laPiazza del Miranese Nord__luglio25

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Mobilitati per salvare delle vite, 20 agenti diventano istruttori Blsd grazie al corso Ulss 3

Miranese Nord

Economia, il sottosegretario

Massimo Bitonci annuncia

semplificazioni e nuove risorse per il mondo delle imprese

Centrosinistra con Manildo.

Centrodestra a guida Lega o Fdi?

La marcia verso le prossime elezioni regionali è quantomeno incerta. Prima la querelle sul terzo/quarto mandato per il presidente Zaia, poi quella sullo spostamento a primavere 2026 delle elezioni, ora il braccio di ferro tra Lega e Fdi per garantirsi la guida del centrodestra. Ora che ormai la prospettiva di una ricandidatura a presidenze per Zaia è definitivamente tramontata e che anche la data delle elezioni è chiara - ovvero entro il 23 novembre 2025, con il 16 come giornata più probabile – è tempo di alleanze e candidature. Questa volta sembra che, almeno per quello che riguarda la strategia, i ruoli si siano invertiti. Il centrosinistra, solitamente in ritardo a causa dei numerosi litigi tra alleati, ha già scelto il proprio candidato mettendo insieme una coalizione molto più ampia di quella di cinque anni orsono. Mentre il centrodestra è in preda alla confusione determinata dalla contrapposizione interna. Andiamo con ordine.

Il centrosinistra ha eletto a proprio alfiere un nome fuori dal giro dei soliti noti: Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso dopo una storica vittoria contro Giancarlo Gentilini che sembrava essersi allontanato dalla politica attiva. Un nome a sorpresa, in un certo senso, uscito dal cilindro del Partito Democratico che ha trovato il consenso di tutta la coalizione e che potrebbe, addirittura, allargare il perimetro a Azione di Carlo Calenda.

Veneto2

“Noale estate 2025”, pioggia di spettacoli all’ombra della Rocca. A Martellago Cinema e “Tango sotto le stelle”, sarà un’estate ricca di emozioni.

“Notti colorate del Miranese”, si attende Robegano

Numeri in crescita e grandi nomi per la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto “Cartellone di alto livello”

Il giallo dell’estate: con “La ghenga degli storti” Romero svela il cuore nero del Nordest

La Piazza Academy forma giovani talenti nella comunicazione e nella pubblicità

Sindaci e cittadini chiedono interventi urgenti: rotatorie e dissuasori per evitare nuove vittime

A Treviso il segretario veneto Stefani convoca oltre 400 amministratori e detta la linea: “Saremo protagonisti”

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SChi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

ono passati più di 12 anni da quando si sentì parlare per la prima volta di Pfas e di inquinamento delle falde e dell’acqua potabile che arriva direttamente nelle nostre case. Ora la sentenza della Corte d’Assise di Vicenza, con la condanna di 11 ex dirigenti della Miteni per disastro ambientale, avvelenamento doloso delle acque destinate al consumo umano e altri gravi reati mette un punto fermo che dovrebbe anche essere un monito: chi inquina paga.

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Terna: la nuova stazione elettrica è già un problema

Protesta unita dei comuni del Miranese contro il nuovo elettrodotto previsto da Terna, con sindaci e consiglieri regionali che chiedono non siano ignorate le richieste dei cittadini. I Comuni coinvolti, Noale e Scorzè in prima fila, si sono uniti nella protesta contro il previsto elettrodotto di Terna con stazione elettrica a Volpago chiedendo un intervento rapido della Regione per avere maggiori informazioni dall’azienda. L’elettrodotto di Terna oltre a una stazione principale a Volpago del Montello, prevede una sottostazione a Rio San Martino di Scorzè, e i sindaci dei comuni coinvolti hanno deciso di fare fronte comune e preparare una richiesta da inviare all’assessore regionale Roberto Marcato per chiarire i loro dubbi. Viene contestata soprattutto una scarsa comunicazione sulle conseguenze del progetto, la riduzione delle aree verdi, il rischio di inquinamento energetico e la mancanza di una condivisione con i residenti e con le autorità. “È importante adesso - ha sottolineato il consigliere regionale Marzio Faveroche territorio e amministrazioni facciano fronte unico per arrivare ad avviare con la Regione un tavolo di confronto sulla proposta progettuale. In questo senso, io ed altri consiglieri regionali ci siamo già attivati, ma quello che serve non è un incontro con i tecnici, che possono solo recepire le nostre controproposte per poi eventualmente intervenire con alcune minime modifiche. Chiederemo un incontro direttamente con l’amministratore delegato di Terna”. E se i tempi per la realizzazione non sono ancora ovviamente noti, dalla riunione arriva chiaro un messaggio. “Sembra che l’amministrazione e la politica non contino nulla - le parole del sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner - mentre invece come primo passo un’azienda che lavorerà nel territorio dovrebbe rispondere alle osservazioni di chi dai cittadini del territorio stesso è stato eletto”.

Massimo Tonizzo

Contestazioni e richieste di chiarimenti dai comuni coinvolti

Chi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La sentenza di Vicenza rappresenta infatti un precedente importante, perché per la prima volta viene riconosciuta la responsabilità penale diretta di chi ha inquinato consapevolmente. Il verdetto risuona come un potente monito e potrebbe rappresentate un importante punto di svolta nella lotta per la tutela ambientale e la salute pubblica, riconoscendo precise responsabilità penali. Dopo cinque anni di processo e 1 34 udienze 11 ex dirigenti dell’azienda chimica Miteni di Trissino – tra cui manager dei colossi internazionali Mitsubishi e ICIG che hanno rilevato l’azienda– sono stati condannati a pene complessive per 141 anni di reclusione, venti in più di quanto richiesto dal pubblico ministero. Quattro gli imputati assolti. Riconosciuti anche risarcimenti milionari al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, Arpav, società idriche, Comuni e cittadini. Probabilmente vi saranno successivi pronunciamenti negli ulteriori gradi di giudizio, qualcosa potrà cambiare, ma c’è un punto fermo che sarà difficile scalfire o mettere in discussione.

Per oltre cinquant’anni dallo lo stabilimento di Trissino sono state riversate nelle falde sostanze perfluoroalchiliche, i Pfas per l’appunto. Per decenni sono state usate in più ambiti, dai primi anni Duemila però alcune hanno smesso di essere usate perché si sono rivelate potenzialmente cancerogene e tossiche, a seconda dell’esposizione.

Questi “veleni eterni” si sono insinuati silenziosamente nel suolo, nell’aria e, in modo particolarmente insidioso, nelle falde acquifere, contaminando l’acqua potabile di centinaia di migliaia di cittadini tra le province di Vicenza, Padova e Verona. Un’area di circa 200 chilometri quadrati venne classificata “zona rossa” nella quale, attraverso decine di migliaia di campionamenti, era stata riscontrata la presenza di valori particolarmente elevati di Pfas. Ci sono voluti anni e anni di battaglie e di perseveranza per arrivare a questo pronunciamento che rappresenta ora un nuovo punto di partenza all’insegna di una maggiore attenzione e sensibilità verso gli aspetti ambientali di svariate attività. E senz’altro va riconosciuta la tenacia con cui le “Mamme No Pfas” hanno lottato misurandosi con ostacoli e impedimenti di ogni genere. In questi anni, insieme agli altri movimenti ambientalisti, hanno dovuto combattere tra mille difficoltà, ora il loro sacrificio è stato ripagato, anche se resta l’amarezza per le gravi conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di persone e sull’ambiente.

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è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

Pericolo sulle strade: la Noalese in sicurezza

Dopo la morte di un giovane motociclista, si accelera per mettere in sicurezza la Noalese con rotatorie e semafori: ora servono risposte rapide

L a priorità dopo gli ultimi incidenti in via Noalese che hanno portato anche alla tragedia della scomparsa di Roberto Sangiovanni è fare il possibile perché sulla strada più nessuna vita possa essere spezzata. I sindaci di Santa Maria di Sala e di Noale, dunque, hanno raccolto l’appello per la sicurezza lanciato da Chiara Spagnolo, la mamma del ventenne di Noale morto dopo l’incidente con la Ninja 300 che era costato la vita al centauro, stato sbalzato a terra e rovinato sull’asfalto in condizioni gravissime. I sindaci hanno deciso di farsi carico in prima persona della situazione con un incontro urgente a Veneto Strade.

“Abbiamo fatto partire una richiesta a Veneto Strade - spiegano - per un incontro da tenersi entro luglio. Puntiamo alla messa in sicurezza urgente di quell’incrocio prima e di tutta la Noalese poi. In questa strada si verificano incidenti gravi troppo spesso. Perciò è nostra intenzione proporre proprio a Veneto Strade la realizzazione di rotatorie e dissuasori di velocità. Predisporremo i progetti prima possibile sperando di poter arrivare ad una soluzione in tempi non lunghi”. “La Noalese - aggiunge il sindaco di Noale, Stefano Sorino - è una strada vecchia, su cui sono nate zone industriali, paesi, ma è in buo-

na parte graticolato romano che ha strade ogni cento metri che la tagliano ed inoltre è soggetta ad un traffico molto intenso e a tratti difficile da sostenere. D’altro canto è sicuramente una strada della quale non possiamo fare a meno, ma che proprio per questo è troppo spesso fonte di frequenti incidenti. Come comune abbiamo già avuto molti incontri con Veneto strade, e in uno degli ultimi il mio assessore alla sicurezza, Livio Malvestio, si è concentrato ad esempio sul tema della messa in sicurezza della curva che taglia Briana in due: l’idea è anche in questo casi di fare una rotonda o quantomeno mettere un semaforo a chiamata”.

I residenti, intanto, lamentano una situazione che si protrae a loro detta da troppo tempo e che invece era sotto gli occhi di tutti. “Si è dovuti arrivare alla tragedia perché qualcuno decidesse di fare una mossa in più - le parole di un signore che da anni si sta muovendo, assieme a un gruppo di concittadini, per risolvere le difficoltà - come purtroppo spesso accade.

Adesso sono tutti concordi che è da risolvere, ma in realtà per lo meno per una famiglia è già troppo tardi. Le possibilità di lavorare prima c’erano, e la soluzione proposta era già stata presentata e discussa tra i residenti in passato. Solo che si era

deciso, purtroppo, di aspettare, e queste sono state le conseguenze. Ora, anche per il rispetto dovuto a chi non c’è più, il tempo delle attese direi che è finito, e speriamo che la soluzione arrivi in tempi brevissimi, magari prima che il traffico torni ad essere insostenibile e che qualcun altro sia costretto a pagarne le amare conseguenze. Ovvio che bisognerebbe prima di tutto imparare a rispettare il codice stradale, ma un aiuto anche dalla strada stessa è sempre utile e gradito”

Grande successo per la festa provinciale dello sport

Noale si conferma patria dello sport per il Miranese con il successo della Giornata Nazionale dello Sport, istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la direttiva del 27 novembre 2003, che si svolge contemporaneamente su tutto il territorio Nazionale, ogni anno, nel mese di giugno. Una grande festa all’insegna di chi ama e pratica lo sport con tante discipline sportive coinvolte, sotto la direzione del Coni, in coordinamento con gli organismi sportivi e le associazioni sportive affiliate ed insieme al comune, che si è attivato in iniziative, eventi e manifestazioni volte a valorizzare la funzione dello sport quale fondamentale fattore di crescita e di arricchimento dell’individuo, di miglioramento delle qualità della vita e di responsabilizzazione e raf-

forzamento della società civile grazie allo sforzo coordinato dal delegato allo sport della Città di Noale Giuseppe Mattiello, dal coordinatore provinciale Coni Massimo Zanocco e dal delegato di zona Raffaele Sartorato. Molte le esibizioni, tutte applaudite dal folto pubblico, che hanno visto partecipare SportInsieme, Asi Karate Veneto, Volley Noale, Pattinaggio Adhp

Gruppo Cosmo Noale, società che hanno alla termine della giornata ricevuto un riconoscimento alla presenza del Presidente del Coni Regionale Dino Ponchio e del Sindaco di Noale Stefano Sorino, “In Veneto viene organizzata una festa per ogni provincia - le parole del sindaco -. Ed è quindi un onore che per la nostra Provincia sia stata Noale”. (m.t.)

Massimo Tonizzo

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Eventi estivi/1. Un fitto programma da luglio a settembre

“Noale estate 2025”, pioggia di spettacoli all’ombra della Rocca

Appuntamento con la tradizione popolare dal 20 al 25 agosto con la Sagra dell’Assunta che si terrà nell’area della parrocchia

U

na pioggia di eventi caratterizzerà la Città dei Tempesta con la rassegna “Noale estate 2025”. Il 18 - 19 - 20 luglio nell’area dei Giardini della Rocca si terrà il “Gin’n’ Blues Festival”. Si potranno degustare i gin di qualità delle produzioni artigianali, in un contesto di eventi musicali e divertimento. Il 24, 25, 26, 27 luglio ci sarà il “Noale Festival - Voci Contemporanee”, incontri con autori, scrittori e giornalisti protagonisti del nostro tempo. Gli eventi si terranno in varie location del territorio: la Pasticceria Zizzola, la piazzetta Dal Maistro, il ristorante Al Gallo. Venerdì 25 luglio “Tango in Loggia”, lezioni di tango e serata a tema con le associazioni Asd

Gotan Venice, Zotto Tango Academy Venezia. Si terranno nella Loggetta di Piazza XX settembre alle ore 20. Nella frazione di Cappelletta ci sarà la 6 edizione del “Cappelletta Summer Night”. Gli eventi si terranno in piazza don Antonio Bordignon dalle 21. Il 25 luglio si esibirà il gruppo RockStar Tributo a Vasco Rossi, il 26 invece sarà la volta del gruppo“La Mente di Tetzuya” che canteranno le sigle dei cartoni animati degli anni Settanta e Ottanta. Il 27 luglio P80 musica anni 80 e 90. Il primo agosto lo spettacolo di Max Pianta “Tributo a Renato Zero”. Il 2 agosto “Feel Good Generation” musica anni 70 – 80 – 90 – 2000. Il 3 agosto Sasha Torrisi Tributo a Lucio

Battisti. Lunedì 28 luglio alle 21 alla Rocca dei Tempesta sarà la volta della musica lirica con l’opera “Il Rigoletto di Giuseppe Verdi” ci saranno: l’associazione Marzo Organistico l’ Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, il Coro Accademia Milano, il Quartetto Gocce d’Opera per la regia di Altea Pivetta. Dirigerà l’orchestra Fabrizio Da Ros. Ingresso a pagamento biglietti su www.ticketone.it. Il 31 luglio sarà la volta a Cappelletta in piazza Bordignon della Festa 60° Unione Sportiva Drago. Venerdì 8 agosto alla Rocca dei Tempesta alle 21,15 “Omaggio a Ennio Morricone”. Ci sarà l’orchestra Ritmico Sinfonica Italiana del maestro Diego Basso. Sarà un viaggio emozionante tra le colonne sonore più iconiche del maestro Morricone. Un’esperienza immersiva dove le indimenticabili musiche di

Morricone regalano al pubblico un’atmosfera unica e coinvolgente. Prevendite:iconamusic. it - ticketone.it. Eventuale recupero il 10 agosto. Appuntamento con la tradizione popolare dal 20 al 25 agosto con la Sagra dell’Assunta che si terrà nell’area della parrocchia di Noale e dell’oratorio Don Bosco. Venerdì 22 agosto lezioni di tango in Loggetta dalle 22. Il 5 e 6 settembre

Pro Loco: Un’estate per i più piccoli con circo e film di animazione

E’ un’estate dedicata alla famiglia e ai più piccoli quella che la Pro Loco ha programmato contribuendo con i suoi eventi al calendario di Noalestate. A partire dal ritorno del cinema all’aperto sul meraviglioso scenario della Rocca dei Tempesta, con la collaborazione di Labirinto Cineforum. Dopo le prime proiezioni dedicate ai più adulti, il 27 agosto e il 3 settembre, ore 20.30, due grandi film di animazione: Robin Hood e Coco. “I film saranno preceduti dalla proiezione

di un cortometraggio per serata, prodotti da giovani che credono nel cinema come forma di linguaggio libero e coraggioso - spiega la coordinatrice del progetto Giulia Canella. Anche per quest’anno la Pro Loco ha voluto riproporre la rassegna del Teatro Improbabile. Tre saranno gli appuntamenti: il 16 in piazza a Moniego, il 23 a Briana e il 30 a Cappelletta. Ogni sera, con inizio alle ore 21.15 una diversa compagnia di artisti di strada si esibirà per la gioia di grandi e piccini. La ras-

segna avrà il suo culmine con il ritorno del Circo Patuf dal 12 al 21 settembre nel parco di via Vecellio. La compagnia italo-sud americana porterà in scena il nuovo spettacolo dal titolo “Lapso”. Una riflessione sul tempo che scorre veloce, un invito a non perdere di vista le cose che contano. “Il Circo Patuf è diventato un appuntamento atteso da molti noalesi che sentono questi artisti oramai di casa - commenta il presidente della Pro Loco Enrico Scotton. (a.a.)

la festa “Briana c’è”. In piazza nella frazione di Briana dalle 19 musica ed intrattenimento. Il 6 e 7 settembre l’appuntamento benefico “Aperitivo in Rocca”. Il 14 settembre dall’alba al tramonto il “Mercatino dei Sapori della Tradizione” nelle vie del centro storico. Infine il 21 settembre per le strade del centro storico “Noale Italian Motor Week”.

Alessandro Abbadir

Uno spettacolo alla Rocca
Il Circo Patuf

Cinema e “Tango sotto le stelle”, un’estate ricca di emozioni

Tanti appuntamenti aggregativi nel territorio comunale di Martellago grazie al cartellone di eventi “Un’estate da vivere”. A ad annunciarlo è lo stesso sindaco del paese Andrea Saccarola. “Dal 12 luglio al 29 agosto, il Distretto del commercio di Martellago si trasformerà in un palcoscenico di eventi imperdibili per grandi e piccini - dice il sindaco Saccarola. Vi invito a vivere insieme a me 12 assaggi d’estate tra Martellago, Olmo e Maerne. Sarà un’estate ricca di emozioni, con il “Cinema sotto le stelle” per godere di film indimenticabili all’aperto, Concerti live che faranno vibrare le nostre serate e poi “Tango e danze sotto le stelle” per scatenarci in pista, giochi divertenti per tutte le famiglie e poi fitness al tramonto, perfetto per ricaricare le energie”. Ma non solo. “E non dimentichiamo - sottolinea Saccarola - la Fiera degli Uccelli e la magica “Notte anni ‘80”. Riscopriremo insieme le piazze, i giardini e le vie del commercio locale, dove ogni sera ci sarà qualcosa di speciale da fare. L’estate è più bella se la viviamo insieme. Non vedo l’ora di vedervi tutti”. Nel dettaglio il cartellone di eventi messo a punto dal Comune è davvero fitto. Gli appuntamenti

cominciano tutti alle 21. Si parte sabato 12 luglio nei giardini di villa Grimani a Martellago con l’appuntamento “Assaggi d’estate”. Il 15 luglio ad Olmo negli impianti sportivi di via Baracca “Tango sotto le Stelle”. Nello stesso posto il giorno seguente “Cinema sotto le Stelle”. Sempre ad Olmo agli impianti sportivi il 17 luglio ci saranno “I giochi sotto le Stelle” mentre il 18 si terrà il concerto Napulitan Band. Il 22 luglio in Piazza Bertati “Tango sotto le Stelle”. Nello stesso posto per i due giorni successivi e cioè il 23 e il 24 luglio, la piazza sarà l’area del Cinema sotto le Stelle, mentre il 25 luglio ci sarà il concerto di Luca Alemagna. Martedì 29 luglio in Piazza IV Novembre nella frazione di Maerne “Tango Sotto le Stelle”. Il 30

luglio nello stesso posto “Cinema sotto le stelle” e il 31 luglio Giochi sotto le Stelle. Il primo agosto sempre a Maerne nella stessa piazza la “Notte Donne in Rosa”. Domenica 3 agosto invece in tutte le vie del centro di Maerne si terrà la tradizionale Fiera degli Uccelli in questo caso a partire dal mattino. Infine il 29 agosto in piazza Bertati a Martellago dalle ore 21 la Notte Anni Ottanta. L’ingresso agli eventi è libero. Nella rassegna sono incluse per chi lo volesse l’iniziativa “Firness al tramonto”. Nei martedì ci sarà ginnastica dolce alle 20, di mercoledì alle 18,30 pilates e yoga e il giovedì infine alle 20 ginnastica funzionale.

Alessandro Abbadir

“Notti colorate del Miranese”, si attendono Robegano e Noale

Domenica 3 agosto in tutte le vie del centro di Maerne si terrà la tradizionale Fiera degli Uccelli a partire dal mattino

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Un’ estate da vivere nelle piazze del Miranese tra musica, sapori e negozi aperti. Come ogni anno sono tornate nelle scorse settimane e continueranno fino a fine luglio, le “Notti Colorate del Miranese”, un calendario di eventi che ha previsto 9 serate in altrettanti paesi del territorio. Ogni Notte ha un colore, un tema e un’identità diversa. Ma tutte condividono lo stesso spirito: promuovere il territorio e sostenere le attività commerciali locali. Restano ancora da farsi la Notte Rosa - Noale il 12 luglio e la RobegaNotturna a Robegano di Salzano il 15 luglio. Probabilmente invece salta, nel momento in cui scriviamo, la Notte Rossa di Martellago che era in programma il

26 luglio. Le Notti Colorate sono organizzate da Confcommercio del Miranese, insieme ai Comuni. Per quanto riguarda Noale sabato 12 luglio, dalle ore 20, la città torna a vestirsi di festa con la Notte Rosa: una serata tra luci, musica, gusto e shopping sotto le stelle. Le vie del centro, da Piazza Castello a Piazza XX Settembre, ospiteranno musica live, attrazioni per grandi e piccoli e proposte gastronomiche per tutti. Cuore della serata sarà lo shopping serale, con i negozi aperti fino a tardi e promozioni in occasione dei saldi estivi. A completare l’esperienza, 10 punti enogastronomici tra bar, gelaterie e trattorie. Martedì 15 luglio invece il centro di Robegano si accende con la Robe-

gaNotturna, una serata all’insegna del divertimento ispirata al tema “Una notte spaziale”. Dalle 20, il paese si trasformerà in un vivace universo di colori, luci e sorprese per tutta la famiglia, tra atmosfere cosmiche e proposte che raccontano la vitalità del commercio locale. Saranno 26 le attività commerciali che parteciperanno, con 10 punti ristoro tra bar, gastronomie, pizzerie e pasticcerie. Tante le attrazioni per bambini: il mercatino dei piccoli a cura del Comitato Genitori, i giochi di una volta, il luna park spaziale, spettacoli con bolle giganti e tavoli con giochi da tavolo per grandi e piccoli. La musica sarà protagonista in ogni angolo del paese. (a.a.)

Festa in centro a Martellago

All’infiorata di Roma i volontari si impongono con una grafica moderna

I l ritorno del gruppo degli infioratori di Noale dall’Infiorata di Piazza San Pietro è stato segnato da una mescolanza di stanchezza e soddisfazione. Dopo aver affrontato temperature roventi di 40 gradi, il team è rientrato nei confini noalesi con un bagaglio carico di emozioni e successi. “È stata un’avventura entusiasmante, che ci ha regalato straordinarie emozioni. Una bella esperienza – commenta con entusiasmo Enrico Scotton, presidente della Pro loco – prima di tutto sul fronte umano. Tra di noi c’è stata una grande sintonia che ci ha permesso di superare le inevitabili difficoltà di operare in una città complessa come Roma, soprattutto in un contesto così particolare come Piazza San Pietro. Sono grato agli oltre venti volontari, da Nicolò, la nostra giovane mascotte, al più anziano, che hanno dato prova di spirito di squadra e tenuto alta la bandiera di Noale”. L’arte effimera dei fiori ha riscosso grande successo. La creatività innovativa del disegno, l’uso sapiente dei fiori, e l’intensità cromatica conferita dai colori del quarzo, che hanno permesso di realizzare sfumature suggestive di blu e nero, hanno suscitato notevole curiosità e apprezzamento fra i visitatori. Durante il fine settimana, infatti, i turisti di tutto il mondo hanno elogiato il lavoro dei volontari della Pro Loco e delle Contrade di Noale, rendendo omaggio alla maestria italiana. Progettato da Giorgia Senno, il quadro floreale di Noale, un’opera di 6 x 8 metri, ha trovato spazio in via della Conciliazione, a pochi passi da Piazza San Pietro. Questa creazione si è distinta in mezzo alla moltitudine di oltre 30 opere di altre Pro Loco, provenienti in gran parte dal centro e sud Italia, per la sua originalità e il suo linguaggio figurativo moderno, lontano dai tradizionali canoni classici.

te”, che hanno reinterpretato celebri opere viste dal vivo nelle mostre curate da Goldin – da Treviso a Padova – trasformandole in quadri, sedie dipinte, oggetti decorati. Da Van Gogh a Renoir, da Monet a Picasso: un viaggio nella grande arte filtrato dal loro sguardo creativo e autentico. L’inaugurazione ha visto la partecipazione dello stesso Goldin, accolto con calore dalla comunità. Presenti il sindaco Stefano Sorino, il parroco don Sandro Dalle Fratte e Andrea Martellato, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 3. “I nostri ragazzi amano la luce e i

colori degli impressionisti da quando hanno potuto visitare le mostre di Goldin – ha spiegato la presidente Giusy Bottacin –. Avere qui Mar-

co è per noi una grande gioia: il suo lavoro è stato per loro una fonte di ispirazione straordinaria”.

Riccardo Musacco

Sempre a Noale un legame profondo unisce il celebre curatore e storico dell’arte Marco Goldin ai ragazzi con disabilità dell’associazione Genitori de “La Nostra Famiglia”. Un legame fatto di emozioni, colori, luce e passione per la pittura, celebrato in questi giorni con una mostra davvero speciale al ristorante Di Rocco. Protagonisti, i giovani del laboratorio “Attivamen-

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Addio a Malvestio, l’ “uomo della qualità”

San Benedetto e tutta Noale in lutto per la scomparsa di un dirigente che ha fattoletteralmente - la “storia” della ditta grazie ad alcune delle sue invenzioni. Si è spento a 92 anni Agostino Malvestio, chimico e per anni dirigente della San Benedetto. Nato a Briana di Noale, Malvestio si era laureato negli anni ‘60 in chimica e dopo un periodo come insegnante a Scorzè, era entrato alla San Benedetto, occupandosi di ricerca nella chimica e del settore qualità, ideando, perfezionando e testando molti dei prodotti della casa, tra cui il famoso Thè. “Il dottor Malvestio - Lo ricorda e omaggia Enrico Zoppas, presidente e amministratore delegato del Gruppo Acqua Minerale San Benedetto spa - è stato per tanti anni una figura di riferimento per la nostra azienda. In particolare come direttore qualità ha saputo unire competenza, passione e dedizione. Il suo contributo è stato prezioso, non solo sul piano professionale, ma anche umano. Chi ha avuto la fortuna di lavorare con lui ne ricorda la serietà, la gentilezza e lo spirito di squadra: valori che incarnano l’anima di San Benedetto. A nome mio personale e di tutta l’azienda, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia. Malvestio resterà per sempre parte della nostra storia”. “Una persona speciale - Lo ricordano in città - Se si pensa a un uomo d’altri tempi dovremmo tenere lui come esempio. Attaccatissimo al lavoro, sempre presente in tutte le occasioni principali senza mai mostrare un attimo di stanchezza o di incertezza, e quando doveva prendersi i giusti meriti quasi non voleva». Non solo lavoro, però, ma un grande impegno anche nella vita privata con il sociale, in collaborazione costante - anche da lontano - con il figlio don Giorgio Malvestio, parroco a Quarona nel Vercellese. Appassionato di arte e musei, dedicava ancora il suo tempo allo studio”. (m.t.)

Territorio. Siglato l’accordo con Centro Marca Banca ma secondo l’opposizione l’esborso è troppo alto

È fatta per il nuovo Centro civico, per fine anno l’inaugurazione

I l consiglio comunale di Martellago ha dato il via libera alla realizzazione del nuovo centro civico cittadino, una decisione che marca un punto fondamentale per il futuro della comunità. Durante l’ultimo consiglio comunale, infatti, il sindaco Andrea Saccarola ha illustrato con entusiasmo l’acquisizione Da Centro Marca Banca dell’immobile Giardini Santo Stefano, un’area di 600 metri quadrati destinata a diventare il nuovo fulcro civico del paese. “Questa iniziativa non solo darà valore alle nostre associazioni, ma offrirà uno spazio polivalente aperto a tutti i cittadini”, ha dichiarato. Il progetto prevede l’inclusione di un’emeroteca e di uno spazio dedicato ai giovani, facendo del nuovo centro un luogo di incontro e crescita per tutte le generazioni. L’intento è di creare un ambiente che favorisca l’interazione e lo scambio culturale tra le diverse anime della comunità, offrendo risorse e opportunità di sviluppo personale e collettivo. Grazie a un accordo

sempre con Centro Marca Banca, verranno garantite condizioni favorevoli per la Prosenectute di Martellago, l’associazione riceverà in uso gratuito una stanza fino al completamento dei lavori della loro sede in via Lazio. Inoltre, un ulteriore spazio sarà riservato ad un’aula studio, riproponendo una formula già sperimentata con successo in altre realtà vicine. Il nuovo centro civico sorgerà nel cuore del paese, facilmente raggiungibile e visibile, per consentire un’accessibilità ottimale, sia con mezzi pubblici che privati, o anche a piedi. Questo aspetto sottolinea l’attenzione dell’amministrazione verso le esigenze dei cittadini, che da tempo invocavano un polo aggregativo accessibile, capace di ospitare un ampio ventaglio di attività culturali, sociali ed educative. Saccarola ha evidenziato come la realizzazione del centro rappresenti un passo cruciale verso un futuro più coeso e dinamico. “Sono entusiasta di vedere come questa nuova struttura potrà

contribuire a unire e rafforzare il legame tra noi cittadini”, ha affermato, suggerendo un futuro roseo in cui il centro civico diventerà un punto di riferimento anche oltre i confini comunali. Ma non tutti la pensano così. Dall’opposizione infatti Alessio Boscolo incalza la maggioranza sulla decisione presa “Su questa operazione - dichiara Boscolo - abbiamo fin da subito sollevato perplessità che si sono

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via via acuite man mano si procedeva verso la definizione del tutto. Le ultime carte, comprese la perizia di stima, nonostante fosse stata commissionata ad ottobre 2024, ci sono state consegnate solo la scorsa settimana a seguito anche del rinvio del Consiglio Comunale proprio per questo motivo. Si tratta di un’acquisizione che prevede un esborso di 1,28 Milioni di euro e che avrebbe meritato maggior ap-

profondimento anche alla luce di quanto poi letto nelle carte”. Ora, comunque, la comunità di Martellago attende l’inaugurazione prevista per la fine dell’anno. Un evento che promette di non essere soltanto un cerimoniale di apertura, ma una vera e propria festa di comunità, un momento collettivo che segnerà l’inizio di una nuova pagina per la cittadina. Riccardo Musacco

Elezioni. In 90 su 120 dipendenti si sono recati alle

urne

Fai Cisl Venezia fa il pieno di voti

L a Fai Cisl Venezia si è imposta nelle elezioni Rsu nell’azienda Cucina Nostrana, l’azienda di prodotti alimentari di Maerne di Martellago. Un esito che conferma la fiducia dei lavoratori nella capacità rappresentativa e operativa del sindacato. Con una partecipazione al voto significativamente alta, 90 su 120 dipendenti hanno espresso la loro preferenza, di cui 71 hanno scelto la Fai Cisl, permettendo al sindacato di guadagnare tre dei quattro seggi disponibili nel consiglio della Rsu. Quest’anno, l’elezione ha segnato il passo con una novità: l’assenza di schede contestate, a eccezione di una nulla, che palesa un consenso ampiamente condiviso. Il Segretario generale della Fai Cisl Venezia, Pierpaolo Piva, non nasconde la soddisfazione. “Abbiamo dimostrato ancora una volta di saper rappresentare i valori del nostro sindacato con serietà e passione”, afferma Piva, sottolineando come la coerenza del sindacato, basata su fatti piuttosto che promesse vane, abbia premiato la Cisl con la pie-

na fiducia dei lavoratori. La Cisl si è distinta per un approccio pratico, capace di coniugare ascolto attento e soluzioni concrete, rimanendo al fianco dei lavoratori nei momenti cruciali. Guardando al futuro, Matteo Mangiaracina, membro della Segreteria della Fai Cisl Venezia, delinea le priorità per il triennio a venire. “Le sfide che ci attendono sono molte e significative,” spiega Mangiaracina. “Il nostro impegno sarà rivolto verso il rinnovo e il miglioramento della contrattazione azien-

dale, sia sotto il profilo economico che normativo. Continueremo a lavorare con costanza perché ciò che è stato costruito non venga disperso, ma anzi potenziato, a beneficio di tutti i dipendenti”. Il risultato delle elezioni Rsu in Cucina Nostrana non rappresenta solo una vittoria numerica, ma sancisce il riconoscimento di un sindacato che ha saputo essere interlocutore credibile e affidabile nel sempre complesso scenario delle relazioni industriali. Riccardo Musacco

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Il Consiglio comunale dei Ragazzi lancia un progetto con i commercianti

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Martellago si distingue ancora una volta per la sua capacità di trasformare idee innovative in progetti concreti, con un’iniziativa che punta a rafforzare i legami tra i negozianti locali e i giovani della comunità. L’obiettivo è tanto semplice quanto ambizioso: creare una rete di negozianti amici, pronti a offrire un rifugio sicuro ai ragazzi in caso di necessità. L’idea si traduce in un gesto tangibile: un adesivo speciale decorerà le vetrine dei negozi che aderiscono a questo progetto. Questo simbolo diventa un faro di accoglienza e sicurezza, segnando quei luoghi come spazi protettivi per i giovani. L’adesivo non è solo un segnale visivo, ma rappresenta un impegno concreto da parte dei commercianti a essere un punto di riferimento sicuro e affidabile. Il sindaco Andrea Saccarola ha espresso parole di elogio per l’iniziativa: “Siamo davvero orgogliosi del lavoro svolto dai ragazzi, che dimostrano impegno e creatività nel costruire una comunità più unita e solidale. Bravi ragazzi! Continuate così, perché il vostro contributo fa la differenza!” Questo progetto va oltre la semplice creazione di un ambiente protetto; rappresenta un’opportunità per rafforzare il tessuto sociale della città, unendo giovani e adulti in uno sforzo comune per il bene della comunità. In un momento storico in cui il dialogo intergenerazionale è fondamentale, questa iniziativa non solo protegge i giovani, ma li incoraggia anche a sentirsi parte attiva della comunità. La speranza è che l’adesivo diventi simbolo di una rete di solidarietà più ampia, capace di estendersi al di là delle vetrine e di penetrare nel cuore di una città sempre più inclusiva e consapevole. Un piccolo passo per i ragazzi, un grande passo per una comunità che cresce insieme. (r.m.)

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Martellago

Il cartello. Commercianti favorevoli, molti genitori contrari, il sindaco Saccarola chiede un confronto

Vietato giocare a pallone in piazza esplode la polemica in città

Polemiche per il divieto di giocare a pallone in piazza: tra vetrine danneggiate e provocazioni social, il paese si divide. Il sindaco Saccarola ribadisce: “Alternative ci sono, ma vanno rispettate le regole”

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Martellago, in piazza Bertati, un nuovo cartello ha acceso nelle scorse settimane un dibattito che attraversa il paese e ha coinvolto residenti, commercianti e amministrazione comunale. Nella piazza è stato installato un divieto per il gioco del calcio, decisione che ha scatenato polemiche e discussioni, sia nelle vie cittadine che sui social network. Il sindaco Andrea Saccarola ha spiegato le ragioni dietro questa controversa misura. Dal 2012, infatti, il divieto di giocare a pallone nella piazza esisteva già, ma la recente crescita del numero di ragazzi che si ritrovano a giocare lì ha reso necessario un intervento più deciso. Qualcuno però non ci sta e sotto il cartello di divieto ha scritto la frase provocatoria “Allora ci droghiamo”, in aperta polemica con l’iniziativa del Comune. “La piazza non è un campo da calcio”, ha ribadito però Saccarola ai quotidiani locali. La presenza di giovani, in particolare ragazzi delle scuole medie che utilizzano palloni di cuoio adatti a veri campi di gioco, ha trasformato infatti l’area in un luogo dove partite improvvisate possono causare danni e disagi ai commercianti della zona. Diverse vetrine hanno già subito i danni delle pallonate, facendo salire le richieste di maggiore controllo. Mentre molti commercianti approvano la decisione del sindaco, alcuni residenti si domandano quale spazio rimanga per i ragazzi desiderosi di divertirsi all’aperto. Il sindaco, nel dibattito che ne è scaturito ha ricordato che poco distante ci sono degli spazi dedi-

cati, sottolineando che Martellago offre comunque diverse alternative per il tempo libero, come campi da calcetto e oltre 40 aree verdi attrezzate. La polemica si è spostata rapidamente sui social, polarizzando le opinioni. Da un lato, una parte della comunità reputa il divieto eccessivo, dall’altro, c’è chi sostiene la necessità di utilizzare aree adeguate per evitare problemi di sicurezza e disturbo alla tranquillità pubblica.

Andrea Saccarola, in un post, ha invitato alla riflessione comune per trovare soluzioni condivise. “È fondamentale trovare un equilibrio tra il diritto dei ragazzi a divertirsi e il rispetto del benessere della comunità”, ha sottolineato il sindaco. Saccarola ha ribadito che le aree per lo svago sono ampiamente disponibili nel comune, ma è indispensabile rispettare le

Successo per la Notte Azzurra a Maerne

normative. L’amministrazione, secondo il primo cittadino, ha il compito di garantire che queste regole siano osservate, promuovendo alternative di divertimento sicure e rispettose. Infine, ha auspicato un dialogo costruttivo con la comunità, dicendosi aperto a idee e proposte per migliorare la convivenza civile. Con un appello alla collaborazione, ha concluso: “In attesa di un confronto costruttivo, vi ringrazio per la vostra attenzione e collaborazione”. La controversia a Martellago non è dunque solo una questione di palloni e divieti, ma un simbolo delle sfide quotidiane nel trovare un equilibrio tra i bisogni dei giovani e le esigenze degli altri cittadini. Il dibattito è aperto e richiede l’impegno comune per una soluzione che rispetti tutti.

Riccardo Musacco

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Maerne si è vestita di magia qualche settimana fa con la Notte Azzurra. Questa edizione, dal titolo “Ritorno al mondo perduto”, ha strasformato il centro cittadino in un affascinante parco giurassico, animato da spettacolari dinosauri giganti luminosi gonfiabili che popoleranno piazza IV Novembre e le vie circostanti. L’iniziativa, parte del programma delle Notti Colorate del Miranese, è organizzata congiuntamente da Confcom-

mercio del Miranese, Comune di Martellago e dal Distretto del Commercio Martellago Olmo Maerne. “La Notte Azzurra è un’occasione per valorizzare il tessuto commerciale locale e offrire un’opportunità di connessione tra cittadini e commercio”, ha dichiarato Diletta Casaula, delegata di Confcommercio Maerne. L’entusiasmo contagioso dell’amministrazione comunale risuona nelle parole dell’assessore al commercio Lionello Endrio Corò, che sottolinea come la comunità e le attività commerciali abbiano saputo fare rete per regalare a tutti un evento unico e indimenticabile. (r.m.)

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Servizi. La denuncia dei consiglieri di opposizione Vecchiato e Manente

Raccolta dei rifiuti, case di riposo e asili nido in affanno

“Si prevede un costo del servizio pari a 1.986.640 euro, circa 174mila euro in più dello scorso anno e ben 332mila euro di aumento in due anni”

“CRifiuti, protestano anche i sindacati. Veritas: soluzione trovata

ome largamente preventivato, la modalità di raccolta dei rifiuti on demand per le utenze non domestiche ha fatto emergere numerose ulteriori criticità. Ciò si legge in una delibera di giunta fatta nelle ultime settimane. Alcune utenze non domestiche del territorio comunale hanno manifestato criticità con richieste di supporto in merito all’emergenza igienico-sanitaria generata dalla nuova calendarizzazione del servizio. In particolare, la raccolta dei pannoloni e pannolini delle strutture come la Casa di Riposo e gli asili nido, sta diventando un grosso problema”. A denunciarlo sono i consiglieri del gruppo di opposizione Progetto Comune, Maria Grazia Vecchiato e Lino Manente. “La cosa che stupisce è - spiegano - che la soluzione proposta dall’amministrazione: verrà implementato il numero dei contenitori stradali, con la consegna di apposita chiavetta agli utenti che producono grandi quantità di questa tipologia di “secco”. Ora, considerando la particolarità di rifiuto e i prevedibili odori nauseabondi dovuti all’esposizione alle alte temperature di questi mesi, ci chiediamo come mai non sia stata avanzata una deroga nella frequenza di raccolta, per motivi igienico-sanitari, tornando agli svuotamenti settimanali solamente per questa tipologia”. Per i consiglieri il buon senso e le norme igieniche “dicono che sia impensabile aumentare i cassonetti maleodoranti pieni di pannoloni, esposti all’esterno per 15 giorni, in prossimità della Casa di Riposo e degli asili nido”. Poi gli attacchi sull’aumento dei costi. “In fatto di costi, comunque - spiegano - anche per il 2025 lo smaltimento dei rifiuti registra un consistente rincaro: si prevede un costo del servizio pari a 1.986.640 euro, circa 174mila euro in più dello scorso anno e ben 332mila euro di aumento in due anni. Questo è il risultato, nonostante la “razionalizzazione” delle uscite

dei mezzi e del personale proposta e votata in Consiglio di Bacino, che vede una rimodulazione del ritiro dei materiali in giornate diverse e richiede alle utenze non domestiche l’onere di prenotare puntualmente gli svuotamenti previa telefonata”. Precise le conclusioni degli esponenti dell’opposizione. “Dunque - concludono - non sarà certo questo il proble-

ma del contenimento dei costi. Invitiamo l’amministrazione a ripensarci e a provvedere quanto prima ad una deroga, andando incontro a queste particolari utenze

che forniscono servizi importanti ai nostri anziani e ai più piccoli, senza doverli appesantire in questo modo”.

Abbadir

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Su tutto il territorio dei Comuni della Riviera del Brenta e nel Miranese non si fermano le proteste per i disservizi che si verificano nella raccolta dei rifiuti. Ad andare all’attacco di Veritas sono i sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e le Rsu che in una nota congiunta, in queste settimane hanno denunciato la grave carenza di autisti raccoglitori, una criticità divenuta strutturale. “La situazionespiegano - è critica nella Riviera del Brenta e nel Miranese, dove si registrano ricadute sulla qualità della raccolta dei rifiuti”. Sindacati e Rsu sottolineano che “non si tratta di un problema improvviso, ma di una crisi annunciata, le cui cause sono ben note: ritmi di lavoro insostenibili, soprattutto con la modalità “porta a porta”, che impone carichi fisici elevati”. Per i sindacati serve una riforma strutturale, altrimenti i problemi resteranno irrisolti. I sindacati chiamano in causa direttamente i sindaci dei Comuni serviti, in particolare nella Riviera del Brenta e nel Miranese. Per i sindacati “continuare a ragionare solo in termini di risparmio significa svalutare la dignità professionale e mettere a rischio l’intero sistema di gestione dei rifiuti”. A dar manforte ai residenti va detto che sono stati in queste settimane anche i sindaci. Sono intervenuti così per segnalare i problemi i primi cittadini di Mira, Dolo, Salzano, Pianiga, Vigonovo, Camponogara, Campolongo. I centralini dei Comuni sono stati tempestati di proteste: l’immondizia è stata raccolta nelle ore pomeridiane come la frazione dell’umido, generando non pochi problemi anche di natura igienica, con la presenza, visto il gran caldo, di vermi e topi. Da Veritas, arriva la rassicurazione: i disservizi hanno i giorni contati, per metà luglio saranno pienamente in servizio tutti gli autisti necessari. Per arrivare a regime farà Veritas lavorare di più i mezzi per i quali basta la patente B i piccoli camioncini, per poi impiegare più massicciamente i camion più grandi per i quali serve la patente C e i nuovi autisti. (a.a.)

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Luciano Betteto

Scavi per la fibra ottica, disagi continui sulle strade

Scavi per la fibra ottica a Salzano: proteste per manti stradali mal ripristinati e distacchi di luce. Il Comune chiarisce che i lavori non sono suoi, ma vigilerà perché le aziende sistemino tutto

SAddio ad Alessandro Maggio, sommelier amato e simbolo di eleganza

ono in corso da diverso tempo gli scavi per la posa della fibra ottica sull’intero territorio comunale di Salzano nell’ambito di un intervento finanziato con i fondi del Pnrr statale e che dovrà essere completata entro la scadenza prevista del 31 dicembre 2026. Tante le proteste per i disagi che il territorio sta subendo. A spiegare cosa sta succedendo è il sindaco del paese Luciano Betteto. “Si tratta di un interventodice il sindaco - realizzato da Tim attraverso le società Open Fiber e FiberCop, che permetterà ad aziende e privati di poter usufruire di una connessione internet più veloce e più stabile. I lavori consistono in scavi nelle sedi stradali e nell’inserimento della fibra ottica nel sottosuolo, interventi che tuttavia stanno causando non pochi disagi, soprattutto per quanto riguarda il ripristino del manto stradale che, in alcuni casi, non sembra eseguito al meglio, specialmente nelle strade comunali asfaltate di recente. Come Comune di Salzano stiamo registrando notevoli lamentele rispetto a questi lavori che, ci teniamo a precisare, non sono realizzati dal Comune, bensì da ditte esterne su incarico di Tim, soprattutto per quanto riguarda il manto stradale, spesso ripristinato in maniera sommaria, anche per i distacchi di luce che, non di rado, si stanno verificando”. Il sindaco Luciano Betteto va nello specifico dei problemi che sono stati denunciati dai residenti e spiega che certo l’area non potrà restare dissestata e che a carico delle aziende è prevista poi la risistemazione del fondo stradale per evitare che i dissesti provochino incidenti o feriti ad automobilisti ma soprattutto a ciclisti e pedoni. “Le ditte coinvolte in questi cantieri - conclude il sindaco - in un secondo momento, sono obbligate a riasfaltare i tratti sui quali sono intervenute, e noi ci assicureremo che ciò venga fatto. Abbiamo chiesto

conto dei disagi che questi lavori stanno causando alla viabilità e stiamo vigilando perché spesso ci troviamo di fronte a negligenze da parte dei gestori di servizi quando operano sulle strade del nostro territorio”. In attesa che l’infrastruttura sia completata, il Comune continuerà a raccogliere le segnalazioni dei cittadini, impegnandosi affinché la posa

della fibra non si trasformi in un danno per la sicurezza urbana e per la qualità della vita. Insomma lavori indispensabili ma certo

non saranno lasciati fare senza controlli e ci sarà un attento monitoraggio dei cantieri. Alessandro Abbadir

Addio nelle scorse settimane ad Alessandro Cosimo Maggio, 48 anni (in foto), che lavorava da anni come sommelier e direttore di sala all’Amorestaurant di Badoere nel trevigiano e all’Angolo Nascosto di Piombino Dese. L’uomo, originario di Squinzano in provincia di Lecce, si era diplomato all’alberghiero di Brindisi. Da circa 15 anni si era trasferito a Salzano dove viveva con la compagna Daniela. Alessandro era una persona preparatissima nel suo lavoro. Apprezzatissimo dai clienti dei due ristoranti per i quali ha lavorato e lavorava e che sono gestiti da suoi parenti. Si tratta di ristoranti di alto livello in cui la professionalità

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del sommelier si era fatta notare. All’Amorestaurant gestiva una cantina di vini del locale davvero importante e sapeva sempre dare il consiglio giusto in campo enogastronomico. Era una persona che amava le belle cose e vestirsi elegante. L’uomo aveva affrontato il male già 5 anni fa. Chi lo conosceva lo ricorda come una persona gentile, riservata ma sempre pronta al sorriso e alla battuta con i clienti, che spesso tornavano anche per la sua presenza discreta ma rassicurante. Amava profondamente il suo lavoro e lo considerava una vera forma d’arte, da curare con attenzione e passione ogni giorno. Messaggi di cordoglio sono arrivati sia dal sindaco di Salzano che da quello di Morgano (dove si trova la frazione di Badoere). (a.a)

Salzano

Opere pubbliche. La nuova ipotesi a sud di Rio San Martino fa discutere

Capolinea Actv, futuro incerto: opposizioni all’attacco

La decisione di spostare il capolinea Actv da Scorzè a sud di Rio San Martino accende lo scontro politico. Le minoranze criticano l’ipotesi per i potenziali impatti su viabilità e consumo di suolo, proponendo alternative e chiedendo una revisione del piano

È

ancora discussione aperta sul futuro del capolinea Actv di Scorzè: l’ipotesi di spostare la stazione degli autobus in un’area a sud di Rio San Martino fa alzare la voce alle minoranze in consiglio comunale, che chiedono di rivalutare la decisione. L’ipotesi di spostare il capolinea dalla sua sede attuale a Scorzè a un’area all’ingresso di Rio San Martino risale alla scorsa amministrazione: la zona individuata era quella di un parcheggio realizzato in precedenza da San Benedetto per la sosta dei camion, successivamente diventato proprietà del comune, che pensò di sfruttare l’area

per far sostare gli autobus. Recentemente però, San Benedetto ha chiesto che il terreno le venisse restituito, per utilizzarlo come parcheggio destinato ai dipendenti: l’attuale amministrazione ha acconsentito, concedendo l’area per due anni e ricevendo in cambio 35mila euro dall’azienda. La questione di dove posizionare il capolinea però, resta, e durante un incontro pubblico con i residenti di Rio San Martino in occasione della settimana della cittadinanza, l’amministrazione aveva individuato un’ipotetica area compresa tra San Benedetto e il centro della frazione. Un’ipotesi che non tro-

Conclusi i lavori e liberati gli spazi: “Sperimentazione

Il centro di Scorzè si prepara ad accogliere di nuovo il mercato settimanale in piazza: con l’abbattimento della vecchia scuola elementare Marconi, le bancarelle potranno tornare ad essere punto di ritrovo in via Roma. Per ora, la nuova posizione è confermata solo per un anno, in via sperimentale, ma poi il passaggio dovrebbe essere definitivo. Via Roma, di recente diventata “piazza verticale” con le opere di rifacimento del manto stradale e allargamento dell’area pedonale, oltre alla riqualificazione estetica degli spazi, sarà teatro del

va d’accordo le minoranze: l’area individuata sarebbe poco funzionale in quanto “la maggior parte dei residenti vive oltre il centro della frazione e l’intervento comporterebbe un ulteriore consumo di suolo e un potenziale peggioramento della viabilità”, una scelta discutibile “Anche perché si tratta di una zona già oggetto di interventi di sistemazione non ancora conclusi, e che necessiterebbe, piuttosto, di un consolidamento e completamento di tali interventi”, si legge nella nota firmata dai consiglieri Gatto, Losetti, Marcon, Pamio, Scattolin e Zugno, secondo cui la soluzione ipotizzata rischia anche di compromettere la fluidità del traffico e la sicurezza stradale. L’opposizione quindi ha inviato un ordine del giorno chiedendo all’amministrazione di proporre a San Benedetto una zona diversa per il proprio parcheggio dipendenti, avanzando delle alternati-

di un anno, poi sarà permanente”

nuovo mercato: il martedì mattina, dalle 6.15 alle 14, la strada sarà chiusa dalla rotonda della chiesa fino a quella di villa Conestabile. Un tentativo di far rivivere il ritrovo dei commercianti, e valorizzare il nuovo centro cittadino, seguendo anche le richieste dei venditori. “Terminati i lavori nella piazza e con l’abbattimento dell’ex scuola elementare - dice il sindaco Giovanni Battista Mestriner - Ora ci sono gli spazi e le possibilità per riportare il mercato in centro, richiesta che proviene anche da tutti i commercianti. Le opinioni in merito sono diverse,

ve: un parcheggio multipiano su aree già urbanizzate, l’utilizzo della parte pubblica dell’autoparco in via Drizzagno con navette per i dipendenti, o accordi con parcheggi privati già esistenti. “Trovo particolare che chi ha governato il comune fino a un anno fa si metta a parlare di parcheggi multipiano, costosi e impattanti - ribatte secco il sindaco Giovanni Battista Mestriner - Lo stesso vale per l’au-

però il dato è che il mercato settimanale dove è stato finora è sempre più in crisi e portarlo in piazza significa cercare di ravvivarlo”. Nel concreto, i residenti non potranno parcheggiare le auto in centro pena la rimozione dei mezzi; chi raggiungerà il mercato in macchina potrà parcheggiare vicino alla biblioteca e nell’area in cui sorgeva la vecchia scuola elementare. L’area, che prevede da progetto la costruzione di parcheggi e di una zona verde, attualmente è tutta adibita a parcheggio, in attesa che inizino i lavori di riqualificazione dell’area. (d.g.)

toparco del Drizzagno, su cui l’ex sindaca ha permesso al privato di porre una sbarra nella parte pubblica. Sull’accordo tra enti privati, non è nostro compito intervenire per fare da mediatori. La nostra scelta di far utilizzare l’area a San Benedetto rimane, tra l’altro portando soldi al comune. Per il resto, ogni ipotesi sull’area del capolinea è ancora in corso di valutazione”. Davide Grosoli

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Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?

Il segretario regionale del PD, Andrea Martella nella sua relazione all’assemblea dei Democratici del Veneto, dove il via libera a Manildo è stato votato da oltre il 90% degli aventi diritto, lo ha definito un “federatore, capace di garantire un importante gioco di squadra e una nuova prospettiva per il buon governo del Veneto sulla scia di quanto sta accadendo in moltissime città”. Della partita, a differenza di cinque anni fa, ci sarà anche il Movimento 5 Stelle e, come detto, sembrerebbe prossima ad arrivare Azione.

Nel centrodestra i due principali partner di governo stanno adottando strategie opposte pur avendo lo stesso obiettivo ovvero quello di indicare il candidato presidente. FDI, che pur non nasconde le sue ambizioni di partito più votato nella nostra regione, preferisce una tattica maggiormente attendista. Poche dichiarazioni, silenzio da parte della base, nessuna iniziativa pre – elettorale. Completamente diverso, come detto, il comportamento della Lega. I segretari delle sezioni trevigiane hanno votato un documento

La convention. A Treviso

nel quale si chiede di “correre da soli” cioè con la lista della Lega, una civica di Zaia e una di amministratori. E proprio in materia di amministratori il vertice leghista ha mostrato i muscoli lo scorso 5 luglio quando a Treviso ha convocato tutti i propri amministratori locali per un vertice che ha fatto molto discutere. Al momento sembra che la scelta sia tra il Segretario Regionale della Lega, l’onorevole Alberto Stefani e il Senatore di FDI, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon. Nonostante il ribollire, reale o strategico, della base sembra che una spaccatura del centrodestra non si possa concretizzare: troppi gli equilibri che rischierebbero di subire contraccolpi in tantissime amministrazioni e nel Governo stesso. Dal canto suo Forza Italia non ci sta a fare la comparsa e, infatti, a livello regionale il Segretario Flavio Tosi continua la sua campagna di accreditamento e di allargamento del partito non risparmiando critiche all’amministrazione Zaia e predicando elementi di discontinuità; magari spera di essere proprio lui il proverbiale terzo tra i due

litiganti.

E a proposito di Zaia, cosa andrà a fare il Presidente di Regione più amato d’Italia? Le ipotesi sul suo futuro si sono sprecate: qualcuno lo vede Ministro in un possibile rimpasto di Governo, qualcuno Sindaco di Venezia, altri vicepresidente nel caso in cui la Lega corresse da sola o Presidente di una qualche grande Azienda a partecipazione pubblica come, ad esempio, Leonardo. Il leader della Lega, Matteo Salvini starebbe, invece, pensando per Zaia un futuro di primo piano: capolista della Lega in tutti i collegi delle Regionali per tirare il partito, un anno e mezzo a fare il consigliere per poi entrare dalla porta principale a Roma. In primavera 2027, infatti, si terranno le elezioni politiche e Zaia potrebbe essere eletto in parlamento e nominato responsabile di un Ministero di primo piano, forse proprio quello dei trasporti oggi in mano a Salvini; se entrasse ora direttamente al Governo, infatti, dovrebbe accontentarsi di un ruolo di secondo piano e senza portafoglio: troppo poco per uno come Zaia.

La Lega guarda all’appuntamento elettorale “Saremo protagonisti, no alle corse solitarie”

Il salone del Museo di Santa Caterina a Treviso, gremito, ha accolto, lo scorso 5 luglio, la convention della Lega convocata dal segretario Alberto Stefani per fare il punto della situazione prima delle elezioni regionali e cogliere spunti dagli amministratori del Carroccio sul territorio. Erano infatti oltre 400 tra sindaci, assessori e consiglieri da tutto il Veneto che hanno assiepato la platea, ospiti del padrone di casa, il sindaco Mario Conte, con l’obiettivo di difendere dagli attacchi anche degli alleati di centrodestra quanto fatto negli ultimi 15 anni dall’amministrazione Zaia (grande assente all’appuntamento trevigiano) e rilanciarsi uniti verso le prossime consultazioni. Numerosi gli interventi sul palco da parte dei vari esponenti locali, da Eleonora Mosco, consigliera provinciale a Padova che ha rimarcato l’importanza del sostegno alle imprese del territorio a Nicola Finco, sindaco di Bassano

che ha sottolineato la necessità di intervenire sul welfare per aiutare i giovani a trovare una casa e fare figli oltre a sostenere anziani e fragili. A tirare le somme è stato lo stesso segretario Stefani che nel discorso conclusivo ha ribadito che “La Lega non è contro nessuno, nel senso che siamo aperti a una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale, a livello locale. Però è anche vero che la Lega a livello territoriale ha una classe dirigente molto importante e noi non possiamo esimerci da costruire un programma elettorale che parta dalle comunità locali. Non siamo qui per lanciare candidature per lanciare corse in solitaria. Siamo qui però per costruire il futuro del Veneto e non c’è nessuno come gli amministratori che può darci il migliore contributo per costruire il programma amministrativo dei prossimi anni. Secondo me la politica deve fare questo, non deve litigare sui nomi e non deve

litigare per beghe interne. Deve fare questo, deve costruire programmi, deve lanciare idee, deve risolvere problemi”.

L’assessore regionale alla cultura e allo sport Cristiano Corazzari ha ribadito l’importanza del legame con i territori: “Incontri come questi servono a definire le linee programmatiche, senza tradire le radici del nostro modello di buon governo”. L’obiettivo è continuità, radicamento e una Lega protagonista nel cen-

trodestra. Corazzari ha ribadito che “La storia e l’identità del movimento non si svendono” e che il Veneto “Non può permettersi di disperdere un patrimonio politico costruito in anni di amministrazione efficace”. Anche l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha sottolineato il ruolo centrale degli amministratori locali, “sentinelle del territorio” e ha evidenziato le sfide future della sanità: tecnologia e prossimità, ma anche carenza di

personale e invecchiamento della popolazione. Il capogruppo in Consiglio regionale Alberto Villanova ha riaffermato la volontà di mantenere l’unità del centrodestra, pur lanciando un avviso agli alleati “Serve rispetto reciproco, altrimenti ogni opzione è aperta”. Temi centrali della campagna: sanità, sicurezza e ambiente. Messaggio chiaro: la Lega vuole restare protagonista, forte della sua rete territoriale.

Riccardo Musacco

Il segretario Alberto Stefani

L’intervista. Il sottosegretario rilancia il ruolo degli amministratori locali nella prossima sfida elettorale in Veneto

Bitonci: “Semplificazioni per le imprese, in ascolto del territorio verso le regionali”

N

el cuore di un’estate calda non solo per le temperature ma anche per le sfide economiche, abbiamo incontrato l’onorevole Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con la sua lunga esperienza istituzionale e un forte radicamento nel territorio veneto, Bitonci ci si è soffermato sugli interventi più recenti a favore delle piccole e medie imprese (PMI), con uno sguardo particolare alle realtà produttive del Nordest, ma anche sullo scenario politico.

Onorevole Bitonci, quali sono stati i principali interventi del vostro dicastero a sostegno delle PMI, motore dell’economia del nostro territorio?

Abbiamo messo in campo misure concrete, a partire dalla legge annuale per le PMI, approvata per la prima volta in Consiglio dei Ministri. È un provvedimento che sto seguendo in prima persona, con audizioni ancora in corso, e che punta a semplificare la vita di imprese e artigiani. Tra i punti centrali c’è la riforma del mondo del credito e dei confidi, fondamentale per rilanciare il sostegno finanziario alle micro e piccole aziende.

In che modo i confidi stanno tornando a essere uno strumento utile?

Durante la pandemia, con le garanzie statali al 100%, i confidi erano stati messi da parte. Ma oggi, grazie alla riforma introdotta nel 2023 e potenziata quest’anno, possono rilasciare garanzie fino a 100.000 euro senza valutazione del merito di credito

da parte del gestore del Fondo. Questo ha quadruplicato il loro impatto sull’economia. Inoltre, stiamo lavorando per permettere loro di erogare anche servizi e microfinanziamenti diretti: un passo importante per rafforzare il tessuto produttivo diffuso. Altro fronte su cui state intervenendo è quello dell’energia. Esatto. Dall’ 8 del mese è stato riaperto lo sportello per l’autoproduzione energetica, una misura che consente alle imprese di ottenere contributi, da 30.000 a 1 milione di euro, per installare pannelli fotovoltaici e batterie. Un incentivo importante per accompagnarle nella transizione energetica e ridurre i costi in bolletta.

Anche la cosiddetta “Transizione 5.0” è tra le priorità… Sì, si tratta di un pacchetto da 6,3 miliardi di euro, che sommato a Industria 4.0 porta il totale a quasi 1 3 miliardi. Purtroppo l’impianto europeo ha reso il percorso piuttosto burocratico, con certificazioni ex ante ed ex post. Ma con la legge di bilancio 2025 abbiamo introdotto semplificazioni, per esempio eliminando l’obbligo di dimostrare la riduzione dei consumi energetici quando si acquistano nuovi macchinari: è evidente che siano più efficienti. Abbiamo già raggiunto 1,390 miliardi di euro in prenotazioni, ma serve più tempo: per questo stiamo trattando con Bruxelles una proroga al 2026. Il credito d’imposta previsto resta uno strumento appetibile?

Assolutamente sì. Con Transizione 5.0 il credito può arrivare al

45% per investimenti in tecnologie, digitalizzazione, fotovoltaico e batterie. Anche Industria 4.0, che è stata riaperta, offre un credito d’imposta fino al 20%, con procedure più snelle grazie al fatto che sono fondi nazionali.

Sul fronte dei contratti di sviluppo, ci sono novità per le imprese del Nord?

Stiamo cercando nuove risorse per riaprire gli sportelli sospesi per esaurimento fondi. Le domande non sono andate perse, sono solo in graduatoria. Appena i fondi saranno reintegrati, si potrà procedere con l’erogazione. Lei visita spesso le aziende venete. Qual è l’impressione che ne ricava?

Dedico almeno una giornata alla settimana alle visite presso realtà produttive sul territorio, oltre agli incontri che si svolgono a Roma con imprese e rappresentanze, focalizzati su diverse tematiche di competenza del Ministero. È un’attività che considero essenziale: mi permette di ascoltare problemi concreti e fornire risposte rapide, anche tramite incontri al ministero o call dirette. Molte imprese, ad esempio, non conoscono le agevolazioni disponibili. Per questo invio una newsletter mensile a tutte le associazioni di categoria con l’elenco delle misure attive.

Le aziende sono preoccupate per i dazi, soprattutto quelle esportatrici. Che segnali arrivano da Roma?

Il tema è molto sentito, specie in una regione come il Veneto, ad alto valore aggiunto. Ma io invito alla calma: le trattative in-

ternazionali porteranno probabilmente a dazi sotto il 10%, con un impatto contenuto, specie sui prodotti di alta gamma, come i vini veneti, per i quali il prezzo non è un tema determinante per l’acquirente. L’Amarone, per esempio, se aumenta di qualche dollaro, l’americano continuerà a comprarlo.

E sul caro energia?

Al momento, nonostante le tensioni mediorientali, non ci sono stati aumenti significativi nel prezzo del gas o del barile.

Ma il governo è pronto a intervenire, come già fatto in passato, qualora si verificassero nuovi rincari.

Uno sguardo infine alla politica: in autunno si vota per il rinnovo dell’amministrazione regionale del Veneto.

Ci stiamo preparando con grande attenzione. Il nostro segretario regionale, Alberto Stefani, ha avviato una fase di ascolto

con tutti i 450 amministratori della Lega in Veneto. È da lì che deve partire il programma: dai temi concreti per i veneti, non solo dai nomi. Serve ancora qualche settimana e poi ci sarà il nome del candidato, attorno al quale, ovviamente, verrà costruita una squadra, ma io penso che il tema più importante siano gli argomenti. Sanità, scuola, sport, imprese: costruiremo un programma condiviso, come movimento radicato nei territori, un movimento fatto di amministratori locali, consiglieri comunali, assessori, sindaci. Siamo il primo partito in Veneto come amministratori. La campagna elettorale inizierà ascoltando gli amministratori e le loro esigenze per creare il programma elettorale, quindi organizzeremo incontri con associazioni di categoria e con le aziende e i cittadini per discutere insieme del futuro del nostro Veneto.

Il sottosegretario Massimo Bitonci

L’intervista. Il senatore padovano traccia la rotta verso l’appuntamento autunnale con le urne

De Poli: “Alle regionali saremo uniti”

Senatore De Poli, parliamo di elezioni regionali. A che punto siamo? Come il centrodestra si presenterà alle prossime elezioni?

Ovviamente unito e coeso, come sempre. Ne sono assolutamente convinto. Le elezioni regionali sono a tutti gli effetti elezioni quasi politiche. In 70 anni, di fatto, le coalizioni al governo non si sono mai spaccate alle regionali. Quindi, in Veneto, l’unità del centrodestra resta un punto fermo. In un momento così delicato, servono responsabilità, ascolto e una visione condivisa per affrontare con efficacia le sfide che ci attendono, a partire dalle prossime scadenze elettorali. stiamo entrando nel vivo di una nuova stagione politica per il Veneto. Le elezioni regionali sono all’orizzonte e noi dell’UDC siamo pronti a fare la nostra parte, con spirito costruttivo e con quella serietà che ci viene riconosciuta sul territorio. Porteremo il nostro contributo dentro una coalizione di Centrodestra che vogliamo più forte e più attenta ai bisogni reali delle comunità.

Tensioni superate?

Sono dinamiche fanno parte di una discussione interna a una co-

alizione e rientrano nella normale dialettica politica. Però lancio un appello agli amici alleati del Centrodestra: negli ultimi mesi, forse, il tasso di litigiosità è stato eccessivo in alcune fasi. Per il bene del Veneto e dei veneti è ora di cambiare registro. Il rischio è che i cittadini si stanchino di queste continue prove di forza muscolari e tatticismi. Rischiamo di occupare troppo tempo a discutere di mandati e di nomi e, secondo noi, invece, bisogna dedicarlo ai problemi concreti che interessano i veneti. Qual è sarà il contributo dell’UDC?

Saremo presenti alle prossime Regionali, aperti al mondo delle civiche che oggi non si riconosce nell’offerta politica esistente, al volontariato e a tutti quei mondi che, come noi, si riconoscono nei i valori che fanno parte del Dna di noi veneti. Rappresentiamo i veneti del buonsenso, che chiedono risposte concrete. Noi non siamo quelli degli slogan, siamo quelli del lavoro quotidiano. Sarà una campagna lunga, e proprio per questo abbiamo deciso di partire subito, a testa bassa, pancia a terra, ascoltando i territori, raccogliendo

proposte e costruendo programmi credibili. Noi mettiamo al centro la persona, le famiglie, le imprese e i lavoratori, il mondo del volontariato e del terzo Settore, che rappresentano la vera ossatura del Veneto. E, ancora, sanità e sociale, i soggetti più fragili come anziani e persone con disabilità, i giovani. Dal 2011 al 2021 è aumentato del 517% il numero dei nostri giovani talenti “in fuga” all’estero: sono numeri preoccupanti anche perché le nostre imprese lamentano carenza di manodopera. Bisogna creare un terreno favorevole per le nostre aziende, con politiche in grado di attrarre investimenti. Non possiamo svendere i nostri gioielli all’estero.

Sanità e politiche sociali: come il Veneto dovrà affrontare le sfide dei prossimi anni legate anche ai nuovi cambiamenti demografici?

La sanità è la prima voce di spesa del bilancio regionale (82%). E’ vero, la sanità veneta resta un modello di efficienza a livello nazionale ma, detto questo, non possiamo cullarci sugli allori. I cittadini ci chiedono di orientare le azioni della regione affrontando priorità come riduzione delle liste di attesa,

carenza di personale e, soprattutto rafforzamento della sanità territoriale. E’ impensabile che oggi per fare una visita specialistica bisogni fare 50-60 km per raggiungere la struttura sanitaria indicata. Dobbiamo investire di più sulla sanità territoriale, rafforzando quella ospedaliera e, inoltre, si rende necessario e urgente il potenziamento della rete dei servizi sociali e dell’assistenza territoriale a tutela di anziani, persone non autosufficienti e con disabilità. Le famiglie non vanno lasciate da sole. Siamo consapevoli che è meglio spendere oggi 10 per promuovere l’autonomia e l’indipendenza di chi è più avanti con l’età, piuttosto che spendere domani 10 volte tanto in cure e assistenza.

Capitolo infrastrutture: il Veneto soffre ancora di un gap rispetto

ad altre regioni, cosa bisogna fare?

C’è bisogno di un Piano infrastrutturale coerente, che non si fermi alle opere simboliche. Dietro questo Piano deve esserci una strategia capace di far fare un salto di qualità a questa regione che ha enormi potenzialità. Oltre alle grandi opere, certamente importanti, servono le piccole opere nei territori (Strada regionale 10, Sp47 Valsugana, Sr 308 etc ) per rimuovere i colli di bottiglia. Sennò il rischio è di avere la Pedemontana veneta ma senza un adeguamento delle arterie che si collegano ad essa.

Quali sono le caratteristiche che dovrà avere il prossimo candidato Governatore per il Centrodestra? Dobbiamo dare al Veneto una guida solida, concreta e all’altezza delle aspettative dei cittadini. La figura che verrà individuata dovrà essere sì espressione di equilibrio fra i partiti della coalizione, ma siccome la politica non è un bilancino fra sigle, questo equilibrio dovrà tenere conto delle istanze che arrivano dal basso. E, poi, soprattutto, oltre al nome, parliamo di contenuti programmatici. Ai veneti interessa la qualità delle risposte.

Teatro Stabile del Veneto, ecco la nuova stagione con un cartellone di primo livello

Il mondo del teatro si prepara a un entusiasmante capitolo con l’annuncio della stagione 2025/2026 del Teatro Stabile del Veneto. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un inizio vibrante, un’opportunità per reinventare il paesaggio teatrale mettendo in risalto l’arte della narrazione e la maestria degli interpreti. La campagna di quest’anno, intitolata significativamente “Ogni storia ha il suo inizio” e curata dall’artista catalano Javier Jaén, cattura perfettamente lo spirito di un’epoca nuova, segnata da cambiamenti significativi ma anche da molte conferme. Il logo creato da Jaén consiste in una mela rossa formata da un serpente attorcigliato su sé stesso, simbolo, per l’appunto, del peccato originale da cui tutto è iniziato.

La stagione 25/26 è stata presentata a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale dal presidente Gianpiero

Beltotto, dal direttore artistico Filippo Dini e dalla straordinaria Giuliana De Sio che con Dini aprirà il cartellone con “Il Gabbiano” di Cecov. Un programma che prevede 80 spettacoli, di cui 37 dedicati agli abbonati tra Venezia, Treviso e Padova. Un numero impressionante che promette di attirare un pubblico ancor più vasto, mettendo al centro

gli attori e le parole degli autori, sia classici che contemporanei. Tra le novità, 13 produzioni e coproduzioni pronte a solcare i palcoscenici europei. Brillanti inoltre i risultati dell’ultimo triennio. Dal 2022, il Teatro Stabile ha registrato un incremento del 21% nelle alzate di sipario, culminando nel 2024 con ben 553 giornate di spettaco-

lo tra Padova, Treviso e Venezia.

A queste si sommano 106 recite fuori dal Veneto, dimostrando la crescente influenza a livello nazionale. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, con una crescita del 56% nelle presenze, superando le 175 mila nel 2024. Anche le vendite di biglietti e abbonamenti hanno raggiunto cifre record, con oltre 2,6 milioni di euro. Un incremento delle produzioni ha portato anche a un aumento degli artisti e dei tecnici coinvolti, con una crescita rispettivamente del 19% e del 38% nei contratti di scrittura.

Ogni giorno, più di due nuovi contratti vengono firmati, dimostrando un settore in piena espansione e dall’enorme potenziale. Le produzioni per la stagione 25/26 comprendono opere classiche e nuove drammaturgie che esplorano i grandi capolavori con occhi moderni. Peppino Mazzotta continua il dialogo con i classici russi con una riscrittu-

ra di “Anime morte” di Gogol’, mentre Leonardo Lidi s’immerge nell’intenso mondo di Tennessee Williams con “La gatta sul tetto che scotta”. Le produzioni contemporanee si concentrano su temi di genere e potere, con opere di autrici come Ella Hickson e Julia May Jonas che esplorano il complesso universo delle relazioni umane. Marco Paolini, noto per il suo impegno nel teatro civile, inaugura il cartellone con “Bestiario idrico”. La stagione include anche spettacoli mattutini dedicati alle scuole superiori, sottolineando il ruolo educativo del teatro. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha espresso il suo sostegno appassionato per questa nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, rilevando come l’offerta culturale di qualità sostenga non solo la crescita della comunità, ma anche l’economia e il turismo della regione. Riccardo Musacco

La presentazione della nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto

La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV

Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato “Il Veneto in Diretta” su Telepadova

C on il debutto televisivo della trasmissione Il Veneto in Diretta, il Gruppo editoriale La Piazza taglia un traguardo importante e si distingue come l’unico editore in Veneto ad offrire informazione su tutti e quattro i media: carta, web, radio e ora anche TV. Un primato che riflette una crescita continua, radicata nel territorio e alimentata dalla volontà di dare voce alle comunità locali con strumenti sempre più efficaci, accessibili e fruibili gratuitamente.

La nuova trasmissione - in onda su 7Gold TelePadova la domenica alle 11.45 ed il mercoledì alle 11.30 - va ad aggiungersi a una rete informativa già solida e articolata. In oltre trent’anni di attività, La Piazza ha costruito un sistema editoriale che unisce il mensile cartaceo distribuito in tutta la regione, il quotidiano online LaPiazzaweb.it, l’emittente radiofonica Radio Veneto24 – prima e unica all-news interamente dedicata al Veneto – e ora

anche un appuntamento televisivo fisso, interamente prodotto dalla redazione del gruppo.

Il Veneto in Diretta è uno spazio settimanale pensato per raccontare la politica, l’economia, l’attualità, il lavoro e il sociale con lo stile che contraddistingue La Piazza: approfondito, concreto, vicino alle persone. Ogni puntata accoglie ospiti selezionati tra amministratori, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti della società civile, per affrontare con rigore e chiarezza i temi che toccano il territorio e le sue trasformazioni.

L’emittente 7Gold TelePadova è di certo molto affine, con i suoi 50 anni e con la sua forte attenzione ai temi editoriali del Veneto e del NordEst. Format prestigiosi e molto seguiti ne fanno l’emittente di riferimento in Veneto sia per qualità che per ascolti.

La scelta di entrare anche nel mondo della TV nasce da un’esigenza ben precisa: offrire una copertura informativa completa e

multicanale. In un momento storico in cui l’accesso alle notizie passa da molteplici piattaforme, il Gruppo La Piazza ha deciso di presidiare con coerenza ogni canale, mantenendo intatti i propri valori fondanti: informazione indipendente, servizio pubblico, at-

tenzione costante al contesto locale. Quella televisiva non è solo una nuova vetrina: è la quarta gamba di un tavolo editoriale di un tavolo sempre più solido, che poggia sull’esperienza maturata in decenni di lavoro sul territorio. Un’evoluzione coerente con

i tempi, ma soprattutto con un obiettivo sempre chiaro: essere al servizio dei cittadini e dare visibilità a ciò che accade nei Comuni, nelle imprese, nei luoghi della cultura e della solidarietà. L’approdo in TV rafforza ulteriormente la posizione del gruppo come punto di riferimento per chi vuole comprendere il presente del Veneto, attraverso un’informazione chiara, trasparente e plurale. Il programma viene trasmesso da un’emittente prestigiosa come 7Gold Telepadova e rilanciato su tutti i canali digitali e social del gruppo, ampliando la sua diffusione. Con una redazione esperta, capace di coniugare linguaggi diversi e affrontare tematiche complesse con professionalità, La Piazza si conferma oggi un modello editoriale innovativo. L’unico in Veneto a parlare ai cittadini su carta, online, via radio e in TV. Un gruppo editoriale che cresce con il proprio pubblico. E che, su ogni media, sceglie di restare vicino al territorio.

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L’iniziativa. Un modo unico per trasmettere a giovani talenti i segreti di una professione ad alto valore aggiunto

È nata La Piazza Academy,

per formare i consulenti del futuro

L’iniziativa promossa dal Gruppo Editoriale La Piazza, in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, è pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità

In un momento in cui tan-

ti giovani cercano la propria strada nel mondo del lavoro, nasce un progetto ambizioso e concreto che punta a insegnare una vera professione: quella del consulente commerciale pubblicitario. È la nuova Academy promossa dal Gruppo Editoriale

La Piazza in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità.

Un percorso formativo artico-

lato, che unisce teoria e pratica, formazione in aula e tirocinio operativo, per imparare davvero l’arte della vendita pubblicitaria. Un mestiere che richiede preparazione, ascolto, visione strategica e capacità relazionali: competenze che possono essere apprese solo attraverso un’esperienza immersiva, accompagnata da professionisti del settore. Ecco perché La Piazza Academy non è solo un corso, ma una vera e propria fucina di competenze, dove i partecipanti vengono seguiti passo dopo passo nella costruzione di un futuro professionale

solido e concreto.

Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: formare nuove figure commerciali capaci di valorizzare l’offerta editoriale e pubblicitaria di testate autorevoli ed innovative come La Piazza, il quotidiano digitale LaPiazzaweb.it e Radio Veneto24, la prima e unica radio all news del Veneto. Strumenti diversi, pubblici diversi, ma un unico comune denominatore: la capacità di raccontare il territorio e offrire alle imprese soluzioni efficaci per comunicare.

I tirocini previsti dall’Academy verranno infatti svolti all’interno di Give Emotions, la realtà che anima e coordina l’intero gruppo editoriale. Durante il periodo di tirocinio le giovani e i giovani selezionati saranno coinvolti in attività reali di vendita pubblicitaria, sia tramite contatto diretto che telefonico, imparando a costruire proposte personalizzate, a gestire una trattativa, un portafoglio clienti, a comprendere le esigenze del mercato e a lavorare per obiettivi.

Un’iniziativa che ha anche una forte valenza sociale. In un’epoca segnata da disoccupazione giovanile e precarietà diffusa, offrire a ragazze e ragazzi non solo una formazione, ma anche la possibilità di inserirsi concretamente nel mondo del lavoro rappresenta una risposta concreta. Non si tratta di stage astratti, ma di un’opportunità vera: chi saprà distinguersi avrà la possibilità di iniziare una carriera stabile e altamente remunerativa all’interno di una realtà solida, innovativa e in continua crescita.

“Crediamo sia doveroso – afferma l’editore Giuseppe Bergantin – investire nel futuro delle nuove generazioni, trasmettendo competenze autentiche e aprendo le porte del nostro mestiere. Non è un’operazione spot, ma l’inizio di un progetto strutturato, che si ripeterà almeno due volte all’anno, con l’obiettivo di formare una vera nuova generazione di consulenti pubblicitari. È un investimento su persone, territorio e qualità, come sempre abbiamo fatto in questi 31 anni”.

A rendere possibile tutto questo è la forza del Gruppo Editoriale La Piazza, una realtà radicata, autorevole e da oltre trent’anni punto di riferimento nel Veneto. Solo un gruppo con una visione imprenditoriale chiara e una struttura organizzativa consolidata può offrire una simile opportunità, garantendo ai partecipanti il supporto, la credibilità

e gli strumenti necessari per apprendere una professione complessa, ma ricca di soddisfazioni. La Piazza Academy è aperta a giovani motivati, desiderosi di mettersi alla prova e di imparare un mestiere vero. Nessuna esperienza pregressa è richiesta: contano l’attitudine, la voglia di crescere, la curiosità e il desiderio di lavorare a contatto con le persone, con spirito di iniziativa e passione.

In un mondo in cui tutto cambia rapidamente, la pubblicità resta uno degli snodi fondamentali per la vita delle imprese. Formare consulenti capaci di costruire relazioni e generare valore attraverso la comunicazione è una sfida ambiziosa, ma necessaria. Con questa Academy, Give Emotions e Forema scelgono di accettarla. E di aprire la strada a una nuova generazione di professionisti.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di

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lazione incide sulla struttura, e viceversa”, Accanto a questi percorsi, lo Studio è stato

– fusioni, acquisizioni, conferimenti, cessioni di rami d’azienda – agendo come

“Una buona operazione non è quella che si chiude in fretta, ma quella che si costruisce su basi solide, con consapevolezza degli impatti

Multidisciplinarità e rete:

“I problemi non sono mai solo fiscali”

Uno degli elementi centrali nel metodo FIP è l’approccio multidisciplinare. Lo studio, infatti, integra competenze fiscali, societarie,

Altro asse strategico dell’attività FIP è il Iafelice insiste spesso “Se l’imprenditore conosce i numeri solo a consuntivo, è troppo tardi per

ne di sistemi di reporting, analisi marginali,

menti leggibili, affidabili e coerenti con la un quadro chiaro e tempestivo, che lo aiuti a orientarsi in contesti sempre di Forbes, promossa in collaborazione con Euroconference e TeamSystem, rappresenta un importante attestato di stima da parte del mercato. La stinti per innovazione nei servizi, approccio interdisciplinare e rapporto fiduciario con il

Un riconoscimento che lo Studio ha accolto come un incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa: metodo, ascolto, personalizzazione, con un’attenzione costante alla qualità tecnica e all’evoluzione delle esigenze imprenditoriali.

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Welfare familiare: in Veneto nasce un nuovo modello di assistenza e formazione

Un milione di euro per formare, valorizzare e integrare nel sistema socio-sanitario regionale una figura sempre più centrale ma ancora troppo invisibile: l’assistente familiare. È questo l’obiettivo del nuovo progetto lanciato da ENAIP Veneto e finanziato con fondi FSE+ della Regione del Veneto, presentato ufficialmente all’Opera Immacolata Concezione di Padova. Un’iniziativa che punta a dare risposte concrete a una delle sfide più urgenti del nostro tempo: l’invecchiamento della popolazione e la crescente domanda di assistenza domiciliare qualificata. Nel 2050, secondo le proiezioni Istat, gli over 80 saranno il 14% della popolazione veneta. Già oggi, le famiglie faticano a trovare personale preparato e regolare per l’assistenza dei propri cari. Da qui la necessità di costruire un nuovo modello di welfare, capace di coniugare prossimità, sostenibilità e professionalità. Il progetto prevede percorsi formativi accessibili e flessibili, pensati per chi opera quotidianamente accanto agli anziani e ai non autosufficienti, spesso senza un’adeguata preparazione o tutela contrattuale.

Il cuore del piano è un corso gratuito in modalità e-learning della durata complessiva di 60 ore, suddiviso in quattro moduli con lezioni video, test di autovalutazione e una prova finale. I partecipanti che supereranno l’esame otterranno un attestato valido per l’iscrizione al Registro regionale degli assistenti familiari e riceveranno un voucher di 300 euro. L’obiettivo è formare almeno 820 persone entro settembre 2026, siano esse già occupate o in cerca di lavoro.

«Con questo progetto la Regione del Veneto si mette in gioco per costruire un nuovo modello di assistenza basato su inclusione e competenza», ha dichiarato l’assessore regionale alla Formazione Valeria Mantovan. «Valorizzare chi si prende cura degli altri è un dovere morale e una necessità sociale, in un’epoca in cui la domanda di assistenza è in costante crescita».

L’iniziativa coinvolge oltre 50 partner tra enti locali, ULSS, cooperative, CAF, sindaca-

ti, università e agenzie del lavoro, configurandosi come il primo progetto sistemico in Veneto su questo tema. Non mancano gli strumenti di accompagnamento personalizzato: ogni partecipante potrà accedere a 12 ore di orientamento e counseling, mentre da settembre prenderanno il via 80 eventi in presenza e 24 webinar per rafforzare e aggiornare le competenze. Le Università di Padova e Ca’ Foscari cureranno inoltre una ricerca su contrattualizzazione e integrazione della figura nel sistema dei servizi. Alla presentazione ha preso parte anche un rappresentante dell’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, che ha ribadito l’importanza della domiciliarità come scelta non solo più umana, ma anche più efficace e sostenibile: «Rimanere nella propria casa, per un anziano fragile, significa mantenere legami affettivi e abitudini, elementi fondamentali per il benessere psicofisico. Per questo la Regione sostiene anche economicamente i caregiver familiari con un contributo mensile per dodici mesi».

Secondo i dati Inps, in Veneto nel 2023 erano presenti 35.915 badanti regolari, il 56,4% del totale dei lavoratori domestici. Ma si stima che almeno altre 35-40mila persone svolgano la stessa mansione in nero. Le province con il maggior numero di lavoratori regolari sono Padova e Verona, ciascuna con oltre 7mila posizioni attive. Un dato che conferma l’urgenza di agire.

«Questo progetto – ha spiegato Giorgio Sbrissa, amministratore delegato di Enaip Veneto – è la risposta concreta a un bisogno sociale e formativo che non possiamo più ignorare. Diamo dignità e strumenti a chi, spesso invisibile, garantisce quotidianamente cura e presenza a migliaia di persone fragili».

Anche il demografo Enrico Di Pasquale ha ricordato come, in un Paese che registra più decessi che nascite, il “lavoro di cura” sarà sempre più centrale. Il futurista Francesco Brunori ha concluso con uno sguardo in prospettiva: «Solo innovando e creando reti territoriali forti potremo costruire un welfare più equo, vicino alle persone e capace di affrontare le sfide del domani».

Mirano, inaugurato il nuovo bar dell’Ospedale

Un nuovo spazio di ristoro è stato inaugurato all’interno dell’Ospedale di Mirano: si tratta del nuovo bar del presidio, pensato non solo per gli utenti, ma anche come luogo di pausa e rigenerazione per il personale sanitario. Il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, ha partecipato all’apertura, sottolineando l’importanza di offrire ai professionisti della sanità ambienti accoglienti per ricaricare le energie. Accanto alla mensa – anch’essa recentemente rinnovata – il nuovo bar si trova a destra dell’ingresso principale, vicino all’area CUP, ed è dotato anche di un’area esterna. Il servizio è aperto sia al pubblico sia agli operatori, con una gestione affidata alla società Food Evolution, selezionata tramite bando pubblico. In linea con le norme sanitarie e i corretti stili di vita, non saranno serviti alcolici. Durante la cerimonia, Contato ha voluto ringraziare i gestori per l’impegno condiviso: “Con questo intervento – ha dichiarato – compiamo un piccolo ma significativo passo nel migliorare la quotidianità di chi lavora e frequenta l’Ospedale. È fondamentale che, accanto all’impegno e alla professionalità, si possano offrire anche servizi di qualità, in ambienti accoglienti”. Il bar rappresenta un ulteriore tassello del percorso di rinnovamento intrapreso dall’Azienda sanitaria, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza complessiva sia per l’utenza che per il personale.

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L’iniziativa. Nasce dall’Ulss 3 il primo corso

Polizia Locale e Suem insieme per salvare vite: venti agenti diventano istruttori di primo soccorso

Per la prima volta, venti agenti della Polizia Locale diventano istruttori di primo soccorso grazie a un innovativo corso promosso dall’Ulss 3 Serenissima in collaborazione con il Suem 118. Il progetto, realizzato al Padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo a Mestre, segna una svolta nella formazione degli operatori di pubblica sicurezza, che non solo acquisiscono le competenze per effettuare le manovre di base di rianimazione e defibrillazione (Blsd), ma ottengono anche la qualifica per formare a loro volta altri colleghi. L’iniziativa nasce dall’intesa tra il Comando della Polizia Locale di Venezia, il Suem 118 dell’Ulss 3, il Centro regionale emergenza urgenza e il servizio Formazione risorse umane dell’Ulss 3. L’obiettivo è chiaro: creare un nucleo di formatori interni capace di estendere a livello provinciale e regionale le competenze salvavita tra i corpi di Polizia.

“Questo percorso è molto importante perché si integra alla nostra formazione complessiva sulla sicurezza – dice il comandante della Polizia locale di Venezia Marco Agostini –. Di fronte alla sopravvivenza di una vita umana non si può aspettare: se noi siamo già sul territorio colpito, ci sono dei tempi in cui possiamo agire prima, in attesa dei soccorsi istituzionalizzati”. Accanto ai venti futuri tutor, altri dieci agenti hanno rinnovato la certificazione Blsd in scadenza, garantendo così la continuità operativa del Corpo in situazioni di emergenza.

“Il fatto che il Corpo della Polizia locale collabori con noi sotto vari profili, compreso quello del soccorso sanitario, è un gesto per noi fondamentale – aggiun-

ge il primario del Suem 118 di Venezia e del Veneto Paolo Rosi –. Ringrazio il comandante Agostini e i suoi ufficiali per la sua grande disponibilità: formare anche i loro formatori è un aspetto nuovo e utilissimo anche per noi”. La formazione congiunta consolida un legame già sperimentato in situazioni critiche: “Con la Polizia locale abbiamo lavorato insieme in pandemia e durante i grandi incidenti che hanno segnato negli ultimi anni questo territorio – ricorda il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato –. Questa è l’ennesima forma di collaborazione che ga-

rantiamo al nostro territorio. Grazie a questi agenti, e alla lungimiranza di chi li guida, per la capacità di essere attori di un continuo rinnovamento”. L’iniziativa si inserisce infatti in una visione strategica più ampia. “Questo iter formativo permette la costituzione di un nucleo di formatori interni al Corpo di Polizia in grado di replicare il corso certificativo Blsd ‘laico’ ai loro colleghi e ai colleghi di altri Comandi della provincia veneziana – spiega la direttrice della Formazione dell’Ulss 3 Elisabetta Spigolon –. L’iniziativa rappresenta il punto di partenza di un programma regiona-

le che mira a estendere la formazione Blsd a tutte le Polizie Locali del Veneto”. La soddisfazione per il progetto è condivisa anche da chi lo ha condotto in aula: “Sono molto orgogliosa che le nostre due realtà siano riuscite a collaborare per portare un risultato simile – chiude l’istruttrice e medico del Suem 118 Federica Stella –. Il fatto che gli agenti della Polizia municipale sappiano eseguire le manovre salvavita in attesa del nostro arrivo dimostra come due istituzioni che nascono con scopi diversi possano collaborare per un risultato comune”.

Da L’Avana a Campalto: Yaimaris è il nuovo medico di famiglia per 1.230 pazienti

Dalla sanità cubana a quella veneziana, la storia della dottoressa arrivata grazie alla campagna dell’Ulss 3

Dalla periferia dell’Avana a via Orlanda, Campalto: è il viaggio della dottoressa Yaimaris Tamayo Santana, 31 anni, nuova medico di base in servizio dal 1° giugno grazie alla campagna internazionale avviata dall’Ulss 3 Serenissima per fronteggiare la carenza di professionisti. Laureata in Medicina a Guantanamo, per tre anni ha lavorato come medico di famiglia in Cuba, seguendo oltre 2.000 pazienti con uno stipendio di 50 dollari al mese. Nel 2021 si trasferisce in Italia, impara la lingua e, nel 2023, risponde all’appello dell’Ulss

3. Con l’Azienda avvia il riconoscimento del titolo. Supera l’esame di equipollenza all’Università La Sapienza di Roma nel 2025, risultando tra i 21 abilitati su 221 candidati. Dopo l’iscrizione all’Ordine dei Medici di Venezia, ottiene l’incarico e segue oggi 1.230 pazienti nella medicina di gruppo di Campalto. “Mi trovo bene con utenti e colleghi, tutti mi hanno accolta con rispetto”, racconta. Il Direttore Generale Edgardo Contato la definisce “un esempio di coraggio e dedizione, risultato concreto della nostra campagna”.

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PEPERONI RIPIENI VEGETARIANI

Un grande classico rivisitato in chiave vegetariana e leggera, perfetto per un antipasto sfizioso o una cena veloce durante la settimana. Un piatto versatile e saporito che possiamo servire in tanti modi.

Ingredienti: 2 peperoni grandi; 500 g patate; 500 g zucchine; 2 uova, 200g pomodorini, 150g provola cubetti, pangrattato, prezzemolo, olio d’oliva, sale fino, pepe Preparazione: Pelare le patate e grattugiarle in una ciotola e dopo averle lavate, asciugare e grattugiare anche le zucchine. Poi condire con un po’ di sale e lasciare riposare per circa 5-10 minuti, per far perdere alle verdure un po’ d’acqua di vegetazione. Aggiungere le uova, il sale, il pepe e mescoliamo bene. Unire pomodorini tagliati, la provola a cubetti, il prezzemolo tritato e mescolare per distribuire gli ingredienti in modo uniforme. Dopo averli ripuliti dai semini e dai filamenti bianchi, tagliare a metà i peperoni e metterli in una teglia foderata con carta forno. Farciamo i peperoni con il ripieno di verdure. Completiare con il pangrattato sulla superficie e con un filo d’olio, e cucinare in forno preriscaldato ventilato 180 °C per 35 minuti.

CAESAR SALAD ( SENZA POLLO)

La Caesar Salad è un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Da allora esportata ed apprezzata in tutto il mondo. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto Ingredienti: :2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b. Preparazione: Sfogliare la lattuga ed eliminare eventuali foglie esterne troppo dure, scegliere quelle interne più tenere. Tagliare il pane a fette alte 1 cm, eliminare la crosta e tagliare a quadretti. Mettere un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una pentola antiaderente e tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire disporre l’insalata in un’insalatiera, versare due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere il sale, il pepe macinato al momento, il succo di limone, la salsa Worchestershire e mescolate ancora. Assaggiate e correggete se necessario.

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GELATO ALLO YOGURT CON PISTACCHI

Ora che è iniziata l’estate, a chi non piace rinfrescarsi con un bel gelato? Meglio se leggero e nutriente: ecco il gelato con pistacchi. La ricetta prevede l’utilizzo dello yogurt greco al posto del latte. Facile da preparare, ideale per la merenda o per il post pranzo goloso

Ingredienti: 400 g di yogurt greco; 100 g di cioccolato fondente; 30 g di miele di acacia; 2 cucchiai di pistacchi al naturale. Per guarnire q.b. di pistacchi al naturale E mezza bacca di vaniglia

Preparazione: Tritare finemente il cioccolato fondente e i pistacchi, tenendoli da parte. In una ciotola inserire lo yogurt, il miele e i semi della vaniglia; montare gli ingredienti con le fruste elettriche pochi istanti. Aggiungere i pistacchi e il cioccolato e amalgama gli ingredienti. Una volta completato l’impasto, trasferirlo un contenitore adatto al freezer. Mescolare il composto con una forchetta ogni 30 minuti, ripetendo l’operazione per circa tre ore. Passato il tempo, tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di servirlo, se necessario mescolare nuovamente per renderlo più cremoso.

Servite con pistacchi al naturale e una banchetta di vaniglia a piacere

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Rubrica a cura di Sara Busato

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