuali siti, pagine, profili, blog, gruppi, perché

gine e nemmeno alla popolarità, soprattutto quella telematica. Nell’era te in cui nessuno, o quasi, parteciperebbe più ai tradizionali part com comizi elettorali, la rete è diventtata la nuova “piazza” nella e grazie alla quale è possibile discutere, parlare, confrontarsi, accumulare fan e, ovviamente, futuri elettori. Oltre alle tante possibilità che offre, visto che si parla di poo litica bisogna anche aggiungere lit che la l Rete è l’unico strumento in grado di mettere veramente in contatto diretto il cittadino con l’eletto, o il potenziale tale: già prima dei social network, l’email equivale, nè

Politici “offline” nel 2010? È possibile

avere un sito fermo al 2008, come Claudio Prigione (Gruppo Misto) o un dominio addirittura inutilizzato da dopo le ultime elezioni, come Mara Scagni, non giova all’imma-

più nè meno, ad un sms: immediato, veloce, diretto al destinatario, senza passare - si spera - tramite intermediari. Fondamentale anche il sito internet su cui poter lasciare

commenti, proposte e lamentele. Se poi c’è il forum, ben venga. L’importanza del web molti politici l’hanno già capita tempo fa: Piercarlo Fabbio, Sindaco di Alessandria dal 2007, aggiorna e segue settimanalmente il suo sito dal 2000. Le eccezioni comunque ci sono sempre e c’è anche chi, clamorosamente, per il mondo del web nemmeno esiste, se non grazie al nome e cognome inserito sul sito del Comune o in quello del partito: è il caso di Paolo Berta (PD), Giuseppe Bianchini (UDC), Mario Bocchio (Pdl), Antonio di Sette (Pdl), Stefano Foglino (Prima Alessandria), Pier Angelo Giacobone (PD), Maurizio Grassano (Gruppo Misto, ora in Parlamento), Walter Grassi (Pdl), Gloria Grillo

(Pdl), Giovanni Ivaldi (PD), Enrico Mazzoni (PD), Fedele Micò (Pdl), Ezio Sestini (SDI) e Pietro Tascheri (Pdl). Quattordici politici solo “dal vivo”, a cui si aggiungono quelli che

www.lapulceonline.it Puoi trovare la tua copia de La Pulce anche nei seguenti esercizi: EDICOLE:

BAR:

Piazzetta della Lega

Pancaffè, via Milano

Piazza Libertà

Bar Beppe, viale Milite Ignoto

Via di Vittorio

Bar Koela, spalto Gamondio

Via Bellini

Bottega del Caffè, piazza Marconi

Piazza Marconi

Bar Jolly, piazza Garibaldi

Via Maria Bensi

Nostress, via Ferrara

Via Bonardi

Cremeria della Piazza, piazza della Libertà

Via Venezia

ALTRI: Flormania, corso Acqui

Se vuoi essere in questo elenco, contattaci: info@lapulcenellorecchio.it

sono online esclusivamente tramite Facebook, attraverso il quale non si fa solo della politica, ma si parla con gli amici e si aggiungono anche le foto della vacanza al mare e in montagna o quelle in cui si accompagna la propria figlia all’altare, come ha fatto Vincenzo Demarte (Gruppo Misto, IdV); a parte Paolo Bellotti

(Gruppo Misto), la cui pagina di Facebook è silenziosamente vuota e annovera solo sei amici, gli altri consiglieri comunali utilizzano il più famoso dei social network quasi quotidianamente. In che modo, poi, è soggettivo: per Davide Buzzi Langhi (Lega Nord) è solo uno strumento effimero per fare il pr per i suoi due locali, Giuseppe Caridi (Pdl) fino a giugno lo usava per giocare a poker, poi il nulla, Carmine Passalacqua (Pdl) per organizzare gite a Racconigi e per postare link di stampo monarchico, e Roberto Sarti (Lega Nord) per far crescere le proprie piantine e allevare mucche e maiali su Farmville, forse con qualche ripensamento sul mestiere scelto? (È medico). Tra i quaranta consiglieri di Palazzo Rosso, però, non mancano alcuni virtuosi del web. Oltre al già citato Fabbio, che si aggiudica il “premio” di Primo Cittadino virtuale, c’è Giorgio Abonante (PD) che ha un suo sito, aggiornato, in cui commenta, critica e fa proposte per migliorare la città che aiuta ad amministrare. Maurizio Sciaudone segue personalmente le sorti della Cittadella suo suo sito (già citato nel numero scorso de La Pulce), Oreste Rossi, ormai fisso al Parlamento Europeo, di cui è deputato, è uno dei pochi le cui “Ultime Notizie” non risalgono a tempi immemori, ma a qualche giorno

fa. Merito suo o del suo staff, non importa: all’elettorato basta che il politico sia “sul pezzo”, sempre. V.T.

LA PULCE NELL’ORECCHIO Periodico registrato al Tribunale di Alessandria al n°631 del Registro Stampa il 13 novembre 2009

Direttore Responsabile Giordano Panaro Condirettore Paolo Allegrina Redazione Marco Baccari Fabio Buffa Valentina Frezzato Aldo Monta Vittoria Torriani Marco Vernazza Hanno collaborato: Simone Annaratone, Franca Ferraro, Valentina Ferraro, Massimo Giusio, Marcello Milanese, Emanuela Vignale Foto Lino Carter, Vittoria Torriani piazzetta Monserrato 6 15121 Alessandria info@lapulcenellorecchio.it www.lapulceonline.it Tel e fax 0131.481374 Editore Na.Va.Le Soc. Cooperativa di servizi p.iva 02233310065 Fondatore Cav. Bruno Ferraro piazzetta Monserrato 6 15121 Alessandria Tel e fax 0131.481374 Pubblicità Tel e fax: 0131.481374 pulce@lapulcenellorecchio.it Prezzo al modulo (50x53,75 mm): 30,00 € Grafica e impaginazione VOX Comunicazione info@voxcomunicazione.it Stampa SARNUB srl Industrie tipografiche Cavaglià (BI) La Pulce nell’Orecchio è stampata su carta riciclabile. Rispetta l’ambiente, non gettare il giornale per terra.


3 NOVEMBRE 2010

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POLITICA

Presenti e assenti in Provincia: ma è polemica su chi fa "magno"

BONADEO Ragazzi, facciamo l’appello: Angelini, Balduzzi, Barosini... Aula diligente, quella di Palazzo Ghilini. Pochi gli assenti tra i banchi, durante le “lezioni” nell’ultimo semestre. Non è la classe di una scuola di provincia, ma è proprio il Consiglio della Provincia di Alessandria, con 30 componenti. Andando a sfogliare le

presenze delle sedute da gennaio a fine giugno 2010 (13 sedute in totale) si può notare che 19 consiglieri non hanno mai saltato un appuntamento (Balduzzi, Barosini, Barrera, Bonafé, Cermelli, Demarte, Ferraris, Fornaro, Ghiglia, Guaschino, Ivaldi, Legnazzi, Maconi, Mazzoni, Ottria, Pettinati, Smacchia, Traversa, Vecchi). Anche nei primi dieci consigli del 2009, da luglio (con l’insediamento della nuova Giunta) a fine anno la percentuale dei presenti era molto alta. Ventuno consiglieri si sono sempre seduti puntualmente tra i banchi dell’Aula. Con il cambio di amministrazioni comunali e qualche incarico nuovo qua e là, una manciata di

consiglieri si sono persi qualche appuntamento con gli ordini del giorno. Con il 92% delle presenze (12 consigli su 13) si posizionano al 2° posto Angelini, Prete, Rossi, Scaglia e Visca. 85% per De Luca; 77% per Calvo, Riboldi e Sirchia; 62% di presenze sono del Sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio, che però è giustificato da altri impegni istituzionali. “L’alta percentuale dei partecipanti dimostra che il Consiglio Provinciale lavora compatto, pur nella difficoltà contingente e nonostante gli svariati impegni politico-amministrativi”, ha commentato il Presidente del Consiglio, Giovanni Barosini. “Un

In una classe di 30 “ragazzi”, 19 vanno nella colonna dei buoni. Il più “monello” è Paolo Bonadeo, presente solo quando è interessato, dice

elogio va a chi mantiene il patto di fiducia con gli elettori e partecipa attivamente alle assemblee”. Come ogni classe c’è il “monello”, quello che fa “magno” e non si presenta. Paolo Bonadeo ha solo il 38% di presenze. Il Vicesindaco ed Assessore del Comune di Alessandria non si scompone: “La presenza e l’assenza è una scelta politica, io vado quando è necessario”. Bonadeo – tra gli “anziani” del Consiglio, alla quarta esperienza – fa capire di presenziare solo quando lo ritiene interessante e che nel gruppo PdL ci sono validi rappresentanti. Come dire, si può fare politica anche fuori dal Palazzo. Non è una questione di impegni. Se una discussione è interessante, dice Bonadeo, il tempo si può trovare. Barosini, come rappresentante dell’assemblea, non raccoglie la provocazione: “La stragrande maggioranza dei Consiglieri partecipa attivamente. È anche una questione di rispetto delle istituzioni”. L.P.

Barosini: “Partecipare è una questione di rispetto”

Gianni Barosini Presidente del Consiglio Provinciale


4 NOVEMBRE 2010

La Pulce da leggere ogni giorno. Sempre gratis: www.lapulceonline.it

ATTUALITA’

Tesi di laurea sui guardoni: "invadenti e impuniti" Ad Alessandria ci sono addirittura “casette” per gli appostamenti. Alcune coppiette, però, lo sanno e “godono” facendosi guardare Chi si apparta in macchina con il proprio partner in un luogo pubblico rischia il carcere per atti osceni in luogo pubblico. E non importa si i vetri sono appannati o coperti dai fogli di giornale, come si faceva un tempo. La legge punisce la camporella, la “botta e via”, il raptus adolescenziale o la scappatella clandestina. Purtroppo, però, chi si diverte a guardare le coppiette intente ad effusioni ed acrobazie in auto, il guardone, se si limita ad osservare, non rischia nulla. Sono solo le coronarie dei due chiusi in auto ad essere messi a dura prova, appena si accorgono di non essere soli. Il fenomeno del cosiddetto

vouyeurismo è molto frequente ad Alessandria. E non stiamo parlando dei “disturbatori” che lampeggiano con i fari quando ci si trova in presenza di un’auto tra i cespugli. Stiamo parlando di veri e propri “professionisti” dell’appostamento, talmente tanto preparati, da aver costruito delle postazioni, baracche rudimentali dove nascondersi per vedere e non essere visti, o ripararsi dalle intemperie. Il laureando Luca Lavezzaro ci ha fatto pure una tesi, analizzando il fenomeno dal punto di vista criminologico. Il titolo è: “Quelli della notte. Il vouyerismo, profilo criminologico/ criminodinamico e mappatura del territorio

Messaggio pubblicitario

La nostra storia e la toponomastica La storia della città e’ fatta dagli uomini e dalle donne che l’hanno costruita dalle sue origini ai giorni nostri. Il modo che la città e i suoi abitanti hanno per ricordare coloro che con l’agore quotidiano sono stati protagonisti della sua storia e’ l’intitolazione di strade, piazze, teatri e monumenti in genere. La toponomastica per intenderci e’ il miglior sistema di cementare il ricordo e le opere di concittadini illustri. Purtroppo pero’ assistiamo frequentemente all’intitolazione di vie, piazze o manufatti a personalità anche importanti ma che con la storia cittadina non hanno nulla a che fare e invece vediamo sistematicamente ignorate personalità che si sono rese protagonista delle vicende locali nei più svariati campi, dall’arte, alla cultura, dallo sport, alla politica all’economia e altro ancora. Io personalmente sono stato autore di proposte di intitolazione a personalità non alessandrine, ma le mie proposte hanno riguardato principalmente personalità locali, e credo che questa sia la strada giusta per tramandare la nostra storia e le nostre tradizioni.. Le mie proposte hanno permesso di intitolare importanti vie o manufatti a Fausto Coppi, ai pittori Carra’, Morando, Cafassi e altri, a Francesca Calvo e Angelo Rossa. A breve vedremo anche intitolazioni legate ai nomi di importanti politici come Mirabelli, Provera e ad industriali come Camagna e Paglieri, fondatori di importanti realtà produttive che sono ancora oggi operative in città come il Calzaturificio Alexandria e la Paglieri Profumi. Ritengo importante ricordare chi siamo e da dove veniamo per capitava programmare meglio il mostro futuro. Fabrizio Priano Capogruppo PdL-FI in Consiglio Comunale

alessandrino” (relatore Prof. Giorgio D’Allio, docente di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Piemonte Orientale di Alessandria). “Il guardone è troppo spesso sottovalutato, non soltanto dagli addetti ai lavori ma dallo stesso legislatore italiano che non ha previsto, ancora, una forma di punibilità penale per chi pone in essere tale pratica rientrante nella categoria psichiatrica delle parafilie”. Lavezzaro ha raccolto materiale fotografico, informazioni e documentazioni dei luoghi e delle situazioni più a rischio ad Alessandria. Per caso scoprì dietro il Circolo “La Casetta”, dalle parti del Forte della Ferrovia - luogo storico in cui appartarsi in auto, e, occasionalmente di scambismo – un accampamento di guardoni, con tanto di baraccopoli, in cui appostarsi di giorno e di notte. Non è detto che le coppie in vena di effusioni en plen air siano all’oscuro di tutto. Una delle ipotesi è che addirittura qualcuno sia a conoscenza dell”attività” di queste persone – solitamente di una certa età – e che per trasgressione o stranezze sessuali, si divertano a sapere di essere guardati. Tra

le tante storie che si raccontano un po’ tra la leggenda metropolitana e la realtà c’è del guardone poco “discreto” che si è accucciato addirittura accanto alla portiera dell’auto prescelta, evidentemente per avere una visuale molto ravvicinata dell’azione in corso. Dopo un grande spavento iniziale per i due in macchina, il vouyeur si è beccato una sonora sportellata sul muso tale da farlo scappare a gambe levate. Si può anche ridere di questo episodio, ma Lavezzaro mette in guardia chi sottovaluta tale fenomeno: “Pietro Pacciani originariamente “nacque” come guardone, che ben presto passò all’atto dell’aggressione fisica, abbandonò il vouyerismo diventando serial killer efferato”. Ad Alessandria le forze dell’ordine sono al corrente delle baracche dei guardoni e probabilmente di certi personaggi dallo strano hobby fatto emergere in sede universitaria (sono stati informati anche dallo stesso Lavezzaro) e non pare si siano verificati recentemente episodi spiacevoli contro terzi. A.M.

Un alessandrino alla conquista dell’Himalaya

Giorno dopo giorno, passo dopo passo, Giorgio Pieri sta conquistando le vette dell’Himalaya, in Nepal. Alessandrino, alpinista pilota di elicotteri dei Vigili del Fuoco, ha deciso di cimentarsi in una lunga scalata “estrema” che per gli avventurieri no limits rappresenta forse il massimo che si possa fare. Pieri, collaboratore de La Pulce nell’orecchio, ha organizzato insieme ad un collega tutta Puoi seguire il viaggio di Giorgio su

la spedizione, con l’obiettivo di scalare la vetta dell’Island Peak e in seguito la cima Mera Peak, vette alte più di 6 mila metri. La moglie Piera lo aspetta impaziente e intanto aggiorna quotidianamente il diario di viaggio sul sito del marito (www.passodopopasso.eu) in base alle news che riesce ad inviare il marito, tra le mille difficoltà di comunicazione che si possono immaginare.

www.passodopopasso.eu


5 NOVEMBRE 2010

Mandaci foto o notizie, le vedrai pubblicate su: www.lapulceonline.it

ATTUALITA’

"Concorrenza sleale " in campo ADSL?

Nella guerra alle telecomunicazioni non ci sono solo i colossi come Telecom, Fastweb o Infostrada a contendersi il mercato della telefonia e di internet. Da qualche mese anche l’Ente Provincia di Alessandria si è affacciata sul mercato, contendendosi i clienti più difficili, quelli che le grandi aziende non riescono (o vogliono) raggiungere perché abitano in zone impervie o scomode. “Stella” è il nome del servizio di connettività fornito da società satellite, riconducibile all’Ente di Palazzo Ghilini, per ora. Dietro all’astro nascente della banda larga ci sono società a capitale interamente (o a

maggioranza) pubblici: ET SERCO, ET NETCO e, su tutte, Energia & Territorio, la società per azioni per il 97% di proprietà della Provincia. Nell’ottobre 2009, con bando di gara a cui hanno partecipato tre società alessandrine, entra nel business delle telecomunicazioni una cordata con all’interno BBBell e Kickoff (società del Sindaco di Borgoratto, Simone Bigotti). La mossa è servita a E&T per garantirsi un partner tecnico, potenzialmente affidabile. Da lì in avanti sono state installate le prime antenne (20 mila euro l’una)) e stipulati i primi contrattii di abbonamento, al grido dii “riduciamo il digital divide”. L’anomalia che un ente pubblico possa fare abbonamenti per connessioni web è presto (si fa per dire) superato. Il Decreto Bersani ni sulle tlc dà la possibilità agli enti pubblici di rimanere al massimo tre anni soci nel business della connettività. E così sarà. Il Presidente di Energia e Territorio, Guido Ratti, assicura che tra pochi mesi il 50% delle quote “pubbliche” ver-

ranno cedute a titolo oneroso (non si sa ancora a quanto) ai soci privati, via via fino a detenere una fetta inferiore al 20%. La graduale uscita di scena fa però storcere il naso all’Assoprovider, associazione di concorrenti a Stella, totalmente privati. Il presidente Dino Bortolotto mette in guardia da una possibile “concorrenza sleale” o “trattamento di favore” verso la società “amica” del governo provinciale. “Le condizioni di affitto delle antenne sono uguali per tutti”, dicono i tecnici di Stella, che si dimostrano da subito propensi con altri pe s a partnership p operatori per non moope nopolizzare il servin zio, tutto nel nome di una miglior copertura del territorio (l’adsl è tutta wi-fi). Sembra che già qualche operratore privato si sia messo in vendita a E&T. mes Infine però Ratti ammette che avere per tre anni (o comunque successivamente essere socio di minoranza) la Provincia a garanzia del servizio è un indubbio vantaggio di immagine. Lui, uomo di lungo corso

Banda larga: Stella ha già 200 abbonati

Orari di apertura e chiusura Anno 2010 Sabato, Domenica e Lunedì > Orario Continuato dalle ore 9,00 alle ore 19,00 Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì > Dalle ore 15,00 alle ore 19,00

www.marengomuseum.it

La Provincia nel business del wi-fi e le aziende private si lamentano del Pd, alla fine, aggiusta il tiro: “La politica non c’entra: ci sono sindaci di centrodestra che puntano sul servizio, altri di centrosinistra indifferenti se internet veloce non arriva in paese”. Sembra più un problema generazionale. Gli abbonati di Stella sono già duecento e le antenne (“solo su infrastrutture già esistenti”), dai castelli ovadesi all’hotel Diamante di Spinetta, continuano a salire al cielo. Nel

Guido Ratti Presidente di Energia e Territorio

business plan di Stella si segna ottimisticamente un piano di rientro in quattro anni. La Provincia sarà già fuori. L.P.


6 NOVEMBRE 2010

Una finestra sempre aperta sulla tua provincia: www.lapulceonline.it

ATTUALITA’

Trenitalia non teme la concorrenza, però... I pendolari si lamentano, ma Trenitalia dice: “E’ la Regione che non paga” I pendolari di Alessandria e Provincia sono tanti, anzi tantissimi. Coloro che quotidianamente, per motivi di lavoro o di studio, utilizzano il treno per spostarsi verso le grandi città, costituiscono un universo a parte che deve affrontare ogni volta imprevisti e sfide di tutti i tipi. E’ bastato intervistare una decina di persone, che per necessità sono costrette a scegliere il treno come mezzo di trasporto, per capire quanto le condizioni dell’intero sistema siano precarie. Le critiche nei confronti della puntualità, della pulizia, delle carrozze sono state aspre e pesanti. Impossibile,

Prezzo del biglietto dell’abbonamento

a questo punto, non estendere l’inchiesta anche alle altre voci legate al mondo ferroviario: alcune associazioni di pendolari e i principali sindacati a tutela dei lavoratori su rotaia hanno contribuito a dipingere un quadro complessivo preoccupante e negativo, in cui più volte si è sottolineato il fatto di “aver raschiato da tempo il fondo del barile”. Messa di fronte a questa mole di problemi, Trenitalia si è difesa incolpando la Regione, accusata di inadempienza e colpevole di non fornire in maniera congrua i contributi adeguati ai servizi richiesti. Per finire abbiamo voluto sentire anche l’opinione di Arenaways, la nuova compagnia privata di trasporti, entrata ufficialmente in servizio il 15 novembre, il cui ingresso sul mercato ha suscitato pareri positivi in molti pendolari.

o

Qualità del servizio e problematiche maggiori

La questione economica si è dimostrata uno dei pochissimi punti di forza di Trenitalia. Quasi la totalità dei pendolari ha evidenziato la “democraticità del prezzo”, grazie al quale il servizio è accessibile alla grande utenza. In più di un caso è stata ribadita la convenienza della rotaia nei confronti dell’automobile: apprezzamenti positivi ha avuto, in particolare, l’abbonamento Formula, che permette di avere una sola tessera per treno, autobus, tram e metropolitana nell’area di Torino.

Pessima e scadente: sono questi gli aggettivi con cui è stata descritta la qualità del servizio offerto, soprattutto durante il periodo invernale con la neve e il ghiaccio. Davvero pochi coloro che si sono dimostrati soddisfatti. Lo scenario è desolante: ciò che i pendolari chiedono a gran voce è maggior puntualità, più pulizia, più manutenzione delle carrozze e maggiore chiarezza d’informazione. La frequenza dei treni, soprattutto nelle tratte principali, invece, è buona: ci sono solo piccoli “buchi” negli orari, però nel

complesso quasi tutti hanno parlato di “linee ben servite” tra Torino e Genova, mentre i collegamenti con Milanoe Pavia (tratta tipica degli universitari) lasciano a desiderare.

Entrata sul mercato di Arenaways L’arrivo di una nuova compagnia ferroviaria che possa spezzare il monopolio di Trenitalia è stato accolto come un evento positivo. La maggioranza degli intervistati si è dimostrata interessata a prendere in considerazione i servizi offerti dall’azienda di Giuseppe Arena. C’è, insomma molta curiosità: al centro dei pensieri dei viaggiatori, però, rimane sempre il prezzo e la qualità del servizio. Solo se saranno realmente vantaggiosi ci potrà essere un passaggio di compagnia.

Il parere delle Associazioni dei pendolari Alfio Zorzan, Presidente dell’Associazione Pendolari dell’Acquese, si è detto preoccupato: “Si rischiano ulteriori tagli perché le linee sono sempre meno utilizzate a causa della mancanza di un servizio adeguato”. Forte apprensione soprattutto è rivolta alla linea Acqui-Genova e ai futuri lavori presso il nodo ferroviario di Sampierdarena che potrebbero portare disagi a circa 4 mila persone. Gli interventi inizieranno nel dicembre 2012 ma già entro il 2011 dovranno essere definiti i servizi alternativi: “Dobbiamo utilizzare al meglio il tempo rimasto per parlare, discutere e riflettere”. Nell’occhio del ciclone, poi, i soliti problemi: pulizia, impianti di climatizzazione e carrozze fatiscenti. “Spesso il materiale è così mal ridotto che non esce neanche dal deposito” afferma Zorzan, alle prese anche su un altro fronte, quello dei rimborsi. Da qualche tempo, infatti, i pendolari liguri non li hanno ottenuti: “Questi risarcimenti derivano da penali che la Liguria ha fatto pagare a Trenitalia per i continui disservizi”. Il Piemonte, invece, è rimasto volontariamente indifferente ed estraneo a tutto ciò. “Sulla stessa linea, i cittadini liguri hanno diritto al rimborso, quelli piemontesi no: è questo il paradosso” commenta Zorzan. A breve verranno intro-

dotti nuovi tagli e anche le tariffe aumenteranno: “Nè Trenitalia né la Regione sanno come gestire questa situazione”. Anche Roberto Governa, membro dell’Associazione Pendolari Novesi, ha definito la situazione “molto penalizzante per la drastica diminuzione dei treni e dei collegamenti”. Parecchie le fasce orarie scoperte, troppi tagli e la mancanza di volontà nell’instaurare un serio tavolo di trattativa. “Anni fa si svolgevano dibattiti prima dell’entrata in vigore degli orari ferroviari: era un modo per sentire le varie esigenze e concordare. Ora siamo di fronte a un muro di gomma: c’è uno scaricabarile continuo”.

Il parere dei Sindacati

però ci devono essere garanzie per i lavoratori”. Per Carlo Sterpone della Uil Trasporti “Trenitalia fa continue promesse, ma poi non le mantiene. I servizi non sono migliorati ma peggiorati e c’è un continuo tentativo di ostacolare l’entrata sul mercato di Arenaways”. In tutto questo, i sindacati non vengono presi in grande considerazione: denunce, minacce, decisioni e posizioni unilaterali sono nella norma. “Veniamo corteggiati solo quando sono previsti dei tagli – lamenta Sterpone - mentre quando avanziamo delle richieste per nuovi posti di lavoro, non veniamo ascoltati”. Il problema centrale è la mancanza di volontà nell’investire e nell’incentivare diversi settori ferroviari che vengono sottostimati. “Ci deve essere più chiarezza e più informazione con l’utenza e con i lavoratori: se Trenitalia ha interesse lo dica e si dia da fare, altrimenti lasci ad altri (Arenaways su tutti) l’iniziativa”. Valerio Farenga della Fit Cisl ha posto in evidenza una situazione di crisi profonda e prolungata: “Manca il lavoro, non ci sono operai e manovratori sufficienti”. Intavolare una trattativa con Trenitalia, quindi, diventa fondamentale: “Chiediamo di mantenere i livelli occupazionali correnti. C’è la possibilità che 450 lavoratori possano essere lasciati a casa”. Tutto questo andrebbe ovviamente ad incidere sulla qualità del servizio già precaria, con una manutenzione e pulizia sempre più scadenti. “Capiamo le richieste dei pendolari, ma i treni regionali sono finanziati dalla Regione, che li sceglie in base al proprio budget, come in una sorta di catalogo”. Creare nuovi posti di lavoro e migliorare le relazioni tra le parti: sono questi gli obiettivi del sindacato. “Il rinnovo del contratto di mobilità è ormai prossimo: sarà un utile punto di riferimento. Chiediamo però una collaborazione generale: Trenitalia deve evitare tagli senza logica, mentre i pendolari ci devono sostenere creando un’unica forza congiunta”.

C’è la possibilità che 450 lavoratori vengano lasciati a casa

I principali sindacati dei ferrovieri si sono dimostrati tutti uniti e solidali a tutela degli interessi e delle garanzie dei lavoratori. Daniele Coloris della Filt Cgil ha ribadito che “negli ultimi due anni il Basso Piemonte ha subito tagli e ridimensionamenti considerevoli”. La mancanza di treni e l’utilizzo di materiale troppo datato, ai limiti dell’efficienza minima, incidono profondamente sulla qualità del servizio offerto. Riguardo ai prezzi contenuti, il suo commento è emblematico: “Ri-

I sindacati: “Trenitalia fa promesse che non mantiene” spetto alle medie europee il prezzo è più basso, ma solo perchè le Regioni danno un contribuito: alla fine l’utenza ci rimette lo stesso, anche se crede di spendere poco”. Critico, poi, è il suo giudizio sulle scelte che Trenitalia ha intrapreso negli ultimi anni, con una campagna verso l’Alta Velocità che ha offuscato il traffico regionale e i pendolari. L’obiettivo primario del sindacato è quello di “ far riconsiderare la zona sud del Piemonte: se Trenitalia non è in grado di farlo, qualsiasi alternativa (anche Arenaways) è ben accetta,


7 NOVEMBRE 2010

Il modo migliore per essere informati: www.lapulceonline.it

La risposta di Trenitalia e di Arenaways Di fronte a tutte queste richieste, ai commenti pesanti e alle critiche rivolte, Trenitalia si è dimostrata solida e forte nel costruire la sua difesa, anche se le basi su cui poggia l’intero ragionamento sono indubbiamente discutibili. Marco Pasquetti dell’Ufficio Stampa di Trenitalia di Piemonte e Valle d’Aosta, ha ribadito più volte che “il trasporto pubblico locale è delegato come competenza alle Regioni. Dal 2007 c’è una continua inadempienza da parte del Piemonte nel versare i contributi adeguati”. Sull’entrata in servizio della compagnia rivale Arenaways, Pasquetti taglia corto: “Giuseppe Arena voleva iniziare il servizio il 6 settembre quando sapeva benissimo di essere in ritardo con i tempi per via delle carrozze non ancora omologate. Uno che racconta bu-

ATTUALITA’

Giuseppe Arena: “Vogliono fermarmi, ma non ci riusciranno” gie all’inizio, continuerà a farlo sempre”. Trenitalia, insomma, non teme i nuovi arrivati: “Non ci sarà alcuna concorrenza. Vogliono competere con noi proponendo pochi e costosissimi treni”. Per quel che riguarda le richieste dei pendolari di un maggior numero di treni, la sua risposta è fin troppo chiara: “Per aumentare i servizi le alternative sono solo due: o la Regione contribuisce in maniera congrua, o dobbiamo aumentare il prezzo del biglietto”. Insomma, ciò che Trenitalia chiede è un rinnovo del contratto di servizio con la Regione: “Abbiamo lavorato per tre anni in perdita - di-

chiara Pasquetti - E’ normale che se alcuni servizi non vengano pagati si possa arrivare anche alla soppressione”. Trenitalia, quindi, punta il dito contro la Regione, colpevole di pretendere treni in più e servizi di un certo livello, senza versare la parte di denaro che le spetta. Dall’Assessorato ai Trasporti fanno sapere che non essendoci un accordo definito, non ci sono neanche delle regole da far rispettare ed è impossibile stabilire l’ammontare dei versamenti. “Il contratto di servizio è scaduto da tre anni e la Giunta precedente non ha fatto niente per rinnovarlo. Se adesso ci ritroviamo in questa situazione lo dobbiamo a loro. Stiamo lavorando per un accordo e siamo ottimisti”. Alle accuse mosse da Trenitalia, l’Assessorato non vuole rispondere: “Non vogliamo polemiche. Se quelli di Trenitalia si lamentano avranno le loro ragioni, ma noi ci chiamiamo fuori dalla faccenda”. Tra le file di Arenaways, invece, regna l’ottimismo e l’entusiasmo. “Da parecchi mesi molti pendolari ci contattano per avere notizie e per

sostenerci” afferma Giuseppe Arena, Amministratore delegato della nuova società. Il tutto viene visto come uno stimolo ulteriore per superare le difficoltà e rafforzare gli obiettivi: “Pulizia, accessibilità e comodità saranno le nostre linee guida, nel massimo rispetto di chi viaggia tutti i giorni”. Non resta che vedere

se, dal 15 novembre (giorno in cui il servizio è partito), Arenaways possa veramente togliere a Trenitalia il monopolio dei trasporti su rotaia. Emblematica, in proposito la risposta di Arena: “Il sogno diventa realtà: diamo il via a un servizio che non ha eguali, né in Italia né in Europa”. S.A.


8 NOVEMBRE 2010

GIOVANI E WEB

L'orgoglio alessandrino più forte su Facebook Tanti i gruppi tematici sulla nostra città

industriale, labile memoria storica e soprattutto “una vita vissuta a stretto contatto con i propri concittadini” in cui ci sono pochi punti di ritrovo che polarizzano tutto il resto, rendendo gli stili di vita molto simili gli uni agli altri. “Ad Alessandria non c’è mai nulI posti più frequentati hanno la da fare”: un luogo comune che tutti una loro pagina su ormai così comune non è più. La Facebook: dai vari città grigia che riesce magicamenlocali e discoteche te a colorarsi con eventi, manife(Luna Rossa, Qba, stazioni, cutura e feste è una delle Ribaldo, Caffè degli più presenti e vive anche su Faceartisti, Zogra, 4 Bebook: basta scrivere “Alessandria” ars, Befed) ai luoghi in nel motore di ricerca per entrare in cui ci si ritrova con gli un mondo a parte, fatto di gruppi e amici per iniziare la sepagine web in cui la nostra città e i rata. Ottobelli e Conbipel (di paesi limitrofi sono dipinti nei modi piazza Garibaldi) hanno addirittura e nelle tinte più svariate. C’è chi due gruppi dedicati nei quali si esalama Alessandria, la considera ricca tano i pregi e le particolarità che indi storia, reperti e piena di eventi, seriscono ciascuna collocazione tra i vuole farla conoscere e promuoverluoghi più alla moda della “movida” la, soprattutto per il bene dei gioalessandrina. Non mancano però vani, considerati il punto di rifericoloro che vanno controcorrente, mento per il futuro. C’è addirittura quelli che vedono Alessandria solo un gruppo concepito per fungere come una città vuota e priva di dida forum, grazia la quale chiunque vertimento. Questi irriducibili (ma ha la posibilità di esprimere idee e ormai anacronistici) sono stanchi proposte per far sì che “la città sia a di spostarsi nei grandi centri urbani misura di cittadino e al passo con i per trascorrere serate diverse, più tempi”. Emerge, insomma, un forte emozionanti: per loro la nostra città orgoglio di essere alessandrini, di si merita molto di più e il nome rivendicare e salvaguardaguarda del gruppo che hanno creare le proprie tradizioni, oni, to suona come una decisa i propri luoghi fa-rivendicazione: “Anch’io miliari, la propria voglio un’Alessandria Alessandria storia. Ecco allora più divertente!”. Inè una delle che compaiono i somma, su Facebook, città più “divoratori” dei Alessandria appare presenti cannoli di Zoccola tutt’altro che tranquile dei baci di Gallila, monotona e noiosa. su Facebook na. Ecco che alcunii Al contrario si percepisottolineano l’utilizzo zzo sce un continuo pullulare e dell’espressione “abito in fermentare di pareri, opinioni, Alessandria”, nella quale la preposivisioni diverse, alcune somiglianti, zione “a” comunemente usata nelle altre in disaccordo. Emerge una realtre città per indicare espressioni altà nascosta e sorprendente, piena di stato in luogo (abitare a Torino, di vitalità e volontà di manifestare Milano, Genova) viene sostituita i propri pensieri e i propri punti di da “in”: una peculiarità che seconvista sui luoghi in cui siamo nati, do molti deve essere enfatizzata cresciuti, nei quali coltiviamo il noper “distinguersi da tutti gli altri”. stro lavoro, le nostre passioni, i noC’è chi è fiero di vivere al Cristo, stri affetti. Stesso discorso vale per famigerato quartiere cittadino, e i paesi limitrofi al capoluogo: molti, se ne vanta usando frasi da “Far infatti, sono i gruppi e le pagine deWest”. C’è addirittura chi paragona dicate a queste piccole realtà, nelle Alessandria a Springfield, la celequali s’intuisce una forte tendenza bre città dei Simpson, mettendo in al campanilismo, un’accesa rivalità comune tantissimi aspetti: medie tra centri confinanti e la voglia di didimensioni, tranquillità “disarmanstinguersi primeggiando sugli altri. te”, poco svago, tanto inquinamento Ecco che Mandrogne si vanta della

pizzeria “Al Campo”, o dei cinque dialetti diversi parlati dai compaesani, o dei celebri “rabaton”. Ecco che quelli di Litta Parodi creano un gruppo per riunire attraverso internet tutti i ragazzi cresciuti nella piazza del paese. Ci sono persino quelli che hanno creato un’alleanza della Fraschetta. per quanto riguarda Casalbagliano, invece, si sottolinea come solo lì si possano “prendere le ciliegie dall’albero di Tinelli”, e qualcuno aggiunge al malloppo persino i pomodori e le patate! Mentre quelli di Valle San Bartolomeo fanno sapere che amano il loro paese e ci descrivono i luoghi e le persone tipiche del posto: la piazza con la fontana, il panettiere, il campetto della chiesa, i gradini della Soms, la lattaia e le sue famigerate caramelle. Questi gruppi su Facebook creano un autentico caleidoscopio di colori, spazi, persone, caratteri, amicizie e rivalità. E’ un mosaico composto da tantissimi tasselli, ciascuno incastonato nell’altro. Prese singolarmente, queste pagine web possono lasciare perplessi, ma nel loro insieme formano un tutt’uno che ci caratterizza, ci fa sentire parte di un qualcosa che è molto di più di una città o di un paese. E’ come se un sentimento comune emergesse dalla monotonia, dalla noia, dal grigiore della nostra nebbia. Un sentimento che a volte presenta sfumature in conflitto tra loro, ma che, a ben guardare, sono tutte parti fondamentali ed imprescindibili del nostro vivere in Alessandria e dintorni. Sono tutti pezzi del nostro orgoglio alessandrino, del nostro essere un po’ tutti “mandrogni”. S.A.

Katia Alessandrina, fa la pr e crea serate che le somigliano. Conosciuta per la sua bellezza e per gli addominali scolpiti Uno scorpione fatto e finito. Ecco come si può descrivere una ragazza così. Adora la musica (ha da poco iniziato a suonicchiare musica anni ‘90), il mondo della notte e il fitness. Fa l’infermiera dei bimbi e segue le persone in sovrappeso in palestra. Chissà quante volte vi è capitato di imbattervi in lei... è Katia, punto. Nasce come ragazza immagine qualche tempo fa, ma è solo dopo aver fatto parte di agenzie del calibro di quella di Luca Casadei e Seven day (by Anselmo e Marco) a Milano, che trova una sua propria personalità. Una delle poche alessandrine così fuori zona, è riconosciuta nei locali più glam di Milano, Parma, Piacenza, Novara, Sondrio, Formentera, Svizzera e Toscana. Tutti la chiamano “la Katia Di Alessandria” o anche ”quella con gli addominali”. Sì perché del fitness ne fa una sua disciplina di vita. Ex atleta competitiva di body building, associa tonicità e femminilità e ne fa un suo status. Adora lo champagne, i gatti (so-

Arquata è Viva e naviga insieme a noi Non è il sito istituzionale del Comune, anche se sulla Home Page troviamo il saluto e la benedizione del Sindaco (“non vogliamo sostituirci, ma affiancarci”), ma una piattaforma multimediale per il paese di Arquata Scrivia. www.arquataviva.com è nato da poco e già si vuole far conoscere per l’intraprendenza e la voglia di proporsi ad un pubblico più giovane. Affiancato al blog c’è il canale di You Tube e la pagina su Facebook (più facile da raggiungere per i giovani), dedicati alle iniziative comunali e a pubblicizzare gli eventi futuri. Per rendere viva Arquata, appunto. “Il blog è una delle forme di partecipazione più immediata e diretta che la rete possa offrire.

Il paese rivive su Internet grazie al nuovo sito Sarà aperta a tutti, con la possibilità di lasciare commenti, ma anche di proporre nuovi argomenti di discussione”. L’augurio è che l’entusiasmo e l’attività del blog non si spenga dopo qualche mese, come capitato per iniziative paesane analoghe, in cui i volontari innamorati del proprio campanile si sono persi per strada ed hanno “abbandonato” la città virtuale.

www.arquataviva.com


9 NOVEMBRE 2010

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GIOVANI E WEB BAND ALESSANDRINE

Mike's Friends Punk www.myspace.com/punkmikesfriends Detto onestamente, la band di questo mese non è composta da alessandrini, né opera ad Alessandria, bensì a Vigevano (PV). Eppure c’è un filo conduttore tra noi e loro, un legame fatto di concerti tenutisi dalle nostre parti, nei locali culto che, seppur tecnicamente non in provincia di Alessandria, sono frequentatissimi dai mandrogni rock’n’roll. Si tratta dei Mike’s Friends Punk, sestetto del pavese che col suo new punk dissemina pogo e performances da elettro-shock per mezzo nord Italia. Spek (voce), Ale (basso e voce), Dima (chitarra e voce), Dema (chitarra), Fro (batteria) e Max (fonico fisso nel line up) nato nel 2005 dopo una serie di tribolazioni e salti di fiore in fiore tipici di chi, con la musica, non ha intenzione di mollare tanto facilmente. Qualcosa inizia a smuoversi nel 2007, quando Dima e Ale riescono, realizzando una specie di sogno, a dar vita ad un tributo alle Porno Riviste, i loro guru musicali. E non solo. Il punknelle sue centinaia di sfumature e diramazioni- è notoriamente soprattutto un modo di vedere la la creatività, la società, la vita. Tant’è che l’immersione nella “controcultura delle creste” spinge la band ad uscire dagli stretti confini delle cover e a darci dentro iniziando a comporre materiale proprio;

prattutto i suoi che si chiamano Crystal e Zorro banderas) e i bambini. Ama la sua super mamma e la creatività del mondo della notte. Dal 2004 collabora con Cool-Made e quindi ritorna ad Alessandria. Responsabile dell’animazione, riesce grazie a Santy (che lei chiama affettuosamente l’impresario) a dar sfogo alla sua camaleontica passione per la creazione di serate. Ha un motto: ”Tutti hanno dei limiti, io non ho limiti” e fa della caparbietà una virtù. O bianco o nero, non esistono mezze misure. Solo in mezzo alle persone in un locale qualunque riesce a trasmettere il bello della vita ed è per questo che se la incontrate, difficilmente riuscirete a dimenticarla. Perché lei è Katia. Punto.

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assoldano un nuovo cantante- Spek- e registrano un demo autoprodotto che comprende sei pezzi nuovi di zecca. (Nel frattempo “salta” anche il primo batterista, sostituito prontamente da Fro). Il 4 ottobre 2008 tornano alla ribalta e si esibiscono all’ Indipendent Festival di Breme (PV) dove fanno da supporto a Rappresaglia e Gerson, incendiando a suon di punk italiano quella che doveva essere una tranquilla serata autunnale di provincia. Nell’estate 2009 è invece la volta del Thunder Road di Codevilla, locale culto del rock della zona in fase di chiusura, dove i Mike’s Friends aprono lo show per le Porno Riviste; tempo qualche settimana, poi il gruppo gira il primo video ufficiale, “Birra”, in collaborazione con l’agenzia promozionale Musicaevento. Ma non si fermano qui: i Mike’s Friends Punk sono al momento alle prese con la registrazione del primo disco ufficiale- che dovrebbe uscire nei primi mesi del 2011-, e del quale si può avere un assaggio ascoltando il brano “Quei vecchi spot (Barilla)”, 4 minuti di musica che danno una bella strapazzata alla demagogia e al (falso) buonismo della pubblicità italiana. Insomma: punk. Molto punk. M.B.

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Mandateci le vostre foto con una copia de La Pulce! Le più originali potranno ricevere la t-shirt con la nostra mascotte: la pulce che salta. info@lapulcenellorecchio.it



11 NOVEMBRE 2010

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CULTURA LOCALE

Salviamo i nostri monumenti prima di pensare al futuro Chiesetta di Via Guasco Farà la fine della Domus dei gladiatori a Pompei? In quanto alessandrini, ancor prima di pensare ad una città futura sarebbe forse il caso di pensare a come salvare i monumenti e le opere del nostro passato come, ad esempio, l’antica chiesetta di via Guasco dedicata alla Beata Vergine Assunta. Sorta - recita una targa fatta apporre dall’Amministrazione Comunale - in relazione alle epidemie di peste, come testimonia un dipinto

con San Rocco e la Madonna. Ricostruita nel 1788-’90 dal conte Agosti, avvocato dei poveri, quello scampolo di Alessandria giace ormai transennato e abbandonato da tempo all’incuria delle generazioni che si sono succedute fino ad oggi. Certamente non sarà un’opera dal valore artstico eccelso, ma una città come la nostra, che non abbonda di ricordi da tramandare ai posteri, anche una modesta chiesetta del settecento edificata per ricordare l’epidemia di peste che falcidiò la popolazione alessandrina dell’epoca, potrebbe e dovrebbe godere di maggior rispetto da parte degli alessandrini di oggi. Come se non bastasse poi, quella chiesetta si trova proprio alle spalle della Curia Vescovile, per cui, presumo, risulterà difficile ignorarne la presenza e le disastrose condizioni. Sono troppe le testimonianze del nostro passato abbattute per la colpevole incuria e superficialità degli amministratori che si sono succeduti a Palazzo Rosso al punto che, tanto per citare soltanto quanto è finito sotto le ruspe nel dopo-guerra, al primo posto troviamo il teatro Viginia Marini, in puro stile Liberty, con relativo gazebo in ferro battuto, anch’esso Liberty, collocato nell’ampio giardino antistante il teatro stesso. Il tutto oggi sostituito da un manufatto in cemento armato che, in compenso, offre non poche preoccupazioni all’odierna Amministrazione. Gli anni sessanta-settanta sono stati testimoni di una furia distruttrice che non ha più avuto eguali nei decenni successivi, naturalmente escludendo l’infausto e recente abbattimento del ponte Cittadella. Le ruspe si

sono appropriate di buona parte del patrimonio artistico-culturale di Alessandria come testimonia anche l’abbattimento della fabbrica Borsalino e della sua ciminiera. Fortunatamente qualcosa si è comunque salvato, come gli uffici e l’ingresso storico della fabbrica oltre a qualche altro spazio particolare, attualmente sede dell’Università. Così come si è salvata, è il caso di dire”per un

pelo”, la restaurata “Taglieria del Pelo” opera di Gardella. La preoccupazione però, riguarda anche le opere in attesa di una destinazione futura. Presto sarà la volta della Caserma Valfrè, ma quello che preoccupa più di tutto, e di tutti, è il destino della Fortezza della Cittadella. Attualmente destinata ad ospitare ogni genere di manifestazione. Da tempo però, si stanno levando voci di dissenso ad un uso improprio di un luogo che ha vissuto momenti storici fra i più importanti degli ultimi duecento anni di storia italica.

Insomma, da alessandrino che ha vissuto buona parte della storia contemporanea della sua città, che ricorda ancora le macerie lasciate dai bombardamenti del ‘43, trovo incomprensibile che nell’anno di grazia 2010, si dia la priorità all’acquisto di centomila rose, con un esborso di mezzo milione di euro, nel contempo ignorando, e abbandonando al suo infausto destino, quella piccola ma significativa opera di cui parlavo all’inizio. Un’opera che ha l’ineguagliabile pregio di ricordare agli alessandrini un minuscolo, ma non meno importante frammento della loro storia. Non meno importante, ne sono

Un frammento di storia che va in frantumi certo, dei cassonetti dei rifiuti a scomparsa (costo circa 65mila euro a batteria), ma che a scomparsa non sono dal momento che rimangono in superfice molto più tempo di quanto non trascorrano nel sottosuolo, causa guasti o vandalismi vari. Per non parlare poi della improbabile fontana tricolore posta di fronte al Municipio, oppure ancora l’ingabbiamento del monumento a Urbano Rattazzi per cui si è riusciti a far risaltare, in modo negativo, anche se per la sua salvaguardia, il monumento in bronzo più discusso del Comune di Alessandria, naturalmente dopo quello, fortunatamente eliminato, che la fantasia popolare definì il “fallo” di piazza Marconi. Questo per sottolineare, qualora ce ne fosse la necessità, che non sono i denari che mancano a questa, così come alle precedenti amministrazioni, comunali, provinciali e nazionali (il crollo della Domus dei gladiatori a Pompei insegna) troppo spesso, infatti, mancano soltanto i denari per finanziare cose intelligenti e il recupero di quella chiesetta, mi sia consentito, è una di quelle.

I Grigi come non li avete mai letti Sfogliando il volume appena pubblicato, a cura di Ugo Boccassi e Anna Cavalli (I Grafismi Boccassi Editori), “La sostenibile certezza dell’essere “Grigi” prima del 1912”, non ci si può esimere dal porsi la domanda: “ma dove diavolo hano scovato, Ugo e Anna, tutte le notizie e le foto pubblicate?” Una certosina ricerca che solo un editore e la sua collaboratrice, entrambi appassionati e amanti della loro città, sotto tutti gli aspetti, storico-sportivi-letterari, avrebbero mai potuto scrivere e raccogliere in una pubblicazione così ricca di notizie e foto riguardanti la storia calcistica alessandrina dagli albori (1897) fino al 1920/21, anno in cui

si giocò il ventesimo campionato italiano di calcio. Mi sono sempre chiesto perché la squadra alessandrina avesse scelto il grigio come colore che la rappresentasse, ebbene, anche quasta curiosità viene soddisfatta (e non ve la svelo, diciamo che è un piccolo invito alla ricerca su questo testo di 559 pagine) così come altri mille particolari inediti. Diciamo che il tifoso (quello vero, intendiamoci!) avrà modo di soddisfare ogni sua più recondita curiosità sfogliando il testo che da oggi rappresenterà una vera e propria fonte di ricerca per chi tifa Grigi...e non solo.

Gli spiriti a Bassignana Fantasmi e mistero: il caso di “Villa Pastore” torna alla ribalta Si infittisce il mistero di Bassignana, cittadina a pochi chilometri da Valenza, dove ormai da tempo attira la curiosità dei cittadini (ed anche dei molti visitatori) la presenza sinistra, raccontata da numerose persone, di una serie di eventi a dir poco anomali che sono legati alla cosiddetta “Casa Pastore” (o “Villa Pastore”), situata in città, su un piccolo altipiano in via Zeno con due caseggiati oggi davvero in pessimo stato di conservazione. Già da diversi anni si conoscevano gli strani fenomeni che caratteriz-

mentre suonava il pianoforte, ed un operaio, qualche anno fa, durante i lavori di ristrutturazione. La lapide che ricordava la morte del bambino è ora sparita misteriosamente. Gli spiriti, secondo i sensitivi che hanno visitato la casa, non sono entità malvage, ma sono i piccoli fantasmi dei due bambini deceduti, vittime di un destino triste e di una presenza ostile alla fa-

zavano l’edificio, con apparizioni spiritiche notturn), scricchiolii, bicchieri rotti come per incanto, voci e grida notturne percepite anche nell’area limitrofa. Da alcuni mesi, cittadini della zona riferiscono nuovamente di suoni e rumori davvero atipici, provenienti dalla casa e dai campi circostanti, tanto da aver indotto il CERP, Centro Europeo di Ricerche sul Paranormale (per info e segnalazioni cerp.direzione@email.it o 333 4522224) ad effettuare alcuni sopralluoghi, che per ora non hanno però fatto registrare prove chiare dei fenomeni spiritici segnalati e testimoniati. Alla fine del XIX secolo, precisamente nel 1873, morì nella casa la piccola Elisa Pastore, di appena due anni, dopo una crisi di febbre migliare, una patologia che già all’epoca era però molto rara. Davanti al laghetto è sepolta la bambina. Altre morti inspiegabili avvennero successivamente: un altro bambino, di tredici anni, Giovanni, fratellino di Elisa (o secondo altre fonti cugino) perito nel 1883, esattamente dieci anni dopo Elisa, nel crollo di una delle due torrette

miglia. Sono tre, o forse addirittura quattro, le morti anomale avvenute nella villa. Nella zona, pare che in epoca tardo medievale fossero anche presenti i cerchi rituali delle cosiddette “masche”, figure assai care all’immaginario piemontese spesso confuse con streghe o fattucchiere (le circostanze sono tutt’altro che divertenti, se si pensa che, ad esempio, nella zona di Acqui e Spigno furono numerose, dal XIV al XVI secolo, le donne accusate di questi crimini a salire sui roghi). L’indagine del CERP e del nostro giornale continua. Segnalateci eventi, fatti e circostanze strane e misteriose della vostra zona, racconti riferiti, apparizioni, presunte infestazioni o accadimenti anomali. Approfondiremo, con l’aiuto degli esperti del CERP, ed anche con l’ausilio di mezzi scientifici appropriati. Non è importante crederci. Anzi, è bene diffidare ed essere scettici. Ma è bello lasciarsi affascinare e sedurre da piccoli e grandi misteri e godersi, in questo mondo così razionale e materialista, una suggestione in più. Massimo Giusio


12 NOVEMBRE 2010

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IL BORSINO DELLA PULCE

Come gli eventi dell'ultimo mese Tocca ai proprietari pulire Una nuova ordinanza del sindaco di Alessandria impone ai proprietari di negozi sfitti di provvedere alla pulizia dei locali e delle vetrine, oggetto di affissioni abusive o atti vandalici. Sono previste multe per i trasgressori. Visti i tanti locali vuoti, la Città dovrà risplendere... +13

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Arresto lampo Presa quasi subito la banda di rapinatori che aveva assaltato un laboratorio orafo a Valenza. La Polizia li ha arrestati mentre tornavano a Catania dopo il colpo. Pare che potessero contare sull’ospitalità di un valenzano. Erano armati fino ai denti. +23

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Acqua e Pompieri

Ragazza d’oro

Nessuno vuole la “Basile”

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Asta deserta per Argental, la società della Casa di Riposo “Basile”. L’asta pubblica è stata disertata. Probabilmente gli eventuali compratori aspetteranno un po’ che il prezzo scenda. E le polemiche sulla cessione, immancabilmente, saliranno. -32

Marengo cresce

Controlli antialcol Si sono intensificati nelle ultime settimane i controlli delle forze dell’ordine per prevenire le cosiddette “stragi del sabato sera”. Numerosi posti di blocco notturni verificano il grado alcolico del guidatore. Tra i giovani, causa multe e ritiri patenti, sta aumentando la sensibilità a bere meno. +11

Digitale terrestre

Alessandria valeva

Si sta via via procedendo al totale “switch off ” delle televisione analogica a favore del digitale terrestre. A sorridere, per ora, sono i venditori di decoder e TV. In varie parti della Provincia, non ultima Alessandria, i segnali vanno e vengono e i canali si riprogrammano di giorno in giorno. A volte si vede persino Rai 4, altre volte nemmeno il tg delle 20. -34

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L’amaro che fa bene

al 12.11.10

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Ragazza d’oro

Marengo cresce

Acqua e Pompieri

L’amaro che fa bene Borioli promosso

Posto più alto del podio per la ginnasta alessandrina Irina Adouchkina, 15 anni, dell’ASD Ginnastica Artistica Alexandria neo campionessa regionale. Tavola di volteggio e parallele sono la sua specialità. I sacrifici di tanto allenamento potrebbero risultare vani a causa di problemi societari.

La Provincia di Alessandria, responsabile del Museo Marengo, ha aderito alla “Fédération Européenne Des Cités Napoléoniennes”, in qualità di Vicepresidente e rappresentante degli enti italiani affiliati. La Federazione promuove scambi e incontri e favorisce il “turismo” delle rievocazioni.

L’AMAG ha acquistato mezza ex caserma dei Vigili del Fuoco di via Piave, ora dismessa e utilizzata in parte da associazioni e gruppi sociali. La Provincia incasserà un milione di euro e (si spera) verrà riqualificato un edificio che prima dell’acquisto (e ancora adesso) cadeva a pezzi.

Un gradevole digestivo di 30 gradi a base di alloro e altre erbe è stato creato per raccogliere fondi da destinare ad iniziative in favore degli animali abbandonati. “L’erba di Charlie” (dal nome della mascotte dell’Hospice Il Gelso di Alessandria) è stato creato da esperti enologi.

Il PD ha deciso di affidare il coordinamento provinciale ad un politico di lungo corso: Daniele Borioli, già assessore regionale e vicepresidente della Provincia. A lui il compito di organizzare il partito in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, sempre che non si vada a votare in primavera.


13 NOVEMBRE 2010

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IL BORSINO DELLA PULCE

hanno variato il valore della città +7

Case popolari agli italiani

Borioli promosso

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Politecnico addio

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Piervittorio Ciccaglioni (Lega Nord) è il nuovo presidente ATC Alessandria. Ha già promesso più case popolari ma anche più attenzione a chi vive in Italia da almeno dieci anni. +35

Più civich di notte

Nuova tangenziale

E’ stato intensificato il pattugliamento del territorio da parte della Polizia Municipale di Alessandria. Ci saranno più agenti in giro per il capoluogo anche nelle ore notturne. +33

Chi non salta Gelmini é Studenti in corteo per le strade di Alessandria, contro la Riforma Gelmini e proteste all’apertura dell’Anno Accademico dell’Università “Avogadro”. Gli studenti delle Superiori hanno manifestato anche contro le condizioni igieniche di certi istituti, mentre all’UPO lo stesso Rettore ha lanciato l’allarme per i pochi fondi a disposizione. -25

0

Sculture umane

Arena vs FFSS

Wlly Dorner ad Alessandria. L’artista di fama internazionale ha portato una “performance” di sculture umane per le vie del centro, tra lo stupore dei passanti ignari e il plauso degli appassionati d’arte. Ha usato vere e proprie “composizioni umane” appese ai muri, ai pali, nelle rastrelliere per biciclette, incastonate sul selciato, piantate agli angoli di strada. +20

+14 Processo ento inquinamento

Eco mostro addio?

Oggi vale

-19 Non fiori ma opere di bene

0

-6

1.047 -19

+14

Ad un mese dall’annuncio dell’abbattimento dell’ecomostro in piazza Santa Maria di Castello non è cambiato nulla nel paesaggio di Borgo Rovereto. La struttura – causa di annose polemiche e cause giudiziarie – è ancora in piedi e, nonostante proclami e accordi verbali, non si capisce quando potrà essere veramente buttato giù e riqualificata l’area. -21

-24

Arena vs FFSS

Nuova tangenziale Non fiori ma opere Inquinamento

Politecnico addio

Arenaways ha fatto partire i primi treni, ma Trenitalia continua a mettere i bastoni tra le... rotaie. Lo farebbe cercando cavilli burocratici ed impedendo una libera concorrenza. Arena è pronto a dare battaglia e continuare ad aggiungere tratte e idee per i suoi treni nuovi di zecca.

L’ultimo tratto della tangenziale di Alessandria, quella che si conclude di fronte al casello Alessandria Ovest, verrà aperta definitivamente entro l’anno. I lavori sono conclusi, c’è già la segnaletica, ma si attendono le ultime prove tecniche. Il ritardo è notevole: doveva essere pronta a maggio.

L’anno accademica del Politecnico di Alessandria si apre solo per gli iscritti dal secondo anno in su e per chi frequenta master. Nessuna nuova matricola, segno che si va verso la chiusura dell’università. Mancanza di fondi o voglia di accentrare tutto a Torino?

Non si placano le polemiche per i 500 mila euro spesi per acquistare rose e alberi. Sindacati ed associazioni, con 500 mila euro, avrebbero proposto altre idee: pasti caldi, aiuti alle famiglie e persino wi-fi in Città. fabbio difende la scelta verde, che forse non verrà apprezzata nemmeno in primavera.

Sono già un centinaio le persone che, secondo Medicina Democratica, avrebbero chiesto di costituirsi parte civile al processo contro i presunti responsabili dell’inquinamento a Spinetta Marengo. Intanto le multinazionali aumentano la produzione negli stabilimenti.


14 NOVEMBRE 2010

ATTUALITA’

A Teatro: misteri e silenzi Il TRA al centro della bufera sull’amianto Dopo il rinvenimento delle polveri, dirigenti e politici si rimbalzano la responsabilità. A soffrirne è la stagione teatrale L’ormai arcinoto “caso amianto” al Teatro Regionale Alessandrino è indubbiamente uno dei fatti più discussi degli ultimi mesi. Uno scandalo, certo, ma soprattutto un infausto evento pieno di ombre e di passaggi

poco chiari ai più, dove il continuo avvicendarsi di sviluppi, dichiarazioni ufficiali e non, dati scientifici e smentite, indiscrezioni ed ambiguità ha fatto sì che si tessesse attorno al fattaccio una rete di intricate trame, spesso oscure e incomprensibili. A quattro mesi

Tante domande senza risposta. Una certezza: lo “scaricabarile” dall’esplosione del caso sono ancora troppe le questioni in sospeso, troppe le contraddizioni. E al povero cittadino non è rimasto che stare a vedere, sapendo poco e capendo meno. Ma ricapitoliamo: tutto è cominciato intor-

amianto. Viene chiusa la sala grande, ma foyer e uffici restano aperti. Altro mistero: i lavori proseguono, il cantiere non viene chiuso e resterà in attività fino al 4 ottobre, giorno in cui finalmente si deci-

de di dare lo stop ai lavori. Peccato però che nel frattempo operai, dipendenti del teatro e spettatori (per un totale di circa 4000 persone) abbiano transitato ignari per i locali della struttura, per svariati giorni. Solo il giorno seguente, il 5 ottobre, il presidente Mancuso proferisce parola, e rassicura tutti dicendo di stare tranquilli, di non preoccuparsi, che il livello di tossicità è molto basso e che nessuno sta rischiando la pelle. Nel frattempo, mentre tutte le altre istituzioni tacciono, l’ASL AL istituisce una task force specializzata, che conferma la presenza di amianto. E finalmente viene decretato il divieto di utilizzo degli ambienti. Seguono rassicurazioni pubbliche , dichiarazioni per tranquillizzare dipendenti e cittadini, finché l’11 ottobre il caso approda per la prima volta a Palazzo Rosso. Ma ancora nes-

suna dichiarazione da parte del sindaco Piercarlo Fabbio (perché tanto silenzio? ). Nel frattempo, a tremare è anche la stessa stagione teatrale, il cui esordio viene trasferito presso altre sedi come il Teatro Sociale di Valenza. Ma il colpo di scena avviene il 15 ottobre: la seconda bonifica, per salvare il salvabile, viene di nuovo affidata alla Switch 1988, già rea di aver fallito la prima pulizia. Perché di nuovo loro? Secondo quale criterio? Il clima si arroventa, piovono polemiche, mentre il 19, tre membri dell’azienda vengono iscritti sul registro degli indagati. Lo spettacolo con Toni Servillo “Sconcerto”titolo a dir poco profetico-, in tabellone per il 23 ottobre, viene annullato. Il 22 ottobre si tiene una commissione consi-

(Dal 26 settembre, giorno de primi sospetti, al 4 ottobre, giorno dello stop ufficiale) Perché la bonifiche sono state affidate alla Switch 1988 senza alcuna gara d’appalto? E’ una coincidenza il fatto che uno dei membri del CdA del teatro sia stato sindaco di Castelletto d’Orba, località in cui risiede la succursale Switch? Come è possibile che- come dichiarato ufficialmente durante la commissione del 22 ottobre- il presidente Mancuso non ricordi chi era presente nel CdA, quando si affidò tutto alla Switch? Perché il sindaco definisce “indipendenti” i vertici del TRA quando è, per prassi, lui stesso a nominarli? Perché tutti questi tentennamenti, questi silenzi, queste contraddizioni? Perché rassicurare la cittadinanza se di fatto si sta chiudendo bottega- anche temporaneamente- a causa del pericolo amianto? L.P.

UFFICIO RECLAMI per segnalazioni: info@lapulcenellorecchio.it

Disposto a vendere un rene pur di campare Mi chiamo Esaurino Ortu, ho 60 anni ed abito ad Alessandria. Anche io ho il diritto di vivere. Mi trovo in condizioni disperate, sono vedovo e sono solo come un cane. Non ho più famiglia: quattro anni fa è morta mia moglie per un tumore al seno. Sono in grosse difficoltà economiche. I servizi sociali di Alessandria non fanno niente per aiutarmi a sopravvivere, fanno scaricabarile, dal presidente agli addetti: sembra quasi che ti obblighino a lasciarti morire dalla disperazio-

Immagine presa da alessandriainmovimento.info

no allo scorso 20 luglio, quando il Consiglio di Amministrazione del TRA si riunisce per discutere il piano di restauro dell’impianto di aerazione dell’edificio. L’assemblea decide di affidare i lavori di bonifica all’azienda genovese Switch 1988, con succursale a Castelletto d’Orba. E qui cala la prima ombra: come si scoprirà in seguito, le operazioni di pulizia finiscono direttamente in mano alla Switch senza alcuna gara d’appalto. Il 30 luglio il cantiere apre, ed iniziano i lavori. Passano alcune settimane e il 26 settembre gli operai scorgono strane polveri depositate un po’ ovunque, sulle poltrone, nelle crepe del muro, sul suolo. Il primo ottobre il presidente del TRA Elvira Mancuso segnala la faccenda all’ASL AL. E Il giorno seguente, durante il sopralluogo, si rileva la presenza di fibre preoccupanti. E’

gliare in Comune, dove volano fior di accuse nei confronti dei vertici del TRA e della Maggioranza, definiti colpevoli di aver affidato la bonifica alla Switch senza regolare gara d’appalto, per puro clientelismo, e di aver sminuito la gravità della situazione. Vengono chieste, senza successo, le dimissioni di Elvira Mancuso. Il 29 ottobre il primo cittadino rompe il silenzio e si lava da ogni responsabilità affermando che il TRA è un organo indipendente, privato. (Non era il Comune, in quanto Socio Fondatore, a nominare la presidenza del TRA?). L’ultimo aggiornamento risale allo scorso 3 novembre, quando in un’assemblea tra i Soci Fondatori viene liquidata definitivamente la Switch, e quella che doveva essere la seconda operazione di bonifica viene affidata ad una nuova azienda, tuttora sconosciuta alle cronache. Voi vedete, c’è qualcosa che non quadra. La vicenda sarà pur losca ed intricata, ma alla fine le domande sono semplici semplici: Perché si è aspettato tanto a chiudere i locali?

ne. Ogni volta che vado a chiedere aiuto la loro risposta è sempre la stessa: “Non possiamo”. Mi hanno spiegato perché negli anni della malattia di mia moglie mi era stato dato un aiuto economico di mille euro, serviti per comprare farmaci e cure. Allora mi ripetono. “Ci spiace, ma se prima non ci restituisce ciò che le abbiamo prestato non possiamo darle altro aiuto”. Se io avessi soldi ed un lavoro non andrei a chiedere loro aiuto. Sono stato sfrattato, l’inverno è alle porte e non

so che cosa sarà della mia vita. Entro il 5 gennaio 2011 dovrò lasciare la casa. Sarei persino disposto a vendere un rene se potesse servire. Vorrei solo avere un lavoro.

Amianto abbandonato Tra le vie Don Stornini e Pochettini sorge un’area fatiscente, triste “panorama” del quartiere Galimberti. Nell’area c’è una costruzione abbandonata, con vetrine infrante, rottami sparsi e erbacce, circondata da una cancellata

rugginosa. Pier Carlo Lava ci segnala che molto probabilmente le coperture dei tetti sono in amianto. L’edificio è circondato da palazzi, a pochi metri di distanza. “Queste famiglie sono consapevoli del rischio che corrono?”



16 NOVEMBRE 2010

Le notizie fresche on line: www.lapulceonline.it

ATTUALITA’

I ribelli della nuova "Resistenza" : "Diamo voce a chi non ce l'ha" Rivoluzionari si nasce, o si diventa? Beh, se il mondo è imperfetto - come del resto lo è - entrambe le cose. Abbiamo volentieri dimenticato gli ambienti istituzionali, le conferenze stampa, la politica, e siamo andati un po’ a vedere cosa c’è dall’altra parte della barricata, dove si trova la quella che potrebbe essere definita la nuova Resistenza, la rete sociale, il mondo dei dissidenti. Termini grossolani, certo, per indicare quella sempre più crescente fetta d’umanità che semplicemente non ne può più, e contesta

attivamente l’attuale sistema economico, politico e sociale scegliendo di disobbedirein maniera condivisibile o meno- alle fregnacce del Potere. E’ pura contestazione, certo, ma c’è anche solidarietà. Anzi, tutto gira intorno alla solidarietà, almeno nelle intenzioni: uguaglianza, diritti, pace sociale e libertà sono solo alcune delle parole cardine delle organizzazioni antiproibizioniste e multietniche con cui avremo a che fare questo mese. Claudio Sanita, ferroviere trentenne di Novi Ligure, ci chiarisce le idee e

ci racconta la vita dei Movimenti Sociali di Alessandria e del loro universo, avvalendosi anche della propria esperienza personale. Attivo dal 1997 (poi vedremo come e perché), Claudio fa parte del Laboratorio Sociale di via Piave 65 e del Centro Sociale Occupato “Crocevia”, via Casalcermelli niente numero civico. Sono queste le “roccaforti” autogestite attorno alle quali gravitano anche altri movimenti del sociale come la Polisportiva Antirazzista Uppercut, il Movimento per la Casa, gli Studenti in Movimento,

Allarme pensione

una scelta per il tuo futuro Grazie alla Riforma sulla Previdenza Complementare gli italiani possono ora decidere di destinare il loro TFR ad una forma di previdenza complementare. In più, è possibile integrare la propria posizione previdenziale con contributi aggiuntivi interamente deducibili dal reddito fino a 5.164,57 euro annui. Ulteriori incentivi fiscali sono previsti sia in fase di accumulo sia di erogazione della pensione.

La dott.ssa Isida Dervishi Intermediario di assicurazione è a completa disposizione per rispondere a tutte le domande sull’argomento e affiancare il cliente nella scelta più appropriata. Con l’occasione potrà altresì presentare soluzioni per ogni esigenza di risparmio, protezione dei beni famigliari, del patrimonio e di investimento.

l’Associazione Immigrati Senza Frontiere ed i Collettivi Universitari di Alessandria. Un network di persone che- oltre ad impegnarsi nel sociale a fianco degli “ultimi”- punta ad un disegno ben più ampio: quello dell’auto-governabilità dei popoli. E per raggiungere tale obiettivo, naturalmente, occorre partire dal basso, dal quotidiano, dal proprio territorio; si veda solo l’organizzazione del Crocevia o del Laboratorio Sociale, vere e proprie isole di indipendenza politica, finanziaria, istituzionale, dove si sbarca il lunario facendo colletta, raccogliendo fondi attraverso le cene di autofinanziamento (10 euro per mangiare, destinati alla cassa comune), e racimolando i (pochi) quattrini sborsati di tasca propria. Così facendo, viene da sé, i Movimenti ottengono una condizione di indipendenza slegata da ogni forma di controllo da parte di lobbies e organi comunali, provinciali, regiogionali, privati, o chicchessia. “E’ con n la libertà economica che si ottiene la libertà d’azione”, dichiara Sanita. Claudio è uno di quelli studenti che nel ‘97 parteciparono all’ondata di malcontento giovanile di fronte al finanziamento o della scuola privata voluta cosiddetdetta “riforma Berlinguer”, poi ha militato nella sezione di Rifondazione Comunista di Arquata Scrivia, svolgendone il ruolo di segretario per quasi due anni, mentre nel 2001 rifonda i Giovani Comunisti e partecipa alla mattanza del G8 di Genova. Dopodiché partecipa alla nascita dei “Disobbedienti” assieme ai collettivi di Casale Monferrato, Novi Ligure ed il movimento studentesco di Alessandria. Nel 2002, durante l’amministrazione di Mara Scagni, occupa i locali del Crocevia... Ma nel settembre 2009 il sindaco Piercarlo Fabbio ne impone lo sgombero. Seguono proteste, presìdi, una massiccia raccolta firme, finché Palazzo Rosso non si trova costretto a negoziare e ad affidare l’edificio ai ragazzi per un affitto annuale di 150 euro. “ Per noi, l’aver ottenuto un ambiente, uno spazio fisico non è la

fine delle fatiche”, spiega Claudio, “i muri non sono un fine, ma un mezzo. E’ lì che nascono le idee, le proposte, è lì che decidiamo il da farsi”. In effetti, basta farsi un giro al Crocevia o al Laboratorio sociale per capire che sono luoghi altamente frequentati, e curati: le stanze sono pulite, i servizi igienici impeccabili e i frigoriferi sono forniti di cibi e bevande- niente ratti che si aggirano famelici quindi, niente cumuli di spazzatura, e niente pozze d’urina agli angoli come si potrebbe pensare (spesso a ragione) quando si parla di centri sociali. Il Crocevia, per esempio, frequentato prevalentemente la sera dopo il lavoro, la scuola o l’università, vede nel suo organico una cinquantina di persone occupate regolarmente (senza guadagnarci una lira) nella manutenzione, nella gestione e nell’organizzazione di eventi. “Non siamo rivoluzionari, ma ribelli”, commenta Claudio, “e tra le due cose c’è una bella differenza: i primi ambiscono a rovesciare la poltrona del potente di turno e prenderne il posto, mentre i secondi vogliono semplicemente segare le gambe di quella poltrona, e lasciarla vuota”. E prosegue: “Staremo sempre ‘in basso a sinistra’, perché crediamo che i veri cambiamenti possano venire solo dal basso, dal sottosuolo della società. Non andiamo a votare, né aspiriamo al potere. Il nostro obiettivo è dare voce a chi non ce l’ha e sensibilizzare il Potere di fronte ai problemi della comune cittadinanza”. E di carne al fuoco ce n’è eccome: i Movimenti Sociali sono attualmente impegnati nel contrastare la privatizzazione dell’ATM alessandrina attraverso manifestazioni, scioperi e liste civiche. Senza parlare poi della Rete per la Casa-sacrosanta, per carità- ma anche protagonista di “scivoloni” e misfatti avvenuti alcuni mesi fa da queste parti (si veda, per esempio, tutto il caos scatenato a Spinetta Marengo quando in 30 si barricarono all’interno di un appartamento privato per protestare contro gli sfratti). “In 10 anni di attività mi sono beccato 7 denunce, e anche una condanna per resistenza a pubblico ufficiale in occasione della manifestazione che organizzammo nel 2003 contro la guerra in Iraq, quando dipingemmo di rosso le pareti esterne della banca San Paolo, noto finanziatore delle operazioni militari”. Già, nella vita p del dissidente - o meglio, del ribelle - c’è inclusa una dose non bell indifferente di querele, proin cedimenti giudiziari e , ogni tanto, qualche manganellata...ma qualcuno dovrà pur stare in prima fila per cambiare questo dannato mondo, no? Ma cosa accadrebbe se un M giorno tutti si convertissero alla gior rivolta e le masse si risvegliassero? “Capiremmo innanzitutto che finora ci hanno fregati”, risponde Claudio,” Crediamo di essere liberi solo perché andiamo a votare, ma- come ben potete constatare- una volta eletti i politici sono liberi di far tutto ciò che vogliono, senza più interpellare la cittadinanza, senza dover fondamentalmente rendere conto a nessuno”. Vi viene in mente qualcuno? Certo, si potrebbero fare un sacco di nomi e cognomi, e discuterne, ma per ora ci fermiamo qui.

Vivono in “isole di indipendenza politica”

Chiedi informazioni a:

Dott.ssa

Isida Dervishi

Senior account

Cell. 349 1006552 Tel. 0142 71092 isidadervishi@atserviziassicurativi.it issider@yahoo.it

M.B.


17 NOVEMBRE 2010

Cronaca, politica, gossip, foto e video: www.lapulceonline.it

MODA

Ma cosa ti sei messo?! Tutto quello che avete sempre pensato dei personaggi alessandrini e non avete mai osato dire

Santa Ulandi, potrettrice del buon gusto e dello stile, aiuta i nostri politici a vestirsi con classe e dignità. Amen!

“Si, hai ragione. In fondo questa industria multimiliardaria gira intorno a questo, alla bellezza interiore.”

di Miranda Priestly, ““perfi perfida” direttrice della rivista di moda Runway

S

Sabato 2 ottobre, presso il nuovo Centro Espositivo Expo di Valenza, è stata inaugurata la 33° edizione di Valenza Gioielli. Madrina d’eccezione della fiera orafa è stata la top model e attrice Eva Riccobono che, ovviamente, spiccava per bellezza, classe e stile. Molto elegante

il suo abito “da cerimonia” nero e grigio, decisamente importanti e prestigiosi gli accessori.

Tra gli esponenti politici presenti segnaliamo il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, il Sindaco della città di Valenza Sergio Cassano, il Consigliere Regionale Marco Botta e il Presidente del Consiglio Comunale di Valenza Luca Rossi. Curioso

Altra presenza femminile di rilievo Manuela Repetti, deputata di origine novese, nonché compagna del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi. La parlamentare ha

notare come tutti loro indossino orribili cravatte con la stessa fantasia a pois, a cambiare è solo il colore che varia dal giallo canarino al lilla. Pura coincidenza dovuta al comune cattivo gusto o il centrodestra piemontese ha acquistato uno stock di queste cravatte???

CONCORSO NAZIONALE MISTER

IL + BELLO D ITALIA sfoggiato una giacca casual antracite, una gonna grigio chiaro e una borsa Louis Vuitton. Unico dettaglio discutibile il cinturone piuttosto impegnativo e pacchiano.

CONCORSO NAZIONALE

PRIX

MISS GRAND

All’evento era presente anche Daniele Borioli, eletto Segretario Provinciale del Partito Democratico p o c h i giorni fa, che indossava un paio di pantaloni color rosso mat-

Per commenti scrivete a: m.priestly@lapulcenellorecchio.it

Bar Simply Spalto Borgoglio, 62

ALESSANDRIA

dei concorsi nazionali Il più bello d’Italia e Miss Grand Prix sezione Alessandria Per informazioni

Tel. 349 6682570 - Leo pulce@lapulcenellorecchio.it

tone, assolutamente improbabili e per nulla coordinati con la giacca nera.

apertura

Sono aperte le preselezioni

> Dal lunedì al venerdì 6,00 - 20,00 > Sabato 6,00 - 14,00 > Domenica chiuso


18 NOVEMBRE 2010

IL MORSO DELLA PULCE

VAFFANBAGNO

Prendetevela pure... ma sul ridere!

Avete mai pensato di scegliere il locale, il negozio o il bar in cui andare in base alla pulizia dei servizi? Vaffanbagno è la rubrica che fa per voi: ogni mese verranno giudicate alcune toilette visitate (e fotografate) da La Pulce. Aspettiamo anche le vostre recensioni! Poche righe di descrizione, corredate da una o due foto, e alcuni giudizi. Facile come ...tirare l’acqua! info@lapulcenellorecchio.it

Freddure alessandrine

Bio Bar Via Marengo, Alessandria Ottobre 2010 Elegante, colorato, pulito. E con qualche tocco di stile che non guasta mai. Non possiamo dire nulla di male di questo bagno, che ben si accompagna allo stile del locale, molto di tendenza e con un tocco di design.

Carta igienica: sì Sapone lavamani: sì Salviette: sì Asciugamani: sì Pulizia: buona Valore aggiunto? Specchio luminoso per incipriarsi il naso Non va: water alto, odiato dalle donne

Secondo il Sole 24 Ore ogni alessandrino che nasce ha già un debito di 26 euro. E la prima parola che dice è “Findomestic”. Secondo il Sole 24 Ore per l’amministrazione alessandrina la tassa sui rifiuti sarebbe un business. Pensavamo fosse un furto.

Arenaways Alessandria Novembre 2010

Con la privatizzazione l’ATM sarà più competitiva. Gli autobus percorreranno Corso Acqui-Via Vochieri in soli quattro minuti e trenta. L’UDC di Alessandria ha una nuova sede. Ma non si sa ancora dove sia, visto che non sanno mai dove stare.

Non avremmo mai pensato di poter scrivere bene di un bagno sul treno, ma... è successo. Grazie ad Arenaways, la nuova compagnia su rotaie. Sarà perché è nuovo, ma il bagno è pulito, lucidissimo e con ogni tipo di comfort. È anche abbastanza grande, a differenza della misura standard dei bagni sui treni che siamo abituati a prendere.

Dieci studenti alessandrini si sono recati al campus sulla legalità. Si è riso tanto. La leggenda narra che San Baudolino parlasse alle oche. Infatti era sempre a Milano davanti all’Hollywood.

Carta igienica: sì Sapone lavamani: sì Salviette: sì Asciugamani: sì, elettrico con lame di calore Pulizia: perfetta

San Baudolino aveva il dono della profezia. Per questo motivo lavorò per dieci anni alla Snai.

Valore aggiunto? Quando si tira lo sciacquone, sullo schermo appare la cascata del Toce Non va: il water era ancora incellophanato

San Baudolino morì nel 740. Infatti non riuscì a pagare le tasse. “Scambiare una vignetta sulla riforma Gelmini per una cosa personale... o sei la Gelmini in persona o non hai il senso dell’umorismo.” Ad inizio 2011 ad Alessandria partirà un nuovo progetto per proteggere i minori. Diventeranno tutti nipoti di Mubarak.

Bar Moderno Piazzetta della Lega, Alessandria Novembre 2010

Fabu

Se non vi prendete il tetano durante il tragitto e riuscite ad arrivare sani e salvi siete già fortunati. Approntato in un cortile esterno, il bagno è sviluppato tutto in altezza. Turca, lavandino minuscolo, catenella dello sciacquone che rimane in mano non sono niente in confronto alla sporcizia e alla quasi alluvione in cui vi troverete a bisogni espletati.

e L’Intelligence americana avrebbe elaborato un metodo per mettere allo scoperto Osama Bin Laden: costringerlo a fare la tessera del tifoso.

Carta igienica: appoggiata al muro (se avete il coraggio...) Sapone lavamani: sì, verde Salviette: usate la carta igienica Asciugamani: no Pulizia: scarsa

Il PD alessandrino non sa che metodo usare per eleggere i propri vertici. Probabilmente verrà adottato l’Ogino-Knaus. Sull’inquinamento d’amianto del teatro ci si chiede chi paga. Probabilmente faranno alla romana.

Valore aggiunto? È in un luogo appartato, lontano da occhi e orecchie indiscrete Non va: in inverno vi si gelano le chiappe

na Già pronta la versione alessandrina del “Bunga Bunga”. E’ il “Ciapa Ciapa”. veAi tempi del liceo Umberto Eco scriveva le farse. In assenza di gnocca bisognava pur far passare il tempo.

Buono stato

Medio stato

Cattivo stato


La dura sfida con le banche, una sfida vincibile… Parola di JD GROUP… Sei proprio sicuro della correttezza della tua banca?

Con JD Group torna l’equità Il rapporto con le banche, un tema scottante per molti italiani, continuamente alle prese con la tracotanza di chi ha l’atteggiamento del “più forte”… o meglio AVEVA! Oggi è finalmente possibile confrontarsi ad armi pari e soprattutto… vincere…. JD Group insegna! Banche… ecco una parola che da sempre spaventa più di un italiano. Ancora di salvezza, o molto più spesso spada di Damocle per tanti, volenti o nolenti ci troviamo quotidianamente a confrontarci con questa realtà, quotidianamente a destreggiarci dinanzi alle pratiche che da sempre caratterizzano l’Istituto Bancario. Storia di tanti quindi, operai, dipendenti, imprenditori, diversamente coinvolti sì, ma in egual modo esposti, in una quanto mai “democratica” politica di sfruttamento e abuso, di coatta imposizione e prepotenza. Ritiro fidi, affidamenti negati, sono solo alcune dei mezzi di “terrore” utilizzati dalle banche, redini forti per tenere sotto scacco clienti, risparmiatori, investitori. Tremendo?!?! Certamente, ma questo è il minore dei mali… c’è di peggio, molto molto di peggio. Un peggio che si materializza in una pratica ben più gravosa: la sottrazione indebita. Ebbene sì, la maggior parte delle banche non rispettano la legge 108/96. L’esposizione è collettiva per questo fenomeno, da sempre “segreto” ben poco segreto, conosciuto

ma purtroppo per anni inevitabile. Usura, anatocismo, commissioni di massimo scoperto, spese non dovute, termini tecnici per definire il medesimo concetto, per “giustificare” qualcosa che di giustificabile ha ben poco. Questi abusi hanno rappresentato per molti la classica goccia che fa traboccare il vaso, ed è proprio da questa goccia che è nata JD Group, dalla volontà forte di creare una realtà che mancava, un saldo sostegno per i cittadini, capace di controbattere colpo su colpo queste pratiche, applicate indiscriminatamente dalle banche. Caparbietà, un pizzico di incoscienza e vasta preparazione, ecco la ricetta JD Group, “cucinata” con sapienza ed estrema professionalità, al fine di rendere possibile ciò che fino a ieri era per tutti impossibile, dare voce e opportunità di farsi sentire anche a coloro che voce non hanno. Il progetto JD Group nasce direttamente dalla volontà di un gruppo di imprenditori, capaci di unire e formare un team di professionisti, legali e finanziari, focalizzati nel diritto e nelle discipline bancarie, così da

dare certezze e soluzioni specifiche a chi si trovi in difficoltà. JD Group non inventa niente, segue e applica soltanto i dettami della legge, che sancisce ormai da tempo l’inammissibilità di queste pratiche bancarie. Il team JD Group è infatti in grado di analizzare la corretta applicazione degli interessi e, perizia con valore legale alla mano (detta perizia econometrica), intraprendere una trattativa conciliatoria con la banca, così da chiudere in maniera stragiudiziale con la stessa. Un modo semplice e senza complicanze, per avere risultati immediati e poter così restituire quanto prima al cliente ciò che sarebbe suo per diritto, e che in molti casi può essere vitale per risolvere molte delle gravi situazioni economiche portate da questa crisi. Bastano pochi estratti conti, grazie anche al patrocinio dell’A.N.I.U. (Associazione Nazionale Imprenditori Uniti), per ottenere una pre-analisi non onerosa, utile a valutare la convenienza di un eventuale perizia econometrica, bastano pochi

giorni per capire finalmente la virtuosità (rara nella maggior parte dei casi) della propria banca. Non onerosa sì, avete capito bene, un modo per dare supporto e non problemi alla gente, perché il fine ultimo di JD Group è la difesa dei diritti di tutti noi, la salvaguardia di quei valori così spesso calpestati dalla insana politica “del più forte” attuata da tanti istituti. Non solo in difesa dalle banche però, JD Group è presente in tutte quelle situazioni finanziarie limite, dove poche sono le certezze e tante le problematiche: dalla jungla delle carte revolving, al caos delle cartelle esattoriali, non dimenticando i mutui con ammortamento “alla francese”. Perché qualunque sia il problema JD Group c’è… c’è accanto alla pensionata, all’operaio in cassa integrazione, c’è vicino all’imprenditore in difficoltà. Ma non servono le parole, JD Group preferisce i fatti.. ed è per questo che è pronta a dimostrare la concretezza dei suoi servizi, perché possa finalmente tornare un po’ di equità, anche nella vita di ognuno di noi.

www.jdgroup.it | info@jdgroup.it | Tel: 02 40047777


20 NOVEMBRE 2010

www.lapulceonline.it

SESSO

"Vi racconto le serate hot di Ruby" Prima di diventare famosa in tutto il mondo per essere stata ospite di Silvio Berlusconi nella sua villa di Arcore bazzicava per i locali più trendy di Genova. Era ossessionata dalla tv e dalla voglia di apparire. E tra i cubi e i divanetti delle discoteche non passava certo inosservata, a tal punto da venire notata persino dal Presidente del Consiglio, notoriamente sensibile al (giovane) fascino femminile. Pochi la conoscono con il vero nome, Karima el Marough, marocchina di appena diciotto anni, compiuti qualche giorno fa. Tanti la ricordano con il nome d’arte decisamente malizioso, associato allo “scandalo” che l’ha vista coinvolta in un affaire decisamente complicato. Ruby Rubacuori: è lei la ragazza del momento. Tutti l’hanno vista seminuda su Facebook, in televisione e su decine di altri siti (o giornali di gossip) mentre si scatena in disco o in pose piccantissime fasciata in abitini succinti. Tutti parlano di lei, ma in pochi l’anno conosciuta davvero e possono raccontare di aver avuto a che fare con la Ruby che ha inguaiato il Cavaliere. Ci parla di lei un ragazzo

Enrico Santamaria, pr ovadese, ha lavorato nei locali genovesi con la ormai nota Ruby

originario di Ovada che lavora nel mondo della notte ed è un amico de La Pulce: Enrico Santamaria

ci racconta le notti “hot” al Fellini di Genova di Ruby “combinaguai”. La giovane alle serate “pepper&chic” – dove l’animazione fa rima con trasgressione – ci entra per conoscenze dei proprietari del locale. Si fa notare subito per la sua esuberanza, raccontando le prime bugie su suo conto: “Ci ha detto di essere ventenne, non diciassettenne come poi abbiamo scoperto, e di essere brasiliana (e poi al Premier di essere la nipote del presidente egiziano Mubarak)”, conferma “Santy”, che ricorda l’ultima performance di Ruby, proprio ad ottobre, prima che scoppiasse la “bomba” con il Cavaliere. Da semplice cliente del locale, Ruby si ritaglia autonomamente uno spazietto nel cast della serata, tra drag queen, trasformisti e cubiste in perizoma. Era una delle ultime ragazze a lasciare il locale. “Non l’abbiamo mai pagata”, precisa Santamaria, “Era un’amica di uno dei soci del Fellini che ballava e interagiva con i nostri performers”. La ricordano come una monella scatenata, che utilizzava

Playmate nostrana Giulia Borio dai concorsi di paese a coniglietta di Playboy

Ultima rivelazione di Fabrizio Corona: “Ho le foto e i video delle cene ad Arcore” frustini fetish, calze a rete, perizomi al limite del consentito e portava un po’ di scompiglio per il suo spirito indipendente, con la mania di apparire e la voglia di eccedere, considerata da sempre una delle scorciatoie più veloci per il successo. Le foto prese in Rete e scattate proprio in una di quelle serate “estreme” non lasciano nulla all’immaginazione. Ruby Rubacuori, da una casa famiglia di Sant’Ilario, ha bruciato le tappe, tra bugie e amicizie che contano.

Chi l’ha vista dal vivo sfilare su un red carpet improvvisato, tra i tavolini di un bar del rione Cristo avrà strabuzzato gli occhi (non solo per lo stupore), vedendola senza veli diventare la Coniglietta di Playboy Italia del mese di ottobre 2010. Giulia Borio, biellese, è stata riconosciuta tra le partecipanti di una tappa dei tanti concorsi di provincia. Bikini, un filo di trucco e qualche imperfezione che la rendono più “umana”, ha fatto il salto di qualità: su internet e sulla rivista appare splendida, e pochissimo vestita. Ma anche un po’ “photoshoppata” (come le dive patinate), come conferma chi l’ha eletta reginetta nel locale di periferia, vedendo lungo sulle sue potenzialità da modella.

A.M.

Burlesque

Una giovane alessandrina ha deciso di andare a scuola di seduzione: “Ecco come diventare provocanti” Non chiamatelo spogliarello, mai. Anche se, in fondo, il “fine” è lo stesso (sedurre e spogliarsi), le artiste del burlesque ci tengono a mentenere questa distinzione nettissima fra i due generi: “Noi non rimaniamo mai totalmente nude”, e questo è vero. Pasties e G-string: è questo l’abbigliamento minimo, cioè due cerchi di stoffa che coprono i capezzoli, a cui generalmente sono attaccate due nappine, e un tanga, che copre giusto... lì. Nato nel XIX secolo in America e, quasi, contemporaneamente, in Gran Bretagna, il burlesque era una parodia del mondo e, solo

a partire dagli anni ‘6o dell’800, si è cominciato a mettere sul palco anche qualche donna poco vestita. Il suo successo fu sancito dal pubblico di Broadway, dove riusciva a fare sold out tutte le sere. Dopo gli anni Venti, però, vuoi per la censura, vuoi per gli attacchi, durissimi, della stampa dell’epoca, il genere subì un calo notevole, fino a scomparire (almeno dai palcoscenici ufficiali). È stato riscoperto recentemente, a cavallo tra gli anni ‘90 e il 2000, in cui uno dei personaggi che meglio lo rappresenta, Bettie Page, è stato elevato a mito e icona, tanto da cominciare ad avere, a quarant’anni di distanza, migliaia di emuli. Anche in Italia il burlesque è diventato famoso, anche grazie allo show, sul palco di Sanremo, di Dita Von Teese, modella e show girl che ha trovato il suo successo proprio con la riproposizione dello spogliarello all’interno di una coppa di Martini (con tanto di oliva). A Milano, sempre

al passo con le mode del momento, è nato anche uno dei primi corsi di burlesque per principianti, a cui ha partecipato anche una trentenne alessandrina, Laura. “E’ stato molto divertente, ma a tratti anche imbarazzante. Devi avere il pelo sullo stomaco per riuscire a far roteare le nappine che porti sul seno davanti al pubblico”, ma quello che interessava a lei, come anche alla maggior parte delle altre donne presenti (dai 22 ai 50 anni), era imparare l’arte e metterla... da prte, all’interno di casa propria, “Solo ed esclusivamente per il mio compagno”. Oltre ad utilizzare le nappine, oggetto di culto

per le burlesque girls, Laura racconta di aver imparato a giocare con le calze autoreggenti e a togliersele (sia da seduta che all’impiedi), a camminare in modo sensuale a quattro zampe e a muovere gli enormi ventagli di piume di struzzo. Il tutto sempre su un fastidioso - ma sexy - tacco 12, calze autoreggenti, bustier e mutanda ridottissima. Sicuramente non è il corso di danza che ogni madre immagina per sua figlia, ma, probabilmente ogni marito lo consiglierebbe alla propria moglie. V.T


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GIOCA CON NOI!

NOVEMBRE 2010

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PASSATEMPO

I REBUS della Pulce

CRUCIVERBA ALESSANDRINO 1

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Le definizioni in grassetto sono a “tema” sulla provincia di Alessandria

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lea, 34) La Banca Vaticana, 36) Lampo, 38) Adatte, 40) L’antica Troia, 41) Moneta nipponica, 43) L “ospedaletto” di Alessandria, 46) Condimento ligure, 47) Esegue le sentenze di morte.

VERTICALI 1) Baraccopoli di Rio, 2) Dentro... alla moda, 3) Latina sulle targhe automobilistiche, 4) Il nome del Campionissimo Girardengo, 5) Approvvigionamento alimentare della città, 6) Nel cuore... del cuore, 7) Uomini di Londra, 8) Divinità egizia con la testa di uccello, 9) Mitico calciatore

grigio di Castelceriolo, 10) L’ingrediente principale della tequila, 11) Né si né no, 12) Freddo anglosassone, 14) Articolo per giocatore, 18) Cane da guardia... partenopeo, 20) E’ direttore dell’AMIU, 22) Il bovaro del Far West, 24) Associazione Sportiva, 26) La provincia con Masone (sigla), 27) Televisione di Stato, 28) Il Dog dei fumetti, investigatore dell’occulto, 31) Location di riprese cinematografiche, 35) La sigla delle porte tagliafuoco, 36) Il “suono” della censura, 37) Davanti ad Angeles, 39) Il Principio della filosofia cinese, 42) Articolo spagnolo, 44) Ravenna per l’Aci 45) Gianni Rivera.

ICO AL Parco fotovoltaico al Cristo

ORIZZONTALI 1) Il Sindacato del neo segretario generale Pierluigi Lupo, 6) Ne è coordinatore alessandrino Carmine Passalacqua (sigla), 9) Vi si effettuano versamenti, 13) L’ospedale di Alessandria, 15) Senza Nome, 16) La Pizzi di “Papaveri e Papere”, 17) Al centro della palma, 19) Ente Previdenziale, 21) Il suono di chi bussa, 23) Città con la Sagra del gelato artigianale, 25) Il partito di Riccardo Molinari e Oreste Rossi, 29) Il nome della Sastre, 30) Compagnia ferroviaria privata, 32) Antico “do”, 33) E’ contenuta nella cistifel-

Trova le differenze

Le soluzioni del Cruciverba e del Crucipuzzle saranno pubblicate nel prossimo numero. Per Trova le differenze... Gira pagina!

CRUCIPUZZLE MANDROGNO ACQUI TERME ALBERA ALLUVIONE CAMINO CANTALUPO CINEMA La foto 2 ha 10 differenze rispetto alla foto 1. Trovale!

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PARVUM RAVA RESTIANI

Cercate le parole contenute nello schema (in orizzontale, verticale, da destra a sinistra e da sinistra a destra, dall’alto in basso, dal basso in alto ). Le lettere rimanenti formeranno la “chiave”.

VALENZA

CHIAVE (8): Fece arrestare Garibaldi


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02 - CICLI E MOTOCICLI 03 - ACCESSORI

Nome

04 - CAMPEGGIO E NAUTICA 05 - MACCHINE AGRICOLE

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10 - ALLOGGI VENDITA/AFFITTO 11 - CASE VENDITA/AFFITTO

Tel. NB. In conformità alla legge 675/96 autorizzo il trattamento dei miei dati personali (Questi dati non verranno pubblicati nell’annuncio)

Firma

12 - CASE VACANZA VENDITA/AFFITTO 13 - ATTIVITA’ COMMERCIALI Compilare, in stampatello leggibile, in tutte le sue parti. Si ricorda di inserire nel testo dell’annuncio il recapito valido che si vuole pubblicare. In mancanza di tale dato l’annuncio non verrà preso in considerazione.

LA PUBBLICAZIONE DELL’ANNUNCIO E’ SUBORDINATA ALL’ACCETTAZIONE DELLA DIREZIONE.

14 - RUSTICI E TERRENI LAVORO 20 - LAVORO CERCASI 21 - LAVORO OFFRESI

LA PULCE NELL’ORECCHIO NON E’ RESPONSABILE DELLA QUALITA’, VERIDICITA’, PROVENIENZA E PUNTUALITA’ DELLE INSERZIONI E NEPPURE PER LE CONSEGUENZE DIRETTE E INDIRETTE CHE POSSONO DERIVARE DALLA NON CORRISPONDENZA DEI DATI RISPETTO ALLA REALTA’.

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TUTTI GLI ANNUNCI SONO PUBBLICATI SOTTO L’ESCLUSIVA RESPONSABILITA’ DELL’INSERZIONISTA E SONO INSERITI A TITOLO GRATUITO.

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I LETTORI SONO INVITATI AD ACCERTARSI DELLA PROVENIENZA DEL BENE CHE SI INTENDE ACQUISTARE ONDE EVITARE DI INCORRERE NEL REATO DI “INCAUTO ACQUISTO”. SI PREGA DI SEGNALARE (CON LE MEDESIME MODALITA’ ) GLI ANNUNCI CHE NON HANNO PIU’ BISOGNO DI ESSERE PUBBLICATI.

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30 - ABBIGLIAMENTO 31 - TECNOLOGIA 32 - ANTIQUARIATO E COLLEZIONISMO 33 - ARREDAMENTO 34 - ANIMALI 35 - VARIE



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