laPiazza di Venezia__luglio25

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Mobilitati per salvare delle vite, 20 agenti diventano istruttori Blsd grazie al corso Ulss 3

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di Venezia e Mestre

Economia, il sottosegretario

Massimo Bitonci annuncia

semplificazioni e nuove risorse per il mondo delle imprese

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Numeri in crescita e grandi nomi per la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto “Cartellone di alto livello”

Il giallo dell’estate: con “La ghenga degli storti” Romero svela il cuore nero del Nordest

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Centrosinistra con Manildo.

Centrodestra a guida Lega o Fdi?

La marcia verso le prossime elezioni regionali è quantomeno incerta. Prima la querelle sul terzo/quarto mandato per il presidente Zaia, poi quella sullo spostamento a primavere 2026 delle elezioni, ora il braccio di ferro tra Lega e Fdi per garantirsi la guida del centrodestra. Ora che ormai la prospettiva di una ricandidatura a presidenze per Zaia è definitivamente tramontata e che anche la data delle elezioni è chiara - ovvero entro il 23 novembre 2025, con il 16 come giornata più probabile – è tempo di alleanze e candidature. Questa volta sembra che, almeno per quello che riguarda la strategia, i ruoli si siano invertiti. Il centrosinistra, solitamente in ritardo a causa dei numerosi litigi tra alleati, ha già scelto il proprio candidato mettendo insieme una coalizione molto più ampia di quella di cinque anni orsono. Mentre il centrodestra è in preda alla confusione determinata dalla contrapposizione interna. Andiamo con ordine.

Il centrosinistra ha eletto a proprio alfiere un nome fuori dal giro dei soliti noti: Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso dopo una storica vittoria contro Giancarlo Gentilini che sembrava essersi allontanato dalla politica attiva. Un nome a sorpresa, in un certo senso, uscito dal cilindro del Partito Democratico che ha trovato il consenso di tutta la coalizione e che potrebbe, addirittura, allargare il perimetro a Azione di Carlo Calenda.

In laguna e in terraferma fioccano le iniziative rivolte ai turisti e a chi non parte per le vacanze, piazza San Marco è il fulcro degli appuntamenti, una grande festa diffusa in tutta la città

POVEGLIA È DI TUTTI: VINTA LA BATTAGLIA DEL COMITATO

Affidata per sei anni parte di Poveglia all’associazione civica: obiettivo, un parco pubblico lagunare

Veneto2

LEGA CHIAMA A RACCOLTA L’ESERCITO DI FEDELISSIMI E GUARDA AL VOTO

A Treviso il segretario veneto Stefani convoca oltre 400 amministratori e detta la linea: “Saremo protagonisti” LA

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SChi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

ono passati più di 12 anni da quando si sentì parlare per la prima volta di Pfas e di inquinamento delle falde e dell’acqua potabile che arriva direttamente nelle nostre case. Ora la sentenza della Corte d’Assise di Vicenza, con la condanna di 11 ex dirigenti della Miteni per disastro ambientale, avvelenamento doloso delle acque destinate al consumo umano e altri gravi reati mette un punto fermo che dovrebbe anche essere un monito: chi inquina paga.

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Un anno di VEZ: la nuova biblioteca

Non solo numeri eccellenti, non solo dati positivi, ma un vero cambio di paradigma per Mestre e per i suoi giovani: la nuova Biblioteca civica VEZ nel giro di 12 mesi si è rivelata uno dei grandi cuori pulsanti della città. A un anno esatto dall’inaugurazione dell’ampliamento di Villa Erizzo, la sua trasformazione in un vero e proprio polo culturale bibliotecario nel cuore della città si conferma un successo per risultati raggiunti e per la sua capacità di rivelarsi spazio vibrante di dialogo e di idee. Un investimento strategico dell’Amministrazione comunale da 2,6 milioni di euro, che ha completato un percorso iniziato nel 2018 e già arricchito con 1,5 milioni di euro per la creazione della VEZ Junior e il restauro della cappella e del muro di cinta. Oggi la biblioteca è un luogo aperto, vivo, frequentato ogni giorno da centinaia di cittadini di tutte le età, punto di riferimento culturale per il territorio. Negli ultimi dodici mesi, la VEZ ha registrato una crescita significativa in tutti i principali indicatori: gli utenti attivi sono aumentati del 26%, i prestiti del 20% e gli accessi sono più che raddoppiati rispetto ai dodici mesi precedenti. Dalla sua riapertura, la biblioteca ha raddoppiato l’offerta di eventi culturali ospitando un calendario ricco e variegato, curato nell’ambito della programmazione condivisa della Rete Biblioteche Venezia. L’ampliamento ha permesso di raddoppiare gli spazi, che oggi superano i 4.000 metri quadrati complessivi, a cui si aggiungono oltre mille metri quadrati di giardino interno. Gli ambienti si articolano in sale di lettura, ambienti polifunzionali, zone studio, una nuova caffetteria con dehors, un’area relax con sdraio e ombrelloni, una zona gaming con console e giochi da tavolo, due sale laboratorio e un’area musicale recentemente inaugurata. La nuova Sala della Musica, aperta ad aprile, consente agli iscritti di sperimentare liberamente tastiera, basso, chitarra elettrica e violino.

Chi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La sentenza di Vicenza rappresenta infatti un precedente importante, perché per la prima volta viene riconosciuta la responsabilità penale diretta di chi ha inquinato consapevolmente. Il verdetto risuona come un potente monito e potrebbe rappresentate un importante punto di svolta nella lotta per la tutela ambientale e la salute pubblica, riconoscendo precise responsabilità penali. Dopo cinque anni di processo e 1 34 udienze 11 ex dirigenti dell’azienda chimica Miteni di Trissino – tra cui manager dei colossi internazionali Mitsubishi e ICIG che hanno rilevato l’azienda– sono stati condannati a pene complessive per 141 anni di reclusione, venti in più di quanto richiesto dal pubblico ministero. Quattro gli imputati assolti. Riconosciuti anche risarcimenti milionari al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, Arpav, società idriche, Comuni e cittadini. Probabilmente vi saranno successivi pronunciamenti negli ulteriori gradi di giudizio, qualcosa potrà cambiare, ma c’è un punto fermo che sarà difficile scalfire o mettere in discussione.

Per oltre cinquant’anni dallo lo stabilimento di Trissino sono state riversate nelle falde sostanze perfluoroalchiliche, i Pfas per l’appunto. Per decenni sono state usate in più ambiti, dai primi anni Duemila però alcune hanno smesso di essere usate perché si sono rivelate potenzialmente cancerogene e tossiche, a seconda dell’esposizione.

Questi “veleni eterni” si sono insinuati silenziosamente nel suolo, nell’aria e, in modo particolarmente insidioso, nelle falde acquifere, contaminando l’acqua potabile di centinaia di migliaia di cittadini tra le province di Vicenza, Padova e Verona. Un’area di circa 200 chilometri quadrati venne classificata “zona rossa” nella quale, attraverso decine di migliaia di campionamenti, era stata riscontrata la presenza di valori particolarmente elevati di Pfas. Ci sono voluti anni e anni di battaglie e di perseveranza per arrivare a questo pronunciamento che rappresenta ora un nuovo punto di partenza all’insegna di una maggiore attenzione e sensibilità verso gli aspetti ambientali di svariate attività. E senz’altro va riconosciuta la tenacia con cui le “Mamme No Pfas” hanno lottato misurandosi con ostacoli e impedimenti di ogni genere. In questi anni, insieme agli altri movimenti ambientalisti, hanno dovuto combattere tra mille difficoltà, ora il loro sacrificio è stato ripagato, anche se resta l’amarezza per le gravi conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di persone e sull’ambiente.

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è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

Rigenerazione

urbana. Dopo anni di polemiche e un’asta contestata con Brugnaro

Affidata al comitato civico “Poveglia per tutti” una parte dell’isola veneziana

L ’Agenzia del Demanio ha assegnato in concessione per sei anni una parte dell’isola di Poveglia, nella Laguna di Venezia, all’associazione “Poveglia per tutti”, un comitato civico che raccoglie numerose realtà cittadine. L’obiettivo è valorizzare lo spazio verde, rendendolo accessibile alla collettività e trasformandolo in un parco urbano lagunare nel rispetto degli elementi paesaggistici e naturali della zona.

Il progetto prevede la collaborazione con l’Università di Verona per attività di ricerca e sperimentazione finalizzate alla tutela della biodiversità, degli habitat e delle specie presenti sull’isola, coinvolgendo attivamente la popolazione.

La concessione riguarda

la porzione settentrionale di Poveglia, ma il Demanio punta a un piano più ampio per il recupero e la gestione futura dell’intera isola, cercando di coinvolgere soggetti pubblici e privati in operazioni di valorizzazione e partenariato.

L’isola, da decenni in stato di abbandono, è stata al centro di una lunga contesa, che vide contrapposti il comitato civico e l’attuale sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ai tempi in cui era un imprenditore. Nel 2014, Brugnaro –allora titolare di Umana Holding – aveva partecipato a un’asta indetta dal Demanio offrendo 513mila euro per aggiudicarsi l’isola, superando l’offerta di 160mila euro del comitato. La vicenda

aveva scatenato polemiche: “Poveglia per tutti” accusava Brugnaro di voler privatizzare l’isola, mentre lui replicava di volerci realizzare un centro per la cura dei disturbi alimentari, comunque aperto alla città.

Alla fine, l’offerta dell’imprenditore fu respinta e il Demanio riaprì i termini per la concessione, avviando nel frattempo lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione del patrimonio edilizio. Oggi Poveglia rientra nella prima selezione di circa 400 immobili statali inseriti nel programma “Crea Valore, Investi con noi” dell’Agenzia del Demanio, dedicato a operazioni di riqualificazione e rifunzionalizzazione in partnership con investitori privati.

Al via in autunno gli interventi antincendio a Ca’ Corner per mezzo milione

La Città metropolitana di Venezia si prepara a intraprendere un progetto ambizioso presso Palazzo Corner della Ca’ Granda. Il sindaco Luigi Brugnaro, mediante un recente decreto, ha dato il via libera al progetto esecutivo per avviare interventi di manutenzione straordinariache interesseranno questa prestigiosa sede affacciata sul Canal Grande. L’obiettivo? Ottenere il tanto atteso Certificato di Prevenzione Incendi (CPI), garantendo così maggiore sicurezza e funzionalità a questo storico edificio.

I lavori, che partiranno già dal prossimo autunno, si concentreranno non solo sull’installazione di impianti e sistemi antincendio moderni ma anche sul con-

solidamento di un tratto della maestosa scala cinquecentesca in pietra al quarto piano. Un piano che non solo salvaguarda l’integrità del patrimonio architettonico, ma lo proietta nel futuro con quasi mezzo milione di euro di investimenti. Una cifra che si affianca ai 1 50mila euro già utilizzati per trasformare la sala consiglio in un avanguardistico spazio digitale, ora capace di ospitare sedute in streaming e occasioni di convegno grazie a sofisticati collegamenti da remoto. Al di là dei numeri, il Palazzo Corner non è semplicemente una sede istituzionale; è anche il cuore pulsante quotidiano per i 50-60 impiegati della Prefettura e per le attività del Prefetto. (r.m.)

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Il programma. Tantissimi eventi per chi trascorrerà i mesi estivi in città

Una grande festa diffusa: tutto quello che c’è da sapere sull’Estate Veneziana

C

ampi, piazze, parchi e vie si trasformano in palcoscenici a cielo aperto: l’Estate Veneziana 2025 si annuncia come una festa diffusa che attraversa tutto il territorio comunale, dal centro storico alla terraferma, fino alle isole. Un cartellone ricco di oltre 500 eventi animerà i tre mesi estivi con musica, teatro, cinema, attività sportive e laboratori per ogni fascia d’età. L’obiettivo è chiaro: offrire un’estate di qualità anche a chi resta in città, con appuntamenti che arrivano “sottocasa”. A sottolinearlo è il sindaco Luigi Brugnaro: “Venezia, anche d’estate, non si ferma. Anzi, si rinnova e si espande. Vogliamo una città viva, capace di offrire cultura e intrattenimento in ogni angolo, coinvolgendo i cittadini in modo attivo. Questo programma è il frutto della collabora-

zione tra istituzioni, associazioni e comunità locali. Per chi resta in città, la cultura arriva sotto casa, con oltre 500 eventi dedicati a tutte le passioni. Un cartellone unitario nello spirito di far emergere, conoscere e valorizzare tutte le iniziative che si svolgono in quelle che amo definire “le Città di Venezia”.

Ringrazio tutti coloro che, con impegno e passione, contribuiscono a portare l’arte e la cultura, nelle sue diverse forme, sotto casa, in mezzo alle persone”.

Tra le rassegne principali, spicca

“E=TiC – Estate = Teatro in Città”, che dal 16 giugno al 21 luglio porta il teatro nei luoghi simbolo di Mestre. A chiudere la rassegna, due spettacoli di circo-teatro a settembre in Piazza Ferretto.

Per gli amanti del cinema, torna Cinemoving, con proiezioni gratu-

ite sotto le stelle in tutti i quartieri, mentre nel verde di Villa Groggia prende vita Verde Groggia, con spettacoli e laboratori per ragazzi e famiglie.

I quartieri diventano protagonisti anche con “Sottocasa – Il teatro nei quartieri”, che tocca zone come Favaro, Chirignago, Murano, Burano e Sant’Erasmo, portando compagnie teatrali di rilievo in luoghi spesso fuori dai circuiti principali.

Dal 30 giugno al 12 luglio, la XIII edizione di Venice Open Stage ha trasformato l’arena Gigi Dall’Aglio nel Sestiere di Dorsoduro in un crocevia creativo di performance, musica e poesia. A Marghera, dal 1° luglio, torna Estate Musica, con concerti live e, a seguire, Cinema Sotto le Stelle.

Spazio anche al circo contempo-

Cinemoving 2025: il cinema sotto casa

E’ tornato l’appuntamento estivo più atteso dai cinefili veneziani: Cinemoving 2025, la rassegna estiva che porta il grande schermo direttamente sotto casa, nei campi e nei quartieri, tra Venezia, le Isole e Mestre. Un’estate all’insegna del cinema e della comunità, con oltre 60 proiezioni gratuite in programma dal 25 giugno al 6 settembre, tra terraferma e laguna.

Si è partiti il 25 giugno da Piazza di Chirignago, per poi attraversare tutta la città con 34 date itineranti: tra le tappe Carpenedo (1° luglio), Zelarino (6 luglio), Dese (8 luglio), il Parco Giulia Cecchettin (9 luglio), e molte altre. Agosto vedrà il cinema arrivare a Malcontenta (1° agosto), Favaro (7), Rione Pertini (21), Campalto

(24) e Ca’ Sabbioni (27), fino alla chiusura al Terraglio il 6 settembre.

Il grande schermo è sbarcato anche tra le isole: dal 27 giugno al 25 luglio, ogni venerdì appuntamento alla Serra dei Giardini; poi Pellestrina (27 luglio, 8 agosto, 4 settembre), Malamocco (22 agosto) e Alberoni (23 agosto).

Tra le novità, spiccano le sei serate al Parco Albanese, dal 25 al 30 luglio, pensate per un pubblico di tutte le età. Confermata anche l’ormai iconica rassegna

“Al Lido in spiaggia, uno sguardo all’orizzonte”: sette giovedì, dal 10 luglio al 21 agosto, sulla spiaggia libera di VeneziaSpiagge. Nessuna sedia, solo teli e sabbia, per raccontare il complesso rapporto tra padri e figli sotto le stelle.

raneo con Circus Fever!: dal 15 al 31 agosto il Parco Bissuola ospiterà spettacoli per famiglie tra acrobazie e comicità.

Infine, lo sport: con “Salta Cori Zoga” e SPRINT, torna una proposta inclusiva e gratuita per ogni età e passione, dalle arti marziali al surfskate, con oltre 200 eventi e

Nel cuore di Venezia, invece, Campo San Polo si trasforma in un’arena europea: dal 1° al 15 agosto, 14 serate dedicate al miglior cinema del continente con film, corti e documentari, in collaborazione con istituzioni internazionali.

“Cinemoving è un’occasione per vivere la città come una comunità – ha dichiarato l’assessore Paola Mar – con film per famiglie, bambini e adulti, resi possibili grazie alla rete di parrocchie e associazioni locali.”

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Per aggiornamenti in tempo reale si consiglia l’iscrizione al gruppo WhatsApp: salva il numero 342 7611875 e invia “nome + cognome + cinemoving”. (r.m.)

attività motorie pensate anche per gli over 65. Il calendario è in continuo aggiornamento e disponibile sul sito del Comune. Venezia si conferma città d’arte e partecipazione, anche sotto il sole d’estate.

Riccardo Musacco

Spettacolo. Piazza San Marco al centro della stagione estiva

Estate veneziana: per i turisti

e non solo fioccano i grandi eventi

Venezia non va mai in vacanza.

L’estate nella città lagunare è un mosaico di arte, cultura, musica e grandi eventi. A guidarci tra i momenti clou della stagione è Fabrizio D’Oria, responsabile dell’organizzazione eventi per la città per conto di Vela Spa, che ci racconta come nasce e si struttura la complessa macchina degli appuntamenti estivi veneziani.

«Venezia ha da sempre una vocazione internazionale – spiega D’Oria – grazie alla presenza della Biennale, del Festival del Cinema, del Teatro Stabile, della Fenice. Da qui prende forma una programmazione estiva che ruota attorno a grandi momenti di spettacolo, in particolare i concerti in Piazza San Marco». È proprio la piazza il cuore pulsante dell’estate musicale veneziana, con un cartellone che quest’anno si è aperto con Jean-Michel Jarre, proseguito con “Casanova Opera Pop” di Red Canzian e che ha visto salire sul palco Patti Smith il 7 luglio e Ludovico Einaudi il 13.

L’altro grande evento dell’estate è la Festa del Redentore, «una delle più attese dai veneziani e dai turisti – racconta – con il ponte votivo sulla Giudecca, i fuochi d’artificio di sabato 19 luglio e la possibilità di assistervi sia dalle rive contingentate che dalle barche». A seguire, dal 19 luglio al 2 agosto, la città ospiterà la Biennale Danza, con spettacoli in teatri e

spazi urbani non convenzionali, «un festival di richiamo internazionale che porta a Venezia appassionati e operatori da tutto il mondo».

Ma la corsa non finisce con l’estate: agosto e settembre vedono il clou della stagione culturale con la Mostra del Cinema della Biennale, dal 27 agosto al 6 settembre, seguita il 7 settembre dalla Regata Storica, e a seguire la Venice Glass Week e il Premio Campiello al Teatro La Fenice. Organizzare eventi in una città come Venezia comporta sfide specifiche. «I concerti in Piazza San Marco – spiega D’Oria – seguono il regime di pubblico spettacolo, con 5000 sedute più le 1000 dei caffè storici. Per evitare danni o disagi abbiamo creato un palco unico, progettato insieme alla Fenice, usato per tutti gli spettacoli. Questo ha ridotto le interferenze con la piazza e reso più efficiente la gestione logistica». Diverso il discorso per eventi fie-

ristici come il Salone Nautico o il Salone dell’Alto Artigianato: «Hanno un target definito e si tengono all’Arsenale, un luogo simbolico ma decentrato, che consente anche una narrazione legata alla tradizione e alla sostenibilità».

Infine, non poteva mancare un commento sul chiacchierato matrimonio di Jeff Bezos, celebrato a Venezia lo scorso maggio. «Abbiamo gestito direttamente la parte all’Arsenale, che era una delle location dell’evento – racconta –. È stato un evento molto mediatico ma con interferenze minime sulla città, se non per piccole chiusure temporanee dovute alla presenza di personalità sotto tutela, come la regina di Giordania».

Un’estate, quella veneziana, che si conferma ancora una volta capace di unire la forza della tradizione con l’eccellenza dell’arte e dello spettacolo contemporaneo.

Chi l’ha detto che Venezia ha perso le sue tradizioni?

Musica in Piazza San Marco, Festa del Redentore, Biennale Danza e grandi festival: Fabrizio D’Oria ci guida dietro le quinte dell’estate veneziana, tra tradizione, spettacolo e un’organizzazione complessa quanto affascinante

Nonostante il calo demografico e il turismo mordi e fuggi, Venezia continua a respirare grazie a quelle feste popolari che, anno dopo anno, tengono vivo il cuore delle sue comunità. È il caso della “Festa de San Piero de Casteo”, giunta quest’anno alla sua 55ª edizione e che, dal 25 al 29 giugno, ha animato Campo San Pietro con musica, cultura, gastronomia e fede.

Organizzata dal Comitato San Pietro di Castello con il contributo di oltre 150 volontari, la festa è parte del programma “Le Città in Festa” e rappresenta uno degli appuntamenti più sentiti dal quartiere. Tra i momenti clou: il concerto de La Mente di Tetsu-

ya, il Dj set di Spiller e la celebrazione eucaristica del patriarca Francesco Moraglia. Ma non sono mancati neppure gli appunta-

menti culturali, come la mostra a fumetti “A Venessia” e gli incontri con autori veneziani. Il mercatino della solidarietà e lo stand gastro-

nomico hanno completato un’offerta che unisce tutte le età.

E se ci spostiamo nel sestiere di Santa Croce, un’altra tradizione resiste tenacemente: la Sagra di San Giacomo dell’Orio. Legata alla chiesa omonima – una delle più antiche di Venezia – la sagra si tiene a fine luglio, tra messe solenni, giochi per bambini, concerti e piatti tipici. Un’occasione di festa che rafforza l’identità del quartiere e rinsalda i legami sociali.

A dimostrazione che, a Venezia, il tessuto sociale è ancora vivo. E che le tradizioni, più che perdersi, si adattano, resistono e continuano a raccontare l’anima della città. (r.m.)

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Cannaregio e Dorsoduro sono le prime

due nuove unità della flotta lagunare dal 2010

Presentati al Tronchetto i nuovi motobattelli

Cannaregio e Dorsoduro, parte del piano Actv per il rinnovo della flotta lagunare: 177 milioni investiti per trasporti più moderni e sostenibili

P rosegue il rinnovo della flotta lagunare di Actv con la presentazione ufficiale dei nuovi motobattelli Cannaregio e Dorsoduro, avvenuta nei giorni scorsi nella darsena del Cantiere Navale Actv al Tronchetto. Le due imbarcazioni entreranno in servizio nei prossimi giorni sulle linee 12 (Fondamente Nove-Burano-Treporti) e 14 (Punta Sabbioni-San Zaccaria), a servizio della Laguna Nord.

Alla cerimonia di presentazione erano presenti il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, l’assessore alle Società partecipate e Trasporto pubblico locale Michele Zuin, i presidenti di AVM Paolo Pettinelli e Actv Luca Scalabrin, l’amministratore unico di Vela Spa Piero Rosa Salva e il procuratore generale del Gruppo AVM Mauro Luigi Valenti.

“Le ultime unità navali risalivano al 2010 — ha dichiarato il sindaco Brugnaro —. Dopo i primi cinque nuovi vaporetti presentati lo scorso anno, oggi inauguriamo due nuovi foranei, dotati di servizi igienici accessibili. Il nostro obiettivo resta la riduzione delle emissioni inquinanti, con la prospettiva, nei prossimi anni, di un Canal Grande completamente green.”

Brugnaro ha sottolineato le difficoltà affrontate e superate nel processo di rinnovo: “Abbiamo fatto una scelta coraggiosa, che richiede perseveranza e pazienza. Ma vogliamo offrire ai cittadini un servizio di trasporto moderno, efficiente e sostenibile. La strategia dell’amministrazione ha coinvolto AVM, Actv e Vela come attori centrali nello sviluppo del territorio.”

diesel conformi agli standard ambientali di classe emissione Stage V (equivalente Euro 6).

Il rinnovo non si ferma qui: altre unità della stessa tipologia entreranno in servizio nei prossimi anni, con un piano che prevede anche l’introduzione di motobattelli ibridi o diesel, portando a circa quindici il totale dei nuovi foranei.

Il Consiglio regionale approva la risoluzione per la gestione del traffico

L’intero piano investimenti per la navigazione Actv, che comprende anche nuovi vaporetti, motoscafi, navi traghetto e il refitting di mezzi esistenti, ha un valore complessivo di 177 milioni di euro. Di questi, 151,4 milioni provengono da contributi pubblici, mentre 25,6 milioni sono autofinanziati.

Un impegno che porterà, nei prossimi anni, a rinnovare quasi il 40% della flotta in servizio.

I due motobattelli, costruiti con un investimento di circa 4,5 milioni di euro, riprendono il tradizionale design delle storiche “caffettiere” Actv. Misurano 31 metri di lunghezza per oltre 5,5 metri di larghezza, con una capienza massima di 400 passeggeri. Sono dotati di servizi igienici accessibili, climatizzazione, impianti audio-video, postazioni per disabili, sistemi di videosorveglianza e motori

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È stato approvato dal Consiglio regionale il documento presentato a marzo dal consigliere del Partito Democratico Jonatan Montanariello, che impegna la Giunta a farsi parte attiva per predisporre un Piano di gestione del traffico nella laguna di Venezia, al fine di contrastare efficacemente il problema del moto ondoso. «Finalmente – ha dichiarato Montanariello – il Consiglio regionale ha dato una risposta concreta alle richieste avanzate da 41 associazioni veneziane, tra cui l’Associazione Canottieri Giudecca, Vela al Terzo, Gruppo Sportivo Voga Veneta Mestre, Reale Società Canottieri Bucintoro e Reale Società Canottieri F. Querini, che da tempo sollecitavano un intervento mirato su questa delicata questione».

Il consigliere ha spiegato come una corretta gestione del sistema di difesa contro il moto ondoso sia fondamentale non solo per prevenire incidenti, anche mortali, ma anche per contrastare la continua erosione di rive, fondamenta e palazzi storici. «È indispensabile – ha aggiunto – che tutti i soggetti competenti sulle acque lagunari collaborino per garantire la sicurezza della navigazione, sia attraverso sanzioni per chi supera i limiti di velocità, grazie a sistemi di rilevamento adeguati, sia tramite interventi preventivi come una migliore segnalazione, compresa l’illuminazione notturna delle bricole».

Montanariello ha infine sottolineato che l’approvazione della risoluzione rappresenta solo l’inizio di un percorso di concertazione e pianificazione, che dovrà coinvolgere tutti gli enti competenti per tutelare la laguna e la città di Venezia.

Un nuovo inizio: i carcerati di Venezia lavoreranno alla Basilica di San Marco

I

detenuti del carcere veneziano di Santa Maria Maggiore potranno lavorare presso la Basilica di San Marco grazie a un accordo di collaborazione siglato tra la Procuratoria e la direzione della casa circondariale. Il progetto prevede l’impiego dei reclusi in incarichi all’interno della Basilica, la possibilità di visite guidate dedicate sia a loro sia al personale penitenziario e, in parallelo, l’impegno dei volontari della Procuratoria per visite in carcere, proiezioni di filmati e illustrazione di opere d’arte.

Alla firma dell’intesa erano presenti il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, i procura-

tori Bruno Barel e Renato Brunetta, il direttore del carcere Enrico Farina e la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano. Proprio Damiano ha definito l’accordo “un tassello prezioso” che si aggiunge alle numerose iniziative già avviate dalla casa circondariale con il territorio, tra cui la collaborazione con la Biennale. «Questa è un’occasione in più — ha spiegato — che permette ai detenuti di apprezzare l’arte e la bellezza della città. Il progetto nasce da uno dei simboli più noti di Venezia, religioso e culturale, e rappresenta una grande opportunità di reinserimento sociale, in linea con il percorso rieducativo

previsto dalla Costituzione, oltre a essere un importante passo per l’intera comunità».

Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa anche dalla Cgil. Daniele Giordano, segretario di Venezia, ha sottolineato come questo sia “un passo importante verso una città che accoglie chi ha bisogno di una seconda opportunità”. «La libertà — ha osservato — passa anche da un lavoro dignitoso, non banale in un contesto dove spesso chi è svantaggiato è costretto ad accettare condizioni di sfruttamento e irregolarità. Per questo consideriamo molto positiva la parificazione contrattuale ai lavoratori della Procuratoria».

Carcere di Venezia, un modello di collaborazione tra polizia penitenziaria e servizi territoriali

Nel carcere di Santa Maria Maggiore, la gestione quotidiana e le opportunità offerte ai detenuti nascono da un lavoro di squadra che vede protagonisti sia la polizia penitenziaria sia le istituzioni e cooperative del territorio. Enrico Farina, direttore dell’istituto, e Edgardo Contato, direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, raccontano due facce di un percorso comune, fatto di professionalità, rete e innovazione.

Il direttore Farina sottolinea il ruolo chiave della polizia penitenziaria, che va ben oltre la sorveglianza: «Non si tratta solo di custodire, ma di offrire un supporto attento e umano, capace di intercettare segnali importanti e costruire percorsi di responsabilizzazione». Nel carcere veneziano, dove sono ospitati circa 270 detenuti, la scelta di affidare alcuni incarichi, come il servizio CUP interno, viene fatta dopo un’accurata osservazione della per-

sonalità dei detenuti, grazie a un’intesa stretta tra educatori e agenti. Questo approccio consente di impiegare con successo un numero crescente di persone in attività lavorative e formative.

Parallelamente, il direttore generale Contato evidenzia come il CUP in carcere rappresenti un esempio concreto di in-

novazione sociale: «In soli sei mesi abbiamo erogato circa 20.000 prestazioni, senza che l’utenza esterna percepisca alcuna differenza nel servizio». Grazie a questa finestra aperta all’interno dell’istituto penitenziario, le prenotazioni per analisi e visite vengono gestite efficacemente, alleggerendo il carico del CUP generale e

migliorando il servizio anche per la popolazione esterna.

Oltre ai benefici operativi, il progetto ha una forte valenza di reinserimento: «Dare un’opportunità lavorativa ai detenuti non è solo un vantaggio per loro, ma anche per la comunità e per l’azienda sanitaria», spiega Contato. Alcuni degli operatori formati all’interno del carcere hanno proseguito la loro esperienza professionale anche fuori, grazie a percorsi di reinserimento sostenuti dalle cooperative locali. Farina conferma come la rete territoriale – che coinvolge istituzioni, associazioni come San Vincenzo De Paoli e il Grano di Senape, ma anche partner culturali come la Biennale di Venezia – sia un pilastro per costruire percorsi di recupero concreti e reali. «La capacità di comunicare e collaborare con il territorio è fondamentale per rispondere ai bisogni e per aprire il carcere alla comunità esterna», conclude.

L’accordo. Passo importante per il rilancio dello scalo veneziano

Porto di Venezia, firmata la nuova concessione a Terminal Rinfuse

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rosegue il rilancio del sistema portuale del Veneto, con un nuovo importante tassello per lo sviluppo di Porto Marghera. È stata infatti firmata questa mattina la nuova concessione demaniale pluriennale tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (AdSPMAS) e Terminal Rinfuse Venezia S.p.A., società controllata dal gruppo internazionale Euroports, tra i principali operatori del settore con oltre 70 milioni di tonnellate di merci movimentate ogni anno a livello globale. L’accordo, che avrà una durata di 25 anni a partire da ottobre 2025, prevede investimenti per oltre 53 milioni di euro su un’area di 278.000 metri quadrati al Molo B del porto commerciale di Marghera. Obiettivi strategici: aumento dei volumi di traffico fino a 3,5 milioni di tonnellate entro il 2050, potenziamento della capacità di stoccaggio, ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e dei sistemi di movimentazione, digitalizzazione dei processi, sicurezza e riduzione dell’impatto ambientale. A fronte della concessione, la società corrisponderà un canone annuo di oltre 3,1 milioni di euro. “Siamo di fronte a un passaggio formale molto significativo –

ha commentato Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’AdSPMAS – che conferma il ruolo centrale del porto di Venezia nel panorama logistico internazionale. La decisione di Euroports di continuare a investire su Marghera è un importante segnale di fiducia e di continuità. Questa concessione si inserisce in un percorso più ampio di crescita che mette al centro innovazione e sostenibilità, e contribuisce concretamente alla creazione di valore e posti di lavoro per il territorio”. Soddisfazione anche da parte del gruppo Euroports. Pablo Garcia, Managing Director dell’area MED, ha dichiarato: “La

firma della nuova concessione rappresenta un passaggio strategico per Terminal Rinfuse Venezia e per tutto il gruppo. Ci permette di consolidare la nostra presenza e di pianificare con una visione a lungo termine, investendo in tecnologie e infrastrutture per garantire standard sempre più elevati e rispondere efficacemente alle esigenze del mercato”. L’alleanza tra il porto di Venezia e il colosso Euroports si rafforza così ulteriormente, confermando Porto Marghera come snodo logistico chiave nel Mediterraneo e punto nevralgico per lo sviluppo economico del Nordest.

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Legacoop Veneto lancia la terza edizione di “Coopstartup Veneto”

Fino al 31 agosto è possibile presentare le domande di partecipazione alla terza edizione del bando “Coopstartup Veneto”, il concorso promosso da Legacoop Veneto, Coopfond e Genera Imprese Spa, volto a supportare la costituzione e l’avvio di nuove imprese cooperative. Grazie a attività gratuite di formazione e consulenza, nonché a un finanziamento a fondo perduto per le migliori idee imprenditoriali, l’iniziativa mira a creare nuova cooperazione nel territorio regionale. Punta inoltre sull’innovazione e su opportunità occupazionali in settori che spaziano dall’agroalimentare all’industria, dai servizi alla cultura, passando per tutela ambientale, economia circolare, logistica, smart cities, salutee nuovi paradigmi lavorativi, fino a big data e intelligenza artificiale. Particolare attenzione sarà dedicata ai progetti innovativi in termini di prodotto/servizio, processo e organizzazione, nonché idee a forte contenuto tecnologico e apporto scientifico, in linea con lo sviluppo sostenibile e gli obiettivi dell’Agenda 2030. “Creare opportunità di sviluppo imprenditoriale per dare nuovo impulso alla cooperazione veneta è una delle mission del nostro associazione”, afferma Devis Rizzo, presidente di Legacoop Veneto. “Riteniamo che il bando Coopstartup Veneto abbia una funzione più che strategica. In generale, il mondo dell’impresa veneta necessita di nuove idee innovative e sostenibili”. mNella precedente edizione del 2023, sono state 19 le idee imprenditoriali presentate, di cui 6 cooperative neo costituite e 13 gruppi di aspiranti cooperatori, per un totale di 82 persone coinvolte. I progetti ammessi alla formazione sono stati 18 e 15 hanno partecipato completamente.

A febbraio 2024 sono stati assegnati 3 premi ordinari per un totale di 27 mila euro. (r.m.)

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L’appello. Si faccia presto per garantire il futuro dell’area

Martella: «Freno all’inceneritore Eni, si batta la via per Porto Marghera green»

Stop al progetto dell’inceneritore a Porto Marghera: per Martella è una vittoria dei cittadini e un’occasione per rilanciare l’area con investimenti green e la Zona Logistica Semplificata.

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l senatore e segretario regionale del Pd, Andrea Martella, ha salutato con favore il parere contrario espresso dal Comitato tecnico regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale nei confronti del progetto dell’inceneritore per fanghi civili proposto da Eni Rewind a Porto Marghera. «È un segnale chiaro: non si può più tollerare un intervento di questo tipo in un’area già gravemente compromessa», ha commentato Martella, definendo la decisione come un «punto di ripartenza» per il futuro dell’ex sito industriale.

Secondo Martella, la scelta rappresenta il trionfo dell’azione dei cittadini, associazioni e amministratori «che chiedevano una soluzione diversa per

un’area di importanza strategica». A suo giudizio, il parere invita a «voltare pagina rispetto a insediamenti incompatibili con ambiente e salute e a puntare invece su transizione ecologica e tecnologie green». Il senatore ha sollecitato Comune e Regione a svolgere un ruolo attivo nel promuovere la

riqualificazione di Porto Marghera, facendo leva anche sul progetto di Zona Logistica Semplificata (Zls) per attrarre investimenti sostenibili. Infine, ha evidenziato come Eni debba rispettare i propri impegni verso l’area, specie nell’ambito del Piano di trasformazione di Porto Marghera.

Venezia, il Comune si costituirà parte civile nel processo per corruzione: coinvolto il sindaco Brugnaro

Il Comune di Venezia si prepara a costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario che coinvolge direttamente il sindaco Luigi Brugnaro, indagato per corruzione insieme ad altri 33 imputati. Lo ha deciso la Giunta comunale, che ha dato mandato al vicesindaco Andrea Tomaello di affidare l’incarico a un legale per verificare i margini di ristoro di eventuali danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dall’amministrazione.

La decisione giunge in vista dell’udienza preliminare già fissata per l’11 dicembre, dove si discuterà del rinvio a giudizio per i soggetti coinvolti.

L’inchiesta ruota attorno a presunte operazioni immobiliari irregolari, tra cui la tentata vendita dell’area dei Pili, una porzione strategica di territorio veneziano di proprietà di una società riconducibile allo stesso Brugnaro, la Porta di Venezia. Tra gli imputati spiccano anche i nomi di Morris Ceron e Derek Donadini, stretti collaboratori del primo cittadino, e del magnate Ching Chiat Kwong, imprenditore di Singapore.

Una seconda accusa, sempre per corruzione, riguarda la cessione del prestigioso Palazzo Papadopoli allo stesso Ching, in un’operazione al centro delle indagini per presunti scambi di favori, incarichi e vantaggi impropri. Nel decreto di fissazione dell’udienza preliminare, il Comune viene indicato come parte lesa per tutti i capi d’imputazione. Di qui la decisione della Giunta – formalizzata in assenza del sindaco – di valutare un’azione legale volta a tu-

telare l’immagine e l’interesse della città.

Il messaggio politico è chiaro: l’istituzione Venezia intende separare nettamente la propria posizione da quella del suo primo cittadino, in attesa che sia la magistratura a chiarire le responsabilità. L’esito dell’udienza di dicembre sarà cruciale: in ballo non c’è solo il destino giudiziario di Brugnaro, ma anche la credibilità della governance cittadina in una delle fasi più delicate della storia amministrativa veneziana.

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È vero che il costo degli apparecchi acustici è molto alto?

Gli apparecchi acustici che trattano i centri come il nostro sono considerati dei veri e propri dispositivi medici e non sono dei semplici amplificatori come molti venduti on line.Il prezzo può andare dai 900 euro in sù fino ad

apparecchi completamente o parzialmente in modo gratuito (nel qual caso aiutiamo le persone a seguire l’Iter della pratica) E da noi anche il pagamento è personalizzabile. Inoltre l’assistenza, le riprogrammazioni e le tarature per i nostri clienti sono sempre gratuite , sia in negozio che a domicilio”.

Ce ne sono ogni anno, sia dal punto di

parecchi che utilizzano l’intelligenza artificiale per metter in risalto la voce Senz’altro! Abbiamo pensato ad uno mozioni particolari in quest’anno per

La prova dei nuovi apparecchi è sempre GRATUITA perciò sicuramente conviene venire a testarli senza nessun impegno per un mese.

Tre parole per descrivere la vostra attività.

“Innovazione. Esperienza. Serietà”.

Unità locale: Via Zabarella

La crisi. Passi concreti per garantire un futuro ai lavoratori

Fondaco dei Tedeschi: grandi passi avanti nella ricollocazione dei dipendenti

Il tavolo regionale sulla crisi del Fondaco dei Tedeschi fa il punto: 84 ricollocazioni e percorsi attivi per altri 126 lavoratori. In corso la ricerca di un nuovo gestore retail per la struttura

Si è svolto nelle scorse settimane il tavolo regionale di monitoraggio dedicato all’attuazione degli accordi relativi allo store Fondaco dei Tedeschi di Venezia, con l’obiettivo di analizzare lo stato di avanzamento delle iniziative volte a fronteggiare la crisi occupazionale derivante dalla chiusura programmata delle attività. L’incontro, presieduto dall’assessore regionale al Lavoro Valeria Mantovan e supportato dall’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e delle aziende coinvolte.

Presenti la Direzione lavoro regionale, il Comune di Venezia con l’assessore Simone Venturini, la Soprintendenza alle belle arti di Venezia, DFS Italia, Dekus, LVMH Italia e le organizzazioni sindacali Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL. “A novembre dello scorso anno, l’avvio di questa crisi con l’annunciata chiusura programmata delle attività ci aveva fortemente allarmato, soprattutto sotto il profilo occupazionale – ha ricordato l’assessore Mantovan – I numeri dei lavoratori coinvolti nella struttura Fondaco dei Tedeschi di Venezia erano ingenti: 226 addetti di DFS Italia e altri 82 in capo alle altre società che operavano nella struttura con proprie attività o in appalto di servizi”.

progetti con l’obiettivo di rafforzarne le competenze e agevolarne le opportunità professionali”.

Sul fronte degli altri lavoratori impiegati negli appalti e nelle altre aziende presenti nello store, “non si rilevano problemi di ricollocamento. La ricerca di una nuova società specializzata nel retail che subentri nella struttura è tutt’ora in corso a livello internazionale con l’obietti-

vo di trovare un soggetto in grado di valorizzarla anche riassorbendo quei lavoratori che non si fossero ancora ricollocati”.

Conclude l’assessore Mantovan:

“Come Regione continueremo a fornire il supporto necessario e a monitorare la situazione. Prevediamo un nuovo incontro di monitoraggio con le Parti a fine settembre”.

L’assessore ha poi sottolineato come “la situazione appare molto diversa, grazie ad un grande lavoro di squadra a cui hanno partecipato tutte le parti coinvolte: DFS Italia, le organizzazioni sindacali di categoria di CGIL, CISL e UIL, il Comune di Venezia, LVMH Italia, l’EBT di Venezia e le nostre strutture tecniche regionali. Ad oggi 84 lavoratori ex DFS Italia risultano già ricollocati in altre aziende, mentre altri 126 parteciperanno ai percorsi di politica attiva finanziati dalla Regione Veneto e realizzati dall’ente accreditato Gi Group. Di questi 126 lavoratori, 90 hanno scelto di ricollocarsi solo a valle delle attività formative di alto profilo previste dai

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Le autostrade venete si preparano all’esodo estivo: ecco il piano di CAV per limitare i congestionamenti e assistere gli automobilisti

Concessioni Autostradali Venete (Cav) ha presentato il piano operativo per l’esodo estivo 2025, che prevede 21 giornate da bollino rosso e 26 da bollino giallo lungo la rete autostradale gestita. Sulle tratte A4 Padova-Venezia, Passante e Tangenziale di Mestre, le criticità maggiori sono attese in direzione Trieste ogni venerdì di luglio e agosto, oltre ai sabati 26 luglio, 2 e 9

agosto e al giovedì 24 luglio. Cav ha predisposto un piano straordinario che comprende la rimozione dei cantieri programmati nelle giornate più critiche, presidi fissi con carri attrezzi a Spinea e Padova Est, potenziamento del personale e la presenza di ausiliari della viabilità e mezzi di segnalazione.

L’informazione in tempo reale sarà gestita dal Centro Operativo attivo 24 ore su 24, tramite pannelli a messaggio variabile, webcam, radio, call-center (800.996.099), sito www. cavspa.ite App InfoViaggiando. Attivo anche l’Infopoint Cavhere nell’area di servizio Arino Est, in collaborazione con la Regione Veneto.

Tra le novità, un’ambulanza fissa ad Arino Est in collaborazione con la Croce Rossa di Venezia e la disponibilità di 14 mila bottiglie di acqua refrigerata per l’utenza. Sul fronte della sicurezza stradale, dal 5 luglio al 17 agosto, ogni sabato e domenica, nelle aree di servizio Arino Est e Ovest verrà offerto un caffè gratuito tra mezzanotte e le 5 per prevenire i colpi di sonno. Cav aderisce inoltre alla campagna nazionale “Vacanze coi Fiocchi” per la guida sicura e ripropone l’iniziativa estiva “Pit Stop Vacanze”.

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Il cartellone. La rete dei teatri veneti si conferma un’eccelenza

Teatro Stabile del Veneto, annunciata la nuova stagione con un programma di primo livello

“Ogni storia ha il suo inizio”: il Teatro Stabile del Veneto presenta una stagione ricca, tra classici e drammaturgia contemporanea.

Crescono pubblico, recite e contratti. Paolini, De Sio e Lidi tra i protagonisti

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Il mondo del teatro si prepara a un entusiasmante capitolo con l’annuncio della stagione 2025/2026 del Teatro Stabile del Veneto. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un inizio vibrante, un’opportunità per reinventare il paesaggio teatrale mettendo in risalto l’arte della narrazione e la maestria degli interpreti. La campagna di quest’anno, intitolata significativamente “Ogni storia ha il suo inizio” e curata dall’artista catalano Javier Jaén, cattura perfettamente lo spirito di un’epoca nuova, segnata da cambiamenti significativi ma anche da molte conferme. Il logo creato da Jaén consiste in una mela rossa formata da un serpente attorcigliato su sé stesso, simbolo, per l’appunto, del peccato originale da cui tutto è iniziato. La stagione 25/26 è stata presentata a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale dal presidente Gianpiero Beltotto, dal direttore artistico Filippo Dini e dalla straordinaria Giuliana De Sio che con Dini aprirà il cartellone con “Il Gabbiano” di Cecov. Un programma che prevede 80 spettacoli, di cui 37 dedicati agli abbonati tra Venezia, Treviso e Padova. Un numero impressionante che promette di attirare un pubblico ancor più vasto, mettendo al centro gli attori e le parole degli autori, sia classici che contemporanei. Tra le novità, 13 produzioni e co-produzioni pronte a solcare i palcoscenici europei.

ORARI: dal lunedì al sabato 10:00-19:00 domenica e festivi: 9:00-19:00

Brillanti inoltre i risultati dell’ultimo triennio. Dal 2022, il Teatro Stabile ha registrato un incremento del 21% nelle alzate di sipario, culminando nel 2024 con ben 553 giornate di spettacolo tra Padova, Treviso e Venezia. A queste si sommano 106 recite fuori dal Veneto, dimostrando la crescente influenza a livello nazionale. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, con una crescita del 56% nelle presenze, superando le 175 mila nel 2024. Anche le vendite di biglietti e abbonamenti hanno raggiunto cifre record, con oltre 2,6 milioni di euro. Un incremento delle produzioni ha portato anche a un aumento degli artisti e dei tecnici coinvolti, con una crescita rispettivamente del 19% e del 38% nei contratti di scrittura. mOgni giorno, più di due nuovi contratti vengono firmati, dimostrando un settore in piena espansione e dall’enorme potenziale. Le produzioni per la stagione 25/26 comprendono opere classiche e nuove drammaturgie che esplorano i grandi capolavori con

occhi moderni. Peppino Mazzotta continua il dialogo con i classici russi con una riscrittura di “Anime morte” di Gogol’, mentre Leonardo Lidi s’immerge nell’intenso mondo di Tennessee Williams con “La gatta sul tetto che scotta”. Le produzioni contemporanee concentrano su temi di genere e potere, con opere di autrici come Ella Hickson e Julia May Jonas che esplorano il complesso universo delle relazioni umane. Marco Paolini, noto per il suo impegno nel teatro civile, inaugura il cartellone con “Bestiario idrico”. La stagione include anche spettacoli mattutini dedicati alle scuole superiori, sottolineando il ruolo educativo del teatro. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha espresso il suo sostegno appassionato per questa nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, rilevando come l’offerta culturale di qualità sostenga non solo la crescita della comunità, ma anche l’economia e il turismo della regione.

La Collezione Peggy Guggenheim inaugura un laboratorio all’avanguardia per la conservazione dell’arte

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mattino e sera

La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia compie un passo significativo nel campo della conservazione artistica, inaugurando un laboratorio di restauro e studio d’avanguardia presso Palazzo Venier dei Leoni. Un progetto che fonde scienza, formazione e divulgazione con l’obiettivo di proteggere e valorizzare il patrimonio del museo, elevando l’arte a bene comune accessibile e condiviso.

Il nuovo laboratorio nasce come centro di eccellenza, frutto di oltre dieci anni di lavoro da parte del Dipartimento di Conservazione del museo. Lo spazio, dotato

di strumenti tecnologici di ultima generazione, permetterà interventi conservativi di alta complessità su opere chiave della collezione, da Mondrian a Pollock, da Delaunay a Duchamp. Non sarà però solo un laboratorio: in parte aperto al pubblico, offrirà l’occasione di assistere dal vivo al processo di restauro, avvicinando i visitatori al cuore pulsante del museo.

Il progetto punta anche alla formazione delle nuove generazioni, accogliendo giovani restauratori e ricercatori che potranno apprendere le tecniche più avanzate in collaborazione con istituzioni ac-

cademiche e partner europei. Il laboratorio è anche impegnato nella sperimentazione di materiali sostenibili e approcci green, confermando la vocazione etica della Collezione.

Il sostegno economico al progetto è stato garantito da EFG, partner storico del museo, che rinnova il proprio impegno a favore della salvaguardia culturale. “Questo laboratorio rappresenta un ponte tra passato e futuro – ha dichiarato Karole P. B. Vail, direttrice della Collezione – e testimonia il nostro impegno a rendere l’arte uno spazio di conoscenza, cura e condivisione”.

Riccardo Musacco

Il mister. Con la nuova guida tecnica l’obbiettivo è il ritorno in serie A

Giovanni Stroppa è il nuovo allenatore del Venezia calcio

Il Venezia FC ha scelto il nuovo condottiero per la stagione 2025/26: sarà Giovanni Stroppa a sedere sulla panchina arancioneroverde. L’intesa è stata raggiunta nelle ultime ore e l’ufficialità è attesa in giornata, con la firma su un contratto di un anno con opzione di rinnovo automatico in caso di promozione in Serie A. Reduce dall’esperienza positiva alla guida della Cremonese, con cui ha conquistato l’accesso alla massima serie, Stroppa porta in Laguna una solida esperienza maturata in diverse piazze im-

portanti. Nel corso dell’ultima stagione, tra campionato, Coppa Italia e playoff, ha collezionato 17 vittorie, 13 pareggi e 9 sconfitte in 39 partite ufficiali.

Il tecnico lombardo, classe 1968, vanta un curriculum che comprende anche le panchine di Monza, Crotone (portato in Serie A), Foggia, Südtirol, Spezia, Pescara e le giovanili del Milan, club in cui aveva mosso i primi passi da calciatore.

Nel frattempo il Venezia FC ufficializza il riscatto a titolo definitivo di Filip Stankovi , portie-

re serbo di proprietà dell’Inter, dopo una stagione convincente in Serie B. Il club lagunare ha deciso di esercitare l’opzione d’acquisto, blindando il classe 2002 con un contratto valido fino al 30 giugno 2029.Con questa operazione, il Venezia continua la sua strategia di consolidamento tecnico e valorizzazione di profili emergenti. Il figlio d’arte (il padre è l’ex centrocampista Dejan Stankovi ), Filip rappresenta una pedina importante per il futuro del club, che punta a riportarsi stabilmente nella massima serie.

La Reyer si rinforza con l’arrivo dell’ala serba Stefan Nikolic

Prosegue senza sosta il percorso di rafforzamento della Reyer Venezia in vista della prossima stagione di Serie A. L’ultimo tassello inserito nel roster orogranata è Stefan Nikolic, ala serba nato nel 1997, reduce da un’ottima annata con la Vanoli Cremona. Dotato di grande duttilità, Nikolic può giocare sia come ala piccola sia come ala forte, mettendo in campo fisicità, intelligenza tattica e un forte spirito competitivo.

Originario di Belgrado, Nikolic ha mosso i primi passi nel mondo del basket con la Stella Rossa, trasferendosi poi in Italia nel 2013 per completare la propria crescita cestistica tra Virtus Bologna e Stella Azzurra Roma, dove ha esordito in serie B. La sua carriera da professionista è iniziata con Napoli, con cui ha ottenuto la promozione in Serie A2, seguita da esperienze significative a Udine, un ritorno vincente alla Virtus Bo-

Gemini Mestre scrive la storia: dopo 37 anni è di nuovo Serie A2

Ci sono partite che non si dimenticano. E poi ci sono imprese che diventano leggenda. La Gemini Mestre ha conquistato la promozione in Serie A2 battendo la Fabo Herons Montecatini 79-70 dopo un tempo supplementare, in una finale che resterà scolpita nella memoria collettiva del basket italiano. Al PalaBenedetto di Cento, trasformato in una fornace rovente, la squadra di coach Andrea Ferrari ha compiuto un’autentica impresa sportiva: sotto di 9 punti a meno di 5 minuti dalla fine del tempo regolamentare, ha ribaltato ogni pronostico con una rimonta poderosa, trascinata da un eroico capitan Mazzucchelli, per poi dominare l’overtime e completare un viaggio lungo 37 anni.

Un finale da film: Mestre non si arrende e vola Montecatini sembrava a un passo dalla vittoria quando, sul 63-54, Dell’Uomo ha segnato una tripla forzata allo scadere dei 24” che ha fatto esplodere la curva toscana. Ma Mestre non

ha mai mollato. Mazzucchelli, Giordano e Contento si sono caricati la squadra sulle spalle, inanellando recuperi, tiri pesanti e difese da manuale. È proprio con una penetrazione del capitano che, a poco più di un minuto dalla sirena, la Gemini ha trovato il pareggio. Poi l’ultimo possesso del tempo regolamentare affidato a Contento non è andato a segno, portando le squadre all’overtime sul 66-66. Nei cinque minuti extra, Montecatini si è spenta. Mestre, invece, è esplosa: Contento ha messo la tripla del sorpasso, Mazzucchelli ha firmato canestri decisivi e difeso come un leone. La bomba del +9 ha chiuso di fatto i giochi, mentre il tabellone scriveva 67-76. Il resto è solo una passerella trionfale: la Gemini chiude sul +9 e spalanca le porte della Serie A2, categoria da cui mancava dal lontano 1988. Coach Ferrari, al timone di un gruppo rifondato nel 2009 da un manipolo di tifosi, ha saputo tirare fuori il meglio da ogni giocatore, credendo in loro quando in pochi lo facevano.

logna – con la conquista dello scudetto – e infine tre stagioni con la Pallacanestro Cantù. Nell’ultima stagione disputata con la Vanoli Cremona, Nikolic ha giocato tutte le 30 partite di regular season, mettendo a referto una media di 9,3 punti, un 41,3% da tre punti e 3,7 rimbalzi, giocando quasi 24 minuti a gara e contribuendo in modo decisivo alla permanenza del club lombardo in Serie A.

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Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?

Il segretario regionale del PD, Andrea Martella nella sua relazione all’assemblea dei Democratici del Veneto, dove il via libera a Manildo è stato votato da oltre il 90% degli aventi diritto, lo ha definito un “federatore, capace di garantire un importante gioco di squadra e una nuova prospettiva per il buon governo del Veneto sulla scia di quanto sta accadendo in moltissime città”. Della partita, a differenza di cinque anni fa, ci sarà anche il Movimento 5 Stelle e, come detto, sembrerebbe prossima ad arrivare Azione.

Nel centrodestra i due principali partner di governo stanno adottando strategie opposte pur avendo lo stesso obiettivo ovvero quello di indicare il candidato presidente. FDI, che pur non nasconde le sue ambizioni di partito più votato nella nostra regione, preferisce una tattica maggiormente attendista. Poche dichiarazioni, silenzio da parte della base, nessuna iniziativa pre – elettorale. Completamente diverso, come detto, il comportamento della Lega. I segretari delle sezioni trevigiane hanno votato un documento

La convention. A Treviso

nel quale si chiede di “correre da soli” cioè con la lista della Lega, una civica di Zaia e una di amministratori. E proprio in materia di amministratori il vertice leghista ha mostrato i muscoli lo scorso 5 luglio quando a Treviso ha convocato tutti i propri amministratori locali per un vertice che ha fatto molto discutere. Al momento sembra che la scelta sia tra il Segretario Regionale della Lega, l’onorevole Alberto Stefani e il Senatore di FDI, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon. Nonostante il ribollire, reale o strategico, della base sembra che una spaccatura del centrodestra non si possa concretizzare: troppi gli equilibri che rischierebbero di subire contraccolpi in tantissime amministrazioni e nel Governo stesso. Dal canto suo Forza Italia non ci sta a fare la comparsa e, infatti, a livello regionale il Segretario Flavio Tosi continua la sua campagna di accreditamento e di allargamento del partito non risparmiando critiche all’amministrazione Zaia e predicando elementi di discontinuità; magari spera di essere proprio lui il proverbiale terzo tra i due

litiganti.

E a proposito di Zaia, cosa andrà a fare il Presidente di Regione più amato d’Italia? Le ipotesi sul suo futuro si sono sprecate: qualcuno lo vede Ministro in un possibile rimpasto di Governo, qualcuno Sindaco di Venezia, altri vicepresidente nel caso in cui la Lega corresse da sola o Presidente di una qualche grande Azienda a partecipazione pubblica come, ad esempio, Leonardo. Il leader della Lega, Matteo Salvini starebbe, invece, pensando per Zaia un futuro di primo piano: capolista della Lega in tutti i collegi delle Regionali per tirare il partito, un anno e mezzo a fare il consigliere per poi entrare dalla porta principale a Roma. In primavera 2027, infatti, si terranno le elezioni politiche e Zaia potrebbe essere eletto in parlamento e nominato responsabile di un Ministero di primo piano, forse proprio quello dei trasporti oggi in mano a Salvini; se entrasse ora direttamente al Governo, infatti, dovrebbe accontentarsi di un ruolo di secondo piano e senza portafoglio: troppo poco per uno come Zaia.

La Lega guarda all’appuntamento elettorale “Saremo protagonisti, no alle corse solitarie”

Il salone del Museo di Santa Caterina a Treviso, gremito, ha accolto, lo scorso 5 luglio, la convention della Lega convocata dal segretario Alberto Stefani per fare il punto della situazione prima delle elezioni regionali e cogliere spunti dagli amministratori del Carroccio sul territorio. Erano infatti oltre 400 tra sindaci, assessori e consiglieri da tutto il Veneto che hanno assiepato la platea, ospiti del padrone di casa, il sindaco Mario Conte, con l’obiettivo di difendere dagli attacchi anche degli alleati di centrodestra quanto fatto negli ultimi 15 anni dall’amministrazione Zaia (grande assente all’appuntamento trevigiano) e rilanciarsi uniti verso le prossime consultazioni. Numerosi gli interventi sul palco da parte dei vari esponenti locali, da Eleonora Mosco, consigliera provinciale a Padova che ha rimarcato l’importanza del sostegno alle imprese del territorio a Nicola Finco, sindaco di Bassano

che ha sottolineato la necessità di intervenire sul welfare per aiutare i giovani a trovare una casa e fare figli oltre a sostenere anziani e fragili. A tirare le somme è stato lo stesso segretario Stefani che nel discorso conclusivo ha ribadito che “La Lega non è contro nessuno, nel senso che siamo aperti a una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale, a livello locale. Però è anche vero che la Lega a livello territoriale ha una classe dirigente molto importante e noi non possiamo esimerci da costruire un programma elettorale che parta dalle comunità locali. Non siamo qui per lanciare candidature per lanciare corse in solitaria. Siamo qui però per costruire il futuro del Veneto e non c’è nessuno come gli amministratori che può darci il migliore contributo per costruire il programma amministrativo dei prossimi anni. Secondo me la politica deve fare questo, non deve litigare sui nomi e non deve

litigare per beghe interne. Deve fare questo, deve costruire programmi, deve lanciare idee, deve risolvere problemi”.

L’assessore regionale alla cultura e allo sport Cristiano Corazzari ha ribadito l’importanza del legame con i territori: “Incontri come questi servono a definire le linee programmatiche, senza tradire le radici del nostro modello di buon governo”. L’obiettivo è continuità, radicamento e una Lega protagonista nel cen-

trodestra. Corazzari ha ribadito che “La storia e l’identità del movimento non si svendono” e che il Veneto “Non può permettersi di disperdere un patrimonio politico costruito in anni di amministrazione efficace”. Anche l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha sottolineato il ruolo centrale degli amministratori locali, “sentinelle del territorio” e ha evidenziato le sfide future della sanità: tecnologia e prossimità, ma anche carenza di

personale e invecchiamento della popolazione. Il capogruppo in Consiglio regionale Alberto Villanova ha riaffermato la volontà di mantenere l’unità del centrodestra, pur lanciando un avviso agli alleati “Serve rispetto reciproco, altrimenti ogni opzione è aperta”. Temi centrali della campagna: sanità, sicurezza e ambiente. Messaggio chiaro: la Lega vuole restare protagonista, forte della sua rete territoriale.

Riccardo Musacco

Il segretario Alberto Stefani

L’intervista. Il sottosegretario rilancia il ruolo degli amministratori locali nella prossima sfida elettorale in Veneto

La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV

Bitonci: “Semplificazioni per le imprese, in ascolto del territorio verso le regionali”

Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato “Il Veneto in Diretta” su Telepadova

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el cuore di un’estate calda non solo per le temperature ma anche per le sfide economiche, abbiamo incontrato l’onorevole Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con la sua lunga esperienza istituzionale e un forte radicamento nel territorio veneto, Bitonci ci si è soffermato sugli interventi più recenti a favore delle piccole e medie imprese (PMI), con uno sguardo particolare alle realtà produttive del Nordest, ma anche sullo scenario politico.

Onorevole Bitonci, quali sono stati i principali interventi del vostro dicastero a sostegno delle PMI, motore dell’economia del nostro territorio?

Abbiamo messo in campo misure concrete, a partire dalla legge annuale per le PMI, approvata per la prima volta in Consiglio dei Ministri. È un provvedimento che sto seguendo in prima persona, con audizioni ancora in corso, e che punta a semplificare la vita di imprese e artigiani. Tra i punti centrali c’è la riforma del mondo del credito e dei confidi, fondamentale per rilanciare il sostegno finanziario alle micro e piccole aziende.

In che modo i confidi stanno tornando a essere uno strumento utile?

Durante la pandemia, con le garanzie statali al 100%, i confidi erano stati messi da parte. Ma oggi, grazie alla riforma introdotta nel 2023 e potenziata quest’anno, possono rilasciare garanzie fino a 100.000 euro senza valutazione del merito di credito

da parte del gestore del Fondo. Questo ha quadruplicato il loro impatto sull’economia. Inoltre, stiamo lavorando per permettere loro di erogare anche servizi e microfinanziamenti diretti: un passo importante per rafforzare il tessuto produttivo diffuso. Altro fronte su cui state intervenendo è quello dell’energia. Esatto. Dall’ 8 del mese è stato riaperto lo sportello per l’autoproduzione energetica, una misura che consente alle imprese di ottenere contributi, da 30.000 a 1 milione di euro, per installare pannelli fotovoltaici e batterie. Un incentivo importante per accompagnarle nella transizione energetica e ridurre i costi in bolletta.

Anche la cosiddetta “Transizione 5.0” è tra le priorità… Sì, si tratta di un pacchetto da 6,3 miliardi di euro, che sommato a Industria 4.0 porta il totale a quasi 1 3 miliardi. Purtroppo l’impianto europeo ha reso il percorso piuttosto burocratico, con certificazioni ex ante ed ex post. Ma con la legge di bilancio 2025 abbiamo introdotto semplificazioni, per esempio eliminando l’obbligo di dimostrare la riduzione dei consumi energetici quando si acquistano nuovi macchinari: è evidente che siano più efficienti. Abbiamo già raggiunto 1,390 miliardi di euro in prenotazioni, ma serve più tempo: per questo stiamo trattando con Bruxelles una proroga al 2026. Il credito d’imposta previsto resta uno strumento appetibile?

Assolutamente sì. Con Transizione 5.0 il credito può arrivare al

45% per investimenti in tecnologie, digitalizzazione, fotovoltaico e batterie. Anche Industria 4.0, che è stata riaperta, offre un credito d’imposta fino al 20%, con procedure più snelle grazie al fatto che sono fondi nazionali.

Sul fronte dei contratti di sviluppo, ci sono novità per le imprese del Nord?

Stiamo cercando nuove risorse per riaprire gli sportelli sospesi per esaurimento fondi. Le domande non sono andate perse, sono solo in graduatoria. Appena i fondi saranno reintegrati, si potrà procedere con l’erogazione.

Lei visita spesso le aziende venete. Qual è l’impressione che ne ricava?

Dedico almeno una giornata alla settimana alle visite presso realtà produttive sul territorio, oltre agli incontri che si svolgono a Roma con imprese e rappresentanze, focalizzati su diverse tematiche di competenza del Ministero. È un’attività che considero essenziale: mi permette di ascoltare problemi concreti e fornire risposte rapide, anche tramite incontri al ministero o call dirette. Molte imprese, ad esempio, non conoscono le agevolazioni disponibili. Per questo invio una newsletter mensile a tutte le associazioni di categoria con l’elenco delle misure attive.

Le aziende sono preoccupate per i dazi, soprattutto quelle esportatrici. Che segnali arrivano da Roma?

Il tema è molto sentito, specie in una regione come il Veneto, ad alto valore aggiunto. Ma io invito alla calma: le trattative in-

ternazionali porteranno probabilmente a dazi sotto il 10%, con un impatto contenuto, specie sui prodotti di alta gamma, come i vini veneti, per i quali il prezzo non è un tema determinante per l’acquirente. L’Amarone, per esempio, se aumenta di qualche dollaro, l’americano continuerà a comprarlo.

E sul caro energia?

Al momento, nonostante le tensioni mediorientali, non ci sono stati aumenti significativi nel prezzo del gas o del barile.

Ma il governo è pronto a intervenire, come già fatto in passato, qualora si verificassero nuovi rincari.

Uno sguardo infine alla politica: in autunno si vota per il rinnovo dell’amministrazione regionale del Veneto.

Ci stiamo preparando con grande attenzione. Il nostro segretario regionale, Alberto Stefani, ha avviato una fase di ascolto

con tutti i 450 amministratori della Lega in Veneto. È da lì che deve partire il programma: dai temi concreti per i veneti, non solo dai nomi. Serve ancora qualche settimana e poi ci sarà il nome del candidato, attorno al quale, ovviamente, verrà costruita una squadra, ma io penso che il tema più importante siano gli argomenti. Sanità, scuola, sport, imprese: costruiremo un programma condiviso, come movimento radicato nei territori, un movimento fatto di amministratori locali, consiglieri comunali, assessori, sindaci. Siamo il primo partito in Veneto come amministratori. La campagna elettorale inizierà ascoltando gli amministratori e le loro esigenze per creare il programma elettorale, quindi organizzeremo incontri con associazioni di categoria e con le aziende e i cittadini per discutere insieme del futuro del nostro Veneto.

Il sottosegretario Massimo Bitonci

La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV

Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato“Il Veneto in Diretta” su Telepadova

Con il debutto televisivo della trasmissione Il Veneto in Diretta, il Gruppo editoriale La Piazza taglia un traguardo importante e si distingue come l’unico editore in Veneto ad offrire informazione su tutti e quattro i media: carta, web, radio e ora anche TV. Un primato che riflette una crescita continua, radicata nel territorio e alimentata dalla volontà di dare voce alle comunità locali con strumenti sempre più efficaci, accessibili e fruibili gratuitamente.

La nuova trasmissione - in onda su 7Gold TelePadova la domenica alle 11.45 ed il mercoledì alle 11.30 - va ad aggiungersi a una rete informativa già solida e articolata. In oltre trent’anni di attività, La Piazza ha costruito un sistema editoriale che unisce il mensile cartaceo distribuito in tutta la regione, il quotidiano online LaPiazzaweb.it, l’emittente radiofonica Radio Veneto24 – prima e unica all-news interamente dedicata al Veneto – e ora

anche un appuntamento televisivo fisso, interamente prodotto dalla redazione del gruppo.

Il Veneto in Diretta è uno spazio settimanale pensato per raccontare la politica, l’economia, l’attualità, il lavoro e il sociale con lo stile che contraddistingue La Piazza: approfondito, concreto, vicino alle persone. Ogni puntata accoglie ospiti selezionati tra amministratori, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti della società civile, per affrontare con rigore e chiarezza i temi che toccano il territorio e le sue trasformazioni.

L’emittente 7Gold TelePadova è di certo molto affine, con i suoi 50 anni e con la sua forte attenzione ai temi editoriali del Veneto e del NordEst. Format prestigiosi e molto seguiti ne fanno l’emittente di riferimento in Veneto sia per qualità che per ascolti.

La scelta di entrare anche nel mondo della TV nasce da un’esigenza ben precisa: offrire una copertura informativa completa e

multicanale. In un momento storico in cui l’accesso alle notizie passa da molteplici piattaforme, il Gruppo La Piazza ha deciso di presidiare con coerenza ogni canale, mantenendo intatti i propri valori fondanti: informazione indipendente, servizio pubblico, at-

tenzione costante al contesto locale. Quella televisiva non è solo una nuova vetrina: è la quarta gamba di un tavolo editoriale di un tavolo sempre più solido, che poggia sull’esperienza maturata in decenni di lavoro sul territorio. Un’evoluzione coerente con

i tempi, ma soprattutto con un obiettivo sempre chiaro: essere al servizio dei cittadini e dare visibilità a ciò che accade nei Comuni, nelle imprese, nei luoghi della cultura e della solidarietà. L’approdo in TV rafforza ulteriormente la posizione del gruppo come punto di riferimento per chi vuole comprendere il presente del Veneto, attraverso un’informazione chiara, trasparente e plurale. Il programma viene trasmesso da un’emittente prestigiosa come 7Gold Telepadova e rilanciato su tutti i canali digitali e social del gruppo, ampliando la sua diffusione. Con una redazione esperta, capace di coniugare linguaggi diversi e affrontare tematiche complesse con professionalità, La Piazza si conferma oggi un modello editoriale innovativo. L’unico in Veneto a parlare ai cittadini su carta, online, via radio e in TV. Un gruppo editoriale che cresce con il proprio pubblico. E che, su ogni media, sceglie di restare vicino al territorio.

Teatro Stabile del Veneto, ecco la nuova stagione con un cartellone di primo livello

Il mondo del teatro si prepara a un entusiasmante capitolo con l’annuncio della stagione 2025/2026 del Teatro Stabile del Veneto. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un inizio vibrante, un’opportunità per reinventare il paesaggio teatrale mettendo in risalto l’arte della narrazione e la maestria degli interpreti. La campagna di quest’anno, intitolata significativamente “Ogni storia ha il suo inizio” e curata dall’artista catalano Javier Jaén, cattura perfettamente lo spirito di un’epoca nuova, segnata da cambiamenti significativi ma anche da molte conferme. Il logo creato da Jaén consiste in una mela rossa formata da un serpente attorcigliato su sé stesso, simbolo, per l’appunto, del peccato originale da cui tutto è iniziato.

La stagione 25/26 è stata presentata a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale dal presidente Gianpiero

Beltotto, dal direttore artistico Filippo Dini e dalla straordinaria Giuliana De Sio che con Dini aprirà il cartellone con “Il Gabbiano” di Cecov. Un programma che prevede 80 spettacoli, di cui 37 dedicati agli abbonati tra Venezia, Treviso e Padova. Un numero impressionante che promette di attirare un pubblico ancor più vasto, mettendo al centro

gli attori e le parole degli autori, sia classici che contemporanei. Tra le novità, 13 produzioni e coproduzioni pronte a solcare i palcoscenici europei. Brillanti inoltre i risultati dell’ultimo triennio. Dal 2022, il Teatro Stabile ha registrato un incremento del 21% nelle alzate di sipario, culminando nel 2024 con ben 553 giornate di spettaco-

lo tra Padova, Treviso e Venezia.

A queste si sommano 106 recite fuori dal Veneto, dimostrando la crescente influenza a livello nazionale. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, con una crescita del 56% nelle presenze, superando le 175 mila nel 2024. Anche le vendite di biglietti e abbonamenti hanno raggiunto cifre record, con oltre 2,6 milioni di euro. Un incremento delle produzioni ha portato anche a un aumento degli artisti e dei tecnici coinvolti, con una crescita rispettivamente del 19% e del 38% nei contratti di scrittura.

Ogni giorno, più di due nuovi contratti vengono firmati, dimostrando un settore in piena espansione e dall’enorme potenziale. Le produzioni per la stagione 25/26 comprendono opere classiche e nuove drammaturgie che esplorano i grandi capolavori con occhi moderni. Peppino Mazzotta continua il dialogo con i classici russi con una riscrittu-

ra di “Anime morte” di Gogol’, mentre Leonardo Lidi s’immerge nell’intenso mondo di Tennessee Williams con “La gatta sul tetto che scotta”. Le produzioni contemporanee si concentrano su temi di genere e potere, con opere di autrici come Ella Hickson e Julia May Jonas che esplorano il complesso universo delle relazioni umane. Marco Paolini, noto per il suo impegno nel teatro civile, inaugura il cartellone con “Bestiario idrico”. La stagione include anche spettacoli mattutini dedicati alle scuole superiori, sottolineando il ruolo educativo del teatro. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha espresso il suo sostegno appassionato per questa nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, rilevando come l’offerta culturale di qualità sostenga non solo la crescita della comunità, ma anche l’economia e il turismo della regione.

Riccardo Musacco

La presentazione della nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto

La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV

Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato “Il Veneto in Diretta” su Telepadova

C on il debutto televisivo della trasmissione Il Veneto in Diretta, il Gruppo editoriale La Piazza taglia un traguardo importante e si distingue come l’unico editore in Veneto ad offrire informazione su tutti e quattro i media: carta, web, radio e ora anche TV. Un primato che riflette una crescita continua, radicata nel territorio e alimentata dalla volontà di dare voce alle comunità locali con strumenti sempre più efficaci, accessibili e fruibili gratuitamente.

La nuova trasmissione - in onda su 7Gold TelePadova la domenica alle 11.45 ed il mercoledì alle 11.30 - va ad aggiungersi a una rete informativa già solida e articolata. In oltre trent’anni di attività, La Piazza ha costruito un sistema editoriale che unisce il mensile cartaceo distribuito in tutta la regione, il quotidiano online LaPiazzaweb.it, l’emittente radiofonica Radio Veneto24 – prima e unica all-news interamente dedicata al Veneto – e ora

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tenzione costante al contesto locale. Quella televisiva non è solo una nuova vetrina: è la quarta gamba di un tavolo editoriale di un tavolo sempre più solido, che poggia sull’esperienza maturata in decenni di lavoro sul territorio. Un’evoluzione coerente con

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L’iniziativa. Un modo unico per trasmettere a giovani talenti i segreti di una professione ad alto valore aggiunto

È nata La Piazza Academy,

per formare i consulenti del futuro

L’iniziativa promossa dal Gruppo Editoriale La Piazza, in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, è pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità

In un momento in cui tanti giovani cercano la propria strada nel mondo del lavoro, nasce un progetto ambizioso e concreto che punta a insegnare una vera professione: quella del consulente commerciale pubblicitario. È la nuova Academy promossa dal Gruppo Editoriale

La Piazza in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità.

Un percorso formativo artico-

lato, che unisce teoria e pratica, formazione in aula e tirocinio operativo, per imparare davvero l’arte della vendita pubblicitaria. Un mestiere che richiede preparazione, ascolto, visione strategica e capacità relazionali: competenze che possono essere apprese solo attraverso un’esperienza immersiva, accompagnata da professionisti del settore. Ecco perché La Piazza Academy non è solo un corso, ma una vera e propria fucina di competenze, dove i partecipanti vengono seguiti passo dopo passo nella costruzione di un futuro professionale

solido e concreto.

Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: formare nuove figure commerciali capaci di valorizzare l’offerta editoriale e pubblicitaria di testate autorevoli ed innovative come La Piazza, il quotidiano digitale LaPiazzaweb.it e Radio Veneto24, la prima e unica radio all news del Veneto. Strumenti diversi, pubblici diversi, ma un unico comune denominatore: la capacità di raccontare il territorio e offrire alle imprese soluzioni efficaci per comunicare.

I tirocini previsti dall’Academy verranno infatti svolti all’interno di Give Emotions, la realtà che anima e coordina l’intero gruppo editoriale. Durante il periodo di tirocinio le giovani e i giovani selezionati saranno coinvolti in attività reali di vendita pubblicitaria, sia tramite contatto diretto che telefonico, imparando a costruire proposte personalizzate, a gestire una trattativa, un portafoglio clienti, a comprendere le esigenze del mercato e a lavorare per obiettivi.

Un’iniziativa che ha anche una forte valenza sociale. In un’epoca segnata da disoccupazione giovanile e precarietà diffusa, offrire a ragazze e ragazzi non solo una formazione, ma anche la possibilità di inserirsi concretamente nel mondo del lavoro rappresenta una risposta concreta. Non si tratta di stage astratti, ma di un’opportunità vera: chi saprà distinguersi avrà la possibilità di iniziare una carriera stabile e altamente remunerativa all’interno di una realtà solida, innovativa e in continua crescita.

“Crediamo sia doveroso – afferma l’editore Giuseppe Bergantin – investire nel futuro delle nuove generazioni, trasmettendo competenze autentiche e aprendo le porte del nostro mestiere. Non è un’operazione spot, ma l’inizio di un progetto strutturato, che si ripeterà almeno due volte all’anno, con l’obiettivo di formare una vera nuova generazione di consulenti pubblicitari. È un investimento su persone, territorio e qualità, come sempre abbiamo fatto in questi 31 anni”.

A rendere possibile tutto questo è la forza del Gruppo Editoriale La Piazza, una realtà radicata, autorevole e da oltre trent’anni punto di riferimento nel Veneto. Solo un gruppo con una visione imprenditoriale chiara e una struttura organizzativa consolidata può offrire una simile opportunità, garantendo ai partecipanti il supporto, la credibilità

e gli strumenti necessari per apprendere una professione complessa, ma ricca di soddisfazioni. La Piazza Academy è aperta a giovani motivati, desiderosi di mettersi alla prova e di imparare un mestiere vero. Nessuna esperienza pregressa è richiesta: contano l’attitudine, la voglia di crescere, la curiosità e il desiderio di lavorare a contatto con le persone, con spirito di iniziativa e passione.

In un mondo in cui tutto cambia rapidamente, la pubblicità resta uno degli snodi fondamentali per la vita delle imprese. Formare consulenti capaci di costruire relazioni e generare valore attraverso la comunicazione è una sfida ambiziosa, ma necessaria. Con questa Academy, Give Emotions e Forema scelgono di accettarla. E di aprire la strada a una nuova generazione di professionisti.

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Welfare familiare: in Veneto nasce un nuovo modello di assistenza e formazione

Un milione di euro per formare, valorizzare e integrare nel sistema socio-sanitario regionale una figura sempre più centrale ma ancora troppo invisibile: l’assistente familiare. È questo l’obiettivo del nuovo progetto lanciato da ENAIP Veneto e finanziato con fondi FSE+ della Regione del Veneto, presentato ufficialmente all’Opera Immacolata Concezione di Padova. Un’iniziativa che punta a dare risposte concrete a una delle sfide più urgenti del nostro tempo: l’invecchiamento della popolazione e la crescente domanda di assistenza domiciliare qualificata. Nel 2050, secondo le proiezioni Istat, gli over 80 saranno il 14% della popolazione veneta. Già oggi, le famiglie faticano a trovare personale preparato e regolare per l’assistenza dei propri cari. Da qui la necessità di costruire un nuovo modello di welfare, capace di coniugare prossimità, sostenibilità e professionalità. Il progetto prevede percorsi formativi accessibili e flessibili, pensati per chi opera quotidianamente accanto agli anziani e ai non autosufficienti, spesso senza un’adeguata preparazione o tutela contrattuale.

Il cuore del piano è un corso gratuito in modalità e-learning della durata complessiva di 60 ore, suddiviso in quattro moduli con lezioni video, test di autovalutazione e una prova finale. I partecipanti che supereranno l’esame otterranno un attestato valido per l’iscrizione al Registro regionale degli assistenti familiari e riceveranno un voucher di 300 euro. L’obiettivo è formare almeno 820 persone entro settembre 2026, siano esse già occupate o in cerca di lavoro.

«Con questo progetto la Regione del Veneto si mette in gioco per costruire un nuovo modello di assistenza basato su inclusione e competenza», ha dichiarato l’assessore regionale alla Formazione Valeria Mantovan. «Valorizzare chi si prende cura degli altri è un dovere morale e una necessità sociale, in un’epoca in cui la domanda di assistenza è in costante crescita».

L’iniziativa coinvolge oltre 50 partner tra enti locali, ULSS, cooperative, CAF, sindaca-

ti, università e agenzie del lavoro, configurandosi come il primo progetto sistemico in Veneto su questo tema. Non mancano gli strumenti di accompagnamento personalizzato: ogni partecipante potrà accedere a 12 ore di orientamento e counseling, mentre da settembre prenderanno il via 80 eventi in presenza e 24 webinar per rafforzare e aggiornare le competenze. Le Università di Padova e Ca’ Foscari cureranno inoltre una ricerca su contrattualizzazione e integrazione della figura nel sistema dei servizi. Alla presentazione ha preso parte anche un rappresentante dell’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, che ha ribadito l’importanza della domiciliarità come scelta non solo più umana, ma anche più efficace e sostenibile: «Rimanere nella propria casa, per un anziano fragile, significa mantenere legami affettivi e abitudini, elementi fondamentali per il benessere psicofisico. Per questo la Regione sostiene anche economicamente i caregiver familiari con un contributo mensile per dodici mesi».

Secondo i dati Inps, in Veneto nel 2023 erano presenti 35.915 badanti regolari, il 56,4% del totale dei lavoratori domestici. Ma si stima che almeno altre 35-40mila persone svolgano la stessa mansione in nero. Le province con il maggior numero di lavoratori regolari sono Padova e Verona, ciascuna con oltre 7mila posizioni attive. Un dato che conferma l’urgenza di agire.

«Questo progetto – ha spiegato Giorgio Sbrissa, amministratore delegato di Enaip Veneto – è la risposta concreta a un bisogno sociale e formativo che non possiamo più ignorare. Diamo dignità e strumenti a chi, spesso invisibile, garantisce quotidianamente cura e presenza a migliaia di persone fragili».

Anche il demografo Enrico Di Pasquale ha ricordato come, in un Paese che registra più decessi che nascite, il “lavoro di cura” sarà sempre più centrale. Il futurista Francesco Brunori ha concluso con uno sguardo in prospettiva: «Solo innovando e creando reti territoriali forti potremo costruire un welfare più equo, vicino alle persone e capace di affrontare le sfide del domani».

Mirano, inaugurato il nuovo bar dell’Ospedale

Un nuovo spazio di ristoro è stato inaugurato all’interno dell’Ospedale di Mirano: si tratta del nuovo bar del presidio, pensato non solo per gli utenti, ma anche come luogo di pausa e rigenerazione per il personale sanitario. Il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, ha partecipato all’apertura, sottolineando l’importanza di offrire ai professionisti della sanità ambienti accoglienti per ricaricare le energie. Accanto alla mensa – anch’essa recentemente rinnovata – il nuovo bar si trova a destra dell’ingresso principale, vicino all’area CUP, ed è dotato anche di un’area esterna. Il servizio è aperto sia al pubblico sia agli operatori, con una gestione affidata alla società Food Evolution, selezionata tramite bando pubblico. In linea con le norme sanitarie e i corretti stili di vita, non saranno serviti alcolici. Durante la cerimonia, Contato ha voluto ringraziare i gestori per l’impegno condiviso: “Con questo intervento – ha dichiarato – compiamo un piccolo ma significativo passo nel migliorare la quotidianità di chi lavora e frequenta l’Ospedale. È fondamentale che, accanto all’impegno e alla professionalità, si possano offrire anche servizi di qualità, in ambienti accoglienti”. Il bar rappresenta un ulteriore tassello del percorso di rinnovamento intrapreso dall’Azienda sanitaria, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza complessiva sia per l’utenza che per il personale.

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L’iniziativa. Nasce dall’Ulss 3 il primo corso in Veneto che forma i vigili urbani come tutor Blsd

Polizia Locale e Suem insieme per salvare vite: venti agenti diventano istruttori di primo soccorso

Per la prima volta, venti agenti della Polizia Locale diventano istruttori di primo soccorso grazie a un innovativo corso promosso dall’Ulss 3 Serenissima in collaborazione con il Suem 118. Il progetto, realizzato al Padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo a Mestre, segna una svolta nella formazione degli operatori di pubblica sicurezza, che non solo acquisiscono le competenze per effettuare le manovre di base di rianimazione e defibrillazione (Blsd), ma ottengono anche la qualifica per formare a loro volta altri colleghi. L’iniziativa nasce dall’intesa tra il Comando della Polizia Locale di Venezia, il Suem 118 dell’Ulss 3, il Centro regionale emergenza urgenza e il servizio Formazione risorse umane dell’Ulss 3. L’obiettivo è chiaro: creare un nucleo di formatori interni capace di estendere a livello provinciale e regionale le competenze salvavita tra i corpi di Polizia.

“Questo percorso è molto importante perché si integra alla nostra formazione complessiva sulla sicurezza – dice il comandante della Polizia locale di Venezia Marco Agostini –. Di fronte alla sopravvivenza di una vita umana non si può aspettare: se noi siamo già sul territorio colpito, ci sono dei tempi in cui possiamo agire prima, in attesa dei soccorsi istituzionalizzati”. Accanto ai venti futuri tutor, altri dieci agenti hanno rinnovato la certificazione Blsd in scadenza, garantendo così la continuità operativa del Corpo in situazioni di emergenza.

“Il fatto che il Corpo della Polizia locale collabori con noi sotto vari profili, compreso quello del soccorso sanitario, è un gesto per noi fondamentale – aggiunge il primario del Suem 118 di Venezia e del Veneto Paolo Rosi –. Ringrazio il comandante Agostini e i suoi ufficiali

per la sua grande disponibilità: formare anche i loro formatori è un aspetto nuovo e utilissimo anche per noi”. La formazione congiunta consolida un legame già sperimentato in situazioni critiche: “Con la Polizia locale abbiamo lavorato insieme in pandemia e durante i grandi incidenti che hanno segnato negli ultimi anni questo territorio – ricorda il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato –. Questa è l’ennesima forma di collaborazione che garantiamo al nostro territorio. Grazie a questi agenti, e alla lungimiranza di chi li guida, per la capacità di essere attori di un continuo rinnovamento”.

L’iniziativa si inserisce infatti in una visione strategica più ampia. “Questo iter formativo permette la costituzione di un nucleo di formatori interni al Corpo di Polizia in grado di replicare il corso certificativo Blsd ‘laico’ ai

loro colleghi e ai colleghi di altri Comandi della provincia veneziana – spiega la direttrice della Formazione dell’Ulss 3 Elisabetta Spigolon –. L’iniziativa rappresenta il punto di partenza di un programma regionale che mira a estendere la formazione Blsd a tutte le Polizie Locali del Veneto”.

La soddisfazione per il progetto è condivisa anche da chi lo ha condotto in aula: “Sono molto orgogliosa che le nostre due realtà siano riuscite a collaborare per portare un risultato simile – chiude l’istruttrice e medico del Suem 118 Federica Stella –. Il fatto che gli agenti della Polizia municipale sappiano eseguire le manovre salvavita in attesa del nostro arrivo dimostra come due istituzioni che nascono con scopi diversi possano collaborare per un risultato comune”.

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Da L’Avana a Campalto: Yaimaris è il nuovo medico di famiglia per 1.230 pazienti

Dalla periferia dell’Avana a via Orlanda, Campalto: è il viaggio della dottoressa Yaimaris Tamayo Santana, 31 anni, nuova medico di base in servizio dal 1° giugno grazie alla campagna internazionale avviata dall’Ulss 3 Serenissima per fronteggiare la carenza di professionisti. Laureata in Medicina a Guantanamo, per tre anni ha lavorato come medico di famiglia in Cuba, seguendo oltre 2.000 pazienti con uno stipendio di 50 dollari al mese. Nel 2021 si trasferisce in Italia, impara la lingua e, nel 2023, risponde all’appello dell’Ulss 3. Con l’Azienda avvia il riconoscimento del titolo. Supera l’esame di equipollenza all’Università La Sapienza di Roma nel 2025, risultando tra i 21 abilitati su 221 candidati.

Dopo l’iscrizione all’Ordine dei Medici di Venezia, ottiene l’incarico e segue oggi 1.230 pazienti nella medicina di gruppo di Campalto. “Mi trovo bene con utenti e colleghi, tutti mi hanno accolta con rispetto”, racconta. Il Direttore Generale Edgardo Contato la definisce “un esempio di coraggio e dedizione, risultato concreto della nostra campagna”.

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Ricette fresche e leggere, perfette da preparare per l’estate

PEPERONI RIPIENI VEGETARIANI

Un grande classico rivisitato in chiave vegetariana e leggera, perfetto per un antipasto sfizioso o una cena veloce durante la settimana. Un piatto versatile e saporito che possiamo servire in tanti modi.

Ingredienti: 2 peperoni grandi; 500 g patate; 500 g zucchine; 2 uova, 200g pomodorini, 150g provola cubetti, pangrattato, prezzemolo, olio d’oliva, sale fino, pepe Preparazione: Pelare le patate e grattugiarle in una ciotola e dopo averle lavate, asciugare e grattugiare anche le zucchine. Poi condire con un po’ di sale e lasciare riposare per circa 5-10 minuti, per far perdere alle verdure un po’ d’acqua di vegetazione. Aggiungere le uova, il sale, il pepe e mescoliamo bene. Unire pomodorini tagliati, la provola a cubetti, il prezzemolo tritato e mescolare per distribuire gli ingredienti in modo uniforme. Dopo averli ripuliti dai semini e dai filamenti bianchi, tagliare a metà i peperoni e metterli in una teglia foderata con carta forno. Farciamo i peperoni con il ripieno di verdure. Completiare con il pangrattato sulla superficie e con un filo d’olio, e cucinare in forno preriscaldato ventilato 180 °C per 35 minuti.

CAESAR SALAD ( SENZA POLLO)

La Caesar Salad è un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Da allora esportata ed apprezzata in tutto il mondo. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto Ingredienti: :2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b. Preparazione: Sfogliare la lattuga ed eliminare eventuali foglie esterne troppo dure, scegliere quelle interne più tenere. Tagliare il pane a fette alte 1 cm, eliminare la crosta e tagliare a quadretti. Mettere un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una pentola antiaderente e tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire disporre l’insalata in un’insalatiera, versare due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere il sale, il pepe macinato al momento, il succo di limone, la salsa Worchestershire e mescolate ancora. Assaggiate e correggete se necessario.

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GELATO ALLO YOGURT CON PISTACCHI

Ora che è iniziata l’estate, a chi non piace rinfrescarsi con un bel gelato? Meglio se leggero e nutriente: ecco il gelato con pistacchi. La ricetta prevede l’utilizzo dello yogurt greco al posto del latte. Facile da preparare, ideale per la merenda o per il post pranzo goloso

Ingredienti: 400 g di yogurt greco; 100 g di cioccolato fondente; 30 g di miele di acacia; 2 cucchiai di pistacchi al naturale. Per guarnire q.b. di pistacchi al naturale E mezza bacca di vaniglia

Preparazione: Tritare finemente il cioccolato fondente e i pistacchi, tenendoli da parte. In una ciotola inserire lo yogurt, il miele e i semi della vaniglia; montare gli ingredienti con le fruste elettriche pochi istanti. Aggiungere i pistacchi e il cioccolato e amalgama gli ingredienti. Una volta completato l’impasto, trasferirlo un contenitore adatto al freezer. Mescolare il composto con una forchetta ogni 30 minuti, ripetendo l’operazione per circa tre ore. Passato il tempo, tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di servirlo, se necessario mescolare nuovamente per renderlo più cremoso.

Servite con pistacchi al naturale e una banchetta di vaniglia a piacere

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Rubrica a cura di Sara Busato

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