l’Ulss 5 Polesana ha messo a punto un piano di intervento
Economia, il sottosegretario
Massimo Bitonci annuncia semplificazioni e nuove risorse per il mondo delle imprese
Numeri in crescita e grandi nomi per la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto “Cartellone di alto livello”
Il giallo dell’estate: con “La ghenga degli storti” Romero svela il cuore nero del Nordest
Centrosinistra con Manildo.
Centrodestra a guida Lega o Fdi?
La marcia verso le prossime elezioni regionali è quantomeno incerta. Prima la querelle sul terzo/quarto mandato per il presidente Zaia, poi quella sullo spostamento a primavere 2026 delle elezioni, ora il braccio di ferro tra Lega e Fdi per garantirsi la guida del centrodestra. Ora che ormai la prospettiva di una ricandidatura a presidenze per Zaia è definitivamente tramontata e che anche la data delle elezioni è chiara - ovvero entro il 23 novembre 2025, con il 16 come giornata più probabile – è tempo di alleanze e candidature. Questa volta sembra che, almeno per quello che riguarda la strategia, i ruoli si siano invertiti. Il centrosinistra, solitamente in ritardo a causa dei numerosi litigi tra alleati, ha già scelto il proprio candidato mettendo insieme una coalizione molto più ampia di quella di cinque anni orsono. Mentre il centrodestra è in preda alla confusione determinata dalla contrapposizione interna. Andiamo con ordine.
Il centrosinistra ha eletto a proprio alfiere un nome fuori dal giro dei soliti noti: Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso dopo una storica vittoria contro Giancarlo Gentilini che sembrava essersi allontanato dalla politica attiva. Un nome a sorpresa, in un certo senso, uscito dal cilindro del Partito Democratico che ha trovato il consenso di tutta la coalizione e che potrebbe, addirittura, allargare il perimetro a Azione di Carlo Calenda.
Dall’estate al Natale, Rovigo costruisce un calendario culturale stabile. Concerti, spettacoli e attività animano la città e il Polesine, tra centro cittadino, ville storiche e giardini
Dallo sport alla sicurezza, dal commercio al sociale: dodici mesi di impegno con la comunità al centro
VOTO
A Treviso il segretario veneto Stefani convoca oltre 400 amministratori e detta la linea: “Saremo protagonisti”
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SChi inquina paga
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
ono passati più di 12 anni da quando si sentì parlare per la prima volta di Pfas e di inquinamento delle falde e dell’acqua potabile che arriva direttamente nelle nostre case. Ora la sentenza della Corte d’Assise di Vicenza, con la condanna di 11 ex dirigenti della Miteni per disastro ambientale, avvelenamento doloso delle acque destinate al consumo umano e altri gravi reati mette un punto fermo che dovrebbe anche essere un monito: chi inquina paga.
Servizi alle pagg. 6 e 7
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Servizio
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Gilda Negrini, dal cuore del Polesine
Ha conquistato il podio più alto della cosmesi tecnica italiana e ora punta dritta alla scena internazionale: Gilda Negrini, originaria di Rovigo e oggi stimata professionista del trucco permanente, rappresenterà l’Italia alla finale mondiale del World Wide Browista Championship 2025, in programma a Rotterdam dal 3 al 6 ottobre.
Un successo straordinario, nato da passione, studio e anni di dedizione: la dermopigmentista polesana si è classificata prima assoluta nella categoria Areola durante la selezione nazionale tenutasi a Milano, uno dei contest più prestigiosi al mondo per chi lavora nel settore del permanent make-up.
Con una formazione professionale che unisce estetica, trucco artistico e insegnamento, Negrini ha costruito nel tempo una solida reputazione. Dopo aver iniziato il suo percorso a Rovigo, si è trasferita a Solesino, dove oggi gestisce uno studio specializzato, punto di riferimento per il make-up correttivo e paramedicale.
La sua specializzazione nella dermopigmentazione dell’areola — un ambito che unisce estetica e ricostruzione visiva post-operatoria — ha colpito la giuria del World Wide Browista per precisione tecnica, sensibilità e capacità espressiva. La vittoria le garantisce l’accesso diretto alla superfinale internazionale nei Paesi Bassi, dove sfiderà i migliori talenti del mondo.
Gilda non è solo una truccatrice: è formatrice, estetista e pioniera di una professione che richiede sensibilità umana e rigore tecnico. La sua storia è quella di tante donne che trasformano un’arte in mestiere e un mestiere in vocazione.
Da Rovigo a Rotterdam: Gilda Negrini
Chi inquina paga
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
La sentenza di Vicenza rappresenta infatti un precedente importante, perché per la prima volta viene riconosciuta la responsabilità penale diretta di chi ha inquinato consapevolmente. Il verdetto risuona come un potente monito e potrebbe rappresentate un importante punto di svolta nella lotta per la tutela ambientale e la salute pubblica, riconoscendo precise responsabilità penali. Dopo cinque anni di processo e 1 34 udienze 11 ex dirigenti dell’azienda chimica Miteni di Trissino – tra cui manager dei colossi internazionali Mitsubishi e ICIG che hanno rilevato l’azienda– sono stati condannati a pene complessive per 141 anni di reclusione, venti in più di quanto richiesto dal pubblico ministero. Quattro gli imputati assolti. Riconosciuti anche risarcimenti milionari al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, Arpav, società idriche, Comuni e cittadini. Probabilmente vi saranno successivi pronunciamenti negli ulteriori gradi di giudizio, qualcosa potrà cambiare, ma c’è un punto fermo che sarà difficile scalfire o mettere in discussione.
Per oltre cinquant’anni dallo lo stabilimento di Trissino sono state riversate nelle falde sostanze perfluoroalchiliche, i Pfas per l’appunto. Per decenni sono state usate in più ambiti, dai primi anni Duemila però alcune hanno smesso di essere usate perché si sono rivelate potenzialmente cancerogene e tossiche, a seconda dell’esposizione.
Questi “veleni eterni” si sono insinuati silenziosamente nel suolo, nell’aria e, in modo particolarmente insidioso, nelle falde acquifere, contaminando l’acqua potabile di centinaia di migliaia di cittadini tra le province di Vicenza, Padova e Verona. Un’area di circa 200 chilometri quadrati venne classificata “zona rossa” nella quale, attraverso decine di migliaia di campionamenti, era stata riscontrata la presenza di valori particolarmente elevati di Pfas. Ci sono voluti anni e anni di battaglie e di perseveranza per arrivare a questo pronunciamento che rappresenta ora un nuovo punto di partenza all’insegna di una maggiore attenzione e sensibilità verso gli aspetti ambientali di svariate attività. E senz’altro va riconosciuta la tenacia con cui le “Mamme No Pfas” hanno lottato misurandosi con ostacoli e impedimenti di ogni genere. In questi anni, insieme agli altri movimenti ambientalisti, hanno dovuto combattere tra mille difficoltà, ora il loro sacrificio è stato ripagato, anche se resta l’amarezza per le gravi conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di persone e sull’ambiente.
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L’intervento. Torna all’originale splendore un luogo simbolo
Riaprono i giardini delle Torri in via Grimani a Rovigo
Terminati i lavori ai giardini delle Torri: riaperti sabato 28. Il sindaco e ASM ringraziano i cittadini per la pazienza. Sicurezza e rispetto del luogo storico al centro dell’intervento
Dopo un periodo di chiusura dovuto a interventi di messa in sicurezza, da sabato 28 giugno, sono tornati fruibili i giardini delle Torri in via Grimani. La chiusura si era resa necessaria nei mesi scorsi a seguito della caduta di un albero che aveva colpito un gioco dell’area attrezzata, fortunatamente senza causare feriti, ma rendendo indispensabile un intervento strutturale per la sicurezza dell’area.
Il sindaco Valeria Cittadin e il
presidente di ASM Dante David Nicoli, hanno presentato con soddisfazione il termine dei lavori.
“La sicurezza dei cittadini, in particolare dei più piccoli, è per noi una priorità. – Ha dichiarato il sindaco -. Ci siamo mossi con la massima attenzione per garantire un intervento risolutivo e rispettoso del contesto storico del luogo. Ringrazio ASM per il lavoro svolto e i cittadini per la comprensione dimostrata du-
rante il periodo di chiusura. Purtroppo i tempi per la riapertura si sono protratti più del previsto a causa della necessità di ottenere le autorizzazioni della Soprintendenza per l’abbattimento degli alberi, ma è bene che sia stato fatto tutto secondo le regole ed ora possiamo restituire alla città questo bel giardino”.
Dante David Nicoli ha aggiunto: “Abbiamo operato con professionalità e nel rispetto delle tempistiche imposte dagli iter autorizzativi. Gli interventi effettuati a seguito di prove strumentali su tutti gli alberi e le piante, permettono ora di restituire alla cittadinanza un giardino sicuro e pienamente fruibile”.
Sostituiti 44 punti luce in via B.Tisi da Garofolo
“Un intervento molto atteso dai cittadini e dai commercianti del quartiere Commenda è finalmente realtà”, lo dichiarano il sindaco Valeria Cittadin e l’assessore ai Lavori Pubblici Lorenzo Rizzato in merito ad un intervento sulla pubblica illuminazione.
L’assessore Rizzato che ha seguito il progetto spiega: “In via Benvenuto Tisi da Garofolo sono stati sostituiti 44 punti luce con lampioni di ultima generazione, garantendo così maggiore efficienza e visibilità, in particolare lungo la pista ciclabile, dove i nuovi corpi illuminanti sono stati abbassati di tre metri per migliorare la diffusione della luce.”
L’intervento risponde ad una segnalazione che da anni veniva portata all’attenzione dell’amministrazione da residenti e attività della zona, e rappresentava anche un punto del programma elettorale. “Si tratta – prosegue l’asses-
sore – di un’opera concreta che non solo migliora la sicurezza e la vivibilità del quartiere, ma comporta anche un importante risparmio economico: i costi di gestione del tratto passeranno da circa 12.000 euro l’anno a poco più di 1.300 euro.”
I lavori sono stati eseguiti dagli operatori di City Green Light e si inseriscono in un più ampio piano di riqualificazione della pubblica illuminazione. “Dopo l’inserimento dei nuovi lampioni nella frazione di Buso, in via Forte Austriaco, anche questo intervento conferma l’attenzione dell’amministrazione verso un settore per troppo tempo trascurato. Abbiamo inoltre avviato il censimento delle aree ancora prive di illuminazione pubblica e avviato la progettazione per estendere la rete anche in quelle zone: diversi interventi nelle frazioni partiranno nei prossimi mesi”.
“Un passo alla volta – conclude Rizzato – stiamo cercando di recuperare il lavoro non fatto negli anni passati e di risolvere i problemi dei cittadini con interventi puntuali, concreti ed efficaci”.
“Si tratta di un intervento importante per la sicurezza, la vivibilità e il decoro urbano di un quartiere centrale e molto frequentato come la Commenda - dichiara il sindaco Valeria Cittadin -. Come amministrazione abbiamo posto grande attenzione al tema della pubblica illuminazione, consapevoli del valore che ha per la qualità della vita dei cittadini. Ringrazio l’assessore Rizzato per il lavoro svolto e per aver seguito con costanza e dedizione tutte le fasi dell’opera, dal confronto con i residenti alla realizzazione concreta. Questo è il modo in cui intendiamo amministrare: con ascolto, pragmatismo e impegno quotidiano sul territorio”.
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Estate 2025: ecco il calendario degli eventi
N on solo estate, non solo Natale. A Rovigo l’evento culturale diventa strategia, programmazione, visione. «L’obiettivo dell’amministrazione è dare continuità agli appuntamenti, spalmati lungo tutto l’anno –dichiara il vicesindaco Andrea Bimbatti –. È evidente che i momenti forti siano l’estate, la fiera d’ottobre, il Natale e il maggio rodigino con Rovigo Racconta, ma avere un calendario che copra tutto l’anno significa rendere la città più attrattiva, vivace e inclusiva».
Una promessa R”estate in città summer” che diventa realtà con il calendario ricco e articolato che accompagnerà i cittadini con musica, giochi, cinema, teatro, astronomia e iniziative per tutte le età.
Tra gli appuntamenti di punta, le “Notti di Note sotto le stelle”, in piazza Vittorio Emanuele II
alle ore 21.30, a ingresso gratuito, diventano il cuore pulsante dell’estate musicale rodigina. Dopo il tributo ai Pooh dello scorso giugno e la serata dedicata a I Love Formentera con il vocalist di Radio 105 Paolino, il palco continua ad accendersi Venerdì 25 luglio con le “Amiche “ un energico multi- tributo tutto al femminile con i più grandi successi delle voci italiane di ieri e di oggi;Venerdì 22 agosto la serata sarà con l’ Ostetrika Gamberini – pura rock energy con una delle band più amate del territorio, tra adrenalina e cover storiche; Venerdì 20 settembre la musica sarà all’insegna del Rewind 90 – un viaggio irresistibile nella musica degli anni ’90, da ballare, cantare e vivere insieme.
Ma la proposta non si ferma alla musica. Il Monastero degli Olivetani ospiterà il 29 e 30 luglio la rassegna cinematografica Ci-
Tra ville e giardini 2025: 15
il
nema in Giro. Il 1° agosto sarà la volta del gioco degli scacchi all’aperto in piazza XX Settembre, mentre contemporaneamente ai giardini delle Due Torri si potrà osservare il cielo e le stelle con un’osservazione astronomica dalla Torre Donà, a cura della Pro Loco. Il 3 agosto spazio allo sport con la corsa ciclistica “Giro del Polesine”, a cura di ACSI Rovigo, che attraverserà anche Corso del Popolo.
Musica e convivialità tornano nei locali del centro storico l’8 e il 29 agosto con serate di musica live, mentre il 10 agosto sarà il momento del mercato agricolo.
Giovedì 28 agosto, la città diventa terreno d’avventura con “Esplora Rovigo”, una caccia al tesoro urbana curata dalla Pro Loco, per vivere le vie del centro in modo originale e coinvolgente. Il 29 agosto, in piazza San Bartolomeo, va in scena “Il Teatro
spettacoli dal
siete Voi”, mentre al Museo dei Grandi Fiumi, dalle 18.30, si terrà “Il museo tra le righe – speciale Veneto Legge”, con letture e attività culturali.
A chiudere il mese, sabato 30 agosto, in piazza Tien An Men, sarà la volta di RO-PLAY, una giornata dedicata ai giochi da tavolo, curata dall’associazione
vivo animano
Polesine con arte, musica e numeri circensi
È stata presentata nei giorni scorsi al Palazzo della Provincia di Rovigo la XXVI edizione di “Tra ville e giardini 2025”, la rassegna di spettacolo dal vivo che da anni valorizza il territorio polesano trasformando ville, giardini e piazze in palcoscenici a cielo aperto. L’evento, organizzato dalla Provincia di Rovigo con il sostegno della Regione del Veneto, Fondazione Cariparo e Ente Rovigo Festival, si svolgerà dal 6 luglio al 22 agosto e comprende un fitto calendario di 15 appuntamenti culturali di alto profilo artistico.
Con la direzione artistica affidata al coreografo Claudio Ronda, l’edizione di quest’anno punta a un’immagine del Polesine sospesa tra terra e cielo, con un’atmosfera rurale resa magica da campanili,
pinnacoli e giardini affascinanti, capaci di fermare il tempo per lasciare spazio all’arte. La presentazione ufficiale, svoltasi in una sala consiliare gremita, ha visto la partecipazione di sindaci, assessori alla cultura e cittadini, uniti nell’augurio di successo per l’edizione 2025.
Il presidente della Provincia, Enrico Ferrarese, ha sottolineato come la rassegna rappresenti un’occasione per far conoscere i luoghi più suggestivi del Polesine, portando spettatori anche da fuori provincia.
Il messaggio di augurio del presidente regionale Luca Zaia è stato letto nel corso dell’incontro, evidenziando l’importanza dell’iniziativa nel panorama culturale veneto.
La consigliera provinciale alla Cultura,
Lucia Ghiotti, ha evidenziato il lavoro di squadra dietro l’organizzazione e ha descritto la locandina di quest’anno, che raffigura un paesaggio agricolo simbolo di serenità e turismo lento, perfetto per serate estive all’insegna della tranquillità in 15 diverse location.
Rosa D20: un appuntamento per grandi e piccoli, nel segno della partecipazione e del gioco condiviso. A settembre sarà previsto lo sbaracco il giorno 6,il mercato degli hobbisti in piazza Vittorio Emanuele, dove, domenica 14 settembre si svolgerà il super Heroes Day Rovigo
Guendalina Ferro
Andreina Milàn, per Fondazione Cariparo, ha ribadito l’impegno della fondazione nel sostenere la cultura come motore di bellezza e intelligenza, evidenziando la trasformazione del Polesine da semplice territorio agricolo a terra di cultura e innovazione. Claudio Ronda ha infine illustrato il ricco cartellone artistico, che include nomi
di rilievo come Malika Ayane, protagonista del cantautorato femminile, Paola Turci con il progetto “La rivoluzione delle donne” e il jazz di Bill Evans, oltre a performance di circo acrobatico con la compagnia Mosaico Errante. Tra i temi portanti della rassegna vi è il contributo delle donne nella società, nell’arte e nella scienza, rappresentato da vari spettacoli dedicati a figure femminili di rilievo storico e culturale.
Eventi estivi/2. In Piazza Vittorio Emanuele II il celebre maestro ritorna dal Giappone
Dalla pellicola al pentagramma De Meis racconta il cinema in musica
Èpartito il conto alla rovescia per il ritorno in Polesine del Maestro Alberto De Meis, artista di fama internazionale, che il prossimo 17 luglio sarà protagonista a Rovigo con il suo ultimo progetto musicale: “Viaggio nel mondo del cinema”.
Un evento culturale e musicale di altissimo livello, che si svolgerà nella suggestiva Piazza Vittorio Emanuele II, trasformata per l’occasione in un palcoscenico a cielo aperto. La performance trasporterà il pubblico in un percorso emozionante, dove musica e immagini si fonderanno in un racconto coinvolgente dedicato alla grande storia del cinema.
Dopo un lungo periodo in Giappone, dove ha riscosso grande successo, De Meis torna nella sua terra con uno spettacolo raffinato e coinvolgente, che unisce in modo magistrale le colonne sonore più iconiche del grande schermo – dagli anni ’30 a oggi – a proiezioni selezionate con cura, in un viaggio visivo e sonoro lungo quasi un secolo di storia cinematografica.
“Dietro questo progetto, c’è un lavoro di oltre tre anni-fa sapere
il violinista di origine abruzzeseun’intensa ricerca tra archivi musicali, partiture, sequenze di film, arrangiamenti originali e studio di armonie”. Il risultato è un concerto multimediale unico nel suo genere, in cui la musica suonata dal vivo si fonde con le immagini per evocare ricordi, emozioni, sogni. Acclamato dalla critica come “il violino che incanta l’anima”, De Meis, è l’artista capace di spaziare dalla classica al moderno con una sensibilità rara. Con la sua innata versatilità, in 30 anni di carriera, ha saputo conquistare palchi internazionali e contribuire in modo significativo alla divulgazione della cultura musicale, creando spetta-
coli che parlano a tutti.
A Rovigo, il pubblico avrà l’occasione di ascoltare – e vedere – l’omaggio del Maestro a compositori leggendari del cinema, tra cui Tom Jones, Hans Zimmer, Ennio Morricone, Nino Rota, Thomas Newman, Mikis Theodorakis, e molti altri. Ogni brano sarà un tuffo nel cuore del film che lo ha reso immortale, ogni nota un ponte verso mondi immaginari che il cinema ha saputo costruire nel tempo. Un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica, del cinema e della bellezza. L’ingresso è libero.
Guendalina Ferro
Rovigo si prepara alla Settimana dei Diritti Umani
Ad Adria si è tenuta l’anteprima della Settimana dei Diritti Umani, con una serata musicale realizzata dai giovani per i giovani: protagonisti sul palco le Unplugged Beats, giovanissime artiste rodigine, e OBI, vincitore del Premio Giuria Popolare 2023.
Ma il cuore pulsante della manifestazione sarà Rovigo, che dal 1 4 al 20 luglio ospiterà la terza edizione della Settimana dei Diritti Umani, in contemporanea con la 28ª edizione del festival “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”.
Frutto di tre anni di studio e ricerca, il progetto “Viaggio nel mondo del cinema” del maestro Alberto De Meis approda a Rovigo il 17 luglio. Nella cornice di Piazza Vittorio Emanuele II, il concerto del violinista unirà musica e immagini in un’esperienza emozionante dedicata alla grande storia del cinema
Il tema di quest’anno, “Resistenza e resilienza”, sarà il filo conduttore di una settimana intensa di dibattiti, spettacoli, mostre e concerti, con un focus speciale sul diritto alla protesta pacifica e sulla libertà di informazione.-rende noto Michele Lionello, direttore artistico del festival Voci per la libertà
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Gli eventi si terranno nei luoghi simbolo della città: Sala della Gran Guardia, Pescheria Nuova, Giardini delle Due Torri, Piazza Vittorio Emanuele II, in un programma che spazierà tra musica, cinema, letteratura, fotografia, stand-up comedy e talk. «Una manifestazione sempre più necessaria – commenta il direttore artistico Michele Lionello – in un tempo segnato da guerre, crisi ambientali e attacchi alla libertà. Quest’anno accendiamo i
riflettori sul coraggio di chi resiste e sulla forza di chi costruisce inclusione ogni giorno».
Il festival vedrà la partecipazione di numerosi artisti, attivisti, scrittori, giornalisti e testimoni civili, tra cui Paolo Jannacci, Martina Attili, Statuto, Yvonne Sciò, Riccardo Noury, Ajna Jusi , Alba Bonetti, Giovanni Mori, Simone Ficicchia, e tanti altri.
Il clou musicale sarà con “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, che dal 18 al 20 luglio porterà in scena i finalisti del Premio Amnesty Emergenti, ospiti speciali e conduttori d’eccezione saranno Savino Zaba, Manola Borgato e Carmen Formenton. Non mancheranno le mostre fotografiche, tra cui “I Grant You Refuge”, “Breaking Free” e “La lotta, il coraggio e l’amore”, che accompagneranno i visitatori in percorsi di memoria e attualità sui diritti umani. (g.f.)
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ta diventasse un punto di riferimento per
Molte delle attività si svolgono quando è ormeggiata, ma nei progetti di formazione avanzata – come quelli rivolti a studenti
mandosi in una nave-laboratorio capace di connettere ricerca scientifica, didattica e è
toraggio scientifico. Fondazione Cariparo, in sinergia con gli altri partner, punta a far
bile, una buona pratica che dimostra come un veliero del passato possa diventare il
E così, tra il legno restaurato dello scafo, la
tilla: quella della conoscenza che parte dal mare per cambiare il modo in cui viviamo il FONDAZIONE Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Piazza Duomo, 15 | 35141 Padova Tel. 049-8234800
gazione di una barca lunga oltre 24 metri, con due alberi maestri e un’architettura che ne fa più un patrimonio da proteggere che un mezzo ordinario. Eppure, dopo una fase iniziale sperimentale, oggi Goletta è pienamente operativa e “quasi sempre impegnata”, come sottolinea Toffoli. L’entusiasmo delle scuole, il coinvolgimento degli enti locali e l’attenzione crescente al
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Rovigo, Ecoambiente, blitz del
passa il bilancio con la terna del nuovo CdA
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iornata tesa e dal finale imprevedibile quella vissuta nel pomeriggio del 4 luglio nella sede di Ecoambiente. Dopo un primo voto fallito per mancanza di consenso, il centrodestra è riuscito a far approvare il bilancio e a far passare la terna proposta per il nuovo Consiglio di amministrazione. Determinante è stata la sospensione dell’assemblea e il pressing telefonico ai sindaci assenti, che ha ribaltato l’esito iniziale. La votazione ha riconfermato Pier Paolo Frigato alla presidenza, nominato Alberto Patergnani (già presidente di Polaris) come nuovo amministratore delegato, e indicato Patrizia Cassetta come consigliera, nome espresso direttamente dalla sindaca di Rovigo Valeria Cittadin, a rappresentanza del socio di maggioranza assoluta: il Comune capoluogo.
L’assemblea di controllo analogo, convocata per le 16, ha subito registrato assenze significative. Dopo due appelli, si è riusciti a raggiungere il quorum con 31 sindaci presenti su 50 e 751 quote su 1.000. In un primo momento, però, la terna proposta ha ottenuto solo 26 voti favorevoli e 4 astensioni, non sufficienti per la nomina.
L’assemblea è stata quindi sospesa per oltre mezz’ora, durante la quale è partito un pressing serrato sui sindaci assenti, contattati telefonicamente per tornare a esprimersi sulla proposta. Alla fine, la manovra ha funzionato: la terna Frigato–Patergnani–Cassetta è passata.
Prima della questione Cda, è stato approvato il bilancio annuale di Ecoambiente – in attivo – ma con l’astensione di Adria e Rosolina, in polemica con la gestione degli sportelli locali. È stato inoltre confermato, con voto unanime, il mantenimento del Cda a tre membri, sconfessando altre ipotesi che prevedevano una riduzione o un ampliamento.
a 2 milioni di euro. Invito alla riflessione».
Anche altri sindaci si sono astenuti in segno di protesta: Porto Viro, Ariano nel Polesine e Gaiba. Secondo fonti presenti in aula, molti avrebbero auspicato una trattativa più ampia e un tempo maggiore per condividere le scelte. Cittadin: «Ora serve più sinergia tra sindaci» La sindaca di Rovigo, Valeria Cittadin, che ha presieduto l’assemblea, ha cercato di stemperare i toni nel post-voto: «È un punto di partenza. Auspico una maggiore collaborazione tra i sindaci, superando le divisioni. Per il bene del-
la nostra società è fondamentale ritrovare serenità». mLa chiusura tra amarezza e pragmatismo Un sindaco deluso ha commentato a microfoni spenti: «È stata una brutta pagina, ma pur sempre democrazia», riferendosi alla forzatura con cui si è arrivati alla votazione decisiva.
Il futuro di Ecoambiente, al centro di scelte strategiche su raccolta differenziata, impianti e gestione rifiuti, ora è nelle mani di un Consiglio di amministrazione interamente targato centrodestra. Ma la partita politica, evidentemente, è tutt’altro che chiusa.
Le frizioni politiche non sono mancate. Giorgio Grassia, sindaco di Castelguglielmo, ha duramente criticato l’esclusione del centrosinistra dal processo decisionale e ha sollevato dubbi sul futuro dell’impianto di biodigestione già aggiudicato:
«Si parla di voler fermare il progetto, ma ci sarebbero penali fino
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Una nuova fermata davanti all’ospedale di Rovigo: finalmente i bus arrivano all’ingresso
Dopo anni di richieste, segnalazioni e appelli, finalmente qualcosa si muove: è partito in questi giorni il cantiere per realizzare una nuova fermata dell’autobus proprio davanti all’ingresso principale dell’ospedale di Rovigo. Una piccola, grande svolta per la mobilità urbana che potrà rendere molto più agevole l’accesso alla struttura sanitaria, in particolare per anziani e persone con difficoltà motorie. L’intervento è il frutto della collaborazione tra Ulss 5 Polesana, Busitalia e Comune di Rovigo, ed è stato finanziato direttamente dall’azienda sanitaria. I lavori sono iniziati con l’apertura del cantiere sul marciapiede lungo il viale che porta all’ospedale, dove sarà installata la pensilina di attesa per gli autobus urbani ed extraurbani. Attualmente, la fermata più vicina si trova sul perimetro esterno del grande parcheggio, costringendo utenti e pazienti a percorrere a piedi un tratto tutt’altro che breve. Una situazione particolarmente penalizzante per chi è in difficoltà o ha bisogno di assistenza. Già l’ex assessore Mattia Maniezzo, nei mesi scorsi, si era fatto promotore della proposta di spostare la fermata, trovando ampia disponibilità da parte del direttore generale dell’Ulss Polesana, Pietro Girardi. La richiesta, in effetti, era tra le più frequenti raccolte dall’Ufficio relazioni con il pubblico dell’ospedale.
L’apertura del cantiere per la nuova fermata rappresenta solo il primo tassello di una più ampia opera di riqualificazione dell’area ospedaliera, da tempo oggetto di critiche. Rimane infatti aperta la questione, ben più complessa, della ristrutturazione dei parcheggi per i visitatori e per i dipendenti, soprattutto sul lato dell’ex ingresso principale. (a.s.)
Pier Paolo Frigato, presidente di Ecoambiente
Amministrazione. Il sindaco racconta il suo primo anno alla guida di Rovigo
Valeria Cittadin traccia il bilancio del suo primo anno di mandato
Ad un anno esatto dalla sua elezione, il primo citttadino Valeria Cittadin, appena eletta tra i sindaci più amati d’Italia, ha scelto di fare un bilancio del suo primo “compleanno” alla guida del capoluogo.
“T
ra le priorità – ha esordito - fin dall’inizio: sport, decoro urbano, pulizia, sicurezza, cultura e valorizzazione della vita cittadina attraverso eventi e iniziative. Interventi mirati hanno migliorato la cura degli spazi pubblici, potenziato la sorveglianza e rilanciato l’identità della comunità grazie a momenti di aggregazione e cultura.”
“Lo sport è un grande volano di attrazione – ha dichiarato il sindaco -. Tra le prime cose fatte, l’apertura della piscina interna a Natale, per l’estate quella ludica all’esterno e il primo luglio sarà accessibile anche quella olimpionica. Abbiamo stanziato un milione di euro per la ristrutturazione dello stadio Battaglini. Il Rugby è il nostro fiore all’occhiello, grazie alla vittoria del
campionato da parte dei nostri Rossoblù, siamo stati sulle pagine della cronaca nazionale e non solo, insieme anche alla tappa di partenza del Giro d’Italia. Ma è nostra intenzione investire e sostenere lo sport a 360 gradi”.
Proseguendo il sindaco ha parlato del settore Urbanistica, dove si sta lavorando per velocizzare gli aspetti riguardanti le pratiche; la sicurezza dove è stato pubblicato un bando per ampliare il corpo della Polizia Locale, è stato fatto un accordo con la Polizia di Stato in pensione, affinché i volontari presidino le scuole e il territorio e si sta lavorando ai fondi che attraverso la prefettura dovrebbero arrivare per installare nuove telecamere.
Per quanto riguarda il Com-
mercio, è iniziata la revisione del Piano mercatale, resta il grosso problema dei parcheggi ma l’intenzione è di intervenire in tempi brevi; per i Lavori pubblici, è partito il grande piano di asfaltature, sistemazione marciapiedi, pulizia caditoie, si
sta lavorando sulle importanti rotatorie di Borsea e Boara ed è in fase di definizione la questione sottoservizi per la rotonda dell’incrocio “da Ponta”, con l’auspicio di avviare i lavori in autunno.
Passando al sociale, è in fase
Giunta incompleta e “totonomi”: il sindaco Cittadin chiarisce le ragioni dietro l’assenza dell’ottavo assessore di Rovigo
Il sindaco, Valeria Cittadin, ha deciso di intervenire sull’argomento per chiarire ai cittadini che si domandano perché da tre mesi e mezzo la giunta sia composta da 7 assessori anziché 8, di cui 2 della civica Cittadin, 2 della Lega, 2 di Fratelli d’Italia e il vicesindaco di Forza Italia. «L’anno scorso ho vinto le elezioni grazie a Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, è vero. Ma è anche vero che il mio nome, esterno ai partiti, è servito ad unire la coalizione e la mia lista civica ad allargare il consenso», premette il sindaco Cittadin. «È vero che il sindaco ha libertà totale di nomina e revoca degli assessori ma è normale e corretto
garantire rappresentanza a tutte le liste che fanno parte della coalizione, cercando di rispettare il consenso con il quale i cittadini le hanno premiate».
Fatte queste 2 premesse «senza ipocrisie», Valeria Cittadin spiega: «L’assessore mancante spetta a Fratelli d’Italia, è giusto sia così ed io sarò ben lieta di nominarlo (anche per alleggerire il lavoro dei 7 assessori in carica) quando mi verrà proposto da FDI il nome di una figura adeguata al ruolo amministrativo che deve ricoprire e che abbia il consenso esplicito del gruppo consiliare di FDI,formato da 9 persone».
di definizione un accordo importante sull’IRAS: Rovigo continuerà ad avere la sua struttura pubblica e i lavoratori continueranno a lavorare con serenità. Molto importante anche il settore della Cultura con un Teatro di tradizione e gli eventi che creano un clima di aggregazione e di comunità. Ma il vero motore di questo primo anno di mandato è stato il rapporto diretto con i cittadini “E’ un bilancio che ci rende orgogliosi – ha concluso il sindaco -, sicuramente c’è sempre da migliorare e il coinvolgimento dei cittadini è per noi fondamentale, perché l’obiettivo principale è dare risposte alla comunità. Noi siamo vicini alla gente e lavoriamo per la gente, perché solo ascoltando davvero si possono costruire risposte concrete”. Il primo anno si chiude con molti progetti avviati e una visione chiara: proseguire con trasparenza, passione e spirito di servizio, mettendo sempre al centro la comunità.
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una
Libertà. L’accordo punta su occupazione e inclusione per restituire libertà e speranza alle donne
Violenza sulle donne, un protocollo per supportare la ricerca di lavoro
Protocollo d’intesa contro la violenza sulle donne: istituzioni e imprese unite per il reinserimento lavorativo. La Provincia coordinerà la rete a supporto delle vittime
U
n protocollo d’intesa a supporto delle donne oggetto di violenza. La Provincia di Rovigo ha ospitato l’avvio di una nuova iniziativa a favore dei diritti e della parità di genere: con il documento siglato lo scorso 25 giugno in sala consiliare, si intende favorire infatti la costruzione di una rete che possa sostenere e accompagnare le vittime nel non sempre facile percorso di recupero dopo episodi di abuso e verso la ricerca di nuove opportunità di lavoro.
Il progetto parte dalla consigliera provinciale di Parità e coinvolge anche altri soggetti istituzionali: Provincia di Rovigo, Comune capoluogo tramite il Centro antiviolenza, Veneto Lavoro tramite i Centri per l’impiego della UOT (Unità Operati-
ve Territoriali, ndr), Ispettorato territoriale del lavoro di Padova e Rovigo, Camera di Commercio di Venezia-Rovigo e ancora Confindustria Veneto Est, Confcommercio Rovigo, CNA, Confartigianato Polesine, Confagricoltura Rovigo, Associazione Polesana coltivatori diretti, CIA agricoltori italiani, Ordine consulenti del lavoro (consiglio provinciale di Rovigo) e Associazione nazionale dei consulenti del lavoro (Unione provinciale di Rovigo).
Facendo riferimento alla Convenzione di Istanbul, che associa la violenza domestica alla violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali dell’individuo, il protocollo mira alla costituzione di un network nel quale ciascun attore, nell’ambito delle proprie specifiche competenze,
favorisce la crescita e lo sviluppo di una rete capace di individuare soluzioni lavorative per facilitare il ritorno alla normalità dopo episodi di violenza.
Un’azione corale che prevede una serie di iniziative concrete come gli incontri tra imprese e stakeholder, nell’intento di offrire le migliori soluzioni compatibilmente con le peculiarità degli interessati: un nuovo ed ulteriore passo in avanti che segna concretamente la volontà di accompa-
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gnare le vittime di violenza nella ricerca di sbocchi occupazionali ma anche quella di non lasciare da sole tante donne il cui calvario, molto spesso, non finisce ma anzi inizia al momento della denuncia.
La consigliera provinciale di Parità Loredana Rosato: “Il protocollo, rivolto alle vittime di violenza, intende aiutare le donne a tornare ad essere protagoniste della propria vita, specialmente attraverso il lavoro quale mezzo
di indipendenza economica e integrazione sociale. La mancanza di indipendenza economica è spesso uno dei fattori che ostacola l’uscita da situazioni di violenza domestica. Lo stretto legame tra questo e il recupero della piena autonomia delle donne sotto il profilo economico, lavorativo, individua tra le priorità l’avvio di percorsi di orientamento e di supporto che si possono realizzare solo con il rafforzamento della collaborazione tra servizi per l’impiego, enti pubblici e mondo imprenditoriale”.
Il presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese: “Esprimo l’auspicio che questo sia solo l’inizio di un percorso condiviso; l’amministrazione provinciale intende svolgere il ruolo di coordinamento sul territorio rispetto a temi tanto attuali come quelli della violenza sulle donne, della parità di genere e del lavoro che ci impongono di agire con urgenza, determinazione e soprattutto concretezza”.
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La
nomina.
L’imprenditore rodigino ai vertici della prestigiosa istituzione
Carlo Scabin nuovo membro del Consiglio Generale della Fondazione Cariparo
Scabin entra nel Consiglio Cariparo con rispetto e impegno: “Inizio ascoltando”. Il suo ruolo si inserisce nel rinnovamento di Confindustria Veneto, con focus su sinergie regionali e valorizzazione del potenziale logistico e produttivo di Rovig
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Il Consiglio Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha nominato, su terna di candidati designati dal Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Carlo Scabin nuovo Consigliere Generale dell’Ente. Classe imprenditoriale e lunga esperienza nel settore agroalimentare, Scabin è un volto noto del mondo confindustriale: Vicepresidente di Confindustria Veneto Est dal 2024 con delega sul territorio di Rovigo, guida inoltre il Gruppo Merceologico Agro, Ittico, Molitorie e Zootecniche dell’associazione. Dal 2025 siede anche nel Consiglio Generale di Confindustria nazionale. “Il mio ingresso sarà in punta di piedi – ha dichiarato ai microfoni di radio Veneto24 – perché
prima di tutto voglio conoscere personalmente i colleghi del Consiglio, a partire dal presidente, la cui figura rappresenta un punto di riferimento etico e sociale per la Fondazione”. Scabin ha sottolineato l’importanza di comprendere le idee e gli obiettivi già in atto all’interno dell’ente, per costruire un percorso condiviso e costruttivo. “Ringrazio il presidente e tutto il Consiglio e le persone che hanno riposto fiducia in me. Le aspettative sono elevate, e questo rappresenta un forte stimolo per non deludere”.
L’impegno di Scabin si inserisce in un contesto di rinnovamento anche per Confindustria Veneto, organismo nato dalla fusione delle realtà provinciali di Treviso, Padova, Venezia e Rovigo. “Stiamo lavorando per superare i
confini territoriali e creare sinergie efficaci su tutto il territorio regionale. Rovigo, in particolare, ha un potenziale strategico notevole, non solo dal punto di vista logistico, ma anche nel settore manifatturiero, ed è fondamentale valorizzarlo”. (r.r.)
Il bilancio di “Veneto Lavoro” a Rovigo: boom di persone disabili occupate, ma 7.300 restano in attesa
Il rapporto annuale di Veneto Lavoro, presentato a Rovigo nell’ambito della conferenza regionale “Abili al Lavoro. Insieme cresciamo”, evidenzia una solida ripresa dell’occupazione per le persone con disabilità: ben 36.540 risultano occupate al 31 dicembre 2024, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente . Tuttavia, restano circa 7.300 disoccupatiattivamente in cerca di lavoro.
La maggior parte degli occupati (91 %) è impiegata con contratto a tempo indeterminato, prevalentemente con ruoli da impiegati (36 %), mentre il 38 % dei lavoratori è assunto part-time, soprattutto nei settori turismo e commercio. Le province con i numeri più rilevanti sono Padova (7.741, 21 %) e Vicenza (7.102, 19 %), seguite da Treviso, Verona, Venezia, Belluno e Rovigo.
Negli ultimi tre anni, circa 22.000 persone con disabilità hanno partecipato a percorsi di politiche attive del lavoro. Il Programma GOL ha favorito upskilling, reskilling e reinserimento lavorativo, con oltre 17.000 partecipanti. Il Voucher rafforzato
– attivo dal luglio 2023 – ha coinvolto circa 4.750 utenti, mentre i tirocini di inclusione sociale hanno superato quota 4.000 nel 2024.
Le Convenzioni art. 1 4, che permettono alle imprese di ottemperare agli obblighi di assunzione affidando lavoro a cooperative sociali, mostrano crescita: al 2024 sono 311 attive, coinvolgendo 276 aziende, 93 cooperative e 622 persone – rispetto alle 281 convenzioni e 560 coinvolti dell’anno precedente.
A fine 2024, i disoccupati iscritti al collocamento mirato erano 24.200, di cui 7.300 (circa il 30 %) attivamente impegnati nella ricerca di un lavoro. Tra questi,
il 53 % ha disabilità fisiche e il 35 % presenta forme psichiche. Nonostante la disoccupazione risulti stabile, il tasso di ingresso negli elenchi (5.800 nell’ultimo anno) mostra un lieve calo rispetto al biennio precedente. Il rapporto sottolinea che circa 11.000 posti riservati – su 47.900 complessivi – restano vacanti, anche se 4.000 di questi sono già programmati tramite convenzioni con i Centri per l’Impiego. Le imprese continuano a utilizzare strumenti di politica attiva per rafforzare l’inclusione, mentre la campagna regionale “Abili al Lavoro” continua a promuovere opportunità e collaborazioni tra istituzioni, imprese e cooperative sociali.
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L’iniziativa. Nuovo servizio per prendersi cura di tutti
Prende vita la “Cucina Solidale della Pace”: un progetto per nutrire corpo e comunità
A San Bortolo nasce la Cucina Solidale della Pace: due pasti al giorno e un luogo di incontro per chi è in difficoltà. Il progetto è sostenuto da Fondazione Azimut e realtà locali
S
arà molto più di una mensa: la “Cucina Solidale della Pace”, che aprirà entro Natale nel cuore del quartiere San Bortolo, sarà un luogo di condivisione, accoglienza e rinascita sociale. Un progetto nato grazie al sostegno della Fondazione Azimut, che ha donato 50 mila euro per ristrutturare gli spazi e dare nuova vita alla cucina parrocchiale. L’iniziativa, fortemente voluta da don Andrea Varliero e don Christian Malanchin, punta a diventare un punto di riferimento per persone in difficoltà, anziani, giovani e famiglie, offrendo due pasti caldi al giorno e creando un ambiente aperto e inclusivo. Il progetto è stato presentato durante una conferenza stampa a Palazzo Nodari, alla presenza del sindaco Valeria Cittadin, dei referenti di Azimut Valter Pellegrini e Massimiliano Dolcetto, e di numerosi rappresentanti delle realtà coinvolte, come Caritas Diocesana, Bandiera Gialla e la Società Dante Alighieri.
«Questa non è solo una risposta ai bisogni materiali – ha sottolineato don Andrea – ma un gesto concreto di integrazione e vicinanza. Sarà un luogo dove si potrà mangiare, certo, ma anche incontrarsi, ascoltarsi, sentirsi parte di qualcosa». La struttura sarà completamente riqualificata secondo le norme igienico-sanitarie, con spogliatoi per gli operatori, ambienti accoglienti e spazi adatti anche ad eventi di quartiere e feste parrocchiali.
duce oggi in oltre 11 milioni di eurodestinati a progetti sociali in tutta Italia. «Questa donazione non è solo beneficenza – ha spiegato Pellegrini – ma espressione concreta di un’etica dell’impresa che vuole lasciare un segno duraturo sul territorio».
I numeri della povertà locale, evidenziati da Davide Ser-
gio Rossi di Bandiera Gialla, mostrano un incremento allarmante: dal 6,4% al 7,9% della popolazione. Una realtà a cui
il nuovo centro solidale vuole rispondere non solo con il cibo, ma con calore umano, dignità e opportunità di relazione.
Il sindaco Cittadin ha elogiato l’iniziativa come esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico, privato e volontariato, capace di generare relazioni autentiche e inclusione sociale. «Non solo chi è in difficoltà, ma l’intera comunità potrà trarre beneficio da questo luogo di ritrovo e condivisione».
L’impegno della Fondazione Azimut, attiva dal 2011, si tra-
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Il consigliere provinciale Matteo Franzoso ha sostituito l’ex collega Gilberto Desiati in seno all’Osservatorio Regionale sulla Casa. Il debutto ufficiale martedì 24 giugno in occasione dei lavori che hanno chiamato a raccolta presso il municipio di Monselice (PD) i Comuni delle province di Padova e Rovigo.
Organo della Regione Veneto, cui compete la gestione delll’edilizia residenziale pubblica, è strumento che compie studi e analisi per l’elaborazione dei programmi regionali, sia generali che di settore, che afferiscono appunto l’edilizia residenziale pubblica, diffonde dati sulla situazione abitativa e promuove anche buone prassi proposte da soggetti pubblici e privati favorendone la conoscenza tra le forze politiche, sociali, professionali e imprenditoriali. Dopo l’interesse suscitato da una prima serie di incontri, tenutisi nel 2024, l’attività dell’Osservatorio è stata quindi rilanciata anche quest’anno: in particolare l’appuntamento di Monselice ha proposto un focus su un importante bando regionale in scadenza il 20 luglio prossimo che mette sul piatto ben 14 milioni, metà dei quali per interventi entro i 50mila euro, e metà per interventi entro i 15mila euro, per un totale di oltre 600 alloggi attualmente al vaglio; scopo della seduta, era per l’appunto stimolare l’attenzione delle amministrazioni comunali, da cui deve partire l’input per aderire al bando.
“Sono contento per questa nomina - rimarca Franzoso - che mi pone all’interno di un meccanismo indubbiamente importante ma anche estremamente complesso per il suo ruolo delicato: specie per le fasce più deboli della popolazione, quella abitativa rappresenta infatti ormai una vera e propria emergenza”. L’Osservatorio, che rilancia un appuntamento dedicato ai Comuni settimana prossima per entrare nel merito del bando, si è aggiornato quindi al prossimo autunno per un ultimo incontro prima di fine anno.
Esposizioni. Oltre 60 mila visitatori per le due esposizioni a Palazzo Roverella
Si chiudono con successo le mostre su Hammershøi e Cristina Roccati a Rovigo
Hammershøi conquista il pubblico italiano con 43 mila presenze. In parallelo, al Roncale, la mostra su Cristina Roccati supera i 19 mila visitatori.
Le due esposizioni premiano la strategia culturale della Fondazione Cariparo, che guarda già alle prossime sfide
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Ottimi risultati di pubblico per le esposizioni di Palazzo Roverella e Palazzo Roncale: oltre 60 mila visitatori complessivi premiano la strategia della Fondazione Cariparo
Si sono concluse domenica a Rovigo due importanti mostre che hanno animato la stagione espositiva rodigina: “Hammershøi e i pittori del silenzio tra il Nord Europa e l’Italia”, allestita a Palazzo Roverella, e “Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica”, ospitata a Palazzo Roncale.
La sfida più ambiziosa è stata senza dubbio quella dedicata a Vilhelm Hammershøi, artista danese meno noto al grande pubblico rispetto ai celebri Kandinskij, Renoir o Toulouse-Lautrec proposti in passato. La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha voluto scommettere su una mostra meno immediata, convinta che – dopo quasi vent’anni di esposizioni – fosse maturo il tempo per proporre percorsi meno battuti, confermando l’originalità e la qualità della propria offerta culturale.
Dal 21 febbraio al 29 giugno, la mostra su Hammershøi ha richiamato circa 43 mila visitatori, un risultato superiore alle attese e distribuito in modo uniforme nel tempo, garantendo un’esperienza di visita ottimale e contribuendo a
valorizzare i servizi turistici della città. È stato merito anche dell’artista danese, capace di conquistare stampa e critica con atmosfere sospese ed enigmatiche, la calma vibrante degli interni e una sensibilità sorprendentemente vicina a quella contemporanea.
“Se da oggi in Italia il nome di Vilhelm Hammershøi suonerà più familiare al grande pubblico lo si dovrà a questa ‘scommessa’, che la Fondazione rinnoverà in autunno con la proposta della monografica sull’originale fotografo americano Rodney Smith. Fotografia tra reale e surreale”, sottolinea la Fondazione Cariparo, promotrice della mostra insieme all’Accademia dei Concordi, al Comune di Rovigo e con il
Emozioni ed atmosfere felliniane con “Il Teatro Siete Voi – Estate”
sostegno di Intesa Sanpaolo. Le esposizioni del Roverella, si legge ancora, sono riconosciute tra le più interessanti d’Italia, contribuendo a rendere Rovigo e il Polesine una meta turistica di rilievo nazionale.
Si è chiusa domenica anche la mostra dedicata a Cristina Roccati, che ha visto circa 19 mila ingressi complessivi. Il flusso settimanale costante, anche nei mesi di proroga, ha confermato la bontà della strategia della Fondazione, che intende fare del Roncale non solo una sede espositiva, ma un vero laboratorio culturale. Le mostre dedicate a personalità o momenti della storia del Polesine diventano infatti occasione di coinvolgimento attivo per associazioni e realtà locali, stimolate a proporre iniziative autonome legate al tema dell’esposizione. La mostra su Cristina Roccati ha rappresentato un banco di prova per questa visione culturale innovativa e ha dimostrato la validità del modello. Un approccio che proseguirà con il prossimo appuntamento del Roncale, dedicato a Gian Antonio Cibotto (1925–2017). Intitolata “Il gusto del racconto”, la mostra sarà allestita dal 5 dicembre 2025 al 29 giugno 2026, in occasione del centenario della nascita del popolare scrittore e intellettuale polesano.
Prosegue con grande successo la rassegna “Il Teatro Siete Voi –Estate”, che porta, fino al 29 agosto, il fascino del teatro e del circo contemporaneo nel Polesine. Un progetto itinerante che ha saputo conquistare il pubblico grazie alla sua formula coinvolgente e accessibile a tutti, con spettacoli en plein air, pensati per un pubblico di ogni età. Tra gli appuntamenti più attesi, lo show di Nando e Maila, in scena a Porto Viro, in via Roma, presso il parcheggio della scuola primaria. Il duo, composto da un musicista e un’acrobata, presenta “Kalinka”, uno spettacolo che mescola poesia, comicità e virtuosismi, evocando at-
mosfere felliniane e suggestioni da circo d’autore. Cambio totale di registro a Donzella di Porto Tolle, dove, il 26 luglio in piazza Primo Maggio, sarà la volta dei Barbamoccolo con “Sopravvivere agli anni ’20”, una performance che ricrea l’ambiente fumoso dei locali americani del Proibizionismo, tra gangster, jazz e starlette. In un Cotton’s Club clandestino rivivono gangster, charleston e jazz fumoso fra claquette e sparatorie. Musiche originali di Colombo- Barutti sostengono una trama paradossale punteggiata dall’umorismo noir di Tantino, Ferrari e Silvestri. Una commedia brillante dal sapore proibito degli
anni ruggenti. Tutti gli spettacoli hanno inizio alle 21.15. Il biglietto unico d’ingresso è di 4 euro, ad eccezione degli eventi a Porto Tolle, che è a ingresso gratuito. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare ViviRovigo al numero 347 6923420 (anche via WhatsApp) oppure scrivere all’indirizzo prenotazione@ilteatrosietevoi.it. Un’occasione per vivere l’estate tra emozioni, risate e spettacolo, sotto le stelle del Polesine. (s.b.)
Massimo Guerra nuovo allenatore del Sekal Nuovo Basket Rovigo
C ambio alla guida tecnica del Sekal Nuovo Basket Rovigo. Al posto di Francesco Villani, ferrarese arrivato a settembre al posto di Pizzo, il nuovo coach della formazione rossoblù che partecipa al campionato di Dr2 è Massimo Guerra che ricoprirà anche il ruolo di responsabile tecnico del club. E’ un ritorno a Rovigo per Massimo Guerra, veneziano di Jesolo classe 1969, che da giocatore vestì la maglia dell’allora Edicom Rovigo nelle stagioni 2008/09 e 2009/10 in serie C Dilettanti. Dopo l’esperienza rodigina, ha chiuso la carriera da professionista nella stagione 2010/11. Guerra porta a Rovigo un bagaglio cestistico di altissimo livello, maturato sia sul parquet che in panchina. Guardia di 192 centimetri, è stato un
veterano del campionato di serie A, formatosi nelle giovanili della Reyer Venezia. Nel corso della sua carriera da giocatore ha indossato le maglie di Pallacanestro Trieste, Montecatini, Pozzuoli, Jesi, Andrea Costa Imola, Messina e Rieti. Nel 2004, con la Nuova Sebastiani Rieti, ha conquistato la promozione in Legadue e vinto la Coppa Italia di serie B. Nella stagione 2006/07 ha fatto parte del roster della Pepsi Caserta (Legadue) e nel 2007/08 è stato capitano della Reyer Venezia in serie B d’Eccellenza, prima del passaggio alla Dinamo Sassari. Ha poi concluso quella stagione nuovamente a Trieste. Dal 2012 è iniziata la sua carriera da allenatore, alla guida del Basket Club Jesolo, che ha condotto dalla Promozione
fino alla serie B, lavorando anche con il settore giovanile. Il 22 dicembre 2018 ha esordito in
serie B sulla panchina dell’Alfa Catania. In seguito ha allenato per due stagioni Oderzo e, dal
Calcio femminile, prestigioso premio per il Rovigo Women ritirato a Coverciano
Il Rovigo Women unica società in Polesine che si occupa di calcio femminile a livello giovanile, è stato premiato al centro tecnico federale di Coverciano nella serata dei Grassroots Awards, le eccellenze del calcio giovanile in Italia. La società presieduta da Enrico Pavan ha ricevuto il premio per il miglior progetto su calcio e partecipazione, con “Calciamo al parco”, avviato nel 2022, che ha portato il calcio fuori dagli impianti sportivi e lo ha riportato nei luoghi pubblici: parchi, piazze, giardini e spazi urbani di Rovigo. Ogni estate, ragazze e bambini si ritrovano per giocare in autonomia, con pochi strumenti (palloni e porticine) e tanta libertà. L’iniziativa ha coinvolto circa 150 persone in tre edizioni. Il progetto rappresenta un modello innovativo di promozione spor-
tiva, capace di abbattere barriere culturali e logistiche. A ricevere il riconoscimento, il presidente Enrico Pavan, premiato dal coordinatore regionale del settore giovanile scolastico Valter Bedin. “In così pochi anni di attività non pensavamo di ricevere un premio così prestigioso, ha detto Pavan. È un premio di tutti noi, ragazze, famiglie, dirigenti, allenatori, staff e anche della nostra città che rappresentiamo con grande orgoglio. É un premio fatto di persone, di sudore ma soprattutto di passione e felicità.” Ad aprire la serata, l’intervento del presidente del settore giovanile scolastico della Figc, Vito Tisci, che ha portato i saluti del presidente della Figc Gabriele Gravina, seguito da Massimo Tell, Grassroots manager Figc e Helen Croft, mentore Grassroots della
2022, il Basket Riviera. “Il Nuovo Basket Rovigo, dice il neopresidente Dario Laurenti, conferma la volontà di investire con decisione sulla crescita tecnica dei propri giovani. Con l’arrivo di coach Guerra, il club compie un ulteriore salto di qualità: oltre al lavoro di squadra, verranno proposti anche allenamenti individuali mirati per gli atleti del settore giovanile, con l’obiettivo di potenziare lo sviluppo dei singoli talenti. Con l’arrivo di Massimo Guerra, il Nuovo Basket Rovigo compie un passo importante nel proprio percorso di crescita tecnica e organizzativa, affidandosi a un profilo di comprovata competenza ed esperienza.”
Cristiano Aggio
Uefa. C’è stato spazio anche per un collegamento video con il commissario tecnico della nazionale femminile Andrea Soncin durante il quale è stata proiettata una clip dedicata all’imminente impegno delle azzurre nel campionato Europeo, previsto a luglio in Svizzera. A introdurre le assegnazioni di premi si sono alternati sul palco i responsabili delle aree del settore giovanile scolastico, per illustrare gli obiettivi, lo sviluppo e i progressi fatti registrare nell’ultimo anno dai tanti progetti portati avanti dal settore giovanile scolastico. (c.a.)
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Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?
Il segretario regionale del PD, Andrea Martella nella sua relazione all’assemblea dei Democratici del Veneto, dove il via libera a Manildo è stato votato da oltre il 90% degli aventi diritto, lo ha definito un “federatore, capace di garantire un importante gioco di squadra e una nuova prospettiva per il buon governo del Veneto sulla scia di quanto sta accadendo in moltissime città”. Della partita, a differenza di cinque anni fa, ci sarà anche il Movimento 5 Stelle e, come detto, sembrerebbe prossima ad arrivare Azione.
Nel centrodestra i due principali partner di governo stanno adottando strategie opposte pur avendo lo stesso obiettivo ovvero quello di indicare il candidato presidente. FDI, che pur non nasconde le sue ambizioni di partito più votato nella nostra regione, preferisce una tattica maggiormente attendista. Poche dichiarazioni, silenzio da parte della base, nessuna iniziativa pre – elettorale. Completamente diverso, come detto, il comportamento della Lega. I segretari delle sezioni trevigiane hanno votato un documento
La convention. A Treviso
nel quale si chiede di “correre da soli” cioè con la lista della Lega, una civica di Zaia e una di amministratori. E proprio in materia di amministratori il vertice leghista ha mostrato i muscoli lo scorso 5 luglio quando a Treviso ha convocato tutti i propri amministratori locali per un vertice che ha fatto molto discutere. Al momento sembra che la scelta sia tra il Segretario Regionale della Lega, l’onorevole Alberto Stefani e il Senatore di FDI, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon. Nonostante il ribollire, reale o strategico, della base sembra che una spaccatura del centrodestra non si possa concretizzare: troppi gli equilibri che rischierebbero di subire contraccolpi in tantissime amministrazioni e nel Governo stesso. Dal canto suo Forza Italia non ci sta a fare la comparsa e, infatti, a livello regionale il Segretario Flavio Tosi continua la sua campagna di accreditamento e di allargamento del partito non risparmiando critiche all’amministrazione Zaia e predicando elementi di discontinuità; magari spera di essere proprio lui il proverbiale terzo tra i due
litiganti.
E a proposito di Zaia, cosa andrà a fare il Presidente di Regione più amato d’Italia? Le ipotesi sul suo futuro si sono sprecate: qualcuno lo vede Ministro in un possibile rimpasto di Governo, qualcuno Sindaco di Venezia, altri vicepresidente nel caso in cui la Lega corresse da sola o Presidente di una qualche grande Azienda a partecipazione pubblica come, ad esempio, Leonardo. Il leader della Lega, Matteo Salvini starebbe, invece, pensando per Zaia un futuro di primo piano: capolista della Lega in tutti i collegi delle Regionali per tirare il partito, un anno e mezzo a fare il consigliere per poi entrare dalla porta principale a Roma. In primavera 2027, infatti, si terranno le elezioni politiche e Zaia potrebbe essere eletto in parlamento e nominato responsabile di un Ministero di primo piano, forse proprio quello dei trasporti oggi in mano a Salvini; se entrasse ora direttamente al Governo, infatti, dovrebbe accontentarsi di un ruolo di secondo piano e senza portafoglio: troppo poco per uno come Zaia.
La Lega guarda all’appuntamento elettorale “Saremo protagonisti, no alle corse solitarie”
Il salone del Museo di Santa Caterina a Treviso, gremito, ha accolto, lo scorso 5 luglio, la convention della Lega convocata dal segretario Alberto Stefani per fare il punto della situazione prima delle elezioni regionali e cogliere spunti dagli amministratori del Carroccio sul territorio. Erano infatti oltre 400 tra sindaci, assessori e consiglieri da tutto il Veneto che hanno assiepato la platea, ospiti del padrone di casa, il sindaco Mario Conte, con l’obiettivo di difendere dagli attacchi anche degli alleati di centrodestra quanto fatto negli ultimi 15 anni dall’amministrazione Zaia (grande assente all’appuntamento trevigiano) e rilanciarsi uniti verso le prossime consultazioni. Numerosi gli interventi sul palco da parte dei vari esponenti locali, da Eleonora Mosco, consigliera provinciale a Padova che ha rimarcato l’importanza del sostegno alle imprese del territorio a Nicola Finco, sindaco di Bassano
che ha sottolineato la necessità di intervenire sul welfare per aiutare i giovani a trovare una casa e fare figli oltre a sostenere anziani e fragili. A tirare le somme è stato lo stesso segretario Stefani che nel discorso conclusivo ha ribadito che “La Lega non è contro nessuno, nel senso che siamo aperti a una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale, a livello locale. Però è anche vero che la Lega a livello territoriale ha una classe dirigente molto importante e noi non possiamo esimerci da costruire un programma elettorale che parta dalle comunità locali. Non siamo qui per lanciare candidature per lanciare corse in solitaria. Siamo qui però per costruire il futuro del Veneto e non c’è nessuno come gli amministratori che può darci il migliore contributo per costruire il programma amministrativo dei prossimi anni. Secondo me la politica deve fare questo, non deve litigare sui nomi e non deve
litigare per beghe interne. Deve fare questo, deve costruire programmi, deve lanciare idee, deve risolvere problemi”.
L’assessore regionale alla cultura e allo sport Cristiano Corazzari ha ribadito l’importanza del legame con i territori: “Incontri come questi servono a definire le linee programmatiche, senza tradire le radici del nostro modello di buon governo”. L’obiettivo è continuità, radicamento e una Lega protagonista nel cen-
trodestra. Corazzari ha ribadito che “La storia e l’identità del movimento non si svendono” e che il Veneto “Non può permettersi di disperdere un patrimonio politico costruito in anni di amministrazione efficace”. Anche l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha sottolineato il ruolo centrale degli amministratori locali, “sentinelle del territorio” e ha evidenziato le sfide future della sanità: tecnologia e prossimità, ma anche carenza di
personale e invecchiamento della popolazione. Il capogruppo in Consiglio regionale Alberto Villanova ha riaffermato la volontà di mantenere l’unità del centrodestra, pur lanciando un avviso agli alleati “Serve rispetto reciproco, altrimenti ogni opzione è aperta”. Temi centrali della campagna: sanità, sicurezza e ambiente. Messaggio chiaro: la Lega vuole restare protagonista, forte della sua rete territoriale.
Riccardo Musacco
Il segretario Alberto Stefani
L’intervista. Il sottosegretario rilancia il ruolo degli amministratori locali nella prossima sfida elettorale in Veneto
Bitonci: “Semplificazioni per le imprese, in ascolto del territorio verso le regionali”
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el cuore di un’estate calda non solo per le temperature ma anche per le sfide economiche, abbiamo incontrato l’onorevole Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con la sua lunga esperienza istituzionale e un forte radicamento nel territorio veneto, Bitonci ci si è soffermato sugli interventi più recenti a favore delle piccole e medie imprese (PMI), con uno sguardo particolare alle realtà produttive del Nordest, ma anche sullo scenario politico.
Onorevole Bitonci, quali sono stati i principali interventi del vostro dicastero a sostegno delle PMI, motore dell’economia del nostro territorio?
Abbiamo messo in campo misure concrete, a partire dalla legge annuale per le PMI, approvata per la prima volta in Consiglio dei Ministri. È un provvedimento che sto seguendo in prima persona, con audizioni ancora in corso, e che punta a semplificare la vita di imprese e artigiani. Tra i punti centrali c’è la riforma del mondo del credito e dei confidi, fondamentale per rilanciare il sostegno finanziario alle micro e piccole aziende.
In che modo i confidi stanno tornando a essere uno strumento utile?
Durante la pandemia, con le garanzie statali al 100%, i confidi erano stati messi da parte. Ma oggi, grazie alla riforma introdotta nel 2023 e potenziata quest’anno, possono rilasciare garanzie fino a 100.000 euro senza valutazione del merito di credito
da parte del gestore del Fondo. Questo ha quadruplicato il loro impatto sull’economia. Inoltre, stiamo lavorando per permettere loro di erogare anche servizi e microfinanziamenti diretti: un passo importante per rafforzare il tessuto produttivo diffuso. Altro fronte su cui state intervenendo è quello dell’energia. Esatto. Dall’ 8 del mese è stato riaperto lo sportello per l’autoproduzione energetica, una misura che consente alle imprese di ottenere contributi, da 30.000 a 1 milione di euro, per installare pannelli fotovoltaici e batterie. Un incentivo importante per accompagnarle nella transizione energetica e ridurre i costi in bolletta.
Anche la cosiddetta “Transizione 5.0” è tra le priorità… Sì, si tratta di un pacchetto da 6,3 miliardi di euro, che sommato a Industria 4.0 porta il totale a quasi 1 3 miliardi. Purtroppo l’impianto europeo ha reso il percorso piuttosto burocratico, con certificazioni ex ante ed ex post. Ma con la legge di bilancio 2025 abbiamo introdotto semplificazioni, per esempio eliminando l’obbligo di dimostrare la riduzione dei consumi energetici quando si acquistano nuovi macchinari: è evidente che siano più efficienti. Abbiamo già raggiunto 1,390 miliardi di euro in prenotazioni, ma serve più tempo: per questo stiamo trattando con Bruxelles una proroga al 2026. Il credito d’imposta previsto resta uno strumento appetibile?
Assolutamente sì. Con Transizione 5.0 il credito può arrivare al
45% per investimenti in tecnologie, digitalizzazione, fotovoltaico e batterie. Anche Industria 4.0, che è stata riaperta, offre un credito d’imposta fino al 20%, con procedure più snelle grazie al fatto che sono fondi nazionali.
Sul fronte dei contratti di sviluppo, ci sono novità per le imprese del Nord?
Stiamo cercando nuove risorse per riaprire gli sportelli sospesi per esaurimento fondi. Le domande non sono andate perse, sono solo in graduatoria. Appena i fondi saranno reintegrati, si potrà procedere con l’erogazione. Lei visita spesso le aziende venete. Qual è l’impressione che ne ricava?
Dedico almeno una giornata alla settimana alle visite presso realtà produttive sul territorio, oltre agli incontri che si svolgono a Roma con imprese e rappresentanze, focalizzati su diverse tematiche di competenza del Ministero. È un’attività che considero essenziale: mi permette di ascoltare problemi concreti e fornire risposte rapide, anche tramite incontri al ministero o call dirette. Molte imprese, ad esempio, non conoscono le agevolazioni disponibili. Per questo invio una newsletter mensile a tutte le associazioni di categoria con l’elenco delle misure attive.
Le aziende sono preoccupate per i dazi, soprattutto quelle esportatrici. Che segnali arrivano da Roma?
Il tema è molto sentito, specie in una regione come il Veneto, ad alto valore aggiunto. Ma io invito alla calma: le trattative in-
ternazionali porteranno probabilmente a dazi sotto il 10%, con un impatto contenuto, specie sui prodotti di alta gamma, come i vini veneti, per i quali il prezzo non è un tema determinante per l’acquirente. L’Amarone, per esempio, se aumenta di qualche dollaro, l’americano continuerà a comprarlo.
E sul caro energia?
Al momento, nonostante le tensioni mediorientali, non ci sono stati aumenti significativi nel prezzo del gas o del barile.
Ma il governo è pronto a intervenire, come già fatto in passato, qualora si verificassero nuovi rincari.
Uno sguardo infine alla politica: in autunno si vota per il rinnovo dell’amministrazione regionale del Veneto.
Ci stiamo preparando con grande attenzione. Il nostro segretario regionale, Alberto Stefani, ha avviato una fase di ascolto
con tutti i 450 amministratori della Lega in Veneto. È da lì che deve partire il programma: dai temi concreti per i veneti, non solo dai nomi. Serve ancora qualche settimana e poi ci sarà il nome del candidato, attorno al quale, ovviamente, verrà costruita una squadra, ma io penso che il tema più importante siano gli argomenti. Sanità, scuola, sport, imprese: costruiremo un programma condiviso, come movimento radicato nei territori, un movimento fatto di amministratori locali, consiglieri comunali, assessori, sindaci. Siamo il primo partito in Veneto come amministratori. La campagna elettorale inizierà ascoltando gli amministratori e le loro esigenze per creare il programma elettorale, quindi organizzeremo incontri con associazioni di categoria e con le aziende e i cittadini per discutere insieme del futuro del nostro Veneto.
Il sottosegretario Massimo Bitonci
L’intervista. Il senatore padovano traccia la rotta verso l’appuntamento autunnale con le urne
De Poli: “Alle regionali saremo uniti”
Senatore De Poli, parliamo di elezioni regionali. A che punto siamo? Come il centrodestra si presenterà alle prossime elezioni?
Ovviamente unito e coeso, come sempre. Ne sono assolutamente convinto. Le elezioni regionali sono a tutti gli effetti elezioni quasi politiche. In 70 anni, di fatto, le coalizioni al governo non si sono mai spaccate alle regionali. Quindi, in Veneto, l’unità del centrodestra resta un punto fermo. In un momento così delicato, servono responsabilità, ascolto e una visione condivisa per affrontare con efficacia le sfide che ci attendono, a partire dalle prossime scadenze elettorali. stiamo entrando nel vivo di una nuova stagione politica per il Veneto. Le elezioni regionali sono all’orizzonte e noi dell’UDC siamo pronti a fare la nostra parte, con spirito costruttivo e con quella serietà che ci viene riconosciuta sul territorio. Porteremo il nostro contributo dentro una coalizione di Centrodestra che vogliamo più forte e più attenta ai bisogni reali delle comunità.
Tensioni superate?
Sono dinamiche fanno parte di una discussione interna a una co-
alizione e rientrano nella normale dialettica politica. Però lancio un appello agli amici alleati del Centrodestra: negli ultimi mesi, forse, il tasso di litigiosità è stato eccessivo in alcune fasi. Per il bene del Veneto e dei veneti è ora di cambiare registro. Il rischio è che i cittadini si stanchino di queste continue prove di forza muscolari e tatticismi. Rischiamo di occupare troppo tempo a discutere di mandati e di nomi e, secondo noi, invece, bisogna dedicarlo ai problemi concreti che interessano i veneti. Qual è sarà il contributo dell’UDC?
Saremo presenti alle prossime Regionali, aperti al mondo delle civiche che oggi non si riconosce nell’offerta politica esistente, al volontariato e a tutti quei mondi che, come noi, si riconoscono nei i valori che fanno parte del Dna di noi veneti. Rappresentiamo i veneti del buonsenso, che chiedono risposte concrete. Noi non siamo quelli degli slogan, siamo quelli del lavoro quotidiano. Sarà una campagna lunga, e proprio per questo abbiamo deciso di partire subito, a testa bassa, pancia a terra, ascoltando i territori, raccogliendo
proposte e costruendo programmi credibili. Noi mettiamo al centro la persona, le famiglie, le imprese e i lavoratori, il mondo del volontariato e del terzo Settore, che rappresentano la vera ossatura del Veneto. E, ancora, sanità e sociale, i soggetti più fragili come anziani e persone con disabilità, i giovani. Dal 2011 al 2021 è aumentato del 517% il numero dei nostri giovani talenti “in fuga” all’estero: sono numeri preoccupanti anche perché le nostre imprese lamentano carenza di manodopera. Bisogna creare un terreno favorevole per le nostre aziende, con politiche in grado di attrarre investimenti. Non possiamo svendere i nostri gioielli all’estero.
Sanità e politiche sociali: come il Veneto dovrà affrontare le sfide dei prossimi anni legate anche ai nuovi cambiamenti demografici?
La sanità è la prima voce di spesa del bilancio regionale (82%). E’ vero, la sanità veneta resta un modello di efficienza a livello nazionale ma, detto questo, non possiamo cullarci sugli allori. I cittadini ci chiedono di orientare le azioni della regione affrontando priorità come riduzione delle liste di attesa,
carenza di personale e, soprattutto rafforzamento della sanità territoriale. E’ impensabile che oggi per fare una visita specialistica bisogni fare 50-60 km per raggiungere la struttura sanitaria indicata. Dobbiamo investire di più sulla sanità territoriale, rafforzando quella ospedaliera e, inoltre, si rende necessario e urgente il potenziamento della rete dei servizi sociali e dell’assistenza territoriale a tutela di anziani, persone non autosufficienti e con disabilità. Le famiglie non vanno lasciate da sole. Siamo consapevoli che è meglio spendere oggi 10 per promuovere l’autonomia e l’indipendenza di chi è più avanti con l’età, piuttosto che spendere domani 10 volte tanto in cure e assistenza.
Capitolo infrastrutture: il Veneto soffre ancora di un gap rispetto
ad altre regioni, cosa bisogna fare?
C’è bisogno di un Piano infrastrutturale coerente, che non si fermi alle opere simboliche. Dietro questo Piano deve esserci una strategia capace di far fare un salto di qualità a questa regione che ha enormi potenzialità. Oltre alle grandi opere, certamente importanti, servono le piccole opere nei territori (Strada regionale 10, Sp47 Valsugana, Sr 308 etc ) per rimuovere i colli di bottiglia. Sennò il rischio è di avere la Pedemontana veneta ma senza un adeguamento delle arterie che si collegano ad essa.
Quali sono le caratteristiche che dovrà avere il prossimo candidato Governatore per il Centrodestra? Dobbiamo dare al Veneto una guida solida, concreta e all’altezza delle aspettative dei cittadini. La figura che verrà individuata dovrà essere sì espressione di equilibrio fra i partiti della coalizione, ma siccome la politica non è un bilancino fra sigle, questo equilibrio dovrà tenere conto delle istanze che arrivano dal basso. E, poi, soprattutto, oltre al nome, parliamo di contenuti programmatici. Ai veneti interessa la qualità delle risposte.
Teatro Stabile del Veneto, ecco la nuova stagione con un cartellone di primo livello
Il mondo del teatro si prepara a un entusiasmante capitolo con l’annuncio della stagione 2025/2026 del Teatro Stabile del Veneto. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un inizio vibrante, un’opportunità per reinventare il paesaggio teatrale mettendo in risalto l’arte della narrazione e la maestria degli interpreti. La campagna di quest’anno, intitolata significativamente “Ogni storia ha il suo inizio” e curata dall’artista catalano Javier Jaén, cattura perfettamente lo spirito di un’epoca nuova, segnata da cambiamenti significativi ma anche da molte conferme. Il logo creato da Jaén consiste in una mela rossa formata da un serpente attorcigliato su sé stesso, simbolo, per l’appunto, del peccato originale da cui tutto è iniziato.
La stagione 25/26 è stata presentata a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale dal presidente Gianpiero
Beltotto, dal direttore artistico Filippo Dini e dalla straordinaria Giuliana De Sio che con Dini aprirà il cartellone con “Il Gabbiano” di Cecov. Un programma che prevede 80 spettacoli, di cui 37 dedicati agli abbonati tra Venezia, Treviso e Padova. Un numero impressionante che promette di attirare un pubblico ancor più vasto, mettendo al centro
gli attori e le parole degli autori, sia classici che contemporanei. Tra le novità, 13 produzioni e coproduzioni pronte a solcare i palcoscenici europei. Brillanti inoltre i risultati dell’ultimo triennio. Dal 2022, il Teatro Stabile ha registrato un incremento del 21% nelle alzate di sipario, culminando nel 2024 con ben 553 giornate di spettaco-
lo tra Padova, Treviso e Venezia.
A queste si sommano 106 recite fuori dal Veneto, dimostrando la crescente influenza a livello nazionale. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, con una crescita del 56% nelle presenze, superando le 175 mila nel 2024. Anche le vendite di biglietti e abbonamenti hanno raggiunto cifre record, con oltre 2,6 milioni di euro. Un incremento delle produzioni ha portato anche a un aumento degli artisti e dei tecnici coinvolti, con una crescita rispettivamente del 19% e del 38% nei contratti di scrittura.
Ogni giorno, più di due nuovi contratti vengono firmati, dimostrando un settore in piena espansione e dall’enorme potenziale. Le produzioni per la stagione 25/26 comprendono opere classiche e nuove drammaturgie che esplorano i grandi capolavori con occhi moderni. Peppino Mazzotta continua il dialogo con i classici russi con una riscrittu-
ra di “Anime morte” di Gogol’, mentre Leonardo Lidi s’immerge nell’intenso mondo di Tennessee Williams con “La gatta sul tetto che scotta”. Le produzioni contemporanee si concentrano su temi di genere e potere, con opere di autrici come Ella Hickson e Julia May Jonas che esplorano il complesso universo delle relazioni umane. Marco Paolini, noto per il suo impegno nel teatro civile, inaugura il cartellone con “Bestiario idrico”. La stagione include anche spettacoli mattutini dedicati alle scuole superiori, sottolineando il ruolo educativo del teatro. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha espresso il suo sostegno appassionato per questa nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, rilevando come l’offerta culturale di qualità sostenga non solo la crescita della comunità, ma anche l’economia e il turismo della regione. Riccardo Musacco
La presentazione della nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto
La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV
Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato “Il Veneto in Diretta” su Telepadova
C on il debutto televisivo della trasmissione Il Veneto in Diretta, il Gruppo editoriale La Piazza taglia un traguardo importante e si distingue come l’unico editore in Veneto ad offrire informazione su tutti e quattro i media: carta, web, radio e ora anche TV. Un primato che riflette una crescita continua, radicata nel territorio e alimentata dalla volontà di dare voce alle comunità locali con strumenti sempre più efficaci, accessibili e fruibili gratuitamente.
La nuova trasmissione - in onda su 7Gold TelePadova la domenica alle 11.45 ed il mercoledì alle 11.30 - va ad aggiungersi a una rete informativa già solida e articolata. In oltre trent’anni di attività, La Piazza ha costruito un sistema editoriale che unisce il mensile cartaceo distribuito in tutta la regione, il quotidiano online LaPiazzaweb.it, l’emittente radiofonica Radio Veneto24 – prima e unica all-news interamente dedicata al Veneto – e ora
anche un appuntamento televisivo fisso, interamente prodotto dalla redazione del gruppo.
Il Veneto in Diretta è uno spazio settimanale pensato per raccontare la politica, l’economia, l’attualità, il lavoro e il sociale con lo stile che contraddistingue La Piazza: approfondito, concreto, vicino alle persone. Ogni puntata accoglie ospiti selezionati tra amministratori, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti della società civile, per affrontare con rigore e chiarezza i temi che toccano il territorio e le sue trasformazioni.
L’emittente 7Gold TelePadova è di certo molto affine, con i suoi 50 anni e con la sua forte attenzione ai temi editoriali del Veneto e del NordEst. Format prestigiosi e molto seguiti ne fanno l’emittente di riferimento in Veneto sia per qualità che per ascolti.
La scelta di entrare anche nel mondo della TV nasce da un’esigenza ben precisa: offrire una copertura informativa completa e
multicanale. In un momento storico in cui l’accesso alle notizie passa da molteplici piattaforme, il Gruppo La Piazza ha deciso di presidiare con coerenza ogni canale, mantenendo intatti i propri valori fondanti: informazione indipendente, servizio pubblico, at-
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tenzione costante al contesto locale. Quella televisiva non è solo una nuova vetrina: è la quarta gamba di un tavolo editoriale di un tavolo sempre più solido, che poggia sull’esperienza maturata in decenni di lavoro sul territorio. Un’evoluzione coerente con
i tempi, ma soprattutto con un obiettivo sempre chiaro: essere al servizio dei cittadini e dare visibilità a ciò che accade nei Comuni, nelle imprese, nei luoghi della cultura e della solidarietà. L’approdo in TV rafforza ulteriormente la posizione del gruppo come punto di riferimento per chi vuole comprendere il presente del Veneto, attraverso un’informazione chiara, trasparente e plurale. Il programma viene trasmesso da un’emittente prestigiosa come 7Gold Telepadova e rilanciato su tutti i canali digitali e social del gruppo, ampliando la sua diffusione. Con una redazione esperta, capace di coniugare linguaggi diversi e affrontare tematiche complesse con professionalità, La Piazza si conferma oggi un modello editoriale innovativo. L’unico in Veneto a parlare ai cittadini su carta, online, via radio e in TV. Un gruppo editoriale che cresce con il proprio pubblico. E che, su ogni media, sceglie di restare vicino al territorio.
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L’iniziativa. Un modo unico per trasmettere a giovani talenti i segreti di una professione ad alto valore aggiunto
È nata La Piazza Academy,
per formare i consulenti del futuro
L’iniziativa promossa dal Gruppo Editoriale La Piazza, in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, è pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità
In un momento in cui tanti giovani cercano la propria strada nel mondo del lavoro, nasce un progetto ambizioso e concreto che punta a insegnare una vera professione: quella del consulente commerciale pubblicitario. È la nuova Academy promossa dal Gruppo Editoriale
La Piazza in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità.
Un percorso formativo artico-
lato, che unisce teoria e pratica, formazione in aula e tirocinio operativo, per imparare davvero l’arte della vendita pubblicitaria. Un mestiere che richiede preparazione, ascolto, visione strategica e capacità relazionali: competenze che possono essere apprese solo attraverso un’esperienza immersiva, accompagnata da professionisti del settore. Ecco perché La Piazza Academy non è solo un corso, ma una vera e propria fucina di competenze, dove i partecipanti vengono seguiti passo dopo passo nella costruzione di un futuro professionale
solido e concreto.
Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: formare nuove figure commerciali capaci di valorizzare l’offerta editoriale e pubblicitaria di testate autorevoli ed innovative come La Piazza, il quotidiano digitale LaPiazzaweb.it e Radio Veneto24, la prima e unica radio all news del Veneto. Strumenti diversi, pubblici diversi, ma un unico comune denominatore: la capacità di raccontare il territorio e offrire alle imprese soluzioni efficaci per comunicare.
I tirocini previsti dall’Academy verranno infatti svolti all’interno di Give Emotions, la realtà che anima e coordina l’intero gruppo editoriale. Durante il periodo di tirocinio le giovani e i giovani selezionati saranno coinvolti in attività reali di vendita pubblicitaria, sia tramite contatto diretto che telefonico, imparando a costruire proposte personalizzate, a gestire una trattativa, un portafoglio clienti, a comprendere le esigenze del mercato e a lavorare per obiettivi.
Un’iniziativa che ha anche una forte valenza sociale. In un’epoca segnata da disoccupazione giovanile e precarietà diffusa, offrire a ragazze e ragazzi non solo una formazione, ma anche la possibilità di inserirsi concretamente nel mondo del lavoro rappresenta una risposta concreta. Non si tratta di stage astratti, ma di un’opportunità vera: chi saprà distinguersi avrà la possibilità di iniziare una carriera stabile e altamente remunerativa all’interno di una realtà solida, innovativa e in continua crescita.
“Crediamo sia doveroso – afferma l’editore Giuseppe Bergantin – investire nel futuro delle nuove generazioni, trasmettendo competenze autentiche e aprendo le porte del nostro mestiere. Non è un’operazione spot, ma l’inizio di un progetto strutturato, che si ripeterà almeno due volte all’anno, con l’obiettivo di formare una vera nuova generazione di consulenti pubblicitari. È un investimento su persone, territorio e qualità, come sempre abbiamo fatto in questi 31 anni”.
A rendere possibile tutto questo è la forza del Gruppo Editoriale La Piazza, una realtà radicata, autorevole e da oltre trent’anni punto di riferimento nel Veneto. Solo un gruppo con una visione imprenditoriale chiara e una struttura organizzativa consolidata può offrire una simile opportunità, garantendo ai partecipanti il supporto, la credibilità
e gli strumenti necessari per apprendere una professione complessa, ma ricca di soddisfazioni. La Piazza Academy è aperta a giovani motivati, desiderosi di mettersi alla prova e di imparare un mestiere vero. Nessuna esperienza pregressa è richiesta: contano l’attitudine, la voglia di crescere, la curiosità e il desiderio di lavorare a contatto con le persone, con spirito di iniziativa e passione.
In un mondo in cui tutto cambia rapidamente, la pubblicità resta uno degli snodi fondamentali per la vita delle imprese. Formare consulenti capaci di costruire relazioni e generare valore attraverso la comunicazione è una sfida ambiziosa, ma necessaria. Con questa Academy, Give Emotions e Forema scelgono di accettarla. E di aprire la strada a una nuova generazione di professionisti.
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Emergenza caldo: operativo il piano dell’Ulss 5 per proteggere i più fragili
L’Azienda Ulss 5 Polesana ha attivato il Piano Emergenza Caldo per l’estate 2025, con l’obiettivo di proteggere la popolazione più vulnerabile dagli effetti delle temperature estreme e dei fenomeni meteorologici avversi. Il cuore operativo del piano è la Centrale Operativa Territoriale (COT), che lavora 24 ore su 24 con il compito di coordinare l’assistenza su tutto il territorio provinciale. Il piano coinvolge un’articolata rete composta da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, servizi sociali comunali, assistenza domiciliare integrata, strutture residenziali, RSA e farmacie, in collaborazione con il Centro Meteorologico di Teolo, che fornisce quotidianamente un bollettino sul disagio fisico e sulla qualità dell’aria. L’obiettivo è garantire interventi tempestivi, da giugno a settembre, in particolare verso anziani, persone con disabilità, bambini sotto i 4 anni e pazienti cronici. Ogni giorno la COT riceve e trasmette il bollettino previsionale: se viene rilevato un disagio prolungato, scatta l’allerta a tutti gli operatori sociosanitari coinvolti, per verificare i bisogni e attivare la rete di supporto. “La comunicazione è immediata e coinvolge UCAD, strutture residenziali, assistenza domiciliare e Comuni”, spiega la direttrice sanitaria Carla Destro. Il sistema consente così un monitoraggio capillare, municipalità per municipalità, delle situazioni a rischio.
Secondo il direttore generale Pietro Girardi, il piano emergenza caldo non è solo una risposta sanitaria, ma un’azione di prevenzione e protezione sociale. “Serve a tute-
lare la salute pubblica riducendo gli effetti negativi delle ondate di calore. È fondamentale il contributo attivo di tutti: medici, farmacie, servizi domiciliari, direttori delle cure primarie, operatori delle strutture residenziali e amministrazioni locali”. Il piano prevede anche la sorveglianza attiva delle persone sole, attraverso visite domiciliari, monitoraggio telefonico e attivazione di eventuali centri di accoglienza. Tutti i cittadini possono contattare i Servizi di Assistenza Domiciliare ai seguenti numeri: Rovigo
Tutti i giorni, festivi compresi, dalle 7.00 alle 21.00 -> 329 2103540
Adria e distretti limitrofi
Tutti i giorni, festivi compresi, dalle 7.00 alle 21.00
Adria: 0426 940655 – 0426 940111
Porto Viro: 0426 324315 – 0426 940111
Taglio di Po: 0426 347213 – 0426 940111
Porto Tolle: 0426 391066 – 0426 940111
Trecenta
Tutti i giorni, festivi compresi, dalle 7.00 alle 21.00 -> 320 4236990
Grazie a questo sistema, l’Ulss 5 garantisce una presa in carico preventiva, continua e diffusa, agendo in rete per evitare emergenze sanitarie e supportare concretamente i cittadini in difficoltà durante i mesi più caldi dell’anno.
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Quando la bellezza è cura: a Rovigo il ringraziamento alle aziende che sostengono le donne in rinascita
Un pomeriggio denso di emozione, riconoscenza e forza. Nella sede dell’Enaip al Censer si è svolta questa settimana la cerimonia ufficiale di consegna degli Attestati di Sostenitore alle aziende polesane che affiancano il progetto “Recuperiamo la bellezza”, promosso da Andos (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno). Un’iniziativa che unisce estetica e dignità, restituendo a tante donne colpite da tumore al seno la possibilità di riconoscersi allo specchio, anche dopo il trauma di chemio e mastectomie. “La bellezza non è vanità, ma parte della guarigione” – ha detto con toccante lucidità Maria Lalla Monesi, presidente del comitato provinciale Andos.
Tra i sostenitori più attivi, la Casa di Cura Santa Maria Maddalena, che ha messo a disposizione un ambulatorio dedicato. Un gesto che ha permesso all’iniziativa di crescere, ampliando i servizi offerti, con particolare attenzione alla ricostruzione di ciglia e sopracciglia –spesso danneggiate in modo permanente dalle terapie oncologiche.
A prendere la parola anche il dott. Francesco Pellegrini, assessore di Occhiobello e senologo presso la casa di cura, che ha sottolineato l’impatto della malattia sul territorio: “Nel Polesine registriamo circa 300 nuovi casi di tumore al seno ogni anno. Il nostro compito non è solo curare, ma accompagnare queste donne fino alla fine del percorso, anche quando si tratta di ritrovare se stesse davanti allo specchio”.
Polesine: un patto di comunità per non lasciare indietro nessuno
“Possiamo dirlo con chiarezza: non ce la facciamo più. Né economicamente, né dal punto di vista organizzativo. Non è possibile che il volontariato si faccia carico, da solo, di un problema di tale portata”. Le parole di Marinella Mantovani, presidente del Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) di Padova e Rovigo, risuonano con forza durante il seminario conclusivo del progetto “Food Policy – Green and Circular Food”, realizzato in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia.
Il messaggio è chiaro: la povertà alimentare in Polesine ha superato da tempo la soglia dell’emergenza. I dati presentati dai ricercatori Silvia Zanin e Paolo Capovilla, sotto la guida dei professori Giulia Lucertini, Denis Maragno e Francesco Musco, raccontano un fenomeno esteso e strutturale. Solo l’Emporio della Solidarietà di Rovigo – attivo dal 2020 – assiste quasi 3.000 persone e oltre 900 famiglie, grazie all’impegno di una rete composta da 53 associazioni e più di 180 volontari. Nel 2024 sono stati distribuiti alimenti per un valore che supera gli 800.000 euro.
Ma questo è solo uno spaccato. Se si sommano gli aiuti provenienti dall’Emporio di Porto Tolle, dai servizi parrocchiali e dai canali informali, il quadro si fa ancora più complesso: oltre un terzo dei comuni polesani è coinvolto in una situazione di grave disagio. “Il nostro ruolo – sottolinea Mantovani –
deve essere di supporto, non di sostituzione alle istituzioni, che hanno il dovere di garantire i diritti fondamentali, come il diritto al cibo. I volontari mettono tempo, energie e risorse personali, ma da soli non bastano più”. È per questo che il CSV propone la nascita di un Patto di Comunità contro la povertà alimentare, un’alleanza che coinvolga Comuni, enti pubblici, parrocchie, associazioni e cittadini. Un progetto di “amministrazione condivisa” che superi i confini tra enti e vada oltre la logica dell’emergenza.
L’Emporio di Rovigo, oggi gestito da Bandiera
Gialla e sostenuto dalla Regione Veneto con un contributo di 20.000 euro l’anno – cifra che copre a malapena l’affitto del magazzino – affronta ogni giorno costi crescenti per energia, carburanti, assicurazioni e approvvigionamenti. Una pressione insostenibile per le sole associazioni.
“Non si tratta solo di rispettare i servizi essenziali previsti dalla legge – conclude Mantovani – ma di costruire una risposta collettiva, strutturata e solidale. Questa non è retorica: è una vera e propria chiamata alle armi civiche. E il momento di agire è adesso.”
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Attenzione alle truffe via SMS: l’Ulss 5 Polesana mette in guardia i cittadini
Nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno riferito di aver ricevuto SMS sospetti da un mittente denominato “Cup Info”, che li invitava a contattare un numero telefonico per ricevere “importanti comunicazioni”. Una modalità ambigua e allarmante, che ha subito insospettito gli utenti e portato alla segnalazione dell’accaduto alle autorità sanitarie locali.
“Si tratta chiaramente di un tentativo di truffa – chiarisce il Direttore Generale dell’Ulss 5, Pietro Girardi –. L’invio di messaggi così generici non rientra nelle procedure ufficiali del nostro CUP”.
L’Azienda specifica infatti che il Centro Unico di Prenotazione (CUP) utilizza esclusivamente SMS con contenuti chiari e verificabili: le comunicazioni ufficiali riportano sempre dettagli precisi, come data e ora di un eventuale appuntamento, e indicano di rispondere tramite
SMS oppure di contattare un numero fisso con prefisso 0425, quello della provincia di Rovigo. In nessun caso vengono richieste azioni urgenti né vengono indicati numeri con prefissi a pagamento come il 899, spesso utilizzati per fini fraudolenti.
Alla luce dei fatti, l’Ulss 5 invita la popolazione a prestare massima attenzione e a non rispondere a messaggi sospetti. In caso di dubbio, è sempre consigliabile rivolgersi al call center CUP attraverso i consueti canali ufficiali.
“Ringraziamo i cittadini che hanno segnalato prontamente il problema – conclude Girardi – permettendoci così di attivare subito un’azione di informazione e prevenzione”.
La raccomandazione resta quella di non fornire mai dati personali o sanitari per telefono e di verificare con attenzione ogni richiesta in arrivo tramite SMS. Una semplice prudenza che può evitare spiacevoli sorprese.
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Idee in cucina, facili e sfiziose
Ricette fresche e leggere, perfette da preparare per l’estate
PEPERONI RIPIENI VEGETARIANI
Un grande classico rivisitato in chiave vegetariana e leggera, perfetto per un antipasto sfizioso o una cena veloce durante la settimana. Un piatto versatile e saporito che possiamo servire in tanti modi.
Ingredienti: 2 peperoni grandi; 500 g patate; 500 g zucchine; 2 uova, 200g pomodorini, 150g provola cubetti, pangrattato, prezzemolo, olio d’oliva, sale fino, pepe Preparazione: Pelare le patate e grattugiarle in una ciotola e dopo averle lavate, asciugare e grattugiare anche le zucchine. Poi condire con un po’ di sale e lasciare riposare per circa 5-10 minuti, per far perdere alle verdure un po’ d’acqua di vegetazione. Aggiungere le uova, il sale, il pepe e mescoliamo bene. Unire pomodorini tagliati, la provola a cubetti, il prezzemolo tritato e mescolare per distribuire gli ingredienti in modo uniforme. Dopo averli ripuliti dai semini e dai filamenti bianchi, tagliare a metà i peperoni e metterli in una teglia foderata con carta forno. Farciamo i peperoni con il ripieno di verdure. Completiare con il pangrattato sulla superficie e con un filo d’olio, e cucinare in forno preriscaldato ventilato 180 °C per 35 minuti.
CAESAR SALAD ( SENZA POLLO)
La Caesar Salad è un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Da allora esportata ed apprezzata in tutto il mondo. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto Ingredienti: :2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b. Preparazione: Sfogliare la lattuga ed eliminare eventuali foglie esterne troppo dure, scegliere quelle interne più tenere. Tagliare il pane a fette alte 1 cm, eliminare la crosta e tagliare a quadretti. Mettere un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una pentola antiaderente e tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire disporre l’insalata in un’insalatiera, versare due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere il sale, il pepe macinato al momento, il succo di limone, la salsa Worchestershire e mescolate ancora. Assaggiate e correggete se necessario.
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GELATO ALLO YOGURT CON PISTACCHI
Ora che è iniziata l’estate, a chi non piace rinfrescarsi con un bel gelato? Meglio se leggero e nutriente: ecco il gelato con pistacchi. La ricetta prevede l’utilizzo dello yogurt greco al posto del latte. Facile da preparare, ideale per la merenda o per il post pranzo goloso
Ingredienti: 400 g di yogurt greco; 100 g di cioccolato fondente; 30 g di miele di acacia; 2 cucchiai di pistacchi al naturale. Per guarnire q.b. di pistacchi al naturale E mezza bacca di vaniglia
Preparazione: Tritare finemente il cioccolato fondente e i pistacchi, tenendoli da parte. In una ciotola inserire lo yogurt, il miele e i semi della vaniglia; montare gli ingredienti con le fruste elettriche pochi istanti. Aggiungere i pistacchi e il cioccolato e amalgama gli ingredienti. Una volta completato l’impasto, trasferirlo un contenitore adatto al freezer. Mescolare il composto con una forchetta ogni 30 minuti, ripetendo l’operazione per circa tre ore. Passato il tempo, tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di servirlo, se necessario mescolare nuovamente per renderlo più cremoso.
Servite con pistacchi al naturale e una banchetta di vaniglia a piacere
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Rubrica a cura di Sara Busato
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