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del Miranese Sud

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Sboccia la primavera, idee e consigli per il garden perfetto anche in terrazza

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Il conto alla rovescia

Le elezioni regionali si avvicinano, ma non troppo. Se fino a poco fa sembrava ormai assodato che si sarebbe votato il prossimo autunno, a sparigliare le carte, con un colpo a sorpresa di fronte allo stesso Zaia, ci ha pensato il ministro dell’Interno che ha rotto il tabù delle elezioni nella primavera 2026. Al di là del vivace dibattito che ne è scaturito resta un dato di fatto, il conto alla rovescia, più o meno lungo, è iniziato.

Anche se i partiti e le coalizioni non appaino, almeno al momento, particolarmente lanciati nello sprint finale, nonostante manchino pochi mesi e di mezzo ci sia anche l’estate, periodo storicamente molto complicato per fare campagna elettorale.

Il centrodestra è alle prese con il braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia.

Quando scriviamo queste righe non conosciamo ancora l’esito del pronunciamento della Consulta sulla possibilità per i Presidenti, in questo caso Luca Zaia in Veneto e Vincenzo De Luca in Campania, di essere eletti per un ulteriore mandato, ma i pronostici, in questo senso, non consentono loro di sperarci troppo.

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Vola il turismo in Veneto, superati i 73 milioni di presenze, Caner: “siamo la destinazione di riferimento”

DISPERAZIONE ABITATIVA: PREZZI

A Spinea, tensione alle stelle al Villaggio dei Fiori a causa di occupazioni abusive.

Mirano cerca di tamponare con contributi per l’affitto

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Sostenibilità, il Veneto fa scuola, Confindustria Veneto Est: “Le imprese green crescono più del doppio”

MIRANO: INAUGURATO IL RESTYLING DELLA SCUOLA SECONDARIA “L. DA VINCI”

Grazie ai fondi del Pnrr e al cofinanziamento comunale, sono stati eseguiti lavori di consolidamento strutturale, efficientamento energetico e sistemazione dei percorsi esterni

Il ministro dell’Interno ribadisce l’autonomia delle Regioni nella scelta della data, Zaia: “Cosi possiamo anche risparmiare”

Diritto alla casa, questione sociale

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

elle ore in cui “la Piazza” era ormai pronta per andare in stampa, con l’approfondimento “Dentro la notizia” dedicato all’emergenza abitativa, a Roma si apriva la prima conferenza internazionale sulla casa “All we need is HOME”. Un titolo azzeccato, grazie ai Beatles ovviamente per l’ispirazione, che va subito al cuore del problema: la casa è un diritto, o almeno dovrebbe esserlo, perché senza casa viene meno anche la tenuta sociale, insieme alla dignità delle persone

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Botte tra giovanissimi, è allarme

Troppi episodi di violenza, con protagonisti giovani e giovanissimi nel Miranese, con indignazione e preoccupazione sia tra i cittadini sia tra le istituzioni locali. Il caso più grave, l’aggressione a Spinea ai danni di una minorenne da parte di un gruppo di bulle sue coetanee, accaduta poco dopo una maxi rissa tra baby gang alla Nave de Vero a Marghera, che ha portato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia a intervenire chiedendo di adottare misure più severe contro questi gravi episodi. “I bulli di oggi rischiano di diventare i fuorilegge di domani. Per questo è necessario adottare misure decise, come l’applicazione del Daspo anche ai minorenni e l’istituzione di zone rosse per garantire maggiore sicurezza”, la dichiarazione del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che considera questi episodi come segnali di possibili derive criminali future. “Non possiamo ignorare la gravità di questi comportamenti: i ragazzi crescono in fretta, anche nel crimine. Serve una risposta decisa, senza esitazioni nell’applicare gli strumenti già previsti dal nostro ordinamento. Apprezzo l’impegno delle Forze dell’Ordine e dell’autorità giudiziaria, così come l’annuncio del ministro dell’Interno Piantedosi sull’aumento degli organici di polizia in Veneto. Tuttavia, è fondamentale accompagnare queste misure con interventi mirati e sanzioni efficaci”, ha aggiunto Zaia, chiedendo tra le possibili soluzioni il Daspo anche per chi ha più di quattordici anni. “Una misura preventiva, non di una condanna, che può avere un valore educativo e dissuasivo nei confronti dei comportamenti illeciti”. Intanto, il sindaco di Spinea Franco Bevilacqua annuncia una mappatura delle aree a rischio. “Vogliamo compiere un passo avanti con una ricerca-mappatura del fenomeno, coinvolgendo scuole, associazioni sportive e operatori di strada. L’obiettivo è individuare con precisione le aree di maggiore criticità per intervenire in modo mirato, partendo dalla base e non dall’alto”.

Dopo il caso a Spinea pronto un monitoraggio in tutto il Miranese

Diritto alla casa, questione sociale

Nicola Stievano >

La conferenza di Roma, alla quale hanno partecipato anche alcuni amministratori delle città venete, è stata l’occasione per fare il punto con rappresentanti di città ed istituzioni europee sulle politiche abitative in Italia e in Europa e su alcuni temi urgenti come l’edilizia residenziale pubblica, le agenzie sociali per l’abitare, la carenza di affitti e l’energia verde e il consumo di suolo. L’intento è scambiare buone pratiche, cercare soluzioni, proporre politiche sulla casa. Nella speranza che qualcosa si muova anche a livello nazionale perché “è ora di mettere il diritto alla casa, la protezione delle famiglie vulnerabili e la transizione energetica in cima all’agenda”. L’incontro internazionale ha cercato di fornire uno strumento utile agli amministratori pubblici, locali e nazionali, che quotidianamente devono confrontarsi con il fenomeno della precarietà abitativa, per interpretare la realtà e selezionare le esperienze positive già esistenti. In questi anni, hanno sottolineato gli esperti, cambiamenti radicali si sono manifestati nella società, nella famiglia e nella condizione economica della popolazione. La domanda di alloggi a prezzi accessibili supera di gran lunga l’offerta, creando una situazione di crisi che colpisce persone di tutte le età e famiglie di tutte le dimensioni, in particolare nei contesti cittadini dove più grave è il deficit di patrimonio pubblico. È uno scenario purtroppo in crescita, aggravato dall’ampliamento delle diseguaglianze economiche e sociali e dall’impoverimento della classe media. Tante persone si vedono negato un diritto, quello all’abitare, che è un diritto essenziale per il pieno riconoscimento della dignità di ogni persona e, in seconda battuta, dei suoi diritti di cittadinanza. L’obiettivo si è ampliato rispetto al passato: occorre rispondere anche all’esigenza di nuove residenze ad affitti calmierati, rivolte a quelle fasce intermedie che non riescono a soddisfare il proprio bisogno sul mercato per ragioni economiche e per assenza di un’offerta adeguata, e che però non rientrano nei requisiti per l’assegnazione di alloggi popolari. Questa categoria comprende una varietà di tipologie come giovani coppie a basso reddito, famiglie monogenitoriali, anziani, studenti, lavoratori fuori sede, immigrati. La conferenza ha approfondito le esperienze delle Agenzie sociali per l’Abitare, uno strumento pubblico già presente a Torino, Milano, Napoli, Firenze e Modena, per calmierare il mercato degli affitti residenziali. Lo scopo è reperire alloggi nel mercato privato tramite accordi con i proprietari, in modo da arrivare ad affitti a canone concordato. Una soluzione ancora poco praticata nelle nostre città.

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La polemica. Baldan

Fratelli d’Italia all’attacco sul traffico nel quadrante sud

Matteo Baldan propone un anello stradale per deviare il traffico lontano dal centro, ma il sindaco Tiziano Baggio risponde che serve una soluzione più ampia, condivisa con i Comuni limitrofi

L a situazione del traffico nel quadrante sud di Mirano è un tema acceso e di lunga data, che per anni ha angosciato residenti e pendolari. Le strade del quartiere, in particolare tra viale Venezia, via Vittoria, via Cavin di Sala, via Scaltenigo, via Battisti, via Scortegara e via Matteotti, sono ormai insufficienti a gestire l’afflusso giornaliero di mezzi, e la conseguenza è un collasso viario che si ripete quotidianamente. Matteo Baldan, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, ha riportato l’attenzione su questa criticità, criticando come la maggioranza sembra preferire progetti ambiziosi ma non prio-

no all’area urbana, per deviare il traffico di passaggio lontano dalle strade più congestionate del centro. “L’attuale rete viaria è obsoleta”, afferma Baldan, “e il semplice ampliamento delle strade è un’opzione impraticabile. È necessario alleggerire il traffico fornendo percorsi alternativi”. Sebbene l’idea richieda investimenti significativi, Baldan è convinto che un progetto di questo tipo migliorerebbe notevolmente il flusso del traffico, riducendo l’inquinamento e il congestionamento, e rendendo il centro più vivibile.

L’invito del capogruppo è di aprire un dialogo con la maggioranza su questo tema cruciale,

ritari, come la nuova pista ciclabile “bicipolitana”, piuttosto che affrontare il problema strutturale del traffico.

Baldan sostiene che una soluzione realizzabile e già adottata altrove potrebbe essere la creazione di un anello stradale intor-

che non è solo una questione politica ma una necessità per migliorare la qualità della vita cittadina. Propone inoltre di prendere in considerazione anche la creazione di un anello ciclabile parallelo, per incentivare l’uso della bicicletta come mez-

zo di trasporto sostenibile. Il sindaco, Tiziano Baggio, ha risposto affermando di essere aperto a discutere qualsiasi proposta che possa migliorare la vita dei cittadini. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di una visione metropolitana condivisa con altri Comuni limitrofi: “Non possiamo risolvere un problema così complesso agendo

Patti

da soli come singolo Comune. Serve una proposta concreta e sostenibile che non danneggi il territorio, solo allora potremo procedere”. Questa complessità richiede quindi una sintesi tra esigenze locali e strategie metropolitane più ampie, un equilibrio tra visione progettuale e sostenibilità ambientale. Mentre la discussione su come gestire

al meglio il traffico a Mirano è destinata a proseguire, la speranza è che attraverso il dialogo e la cooperazione si possa finalmente trovare una soluzione che risponda alle aspettative dei cittadini e ponga le basi per uno sviluppo urbano più armonioso e vivibile.

di Collaborazione: è possibile presentare proposte per prendersi cura dei beni comuni

Nelle scorse settimane, il Comune di Mirano ha adottato un aggiornamento del Regolamento comunale per la partecipazione, volto a promuovere l’associazionismo e il volontariato civico. Le modifiche apportate si concentrano principalmente sul Titolo V, intitolato “Prendiamoci cura della nostra città”, che introduce nuovi strumenti per incentivare la partecipazione dei cittadini. Una delle novità principali è l’introduzione dei Patti di Collaborazione, suddivisi in complessi e ordinari, per agevolare la cura dei beni comuni da parte di tutti i cittadini. La platea delle entità che possono proporre e stipulare un patto è stata ampliata: ora possono partecipare associazioni, gruppi informali, comitati, istituti scolastici, categoria degli operatori economici senza fini di lucro, e singoli cittadini. Inoltre, è stato istituito un Ufficio di Cittadinanza Attiva, che avrà il compito di coordinare le attività istruttorie necessarie per la sottoscrizione dei patti. Un’altra

modifica significativa è l’introduzione dell’obbligo di rendicontazione, per garantire trasparenza e responsabilità. Le modifiche si fondano su due principi cardine: la proposta di collaborazione è un atto volontaristico e gratuito, e non implica l’instaurazione di un rapporto di lavoro con il Comune di Mirano. Questa iniziativa nasce da un percorso condiviso che ha coinvolto cittadini, associazioni e personale comunale, tramite incontri di formazione e dibattiti per costruire un sistema partecipativo solido. L’amministrazione comunale mira a continuare su questa strada, promuovendo ulteriori percorsi formativi e accom-

pagnando i soggetti coinvolti nella costruzione dei Patti di Collaborazione. È già in programma una seconda fase partecipativa per creare patti pilota, con la collaborazione dei cittadini e dei vari soggetti attivi che hanno preso parte agli incontri precedenti. Tutti i cittadini, le associazioni e i gruppi possono già richiedere informazioni e presentare proposte utilizzando i modelli disponibili sul sito comunale, scrivendo all’indirizzo e-mail apposito. Questo aggiornamento normativo punta a rendere Mirano un modello di collaborazione efficace e radicato tra amministrazione e cittadinanza. (r.m.)

Riccardo Musacco

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Emergenza casa. L’intervento del dottor Andrea Binello direttore di Banca Annia

Prezzi alle stelle, case inafferrabili: il mercato immobiliare spinge ai margini

“Il mercato immobiliare del nostro territorio, sia per gli affitti che per le compravendite, è molto influenzato dalle dinamiche economiche e socio demografiche. I prezzi e le disponibilità degli immobili variano molto in base a dove sono situati e più ci si avvicina a centri urbani o zone con più servizi, maggiori sono i prezzi e le difficoltà a reperire un immobile”. A dirlo il dottor Andrea Binello, direttore generale di Banca Annia. Binello che fa l’analisi della situazione anche per il territorio del Miranese. “A questa situazione - spiega Binello -si aggiunge anche il fatto che l’aumento dei tassi, che hanno raggiunto la punta massima tra la fine dell’anno 2023 e l’inizio dell’anno 2024, ha contribuito a ridurre le compravendite di abitazioni almeno fino all’autunno dello scorso anno. A partire dal mese di settembre del 2024, grazie al calo dei tassi più evidente e ad un lento e progressivo recupero del pote-

re di acquisto delle famiglie, le compravendite delle abitazioni sono invece in ripresa. Rimangono comunque le difficoltà a reperire appartamenti in affitto a causa della domanda elevata e crescente per motivi di studio, lavoro, cura e turismo, a fronte di un’offerta stabile”.”Il mercato immobiliare - spiega Binellonegli ultimi anni si è polarizzato concentrandosi versi gli estremi e cioè da un alto verso immobili di ampia metratura e di pregio, dall’altro verso immobili di prezzo contenuto da sistemare con una spesa limitata per destinarli a residenza per categorie economiche con minori possibilità o all’affitto”. Per il direttore di Banca Annia in Veneto nel primo semestre del 2024 i flussi di nuovi mutui hanno registrato una flessione dell’11,7%. A questo calo si è associata una diminuzione meno accentuata delle compravendite di abitazioni (-5,6%). Tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 il trend di crescita della doman-

da di mutui per l’acquisto delle abitazioni è proseguito, complice il continuo ed intenso calo dei tassi. I giovani in particolare si trovano in difficoltà nell’acqui-

sto di una casa, come agevolarli? “Il problema dei mutui per i giovani con redditi bassi, instabili e che spesso iniziano a lavorare molto più tardi rispetto alle ge-

nerazioni precedenti - dice Binello - si può risolvere anche grazie alle garanzie statali. Il Fondo di garanzia mutui prima casa gestito da Consap (società del Ministero dell’Economia e delle Finanze) esiste dal 2013 per concedere una garanzia dello Stato per il mutuo richiesto. Il Fondo ha consentito di erogare più di 90.000 mutui ipotecari, il 58% dei quali a giovani tra i 20 e i 35 anni, per un totale di oltre 10 miliardi di euro”. E le imprese locali di costruzione o vendita cosa chiedono alla banca?”Grazie a nuove regole imposte dalla vigilanza in ambito bancario - conclude- ed a una maggiore consapevolezza e solidità delle imprese di costruzioni locali, la quota di capitale investita direttamente dalle imprese è aumentata e quindi alle banche richiedono un finanziamento pari al 50% al massimo dell’acquisto del terreno e tra un 60% e un 70% del costo di costruzione”.

Alessandro Abbadir

Contributi briciole, graduatorie piene: a Mirano il diritto alla casa è al minimo storico

Il tema dell’emergenza abitativa a Mirano è molto sentito. Uno dei problemi principali in questo momento per le famiglie è il caro affitto. “Nel 2024 - spiega il Comune di Mirano - l’ente locale ha stanziato un fondo di 44.500 euro destinato alle famiglie che si trovano in difficoltà economiche per sostenerle nel pagamento dell’affitto. Il contributo era rivolto in particolare ai

nuclei familiari con figli minori o persone con disabilità e alle famiglie mono-genitoriali, con un Isee inferiore a 14.657 euro. Il bando per richiedere il contributo si è chiuso. Le domande presentate dai cittadini e risultate idonee sono state 105. Tutte finanziate. L’importo del contributo comunale variava da un massimo di 500 ad un minimo di 250 euro e rappresenta un’azione concreta per garantire sup-

porto alle famiglie fragili dopo che l’analogo contributo erogato dallo Stato non è stato più finanziato”. A Mirano gli alloggi di proprietà dell’Ater nel territorio comunale sono circa 140, dei quali alcuni attualmente non utilizzabili. La buona notizia è che il Comune ha ricevuto un finanziamento di 150 mila euro nell’ambito del Por Fest20142020 (Programma Operativo Regionale), Asse 6, azione integrata Sisus (Strategie Integrate di Sviluppo Urbano Sostenibile), per recuperare appartamenti di edilizia pubblica attualmente non abitabili. A febbraio è stata pubblicata la graduatoria definitiva per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (case popolari) presenti nel territorio comunale, di proprietà di Ater Venezia. Le domande inserite in graduatoria a seguito di un bando sono state 173. (a.a.)

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Il direttore di Banca Annia
Case popolari al Villaggio dei Fiori a Spinea

Emergenza casa/2. Intervista con il presidente di Ater Venezia Fabio Nordio

210 alloggi occupati abusivamente e famiglie fuori: chi protegge i regolari?

Alloggi Ater. Tantissime le richieste di alloggi popolari nel territorio veneziano e altissimo è anche lo sforzo dell’azienda territoriale per l’edilizia residenziale di dare una risposta alle esigenze dei residenti. A parlarne è il presidente dell’Ater Venezia Fabio Nordio. In tutta l’area del veneziano sono circa 11.300 gli alloggi Ater gestiti dall’Azienda Territoriale per l’Edilizia Territoriale. Uno dei fenomeni più preoccupanti che si è diffuso nel corso del tempo è stato quello dell’occupazione abusiva degli alloggi .”In tutto il veneziano - spiega Nordio - abbiamo circa 210 alloggi occupati in modo abusivo da persone e famiglie che poi fanno allacciamenti a utenze di luce acqua e gas che quasi sempre non pagano. In tanti casi assistiamo dal punto di vista giudiziario di fatto ad una depenalizzazione di questi comportamenti illegali. Ad averne danno sono soprattutto i cittadini che fanno regolarmente domanda di alloggio residenziale e si vedono le case fruibili, occupate da abusivi che spesso distruggono letteralmente gli alloggi”. Nordio sottolinea come siano le zone di Venezia Comune

e poi della Riviera del Brenta, Miranese, Cavarzere e Chioggia le aree in cui Ater ha storicamente più alloggi che gestisce. A Chioggia gli alloggi sono 300 dell’Ater e 300 comunali. Tanti alloggi poi si trovano in Riviera del Brenta soprattutto a Mira e Dolo, ma tanti anche a Spinea e Mirano, e pure a Noale e Scorzè. Nordio sottolinea come sia cambiato nel corso degli anni il numero degli alloggi che l’Azienda riesce a consegnare all’utenza e a chi ne fa richiesta. “Siamo passati da

una consegna - dice - di 70 alloggi annui a circa 350”. Posizioni condivise dal consigliere Ater sul territorio Piegiorgio Fassini. Servono investimenti e risorse per costruire nuovi alloggi e per recuperare soprattutto gli alloggi sfitti che hanno bisogno interventi importanti per poter essere fruiti. “L’identikit - dice Nordio - di chi fa richiesta di alloggio popolare è cambiato nel corso degli anni. Non ci sono solo immigrati, anzi. La maggioranza sono italiani che fanno fatica a trovare casa in affitto. Sono famiglie con diversi minori o situazioni in cui ci sono storie di disoccupazione che durano da parecchio tempo. Ma ci sono anche tanti anche rappresentanti di quel ceto medio impoverito che case da acquistare non ne trova più da nessuna parte”. Infine un altro problema. “A complicare le assegnazioni degli alloggi, ci sono stati recentemente - concludedei pronunciamenti della Corte Corte Costituzionale che ha rigettato il principio introdotto nei bandi che dava priorità a chi era residente sul territorio da oltre 5 anni. I bandi dovranno essere rifatti“.

Alessandro Abbadir

A Spinea, tensione alle stelle al Villaggio dei Fiori

Le aree in cui l’Azienda gestisce più immobili sono oltre a quelle nel Comune di Venezia, nel Miranese a Chioggia, Cavarzere, Riviera del Brenta. Aumentano le partecipazioni ai bandi di assegnazione

A Spinea il caso delle occupazioni abusive ha creato allarme proprio nelle ultime settimane. Per questo abbiamo chiesto al sindaco Franco Bevilacqua di fare il punto della situazione. A marzo infatti un appartamento era stato occupato da nove persone scatenando l’ira dei residenti e anche del presidente di Insula, la società partecipata del Comune di Venezia di cui lo stabile è proprietaria. “Nel nostro territorio - dice il sindaco - le situazioni di occupazione abusiva sono sporadiche e, in ogni caso, non riguardano immobili di proprietà comunale. Stiamo comunque monitorando il fenomeno per intervenire laddove necessario. Un’area su cui ci stiamo concentrando è il Villaggio dei Fiori, un quartiere popoloso ma anche ricco di vitalità. Abbia-

mo già avviato diversi incontri con gli enti che possiedono gli alloggi, con l’obiettivo di migliorare le condizioni abitative e la qualità

della vita nel quartiere. L’approccio che adottiamo è sempre costruttivo: cerchiamo di collaborare con tutti gli attori coinvolti per trovare soluzioni efficaci e

durature, senza generare inutili allarmismi. Attualmente, abbiamo circa 90 domande in attesa di assegnazione, di cui 35 presentate da cittadini stranieri che possiedono i requisiti previsti per partecipare ai bandi. L’impegno è di trovare soluzioni concrete per rispondere a queste richieste. Nonostante la disponibilità diretta di alloggi da parte del Comune sia limitata, ci siamo attivati. Nel 2022 abbiamo stanziato 30mila euro nell’ambito del bando regionale, mentre nel 2023, pur in assenza di un’iniziativa da parte della Regione, abbiamo deciso di procedere autonomamente, mettendo a disposizione la stessa cifra. Inoltre, grazie all’intervento dei servizi sociali e a soluzioni di coabitazione, siamo riusciti a rispondere a diverse situazioni di bisogno”. (a.a.)

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Al centro il direttore dell’Ater Venezia Fabio Nordio

Inaugurata la rinnovata scuola secondaria di primo grado “L. da Vinci”

E’ stata inaugurata nelle scorse settimane la rinnovata scuola secondaria di primo grado “Leonardo da Vinci” a Mirano. L’evento, che ha visto la partecipazione delle autorità locali e dei rappresentanti istituzionali, ha segnato la conclusione dei lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico di uno dei principali centri educativi della città. Il Sindaco di Mirano, Tiziano Baggio, ha sottolineato l’importanza degli interventi realizzati, finanziati grazie a un importante contributo del Pnrr e a un cospicuo cofinanziamento comunale.

“Stiamo investendo nel futuro della nostra comunità, garantendo ai nostri giovani un ambiente sicuro, moderno e sostenibile”, ha dichiarato Baggio durante il suo intervento, evidenziando come la scuola rappresenti uno dei nodi cruciali per lo sviluppo sociale e culturale della città. Le opere di ristrutturazione, dirette dall’Architetto Alessandro Tamai e dall’Ingegner Francesca Cadamuro dello Studio T14, con la collaborazione tecnica del Geometra Claudio Bellucco della Cooperativa Edile Spinea Cespi Scrl, hanno interessato l’intero complesso scolastico.

Tra i lavori effettuati spiccano l’adeguamento sismico dell’edificio e della palestra, l’efficienza energetica delle coperture, la realizzazione di nuovi percorsi pedonali e sistemi di smaltimento delle acque, oltre alla creazione di un anello perimetrale antiincendio. Un’attenzione particolare è stata riservata alla palestra, che ora vanta una pavimentazione sportiva all’avanguardia, omologata dalle federazioni sportive nazionali. Questo intervento, finanziato interamente con risorse comunali, ha trasformato la palestra in un fiore all’occhiello della struttura, rendendola attrattiva anche per le società sportive del territorio, grazie anche all’installazione di nuove tribune con 80 sedute in Pvc colorato.

un contesto che punta sulla sicurezza e sull’efficienza energetica. Una volta terminati gli ultimi in-

terventi previsti per l’estate, con il cappotto esterno e la sistemazione del giardino, la scuola raggiungerà

l’ambizioso traguardo della classe energetica A.

Il sindaco Baggio ha evidenziato l’impegno dell’amministrazione comunale nell’ambito dell’edilizia scolastica, ricordando che ben tre dei sette cantieri previsti dal Pnrr riguardano il settore educativo, tra cui la costruzione di un nuovo asilo nido a Zianigo. “È un impegno ciclopico”, ha ribadito Baggio, “che il Comune di Mirano sta portando a termine con dedizione e nei tempi previsti, grazie a una gestione finanziaria solida e alle competenze del nostro personale”.

Musacco

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Ospedale cittadino tra i migliori tra le strutture “Spoke” in Veneto

Nel panorama sanitario globale, si accendono i riflettori sui risultati lusinghieri delle strutture italiane con l’ultima edizione del “World’s Best Hospitals 2025” di Newsweek. Stilata in collaborazione con Statista Inc., questa classifica annuale esamina i migliori 250 ospedali del mondo su parametri quali la qualità delle cure, la ricerca e l’attrattività verso i professionisti del settore. I dati raccolti includono sondaggi tra esperti medici e le opinioni dei pazienti attraverso i Patient Reported Outcome Measures (Prom).

La dirigente scolastica Alessandra Fontenova ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, assicurando che la rinnovata scuola “Leonardo da Vinci” offrirà un ambiente di apprendimento ideale, capace di stimolare la curiosità e l’impegno degli alunni, in

In Italia, ben 130 ospedali si distinguono, tra cui 17 strutture venete, come gli ospedali di Mestre e Mirano nella provincia di Venezia. In particolare, l’Ospedale di Mirano si fa notare per l’eccellenza in Cardiologia interventistica, Chirurgia generale e Neurologia, come certificato dal Piano Nazionale Esiti 2024 dell’Agenas. Inoltre, la partecipazione attiva dell’ospedale alla ricerca clinica in vari ambiti come Oncologia, Cardiologia e Ginecologia ha ottenuto elogi sia dagli esperti che dai pazienti. Durante la pandemia di Covid-19, l’ospedale di Mirano ha svolto un ruolo essenziale, sopperendo alla trasformazione dell’Ospedale di Dolo in CovidHospital, e continuando a fornire cure mediche e chirurgiche ordinarie. Tuttavia, la carenza di fondi nel periodo post-pandemico ha portato al rinvio dei progetti di aggiornamento delle infrastrutture. Gabriele Petrolito, medico e presidente del Consiglio Comunale di Mirano, sottolinea: “In un momento di grande difficoltà del Servizio Sanitario Nazionale, riconoscimenti come quelli ottenuti dall’Ospedale dell’Angelo e dall’Ospedale di Mirano sono merito dello spirito di servizio di tutto il personale sanitario”. Parole che risuonano come un inno alla dedizione e all’impegno di chi, ogni giorno, fa del benessere dei pazienti la propria missione primaria, ponendo l’Italia ai vertici della sanità mondiale. (r.m.)

Lettera inviata al Comune. Il sindaco Baggio replica: “Ci stiamo lavorando”

Italia Nostra chiede maggior attenzione per il Verde Pubblico

S i accende a Mirano il dibattito sul verde pubblico. Nelle scorse settimane, infatti, il Circolo di Italia Nostra di Mirano ha preso l’iniziativa di inviare una lettera-appello all’amministrazione comunale, esprimendo preoccupazioni e sollecitazioni che risuonano da tempo. Al centro della questione, l’approvazione dei “Patti di collaborazione” e la necessità di un piano risolutivo per la tutela del verde pubblico, ancora assente. Italia Nostra solleva un quesito chiaro e incisivo: come è possibile affidare la gestione di aree verdi a cittadini o associazioni, senza un Regolamento che stabilisca normative chiare? Adriano Marchini, referente del circolo, riguardo all’attuale gestione del patrimonio verde cittadino, sottolinea come la mancanza di un quadro regolatorio influisca negativamente sulla qualità della vita. Nonostante le evidenze scientifiche e normative che ne evidenziano l’importanza, il Verde Urbano sembra ancora non ricevere l’attenzione che merita dall’amministrazione comunale.

“Dopo 3 anni - si legge nella missivadobbiamo purtroppo constatare che la situazione non è cambiata confermando il disinteresse del Comune di Mirano per il Verde come evidenzia anche il fatto che

non siano ancora state messe in pratica le Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani previste a carico dei Comuni dalla legge n.10 del 2013 (censimento degli alberi, un nuovo albero per ogni nuovo nato, il bilancio arboreo a cura del Sindaco a fine mandato, alberi monumentali)”. Italia Nostra ribadisce quindi l’urgenza di dotarsi di un Regolamento del Verde, strumento imprescindibile per valorizzare e gestire adeguatamente il patrimonio naturale di Mirano. “Il verde urbano - afferma Marchi-

ni - se ben pianificato, progettato e gestito, può offrire molteplici benefici ambientali e sociali.” La risposta del Comune non si è fatta attendere. Il sindaco Tiziano Baggio ha voluto tranquillizzare gli animi, sottolineando che il tema è ben noto e assicurando che sono già in corso lavori per arrivare a una soluzione. “Abbiamo avuto numerosi incontri costruttivi con Italia Nostra - ha dichiarato Baggio - e continuiamo a lavorare per rispondere alle esigenze evidenziate”. Riccardo Musacco

In città nasce il Baby Pit Stop: uno spazio dedicato alle famiglie

Il Comune di Mirano compie un passo importante verso il sostegno alle famiglie, inaugurando un servizio innovativo: il Baby Pit Stop. Questa nuova iniziativa, che si rifà ai pit stop della Formula Uno ma pensata per il benessere infantile, promette di diventare un punto di riferimento per genitori con bambini piccoli. Situato all’interno del Municipio di piazza Martiri, il Baby Pit Stop offre un ambiente accogliente e pratico, dotato di una comoda sedia per allattare, un fasciatoio e uno scalda biberon, ideali per chi cerca tranquillità e comfort durante le soste quotidiane con i propri figli. Un altro Baby Pit Stop è stato allestito presso il Cinema Teatro di Mirano e un fasciatoio nei bagni per disabili del parco di Villa Belvedere. Entrambe le installazioni hanno ottenuto il Bps Unicef da parte di Unicef Italia nell’ambito del Programma Insieme per l’Allattamento.

La cerimonia di inaugurazione si è tenuta con il tradizionale taglio del nastro, alla presenza del Sindaco Tiziano Baggio e dell’assessore alle Politiche Sociali e Inclusive, Francesco Venturini. Un momento che sottolinea l’impegno dell’amministrazione comunale nel rispondere concretamente alle esigenze segnalate dalle famiglie del territorio. A seguire si è tenuto un seminario dal titolo “Nascere come genitori. Indicazioni per essere fonte di benessere per i propri figli”, organizzato dalla cooperativa Giuseppe Olivotti, un’importante opportunità di confronto e arricchimento per i partecipanti, offrendo spunti pratici e riflessioni sul tema della genitorialità. (r.m.)

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L’impresa. L’architetto Andrea Boscolo sulle strade del sogno americano

Da Mirano agli Usa in bici 7mila chilometri percorsi

A

merica Coast to Coast. No, non si tratta di un film campione d’incassi, bensì di un’incredibile avventura vissuta da Andrea Boscolo, architetto mestrino di nascita e miranese per scelta. L’epico viaggio in bicicletta dall’Oregon alla Virginia si è trasformato in un racconto di sfide estreme e scoperte straordinarie, narrato con passione dallo stesso Boscolo a un folto pubblico riunito nelle scorse settimane in sala Errera a Mirano.

Tra i presenti, il sindaco Tiziano Baggio e l’assessore all’ambiente Elena Spolaore. Correva il mese di giugno 2024 quando Boscolo si è lanciato nell’impresa di percorrere quasi 7.000 chilometri, attraversando dieci stati americani. Non era certo nuovo a prove del genere, avendo già partecipato a competizioni estreme come la Transcontinental Race in Europa e la Parigi-BrestParigi. Per affrontare la Trans America Bike Race, ha equipaggiato la sua bicicletta con accessori su misura. “Inizialmente giocavo a basket”, ha raccontato Boscolo, “ma a 17 anni ho deciso di cambiare direzione, avvicinandomi all’arrampicata in montagna”. Tuttavia, la passione per la bicicletta ha

preso presto il sopravvento, trasformando ogni pedalata in un’opportunità per scoprire nuovi luoghi. Grazie al supporto di un noto negozio di biciclette miranese, Boscolo ha conosciuto il mondo delle Randonnée, gare ciclistiche di oltre 600 km che mescolano sport e esplorazione. Il viaggio è iniziato ad Astoria, in Oregon, uno stato dalle meraviglie naturali incredibili. Ha

proseguito attraverso le Montagne Rocciose per 3.000 km, affrontando infine le pianure prima di risalire i Monti Appalachi. “Nonostante le difficoltà, la corsa non è mai noiosa”, ha affermato. “L’asfalto è perfetto e gli automobilisti sono incredibilmente rispettosi dei ciclisti”. Ogni stato ha riservato sorprese e sfide uniche: dal vento costante del Kansas ai continui saliscendi del Missouri, dalle solitudini spettacolari del Wyoming fino alle distese del Montana. Nonostante queste difficoltà, Boscolo ha trovato ovunque persone pronte a dargli supporto, sia per sistemazioni di emergenza nei cosiddetti post office o in case private, sia per problemi tecnici sulla strada. Con oltre 7.000 chilometri alle spalle e un piccolo gruppo di altri ciclisti italiani con cui condividere l’esperienza, Boscolo è giunto in Virginia, portando con sé un messaggio universale: l’importanza di spingersi oltre i propri limiti e di abbracciare nuove esperienze. Un viaggio, certo, ma anche una lezione di vita capace di ispirare chiunque voglia cimentarsi nelle proprie sfide.

Riccardo Musacco

Il nuovo Cda pronto alle nuove sfide

Nelle scorse settimane, l’IPab Luigi Mariutto di Mirano ha visto un importante avvicendamento ai vertici. Con la nomina di quattro nuovi membri scelti dal Sindaco, si è formato un rinnovato Consiglio di Amministrazione, chiamato a guidare l’ente per i prossimi cinque anni. Il nuovo assetto, che comprende Guido Seno, Roberto Lumine, Gianangelo Favaretto, Ornella Bonso e Lucia Coin, vede Favaretto al timone come Presidente e Lumine come Vice. L’insediamento del nuovo Consiglio non è solo un passaggio formale: promette continuità e innovazione nella gestione dei servizi socio-assistenziali, una pietra angolare per la comunità di Mirano. Il Consiglio intende mantenere l’Ipab come un riferimento fondamentale nel territorio, focalizzandosi su servizi chiave come l’assistenza domiciliare e i mini appartamenti per anziani. Queste iniziative, insieme al Centro Diurno e all’Ospedale di Comunità, rappresentano una risposta concreta ai bisogni crescenti della popolazione anziana.

L’approccio del Consiglio di Amministrazione non si limita a garantire servizi di qualità; mira anche a mantenere un bilancio in equilibrio, un aspetto essenziale per la sostenibilità dell’ente. (r.m.)

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Andrea Boscolo

Politica. Vesnaver “la maggioranza è immobile”. Bevilacqua “Solo propaganda elettorale”

Confronto acceso in consiglio, l’ex sindaco attacca la maggioranza

Primo forte attacco della minoranza al sindaco di Spinea, con Martina Vesnaver che accusa la giunta Bevilacqua di essere poco presente in tutte le problematiche cittadine. Alle accuse, immediata la risposta del sindaco che bolla il tutto come semplice propaganda elettorale in vista di possibili candidature in Regione. “Un’amministrazione - l’attacco della ex sindaca - che comunica poco coi cittadini, e quando lo fa adotta modalità strumentali e prive di contenuti, degna delle migliori soap-opera romantiche. La pagina Facebook ufficiale del Comune, perde l’istituzionalità dell’informazione ed è costantemente aggiornata con notizie propagandistiche che spaziano esponendo interventi minori di autoproclamazione elogiando l’ordinario. È evidente la volontà di distrarre i cittadini da ciò che davvero conta, come l’avanzamento di alcuni cantieri che appaiono inspiegabilmente sospesi, con aggravio e prolungamento di forti disagi per la cittadinanza. Questa la

sorte dell’ecocentro, il cinema Bersaglieri, l’ultimazione della rotatoria Marconi, il nuovo comando dei vigili, la nuova scuola, l’asilo e la Piazza Fermi (da mesi ancora occupata da transenne) e molto altro ancora. Si prende inoltre atto della continua esclusione sistematica della minoranza, che si trasforma in assenza non voluta. Denunciamo ancora una volta la strategica esclusione costante della minoranza dalle comunicazioni istituzionali e dagli eventi ufficiali. Per questo, abbiamo già inviato una

nota formale per chiedere spiegazioni e sollecitare una maggiore condivisione. Insomma, come da annunci, siamo fermamente convinti che Spinea meriti di più”. Immediata la replica del primo cittadino: “Cosa stia succedendo a Spinea è una domanda che mi pongono molti cittadini. Posso solo dire che è iniziata la campagna elettorale per le regionali. Come amministratore ho cercato sempre di mantenere un profilo istituzionale ed evitare polemiche, ma è inaccettabile far passare propaganda come verità. Noi siamo contro tutte le illegalità, nessuna esclusa. Io ad esempio al Villaggio dei Fiori abito da 30 anni senza particolari problematiche. Tutti i giorni faccio la spesa, frequento il quartiere, incontro persone, vivo serenamente. Mi auguro che l’ex sindaca voglia difendere la città con proposte serie e mettendole a disposizione della cittadinanza, discutendole nella sede istituzionale del consiglio comunale, per la ricerca del bene comune”. Massimo Tonizzo

Una coppia di anziani scrive al comune: “Grazie per le nuove

panchine, ci aiutano ad uscire”

Martina Vesnaver denuncia la mancanza di comunicazione e la gestione inefficace di alcuni progetti, ma il sindaco Bevilacqua risponde parlando di propaganda elettorale

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Le nuove panchine installate a Spinea portano con sè, oltre alla comodità del momento di tranquillità nei parchi, anche delle belle storie da condividere che riguardano la salute e la voglia di continuare a vivere soprattutto dei più fragili. Tutto inizia un paio di mesi fa, quando una signora residente a Spinea aveva scritto al comune chiedendo l’installazione di alcune panchine lungo il percorso da piazza Cortina alla biblioteca, per permettere a lei, a suo marito e agli altri anziani del quartiere di percorrere il tragitto a piedi con qualche sosta di riposo. “Non avendo lasciato un recapito non è stato facile ricontattarla, ma alla fine ci siamo riusciti e abbiamo deciso di accogliere la richiesta, posizionando le panchine proprio nei punti segnalati - spiega l’assessore all’Ambiente Paolo Barbiero. - Poi quando la signora ha scoperto l’intervento, ha inviato per mail una foto-

Nuova vita per la palestra Pascoli

del marito seduto su una delle nuove panchine di via Mion, accompagnata da un messaggio di ringraziamento. Penso che sia una bella storia da condividere con la cittadinanza, non certo per autocelebrazione ma perché è quella mail ci ha riempito il cuore. Crediamo sia un bell’esempio di come l’ascolto dei cittadini possa tradursi in azioni concrete. Il nostro impegno è quello di rendere Spinea sempre più vivibile e accessibile per tutti, con particolare attenzione alle esigenze delle persone anziane. Grazie per questo bellissimo riscontro”. (m.t.)

Nuova vita per la palestra Pascoli che torna a splendere e si rinnova. Già completato l’intervento di sistemazione del parquet, che ha visto il rifacimento di una fascia e la lucidatura di tutta la superficie, con il nuovo tracciamento dei campi da gioco divenuto indispensabile dopo i vandalismi subiti nel corso dell’ultima estate, con gli estintori svuotati sul terreno di gioco.

L’intervento segue le opere già eseguite nella palestra Veronese del Graspo d’Uva e come spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Sonia Martignon, “E’ stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale come segno tangibile dell’attenzione dedicata allo sport e, in particolare, ai giovani. Grande soddisfazione per l’entusiasmo dimostrato da tutti gli atleti e

le atlete, nonché dalle società sportive, che ringraziamo per la preziosa collaborazione”. Nei prossimi mesi, sempre nella palestra Pascoli, è prevista l’installazione di nuove tende sul lato est per rendere il campo fruibile anche nelle giornate di pieno sole, in risposta ad alcune richieste degli insegnanti di scienze motorie della scuola media Ungaretti. (m.t.)

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Sindaco di Spinea Franco Bevilacqua

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La festa. La giunta partecipa sottolineando l’importanza di una città accogliente e inclusiva

Cena di pace e scambio di idee per l’annuale Iftar, organizzata dal Centro culturale islamico Salam

Il comune di Spinea e la comunità islamica si riuniscono per celebrare la sesta edizione dell’Iftar, un simbolo di dialogo e rispetto reciproco

Momento conviviale e di incontro tra il comune di Spinea e la comunità islamica cittadina per le tradizionali iniziative del Ramadan. Nella Sala Amici del Graspo d’Uva, si è svolta la sesta edizione dell’Iftar, il pasto serale consumato dai musulmani che interrompe il loro digiuno quotidiano durante il mese islamico del Ramadan, organizzata dal Centro culturale islamico Salam di Spinea. La serata è stata un evento di grande significato, che ha riunito la comunità locale in un momento di dialogo, pace e condivisione in occasione della rottura del digiuno. A rappresentare l’amministrazione comunale erano presenti il sindaco Franco Bevilacqua, l’assessore alla Cultura Loredana Mainardi e l’assessore al Commercio Massimo De Pieri, che hanno

reciproco”.

Il programma della festa conclusiva ha previsto anche una preghiera tradotta in italiano in segno di ospitalità

per i rappresentanti civili locali, un momento di intrattenimento e festa e lo scambio degli auguri. Il centro islamico di via Negrelli a Spinea si conferma dunque come uno dei più attivi in zona, capace anche negli ultimi tempi di affiancare alle propria attività culturali altre iniziative di sostegno e apertura verso la città e il territorio. “Vogliamo dare un segnale chiaro alla cittàspiegano dal centro culturaleQuello che se si lavora assieme e bene l’integrazione è sempre possibile”. (m.t.)

portato il loro saluto e rinnovato l’impegno per una città inclusiva e accogliente. “Un grazie al Centro culturale islamico Salam per l’ospitalità”, le parole del sindaco, “E per aver creato, ancora una volta, un’occasione di incontro tra culture e religioni nel segno del rispetto reciproco”, mentre dal centro islamico sono arrivate al comune parole di elogio come “Amici della pace e del dialogo, con i quali è sempre piacevole intrattenersi nel segno costante del rispetto

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Martina Vesnaver verso la regione

Gianluca Forcolin recluta Martina Vesnaver per le regionali. Durante il congresso di Forza Italia a Spinea, Gianluca Forcolin ha espresso il desiderio di vedere Martina Vesnaver impegnata nelle prossime elezioni regionali in Veneto. “Potrebbe portare - le sue parole - in consiglio regionale una

voce importante per Spinea nel caso fosse eletta, e se invece non sarà eletta come continuazione del suo impegno per la città metropolitana. Oggi è un momento fondamentale per il futuro del partito a livello locale. Un incontro ricco di spunti, proposte e una forte partecipazione che dimostra l’impegno di Forza Italia nel territorio. Questo è un segno di fiducia e di coesione che rappresenta una nuova fase per il nostro movimento a Spinea”. “Ringrazio e, come sempre, mi metto nei guai - la risposta della ex sindaca - Nel senso che accetto le sfide e mi metto a disposizione per il territorio”, per poi precisare che necessita di un periodo di riflessione per la risposta definitiva, per la quale dovrà coordinarsi per il progetto con i suoi più stretti collaboratori in città. Il congresso ha inoltre sancito la conferma di Edmondo Piazzi, che è stato eletto all’unanimità Segretario Comunale di Forza Italia per acclamazione. “Guardiamo al futuro - le sue dichiarazioni - con fiducia, determinazione e voglia di fare sempre meglio, con la forza e l’unità che ci contraddistinguono. La nostra visione per il futuro di Spinea si concentra su alcuni punti chiave: sicurezza, politiche ambientali, giovani e famiglia. (m.t.)

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Il nuovo direttivo di Forza Italia a Spinea

Santa Maria di Sala

Elezioni. Il panorama politico si fa sempre più complesso con candidati ancora da definire

Grandi manovre delle coalizioni in vista del voto

Apoche settimane dalla presentazione delle liste per le elezioni comunali di Santa Maria di Sala, previste per il 25 maggio, il panorama politico locale appare ancora indecifrabile. Dopo che la sindaca Natascia Rocchi è stata sfiduciata, il Comune del miranese è temporaneamente gestito dal commissario prefettizio Paola De Palma, la cui amministrazione durerà fino all’elezione del nuovo sindaco. All’interno del centrodestra, alcuni partiti sembrano aver trovato un accordo sul nome di Alessandro Arpi, vicesindaco della passata amministrazione, come candidato sindaco. Arpi sembra infatti piacere a Fratelli d’Italia, Coraggio Italia e alla lista Indipendenza per il Veneto.

Tuttavia, questo nome non sembra incontrare il favore di tutti i membri della coalizione. La civica che appoggiava l’ex sindaca Rocchi, infatti, sta cercando di trovare la quadra, un sentimento condiviso anche dalla Lega e da Forza Italia. “Posso dire per certo è che come Forza Italia, non concordiamo su Arpi - spiega Gianpietro Spolladore, già assessore all’istruzione nella Giunta uscente -. Nessuna preclusione all’unità del centrodestra, anzi! Tuttavia non possiamo dimenticare che fu vicesindaco dí Fragomeni per 10 anni e a suo dire non si è accorto di cosa faceva”. Natascia Rocchi ha chiarito la sua posizione già qualche tempo fa, affermando che non intende ricandidarsi alle elezioni, che si svolgeranno con il sistema del doppio turno, data la popolazione di Santa Maria di Sala superiore ai 15mila abitanti.

la possibilità di integrare Natascia Rocchi nella coalizione, anche se non come candidata sindaco. Ha aggiunto, inoltre, che l’entrata in scena di Francesca Scatto potrebbe aprire nuovi scenari di trattativa all’interno del centrodestra.

La situazione nel centrosinistra è ancora più nebulosa, poiché non è stato ancora individuato un candidato sindaco anche se si presume si voglia puntare ad un’alleanza con i 5 stelle. Con i tempi così stretti, l’attuale scenario politico somiglia più a un cantiere aperto, in cui il fermento è alimentato dalle dinamiche interne ai partiti e dalla necessità di giungere a un accordo condiviso. Il 25 maggio si avvicina, e la man-

canza di figure chiave e di accordi saldi rischia di trasformare l’intera campagna elettorale in un’arena di incertezza e possibili sorprese.

In una tornata elettorale così complessa, ai cittadini di Santa Maria di Sala non resta che attendere, osservando come i modelli politici che si stanno costruendo in queste settimane prendano forma. Con così tante variabili ancora in gioco, le elezioni comunali potrebbero mutare rapidamente in un banco di prova non solo per i candidati, ma anche per la capacità dei partiti di dialogare e adattarsi alle nuove esigenze politiche della comunità locale.

Riccardo Musacco

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Luciana Borsetto, un’eredità immensa

Nei giorni scorsi, la città di Spalato ha ospitato una sentita commemorazione in onore della professoressa Luciana Borsetto, figura di spicco nel panorama della letteratura italiana e nei rapporti culturali internazionali, scomparsa poco più di un anno fa. Originaria di Santa Maria di Sala e trasferitasi poi a Padova, la professoressa Borsetto è stata un faro di conoscenza e integrazione tra culture, lasciando un’eredità di

Nel dibattito interno alla Lega, era emerso anche il nome della consigliera regionale Francesca Scatto come possibile candidata. Tuttavia, Scatto ha dichiarato alla stampa locale di non avere attualmente intenzione di candidarsi, precisando che le decisioni sulle alleanze saranno prese dal segretario provinciale del Carroccio, Sergio Vallotto. Il tempo stringe e, tra le fila della Lega, le divisioni sulla candidatura di Arpi sono tutt’altro che risolte. Anzi, la sezione locale del partito sembra maggiormente orientata a cercare un’alternativa. Gianluca Forcolin, segretario provinciale di Forza Italia, ha menzionato

inestimabile valore accademico e umano, grazie al suo straordinario lavoro che ha unito l’Italia alla Croazia.La sua opera di traduzione è stata un ponte linguistico e culturale tra le due nazioni, e il suo lavoro su “Giuditta” di Marko Maruli ne è la testimonianza più brillante. Pubblicato originariamente nel 1521, il poema è considerato il primo scritto in lingua croata, motivo per cui Maruli è celebrato come il padre della letteratura croata. Con la sua traduzione, premiata nel 2002 come la migliore versione di un testo croato in un’altra lingua, Borsetto ha portato l’opera e il suo autore a essere apprezzati in contesti letterari ben più ampi e internazionali. Alla cerimonia, il professore di Letteratura Croata Bratislav Lu in ha elogiato l’acume e la sensibilità della Borsetto nel restituire la ricchezza della narrativa rinascimentale croata e ha sottolineato come il suo lavoro abbia contribuito a far emergere aspetti fino ad allora oscuri del testo di Maruli . È grazie alla sua traduzione che “Giuditta” ha potuto risplendere nella sua complessità, conquistando il suo spazio nel più ampio contesto europeo. L’influenza della Borsetto non si limita all’accademia: ha infatti cementato legami tra l’Adriatico settentrionale e la Croazia, in particolare tra le comunità di Santa Maria di Sala e Lesina. (r.m.)

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Alessandro Arpi

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La novità. I sindacati e l’assessore regionale Mantovan elogiano i progressi nel cercare investitori

Questione Speedline, positivi gli incontri dei commissari al Ministero

N

elle scorse settimane, i riflettori si sono nuovamente accesi sulla Speedline di Santa Maria di Sala, simbolo di eccellenza nel settore dei cerchioni in lega di alta gamma. Da tre anni, l’azienda affronta una sfida ardua: risollevarsi dopo il disimpegno della multinazionale svizzera Ronal. Un capitolo significativo di questa vicenda si è scritto recentemente con l’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), che ha visto il confronto tra le organizzazioni sindacali, la rappresentanza sindacale unitaria (Rsu), e i tre commissari straordinari - Maurizio Castro, Giovanni Patti e Alfonso Celotto.

Al tavolo delle trattative, si sono seduti anche i tecnici dell’unità di crisi della Regione Veneto e l’assessore al lavoro, Valeria Mantovan, a testimoniare l’attenzione delle istituzioni su

una questione che non coinvolge solo l’economia locale, ma fa da termometro alla salute dell’industria nazionale. I commissari hanno presentato il piano industriale per il triennio 2025-2027, una strategia che mette in primo piano non solo la dimensione industriale, ma anche la sostenibilità economica e legale, alla luce delle controversie con l’ex proprietà. La proposta punta a rafforzare i rapporti con i clienti storici, mentre cerca nuove opportunità commerciali su mercati inesplorati, una mossa cruciale per garantire la ripresa e la crescita.

Il piano verrà valutato nelle prossime settimane dal Mimit, segnando l’inizio di un cammino che dovrebbe culminare nella ricerca di un nuovo investitore, capace di valorizzare appieno il potenziale della Speedline. Questa azione strategica è cruciale

per ristabilire un equilibrio che possa dare stabilità ai lavoratori e alle famiglie coinvolte. Le organizzazioni sindacali hanno accolto positivamente l’impegno dei commissari, sottolineando l’importanza di un lavoro sinergico per affrontare le sfide future. Un loro rappresentante ha espresso la necessità di prosegui-

re il confronto a livello locale per discutere più dettagliatamente i punti di interesse comune del piano. Nel frattempo, i lavoratori verranno informati delle novità durante l’assemblea del prossimo lunedì 24. L’assessore Mantovan, parlando a margine del meeting, ha elogiato i progressi fatti: “Il

Gli Arcieri di Stigliano si godono la loro campionessa, Caterina Gallo

Continua a sorprendere Caterina Gallo, la giovane arciera veneziana in forza all’Unione Sportiva San Marco di Stigliano di Santa Maria di Sala, appena maggiorenne e già protagonista indiscussa del panorama sportivo italiano nel tiro con l’arco. Fresca di convocazione ufficiale da parte della Federazione Italiana Tiro con l’Arco, Caterina ha recentemente partecipato ai Campionati Europei indoor a Samsun, in Turchia, dimostrando ancora una volta il suo straor-

dinario talento. Gallo ha gareggiato nella categoria Compound Juniores femminile, una disciplina in cui precisione e potenza sono garantite dall’uso di un arco meccanico. I suoi risultati sono stati entusiasmanti: medaglia d’argento nella competizione a squadre femminili under 21 e un rispettabile quinto posto nella gara individuale. Durante gli scontri individuali, Caterina ha dato il meglio di sé, arrendendosi solo ai quarti contro l’atleta turca che avrebbe poi conquista-

Programma per l’amministrazione straordinaria di Speedline esprime grandi qualità sotto tutti gli aspetti: industriali, legali ed economico-finanziari. L’azienda, che nei mesi scorsi sembrava ormai all’osso, sta ritrovando vitalità, riorganizzandosi e recuperando efficienza. Sta, inoltre, conquistando l’interesse di clienti vecchi e nuovi con prospettive innovative”. Il cammino è ancora lungo e richiede un impegno collettivo, ma l’obiettivo è chiaro: restituire a Speedline quel ruolo di protagonista grazie a cui si è distinta nel panorama industriale italiano e internazionale. La storia si aggiorna ogni giorno, e insieme a essa la speranza che il futuro possa riservare un nuovo capitolo di successo a questa resiliente realtà produttiva del territorio salese.

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to l’oro. Ma la lunga serie di successi non si ferma qui. Caterina è stata recentemente invitata a Roma per ricevere un prestigioso riconoscimento dalla Federazione in virtù degli straordinari risultati raggiunti l’anno scorso.

A settembre, la giovane campionessa ha conquistato il suo secondo titolo nazionale consecutivo a Camaiore, mentre a luglio ha portato a casa tre medaglie di bronzo ai Campionati Europei Giovanili di Ploiesti, Romania. Inoltre, ha ottenuto l’argento in-

dividuale under 18 nella Coppa Europea Giovanile, sommando i risultati dalla tappa di Sofia ad aprile. Caterina Gallo è sostenuta da una solida squadra, composta dalla mamma Chiara, istruttrice, il Direttore Tecnico Flavio Valesella e i coach federali Stefano Mazzi, Andrea Falcinelli e Francesco Gogioso. Con un tale supporto e una determinazione incrollabile, il futuro di Caterina nel mondo del tiro con l’arco sembra essere luminoso e promettente. (r.m.)

Santa Maria di Sala
Riccardo Musacco

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SCORZÉ - Viale Kennedy 12 tel. 041.2905870

SPINEA - Via Buonarroti 8 tel. 041.5410913

VENEZIA - Rio Terà dei Pensieri 328 - S. Croce tel. 041.2905850

Il conto alla rovescia

Se Zaia non sarà della partita, come appare molto probabile, gli scenari nella nostra regione muteranno in modo estremamente significativo perché il buon Luca in questi quindici anni, oltre ad essere alla guida di una delle più importanti regioni italiane, si è, nella sostanza e ancora di più nel percepito, immedesimato con il suo territorio e viceversa.

In buona sostanza il volto, il modo di pensare e quello di sentirsi parte del Veneto in questi anni è stato Luca Zaia come ha dimostrato la percentuale record con la quale

è stato rieletto nel 2020: un 77% che indica come al di là dell’orientamento politico e persino del giudizio amministrativi i Veneti, in modo trasversale, si sono riconosciuti nel Presidente.

Questo cambio epocale ovviamente si incrocia con l’incremento esponenziale del consenso politico di Fratelli d’Italia che, non a caso, chiede per uno dei suoi la presidenza del Veneto. E qui volano gli stracci: per la Lega il Veneto rappresenta la linea del Piave che non può essere valicata e ancora meno sfondata a forza. Le armi sono affilate e le prossime settimane ci diranno chi la spunterà. Sul versante opposto il centrosinistra dallo scorso luglio

ha definito il perimetro della propria coalizione, anche questo caso una bella novità visto che nelle tornate precedenti il campo non era poi così largo – questa volta va, per semplificare, da Italia Viva al Movimento 5Stelle – e soprattutto non era stato definito con così tanto anticipo. Basterà per essere maggiormente competitivi rispetto allo striminzito 15,7% incassato cinque anni fa da Arturo Lorenzoni? Difficile dirlo. Molto dipenderà dal candidato Presidente che saranno in grado di mettere in campo e che, ancora, non si vede all’orizzonte proprio come accade nel centrodestra anche se per ragioni diametralmente opposte.

Il caso. Zaia coglie subito la palla al balzo e sottolinea anche il risparmio economico

Elezioni a primavera 2026, arriva l’assist di Piantedosi: “Le Regioni hanno autonomia”

Elezioni regionali, si riaffaccia l’ipotesi di elezioni nella primavera 2026, anziché alla scadenza autunnale di quest’anno come ormai sembrava ormai assodato. A sparigliare le carte è stato nientemeno che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, da Venezia, con Zaia a fianco. “Le Regioni hanno

tiva regionale preveda una “finestra” per le elezioni in primavera. “Adesso è necessario verificare se questa norma regionale sia in linea con la legislazione nazionale”, ha aggiunto Piantedosi, specificando che, nel caso di divergenze, sarà la normativa nazionale a prevalere. In ogni caso, la possibilità di tenere

piena autonomia sulla data delle elezioni”, ha dichiarato il ministro confermando che la normativa regionale può stabilire il periodo del voto, anche se è necessario un allineamento con la legislazione nazionale. Ma na anche sottolineato che tutte le Regioni godono di piena autonomia nella determinazione della data delle proprie elezioni. E infatti lo stesso Zaia aveva recentemente messo in evidenza come la norma-

elezioni primaverili rimane un’opzione valida, purché vi sia un allineamento tra le disposizioni regionali e quelle nazionali.

Dal canto suo Zaia ha ribadito che sarebbe preferibile svolgere le prossime elezioni regionali nella primavera del 2026 anziché in autunno. Secondo il governatore veneto la scelta della primavera comporterebbe un notevole risparmio economico, considerato le elezioni

per gli altri enti locali, come il Comune di Venezia, sono già in calendario per maggio 2026.

“La primavera sarebbe la soluzione migliore, visto che consentirebbe di risparmiare molti milioni di euro”, ha sottolineato il presidente del Veneto, evidenziando la differenza tra la legge regionale del Veneto, che prevede una sola convo-

cazione elettorale primaverile, e la prassi consolidata che indica l’autunno come termine naturale per il voto, coincidente con la scadenza quinquennale.

Zaia ha aggiunto che l’amministrazione sta attualmente compiendo le verifiche giuridiche necessarie per chiarire quale sia la normativa prevalente e determinare la data

definitiva delle elezioni. “Fino a tre mesi prima, possiamo ancora decidere. Se la convocazione sarà autunnale, il termine ultimo per il voto è tra il 25 e il 23 novembre”, ha concluso il presidente. Considerazioni che ora potrebbero fare breccia e rafforzare il “partito” che vuole andare al voto non prima del 2026.

Il caso. Il Pd insorge, Camani: “Basta giocare con la democrazia”
Sulla data del voto è già battaglia politica, Martella attacca: “Il Veneto non è vostro”

“Le elezioni regionali si tengono ogni cinque anni. Punto. Non lo dice il PD, lo dice la legge”, afferma il senatore Andrea Martella. Il segretario regionale del Partito Democratico critica duramente Piantedosi e Zaia, accusandoli di voler piegare le regole per posticipare il voto. “È clamoroso che si voglia riaprire una discussione che dovrebbe essere chiusa da tempo. E subito Zaia coglie la palla al balzo per rilanciare l’idea di uno slittamento delle elezioni al prossimo anno, con il solito ‘approfondimento giuridico’ utile solo a guadagnare altri mesi di potere”.

Il riferimento è alla proposta, già avanzata in passato, di posticipare il voto oltre la scadenza naturale della legislatura, sulla base di un’interpretazione normativa controversa. Una strategia che per il Partito Democratico avrebbe il solo scopo di

prolungare artificialmente il mandato della giunta uscente.

Martella respinge con forza anche il richiamo alla consuetudine del voto in primavera. “Nel 2020 si votò in autunno solo per l’emergenza Covid, un fatto eccezionale. Oggi non c’è alcuna emergenza, né sanitaria né giuridica, che giustifichi uno slittamento. Solo l’ostinazione di una classe dirigente che, dopo trent’anni di governo ininterrotto, non vuole lasciare il potere. Ma prorogare artificialmente una legislatura di sette-otto mesi, senza alcuna base normativa, è uno schiaffo alla democrazia”.

Il senatore dem sottolinea come la vera priorità dovrebbe essere un cambio di guida per affrontare i problemi concreti della Regione. “Zaia pensa solo a restare in carica qualche mese in più, mentre il Veneto affronta emergenze gravi: la crisi della

sanità pubblica, il caro vita, la fuga dei giovani, i dazi che minacciano le imprese, l’emergenza abitativa. Serve un nuovo governo regionale, con una visione nuova, energie nuove e una classe dirigente all’altezza delle sfide del presente. Il Veneto non è una proprietà privata”.

Per Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, “sarebbe illegittimo se Zaia, sulla base di una presunta autonomia decisionale, e senza alcuna buona ragione, non dovesse sciogliere il Consiglio regionale nei tempi previsti dalla legge. Basta giocare con la democrazia”.

“Qui si gioca con i diritti dei cittadini”, aggiunge il consigliere regionale Arturo Lorenzoni: “Il centrodestra spinge per un rinvio delle consultazioni per provare a sistemare i conflitti interni, sempre più evidenti”.

Il governatore Luca Zaia e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

Il Veneto supera i 73 milioni di presenze

“Il 2024 segna un altro anno di crescita, consolidando il primato della nostra regione nel panorama turistico italiano con un incremento del 3,3 per cento negli arrivi e del 2,2 per cento nelle presenze, che superano i 73 milioni. Di fatto, siamo la destinazione di riferimento per i viaggiatori internazionali, con un aumento significativo della quota straniera. Ma siamo anche una regione che cresce e innova per offrire un’esperienza capace di soddisfare sia il mercato consolidato sia la domanda di viaggiatori più sensibili al mondo legato alla sostenibilità”.

Così l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ha presentato i numeri della statistica regionale, legati al comparto turistico dello scorso anno, che certificano la piena ripresa e il superamento dell’attrattività pre-pandemica, con numeri superiori a quelli del 2019 in tutte le principali tipologie di destinazione.

Le diverse aree turistiche del Veneto registrano un aumento di arrivi, con numeri in

Venturini: “Un tavolo regionale per la sicurezza degli operatori sanitari”

“È una buona notizia l’organizzazione del Tavolo regionale permanente per la prevenzione e la protezione dagli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, un passo fondamentale per garantire maggiore sicurezza ai professionisti della sanità.” – così Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, annuncia la decisione della Regione Veneto di istituire questo organismo, che sarà composto da rappresentanti delle aziende sanitarie, delle associazioni di categoria e delle istituzioni regionali, con il compito di monitorare il fenomeno delle aggressioni e proporre soluzioni concrete. Tra le sue funzioni principali vi è anche la redazione del Piano regionale per la prevenzione degli atti di violenza.

Il Piano definirà interventi concreti per ridurre i rischi nelle strutture sanitarie, mi-

gliorare la gestione degli episodi di violenza, rafforzare la formazione del personale e promuovere una cultura di prevenzione e accoglienza nei contesti ospedalieri.

Venturini ha inoltre evidenziato l’importanza di intervenire sulle criticità nei Pronto Soccorso, proponendo l’introduzione di procedure specifiche per la gestione di pazienti in stato di alterazione, spesso coinvolti in episodi di violenza. “Serve un sistema strutturato di valutazione delle condizioni psichiche dei pazienti, al pari della classificazione delle emergenze cliniche, per proteggere sia gli operatori che i cittadini” – sottolinea Venturini.

Con questa iniziativa, la Regione Veneto conferma il proprio impegno nella tutela degli operatori sanitari, mettendo in atto misure concrete per affrontare un problema sempre più urgente.

crescita per mare, città d’arte, lago e montagna. L’interesse internazionale è in continua espansione, con un incremento del 5,9 per cento negli arrivi di turisti stranieri e del 4 per cento nelle loro presenze. Al contrario, il turismo italiano segna un lieve calo (-1,5 per cento negli arrivi, -1,8 per cento nelle presenze).

Le località termali registrano un lieve rallentamento, con una diminuzione degli arrivi complessivi dello 0,1 per cento, dovuta a una flessione della domanda italiana (-1,1 per cento), non completamente compensata dall’aumento della clientela straniera (+2,9 per cento).

Tra i mercati esteri, la Germania si conferma il principale bacino turistico per il Veneto, con un incremento del 2,3 per cento negli arrivi e del 2 per cento nelle presenze, raggiungendo numeri mai così elevati. In ripresa anche il turismo cinese, che sebbene sia ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici, continua a registrare segnali positivi

“L’impegno della Regione continua a esse-

re orientato alla valorizzazione del territorio e alla promozione di un turismo sostenibile e di qualità, grazie anche al grande lavoro degli operatori del settore – prosegue Caner -. Le strutture alberghiere si confermano stabili, mentre il settore extralberghiero registra un incremento del 3,8 per cento delle presenze grazie anche all’importante lavoro di coordinamento che ci ha permesso di tracciare e regolarizzare le strutture già presenti”.

“Quello che emerge è un Veneto che non è solo mare e città d’arte, ma una regione capace di offrire esperienze autentiche in ogni stagione. La crescita delle Colline del Prosecco e dei Colli Euganei dimostra che i turisti cercano sempre più un contatto diretto con la natura, la cultura e le eccellenze enogastronomiche locali – conclude l’assessore -. Questi risultati sono il frutto di una strategia regionale che mette al centro la valorizzazione del territorio e la promozione di un turismo sostenibile e di qualità, capace di generare valore per cittadini e imprese”. (r.r.)

Eventi sportivi, contributi per associazioni e società

Ammontano a 300 mila euro i contributi per l’organizzazione e realizzazione di eventi sportivi previsti dal piano annuale per lo sport 2025 messo a punto dalla regione per sostenere la pratica sportiva in Veneto. Il bando è aperto alle associazioni e società sportive venete regolarmente iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche del Dipartimento nazionale per lo sport. Ogni società o associazione sportiva può presentare una sola domanda per un unico evento da realizzare nel 2025, il contributo coprirà fino al 70 per cento delle spese ritenute ammissibili.

“Siamo in linea con la precedente programmazione regionale in ambito sportivo, - spiega l’assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari - un lavoro che sta dando i suoi frutti in termini di sostegno

al movimento sportivo e di attrattività per i grandi eventi dello sport, primo tra tutti l’appuntamento con i Giochi di Milano-Cortina 2026. La convinzione è che lo sport sia uno strumento privilegiato per trasmettere uno stile di vita sano oltre a validi principi educativi capaci di formare i buoni cittadini del domani. Quest’anno lo stanziamento complessivo regionale per il mondo sportivo è di 17,5 milioni di euro, di cui 930 mila per la pratica sportiva e la parte rimanente verrà spesa per l’impiantistica sportiva”.

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Massimo, anni 43 montatore di Tecno Crane da 34 anni.

L’evento.

Confindustria Veneto Est ha proposto 59 incontri, patto con i sindaci

Sostenibilità, il Veneto fa ancora scuola: le imprese green crescono più del doppio

I

n un’epoca di cambiamenti climatici e incertezze economiche, la sostenibilità non è più un optional, ma una necessità. E il Veneto, con le sue 470 società benefit, si conferma un modello virtuoso. I dati presentati da Confindustria Veneto Est alla settimana della sostenibilità sono inequivocabili: nel triennio 2021-2023, queste aziende hanno registrato un aumento medio del fatturato del 26%, contro il 15,4% delle imprese tradizionali.

Il Move Hotel di Mogliano Veneto ha ospitato 59 incontri dedicati alle sfide e alle opportunità della transizione sostenibile per imprese, territori e comunità. L’evento ha messo al centro tematiche cruciali come ambiente, governance, sociale ed energia, con l’obiettivo di tracciare strategie concrete per un futuro più sostenibile. Giunto alla sua quarta edizione, è stato un’importante occasione di riflessione e confronto sulle sfide globali legate a clima, tecnologia ed energia,

coinvolgendo istituzioni, aziende e cittadini in un ampio dibattito sui temi ambientali e sociali.

“La sostenibilità è una leva di crescita”, ha ricordato Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est. “Un’opportunità per innovare, essere più efficienti e resilienti”. Parole che trovano conferma nei numeri: le Società Benefit non solo crescono di più, ma sono anche più produttive, redistribuiscono più valore ai dipendenti e sono più propense all’innovazione e all’internazionalizzazione.

Tuttavia, il percorso verso una transizione sostenibile è ancora in salita, soprattutto per le piccole e medie imprese, spina dorsale dell’economia locale. Il nostro è un approccio pragmatico alla sostenibilità quale opportunità di innovazione, efficienza e resilienza. Una forza trasformativa che se anche nel breve può comportare costi o investimenti aggiuntivi per le imprese, ha la capacità di ridisegnare modelli di business e set-

tori produttivi per creare il valore di domani. Va approcciata senza ideologismi ma con uno sguardo saggio di lungo termine. La sfida è coniugare competitività e sostenibilità, nei modi e tempi giusti, con semplificazione normativa, adeguati stimoli agli investimenti, alleanze di filiera”.

“Servono semplificazioni normative, incentivi fiscali e maggiori facilitazioni al credito”, ha sottolineato Carlo Cici, Partner, Head of Sustainability The European House - Ambrosetti. “Dobbiamo trovare un equilibrio tra regolamentazioni e incentivi, per evitare che il costo della transizione ricada sui soggetti più vulnerabili. Solo in Europa rischiano di passare dagli attuali 50 miliardi a più di un trilione l’anno a fine secolo. Siamo oltre il km 22 della maratona per la transizione e abbiamo già ottenuto risultati significativi, ma ora ci attendono nuove sfide e il contesto odierno sempre più richiede alle aziende lucidità, visione e chiarezza

di idee per stabilire non tanto la direzione da prendere, quanto la velocità e l’approccio da dare alla transizione”.

La transizione verso un’economia sostenibile è irreversibile”, ha ribadito Lara Ponti, Vice Presidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG. “Dobbiamo costruire un futuro solido, equo e duraturo per le generazioni future”.

E’ stato è stato tracciato anche il percorso per la realizzazione della “Città Sostenibile”, con la firma del Patto per la qualità dell’aria e il miglioramento de-

gli ecosistemi urbani. I sindaci di Milano, Giuseppe Sala, Torino, Stefano Lo Russo e Treviso, Mario Conte, hanno discusso delle azioni comuni e delle sfide urgenti per migliorare l’ambiente urbano e contrastare l’inquinamento, in linea con l’appello del Patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri.

I quattro Comuni capoluogo, Padova, Treviso, Venezia e Rovigo, hanno presentato le loro iniziative di sostenibilità, con interventi di esponenti istituzionali locali, come gli assessori all’ambiente dei vari Comuni.

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Il Garden perfetto: idee e consigli per giardini, terrazze e poggioli

Progettare giardini, terrazze e poggioli

Per un giardino ben organizzato, è fondamentale suddividere gli spazi in modo funzionale: un’area relax con sedute e tavolini, una zona verde con aiuole fiorite o arbusti ornamentali, e magari uno spazio dedicato all’orto domestico. Un’idea vincente è quella di creare percorsi in pietra o legno per dare movimento all’ambiente e facilitare la manutenzione. Se lo spazio lo consente, una fontana o un laghetto possono aggiungere un tocco di eleganza e favorire un’atmosfera rilassante. Per chi ha una terrazza, le possibilità sono molteplici. Le piante in vaso permettono di creare una piccola oasi verde, mentre l’uso di grigliati e pergole con rampicanti come glicine o vite americana garantisce privacy e ombreggiatura. Anche nei poggioli più piccoli si può dare spazio alla creatività: fioriere sospese, pareti verticali con piante aromatiche e vasi colorati possono trasformare anche il più modesto balcone in un angolo accogliente. Un aspetto importante è la scelta delle schermature per garantire un po’ di intimità. Teli ombreggianti, siepi artificiali o naturali e strutture in legno sono ottime soluzioni per proteggersi dagli sguardi esterni e creare un ambiente

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più raccolto. Inoltre, l’uso di materiali naturali come il legno e il ferro battuto può rendere gli spazi ancora più armoniosi e in sintonia con l’ambiente circostante. Un buon progetto prevede anche l’inserimento di elementi che favoriscano la biodiversità, come casette per uccelli, mangiatoie per insetti utili e piante mellifere che attirano api e farfalle.

L’organizzazione dello spazio deve anche considerare l’uso pratico degli ambienti: inserire una zona barbecue, un angolo dedicato allo smart working all’aperto o una piccola area per lo yoga può rendere il giardino o la terrazza ancora più funzionali. L’inserimento di mobili pieghevoli, panche contenitore e tavoli allungabili permette di adattare lo spazio in base alle esigenze, trasformandolo all’occorrenza per ospitare cene con amici o momenti di relax in solitudine.

UCome creare un piccolo orto in terrazza

n orto in terrazza è un’ottima soluzione per coltivare erbe aromatiche, ortaggi e piccoli frutti anche senza un giardino. Per iniziare, è importante scegliere contenitori adeguati: cassette in legno, vasi in terracotta o orti verticali modulari permettono di ottimizzare lo spazio. Il drenaggio è essenziale, quindi i vasi devono avere fori sul fondo e uno strato di argilla espansa per evitare ristagni d’acqua.

Le piante più adatte sono basilico, rosmarino, timo, insalate, pomodori ciliegino e fragole, tutte varietà che si sviluppano bene in contenitori. È fondamentale garantire almeno 4-6 ore di luce solare al giorno e proteggere le piante dai venti forti con barriere o grigliati. L’irrigazione deve essere costante, ma senza eccessi: un impianto a goccia può essere una soluzione pratica per mantenere il giusto grado di umidità.

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Concimare regolarmente con fertilizzanti naturali come compost o humus di lombrico aiuta a migliorare la qualità del terreno. Per rendere l’orto ancora più produttivo, si possono combinare piante con esigenze simili e sfruttare la rotazione delle colture per mantenere il terreno fertile. Infine, l’inserimento di piante fiorite come calendule o nasturzi aiuta a tenere lontani gli insetti nocivi in modo naturale.

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La progettazione. Le tendenze sono all’insegna del comfort per uno spazio dedicato al riposo e al benessere

Arredamento per esterni 2025: comodità e raffinatezza

La progettazione dell’arredamento per spazi esterni deve combinare praticità e resistenza e per il 2025 le tendenze per gli spazi esterni sono all’insegna del comfort, che diventa la nuova frontiera del lusso e che porta a trasformare terrazze, giardini e balconi in estensioni della propria casa, dedicati al riposo e al benessere, soprattutto se sostenibile, offrendo una pausa rigenerante dalla vita frenetica. Grande attenzione viene data alla progettazione di oasi verdi per migliorare la qualità dell’aria e rigenerarsi, prediligendo un arredamento ecologico. Lo spazio sui balconi viene arricchito da vasi rigogliosi di essenze aromatiche e, per chi dispone di ampie terrazze, sono privilegiati giardini verticali o fioriere spaziose contenenti piante da frutto. Nel 2025 dunque l’arredamento, estensione dell’ambiente interno, si trasforma. La plastica viene sostituita da materiali moderni e naturali come legno, bambù, laminato, acciaio e semplice PVC, materiali duraturi e resistenti. Materiali come teak, rattan

sintetico e alluminio sono ideali per assicurare durata e leggerezza. Gli arredi per giardini solitamente sono più robusti e capienti, mentre per terrazze e balconi si preferiscono soluzioni modulari e salvaspazio. Panche con spazio contenitivo, tavolini pieghevoli e sedute multifunzionali consentono di ottimizzare ogni centimetro senza compromessi sullo stile.

Sostenibilità resta la parola d’ordine per la progettazione, alternando uno stile funzionale e minimalista con il colorato e bohémien, ispirato da palettes e textures monocromatiche con colori naturali. Verde scuro, arancione, sabbia, blu cobalto e terracotta sono colori chiave. I colori svolgono un ruolo cruciale nell’arredamento esterno: tonalità neutre quali beige e grigio conferiscono eleganza, mentre tinte vivaci come verde salvia e terracotta aggiungono carattere.

I materiali prediletti sono morbidi: velluto, canapa, cotone e bouclé esaltano il senso di comfort. Elementi decorativi come tappeti per outdoor, tende leggere e specchi contribuiscono a dare profondità agli spazi, rendendoli accoglienti e sofisticati.

Anche nell’outdoor tecnologia e funzionalità restano al centro, per massimizzare il benessere: illuminazione naturale, calda e soffusa, pannelli solari, verande high-tech, cucine outdoor e barbecue a emissioni zero, insieme a pavimentazioni ecologiche. L’illuminazione infatti riveste un’importanza fondamentale: l’uso di faretti a LED, lanterne solari e ghirlande luminose può trasformare un ambiente esterno in un luogo suggestivo anche nelle ore serali.

L’esterno diventa una continuazione dello spazio interno, un secondo salotto dove godere di aria fresca e della brezza generata dalle piante, dal pavimento al tetto. L’arredo, tanto in casa quanto fuori, segue linee guida sostenibili, eco-compatibili e innovative, ma al contempo lussuose, di alta qualità e rapide da assemblare. Gli stili per terrazze e balconi oscillano tra il minimalismo e un ritorno allo stile bohémien, gloriosamente tornato in auge con colori, textures e stili che evocano terre lontane e atmosfere orientali. Amache, sedute sospese e divisori murali dominano, creando ambienti di comfort e relax. Con le scelte giuste, ogni spazio esterno può trasformarsi in un rifugio personale di comfort e bellezza.

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In mezzo al verde. Esistono soluzioni intelligenti per sfruttare al meglio lo spazio

“Rendi unico il tuo spazio esterno: giardini, terrazze e balconi per un angolo di relax e benessere”

Risveglia il tuo spazio all’aperto con piante e fiori che migliorano l’estetica e la qualità dell’aria. Giardini, terrazzi o balconi possono diventare angoli di relax con soluzioni sostenibili, piante idonee e arredi comodi

Passato il grigiore invernale, è tempo di ridare vita ai nostri spazi all’aperto. Che si tratti di un ampio giardino, di una terrazza o di un piccolo poggiolo, ogni angolo verde può diventare un rifugio rilassante e accogliente. La presenza di piante e fiori non solo migliora l’estetica, ma ha effetti benefici sul nostro umore e sulla qualità dell’aria. Studi dimostrano che il contatto con la natura riduce lo stress e favorisce il benessere psicofisico.

Un giardino ben curato può trasformarsi in un vero e proprio angolo di paradiso, dove rilassarsi dopo una giornata di lavoro o trascorrere del tempo con la famiglia. Per chi dispone solo di una terrazza o di un poggiolo, esistono soluzioni intelligenti per sfruttare lo spazio al meglio, creando piccoli angoli verdi che regalano relax e armonia. La scelta delle piante deve tenere conto dell’esposizione solare e delle

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riducendo lo stress e favorendo il benessere psicologico. Prendersi cura delle piante e dedicarsi alla coltivazione di fiori e ortaggi è anche un’attività educativa per i più piccoli, che imparano il rispetto per la natura e il valore del cibo coltivato in casa.

Chi desidera sfruttare al meglio il proprio spazio verde può anche considerare la coltivazione idroponica o in vaso rialzato, tecniche moderne che permettono di gestire la crescita delle piante in modo efficiente e con meno spreco di acqua. La scelta di vasi e contenitori in materiali sostenibili, come la terracotta o il legno riciclato, può dare un tocco estetico più naturale e armonioso. Aggiungere elementi come pareti verticali e supporti modulari permette di sfruttare anche gli spazi più ristretti, trasformando un piccolo balcone in un’oasi di verde e colore.

condizioni climatiche: piante che necessitano di molta luce vanno collocate in punti soleggiati, mentre per angoli più ombreggiati si può optare per felci o edera.

Oltre all’estetica, il verde porta benefici concreti. Le piante migliorano la qualità dell’aria assorbendo anidride carbonica e rilasciando ossigeno, contribuendo a creare un microclima più salubre. Inoltre, il giardinaggio è un’attività fisica che aiuta a mantenersi in forma,

Le piante ideali per ogni spazio

L’illuminazione è un aspetto spesso sottovalutato ma essenziale per valorizzare gli spazi esterni. L’uso di luci solari da giardino, lanterne e candele crea un’atmosfera intima e rilassante, perfetta per serate all’aperto. Anche la scelta di complementi d’arredo gioca un ruolo importante: tappeti outdoor, tende leggere e cuscini impermeabili contribuiscono a creare un ambiente accogliente e confortevole, dove trascorrere momenti piacevoli in ogni stagione.

Per un giardino rigoglioso, le scelte più comuni includono rose, lavanda e ortensie, che garantiscono fioriture scenografiche. Sui terrazzi, piante come il ficus, l’oleandro e le erbe aromatiche come rosmarino e salvia sono perfette per la loro resistenza. Per i poggioli, le soluzioni migliori sono gerani, petunie e piante pendenti come il pothos. Chi ha poco tempo per la cura delle piante può optare per varietà a bassa manutenzione come la sansevieria o il bambù.

L’aggiunta di piante tropicali, come il banano o il filodendro, permette di dare un aspetto esotico agli spazi esterni, mentre alberi da frutto in vaso, come il limone o il mandarino, offrono una doppia funzione decorativa e produttiva. Per chi vive in zone dal clima rigido, le conifere nane e gli arbusti sempreverdi assicurano un giardino verde anche in inverno.

Il banano

Ama il sole e necessita di almeno sei ore di luce diretta al giorno. Il terreno deve essere ben drenato e ricco di sostanze nutritive. Va annaffiato regolarmente, mantenendo il suolo umido ma senza ristagni. In inverno, se coltivato in vaso, meglio proteggerlo dal freddo.

Il filodendro

Perfetto per spazi ombreggiati, cresce bene in vaso con terriccio leggero e drenante. Ha bisogno di annaffiature moderate e tollera bene gli ambienti interni. Può essere coltivato come pianta rampicante o ricadente.

Il filodendro

La lavanda è una delle piante più apprezzate per il suo profumo e la sua resistenza. Ideale per bordure e aiuole, necessita di molta luce e terreno ben drenato. Inoltre, tiene lontani gli insetti e dona un tocco rustico e provenzale al giardino.

Il ficus

Il ficus è perfetto per terrazze e spazi semi-ombreggiati. Facile da coltivare, richiede poche cure e resiste bene alle temperature miti. È una scelta eccellente per chi cerca una pianta ornamentale sempreverde.

Il pothos

Il pothos è una pianta ricadente ideale per poggioli e piccoli balconi. Si adatta bene agli interni e agli esterni protetti, cresce velocemente e necessita di poche attenzioni, rendendola una soluzione perfetta per decorare gli spazi verticali.

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risultato in termini di allungamento stagionale, come testimoniato dai dati sulle presenze turistiche in crescita nei mesi primaverili e nella coda autunnale.

L’allungamento stagionale offre una maggiore opportunità lavorativa per la comunità che prenotazione. Sono già stati ssati anche numerosi laboratori con molte classi delle scuole del litorale. Dal 23 maggio entrerà in vigore l’orario estivo, con apertura tutti i giorni tranne il lunedì, con orario dalle 10.30 alle 18. Dal museo è possibile partire in bicicletta per percorrere la

CAVALLINO-TREPORTI, UN LUOGO DA SCOPRIRE E DA VIVERE

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