della Riviera Ovest
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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.64 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Tasse Tasi, c’è chi paga e chi no
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Sanità Dal bilancio dell’Ulss 13 più soldi ai disabili
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www.lapiazzaweb.it
Economia Emigrazione e povertà flagellano la Riviera
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L’INTERVENTO
Fiesso, Successo del mercato del contadino
Tasi e crisi fiscale Onorevole Diego Crivellari
E’ stato inaugurato a maggio il Mercato del Contadino di Fiesso d’Artico. “L’appuntamento per chi vorrà acquistare prodotti agricoli locali sarà ogni giovedì mattina dalle 8 alle 13. pag. 14
DieciDieci summer tour
Rovigo, Padova e Venezia saranno protagoniste dell’evento dell’estate veneta: quattro serate all’insegna del divertimento e della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del veneto. pag. 26 10%
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Elezioni comunali, a Stra si impone il centrosinistra Vince Caterina Cacciavillani con il 44,76 %. Maricla Sartori con la lista “Crescere è futuro” si è fermata al 37,28 %
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aterina Cacciavillani, candidata della lista civica “Insieme”, è il nuovo sindaco di Stra. Questo è l’esito delle elezioni comunali svoltesi il 25 maggio scorso. Al voto si sono recati 4436 votanti dei 6018 aventi diritto con una percentuale pari al 73,71%. Il seggio dove c’è stata l’affluenza maggiore è stato il numero 6 a San Pietro di Stra con l’80,21% mentre il più basso il numero 1 a Stra con il 67,24%. Il voto ha segnato due eventi storici: per la prima volta a Stra c’è un sindaco donna e per la prima
volta una lista civica, che ha l’appoggio del centrosinistra, riesce a vincere le elezioni comunali. Caterina Cacciavillani, 54 anni medico di medicina generale e capogruppo uscente di opposizione, ha ottenuto 1916 voti, pari al 44,76%, avendo la meglio su Maricla Sartori, vicesindaco uscente e candidata della lista “Crescere è Futuro” con 1600 voti (37,28%) e su Sandro Tolin “Movimento 5 Stelle” con 764 voti (17,85%). La vittoria di Caterina Cacciavillani si è concretizzata nei seggi numero 1 (287 voti contro 230
di Sartori), numero 2 (268 voti contro i 183 di Sartori), numero 4 (276 voti contro i 220 di Sartori), numero 5 (282 voti contro i 196 di Sartori), numero 6 (341 voti contro i 280 di Sartori). Nei seggi 3 e 7 a primeggiare è stata Maricla Sartori ma con un vantaggio di poco più di una decina di voti su Caterina Cacciavillani. Lo spoglio è iniziato lunedì 26 maggio e da subito giungevano notizie confortanti per l’esponente della lista civica “Insieme” che attendeva fuori dalla scuola pag. 6 elementare.
a partita a scacchi che si sta giocando tra governo ed enti locali intorno alla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e che, mentre scriviamo, ha portato ad una nuova proroga dei termini previsti per il pagamento della prima rata, da giugno a settembre, non è soltanto l’ennesima puntata di un rapporto mai facile tra il potere centrale e i territori, né può essere rappresentata come l’esito parziale di una trattativa sotterranea tra governo e Anci, ma è probabilmente (anche) il sintomo di qualcosa di più grave e pervasivo. L’impressione è che il nostro Paese si trovi ancora nel mezzo di quella “crisi fiscale” che già più di vent’anni fa lo storico Luciano Cafagna identificava come una delle cause strutturali che hanno prima determinato il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e, poi, hanno condizionato l’interminabile transizione verso un ‘nuovo’ dai contorni sempre più sfuggenti. “La grande slavina”, questo il titolo del libro di Cafagna del 1993, per il quale la crisi dei nostri conti pubblici derivava dal modo del tutto peculiare con cui si era voluto edificare un welfare state all’italiana: puntando sul debito, sul consenso immediato, sulle tante corporazioni presenti nella nostra società ed evitando quelle scelte -– coraggiose, ma non sempre popolari – che potessero preludere ad una effettiva redistribuzione del reddito. continua a pag.
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Editoriale
Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir
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angenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici politici ed imprenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo piano: fra i più noti l’ex presidente Galan, l’assessore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza. continua a pag.
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