laPiazza delle Terme Euganee - Aprile 2024

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I nostri prossimi 30 anni!

Guardare al passato non mi è mai piaciuto, ho sempre voluto guardare avanti, progettare il futuro. Eppure questo anniversario mi fa riflettere, mi obbliga a ragionare sul passato per guardare al futuro.

Perché 30 anni per un’idea trasformata in realtà sono davvero tanti, me lo dico da solo.

Trent’anni fa ebbi quell’idea, da molti definita visionaria ed imprenditorialmente impossibile, da molti altri democratica e vero modello di business. Odio o amore, bianco o nero: La Piazza è sempre stata così, mai grigia, mai indifferente.

Il mio scopo in questi 30 anni è sempre stato quello di informare i cittadini veneti su tutto ciò che accade nel proprio comune, nel proprio quartiere, nella propria via. Sempre e solo in modo gratuito, perché la fruizione gratuita dell’informazione per me non è un modello di business, ma una scelta, che rivendico ed in cui credo fermamente.

E il tempo mi ha dato ragione, rendendo sempre più evidente quanto i prodotti editoriali a pagamento siano settoriali ed obsoleti. Aziende come la nostra hanno dato all’informazione di pubblica utilità un valore sociale, oserei dire etico. Pur senza ricevere alcun contributo statale di nessuna natura.

segue a pag. 5

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Il sindaco di Montegrotto, Riccardo Mortandello: “Il mercato turistico termale in Europa sta correndo alla velocità della luce. Noi siamo ancorati a schemi del passato che sono spesso superati”

Servizio a pag. 9

Politica

DAL VENETO ALL’EUROPA

LA SFIDA DI ELENA DONAZZAN

L’assessore regionale annuncia

la candidatura e traccia un bilancio dei 25 anni trascorsi a Venezia

Servizio a pag.26

TERZO MANDATO, SECCO NO CAMANI: “TROPPO POTERE”

La capogruppo del Partito Democratico: “Governare per così tanto tempo

può influenzare la scelta dei cittadini”

Servizio a pag. 25

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QAutonomia avanti tutta

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

ualcuno credeva il nostro impegno un sogno da visionari. Il progetto di autonomia differenziata, però, ha proseguito inesorabilmente la sua strada e, dopo l’approvazione al Senato della Repubblica, ora è approdato anche alla Camera dei Deputati. Ma non solo. La 46esima sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, ha sancito una decisa apertura verso la

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Quasi tutto esaurito negli hotel del Bacino termale Euganeo nel fine settimana pasquale. Secondo i dati dell’Osservatorio turistico regionale HBenchmark il livello di occupazione nei giorni di Pasqua, quando nel territorio era aperta la quasi totalità delle strutture, si avvicinava inizialmente al 70%, un risultato, secondo Federalberghi, migliore rispetto a quello delle altre destinazioni a livello regionale. Poi i numeri sono cresciuti fino al quasi sold out.

Alle Terme sono tornati anche molti giovani, per lo più italiani, sempre più attratti dalla prospettiva di una vacanza all’insegna del benessere e della salute. La quota di stranieri invece, nonostante alcuni incoraggianti segnali di inversione di tendenza registrati nei primi mesi di quest’anno, non ha ancora raggiunto i livelli del preCovid. Si fa sentire in particolare il calo dei tedeschi.

Gli ospiti che arrivano alle Terme tornano a casa soddisfatti.

Il sentiment (livello di gradimento) registrato dall’Osservatorio regionale grazie a un algoritmo che scandaglia migliaia di giudizi online rileva in marzo, per quanto riguarda i feedback sulle strutture ricettive, un valore di 83/100, in lieve crescita rispetto allo scorso anno.

“Un risultato - spiega Walter Poli, presidente Federalberghi Terme Abano Montegrotto - che premia i nostri continui sforzi per rinnovare le strutture. Certo sul nodo del calo di stranieri va aperta una riflessione, è necessario intervenire con forti investimenti sul fronte della promozione, sfruttando maggiormente il potenziale della sinergia fra Terme, Colli e Padova: città, bacino euganeo e Colli hanno tre offerte di fatto complementari e perfettamente integrabili adatte a chi vuole vivere una vacanza che coniuga arte, cultura, salute e benessere”.

Andrea Fedrigo

Le conclusioni da trarre sono univoche: è necessario continuare nella direzione intrapresa, arrivando in tempi certi e con pragmatismo a coronare l’iter della riforma. È la via per avere finalmente un Paese in grado di ridurre le disparità, di aumentare l’efficienza, sgravare i meccanismi dalla troppa burocrazia. Sono i cittadini, infatti, a chiedere di entrare nel vivo dell’autonomia.

Da queste considerazioni possiamo comprendere quale portata storica può assumere il semaforo verde anche da Montecitorio. L’attuazione del disegno di legge, infatti, diventerà la pietra miliare per il futuro dell’Italia e di ogni singola regione.

I nostri occhi continuano a non staccarsi da quanto sta accadendo a Roma dove, grazie a questo Governo, la riforma federalista passo dopo passo sta gettando le radici e, allo stesso tempo, mettendo a frutto un lavoro intenso sviluppatosi dalle Regioni e dai territori.

L’intero Paese, dev’essere orgoglioso di come grazie a questa riforma si è scoperto capace di guardare al futuro, affrontando con serietà e rigore un’evoluzione federalista che avvicinerà le istituzioni ai cittadini, ma anche i cittadini a un’amministrazione pubblica.

I nostri prossimi 30 anni!

Giuseppe Bergantin*

Sì, perché la gratuità è sostenuta dagli investimenti che aziende ed istituzioni, che ringrazio, sostengono su La Piazza e su tutti i nostri media. Di certo per promuovere i propri prodotti e servizi, ma che con i loro investimenti contribuiscono anche a rendere possibile l’informazione libera, di pubblica utilità, fruibile in modo gratuito in tutto il Veneto.

Tornano i giovani, attratti dalla vacanza all’insegna del benessere, gli stranieri si fanno ancora attendere

Ora il mio lavoro, quello che preferisco, è pensare ai prossimi 30 anni, che per noi sono iniziati con la nascita della prima radio di informazione del Veneto, Radio Veneto24, e con l’implementazione della nostra piattaforma web, LaPiazzaweb. Il tutto per la massima valorizzazione delle notizie che trovate tutti i mesi, da 30 anni, in ciascuna delle 23 edizioni cartacee de La Piazza. Sono sempre stato convinto infatti che tutti abbiamo il diritto di poter avere il tipo di informazione che preferiamo: ascoltando la radio, navigando nel web o leggendo il nostro giornale. Per questo motivo i nostri prossimi 30 anni li voglio con la stessa informazione libera e gratuita di sempre e con un’accelerazione forte all’informazione multipiattaforma, che già abbiamo creato e che sarà il nostro futuro.

*Fondatore e Editore de La Piazza, LaPiazzaweb e Radio Veneto24

Elezioni ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le prossime elezioni europee e amministrative messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale. (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000). Verso

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delle Terme Euganee Questa edizione raggiunge le zone di Abano Terme e Montegrotto Terme per un numero complessivo di 11.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Turismo,
esaurito È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore
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Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 aprile 2024 Autonomia avanti tutta Luca Zaia Governatore Regione Veneto
Pasqua da tutto
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Territorio. Il Serenissima è stato acquistato da un imprenditore moldavo

Abano e Montegrotto, sempre più hotel termali in mano a proprietari stranieri

L’albergo della città aponense non è l’unico nelle Terme ad attirare investimenti internazionali: dal Prèmiere all’Antoniano, dal President al Sollievo…la lista è lunga

O ra è ufficiale. L’Hotel La Serenissima cambia proprietà. Termina l’era Stella Rosa Voltolina e inizia una nuova epoca. L’albergo di via Marzia è infatti stato acquisito dalla Platinum Srl, società che ha sede in via Don Lorenzo Milani, nel quartiere di San Lorenzo, ad Abano. Amministratore unico dell’azienda è Victor Miron, 50enne nato a Pepeni Singerei, in Moldavia. Ad affacciarsi al panorama alberghiero termale è per la prima volta un imprenditore moldavo. Imprenditore che è già da qualche settimana all’opera per rinnovare e rendere più moderno l’albergo a tre stelle, che è situato a pochi passi dall’isola pedonale.

“Si tratta di un hotel in una zona nevralgica della nostra città”, osserva il sindaco Federico Barbierato. “Ci sarà sicuramente un importante investimento sulla struttura da parte del privato. Tutto questo conferma ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che il nostro territorio ha una grande capacità di attrazione nei confronti degli investitori”.

Ma il programma di sviluppo di Abano potrebbe presto vedere il rilancio di altri luoghi simbolo della città. In vendita sono finiti in viale delle Terme due storici edifici, che hanno segnato la vita della città termale. In primis la pizzeria Quinto Elemento, che per anni ha ospitato turisti e clienti provenienti da tutto l’hinterland padovano, tra i quali molti vip. Si cercano acquirenti poi anche per l’Hotel Regina. Nel

pacchetto vi è la ricollocazione dell’ex discoteca Ra Stua, che ha fatto ballare generazioni di padovani e turisti e che è chiusa da anni. Entrambi gli stabili appartengono alla famiglia Luzzato. “Sono locali storici ubicati nel cuore della città, in viale delle Terme”, osserva ancora il primo cittadino aponense. “Potrebbero rappresentare un’occasione di investimento strategico per il nostro territorio, dove si sta investendo molto sia nel pubblico, che nel privato. Ricordiamo anche come questi due locali siano a ridosso di una zona che è in fase di ristrutturazione e di rilancio come quella dell’Abano Civitas, ex comparti centrali. Viale delle Terme diverrà una dorsale chiave nel panorama aponense”.

Quella dell’Hotel La Serenissima di Abano è l’ennesima proprietà straniera che riguarda gli hotel termali. Da tempo si è affacciata la società internazionale V Hotels, che ha il controllo degli hotel President e Première ad Abano e dell’Antoniano a Montegrotto, oltre che dell’ex Massaggio, in fase di restyling sempre ad Abano. Gli iraniani hanno messo le mani sugli alberghi Firenze di Abano e Sollievo di Montegrotto. Si parla iracheno invece al Lanterna di Abano, mentre il Commodore è stato acquistato da un fondo israeliano. Lo storico Hotel Orologio di Abano parla ancora americano con il fondo Apollo. Il Posta di Abano è della marocchina Rachele Chakir.

Federico Franchin

Gli studenti dell’Istituto “Pietro D’Abano” cucinano i piatti proposti dal ricettario della salute

Sarà distribuito negli 11 mercati agricoli della Cia e negli agriturismi. E’ il ricettario della salute, riconducibile alla Dieta Mediterranea, presentato all’Istituto Alberghiero Pietro d’Abano. Undici le ricette, predisposte da diversi istituti alberghieri del Veneto in occasione di un apposito concorso organizzato dalla Lilt. Queste sono state poi rielaborate dal Comitato Scientifico di Health Chef. All’Istituto Pietro d’Abano gli allievi hanno preparato alcune delle ricette “salutari”, assieme ai docenti delle materie di indirizzo.

“Un modo per sperimentare le competenze che stanno acquisendo nel corso dei loro studi”, sottolinea il dirigente scolastico, Assunta De Caro. Il ricettario, osserva il presidente di Cia Padova, Luca Trivellato, “ha l’ambiziosa finalità di contribuire a fare rete tra il mondo dell’agricoltura, gli agriturismi, i ristoranti e la valorizzazione dei prodotti freschi e genuini”. Fra le ricette illustrate, il petto di pollo in crosta di noci con salsa dressing, le polpette di fagioli di Lamon IGP con maionese vegana, l’or-

zotto con crema di piselli di Baone e ragù di verdure e il timballo di riso Venere.

Il vicesindaco di Abano, Francesco Pozza, che era alla presentazione: “Il coinvolgimento delle giovani generazioni è un valore aggiunto”. Presenti pure il consigliere regionale Elisa Venturini e i consiglieri provinciali Vincenzo Gottardo e Alessandro Bisato: “Il legame fra agricoltura, istruzione e territorio è una buona pratica da incentivare”, hanno sottolineato. (a.f.)

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Terme Euganee

Le recenti

ricerche. Il Centro studi termali Pietro d’Abano col Dipartimento di Biologia di Unipd

Nei fanghi termali i cianobatteri che diedero il via alla vita sulla Terra

Oltre a confermare le proprietà antinfiammatorie del prodotto simbolo delle terme, sono emerse suggestive ipotesi: molti studi considerano le aree termali il crogiuolo primordiale dove tutto ha avuto inizio

Ifanghi termali del bacino euganeo hanno proprietà antinfiammatorie legate alla straordinaria biodiversità dei microrganismi che li popolano e che rilasciano molecole benefiche. Conferme e importanti novità arrivano dalle ricerche scientifiche condotte dal Centro Studi Termali Pietro d’Abano in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e pubblicate di recente su riviste scientifiche internazionali al top del settore. Lo studio del microbiota ed in particolare dei minuscoli cianobatteri, dei quali sono stati recentemente isolati nuovi ceppi molto promettenti, è quindi di grande rilevanza per la valorizzazione del “prodotto simbolo” del territorio. La scoperta di queste nuove specie apre inoltre a linee di ricerca di elevato interesse anche su temi connessi all’origine della vita. Le aree termali sono considerate da molti studi il crogiolo primordiale dove tutto ha avuto inizio perché, all’interno dei fanghi, si ritrovano alcuni dei primi esseri viventi comparsi sulla terra, tra cui proprio i cianobatteri. Questi ultimi sono stati i primi organismi a liberare nell’atmosfera, attraverso la fotosintesi, l’ossigeno che ci consente di vivere sul nostro Pianeta.

Una prima ricerca, promossa dal direttore scientifico del Centro Studi Fabrizio Caldara è stata coordinata dalla professoressa Nicoletta La Rocca, del Diparti-

mento di Biologia dell’Ateneo patavino, con il fondamentale contributo della dottoranda Raffaella Margherita Zampieri, attualmente ricercatrice del Centro Studi. Lo studio, pubblicato nella rivista Microorganisms (2020), ha indagato le condizioni ottimali per lo sviluppo del microbiota e della specie di cianobatterio più rappresentativa dei fanghi terapeutici delle Terme Euganee, il Phormidium sp. ETS-05. Il microbiota è risultato stabile, altamente riproducibile e ottimale per i fanghi maturati tra i 37 e i 47 gradi, variando invece a temperature inferiori o superiori.

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Mortandello a Berlino: il termalismo verso un concetto più ampio di benessere

Il fango termale affascina e incuriosisce i visitatori da tutto il mondo presenti all’Itb Berlin, la più grande fiera mondiale dedicata al turismo. Presente allo stand dell’Ehtta, associazione di cui è presidente dallo scorso novembre, anche il sindaco di Montegrotto, Riccardo Mortandello che racconta la trasferta che ha regalato molte soddisfazioni al territorio delle Terme. “Lo stand dell’Ehtta - ha dichiarato Mortandello - e in particolare la nostra città, hanno attirato l’attenzione e la curiosità di numerosi visitatori provenienti da tutto il mondo, che sono rimasti affascinati soprattutto dal fango termale portato come campione per l’occasione. Proprio il fango e l’acqua termale sono stati gli elementi di maggiore attrazione, tanto che le televisioni tedesche presenti hanno desiderato realizzare un servizio a riguardo, con una breve dimostrazione pratica della sua applicazione”. Durante l’evento, il padiglione Medical&Health ha offerto una vasta gamma di presentazioni e tavole rotonde. Tra le tematiche affrontate, in primo piano la sostenibilità nelle città termali e il nuovo turismo della salute legato al mondo dello sport e del fitness. Mortandello ha tenuto una presentazione sulle nuove esigenze del mercato che coinvolgono anche il territorio termale e che spingono sempre più il termalismo verso un concetto più ampio di benessere. Ha illustrato come la destinazione abbia ampliato la sua offerta, affiancando ai trattamenti termali curativi già consolidati, anche nuovi trattamenti e attività per la cura della persona e per il benessere psicofisico. (o.j.)

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Terme Euganee

Per il futuro della nostra destinazione “Terme e Colli Euganei” serve una coesione territoriale

P er assicurare un futuro di progresso, benessere e sviluppo a Montegrotto Terme, dobbiamo partire da un presupposto fondamentale: è essenziale preservarne la vocazione turistica e, soprattutto, l’identità termale. Questo principio ha guidato le nostre scelte negli ultimi sette anni di mandato, in maniera particolare nell’elaborazione degli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale.

Tuttavia, per garantire un futuro alla nostra città come destinazione turistica termale, non possiamo limitarci al solo ambito amministrativo di Montegrotto Terme. È necessario invece lavorare per una coesione territoriale vera e concreta con tutta la comunità euganea. Da questo punto di vista, dal 2016 mi sono impegnato per la costituzione e l’avvio della destinazione turistica “Ogd Terme e Colli Euganei”, che coinvolge sia gli stakeholder pubblici che quelli privati, al fine di trovare un coordinamento strategico per l’intero territorio euganeo.

Ciclicamente, in maniera particolare nel dibattito giornalistico, c’è qualcuno che torna a invocare la fusione tra Abano e Montegrotto. In realtà la fusione tra i due comuni, già bocciata nel 2001, è un concetto ampiamente superato: il territorio su cui agiamo è composto non solo da due Comuni ma da tutti i 15 Comuni dell’Ente Parco Colli, ossia Comuni che compongono la destinazione turistica Terme Colli Euganei. Purtroppo, negli ultimi anni questa prospettiva di coesione strategica turistica e territoriale dell’Ogd Terme e Colli Euganei è stata messa a dura prova da miopie politiche e dal prevalere di logiche legate a pseudo potentati economici più attenti ai loro interessi, alle loro dinamiche interne, che non ad un reale sviluppo della destinazione turistica.

Spesso mi chiedo perché altrove ci siano enti che si adoperano per supportare le dinamiche strategiche turistiche mentre nel nostro caso fanno proposte poco adatte al territorio, si pensi per esempio all’idea di far procedere assieme la promozione turistica delle terme euganee - dove non è il pubblico ma il privato a “fare turismo” e a determinare logiche turistiche - a una destinazione completamente diversa per caratteristiche come Padova dove il turismo nasce fondamentalmente per iniziativa pubblica.

Per costruire il futuro del bacino termale, della nostra destinazione “Terme e Colli Euganei” serve inoltre un netto cambio di rotta da un punto di vista ambientale e culturale, serve una maturazione della politica e dall’imprenditoria privata, c’è l’assoluta necessità di aprire gli occhi, programmare e progettare il futuro partendo da dati reali e non propagandistici come quotidianamente leggiamo sui quotidiani locali.

I commenti sugli ultimi dati sull’andamento di arrivi e presenze turistiche dell’Osservatorio statistico della Regione del Veneto sono caratterizzati di una tristissima autoreferenzialità. Nonostante le cose non stiano andando bene, ci si ostina a dire che tutto va bene. Ci giova non prendere atto della realtà? Stiamo vivendo un momento di forte evoluzione, cambiamento, del mercato turistico termale. Dall’osservatorio privilegiato che ho da quando sono presidente di EHTTA (l’associazione che riunisce le città storiche termali europee), ho toccato con mano il fatto che il mercato turistico termale nel mondo e soprattutto in Europa sta correndo alla velocità della luce, trovando nuove dinamiche e soluzioni di proposte ai turisti, da un punto di vista turistico, di proposta sanitaria, di proposta medica curativa. Noi siamo ancorati a schemi del passato che sono spesso superati. Come pubblico in questi anni abbiamo cercato di fare concretamente la nostra parte: a Montegrotto Terme abbiamo allestito, grazie a fondi ministeriali, grazie al lavoro dell’Università di Padova e della Soprintendenza, il Museo del Termalismo Antico e del Territorio, un unicum nel mondo. Altrove, questo museo, verrebbe considerato un gioiello da mostrare e rivendicare con orgoglio. Nel nostro territorio, i nostri imprenditori

(non tutti ovviamente) fanno fatica a dare il vero valore e nel percepire la potenzialità strategica legata alla storicità delle nostre terme millenarie.

Serve uscire da dinamiche di autoreferenzialità. Va preso atto che il mercato turistico sta cambiando: non basta definirsi la più grande destinazione turistica termale d’Europa, dobbiamo agire anche con elementi di innovazione, facendoci aiutare da professionisti del turismo. Se non facciamo questo siamo destinati a soccombere alla concorrenza italiana ed estera come purtroppo sta avvenendo. Per quanto riguarda il futuro urbanistico di Montegrotto Terme, come amministrazione comunale abbiamo avviato una strada mai percorsa prima con l’approvazione del Piano Urbano del Traffico, del Masterplan del centro e ai Masterplan - in arrivo - di Turri e di Mezzavia. Ora serve uno scatto culturale per cambiare abitudini consolidate: per avere una città a misura di cittadino e di turisti alcune zone dovranno essere, temporaneamente, chiuse al traffico, bisogna essere consapevoli che piazza Roma non può e non deve diventare una tangenziale, dobbiamo tutelare la mobilità lenta, mettendo in sicurezza chi usa la bicicletta.

Dobbiamo costruire delle residenze che possano essere accessibili anche alle giovani coppie, vanno garantiti servizi per le nuove generazioni: oltre al bonus nascite, da noi l’offerta formativa col trasporto scolastico, le mense scolastiche, sono di assoluta eccellenza.

Per quanto concerne le ambizioni strategiche, il grande progetto del teleriscaldamento che utilizzerà il calore delle acque reflue per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 sarà anche questo un motivo di attrattività ambientale e turistica per Montegrotto Terme.

Infine, il tema della rappresentanza: come amministratori del territorio dobbiamo essere inseriti in circuiti nazionali e internazionali, dobbiamo perseguire rapporti stretti con gli ambiti decisori che possano in un qualche modo farci dire la nostra su eventuali scelte che possano avere ricadute positive sul nostro territorio, avere un peso politico per tutelare i nostri interessi a livello regionale, nazionale e internazionale.

Riccardo Mortandello

Sindaco della Città di Montegrotto Terme

“Negli ultimi anni questa prospettiva è stata messa a dura prova da miopie politiche e dal prevalere di logiche legate a pseudo potentati economici più attenti ai loro interessi che non ad un reale sviluppo della destinazione turistica”

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Il sindaco Riccardo Mortandello
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Abano Terme

Posti auto garantiti in seguito alla realizzazione di un nuovo parcheggio

La chiusura dell’area adibita da anni a posti auto aveva sollevato polemiche. Ma la società che vi sta costruendo un condominio rassicura: completeremo con nuovi parcheggi e un collegamento ciclopedonale

S aranno garantiti dei posti auto per gli utenti della biblioteca e delle attività che insistono nella zona. La chiusura dell’area adibita da anni a parcheggio della biblioteca Federico Talami aveva sollevato polemiche.

Erano insorti i cittadini, che per anni hanno usato il parcheggio per recarsi in biblioteca o nelle vicine attività presenti nella zona di via Matteotti. Polemiche che la Ma&Ma Progetti, la società che sta realizzando le opere per i privati, tiene a smorzare. Anzi la precisazione è un’apertura importante nei confronti della cittadinanza e degli utenti in generale.

“Sul lotto dietro alla biblioteca, impropriamente utilizzato come parcheggio, edificheremo un condominio denominato Palazzo San Lorenzo composto da un totale di 11 appartamenti, quattro al piano primo, quattro al piano secondo, tre attici al terzo”, spiega l’amministratore unico Nicola Pittarello. “Le metrature variano da 120 mq a 180 mq al pezzo. All’esterno completeremo la viabilità realizzando dei parcheggi e un collegamento ciclopedonale con via Stella”.

La Ma&Ma Progetti ha anche avviato gli incontri con l’amministrazione per la riqualificazione del febbricato meglio conosciuto come “ex Mulino”, quello addicente “ex Meggiolaro” e una parte della proprietà di Condè.

“L’idea – prosegue Pittarello - è di ristrutturare i fabbricati che risultano vincolati e riqualificare il resto anche attraverso la demolizione dell’ex hotel al Ponte per lasciare spazio ad una connessione con la biblioteca. In tutto la fase 2 vedrà la realizzazione di circa 700 metri quadrati di negozi di vicinato, una parte di uffici per circa 300 metri quadrati ed una quindicina di residenze”.

“Ritengo fondamentale che il centro storico di Abano si ripopoli anche attraverso l’apertura di nuovo commerciale di vicinato - conclude - E’ in fase di

riapertura anche il fabbricato

Ex canonica, in via Pio X, di circa 500 mq, all’interno del quale si collocherà una importante attività nel mercato delle consulenze del lavoro”.

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Lega Conselvano via Einaudi, 24 | 35026 Conselve (PD) spi.conselve@cgilpadova.it

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Rimosso un grosso sciame d’api

Rimozione di un grosso sciame di api all’interno di un cantiere di via don Loser ad Abano. Lo sciame si era formato nel cantiere che fa angolo con via Diaz dove sorgerà a breve un nuovo condominio. Ad accorgersi della presenza delle api una vicina di casa, l’avvocato Sabrina Fortin, che non ci ha pensato su due volte a contattare l’esperta e amica Marina Lecis. La Lecis ha chiesto allora l’intervento immediato dell’apicoltore Michele Milanetto, divenuto celebre, suo malgrado, per l’avvelenamento delle api avvenuto qualche mese fa a causa dello spargimento di insetticida su un campo vicino di colza da parte dei proprietari. (a.f.)

Si è spento Antonio Pepato, colonna portante dell’Avis

Una grave perdita per l’Avis di Abano. Si è spento Antonio Pepato, una delle colonne dell’associazione di donatori di sangue aponense. Aveva 83 anni e se n’è andato all’improvviso, senza essere stato precedentemente colpito da una malattia. Pepato, che risiedeva in via Montegrotto, era stato prima consigliere dell’Avis dal 1978 al 1980 e poi vicepresidente dal 2002 al 2017. Una morte, quella di Pepato, che ha lasciato attoniti i membri dell’associazione. “Era una persona che si adoperava molto per l’Avis”, osserva il presidente Antonio Fasolato. “E’ stato all’interno della nostra sezione fino al 2017, quando poi aveva deciso di ritirarsi”. (f.f.)

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Urbanistica. Dopo la protesta dei residenti e degli utenti della biblioteca e delle attività della zona
Andrea Fedrigo

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e N abano terme NEWS SEDE COMUNALE: Piazza Caduti, 1 - TEL. 049 8245111 | WEB: www.comune.abanoterme.pd.it - EMAIL: urp@abanoterme.net Notiziario del Comune di Abano Terme - APRILE 2024 Messaggio pubbliredazionale DAL 25 AL 28 APRILE SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta Sintonizzati sul futuro.
DAL 25 AL 28
apr

Lavori pubblici. Palazzetto dello sport, Ciccarese sullo stato di degrado

“Palestra, urgenti interventi di riqualificazione”

Il consigliere d’opposizione: “Le squadre locali sono costrette a spostarsi nei comuni vicini” . Il sindaco Barbierato: “Stiamo procedendo con l’iter per intervenire su una struttura importante della nostra città”

“L a palestra del palazzetto dello sport è afflitta da uno stato di grave degrado, tanto da impedire lo svolgimento di attività da parte dei giovani atleti che la frequentano”. La denuncia arriva dal consigliere di opposizione di Abano, Luigi Ciccarese. “Mi risulta che alcune gare riferite a competizioni cui partecipano le squadre locali che svolgono attività in palestra, siano state forzosamente dirottate su comuni vicini”, annota il consigliere. “Gli ultimi disagi – prosegue - erano riferiti alla rottura del tabellone del basket e alla presenza di secchi per la raccolta dell’acqua piovana che gocciola all’interno dei locali, che riducono ogni forma di attività sportiva. Inutile ricordare l’importanza per un comune come il nostro di poter disporre di adeguati spazi ove svolgere

attività e competizioni sportive, magari anche di livello superiore”. “Una corretta e meno superficiale valutazione del livello di degrado che affligge da tempo la struttura, a mio avviso, avrebbe dovuto indurre l’amministrazione ad anticipare gli interventi di ripristino e di riqualificazione, nel tentativo di ridurre al minimo i disagi che i nostri ragazzi devono subire”, rincara la dose. “Sono ben al corrente che entro quest’anno sia previsto l’avvio di importanti interventi di riqualificazione, ma le necessità contingenti degli atleti e la mancanza di spazi adeguati dovrebbero imporre una decisa accelerazione sulle procedure di gara e l’avvio delle opere di ripristino. Già in passato mi è capitato di contestare in sede consiliare il cattivo stato anche della vicina piscina comunale e

dei servizi che vengono offerti al pubblico, lamentando poca attenzione verso le attività manutentive ordinarie e straordinarie da parte del soggetto gestore degli impianti, chiedendo un intervento di chi fosse preposto ai controlli”. Il sindaco Federico Barbierato tuttavia precisa. “Sappiamo che ora la priorità per l’amministrazione diventa il Palazzetto dello Sport”, osserva il primo cittadino. “Lo abbiamo inserito nella program-

Anpi termale, un nuovo tesoriere dopo il caso Paccagnella

C’è un nuovo tesoriere nella sezione Terme Euganee dell’Anpi, l’associazione nazionale dei partigiani. Dopo il caso di Renzo Paccagnella, l’ex addetto alla contabilità che si era intascato i 3.850 euro del conto corrente dell’associazione, oltre ai 100 mila euro di quello del Partito Democratico di Abano dove ricopriva lo stesso ruolo, l’Anpi corre ai ripari.

“Non possiamo più rischiare”, dice senza mezzi termini la presidente provinciale dei partigiani, Floriana Rizzetto. “Abbiamo come prima cosa provveduto a togliere la firma dal conto a Paccagnella per poi dare la delega ad altre due persone”. Il nuovo tesoriere è Paolo Ferraresi. Con lui ha la possibilità di accedere al conto e quindi di poter controllare i movimenti il segretario della sezione termale, Loris Sguotti.

“Crediamo – prosegue Rizzetto - che questa formula ci metta ai ripari da altre situazioni sgradevoli

come quella che abbiamo vissuto noi e gli amici del Partito Democratico di Abano”. Paccagnella, 74 anni, aveva prosciugato entrambi i conti per investire i denari in alcuni siti di investimento on-line, venendo però raggirato. Tanto che lo stesso ormai ex tesoriere ha sporto denuncia per truffa. A suo carico ci sono tuttavia due procedimenti giudiziari e l’uomo, residente un tempo ad Abano, ora a Montegrotto, è accusato di appropriazione indebita. “Abbiamo dovuto rimboccarci le maniche per riuscire a rimpinguare il nostro conto corrente”, svela ancora la Rizzetto. “Abbiamo organizzato, come divisione provinciale, un pranzo il cui ricavato è servito per ridare fiato ai conti della sezione termale. A questi soldi vanno aggiunti quelli che abbiamo versato noi come comitato provinciale e altri che sono stati donati da alcuni benefattori. Ora in conto ci saranno circa duemila euro”. (a.f.)

mazione delle prossime opere, abbiamo sviluppato i progetti e stiamo procedendo con l’iter per intervenire su una struttura importante della nostra città. Sul tema della progettazione del palazzetto è stato approvato lo studio di fattibilità tecnico economica dell’intero intervento e il progetto definitivo del primo stralcio. Gli uffici inoltre hanno già provveduto ad incontrare le principali società che utilizzano la palestra dell’impianto per

spiegare i prossimi interventi che saranno sviluppati. Inoltre, grazie all’importante collaborazione con la Provincia di Padova, durante il mio mandato di consigliere provinciale, per Abano abbiamo portato a casa la realizzazione di una nuova palestra per l’attività scolastica dell’Istituto Pietro d’Abano, che potrà poi essere di utilizzo anche per le realtà sportive del nostro territorio”.

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L’inaugurazione. Il supermercato Aldi nel nord Italia

Un nuovo punto vendita porta alla riqualificazione urbana di Abano Storica

La multinazionale Gruppo Aldi Süd, ai vertici della Grande distribuzione organizzata, sceglie Abano Terme per ampliare il proprio bacino, con l’apertura del 180esimo punto vendita nel nord Italia. L’inaugurazione a inizio marzo

I l nuovo punto vendita fa parte di un iter, che dopo trent’anni di attesa, porta alla riqualificazione urbana di Abano Storica.

“Abano Civitas” così denominata l’area ricostituita da un nuovo spazio pubblico con un edificio a prevalente destinazione d’uso residenziale ed un edificio ad uso commerciale organizzato in due negozi, tra cui Aldi, con affaccio su via Donati, via Gobetti e sulla nuova piazza verde.

Con un parcheggio da 50 posti auto gratuiti, una struttura green nell’architettura come nella visione globale dotata di impianto fotovoltaico con una portata di 110 kW, 5 colonnine di ricarica per auto elettriche con una portata di 22 kW, il concept store è studiato per andare incontro alle moderne esigenze dei consumatori, proponendo un’esperienza di acquisto sempre più “smart”.

“L’inaugurazione di ogni nostro punto vendita è un momento significativo, desideriamo rispondere al meglio alle esigenze della clientela italiana, sperando di diventare il riferimento per la spesa alimentare locale” sono le parole che il Direttivo Aldi ha pronunciato all’inaugurazione ringraziando la cittadinanza presente.

C’era anche il sindaco Federico Barbierato insieme all’Amministrazione Comunale al taglio del nastro. “Questa apertura fa parte di un’operazione di rivalorizzazione di un’area più ampia, ferma da almeno trent’anni – ha detto - Questo è uno dei tasselli che va a posizionarsi nella nuova vita che l’Amministrazione Comunale, grazie al lavoro di squadra con l’Ufficio Tecnico, ha voluto dare a questa parte storica di Abano Terme”.

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Il presepe pasquale al Duomo di San Lorenzo

Una chicca, una novità assoluta per Abano. Al Duomo di San Lorenzo nel periodo di Pasqua è stato esposto un presepe particolare: una riproduzione degli eventi della settimana Santa in poco più di un metro quadro di allestimento. L’idea è venuta al parrocchiano Luciano Muneratti, che si è messo a testa bassa a lavorare alla raffigurazione. “Ho impiegato un mesetto per farlo”, spiega il presepista del Duomo. “Mi è venuta l’idea guardano diversi siti internet relativi ai presepi e allora, anche grazie ad alcuni filmati di Youtube mi sono messo a costruire il presepe. Ho ordinato on-line i pezzi necessari ed ecco che la rappresentazione, a disposizione della comunità”. Nel presepio vengono rappresentanti il sepolcro, le tre croci e le varie fasi che caratterizzano la Settimana Santa. Ho acquisito questa passione da mio padre, che realizzava presepi”. (f.f.)

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Un momento dell’inaugurazione

Abano - Montegrotto

Opere pubbliche. La ricostruzione del teatro Magnolia ad Abano

Bloccati i lavori, cantiere fermo: tutto da rifare a livello progettuale

Un attraversamento di acque termali non segnalato ha comportato la revisione della parte impiantistica e strutturale dell’edificio.

Ciccarese: “Un’occasione per ripensare all’opportunità di un’opera che costa uno spropositato”

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E ’ stata ordinata la sospensione dei lavori di ricostruzione del teatro Magnolia per il rinvenimento di una conduttura di scarico di acque termali in calcestruzzo che attraversa l’area e che necessita di interventi di differente tipologia, non previsti in fase di progettazione. Tutto da rifare quindi a livello progettuale prima di ripartire con i lavori che dovrebbero dare vita ad un nuovo teatro per il quale l’amministrazione comunale di Abano ha messo a bilancio 4 milioni di euro.

annota il consigliere di opposizione Luigi Ciccarese.

“L’occasione – prosegue - è utile per uno spunto di riflessione su un’opera che verrà a costare uno sproposito, per il momento circa 4 milioni di euro e che sarà impiegata solo per brevi periodi dell’anno. Se si consideri che il Comune dispone già di due strutture adibite a teatro e che una terza, molto importante, è stata recentemente ristrutturata deve far riflettere sulla reale necessità di tale opera”.

“Nello specifico è emerso durante gli scavi un attraversamento di acque termali non segnalato che ha necessitato la revisione della parte di fondazioni del progetto e di conseguenza della parte impiantistica fognaria e strutturale dell’edificio. Quanto detto dal consigliere in merito ai costi aggiuntivi non è completo in quanto si rimane all’interno del quadro economico di spesa già finanziato (di cui una quota di oltre 1.5 milioni da Pnrr)”.

“La mia riflessione è che il primo intoppo registrato comporta già un deciso aumento dei costi, sia per la predisposizione di elaborati progettuali che determinino le modalità di superamento della criticità, sia per i conseguenti interventi edilizi che saranno predisposti a tal fine”,

Da piazza dei Caduti arriva secca la precisazione del sindaco Federico Barbierato.

“La realtà delle opere pubbliche è che prevedono all’interno del quadro economico una voce “imprevisti” destinata a risolvere sopravvenute criticità non rilevabili a livello progettuale”, tiene a puntualizzare il primo cittadino.

Poi sulle considerazioni fatte in merito alle altre strutture “è una valutazione sulle scelte politiche fatte anche se mi permetto di evidenziare che quelle da lui richiamate sono strutture private (Marconi e Pietro d’Abano)”, osserva Barbierato. “Il Teatro Polivalente poi ha ben altre funzioni e capienza”.

Un’isola ecologica moderna verrà realizzata a Montegrotto in via San Mauro

Un’isola ecologica moderna è in via di realizzazione presso il parcheggio in via San Mauro: i lavori partiranno a breve grazie a una convenzione tra il Comune di Montegrotto Terme, Etra Spa e il Consiglio di Bacino Brenta Rifiuti.

L’area, di 130 metri quadri, è stata concessa gratuitamente dal Comune al Bacino Brenta Rifiuti, che si occuperà della realizzazione dell’isola ecologica per un costo stimato in 425mila euro, che sarà coperto con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

L’isola ecologica sarà dotata di tre press container, tre campane e un’area dedicata alla raccolta del rifiuto organico. L’accesso a

quest’area sarà consentito solo alle utenze autorizzate mediante una tessera magnetica, e sarà delimitata da una recinzione.

“Lo sviluppo della raccolta differenziata - afferma l’assessora all’Ambiente Laura Zanotto - è tra gli impegni dell’Amministrazione comunale che intende conseguire gli obiettivi del raggiungimento di una percentuale

sempre più significativa del recupero di materia, avviando al recupero, per il reinserimento nel ciclo produttivo, tutti i materiali che per loro natura trovano collocazione nel mercato”. Questo progetto, infatti, rappresenta un importante passo avanti nella gestione sostenibile dei rifiuti nella zona, come ha modo di osservare il primo cittadino Riccardo Mortandello. “La realizzazione di una nuova ecopiazzola sul territorio comunale - commenta - è importante sia per migliorare il servizio ambientale integrato di raccolta e smaltimento di rifiuti sia per aumentare la sensibilità e la consapevolezza degli stessi cittadini in merito alle tematiche ambientali”. (o.j.)

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Montegrotto Terme

Il caso. La situazione della stazione Terme Euganee preoccupa

Il sindaco Mortandello: “Bivacchi, abbiamo preso provvedimenti drastici”

Il primo cittadino annuncia l’intervento delle forze dell’ordine e iniziative per questa e altre aree a rischio sicurezza. L’opposizione critica: “Viviamo di turismo, non è tollerabile questa situazione”

P ersone che sostano, dormono e mangiano nella stazione ferroviaria Terme Euganee di Montegrotto. Non un’immagine consona ad una città turistica quella che si vede da qualche giorno nella città di Bertha.

Il sindaco Riccardo Mortandello annuncia allora provvedimenti drastici contro chi bivacca in stazione. “Nelle ultime settimane”, spiega, “un gruppo di cittadini della Romania, presumibilmente senza fissa dimora, ha scelto Montegrotto come luogo per bivaccare. Si sono stabiliti sotto la tettoia della stazione dove di notte dormono e di giorno cucinano e mangiano, lasciando sporco e facendo i loro bisogni dove capita. La situazione non è ovviamente accettabile”.

“Sono in contatto”, afferma il sindaco, “con le forze dell’ordine che hanno proceduto con la loro identificazione e emetteremo a brevissimo provvedimenti di allontanamento a tutela del decoro del territorio e della libera accessibilità e fruizione dell’importante stazione ferroviaria di Terme Euganee dove arriva il flusso turistico diretto in tutto bacino termale”.

In caso di violazione reiterata dell’ordine di allontanamento, e qualora dalla condotta derivi pericolo per la sicurezza, il questore potrà disporre il divieto di accesso (Daspo). I carabinieri della stazione di Montegrotto, compagnia di Abano, in sinergia con la Polizia locale, effettueranno stringenti controlli sul territorio, in particolare sugli alberghi dismessi ove trovano rifugio soggetti senza fissa dimora. I bivacchi alla stazione dei treni hanno scatenato subito le reazioni di cittadini e forze politiche.

“Montegrotto è una città che vive di turismo, ma non può tollerare un degrado del genere in un momento in cui il turismo stesso si sta risollevando”, dicono dalla civica di opposizione Ricostruiamo Montegrotto.

“Ben vengano i controlli, ma è necessario qualcosa di più strutturale. Bisogna evitare che la situazione degeneri. Il fatto che il viale di fronte alla stazione è chiuso per i lavori di rifacimento ren-

de la zona di fatto abbandonata a sé stessa, qui si sono già verificati una spaccata ai danni di un bar e un furto di gasolio agli operai della ditta. C’è poi il problema dei continui ingressi abusivi nell’Hotel Bertha, non lontano dalla stazione”.

Sbornie e cocci nei parchi: un’ordinanza vieta la detenzione e il consumo di alcol tra le giostrine

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Vietata la detenzione ed il consumo di alcolici nei parchi e nei giardini pubblici comunali. La stretta da parte del sindaco Riccardo Mortandello, che ha firmato un’ordinanza ad hoc in vigore già dal 1 aprile e fino al prossimo 31 ottobre, è la conseguenza del perdurare di una situazione di degrado e schiamazzi che crea disagio ai residenti e nuoce al decoro della città. In particolare, il problema si è manifestato attorno al parco Mostar, spesso sede di bagordi da parte di giovani che arrivano anche da fuori comune, portando con sé alcolici e superalcolici, consumati in grande quantità in aree pubbliche.

“La finalità dell’ordinanza non è certo quella di impedire il divertimento - spiega il primo cittadino - quanto piuttosto assicurare decoro urbano, sicurezza e vivibilità degli spazi pubblici a tutti i cittadini. E, al contempo, disporre un freno all’abuso di alcol da parte dei giovani, sempre più spesso minorenni”.

Nei giardini pubblici sarà inoltre vietato a chiunque di bivaccare, campeggiare e pernottare; l’utilizzo delle strutture relative all’attività ludica sarà riservato solo ai ragazzi sino al compimento del dodicesimo anno di età compreso. Sarà vietato l’utilizzo di strumenti musicali, dispositivi di diffusione sonora di ogni genere, urla e schiamazzi ecc… che possano disturbare la quiete del luogo e degli altri frequentatori.

I controlli dei Carabinieri e della Polizia Locale saranno stringenti, con sanzioni che potranno arrivare sino a 500 euro. L’ordinanza è valida 24 ore su 24. (o.j.)

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Territorio. Proseguono i cantieri per le due aree nevralgiche della città

Viale Stazione e via Roma, lavori in corso

Con la primavera è scattato anche il piano di ripristino dei manti stradali danneggiati: molte arterie stradali saranno riasfaltate per un impegno di spesa di 150mila euro

A rriva la primavera e non si fermano i lavori per il rinnovo di viale Stazione nel centro di Montegrotto Terme. Dopo il completamento dei lavori di rilievo sui ritrovamenti emersi durante gli scavi, la ditta responsabile dell’appalto ha proceduto, nelle ultime settimane, con gli scavi per individuare i sottoservizi esistenti. Sono stati poi eseguiti interventi sul percorso pedonale rialzato, compresi scavi, getto del magrone, armamento, getto delle fondamenta e riempimenti. Ma non solo. Etra ha effettuato poi interventi di ripristino, adeguamento e sostituzione di tratti e allacci fognari; Italgas ha proceduto con operazioni di rilevamento, integrazione e ripristino della linea esistente; Telecom ha predisposto una nuova tubazione per la rete dati e telefonica, con l’installazione di una nuova colonna-armadio; infine, Fastweb ha realizzato la deviazione della linea di viale Stazione tramite via San Mauro.

Nel cantiere di via Roma, sono state abbattute le alberature e rimosse le ceppaie. Inoltre, sono stati rimossi cartelli pubblicitari, cordonate e recinzioni in via Flacco, insieme alla rimozione del massetto in calcestruzzo presente in alcuni tratti. Successivamente, è stata posata una nuova cordonata in calcestruzzo e è stata preparata la posa della nuova recinzione nel tratto di via Flacco. Lungo via Roma, è stato installato un

nuovo punto luce. Sarà chiuso il vecchio ingresso dello Sporting e sarà realizzato un nuovo ingresso per il campeggio, in collaborazione con i proprietari privati dell’area.

Dopo la posa della cordonata, i lavori proseguiranno lungo via Flacco con la realizzazione del binder, lo strato intermedio della strada asfaltata, su cui verrà successivamente posato il manto. Ma non sono solo questi i lavori in programma con la primavera.

E’ scattato infatti il piano di ripristino dei manti stradali danneggiati. Fino a fine aprile saranno molte le arterie stradali che verranno riasfaltate grazie a un impegno di spesa dell’amministrazione comunale di oltre 150 mila euro.

“Si tratta – sottolinea il sindaco Riccardo Mortandello - di interventi da tempo richiesti dai cittadini che vanno a sanare situazioni molto ammalorate”. Le strade coinvolte saranno via Catajo, con il rifacimento dei marciapiedi di fronte alla chiesa di Turri e la rimozione attraversamento pedonale rialzato, via Petrarca dove verrà ripristinata una fascia di asfalto rovinato, verrà rifatto il manto in via Pasubio, in via Giovanni XXIII e in via Zucca. Nel parcheggio di Villa Draghi assieme al manto verrà ritracciata anche la segnaletica e in via Roma verrà eliminato l’attuale passaggio pedonale e ritracciato in posizione idonea.

Tante nuove aperture di locali

In viale Stazione, dopo un periodo di pausa ha aperto Althea, un concept store di abbigliamento ricercato, bigiotteria di tendenza e arredo casa, con gestione di Maria Pia Capuzzo. Si affaccia inoltre una nuova attività: là dove c’era il bar Venus, al civico 27, Angelo e Joana hanno aperto Havana café, con specialità a tema caraibico e serate di ballo.

In via San Mauro al posto del bar Zurigo aprirà a breve il bar pizzeria ristorante Basilico. In corso delle Terme è arrivato il sushi per asporto con l’apertura di Sushi Ya sushi là dove c’era il ristorante Trabucco. Infine, per aprile in piazza Carmignoto, dove c’era l’enoteca Do ciacoe aprirà The Strope, un locale con degustazione di vini, formaggi e salumi locali. A condurlo ci saranno Silvia e Paolo. (a.f.)

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Terme
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Nella foto via Flacco, nel cantiere di via Roma Alessandro Abbadir

Miss Mamma Italiana. Si è svolta la selezione del concorso nazionale

Federica Battocchio vince ad Abano

La manifestazione che premia bellezza e simpatia è giunta alla 31esima edizione. Sostiene l’associazione “Arianne” per la lotta all’Endometriosi, una malattia cronica femminile, ancora poco conosciuta

Hanno fatto tappa ad Abano le selezioni per “Miss Mamma Italiana 2024”, concorso nazionale di bellezza e simpatia giunto quest’anno alla sua 31esima edizione, la manifestazione sostiene “Arianne” Associazione Onlus per la lotta all’Endometriosi, una malattia cronica, progressiva ed invalidante, ancora poco conosciuta.

Nell’area eventi del Hotel Grand Torino di Abano Terme, si è svolta la selezione. Le mamme partecipanti, oltre a sfilare in passerella con abiti eleganti, hanno sostenuto una prova di abilità (come cantare, ballare, illustrare ricette gastronomiche, cimentarsi in esercizi ginnici ed in prove creative ed artistiche), che rappresentasse la loro personalità. La giuria ha proclamato vincitrice della selezione Federica Battocchio, 35 anni, impiegata, di Bassano del Grappa (VI), mamma di Francesco di 7 anni; la fascia “Miss Mamma Italiana Gold” (riservata alle mamme dai 46 ai 55 anni), è andata ad Ilaria Centanni, 46 anni, insegnante, di Villorba (TV), mamma di Sveva ed Alessio, di 17 e 13 anni; mentre la fascia “Miss Mamma Italiana Evergreen” (riservata alle mamme con più di 56 anni), è andata a Paola Crivellari, 56 anni, operaia, di Sottomarina (VE), mamma di Angelica e Gessica, di 31 e 26 anni. Queste le altre mamme premiate: “Miss Mamma

Italiana Damigella d’Onore” Anna Rossi, 38 anni, impiegata, di Castello di Godego (TV), mamma di Gaia, Allegra e Santiago, di 10, 7 e 2 anni; “Miss Mamma Italiana Solare” Marie Sonise Cassol, 29 anni, casalinga, di Teolo (PD), mamma di Emily e Diana, di 9 e 3 anni; “Miss Mamma Italiana Gold Damigella d’Onore” Teresa Espimedio, 50 anni, educatrice, di Ponte di Piave (TV), mamma di Elena, Silvia e Gregorio, di 26, 22 e 10 anni; “Miss Mamma Italiana Gold Eleganza” Marina Donati, 52 anni, impiegata, di Treviso, mamma di Pietro e Bianca, di 18 e 14 anni; “Miss Mamma Italiana Gold in Gambe” Michela Porcellato, 50 anni, assistente odontoiatrica, di Silea (TV), mamma di Enrico e Luca,

di 16 e 12 anni; “Miss Mamma Italiana Gold Solare” Michela Andolfo, 55 anni, infermiera, di Pozzonovo (PD), mamma di Federico di 14 anni; “Miss Mamma Italiana Gold Sorriso” Beatrice Vultaggio, 46 anni, oss, di Bosco di Rubano (PD), mamma di Cristian di 9 anni; “Miss Mamma Italiana Evergreen Fashion” Gianna Gallinaro, 57 anni, casalinga, di Rubano (PD), mamma di Alessia di 22 anni; “Miss Mamma Italiana Evergreen Dolcezza” Sabrina Chermaz, 59 anni, oss, di Muggia (TS), mamma di Jessica di 40 anni; “Miss Mam-

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ma Italiana Evergreen Glamour” Anna Maria Caputo, 59 anni, oss, di Santa Giustina in Colle (PD), mamma di Davide e Lorenzo, di 30 e 26 anni; “Miss Mamma Italiana Evergreen Sprint” Ketty Volpin, 59 anni, responsabile amministrativa, di Albignasego (PD), mamma di Riccardo di 27 anni; “Miss Mamma Italiana Evergreen Radiosa” Cristina Fachin, 58 anni, oss, di Padova, mamma di Thomas di 32 anni. L’evento è stato presentato da Paolo Teti, Patron del concorso e da Elena Cerchiaro.

Montegrotto

Terme nella rete regionale dei “Comuni attivi”

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Progetti, programmi e iniziative che hanno l’obiettivo di stimolare uno stile di vita attivo e aiutano a combattere la sedentarietà vengono premiati dalla Regione che inserisce i comuni che li promuovono e li attuano in una rete che opera per favorire la salute della popolazione. Un riconoscimento che si è guadagnato anche il Comune di Montegrotto Terme, entrato a far parte della “Rete regionale dei Comuni attivi”.

“Si tratta di percorsi – ha spiegato l’assessore allo Sport Pier Luigi Sponton - che sono stati validati dall’Ulss 6 Euganea secondo quanto previsto dal programma “Comunità attive” del Piano regionale per la Prevenzione”. Fin dal 2020 sono stati avviati gruppi di cammino, corsi di attività motorie, di ginnastica dolce, balli di gruppo, corsi di ballo, la manifestazione parchi in movimento che ha coinvolto molte società sportive locali e il centro sollievo dedicato ad anziani con deterioramento cognitivo e malattia di Alzheimer.

Inoltre, con la scuola Nievo si sta perfezionando l’attivazione del Programma Pedibus, l’amministrazione ha realizzato una rete di Bike Lane Ciclabili e organizza manifestazioni come Pasquetta Rundagia e Family Run, Sportland - Festa dello Sport, Biciclettata in rosa e Pedalia-Mo sui Colli per la Prevenzione in collaborazione Lilt Padova, oltre a mettere a disposizione delle associazioni sportive gli impianti sportivi del territorio.

“Montegrotto Terme – ha commentato il sindaco Riccardo Mortandello - è città della Salute nel Dna: oltre che per i turisti siamo attenti a promuovere la salute intesa come benessere, e non solo come assenza di malattia, anche per i nostri cittadini”. (o.j.)

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Confcommercio. In 1200 alla manifestazione per sottolineare il ruolo delle “imprese intelligenti”

Ascom: “Siamo il futuro del terziario”

E rano in 1200 tra associati e autorità i presenti alla grande iniziativa di Confcommercio Ascom Padova che si è svolta nel Centro Congressi in Fiera. In 1200 per ascoltare l’emozione di Patrizio Bertin, riconfermato alla guida dell’associazione che rappresenta, a Padova e provincia, quel terziario di mercato che, ricorrendo proprio alle parole del rieletto presidente, “termine generico, talvolta poco compreso, ma dietro al quale ci sono le migliaia di imprese del commercio, del turismo, dei servizi e ci sono anche le professioni”.

Il titolo dell’evento era eloquente: “L’impresa intelligente”. Ed è proprio da quel titolo che è partita la riflessione di Bertin, da quell’impresa intelligente che vuole essere una sorta di “risposta” all’intelligenza artificiale. “La storia ci insegna che tutte le grandi rivoluzioni hanno avuto gli imprenditori come protagonisti”, ha infatti sottolineato Bertin.

Bertin ha quindi focalizzato l’attenzione su Padova, che con le sue

infrastrutture, a partire dal nuovo ospedale, deve assurgere al ruolo di “periferia competitiva”, evitando la marginalizzazione provocata dalle grandi “città pigliatutto” come Milano, Londra o New York. Per farlo, massima dev’essere l’accortezza rispetto al ruolo della Camera di Commercio, alla formazione continua e all’attenzione alle persone.

Cultura e sociale devono essere anch’essi temi tenuti di massimo conto. A tal proposito il presidente di Confcommercio Ascom Padova ha ricordato il “presidio” della Confcommercio padovana in questi due ambiti con il premio letterario sportivo “Memo Geremia” da un lato e il sostegno alla ricerca del Vimm dall’altro.

Come il commento musicale serve a rendere immortale la scena di un film, così l’Ascom Confcommercio di Padova ha l’ambizione di poter valorizzare il lavoro delle imprese padovane distribuite sul territorio. Ecco allora la connessione con la seconda parte della serata, dedicata

allo spettacolo del gruppo internazionale “Aria”, che ha interpretato alcune celebri colonne sonore, tra cui le musiche di Ennio Morricone, mentre nell’enorme schermo del Padova Congress passavano le immagini de “Il Buono, il Brutto, il Cattivo”. Presente all’evento anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha esordito con umorismo: “Sono qui per capire da Patrizio Bertin qual è il segreto per il terzo mandato. E poi per ringraziarvi per le tasse che pagate e per essere sopravvissuti a chi complica gli affari semplici”. Ha poi tuttavia prosegui-

La Provincia di Padova è un affare tra centrosinistra e Lega

Le elezioni provinciali padovane hanno confermato un dato estremamente tangibile: quando a esprimersi sono gli amministratori, i più “posizionati” sono quelli del centrosinistra e della Lega. Del resto le provinciali, in attesa di una riforma che dovrebbe restituire la parola ai cittadini, sono elezioni, cosiddette, di secondo livello: a votare, infatti, sono i consiglieri comunali dei 101 municipi padovani. Ogni comune, in base al numero di abitanti, ha un “peso elettorale” diverso quindi il numero di voti per ciascun candidato è il frutto della somma non dei singoli consensi espressi ma del valore che ciascuno di essi rappresenta. Esaurita questa doverosa premessa, veniamo ai risultati. Accanto al presidente della provincia Sergio Giordani, siederanno: per Tutti la Provincia - Uniti per il territorio (centrosinistra) Luigi Alessandro Bisato (8599), Massimo Momolo (5175), Carlo Pasqualetto (4416), Stefano Agujari Stoppa (4011), Paola Martin (3092), Emanuela Gastaldello (2835); per Lista civica per Padova Provincia (Fratelli d’Italia), Luigi Sabatino (3723), Matteo Cavatton (3172); per Veneto domani - La sfida identitaria (Lega)Daniele Canella (9285), Eleonora Mosco (4947), Stefano Beraldo (2574), Roberto Cruciato (2326); per

to l’intervento dando spazio al tema dell’autonomia: il Veneto, ha ricordato, mette a disposizione di Roma circa 24 miliardi e non aspetterà un minuto in più rispetto al varo della legge per chiedere le materie previste. Ha quindi gettato uno sguardo al turismo, che soltanto quest’anno ha fatturato 18 miliardi con un 70% rappresentato da turisti stranieri e con un aumento degli statunitensi nell’ordine del 30%.

Di profonda riflessione l’intervento del presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, che si è focalizzato sulle sfide per il futu-

ro: “L’impresa è intelligente quando coglie le opportunità – ha affermato –. L’innovazione richiede l’esercizio condiviso della responsabilità. E la sostenibilità non può essere solo lotta allo spreco ma deve essere intesa anche come generazione di sostenibilità”

Un passaggio significativo Sangalli l’ha dedicato al rinnovo del contratto che “per noi di Confcommercio è responsabilità sociale in quanto al centro ci sono le persone che formano la comunità”.

Il finale l’ha riservato proprio alla Città del Santo, che “lavora per la formazione, per diffondere la cultura d’impresa”, che si fa antidoto alla desertificazione commerciale, dove il negozio di vicinato è elemento fondamentale per la rigenerazione urbana.

La manifestazione al Centro Congressi è stata anche l’occasione per presentare i componenti del nuovo consiglio direttivo e per definire le prospettive future di un’associazione che da sempre gioca in attacco.

Padova provincia al centro (Udc) Vincenzo Gottardo (3391); Silvia Alibardi (2039); per Forza Provincia (Forza Italia) Valentino Turetta (3699),Daniela Bordin (2870).

Le elezioni provinciali hanno anche riscosso un importante successo in termini di partecipazione, segno che i partiti credono molto nell’impatto strategico di questo ente soprattutto in termini di edilizia scolastica, viabilità e trasporti. Sì è, infatti, recato alle urne l’82% dei 1327 aventi diritto al voto nella nostra provincia.

A breve verranno attribuite le deleghe e si capirà molto chiaramente se si costituirà una maggioranza, con un’alleanza tra due o più forze politiche, o se i prossimi anni saranno all’insegna di una condizione collegiale. I nomi più quotati per la fondamentale poltrona di vicepresidente sono, ovviamente, i due più votati: Alessandro Bisato (Pd) e Daniele Canella (Lega). Da segnalare, anche, il buon risultato dell’Udc che passando da uno a due, raddoppia i propri rappresentanti in Provincia. Fratelli d’Italia, in piena controtendenza rispetto all’attuale trend elettorale, perde un consigliere rispetto alla precedente tornata: ad approfittarne Forza Italia che ne guadagna uno.

La prima seduta del Consiglio provinciale

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Il nuovo consiglio direttivo di Confcommercio Ascom Padova

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Abano Terme. Si aggiunge alla storica sala da 400 posti, ospiterà numerosi spettacoli

Eventi nel nuovo foyer da 120 posti inaugurato al teatro Pietro d’Abano

Un foyer da 120 posti. E’ la grande novità del Teatro Pietro d’Abano, inaugurato di recente. Oltre al teatro grande da oltre 400 posti e a quella più piccola da un centinaio di posti, arriva ad Abano Terme al teatro di Largo Marconi il foyer. Con un palco da 10 metri per 6 metri, ospiterà artisti già noti, ma anche coloro che vogliono farsi notare e gli emergenti. “Sarà il luogo perfetto per dei momenti di intrattenimento accompagnato da un buon aperitivo”, spiega la titolare del teatro, Isabella Biffi. “Ospiteremo spettacoli musicali, teatrali, di cabaret. In arrivo c’è per esempio l’appuntamento Il giovedì si ride. Avranno spazio per l’avanspettacolo e i varietà di ballo, dedicati ovviamente alla pace nel mondo”. Una grande novità saranno le presentazioni di libri musicali. “Ci saranno musicisti che hanno scritto libri e che li presenteranno accompagnati dalla loro chitarra o dal pianoforte”.

Ci saranno eventi ogni settimana. Tra i tanti si segnalano il 27 aprile Swing Avenue con i maestri di musica provenienti direttamente da Milano. Tutti gli eventi inizieranno alle 21. Prosegue e si infittisce anche la programmazione nel teatro principale. Il 13 aprile toccherà a Night for Whitney dedicato alla mitica Whitney Houston. Il 19 aprile ecco la Little Tony Band con Cristina Ciacci. Il

20 aprile Cifarelli & Ronnie Jones con Francesco Corvino, Flavio Scorpaz, Nicolò Fragile e Dario Tanghetti. Il 25 aprile arriva invece la diva del cinema, Ornella Muti, con il suo show. Al termine di ogni spettacolo gli artisti si fermeranno nel foyer per incontrare il pubblico e scattare delle foto.

L’evento principale della primavera aponense al Teatro Pietro d’Abano sarà Sanremo Musical, in programma dal 3 maggio al 30 giugno. Ma non finisce qui. “Stiamo completando il cartellone con eventi di lirica e il 29 giugno sul piazzale antistante si terrà Abano Fashion con il coinvolgimento dei commercianti di Abano”, spiega ancora Isabella Biffi. “Per questo ringraziamo Paola Toffon, organizzatrice di eventi, e la commerciante Paola Buja, oltre che la presidente di Ascom Abano, Elena Morello, per il grande supporto. In autunno ci

sarà poi, in occasione del Giubileo del 2025, la riproposizione di un nostro cavallo di battaglia, il musical Il figliol prodigo, dedicato a Papa Francesco”. Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte tra gli altri il vicesindaco Francesco Pozza, l’assessore alle Manifestazioni Ermanno Berto, la consigliera regionale Elisa Venturini e la presidente mandamentale di Ascom Abano, Elena Morello.

Federico Franchin

Vincenzo Cecchini e Domenico D’Oora, dialogo sul colore

Due generazioni a confronto. Due linguaggi diversi. Due artisti che si incontrano, uniti dal minimo comune denominatore del colore. È questo il fulcro della mostra “Vincenzo Cecchini - Domenico D’Oora. Un dialogo sul colore”, inaugurata lo scorso 21 marzo a Padova, Palazzo Zuckerberg, e visitabile fino al prossimo 19 maggio.

La mostra, realizzata dalla Fondazione Leoni E.T.S. (nata nel 2013 dal desiderio filantropico dei fratelli David e Christian Barzazi di aiutare i bambini in difficoltà) in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, propone un dialogo fra Vincenzo Cecchini e Domenico D’Orato, due artisti

che, tramite le loro opere, interpretano il colore e indagano la luce e i suoi effetti. Una ricerca, quella su colore e luce, che ac-

comuna i due artisti, seppur appartenenti a generazioni diverse e provenienti da background differenti: Vincenzo Cecchini nasce a Cattolica nel 1934, Domenico D’orato a Londra nel 1956. Unite dalla ricerca sul colore, le opere

dei due artisti si rivelano molto personali e caratterizzanti agli occhi dei visitatori: i quadri di Vincenzo Cecchini, per il quale dipingere significa essere liberi, si caratterizzano per colori che non appaiono mai definitivi, ma mutevoli e quindi soggetti a infinite interpretazioni. A colpire delle opere di Domenico D’Oora sono invece gli effetti luminosi prodotti dalla pittura monocroma.

La mostra si pone quindi come occasione per mettere in evidenza le individualità e le personalità dei due artisti, ma anche per far emergere quanto luce e colore siano temi capaci di ispirare artisti diversi e di evolvere nel tempo. (f.t.)

Prosegue e si infittisce anche la programmazione nel teatro principale. Il 20 aprile Cifarelli & Ronnie Jones con Francesco Corvino, Flavio Scorpaz, Nicolò Fragile e Dario Tanghetti. Il 25 aprile arriva invece la diva del cinema Ornella Muti

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Il taglio del nastro del nuovo foyer e uno scorcio qui sotto
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Calcio Montegrotto. L’intervista al presidente Federico Bano

“La nostra missione: lo sport e l’amicizia dei ragazzi dentro e fuori dal campo”

“La nostra è una società coordinata da un gruppo di amici che porta avanti progetti sportivi per creare delle condizioni sane dove fare sport”

A l calcio Montegrotto prosegue l’era del presidente Federico Bano.

Qual è il bilancio finora?

“Come in tutte le stagioni sportive le situazioni hanno degli andamenti oscillanti e questo direi che oramai è fisiologico ma allo stato attuale sono molto soddisfatto in quanto riscontro una grande crescita in tutte le squadre, sia sportiva che comportamentale, e questo non è poco, grazie alla competenza dei nostri tecnici e dirigenti che tutte le settimane, puntuali seguono attentamente in nostri ragazzi”.

Qual è lo spirito di questa società?

“Il calcio Montegrotto è una società sportiva, che ormai ha poco meno di 20 anni di attività, che da sempre è coordinata da

un gruppo di amici che con tanta armonia ed una visione univoca, portano avanti dei progetti sportivi che hanno la finalità primaria di creare delle condizioni sane dove fare sport. Il primo obiettivo è il divertimento e l’amicizia dei nostri ragazzi. Tutte le finalità dei nostri progetti mirano a questi due obiettivi che di conseguenza poi generano altre situazioni. Inoltre, da più di 10 anni abbiamo inserito dei progetti per i nostri ragazzi con un’attenzione puntuale alle loro esigenze e a quelle delle loro famiglie. Ecco perché da anni Sport for family e Girovaland sono dei fiori all’occhiello della nostra associazione”.

Quali sono i programmi della stagione in corso 2023/2024?

“I nostri programmi comun-

que proseguono in questa stagione con una maggiore presenza di nuovi tecnici e ds sempre più qualificati che potenziano la nostra società e ci spronato su nuovi progetti già pianificati per i prossimi mesi. Ecco perché a giugno si svolgerà presso l’impianto di Mezzavia il Milan junior camp, iniziativa importantissima per dare l’opportunità ai nostri atleti e tecnici di confrontarsi con professionisti del mondo dello sport. Inoltre, a settembre in centro a

Montegrotto organizzeremo Sportland, una manifestazione di grande sport, per la nostra città condita di grandi feste ed attrazioni”.

Da presidente qual è il suo sogno per questa società?

“Francamente il mio sogno o, meglio, obiettivo è fare bene il ruolo che mi compete ogni anno e tutti gli anni cercando di vedere sempre o il più possibile il sorriso dei nostri ragazzi in campo e fuori dal campo. Incrociare per strada un gruppo di ragazzi che sono amici sia in campo che fuori dal campo è una grande soddisfazione: vuol dire che abbiamo lavorato bene, abbiamo seminato occasioni per far fiorire l’amicizia e se poi il nostro operato crea una sintonia allargata anche alle famiglie, che condividono tra loro serate in amicizia, per me è il massimo, e questo mi gratifica molto”.

Abano. Il vicepresidente Franco Dainese: “La grande sfida futura: coinvolgere ancora più persone nel progetto Virtus”

E’ una delle colonne della Virtus Abano. Franco Dainese, vicepresidente, è uno di quelli che hanno fatto la trafila fino a diventare un punto di riferimento per tutti.

“Tra poco festeggio i 20 anni del mio impegno in questa società”, dice Dainese. “Sono partito come accompagnatore, poi ho fatto il dirigente, fino ad entrare nel direttivo societario. Credo di avere ormai una certa esperienza in questo sodalizio. Non è di certo facile far conciliare tutte le attività, ma la passione è determinante per poter conciliare gli impegni lavorativi e quelli sportivi, che sono innumerevoli. E’ lo spirito del volontariato quello che muove me e tutti coloro che sono dentro a questa società”. “Negli anni acquisisci sempre più esperienza”, aggiunge. “Stare in mezzo ai ragazzi è poi davvero fantastico. Ti appaga a livello personale. E’ chiaro che far parte del direttivo della Virtus ti dà

molte responsabilità, ma è bello questo gruppo”. Una crescita costante quella che sta vivendo la Virtus.

“Siamo migliorati in tutto. Ricordiamo – aggiunge - che siamo partiti mettendo assieme tre società, tre realtà parrocchiali. Negli anni c’è stata una crescita continua da parte dei dirigenti, degli atleti, dei tecnici, dei manutentori, insomma di tutti noi. Credo che i risultati ottenuti, in primis nell’organizzazione societaria, siano sotto gli occhi di tutti. Anche nella manutenzione dei campi per esempio…”.

A livello sportivo la Virtus è secondo Dainese ormai il punto di riferimento per Abano.

“Siamo cresciuti tantissimo, soprattutto nel settore giovanile, dove stanno arrivando risultati importanti. Nel futuro la grande sfida ora è saper coinvolgere sempre più persone nel progetto Virtus”. (Fe.Fr.)

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Il vicepresidente Franco Dainese Il presidente Federico Bano

#Regione

L’intervista. Vanessa Camani, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico

“Siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche dei sindaci”

“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”

La cronaca politica delle ultime settimane è stata dominata dal dibattito sul terzo mandato per i presidenti di Regione, approdato in Parlamento con l’emendamento leghista al decreto Elezioni. 112 i voti contrari, 26 i favorevoli (Lega e Italia viva) e 3 gli astenuti. Soddisfatta dalla stroncatura di Roma la capogruppo in consiglio regionale Vanessa Camani.

Il terzo mandato per presidenti regionali e sindaci è stato recentemente bocciato in Parlamento, è d’accordo su questo stop?

“Va premesso che nella nostra regione si dovrebbe parlare di quarto mandato, poiché se il presidente Zaia terminerà questa legislatura avrà esercitato le funzioni di governatore della Regione Veneto per 15 anni. Si sta perciò traslando sul piano nazionale una questione regionale che qua è già ampiamente superata dai fatti. Anche in conseguenza di ciò, siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche di sindaci”.

Secondo lei, non dovrebbero essere i cittadini a scegliere?

“I cittadini sono liberi di scegliere. Il fatto di impedire a Zaia di fare il governatore del Veneto per

25 anni consecutivi non riduce la possibilità di scelta dei cittadini che sono comunque chiamati a esprimersi attraverso un voto libero nelle elezioni regionali. Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione.

Governare per così tanto tempo un organo importante come la presidenza della giunta regionale può influenzare i cittadini nell’esercizio del potere, che è un potere enorme che passa dalla decisione di qualunque aspetto attinente alla vita dei cittadini veneti, ma è anche un potere che si esprime nella diversa opportunità di concorrere alle elezioni regionali in virtù della eccessiva esposizione mediatica che il presidente attuale ha avuto: nessuno ha le sue stesse condizioni di partenza in termine di notorietà e di accesso agli elettori che ha il presidente Zaia”.

Pensa che la bocciatura in Aula da parte di Fratelli d’Italia possa essere una mossa per “prendersi” il Veneto?

“Purtroppo la destra al governo nazionale sta dimostrando che

intende disporre delle istituzioni non sulla base di valutazioni che attengono gli equilibri dei poteri, ma per bisogni biecamente strumentali. Questa ricostruzione dunque potrebbe essere verosimile. Tuttavia, se da un lato si registra la strumentalizzazione di Fratelli d’Italia che prova a fissarsi su questa posizione per “prendersi” il Veneto, mi pare che anche la Lega di Salvini e di Zaia abbia un approccio altrettanto strumentale in merito al terzo mandato, ponendosi di salvare con questi personalismi Luca Zaia. In Veneto bloccare il dibattito pubblico e il

lavoro istituzionale per decidere che lavoro farà Zaia domani mi sembra comunque vergognoso e indegno per la nostra regione”.

Le prossime mosse del suo partito in vista di questa elezione?

Quali sono i candidati?

“Mancano 500 giorni, è il momento di incominciare a porsi delle questioni cruciali. Noi stiamo ragionando su raccogliere la sfida vera: il racconto del Veneto che Zaia ci ha fatto nel 2010 evidentemente nel 2025 non potrà essere il medesimo e noi andremo a presentare un progetto sostitutivo per il bene di questa regione.

Il modello portato avanti da Zaia oggi è limitato sotto tre aspetti. Il primo è l’ambiente: dobbiamo rendere la regione sostenibile per porre le condizioni per una più semplice transizione ecologica delle imprese. C’è poi il lavoro che va visto come strumento di emancipazione sociale. Infine, la sanità pubblica che in questa regione è gravemente arretrata e rischia di essere letalmente compromessa se non si inverte la rotta. Noi lavoreremo proprio su questo e individueremo la figura che meglio di tutti può portare avanti questo programma”. (g.f.)

E’ crisi tra Lega e Fratelli d’Italia: scontro sulle Amministrative con vista Regionali

I rapporti territoriali tra Lega Nord e Fratelli d’Italia sono estremamente tesi e a farne le spese sono le prossime amministrative. Nei comuni maggiormente importanti, quelli nei quali le segreterie sovra-comunali ci mettono lo zampino, gli accordi per presentarsi uniti alle urne appaiono estremamente difficili e, in molti casi, sembrano ormai impossibili.

Il caso forse più emblematico è quello di Bassano dove l’accordo sembra essere ormai definitivamente saltato, mentre a Rovigo, l’unico capoluogo di provincia al voto in Veneto, la Lega è riuscita a imporre il proprio candidato con buona parte dei Meloniani che rivendicavano la leadership.

Ma sono tantissime le realtà venete dove i conti non quadrano; una miriade di piccole e medi comuni nei

quali le trattative vanno avanti freneticamente e non dove, al momento, non si vede una via d’uscita unitaria. Da Noale a Vittorio Veneto, da Preganziol a Montecchio Maggiore.

A complicare ulteriormente le cose ci si mette anche la crisi di Chioggia dove il sindaco leghista, Armelao ha letteralmente defenestrato Fratelli d’Italia. Risultato: la città è paralizzata da quattro mesi.

Impossibile non immaginare che queste tensioni abbiano un minimo comune denominatore: le prossime elezioni regionali.

Fratelli d’Italia, non è un mistero, chiede per se la presidenza. Dopo anni di strapotere leghista, questo il ragionamento, ora il vento è cambiato, ma sono mutati soprattutto i numeri. Il partito di Giorgia Meloni è de-

cisamente il “preferito” dai veneti e la crisi della Lega, combattuta tra la linea di Matteo Salvini e la volontà di un ritorno al passato nel quale il termine “Nord” sia determinante, porta in quella direzione.

Luca Zaia, in una ricerca condotta di recente da Ilvo Diamanti, sarebbe ancora il presidente che i veneti vorrebbero tanto che il 52% degli intervistati, un dato questo che dimostra per l’ennesima volta l’assoluta trasversalità del gradimento, sarebbe favorevole ad una riforma legislativa che consente un suo ulteriore mandato. Riforma che, salvo colpi di scena, non ci sarà. Quindi il quadro resta aperto e complicato.

A cercare di ritagliarsi il proverbiale ruolo di “terzo” tra i due litiganti, c’è Forza Italia pronta a porre sul tavolo nazionale dell’alleanza la carta Flavio Tosi.

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Vanessa Camani

Centrodestra. L’assessore regionale traccia un bilancio di questa fase politica e annuncia la sua candidatura alle Europee

Elena Donazzan: “Recuperiamo rispetto e sguardo lungo”

“In questi anni la politica è cambiata molto ma guardando ai giovani nutro la speranza di una nuova stagione”

“Fratelli d’Italia ha una classe dirigente preparata, lasciamo da parte le polemiche, per rispetto agli elettori”

Elena Donazzan è un volto noto della politica regionale e nazionale, esponente di una destra che negli anni è molto cambiata nelle forme partito, ma che ha saputo mantenere alcuni caposaldi estremamente evidenti e tangibili. “Io non sono una nostalgica, anche per questioni anagrafiche, ma credo che le storie politiche, quelle di militanza, di impegno, di passione, quelle che hanno pagato anche tributi di sangue meritino tutte rispetto.”

Pur presa tra mille impegni Donazzan non perde mai la voglia di analizzare, di soffermarsi, di confrontarsi con la politica. E allora ne approfittiamo per farci accompagnare in un percorso lungo quasi 25 anni dentro la Regione Veneto, i primi cinque da consigliere e i successivi da assessore.

“La politica – ci spiega l’Assessore Donazzan – è cambiata molto in questi anni. Oggi si vive certamente una carenza di dibattito politico, di rispetto e di capacità di programmazione a lungo termine. Io ricordo che quando approdai per la prima volta in consiglio regionale ascoltavo ammirata, anche da se da posizione diversa, gli interventi di Carlo Alberto Tesserin (Forza Italia) o di Pierangelo Pettenò (Rifondazione Comunista). Oggi tutto questo si è perso e, paradossalmente, pur essendosi affievolito il dibattito politico - quindi venendo meno quelle discussioni alte che potevano accentuare le differenze - l’assenza di rispetto non ci consente di trovare punti di accordo: tutto questo lo trovo avvilente per la politica e per i cittadini.”

“Di contro – continua Donazzan – oggi c’è molto più interesse

per la politica. Purtroppo il numero dei cittadini che si recano alle urne sta diminuendo, ma chi lo fa appare maggiormente consapevole. Credo che questa preparazione dipenda, fortemente, dalle molteplici forme di comunicazione. A me piacciono

il mare grande e la libertà, quindi più fonti ci sono meglio è così ciascuno può costruire la propria idea, anche a costo di imbattersi, soprattutto sui social, in contenuti di cattiva informazione. Ed è proprio questa crescente consapevolezza soprattutto tra

i giovani, con i quali interagisco spesso anche per le mie deleghe da assessore, che nutro la speranza per una nuova stagione della politica. Una politica fatta di rispetto, di preparazione, di contenuti e anche di genuinità. I primi a crederci, però, dobbiamo essere tutti noi che abbiamo qualche anno in più. Quando leggo le statistiche dei giovani che lasciano la nostra Regione o il nostro Paese mi chiedo perché in molti si stupiscano. Se siamo i primi noi a non avere rispetto per noi stessi, a non raccontare gli enormi valori che abbiamo, i nostri punti di forza, perché una ragazza o un ragazzo dovrebbero scegliere, se hanno dei sogni o semplicemente delle aspettative, di stare qui?”

“Quello che mi piacerebbe contribuire a costruire è un profondo senso di responsabilità per ciò che abbiamo ereditato anche in questo nostro Veneto nel quale l’amore per il lavoro e l’attenzione verso il volontariato e il prossimo sono eccezionali. Abbiamo dei fondamentali ottimi, dei quali essere orgogliosi e per i quali dobbiamo impegnarci. Oltre alla responsabilità del rispetto, infatti, abbiamo quella di tramandare ciò che siamo. Se ci diciamo da soli che non siamo abbastanza, come possiamo pretendere di farlo conoscere agli altri?”

“Io sono fermamente convinta – aggiunge – che essere cittadini del mondo in un mondo globalizzato non significhi negare la propria identità. La rincorsa degli anni passati ci ha portato ad affacciarci sulla scena planetaria attraverso una competizione basata esclusivamente sui prezzi e ci hanno battuto; poi ci siamo affidati alla qualità e stiamo rischiando che venga imitata.

L’elemento che non perderemo mai è l’identità: l’elemento capace di costituire anche un valore economico oltre che culturale.”

“Anche per questo – conclude Donazzan – ho deciso di candidarmi alle Elezioni Europee del prossimo 8 e 9 giugno. Lo faccio forte della mia storia, dei miei ideali e proprio per contribuire a costruire il rispetto, il valore della nostra identità di Veneti e di Italiani. Lo faccio con orgoglio e con il pensiero ai tanti che in tutti questi anni non hanno mai smesso di sostenermi e di vedermi come una donna che non ha mai smesso di impegnarsi per il proprio territorio. Anche quando la mia militanza politica mi è costata parecchio, non mi sono mai girata dall’altra parte e non ho mai scelto scorciatoie che anteponessero i miei interessi a quelli del gruppo. Fratelli d’Italia ha una classe dirigente forte e preparata.

Ho sorriso leggendo sui giornali la battuta del segretario regionale della Lega che sostiene che noi abbiamo soltanto i voti. Noi abbiamo un concetto della coalizione alto, determinato dal rispetto verso tutti gli elettori, quindi non indugiamo in polemiche: del resto credo che il suo sia stato solo un tentativo di esorcizzare, con poche parole, la sua paura che la nostra classe dirigente possa portagli via ulteriore consenso. Quello che però, oggi mi interessa, è di affrontare, tutti insieme, questa fase politica con il sorriso e la giusta determinazione. Io sono “Una di parola”, proprio come recitano i miei manifesti elettorali: uno slogan che è stato scelto proprio “intervistando” le persone che mi conoscono e che, con mia immensa gioia, mi vedono così”.

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Regione
Elena Donnazzan

Elezioni Europee. Padovano, 35 anni, imprenditore, è consigliere comunale e provinciale

Carlo Pasqualetto capolista in Veneto con Azione

L o scorso dicembre era stato eletto segretario regionale di Azione, ora Carlo Pasqualetto, 35 anni, padovano, corre per le elezioni europee da capolista in Veneto. La candidatura del consigliere comunale di Padova, nonché consigliere provinciale con delega all’innovazione, è stata presentata dal leader di Azione Carlo Calenda. Nato a Padova, marito di Benedetta e padre di Azzurra, Pasqualetto è il fondatore e amministratore delegato di Azzurro Digitale, gruppo specializzato nella trasformazione digitale del mondo manifatturiero e logistico. Nel 2013 aveva dato vita a TEDxPadova, il laboratorio di idee e divulgazione scientifica legato alla fondazione americana TED.com. Da leader veneto di Azione ora affronta la sfida delle elezioni europee.

“Per me la politica - spiega - è la capacità di far succedere le cose per migliorare la vita della nostra comunità. Senza dubbio un servizio, e come quando ci si impegna a servire gli altri: si riceve più di quanto si dia. Prendiamo ad esempio la mia situazione familiare. Essere genitori è un servizio pieno di dolcezza; ti richiede di non concentrarti più solo su te stesso, ti fa scoprire nuovi mondi anche se ti costa molto in termini di energie, tempo e denaro. Ma ti arricchisce interiormente e ti fa comprendere che non puoi

limitarti a essere solo un buon genitore o imprenditore, come nel mio caso. Vorrei trasmettere questo concetto in politica. Molte persone sostengono che destra e sinistra siano la stessa cosa e che la politica sia inutile. Questo è vero solo se non si scelgono le persone competenti; in tal caso, un incompetente di destra è lo stesso di un incompetente di sinistra. È vero ancor più se manca l’empatia e ognuno guarda solo al proprio interesse. Ma se si fa politica con serietà, competenza, cuore e ragione, diventa l’attività più nobile su cui profondersi. Me ne sono reso conto quando sono entrato nel Consiglio comunale di Padova a 21 anni: si può fare molto bene, basta dimenticare il proprio interesse e agire con giustizia e generosità, perché quel bene tornerà”.

Insieme ai soci Pasqualetto ha creato una serie di aziende che costituiscono “Azzurro Digitale”, un gruppo che fattura oltre 5 milioni di euro e conta 60 dipendenti. “Siamo riusciti a fare impresa nel Veneto perché abbiamo scelto di guardare il bicchiere mezzo pieno. È vero, in Italia ci sono molte tasse da pagare e la burocrazia non è sempre favorevole. Tuttavia, siamo in una regione che resta tra le più belle e creative del mondo, un vero gioiello”.

Dal lavoro all’Europa, una

“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”

delle prime sfide da affrontare, sottolinea Pasqualetto, riguarda proprio l’emigrazione dei talenti dal Nord-Est.

“Sull’immigrazione si sono fatte le ultime tre campagne elettorali, - ricorda il candidato di Azione - gridando gli slogan più assurdi, per ultimo quello del blocco navale. Io non voglio parlare di immigrazione, ma di emigrazione. Dobbiamo bloccare l’emorragia di giovani che sta depauperando il nostro territorio. Nel 2000 il Veneto aveva un PIL pro-capite superiore del 35% rispetto alla media europea, oggi quel delta si è assottigliato e sta intorno al 5%. Cosa vuol dire questo? Che ci siamo fermati, che abbiamo smesso di essere una terra in crescita e attrattiva.

E’ necessario applicare una cura da cavallo per aiutare i nostri giovani a fare impresa e trovare lavoro qui. Carlo Calenda ha attuato da ministro un incentivo semplice, quello del super ammortamento al 140% che gli imprenditori si ricordano ancora con favore: era automatico e si ripagava da solo in termini di gettito fiscale e aumento della produttività. Abbiamo bisogno di operazioni del genere - conclude Pasqualetto - perché le nostre imprese riescano ad attrarre i giovani laureati e diventino attrattive per i migliori professionisti italiani ed europei”. (r.r.)

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Carlo Pasqualetto con il leader di Azione Carlo Calenda

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Insieme contro le truffe agli anziani

Presentata in Questura a Padova la nuova campagna di prevenzione con la distribuzione di materiale informativo nei condomini e nei supermercati della provincia

Le truffe agli anziani hanno fatto registrare nella provincia di Padova un aumento di denunce: nel solo 2023 sono stati 615 gli episodi segnalati rispetto ai 435 del 2022 e già 125 nei primi due mesi del 2024, con una sottrazione di denaro contante oltre a monili in oro e gioielli per un danno complessivo alle vittime di alcuni milioni di euro.

E proprio sulla scorta di questi dati, nell’ambito della strategia di prevenzione e contrasto a questo odioso fenomeno curata dalla Polizia di Stato, il Questore di Padova Marco Odorisio, il direttore regionale di Aspiag Service Despar per il Veneto Giovanni Taliana ed il presidente dell’associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (ANACI) Padova Alfredo Gambato hanno presentato l’iniziativa “Insieme, contro le truffe” per la prevenzione delle truffe agli anziani. La campagna di prevenzione contro le truffe agli anziani

nasce proprio dalla consapevolezza di arginare questo crimine puntando su un capillare circuito di informazione rivolto alle potenziali vittime, richiamando la loro attenzione con la predisposizione di opuscoli informativi, distribuiti all’interno della rete di 8.500 condomìni dell’Anaci e in tutti i punti vendita a marchio Despar, Eurospar e Interspar della provincia di Padova. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini, fornendo informazioni utili e ricordando i numeri d’emergenza a cui rivolgersi per denunciare una truffa, stabilendo un collegamento diretto con le forze dell’ordine.

La campagna rappresenta la continuazione del percorso di collaborazione tra la concessionaria del marchio Despar e la Polizia di Stato, che negli anni continua a essere un esempio di sinergia per garantire la sicurezza e la tutela dei cittadini.

“Le persone anziane rappre-

sentano la nostra memoria storica e la nostra identità - ha ricordato il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio - e sta a noi proteggerle da questi odiosi reati commessi da persone vigliacche che spesso fanno leva sui sentimenti, sugli affetti e talvolta sulla solitudine delle vittime, che quando scoprono di essere state raggirate, oltre al danno econo-

mico subiscono anche negative conseguenze emotive. È bene fare sistema, fare squadra tutti insieme per una migliore azione di prevenzione e contrasto”.

“Anche quest’anno siamo orgogliosi di confermare il nostro impegno a favore di questa significativa iniziativa - ha aggiunto Giovanni Taliana, direttore regionale di Aspiag Service Despar per

il Veneto -. Abbiamo l’opportunità di offrire un aiuto tangibile ai cittadini, sensibilizzando e informando la comunità sulla prevenzione e sul riconoscimento delle truffe, soprattutto nei confronti delle persone più vulnerabili. Grazie alla nuova sinergia con Anaci, possiamo raggiungere ora un pubblico ancora più vasto. Invito tutti i cittadini a partecipare attivamente a questa iniziativa e a segnalare eventuali casi sospetti alle autorità competenti”.

“È con orgoglio che Anaci Padova partecipa a questa importantissima iniziativa – ha commentato Alfredo Gambato, presidente Anaci Padova - La locandina di questa campagna, contenete anche alcuni semplici consigli diretti a riconoscere e prevenire potenziali situazioni sospette, verrà diffusa in tutti i condomini amministrati dagli iscritti ad Anaci Padova per rendere consapevoli i condomini riguardo alla necessità di essere cauti e prudenti, ed aiutarli a riconoscere ed evitare situazioni di pericoli. Oltre ai numeri di emergenza, i condomini possono sempre contare sui rispettivi amministratori.”

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da sinistra Alfredo Gambato di Anaci Padova, Giovanni Taliana direttore regionale Aspiag Service e il Questore Marco Odorisio

Economia. Riccardo Giovani, direttore nazionale politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese e presidente Fsba

Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, ammortizzatori sociali a misura delle imprese

P arliamo di ammortizzatori sociali. È un tema che ha diverse declinazioni perché molti conosceranno la cassa integrazione ordinaria i contratti di solidarietà, gestiti dall’Inps. Nell’artigianato vi sono strumenti differenti: ne parliamo nel dettaglio con Riccardo Giovani, direttore nazionale delle politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese, nonché presidente di FSBA, il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato.

Quali sono i motivi che hanno spinto il mondo dell’artigianato a dotarsi di uno strumento come questo che si definisce bilaterale?

Il motivo principale è che l’artigianato è sempre stato escluso dalla cassa integrazione guadagni Inps. Quindi non avendo un ammortizzatore sociale Inps, stabilito dalla legge fin dagli anni settanta, l’artigianato a livello territoriale ha incominciato a maturare esperienze di ammortizzatori sociali, bilaterali e autogestiti, ad iniziare dai territori. Per esempio ricordo la cassa integrazione dei

dipendenti della ceramica nato in Veneto. Da queste esperienze gli ammortizzatori sociali bilaterali sono diventati un sistema in tutto il territorio nazionale. Con le riforme del 20212 e 2015 il legislatore hanno trasfuso questa importante esperienza in provvedimenti attraverso la costituzione di Fsba. Si tratta quindi di un fondo bilaterale autogestito, soggetto naturalmente ad alcune regole di legge e al controllo del Ministero del lavoro, ma fondamentalmente ha la caratteristica di avere delle prestazioni scritte e gestite su misura per le esigenze delle imprese artigiane.

Quante imprese ci sono in Fsba e quali di queste devono versare?

Le imprese iscritte sono oltre 220 mila per circa un milione di lavoratori. Sono imprese artigiane e tutte sono obbligate a versare la contribuzione ad Fsba perché è stato chiarito con gli ultimi interventi legislativi che si tratta di un una contribuzione obbligatoria. Quindi tutte le imprese artigiane devono versare, ad esclusione del-

le imprese edili che hanno un diverso sistema di ammortizzatori. Sappiamo che le imprese industriali versano una percentuale all’Inps per gli ammortizzatori sociali. Invece quanto versano le imprese artigiane?

La percentuale complessiva per la prestazione dell’assegno di integrazione salariale ordinario a cui sono tenute tutte le imprese è pari allo 0,60% della retribuzione

imponibile ai fini previdenziali. Le imprese invece che occupano più di 15 dipendenti devono versare complessivamente l’1% per poter sostenere un ulteriore prestazione che è la prestazione Acis. Inoltre preciso che il versamento è ripartito per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo a carico dei lavoratori.

Qual è allora il ruolo dei vari enti bilaterali nella gestione delle

procedure operative del vostro fondo?

Gli enti bilaterali regionali sono fondamentalmente il nostro sportello sul territorio, garantiscono un collegamento diretto con il territorio e quindi con le aziende e con i lavoratori. Questo strumento consente di supportare realmente ed efficacemente imprese e lavoratori durante le crisi. E questo è dovuto proprio all’impegno degli enti bilaterali regionali.

Come affrontate periodi critici e di rallentamento globale come quello attuale?

Dopo la pandemia avevamo assistito ad una crescita del prodotto interno lordo. Oggi registriamo una realtà più complessa, non omogenea territorialmente, che vede alcuni settori in grande difficoltà mentre altri continuano ad avere buone performance. Il nostro fondo è comunque in condizione di rispondere prontamente alle sfide che potrebbero presentarsi rispetto alle quali poi occorre anche intervenire a valle delle problematiche registrate. (r.r.)

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Riccardo Giovani

Innovazione. Dal Centro Carni Tann vengono riforniti oltre 550 punti vendita Aspiag Service

L’eccellenza dall’allevamento alla tavola, viaggio nel Centro Lavorazione Carni e Salumi

Una superficie di oltre 13.000 mq, 99 collaboratori che saliranno a 120 nel corso del 2024, una produzione media mensile di quasi 900 tonnellate di carni bovine e suine e di 300 tonnellate di salumi: sono questi i numeri che descrivono l’attività di TANN, il Centro Lavorazione Carni e Salumi di Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, situato a Monselice all’interno del più ampio polo logistico Agrologic. Innovazione è la parola che caratterizza i processi all’interno del Centro Carni che utilizza le più recenti tecnologie sulle lavorazioni della carne e della salumeria e, grazie ad un alto livello di automatizzazione dei processi, riesce ad industrializzare la produzione ottimizzando i tempi di lavorazione, migliorando la qualità del prodotto, riducendo gli sprechi e garantendo uno standard igienico sanitario elevato. Tra le tecnologie impiegate spiccano le linee in camera bianca di slicing e cubettatura e l’innovativa “Linea Skin Pack”, un metodo che, grazie ad un particolare packaging sottovuoto, permette di aumentare la durata di conservazione, riducendo il materiale di confezionamento, preservando gusto e proprietà

del prodotto. E proprio il prodotto e la cura nella lavorazione delle materie prime provenienti da filiere italiane certificate e tracciate caratterizzano i processi all’interno di TANN per garantire qualità e sicurezza dalla materia prima alla consegna del prodotto lavorato in punto vendita, una scelta in linea con l’impegno di Aspiag Service Despar per la valorizzazione delle produzioni e dei produttori locali che rappresenta da sempre uno dei tratti distintivi dell’azienda. All’interno

del Centro Carni vengono infatti lavorate carni di vitello, bovine e suine, oltre alle preparazioni di prodotti di salumeria. Per la carne bovina, particolare attenzione è riservata alla valorizzazione degli allevamenti sui territori in cui l’azienda è presente, per portare nei banchi di macelleria carni allevate direttamente nelle regioni in cui sono dislocati i punti vendita. Anche per i prodotti di salumeria, è ampio l’assortimento di salumi tipici della tradizione italiana e tirolese, a cui si aggiungono refe-

renze innovative che valorizzano i gusti e i sapori delle specialità dei territori.

Le referenze prodotte in TANN vengono distribuite negli oltre 550 punti vendita diretti e affiliati di Aspiag Service Despar, inoltre nel Centro Carni si producono carni e salumi pensati ad hoc per il mercato estero e distribuiti nei paesi delle società Spar Austria, Spar Slovenia, Spar Croazia e Spar Ungheria appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui anche Aspiag Service fa parte.

La visita del presidente Zaia: “Ricadute positive sull’economia veneta”

Diventato operativo nel 2020 con un investimento di circa 60 milioni e un giro d’affari che tocca i 115 milioni di euro, il Centro Carni di Monselice è stato meta lo scorso 8 marzo della visita del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, accompagnato dal Presidente di Aspiag Service Despar, Paul Klotz dagli Amministratori Delegati di Aspiag Service Christof Rissbacher e Massimo Salviato, dal direttore del centro carni TANN Martin Niederkofler, e da Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Aspiag Service Despar. “Un impianto imponente quello di Monselice, qui è il posto giusto dove sviluppare una struttura come questa che ospita ogni giorno oltre 1 00 addetti che lavorano con cura e professionalità prodotti provenienti da filiere agroalimentari locali” ha commentato il Presidente Zaia che ha anche sottolineato le ricadute positive per il territorio e

per la valorizzazione delle filiere locali. “Un investimento di Aspiag Service Despar che da Padova rifornisce i punti vendita in tutta Italia e all’estero, un investimento vincente per il territorio sia in termini occupazionali che di valoriz-

zazione degli allevamenti veneti che producono il 40% della carne rossa italiana e che rappresentano un’eccellenza a chilometro zero, generando così ulteriori ricadute positive sull’economia veneta” ha concluso Zaia. Un aspetto, quello

della valorizzazione delle filiere delle carni evidenziato anche dal Presidente di Aspiag Service Despar Paul Klotz: “TANN è un polo produttivo di eccellenza, frutto di un investimento importante che abbiamo realizzato puntando ai più elevati standard tecnologici e di sostenibilità, e con cui vogliamo consolidare la costruzione di una filiera produttiva integrata nel mondo delle carni e dei salumi che dalla selezione delle materie prime arriva fino al prodotto finito sui banchi macelleria”. E ancora ricordando l’importante investimento attuato Paul Klotz ha rimarcato il valore aggiunto per l’economia locale: “TANN rappresenta un motore di sviluppo per il territorio, sia dal punto di vista occupazionale sia per la rete che abbiamo costruito con i nostri fornitori, in un’ottica di valorizzazione e conoscenza delle eccellenze locali che da sempre rappresenta un tratto distintivo della nostra strategia di sviluppo”.

Filiere e qualità, l’impegno del marchio dell’Abete per valorizzare le eccellenze dei territori

Valorizzare i prodotti di eccellenza del territorio e i produttori locali è da sempre al centro della strategia di crescita di Aspiag Service Despar. Garantire prodotti di alta qualità ai clienti non significa solo selezionare accuratamente i fornitori ma anche, come nel nostro caso, produrre e lavorare le carni e i salumi che la nostra azienda distribuisce in tutti i propri punti vendita diretti e affiliati. E proprio in questa prospettiva si inserisce la scelta di investire in una struttura come il Centro Carni che rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra azienda poiché siamo uno dei pochi attori della GDO a poter vantare una struttura di questo genere gestita direttamente. Nel nostro Centro le tipologie di carne prodotta sono le più varie, dai salumi alle carni suine, bovine e di vitello, e per tutte le fasce di prezzo, dal mondo convenience con la linea S-Budget a quella Despar Premium. Tutti i prodotti provengono da filiere controllate e i fornitori devono garantire sull’operato di provenienza dei capi, aderendo al nostro protocollo di filiera Despar “Passo dopo Passo”, inoltre i nostri protocolli prevedono sistemi interni che tengono sotto controllo tutte le fasi della lavorazione e della produzione mediante una regolare attività di auditing. Accanto a ciò le filiere, la territorialità del prodotto e i protocolli per garantire la qualità e il benessere animale sono elementi centrali che fanno la differenza nelle scelte dei clienti, anche in un contesto di mercato come quello attuale in cui assistiamo a una flessione nei consumi di carne. Un impegno che vogliamo continuare a perseguire valorizzando sempre più le filiere regionali. Tra il 2023 e 2024 abbiamo per esempio attivato le filiere Pascol in Lombardia e quella del bovino allevato in Veneto, con l’obiettivo di valorizzare le piccole aziende agricole locali, ridurre l’impatto ambientale e garantire al cliente la possibilità di acquistare un prodotto di provenienza certa e a km0.

30 www.lapiazzaweb.it Regione
Direttore Centro di Lavorazione Carni e Salumi TANN di Monselice
PUNTO
IL

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Conosciamo l’endometriosi

Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita

E’ una patologia frequente nelle donne in età fertile, con un picco tra i 25 e i 35 anni, ma la diagnosi arriva ancora dopo un lungo percorso

Endometriosi, una maggiore consapevolezza può aiutare a comprenderne meglio i sintomi e ad arrivare con tempestività alla diagnosi per intraprendere con efficacia un trattamento idoneo a migliorare la qualità della vita e a prevenire l’infertilità. Nel mondo sono 150 milioni le donne che ne soffrono. È una patologia frequente che si manifesta in età fertile, con un picco di casi nella fascia di età 25-35 anni. In molti casi la diagnosi arriva ancora dopo un percorso lungo e dispendioso, con un ritardo stimato di circa 7 anni e gravi ripercussioni psicologiche sulla donna. E’ perciò importante parlare di endometriosi, ed è per accrescerne la consapevolezza. Per questo la Regione del Veneto ha messo a punto un vademecum, divulgato anche attraverso i social media di tutte le aziende sanitarie.

Cosa si intende per endometriosi? E’ una patologia cronica che si manifesta quando un tessuto simile all’endometrio si forma e cresce all’esterno dell’utero. Le aree interessate sono sensibili ai livelli di ormoni che regolano il ciclo mestruale e pertanto sanguinano periodicamente. Tali formazioni possono essere causa di dolore, infiammazioni e altri disturbi talvolta invalidanti, che possono colpire la donna, specie durante le mestruazioni, anche per tutto il periodo riproduttivo. Cosa causa la malattia? Una delle ipotesi principali è la cosiddetta “teoria della mestruazione retrograda”: a causare la formazione e crescita dell’endometrio all’esterno dell’utero sarebbe il passaggio, causato dalle contrazioni dell’utero durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero alle tube e da queste in addome, con conseguente impianto sul peritoneo, sulla superficie degli organi pelvici e, raramente, su altre sedi.

Questa teoria non ne esclude altre, tanto che sono

Prosegue alla pag. seguente

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Sanità

Allerta animali selvatici infetti, non date da mangiare ai piccioni!

Il Comune di Padova ha adottato una serie di misure per limitare il rischio igienico sanitario dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6

Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo

Limitare il rischio igienico sanitario che può derivare alla popolazione dal contatto con alcuni esemplari di animali che potrebbero essere infetti.

Dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo, nelle scorse settimane il Comune di Padova ha pubblicato con urgenza un’ordinanza relativa ad una serie di misure di prevenzione del possibile contagio di malattie trasmesse da animali. Tra le malattie potenzialmente trasmissibili all’uomo vi è la psittacosi, un’infezione non frequente ma che può provocare polmoniti e alterazioni del profilo ematico. Gli animali, possibili portatori di questi agenti patogeni, sono soprattutto i piccioni, ma anche le nutrie e le tartarughe d’acqua dolce.

In particolare, l’ordinanza stabilisce di non dare direttamente o indirettamente nutrimento alla fauna selvatica cittadina; di non avvicinare mai la fauna selvatica (evitare di accarezzare,

rincorrere, prendere in braccio gli animali); di non abbandonare accumuli o residui di alimenti o, comunque, prodotti appetibili e facilmente raggiungibili alla fauna selvatica; di rafforzare le misure di controllo e contenimento delle popolazioni di muridi.

“Si tratta – sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Padova, Andrea Ragona - di una misura precauzionale dettata dalla Regione, non siamo in una situazione di emergenza, ma è corretto e logico, visto che i Servizi Veterinari hanno rilevato alcuni casi di animali infetti, mettere in atto alcune semplici azioni di prevenzione che sono prima di tutto di buon senso. L’importante è non entrare in contatto con gli animali, è solo così infatti che potenzialmente ci si può infettare. Assieme al Dipartimento di Prevenzione della Ulss 6 continueremo a monitorare la situazione finché l’allerta non sarà rientrata”.

Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita

stati diagnosticati anche rarissimi casi nel sesso maschile.

Ci sono anche alcuni fattori che predispongono allo sviluppo di questa patologia, tra cui le caratteristiche istologiche del tessuto responsabile della malattia. Questo tessuto è anche caratterizzato da un’alta capacità di “adesività” che gli consente di aderire alle strutture esterne all’utero. Tra le altre cause: la stimolazione ormonale; le alterazioni del sistema immunitario che permettono l’impianto del tessuto endometriosico, creando uno stato infiammatorio cronico; la genetica e familiarità: le donne con una madre o una sorella affette da endometriosi hanno un rischio 7 volte maggiore di sviluppare la malattia. A che età si può sviluppare? L’endometriosi può comparire già alla prima mestruazione e perdurare fino alla menopausa. Il picco di casi si verifica tra 25 e 35 anni, ma la patologia può comparire anche in più giovane età.

Sebbene sia considerata una malattia dell’età riproduttiva, raramente sono descritti casi anche in post menopausa, specie in donne che stanno assumendo trattamenti ormonali sostitutivi.

Quanto è frequente? E’ una malattia diffusa, ma poco conosciuta. In Italia le donne con diagnosi conclamata sono 3 milioni: la malattia colpisce il 10-15% delle donne in età fertile.

Quali sono i sintomi? E’ una malattia difficile da diagnosticare, perché i sintomi possono essere generici o in alcuni casi assenti. I principali sintomi sono: dolore pelvico, nella parte bassa dell’addome persistente per più di 6 mesi; dolore durante il ciclo mestruale che può arrivare a diventare invalidante; dolore durante o dopo rapporti sessuali.

Altri sintomi sono: ciclo mestruale lungo (oltre 7 giorni), intenso flusso mestruale, perdite di sangue tra un flusso e l’altro; dolore alla defecazione, a volte accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine e nelle feci; disturbi urologici ricorrenti o durante il ciclo mestruale; cefalea, stanchezza fisica e lieve rialzo della temperatura corporea che può accentuarsi durante il periodo mestruale e fenomeni depressivi; disturbi intestinali ricorrenti o durante il ciclo, infiammazioni, aderenze, cisti e noduli; infertilità (30-40% dei casi).

E’ bene sottolineare che gli stessi sintomi possono avere anche altre cause.

Cosa fare in caso di sintomi sospetti? E’ importante parlarne con il proprio medico di famiglia, che valuterà una visita da un ginecologo per un approfondimento. Sin dalla più giovane età non devono essere sottovalutati o taciuti i sintomi che possono essere associati all’endometriosi.

Come può influire sulla quotidianità? L’endometriosi può influire sui livelli di attenzione, causare stanchezza persistente o non riconducibile ad altre cause, ridurre il rendimento scolastico e le prestazioni fisico-sportive.

Il dolore pelvico cronico a lungo andare ha un impatto negativo sulla vita, potendo causare patologie psichiatriche come depressione, alterazione della vita sociale e sessuale con possibili ripercussioni negative sul benessere della coppia, oltre che disabilità fisica con conseguenze negative anche sul lavoro. Quali trattamenti esistono? Variano a seconda della gravità della condizione clinica riportata dalla paziente e alle sue specifiche esigenze, possono essere di tipo farmacologico o chirurgico oltre al supporto psicologico con tecniche di rilassamento. La cura dev’essere personalizzata, in base alle condizioni della paziente, e prescritta dal proprio medico curante.

La dieta può influire? L’assunzione di alcuni cibi può essere d’aiuto per ridurre l’infiammazione, gli alimenti naturalmente ricchi di acidi grassi essenziali omega 3: frutta secca, semi di lino, di chia, di zucca, salmone, pesce azzurro di piccola taglia, avocado; alimenti ricchi di fibre: frutta, verdure, legumi, cereali integrali. Può essere utile anche l’uso di integratori di omega 3 e 6, vitamina D, C, la cui assunzione deve avvenire su prescrizione del curante.

Sono invece sconsigliati carboidrati raffinati, latticini, carne rossa specie se processata, grassi saturi, caffeina, cibi fritti, alcool, soia, avena, aloe, segale.

Endometriosi e gravidanza. Le donne affette da endometriosi riescono a portare avanti una gravidanza. Nei casi più gravi, specie se associati ad una mancata diagnosi ed in assenza di trattamento tempestivo possono presentarsi delle situazioni di sterilità (30-40% dei casi).

In caso di diagnosi di malattia e desiderio di maternità è possibile rivolgersi a medici e centri specializzati per ricevere un trattamento personalizzato e mirato alle proprie esigenze.

Ci sono esenzioni? Dal 2017, con nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), l’endometriosi è stata inserita, limitatamente agli stadi clinici più avanzati, nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, riconoscendo alle donne che ne sono colpite il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.

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Ulss 2 Marca Trevigiana. Anoressia e bulimia nervosa, disordini alimentari

Una rete di supporto per i disturbi alimentari

“Vivere con un disturbo alimentare non significa solamente avere problemi con il cibo, ma molto di più. Un aspetto che ha inciso molto sulla mia esperienza è stato il rapporto conflittuale con il mio corpo. Percepivo mente e corpo come due entità separate, in cui la testa comandava e il corpo doveva obbedire. Ed è così che, durante questi anni convissuti con l’anoressia nervosa, mi sento di aver trasformato il mio fisico in una macchina industriale. Invece di apprezzare il mio corpo come dono della natura, ho cercato in qualsiasi modo di nascondere i segnali che esso mi mandava, fino a non riuscire a percepirli più. E mi ritrovo ora in difficoltà, perché vorrei ritornare a vivere, a stimare le potenzialità che il corpo può avere. Un giorno mi è stato chiesto di distendermi in un grande foglio su cui è stato ricalcato il perimetro della mia immagine. Mi sono alzata in piedi e ho guardato il disegno… Ero io quel segno sul foglio? No, perché quel disegno non aveva vita: non sono solo quello che io vedo. Grazie al percorso corporeo che sto facendo al centro, sto pian piano cercando di avvicinarmi e riscoprire il mio corpo. Sto riprendendo il contatto con esso e sto lasciando andare i pensieri che volevano comandarlo: lo sto facendo finalmente vivere, esprimere, muovere, e giocare, esattamente come fanno i bambini”.

E’ la preziosa testimonianza di una dei pazienti seguiti dal Centro Provinciale Disturbi Alimentari (CPD) di Treviso, dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, che è stato diffuso in occasione della Giornata del “Fiocchetto Lilla”, lo scorso 15 marzo, dedicata alla sensibilizzazione sul tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA).

I disturbi alimentari, che comprendono principalmente Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Binge Eating Disorder, sono disturbi psichiatrici complessi, caratterizzati da comportamenti che determinano gravi compromissioni a livello nutrizionale e corporeo. Si tratta di patologie sempre più emergenti, cui spesso si associano altre sintomatologie in comorbilità, in quei quadri multidimensionali frequenti soprattutto tra i giovani in adolescenza e oggi anche in età di pre-adolescenza (dai 9 ai 14 anni).

I dati dell’Ulss 2. L’Anoressia Nervosa (AN) ha un’incidenza massima tra i 15 e i 19 anni di oltre 100 casi anno per 100.000 abitanti,

la Bulimia Nervosa (BN) ha un’incidenza e una prevalenza stimate almeno il doppio rispetto a quella dell’AN. Un altro disturbo alimentare, per il quale si sta osservando un aumento di presa in carico, è il Binge Eating Disorder (BED).

Nel 2023 il Centro Provinciale Disturbi Alimentari dell’Ulss 2 ha preso in carico 569 utenti per i quali sono state erogate prestazioni di cura, con 57 percorsi nel Centro Diurno e 14 residenziali. Sono state registrate complessivamente 260 prime visite di cui 136 di minori e ben 35 di pazienti con età inferiore ai 15 anni.

Altro dato importante è quello relativo all’aumento del numero di pazienti ricoverati anche più volte in area medica, pediatrica e psichiatrica, che sono più di 70.

Il Centro provinciale disturbi alimentari dell’Ulss 2, attivo dal 2005, è costituito da una rete interdipartimentale di servizi composta dal Dipartimento di Salute Mentale, coordinatore del centro stesso, dall’Unità

operativa Infanzia, Adolescenza, Famiglia, e Consultori, dalla Nutrizione Clinica, dal privato sociale “Insieme si Può”, ed è in rete anche con i reparti ospedalieri di Pediatria, Medicina, Psichiatria, favorendo l’accessibilità e la condivisione di una équipe multiprofessionale per il trattamento in tutte le sue fasi, dall’accoglienza, alla diagnosi, ai percorsi di cura ambulatoriali, riabilitativi semiresidenziali e residenziali e ai ricoveri ospedalieri. L’accessibilità agli ambulatori specialistici dei tre distretti dell’Ulss 2 a partire dal 2020 è garantita da un numero unico telefonico 0422322961 del Centro DNA che può essere contattato dalle persone con disturbi alimentari e dai loro familiari, sia per minorenni che per maggiorenni, o da altri specialisti, e che, tramite una accoglienza e un triage telefonico, facilita l’accesso al servizio per una valutazione o presa in carico, o per ricevere informazioni sui possibili percorsi di valutazione e trattamento.

Un approccio multidisciplinare sempre più perfezionato

“I recenti provvedimenti del Regione del Veneto hanno consentito, nel 2023, di sostenere e migliorare la rete del CPD - spiega la dr.ssa Francesca Fontana, responsabile dei Centri Provinciali Disturbi Alimentari -. Dal punto di vista clinico sono state potenziate la fase di valutazione e quella di gestione delle situazioni acute, ed è stato migliorato il collegamento alla rete nella fase di post dimissione dal ricovero ospedaliero. È migliorata la qualità e la continuità delle cure offerte, con incremento degli interventi psicoterapici individuali e di gruppo fondamentali per il trattamento dei DNA, così come gli

interventi rivolti alla famiglia, per favorire la ripresa del processo di crescita che il disturbo alimentare aveva bloccato: la disponibilità dei genitori a cambiare insieme alla persona con disturbo alimentare, è una risorsa fondamentale. È stata inoltre potenziata la rete di supporto per utenti minori di 15 anni. È stato anche possibile realizzare nuovi percorsi quali, tra gli altri, interventi intensivi ambulatoriali con la dietista anche con “cena assistita ambulatoriale”, gruppi corporei, gruppi mindfulness, mindful-eating, arte-terapia e interventi personalizzati con l’educatore, rivolti

Nel 2023 il Cpda ha preso in carico 569 utenti e ha registrato complessivamente 260 prime visite di cui 136 di minori e ben 35 di pazienti con età inferiore ai 15 anni

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anche al supporto nelle aree di realizzazione scolastica o universitaria, incrementando i percorsi di scuola a distanza e frequenza personalizzata - conclude -. Si è, infine, intensificata la collaborazione con l’associazione “L’Abbraccio” che, in convenzione Ulss 2, collabora con il CPD attraverso la costituzione di gruppi di sostegno famigliari e partecipa con volontari alle attività specifica del centro diurno per i disturbi alimentari di Treviso, oltre a occuparsi di informazione e promozione sociale nelle scuole di attività sul tema dei DNA”.

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qualità della vita delle persone, di civiltà e di rispetto

L’importo per il 2024 sarà dunque di 5 euro giornalieri e non sono previste riduzioni. Non vi sarà

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delle norme.
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Oroscopo

ARIETE

Dopo una prima parte dell’anno impegnativa e complicata, la situazione comincia a delinearsi con maggiore chiarezza e tutto appare più semplice.

BILANCIA

Le prove non sono ancora finite ma il traguardo non è lontano. Contate sulla vostra proverbiale pazienza e siate determinati. Tanto sacrificio vale il premio finale.

TORO SCORPIONE

Grandi emozioni e interessanti opportunità caratterizzeranno questa parte dell’anno. Una sorprendete ed inaspettata fortuna renderà tutto possibile.

GEMELLI

Avete lavorato duramente al vostro progetto e curato ogni dettaglio, a questo punto non potete non riuscire nell’impresa e portare a casa il risultato sperato.

CANCRO

Vi troverete a fare i conti con delle inaspettate folate di vento contrario che vi costringeranno ad affrontare prove che non avevate messo in conto. Siate tenaci.

LEONE

Cominciate a vedere qualche raggio di sole e a raccogliere i frutti di tanto lavoro. Questa primavera vi regalerà emozioni inaspettate. Non siate gelosi di ciò che provate: esternate.

Aprile

Una nuova energia illumina le giornate di aprile

Sintonizzati sul futuro.

E’ il momento giusto per fare ordine dentro di voi, nella vostra vita e capire finalmente dove volete andare. Vi sentirete rigenerati e tutto vi sembrerà più chiaro.

SAGITTARIO

La vostra mente sarà ispirata dai sentimenti che finalmente vi concedete di provare. La ragione si mette da parte per dare un po’ di spazio alle emozioni.

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CAPRICORNO

Le energie non vi mancano e neanche la determinazione per superare quei piccoli imprevisti che incontrerete. Del resto, non è la prima prova: ne uscirete vincitori.

ACQUARIO

Questa volta ci credete veramente e questo basta per farvi compiere finalmente quel salto di qualità che a lungo avete sperato di fare. Convinzione è la parola che vi ispira.

VERGINE PESCI

Le prove non sono ancora finite ma il traguardo non è lontano. Contate sulla vostra proverbiale pazienza e siate determinati. Tanto sacrificio vale il premio finale.

Quello che è rimasto a lungo in sospeso nelle relazioni vissute alla giornata sarà chiarito e darete un senso più profondo alla persona che vi sta vicino da tempo.

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