Ormai basta una mezza dichiarazione e i piani in vista delle regionali cambiano radicalmente. Partiamo da una delle poche certezze: la data ultima per tornare al voto per la Regione Veneto è il prossimo 23 novembre. Chi saranno i candidati?
Non è dato saperlo. Il centrodestra è, di fatto, imbrigliato su di un tema che sembrava superato ma che ancora tiene banco: il terzo (nel suo caso sarebbe il quarto) mandato per il Presidente Zaia. La Consulta ha bocciato il ricorso della Regione Campania che chiedeva la possibilità di far prevalere la norma regionale rispetto a quella statale per permettere al presidente Vincenzo De Luca di correre ancora come presidente della sua regione. Una sentenza, questa, che ovviamente vale anche per il Veneto e che sembrava aver chiuso definitivamente la questione.
E invece?
Invece da Venezia al Festival delle Regioni i presidenti, in modo trasversale, hanno scritto alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per chiederle di cambiare la legge nazionale e consentire i terzi mandati. È evidente che se cambiasse la normativa statale di riferimento si supererebbero le contraddizioni che la Consulta ha riscontrato e che l’hanno portato ad emettere una sentenza di bocciatura. Cambiare la legge non è semplice e neppure veloce e alle elezioni manca poco.
Commercio di quartiere da salvare. Confesercenti:
“I nostri negozi protagonisti e anima delle città”
battocchioimpianti@libero.com
Salone Nautico Venezia, oltre trentamila visitatori tra eccellenze artigianali e innovazioni tecnologiche
“Far filò”, 7 compagnie riportano il teatro tra le corti e i campi in 14 appuntamenti
TRA PAURA E CONTROLLO:
ALLARME SICUREZZA NELLE CITTÀ: TRA VIOLENZE E
Rovigo non è più vista come città tranquilla: crimini in crescita, allarme tra i residenti, specie donne. I Carabinieri nel 2024 hanno gestito oltre 6.200 reati e 130mila chiamate
ROMEA,
EMERGENZA
“Diversamente sole” storie universali di donne per raccontare e svelare la complessità femminile
Logistica integrata, il Veneto si conferma leader europeo tra porti, interporti e aeroporti
SENZA
FINE
CINQUE MORTI IN APPENA UN MESE
Le istituzioni sono al lavoro per rendere più sicura la trafficata arteria con il più alto tasso di incidenti d’Italia
GESTIONE CONCESSIONI ENERGETICHE: ALLEANZA STRATEGICA PER IL TERRITORIO
Verso una proposta concreta di rilancio: “L’energia deve tornare a generare valore per le comunità che la producono”
Tra violenza concreta e insicurezza percepita
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
A ggressioni, baby-gang, danneggiamenti, furti, molestie, omicidi, rapine, risse, spaccio, truffe, vandalismi, violenze sessuali: ogni giorno le cronache, e di riflesso i social che ormai condizionano il nostro rapporto con la realtà, abbondano di questi vocaboli. Ogni territorio si confronta con un certo grado di insicurezza, reale o percepita che sia.
Servizi
Sintoniz zati sul
Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it
Iras, 65 operatori sociosanitari a rischio
La preoccupazione cresce attorno al destino di 65 operatori sociosanitari dell’Iras, la casa di riposo rodigina commissariata dal 2016, dove oggi oltre un terzo del personale lavora con contratto a termine. La Cisl Fp lancia l’allarme e chiede un incontro urgente al sindaco Valeria Cittadin per affrontare una situazione che rischia di compromettere la qualità dei servizi e la continuità occupazionale.
I numeri parlano chiaro: su circa 1 80 lavoratori in servizio, più di 60 hanno un contratto in scadenza il prossimo 30 ottobre. Si tratta in gran parte di donne, impegnate ogni giorno nella cura degli anziani ospiti della struttura. “Sono lavoratrici che meritano certezze – afferma Franco Maisto, segretario Cisl Fp –. Dopo anni di stallo, commissariamenti e promesse mancate, serve una svolta concreta”.
La vicenda Iras è infatti oggetto di discussione da tempo in diversi contesti istituzionali, dalla Regione Veneto alla Prefettura, passando per l’Azienda Ulss 5 Polesana e lo stesso Comune. Ma, secondo il sindacato, nessuna di queste interlocuzioni ha prodotto risultati tangibili.
Il timore espresso dai sindacalisti riguarda anche la tenuta del servizio nei prossimi mesi. Alcuni degli operatori attualmente impiegati risultano idonei nelle graduatorie Ulss, e potrebbero lasciare l’Iras per posizioni più stabili.
Per questo, la Cisl chiede che il Comune assuma un ruolo di traino per rimettere attorno al tavolo tutti gli attori coinvolti.
Il sindacato chiede un incontro urgente con il sindaco
Tra violenza concreta e insicurezza percepita
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Le informazioni girano veloci, se poi riguardano fatti di cronaca nera ovviamente l’eco si moltiplica, così come le reazioni e le inevitabili prese di posizione polemiche. Guardando alle statistiche la nostra regione fa i conti soprattuto con i reati legati ai furti in abitazione, ai danni al patrimonio, alle truffe. Più contenuti, fortunatamente, i numeri delle rapine e degli omicidi, anche se purtroppo cresce la violenza di genere, in tutti i suoi aspetti, a partire dall’ambito familiare. Ecco dunque che la sicurezza non è solo un fatto pubblico ma anche una questione privata, che investe le nostre famiglie, i rapporti personali. Preoccupa anche il fenomeno del disagio minorile, in tutte le sue accezioni, dalla dispersione scolastica all’emarginazione, dal consumo di droga alla violenza che ha i minori per protagonisti. Ed è breve, perciò, il passo alla microcriminalità che serpeggia nelle città come nei centri minori. Non basta l’attività repressiva, l’intervento a posteriori, perché la parte più faticosa è la prevenzione, la capacità di intercettare le criticità prima che esplodano. Tutto si complica, poi, nelle comunità straniere, nelle quali accanto agli esempi di integrazione convivono situazioni di difficoltà e di emarginazione che possono far scivolare i giovani, in particolare, verso la criminalità. Concludendo con i numeri, se consideriamo il totale dei reati ovviamente sono le città e le provincie più popolose a spiccare, nel segno di un incremento nell’ultimo triennio. Guardando al tasso di delittuosità (nel dettaglio qui sotto) anche in questo caso assistiamo ad un lieve aumento dell’incidenza dei reati. Un fenomeno che ci auguriamo si possa invertire.
Sintoniz zati
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
Emergenza sanitaria. Dopo mesi di allarmi, via alla messa in sicurezza delle coperture
Allarme amianto a Granzette: partiti i lavori all’ex ospedale psichiatrico
Avviata la bonifica dopo mesi di denunce: l’Ulss 5 interviene per mettere in sicurezza l’area
D opo mesi di allarmi e segnalazioni, sono finalmente partiti i lavori di bonifica e messa in sicurezza delle coperture in amianto all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di via Chiarugi. L’area, una distesa di oltre 220mila metri quadrati a metà strada tra Granzette e il quartiere San Pio X, è sotto l’occhio vigile dei mezzi dell’Ulss 5 Polesana, proprietaria del sito.
Il problema principale è legato alle vecchie coperture in fibrocemento contenente amianto, gravemente danneggiate durante la tromba d’aria del 25 giugno 2024. Il maltempo aveva solleva-
to e spezzato alcune delle lastre, rendendo instabile l’intera struttura e creando una situazione di potenziale pericolo sanitario per i residenti e chiunque si avvicinasse all’area.
La pericolosità dell’amianto non è notizia nuova: si tratta di un materiale fibroso che, se deteriorato, può rilasciare particelle sottilissime in grado di penetrare nei polmoni e provocare gravi patologie, tra cui mesotelioma e asbestosi. Classificato come cancerogeno certo, l’amianto è stato al centro di numerose battaglie sanitarie negli ultimi decenni. Non sorprende, quindi, che il
capogruppo del Forum dei cittadini, Matteo Masin, avesse già segnalato pubblicamente la questione a luglio dello scorso anno, con un’interrogazione rivolta al sindaco Valeria Cittadin. Masin denunciava la pericolosità delle strutture fatiscentie il mancato intervento tempestivo da parte
Rovigo: l’ex Granatiere rinasce come Hotel
degli enti competenti, citando un documento ufficiale dell’Ulss che parlava apertamente di “tetti pericolanti” e “formale divieto di accesso all’area”.
Dopo mesi di attesa e numerose pressioni politiche e civiche, qualcosa si è mosso. In questi giorni mezzi e operatori specia-
Venezze
26 stanze per 50 ospiti nel cuore di Rovigo, in un edificio storico chiuso dal 2010 e ora al centro di un progetto di riqualificazione guidato dal gruppo Aiem, che punta a restituire vita, servizi e nuove opportunità sociali a uno spazio da anni inutilizzato
L’ex hotel Granatiere di Corso del Popolo si prepara a rinascere sotto un nuovo nome: Hotel Venezze. La struttura, chiusa dal 2010 e acquisita nel 2023 dalla società Dominus (controllata interamente dal gruppo Aiem), tornerà ad accogliere ospiti entro il 2025. Il nuovo albergo offrirà 26 camere e potrà ospitare fino a 50 persone. L’ingresso principale sarà da Corso del Popolo, nel pieno centro storico di Rovigo.
La presentazione ufficiale del progetto ha visto la partecipazione dell’assessore all’Urbanistica Andrea Bimbatti, del presidente di Aiem Group Massimo Turri e di diversi professionisti coinvolti nella riqualificazione: l’architetto Maurizio Francesco Maran, responsabile del progetto per Dominus, insieme ai geometri Giovanni Vanzetti e
Andrea Bergo, e all’ingegnere Giampaolo Novaco per gli impianti tecnologici. A supporto tecnico anche l’architetto Diletta Merlin e l’ingegnere Fernando Ottoboni. Il Comune ha recentemente dato il via libera definitivo alla presentazione dei progetti esecutivi, sbloccando una fase di stallo che durava da dicembre 2023 a settembre 2024. L’immobile, un edificio di otto piani risalente agli anni ’60 e originariamente inaugurato nel 1871, era stato oggetto di una ristrutturazione interrotta a metà a seguito del fallimento della precedente proprietà. La vendita all’asta è stata curata dal Tribunale di Rovigo.
L’amministrazione comunale ha confermato la destinazione alberghiera per l’intera struttura, riconoscendone il valore storico e urbanistico. Il primo piano, pre-
lizzati sono al lavoro per mettere in sicurezza le coperture compromesse. Gli interventi, resi urgenti dai rischi per la salute pubblica, riguardano la rimozione o la sigillatura dei materiali contenenti amianto, con modalità che rispettano i rigidi protocolli di bonifica previsti dalla normativa nazionale.
L’Ulss 5 ha confermato che l’area resta interdetta al pubblico e che l’obiettivo è ridurre al minimo ogni esposizione accidentale. “La tutela della salute collettiva è prioritaria – fanno sapere – e questi interventi mirano proprio a mettere in sicurezza un sito che da troppo tempo versa in condizioni critiche”.
Redazione Rovigo
cedentemente adibito ad uffici, sarà reintegrato nella funzione ricettiva.
Il nome Hotel Venezze è un omaggio al prestigioso Conservatorio “Francesco Venezze” situato nelle vicinanze, punto di riferimento culturale per la città e il territorio.
“Siamo orgogliosi di essere qui oggi a presentare questo progetto – ha dichiarato l’assessore Bimbatti –. È una grande opportunità per recuperare un edificio importante nel cuore della nostra città. Le ristrutturazioni come questa hanno per noi priorità rispetto alle nuove costruzioni. Dimostrano che ci sono imprenditori capaci, con visione e attaccamento al territorio”.
Massimo Turri ha sottolineato come l’investimento rientri in una strategia più ampia del gruppo Aiem, focalizzata sulla valorizzazione del settore turistico-alberghiero: “Abbiamo scelto di puntare sulla ricettività e non potevamo non farlo nella mia città. Rovigo merita un albergo nel centro storico e siamo felici di renderlo possibile”.
Sintoniz zati sul
A Rovigo aumenta la percezione di insicurezza
L
o scorso settembre quando il Sole 24 Ore pubblicò la sua classica sulla qualità della vita, balzò immediatamente agli occhi come Rovigo si piazzasse soltanto al cinquantaseiesimo posto per ciò che concerne la sicurezza scendendo di diverse posizioni e perdendo, in un certo senso, il ruolo di un luogo dove “non succede mai nulla, neppure i reati”. A gravare, in modo significativo, sono alcuni tipi di crimini estremamente diffusi e, in un certo senso, odiosi: minacce, percosse, lesioni, truffe e frodi anche informatiche.
Valeria Cittadin:
Una doccia fredda che ha fatto molto discutere e che, da lì in poi, ha prodotto anche un cambio di percezione nell’opinione pubblica che, oggi, si sente meno sicura che in passato.
All’epoca furono intervistati a caldo diversi residenti e buona parte di loro, soprattutto donne, hanno confessato di temere per la loro incolumità soprattutto negli orari serali nei quali è facile imbattersi in sbandati e ubriachi. La quasi totalità ha rimpianto la “vita di un tempo” quando non ci si doveva troppo preoccupare per i furti in casa o anche, soltanto,
per quello della bicicletta. Navigazione su internet, telefonate e mail continuano a rappresentare una minaccia: dietro a troppi di questi contatti, infatti, si nascondono, a loro dire, delle truffe anche difficilmente comprensibili. Nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno ci hanno pensato i Carabinieri del Comando Provinciale di Rovigo a mettere in luce alcuni dati: si sono occupati, infatti, di 6.214 fatti criminosi sui quasi 7.000 perpetrati in tutta la provincia, hanno denunciato complessivamente all’autorità giudiziaria 1305 per-
sone, di cui 70 in stato di arresto e 1235 in stato di libertà. Sempre nel 2024 il numero di emergenza al 112 sono state circa 130mila chiamate con un incremento di quasi 50 mila chiamate rispetto al 2023 e con una media di oltre con 355 chiamate al giorno, nonché gestito numerosissimi interventi
di varia natura per soccorso. Nel dettaglio liti, codici rossi, furti ed altro, particolarmente rilevante è stata l’attivazione della centrale operativa da parte degli allarmi automatici antintrusione di private abitazioni ed aziende, direttamente collegate alle centrali operative.
“Severità e servizi sociali le leve per rendere Rovigo più sicura”
Rovigo non è certo teatro, come altri capoluoghi di provincia, di risse del sabato pomeriggio o danneggiamenti da parte di baby gang. Però ogni tanto accade anche qui proprio come nel weekend di inizio giugno sabato 7 giugno.
La Sindaca, Valeria Cittadin, ha immediatamente preso posizione sulla rissa scoppiata fra tre ragazzi in piazza Merlin, sul lancio di bottiglie che, soltanto miracolosamente non è costata cara a una signora che transitava in bicicletta e sui danni, invece, subiti da un’auto parcheggiata.
Protagonisti, già fermati e identificati, sono tre giovani
di origine nordafricana che da ore stavano poco distante a bere su di una panchina.
“Episodi come questo - dice il primo cittadino di Rovigo - non vanno sottovalutati. Rovigo fortunatamente è una città tranquilla dove questi fatti, normalmente, non accadono. Anche se però eventi di questo tipo sono soltanto sporadici non possiamo tollerarli. Rovigo non merita di essere trascinata nella violenza e nel degrado e i tanti immigrati perbene non meritano di essere associati ai protagonisti di queste azioni.”
“Non possiamo permettere a nessuno di avere comportamenti al di sopra delle regole e della civiltà. Ringrazio
Stato di Agitazione della Polizia Locale di Rovigo
Proprio mentre si parla di sicurezza a Rovigo è scoppiata la grana delle Polizia Locale. I Vigili del capoluogo hanno, infatti, proclamato lo stato di agitazione. All’origine della protesta ci sarebbe l’esiguità del corpo stesso di Polizia Locale. A fronte di una pianta organica che prevede la presenza di 50 agenti sono solo 38, effettivi sul campo sarebbero 10, ma in effetti sono 8.
Da tempo, inoltre, il comando denuncia come anche le dotazione dovrebbero essere implementate e ammodernate, cosa che evidente non sta avvenendo.
Il vigili di Rovigo, dunque, si sono rivolti al Prefetto del capoluogo Polesano per denunciare la preoccupante situazione che diventa ancora più grave nel periodo estivo quando diventa decisamente difficile garantire le ferie.
la polizia locale che si è attivata subito su input dell’assessore Aretusini e le forze dell’ordine che prontamente sono intervenute in piazza Merlin. Ripeto che c’è bisogno di regole più severe, questi comportamenti non vanno giustificati in alcun modo e non possono restare impuniti, cosa che purtroppo succede quasi puntualmente rendendo vana l’azione delle forze dell’ordine. Accanto al lavoro di repressione e presidio del territorio, però va associato anche un lavoro di natura sociale che sia capace di limitare gli elementi e le fonti del disagio che, purtroppo, molti giovani vivono in questi anni così difficili. È un lavoro capillare e paziente, ma assolutamente indispensabile.”
Sicurezza Urbana/2. Associazioni a supporto della Polizia Locale presidiano le scuole cittadine
Rovigo è costretta ad attivare i volontari per la sorveglianza davanti alle scuole
Volontari in azione a Rovigo per sorvegliare le scuole in collaborazione con Polizia Locale e associazioni. L’iniziativa anticipa un progetto più ampio per l’anno scolastico 2025/26
Rovigo introduce un’importante iniziativa per rafforzare la sicurezza nei pressi delle scuole, coinvolgendo volontari in attività di sorveglianza davanti agli istituti Miani, Oroboni, Parenzo, Gallani e Tintoretto. Il Comune ha infatti siglato una convenzione con l’associazione nazionale Polizia di Stato – Gruppo Odv e Protezione Civile, insieme all’associazione Bandiera Gialla, che vedrà impegnati volontari nella tutela degli ingressi scolastici durante le ultime settimane dell’anno scolastico.
Si tratta di una fase iniziale, con l’obiettivo di testare il servizio e organizzarlo al meglio in vista dell’avvio dell’anno scolastico 2025/2026, quando l’attività sarà estesa anche agli istituti
delle frazioni del territorio comunale. I volontari opereranno sotto la supervisione e l’affiancamento degli agenti della Polizia Locale, che garantiranno loro tutte le informazioni necessarie per un servizio efficace e sicuro. L’assessore alla Polizia Locale e Sicurezza, Michele Aretusini, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione come segno di responsabilità e impegno
civico.
Anche il sindaco Valeria Cittadin ha espresso soddisfazione per l’avvio dell’iniziativa, evidenziando come la sicurezza rappresenti uno dei pilastri fondamentali della sua amministrazione e come il supporto dei volontari costituisca un valore aggiunto per la comunità.
Redazione Rovigo
Più Sicurezza per le tabaccherie: protocollo in Prefettura
In attuazione dell’accordo quadro tra ministero dell’Interno e Federazione italiana tabaccai (FIT) del 2024, è stato sottoscritto lo scorso marzo in prefettura a Rovigo il protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni criminali a danno delle rivendite di generi di monopolio.
nici, per ridurre il contante, e l’installazione di sistemi di difesa passiva come casseforti e allarmi.
Parte un’iniziativa sperimentale per sorvegliare le scuole grazie a volontari supportati da Polizia Locale, Protezione Civile e Bandiera Gialla. Il progetto punta ad ampliarsi dal 2025 alle frazioni
Obiettivo dell’intesa è quello di garantire maggiori condizioni di sicurezza grazie al potenziamento dei sistemi di video-allarme antirapina, che permettono l’invio di immagini in tempo reale alle centrali delle Forze di Polizia.
Tra le misure che verranno messe in campo vi sono anche la sensibilizzazione degli esercenti al ricorso ai pagamenti elettro-
L’intesa è stata firmata dal prefetto Franca Tancredi e dal presidente della FIT della provincia Francesco Albertin. All’incontro erano presenti i vertici provinciali delle Forze dell’ordine. Il prefetto ha espresso soddisfazione per l’accordo, considerato un passo importante nella collaborazione con la FIT per migliorare la sicurezza dei tabaccai, e ha
confermato l’impegno delle Istituzioni a proteggere i lavoratori più a rischio.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
Sintoniz zati sul
Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it
Il serviio. Spazi e attività per unire giovani e anziani nel nuovo centro multifunzionale
A Mardimago una nuova struttura a favore di minori e anziani
L ’ex scuola di Mardimago rinascerà sotto la nuova veste di un centro multifunzionale per minori e anziani. Questo grazie ad un progetto dell’amministrazione comunale ed ad un finanziamento di GAL Adige.
Obiettivo è promuovere l’incontro tra generazioni attraverso spazi condivisi, per favorire lo scambio di esperienze, conoscenze e valori. La nuova struttura, moderna e inclusiva, sarà concepita come un luogo di incontro, supporto e crescita reciproca. Sono previste, come ha spiegato l’assessore Bala che ha seguito il progetto, un’aula polivalente per laboratori, corsi e attività di gruppo, attrezzata con tecnologia moderna; una sala ludica dedicata a giochi da tavolo, videogiochi e attività ricreative per minori e anziani; un giardino sensoriale progettato per attività all’aperto, stimolante per i sensi, volto a incoraggiare l’interazione con la natura e l’esplorazione sensoriale.
mentali: ridare centralità alle nostre frazioni e favorire un dialogo continuo fra le generazioni, in una logica di comunità solidale e partecipata. Sarà un luogo di aggregazione a 360° per tutta la comunità. Per noi le frazioni sono importanti e questa ne è una testimonianza”.
Per l’assessore Bala, questo progetto è una risposta concreta ai bisogni delle persone, in particolare delle fasce più fragili. “Mettere in dialogo bambini, ragazzi e anziani nasce dalla consapevolezza che l’incontro tra generazioni può creare benessere, senso di appartenenza e crescita. Siamo orgogliosi
di poter offrire alla comunità uno spazio inclusivo e ricco di opportunità”.
L’assessore Rizzato ha infine, spiegato che la riqualificazione della struttura è stata pensata dando attenzione alla funzionalità
e all’accessibilità. Verrà reso agibile tutto lo stabile, attualmente lo è solo in parte e ristrutturata tutta la parte interna ed esterna. “Questo spazio dovrà diventare un punto di riferimento sicuro e accessibile per tutta la comunità”.
Le attività saranno suddivise al mattino per gli anziani e al pomeriggio per i bambini e i ragazzi. Al mattino: laboratori creativi, attività di pittura e lavori manuali, scrittura creativa, corsi di informatica e di facilitazione digitale, l’apertura di un giorno alla settimana dello sportello contro le truffe, educazione alla salute e attività fisica. Al pomeriggio: laboratori creativi, attività di pittura e manuali, laboratori di teatro, corsi per sviluppare competenze digitali, educazione ambientale, attività ludiche, giochi da tavolo e videogiochi, laboratori ecologici, giardinaggio. E ancora, biblioteca per bambini con gruppi di lettura, sport e attività fisiche, laboratori ludico-interattivi in lingua inglese, laboratori di sensibilizzazione a sani stili di vita alimentari. Inoltre si terrà anche un’attività di doposcuola con supporto per i compiti, attività di recupero e laboratori di scrittura creativa. L’obiettivo è creare un punto di riferimento inclusivo e vivo per tutta la comunità, capace di rafforzare i legami sociali, contrastando l’isolamento.
“Abbiamo creduto fortemente in questo progetto – ha dichiarato il sindaco Cittadin -, perché risponde a due esigenze fonda-
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Tornano le Roller Nights dello Skating Club Rovigo
Da mercoledì 18 giugno tornano le attesissime Roller Nights al Pattinodromo delle Rose, organizzate dallo Skating Club Rovigo, con appuntamenti settimanali ogni mercoledì fino alla fine di agosto. Dalle 21 alle 23, le piste – sia quella piana che quella sopraelevata – si trasformeranno in un grande spazio dedicato al divertimento su pattini, il tutto accompagnato da una selezione musicale coinvolgente.
L’evento è aperto a tutti, anche ai principianti: sarà infatti sempre presente un tecnico dello staff verdeblù per offrire supporto e consigli utili, oltre alla possibilità di prenotare lezioni private. Chi non possiede l’attrezzatura potrà usufruire del noleggio direttamente in loco, compresi i caschi, che sono obbligatori per garantire la sicurezza.
Ma le Roller Nights non sono solo sport: l’intera area del Pattinodromo, immersa nel verde del Giardino delle Rose – Adriatic LNG, offre anche spazi per rilassarsi e socializzare. La club house sarà attiva per accogliere i visitatori con servizi e ristoro, rendendo ogni serata un’occasione ideale anche per chi non pattina ma vuole godersi l’atmosfera estiva. L’ingresso all’impianto è previsto dal cancello Nord di Largo Atleti Azzurri d’Italia, accanto al Palasport, nel cuore del quartiere Commenda.
Oltre alle Roller Nights, proseguono anche i corsi di pattinaggio per bambini e ragazzi. A Rovigo gli appuntamenti sono ogni lunedì, giovedì e venerdì dalle 17 alle 18 al Pattinodromo delle Rose; a Villadose, invece, si pattina ogni mercoledì dalle 18.30 alle 19.30 presso la piattaforma CRG di via Umberto I.
Per rimanere aggiornati su tutti gli eventi estivi promossi dallo Skating Club Rovigo è possibile visitare il sito www.skatingclubrovigo.it, seguire le pagine social del club su Facebook e Instagram oppure chiamare il numero 347 0013300
Lavori pubblici. L’amministrazione per la sicurezza stradale e il decoro
Rovigo investe 3,2 milioni per il restyling delle strade: ecco il piano “Asfalti 2025”
R
ovigo si prepara a un’importante trasformazione urbana con il progetto “Asfalti 2025”, che vedrà l’investimento di 3,2 milioni di euro per il rifacimento delle strade cittadine. L’annuncio è stato dato dalla Sindaca Valeria Cittadin insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Lorenzo Rizzato. I lavori prenderanno il via quest’estate, con un piano di interventi che coinvolgerà ben 20 strade e 6 arterie già oggetto di interventi sui sottoservizi. Il piano prevede che i lavori vengano realizzati in due fasi: la prima, che inizierà nei prossimi mesi, coinvol-
gerà le strade principali della città, mentre la seconda parte del progetto, che si estenderà nell’autunno, beneficerà dei fondi raccolti dalla prima fase. L’obiettivo, ha sottolineato la Sindaca, è rispondere alle segnalazioni dei cittadini, che hanno chiesto interventi urgenti su buche e pavimentazioni danneggiate. Il piano di 3,2 milioni di euro si articolerà su quattro appalti, il primo dei quali, da un milione di euro, è già stato assegnato. Un altro appalto, per 420mila euro, è stato completato, mentre un intervento da 800mila euro riguarderà il Viale Europa in
zona Commenda. Un quarto appalto, da un milione di euro, è in attesa dell’approvazione del consiglio comunale. Le strade principali che saranno interessate includono Via Forlanini, Via Giotto, Circonvallazione Ovest, Via Tre Martiri, e Viale Trieste, con quest’ultimo intervento che comprenderà anche il rifacimento della pista ciclabile. Tra le arterie di maggiore rilevanza figurano anche Viale Europa, dove è previsto un intervento di grande portata, e Viale Oroboni, che sarà completamente ristrutturato con anche l’aggiunta di una aiuola divisoria.
Modifiche temporanee alla circolazione dei treni regionali tra Rovigo e Chioggia
Sono in programma importanti modifiche alla circolazione dei treni regionali lungo la tratta ferroviaria tra Rovigo e Chioggia, a seguito dei lavori di potenziamento infrastrutturale promossi da Rete Ferroviaria Italiana. Gli interventi si svolgeranno dal 15 giugno al 4 luglio 2025 e comporteranno la sospensione del servizio ferroviario diretto per permettere il completamento delle opere. Per limitare i disagi ai passeggeri, fino al
Parte
5 luglio sarà attivato un servizio sostitutivo con corse autobus tra Rovigo e Chioggia in entrambe le direzioni. Tuttavia, si prevedono modifiche agli orari abituali e un aumento dei tempi di percorrenza, anche a causa del traffico stradale.
Si segnala che sui bus non sarà consentito il trasporto di biciclette né di animali, fatta eccezione per i cani d’assistenza. Tutti i canali di vendita Trenitalia sono stati ag-
un nuovo corso per
disoccupati: tecnico di amministrazione e contabilità
Nuove opportunità per i disoccupati. Al via a giugno il corso gratuito per Tecnico di amministrazione e contabilità. Lo comunica l’assessore alle Politiche del Lavoro Nadja Bala. “Investire nella formazione – dichiara -, significa investire nel futuro delle persone e del nostro territorio. Questo corso rappresenta un’occasione concreta per tanti disoccupati
di acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro”.
Il percorso formativo, completamente gratuito organizzato da Laboribus con il patrocinio del Comune di Rovigo, prevede una retribuzione mensile e si terrà all’Assistedil in viale Porta Po, 87. Durante il corso i partecipanti acquisiranno competenze teorico-pratiche in ambiti come con-
tabilità generale e contabilità clientifornitori. L’attività sarà suddivisa in moduli: accompagnamento al lavoro, incontro domanda offerta di lavoro e formazione per l’aggiornamento professionale “upskilling”. Le ore previste sono 88 per un numero massimo di 8 corsisti. Per informazioni: telefono 351 6640019 indirizzo mail samuele.giacomella@laboribus.it.
giornati per riflettere il nuovo programma di viaggio con il servizio sostitutivo.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, gli utenti possono consultare la sezione Infomobilità sul sito ufficiale www.trenitalia. com oppure utilizzare l’app Trenitalia con il servizio Smart Caring personalizzato. È inoltre attivo il call center gratuito al numero 800 89 20 21, pronto a fornire assistenza e informazioni.
L’evento. La regione si conferma tra i leader europei
Il Veneto si afferma in Europa: logistica integrata tra porti, aeroporti e interporti
Il sistema logistico del Veneto esce rafforzato dalla partecipazione alla Transport Logistic di Monaco di Baviera, il più grande evento mondiale dedicato a trasporti e supply chain. Nella cornice della fiera – che ha riunito oltre 2.700 espositori da 73 Paesi e più di 77.000 visitatori internazionali
– il Veneto ha mostrato la forza di una rete integrata che spazia dai porti agli interporti, passando per aeroporti, vie d’acqua e piattaforme digitali.
“Con 28 milioni di tonnellate di merci movimentate, più di 1 milione di TEU e oltre 19 milioni di passeggeri gestiti tra aria e acqua, il Veneto è oggi uno snodo strategico europeo”, ha dichiarato la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione, Elisa De Berti. “Abbiamo portato a Monaco la visione di un sistema coeso, sostenibile e innovativo, capace di attrarre investimenti e rafforzare la competitività nazionale”.
Dal 2 al 4 giugno, lo stand del
Veneto Logistic System ha ospitato cinque eventi tematici, coinvolgendo i principali protagonisti del comparto: i quattro interporti (Verona, Padova, Rovigo e Portogruaro), i porti di Venezia e Chioggia, le società autostradali e ferroviarie regionali (CAV, Infrastrutture Venete, Veneto Strade), il gruppo Save con gli aeroporti di Venezia, Verona e Treviso.
I numeri raccontano un ecosistema logistico in piena efficienza: 25 milioni di tonnellate di merci e 600.000 passeggeri via mare nel solo 2024; 24.000 treni e oltre 1 milione di TEU gestiti dagli interporti; 18,3 milioni di passeggeri e 100.000 tonnellate di merci negli scali aeroportuali; 1.900 km di strade regionali, 74 km di autostrade, 500 km di vie d’acqua, di cui 223 inseriti nei Corridoi Ten-T europei.
Tra i momenti clou della manifestazione, la presentazione del progetto Hyper Transfer da parte del Presidente della Regione, Luca Zaia. Si tratta di un’iniziativa spe-
rimentale di mobilità ultraveloce, sviluppata in sinergia con Italferr, Università di Padova, Webuild e Leonardo, partita nel 2022 con un protocollo firmato con il Ministero delle Infrastrutture e CAV.
Al centro del dibattito anche la digitalizzazione del sistema logistico regionale: il 2 giugno si è discusso del ruolo delle piattaforme digitali nella pianificazione integrata e nella sostenibilità ambientale. Il giorno successivo,
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
un confronto con stakeholder tedeschi ha posto l’accento sull’intermodalità e le collaborazioni transnazionali, con particolare rilievo all’accordo con Volkswagen per un nuovo hub a Marghera dedicato al trasporto veicoli.
Il 4 giugno, infine, si è parlato di logistica fluviale e urbana. Presentati gli esiti del progetto WINIT sull’idrovia Litoranea Veneta e le strategie per il potenziamento del trasporto interno. Nel pome-
riggio, spazio al progetto GRETA, che si occupa della logistica dell’ultimo miglio e della riduzione dell’impatto ambientale nelle città.
“Il nostro stand ha rappresentato un punto di incontro tra pubblico e privato – ha concluso De Berti – offrendo visibilità alle eccellenze del territorio e posizionando il Veneto come protagonista della mobilità europea delle merci”.
Territorio. Gli artigiani scelgono i nuovi rappresentanti di categoria
Artigianato in transizione: CNA rinnova i vertici e guarda al futuro
CNA Padova e Rovigo si rinnova: 12 nuovi nomi alla guida dell’artigianato locale. Il settore cambia volto ma resta strategico, nonostante le difficoltà.
L’obiettivo: un modello più forte, moderno e radicato nel territorio
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
In un momento di grandi cambiamenti per l’economia locale, CNA Padova e Rovigo volta pagina con il rinnovo dei rappresentanti di categoria. Figure nuove, ma radicate nel territorio e dentro le dinamiche quotidiane dell’artigianato, pronte a guidare i settori produttivi in un contesto che richiede visione, competenza e capacità di adattamento.
Dodici i nomi scelti per Padova, molti dei quali copriranno anche il territorio rodigino: Laura Agostini (alimentaristi); Giorgia Fortuni (autoriparatori); Cedric Boniolo (comunicazione); Fabrizio Biancato (costruzioni); Daniele Donà (impiantisti); Martina Prearo (legno); Luca Bedendo (meccanica); Patrizio Marcato (odontotecnici); Wladi Rigato (tessile e moda); Giuseppe Reffo (trasporto persone); Valerio Marigo (trasporto merci); Giancarla Tasso (benessere).
Un team trasversale che riflette la varietà e la forza del mondo artigiano, pronto ad affrontare una fase ricca di incognite ma anche di opportunità.
L’artigianato rimane un pilastro dell’economia locale, ma i dati demografici segnalano una trasformazione profonda. In
dieci anni, le imprese artigiane padovane sono diminuite del 12,1%, scendendo da 26.780 a 23.537. A pagare il prezzo più alto sono stati i trasporti (-26,9%), le attività produttive (-19,6%) e l’edilizia (-14,3%). L’unico comparto in crescita è quello dei servizi professionali (+25%), mentre i servizi alla persona tengono (+0,9%).
Tuttavia, aumentano gli addetti, segno di un rafforzamento delle realtà più strutturate.
Le microimprese, che rappresentano circa il 90% del tessuto produttivo, faticano a tenere il passo, spesso ostacolate da burocrazia, difficoltà nell’accesso al credito e carenza di manodopera specializzata.
Eppure l’artigianato continua
a giocare un ruolo fondamentale: costituisce il 73% delle imprese nelle costruzioni, il 68% nei servizi alla persona, il 63% nei trasporti e oltre il 64% nella produzione. Numeri che confermano il valore strategico del settore, ma impongono politiche di sostegno mirate e incisive. In attesa dell’elezione del nuovo presidente, in programma il 5 giugno, CNA prosegue con il suo percorso congressuale: 24 assemblee per rinnovare i vertici, ascoltare i territori e tracciare le priorità del futuro. La nuova rappresentanza è già al lavoro per offrire supporto concreto alle imprese, promuovendo un artigianato moderno, resiliente e capace di innovarsi senza perdere le proprie radici.
Due volti polesani nella nuova squadra di Orsini
Due nomi polesani spiccano nella nuova formazione ai vertici di Confindustria, annunciata giovedì scorso dal presidente nazionale Emanuele Orsini. Il nuovo organigramma, destinato a guidare l’associazione degli industriali nei prossimi due anni, vede tra i protagonisti Carlo Scabin e Paolo Armenio.
Scabin, vicepresidente di Confindustria Veneto Est con delega per il territorio di Rovigo, è stato ufficialmente inserito nel consiglio generale dell’associazione. Un riconoscimento importante per l’imprenditoria rodigina.
commissione strategica, incaricata di promuovere e monitorare il rispetto dei principi etici all’in-
nioni del consiglio generale. La nuova squadra di vertice include anche altri rappresentanti del Veneto, tra cui Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est, Margherita Vascellari, già alla guida dei Giovani Imprenditori di Confindustria Belluno Dolomiti, e Davide Piol, presidente della Piccola Industria del Veneto.
Accanto a lui, Paolo Armenio è stato scelto direttamente dal presidente Orsini per far parte del Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi. Si tratta di una
terno del sistema confindustriale, specialmente durante le fasi di rinnovo della presidenza. Armenio prenderà parte anche alle riu-
Il consiglio generale, di cui ora fa parte anche Scabin, rappresenta l’organo politico più rilevante della confederazione: propone la squadra di presidenza, coordina l’intero sistema associativo e delibera su tutte le questioni cruciali per Confindustria. Un’arena strategica dove territori, settori e componenti associative trovano voce e rappresentanza.
Sintoniz zati sul
Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it
Sintoniz zati sul
Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it
Il vertice. Subito interventi per fermare la strage sulla strada
Romea, la strage continua: cinque morti in un mese
La SS309 Romea è ormai un’emergenza: 600 incidenti e 21 morti in 5 anni. A Chioggia vertice tra istituzioni e forze dell’ordine. Più controlli estivi, ma i lavori strutturali procedono a rilento tra ritardi e burocrazia
Ancora sangue sulla SS309 Romea. Cinque le vittime registrate in un solo mese, un bilancio che ha spinto le istituzioni ad agire. I prefetti di Venezia e Rovigo, insieme a forze dell’ordine, Anas, amministratori locali e alla vicegovernatrice del Veneto Elisa De Berti, si sono riuniti a Chioggia per affrontare quella che è ormai un’emergenza strutturale.
Nel corso dell’incontro – durato oltre due ore e mezza – è stata tracciata una fotografia impietosa della Romea: 600 incidenti e 21 morti negli ultimi cinque anni. Una media allarmante che ha trasformato questa arteria strategica in un tratto ad altissimo rischio.
Il piano discusso ruota attorno a tre assi principali: rafforzamento delle misure di sicurezza stradale, coordinamento dei cantieri per
ridurre i disagi alla circolazione e monitoraggio costante dell’avanzamento dei lavori. Tuttavia, proprio su questo fronte emergono le maggiori criticità: le procedure per l’affidamento degli appalti procedono a rilento e gli interventi, per quanto urgenti, si scontrano con i tempi tecnici della burocrazia.
Con l’arrivo dell’estate, si prevede un ulteriore incremento del traffico, soprattutto verso le località balneari. Le istituzioni hanno annunciato un aumento dei controlli, in particolare nei fine settimana, oltre a misure viabilistiche temporanee nei punti più critici, come l’introduzione di nuove segnalazioni e restrizioni nei flussi d’uscita verso la Romea.
L’obiettivo è limitare i rischi in attesa degli interventi strutturali, che includerebbero – secondo
quanto discusso – l’allargamento dei rettilinei più pericolosi, la realizzazione di rotonde a raso, piazzole di emergenza e la tanto attesa “Romea commerciale”. Tutto ancora però in fase di progettazione. Il bollettino degli incidenti delle ultime settimane conferma la gravità della situazione: il 28 aprile, a Codevigo, ha perso la vita un giovane tedesco domiciliato a Chiog-
gia; il 14 aprile, a Campagna Lupia, un 53enne di Bosaro è morto in uno scontro frontale. Solo pochi giorni prima, l’8 aprile, a Rosara, tre persone originarie di Ferrara sono decedute in un incidente analogo. Il 1° maggio, altri gravi episodi hanno coinvolto motociclisti, fortunatamente senza esiti mortali, a Cavanella d’Adige e ancora a Codevigo.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Busitalia Veneto: a Rovigo entrano in esercizio 5 nuovi autobus ibridi
Prosegue il piano di rinnovo della flotta extraurbana di Busitalia Veneto (Gruppo FS Italiane) a Rovigo: sono entrati in servizio 5 nuovi autobus ibridi da 12 metri, modello Intouro di fornitura Daimler, capaci di coniugare elevate performance e comfort per i passeggeri con una significativa riduzione delle emissioni climalteranti, grazie alla motorizzazione ibrida Euro 6. I nuovi veicoli, da 54 posti, si aggiungono ai 7 autobus della stessa tipologia già in esercizio da settembre 2024 e saranno completati, entro l’estate, da ulteriori 4 mezzi per un totale di 16 autobus di nuova generazione che andranno a sostituire mezzi Euro 3. I mezzi – 15 su 16 – sono stati finanziati nell’ambito del Programma Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile (PSNMS), linea Regioni, con un contributo del 35% da parte di Busitalia Veneto. I nuovi autobus saranno impiegati su tutte le linee extraurbane del bacino di Rovigo, contribuendo a migliorare la qualità del servizio e la sostenibilità ambientale del trasporto pubblico locale. Con questo ulteriore rinnovo di flotta, Busitalia Veneto conferma il proprio impegno a favore di una mobilità sempre più moderna, efficiente e sostenibile, a beneficio dei cittadini e dell’ambiente.
L’appuntamento. Grande attesa a Rovigo per le semifinali di luglio
“Onda alta” conquista il Premio Amnesty International Italia Big 2025
Premio Amnesty 2025 a “Onda alta” di Dargen D’Amico, brano che racconta con sensibilità il dramma dei migranti. La canzone si impone per profondità e impegno, superando artisti come Arisa, Ghali, Mannoia e Pelù nella sezione Big
È“Onda alta” di Dargen D’Amico il brano vincitore del Premio Amnesty International Italia 2025 per la sezione Big, riconoscimento assegnato ogni anno da Amnesty International Italia insieme all’associazione Voci per la Libertà, per premiare la miglior canzone sui diritti umani pubblicata da un artista di rilievo della scena musicale italiana.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta
Il brano, firmato da Cheope, D’Amico, Roberts, Marletta e Fazio, si distingue per la sua capacità di trattare con delicatezza e profondità il tema delle migrazioni via mare, dando voce a chi affronta viaggi disperati e pericolosi per sfuggire a guerre, povertà e disuguaglianze. “Onda alta” unisce sonorità pop ed elettroniche a un testo intenso, restituendo umanità a un tema spesso ridotto a cifre o polemiche politiche.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha sottolineato l’importanza del messaggio trasmesso dalla canzone: «In un tempo in cui si alzano muri e si negano accoglienza e diritti, questo brano restituisce centralità all’essere umano. Chi parte, spesso, ha già perso tutto: ‘Onda alta’ ci ricorda la necessità di superare paura e pregiudizio per costruire un mondo più giusto e sicuro per tutti».
Nel ricevere il premio, Dargen D’Amico ha voluto spostare l’attenzione dai riconoscimenti personali a chi quotidianamente si impegna nel soccorso e nell’accoglienza: «Se c’è un premio, dovrebbe andare alle vittime dei sacrifici. E se non possono ritirarlo, allora va a chi ogni giorno è sul campo ad alleviare la sofferenza del prossimo». Il Premio Amnesty si inserisce quest’anno nel calendario delle celebrazioni per i 50 anni di attività di Amnesty International Italia. In parallelo, è stato annunciato il programma della sezione emergenti del concorso “Una canzone per Amnesty”, con le semifinali che si terranno a Rovigo il 18 e 19 luglio, nell’ambito del festival “Voci per la Libertà”. Otto artisti in gara si contenderanno l’accesso alla finale del 20 luglio, durante una tre giorni dedicata all’arte e ai
diritti umani, con concerti, talk e iniziative gratuite nella “Settimana dei diritti umani”. In finale per la sezione Big c’erano anche nomi importanti come Arisa, Ghali, Fiorella Mannoia, Piero Pelù, Paolo Jannacci e BigMama, ma la giuria — composta da giornalisti, musicisti, linguisti e rappresentanti del mondo dei media e della cultura — ha riconosciuto in “Onda alta” un’opera capace di toccare le coscienze.
Il Premio Amnesty International Italia ha una lunga storia: tra i vincitori delle scorse edizioni figurano artisti come Daniele Silvestri, Ivano Fossati, Modena City Ramblers, Carmen Consoli, Niccolò Fabi, Manuel Agnelli e Diodato. Una tradizione di musica impegnata che continua a far riflettere e a far vibrare, con parole e note, le corde della solidarietà.
Monica Pedriali nominata vicepresidente di Rovigo Cultura
Monica Pedriali è stata nominata vicepresidente della Fondazione Rovigo Cultura, rappresentando la Regione del Veneto nel Consiglio di amministrazione. La nomina, ufficializzata con decreto del presidente Luca Zaia, è stata accolta con favore anche dall’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, che ha sottolineato l’importanza di questa designazione per il futuro della Fondazione.
“Esprimo le mie più sentite congratulazioni all’avvocato Monica Pedriali, la cui
esperienza e competenza saranno preziose per consolidare l’importante ruolo della Fondazione nel panorama culturale rodigino”, ha dichiarato Corazzari. “Sono certo che il suo impegno contribuirà a far crescere la Fondazione a beneficio della comunità di Rovigo e dell’intero Veneto”. La nomina di Pedriali rafforza così la presenza e l’influenza della Regione all’interno della
Fondazione, ponendo le basi per un rilancio culturale che coinvolge la città e la provincia di Rovigo in un contesto più ampio e strategico.
Sintoniz zati sul
Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .
TEATRO GOLDONI – VENEZIA
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4
Ascolta su www.veneto24.it
zati sul
Campioni. Rimonta storica col Viadana e due settimane di festeggiamenti
Rovigo trionfa a Parma: scudetto e Coppa Italia per una stagione storica
Alcune settimane sono trascorse da quella memorabile serata al Lanfranchi di Parma, quando la Femi Cz Rovigo ha compiuto una delle rimonte più epiche nella storia del rugby italiano, ribaltando Viadana 27-21 e conquistando il 15° scudetto della sua storia.
Nel frattempo, Rovigo non ha smesso di festeggiare un successo che ha suggellato anche il double stagionale con la Coppa Italia. La città, che vive il rugby come una vera e propria religione, ha mantenuto alta la sua passione, con ini-
ziative che hanno coinvolto tifosi e istituzioni, tra cui il parroco di San Bortolo che ha illuminato di rossoblù la facciata della chiesa e fatto suonare le campane a festa per celebrare la vittoria. Sul campo, il ricordo della partita rimane vivido: un primo tempo in cui Viadana aveva dominato il gioco, sfruttando una superiorità numerica e costruendo un vantaggio di 21-10, ma senza riuscire a chiudere la partita. Nella ripresa, la qualità e la determinazione della panchina di Rovigo hanno fatto la differen-
za, con mete decisive e calci precisi che hanno ribaltato il risultato. Per coach Davide Giazzon, al suo debutto come allenatore in campionato, il trionfo rappresenta un punto di partenza importante per un futuro che si preannuncia ancora ricco di ambizioni. Rovigo, con questo 15esimo scudetto, conferma il suo ruolo di protagonista assoluto nel panorama del rugby italiano, affiancando il Petrarca Padova nell’albo d’oro e consolidando una tradizione che ha radici profonde nella città. (a.b.)
Lectio magistralis di Giovanni Boniolo: oltre il gesto sportivo, il vero senso del fair play
Una sorta di lectio magistralis sul fair play del filosofo e cestista Giovanni Boniolo, è quella che si è tenuta nella conviviale del Panathlon club Rovigo. Una serata che ha visto accogliere dalla presidente del Panathlon club Rovigo Pia Poliero, due nuovi soci. Alessandra Cervati, commerciante, la famiglia da anni è legata al mondo dello sport ovale e al calcio e Carlo Lazzarini Camparin che fa parte del direttivo dell’associazione di vela “A gonfie vele” con base a Rosolina Mare, ed è iscritto come cicloamatore alla società ciclistica Pavajon. Giovanni Boniolo, docente di filosofia della Scienza presso il dipartimento di neuroscienze dell’Università di Ferrara, presidente dell’Accademia
dei Concordi di Rovigo dal 2017 al 2023, autore di diverse pubblicazioni, vanta un passato da giocatore di basket in serie A. “Avere fair play significa seguire le regole del proprio sport. Un termine usato erroneamente anche dai giornalisti - ha sottolineato Boniolo -, quando una squadra pulisce gli spogliatoi dopo una partita non è fair play, ma educazione. Quando ci si autodenuncia per un gol irregolare, o un rigore inesistente, non è fair play, ma onestà: sono due cose differenti. Tendere la mano ad un avversario a terra non è fair play, è gentilezza. L’onestà, l’educazione, la gentilezza non hanno nulla a che fare con il fair play, ha detto Boniolo: fondamentale l’intervento dei genitori, allenatori, dirigenti, e docenti. Qualità che sono una rarità, perchè viviamo in un mondo di furbi, maleducati e scortesi, abbiamo perso quella cosa cara ai giapponesi, che è il senso della vergogna”. La mano de Dios e il caso che fece discutere tanti. Boniolo non usa mezzi termini: “Se hai violato le regole sei un baro, Maradona è stato un baro (riferendosi al celebre gol di mano nei quarti di finale al Mondiale contro l’Inghilterra nel 1986) non ha usato il fair play. Il grande compito di dirigenti ed allenatori, è rendere giocatori e giocatrici educati, gentili ed onesti. Se una persona è maleducata, disonesta e scortese come atleta, è causa di cattivi allenatori, insegnanti e genitori”. (c.a.)
Sport e solidarietà al Circolo Tennis Rovigo
Si è concluso con grande partecipazione e successo “Un diritto e un rovescio per il dono”, l’evento benefico organizzato presso il circolo tennis Rovigo per sostenere e promuovere l’importanza della donazione di sangue, organi, tessuti e cellule. Il circolo di via Tre Martiri si è trasformato in un punto d’incontro tra sport e solidarietà, ospitando una speciale manifestazione di doppio misto a scopo benefico, con coppie formate tramite estrazione: un modo originale per favorire la socialità, il gioco di squadra e la condivisione di valori importanti. La raccolta fondi è stata destinata a favore di Aido Provinciale e Avis Comunale di Rovigo, due associazioni che operano con costanza e passione nel nostro territorio
per sensibilizzare la cittadinanza sulla cultura del dono. A rendere ancora più speciale il momento conclusivo della manifestazione, la presenza e la partecipazione attiva della presidente Avis Rovigo Sara Simoni e della presidente Aido Rovigo Monica Giordani, che hanno premiato tutti i partecipanti e ribadito l’importanza di eventi come questo. “Da anni il circolo Tennis Rovigo è al fianco del volontariato, dicono i responsabili del club, e con questa iniziativa abbiamo voluto rinnovare il nostro impegno sociale, coniugando sport, divertimento e solidarietà. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, giocato, donato e sostenuto la causa. Perché insieme, ogni diritto e rovescio può diventare un gesto d’amore”. (c.a.)
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Sintoniz zati sul
Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .
Corsa alle regionali
Ciononostante il tema non viene archiviato anche perché più di qualche esponente, anche di Fratelli d’Italia, lascia la porta aperta a una discussione sul tema.
Ma fino a quando non si chiarirà se il presidente uscente Zaia potrà o meno ricandidarsi tutto rimane bloccato. Nelle scorse settimane si sarebbe dovuto tenere un vertice nazionale a Roma tra i leader dei partiti del centrodestra proprio per parlare delle regioni al voto. L’incontro è stato annullato per impegni istituzionali e, al momento, non è stata comunicata nessuna nuova data.
Il segretario della Lega in Veneto, Alberto Stefani, forse il più probabile candidato presidente, ha commentato con un laconico “si decida presto” l’ipotesi di un ulte-
riore mandato per Zaia. Una battuta, rilasciata ai cronisti, considerata come un po’ fredda forse non tanto nei confronti del presidente uscente quanto sulla possibilità che, effettivamente, ci possa essere il tempo e la convinzione a Roma di cambiare la legge per consentire la ricandidatura del Governatore Veneto.
Dal canto suo Fratelli d’Italia non sta certo a guardare e porterà al tavolo della coalizione il nome del senatore veneziano, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon: sembra essere questo il nome forte di FDI per contendere alla Lega la presidenza del Veneto. Da non sottovalutare la carta Forza Italia: nel tavolo nazionale, che dovrà occuparsi anche di Puglia, Campania, Toscana e Marche, Tajani chiederà una presidenza anche per gli azzurri. Se la scelta dovesse cadere sul Veneto è pronto a scattare il segretario regionale Flavio Tosi che, nel frat-
tempo, non risparmia bordate alla gestione Zaia della Regione.
Sul fronte centrosinistra a guidare una coalizione molto ampia sembra sia stato scelto Giovanni Manildo, avvocato e già sindaco di Treviso. Un moderato che nel 2013 riuscì nell’impresa di battere lo sceriffo Giancarlo Gentilini. Il nome, nel momento in cui scriviamo, non è ancora stato ufficialmente lanciato, ma tutto lascia intendere che non ci dovrebbero essere sorprese. Al fianco di Manildo potrebbero schierarsi anche Italia Viva e Azione che, formalmente, non partecipano al tavolo regionale del centrosinistra ma che hanno sempre mantenuto un canale di comunicazione con il segretario regionale Pd, Andrea Martella al quale avrebbero espresso ampie aperture visto le qualità del candidato presidente scelto.
Il caso. Amministratori, rappresentanti delle categorie e società servizi idrici uniti
Energia dal territorio per il territorio: alleanza strategica per restituire valore alle comunità
Sono stati oltre 120 i partecipanti, tra amministratori, rappresentanti dei territori e delle categorie, oltre che delle società che gestiscono i servizi idrici in Veneto, alla conferenza online dello scorso 3 giugno sulla gestione dell’energia. L’iniziativa, promossa da AGSM AIM, Ascopiave, ANCI Veneto e BIM Comunità del Piave, per presentare una proposta concreta di rilancio dei territori attraverso una nuova gestione delle concessioni per impianti idroelettrici, gas e distribuzione elettrica pone al centro dell’iniziativa, un principio chiaro: l’energia deve tornare a generare valore per le comunità che la producono.
Ad aprire i lavori Federico Testa, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Verona e Presidente di AGSM AIM, che ha sottolineato la natura unitaria e trasversale dell’iniziativa.
“Le nostre riflessioni non nascono da logiche di parte, ma da un’esigenza comune che riguarda tutto il Veneto – da Verona a Vicenza, dall’Alto Trevigiano a Belluno – e che mette al centro il territorio. Da qui il titolo ‘Energia: dal territorio per il territorio’. Non è un’azione contro qualcuno, ma per qualcosa: per le persone, le imprese e le comunità locali.” Il Presidente Testa ha evidenziato come le attuali con-
cessioni per la distribuzione di gas, energia elettrica e impianti idroelettrici non restituiscano adeguato valore ai territori:
“La ricchezza generata da questi asset prende altre strade. Non resta qui, dove potrebbe invece contribuire ad abbassare le tariffe per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, o a sostenere servizi fondamentali come la sanità e l’assistenza agli anziani.” Nel suo intervento, Testa ha lanciato una chiamata all’azione concreta:
“Gli spazi giuridici e tecnici per agire esistono: dalla Conferenza Stato-Regioni chiamata a esprimersi sulle proroghe ventennali delle concessioni, recentemente criticate dall’Autorità Garante per la Concorrenza, alla necessità di una maggiore partecipazione dei territori nella partita delle concessioni idroelettriche.” Proprio la Conferenza è stata l’occasione per avviare un percorso condiviso e partecipato. Al tavolo sono stati invitati gli assessori regionali competenti, le amministrazioni comunali, le imprese dei servizi pubblici locali, le Associazioni Datoriali dell’industria, degli Artigiani, dei Commercianti, delle Cooperative e tutti i soggetti economici interessati dal caro energia.”
I lavori sono proseguiti con l’intervento del presidente di ANCI Veneto, il sindaco Mario Conte, che
ha voluto rimarcare l’importanza dell’iniziativa dal punto di vista delle amministrazioni locali: “Ringrazio il Dottor Testa per l’opportunità di aprire una riflessione territoriale su un tema, quello energetico, che negli ultimi tempi ha colpito duramente i bilanci comunali, mettendo a rischio la tenuta dei servizi essenziali per le nostre comunità.”
Conte ha ribadito lo spirito costruttivo e non conflittuale dell’iniziativa: “Non è un’azione contro qualcuno, ma a favore delle nostre comunità, che rappresentiamo e serviamo ogni giorno. Chiediamo non contributi straordinari dal Governo, ma un minimo di autonomia nella gestione del patrimonio naturale del nostro territorio.”
Anche secondo Conte, una maggiore responsabilità e capacità di gestione locale delle concessioni e delle risorse energetiche potrebbe tradursi in vantaggi concreti per cittadini, imprese e associazioni: “Questa autonomia consentirebbe un maggiore efficientamento dei servizi e un beneficio economico sulle tariffe per famiglie, aziende, partite IVA. Chiediamo solo di essere ascoltati.” Nel suo intervento ha lanciato un monito sulla sostenibilità finanziaria futura dei Comuni: “Oggi tutti i 560 Comuni veneti hanno i conti in ordine. Ma l’aumento incontrollato dei
costi energetici rischia di compromettere questa virtuosità, non per incapacità amministrativa, ma per fattori esterni fuori dal nostro controllo.” Ha concluso sottolineando il valore del confronto e della condivisione:“Questo tavolo di lavoro rappresenta un’occasione unica: le opportunità superano le preoccupazioni. Serve energia, sì, ma anche energia positiva, che possa sostenere davvero il sistema veneto.” Per approfondire i contenuti dell’iniziativa, è possibile rivedere la conferenza stampa, comprese le domande dei giornalisti, sul sito uf-
ficiale: www.energiaperilterritorio. it.
Sul sito sono inoltre disponibili: il manifesto dell’iniziativa, già sottoscritto dagli enti promotori AGSM AIM, Ascopiave, ANCI Veneto e BIM Comunità del Piave; la possibilità di chiedere ulteriori informazioni, aderire e sostenere il progetto; materiali in costante aggiornamento di approfondimento utili a cittadini, imprese e amministratori locali. Perché l’energia non è solo una questione tecnica: è una scelta di comunità, di visione e di responsabilità condivisa.
Federico Testa durante la conferenza sulla gestione dell’energia
Economia. L’analisi di Flavio Zanonato, direttore generale di Confesercenti Veneto Centrale
“Vogliamo tutelare il commercio di quartiere, attività con una spiccata valenza sociale”
F lavio Zanonato, direttore generale di Confesercenti Veneto Centrale, ospite di “Buongiorno Veneto”, dai microfoni di Veneto24 ha messo in evidenza le necessità del commercio nella nostra regione, in un momento particolarmente delicato. “E’ un frangente assai importante per Confesercentispiega Zanonato - di confronto e dialettica in occasione della fase congressuale in cui gli imprenditori sono chiamati a scegliere i propri rappresentanti di categoria. La prima grande questione sulla quale siamo impegnati è la volontà di tutelare il commercio diffuso, il commercio di quartiere. Non basta concepire l’attività commerciale come se si trattasse soltanto di un’attività economica. È un’attività che ha una fortissima valenza sociale. Pensiamo ai negozi di vicinato, l’alimentari, il bar dell’edicola, la tabaccheria, il negozio di frutta e verdura del negozio di merceria. E l’elenco potrebbe continuare: que-
sta vivacità, che dura dalla mattina alla sera, consente ai cittadini di circolare tranquillamente, di avere dei servizi immediatamente a disposizione. Consente ai più deboli, ad esempio gli anziani e le donne con bambini piccoli, di trovare immediatamente un prodotto di cui hanno bisogno e contemporaneamente di muoversi in un ambiente sicuro”.
L’altra grande questione riguarda l’aspetto economico, la crisi che ha investito il settore e portato a numerose chiusure. Come affrontarla e risolverla? “La prima causa è stata l’arrivo di grandi sistemi di vendita, - aggiunge Zanonato - i centri commerciali sono attrattivi, anche perché dotati di parcheggi efficienti e maggiori comodità. Su questo fronte dobbiamo ottenere dei risultati dalle amministrazioni locali. Poi c’è l’e-commerce che si sta portando via una fetta di commercio importante. E anche qui abbiamo l’esigenza di fornire ai
nostri associati la capacità di utilizzarlo questo strumento perché non si può certo eliminare, sarebbe illusorio. Non da ultimo il costo degli affitti, che spesso uccide il commercio. Praticamente un negozio lavora a metà del tempo per pagare l’affitto, poi deve pagare tutto il resto nel negli altri quindici giorni del mese”.
Qui entra il gioco anche il rapporto con le istituzioni e la necessità di concertare e pianificare interventi e iniziative che salvaguardino le attività commerciali come presidio sociale nei quartieri. “Ci sono già dei tavoli di concertazione, di concertazione in ogni provincia e nei centri più importanti. Si discute di mobilità, di qualità della vita nei quartieri, perché le attività commerciali vanno inserite nelle politiche sociali della città. Pensiamo ad un anziano che non si muove più in automobile e non trova i negozi sotto casa: deve appoggiarsi ai figli per qualsiasi necessità, ma
se questo non è possibile rischia di finire in casa di riposo e il costo sociale è enormemente più alto. Poi c’è la questione della mobilitò, dei parcheggi, della qualità del verde delle nostre città. E ovviamente riuscire a rendere più moderati gli affitti è una partita molto importante. Purtroppo ci sono proprietari di immobili che preferiscono tenere chiuso piuttosto che affittare un prezzo congruo”. Una volta completata la fase congressuale
Confesercenti si dedicherà al nuovo programma di lavoro che coinvolge tutte le categorie. “Intanto vogliamo sottoporre questa riflessione a tutti. - conclude ZanonatoIl commercio non è solo un’attività strettamente economica, è un’attività con una forte valenza sociale e ricordo che dal commercio è nata la società moderna come la conosciamo oggi. Abbiamo perciò un grande patrimonio da tutelare e difendere per il bene di tutti”.
Convento (Cescot): “La formazione indispensabile per le nostre imprese, dai distretti del commercio impulso alle iniziative”
Flavio Convento è presidente di Cescot, l’ente di formazione di Confesercenti Veneto Centrale che si occupa della formazione, una necessità sempre più sentita dagli imprenditori commerciali. “Le nostre imprese hanno bisogno di formazione perché si trovano a combattere con grandi player molto strutturati, - sottolinea Convento i quali oltretutto beneficiano di agevolazioni fiscali molto elevate, soprattutto quelle internazionali. E su questo noi combattiamo da anni per dare la possibilità ai piccoli commercianti di affrontare questa sfida. Il
fatto che un ente di formazione come Cescot collabori insieme con Confesercenti aiuta a far crescere gli imprenditori, a unirli, così da avere la possibilità di dialogare con le amministrazioni per riuscire a risolvere alcuni problemi legati alle attività commerciali. Il nostro lavoro, l’esercizio di vicinato, contribuisce a garantire città vive e sicure”.
L’attuale congiuntura continua ad essere sfavorevole per l’economia in genere e in particolare per il commercio, i cui operatori reagiscono rafforzando il legame con il territorio. Per esempio con i distretti del com-
Sintoniz zati sul
mercio, ormai diffusi in tutto il Veneto. “Da molti anni stiamo lavorando con la Regione - aggiunge il presidente di Cescot - e i distretti del commercio sono parte fondamentale delle città, servono per far crescere il territorio. Sono un importante investimento che permette sinergie con le istituzioni per creare eventi e iniziative che possano dare vita alle città. Confesercenti ci crede da molti anni, ci sta lavorando. Rappresentiamo più di qualche distretto a livello regionale e abbiamo riscontrato che i risultati ci sono, si crea una sinergia tra attività commerciali e
amministrazioni locali”.
Tra le iniziative Convento ricorda il progetto messo a punto da Confesercenti per Padova, “Il cammino sotto i portici”, che unisce una trentina di attività commerciali. “Padova è la seconda città italiana per lunghezza dei portici, circa 25 chilometri: è un patrimonio da valorizzare e da promuovere come veicolo per il commercio. Il progetto è già partito, stiamo organizzando degli eventi sotto i portici, tra cultura, arte e commercio, sul nostro sito ci sono tutte le informazioni utili”. (n.s.)
il commento alle notizie del giorno dalle 17:00 con
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Flavio Zanonato e Flavio Convento
Spettacolo. Una rassegna itinerante composta da 14 appuntamenti, due per ciascuna provincia
Sette compagnie venete riportano il teatro tra le corti e i campi
R
itrovare le radici del teatro popolare attraversando il paesaggio agricolo veneto con la forza della narrazione. È questo lo spirito di Far Filò. Storie della terra e del cielo, il nuovo progetto teatrale che porterà, tra luglio e dicembre 2025, spettacoli itineranti nelle sette province del Veneto. Corti rurali, aziende agricole, parchi e chiostri si trasformeranno in palcoscenici d’eccezione, accogliendo una rassegna che intreccia il passato della civiltà contadina con le sfide contemporanee legate alla sostenibilità, alla biodiversità e al cambiamento climatico. La rassegna nasce nell’ambito del progetto speciale “Coltivare Teatro”, promosso dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, in collaborazione con Arteven, Coldiretti Veneto e il sostegno della Regione del Veneto.
“Il teatro nasce dalla terra. Con Far Filò. Storie della terra e del cielo vogliamo tornare alle radici popolari del teatro. Questo progetto dà spazio alle compagnie profes-
sioniste del Veneto e ha il valore culturale di riscoprire le radici rurali del teatro – dichiara Giampiero Beltotto, presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale -. I più sentiti ringraziamenti vanno a Coldiretti Veneto perché ci ha creduto fin da subito e ad Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale grazie alla cui collaborazione con questo progetto itinerante raggiungeremo tutte le province della regione. È nella lingua del Ruzante che troviamo le radici rurali del teatro pavano e veneto. Con questo spirito di riscoperta abbiamo selezionato le migliori 7 proposte artistiche tra le 30 candidate. Saranno 14 appuntamenti, due per ogni provincia. Riempiremo il Veneto di buona terra e buona linfa”.
“FarFilò. Storie della terra e del cielo non è solo un progetto teatrale, ma un’occasione per far rivivere una tradizione antica in chiave contemporanea, unendo memoria e innovazione per coltivare il senso di appartenenza e custodire la bel-
lezza del nostro patrimonio rurale, elemento fondante della cultura e dell’identità venete” sottolinea l’assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari.
“Il fare filò animava il nostro territorio e la gente bei campi nel passato, oggi quel bel racconto agricolo si trasforma in questa progettualità, in un network importante per tutti coloro che operano ai fini organizzativi che sarà arricchente per tutti coloro che ne usufruiranno – afferma Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto -. Tutti abbiamo bisogno di riscoprire il valore della socialità e
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
tà, oltre che tenere accese le nostre comunità, soprattutto quelle più piccole. Per questo ci mettiamo a disposizione con le nostre aziende che conoscono già il termine della “multifunzionalità” e con questo progetto teatrale si apriranno anche a un nuovo modo di fare accoglienza. Come mondo agricolo abbiamo bisogno della vicinanza della cittadinanza per raccontare l’agricoltura di oggi, fatta di sfide economiche, ma anche sociali e sindacali”. “Nella tradizione veneta fare filò aveva il significato di trasmettere oralmente tradizioni e
saperi collocandosi tra le preziose espressioni della cultura immateriale della nostra regione. Le tradizioni sono parte di una memoria personale e collettiva che non devono andare perdute ma continuamente rinnovate e trasmesse all’interno della comunità. È questo l’obiettivo dell’articolato progetto che ci vede promotori - dichiara Massimo Zuin, presidente di Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale – assieme al Teatro Stabile del Veneto e Coldiretti Veneto. Ora il testimone passa alle sette compagnie teatrali selezionate che, tra luglio e dicembre, porteranno le loro proposte artistiche anche in luoghi non convenzionali, apportando nuova linfa e nuovi spunti alla narrazione orale”.
Con due spettacoli per provincia e un totale di 14 appuntamenti, Far Filò si configura come un’esperienza teatrale diffusa, capace di unire le persone attraverso storie, paesaggi e valori condivisi. Un viaggio nella memoria, ma con lo sguardo rivolto al domani.
Sintoniz zati sul
Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .
L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it
Sintoniz zati sul
Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .
L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it
Scintille di speranza: Fondazione Cassa di Risparmio
Grazie
zione,
Dott. Luca Persano
Ascolta su www.veneto24.it
ULSS 5 Polesana, Giacomo Miazzo è il nuovo direttore del SUEM 118
Il dottor Giacomo Miazzo è stato nominato nuovo direttore dell’Unità Operativa Complessa SUEM 118 dell’ULSS 5 Polesana. La nomina è stata ufficializzata dall’Azienda Sanitaria, che affida così la guida della Centrale Operativa dell’emergenza territoriale a una figura di consolidata esperienza e alta competenza nel settore. Originario di Padova e classe 1982, Miazzo è medico anestesista e rianimatore, con un percorso formativo e professionale fortemente legato alla medicina di emergenza. Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova, dove ha anche conseguito la specializzazione in Anestesia e Rianimazione con il massimo dei voti.
La sua carriera si è sviluppata fin da subito all’interno del sistema di emergenza-urgenza: ha operato per diversi anni nella Centrale Operativa SUEM dell’Azienda Ospedale-Università di Padova, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità fino all’incarico di Sostituto Responsabile dell’Unità Operativa Complessa.
Docente presso la Scuola di Specializzazione in Medicina di Emergenza-Urgenza dell’Università di Padova, Miazzo ha partecipato come relatore a numerosi corsi di formazione specialistica. È anche esperto in agopuntura e tecniche complementari,
in gestione del rischio clinico e in pianificazione sanitaria in occasione di grandi eventi.
Nel corso della sua attività, ha ricoperto il ruolo di referente SUEM in occasione di manifestazioni pubbliche, eventi sportivi, concerti e operazioni di protezione civile, contribuendo all’organizzazione dei dispositivi di emergenza e alla sicurezza sanitaria. Ha inoltre partecipato alla redazione di percorsi diagnostico-terapeutici su patologie tempodipendenti ad alta priorità clinica, come infarto miocardico acuto, ictus e trauma maggiore, favorendo l’adozione di protocolli condivisi a livello interaziendale. Con una preparazione solida, un profilo accademico autorevole e una visione moderna dell’emergenza pre-ospedaliera, Miazzo porta nel Polesine un contributo prezioso per lo sviluppo e la qualificazione del sistema di soccorso. A esprimere soddisfazione per la nomina è il direttore generale dell’ULSS 5 Polesana, Pietro Girardi: «Benvenuto al dottor Miazzo. Siamo certi che la sua competenza e il suo entusiasmo daranno nuovo impulso al rafforzamento del nostro SUEM 118, un servizio strategico per la salute del territorio. A nome della Direzione, gli auguro buon lavoro e un futuro ricco di soddisfazioni professionali». Girardi ha inoltre rivolto un sentito ringraziamento al dottor Matteo
Busetto, che ha svolto il ruolo di responsabile durante il periodo di perfezionamento del concorso per la nuova direzione: «La sua disponibilità e il suo impegno – ha aggiunto – sono stati fondamentali per garantire continuità ed efficienza al servizio in questi mesi di transizione».
Con la nuova guida del SUEM 118, l’ULSS 5 conferma la volontà di puntare su professionalità di alto livello per garantire ai cittadini un sistema di emergenza sempre più efficace, pronto e capace di rispondere alle sfide del territorio.
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Piogge e caldo favoriscono le zanzare
L’alternanza tra piogge abbondanti e giornate soleggiate, tipica della primavera e dell’inizio estate, crea le condizioni ideali per la proliferazione delle zanzare. Un fenomeno naturale che, però, può trasformarsi in un problema sanitario: alcune specie di zanzare, infatti, sono in grado di trasmettere malattie anche gravi, come le arbovirosi (es. West Nile, Dengue, Chikungunya).
Per questo, le Aziende ULSS del Veneto rilanciano l’appello alla collaborazione tra cittadini, amministrazioni comunali e aziende sanitarie. La prevenzione è infatti l’arma più efficace per contenere la diffusione delle zanzare, in particolare nei contesti urbani. Ogni anno, le amministrazioni comunali e le ULSS effettuano interventi di disinfestazione nelle aree pubbliche, con trattamenti larvicidi nei tombini, fossati e canali. Tuttavia, questo non basta: serve anche la responsabilità individuale per eliminare i possibili focolai domestici. Ecco alcune semplici regole da seguire per ridurre il rischio:
• Eliminare i ristagni d’acqua da sottovasi, secchi, contenitori, grondaie, annaffiatoi e bidoni.
• Utilizzare regolarmente prodotti larvicidi nei punti critici, come caditoie e pozzetti.
• Evitare l’uso di prodotti adulticidi (contro le zanzare adulte): oltre ad essere meno efficaci, possono risultare dannosi per l’ambiente e per la fauna utile.
L’invito delle autorità sanitarie è chiaro: la lotta alle zanzare si vince insieme, attraverso una serie di azioni quotidiane semplici ma fondamentali. Ogni cittadino, nel proprio giardino o terrazzo, può contribuire in modo determinante alla riduzione del rischio.
L’iniziativa. In centro storico una giornata dedicata alla consapevolezza e alla formazione sui temi del Pronto Soccorso
Adria ha celebrato la Giornata della Medicina d’Emergenza
Il centro storico di Adria si è trasformato in un grande laboratorio all’aperto per celebrare la Giornata Internazionale della Medicina di Emergenza e Urgenza, promossa dalla European Society for Emergency Medicine (EUSEM). L’iniziativa ha visto la partecipazione attiva di studenti, cittadini, operatori sanitari e associazioni del territorio, con l’obiettivo di avvicinare la popolazione alla cultura dell’emergenza e valorizzare il lavoro quotidiano di chi opera in prima linea. Il tema scelto per la ricorrenza è stato “Proud to provide your emergency care – Orgogliosi di fornirti assistenza di emergenza”, un messaggio chiaro per sottolineare il valore umano e professionale di una specialità medica spesso poco conosciuta, ma essenziale.
Protagonista dell’evento è stato il Dipartimento Emergenza-Urgenza dell’ULSS, che ha messo in luce i numeri e la complessità di un servizio cruciale: ogni anno, 157 milioni di cittadini europei – circa un terzo della popolazione – accedono ai Dipartimenti di Emergenza. In media, si contano 430.000 accessi al giorno, pari a cinque ogni secondo. In Italia i pazienti del Pronto Soccorso superano i 20 milioni annui, mentre nel territorio polesano, nel solo 2022, si sono registrati circa 80.000 accessi.
L’iniziativa ha voluto non solo sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di un sistema di emergenza ben organizzato, ma anche diffondere la conoscenza di base su come comportarsi in caso di necessità. Oltre 200 studenti delle scuo-
le primarie, secondarie e del corso di laurea in Infermieristica dell’Università di Ferrara hanno preso parte a esercitazioni pratiche, provando in prima persona tecniche di rianimazione di base, anche pediatrica.
Per tutti loro è stato predisposto un simbolico diploma del piccolo e giovane soccorritore, per ricordare l’importanza del primo intervento e promuovere una cittadinanza più consapevole e pronta ad agire in caso di emergenza.
Ha voluto partecipare alla giornata ed all’iniziativa l’Assessore regionale Cristiano Corrazzari.
«Fare squadra è fondamentale – ha spiegato Giovanni Lucianò, direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza –.
Gli operatori devono essere formati per intervenire in sicurezza, ma è altrettanto importante che i cittadini sappiano quando e come rivolgersi al Pronto Soccorso.
L’uso appropriato dei servizi permette di ridurre i tempi di attesa e migliorare la qualità dell’assistenza per tutti».
Tra i punti chiave della campagna: il riconoscimento delle competenze del personale dell’emergenza e la corretta
informazione alla popolazione, affinché sappia orientarsi nei momenti più critici. Il tutto in un’ottica di prevenzione e riduzione della morbilità e mortalità legate alle urgenze sanitarie.
A sottolineare l’aspetto educativo dell’evento è intervenuta anche la dottoressa
Adelina Ricciardelli, direttrice del Pronto Soccorso di Rovigo: «Sensibilizzare sull’ambiente difficile in cui operano i professionisti dell’emergenza è essenziale. Ma è altrettanto importante coinvolgere i giovani, renderli partecipi, informarli. Un intervento tempestivo, anche da parte di un cittadino formato, può salvare una vita».
Dimostrazioni pratiche, simulazioni e momenti di confronto hanno attirato l’attenzione dei più giovani, contribuendo a rafforzare il messaggio centrale della giornata: la medicina d’urgenza è una risorsa preziosa, ma ha bisogno del supporto e della consapevolezza di tutti per funzionare al meglio.
Le ULSS venete invitano cittadini e Comuni alla collaborazione: attenzione ai ristagni d’acqua e utilizzo corretto dei larvicidi
Sintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
Giulio Massimo Balta nuovo direttore dell’Urologia di Rovigo e Trecenta
Il dottor Giulio Massimo Balta è il nuovo Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Urologia degli ospedali di Rovigo e Trecenta. La nomina è stata conferita dall’Azienda ULSS 5 Polesana a seguito dell’espletamento del concorso, affidando la guida del reparto a una figura con un solido percorso professionale e una riconosciuta esperienza clinico-chirurgica. Classe 1969, originario di Foggia, Balta si è formato all’Università degli Studi di Padova, dove ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia e, successivamente, la specializzazione in Urologia con il massimo dei voti e lode. Per oltre vent’anni ha operato all’interno della Urologia dell’Ospedale Sant’Antonio di Padova, prima come dirigente medico e poi come responsabile di unità operative semplici e di alta specializzazione. Il suo profilo unisce competenze cliniche avanzate e capacità gestionali maturate in ambito ospedaliero. È considerato un esperto di riferimento a livello regionale per la chirurgia urologica mininvasiva, con elevata autonomia nelle tecniche laparoscopiche, robotiche e laser. In particolare, ha sviluppato una casistica significativa nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna mediante tecnica HOLEP, nella cura della calcolosi urinaria e nella gestione delle neoplasie delle alte vie urinarie. Dal 2020 è stato titolare di incarichi professionali ad alta specializzazione e ha svolto ruoli chiave nell’organizzazione dei servizi urologici, contribuendo all’innovazione dei percorsi di cura e alla formazione di giovani professionisti. La sua esperienza si estende anche alla sfera formativa e scientifica: attualmente è docente a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università di Padova, dove insegna “Chirurgia Laser della prostata”, ed è attivo in programmi di aggiornamento per specialisti e medici di medicina generale. Ha inoltre al suo attivo diverse pubblicazioni scientifiche e contributi in ambito urologico. «Colgo l’occasione, innanzitutto, per ringraziare il dottor Andrea Volpe per aver ricoperto il ruolo di direttore nelle fasi transitorie – ha dichiarato il Direttore Generale dell’ULSS 5 Polesana, Pietro Girardi –. L’arrivo del dottor Balta rappresenta un’importante opportunità di crescita per l’Urologia polesana. La sua competenza clinico-chirurgica e la sua esperienza nella gestione organizzativa garantiranno continuità e sviluppo ai servizi erogati. A nome della Direzione Generale, gli porgo un sincero benvenuto e i migliori auguri di buon lavoro». Con questa nomina, l’ULSS 5 conferma la volontà di investire su figure professionali di alto profilo per rafforzare la rete ospedaliera e migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria nel territorio.
Sintoniz zati sul
Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .