Coccinella a Mestre, ora l’edificio è più grande e sostenibile
di Venezia e Mestre
Elegante, maestosa, senza tempo: l’Amerigo
Vespucci è arrivata nella Serenissima
Il conto alla rovescia
Le elezioni regionali si avvicinano, ma non troppo. Se fino a poco fa sembrava ormai assodato che si sarebbe votato il prossimo autunno, a sparigliare le carte, con un colpo a sorpresa di fronte allo stesso Zaia, ci ha pensato il ministro dell’Interno che ha rotto il tabù delle elezioni nella primavera 2026. Al di là del vivace dibattito che ne è scaturito resta un dato di fatto, il conto alla rovescia, più o meno lungo, è iniziato.
Anche se i partiti e le coalizioni non appaino, almeno al momento, particolarmente lanciati nello sprint finale, nonostante manchino pochi mesi e di mezzo ci sia anche l’estate, periodo storicamente molto complicato per fare campagna elettorale.
Il centrodestra è alle prese con il braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia.
Quando scriviamo queste righe non conosciamo ancora l’esito del pronunciamento della Consulta sulla possibilità per i Presidenti, in questo caso Luca Zaia in Veneto e Vincenzo De Luca in Campania, di essere eletti per un ulteriore mandato, ma i pronostici, in questo senso, non consentono loro di sperarci troppo.
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Vola il turismo in Veneto, superati i 73 milioni di presenze, Caner: “siamo la destinazione di riferimento”
Sostenibilità, il Veneto fa scuola, Confindustria Veneto Est: “Le imprese green crescono più del doppio”
Nonostante gli sforzi, il numero degli alloggi disponibili non basta a soddisfare la crescente richiesta, mentre i fondi restano limitati e la burocrazia rallenta le pratiche
LA “HYDROGEN VALLEY” VENETA NASCE A PORTO MARGHERA
L’impianto per la produzione di idrogeno verde sarà alimentato da energie rinnovabili e favorirà la sostenibilità e la decarbonizzazione
Il ministro dell’Interno ribadisce l’autonomia delle Regioni nella scelta della data, Zaia: “Cosi possiamo anche risparmiare”
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Diritto alla casa, questione sociale
Nicola Stievano
>direttore@givemotions.it<
elle ore in cui “la Piazza” era ormai pronta per andare in stampa, con l’approfondimento “Dentro la notizia” dedicato all’emergenza abitativa, a Roma si apriva la prima conferenza internazionale sulla casa “All we need is HOME”. Un titolo azzeccato, grazie ai Beatles ovviamente per l’ispirazione, che va subito al cuore del problema: la casa è un diritto, o almeno dovrebbe esserlo, perché senza casa viene meno anche la tenuta sociale, insieme alla dignità delle persone
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Venezia, contributo di accesso 2025: prenotazioni e pagamenti attivi
Apartire dallo scorso 18 marzo, i visitatori di Venezia possono finalmente prenotare e pagare il contributo di accesso per il 2025 attraverso il nuovo portale online, disponibile al link https://cda.ve.it/it/. Oltre alla possibilità di effettuare il pagamento, il sito offre anche tutte le informazioni relative a eventuali esenzioni, esclusioni e modalità di registrazione. L’importante novità della sperimentazione del 2025 è l’ampliamento del periodo di validità del contributo. Quest’anno, infatti, saranno 54 le giornate di accesso a pagamento, rispetto alle 29 previste nel 2024. La prima fase del contributo sarà attiva dal 18 aprile al 4 maggio, seguita da un’altra serie di date a maggio, giugno e luglio, che interesseranno vari giorni della settimana. Il contributo sarà dovuto dalle 8:30 alle 16:00, con una tariffa differenziata. Chi prenota con almeno quattro giorni di anticipo potrà pagare un importo ridotto di 5 euro, mentre chi prenota a partire dal terzo giorno precedente alla visita dovrà versare 10 euro. Un’altra novità importante è l’introduzione della registrazione tramite identità digitale, come SPID, CIE o CNS, per semplificare l’accesso al portale. Le categorie che dovranno registrarsi online, qualora non siano residenti in Veneto, includono lavoratori e imprenditori con sede nel centro storico o nelle isole minori della laguna, atleti e accompagnatori impegnati in eventi sportivi, locatari di immobili nel Comune di Venezia, nonché i dipendenti di enti pubblici che risiedono nella città antica o nelle isole circostanti. Inoltre, il portale consente anche ai parenti di residenti o proprietari di immobili nella città di registrarsi, così come chi invita persone a visitare la città. Queste esenzioni e le categorie di persone che avranno diritto a benefici specifici sono tutte dettagliate nel portale, rendendo facile per chi ha diritto ad agevolazioni sfruttare la possibilità di accedere gratuitamente o a condizioni favorevoli.
Online il portale per effettuare il pagamento e richiedere esenzioni
Diritto alla casa, questione sociale
La conferenza di Roma, alla quale hanno partecipato anche alcuni amministratori delle città venete, è stata l’occasione per fare il punto con rappresentanti di città ed istituzioni europee sulle politiche abitative in Italia e in Europa e su alcuni temi urgenti come l’edilizia residenziale pubblica, le agenzie sociali per l’abitare, la carenza di affitti e l’energia verde e il consumo di suolo. L’intento è scambiare buone pratiche, cercare soluzioni, proporre politiche sulla casa. Nella speranza che qualcosa si muova anche a livello nazionale perché “è ora di mettere il diritto alla casa, la protezione delle famiglie vulnerabili e la transizione energetica in cima all’agenda”. L’incontro internazionale ha cercato di fornire uno strumento utile agli amministratori pubblici, locali e nazionali, che quotidianamente devono confrontarsi con il fenomeno della precarietà abitativa, per interpretare la realtà e selezionare le esperienze positive già esistenti. In questi anni, hanno sottolineato gli esperti, cambiamenti radicali si sono manifestati nella società, nella famiglia e nella condizione economica della popolazione. La domanda di alloggi a prezzi accessibili supera di gran lunga l’offerta, creando una situazione di crisi che colpisce persone di tutte le età e famiglie di tutte le dimensioni, in particolare nei contesti cittadini dove più grave è il deficit di patrimonio pubblico. È uno scenario purtroppo in crescita, aggravato dall’ampliamento delle diseguaglianze economiche e sociali e dall’impoverimento della classe media. Tante persone si vedono negato un diritto, quello all’abitare, che è un diritto essenziale per il pieno riconoscimento della dignità di ogni persona e, in seconda battuta, dei suoi diritti di cittadinanza. L’obiettivo si è ampliato rispetto al passato: occorre rispondere anche all’esigenza di nuove residenze ad affitti calmierati, rivolte a quelle fasce intermedie che non riescono a soddisfare il proprio bisogno sul mercato per ragioni economiche e per assenza di un’offerta adeguata, e che però non rientrano nei requisiti per l’assegnazione di alloggi popolari. Questa categoria comprende una varietà di tipologie come giovani coppie a basso reddito, famiglie monogenitoriali, anziani, studenti, lavoratori fuori sede, immigrati. La conferenza ha approfondito le esperienze delle Agenzie sociali per l’Abitare, uno strumento pubblico già presente a Torino, Milano, Napoli, Firenze e Modena, per calmierare il mercato degli affitti residenziali. Lo scopo è reperire alloggi nel mercato privato tramite accordi con i proprietari, in modo da arrivare ad affitti a canone concordato. Una soluzione ancora poco praticata nelle nostre città.
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Venezia e Mestre
Sociale. Iniziativa a sostegno di chi ha un reddito alto per l’edilizia residenziale pubblica
Venezia: nuovi bandi per il social housing, 330 alloggi già assegnati
La Giunta comunale di Venezia ha approvato due bandi per la locazione di alloggi comunali tramite contratto di social housing. L’iniziativa mira a contrastare lo spopolamento e recuperare alloggi inutilizzati, favorendo famiglie e giovani coppie.
L a Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini, ha approvato la delibera relativa ai bandi 2025 per la locazione, con contratto di social housing, di alloggi del patrimonio comunale esclusi dall’ambito dell’edilizia residenziale pubblica.
L’iniziativa mira a contrastare lo spopolamento, favorire il reinsediamento delle famiglie e
tro storico, isole e terraferma. La graduatoria avrà validità di due anni.
“Il Comune di Venezia è impegnato da tempo nell’ampliare l’offerta abitativa con particolare attenzione al social housing, per sostenere chi ha un reddito troppo alto per accedere all’edilizia residenziale pubblica, ma insufficiente per il mercato privato” spiega l’assessore Venturi-
recuperare alloggi attualmente inutilizzati. A tal fine, sono stati predisposti due bandi: Il primo bando, in pubblicazione entro marzo, riguarda la locazione di alloggi del patrimonio comunale che necessitano di lavori di manutenzione. La graduatoria definitiva avrà validità di un anno.
Il secondo bando, atteso entro maggio, sarà destinato alla locazione di alloggi suddivisi tra cen-
ni. “Grazie ai bandi precedenti, sono stati già assegnati 330 alloggi tra terraferma, centro storico e isole. Queste iniziative sono fondamentali per facilitare l’accesso alla locazione a famiglie e giovani coppie, contribuendo alla rigenerazione del tessuto sociale e al legame con il territorio, sia per motivi di studio che di lavoro. Inoltre, permettono il recupero di alloggi attualmente inutilizzati”.
Riassetto urbanistico dell’area del Casino’ di Tessera: via libera della Giunta
La Giunta comunale ha licenziato, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin, la delibera per il riassetto urbanistico dell’area dove insiste la Casa da Gioco (Casino’) di Tessera-Ca’ Noghera. La delibera era già stata adottata dal Consiglio comunale nel mese di luglio dello scorso anno stabilendo che gli eventuali interventi sull’area non saranno più soggetti al contributo straordinario del DPR 380/2001, in quanto le attività svolte dalla Società Casinò Venezia Gioco Spa sono dichiaratamente di interesse pubblico, in forza della concessione governativa assegnata al Comune di Venezia.
“In questo modo - spiega l’assessore De Martin - attribuiamo
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all’area che ospita la Casa da Gioco la destinazione d’uso appropriata. Andiamo cosi a sanare una situazione urbanistica che strideva con la possibilità di sviluppo del Casinò e questo dimostra come questa Amministrazione abbia a cuore lo sviluppo della società e
dei suoi lavoratori. Con l’approvazione della delibera adesso sarà possibile la programmazione necessaria alla società per garantire la prosecuzione dell’attività e, assecondando l’obiettivo condiviso dall’Amministrazione comunale, favorire lo sviluppo della stessa”.
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La città alla deriva sul fronte casa ancora 545 alloggi da assegnare
Con oltre 31 milioni di euro in investimenti, il
Comune cerca di rattoppare una situazione critica che minaccia la stabilità abitativa della città
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umeri importanti per il Piano Casa del Comune di Venezia, valido per il triennio 2024-2026 e su cui l’amministrazione Brugnaro punta molto per rilanciare la residenzialità riqualificando l’immenso patrimonio immobiliare di proprietà. Sono 26 milioni e 200mila euro i fondi messi sul piatto per il restauro e la messa a disposizione di circa 600 appartamenti. Mentre si arriva a 31 milioni e 420mila euro contando anche gli interventi di risanamento dal punto di vista delle parti comuni e dell’efficientamento energetico accedendo al Superbonus 110%.
Nel 2024 sono stati assegnati 194 alloggi, 38 in terraferma e 156 in centro storico e isole, con l’obietti-
vo, per il 2025, altri 545 quasi equamente suddivisi tra la città storica e l’entroterra veneziano. Infine, nell’ambito di uno specifico programma per l’attuazione di strategie integrate di sviluppo urbano sostenibile (S.I.S.U.S.), il Comune impegnerà ulteriori 2 milioni e 980mila euro per la realizzazione di 26 appartamenti in via del Lavoratore, a Marghera, abbattendo gli stabili esistenti.
Abbiamo parlato di questo importante investimento con l’assessore alla coesione sociale Simone Venturini, un impegno che lo stesso assessore non ha esitato a definire “storico”. “In questo momento - spiega Venturini - noi abbiamo in questo biennio un numero di immobili, più di 500, che non
c’è mai stato nella storia di questa città, neanche col piano Fanfani. Le assegnazioni effettuate finora sono tutte sostanzialmente andate a buon fine, certo, c’è ancora chi pensa che il Comune sia un’agenzia immobiliare e quindi che in qualche modo possa concertare qualsiasi scelta di appartamenti. Molto spesso davanti a una necessità il Comune ha degli alloggi disponibili e quelli sono perché gli altri sono in restauro. L’utente può farci sapere il gradimento o meno di un immobile ma poi non è detto che siamo in grado di soddisfare le sue aspettative. Noi quando scorriamo una graduatoria abbiamo degli alloggi disponibili che sono quelli che ci vengono consegnati, restaurati e poi provvediamo ad assegnarli. Su via del Lavoratore bisogna dire che specie in terraferma il patrimonio abitativo comunale è stato costruito in anni in cui la qualità edilizia non era la principa-
“Città Campus”, ma troppi studenti restano senza casa
In una Venezia sempre più destinata a divenire “Città Campus”, nelle intenzioni dell’attuale amministrazione comunale, oltre, ovviamente, a seguire la consueta vocazione turistica, la popolazione residente nella città storica sta mutando le sue caratteristiche, evidenziando sempre più una componente legata al mondo studentescoaccademico. Sede di due importanti atenei come Ca’ Foscari e lo Iuav, oltre al consorzio Viu, Venice International University e alcuni presidi di atenei esteri, la città apre i suoi spazi a quanti, per motivi di studio, ricerca e docenza, magari per un tempo limitato, deve soggiornare in città e viverla.
Pertanto negli ultimi anni sono aumentati i posti letto nelle residenze universitarie
pubbliche a prezzo calmierato per chi ne ha diritto o, in alternativa, in quelle convenzionate. Tre sono le residenze di Ateneo per Ca’ Foscari, quella di San Giobbe che prevede 138 posti letto per gli assegnatari del bando per il Diritto allo Studio Universitario (bandi indetti dall’Esu, l’Ente regionale per il Diritto allo Studio), 82 posti letto con tariffa a mercato libero e 8 posti letto foresteria, con prezzi dai 314 ai 541 euro. Quella di S.Marta con 82 posti letto a prezzi calmierati previsti per gli assegnatari del bando per il Diritto allo Studio Universitario, 250 posti letto a tariffa agevolata Housing Sociale, 318 posti letto con tariffa a mercato libero. Canoni dai 311 ai 551 euro. Infine, la più recente, inaugurata a fine 2023, quella di Via Torino, che offre
le priorità. All’epoca si doveva fare in fretta e andare al massimo risparmio. In questo caso è stato più logico abbatterli e creare un complesso nuovo con tutti i comfort. Faremo un progetto sperimentale con venti appartamenti classici di edilizia residenziale pubblica e sei appartamenti in co-housing, tutti in classe energetica di alta qualità. La parte più complessa del piano – conclude l’assessore – è stata gestire velocemente il tutto. In questi anni abbiamo riformato completamente Insula, che è l’azienda che si occupa della manutenzione e gestione degli alloggi, ma anche le procedure di assegnazione, le procedure di bando e le procedure di restauro riuscendo a comprimere al massimo i tempi”.
142 posti letto in camere singole, doppie e minialloggi, 86 posti letto a prezzi calmierati e 56 a tariffa libera. Qui i costi variano dai 195 ai 470 euro al mese. Poi sono previste anche residenze convenzionate sia miste, maschili e femminili che solo femminili e con costi più elevati.
L’offerta però non soddisfa ancora la domanda e, pertanto, per molti e chi se lo può permettere, si aprono le porte del mercato privato dove si possono riscontrare richieste dai 600 ai 1300 a Venezia centro storico e dai 400 ai 650 euro in terraferma. “Negli affitti privati il comune dovrebbe mettersi in gioco a canone concordato – suggerisce Angelica Morresi, portavoce di Udu Venezia, l’Unione degli Universitari – per venire incontro alla
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domanda e abbassare i prezzi si dovrebbero costruire nuove residenze e che restano pubbliche, ce ne sarà una a breve al Lido. Dopo le proteste di due anni fa per i canoni elevati degli affitti che ci videro protestare con le tende davanti alle sedi universitarie questo è un tema molto sentito e dibattuto. Poi c’è il problema degli studenti fuori corso, dopo i tre anni, infatti, non si può far domanda per un alloggio convenzionato ed è necessario cercare un posto in affitto nel privato”. (r.m.)
Riccardo Musacco
Emergenza
casa/2. Tra infiltrazioni e problemi strutturali, la Nave di Altobello cerca una nuova vita
Nordio: “La carenza di fondi e la burocrazia rendono ogni miglioramento una battaglia”
Il Presidente di Ater Venezia, Fabio Nordio, spiega gli obiettivi di recupero degli alloggi pubblici e le difficoltà finanziarie e burocratiche nel processo di ristrutturazione
Abbiamo incontrato Fabio Nordio, Presidente di Ater Venezia, per parlare della situazione abitativa nella città lagunare e delle sfide che l’ente sta affrontando per migliorare le condizioni di vita dei residenti. Con una gestione che spazia dal centro storico alla terraferma. Presidente Nordio, qual è la situazione attuale degli alloggi Ater nel Comune di Venezia?
“Al momento, nel Comune di Venezia, gestiamo circa 6.000 alloggi, che vanno dal centro storico alla terraferma. Ogni anno, ne riusciamo ad assegnare tra 300 e 350, un numero che negli ultimi venti anni è aumentato notevolmente. Prima eravamo fermi a circa 70 assegnazioni all’anno, quindi possiamo dire che il no-
stro impegno è aumentato significativamente, nonostante i fondi siano molto più limitati rispetto al passato. Abbiamo completato, ad esempio, il progetto della Giudecca, a Campo Marte. Questi 20 alloggi sono stati progettati da Álvaro Siza, un architetto portoghese di fama internazionale, e finalmente siamo riusciti a portare a termine i lavori iniziati più di 40 anni fa. Ora l’area circostante sarà trasformata in una piazza, che il Comune si è impegnato a riqualificare come un parco verde attrezzato”. Quali sono le principali problematiche da affrontare?
“Le difficoltà maggiori riguardano sicuramente il reperimento dei fondi. Riqualificare gli alloggi, soprattutto quelli nel centro
storico, è molto costoso. Un alloggio in terraferma può costare tra i 25.000 e i 40.000 euro per essere riqualificato, mentre nel centro storico, dove i lavori sono complessi a causa della storicità degli edifici, possiamo arrivare a 100.000, 140.000 euro. Le difficoltà burocratiche sono un’altra sfida. Per esempio, l’ultimo alloggio che abbiamo riqualificato alla Giudecca ha richiesto sette mesi solo per ottenere i permessi necessari per i lavori. Abbiamo lanciato un bando per assegnare venti alloggi alla Giudecca per le persone con disabilità, tutti senza barriere architettoniche e dotati di ascensore”.
Parliamo de La Nave di Altobello, un complesso a due passi dal centro di Mestre che vive ancora problemi di degrado...
“La nave di Altobello è una vecchia struttura con 102 alloggi, ma purtroppo aveva problemi di infiltrazioni e di staticità. Abbiamo deciso di trasferire le 36 famiglie che vivevano lì in al-
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tri alloggi del Comune. Abbiamo promesso loro che li avremmo spostati e, dopo un anno, siamo riusciti a mantenere la promessa. Stiamo anche valutando la possibilità di riqualificare quella struttura con un mix sociale, dove possano convivere diverse categorie di persone, dagli inquilini di edilizia residenziale
pubblica a impiegati pubblici, guardie carcerarie, operatori sanitari e studenti. Questo fa parte di un progetto di rigenerazione urbana in collaborazione con lo Iuav che va oltre la semplice ristrutturazione edilizia: vogliamo creare un ambiente di vita sano e integrato socialmente”. Riccardo Musacco
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L’intervento. Una festa per la fine dei lavori. Il sindaco Brugnaro alla cerimonia di inaugurazione
Il nuovo volto dell’Asilo Coccinella
Demolito e ricostruito, il nuovo volto dell’asilo Coccinella è stato svelato questo pomeriggio nel corso di una cerimonia per festeggiare la fine dei lavori. L’intervento è stato finanziato con fondi Pnrr per 1.848.000 euro e cofinanziato dal Comune per 802.000 euro, per un importo complessivo di 2.650.000 euro. Ad illustrare i dettagli del progetto di riqualificazione della scuola di via Virgilio, a Mestre, è stato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, accompagnato dagli assessori ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto e alle Politiche educative Laura Besio. Presenti alla festa, tra bambini e genitori, anche la direzione dei Lavori pubblici, dei Servizi educativi, del Verde pubblico del Comune; il presidente della X Commissione Matteo Senno, consiglieri comunali e di Municipalità. Il primo obiettivo dell’intervento è stato l’aumento della ricettività dell’asilo, da 40 a 60 bambini, risultato in linea con target e milestone del finanziamento. Il nuovo asilo, ora, garantisce i requisiti di salute e benessere ambientale, rispetto della normativa di sicurezza; è stato ottimizzato l’uso dei materiali, la protezione
dal rumore, il risparmio energetico, l’ecosostenibilità ambientale, nel rispetto del principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali. Il materiale impiegato principalmente è il legno, sia nelle parti strutturali, tramite sistema costruttivo “a secco”, sia negli elementi di finitura. “Questa scuola è già un modello per quelle che verranno, ma è anche un grande esempio del “fare” e del “coraggio” dell’Amministrazione, un simbolo del grande processo di aggiornamento pensato e voluto per la città - ha detto il sindaco Brugnaro - Non è stata una scelta facile abbattere e ricostruire una scuola in attività, dietro la quale c’erano decine di famiglie, di educatrici e lavoratori. Abbiamo guardato oltre con lungimiranza, lavorato con tenacia e il risultato, dopo un anno di cantiere, è sotto gli occhi di tutti”. Il sindaco ha sottolineato la continua volontà di lavorare per il futuro, ovvero i bambini: “Sono loro i “clienti”, il nostro faro: quelli che frequentano oggi il nido, ma anche quelli che arriveranno dopo; quelli che giocano nei parchi rigenerati o nelle nuove strutture sportive, e che una
volta cresciuti saranno i nostri veri giudici”. Il progetto è stato sviluppato in linea con le normative vigenti in materia di edilizia scolastica, conservando l’organizzazione e il dimensionamento degli spazi destinati all’accoglienza e alle varie attività svolte con i bambini. La composizione architettonica è stata strutturata per unire i nuclei, ora ben definiti e suddivisi in: nucleo lattanti, nucleo divezzi, nucleo accoglienza, nucleo accesso servizi. E’ diventato funzionale il collegamento tra gli spazi interni e l’area esterna, creando connessioni dirette da ogni nucleo e garantendo ingresso e uscita differenti, rispetto l’area dedicata allo svolgimento delle attività e l’area dedicata al personale scolastico.
Gli accessi pertanto sono indipendenti e differenziati al fine di non creare commistione tra i vari nuclei. L’assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto configura il nuovo asilo nido Coccinella come un vero e proprio “asilo nel parco: ampie vetrate sul fronte sud con gli spazi delle attività dei bambini in contatto visivo con il giardino antistante, caratterizzato dalla presenza di alberi che garantiscono ampie zone d’ombreggiamento. Ripensati anche gli spazi interni, l’ingresso è strutturato in tre parti: un portico protetto esterno, un’area d’accesso e accoglienza e una zona retrostante che ospita gli armadietti dei sessanta bambini. Dal locale accoglienza si aprono due porte che conducono i bambini agli spazi dedicati alle loro attività: verso est l’accesso per i più piccoli, verso ovest la porta d’accesso ai locali per le attività dei semidivezzi e dei divezzi”. Ognuna delle tre unità funzionali dedicate ai bambini è composta da spazi per attività collettive. Quello riservato alle attività ludiche è ampiamente vetrato verso il giardino a sud e protetto dall’irraggiamento diretto del sole dall’ampia pensilina che si
estende all’esterno. Le portefinestre che si aprono a sud consentono un accesso diretto al giardino esterno. Il refettorio, in continuità con gli spazi dedicati alle attività collettive, è ugualmente aperto verso gli spazi esterni antistanti l’asilo, anche questo protetto dalla pensilina esterna. Le portefinestre che si aprono a sud consentono un accesso diretto al giardino esterno. Poi c’è l’area soggiorno, collegata all’area dedicata alle attività collettive da un ampio varco che può eventualmente essere chiuso con porte a scomparsa, per garantire attività separate con i diversi gruppi di bambini. Lo spazio è dotato di un’ampia portafinestra doppia che consente l’accesso al giardino posteriore, dove sono collocati le zone con i giochi all’aperto. La parte più interna della stanza è illuminata da un ampio lucernario che garantisce una illuminazione zenitale. Rivisitata anche l’area dedicata al riposo, accessibile dal soggiorno: il locale ha un’ampia finestra che si apre sul fronte ovest e un lucernario oscurabile. Tutte le aperture sono dotate di tende oscuranti, con tenda motorizzata nel caso dei lucernari.
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Litorali. Grazie ad un finanziamento e alla progettazione condivisa con Wwf e Lipu
Nuovi interventi per la conservazione degli habitat nelle aree protette
L
’assessorato comunale all’Ambiente ha reso noto che il Comune di Venezia, in accordo con Regione Veneto e le associazioni Wwf e Lipu, darà avvio nei prossimi giorni ad interventi per la conservazione degli habitat litoranei a San Nicolò, Alberoni e Ca’ Roman, già riconosciuti quali Zone Speciali di Conservazione (Zsc) per la protezione di habitat naturali e specie di interesse comunitario, nonché Zone di Protezione Speciale (Zps) per la tutela degli uccelli selvatici nell’ambito del sito Rete Natura 2000 IT3250023 “Lido di Venezia: biotopi litoranei” di cui il Comune è Ente gestore.
Gli interventi saranno realizzati grazie ad un finanziamento ottenuto attraverso il bando regionale 852/2024 che ne ha riconosciuto la valenza e meritori del massimo contributo (80.000 euro comples-
sivi), grazie anche alla progettazione condivisa con Wwf e Lipu. Gli interventi dureranno fino al prossimo autunno, nel rispetto delle specifiche esigenze di tutela del sito.
Sono previste l’adozione di misure di conservazione, quali:
• il recupero di superfici di habiTat 2130 (ambiente tipico delle zone costiere caratterizzato da dune “grigie” stabilizzate con copertura vegetale permanente) attualmente in stato di conservazione non soddisfacente o minacciata;
• il controllo e l’eradicazione di specie legnose alloctone e/o invasive con interventi di rarefazione di alberature che minacciano la biodiversità del sito, al fine di garantire la conservazione degli habitat prioritari;
• l’eliminazione di nuclei della specie invasiva alloctona Amorpha fruticosa, presenti in forma sparsa ed isolata, prevenendone la diffusione;
• la sostituzione di superfici a Spartina versicolor (pianta erbacea alloctona e invasiva) e altra vegetazione ruderale, con nuove superfici di habitat di interesse comunitario, migliorando il grado di conservazione delle funzioni degli habitat con pozze sia stabili che effimere, idonee ad ospitare anfibi ed insetti odonati come le libellule;
• la delimitazione di alcune vie di accesso mediante la posa di una staccionata in legno in settori di particolare pregio nelle aree di San Nicolò e Alberoni;
• La posa di bacheche informative.
L’Amerigo Vespucci è arrivata a Venezia: un incontro tra simboli della Marina Italiana
Il maestoso veliero della Marina Militare italiana, l’Amerigo Vespucci, ha fatto il suo ingresso a Venezia, dove è rimasta ormeggiata fino al 31 marzo scorso. La nave scuola, simbolo di tradizione e formazione, è stata accolta con entusiasmo in Laguna, portando con sé il suo celebre motto: “Non chi comincia ma quel che persevera”, un omaggio alla determinazione e all’impegno.
La cerimonia ufficiale di benvenuto si è svolta alla presenza della Fanfara del Comando Interregionale Marittimo Nord, che ha eseguito l’Inno Nazionale. Tra le autorità presenti, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il Contrammiraglio Domenico Guglielmi, il Capitano di vascello Giuseppe Lai
e l’Ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto. Anche il prefetto Darco Pellos e i vertici delle istituzioni civili e militari hanno preso parte all’evento.
“E’ un orgoglio avere qui a Venezia l’Amerigo Vespucci, una nave che incarna i valori e la professionalità della Marina Militare”, ha dichiarato il sindaco Brugnaro. “La sua presenza anticipa anche l’inizio della sesta edizione del Salone Nautico e rappresenta un’opportunità per rafforzare la vocazione marittima della nostra città. Il mare è il cuore del nostro futuro, e dobbiamo preservarlo con rispetto e responsabilità”.
L’Amerigo Vespucci è molto più di una nave: è un punto di riferimento per la formazione degli allievi della Marina Militare
e per i giovani delle associazioni veliche. Da oltre trent’anni è impegnata nella tutela dell’ambiente, collaborando con organizzazioni come UNICEF, WWF e Marevivo. Grazie alle sue missioni internazionali, è riconosciuta come una vera e propria ambasciata itinerante dell’Italia nel mondo.
“L’Amerigo Vespucci ci ha permesso di costruire solide relazioni con molte nazioni”, ha sottolineato l’Ammiraglio Berutti Bergotto. “È un simbolo delle tradizioni marinare italiane e dell’eccellenza della nostra industria navale. Con il Villaggio Italia, presentiamo al mondo le nostre migliori competenze in ambito nautico e tecnologico”.
Riccardo Musacco
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culturali alle testimonianze storiche e l’opportunità di conoscere i prodotti d’eccellenza dell’agricoltura del litorale e degustare le prelibatezze dell’offerta gastronomica. Grazie a questa ricca offerta, è stato possibile ottenere un importante risultato in termini di allungamento stagionale, come testimoniato dai dati sulle presenze turistiche in crescita nei mesi primaverili e nella coda autunnale.
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L’allungamento stagionale offre una maggiore opportunità lavorativa per la comunità che
e accessibile a tutti. Nel 2025 il Museo di Batteria Pisani aprirà il 18 aprile. Fino al 23 maggio sarà visitabile nel consueto orario dalle 10.30 alle 17.30 nei giorni di venerdì, sabato e domenica. Negli altri giorni della settimana, solo su prenotazione. Sono già stati ssati anche numerosi laboratori con molte classi delle scuole del litorale. Dal 23 maggio entrerà in vigore l’orario estivo, con apertura tutti i giorni tranne il lunedì, con orario dalle 10.30 alle 18. Dal museo è possibile partire in bicicletta per percorrere la
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CAVALLINO-TREPORTI, UN LUOGO DA SCOPRIRE E DA VIVERE
Zona Logistica Semplificata.
Ancora difficoltà sulle modalità di assegnazione dei fondi statali
ZLS Porto di Venezia-Rodigino diventa Bluegate: nuovo logo e portale online
L a Zona Logistica Semplificata (ZLS) Porto di Venezia-Rodigino cambia volto e diventa “Bluegate”. Un nuovo logo e un portale web dedicato, www.bluegatevenice.it, rappresentano il passo avanti nella promozione e attrattività dell’area. Tuttavia, permangono incertezze sulle risorse e sulle tempistiche per gli investimenti, come sottolineato dall’assessore allo Sviluppo economico del Veneto, Roberto Marcato.
Durante il tavolo tematico ZLS “Bluegate”, convocato a Venezia, Marcato ha evidenziato le difficoltà derivanti dalle modalità di assegnazione dei fondi statali. “Il DL Milleproroghe ha stanziato 80 milioni di euro per il 2025 per il credito d’imposta della ZLS, ma questa cifra andrà divisa con altre regioni recentemente approvate. È necessario un piano triennale di finanziamenti, evitando che ogni anno le risorse vengano assegnate con emendamenti dell’ultimo minuto”.
L’assessore ha criticato la ge-
stione delle risorse nell’anno precedente, ricordando che il decreto che regolava il credito d’imposta 2024 è stato approvato il 30 agosto, lasciando alle aziende solo due mesi per investimenti minimi di 200.000 euro. “Una situazione che ha portato a utilizzare appena 876.806 euro sugli 80 milioni disponibili”, ha aggiunto Marcato, annunciando una lettera al Governo per chiedere maggiore certezza e continuità nei fondi.
Nonostante queste difficoltà, il Veneto sta mettendo in campo risorse regionali senza precedenti. “Abbiamo appena approvato il Nuovo Piano Energetico con 8,7 miliardi di euro, avviato il Fondo Veneto Energia con 56 milioni e varato un Piano per l’attrattività degli investimenti da 48 milioni”, ha sottolineato l’assessore. L’obiettivo ora è rendere il territorio ospitale per le imprese, anche attraverso la promozione della ZLS Bluegate su tutti i canali istituzionali.
Il nuovo logo di Bluegate, presentato ufficialmente oggi, raffigura un leone di San Marco stilizzato che domina l’Adriatico, simboleggiando l’identità veneta. Il nome richiama la sostenibilità e la connessione strategica con il commercio globale, ponendo la ZLS come un polo di innovazione e crescita economica. “Ora dobbiamo fare massa critica non solo per ottenere risorse, ma per semplificare la burocrazia. È quello che le imprese ci chiedono per investire in Veneto”, ha concluso Marcato.
80 anni di ANMI Venezia: dove la storia naviga
A giugno, il Gruppo ANMI Venezia spiegherà le vele per celebrare l’ottantesimo anniversario della sua fondazione. La cerimonia, con l’alzabandiera scandito dal fischio del nostromo, sarà vissuta insieme ai gruppi ANMI delle regioni limitrofe, rinsaldando il legame tra i marinai di ieri e di oggi. Un appuntamento solenne per onorare chi ha navigato sotto il tricolore e per trasmettere alle nuove generazioni lo spirito marinaresco e l’amore per il mare.
Da ottant’anni il Gruppo ANMI “Comandante Piero Foscari” di Venezia naviga saldo nella grande famiglia dei Marinai d’Italia, custodendo il patrimonio di tradizioni e valori che legano indissolubilmente la città alla marineria. Il prossimo 15 giugno, soci e simpatizzanti renderanno omaggio a questa lunga rotta con una cerimonia che intreccerà memoria e futuro, celebrando non solo il passato glorioso del Gruppo, ma anche il suo ruolo attuale nel tramandare la cultura del mare.
Al timone dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia Veneziana c’è il presidente Rudy Guastadisegni, che con passione e spirito marinaresco guida il gruppo da sei anni dei 15 di socio, momento in cui andò in pensione dalla marina militare come Ammiraglio.
“Festeggiare l’80° anniversario non è solo un tributo alla storia, ma la conferma della rotta tracciata. –ha commentato il presidente Guastadisegni- Se un tempo l’ANMI contava 70mila soci in tutta Italia, oggi la sospensione del servizio di leva ha ridotto l’equipaggio a 40mila”. Nonostante ciò, lo spirito marinaresco non si è disperso, e il gruppo di Venezia, che conta anche soci aggregati, continua a mantenere vivo il legame con la città, fornendo supporto logistico nelle grandi occasioni, come la Regata Storica, la Festa della Salute e il Redentore. Con discrezione, come la Marina Militare, la “grande silenziosa”, che opera senza clamore, ma con dedizione assoluta.
Guendalina Ferro
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A Porto Marghera prende vita la “Hydrogen Valley” tutta veneta
A Porto Marghera nasce la “Hydrogen Valley” veneta, con un impianto per la produzione di idrogeno verde, frutto della collaborazione tra Sapio e Eco+Eco Srl. Il progetto, alimentato da energie rinnovabili, favorirà la sostenibilità e la decarbonizzazione, supportato anche dai fondi NextGenerationEU.
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Porto Marghera prende forma il progetto per la creazione di una “Hydrogen Valley” veneta, un’iniziativa che rappresenta un passo significativo verso la transizione energetica e la sostenibilità. Grazie alla Zona Logistica Semplificata (Zls), è stato firmato il decreto autorizzativo da parte dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Settentrionale per la realizzazione di un nuovo impianto destinato alla produzione di idrogeno verde nello stabilimento Sapio.
L’impianto elettrolizzatore, che sarà autonomo e indipendente dai cicli produttivi dello stabilimento Sapio, avrà una capacità nominale di 4,59 MW. Questo permetterà una produzione oraria di circa 1.000 Nm³/h di idrogeno (pari a 0,09 tH2/h). L’energia per il funzionamento dell’impianto sarà fornita da un sistema fotovoltaico e altre fonti rinnovabili, rafforzando ulteriormente l’impegno per la sostenibilità.
Il progetto si inserisce in un’area dismessa, dove si prevede il recupero e la valorizzazione delle infrastrutture esistenti, come la sottostazione elettrica per il collegamento alla rete e la produzione
di azoto. Questa iniziativa è una componente chiave del piano di sviluppo dell’Hydrogen Valley Venezia, frutto della collaborazione tra Sapio e Eco+Eco Srl. L’autorizzazione concessa segna un’importante tappa nel processo di innovazione energetica che sta caratterizzando il polo di Porto Marghera, come sottolineato dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Fulvio Lino Di Blasio. Secondo Di Blasio, Porto Marghera è stato e continuerà a essere un luogo di innovazione per il settore energetico. L’insediamento di un
polo di produzione e distribuzione di idrogeno in grado di servire l’economia regionale innesca un processo virtuoso di decarbonizzazione, che deve essere visto come un elemento fondamentale nella costruzione di un hub energetico. Il progetto rappresenta un passo decisivo nella realizzazione di una rete energetica più sostenibile, supportata dai fondi NextGenerationEU del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), e avrà un impatto positivo sullo sviluppo economico e ambientale della regione.
Tram T2 di Mestre: ripartono le corse dopo cinque mesi di stop
ra il via libera di Ansfisa, l’agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria,” ha comunicato l’azienda di trasporto.
Dopo una lunga interruzione di cinque mesi, da giovedì 20 marzo è tornato in funzione la linea tranviaria T2, che collega Marghera a piazzale Cialdini. La prima corsa partirà alle 6:25 da Mestre, con arrivo in via Salamonio a Marghera alle 6:48, per poi ripartire cinque minuti dopo in direzione Cialdini.
L’annuncio è stato dato da Actv/ Avm, che ha confermato il completamento dell’ultimo intervento sulla rotaia nella notte tra martedì e mercoledì. Mercoledì mattina sono stati effettuati test di preesercizio con vetture vuote lungo il percorso Favaro-Marghera, seguiti da ulteriori verifiche sulla tratta Favaro-Venezia.
“L’attivazione della linea T2 è prevista con il primo servizio di giovedì mattina. Per la riapertura della T1, invece, si attende anco-
Per chi deve viaggiare da Favaro a Venezia, il tram resta ancora fermo. Il collegamento continua ad essere garantito dai bus sostitutivi da 1 8 metri, operativi dallo stop di fine ottobre 2024. Nonostante l’impegno per limitare i disagi, molti passeggeri hanno sentito la mancanza dei caratteristici tram rossi Alstom.
La ripresa della T2 rappresenta il primo passo verso il ritorno alla normalità. Mestre e Marghera hanno affrontato mesi di trasporto pubblico affidato solo agli autobus, spesso sovraffollati nelle ore di punta, soprattutto sulle linee 2, 7L, 6 e 6L.
Lo stop è stato necessario per
interventi sulla condotta fognaria in via San Donà a Favaro, danneggiata da un cedimento sotterraneo. I lavori, più complessi del previsto, hanno comportato demolizioni, carotaggi e la rimozione di cento metri di piattaforma tranviaria. Durante il fermo, sono emersi ulteriori problemi sulle rotaie in punti strategici come l’incrocio tra via San Donà e via Ca’ Rossa, piazzale Cialdini e via Colombo, richiedendo ulteriori interventi.
Alcuni cittadini di Marghera hanno proposto un collegamento diretto con Venezia tramite tram, ma la tecnologia attuale non lo consente. Tuttavia, investire in un nuovo deposito a Marghera potrebbe evitare, in futuro, la paralisi completa del servizio come accaduto in questi mesi.
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Il dibattito. Montanariello si rivolge alle autorità: “Troppi incidenti, urge un intervento”
Sicurezza in Laguna di Venezia: la proposta del Pd per un piano di gestione del traffico acqueo
“L a scia di vittime nella laguna di Venezia è inaccettabile: è urgente che tutti i soggetti competenti operino da subito per la sicurezza della navigazione”. Queste le parole del consigliere regionale del Partito Democratico, Jontanan Montanariello, che ha lanciato un appello all’unità delle autorità competenti, dopo aver presentato una risoluzione sul tema, sottoscritta da tutti i membri del gruppo dem.
Secondo Montanariello, gli incidenti in laguna sono in costante aumento e la situazione è diventata allarmante. “Negli ultimi cinque anni – ha sottolineato – ci sono stati numerosi incidenti, di cui tre mortali, l’ultimo dei quali ha visto la tragica morte della manager del Caffè Florian. Il decesso è stato causato, probabilmente, dall’impatto del natante su cui viaggiava contro una bricola”. Una vicenda che ha scosso la comunità locale e che ha spinto il consigliere a raccogliere le istanze delle associazioni che da tempo si occupano della sicurezza nelle acque lagunari, come il Gruppo Insieme.
La risoluzione presentata dal Pd evidenzia come la gestione della navigazione lagunare richieda un intervento coordi-
nato tra tutte le entità competenti, inclusi
l’Autorità per la Laguna di Venezia (attualmente in fase di avvio), la Regione Veneto, la Città Metropolitana di Venezia, il Comune di Venezia, l’Autorità Marittima e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale.
Montanariello propone una serie di azioni concrete, come l’introduzione di sistemi di rilevamento per sanzionare gli eccessi di velocità e l’adozione di misure preventive, tra cui la corretta segnalazione e illuminazione delle bricole, che rappresentano un pericolo, specialmente di
notte. “L’obiettivo è garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti, evitando che altre tragedie si verifichino”, ha dichiarato il consigliere.
Infine, il Pd chiede un intervento urgente della Giunta regionale, affinché promuova un piano di gestione del traffico acqueo in laguna, che coinvolga tutte le autorità competenti. Un piano che, secondo Montanariello, dovrà essere predisposto al più presto per tutelare la vita umana e preservare la sicurezza delle acque lagunari, un patrimonio di rilevante valore per la città di Venezia e per l’intero territorio.
Tajani: “Al G7 abbiamo parlato anche del caso di Trentini in Venezuela”
Il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha rivelato che uno degli argomenti di discussione al G7 in corso in Canada è stata la situazione in Venezuela, con particolare attenzione al caso di alcuni cittadini italiani detenuti nel paese sudamericano. Tajani ha sottolineato che tra questi c’è anche Alberto Trentini, il giovane attivista veneto che da ieri, finalmente, è nuovamente in contatto con la madre.
“Al G7 abbiamo parlato anche della questione del Venezuela e del Sud America. Noi abbiamo alcuni italiani che sono detenuti ingiustamente, incluso un giovane del Veneto”, ha dichiarato Tajani a margine della ministeriale. Il ministro ha inoltre assicurato che l’Italia sta portando avanti una richiesta ferma per la liberazione immediata di tutti i prigionieri politici e dei detenuti ingiustamente incarcerati in Venezuela, che secondo Tajani sono privati della libertà senza giustificazione alcuna.
L’Italia, in quelle ore di discussioni internazionali, ha cercato di rafforzare la pressione diplomatica affinché vengano rispettati i diritti umani e venga ristabilita la giustizia per coloro che si trovano in carcere senza un valido motivo. Il governo italiano, insieme agli altri membri del G7, ha deciso di far sentire la propria voce su questa grave questione.
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L’esposizione. Le opere testimoniano la forza della cultura come veicolo di memoria collettiva
All’M9 di Mestre va di scena l’Arte Salvata, capolavori dal MuMa di Le Havre
“Arte Salvata” a M9 di Mestre espone 51 capolavori impressionisti del MuMa di Le Havre, simbolo di resilienza dopo la guerra. Le opere, sopravvissute ai bombardamenti, raccontano la rinascita culturale e urbana di Le Havre, Mestre e Porto Marghera. La mostra celebra l’arte come pilastro della memoria e della ricostruzione.
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na costellazione di capolavori che sfidano il tempo e la distruzione, offrendo una finestra sulla resilienza attraverso la bellezza artistica. Questo è il cuore di “Arte Salvata. Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre”, una mostra che ha debuttato a metà marzo all’M9 - Museo del ’900 a Mestre, disponibile fino al 31 agosto 2025. La rassegna è stata presentata nella sede del museo mestrino dal padrone di casa, il presidente di Fondazione di Venezia Vincenzo Marinese, della direttrice e cocuratrice Serena Bertolucci con Géraldine Lefebvre e Marianne Mathieu del museo francese.
La rassegna presenta 51 opere del MuMa di Le Havre, noto per la sua ricca collezione di arte impressionista, giunte in Italia per la prima volta. Un evento segnato da un profondo significato simbolico, anche in considerazione delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, che distrusse quasi completamente Le Havre.
Curata da Géraldine Lefebvre e Marianne Mathieu, esperte di impressionismo, la mostra non rac-
conta solo la rinascita di Le Havre, ma anche quella di Mestre e Porto Marghera, anch’esse vittime del conflitto. Le opere esposte, sopravvissute alla guerra, testimoniano la forza della cultura come veicolo di memoria collettiva e simbolo di rigenerazione urbana.
I capolavori di Monet, Renoir, Sisley e molti altri non solo celebrano un’eredità artistica, ma incarnano la rinascita di intere comunità. Questi quadri, sopravvissuti ai bombardamenti, hanno sostenuto la ricostruzione di Le Havre fino al suo riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Parallelamente, la mostra si collega all’esposizione permanente di M9, arricchita per l’occasione da una sezione dedicata ai bombardamenti su Mestre, in un percorso che integra immagini storiche e racconti di quei tragici giorni. Questo viaggio visivo si chiude mostrando i primi passi della ricostruzione postbellica.
Un ricco programma di incontri accompagna l’iniziativa: l’autore Salvatore Giannella e lo storico Lorenzo Benadusi figurano tra i protagonisti di talk che esplorano temi
dalla salvaguardia dell’arte alla modernità. Anche Dario Falcone, il cui contributo musicale guida i visitatori nell’atmosfera del periodo, offrirà approfondimenti sulla musica europea del primo Novecento. Mentre i visitatori si immergono in queste narrative, una video installazione di Alessandro Zannier esplora le perdite culturali e ambientali legate ai conflitti e allo sviluppo umano. Un sottofondo che enfatizza il messaggio della mostra: l’arte non è solo ricordo, ma pilastro della ricostruzione e simbolo di speranza.
Sostenuta da Intesa Sanpaolo e altre istituzioni, l’esposizione è un vivace esempio di come la cultura possa superare le avversità e ricordarci il potere della comunità e del patrimonio condiviso. “Arte Salvata” non è solo una celebrazione artistica, ma anche un invito a riflettere sul passato per costruire un futuro più consapevole e unito.
Riccardo Musacco
Prende il via la dodicesima edizione di “VeneziaComics”
Giunge alla sua dodicesima edizione VeneziaComics - Festival del fumetto e della cultura pop di Venezia, che quest’anno si svolgerà sabato 3 e domenica 4 maggio 2025 a Forte Marghera. Una mostramercato del gioco e del fumetto, incontri con gli autori, conferenze e mostre, capace di esplorare la cultura, l’arte e le tradizioni millenarie dell’Oriente.
L’inaugurazione si svolgerà sabato 3 maggio alle ore 11 e sarà l’occasione per presentare “Guardie e ladri - il GdR”, il nuovo progetto di Officina Meningi dedicato alla lotta contro il bullismo scolastico. L’evento è organizzato dal Comune di Venezia, in collaborazione con Venezia Comix, Vela spa e Fondazione Forte Marghera.
Da sabato a domenica, quindi, porte aperte al Forte con tante novità per gli appassionati. Ai due padiglioni della collaudata mostra-
mercato, “cuore pulsante” di Venezia Comics - come da tradizione dedicati alla vendita di fumetti, libri, giochi, gadget e tutto quello che fa divertimento - si affiancherà la novità della Tensostruttura, che nei suoi 600 mq ospiterà l’area dedicata al fumetto d’autore. Saranno presenti gli autori di Sergio Bonelli Editore e i maestri del fumetto Disney, con l’omaggio al decano 91 enne Luciano Gatto, i premi alla carriera Silvia Ziche per il fumetto e Leo Colovini e, per la prima volta a Venezia, l’emergente star del fumetto siciliana Ester Cardella. Nei due giorni della kermesse, sarà presente la maestra del fumetto e dell’acquarello veneziano Laura Scarpa, autrice della locandina di questa edizione, con una mostra personale. Il nuovo spazio sarà inoltre dedicato alle case editrici ufficiali (Becco Giallo, Officina Meningi, BD, J-Pop, Feltrinelli con uno stand tutto da
esplorare dedicato alla Corea). Nel settore gioco, invece, nelle due giornate si alterneranno gli esperti Dario De Toffoli, Spartaco Albertarelli, Andrea Angiolino, Zoltar, Mabelle e Atropo Kelevra. Seconda importante novità dell’anno - in linea con il programma delle edizioni precedenti, che ha visto come paesi ospiti il Giappone nel 2023 e la Cina nel 2024 - l’edizione 2025 del VeneziaComics vedrà come protagonista la Corea del Sud con il Korean Village, un’area dedicata alla cultura coreana dei fumetti e non solo. L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione con la società K-Tiful di Seul, firmataria di un accordo di collaborazione per la promozione dei reciproci patrimoni con la veneziana Wave Events, alla quale si uniranno le iniziative in collaborazione con Ca’ Foscari, Mangaschool Venezia e Associazione Passacinese.
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capolavori dal MuMa di Le Havre
L’esposizione. Le opere testimoniano la forza della cultura come veicolo di memoria collettiva
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Le nomine. Si tratta di Tancredi Vitale managing director e di Giorgio Francia finance director
Venezia FC: nuovi dirigenti di alto profilo per potenziare il club in Serie A
L
’ingresso di queste nuove figure di alto profilo, con una lunga esperienza nel mondo dello sport a livello internazionale e nella gestione di brand globali, mira a potenziare la struttura organizzativa del club lagunare e ad accelerare il percorso di crescita con l’obiettivo di consolidare il Venezia FC come club in grado di competere con stabilità in serie A.
“Le nomine di Vitale e Francia rappresentano un momento di svolta nel nostro percorso di crescita, ha evidenziato Jamie Reigle, vice chair comitato operativo Venezia FC. I nuovi manager, insieme al direttore sportivo Filippo Antonelli, formano una squadra con professionalità complementari, che darà priorità all’eccellenza sportiva e commerciale per generare valore
a lungo termine per il Venezia FC”.
Tancredi Vitale, 49 anni, originario di Torino, con una carriera di oltre 30 anni sviluppata tra
Olanda, Germania e Usa, porta con sé competenze in crescita e sviluppo globale del business, nella leadership di team e nella creazione di brand equity, aven-
Basket femminile, Beatrice Mompremier nuova giocatrice dell’Umana Reyer
Giocatrice statunitense ma naturalizzata ungherese, Mompremier nasce l’8 agosto 1996 a Miami (Florida) e cresce cestisticamente alla Miami Senior High School, dove si mette in mostra con grandi cifre e viene nominata per due volte Florida Gatorade Player of the Year. Ha iniziato la sua carriera universitaria alla Baylor University (2015-2017) per poi trasferirsi all’Università di Miami (2018-2020), dove ha ottenuto riconoscimenti come la nomina nel First-team All-Acc nel 2019 e una menzione d’onore All-American dall’Associated Press.
La sua carriera oltreoceano è inizia-
ta nel 2020 in Ungheria a Gyor (formazione avversaria in questa stagione delle orogranata in Euroleague Women) dove è rimasta per tre stagioni disputando sempre l’Eurocup Women (chiudendo ogni stagione in doppiadoppia di media), prima di trasferirsi a Sopron nella stagione 2023-2024. Mompremier ha appena chiuso la stagione nella massima lega turca dove ha prodotto numeri di assoluto rilievo.
“Sono molto grata e felice di essere qui, in un grande club che mi ha accolto al meglio. Compagne e staff mi hanno dato il benvenuto a braccia aperte, mettendomi subito a mio agio. Se
do ottenuto risultati significativi in termini di ricavi e profittabilità. Ha lavorato presso l’headquarter di Nike in Oregon. “La storia di Venezia è unica e straordinaria, un equilibrio perfetto tra il coraggio di esplorare nuove rotte con ambizione e la capacità di innovare” le parole di Tancredi Vitale. Sulla base di questi valori, che definiscono l’identità e lo spirito della città, il Venezia Fc ha tutte le potenzialità per affermarsi sia sul campo che come brand di grande richiamo internazionale”.
Giorgio Francia, 52 anni, laureato all’Università Bocconi in Economia aziendale, vanta 30 anni di esperienza tra consulenza aziendale e finanziaria e posizioni dirigenziali nel settore del calcio. Nell’ultimo decennio ha ricoperto la carica di chief fi-
dovessi descrivermi come giocatrice direi innanzitutto che cerco di essere la miglior compagna di squadra possibile. La mia specialità è il rimbalzo, ma cercherò di essere utile al gruppo in tutti i modi, a partire dalla difesa. Sono entusiasta di mettermi alla prova in una squadra che compete per il titolo. La motivazione di ogni atleta è quella di vincere partite e titoli ed ora sono in un team che ha grandi potenzialità. Della squadra conosco solo Kamiah Smalls perché abbiamo condiviso un training camp con le Connecticut Sun: siamo entrambe felici di esserci ritrovate”. (c.a.)
nancial officer dell’As Roma. “La sostenibilità finanziaria e la crescita strutturata sono elementi fondamentali per costruire un futuro solido e competitivo - ha detto Francia -. Per competere ad alti livelli è fondamentale consolidare un modello di gestione efficiente e orientato allo sviluppo. Venezia Fc ha piani di crescita dal grande potenziale, lavoreremo per rafforzarne la stabilità economica, creando le condizioni per un’espansione sostenibile sia sul piano dei risultati sul campo che in quello commerciale. Sono entusiasta di entrare nel management di questo storico club e ringrazio la proprietà per la fiducia e per avermi offerto questa opportunità professionale e di vita”.
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Cristiano Aggio
A destra il diesse Filippo Antonelli con i due nuovi manager del Venezia
Beatrice Mompremier col presidente Federico Casarin
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Il conto alla rovescia
Se Zaia non sarà della partita, come appare molto probabile, gli scenari nella nostra regione muteranno in modo estremamente significativo perché il buon Luca in questi quindici anni, oltre ad essere alla guida di una delle più importanti regioni italiane, si è, nella sostanza e ancora di più nel percepito, immedesimato con il suo territorio e viceversa.
In buona sostanza il volto, il modo di pensare e quello di sentirsi parte del Veneto in questi anni è stato Luca Zaia come ha dimostrato la percentuale record con la quale
è stato rieletto nel 2020: un 77% che indica come al di là dell’orientamento politico e persino del giudizio amministrativi i Veneti, in modo trasversale, si sono riconosciuti nel Presidente.
Questo cambio epocale ovviamente si incrocia con l’incremento esponenziale del consenso politico di Fratelli d’Italia che, non a caso, chiede per uno dei suoi la presidenza del Veneto. E qui volano gli stracci: per la Lega il Veneto rappresenta la linea del Piave che non può essere valicata e ancora meno sfondata a forza. Le armi sono affilate e le prossime settimane ci diranno chi la spunterà. Sul versante opposto il centrosinistra dallo scorso luglio
ha definito il perimetro della propria coalizione, anche questo caso una bella novità visto che nelle tornate precedenti il campo non era poi così largo – questa volta va, per semplificare, da Italia Viva al Movimento 5Stelle – e soprattutto non era stato definito con così tanto anticipo. Basterà per essere maggiormente competitivi rispetto allo striminzito 15,7% incassato cinque anni fa da Arturo Lorenzoni? Difficile dirlo. Molto dipenderà dal candidato Presidente che saranno in grado di mettere in campo e che, ancora, non si vede all’orizzonte proprio come accade nel centrodestra anche se per ragioni diametralmente opposte.
Il caso. Zaia coglie subito la palla al balzo e sottolinea anche il risparmio economico
Elezioni a primavera 2026, arriva l’assist di Piantedosi: “Le Regioni hanno autonomia”
Elezioni regionali, si riaffaccia l’ipotesi di elezioni nella primavera 2026, anziché alla scadenza autunnale di quest’anno come ormai sembrava ormai assodato. A sparigliare le carte è stato nientemeno che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, da Venezia, con Zaia a fianco. “Le Regioni hanno
tiva regionale preveda una “finestra” per le elezioni in primavera. “Adesso è necessario verificare se questa norma regionale sia in linea con la legislazione nazionale”, ha aggiunto Piantedosi, specificando che, nel caso di divergenze, sarà la normativa nazionale a prevalere. In ogni caso, la possibilità di tenere
piena autonomia sulla data delle elezioni”, ha dichiarato il ministro confermando che la normativa regionale può stabilire il periodo del voto, anche se è necessario un allineamento con la legislazione nazionale. Ma na anche sottolineato che tutte le Regioni godono di piena autonomia nella determinazione della data delle proprie elezioni. E infatti lo stesso Zaia aveva recentemente messo in evidenza come la norma-
elezioni primaverili rimane un’opzione valida, purché vi sia un allineamento tra le disposizioni regionali e quelle nazionali.
Dal canto suo Zaia ha ribadito che sarebbe preferibile svolgere le prossime elezioni regionali nella primavera del 2026 anziché in autunno. Secondo il governatore veneto la scelta della primavera comporterebbe un notevole risparmio economico, considerato le elezioni
per gli altri enti locali, come il Comune di Venezia, sono già in calendario per maggio 2026.
“La primavera sarebbe la soluzione migliore, visto che consentirebbe di risparmiare molti milioni di euro”, ha sottolineato il presidente del Veneto, evidenziando la differenza tra la legge regionale del Veneto, che prevede una sola convo-
cazione elettorale primaverile, e la prassi consolidata che indica l’autunno come termine naturale per il voto, coincidente con la scadenza quinquennale.
Zaia ha aggiunto che l’amministrazione sta attualmente compiendo le verifiche giuridiche necessarie per chiarire quale sia la normativa prevalente e determinare la data
definitiva delle elezioni. “Fino a tre mesi prima, possiamo ancora decidere. Se la convocazione sarà autunnale, il termine ultimo per il voto è tra il 25 e il 23 novembre”, ha concluso il presidente. Considerazioni che ora potrebbero fare breccia e rafforzare il “partito” che vuole andare al voto non prima del 2026.
Il caso. Il Pd insorge, Camani: “Basta giocare con la democrazia”
Sulla data del voto è già battaglia politica, Martella attacca: “Il Veneto non è vostro”
“Le elezioni regionali si tengono ogni cinque anni. Punto. Non lo dice il PD, lo dice la legge”, afferma il senatore Andrea Martella. Il segretario regionale del Partito Democratico critica duramente Piantedosi e Zaia, accusandoli di voler piegare le regole per posticipare il voto. “È clamoroso che si voglia riaprire una discussione che dovrebbe essere chiusa da tempo. E subito Zaia coglie la palla al balzo per rilanciare l’idea di uno slittamento delle elezioni al prossimo anno, con il solito ‘approfondimento giuridico’ utile solo a guadagnare altri mesi di potere”.
Il riferimento è alla proposta, già avanzata in passato, di posticipare il voto oltre la scadenza naturale della legislatura, sulla base di un’interpretazione normativa controversa. Una strategia che per il Partito Democratico avrebbe il solo scopo di
prolungare artificialmente il mandato della giunta uscente.
Martella respinge con forza anche il richiamo alla consuetudine del voto in primavera. “Nel 2020 si votò in autunno solo per l’emergenza Covid, un fatto eccezionale. Oggi non c’è alcuna emergenza, né sanitaria né giuridica, che giustifichi uno slittamento. Solo l’ostinazione di una classe dirigente che, dopo trent’anni di governo ininterrotto, non vuole lasciare il potere. Ma prorogare artificialmente una legislatura di sette-otto mesi, senza alcuna base normativa, è uno schiaffo alla democrazia”.
Il senatore dem sottolinea come la vera priorità dovrebbe essere un cambio di guida per affrontare i problemi concreti della Regione. “Zaia pensa solo a restare in carica qualche mese in più, mentre il Veneto affronta emergenze gravi: la crisi della
sanità pubblica, il caro vita, la fuga dei giovani, i dazi che minacciano le imprese, l’emergenza abitativa. Serve un nuovo governo regionale, con una visione nuova, energie nuove e una classe dirigente all’altezza delle sfide del presente. Il Veneto non è una proprietà privata”.
Per Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, “sarebbe illegittimo se Zaia, sulla base di una presunta autonomia decisionale, e senza alcuna buona ragione, non dovesse sciogliere il Consiglio regionale nei tempi previsti dalla legge. Basta giocare con la democrazia”.
“Qui si gioca con i diritti dei cittadini”, aggiunge il consigliere regionale Arturo Lorenzoni: “Il centrodestra spinge per un rinvio delle consultazioni per provare a sistemare i conflitti interni, sempre più evidenti”.
Il governatore Luca Zaia e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi
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Il Veneto supera i 73 milioni di presenze
“Il 2024 segna un altro anno di crescita, consolidando il primato della nostra regione nel panorama turistico italiano con un incremento del 3,3 per cento negli arrivi e del 2,2 per cento nelle presenze, che superano i 73 milioni. Di fatto, siamo la destinazione di riferimento per i viaggiatori internazionali, con un aumento significativo della quota straniera. Ma siamo anche una regione che cresce e innova per offrire un’esperienza capace di soddisfare sia il mercato consolidato sia la domanda di viaggiatori più sensibili al mondo legato alla sostenibilità”.
Così l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ha presentato i numeri della statistica regionale, legati al comparto turistico dello scorso anno, che certificano la piena ripresa e il superamento dell’attrattività pre-pandemica, con numeri superiori a quelli del 2019 in tutte le principali tipologie di destinazione.
Le diverse aree turistiche del Veneto registrano un aumento di arrivi, con numeri in
Venturini: “Un tavolo regionale per la sicurezza degli operatori sanitari”
“È una buona notizia l’organizzazione del Tavolo regionale permanente per la prevenzione e la protezione dagli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, un passo fondamentale per garantire maggiore sicurezza ai professionisti della sanità.” – così Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, annuncia la decisione della Regione Veneto di istituire questo organismo, che sarà composto da rappresentanti delle aziende sanitarie, delle associazioni di categoria e delle istituzioni regionali, con il compito di monitorare il fenomeno delle aggressioni e proporre soluzioni concrete. Tra le sue funzioni principali vi è anche la redazione del Piano regionale per la prevenzione degli atti di violenza.
Il Piano definirà interventi concreti per ridurre i rischi nelle strutture sanitarie, mi-
gliorare la gestione degli episodi di violenza, rafforzare la formazione del personale e promuovere una cultura di prevenzione e accoglienza nei contesti ospedalieri.
Venturini ha inoltre evidenziato l’importanza di intervenire sulle criticità nei Pronto Soccorso, proponendo l’introduzione di procedure specifiche per la gestione di pazienti in stato di alterazione, spesso coinvolti in episodi di violenza. “Serve un sistema strutturato di valutazione delle condizioni psichiche dei pazienti, al pari della classificazione delle emergenze cliniche, per proteggere sia gli operatori che i cittadini” – sottolinea Venturini.
Con questa iniziativa, la Regione Veneto conferma il proprio impegno nella tutela degli operatori sanitari, mettendo in atto misure concrete per affrontare un problema sempre più urgente.
crescita per mare, città d’arte, lago e montagna. L’interesse internazionale è in continua espansione, con un incremento del 5,9 per cento negli arrivi di turisti stranieri e del 4 per cento nelle loro presenze. Al contrario, il turismo italiano segna un lieve calo (-1,5 per cento negli arrivi, -1,8 per cento nelle presenze).
Le località termali registrano un lieve rallentamento, con una diminuzione degli arrivi complessivi dello 0,1 per cento, dovuta a una flessione della domanda italiana (-1,1 per cento), non completamente compensata dall’aumento della clientela straniera (+2,9 per cento).
Tra i mercati esteri, la Germania si conferma il principale bacino turistico per il Veneto, con un incremento del 2,3 per cento negli arrivi e del 2 per cento nelle presenze, raggiungendo numeri mai così elevati. In ripresa anche il turismo cinese, che sebbene sia ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici, continua a registrare segnali positivi
“L’impegno della Regione continua a esse-
re orientato alla valorizzazione del territorio e alla promozione di un turismo sostenibile e di qualità, grazie anche al grande lavoro degli operatori del settore – prosegue Caner -. Le strutture alberghiere si confermano stabili, mentre il settore extralberghiero registra un incremento del 3,8 per cento delle presenze grazie anche all’importante lavoro di coordinamento che ci ha permesso di tracciare e regolarizzare le strutture già presenti”.
“Quello che emerge è un Veneto che non è solo mare e città d’arte, ma una regione capace di offrire esperienze autentiche in ogni stagione. La crescita delle Colline del Prosecco e dei Colli Euganei dimostra che i turisti cercano sempre più un contatto diretto con la natura, la cultura e le eccellenze enogastronomiche locali – conclude l’assessore -. Questi risultati sono il frutto di una strategia regionale che mette al centro la valorizzazione del territorio e la promozione di un turismo sostenibile e di qualità, capace di generare valore per cittadini e imprese”. (r.r.)
Eventi sportivi, contributi per associazioni e società
Ammontano a 300 mila euro i contributi per l’organizzazione e realizzazione di eventi sportivi previsti dal piano annuale per lo sport 2025 messo a punto dalla regione per sostenere la pratica sportiva in Veneto. Il bando è aperto alle associazioni e società sportive venete regolarmente iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche del Dipartimento nazionale per lo sport. Ogni società o associazione sportiva può presentare una sola domanda per un unico evento da realizzare nel 2025, il contributo coprirà fino al 70 per cento delle spese ritenute ammissibili.
“Siamo in linea con la precedente programmazione regionale in ambito sportivo, - spiega l’assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari - un lavoro che sta dando i suoi frutti in termini di sostegno
al movimento sportivo e di attrattività per i grandi eventi dello sport, primo tra tutti l’appuntamento con i Giochi di Milano-Cortina 2026. La convinzione è che lo sport sia uno strumento privilegiato per trasmettere uno stile di vita sano oltre a validi principi educativi capaci di formare i buoni cittadini del domani. Quest’anno lo stanziamento complessivo regionale per il mondo sportivo è di 17,5 milioni di euro, di cui 930 mila per la pratica sportiva e la parte rimanente verrà spesa per l’impiantistica sportiva”.
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Massimo, anni 43 montatore di Tecno Crane da 34 anni.
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L’evento.
Confindustria Veneto Est ha proposto 59 incontri, patto con i sindaci
Sostenibilità, il Veneto fa ancora scuola: le imprese green crescono più del doppio
I
n un’epoca di cambiamenti climatici e incertezze economiche, la sostenibilità non è più un optional, ma una necessità. E il Veneto, con le sue 470 società benefit, si conferma un modello virtuoso. I dati presentati da Confindustria Veneto Est alla settimana della sostenibilità sono inequivocabili: nel triennio 2021-2023, queste aziende hanno registrato un aumento medio del fatturato del 26%, contro il 15,4% delle imprese tradizionali.
Il Move Hotel di Mogliano Veneto ha ospitato 59 incontri dedicati alle sfide e alle opportunità della transizione sostenibile per imprese, territori e comunità. L’evento ha messo al centro tematiche cruciali come ambiente, governance, sociale ed energia, con l’obiettivo di tracciare strategie concrete per un futuro più sostenibile. Giunto alla sua quarta edizione, è stato un’importante occasione di riflessione e confronto sulle sfide globali legate a clima, tecnologia ed energia,
coinvolgendo istituzioni, aziende e cittadini in un ampio dibattito sui temi ambientali e sociali.
“La sostenibilità è una leva di crescita”, ha ricordato Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est. “Un’opportunità per innovare, essere più efficienti e resilienti”. Parole che trovano conferma nei numeri: le Società Benefit non solo crescono di più, ma sono anche più produttive, redistribuiscono più valore ai dipendenti e sono più propense all’innovazione e all’internazionalizzazione.
Tuttavia, il percorso verso una transizione sostenibile è ancora in salita, soprattutto per le piccole e medie imprese, spina dorsale dell’economia locale. Il nostro è un approccio pragmatico alla sostenibilità quale opportunità di innovazione, efficienza e resilienza. Una forza trasformativa che se anche nel breve può comportare costi o investimenti aggiuntivi per le imprese, ha la capacità di ridisegnare modelli di business e set-
tori produttivi per creare il valore di domani. Va approcciata senza ideologismi ma con uno sguardo saggio di lungo termine. La sfida è coniugare competitività e sostenibilità, nei modi e tempi giusti, con semplificazione normativa, adeguati stimoli agli investimenti, alleanze di filiera”.
“Servono semplificazioni normative, incentivi fiscali e maggiori facilitazioni al credito”, ha sottolineato Carlo Cici, Partner, Head of Sustainability The European House - Ambrosetti. “Dobbiamo trovare un equilibrio tra regolamentazioni e incentivi, per evitare che il costo della transizione ricada sui soggetti più vulnerabili. Solo in Europa rischiano di passare dagli attuali 50 miliardi a più di un trilione l’anno a fine secolo. Siamo oltre il km 22 della maratona per la transizione e abbiamo già ottenuto risultati significativi, ma ora ci attendono nuove sfide e il contesto odierno sempre più richiede alle aziende lucidità, visione e chiarezza
di idee per stabilire non tanto la direzione da prendere, quanto la velocità e l’approccio da dare alla transizione”.
La transizione verso un’economia sostenibile è irreversibile”, ha ribadito Lara Ponti, Vice Presidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG. “Dobbiamo costruire un futuro solido, equo e duraturo per le generazioni future”.
E’ stato è stato tracciato anche il percorso per la realizzazione della “Città Sostenibile”, con la firma del Patto per la qualità dell’aria e il miglioramento de-
gli ecosistemi urbani. I sindaci di Milano, Giuseppe Sala, Torino, Stefano Lo Russo e Treviso, Mario Conte, hanno discusso delle azioni comuni e delle sfide urgenti per migliorare l’ambiente urbano e contrastare l’inquinamento, in linea con l’appello del Patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri.
I quattro Comuni capoluogo, Padova, Treviso, Venezia e Rovigo, hanno presentato le loro iniziative di sostenibilità, con interventi di esponenti istituzionali locali, come gli assessori all’ambiente dei vari Comuni.
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