di Padova Nord
Periodico d’informazione locale. Anno XX n.125 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Vigonza, il caso Codiverno preoccupata per l’amianto
pag.
Vigodarzere Nuovo ponte per portare il tram in stazione
Cadoneghe Ingresso a scuola anticipato per tutto l’anno
8
pag.
www.lapiazzaweb.it
12
pag.
14
EDITORIALE
VIGONZA RENDE OMAGGIO A DE GIORGIO
Il Vajont non ci ha insegnato nulla di Germana urbani
Dopo tanta attesa si è finalmente dato il via alla seconda edizione della Mostra itinerante, fortemente voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Vigonza, sull’opera dell’architetto Quirino De Giorgio, esponente del futurismo in architettura, autore dei borghi rurali di Vigonza e Candiana e di numerosissime opere. pag. 6
contributo gas per le famiglie
In tempi di crisi anche questa forma di sostegno può far comodo a chi si trova in difficoltà. Il Comune aiuta le famiglie nelle spese sostenute per il consumo del gas. Per farlo ha indetto un bando per la creazione di una graduatoria, in base alla quale verrà assegnato un contributo da un minimo di 50 euro. pag. 12 10%
40% 60%
50%
30%
50%
50% 30%
20%
40% 20%
10%
60%
30%
20% 10%
COUPON del risparmio
Cogli le migliori offerte della tua zona!
R
Cadoneghe scommette sull’area ex Grosoli Raggiunto l’accordo per la sistemazione di 186 mila metri quadrati di superfice
A
tteso lungamente e dopo un iter particolarmente complesso, finalmente l’accordo per la sistemazione e la riqualificazione dell’area ex Grosoli e del comparto circostante chiamato PL4 è arrivato. Alla fine di settembre l’amministrazione comunale ha approvato in giunta lo schema di convenzione tra Comune di Cadoneghe e proprietà Alì Immobiliare presentato da quest’ultima per l’avvio della riqualificazione dell’area degradata mediante un piano di recupero di iniziativa pubblica.
“Siamo molto soddisfatti e anche, se posso dirlo, un po’ emozionati – dice il sindaco Mirco Gastaldon –. Tutti i cittadini sanno quanto complicato sia stato l’iter per arrivare a una soluzione soddisfacente, che tuteli gli interessi dei privati ma garantisca nel contempo servizi duraturi alla collettività. Quello che ora partirà sarà un piano di recupero strategico per il futuro del nostro territorio, che coinvolge nel complesso 186 mila metri quadri. Con questa riqualificazione porremo drasticamente fine a tutti i
problemi di degrado e di sicurezza che erano legati all’esistenza di edifici fatiscenti e abbandonati. La città cambia: quello che nascerà sarà un moderno complesso integrato, con superfici commerciali, residenziali e direzionali. Giova ricordare che si tratta di un progetto che ha valenza sovracomunale, e perciò si inquadra all’interno del Pati della città metropolitana ed il tutto senza il consumo di nuovo suolo agricolo ma riutilizzando aree fortemente urbanizzate”. pag. 11
idimensionare, conservare, restaurare, coltivare, redistribuire. A volte bastano poche parole, una presa di posizione netta e, forse, tutto può cambiare, svoltare. Anche il destino di una sola persona o di intere comunità. Così sarebbe stato per Longarone 50 anni fa se l’interesse di pochi sulla diga e i profitti che avrebbe prodotto, non avesse prevalso criminosamente sull’interesse di molta povera gente. Guardando al Veneto di oggi e ripensando al disastro del Vajont vien da dire che non abbiamo imparato niente. Con l’autunno arriveranno le piogge. Una volta erano una benedizione, oggi le scongiuriamo come un nuovo flagello. Le esondazioni frequenti, gli allagamenti improvvisi che paralizzano le nostre città ci hanno insegnato a temerle ma soprattutto hanno reso evidente che la rete idrica e la terra, che ancora respira libera dal cemento, non bastano più ad assorbire l’acqua che cade dal cielo. Eppure chi ha il potere di farlo continua a progettare strade, nuovi quartieri, grandi ospedali. Nemmeno la crisi segna una battuta d’arresto in questa corsa al cemento. Non ci sono più soldi per nulla eppure sulle grandi opere non si torna indietro. continua a pag.
3
L’Intervento
Nel patto sindaci-imprese il futuro da costruire di Marco Pavin*
“P
rossimità attiva”, questa la proposta del presidente dell’Upa Roberto boschetto, tra chi amministra e chi produce. Un nuovo patto, intendo, che sia fondato non sulla logica dello scambio (di consenso, di interessi), ma sulla trasparente “coalizione”... *Presidente Confindustria Padova
continua a pag.
8
ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio