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Mobilitati per salvare delle vite, 20 agenti diventano istruttori Blsd grazie al corso Ulss 3

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di Cavarzere

Economia, il sottosegretario

Massimo Bitonci annuncia semplificazioni e nuove risorse per il mondo delle imprese

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Numeri in crescita e grandi nomi per la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto “Cartellone di alto livello”

Il giallo dell’estate: con “La ghenga degli storti” Romero svela il cuore nero del Nordest

Centrosinistra con Manildo.

Centrodestra a guida Lega o Fdi?

La marcia verso le prossime elezioni regionali è quantomeno incerta. Prima la querelle sul terzo/quarto mandato per il presidente Zaia, poi quella sullo spostamento a primavere 2026 delle elezioni, ora il braccio di ferro tra Lega e Fdi per garantirsi la guida del centrodestra. Ora che ormai la prospettiva di una ricandidatura a presidenze per Zaia è definitivamente tramontata e che anche la data delle elezioni è chiara - ovvero entro il 23 novembre 2025, con il 16 come giornata più probabile – è tempo di alleanze e candidature. Questa volta sembra che, almeno per quello che riguarda la strategia, i ruoli si siano invertiti. Il centrosinistra, solitamente in ritardo a causa dei numerosi litigi tra alleati, ha già scelto il proprio candidato mettendo insieme una coalizione molto più ampia di quella di cinque anni orsono. Mentre il centrodestra è in preda alla confusione determinata dalla contrapposizione interna. Andiamo con ordine.

Il centrosinistra ha eletto a proprio alfiere un nome fuori dal giro dei soliti noti: Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso dopo una storica vittoria contro Giancarlo Gentilini che sembrava essersi allontanato dalla politica attiva. Un nome a sorpresa, in un certo senso, uscito dal cilindro del Partito Democratico che ha trovato il consenso di tutta la coalizione e che potrebbe, addirittura, allargare il perimetro a Azione di Carlo Calenda.

Notte Bianca, “Mercoledì d’ estate” e “Talenti in Piazza”, Cavarzere si accende. “Boscochiaro in Festa” e “Ferragosto Rottonavano”, manifestazioni nelle frazioni. Cona, momenti di aggregazione a Cantarana e in Piazza De Lotto

SAN PIETRO, VANDALISMI AL CIMITERO: MUNARI DIFENDE LA GIUNTA

Il sindaco: “Più agenti, 9 telecamere, 26 punti luce. La sinistra? Nulla in 10 anni”. Crocco: “Mancano controlli adeguati”

E GUARDA AL VOTO

A Treviso il segretario veneto Stefani convoca oltre 400 amministratori e detta la linea: “Saremo protagonisti”

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SChi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

ono passati più di 12 anni da quando si sentì parlare per la prima volta di Pfas e di inquinamento delle falde e dell’acqua potabile che arriva direttamente nelle nostre case. Ora la sentenza della Corte d’Assise di Vicenza, con la condanna di 11 ex dirigenti della Miteni per disastro ambientale, avvelenamento doloso delle acque destinate al consumo umano e altri gravi reati mette un punto fermo che dovrebbe anche essere un monito: chi inquina paga.

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Investimenti sulla tratta ferroviaria Adria-Mestre

Cavarzere sarà protagonista del piano di riqualificazione della linea ferroviaria Adria–Mestre, finanziato dalla Regione Veneto con 10 milioni di euro provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021–2027. Una parte significativa degli interventi interesserà direttamente il territorio comunale, con la soppressione di almeno due passaggi a livello e la realizzazione della nuova stazione Cavarzere Centro, che verrà spostata circa 300 metri più a sud, in prossimità del parco calisthenics, dove la ferrovia si trova a un livello più basso. La nuova fermata sarà dotata di pensilina, parcheggio biciclette e accesso per persone con disabilità. “Quello che anni fa sembrava solo un progetto su carta – commenta il sindaco Pierfrancesco Munari – oggi diventa realtà: un grande risultato per la città, frutto di lavoro e dialogo istituzionale. Cavarzere migliorerà in decoro, funzionalità e inclusività, con benefici tangibili per tutti i cittadini”. L’intervento rientra in un programma più ampio di adeguamento e modernizzazione infrastrutturale dell’intera linea, che coinvolgerà anche le stazioni di Cona, Campagna Lupia, Mira, Dolo e Piove di Sacco, oltre all’elettrificazione e alla messa in sicurezza di tratti sensibili. “Parliamo di un piano concreto che comprende soppressione di passaggi a livello, sistemi tecnologici avanzati, accessibilità e contrasto al rischio idrogeologico – sottolinea l’assessora regionale ai trasporti Elisa De Berti –. L’obiettivo è uno solo: elevare gli standard di sicurezza, efficienza e qualità del servizio per cittadini e pendolari”. Un lavoro portato avanti nel tempo anche a livello locale, come spiega l’assessore ai trasporti del Comune di Cavarzere Marco Grandi, già presidente di Sistemi Territoriali dal 2018 al 2024. “Dal 2021 abbiamo lavorato con costanza e visione, in sinergia con la Regione e Infrastrutture Venete. Questo progetto è la prova che il gioco di squadra tra istituzioni produce risultati concreti per il territorio”.

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Piano da 10 milioni di euro della Regione Veneto

Chi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La sentenza di Vicenza rappresenta infatti un precedente importante, perché per la prima volta viene riconosciuta la responsabilità penale diretta di chi ha inquinato consapevolmente. Il verdetto risuona come un potente monito e potrebbe rappresentate un importante punto di svolta nella lotta per la tutela ambientale e la salute pubblica, riconoscendo precise responsabilità penali. Dopo cinque anni di processo e 1 34 udienze 11 ex dirigenti dell’azienda chimica Miteni di Trissino – tra cui manager dei colossi internazionali Mitsubishi e ICIG che hanno rilevato l’azienda– sono stati condannati a pene complessive per 141 anni di reclusione, venti in più di quanto richiesto dal pubblico ministero. Quattro gli imputati assolti. Riconosciuti anche risarcimenti milionari al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, Arpav, società idriche, Comuni e cittadini. Probabilmente vi saranno successivi pronunciamenti negli ulteriori gradi di giudizio, qualcosa potrà cambiare, ma c’è un punto fermo che sarà difficile scalfire o mettere in discussione.

Per oltre cinquant’anni dallo lo stabilimento di Trissino sono state riversate nelle falde sostanze perfluoroalchiliche, i Pfas per l’appunto. Per decenni sono state usate in più ambiti, dai primi anni Duemila però alcune hanno smesso di essere usate perché si sono rivelate potenzialmente cancerogene e tossiche, a seconda dell’esposizione.

Questi “veleni eterni” si sono insinuati silenziosamente nel suolo, nell’aria e, in modo particolarmente insidioso, nelle falde acquifere, contaminando l’acqua potabile di centinaia di migliaia di cittadini tra le province di Vicenza, Padova e Verona. Un’area di circa 200 chilometri quadrati venne classificata “zona rossa” nella quale, attraverso decine di migliaia di campionamenti, era stata riscontrata la presenza di valori particolarmente elevati di Pfas. Ci sono voluti anni e anni di battaglie e di perseveranza per arrivare a questo pronunciamento che rappresenta ora un nuovo punto di partenza all’insegna di una maggiore attenzione e sensibilità verso gli aspetti ambientali di svariate attività. E senz’altro va riconosciuta la tenacia con cui le “Mamme No Pfas” hanno lottato misurandosi con ostacoli e impedimenti di ogni genere. In questi anni, insieme agli altri movimenti ambientalisti, hanno dovuto combattere tra mille difficoltà, ora il loro sacrificio è stato ripagato, anche se resta l’amarezza per le gravi conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di persone e sull’ambiente.

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Il dibattito. Botta e risposta tra la consigliera Crocco e sindaco Munari

Raid vandalico al cimitero, è scontro tra maggioranza e opposizione

Un atto vandalico nel cimitero di San Pietro diventa tema di scontro tra opposizione e giunta. Crocco (PD) accusa l’assenza di controlli, Munari elenca i risultati ottenuti in tre anni. Bernello: “Serve collaborazione tra cittadini e istituzioni”

I l recente spiacevole raid vandalico al cimitero della frazione cavarzerana di san Pietro accende il dibattito politico. La consigliera del Partito Democratico, Heidi Crocco, ha espresso il suo disappunto “Ancora una volta assistiamo a episodi incresciosi in un cimitero, luogo sacro e degno di rispetto. La frazione di San Pietro è rimasta troppo a lungo senza controlli adeguati, senza sistemi di videosorveglianza. I cittadini chiedono decoro, vigilanza e azioni concrete”. Non si è fatta attendere la replica del sindaco Pierfrancesco Munari, che ha difeso con vigore l’operato della sua giunta. Munari ha ricordato come, durante il decennio di governo della sinistra, poco sia stato fatto per migliorare la sicurezza cittadina, sottolineando l’installazione di sole cinque telecamere, di cui tre non funzionanti. “Hanno avuto tutto il tempo, tutti gli strumenti e tutte le occasioni per cambiare le cose”, ha dichiarato Munari, evidenziando “La differenza tra parole e fatti è concreta: in questi tre anni abbiamo assunto una nuova unità di Polizia Locale, installato 9 telecamere e lavorato per altre 12, una per ogni frazione, creato nuovi punti luce, avviato due gruppi di Controllo di Vicinato

e promosso corsi di autodifesa per le donne. È un impegno concreto, giorno dopo giorno”. Interviene anche Mattia Bernello, Assessore alle Frazioni cittadine, “Sono atti inaccettabili, che hanno indignato l’intera comunità. Appena informati, ho effettuato un sopralluogo, allertato la Polizia Locale e i Carabinieri, e attivato immediatamente la ditta cimiteriale per mettere in sicurezza le tombe. Invito chiunque abbia osservato comportamenti sospetti a fare denuncia: è fondamentale per far luce sui responsabili. Contestualmente, stiamo implementando il sistema di videosorveglianza nelle frazioni e organizzeremo a breve un incontro aperto con cittadini e forze dell’ordine. È tempo di reagire insieme e ridare dignità a chi riposa”. Munari ha elencato una serie di iniziative intraprese negli ultimi tre anni e mezzo per rafforzare la sicurezza a Cavarzere. Tra queste, il concorso pubblico per un nuovo agente di Polizia Locale, l’installazione di nove nuove telecamere e altre dodici in corso di montaggio, l’aggiunta di 26 nuovi punti luce in aree precedentemente buie, e l’attivazione di due gruppi di ‘Controllo di vicinato’. Inoltre, è stato organizzato un corso di autodifesa per le

donne, un segnale dell’impegno dell’amministrazione nel garantire maggiore sicurezza ai cittadini. “Sicuramente non è sufficiente”, ha ammesso Munari, riconoscendo che la strada da percorrere è ancora lunga. Tuttavia, ha ribadito l’importanza di lavorare quotidianamente per affrontare le emergenze ereditate e costruire un futuro più sicuro per Cavarzere. “I cittadini meritano serietà e noi lavoriamo per questo”.

Nuovo direttivo per il Comitato di Rottanova in vista del 51esimo Ferragosto

Si sono svolte la scorsa settimana le elezioni per il rinnovo del Direttivo del Comitato Cittadino di Rottanova, punto di

Simone. Il nuovo direttivo dà il benvenuto a Stefano Alba, nuovo membro che entra a far parte della squadra con entusiasmo

tesi dell’estate cavarzerana. L’evento si terrà dall’8 all’11 agosto e dal 13 al 17 agosto nella frazione di Rottanova, e come sempre

riferimento fondamentale per la vita sociale e organizzativa della frazione. È stato riconfermato all’unanimità il Presidente Garbin Graziano, insieme ai consiglieri storici Benito Bizzarro, Emilio Cestari, Giancarlo Moretto, Sara Schiorlin e Schiorlin

e spirito di collaborazione. A tutti loro va il ringraziamento dell’Amministrazione comunale per l’impegno civico e la dedizione, in particolare in vista dell’organizzazione della 51 ª edizione del Ferragosto Rottanovano, uno degli eventi più at-

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offrirà: Stand gastronomico con piatti tradizionali, Serate di ballo e musica, Tombola e il tradizionale e attesissimo spettacolo pirotecnico finale. Un’occasione per ritrovarsi, fare comunità e celebrare insieme le radici e lo spirito di Rottanova. (g.f.)

Redazione Cavarzere
Pierfrancesco Munari

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Eventi

estivi/1. Il sindaco Pierfrancesco Munari e la Pro Loco illustrano un programma davvero ricco

Notte Bianca, “Mercoledì d’estate” e “Talenti in Piazza”, l’estate si accende a Cavarzere

Durante le 2 serate della Notte Bianca, in Corso Italia ci saranno bancarelle con delizie tipiche regionali e dell’artigianato

S

arà un’estate con tantissimi eventi a Cavarzere con un programma corposo che cercherà di intercettare tutti i gusti: dagli eventi della Notte Bianca, distribuiti su due serate, agli eventi dei “Mercoledì d’estate”, alle sagre sparse nelle diverse frazioni e il format “Talenti in Piazza”. “C’è molta soddisfazione - spiega il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari - perché il programma di questa estate è stato implementato con tanti eventi, alcuni classici come il concerto estivo del maestro Banzato e le due serate della Notte Bianca, ma anche con i “Mercoledì d’estate” Quest’anno poi avremo una novità: per luglio è stato installato un palco grazie alla collaborazione con la Proloco. Il palco che per tanti anni era stato abbandonato nel nostro magazzino, è stato sistemato e quindi daremo lo spazio

artisti cavarzerani e del territorio che potranno prenotare il palco e esibirsi davanti al pubblico. L’estate riempirà i centri cittadini, siamo contenti, a ciò si uniscono anche le sagre organizzate dai comitati nelle varie frazioni, eventi su eventi che ci auguriamo possano avere massima partecipazione perché la comunità resta viva se c’è interesse e quindi invito tutti i cittadini a partecipare”. Ma partiamo dalla Notte Bianca. Il programma della manifestazione del 1° e 2 agosto prevede per le due serate sul palco principale a Cavarzere: ballerine, animazioni e dj con musica hip hop, reggaeton, trap, il tutto per far ballare il pubblico presente. Venerdì 1 agosto ospiti della serata “Le Donatella” mentre sabato 2 agosto sarà ospite della serata dj Ludovica Pagani. Ogni serata inoltre, lungo le vie cittadine spettacoli, musica, animazioni per grandi e bambini, luna park, giochi gonfiabili ed i negozi saranno aperti. Saranno inoltre presenti alcuni punti ristoro. L’associazione culturale Nsv organizzazione eventi Aps, sarà presente in Corso Italia,

dalle 19 alle ore 24 con i mercatini delle tradizioni popolari, dell’artigianato artistico e delle opere d’ingegno e della gastronomia. Ci saranno bancarelle con delizie tipiche regionali. Non mancheranno stand dedicati alla salute. Per

Cona, momenti di aggregazione a Cantarana e in Piazza De Lotto

Anche a Cona non mancano gli appuntamenti estivi in programma .Per il ciclo “Intrattenimento e cultura”, il Comune di Cona ha infatti in programma tre eventi in collaborazione con ArteVen e RetEventi. Si comincia mercoledì 16 luglio alle ore 21, in piazza Cesare De Lotto (in foto), quando vi sarà lo spettacolo “Il mago e la valigia, un’ora di magia comica” con Enrico Moro, del Teatro Moro, che interpreta il mago Folp, che con modi impacciati crea empatia con i più piccoli

e ne accende la curiosità. Venerdì 29 agosto alle ore 21 nel sagrato della chiesa di Foresto si terrà a cura dell’associazione Musica Chioggia del maestro Pietro Perini, un concerto di musica leggera con il violinista Riccardo Gianni, giovane musicista chioggiotto che interpreta il violino in chiave pop con musiche da Marco Mengoni a Ed Sheeran. Concluderà il ciclo però ormai ad autunno inoltrato e cioè ad ottobre, e precisamente venerdì 17 ottobre alle ore 21, nella chiesta Santissi-

ma Trinità di Cantarana (sempre in collaborazione con RetEventi e Musica Chioggia), il maestro Alex Bacci eseguirà un concerto per organo con brani barocchi. “Si tratta di una serie di eventi - sottolinea il sindaco di Cona Alessandro Aggio - pensati per dare un momento di svago nel periodo estivo ai residenti in un periodo quando si va in vacanza e per chi resta sul territorio le possibilità di un momento di relax e divertimento in piazza non sono molte”. (a.a.)

info mercatini: nsv.eventi@gmail. com. Poi come detto ci saranno i “ Mercoledì d’estate” organizzati dalla Pro Loco che allieteranno le serate fino a fine mese con musica, balli, giochi, luna park e serate a tema. E’ stato avviato inoltre anche il format della Pro Loco “Talenti in Piazza” pensato per lanciare sul territorio nuovi e giovani artisti. Si andrà in scena sempre circa dalle 20,30. Il 17 luglio per Talenti in Piazza” ci saranno esibizioni di danza del ventre. Sabato 18 luglio invece concerto al teatro Tullio Serafin . Il 20 per “Talenti in Piazza” il gruppo Singsing Aps. Mercoledì 23 ballerini professionisti insegneranno danza ai bambini. Il 24 per “Talenti in Piazza” il gruppo musicale “Gli Artigiani e i Banditi”. Venerdì 25 ballo in piazza, il 26 “Serata Karaoke”. Per “Talenti in Piazza” il 27 luglio il gruppo “A volte ritornano”. Il 30 luglio dance in piazza con Massimo Dennitis, Stefano Giorio e Fabio Malengo Alessandro Abbadir

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Eventi estivi/2. Parlano Raffaela

Barbato

e Emanuele Compagno del consorzio delle Pro Loco BrentAdige

“Per le Pro Loco sempre nuove normative, una corsa ad ostacoli”

Il mondo delle Pro Loco costituisce un’ossatura portante sia per gli eventi di aggregazione sociale e culturale dei territori. E’ proprio la valorizzazione turistica del territorio, in particolare il turismo di prossimità, a costituire la vocazione delle Pro Loco. Le Pro Loco D’Italia sono organizzate all’interno dell’Unpli, l’unione nazionale delle Pro Loco d’Italia, che si articola in comitati regionali provinciali e anche in consorzi. Il territorio che va dalla Riviera del Brenta a Chioggia è riunito nel consorzio BrentAdige, di cui è presidente Raffaella Barbato (in foto). Fino all’anno scorso era presidente Emanuele Compagno, presidente della Pro Loco di Camponogara. Fare eventi sul territorio è diventato progressivamente sempre più impegnativo sia per la necessità di reperire volontari che dedichino del loro tempo gratuitamente, sia per la difficoltà di reperire fondi, ma anche per le strette maglie burocratiche che si sono via via strette soprattutto dopo la direttiva Gabrielli, emanata a seguito dei fatti di Torino, ovvero il gravissimo incidente che si verificò nel corso di una proiezione in piazza di una partita di calcio. “Le Pro Loco - dice Raffaella Barbato - del nostro con-

sorzio sono punti di riferimento insostituibili a Chioggia, Cavarzere e in Riviera del Brenta. Le attività si intensificano durante il periodo estivo, ma sono presenti durante tutto l’anno. Dalle sagre di paese ad eventi culturali, presentazioni di libri, visite guidate, rievocazioni storiche, manifestazioni della tradizione, le nostre Pro Loco sono impegnatissime anche aderendo a progetti dell’Unpli. Se da un lato abbiamo grandi soddisfazioni nel veder realizzato un progetto di crescita culturale e di recupero delle nostre radici storiche, dall’altro siamo sempre più preoccupati per le forze che scarseggiano e la burocrazia che si fa sempre più stringente. Chioggia è un ambito in cui il turismo è una delle ossature portanti del territorio”. “Penso - dice Emanuele Compagno - anche ad una realtà come la mia Camponogara che, per certi versi, è stata uno dei centri della storia dell’intera Europa. Federico Manfredini fu precettore dei figli di Leopoldo di Toscana, uno dei quali diventò imperatore d’Austria. Era originario di Rovigo, ma studiò all’accademia militare di Modena. Dopo essere tornato dalla Corte d’Asburgo, dove ottenne il titolo di marchese, si ritirò dapprima a Padova, per poi

essere inviato in esilio a Messina, ma si stabilì nell’ultima parte della sua vita a Campoverardo. Egli scriveva una ricca corrispondenza con Napoleone Bonaparte, donò la sua collezione di dipinti e stampe al seminario di Padova e di Venezia, dove pure si trova la Pinacoteca manfrediniana. Solo un esempio di come il territorio sia scrigno di storie da scoprire”.

Alessandro Abbadir

“Boscochiaro in Festa“ e “ Ferragosto Rottonavano” manifestazioni nelle frazioni

Dalle sagre di paese ad eventi culturali, presentazioni di libri, visite guidate, rievocazioni storiche, le nostre Pro Loco sono impegnatissime aderendo a progetti dell’Unpli

Non solo a Cavarzere capoluogo si terranno eventi durante l’estate 2025. Le frazioni infatti hanno in programma una serie di manifestazioni che si svilupperanno a luglio ed agosto. Nella frazione di San Pietro ad esempio si è già svolta la tradizionale Sagra di San Pietro (in foto una passata edizione dal gruppo facebook della Sagra). Hanno partecipato all’evento migliaia di persone. Un evento che è stato molto partecipato in termini di pubblico è quello organizzato nella frazione di Rottanova e cioè “Estate 2025 Rottanova”. La manifestazione è partita a giugno, e prevede ancora diversi appuntamenti questo mese ed agosto. A giugno si è svolto il “Rottonova Soccer Sum-

mer” un torneo di calcio giovanile a cui hanno partecipato centinaia di persone fra piccoli atleti e famigliari. Ad agosto è in programma la 51a edizione del “Ferragosto Rottanovano”. L’evento si terrà dall’8 all’11 e dal 13 al 17 agosto e come sempre offrirà ogni sera stand gastronomico con piatti tradizionali, serate di ballo e musica, tombola l’ atteso spettacolo pirotecnico finale. Un’occasione per ritrovarsi, fare comunità e celebrare insieme le radici e lo spirito di Rottanova. Nella frazione di Boscochiaro invece è in programma “Boscochiaro in festa 2025” che si terrà questo mese da sabato 19 a lunedì 21 luglio. “Saranno - spiegano gli organizzatori - 3 grandi serate con

un programma ormai consolidato ma sempre con qualche novità. Lo stand gastronomico offrirà specialità alla griglia: grigliate miste, galletti, costate, straecche di cavallo, filetti di bufalo. Per la musica, sabato 19 serata in stile jukebox con Dj Luca C, Giangi e la special voice di Simone. Il 20 serata di tributo ai Nomadi con le Alinere. Lunedì 21 musica con “Bughi e Romina”. Sabato 19 “Aperitivo su 2 ruote”, raduno motociclisti e buffet offerto dal Comitato XXI Maggio. Il 20 luglio esposizione dei giochi in legno. Lunedì 21 luglio conclusione della manifestazione con l’estrazione della lotteria e lo spettacolo di fuochi d’artificio a mezzanotte. (a.a.)

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Raffaella Barbato

Lavoro.

Il sindacato Femca Cisl annuncia un’altra tegola per l’occupazione nel cavarzerano

Chiude la Fashion Star, tutti i dipendenti a casa

Francesco Coco (Femca Cisl):“Negli ultimi anni si è perso circa il 60 per cento delle aziende e crediamo che a non rendere attrattivo il territorio, sia proprio questo meccanismo di imprenditoria”

Altra chiusura nel settore tessile a Cavarzere. Stavolta tocca alla Fashion Star di Jie Yongshi, azienda avviata circa due anni fa che lavora con grossi marchi del settore, che il mese scorso ha consegnato le lettere di licenziamento alla ventina di lavoratrici, scrivendo che l’impresa cesserà di esistere. Il fatto ha preoccupato, e non poco, la Femca Cisl Venezia (Federazione energia, moda, chimica e affini) perché, rileva il segretario generale di categoria, Francesco Coco “da circa un decennio è diventato leader nel settore delle chiusure e riaperture, con cadenza biennale o triennale, di ditte del comparto tessile”.

nobile mestiere del comparto tessile in quanto da anni vedono sparire e riapparire aziende. Anche questa è una forma strutturata di precarietà e di sicuro va attenzionata dagli organi competenti”. E il futuro del tessile a Cavarzere e dintorni continua a preoccupare la sigla sindacale di Femca Cisl. Anche il Comune di Cavarzere si è interessato in queste settimane alla preoccupan-

te situazione. Va detto comunque che in tutta l’area metropolitana il comparto del tessile e quello della moda (si pensi ad esempio anche al

calzaturiero in Riviera del Brenta) soffre una situazione legata a continue contrazioni del mercato.

Alessandro Abbadir

L’appello della consigliera Baldin (M5S): “intervenga la Regione Veneto” “Venti operaie tessili licenziate da un laboratorio cinese a Cavarzere, e rimaste senza ammortizzatori sociali. La Regione Veneto convochi l’unità di crisi e apra un tavolo con azienda e sindacati per la ricollocazione delle lavoratrici”. A dirlo è la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, ha infatti depositato un’interrogazione per chiedere alla Giunta di attivare l’unità di crisi che finora ha risolto positivamente alcune situazioni di difficoltà. “I sindacati - commenta la consigliera regionale - riportano come situazioni del genere si ripetano da tempo nel medesimo territorio, in particolare con il minimo scarto di tempo tra la comunicazione e la cessazione dell’attività. Questa volta, sussiste

“Da anni - spiega Francesco Coco - come Femca Cisl denunciamo questa anomalia con appelli e inviti a trovare una via d’uscita sia alle istituzioni locali che agli organi competenti. Ad oggi nulla è cambiato. C’è un meccanismo ormai strutturato, che permette alle aziende di addossare i costi e la gestione dei fallimenti tutto a carico della collettività. La Fashion Star ha da sempre mostrato segnali strani, a partire dal non voler usare gli ammortizzatori sociali quando vi era la necessità, dicendo alle persone che pur di non avviare la procedura della cassa integrazione, si sarebbe fatto carico degli stipendi. Un film già visto in passato”. Non solo, le dipendenti della Fashion Star arrivano già da altre esperienze di fallimenti aziendali pregresse e questa sarebbe un’altra tegola. Insomma una storia che si ripete. “Ma noi vorremmo anche capire - si chiede Coco - perché in uno stesso luogo, aprono e chiudono attività di continuo. Le aziende committenti lo sanno. Negli ultimi anni si è perso circa il 60 per cento delle aziende e crediamo che a non rendere attrattivo il territorio, sia proprio questo meccanismo di imprenditoria. Ad oggi, i dati preoccupanti sono dovuti a diversi fattori, quello occupazionale e quello dello spopolamento dei giovani ma soprattutto quello del reperimento di nuove risorse. I giovani non credono più al

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l’ostinazione della proprietà a non ricorrere agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge, promettendo invece il saldo delle spettanze”. Una circostanza grave, da stigmatizzare - continua Baldin - poiché essa rende più difficile il compito delle istituzioni pubbliche di trovare risposta alle prioritarie esigenze delle operaie collettivamente licenziate, le quali rischiano di ricadere nel novero già affollato di persone seguite dai servizi sociali. Non di rado aziende di questo tipo riaprono dopo qualche tempo, avendo però cambiato ragione sociale, tipologia giuridica di riferimento e conti bancari. Ciò a detrimento dei diritti precedentemente acquisiti dal personale, dalle mensilità arretrate al trattamento di fine rapporto”. L’esponente del M5S si appella all’unità di crisi dell’assessorato regionale al lavoro, artefice di un discreto numero di ricomposizioni proficue. “È fondamentaleconclude - sia l’utilizzo degli ammortizzatori fondamentali, sia l’attivazione di politiche vocate alla ricollocazione del personale stesso nelle altre realtà del territorio cavarzerano”. (a.a.)

Francesco Coco

Servizi. Il sindaco ha sottolineato come questi attacchi siano informazioni fuorvianti

Crocco: “Aumento della Tari?

La colpa è anche del Comune”

N el tentativo di arginare la crescente protesta dei cittadini cavarzerani per l’ennesimo aumento della tassa rifiuti Tari 2025 (+ 11% rispetto al 2024), il sindaco Munari, dimenticando che annualmente il consiglio comunale di Cavarzere approva Piano Economico Finanziario e tariffe Tari ha dichiarato che si tratta di “aumenti imposti”, citando il “Consorzio Venezia Ambiente” e l’Arera. L’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del Consiglio di Bacino “Venezia Ambiente” è l’assemblea di bacino, che si compone dei rappresentanti di tutti i Comuni della Città Metropolitana di Venezia, ai quali spetta, oltre l’approvazione del Piano Economico Finanziario, la determinazione dei livelli di impostazione tariffaria, di cui ogni Comune è gestore”. A sottolinearlo sono congiuntamente i circoli del Pd con la consigliera Heidi Crocco e Alleanza Verdi e Sinistra. “I piani economici e finanziari, e le tariffe applicate, dei singoli Comuni sono trasmessi ad Arera - sottolineano le opposizioni. Arera ha sempre approvato quanto deciso dall’Assemblea di Bacino autorizzando aumenti tariffari massimi applicabili nel limite di crescita nel dettaglio anno 2021 6,5%, anno 2022 6,5%, anno

2023 6,5%, anno 2024 9,39%, anno 2025 9,90%.

In altre parole, gli aumenti autorizzati da Arera sono inferiori a quanto i contribuenti cavarzerani avrebbero dovuto sborsare per coprire il 100% dei costi, come stabilisce da tempo la legislazione vigente”. Il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari nelle scorse settimane ha sottolineato come questi attacchi sulle tariffe siano informazioni fuorvianti, parziali, a volte errate e invita i cittadini a basarsi sui fatti e non su informazioni distorte. “Respingiamo con forza le accuse di immobilismo da parte di chi, nei dieci anni precedenti, non ha apportato alcun miglioramento al sistema di raccolta

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rifiuti” ha sottolineato il primo cittafino. Infine, per contrastare la disinformazione, l’Amministrazione annuncia l’avvio nei prossimi mesi di incontri pubblici nel capoluogo e nelle frazioni, per spiegare nel dettaglio i cambiamenti in corso e rispondere ai dubbi della popolazione. “Nei prossimi mesi verranno calendarizzate incontri formativi, nel centro e nelle frazioni, per spiegare dettagliatamente il servizio e rispondere ai quesiti della popolazione; esortiamo a diffidare da informazioni fuorvianti, parziali e talvolta errate - conclude . Rimaniamo disponibili, come sempre, al dialogo e al confronto con i cittadini.

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50 anni di attività di Sante Salmin

Qualche settimana fa il Consiglio Comunale di Cavarzere ha dedicato un momento speciale a una figura storica della comunità: Sante Salmin, fondatore della carpenteria metallica SACAM, attiva in città dal lontano 1975. Nel corso della seduta, Salmin è stato invitato al centro dell’aula consiliare per ricevere una targa commemorativa. Il gesto, semplice ma carico di significato, ha voluto celebrare mezzo secolo di impegno, ma anche una storia di dedizione, artigianato e legame con il territorio. Le parole del sindaco hanno tratteggiato un ritratto affettuoso e riconoscente: non solo l’imprenditore, ma l’uomo che, giorno dopo giorno, ha contribuito alla crescita di Cavarzere. “Non si tratta solo di numeri o anniversari – ha detto – ma del valore di una vita spesa per costruire, innovare, resistere. Un esempio per tutti noi”. L’omaggio si è chiuso con un pensiero sul ruolo degli artigiani come custodi del saper fare e testimoni della trasformazione di una comunità. E Sante Salmin, con la sua storia, ne è certamente uno dei volti più autentici. (g.t.)

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Heidi Crocco

Associazionismo. Eletto con la maggioranza dei voti ma senza unanimità subentrerà questo mese

Fiorenzo Pavan è il nuovo consigliere nazionale Anmi per il Veneto Orientale

ÈFiorenzo Pavan il nuovo consigliere nazionale dell’Anmi (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) per il Veneto Orientale. La sua elezione è avvenuta con la maggioranza dei voti validamente espressi, pur senza ottenere l’unanimità da parte degli aventi diritto presenti alla votazione. Pavan, unico candidato alla carica, subentrerà all’attuale consigliere nazionale, il cui mandato si concluderà nel luglio 2025, come previsto dalle disposizioni statutarie dell’associazione.

La mancata unanimità del voto a Pavan evidenzia una pluralità di posizioni all’interno dei gruppi Anmi del territorio, da ricondurre verosimilmente a valutazioni diverse sul percorso associativo svolto in precedenza. Durante il mandato precedente, Pavan aveva infatti ricoperto il ruolo di delegato regionale per il Veneto Orientale. In tale veste, fu coinvolto nell’organizzazione di diverse iniziative, tra cui l’inaugurazione della via intitolata ai Marinai d’Italia svoltasi nel 2024 ad Adria. In quella circostanza, il programma dell’evento

fu modificato con l’inversione tra il momento istituzionale e la cerimonia religiosa. La variazione, non comunicata nei tempi utili ai mezzi di informazione, generò alcune difficoltà di partecipazione per i cittadini che avrebbero avuto il piacere di seguire la cerimonia istituzionale. L’episodio venne successivamente chiarito grazie al supporto del consigliere nazionale uscente, ancora in carica fino alla scadenza del prossimo luglio, termine del mandato.

Con l’elezione di Fiorenzo Pavan si apre una nuova fase per l’Animi del Veneto Orientale, (che comprende le province di Venezia, Belluno e Treviso) chiamata a rafforzare il proprio ruolo sul territorio e a mantenere viva la tradizione marinara. Al nuovo consigliere nazionale spetterà anche il compito di promuovere il dialogo interno tra i gruppi Anmi, valorizzare l’identità associativa e portare a livello nazionale le istanze del territorio, con equilibrio e spirito di servizio. Centrale anche il ruolo nella promozione di iniziative rivolte ai giovani e di sostegno alla Marina

Militare. Nell’ambito del nuovo incarico, si auspica che il consigliere Fiorenzo Pavan promuova relazioni istituzionali improntate al rispetto e alla collaborazione con la stampa, a sostegno dell’immagine e degli obiettivi dell’Anmi.

Guendalina Ferro

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Straordinario successo per i Carri Allegorici estivi

L’edizione estiva dei Carri Allegorici di Cavarzere ha registrato un’importante affluenza, confermando la forza attrattiva e la capacità di coinvolgimento di uno degli appuntamenti più amati dalla cittadinanza. La serata ha animato le vie della città, portando un’ondata di entusiasmo, sorrisi e voglia di stare insieme. Un risultato reso possibile grazie all’impegno della Pro Loco di Cavarzere, guidata con passione dalla presidente Lina Figoni, e il suo staff, che ha curato con attenzione ogni dettaglio della manifestazione. “Un evento che ci rende orgogliosi della nostra comunità,” ha dichiarato il Sindaco avv. Pierfrancesco Munari. “Cavarzere continua a vivere momenti di festa e aggregazione grazie all’impegno congiunto di istituzioni, associazioni e cittadini. Ringraziamo la Pro Loco per l’entusiasmo con cui continua ad animare la nostra città con iniziative di grande valore culturale e sociale”. Parole a cui si unisce l’Assessore alle Manifestazioni, Mattia Bernello: “La formula dei carri allegorici in notturna, fortemente voluta dalla nostra Amministrazione, si conferma una scelta vincente. L’energia e la partecipazione che abbiamo visto sono il segno di una città viva, unita e capace di valorizzare le proprie tradizioni con uno sguardo moderno”. Un ringraziamento speciale va a tutte le Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia Locale, Croce Verde e Protezione Civile, per il loro prezioso contributo alla sicurezza e alla buona riuscita della serata. (g.t.)

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lazione incide sulla struttura, e viceversa”, Accanto a questi percorsi, lo Studio è stato

– fusioni, acquisizioni, conferimenti, cessioni di rami d’azienda – agendo come

“Una buona operazione non è quella che si chiude in fretta, ma quella che si costruisce su basi solide, con consapevolezza degli impatti

Multidisciplinarità e rete:

“I problemi non sono mai solo fiscali”

Uno degli elementi centrali nel metodo FIP è l’approccio multidisciplinare. Lo studio, infatti, integra competenze fiscali, societarie,

Altro asse strategico dell’attività FIP è il Iafelice insiste spesso “Se l’imprenditore conosce i numeri solo a consuntivo, è troppo tardi per

ne di sistemi di reporting, analisi marginali,

menti leggibili, affidabili e coerenti con la un quadro chiaro e tempestivo, che lo aiuti a orientarsi in contesti sempre di Forbes, promossa in collaborazione con Euroconference e TeamSystem, rappresenta un importante attestato di stima da parte del mercato. La stinti per innovazione nei servizi, approccio interdisciplinare e rapporto fiduciario con il

Un riconoscimento che lo Studio ha accolto come un incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa: metodo, ascolto, personalizzazione, con un’attenzione costante alla qualità tecnica e all’evoluzione delle esigenze imprenditoriali.

Il centro. L’Amministrazione sottolinea il valore della prevenzione, dell’educazione e della collaborazione istituzionale

Al via la nuova gestione dello Sportello Antiviolenza “Dedicato a Maila”

Un servizio potenziato, sinergie tra Comuni e nuove iniziative nelle scuole: il Comune di Cavarzere rinnova il suo impegno concreto nella tutela delle vittime e nella promozione della parità di genere

I l Comune di Cavarzere ha presentato qualche settimana fa la nuova cooperativa incaricata della gestione dello Sportello Antiviolenza “Dedicato a Maila”. L’incontro ha rappresentato un momento significativo per tutta la cittadinanza: erano infatti presenti le Forze dell’Ordine, gli Uffici dei Servizi Sociali comunali e varie autorità locali, che hanno illustrato nel dettaglio il nuovo progetto di gestione, frutto di una concreta collaborazione tra i Comuni di Chioggia (capofila), Cavarzere e Cona.

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“La nuova organizzazione dello sportello – dichiara l’assessore alle Pari Opportunità Mattia Bernello – è il frutto di un prezioso lavoro di rete. A nome dell’Amministrazione, esprimo profonda gratitudine ai colleghi dei Comuni coinvolti e ai nostri dipendenti per l’impegno e la dedizione dimostrati”. Durante la conferenza è stata presentata ufficialmente la nuova cooperativa, che ha illustrato le modalità operative e le novità previste nella gestione dello sportello. L’incontro è stato anche un’occasione per anticipare le prossime attività e iniziative, con particolare attenzione al ruolo del Comune nella prevenzione

della violenza e nella promozione della parità di genere.

“Ritengo fondamentale – prosegue l’assessore Bernello – continuare a intervenire nelle scuole, perché è dai più giovani che deve partire il cambiamento. È attraverso l’educazione al rispetto e all’uguaglianza che possiamo costruire una società più giusta ed equa”. In occasione dell’evento è stata inoltre convocata la Consulta per le Pari Opportunità, organismo fortemente voluto dall’Amministrazione comunale per promuovere una cultura

All’Ipab Danielato presentato un progetto sull’invecchiamento

dell’inclusione e del rispetto, oggi più che mai necessaria. “Un ringraziamento speciale – conclude Bernello – va alle Forze dell’Ordine, il cui supporto è essenziale per garantire una rete di protezione efficace e sensibile verso chi vive situazioni di fragilità”. Il Comune di Cavarzere conferma così il proprio impegno concreto contro ogni forma di violenza e discriminazione. Lo Sportello ‘Dedicato a Maila’ rappresenta non solo un servizio, ma un presidio di ascolto, accoglienza e tutela. Redazione Cavarzere

Via G. Garibaldi, 27 - Cavarzere VE per aiutare a scegliere la dieta giusta per il proprio animale

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La questione della terza età è un aspetto tenuto in grande considerazione dal Comune di Cavarzere. Nelle scorse settimane è stato presentato il progetto di invecchiamento attivo all’ Ipab Danielato (casa di riposo). Soddisfatto del risultato raggiunto il sindaco del paese Pierfrancesco Munari. Il Comune è riuscito a portare a casa dei contributi ad hoc. “Il Comune - ha detto Munari - firmatario del progetto, di concerto con Residenza Danielato, sono risultati assegnatari di un contributo a fondo perduto dei 50.000 euro finalizzato al miglioramento della qualità della vita. Un ringraziamento particolare a tutti gli operatori della Residenza, al

direttore, al Consiglio d’amministrazione e a tutte le associazioni del terzo settore, partner fondamentali di questo progetto. Non importa quanto si vive ma come si vive e migliorare la qualità della vita deve essere un obiettivo primario di tutti”. La Residenza Danielato è un ente che ha come obiettivo la promozione del benessere della persona anziana. Per questo gestisce un centro servizi accogliendo persone anziane, con profili di auto e non autosufficienza, nell’ottica della promozione della qualità di vita delle stesse, nel rispetto della persona, delle sue esigenze e della sua autorealizzazione. Il Centro Servizi per anziani “Andrea Danielato” si trova a Cavarzere, in Corso Europa. L’ente è stato istituito nel 1997 a seguito delle determinazioni del Comune di Cavarzere ed ha iniziato la propria attività il primo gennaio 1998. (a.a.)

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Il dibattito. Opposizione di centrosinistra all’attacco in queste settimane

Aumenta il costo in bolletta per la raccolta dei rifiuti, scatta la protesta

S coppia la protesta del gruppo di opposizione di centrosinistra “Cona partecipazione Civica” sulla questione dell’aumento della tariffa dei rifiuti da parte di Veritas. Ad andare all’attacco del sindaco di Cona Alessandro Aggio è direttamente il capogruppo dell’opposizione Antonio Bottin. “Nel 2025 - dice Bottin - ci troveremo a pagare quasi il 10% in più per il servizio rifiuti, per la precisione +9,59%. È il massimo aumento consentito da Arera, e purtroppo è stato applicato interamente”. Bottin va nel dettaglio del salasso in arrivo per i cittadini del Comune di Cona. “Lo svuotamento dei bidoni - sottolinea - passa da 5,308 euro a 6,776. Diminuiscono anche gli svuotamenti minimi. Una famiglia di 3 persone ne aveva 8, ora solo 7. Le utenze non domestiche passano da 15 a 9 svuotamenti”. Ma non solo. “Per il 2025 è stata introdotta una novità - continua Bottinnel 2025: un canone annuo di 20 euro per il servizio verde, più 3,50 euro per ogni svuotamento del bidone. L’amministrazione comunale dirà che è “colpa di Arera”. Ma noi chiediamo da anni, senza essere mai ascoltati, l’attivazione della Commissione Ambiente, che coinvolga direttamente l’operatore Veritas. Così non si può andare avanti”. Duro il commento finale e la presa di posizione del centrosinistra su questa situazione.

chiedere sempre meno servizi. Il fatto che nella Città metropolitana di Venezia paghiamo il fatto che ci sono realtà come Venezia, Jesolo e Chioggia, realtà che sono città turistiche (che fanno quindi una differenziata non ottimale) e per il caso di Venezia, complesse da pulire. Quindi il servizio è costoso. Fatto bene, ma costoso. Cona paga quanto, ad esempio Saccolongo (Pd) che però ha il doppio degli abitanti che abbiamo noi”. Insomma la questione pare essere chiara a detta di Aggio. Siccome le tariffe sono uniformate

su tutto il territorio metropolitano, le realtà che più costano e sono complesse come quelle turistiche, alla fine si spalmano i maggiori costi della loro rac-

colta differenziata sulle tasche dei cittadini dei Comuni più piccoli o che quei problemi non li hanno.

Alessandro Abbadir

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Asilo nido è scontro politico sul progetto

Da tre anni il nostro Comune ha a disposizione fondi europei per progettare un nuovo asilo nido, ma l’incarico non è stato affidato a questo scopo. A causa di questo ritardo, Cona ha perso l’opportunità di partecipare ai bandi del Pnrr e ad altri finanziamenti statali e regionali destinati ai servizi per l’infanzia. Il nido integrato di Pegolotte è oggi in grave crisi, con sempre meno iscritti e famiglie costrette a spostarsi in altri Comuni. Ad andare all’attacco del Comune di Cona sono le opposizioni del gruppo Cona partecipazione Civica con i consiglieri Antonio

“Questi continui aumenti - dice Bottin - colpiscono famiglie e attività che fanno già fatica a pagare, con il rischio concreto che aumentino abbandoni di rifiuti lungo strade e fossi. E alla fine a pagare saranno sempre i cittadini”. Una risposta alle accuse delle opposizioni arriva direttamente dal sindaco di Cona Alessandro Aggio che è categorico. Aggio sottolinea che la colpa non è certo dei Comuni. “ I Comuni - precisa il sindaco di Cona - non hanno più alcuna voce in capitolo riguardo la tariffazione. Questa viene calcolata secondo parametri indicati da Arera. L’unica cosa che può fare il Comune è

Bottin, Michele Galazzo, Franco Necchio della lista “Cona Partecipazione Civica”. “Non è mai stata avviata nemmenospiega in una nota il gruppo - la procedura per ottenere l’accreditamento regionale, fondamentale per far accedere le famiglie al bonus nido. Abbiamo presentato un’interrogazione formale al sindaco e all’assessore per chiedere chiarezza e responsabilità su perché non è stato ancora affidato l’incarico di progettazione. Quali finanziamenti sono stati persi? Perché non si è mai partiti con l’accreditamento?”. Una risposta arriva dal sindaco del paese Alessandro Aggio “Non è vero che i 7600 euro a disposizione - dice il sindaco Aggio - non sono stati utilizzati. E’ stato fatto un progetto per la realizzazione di una stanza per i bambini del nido all’interno della scuola materna e si tratta della soluzione migliore. La necessità di realizzare un asilo nido ex novo Cona non c’è. Si pensi che l’anno scorso in paese ci sono state solo 4 nascite. (a.a.)

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Ambiente. Il Comune accelera su sostenibilità e occupazione

In arrivo un impianto per il campo sportivo

Il Comune di Cona annuncia la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul campo sportivo don Mario Zanin, con un risparmio annuo previsto di 12mila euro

L avori pubblici in vista per il Comune di Cona con l’arrivo dell’estate. Ad annunciarli è direttamente il sindaco del paese Alessandro Aggio. L’idea principale è quella di realizzare un impianto fotovoltaico nell’area del campo sportivo del paese, per puntare sulla sostenibilità ambientale e ridurre i costi a carico dell’amministrazione.

“Nell’ottica delle riduzioni della spesa corrente e di incrementare la comunità energetica appena creata, il Comune di Cona - spiega il sindaco Aggio - sta valutando la costruzione di un impianto fotovoltaico di proprietà di una potenza di circa 40 kWh da installare sulla tribuna del campo sportivo don Mario Zanin. La produzione sarà primariamente diretta all’autoconsumo con una previsione di risparmio di circa 12mila euro all’anno sulla bolletta della luce. Un rientro dell’investimento di cinque anni per un impianto che avrà una vita operativa di circa 30 anni”. Insomma, un modo per poter risparmiare anche sulla gestione degli impianti sportivi e reinvestire risorse in altri settori della vita pubblica locale.

Va detto che sempre più enti locali ma anche semplici cittadini si stanno orientando alla costituzione di comunità energetiche in tutta l’area metropolitana di Venezia. Si tratta di comunità che permettono un grande risparmio e anche un sistema di vendita dell’energia prodotta. Il modello prevede infatti la condivisione dell’energia prodotta localmente tra cittadini, imprese e istituzioni, contribuendo a rendere il territorio più autosufficiente e resiliente dal punto di vista energetico.

AVIS in piazza per la solidarietà: 12 nuovi donatori in due giorni

ca utilità per un massimo di quattro posizioni lavorative a tempo determinato, 6 mesi, per disoccupati o persone fragili. L’obiettivo è dare occupazione temporanea e orientamento a chi è in difficoltà. Per ogni posto assegnato, il Comune di Cona riceverà dalla Regione Veneto 7mila euro a copertura della retribuzione e dei contributi. Il progetto dovrebbe vedere il via a settembre”. Si trat-

ta insomma di una risposta precisa in tema di occupazione, che mira anche a offrire percorsi di reinserimento e formazione per persone svantaggiate.

Il Comune di Cona è caratterizzato dal punto di vista sociale, da sempre, da una realtà imprenditoriale legata al comparto agricolo. Un’identità che oggi si arricchisce grazie a politiche attente all’ambiente e al sostegno delle fasce più deboli della popolazione.

Abbadir

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Ma le novità in arrivo non sono solo queste. Il Comune di Cona infatti è pronto ad intervenire anche sul versante sociale e di aiuto all’occupazione già nei prossimi mesi e nelle prossime settimane.

“Sul versante della cittadinanza attiva - continua il sindaco di Cona Alessandro Aggio - l’amministrazione comunale sta avviando con Regione Veneto un progetto di pubbli-

In occasione della Settimana del Donatore, l’AVIS di CavarzereCona, guidata dal nuovo presidente Gelindo Romagnolo e dal rinnovato Direttivo, ha organizzato una serie di iniziative culminate con tre appuntamenti pubblici in Piazza Municipio a Cavarzere: venerdì 20 durante il mercato cittadino e sabato 21 in concomitanza con la sfilata dei carri allegorici. Obiettivo dell’iniziativa era promuovere la cultura della donazione di sangue e incentivare nuovi iscritti, traguardo raggiunto con ben 12 nuove adesioni. “Esprimo la soddisfazione mia e del Direttivo per il risultato raggiunto – ha dichiarato il presidente Romagnolo – che ha superato le nostre più ottimistiche aspettative, non solo per il numero di nuovi

iscritti, ma anche per l’interesse dimostrato, in particolare dai giovani”. A testimonianza del sostegno dell’Amministrazione comunale, per tutta la settimana la facciata di Palazzo Barbiani, sede del Comune, è stata illuminata di rosso, simbolo del legame con i valori promossi da AVIS. “La donazione di sangue è un atto di straordinaria generosità e senso civico,” ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cavarzere Marco Grandi. “Siamo orgogliosi di affiancare l’AVIS in questa missione, soprattutto quando a rispondere sono tanti giovani. La partecipazione e l’entusiasmo dimostrati in piazza ci confermano quanto la solidarietà sia ancora un valore vivo nella nostra comunità”. “Illuminare di rosso il Municipio è stato un gesto simbolico ma sentito, per ringraziare tutti i donatori e incoraggiare chi ancora non lo è a fare questo importante passo: donare sangue significa donare vita”. (g.t.)

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Il progetto. La nuova società punta sui bambini e sui valori dello sport

Il calcio giovanile ritorna a Cavarzere

Èdurato solo un anno l’esilio dello sport più amato, vale a dire il calcio, da Cavarzere, infatti riparte l’attività giovanile con la nuova società CAVARZERE ACADEMY.

Si inizia con i campus riservati alle varie categorie del settore di base presso il Beppino di Rorari, ad annunciarlo è il nuovo Direttore Sportivo Fabio Sinaglia figura di spicco e di esperienza che sotto la Presidenza di Roberta Menotti, inaugura questa nuova rinascita del calcio riservato ai bambini e ragazzi.

Direttore Sportivo da dove è nata l’idea della nuova società?

“La risposta è molto semplice: dar la possibilità ad un bambino di questo territorio di poter fare calcio e divertirsi nel suo paese, senza dover trasferirsi altrove per fare la cosa più bella ed appassionante vale a dire “rincorrere un pallone”. Siamo partiti con un gruppo di genitori ed appassionati di Cavarzere per ricominciare con l’attività di base nel nostro mitico stadio “B. di Rorai” ed ho trovato subito l’entusiasmo tra di loro che mi ha dato ancor più forza per portare avanti il progetto di far giocare i bambini

a Cavarzere”.

Ci vuole spiegare il nuovo nome ed il logo della società?

“Se dobbiamo ripartire con un’idea di calcio, è fondamentale concentrarsi nell’attività di base con un progetto educativo e formativo che vede nell’Academy la risposta migliore, con i valori del proprio territorio ecco spiegato il nome di Cavarzere Academy. Quando con il gruppo dirigente abbiamo pensato al logo, tra le mille idee emerse, alcune anche bizzarre, abbiamo scelto i temi e i simboli che appartengono a Cavarzere: Il Fiume Adige nella parte inferiore; L’argine ed il suo muraglione con i segni della seconda guerra mondiale e l’alluvione del 51; Palazzo Barbiani sede del municipio; La colonna con il leone alato; Il maestoso Campanile; Il pallone bianco azzurro al centro. Questo è il logo che ci rappresenta e che vogliamo portare sulle nostre maglie bianche ed azzurre”.

Quali sono le fasce di età che possono rivolgersi a Cavarzere Academy?

“La nostra offerta di calcio è aperta a bambine e bambini di qualsiasi età fino ai 13 anni con tutte le squadre dell’attività di base

dai Piccoli Amici agli Esordienti. Gli allenamenti si svolgeranno presso l’impianto sportivo Beppino di Rorai nel campo di calcio”. Questa nuova pagina dello sport a Cavarzere perché sarà vincente?

“Per un semplice motivo, dove c’è la passione, le idee, la voglia di fare i risultati arrivano, e aggiungo che il nostro scopo non è vincere il campionato o il torneo, ma dar la possibilità ai nostri bambini di divertirsi e crescere con sani principi. Per questo motivo abbiamo preparato insieme con l’iscrizione alla nuova stagione un documento che verrà consegnato ai genitori dal titolo “Cresciamo insieme con il Calcio” con i valori e i principi che ci guideranno in questo percorso sportivo”.

Quali sono i prossimi appuntamenti?

“Diamo appuntamento a tutta la cittadinanza e a tutte le famiglie per mercoledì 16 luglio alla sera per la presentazione di CAVARZERE ACADEMY in piazza a Cavarzere con la manifestazione della Pro Loco. Sarà l’occasione per il battesimo della nuova società con il fiocco biancoazzurro”.

Direttore Sportivo ci può antici-

pare qualche novità?

“Certamente e con molta soddisfazione vi posso anticipare che Cavarzere Academy sarà affiliata al Calcio Padova, con una serie di iniziative di formazione, di incontri, di collaborazione tra le due società a vantaggio della crescita dei nostri giocatori. Saranno presenti al Beppino di Rorai Istruttori e Dirigenti del Calcio Padova per iniziare questo percorso fondamentale per la nostra società”

In chiusura Fabio Sinaglia qual è l’appello che rivolge al territorio di Cavarzere?

“Noi crediamo fortemente in questo nuovo progetto, sappiamo che ripartire non sarà facile, ma daremo come gruppo dirigente il massimo e siamo certi che le

Due studenti di Cavarzere in finale ai Giochi Matematici della Bocconi

Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo di Cavarzere si conferma fucina di giovani talenti grazie alla partecipazione delle Scuole Secondarie di I grado ai Giochi Matematici d’Autunno e ai Campionati Internazionali di Giochi Matematici promossi dall’Università Bocconi di Milano. Circa cinquanta studenti sono stati premiati nel mese di febbraio per i Giochi d’Autunno, ma è stato durante la festa di fine anno

scolastico che sono stati celebrati i due studenti finalisti nazionali della 32ª edizione dei Campionati Internazionali. I finalisti sono:

Birolo Laura, classe 2^F, per la categoria C1 (studenti di prima e seconda media); Frigato Tommaso, classe 3^B, per la categoria C2 (studenti di terza media e prima superiore), alla sua seconda finale consecutiva.

Entrambi hanno superato una prima selezione online e sono

risultati tra i soli 13 studenti ammessi alla semifinale tenutasi presso il Liceo Scientifico di Adria, guadagnandosi così l’accesso alla finalissima tenutasi il 10 maggio a Milano presso l’Ateneo meneghino. L’Amministrazione Comunale si congratula con Laura e Tommaso, con i loro docenti e con tutto l’Istituto per l’impegno, la preparazione e il risultato raggiunto, che conferma l’eccellenza educativa del territorio. (g.t.)

famiglie ci sosterranno in questo percorso di formazione sportiva ed umana dei nostri bambini. Cavarzere rinasce dal punto di vista calcistico per l’attività giovanile, abbiamo bisogno di tutti per far giocare i nostri atleti nei nostri campi, vi aspettiamo numerosi e con la passione che il nostro territorio ha sempre espresso”.

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È vero che il costo degli apparecchi acustici è molto alto?

Gli apparecchi acustici che trattano i centri come il nostro sono considerati dei veri e propri dispositivi medici e non sono dei semplici amplificatori come molti venduti on line.Il prezzo può andare dai 900 euro in sù fino ad

apparecchi completamente o parzialmente in modo gratuito (nel qual caso aiutiamo le persone a seguire l’Iter della pratica) E da noi anche il pagamento è personalizzabile. Inoltre l’assistenza, le riprogrammazioni e le tarature per i nostri clienti sono sempre gratuite , sia in negozio che a domicilio”.

Ce ne sono ogni anno, sia dal punto di

parecchi che utilizzano l’intelligenza artificiale per metter in risalto la voce Senz’altro! Abbiamo pensato ad uno mozioni particolari in quest’anno per

La prova dei nuovi apparecchi è sempre GRATUITA perciò sicuramente conviene venire a testarli senza nessun impegno per un mese.

Tre parole per descrivere la vostra attività.

“Innovazione. Esperienza. Serietà”.

Unità locale: Via Zabarella

Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?

Il segretario regionale del PD, Andrea Martella nella sua relazione all’assemblea dei Democratici del Veneto, dove il via libera a Manildo è stato votato da oltre il 90% degli aventi diritto, lo ha definito un “federatore, capace di garantire un importante gioco di squadra e una nuova prospettiva per il buon governo del Veneto sulla scia di quanto sta accadendo in moltissime città”. Della partita, a differenza di cinque anni fa, ci sarà anche il Movimento 5 Stelle e, come detto, sembrerebbe prossima ad arrivare Azione.

Nel centrodestra i due principali partner di governo stanno adottando strategie opposte pur avendo lo stesso obiettivo ovvero quello di indicare il candidato presidente. FDI, che pur non nasconde le sue ambizioni di partito più votato nella nostra regione, preferisce una tattica maggiormente attendista. Poche dichiarazioni, silenzio da parte della base, nessuna iniziativa pre – elettorale. Completamente diverso, come detto, il comportamento della Lega. I segretari delle sezioni trevigiane hanno votato un documento

La convention. A Treviso

nel quale si chiede di “correre da soli” cioè con la lista della Lega, una civica di Zaia e una di amministratori. E proprio in materia di amministratori il vertice leghista ha mostrato i muscoli lo scorso 5 luglio quando a Treviso ha convocato tutti i propri amministratori locali per un vertice che ha fatto molto discutere. Al momento sembra che la scelta sia tra il Segretario Regionale della Lega, l’onorevole Alberto Stefani e il Senatore di FDI, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon. Nonostante il ribollire, reale o strategico, della base sembra che una spaccatura del centrodestra non si possa concretizzare: troppi gli equilibri che rischierebbero di subire contraccolpi in tantissime amministrazioni e nel Governo stesso. Dal canto suo Forza Italia non ci sta a fare la comparsa e, infatti, a livello regionale il Segretario Flavio Tosi continua la sua campagna di accreditamento e di allargamento del partito non risparmiando critiche all’amministrazione Zaia e predicando elementi di discontinuità; magari spera di essere proprio lui il proverbiale terzo tra i due

litiganti.

E a proposito di Zaia, cosa andrà a fare il Presidente di Regione più amato d’Italia? Le ipotesi sul suo futuro si sono sprecate: qualcuno lo vede Ministro in un possibile rimpasto di Governo, qualcuno Sindaco di Venezia, altri vicepresidente nel caso in cui la Lega corresse da sola o Presidente di una qualche grande Azienda a partecipazione pubblica come, ad esempio, Leonardo. Il leader della Lega, Matteo Salvini starebbe, invece, pensando per Zaia un futuro di primo piano: capolista della Lega in tutti i collegi delle Regionali per tirare il partito, un anno e mezzo a fare il consigliere per poi entrare dalla porta principale a Roma. In primavera 2027, infatti, si terranno le elezioni politiche e Zaia potrebbe essere eletto in parlamento e nominato responsabile di un Ministero di primo piano, forse proprio quello dei trasporti oggi in mano a Salvini; se entrasse ora direttamente al Governo, infatti, dovrebbe accontentarsi di un ruolo di secondo piano e senza portafoglio: troppo poco per uno come Zaia.

La Lega guarda all’appuntamento elettorale “Saremo protagonisti, no alle corse solitarie”

Il salone del Museo di Santa Caterina a Treviso, gremito, ha accolto, lo scorso 5 luglio, la convention della Lega convocata dal segretario Alberto Stefani per fare il punto della situazione prima delle elezioni regionali e cogliere spunti dagli amministratori del Carroccio sul territorio. Erano infatti oltre 400 tra sindaci, assessori e consiglieri da tutto il Veneto che hanno assiepato la platea, ospiti del padrone di casa, il sindaco Mario Conte, con l’obiettivo di difendere dagli attacchi anche degli alleati di centrodestra quanto fatto negli ultimi 15 anni dall’amministrazione Zaia (grande assente all’appuntamento trevigiano) e rilanciarsi uniti verso le prossime consultazioni. Numerosi gli interventi sul palco da parte dei vari esponenti locali, da Eleonora Mosco, consigliera provinciale a Padova che ha rimarcato l’importanza del sostegno alle imprese del territorio a Nicola Finco, sindaco di Bassano

che ha sottolineato la necessità di intervenire sul welfare per aiutare i giovani a trovare una casa e fare figli oltre a sostenere anziani e fragili. A tirare le somme è stato lo stesso segretario Stefani che nel discorso conclusivo ha ribadito che “La Lega non è contro nessuno, nel senso che siamo aperti a una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale, a livello locale. Però è anche vero che la Lega a livello territoriale ha una classe dirigente molto importante e noi non possiamo esimerci da costruire un programma elettorale che parta dalle comunità locali. Non siamo qui per lanciare candidature per lanciare corse in solitaria. Siamo qui però per costruire il futuro del Veneto e non c’è nessuno come gli amministratori che può darci il migliore contributo per costruire il programma amministrativo dei prossimi anni. Secondo me la politica deve fare questo, non deve litigare sui nomi e non deve

litigare per beghe interne. Deve fare questo, deve costruire programmi, deve lanciare idee, deve risolvere problemi”.

L’assessore regionale alla cultura e allo sport Cristiano Corazzari ha ribadito l’importanza del legame con i territori: “Incontri come questi servono a definire le linee programmatiche, senza tradire le radici del nostro modello di buon governo”. L’obiettivo è continuità, radicamento e una Lega protagonista nel cen-

trodestra. Corazzari ha ribadito che “La storia e l’identità del movimento non si svendono” e che il Veneto “Non può permettersi di disperdere un patrimonio politico costruito in anni di amministrazione efficace”. Anche l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha sottolineato il ruolo centrale degli amministratori locali, “sentinelle del territorio” e ha evidenziato le sfide future della sanità: tecnologia e prossimità, ma anche carenza di

personale e invecchiamento della popolazione. Il capogruppo in Consiglio regionale Alberto Villanova ha riaffermato la volontà di mantenere l’unità del centrodestra, pur lanciando un avviso agli alleati “Serve rispetto reciproco, altrimenti ogni opzione è aperta”. Temi centrali della campagna: sanità, sicurezza e ambiente. Messaggio chiaro: la Lega vuole restare protagonista, forte della sua rete territoriale.

Riccardo Musacco

Il segretario Alberto Stefani

L’intervista. Il sottosegretario rilancia il ruolo degli amministratori locali nella prossima sfida elettorale in Veneto

Bitonci: “Semplificazioni per le imprese, in ascolto del territorio verso le regionali”

N

el cuore di un’estate calda non solo per le temperature ma anche per le sfide economiche, abbiamo incontrato l’onorevole Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con la sua lunga esperienza istituzionale e un forte radicamento nel territorio veneto, Bitonci ci si è soffermato sugli interventi più recenti a favore delle piccole e medie imprese (PMI), con uno sguardo particolare alle realtà produttive del Nordest, ma anche sullo scenario politico.

Onorevole Bitonci, quali sono stati i principali interventi del vostro dicastero a sostegno delle PMI, motore dell’economia del nostro territorio?

Abbiamo messo in campo misure concrete, a partire dalla legge annuale per le PMI, approvata per la prima volta in Consiglio dei Ministri. È un provvedimento che sto seguendo in prima persona, con audizioni ancora in corso, e che punta a semplificare la vita di imprese e artigiani. Tra i punti centrali c’è la riforma del mondo del credito e dei confidi, fondamentale per rilanciare il sostegno finanziario alle micro e piccole aziende.

In che modo i confidi stanno tornando a essere uno strumento utile?

Durante la pandemia, con le garanzie statali al 100%, i confidi erano stati messi da parte. Ma oggi, grazie alla riforma introdotta nel 2023 e potenziata quest’anno, possono rilasciare garanzie fino a 100.000 euro senza valutazione del merito di credito

da parte del gestore del Fondo. Questo ha quadruplicato il loro impatto sull’economia. Inoltre, stiamo lavorando per permettere loro di erogare anche servizi e microfinanziamenti diretti: un passo importante per rafforzare il tessuto produttivo diffuso. Altro fronte su cui state intervenendo è quello dell’energia. Esatto. Dall’ 8 del mese è stato riaperto lo sportello per l’autoproduzione energetica, una misura che consente alle imprese di ottenere contributi, da 30.000 a 1 milione di euro, per installare pannelli fotovoltaici e batterie. Un incentivo importante per accompagnarle nella transizione energetica e ridurre i costi in bolletta.

Anche la cosiddetta “Transizione 5.0” è tra le priorità… Sì, si tratta di un pacchetto da 6,3 miliardi di euro, che sommato a Industria 4.0 porta il totale a quasi 1 3 miliardi. Purtroppo l’impianto europeo ha reso il percorso piuttosto burocratico, con certificazioni ex ante ed ex post. Ma con la legge di bilancio 2025 abbiamo introdotto semplificazioni, per esempio eliminando l’obbligo di dimostrare la riduzione dei consumi energetici quando si acquistano nuovi macchinari: è evidente che siano più efficienti. Abbiamo già raggiunto 1,390 miliardi di euro in prenotazioni, ma serve più tempo: per questo stiamo trattando con Bruxelles una proroga al 2026. Il credito d’imposta previsto resta uno strumento appetibile?

Assolutamente sì. Con Transizione 5.0 il credito può arrivare al

45% per investimenti in tecnologie, digitalizzazione, fotovoltaico e batterie. Anche Industria 4.0, che è stata riaperta, offre un credito d’imposta fino al 20%, con procedure più snelle grazie al fatto che sono fondi nazionali.

Sul fronte dei contratti di sviluppo, ci sono novità per le imprese del Nord?

Stiamo cercando nuove risorse per riaprire gli sportelli sospesi per esaurimento fondi. Le domande non sono andate perse, sono solo in graduatoria. Appena i fondi saranno reintegrati, si potrà procedere con l’erogazione. Lei visita spesso le aziende venete. Qual è l’impressione che ne ricava?

Dedico almeno una giornata alla settimana alle visite presso realtà produttive sul territorio, oltre agli incontri che si svolgono a Roma con imprese e rappresentanze, focalizzati su diverse tematiche di competenza del Ministero. È un’attività che considero essenziale: mi permette di ascoltare problemi concreti e fornire risposte rapide, anche tramite incontri al ministero o call dirette. Molte imprese, ad esempio, non conoscono le agevolazioni disponibili. Per questo invio una newsletter mensile a tutte le associazioni di categoria con l’elenco delle misure attive.

Le aziende sono preoccupate per i dazi, soprattutto quelle esportatrici. Che segnali arrivano da Roma?

Il tema è molto sentito, specie in una regione come il Veneto, ad alto valore aggiunto. Ma io invito alla calma: le trattative in-

ternazionali porteranno probabilmente a dazi sotto il 10%, con un impatto contenuto, specie sui prodotti di alta gamma, come i vini veneti, per i quali il prezzo non è un tema determinante per l’acquirente. L’Amarone, per esempio, se aumenta di qualche dollaro, l’americano continuerà a comprarlo.

E sul caro energia?

Al momento, nonostante le tensioni mediorientali, non ci sono stati aumenti significativi nel prezzo del gas o del barile.

Ma il governo è pronto a intervenire, come già fatto in passato, qualora si verificassero nuovi rincari.

Uno sguardo infine alla politica: in autunno si vota per il rinnovo dell’amministrazione regionale del Veneto.

Ci stiamo preparando con grande attenzione. Il nostro segretario regionale, Alberto Stefani, ha avviato una fase di ascolto

con tutti i 450 amministratori della Lega in Veneto. È da lì che deve partire il programma: dai temi concreti per i veneti, non solo dai nomi. Serve ancora qualche settimana e poi ci sarà il nome del candidato, attorno al quale, ovviamente, verrà costruita una squadra, ma io penso che il tema più importante siano gli argomenti. Sanità, scuola, sport, imprese: costruiremo un programma condiviso, come movimento radicato nei territori, un movimento fatto di amministratori locali, consiglieri comunali, assessori, sindaci. Siamo il primo partito in Veneto come amministratori. La campagna elettorale inizierà ascoltando gli amministratori e le loro esigenze per creare il programma elettorale, quindi organizzeremo incontri con associazioni di categoria e con le aziende e i cittadini per discutere insieme del futuro del nostro Veneto.

Il sottosegretario Massimo Bitonci

L’intervista. Il senatore padovano traccia la rotta verso l’appuntamento autunnale con le urne

De Poli: “Alle regionali saremo uniti”

Senatore De Poli, parliamo di elezioni regionali. A che punto siamo? Come il centrodestra si presenterà alle prossime elezioni?

Ovviamente unito e coeso, come sempre. Ne sono assolutamente convinto. Le elezioni regionali sono a tutti gli effetti elezioni quasi politiche. In 70 anni, di fatto, le coalizioni al governo non si sono mai spaccate alle regionali. Quindi, in Veneto, l’unità del centrodestra resta un punto fermo. In un momento così delicato, servono responsabilità, ascolto e una visione condivisa per affrontare con efficacia le sfide che ci attendono, a partire dalle prossime scadenze elettorali. stiamo entrando nel vivo di una nuova stagione politica per il Veneto. Le elezioni regionali sono all’orizzonte e noi dell’UDC siamo pronti a fare la nostra parte, con spirito costruttivo e con quella serietà che ci viene riconosciuta sul territorio. Porteremo il nostro contributo dentro una coalizione di Centrodestra che vogliamo più forte e più attenta ai bisogni reali delle comunità.

Tensioni superate?

Sono dinamiche fanno parte di una discussione interna a una co-

alizione e rientrano nella normale dialettica politica. Però lancio un appello agli amici alleati del Centrodestra: negli ultimi mesi, forse, il tasso di litigiosità è stato eccessivo in alcune fasi. Per il bene del Veneto e dei veneti è ora di cambiare registro. Il rischio è che i cittadini si stanchino di queste continue prove di forza muscolari e tatticismi. Rischiamo di occupare troppo tempo a discutere di mandati e di nomi e, secondo noi, invece, bisogna dedicarlo ai problemi concreti che interessano i veneti. Qual è sarà il contributo dell’UDC?

Saremo presenti alle prossime Regionali, aperti al mondo delle civiche che oggi non si riconosce nell’offerta politica esistente, al volontariato e a tutti quei mondi che, come noi, si riconoscono nei i valori che fanno parte del Dna di noi veneti. Rappresentiamo i veneti del buonsenso, che chiedono risposte concrete. Noi non siamo quelli degli slogan, siamo quelli del lavoro quotidiano. Sarà una campagna lunga, e proprio per questo abbiamo deciso di partire subito, a testa bassa, pancia a terra, ascoltando i territori, raccogliendo

proposte e costruendo programmi credibili. Noi mettiamo al centro la persona, le famiglie, le imprese e i lavoratori, il mondo del volontariato e del terzo Settore, che rappresentano la vera ossatura del Veneto. E, ancora, sanità e sociale, i soggetti più fragili come anziani e persone con disabilità, i giovani. Dal 2011 al 2021 è aumentato del 517% il numero dei nostri giovani talenti “in fuga” all’estero: sono numeri preoccupanti anche perché le nostre imprese lamentano carenza di manodopera. Bisogna creare un terreno favorevole per le nostre aziende, con politiche in grado di attrarre investimenti. Non possiamo svendere i nostri gioielli all’estero.

Sanità e politiche sociali: come il Veneto dovrà affrontare le sfide dei prossimi anni legate anche ai nuovi cambiamenti demografici?

La sanità è la prima voce di spesa del bilancio regionale (82%). E’ vero, la sanità veneta resta un modello di efficienza a livello nazionale ma, detto questo, non possiamo cullarci sugli allori. I cittadini ci chiedono di orientare le azioni della regione affrontando priorità come riduzione delle liste di attesa,

carenza di personale e, soprattutto rafforzamento della sanità territoriale. E’ impensabile che oggi per fare una visita specialistica bisogni fare 50-60 km per raggiungere la struttura sanitaria indicata. Dobbiamo investire di più sulla sanità territoriale, rafforzando quella ospedaliera e, inoltre, si rende necessario e urgente il potenziamento della rete dei servizi sociali e dell’assistenza territoriale a tutela di anziani, persone non autosufficienti e con disabilità. Le famiglie non vanno lasciate da sole. Siamo consapevoli che è meglio spendere oggi 10 per promuovere l’autonomia e l’indipendenza di chi è più avanti con l’età, piuttosto che spendere domani 10 volte tanto in cure e assistenza.

Capitolo infrastrutture: il Veneto soffre ancora di un gap rispetto

ad altre regioni, cosa bisogna fare?

C’è bisogno di un Piano infrastrutturale coerente, che non si fermi alle opere simboliche. Dietro questo Piano deve esserci una strategia capace di far fare un salto di qualità a questa regione che ha enormi potenzialità. Oltre alle grandi opere, certamente importanti, servono le piccole opere nei territori (Strada regionale 10, Sp47 Valsugana, Sr 308 etc ) per rimuovere i colli di bottiglia. Sennò il rischio è di avere la Pedemontana veneta ma senza un adeguamento delle arterie che si collegano ad essa.

Quali sono le caratteristiche che dovrà avere il prossimo candidato Governatore per il Centrodestra? Dobbiamo dare al Veneto una guida solida, concreta e all’altezza delle aspettative dei cittadini. La figura che verrà individuata dovrà essere sì espressione di equilibrio fra i partiti della coalizione, ma siccome la politica non è un bilancino fra sigle, questo equilibrio dovrà tenere conto delle istanze che arrivano dal basso. E, poi, soprattutto, oltre al nome, parliamo di contenuti programmatici. Ai veneti interessa la qualità delle risposte.

Teatro Stabile del Veneto, ecco la nuova stagione con un cartellone di primo livello

Il mondo del teatro si prepara a un entusiasmante capitolo con l’annuncio della stagione 2025/2026 del Teatro Stabile del Veneto. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un inizio vibrante, un’opportunità per reinventare il paesaggio teatrale mettendo in risalto l’arte della narrazione e la maestria degli interpreti. La campagna di quest’anno, intitolata significativamente “Ogni storia ha il suo inizio” e curata dall’artista catalano Javier Jaén, cattura perfettamente lo spirito di un’epoca nuova, segnata da cambiamenti significativi ma anche da molte conferme. Il logo creato da Jaén consiste in una mela rossa formata da un serpente attorcigliato su sé stesso, simbolo, per l’appunto, del peccato originale da cui tutto è iniziato.

La stagione 25/26 è stata presentata a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale dal presidente Gianpiero

Beltotto, dal direttore artistico Filippo Dini e dalla straordinaria Giuliana De Sio che con Dini aprirà il cartellone con “Il Gabbiano” di Cecov. Un programma che prevede 80 spettacoli, di cui 37 dedicati agli abbonati tra Venezia, Treviso e Padova. Un numero impressionante che promette di attirare un pubblico ancor più vasto, mettendo al centro

gli attori e le parole degli autori, sia classici che contemporanei. Tra le novità, 13 produzioni e coproduzioni pronte a solcare i palcoscenici europei. Brillanti inoltre i risultati dell’ultimo triennio. Dal 2022, il Teatro Stabile ha registrato un incremento del 21% nelle alzate di sipario, culminando nel 2024 con ben 553 giornate di spettaco-

lo tra Padova, Treviso e Venezia.

A queste si sommano 106 recite fuori dal Veneto, dimostrando la crescente influenza a livello nazionale. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, con una crescita del 56% nelle presenze, superando le 175 mila nel 2024. Anche le vendite di biglietti e abbonamenti hanno raggiunto cifre record, con oltre 2,6 milioni di euro. Un incremento delle produzioni ha portato anche a un aumento degli artisti e dei tecnici coinvolti, con una crescita rispettivamente del 19% e del 38% nei contratti di scrittura.

Ogni giorno, più di due nuovi contratti vengono firmati, dimostrando un settore in piena espansione e dall’enorme potenziale. Le produzioni per la stagione 25/26 comprendono opere classiche e nuove drammaturgie che esplorano i grandi capolavori con occhi moderni. Peppino Mazzotta continua il dialogo con i classici russi con una riscrittu-

ra di “Anime morte” di Gogol’, mentre Leonardo Lidi s’immerge nell’intenso mondo di Tennessee Williams con “La gatta sul tetto che scotta”. Le produzioni contemporanee si concentrano su temi di genere e potere, con opere di autrici come Ella Hickson e Julia May Jonas che esplorano il complesso universo delle relazioni umane. Marco Paolini, noto per il suo impegno nel teatro civile, inaugura il cartellone con “Bestiario idrico”. La stagione include anche spettacoli mattutini dedicati alle scuole superiori, sottolineando il ruolo educativo del teatro. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha espresso il suo sostegno appassionato per questa nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, rilevando come l’offerta culturale di qualità sostenga non solo la crescita della comunità, ma anche l’economia e il turismo della regione. Riccardo Musacco

La presentazione della nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto

La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV

Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato “Il Veneto in Diretta” su Telepadova

C on il debutto televisivo della trasmissione Il Veneto in Diretta, il Gruppo editoriale La Piazza taglia un traguardo importante e si distingue come l’unico editore in Veneto ad offrire informazione su tutti e quattro i media: carta, web, radio e ora anche TV. Un primato che riflette una crescita continua, radicata nel territorio e alimentata dalla volontà di dare voce alle comunità locali con strumenti sempre più efficaci, accessibili e fruibili gratuitamente.

La nuova trasmissione - in onda su 7Gold TelePadova la domenica alle 11.45 ed il mercoledì alle 11.30 - va ad aggiungersi a una rete informativa già solida e articolata. In oltre trent’anni di attività, La Piazza ha costruito un sistema editoriale che unisce il mensile cartaceo distribuito in tutta la regione, il quotidiano online LaPiazzaweb.it, l’emittente radiofonica Radio Veneto24 – prima e unica all-news interamente dedicata al Veneto – e ora

anche un appuntamento televisivo fisso, interamente prodotto dalla redazione del gruppo.

Il Veneto in Diretta è uno spazio settimanale pensato per raccontare la politica, l’economia, l’attualità, il lavoro e il sociale con lo stile che contraddistingue La Piazza: approfondito, concreto, vicino alle persone. Ogni puntata accoglie ospiti selezionati tra amministratori, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti della società civile, per affrontare con rigore e chiarezza i temi che toccano il territorio e le sue trasformazioni.

L’emittente 7Gold TelePadova è di certo molto affine, con i suoi 50 anni e con la sua forte attenzione ai temi editoriali del Veneto e del NordEst. Format prestigiosi e molto seguiti ne fanno l’emittente di riferimento in Veneto sia per qualità che per ascolti.

La scelta di entrare anche nel mondo della TV nasce da un’esigenza ben precisa: offrire una copertura informativa completa e

multicanale. In un momento storico in cui l’accesso alle notizie passa da molteplici piattaforme, il Gruppo La Piazza ha deciso di presidiare con coerenza ogni canale, mantenendo intatti i propri valori fondanti: informazione indipendente, servizio pubblico, at-

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Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

tenzione costante al contesto locale. Quella televisiva non è solo una nuova vetrina: è la quarta gamba di un tavolo editoriale di un tavolo sempre più solido, che poggia sull’esperienza maturata in decenni di lavoro sul territorio. Un’evoluzione coerente con

i tempi, ma soprattutto con un obiettivo sempre chiaro: essere al servizio dei cittadini e dare visibilità a ciò che accade nei Comuni, nelle imprese, nei luoghi della cultura e della solidarietà. L’approdo in TV rafforza ulteriormente la posizione del gruppo come punto di riferimento per chi vuole comprendere il presente del Veneto, attraverso un’informazione chiara, trasparente e plurale. Il programma viene trasmesso da un’emittente prestigiosa come 7Gold Telepadova e rilanciato su tutti i canali digitali e social del gruppo, ampliando la sua diffusione. Con una redazione esperta, capace di coniugare linguaggi diversi e affrontare tematiche complesse con professionalità, La Piazza si conferma oggi un modello editoriale innovativo. L’unico in Veneto a parlare ai cittadini su carta, online, via radio e in TV. Un gruppo editoriale che cresce con il proprio pubblico. E che, su ogni media, sceglie di restare vicino al territorio.

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L’iniziativa. Un modo unico per trasmettere a giovani talenti i segreti di una professione ad alto valore aggiunto

È nata La Piazza Academy,

per formare i consulenti del futuro

L’iniziativa promossa dal Gruppo Editoriale La Piazza, in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, è pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità

In un momento in cui tanti giovani cercano la propria strada nel mondo del lavoro, nasce un progetto ambizioso e concreto che punta a insegnare una vera professione: quella del consulente commerciale pubblicitario. È la nuova Academy promossa dal Gruppo Editoriale

La Piazza in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità.

Un percorso formativo artico-

lato, che unisce teoria e pratica, formazione in aula e tirocinio operativo, per imparare davvero l’arte della vendita pubblicitaria. Un mestiere che richiede preparazione, ascolto, visione strategica e capacità relazionali: competenze che possono essere apprese solo attraverso un’esperienza immersiva, accompagnata da professionisti del settore. Ecco perché La Piazza Academy non è solo un corso, ma una vera e propria fucina di competenze, dove i partecipanti vengono seguiti passo dopo passo nella costruzione di un futuro professionale

solido e concreto.

Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: formare nuove figure commerciali capaci di valorizzare l’offerta editoriale e pubblicitaria di testate autorevoli ed innovative come La Piazza, il quotidiano digitale LaPiazzaweb.it e Radio Veneto24, la prima e unica radio all news del Veneto. Strumenti diversi, pubblici diversi, ma un unico comune denominatore: la capacità di raccontare il territorio e offrire alle imprese soluzioni efficaci per comunicare.

I tirocini previsti dall’Academy verranno infatti svolti all’interno di Give Emotions, la realtà che anima e coordina l’intero gruppo editoriale. Durante il periodo di tirocinio le giovani e i giovani selezionati saranno coinvolti in attività reali di vendita pubblicitaria, sia tramite contatto diretto che telefonico, imparando a costruire proposte personalizzate, a gestire una trattativa, un portafoglio clienti, a comprendere le esigenze del mercato e a lavorare per obiettivi.

Un’iniziativa che ha anche una forte valenza sociale. In un’epoca segnata da disoccupazione giovanile e precarietà diffusa, offrire a ragazze e ragazzi non solo una formazione, ma anche la possibilità di inserirsi concretamente nel mondo del lavoro rappresenta una risposta concreta. Non si tratta di stage astratti, ma di un’opportunità vera: chi saprà distinguersi avrà la possibilità di iniziare una carriera stabile e altamente remunerativa all’interno di una realtà solida, innovativa e in continua crescita.

“Crediamo sia doveroso – afferma l’editore Giuseppe Bergantin – investire nel futuro delle nuove generazioni, trasmettendo competenze autentiche e aprendo le porte del nostro mestiere. Non è un’operazione spot, ma l’inizio di un progetto strutturato, che si ripeterà almeno due volte all’anno, con l’obiettivo di formare una vera nuova generazione di consulenti pubblicitari. È un investimento su persone, territorio e qualità, come sempre abbiamo fatto in questi 31 anni”.

A rendere possibile tutto questo è la forza del Gruppo Editoriale La Piazza, una realtà radicata, autorevole e da oltre trent’anni punto di riferimento nel Veneto. Solo un gruppo con una visione imprenditoriale chiara e una struttura organizzativa consolidata può offrire una simile opportunità, garantendo ai partecipanti il supporto, la credibilità

e gli strumenti necessari per apprendere una professione complessa, ma ricca di soddisfazioni. La Piazza Academy è aperta a giovani motivati, desiderosi di mettersi alla prova e di imparare un mestiere vero. Nessuna esperienza pregressa è richiesta: contano l’attitudine, la voglia di crescere, la curiosità e il desiderio di lavorare a contatto con le persone, con spirito di iniziativa e passione.

In un mondo in cui tutto cambia rapidamente, la pubblicità resta uno degli snodi fondamentali per la vita delle imprese. Formare consulenti capaci di costruire relazioni e generare valore attraverso la comunicazione è una sfida ambiziosa, ma necessaria. Con questa Academy, Give Emotions e Forema scelgono di accettarla. E di aprire la strada a una nuova generazione di professionisti.

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Nuovo welfare familiare in Veneto

Un milione di euro per formare, valorizzare e integrare nel sistema socio-sanitario regionale una figura sempre più centrale ma ancora troppo invisibile: l’assistente familiare. È questo l’obiettivo del nuovo progetto lanciato da ENAIP Veneto e finanziato con fondi FSE+ della Regione del Veneto, presentato ufficialmente all’Opera Immacolata Concezione di Padova. Un’iniziativa che punta a dare risposte concrete a una delle sfide più urgenti del nostro tempo: l’invecchiamento della popolazione e la crescente domanda di assistenza domiciliare qualificata. Nel 2050, secondo le proiezioni Istat, gli over 80 saranno il 14% della popolazione veneta. Già oggi, le famiglie faticano a trovare personale preparato e regolare per l’assistenza dei propri cari. Da qui la necessità di costruire un nuovo modello di welfare, capace di coniugare prossimità, sostenibilità e professionalità. Il progetto prevede percorsi formativi accessibili e flessibili, pensati per chi opera quotidianamente accanto agli anziani e ai non autosufficienti, spesso senza un’adeguata preparazione o tutela contrattuale. Il cuore del piano è un corso gratuito in modalità e-learning della durata complessiva di 60 ore, suddiviso in quattro moduli con lezioni video, test di autovalutazione e una prova finale. I partecipanti che supereranno l’esame otterranno un attestato valido per l’iscrizione al Registro regionale degli assistenti familiari e riceveranno un voucher di 300 euro. L’obiettivo è formare almeno 820 persone entro settembre 2026, siano esse già occupate o in cerca di lavoro. «Con questo progetto la Regione del Veneto si mette in gioco per costruire un nuovo modello di assistenza basato su inclusione e competenza», ha dichiarato l’assessore regionale alla Formazione Valeria Mantovan. «Valorizzare chi si prende cura degli altri è un dovere morale e una necessità sociale, in un’epoca in cui la domanda di assistenza è in costante crescita». L’iniziativa coinvolge oltre 50 partner tra enti locali, ULSS, cooperative, CAF, sindacati, università e agenzie del lavoro, configurandosi come il primo progetto sistemico in Veneto su questo tema. Non mancano gli strumenti di accompagnamento personalizzato: ogni partecipante potrà accedere a 12 ore di orientamento e counseling, mentre da settembre prenderanno il via 80 eventi in presenza e 24 webinar per rafforzare e aggiornare le competenze. Le Università di Padova e Ca’ Foscari cureranno

inoltre una ricerca su contrattualizzazione e integrazione della figura nel sistema dei servizi. Alla presentazione ha preso parte anche un rappresentante dell’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, che ha ribadito l’importanza della domiciliarità come scelta non solo più umana, ma anche più efficace e sostenibile: «Rimanere nella propria casa, per un anziano fragile, significa mantenere legami affettivi e abitudini, elementi fondamentali per il benessere psicofisico. Per questo la Regione sostiene anche economicamente caregiver familiari con un contributo mensile per dodici mesi». Secondo i dati Inps, in Veneto nel 2023 erano presenti 35.915 badanti regolari, il 56,4% del totale dei lavoratori domestici. Ma si stima che almeno altre 35-40mila persone svolgano la stessa mansione in nero. Le province con il maggior numero di lavoratori regolari sono Padova e Verona, ciascuna con oltre 7mila posizioni attive. Un dato che conferma l’urgenza di agire. «Questo progetto – ha spiegato Giorgio Sbrissa, amministratore delegato di Enaip Veneto – è la risposta concreta a un bisogno sociale e formativo che non possiamo più ignorare. Diamo dignità e strumenti a chi, spesso invisibile, garantisce quotidianamente cura e presenza a migliaia di persone fragili». Anche il demografo Enrico Di Pasquale ha ricordato come, in un Paese che registra più decessi che nascite, il “lavoro di cura” sarà sempre più centrale. Il futurista Francesco Brunori ha concluso con uno sguardo in prospettiva: «Solo innovando e creando reti territoriali forti potremo costruire un welfare più equo, vicino alle persone e capace di affrontare le sfide del domani».

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Mirano, inaugurato il nuovo bar dell’Ospedale

Un nuovo spazio di ristoro è stato inaugurato all’interno dell’Ospedale di Mirano: si tratta del nuovo bar del presidio, pensato non solo per gli utenti, ma anche come luogo di pausa e rigenerazione per il personale sanitario. Il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, ha partecipato all’apertura, sottolineando l’importanza di offrire ai professionisti della sanità ambienti accoglienti per ricaricare le energie.

Accanto alla mensa – anch’essa recentemente rinnovata – il nuovo bar si trova a destra dell’ingresso principale, vicino all’area CUP, ed è dotato anche di un’area esterna. Il servizio è aperto sia al pubblico sia agli operatori, con una gestione affidata alla società Food Evolution, selezionata tramite bando pubblico. In linea con le norme sanitarie e i corretti stili di vita, non saranno serviti alcolici.

Durante la cerimonia, Contato ha voluto ringraziare i gestori per l’impegno condiviso: “Con questo intervento – ha dichiarato – compiamo un piccolo ma significativo passo nel migliorare la quotidianità di chi lavora e frequenta l’Ospedale. È fondamentale che, accanto all’impegno e alla professionalità, si possano offrire anche servizi di qualità, in ambienti accoglienti”.

Il bar rappresenta un ulteriore tassello del percorso di rinnovamento intrapreso dall’Azienda sanitaria, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza complessiva sia per l’utenza che per il personale.

L’iniziativa.

dall’Ulss

Polizia Locale e Suem insieme per salvare vite: venti agenti diventano istruttori di primo soccorso

Agenti formati per salvare vite: 20 operatori della Polizia Locale diventano istruttori BLSD con Ulss 3 e Suem 118. L’obiettivo è estendere la formazione in tutto il Veneto con formatori interni

Per la prima volta, venti agenti della Polizia Locale diventano istruttori di primo soccorso grazie a un innovativo corso promosso dall’Ulss 3 Serenissima in collaborazione con il Suem 118. Il progetto, realizzato al Padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo a Mestre, segna una svolta nella formazione degli operatori di pubblica sicurezza, che non solo acquisiscono le competenze per effettuare le manovre di base di rianimazione e defibrillazione (Blsd), ma ottengono anche la qualifica per formare a loro volta altri colleghi. L’iniziativa nasce dall’intesa tra il Comando della Polizia Locale di Venezia, il Suem 118 dell’Ulss 3, il Centro regionale emergenza urgenza e il servizio Formazione risorse umane dell’Ulss 3. L’obiettivo è chiaro: creare un nucleo di formatori interni capace di estendere a livello provinciale e regionale le competenze salvavita tra i corpi di Polizia.

“Questo percorso è molto importante perché si integra alla nostra formazione complessiva sulla sicurezza – dice il comandante della Polizia locale di Venezia Marco Agostini –. Di fronte alla sopravvivenza di una vita umana non si può aspettare: se noi siamo già sul territorio colpito, ci sono dei tempi in cui possiamo agire prima, in attesa dei soccorsi istituzionalizzati”.

Accanto ai venti futuri tutor, altri dieci agenti hanno rinnovato la certificazione Blsd in scadenza, garantendo così la continuità operativa del Corpo in situazioni di emergenza.

“Il fatto che il Corpo della Polizia locale collabori con noi sotto vari profili, compreso quello del soccorso sanitario, è un gesto per noi fondamentale – aggiunge il primario del Suem 118 di Venezia e del Veneto Paolo Rosi –. Ringrazio il comandante Agostini e i suoi ufficiali per la sua grande disponibilità: formare anche i loro formatori è un aspetto nuovo e utilissimo anche per noi”.

guida, per la capacità di essere attori di un continuo rinnovamento”. L’iniziativa si inserisce infatti in una visione strategica più ampia. “Questo iter formativo permette la costituzione di un nucleo di formatori interni al Corpo di Polizia in grado di replicare il corso certificativo

Blsd ‘laico’ ai loro colleghi e ai colleghi di altri Comandi della provincia veneziana

– spiega la direttrice della Formazione dell’Ulss 3 Elisabetta Spigolon –. L’iniziativa rappresenta il punto di partenza di un programma regionale che mira a estendere la formazione Blsd a tutte le Polizie Locali del Veneto”. La soddisfazione per il progetto è condivisa anche da chi lo ha condotto in aula: “Sono molto orgogliosa che le nostre due realtà siano riuscite a collaborare per portare un risultato simile – chiude l’istruttrice e medico del Suem 118 Federica Stella –. Il fatto che gli agenti della Polizia municipale sappiano eseguire le manovre salvavita in attesa del nostro arrivo dimostra come due istituzioni che nascono con scopi diversi possano collaborare per un risultato comune”.

La formazione congiunta consolida un legame già sperimentato in situazioni critiche: “Con la Polizia locale abbiamo lavorato insieme in pandemia e durante i grandi incidenti che hanno segnato negli ultimi anni questo territorio – ricorda il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato –. Questa è l’ennesima forma di collaborazione che garantiamo al nostro territorio. Grazie a questi agenti, e alla lungimiranza di chi li

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Da L’Avana a Campalto: Yaimaris è la nuova medico di famiglia per 1.230 pazienti

Dalla periferia dell’Avana a via Orlanda, Campalto: è il viaggio della dottoressa Yaimaris Tamayo Santana, 31 anni, nuova medico di base in servizio dal 1° giugno grazie alla campagna internazionale avviata dall’Ulss 3 Serenissima per fronteggiare la carenza di professionisti. Laureata in Medicina a Guantanamo, per tre anni ha lavorato come medico di famiglia in Cuba, seguendo oltre 2.000 pazienti con uno stipendio di 50 dollari al mese. Nel 2021 si trasferisce in Italia, impara la lingua e, nel 2023, risponde all’appello dell’Ulss 3. Con l’Azienda avvia il riconoscimento del titolo. Supera l’esame di equipollenza all’Università La Sapienza di Roma nel 2025, risultando tra i 21 abilitati su 221 candidati.

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Dopo l’iscrizione all’Ordine dei Medici di Venezia, ottiene l’incarico e segue oggi 1.230 pazienti nella medicina di gruppo di Campalto. “Mi trovo bene con utenti e colleghi, tutti mi hanno accolta con rispetto”, racconta. Il Direttore Generale Edgardo Contato la definisce “un esempio di coraggio e dedizione, risultato concreto della nostra campagna”.

SERATA TOMBOLA E FUOCHI D’ARTIFICIO
della Ditta Martarello offerti dalle famiglie di Rottanova
Esibizione scuola di ballo Marlen Club
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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Ricette fresche e leggere, perfette da preparare per l’estate

PEPERONI RIPIENI VEGETARIANI

Un grande classico rivisitato in chiave vegetariana e leggera, perfetto per un antipasto sfizioso o una cena veloce durante la settimana. Un piatto versatile e saporito che possiamo servire in tanti modi.

Ingredienti: 2 peperoni grandi; 500 g patate; 500 g zucchine; 2 uova, 200g pomodorini, 150g provola cubetti, pangrattato, prezzemolo, olio d’oliva, sale fino, pepe Preparazione: Pelare le patate e grattugiarle in una ciotola e dopo averle lavate, asciugare e grattugiare anche le zucchine. Poi condire con un po’ di sale e lasciare riposare per circa 5-10 minuti, per far perdere alle verdure un po’ d’acqua di vegetazione. Aggiungere le uova, il sale, il pepe e mescoliamo bene. Unire pomodorini tagliati, la provola a cubetti, il prezzemolo tritato e mescolare per distribuire gli ingredienti in modo uniforme. Dopo averli ripuliti dai semini e dai filamenti bianchi, tagliare a metà i peperoni e metterli in una teglia foderata con carta forno. Farciamo i peperoni con il ripieno di verdure. Completiare con il pangrattato sulla superficie e con un filo d’olio, e cucinare in forno preriscaldato ventilato 180 °C per 35 minuti.

CAESAR SALAD ( SENZA POLLO)

La Caesar Salad è un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Da allora esportata ed apprezzata in tutto il mondo. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto Ingredienti: :2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b. Preparazione: Sfogliare la lattuga ed eliminare eventuali foglie esterne troppo dure, scegliere quelle interne più tenere. Tagliare il pane a fette alte 1 cm, eliminare la crosta e tagliare a quadretti. Mettere un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una pentola antiaderente e tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire disporre l’insalata in un’insalatiera, versare due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere il sale, il pepe macinato al momento, il succo di limone, la salsa Worchestershire e mescolate ancora. Assaggiate e correggete se necessario.

GELATO ALLO YOGURT CON PISTACCHI

Ora che è iniziata l’estate, a chi non piace rinfrescarsi con un bel gelato? Meglio se leggero e nutriente: ecco il gelato con pistacchi. La ricetta prevede l’utilizzo dello yogurt greco al posto del latte. Facile da preparare, ideale per la merenda o per il post pranzo goloso

Ingredienti: 400 g di yogurt greco; 100 g di cioccolato fondente; 30 g di miele di acacia; 2 cucchiai di pistacchi al naturale. Per guarnire q.b. di pistacchi al naturale E mezza bacca di vaniglia

Preparazione: Tritare finemente il cioccolato fondente e i pistacchi, tenendoli da parte. In una ciotola inserire lo yogurt, il miele e i semi della vaniglia; montare gli ingredienti con le fruste elettriche pochi istanti. Aggiungere i pistacchi e il cioccolato e amalgama gli ingredienti. Una volta completato l’impasto, trasferirlo un contenitore adatto al freezer. Mescolare il composto con una forchetta ogni 30 minuti, ripetendo l’operazione per circa tre ore. Passato il tempo, tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di servirlo, se necessario mescolare nuovamente per renderlo più cremoso.

Servite con pistacchi al naturale e una banchetta di vaniglia a piacere

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Rubrica a cura di Sara Busato

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