Messaggio elettorale
della Riviera Ovest
al centro ci sei tu
Periodico d’informazione locale. Anno XX n.8 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD
Politica I candidati in Parlamento del Veneziano
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Pianiga Il comune si connette con gli Smartphone
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Comm. resp.: Antonio Magnan
VALORE ALLE PERSONE
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Fossò “I lavori dell’idrovia non partono”
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EDITORIALE
L’aspirazione di diventare un paese normale
LO NAZ/19/2010/CT
01 04 2010
Stra, tira aria di crisi in giunta comunale
Nei mesi scorsi si è parlato di tensioni all’interno dell’attuale giunta, a riprova di questo erano scoppiate polemiche fra componenti dell’esecutivo che davano voce a questi battibecchi. Per il sindaco Mario Colllini i problemi non esistono e gli episodi che si sono verificati erano solo schermaglie tra due assessori. pag. 10
Il laguna venezia cambia allenatore
di Mauro Gambin*
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“L’ospedale di Dolo non si tocca” Un polo internistico a Dolo e uno chirurgico a Mirano. I sindaci della Riviera non ci stanno
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Iniziata con uno raduno collegiale, svoltosi a Torbole in provincia di Trento, la stagione agonistica della Fausto Coppi Gazzera Videa, unica formazione ciclistica della provincia di Venezia a gareggiare nella categoria Elite – Under 23. pag. 20
lss 13, si cambia. Si va verso un polo internistico per l’ospedale di Dolo e uno chirurgico per quello di Mirano. Le linee guida dell’azione contenuta nelle schede ospedaliere, è stata illustrata alla Conferenza dei sindaci dell’Ulss dal nuovo direttore Gino Gumirato, nelle scorse settimane. I sindaci della Riviera del Brenta però non ci stanno e danno l’altolà: no a un depotenziamento dell’ospedale di Dolo. “Quello che è chiaro - ha detto durante l’assemblea dei sindaci Gumirato- è che ci sarà
la separazione fra un polo chirurgico e uno internistico. Se sarà Dolo o Mirano ad ospitare il chirurgico o l’internistico si deciderà in un una fase successiva. Non mancheranno però in tutti e due gli ospedali di riferimento servizi come esami e diagnostica e sanità territoriale”. Anche se Gumitato non si è sbilanciato, dalle intenzioni della Regione, appare chiaro come si punti su Mirano per realizzare un polo chirurgico e su Dolo come ospedale internistico, con servizi di riabilitazione, e questo fin da marzo quando
le schede ospedaliere ancora in regione saranno rese note (dopo le elezioni). Lo stesso direttore giustifica le scelte. “Non ci devono essere particolari patemi d’animo – ha spiegato Gumirato –. Si è calcolato che mediamente una persona in 75 anni di età ha bisogno di un intervento chirurgico una sola volta. Non è cioè la distanza di 5 – 10 chilometri in più che fa la differenza . Tanto che i ricoveri anche dopo gli interventi chirurgici si risolvono con una degenza media pag. 8 di 4-5 giorni”.
’Italia della crisi, cioè quella repentinamente scopertasi tra i paesi con più difficoltà in Europa per occupazione ed economia, pareva aver maturato la consapevolezza che per uscirne sarebbe servita un’inversione ad U rispetto agli ultimi 20 anni. Pareva che finalmente l’Italia avesse seriamente preso in considerazione l’ipotesi di diventare un paese normale, un paese in cui la classe dirigente è seria ed onesta, competente e capace, un paese in cui si pagano le tasse e non il pizzo. Anche per il mondo dell’impresa il cambio di rotta sembrava l’unica via percorribile. “L’Italia in ritardo con le infrastrutture e un po’ ingessata dalla burocrazia può – si diceva – comunque farcela. L’Italia può contare sulla sua innata creatività, figlia dell’antichità classica e del Rinascimento. La cultura - si insisteva - la cultura è il bene primario inestinguibile che nessuno può copiarci”. Basta con i complessi d’inferiorità, con la nostalgia della lira, il desiderio della new-autarchia e del protezionismo con le cortine di ferro ai confini nazionali. Nessun paese, si diceva, è come l’Italia. L’Italia è “Made in Italy” e nel mondo conta. Insomma la svolta era li, con il dito già umettato sul bordo della pagina della storia patria. continua a pag. 3 *direttore@lapiazzaweb.it
Messaggio elettorale
L’Intervento
In condizioni disastrose e senza mezzi
CAMERA
di Franco Maccari*
VALORE ALLE PERSONE
SENATO Comm. resp.: Antonio Magnan
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n cittadino inglese, a Londra, nelle scorse settimane ha brandito due coltelli contro dei turisti che assistevano al cambio della guardia fuori da Buckingham Palace, e poi ha rivolto i coltelli contro se stesso minacciando il suicidio. *Segretario Generale del Coisp (Sindacato Indipendente di Polizia)
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