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di Chioggia

Mobilitati per salvare delle vite, 20 agenti diventano istruttori Blsd grazie al corso Ulss 3

Centrosinistra con Manildo.

Centrodestra a guida Lega o Fdi?

La marcia verso le prossime elezioni regionali è quantomeno incerta. Prima la querelle sul terzo/quarto mandato per il presidente Zaia, poi quella sullo spostamento a primavere 2026 delle elezioni, ora il braccio di ferro tra Lega e Fdi per garantirsi la guida del centrodestra. Ora che ormai la prospettiva di una ricandidatura a presidenze per Zaia è definitivamente tramontata e che anche la data delle elezioni è chiara - ovvero entro il 23 novembre 2025, con il 16 come giornata più probabile – è tempo di alleanze e candidature. Questa volta sembra che, almeno per quello che riguarda la strategia, i ruoli si siano invertiti. Il centrosinistra, solitamente in ritardo a causa dei numerosi litigi tra alleati, ha già scelto il proprio candidato mettendo insieme una coalizione molto più ampia di quella di cinque anni orsono. Mentre il centrodestra è in preda alla confusione determinata dalla contrapposizione interna. Andiamo con ordine.

Il centrosinistra ha eletto a proprio alfiere un nome fuori dal giro dei soliti noti: Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso dopo una storica vittoria contro Giancarlo Gentilini che sembrava essersi allontanato dalla politica attiva. Un nome a sorpresa, in un certo senso, uscito dal cilindro del Partito Democratico che ha trovato il consenso di tutta la coalizione e che potrebbe, addirittura, allargare il perimetro a Azione di Carlo Calenda.

segue a pag. 19

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Economia, il sottosegretario

Massimo Bitonci annuncia semplificazioni e nuove risorse per il mondo delle imprese

tcmdisfrisoelena@gmail.com

Numeri in crescita e grandi nomi per la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto “Cartellone di alto livello”

Estate 2025, spettacoli, intrattenimento, cultura eventi per tutti i gusti a Chioggia. “Chioggia Effetto Notte” e “Giovedì? Ci vediamo al museo!” le iniziative de “La Bricola”. A Sant’Anna la “Sagra dell’Anatra”

SIl giallo dell’estate: con “La ghenga degli storti” Romero svela il cuore nero del Nordest

La Piazza Academy forma giovani talenti nella comunicazione e nella pubblicità

VIA UN PROGETTO SENZA PRECEDENTI

ALTA INGEGNERIA NAVALE

Cimolai Technology realizzerà due gru su rotaia da record. Un modello di cooperazione pubblico-privato e un volano per gli investimenti

E GUARDA AL VOTO

A Treviso il segretario veneto Stefani convoca oltre 400 amministratori e detta la linea: “Saremo protagonisti”

Chi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

ono passati più di 12 anni da quando si sentì parlare per la prima volta di Pfas e di inquinamento delle falde e dell’acqua potabile che arriva direttamente nelle nostre case. Ora la sentenza della Corte d’Assise di Vicenza, con la condanna di 11 ex dirigenti della Miteni per disastro ambientale, avvelenamento doloso delle acque destinate al consumo umano e altri gravi reati mette un punto fermo che dovrebbe anche essere un monito: chi inquina paga.

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Isola Verde si rinnova

Èstata completata nelle scorse settimane la riqualificazione urbana di Isola Verde, un intervento strategico che ha restituito alla comunità e ai visitatori un’area rinnovata, più accogliente e funzionale. I lavori, finanziati attraverso i fondi del Pnrr, hanno interessato un tratto di circa 1 chilometro, con l’obiettivo di valorizzare lo spazio pubblico e migliorare la vivibilità complessiva della zona. Il progetto ha adottato un approccio moderno e sostenibile alla riqualificazione urbana, introducendo nuovi elementi di arredo e incrementando il verde urbano. In particolare, sono state realizzate aiuole e installate panchine colorate, pensate per offrire aree di sosta e socializzazione, oltre a nuovi cestini per i rifiuti che contribuiranno a mantenere l’area pulita e ordinata.

Un ulteriore arricchimento è arrivato con la messa a dimora di cinque alberi ad alto fusto, integrati armoniosamente con la vegetazione già presente, per offrire ombra e un miglioramento del microclima locale. Il nuovo volto di Isola Verde non è solo più gradevole dal punto di vista estetico, ma rappresenta anche un’importante leva di rilancio turistico. Gli spazi riqualificati sono ora più attrattivi per i visitatori, valorizzando l’identità del territorio e offrendo nuove opportunità di fruizione. Allo stesso tempo, la comunità locale potrà beneficiare di un ambiente urbano più curato, sicuro e accessibile. Questo intervento dimostra come investimenti mirati e ben pianificati, sostenuti da risorse europee, possano incidere positivamente sulla qualità della vita e sullo sviluppo sostenibile delle aree urbane. Isola Verde diventa così un esempio concreto di trasformazione urbana al servizio del territorio e delle persone che lo vivono ogni giorno.

Chi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La sentenza di Vicenza rappresenta infatti un precedente importante, perché per la prima volta viene riconosciuta la responsabilità penale diretta di chi ha inquinato consapevolmente. Il verdetto risuona come un potente monito e potrebbe rappresentate un importante punto di svolta nella lotta per la tutela ambientale e la salute pubblica, riconoscendo precise responsabilità penali. Dopo cinque anni di processo e 1 34 udienze 11 ex dirigenti dell’azienda chimica Miteni di Trissino – tra cui manager dei colossi internazionali Mitsubishi e ICIG che hanno rilevato l’azienda– sono stati condannati a pene complessive per 141 anni di reclusione, venti in più di quanto richiesto dal pubblico ministero. Quattro gli imputati assolti. Riconosciuti anche risarcimenti milionari al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, Arpav, società idriche, Comuni e cittadini. Probabilmente vi saranno successivi pronunciamenti negli ulteriori gradi di giudizio, qualcosa potrà cambiare, ma c’è un punto fermo che sarà difficile scalfire o mettere in discussione.

Per oltre cinquant’anni dallo lo stabilimento di Trissino sono state riversate nelle falde sostanze perfluoroalchiliche, i Pfas per l’appunto. Per decenni sono state usate in più ambiti, dai primi anni Duemila però alcune hanno smesso di essere usate perché si sono rivelate potenzialmente cancerogene e tossiche, a seconda dell’esposizione.

Questi “veleni eterni” si sono insinuati silenziosamente nel suolo, nell’aria e, in modo particolarmente insidioso, nelle falde acquifere, contaminando l’acqua potabile di centinaia di migliaia di cittadini tra le province di Vicenza, Padova e Verona. Un’area di circa 200 chilometri quadrati venne classificata “zona rossa” nella quale, attraverso decine di migliaia di campionamenti, era stata riscontrata la presenza di valori particolarmente elevati di Pfas. Ci sono voluti anni e anni di battaglie e di perseveranza per arrivare a questo pronunciamento che rappresenta ora un nuovo punto di partenza all’insegna di una maggiore attenzione e sensibilità verso gli aspetti ambientali di svariate attività. E senz’altro va riconosciuta la tenacia con cui le “Mamme No Pfas” hanno lottato misurandosi con ostacoli e impedimenti di ogni genere. In questi anni, insieme agli altri movimenti ambientalisti, hanno dovuto combattere tra mille difficoltà, ora il loro sacrificio è stato ripagato, anche se resta l’amarezza per le gravi conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di persone e sull’ambiente.

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Prevent iv i e sopra l luog h i GR AT U I T I

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Redazione Chioggia

Porto di Chioggia strategico per i carichi speciali: al via un progetto da primato

Cimolai Technology realizzerà due gru Goliath da 800t a Chioggia. Alte 110m, verranno consegnate montate via mare a Monfalcone. Consegna prevista estate 2026.

D al Porto di Chioggia un progetto mastodontico in arrivo. Cimolai Technology, leader internazionale nella progettazione e realizzazione di sistemi di movimentazione e sollevamento su misura, è impegnata in un nuovo progetto di portata eccezionale al porto di Chioggia: la progettazione, costruzione e con-

garantiranno massima flessibilità operativa nei cantieri navali. Come sottolineato da Roberto Cimolai, CEO del Gruppo Cimolai Technology, una delle principali sfide del progetto riguarda la modalità di consegna: “Per la prima volta le due gru saranno trasportate tramite una chiatta e fornite completamente montate, testate

segna di due gru Goliath su rotaia da 800 tonnellate ciascuna. Le due gru, destinate a operazioni di heavy lifting navale, rappresentano un’impresa senza precedenti in termini di ingegneria e logistica. Ogni gru raggiunge un’altezza di 110 metri e uno scartamento di ben 118 metri. Progettate per lavorare sia in modalità autonoma che in tandem con sollevamenti fino a 1600 tonnellate, le gru

e pronte all’uso, così da garantire la piena continuità operativa del bacino del cantiere del cliente”. Le gru verranno interamente assemblate nel cantiere Cimolai Technology nell’area di Porto Val da Rio. Da qui, le strutture viaggeranno a destinazione finale su una barge speciale attraverso il Mar Adriatico, fino al sito del cliente a Monfalcone. Il progetto prevede un tempo di realizzazio-

ne complessivo di 24 mesi, con consegna prevista entro l’estate del 2026. L’area logistica e produttiva di Porto Val da Rio a Chioggia funge da polo strategico per preassemblaggio, test e spedizione. Il sito rappresenta è un modello di collaborazione tra industria e territorio. Il cantiere, che occupa un’area di oltre 45.000 metri quadri nella sezione portuale di Val Da Rio destinata a ospitare attività economiche connesse al porto, opera, infatti, in stretto coordinamento con le istituzioni

locali e con l’Autorità di Sistema

Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, dimostrando come la cooperazione tra pubblico e privato sia un elemento chiave per il successo di progetti strategici a livello nazionale e internazionale.

“Il Porto di Chioggia - dichiara il presidente dell’AdSPMas Fulvio Lino Di Blasio - parte essenziale del sistema portuale del Veneto, conferma il ruolo di primo piano degli scali lagunari nel segmento dei carichi industriali speciali in virtù di ampi spazi retroportuali,

professionalità consolidate e specializzazione. Dobbiamo proseguire nelle attività di attrazione di investimenti portuali-industriali per mettere in valore il patrimonio rappresentato dallo scalo clodiense utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione. In questo senso l’istituzione della Zona Logistica Speciale e l’attivazione di procedure autorizzative più snelle e veloci è stata, anche in questo caso, elemento centrale per l’attivazione del cantiere”.

Il Consiglio regionale approva la risoluzione per la gestione del traffico nella

laguna di Venezia contro il moto ondoso

È stato approvato dal Consiglio regionale il documento presentato a marzo dal consigliere del Partito Democratico Jonatan Montanariello, che impegna la Giunta a farsi parte attiva per predisporre un Piano di gestione del traffico nella laguna di Venezia, al fine di contrastare efficacemente il problema del moto ondoso. “Finalmente – ha dichiarato Montanariello – il Consiglio regionale ha dato una risposta concreta alle richieste avanzate da 41 associazioni veneziane, tra cui l’Associazione Canottieri Giudecca, Vela al Terzo, Gruppo Sportivo Voga Veneta Mestre, Reale Società Canottieri Bucintoro e Reale Società Canottieri F. Querini, che da tempo sollecitavano un intervento mirato su questa delicata questione”. Il consigliere

ha spiegato come una corretta gestione del sistema di difesa contro il moto ondoso sia fonda-

mentale non solo per prevenire incidenti, anche mortali, ma anche per contrastare la continua erosione di rive, fondamenta e palazzi storici. “È indispensabile – ha aggiunto – che tutti i soggetti competenti sulle acque lagunari collaborino per garantire la sicurezza della navigazione, sia attraverso sanzioni per chi supera i limiti di velocità, grazie a sistemi di rilevamento adeguati, sia tramite interventi preventivi come una migliore segnalazione, compresa l’illuminazione notturna delle bricole”. Montanariello ha infine sottolineato che l’approvazione della risoluzione rappresenta solo l’inizio di un percorso di concertazione e pianificazione, che dovrà coinvolgere tutti gli enti competenti per tutelare la laguna e la città di Venezia. (a.b.)

Alessandro Abbadir
Jonatan Montanariello

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Eventi estivi/1. Un programma ricco per luglio agosto e settembre

Estate 2025, spettacoli, intrattenimento, cultura, eventi per tutti i gusti a Chioggia

E’ un calendario di eventi per tutti i gusti quello che animerà le serate estive di residenti e turisti in visita a Chioggia. Spettacoli, intrattenimento, cultura e sport coinvolgeranno buona parte del territorio cittadino da giugno a settembre. A spiegarlo è direttamente l’assessore al turismo del Comune di Chioggia l’avvocato Riccardo Griguolo. “Il calendario degli eventi estivi - sottolinea l’assessore Griguolo - nasce con l’obiettivo di offrire a Chioggia un’estate viva, diffusa e accessibile, che non si esaurisca ad agosto ma accompagni la città fino a settembre. Ogni evento è stato pensato per valorizzare il territorio, coinvolgere tutte le zone, dal centro ai Murazzi, dall’Isola dell’Unione fino alle frazioni, e parlare a pubblici diversi, dalle famiglie ai giovani. Abbiamo unito le tradizioni più amate con nuove proposte, grazie alla collaborazione tra Comu-

ne e realtà economiche locali. È un programma che non si limita all’intrattenimento, ma sostiene concretamente il turismo e il commercio. L’estate 2025 sarà ricca di appuntamenti, ma soprattutto sarà il frutto di un lavoro di squadra e di una visione condivisa per la crescita della nostra città.” Fitto il programma degli eventi musicali e spettacoli in Piazzale Italia (Sottomarina). Il 16 agosto dalle 20 ci sarà il concerto dei Musici Patavini. Sul versante dell’intrattenimento a tema e animazione il 26 luglio dalle 20 un grande evento Cosplay a cura di Comix, con mercatini e giochi tradizionali. Stesso posto alla stessa ora il 9 agosto: spettacolo circense e scuola di circo a cura della A.s.D. Scuola di Arti Circensi. In Riva Vena il tema sarà cultura e atmosfera con le Candle Night. Ci saranno appuntamenti serali il 25 luglio, 8 e 22 agosto, curati da Confesercenti,

con esibizioni artistiche tra luci, profumi e colori nella suggestiva parte di Chioggia. Fra gli eventi anche il “Festival a tema e attività per famiglie”. Dall’11 luglio al 17 agosto: gonfiabili aperti ogni sera

A Sant’Anna dal 24 al 28 luglio la “Sagra dell’Anatra”

Non ci saranno solo gli appuntamenti al centro storico di Chioggia e di Sottomarina ad animare le serate estive nel territorio clodiense. Ad esempio un appuntamento molto atteso è la tradizionale Sagra di Sant’Anna che si terrà dal 24 al 28 luglio nel centro della frazione di Chioggia. La sagra di Sant’Anna è una festa che racchiude in sé la tradizione di tutto il paese. Una delle protagoniste indiscusse della sagra nel corso del tempo è stata, come ora rimane l’anatra, tanto da

essere diventata l’emblema dell’evento. “Come ogni anno nel nostro menù la protagonista indiscussa è l’anatra - spiegano gli organizzatori. Lo stand gastronomico è aperto a tutti durante tutti i giorni della sagra dalle ore 19.30 alle 23. Per l’asporto ci si può presentare dalle 19 alle 19.30”. Ma ecco gli appuntamenti musicali in programma ad allietare le serate estive. Si parte il 24 quando dalle 21 in piazza centrale si esibirà la band Rossella Ferrari e nella piazzetta il gruppo

“Nuove Emozioni”. La sera del 25 luglio in Piazza Centrale “I Sabia” e nella piazzetta Balli Latini e Dj, il 26 luglio in piazza centrale Franco Bagutti e nella piazzetta gli Squilla Mantis. Il 27 nella piazza centrale si esibirà la band degli D’Animos Band mentre in piazzetta gli Freestyle. Infine concluderà il ciclo dei concerti serali nella piazza centrale Renzo Biondi mentre nella piazzetta si esibiranno per l’occasione i Wanagana. Insomma tanti eventi fra musica e buona cucina. (a.a.)

in piazza Todaro dalle 20 alle 24. Il 14 agosto vi sarà il tradizionale spettacolo pirotecnico all’Isola dell’Unione a partire dalle 23.30. Negli appuntamenti proposti non mancheranno eventi di mu-

sica classica e concerti. Promosso dall’Associazione Lirico Musicale Clodiense, ci sarà un concerto il 12 luglio in piazza Vigo, dalle 21.15. A fine estate e cioè verso settembre appuntamenti con lo sport e la tradizione: il 6 settembre (con rinvio al 20 in caso di maltempo) si terranno gare di pesca a cura di Venezia Surf Casting. Il 7 settembre ci sarà 33ª edizione del Trofeo Sorriso, gara ciclistica a Sant’Anna. Il 14 settembre: 23ª edizione del Triathlon Sprint Gold, a cura dell’A.s.D. Delfino Triathlon Chioggia. “In occasione dei principali eventisottolinea il Comune - saranno attuate chiusure al traffico, pedonalizzazioni e divieti di sosta in alcune aree strategiche di Sottomarina (viale Veneto, viale Venezia, viale Padova, via San Marco) per garantire la sicurezza dei partecipanti e una migliore fruizione degli spazi”.

Alessandro Abbadir

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Momenti di aggregazione in centro

Eventi estivi/2. Parlano Raffaela Barbato e Emanuele Compagno del consorzio delle Pro Loco BrentAdige

“Per le Pro Loco sempre nuove normative, una corsa ad ostacoli”

Il mondo delle Pro Loco costituisce un’ossatura portante sia per gli eventi di aggregazione sociale e culturale dei territori. E’ proprio la valorizzazione turistica del territorio, in particolare il turismo di prossimità, a costituire la vocazione delle Pro Loco. Le Pro Loco D’Italia sono organizzate all’interno dell’Unpli, l’unione nazionale delle Pro Loco d’Italia, che si articola in comitati regionali provinciali e anche in consorzi. Il territorio che va dalla Riviera del Brenta a Chioggia è riunito nel consorzio BrentAdige, di cui è presidente Raffaella Barbato. Fino all’anno scorso era presidente Emanuele Compagno, presidente della Pro Loco di Camponogara. Fare eventi sul territorio è diventato progressivamente sempre più impegnativo sia per la necessità di reperire volontari che dedichino del loro tempo gratuitamente, sia per la difficoltà di reperire fondi, ma anche per le strette maglie burocratiche che si sono via via strette soprattutto dopo la direttiva Gabrielli, emanata a seguito dei fatti di Torino, ovvero il gravissimo incidente che si verificò nel corso di una proiezione in piaz-

za di una partita di calcio. “Le Pro Loco - dice Raffaella Barbato - del nostro consorzio sono punti di riferimento insostituibili a Chioggia, Cavarzere e in Riviera del Brenta. Le attività si intensificano durante il periodo estivo, ma sono presenti durante tutto l’anno. Dalle sagre di paese ad eventi culturali, presentazioni di libri, visite guidate, rievocazioni storiche, manifestazioni della tradizione, le nostre Pro Loco sono impegnatissime anche aderendo a progetti dell’Unpli. Se da un lato abbiamo grandi soddisfazioni nel veder realizzato un progetto di crescita culturale e di

recupero delle nostre radici storiche, dall’altro siamo sempre più preoccupati per le forze che scarseggiano e la burocrazia che si fa sempre più stringente. Chioggia è un ambito in cui il turismo è una delle ossature portanti del territorio”. “Penso - dice Emanuele Compagno - anche ad una realtà come la mia Camponogara che, per certi versi, è stata uno dei centri della storia dell’intera Europa. Federico Manfredini fu precettore dei figli di Leopoldo di Toscana, uno dei quali diventò imperatore d’Austria. Era originario di Rovigo, ma studiò all’accademia militare di Modena. Dopo essere tornato dalla Corte d’Asburgo, dove ottenne il titolo di marchese, si ritirò dapprima a Padova, per poi essere inviato in esilio a Messina, ma si stabilì nell’ultima parte della sua vita a Campoverardo. Egli scriveva una ricca corrispondenza con Napoleone Bonaparte, donò la sua collezione di dipinti e stampe al seminario di Padova e di Venezia, dove pure si trova la Pinacoteca manfrediniana. Solo un esempio di come il territorio sia scrigno di storie da scoprire”.

Alessandro Abbadir

“Chioggia Effetto Notte” e “Giovedì? Ci vediamo al museo!” le iniziative de “La Bricola”

Chioggia ma anche la Riviera del Brenta e Cavarzere sono ambiti in cui il turismo è una delle ossature portanti del territorio

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Tornano a Chioggia le proposte estive organizzate dall’associazione culturale “La Bricola” con i tradizionali appuntamenti serali:“Chioggia Effetto Notte”, giunta alla 29a edizione, ogni martedì e “Giovedì? Ci vediamo al museo!” ogni giovedì. Proseguiranno per tutto luglio e agosto 2025. Il fascino delle passeggiate serali per il centro storico di Chioggia caratterizza anche questa nuova edizione di “Chioggia Effetto Notte” con i visitatori che saranno accompagnati a scoprire o riscoprire calli, campielli e la “piazza” di Chioggia e, a rotazione, le artistiche chiese del centro storico: Cattedrale, San Francesco-Muneghette, San Domenico, San Giacomo, Filippini, Sant’ Andrea, Santa Caterina, anche attraverso degli iti-

nerari tematici. Come: Chioggia al femminile, Safari in città con golosità, Sotto il segno del leone, Clugia dove i luoghi si raccontano. Le visite saranno proposte anche in lingua inglese. Il punto di ritrovo del martedì è piazzetta Aldo e Dino Ballarin a Sottomarina, nelle vicinanze della chiesa di San Martino, con partenza alle ore 21. L’iniziativa “Giovedì? Ci vediamo al museo!” consente di visitare, a rotazione, il museo Diocesano, il museo Civico a San Francesco fuori le mura, la storica collezione dei padri Filippini allestita nella parte superiore della chiesa dietro la cantoria, la Santissima Trinità, le raccolte naturalistiche del circolo Linneo a Palazzo Ravagnan. Non sarà possibile quest’anno visitare l’antica Torre di Sant’Andrea ed il suo fa-

moso orologio realizzato da Dondi nel Trecento poichè è in corso un restauro che si concluderà in autunno. Il punto di ritrovo del giovedì sera è la piazzetta dello Stendardo nei pressi del Palazzo Municipale con partenza alle ore 21. Le visite del martedì di “Chioggia Effetto Notte” sono gratuite. Per l’iniziativa “Giovedì? Ci vediamo al museo!” è invece previsto il pagamento del biglietto a tariffa ridotta da acquistare alla biglietteria del museo. Le due iniziative promosse dall’associazione “La Bricola” si avvalgono della collaborazione del Comune, della Pro Loco di Chioggia, del “Consorzio di promozione turistica Lidi di Chioggia”, dell’Asa , dell’Ascom Chioggia (Associazione Commercianti). Info www. chioggia.org (a.a.)

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Raffaella Barbato

Turismo Veneto sbarca in città

con un Master d’eccellenza

I ts Academy Turismo Veneto ha lanciato ufficialmente nelle scorse settimane una nuova sede a Chioggia. Da ottobre verrà avviato il Master Hospitality Marketing&Communication. Il nuovo Master è frutto di un confronto diretto con il territorio e di una richiesta specifica proveniente sia dal mondo delle imprese alberghiere, rappresentato dall’Associazione Federalberghi, sia dal settore della scuola e della formazione.

Fondata nel 2011, Its Academy Turismo Veneto ha costruito una solida reputazione come punto di riferimento per la formazione nel settore turistico. La necessità di professionisti con competenze trasversali, capaci di affrontare le nuove sfide del turismo ha portato alla decisione di ampliare l’offerta formativa. “Si arricchisce l’offerta formativa che i nostri giovani possono trovare qui in città. Voglio anche sottolineare l’importanza della formazione in un settore strategico come quello legato al turismo che un’iniziativa del genere riveste” –ha detto alla presentazione dell’iniziativa Sandro Marangon, assessore all’Istruzione del Comune di Chioggia.

“L’apertura di una nuova sede dell’Its Academy Turismo Veneto a Chioggia rappresenta un traguardo importante per tutto il nostro territorio. Questo nuovo Master in Hospitality Marketing&Communication non solo arricchisce l’offerta formativa, ma risponde concretamente alla crescente richiesta di competenze qualificate nel settore turistico. Chioggia, città di straordinaria bellezza e forte vocazione turistica, è il luogo ideale per ospitare un percorso di alta formazione che coniuga eccellenza, innovazione e radicamento nel tessuto economico locale” – ha spiegato invece la consigliera della Città Metropolitana di Venezia, Maika Canton.

trasversali, in grado di affrontare le evoluzioni digitali e sostenibili del turismo. “Con la presentazione di oggi del master si consolida la collaborazione con Its Academy Turismo Veneto di cui Enaip Veneto è socio fondatore - comparto dell’hospitality in cui opera anche la nostra sede di Isola dell’Unione qui a Chioggia. Il settore necessita - dice l’amministratore delegato di Enaip Veneto Giorgio Sbrissa - di competenze specialistiche e di alto livello e che il master sarà sicuramente in grado di fornire ai futuri professionisti che entreranno nel mondo del lavoro e agli impren-

ditori alla costante ricerca di personale altamente qualificato. Ciò permette inoltre di completare la filiera dei percorsi formativi proprio a Chioggia dove questo segmento

mancava. Siamo molto soddisfatti di lavorare a fianco delle imprese del territorio”.

Alessandro Abbadir

“In un contesto in cui il settore turistico richiede sempre più figure professionali capaci di rispondere a sfide complesse e interconnesse, Its Academy Turismo Veneto si pone come motore di cambiamento,” dice Massimiliano Schiavon, presidente di Its Academy Turismo Veneto. Il nostro obiettivo è formare esperti con competenze

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L’associazione

“Il Maresciallo dei poveri” rafforza il suo legame con la comunità

Un regalo prezioso per le scuole di Chioggia e per tutta la città: l’associazione “Il Maresciallo dei poveri”, guidata dal presidente Damiano Tommasi, ha donato quaranta alberi da frutto da piantumare negli spazi verdi comunali dedicati all’educazione. Una iniziativa che unisce la cura dell’ambiente con il coinvolgimento diretto dei più piccoli nella conoscenza della natura. “Un gesto straordinario, che va oltre il semplice contributo materiale – ha commentato con entusiasmo l’assessore al Verde pubblico e all’Ecologia, Serena De Perini – Gli alberi saranno piantati principalmente nei cortili scolastici, dove gli alunni, con la loro attenzione e cura, hanno già dimostrato un grande impegno nel coltivare piante donate negli anni passati. È un modo concreto per far vivere ai bambini l’intero ciclo della natura, dalla germinazione fino alla raccolta dei frutti”. Anche il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, ha voluto sottolineare l’importanza di questa donazione: “Ringrazio sentitamente Damiano Tommasi, mio ex collega ai tempi della polizia, per questa iniziativa che testimonia la sua attenzione al sociale e all’ambiente. Gli alberi – pere, mele, pesche e ciliegie –saranno accolti con grande entusiasmo da tutta la comunità scolastica e rappresentano un simbolo di speranza e di crescita, non solo per le piante ma anche per i ragazzi che le vedranno crescere”. L’associazione “Il Maresciallo dei poveri” conferma così il suo ruolo attivo e prezioso nel tessuto cittadino, unendo solidarietà sociale e rispetto per l’ambiente in un progetto che guarda al futuro. La messa a dimora degli alberi avverrà nella stagione più adatta, mentre per il momento le piante saranno custodite in vaso, pronte a portare nuova linfa verde nelle scuole di Chioggia. (r.c.)

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Trasporti pubblici. L’annuncio nelle scorse settimane dell’assessore regionale Elisa de Berti

“Chioggia line” da Verona e Rovigo in treno verso le spiagge

H a preso il via questo mese il “Chioggia Line”, il treno del mare che, nei weekend estivi, da Verona e Rovigo consentirà di raggiungere le spiagge dell’Alto Adriatico e il Delta del Po. “Si tratta,” ha detto la vicepresidente del Veneto e assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, “di un’alternativa agli spostamenti in auto che avrà un’attenzione particolare per ciclisti e cicloturisti. I treni saranno attrezzati, infatti, per il trasporto di 74 biciclette a viaggio e toccheranno le stazioni di Isola della Scala, Cerea, Legnago, Badia Polesine, Rovigo, Adria e Rosolina, fino a Chioggia”. Da qui, inoltre, sarà disponibile, su prenotazione, il servizio di bus dedicato e gratuito per raggiungere Sottomarina. Dalla stazione di Adria, invece, partirà, con direzione Porto Tolle (Ca’ Tiepolo) e Barricata, il “Delta del Po Link” con autobus attrezzati con carrelli in grado di trasportare fino a 20 biciclette la domenica (6 il sabato) per raggiungere più agevolmente gli itinerari ciclabili, tra cui il Giro della Sacca degli Scardovari e l’Anello della Donzella nel cuore del Parco del Delta del Po. Un’iniziativa intermodale, green e sostenibile realizzata in sinergia con Regionale Veneto Trenitalia, Infrastrutture

Venete e Busitalia Veneto che avvicina il capoluogo scaligero non solo alle spiagge di Chioggia e Rosolina ma anche ad uno dei territori più belli d’Europa dal punto di vista naturalistico e alla sua suggestiva rete ciclabile. Il Chioggia Line sarà attivo fino al 13 settembre. Ecco gli orari previsti: partirà da Verona alle 7.38 il sabato e

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alle 7.09 la domenica e i festivi. Per quanto riguarda il ritorno, sarà possibile scegliere tra due opzioni per la partenza da Chioggia: alle 18.18 con arrivo nel capoluogo scaligero alle 20.55 oppure, per chi si vuole trattenere di più al mare, alle 20.35 con arrivo a Legnago, quale ultima fermata, alle 22.57. L’offerta, in particolare tra Rovigo e Chioggia, è pensata per sostenere il turismo nei fine settimana. Il sabato saranno disponibili 16 treni al giorno, incluso il Chioggia Line, per un totale di 1.694 posti a sedere; la domenica e nei festivi i treni saranno 20, con una disponibilità di 2.238 posti. Grande attenzione è riservata anche ai cicloturisti e a chi per i suoi spostamenti predilige la due ruote: il sabato e nei festivi, sono garantiti 200 posti bici al giorno, di cui 74 a bordo del treno del mare. “Un numero significativo,” ha concluso l’assessore De Berti, “che conferma il nostro impegno per la mobilità dolce e l’intermodalità. Si pensi che a livello nazionale vengono offerti 25 mila posti bici giornalieri nei regionali, di cui ben 6.500 solo in Veneto.” Insomma questa estate raggiungere Chioggia dall’entroterra veneto in treno sarà decisamente più facile. Alessandro Abbadir

Avis e Lions insieme per la solidarietà

Una stretta di mano simbolica ma concreta quella tra Avis Chioggia e Lions Club Chioggia Sottomarina, che sancisce ufficialmente una collaborazione destinata a lasciare il segno nel tessuto sociale cittadino. Sulla scia del Protocollo d’Intesa firmato a livello nazionale tra Avis e Lions Club International, anche le sezioni locali uniscono le forze per promuovere la cultura della solidarietà, della donazione e dell’impegno civico. L’accordo vede protagonisti i presidenti Nevio Boscolo Cappon (Avis) e Laura Morelli (Lions), insieme a Claudia Rossi, responsabile della segreteria Avis, e a diversi volontari e soci delle due associazioni. La città di Chioggia, forte del suo spirito comunitario, rappresenta il terreno ideale per sviluppare progetti condivisi di volontariato, inclusione e salute pubblica. Il nuovo patto tra Avis e Lions prevede infatti una serie di iniziative che partiranno già nei prossimi mesi. (a.b.)

L’edizione. Sul palco con Edoardo Sylos Labini, le attrici Caprioglio e Gravina

Festival delle Città Identitarie 2025

S

i è conclusa con grande successo, l’undicesima edizione del Festival delle Città Identitarie, che ha visto protagonista Chioggia dal 4 al 6 luglio. La splendida cittadina lagunare ha ospitato per tre serate un’intensa programmazione di spettacoli, incontri e riflessioni che hanno messo al centro l’identità culturale dei territori italiani, con un focus speciale sulle figure storiche e artistiche legate a Chioggia. La manifestazione, ideata e diretta da Edoardo Sylos Labini, si è confermata un punto di riferimento nazionale per la promozione delle realtà locali. Sul palco, al suo fianco, due volti noti dello spettacolo italiano: Debora Caprioglio, legata profondamente alla sua terra veneta, e Vanessa Gravina, apprezzata interprete teatrale e televisiva. L’evento è stato organizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e del Comune di Chioggia, ed è stato presentato in Senato lo scorso giugno su iniziativa della senatrice Tilde Minasi. “Il Festival ha dimostrato ancora una volta che la nostra identità culturale è una risorsa straordinaria, capace di unire e ispirare le comunità”, ha dichiarato Sylos Labini al termine della rassegna. In apertura, venerdì 4 luglio al Chiostro del Museo Diocesano, lo stesso direttore artistico ha accompagnato il pubblico in un viaggio nel cuore della Chioggia storica, affiancato da Caprioglio, dal maestro Sergio Colicchio e dal cantante Daniele Stefani.

Nel corso della serata, sono intervenuti anche Nicoletta Perini, direttrice del Museo Ballarin, e il dott. Angelo Frascati. A coronare la serata, la consegna del Premio Artisti 2025 all’artista Sara Medea, a cura della Fondazione Effetto Arte. Il sindaco Mauro Armelao, soddisfatto della riuscita della manifestazione, ha sottolineato come il Festival abbia rappresentato “una grande occasione di visibilità per Chioggia, che ha saputo valorizzare il proprio patrimonio culturale e attrarre visitatori da tutta Italia”. Per la senatrice Minasi, il successo dell’edizione 2025 “conferma quanto sia impor-

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tante investire nella cultura come strumento di coesione, memoria e futuro”. Infine, l’on. Federico Mollicone, presente alla serata inaugurale, ha ribadito l’importanza di manifestazioni come questa nel sostenere la crescita dei territori: “Il Festival delle Città Identitarie è un modello replicabile che valorizza il meglio dell’Italia nascosta, promuovendo non solo la bellezza, ma anche l’identità autentica dei nostri luoghi”. Con questa edizione, Chioggia ha saputo raccontare sé stessa e il suo patrimonio al grande pubblico.

Redazione Chioggia

La città piange il dottor Rodolfo Scarpa, medico dell’anima

È scomparso in silenzio, con la stessa discrezione con cui ha vissuto, il dottor Rodolfo Scarpa, storico primario di Geriatria a Chioggia. Aveva 88 anni. Un ictus lo ha portato via, ma la sua assenza ha fatto subito rumore tra le corsie dell’ospedale, nei ricordi di centinaia di pazienti, tra colleghi, amici e familiari. Non era solo un medico. Era una presenza gentile, costante, rassicurante. Scarpa apparteneva a quella generazione di professionisti che vedevano nella medicina non solo una professione, ma una missione umana e sociale. Anche dopo il pensionamento, non si è mai allontanato dal mondo medico. Partecipava ancora a convegni, come nel 2013, quando tenne una relazione sull’epatite virale negli anziani. Aveva la mente lucida, la parola misurata, l’autorevolezza di chi ha ascoltato più che parlato. Un uomo che ha scelto di curare il tempo, rallentandolo per chi ne aveva più bisogno. Un medico “d’altri tempi”, direbbe qualcuno. Ma per Chioggia, semplicemente: il dottor Scarpa. (r.c.)

Chioggia

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Un evento promosso dalla Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare di Chioggia

“Noi ci siamo oltre ogni barriera”

Uildm Chioggia organizza l’evento “Noi ci siamo oltre ogni barriera” per sensibilizzare sulle barriere architettoniche. Assessori e cittadini percorrono tratti critici in carrozzina.

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avori urgenti per consentire a tutti di percorrere le strade cittadine. “Noi ci siamo oltre ogni barriera” è un evento che l’associazione Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) sezione di Chioggia ha organizzato per sensibilizzare la cittadinanza e l’Amministrazione Comunale sul tema cruciale delle barriere architettoniche che impediscono la piena fruibilità pedonale del territorio. Sono state in particolare evidenziate le significative criticità presenti a Sottomarina nel tratto di Via del Boschetto, tra la casa di riposo e l’Ufficio Postale di Sottomarina in Viale Tirreno e le notevoli difficoltà nel percorrere l’intera Via Bergamo sia nel tratto stradale che pedonale. Vi è stata una grande partecipazione a questa manifestazione che ha registrato la presenza degli assessori comunali Mariarosa Boscolo Chio e Sandro Marangon che hanno percorso anch’essi in carrozzina questi tratti di strada pericolosi e sconnessi.

“La presenza di tante personeha sottolineato Riccardina Boscolo, presidente della sezione Uildm Chioggia - è stato un segnale forte e tangibile di unità e solidarietà nell’affrontare le grandi sfide che quotidianamente incontriamo e che purtroppo vivono anche i nostri piccoli bambini nel recarsi a

scuola e gli adulti nell’accedere ai vari servizi del territorio. Tutto questo è stato possibile grazie alla straordinaria partecipazione degli utenti e all’anima e al cuore che i nostri preziosi Volontari e i ragazzi del Servizio Civile hanno messo in campo. Ci conforta profondamente sentirci uniti e solidali in questa battaglia per un’accessibilità reale e diffusa. Non abbasseremo la guardia e continueremo a promuovere altri eventi e iniziative finché non vedremo una concreta attuazione del Peba (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche) e tanto altro ancora sarà necessario fare. Ringraziamo in particolare l’Assessore Mariarosa Boscolo Chio e l’Assessore Sandro

Marangon ai quali abbiamo prontamente evidenziato le criticità urgenti delle strade cittadine. Siamo consapevoli dei rischi che tutti i concittadini corrono ogni giorno in queste aree e auspichiamo un intervento risolutivo in tempi brevi per garantire la sicurezza di tutti. Un ringraziamento speciale va al Comandante dei Vigili e ai Vigili Urbani che con la loro disponibilità hanno garantito la sicurezza dello svolgimento dell’evento, permettendoci di muoverci in tutta sicurezza e serenità. E per le prossime iniziative promosse dalla Uildm auspichiamo la presenza dei direttori dirigenti dell’Ulss 3 Serenissima”.

Eugenio Ferrarese

Bagnanti in difficoltà, interventi a raffica sulla costa

Una mattinata ad alta tensione quella di sabato 5 giugno lungo la costa di Chioggia, dove il vento intenso e la bandiera rossa esposta non hanno impedito a molti bagnanti di avventurarsi in mare, ignorando i divieti. Il risultato: dieci interventi d’emergenza in poche ore, a partire dalla zona della diga fino ai bagni Arcobaleno. A coordinare le operazioni di sicurezza il personale spiagge dell’associazione Ascot, che ha lavorato senza sosta per rispondere a numerose situazioni di pericolo. Il momento più critico si è verificato tra le torrette 5 e 6, dove una giovane donna ha rischiato seriamente di annegare. L’intervento è stato tanto urgente quanto complesso: il SUEM 1 18 ha fatto atterrare l’elicottero in spiaggia, calando con il verricello il personale medico per soccorrere la ragazza, messa in salvo in extremis grazie

al pronto intervento dei bagnini. Determinante il lavoro di squadra dei soccorritori: Leonardo Di Fede, Luca Cester, Giorgio Dolfin, Marco Bertaggia e Luna Bizziato, i bagnini che con grande sangue freddo e preparazione hanno salvato la giovane. A loro si aggiunge il ringraziamento al personale sanitario del 118, che ha prestato cure tempestive anche a un altro uomo in difficoltà, trasportato in ambulanza. “Grazie di cuore a tutti i nostri bagnini e sanitari, è stato un grande gioco di squadra frutto di coraggio, prontezza e senso del dovere” – il commento del primo cittadino che ha seguito con apprensione ogni intervento. Chioggia, ancora una volta, ha risposto con prontezza all’emergenza. Ma la sicurezza in mare inizia sempre da comportamenti responsabili. (a.b.)

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Estate ragazzi. Animatori e volontari danno vita a quattro settimane

L’Oratorio Salesiano da oltre 125 anni

un punto di riferimento per tutta la città

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ono 330 i ragazzi dalla 1a elementare alla 3a media coinvolti nelle varie iniziative delle’”Estate Ragazzi 2025” organizzate nell’oratorio Salesiano di Chioggia grazie alla collaborazione di una ottantina di animatori. Dal 15 giugno al 11 luglio per 4 settimane questi oltre 300 giovani parteciperanno a numerose e svariate attività che spaziano dallo sport ai laboratori artistici e manuali a cui si aggiungono anche alcune escursioni. E dal 14 luglio al 25 luglio vi saranno anche momenti di studio per gli studenti di terza e quarta elementare, prima e seconda media. Seguiranno poi anche campi scuola-vacanze e campi scout in montagna. Sono oltre trent’anni da quando è partita la prima edizione di “Estate Ragazzi” che fin dalle prime edizioni è stata un successo coinvolgendo giovani e giovanissimi di tutta la città e che si conclude con una grande festa animata da tutti i gruppi che hanno partecipato alle molteplici attività proposte. Questa è solo una parte delle molteplici iniziative dell’oratorio S. Giusto con i padri Salesiani impegnati tutti i giorni per tutti i mesi dell’anno. E questo avviene da oltre 125 anni, da quando nel 1899 i Salesiani iniziarono la loro azione educativa che divenne un punto di riferimento per generazioni di giovani che affollavano, e tuttora affollano, l’Oratorio aperto tutti i pomeriggi fino alle 19.00: un luogo d’incontro, protetto, per tutti. L’Istituto Salesiano di Chioggia comprende attualmente don Claudio, direttore e parroco della parrocchia di S. Maria Ausiliatrice, don Battista, don Giorgio, don Gian Maria ed Emilio, salesiano laico, ma comprende anche tutti coloro che attivamente e gratuitamente collaborano per il cinemateatro, il bar dell’oratorio, i gruppi catechistici, le attività sportive e ricreative, la pulizia della chiesa e di tutte le sale… e tutti gli ‘amici e benefattori’ che sostengono anche economicamente l’Oratorio. Al gruppo “Amici di san Domenico Savio” fanno riferimento un centinaio di persone; il gruppo “Agesci” - Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani - che ha recentemente festeggiato gli 80 anni di presenza a Chioggia - conta circa 130 iscritti; alla PGS (Polisportiva

Giovani e Salesiana) partecipano

250 giovani che praticano calcio, pallavolo, arrampicata sportiva…; è stata anche riformata la Banda Salesiana con 20 suonatori; il gruppo musicale “Don Michelangelo

Aldegheri” coinvolge 60 persone di varia età; 50 ragazzi delle scuole elementari e medie frequentano “Dopo la campanella” - momenti di studio pomeridiano grazie all’aiuto di vari collaboratori e docenti;

una decina di persone fanno parte del gruppo “Amici del Presepe”; sono una settantina gli “Ex-allievi” salesiani che si ritrovano anch’essi al pomeriggio in Oratorio; e poi vi è il gruppo missionario “Mamma Margherita”, il gruppo che si occupa delle adozioni a distanza, il Masci (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), il coro, il catechismo…Don Bosco suggerì a quanti collaboravano con lui: “Camminate con i piedi per terra e col cuore abitate in cielo”. Ed è con questo spirito che operano i Salesiani di Chioggia.

Eugenio Ferrarese

La città abbraccia 11 insegnanti che vanno in pensione

In un momento carico di emozione e gratitudine, il Sindaco di Chioggia, a nome dell’intera Amministrazione Comunale, ha voluto rendere omaggio a 11 maestre straordinarie che, dopo ben 42 anni di onorato servizio, si congedano dalla scuola per intraprendere una nuova fase della loro vita. Provenienti dagli istituti Caccin, Don Milani e Merlin, queste insegnanti hanno

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rappresentato un autentico punto di riferimento per generazioni di alunni, accompagnandoli con amore, pazienza e professionalità nel loro percorso di crescita. Il loro impegno quotidiano ha lasciato un’impronta profonda e duratura, non solo nel cuore degli studenti e delle famiglie, ma anche nella storia educativa della città. “Il vostro lavoro ha costruito non solo percorsi scolastici, ma le fondamenta del futuro della nostra comunità”, ha dichiarato il Sindaco durante la cerimonia. “Chioggia vi deve molto. Avete formato cittadini consapevoli, educato con passione e contribuito con la vostra dedizione a rendere la nostra città un posto migliore”. Il ringraziamento si è trasformato anche in un invito a non fermarsi: la pensione non è solo un traguardo, ma può diventare un nuovo inizio. “La nostra Chioggia ha ancora bisogno della vostra energia e della vostra esperienza. Ci piacerebbe vedervi protagoniste anche in altri ambiti: nel volontariato, nella cultura, nello sport, in tutte quelle realtà che animano il nostro tessuto sociale”, ha proseguito il primo cittadino. (a.b.)

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Il Palio. Grande successo di visitatori e telespettatori, con numeri da record

A San Martino la 35esima edizione

de “Il Palio de la Marciliana”

I

Molte e prestigiose vittorie per i giovani scacchisti del Circolo Clodiense

l suono delle trombe e dei tamburini hanno salutato la vittoria della Contrada di San Martino che ha vinto la XXXV edizione del “Palio de La Marciliana”, subentrando così alla Contrada di San Michele che si era aggiudicata il Palio nella passata edizione. Vittoria duplice per San Martino perché a questa contrada che rappresenta Sottomarina è andato anche il premio per il miglior tiro con il balestriere Emanuele Raho. Da venerdì 13 a domenica 15 giugno 2025 Chioggia ha rivissuto le vicende della guerra tra veneziani e genovesi del 1378-1381 - chiamata appunto “Guerra di Chioggia” - con 500 figuranti delle 5 contrade - San Giacomo, San’Andrea, Montalbano, San Michele e San Martino - che hanno animato tutto il centro storico con balli, canti, animazioni, le taverne, le saline, gli accampamenti degli armigeri e le attività artigianali del periodo medievale. Il Palio di Chioggia prende il nome da la Marciliana, un’imbarcazione che è stata utilizzata per molti secoli per il trasporto di merci prevalentemente nel mare Adriatico e nelle rotte mediterranee verso l’Oriente. La rievocazione storica parte dall’assalto dei Genovesi che con l’aiuto di vari alleati conquistano prima Sottomarina e poi Chioggia nell’estate del 1379 e successivamente con la ripresa veneziana che sconfigge nel giugno del 1380 i nemici e libera la città. L’edizione 2025 è stata dedicata all’Anno Santo e ai pellegrinaggi - la via Romea è un passaggio obbligato per quanti giungono dal nord dell’Europa e intendono recarsi a Roma - allestendo anche una mostra tematica a lato del Palazzo Municipale. E tra le novità vi era anche un “muschiere”, esperto di profumi che nella tradizione veneziana realizzava essenze dalle piante. “Un lavoro enorme – ha affermato Sandro Nordio, ideatore e Presidente del Palio de La Marciliana – che si protrae per tutto l’anno, coinvolgendo anche le scuole, per arrivare ai tre giorni di un evento che si snoda nel nostro centro storico. Un grazie di cuore a tutti coloro che, per la propria parte, rendono possibile ogni anno La Marciliana. E che di anno in anno aumentano, coinvolgendo anche i

giovanissimi”. L’edizione 2025 del Palio de la Marciliana è stato anche un successo televisivo con la diretta Rai del Palio delle Balestre Grandi tra le Contrade nella tradizionale sfida in campo del Duomo di Chioggia che è stata seguita domenica 15 giugno da oltre 600 mila telespettatori. E sono migliaia le persone che giungono a Chioggia e assistono alle varie animazioni delle Contrade nei tre giorni di festa per ammirare una delle rievocazioni storiche più belle d’Italia.

Eugenio Ferrarese

Sono molte le vittorie ottenute dai giovani del Circolo Scacchistico Clodiense nel corso dell’anno sociale 2024/25. Hanno infatti conquistato ben 41 trofei partecipando a numerose competizioni organizzate in tutta la regione Veneto in tornei di livello sempre maggiore. Sta quindi dando buoni frutti la scuola scacchi del Circolo - la cui sede si trova a Palazzo Ravagnan a Chioggia (ingresso in calle Donaggio) - che si svolge da ottobre a maggio formando giovani giocatori che di giorno in giorno stanno migliorando il loro livello di gioco. Vanno in particolare segnalate le vittorie nelle tappe del Grand Prix organizzato dal Comitato Regionale Veneto Scacchi di Alessandro Boscolo Forcola (terza nazionale) vincitore nei tornei A di

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Selvazzano, Mogliano e Tencarola; quelle di Cristian Penzo (classe 2016, tra i più giovani nel Veneto) a Treviso (torneo B) e a Paese (torneo A); e quelle di Riccardo Marangon nei tornei B di Mareno di Piave e Asolo. Al Campionato Provinciale disputato a Campalto Anna Danielato (seconda nazionale - migliore giocatrice con classifica più alta ELO 1675 come U16 del Veneto) ha vinto il titolo Under 16, mentre il giovanissimo Giacomo Veronese ha conquistato il titolo Under 8. Prestigiosa la vittoria della squadra Under 10 del Clodiense composta da Cristian Penzo, Enrico, Peccolo, Giacomo Veronese e Arianna Boscolo nel Campionato Regionale a Squadre svoltosi a San Martino di Venezze. “Erano anni che il Circolo Scacchistico Clodiense non vinceva una manifestazione a squadre nel settore giovanile - ha sottolineato Leonildo Mosca, referente del corso di scacchi - segno che si sta lavorando bene soprattutto tra i giovanissimi. Quest’ultima vittoria dà molto entusiasmo a tutto il movimento giovanile del circolo in vista degli impegni e degli appuntamenti agonistici dei prossimi mesi”. (e.f.)

Foto gentilmente concessa da Rossano Bullo

La

rassegna. L’opera letteraria della pedagogista Garbin è ora fruibile nella biblioteca comunale

Il ricordo del Vajont: memoria, testimonianza e impegno civico

L a rassegna dei mercoledì estivi “Il salotto nel cortile” promossa dall’Università Popolare “Guido Oselladore” per la prima volta è stata lanciata con un evento di alto valore civile e culturale. Una serata intensa e partecipata, dedicata alla memoria della tragedia del Vajont, avvenuta il 9 ottobre 1963, attraverso le parole di chi quella notte l’ha vissuta e di chi ha scelto di raccontarla attraverso un lungo lavoro di ricerca accademico. Protagonisti dell’incontro: Giuseppe Vazza, sopravvissuto a quel fatidico 9 ottobre 1963, Paola Garbin, pedagogista e ricercatrice rodigina, e Daiana Cassetta, libraia e animatrice culturale di Adria. Quest’ultima ha condotto il pubblico in un viaggio nella Longarone che fu, raccontando il contesto storico, sociale e culturale prima della tragedia. Un

quadro prezioso, fatto di dettagli e umanità, che ha arricchito la riflessione collettiva. Giuseppe Vazza, oggi 92enne, ha restituito alla platea una testimonianza toccante e diretta. All’epoca dei fatti aveva 30 anni e da allora conserva vivido il ricordo di quel giorno: il vento che strappa i vestiti, l’acqua che travolge, Longarone spazzato via. Un racconto lucido, segnato da un dolore composto, che ha emozionato il pubblico presente e rafforzato l’urgenza della memoria come forma di prevenzione. “Continuo a raccontare – ha detto – perché tragedie come questa non accadano mai più”. A seguire, Paola Garbin ha presentato la sua opera: “Il caso Vajont: i risultati di quattro anni di ricerca”, frutto di un impegno pluriennale tra Longarone, le scuole, gli archivi, le famiglie. Un lavoro nato per tra-

smettere, coinvolgere e costruire memoria attiva. La serata è stata anche l’occasione per raccontare i progetti educativi curati dalla

Piergiorgio Frassati, eroe della fede e patrono dei giovani

Nella chiesa di san Martino a Sottomarina è stata allestita la mostra Piergiorgio Frassati: Giovane, Laico, Santo nella ricorrenza dei 100 anni dalla morte. L’iniziativa è promossa dall’Azione Cattolica di Chioggia, dalla Pastorale del turismo, dello sport e del tempo libero della Diocesi di Chioggia e dalla Comunità cristiana sinodale di San Martino/ Beata Madonna di Lourdes. Piergiorgio Frassati era nato a Torino nel 1901, figlio di Alfredo, direttore del quotidiano “La Stampa”, e della pittrice Adelaide Ametis.

Ancora giovanissimo durante il tragico periodo della I guerra mondiale si impegnò per aiutare le persone povere e bisognose. Si era iscritto alla facoltà di Ingegneria Meccanica e fece parte della Gioventù Italiana di Azione Cattolica e della Fuci (Federazione universitaria cattolici italiani). Era un grande appassionato di alpinismo - alcuni sentieri del Cai (Club Alpino Italiano) e il Cerro Piergiorgio in Patagonia nell’America Meridionale sono a lui dedicati - e con alcuni amici aveva anche fondato una associazione goliardica,

“La Compagnia dei Tipi Loschi”. Una meningite fulminante troncò improvvisamente la sua giovane vita a soli 24 anni. Nel 1990 Frassati fu beatificato da papa Giovanni Paolo II e papa Francesco aveva già stabilito la sua canonizzazione durante il Giubileo della Speranza. Il 7 settembre 2025 sarà infatti proclamato santo dal nuovo papa Leone XIV insieme ad un altro giovanissimo testimone della fede cristiana, Carlo Acutis. Frassati è patrono delle confraternite e dei giovani dell’Azione Cattolica. (e.f.)

pedagogista con gli studenti longaronesi, tra cui un libro tattile che, ad oggi, si può trovare all’entrata del municipio di Longaro-

ne. Gli studi elaborati da Garbin forniscono contenuti alla Legge Regionale del 24 gennaio 2019, n. 5, che istituisce la “Giornata in ricordo della tragedia del Vajont” e il riconoscimento “Memoria Vajont”. Il lavoro accademico è valso alla Garbin il riconoscimento da parte della Regione Veneto per meriti civili e culturali nella valorizzazione della memoria del Vajont. A concludere l’evento, l’intervento del sindaco di Chioggia Mauro Armelao, che ha ricevuto in dono una copia del libro di Paola Garbin. Il volume – contenente estratti dalle due tesi di laurea realizzate dalla pedagogista – è custodito nella biblioteca comunale della città per essere fruibile a tutti. Altra copia è presente nella biblioteca dell’università popolare di Chioggia.

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Guendalina Ferro

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Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?

Il segretario regionale del PD, Andrea Martella nella sua relazione all’assemblea dei Democratici del Veneto, dove il via libera a Manildo è stato votato da oltre il 90% degli aventi diritto, lo ha definito un “federatore, capace di garantire un importante gioco di squadra e una nuova prospettiva per il buon governo del Veneto sulla scia di quanto sta accadendo in moltissime città”. Della partita, a differenza di cinque anni fa, ci sarà anche il Movimento 5 Stelle e, come detto, sembrerebbe prossima ad arrivare Azione.

Nel centrodestra i due principali partner di governo stanno adottando strategie opposte pur avendo lo stesso obiettivo ovvero quello di indicare il candidato presidente. FDI, che pur non nasconde le sue ambizioni di partito più votato nella nostra regione, preferisce una tattica maggiormente attendista. Poche dichiarazioni, silenzio da parte della base, nessuna iniziativa pre – elettorale. Completamente diverso, come detto, il comportamento della Lega. I segretari delle sezioni trevigiane hanno votato un documento

La convention. A Treviso

nel quale si chiede di “correre da soli” cioè con la lista della Lega, una civica di Zaia e una di amministratori. E proprio in materia di amministratori il vertice leghista ha mostrato i muscoli lo scorso 5 luglio quando a Treviso ha convocato tutti i propri amministratori locali per un vertice che ha fatto molto discutere. Al momento sembra che la scelta sia tra il Segretario Regionale della Lega, l’onorevole Alberto Stefani e il Senatore di FDI, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon. Nonostante il ribollire, reale o strategico, della base sembra che una spaccatura del centrodestra non si possa concretizzare: troppi gli equilibri che rischierebbero di subire contraccolpi in tantissime amministrazioni e nel Governo stesso. Dal canto suo Forza Italia non ci sta a fare la comparsa e, infatti, a livello regionale il Segretario Flavio Tosi continua la sua campagna di accreditamento e di allargamento del partito non risparmiando critiche all’amministrazione Zaia e predicando elementi di discontinuità; magari spera di essere proprio lui il proverbiale terzo tra i due

litiganti.

E a proposito di Zaia, cosa andrà a fare il Presidente di Regione più amato d’Italia? Le ipotesi sul suo futuro si sono sprecate: qualcuno lo vede Ministro in un possibile rimpasto di Governo, qualcuno Sindaco di Venezia, altri vicepresidente nel caso in cui la Lega corresse da sola o Presidente di una qualche grande Azienda a partecipazione pubblica come, ad esempio, Leonardo. Il leader della Lega, Matteo Salvini starebbe, invece, pensando per Zaia un futuro di primo piano: capolista della Lega in tutti i collegi delle Regionali per tirare il partito, un anno e mezzo a fare il consigliere per poi entrare dalla porta principale a Roma. In primavera 2027, infatti, si terranno le elezioni politiche e Zaia potrebbe essere eletto in parlamento e nominato responsabile di un Ministero di primo piano, forse proprio quello dei trasporti oggi in mano a Salvini; se entrasse ora direttamente al Governo, infatti, dovrebbe accontentarsi di un ruolo di secondo piano e senza portafoglio: troppo poco per uno come Zaia.

La Lega guarda all’appuntamento elettorale “Saremo protagonisti, no alle corse solitarie”

Il salone del Museo di Santa Caterina a Treviso, gremito, ha accolto, lo scorso 5 luglio, la convention della Lega convocata dal segretario Alberto Stefani per fare il punto della situazione prima delle elezioni regionali e cogliere spunti dagli amministratori del Carroccio sul territorio. Erano infatti oltre 400 tra sindaci, assessori e consiglieri da tutto il Veneto che hanno assiepato la platea, ospiti del padrone di casa, il sindaco Mario Conte, con l’obiettivo di difendere dagli attacchi anche degli alleati di centrodestra quanto fatto negli ultimi 15 anni dall’amministrazione Zaia (grande assente all’appuntamento trevigiano) e rilanciarsi uniti verso le prossime consultazioni. Numerosi gli interventi sul palco da parte dei vari esponenti locali, da Eleonora Mosco, consigliera provinciale a Padova che ha rimarcato l’importanza del sostegno alle imprese del territorio a Nicola Finco, sindaco di Bassano

che ha sottolineato la necessità di intervenire sul welfare per aiutare i giovani a trovare una casa e fare figli oltre a sostenere anziani e fragili. A tirare le somme è stato lo stesso segretario Stefani che nel discorso conclusivo ha ribadito che “La Lega non è contro nessuno, nel senso che siamo aperti a una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale, a livello locale. Però è anche vero che la Lega a livello territoriale ha una classe dirigente molto importante e noi non possiamo esimerci da costruire un programma elettorale che parta dalle comunità locali. Non siamo qui per lanciare candidature per lanciare corse in solitaria. Siamo qui però per costruire il futuro del Veneto e non c’è nessuno come gli amministratori che può darci il migliore contributo per costruire il programma amministrativo dei prossimi anni. Secondo me la politica deve fare questo, non deve litigare sui nomi e non deve

litigare per beghe interne. Deve fare questo, deve costruire programmi, deve lanciare idee, deve risolvere problemi”.

L’assessore regionale alla cultura e allo sport Cristiano Corazzari ha ribadito l’importanza del legame con i territori: “Incontri come questi servono a definire le linee programmatiche, senza tradire le radici del nostro modello di buon governo”. L’obiettivo è continuità, radicamento e una Lega protagonista nel cen-

trodestra. Corazzari ha ribadito che “La storia e l’identità del movimento non si svendono” e che il Veneto “Non può permettersi di disperdere un patrimonio politico costruito in anni di amministrazione efficace”. Anche l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha sottolineato il ruolo centrale degli amministratori locali, “sentinelle del territorio” e ha evidenziato le sfide future della sanità: tecnologia e prossimità, ma anche carenza di

personale e invecchiamento della popolazione. Il capogruppo in Consiglio regionale Alberto Villanova ha riaffermato la volontà di mantenere l’unità del centrodestra, pur lanciando un avviso agli alleati “Serve rispetto reciproco, altrimenti ogni opzione è aperta”. Temi centrali della campagna: sanità, sicurezza e ambiente. Messaggio chiaro: la Lega vuole restare protagonista, forte della sua rete territoriale.

Riccardo Musacco

Il segretario Alberto Stefani

L’intervista. Il sottosegretario rilancia il ruolo degli amministratori locali nella prossima sfida elettorale in Veneto

Bitonci: “Semplificazioni per le imprese, in ascolto del territorio verso le regionali”

Nel cuore di un’estate calda non solo per le temperature ma anche per le sfide economiche, abbiamo incontrato l’onorevole Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con la sua lunga esperienza istituzionale e un forte radicamento nel territorio veneto, Bitonci ci si è soffermato sugli interventi più recenti a favore delle piccole e medie imprese (PMI), con uno sguardo particolare alle realtà produttive del Nordest, ma anche sullo scenario politico.

Onorevole Bitonci, quali sono stati i principali interventi del vostro dicastero a sostegno delle PMI, motore dell’economia del nostro territorio?

Abbiamo messo in campo misure concrete, a partire dalla legge annuale per le PMI, approvata per la prima volta in Consiglio dei Ministri. È un provvedimento che sto seguendo in prima persona, con audizioni ancora in corso, e che punta a semplificare la vita di imprese e artigiani. Tra i punti centrali c’è la riforma del mondo del credito e dei confidi, fondamentale per rilanciare il sostegno finanziario alle micro e piccole aziende.

In che modo i confidi stanno tornando a essere uno strumento utile?

Durante la pandemia, con le garanzie statali al 100%, i confidi erano stati messi da parte. Ma oggi, grazie alla riforma introdotta nel 2023 e potenziata quest’anno, possono rilasciare garanzie fino a 100.000 euro senza valutazione del merito di credito

da parte del gestore del Fondo. Questo ha quadruplicato il loro impatto sull’economia. Inoltre, stiamo lavorando per permettere loro di erogare anche servizi e microfinanziamenti diretti: un passo importante per rafforzare il tessuto produttivo diffuso. Altro fronte su cui state intervenendo è quello dell’energia. Esatto. Dall’ 8 del mese è stato riaperto lo sportello per l’autoproduzione energetica, una misura che consente alle imprese di ottenere contributi, da 30.000 a 1 milione di euro, per installare pannelli fotovoltaici e batterie. Un incentivo importante per accompagnarle nella transizione energetica e ridurre i costi in bolletta.

Anche la cosiddetta “Transizione 5.0” è tra le priorità… Sì, si tratta di un pacchetto da 6,3 miliardi di euro, che sommato a Industria 4.0 porta il totale a quasi 1 3 miliardi. Purtroppo l’impianto europeo ha reso il percorso piuttosto burocratico, con certificazioni ex ante ed ex post. Ma con la legge di bilancio 2025 abbiamo introdotto semplificazioni, per esempio eliminando l’obbligo di dimostrare la riduzione dei consumi energetici quando si acquistano nuovi macchinari: è evidente che siano più efficienti. Abbiamo già raggiunto 1,390 miliardi di euro in prenotazioni, ma serve più tempo: per questo stiamo trattando con Bruxelles una proroga al 2026. Il credito d’imposta previsto resta uno strumento appetibile?

Assolutamente sì. Con Transizione 5.0 il credito può arrivare al

45% per investimenti in tecnologie, digitalizzazione, fotovoltaico e batterie. Anche Industria 4.0, che è stata riaperta, offre un credito d’imposta fino al 20%, con procedure più snelle grazie al fatto che sono fondi nazionali.

Sul fronte dei contratti di sviluppo, ci sono novità per le imprese del Nord?

Stiamo cercando nuove risorse per riaprire gli sportelli sospesi per esaurimento fondi. Le domande non sono andate perse, sono solo in graduatoria. Appena i fondi saranno reintegrati, si potrà procedere con l’erogazione.

Lei visita spesso le aziende venete. Qual è l’impressione che ne ricava?

Dedico almeno una giornata alla settimana alle visite presso realtà produttive sul territorio, oltre agli incontri che si svolgono a Roma con imprese e rappresentanze, focalizzati su diverse tematiche di competenza del Ministero. È un’attività che considero essenziale: mi permette di ascoltare problemi concreti e fornire risposte rapide, anche tramite incontri al ministero o call dirette. Molte imprese, ad esempio, non conoscono le agevolazioni disponibili. Per questo invio una newsletter mensile a tutte le associazioni di categoria con l’elenco delle misure attive. Le aziende sono preoccupate per i dazi, soprattutto quelle esportatrici. Che segnali arrivano da Roma?

Il tema è molto sentito, specie in una regione come il Veneto, ad alto valore aggiunto. Ma io invito alla calma: le trattative in-

ternazionali porteranno probabilmente a dazi sotto il 10%, con un impatto contenuto, specie sui prodotti di alta gamma, come i vini veneti, per i quali il prezzo non è un tema determinante per l’acquirente. L’Amarone, per esempio, se aumenta di qualche dollaro, l’americano continuerà a comprarlo.

E sul caro energia?

Al momento, nonostante le tensioni mediorientali, non ci sono stati aumenti significativi nel prezzo del gas o del barile. Ma il governo è pronto a intervenire, come già fatto in passato, qualora si verificassero nuovi rincari.

Uno sguardo infine alla politica: in autunno si vota per il rinnovo dell’amministrazione regionale del Veneto.

Ci stiamo preparando con grande attenzione. Il nostro segretario regionale, Alberto Stefani, ha avviato una fase di ascolto

con tutti i 450 amministratori della Lega in Veneto. È da lì che deve partire il programma: dai temi concreti per i veneti, non solo dai nomi. Serve ancora qualche settimana e poi ci sarà il nome del candidato, attorno al quale, ovviamente, verrà costruita una squadra, ma io penso che il tema più importante siano gli argomenti. Sanità, scuola, sport, imprese: costruiremo un programma condiviso, come movimento radicato nei territori, un movimento fatto di amministratori locali, consiglieri comunali, assessori, sindaci. Siamo il primo partito in Veneto come amministratori. La campagna elettorale inizierà ascoltando gli amministratori e le loro esigenze per creare il programma elettorale, quindi organizzeremo incontri con associazioni di categoria e con le aziende e i cittadini per discutere insieme del futuro del nostro Veneto.

Il sottosegretario Massimo Bitonci

L’intervista. Il senatore padovano traccia la rotta verso l’appuntamento autunnale con le urne

De Poli: “Alle regionali saremo uniti”

Senatore De Poli, parliamo di elezioni regionali. A che punto siamo? Come il centrodestra si presenterà alle prossime elezioni?

Ovviamente unito e coeso, come sempre. Ne sono assolutamente convinto. Le elezioni regionali sono a tutti gli effetti elezioni quasi politiche. In 70 anni, di fatto, le coalizioni al governo non si sono mai spaccate alle regionali. Quindi, in Veneto, l’unità del centrodestra resta un punto fermo. In un momento così delicato, servono responsabilità, ascolto e una visione condivisa per affrontare con efficacia le sfide che ci attendono, a partire dalle prossime scadenze elettorali. stiamo entrando nel vivo di una nuova stagione politica per il Veneto. Le elezioni regionali sono all’orizzonte e noi dell’UDC siamo pronti a fare la nostra parte, con spirito costruttivo e con quella serietà che ci viene riconosciuta sul territorio. Porteremo il nostro contributo dentro una coalizione di Centrodestra che vogliamo più forte e più attenta ai bisogni reali delle comunità.

Tensioni superate?

Sono dinamiche fanno parte di una discussione interna a una co-

alizione e rientrano nella normale dialettica politica. Però lancio un appello agli amici alleati del Centrodestra: negli ultimi mesi, forse, il tasso di litigiosità è stato eccessivo in alcune fasi. Per il bene del Veneto e dei veneti è ora di cambiare registro. Il rischio è che i cittadini si stanchino di queste continue prove di forza muscolari e tatticismi. Rischiamo di occupare troppo tempo a discutere di mandati e di nomi e, secondo noi, invece, bisogna dedicarlo ai problemi concreti che interessano i veneti. Qual è sarà il contributo dell’UDC?

Saremo presenti alle prossime Regionali, aperti al mondo delle civiche che oggi non si riconosce nell’offerta politica esistente, al volontariato e a tutti quei mondi che, come noi, si riconoscono nei i valori che fanno parte del Dna di noi veneti. Rappresentiamo i veneti del buonsenso, che chiedono risposte concrete. Noi non siamo quelli degli slogan, siamo quelli del lavoro quotidiano. Sarà una campagna lunga, e proprio per questo abbiamo deciso di partire subito, a testa bassa, pancia a terra, ascoltando i territori, raccogliendo

proposte e costruendo programmi credibili. Noi mettiamo al centro la persona, le famiglie, le imprese e i lavoratori, il mondo del volontariato e del terzo Settore, che rappresentano la vera ossatura del Veneto. E, ancora, sanità e sociale, i soggetti più fragili come anziani e persone con disabilità, i giovani. Dal 2011 al 2021 è aumentato del 517% il numero dei nostri giovani talenti “in fuga” all’estero: sono numeri preoccupanti anche perché le nostre imprese lamentano carenza di manodopera. Bisogna creare un terreno favorevole per le nostre aziende, con politiche in grado di attrarre investimenti. Non possiamo svendere i nostri gioielli all’estero.

Sanità e politiche sociali: come il Veneto dovrà affrontare le sfide dei prossimi anni legate anche ai nuovi cambiamenti demografici?

La sanità è la prima voce di spesa del bilancio regionale (82%). E’ vero, la sanità veneta resta un modello di efficienza a livello nazionale ma, detto questo, non possiamo cullarci sugli allori. I cittadini ci chiedono di orientare le azioni della regione affrontando priorità come riduzione delle liste di attesa,

carenza di personale e, soprattutto rafforzamento della sanità territoriale. E’ impensabile che oggi per fare una visita specialistica bisogni fare 50-60 km per raggiungere la struttura sanitaria indicata. Dobbiamo investire di più sulla sanità territoriale, rafforzando quella ospedaliera e, inoltre, si rende necessario e urgente il potenziamento della rete dei servizi sociali e dell’assistenza territoriale a tutela di anziani, persone non autosufficienti e con disabilità. Le famiglie non vanno lasciate da sole. Siamo consapevoli che è meglio spendere oggi 10 per promuovere l’autonomia e l’indipendenza di chi è più avanti con l’età, piuttosto che spendere domani 10 volte tanto in cure e assistenza.

Capitolo infrastrutture: il Veneto soffre ancora di un gap rispetto

ad altre regioni, cosa bisogna fare?

C’è bisogno di un Piano infrastrutturale coerente, che non si fermi alle opere simboliche. Dietro questo Piano deve esserci una strategia capace di far fare un salto di qualità a questa regione che ha enormi potenzialità. Oltre alle grandi opere, certamente importanti, servono le piccole opere nei territori (Strada regionale 10, Sp47 Valsugana, Sr 308 etc ) per rimuovere i colli di bottiglia. Sennò il rischio è di avere la Pedemontana veneta ma senza un adeguamento delle arterie che si collegano ad essa.

Quali sono le caratteristiche che dovrà avere il prossimo candidato Governatore per il Centrodestra? Dobbiamo dare al Veneto una guida solida, concreta e all’altezza delle aspettative dei cittadini. La figura che verrà individuata dovrà essere sì espressione di equilibrio fra i partiti della coalizione, ma siccome la politica non è un bilancino fra sigle, questo equilibrio dovrà tenere conto delle istanze che arrivano dal basso. E, poi, soprattutto, oltre al nome, parliamo di contenuti programmatici. Ai veneti interessa la qualità delle risposte.

Teatro Stabile del Veneto, ecco la nuova stagione con un cartellone di primo livello

Il mondo del teatro si prepara a un entusiasmante capitolo con l’annuncio della stagione 2025/2026 del Teatro Stabile del Veneto. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un inizio vibrante, un’opportunità per reinventare il paesaggio teatrale mettendo in risalto l’arte della narrazione e la maestria degli interpreti. La campagna di quest’anno, intitolata significativamente “Ogni storia ha il suo inizio” e curata dall’artista catalano Javier Jaén, cattura perfettamente lo spirito di un’epoca nuova, segnata da cambiamenti significativi ma anche da molte conferme. Il logo creato da Jaén consiste in una mela rossa formata da un serpente attorcigliato su sé stesso, simbolo, per l’appunto, del peccato originale da cui tutto è iniziato.

La stagione 25/26 è stata presentata a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale dal presidente Gianpiero

Beltotto, dal direttore artistico Filippo Dini e dalla straordinaria Giuliana De Sio che con Dini aprirà il cartellone con “Il Gabbiano” di Cecov. Un programma che prevede 80 spettacoli, di cui 37 dedicati agli abbonati tra Venezia, Treviso e Padova. Un numero impressionante che promette di attirare un pubblico ancor più vasto, mettendo al centro

gli attori e le parole degli autori, sia classici che contemporanei. Tra le novità, 13 produzioni e coproduzioni pronte a solcare i palcoscenici europei. Brillanti inoltre i risultati dell’ultimo triennio. Dal 2022, il Teatro Stabile ha registrato un incremento del 21% nelle alzate di sipario, culminando nel 2024 con ben 553 giornate di spettaco-

lo tra Padova, Treviso e Venezia.

A queste si sommano 106 recite fuori dal Veneto, dimostrando la crescente influenza a livello nazionale. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, con una crescita del 56% nelle presenze, superando le 175 mila nel 2024. Anche le vendite di biglietti e abbonamenti hanno raggiunto cifre record, con oltre 2,6 milioni di euro. Un incremento delle produzioni ha portato anche a un aumento degli artisti e dei tecnici coinvolti, con una crescita rispettivamente del 19% e del 38% nei contratti di scrittura.

Ogni giorno, più di due nuovi contratti vengono firmati, dimostrando un settore in piena espansione e dall’enorme potenziale. Le produzioni per la stagione 25/26 comprendono opere classiche e nuove drammaturgie che esplorano i grandi capolavori con occhi moderni. Peppino Mazzotta continua il dialogo con i classici russi con una riscrittu-

ra di “Anime morte” di Gogol’, mentre Leonardo Lidi s’immerge nell’intenso mondo di Tennessee Williams con “La gatta sul tetto che scotta”. Le produzioni contemporanee si concentrano su temi di genere e potere, con opere di autrici come Ella Hickson e Julia May Jonas che esplorano il complesso universo delle relazioni umane. Marco Paolini, noto per il suo impegno nel teatro civile, inaugura il cartellone con “Bestiario idrico”. La stagione include anche spettacoli mattutini dedicati alle scuole superiori, sottolineando il ruolo educativo del teatro. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha espresso il suo sostegno appassionato per questa nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, rilevando come l’offerta culturale di qualità sostenga non solo la crescita della comunità, ma anche l’economia e il turismo della regione. Riccardo Musacco

La presentazione della nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto

La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV

Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato “Il Veneto in Diretta” su Telepadova

C on il debutto televisivo della trasmissione Il Veneto in Diretta, il Gruppo editoriale La Piazza taglia un traguardo importante e si distingue come l’unico editore in Veneto ad offrire informazione su tutti e quattro i media: carta, web, radio e ora anche TV. Un primato che riflette una crescita continua, radicata nel territorio e alimentata dalla volontà di dare voce alle comunità locali con strumenti sempre più efficaci, accessibili e fruibili gratuitamente.

La nuova trasmissione - in onda su 7Gold TelePadova la domenica alle 11.45 ed il mercoledì alle 11.30 - va ad aggiungersi a una rete informativa già solida e articolata. In oltre trent’anni di attività, La Piazza ha costruito un sistema editoriale che unisce il mensile cartaceo distribuito in tutta la regione, il quotidiano online LaPiazzaweb.it, l’emittente radiofonica Radio Veneto24 – prima e unica all-news interamente dedicata al Veneto – e ora

anche un appuntamento televisivo fisso, interamente prodotto dalla redazione del gruppo.

Il Veneto in Diretta è uno spazio settimanale pensato per raccontare la politica, l’economia, l’attualità, il lavoro e il sociale con lo stile che contraddistingue La Piazza: approfondito, concreto, vicino alle persone. Ogni puntata accoglie ospiti selezionati tra amministratori, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti della società civile, per affrontare con rigore e chiarezza i temi che toccano il territorio e le sue trasformazioni.

L’emittente 7Gold TelePadova è di certo molto affine, con i suoi 50 anni e con la sua forte attenzione ai temi editoriali del Veneto e del NordEst. Format prestigiosi e molto seguiti ne fanno l’emittente di riferimento in Veneto sia per qualità che per ascolti.

La scelta di entrare anche nel mondo della TV nasce da un’esigenza ben precisa: offrire una copertura informativa completa e

multicanale. In un momento storico in cui l’accesso alle notizie passa da molteplici piattaforme, il Gruppo La Piazza ha deciso di presidiare con coerenza ogni canale, mantenendo intatti i propri valori fondanti: informazione indipendente, servizio pubblico, at-

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tenzione costante al contesto locale. Quella televisiva non è solo una nuova vetrina: è la quarta gamba di un tavolo editoriale di un tavolo sempre più solido, che poggia sull’esperienza maturata in decenni di lavoro sul territorio. Un’evoluzione coerente con

i tempi, ma soprattutto con un obiettivo sempre chiaro: essere al servizio dei cittadini e dare visibilità a ciò che accade nei Comuni, nelle imprese, nei luoghi della cultura e della solidarietà. L’approdo in TV rafforza ulteriormente la posizione del gruppo come punto di riferimento per chi vuole comprendere il presente del Veneto, attraverso un’informazione chiara, trasparente e plurale. Il programma viene trasmesso da un’emittente prestigiosa come 7Gold Telepadova e rilanciato su tutti i canali digitali e social del gruppo, ampliando la sua diffusione. Con una redazione esperta, capace di coniugare linguaggi diversi e affrontare tematiche complesse con professionalità, La Piazza si conferma oggi un modello editoriale innovativo. L’unico in Veneto a parlare ai cittadini su carta, online, via radio e in TV. Un gruppo editoriale che cresce con il proprio pubblico. E che, su ogni media, sceglie di restare vicino al territorio.

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L’iniziativa. Un modo unico per trasmettere a giovani talenti i segreti di una professione ad alto valore aggiunto

È nata La Piazza Academy,

per formare i consulenti del futuro

L’iniziativa promossa dal Gruppo Editoriale La Piazza, in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, è pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità

In un momento in cui tanti giovani cercano la propria strada nel mondo del lavoro, nasce un progetto ambizioso e concreto che punta a insegnare una vera professione: quella del consulente commerciale pubblicitario. È la nuova Academy promossa dal Gruppo Editoriale

La Piazza in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità.

Un percorso formativo artico-

lato, che unisce teoria e pratica, formazione in aula e tirocinio operativo, per imparare davvero l’arte della vendita pubblicitaria. Un mestiere che richiede preparazione, ascolto, visione strategica e capacità relazionali: competenze che possono essere apprese solo attraverso un’esperienza immersiva, accompagnata da professionisti del settore. Ecco perché La Piazza Academy non è solo un corso, ma una vera e propria fucina di competenze, dove i partecipanti vengono seguiti passo dopo passo nella costruzione di un futuro professionale

solido e concreto.

Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: formare nuove figure commerciali capaci di valorizzare l’offerta editoriale e pubblicitaria di testate autorevoli ed innovative come La Piazza, il quotidiano digitale LaPiazzaweb.it e Radio Veneto24, la prima e unica radio all news del Veneto. Strumenti diversi, pubblici diversi, ma un unico comune denominatore: la capacità di raccontare il territorio e offrire alle imprese soluzioni efficaci per comunicare.

I tirocini previsti dall’Academy verranno infatti svolti all’interno di Give Emotions, la realtà che anima e coordina l’intero gruppo editoriale. Durante il periodo di tirocinio le giovani e i giovani selezionati saranno coinvolti in attività reali di vendita pubblicitaria, sia tramite contatto diretto che telefonico, imparando a costruire proposte personalizzate, a gestire una trattativa, un portafoglio clienti, a comprendere le esigenze del mercato e a lavorare per obiettivi.

Un’iniziativa che ha anche una forte valenza sociale. In un’epoca segnata da disoccupazione giovanile e precarietà diffusa, offrire a ragazze e ragazzi non solo una formazione, ma anche la possibilità di inserirsi concretamente nel mondo del lavoro rappresenta una risposta concreta. Non si tratta di stage astratti, ma di un’opportunità vera: chi saprà distinguersi avrà la possibilità di iniziare una carriera stabile e altamente remunerativa all’interno di una realtà solida, innovativa e in continua crescita.

“Crediamo sia doveroso – afferma l’editore Giuseppe Bergantin – investire nel futuro delle nuove generazioni, trasmettendo competenze autentiche e aprendo le porte del nostro mestiere. Non è un’operazione spot, ma l’inizio di un progetto strutturato, che si ripeterà almeno due volte all’anno, con l’obiettivo di formare una vera nuova generazione di consulenti pubblicitari. È un investimento su persone, territorio e qualità, come sempre abbiamo fatto in questi 31 anni”.

A rendere possibile tutto questo è la forza del Gruppo Editoriale La Piazza, una realtà radicata, autorevole e da oltre trent’anni punto di riferimento nel Veneto. Solo un gruppo con una visione imprenditoriale chiara e una struttura organizzativa consolidata può offrire una simile opportunità, garantendo ai partecipanti il supporto, la credibilità

e gli strumenti necessari per apprendere una professione complessa, ma ricca di soddisfazioni. La Piazza Academy è aperta a giovani motivati, desiderosi di mettersi alla prova e di imparare un mestiere vero. Nessuna esperienza pregressa è richiesta: contano l’attitudine, la voglia di crescere, la curiosità e il desiderio di lavorare a contatto con le persone, con spirito di iniziativa e passione.

In un mondo in cui tutto cambia rapidamente, la pubblicità resta uno degli snodi fondamentali per la vita delle imprese. Formare consulenti capaci di costruire relazioni e generare valore attraverso la comunicazione è una sfida ambiziosa, ma necessaria. Con questa Academy, Give Emotions e Forema scelgono di accettarla. E di aprire la strada a una nuova generazione di professionisti.

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Welfare familiare: in Veneto nasce un nuovo modello di assistenza e formazione

Un milione di euro per formare, valorizzare e integrare nel sistema socio-sanitario regionale una figura sempre più centrale ma ancora troppo invisibile: l’assistente familiare. È questo l’obiettivo del nuovo progetto lanciato da ENAIP Veneto e finanziato con fondi FSE+ della Regione del Veneto, presentato ufficialmente all’Opera Immacolata Concezione di Padova. Un’iniziativa che punta a dare risposte concrete a una delle sfide più urgenti del nostro tempo: l’invecchiamento della popolazione e la crescente domanda di assistenza domiciliare qualificata. Nel 2050, secondo le proiezioni Istat, gli over 80 saranno il 14% della popolazione veneta. Già oggi, le famiglie faticano a trovare personale preparato e regolare per l’assistenza dei propri cari. Da qui la necessità di costruire un nuovo modello di welfare, capace di coniugare prossimità, sostenibilità e professionalità. Il progetto prevede percorsi formativi accessibili e flessibili, pensati per chi opera quotidianamente accanto agli anziani e ai non autosufficienti, spesso senza un’adeguata preparazione o tutela contrattuale.

Il cuore del piano è un corso gratuito in modalità e-learning della durata complessiva di 60 ore, suddiviso in quattro moduli con lezioni video, test di autovalutazione e una prova finale. I partecipanti che supereranno l’esame otterranno un attestato valido per l’iscrizione al Registro regionale degli assistenti familiari e riceveranno un voucher di 300 euro. L’obiettivo è formare almeno 820 persone entro settembre 2026, siano esse già occupate o in cerca di lavoro.

«Con questo progetto la Regione del Veneto si mette in gioco per costruire un nuovo modello di assistenza basato su inclusione e competenza», ha dichiarato l’assessore regionale alla Formazione Valeria Mantovan. «Valorizzare chi si prende cura degli altri è un dovere morale e una necessità sociale, in un’epoca in cui la domanda di assistenza è in costante crescita».

L’iniziativa coinvolge oltre 50 partner tra enti locali, ULSS, cooperative, CAF, sindaca-

ti, università e agenzie del lavoro, configurandosi come il primo progetto sistemico in Veneto su questo tema. Non mancano gli strumenti di accompagnamento personalizzato: ogni partecipante potrà accedere a 12 ore di orientamento e counseling, mentre da settembre prenderanno il via 80 eventi in presenza e 24 webinar per rafforzare e aggiornare le competenze. Le Università di Padova e Ca’ Foscari cureranno inoltre una ricerca su contrattualizzazione e integrazione della figura nel sistema dei servizi. Alla presentazione ha preso parte anche un rappresentante dell’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, che ha ribadito l’importanza della domiciliarità come scelta non solo più umana, ma anche più efficace e sostenibile: «Rimanere nella propria casa, per un anziano fragile, significa mantenere legami affettivi e abitudini, elementi fondamentali per il benessere psicofisico. Per questo la Regione sostiene anche economicamente i caregiver familiari con un contributo mensile per dodici mesi».

Secondo i dati Inps, in Veneto nel 2023 erano presenti 35.915 badanti regolari, il 56,4% del totale dei lavoratori domestici. Ma si stima che almeno altre 35-40mila persone svolgano la stessa mansione in nero. Le province con il maggior numero di lavoratori regolari sono Padova e Verona, ciascuna con oltre 7mila posizioni attive. Un dato che conferma l’urgenza di agire.

«Questo progetto – ha spiegato Giorgio Sbrissa, amministratore delegato di Enaip Veneto – è la risposta concreta a un bisogno sociale e formativo che non possiamo più ignorare. Diamo dignità e strumenti a chi, spesso invisibile, garantisce quotidianamente cura e presenza a migliaia di persone fragili».

Anche il demografo Enrico Di Pasquale ha ricordato come, in un Paese che registra più decessi che nascite, il “lavoro di cura” sarà sempre più centrale. Il futurista Francesco Brunori ha concluso con uno sguardo in prospettiva: «Solo innovando e creando reti territoriali forti potremo costruire un welfare più equo, vicino alle persone e capace di affrontare le sfide del domani».

Mirano, inaugurato il nuovo bar dell’Ospedale

Un nuovo spazio di ristoro è stato inaugurato all’interno dell’Ospedale di Mirano: si tratta del nuovo bar del presidio, pensato non solo per gli utenti, ma anche come luogo di pausa e rigenerazione per il personale sanitario. Il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, ha partecipato all’apertura, sottolineando l’importanza di offrire ai professionisti della sanità ambienti accoglienti per ricaricare le energie. Accanto alla mensa – anch’essa recentemente rinnovata – il nuovo bar si trova a destra dell’ingresso principale, vicino all’area CUP, ed è dotato anche di un’area esterna. Il servizio è aperto sia al pubblico sia agli operatori, con una gestione affidata alla società Food Evolution, selezionata tramite bando pubblico. In linea con le norme sanitarie e i corretti stili di vita, non saranno serviti alcolici. Durante la cerimonia, Contato ha voluto ringraziare i gestori per l’impegno condiviso: “Con questo intervento – ha dichiarato – compiamo un piccolo ma significativo passo nel migliorare la quotidianità di chi lavora e frequenta l’Ospedale. È fondamentale che, accanto all’impegno e alla professionalità, si possano offrire anche servizi di qualità, in ambienti accoglienti”. Il bar rappresenta un ulteriore tassello del percorso di rinnovamento intrapreso dall’Azienda sanitaria, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza complessiva sia per l’utenza che per il personale.

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malmente innocue, chiamate allergeni. Quando una persona allergica entra in contatto con un allergene, il suo sistema immunitario lo identifica come una minaccia e produce anticorpi (IgE) che causano una reazione allergica.

Come funzionano le allergie?

La reazione allergica si sviluppa in due fasi: Sensibilizzazione: Il sistema immu-

• Rinite allergica: starnuti, rinorrea, congestione nasale.

• Congiuntivite allergica: prurito agli occhi, gonfiore, arrossamento.

• Orticaria: pomfi arrossati accompagnati da forte prurito.

• Eczemi e dermatiti da contatto: eruzioni pruriginose e macchie rosse.

• Problemi respiratori: asma, broncospasmo, tosse.

• Reazioni sistemiche gravi: anafilassi, shock anafilattico.

tessuti.

Peli di animali: gatti, cani, cavalli. Muffa: che si sviluppa in ambienti umidi.

Possibili terapie:

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Terapie alternative: li, integratori alimentari

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Prevenzione

Una volta individuato l’allergene il paziente dovrebbe:

Farmaci: antistaminici, cortisonici, decongestionanti.

Vaccinazioni antiallergiche: per aumentare la tolleranza all’allergene. Evitare l’esposizione all’allergene: quando possibile.

Evitare il più possibile l’esposizione all’allergene per esempio mantenendo la casa pulita e asciutta e pulendo regolarmente tappeti e materassi.

Utilizzare filtri per l’aria. In caso di allergia alimentare o da contatto sareb-

be auspicabile che il paziente evitasse di toccare o mangiare prodotti contenenti la sostanza in questione.

Importanza della visita allergologica: È importante consultare un medico allergologo per una diagnosi accurata e per ricevere una terapia personalizzata, soprattutto in caso di reazioni allergiche gravi o persistenti.

Dott.Ssa Giorgia Vianello

L’iniziativa. Nasce dall’Ulss 3 il primo corso in Veneto che forma i vigili urbani come tutor Blsd

Polizia Locale e Suem insieme per salvare vite: venti agenti diventano istruttori di primo soccorso

Per la prima volta, venti agenti della Polizia Locale diventano istruttori di primo soccorso grazie a un innovativo corso promosso dall’Ulss 3 Serenissima in collaborazione con il Suem 118. Il progetto, realizzato al Padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo a Mestre, segna una svolta nella formazione degli operatori di pubblica sicurezza, che non solo acquisiscono le competenze per effettua-

una vita umana non si può aspettare: se noi siamo già sul territorio colpito, ci sono dei tempi in cui possiamo agire prima, in attesa dei soccorsi istituzionalizzati”. Accanto ai venti futuri tutor, altri dieci agenti hanno rinnovato la certificazione Blsd in scadenza, garantendo così la continuità operativa del Corpo in situazioni di emergenza.

“Il fatto che il Corpo della Polizia locale

al nostro territorio. Grazie a questi agenti, e alla lungimiranza di chi li guida, per la capacità di essere attori di un continuo rinnovamento”. L’iniziativa si inserisce infatti in una visione strategica più ampia. “Questo iter formativo permette la costituzione di un nucleo di formatori interni al Corpo di Polizia in grado di replicare il corso certificativo Blsd ‘laico’ ai loro colleghi e ai colleghi di altri Comandi della provincia

re le manovre di base di rianimazione e defibrillazione (Blsd), ma ottengono anche la qualifica per formare a loro volta altri colleghi. L’iniziativa nasce dall’intesa tra il Comando della Polizia Locale di Venezia, il Suem 118 dell’Ulss 3, il Centro regionale emergenza urgenza e il servizio Formazione risorse umane dell’Ulss 3. L’obiettivo è chiaro: creare un nucleo di formatori interni capace di estendere a livello provinciale e regionale le competenze salvavita tra i corpi di Polizia.

“Questo percorso è molto importante perché si integra alla nostra formazione complessiva sulla sicurezza – dice il comandante della Polizia locale di Venezia Marco Agostini –. Di fronte alla sopravvivenza di

collabori con noi sotto vari profili, compreso quello del soccorso sanitario, è un gesto per noi fondamentale – aggiunge il primario del Suem 118 di Venezia e del Veneto Paolo Rosi –. Ringrazio il comandante Agostini e i suoi ufficiali per la sua grande disponibilità: formare anche i loro formatori è un aspetto nuovo e utilissimo anche per noi”. La formazione congiunta consolida un legame già sperimentato in situazioni critiche: “Con la Polizia locale abbiamo lavorato insieme in pandemia e durante i grandi incidenti che hanno segnato negli ultimi anni questo territorio – ricorda il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato –. Questa è l’ennesima forma di collaborazione che garantiamo

veneziana – spiega la direttrice della Formazione dell’Ulss 3 Elisabetta Spigolon –. L’iniziativa rappresenta il punto di partenza di un programma regionale che mira a estendere la formazione Blsd a tutte le Polizie Locali del Veneto”. La soddisfazione per il progetto è condivisa anche da chi lo ha condotto in aula: “Sono molto orgogliosa che le nostre due realtà siano riuscite a collaborare per portare un risultato simile – chiude l’istruttrice e medico del Suem 118 Federica Stella –. Il fatto che gli agenti della Polizia municipale sappiano eseguire le manovre salvavita in attesa del nostro arrivo dimostra come due istituzioni che nascono con scopi diversi possano collaborare per un risultato comune”.

Yaimaris è il nuovo medico di famiglia per 1.230 pazienti

Dalla sanità cubana a quella veneziana, la storia della dottoressa arrivata grazie alla campagna dell’Ulss 3

Agenti formati per salvare vite: 20 operatori della Polizia Locale diventano istruttori BLSD con Ulss 3 e Suem 118. L’obiettivo è estendere la formazione in tutto il Veneto con formatori interni

Dalla periferia dell’Avana a via Orlanda, Campalto: è il viaggio della dottoressa Yaimaris Tamayo Santana, 31 anni, nuova medico di base in servizio dal 1° giugno grazie alla campagna internazionale avviata dall’Ulss 3 Serenissima per fronteggiare la carenza di professionisti. Laureata in Medicina a Guantanamo, per tre anni ha lavorato come medico di famiglia in Cuba, seguendo oltre 2.000 pazienti con uno stipendio di 50 dollari al mese. Nel 2021 si trasferisce in Italia, impara la lingua e, nel 2023, risponde all’appello dell’Ulss 3. Con l’Azienda avvia il riconoscimento del titolo. Supera l’esame di equipollenza all’Università La Sapienza di Roma nel 2025, risultando tra i 21 abi-

litati su 221 candidati. Dopo l’iscrizione all’Ordine dei Medici di Venezia, ottiene l’incarico e segue oggi 1.230 pazienti nella medicina di gruppo di Campalto. “Mi trovo bene con utenti e colleghi, tutti

mi hanno accolta con rispetto”, racconta. Il Direttore Generale Edgardo Contato la definisce “un esempio di coraggio e dedizione, risultato concreto della nostra campagna”.

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Ricette fresche e leggere, perfette da preparare per l’estate

PEPERONI RIPIENI VEGETARIANI

Un grande classico rivisitato in chiave vegetariana e leggera, perfetto per un antipasto sfizioso o una cena veloce durante la settimana. Un piatto versatile e saporito che possiamo servire in tanti modi.

Ingredienti: 2 peperoni grandi; 500 g patate; 500 g zucchine; 2 uova, 200g pomodorini, 150g provola cubetti, pangrattato, prezzemolo, olio d’oliva, sale fino, pepe Preparazione: Pelare le patate e grattugiarle in una ciotola e dopo averle lavate, asciugare e grattugiare anche le zucchine. Poi condire con un po’ di sale e lasciare riposare per circa 5-10 minuti, per far perdere alle verdure un po’ d’acqua di vegetazione. Aggiungere le uova, il sale, il pepe e mescoliamo bene. Unire pomodorini tagliati, la provola a cubetti, il prezzemolo tritato e mescolare per distribuire gli ingredienti in modo uniforme. Dopo averli ripuliti dai semini e dai filamenti bianchi, tagliare a metà i peperoni e metterli in una teglia foderata con carta forno. Farciamo i peperoni con il ripieno di verdure. Completiare con il pangrattato sulla superficie e con un filo d’olio, e cucinare in forno preriscaldato ventilato 180 °C per 35 minuti.

CAESAR SALAD ( SENZA POLLO)

La Caesar Salad è un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Da allora esportata ed apprezzata in tutto il mondo. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto Ingredienti: :2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b. Preparazione: Sfogliare la lattuga ed eliminare eventuali foglie esterne troppo dure, scegliere quelle interne più tenere. Tagliare il pane a fette alte 1 cm, eliminare la crosta e tagliare a quadretti. Mettere un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una pentola antiaderente e tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire disporre l’insalata in un’insalatiera, versare due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere il sale, il pepe macinato al momento, il succo di limone, la salsa Worchestershire e mescolate ancora. Assaggiate e correggete se necessario.

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GELATO ALLO YOGURT CON PISTACCHI

Ora che è iniziata l’estate, a chi non piace rinfrescarsi con un bel gelato? Meglio se leggero e nutriente: ecco il gelato con pistacchi. La ricetta prevede l’utilizzo dello yogurt greco al posto del latte. Facile da preparare, ideale per la merenda o per il post pranzo goloso

Ingredienti: 400 g di yogurt greco; 100 g di cioccolato fondente; 30 g di miele di acacia; 2 cucchiai di pistacchi al naturale. Per guarnire q.b. di pistacchi al naturale E mezza bacca di vaniglia

Preparazione: Tritare finemente il cioccolato fondente e i pistacchi, tenendoli da parte. In una ciotola inserire lo yogurt, il miele e i semi della vaniglia; montare gli ingredienti con le fruste elettriche pochi istanti. Aggiungere i pistacchi e il cioccolato e amalgama gli ingredienti. Una volta completato l’impasto, trasferirlo un contenitore adatto al freezer. Mescolare il composto con una forchetta ogni 30 minuti, ripetendo l’operazione per circa tre ore. Passato il tempo, tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di servirlo, se necessario mescolare nuovamente per renderlo più cremoso.

Servite con pistacchi al naturale e una banchetta di vaniglia a piacere

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Rubrica a cura di Sara Busato

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