Mestre all’avanguardia: all’Ospedale dell’Angelo nuovi laboratori integrati e piastra angiografica
Corsa alle regionali
Ormai basta una mezza dichiarazione e i piani in vista delle regionali cambiano radicalmente. Partiamo da una delle poche certezze: la data ultima per tornare al voto per la Regione Veneto è il prossimo 23 novembre. Chi saranno i candidati?
Non è dato saperlo. Il centrodestra è, di fatto, imbrigliato su di un tema che sembrava superato ma che ancora tiene banco: il terzo (nel suo caso sarebbe il quarto) mandato per il Presidente Zaia. La Consulta ha bocciato il ricorso della Regione Campania che chiedeva la possibilità di far prevalere la norma regionale rispetto a quella statale per permettere al presidente Vincenzo De Luca di correre ancora come presidente della sua regione. Una sentenza, questa, che ovviamente vale anche per il Veneto e che sembrava aver chiuso definitivamente la questione.
E invece?
Invece da Venezia al Festival delle Regioni i presidenti, in modo trasversale, hanno scritto alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per chiederle di cambiare la legge nazionale e consentire i terzi mandati. È evidente che se cambiasse la normativa statale di riferimento si supererebbero le contraddizioni che la Consulta ha riscontrato e che l’hanno portato ad emettere una sentenza di bocciatura. Cambiare la legge non è semplice e neppure veloce e alle elezioni manca poco.
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Commercio di quartiere da salvare. Confesercenti:
“I nostri negozi protagonisti e anima delle città”
Salone Nautico Venezia, oltre trentamila visitatori tra eccellenze artigianali e innovazioni tecnologiche
TRA PAURA E CONTROLLO: LE CITTÀ SI TRASFORMANO
PER FRONTEGGIARE FURTI, RISSE E AGGRESSIONI
Razzie e vandalismi sul territorio, sale la tensione fra la popolazione a Cavarzere. Il bilancio dell’Arma nel veneziano: novantamila richieste di intervento, 125 mila controllati, 468 arresti
CAVARZERE, IL PONTE DELLA LIBERTÀ È REALTÀ DOPO 11 MESI DI LAVORI di Cavarzere
“Diversamente sole” storie universali di donne per raccontare e svelare la complessità femminile
Completati i lavori da 907.000 euro: nuova viabilità, sottoservizi moderni e parapetti a norma. Il ponte torna ad accogliere i cittadini aumentando la sicurezza stradale
GESTIONE CONCESSIONI ENERGETICHE: ALLEANZA STRATEGICA PER IL TERRITORIO
Verso una proposta concreta di rilancio: “L’energia deve tornare a generare valore per le comunità che la producono”
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Tra violenza concreta e insicurezza percepita
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
ggressioni, baby-gang, danneggiamenti, furti, molestie, omicidi, rapine, risse, spaccio, truffe, vandalismi, violenze sessuali: ogni giorno le cronache, e di riflesso i social che ormai condizionano il nostro rapporto con la realtà, abbondano di questi vocaboli. Ogni territorio si confronta con un certo grado di insicurezza, reale o percepita che sia.
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Alberto Toffanello è il Miglior Sommelier del Veneto 2025
Grande soddisfazione per la città di Cavarzere: Alberto Toffanello, concittadino noto per la sua professionalità e passione nel mondo dell’enologia, è stato nominato Miglior Sommelier del Veneto 2025 dall’Associazione Italiana Sommelier Veneto. Un riconoscimento che premia non solo l’eccellenza tecnica, ma anche l’eleganza, la preparazione e la profonda cultura del vino che Toffanello dimostra da anni con dedizione e talento. L’Assessore alle Politiche Giovanili Mattia Bernello commenta: “Il nostro concittadino e amico Alberto Toffanello è stato nominato Miglior Sommelier del Veneto 2025. Un prestigioso riconoscimento conferito dall’Associazione Italiana Sommelier Veneto. Bravo Alberto, con la tua passione e competenza ci rendi orgogliosi”. “Alberto è un esempio di come passione e competenza possano portare lontano, rimanendo sempre legati alla propria comunità – dichiara il Sindaco Pierfrancesco Munari –. Il suo successo è motivo di grande orgoglio per tutta Cavarzere”. Toffanello, visibilmente emozionato, ha dedicato la vittoria alla sua città e ai tanti che hanno creduto in lui: “Ho imparato a credere nei sogni e a non smettere mai di studiare e migliorarmi. Lo dedico a chi ogni giorno lavora con passione nel mondo dell’enogastronomia, e a chi mi ha sempre sostenuto”. Il concorso, che ha visto la partecipazione dei migliori sommelier del territorio regionale, si è svolto attraverso prove pratiche, degustazioni e colloqui tecnici. Un percorso selettivo che ha messo in luce non solo la conoscenza dei vini, ma anche la capacità di comunicarne l’essenza. Un successo che proietta Toffanello verso la fase nazionale, dove rappresenterà il Veneto. (r.v.)
Il prestigioso riconoscimento Ais al talento cavarzerano
Tra violenza concreta e insicurezza percepita Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Le informazioni girano veloci, se poi riguardano fatti di cronaca nera ovviamente l’eco si moltiplica, così come le reazioni e le inevitabili prese di posizione polemiche. Guardando alle statistiche la nostra regione fa i conti soprattuto con i reati legati ai furti in abitazione, ai danni al patrimonio, alle truffe. Più contenuti, fortunatamente, i numeri delle rapine e degli omicidi, anche se purtroppo cresce la violenza di genere, in tutti i suoi aspetti, a partire dall’ambito familiare. Ecco dunque che la sicurezza non è solo un fatto pubblico ma anche una questione privata, che investe le nostre famiglie, i rapporti personali. Preoccupa anche il fenomeno del disagio minorile, in tutte le sue accezioni, dalla dispersione scolastica all’emarginazione, dal consumo di droga alla violenza che ha i minori per protagonisti. Ed è breve, perciò, il passo alla microcriminalità che serpeggia nelle città come nei centri minori. Non basta l’attività repressiva, l’intervento a posteriori, perché la parte più faticosa è la prevenzione, la capacità di intercettare le criticità prima che esplodano. Tutto si complica, poi, nelle comunità straniere, nelle quali accanto agli esempi di integrazione convivono situazioni di difficoltà e di emarginazione che possono far scivolare i giovani, in particolare, verso la criminalità. Concludendo con i numeri, se consideriamo il totale dei reati ovviamente sono le città e le provincie più popolose a spiccare, nel segno di un incremento nell’ultimo triennio. Guardando al tasso di delittuosità (nel dettaglio qui sotto) anche in questo caso assistiamo ad un lieve aumento dell’incidenza dei reati. Un fenomeno che ci auguriamo si possa invertire.
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Inaugurato il “Ponte della Libertà”, collega la frazione di San Giuseppe al centro
Dopo 11 mesi di lavori, è stato inaugurato il Ponte della Libertà, infrastruttura chiave che ricollega la frazione di San Giuseppe al centro cittadino. Un intervento da oltre 900.000 euro che ha previsto la completa riqualificazione del ponte: nuovi camminamenti, manto stradale rifatto, sottoservizi rinnovati e parapetti a norma
D opo mesi di attesa per i lavori in corso si è tenuta nelle scorse settimane l’inaugurazione del “Ponte della Libertà”, una infrastruttura fondamentale che collega la frazione di San Giuseppe al centro cittadino di Cavarzere. L’evento ha visto la partecipazione di tanti cittadini e delle istituzioni locali e regionali. Nell’occasione il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari ha illustrato con precisione le carat-
spettano tutte le normative di sicurezza. È un ponte bello, sicuro, e ci auguriamo che per tanti anni non necessiti più di interventi”.
Oltre l’aspetto tecnico il sindaco di Cavarzere ha voluto sottolineare anche il profondo significato dell’opera per il paese e l’intero territorio comunale.
“È un’opera tanto attesa - ha detto - che non è solo una nuova infrastruttura, ma un simbolo di connessione, memoria e speran-
teristiche tecniche dell’intervento che alla fine è durato complessivamente 11 mesi. “Abbiamo ottenuto un finanziamento di 907.000 euro per rifare il manto stradale - ha detto Munari - per allargare i camminamenti laterali, inserire i sottoservizi che in passato avevano causato molti problemi e installare nuovi parapetti che ri-
za. Il nome, a suo tempo scelto, vuole ricordare il sacrificio di chi ha lottato per i valori fondamentali della nostra società: la libertà, la giustizia, la dignità”.
Dopo 11 mesi, finalmente va detto, il ponte che unisce San Giuseppe con il nostro centro cittadino viene riaperto. Don Luigi Sturzo diceva che nella
politica, come in tutte le sfere dell’attività umana, occorrono tempo, pazienza, attesa del sole e della pioggia, lungo preparare, persistente lavoro: oggi noi raccogliamo i frutti di tutto questo. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto: i tecnici, le maestranze, gli uffici comunali e i suoi responsabili, e tutti i cittadini che ci hanno accompagnato lungo il cammino. Ringrazio tutti i presenti, le autorità civili e militari, Don Matteo e Don Andrea e i tanti cittadini accorsi”.
Munari ha poi anticipato altri interventi di messa in sicurezza per il territorio: quello della sinistra Adige, con l’installazione dei guardrail fatti già questo mese. Il sindaco infine non ha dimenti-
cato che inevitabilmente ci sono stati dei ritardi (e di conseguenza delle polemiche politiche nei mesi scorsi). Ritardi che a suo avviso però non sono imputabili a negligenze, “ma al semplice normale andamento dei lavori pubblici”. Fra i commenti dei cit-
tadini di Cavarzere dopo l’inaugurazione del ponte c’è anche l’auspicio che l’opera, con tutti gli accorgimenti in tema di sicurezza con la quale è stata realizzata, possa contribuire ad evitare d’ora in poi brutti incidenti stradali.
Alessandro Abbadir
Via Spalato: Il centro sportivo comunale verso una nuova vita
Proseguono con ritmo costante i lavori di riqualificazione del centro sportivo comunale di via Spalato a Cavarzere. L’intervento, originariamente previsto per essere completato entro maggio 2025, è stato prorogato di 60 giorni, portando la nuova data di fine lavori a luglio, come da richiesta della ditta esecutrice. Le opere finora realizzate includono il miglioramento dell’efficienza energetica e l’adeguamento degli spogliatoi, oltre alla messa in sicurezza della tribuna per il pubblico. Ulteriori interventi, già avviati, comprendono l’eliminazione delle barriere architettoniche e la realizzazione di un nuovo campo da calcio,
elemento centrale del progetto di rilancio dell’offerta sportiva locale. “La struttura sarà sana, pulita e sicura – ha dichiarato l’assessore allo sport Mattia Bernello –. Abbiamo voluto puntare non solo sulla funzionalità, ma anche sulla sostenibilità e sull’inclusività dell’impianto. Sarà uno spazio accessibile a tutti e integrato nel contesto urbano”. Il progetto ha richiesto anche la gestione di materiali speciali rinvenuti durante gli scavi, con interventi mirati per la bonifica ambientale e la messa in sicurezza dell’area. L’iniziativa è finanziata attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), con fondi
europei del programma Next Generation EU. Con un investimento complessivo significativo, si mira a offrire alla cittadinanza uno spazio moderno per lo sport, la socialità e il benessere. (g.t.)
Mattia Bernello
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produrre energia nell'agosto di quest'anno. misti (comuni e famiglie).
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Cavarzere
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Sicurezza urbana/1. L’assessore Marco Grandi punta a dare risposte a fenomeni in crescita
Furti e vandalismi sul territorio, tensione alle stelle fra la popolazione
Chiesto il rafforzamento dei controlli alle forze dell’ordine nelle ore serali
F urti, e vandalismi questi i fenomeni legati alla sicurezza con cui si confronta sempre più spesso negli ultimi anni, il territorio di Cavarzere. A fare il punto della situazione è l’assessore comunale Marco Grandi. Non di rado infatti il territorio è teatro di azioni di gruppi di ragazzini che fanno danneggiamenti, mentre per contrastare i furti nelle abitazioni è stata incentivata la formazione gruppi di controllo del vicinato. “Il tema sicurezza - spiega l’assessore Marco Grandi - è un capitolo molto ampio che va dalle azioni dei professionisti del crimine, soggetti che si introducono in abitazioni per razziare, a giovani come quelli delle baby gang che provocano danni. Azioni in questo caso generate anche da mancanza di un supporto alle spalle che può essere scolare, del-
la famiglia e quant’altro. Questi ragazzini colpiscono soprattutto quando sono in gruppo”. A Cavarzere si sono visti danni fatti alle scuole, alle panchine e anche a quelle commemorative, in primis a quella in ricordo di Maila, la donna uccisa dal marito a botte qualche anno fa. Per contrastare il fenomeno dei vandalismi, il Comune è in costante rapporto con le forze dell’ordine. “Chiediamo - dice l’assessore - di presidiare il territorio anche nelle ore serali. Abbiamo visto che ci è stata data una mano dalle forze dell’ordine per fare più controlli in aree dove queste congreghe si radunano, per poi dare sfogo a qualche atto incivile. Naturalmente un forte impulso si può avere anche con la sensibilizzazione dei ragazzi da parte degli istituti scolastici”. Per quello che riguarda invece
situazioni di crimini più classicamente intesi, il Comune punta anche sui gruppi di controllo del vicinato. “Rafforzeremo - dice Grandi - l’impegno affinché chi è interessato si faccia avanti per poter organizzare i gruppi nelle varie aree da controllare. Aree che sono già state mappate con la Prefettura di Venezia di concerto con Polizia Locale e carabinieri”. Poi c’è il discorso videosorveglianza. “Abbiamo - dice Grandi
- fatto passi avanti molto importanti. Le telecamere sono state piazzate sia per il monitoraggio delle discariche abusive dei rifiuti, ma anche per il controllo delle entrate uscite da Cavarzere. Per questo le forze dell’ordine stanno avanzando al comando di Polizia Locale tante richieste, di poterle visionare, per andare cioè alla caccia di targhe e di possibili passaggi di veicoli o soggetti sospetti che possono avere commesso dei crimini”. Precise le conclusioni dell’assessore comunale. “Su tutti questi fronti è impegnata l’amministrazione - conclude - e sono impegnate le forze dell’ordine. E’ chiaro che un territorio che è estero per 140 chilometri quadrati con molte aree aperte e con molte aree isolate, non è certo un territorio che si presta con semplicità ad un controllo immediato”.
Si abbassa l’età dei ragazzi che consumano droga nel veneziano
Si abbassa l’età dei ragazzi che consumano droga e alcol nel veneziano e aumentano così le dipendenze. Si tratta di aspetti che sono emersi dai dati forniti dalla Polizia di Stato di Venezia sull’attività del 2024. Attività che indicano numeri complessivi ben precisi. Sono stati infatti 1 3.424 gli interventi di Polizia del 2024, di fatto 554 in più del 2023 con + 31% di arresti e + 35% di denunce in stato di libertà. Cinque i tentativi di suicidio sventati,quattro gli incidenti stradali e altrettanti ferroviari, tutti mortali. Sono state controllate, nel 2024,40.713 persone. Le volanti con gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato 130 persone e ne hanno denunciate755. Nell’occasione il questore di Venezia ha sottolineato come stiano aumentando fortemente le dipendenze e
come si stia abbassando l’età di chi fa uso di sostanze e consuma alcol. Si tratta di fatti che vanno a influire sui comportamenti e che possono portare a atteggiamenti di prevaricazione che sfociano in veri e propri reati. Il questore di Venezia ha posto l’accento sull’applicabilità del cosiddetto “daspo Willy” con l’avviso orale e l’ammonimento in caso di comportamenti persecutori a danno di altri minori. Ma soprattutto il coinvolgimento delle famiglie che sono il primo presidio educativo che va sollecitato se si vuole arrivare per tempo, ma anche delle scuole. Si deve tener conto insomma dei preoccupanti segnali di allarme e di richiesta di aiuto provenienti dal mondo giovanile. E intervenire prima che la situazione non si complichi in modo irreversibile.
Alessandro Abbadir
L’assessore Marco Grandi
Novantamila richieste di intervento, 125 mila controllati, 468 arresti, denunciati 84 borseggiatori
Nel territorio e soprattutto nei paesi della Città Metropolitana di Venezia, è spesso l’ Arma dei Carabinieri, quella deputata al controllo in tema di ordine pubblico, prevenzione e repressione dei reati. Sul territorio metropolitano di Venezia, l’Arma è presente sotto la direzione del colonnello Marco Aquilio, comandante provinciale, con 38 stazioni e 2 tenenze che operano coprendo completamente i 44 comuni della Città Metropolitana da Cavarzere e Cona al Veneto orientale. I numeri nello specifico dell’azione dell’Arma dei Carabinieri di Venezia sono stati dati in occasione del 211° anniversario della fondazione che si è tenuto ad inizio giugno nella città lagunare. Ma ecco nel dettaglio cosa è stato fatto dai carabinieri in 12 mesi: sono novantamila le richieste d’intervento arrivate, 40 mila i reati che sono stati rilevati, di cui 30 mila perseguiti da giugno 2024. Sono stati eseguiti 468 arresti, sono state 125 mila persone controllate e 71 mila veicoli. Ma ci sono anche delle conseguenze di questa importante operatività. Sono 25 infatti i carabinieri che
nel corso di inseguimenti, fermi, controlli sono rimasti feriti. Sono in aumento inoltre, le misure di controllo e distanziamento e dei braccialetti elettronici per i reati legati alla violenza di genere. Su questo tipo di reato, per il quale le pene sono state inasprite, sono stati 376 gli interventi dei carabinieri nel veneziano, con 169 denunce (l’anno scorso erano state 29 in meno, perciò in aumento del 30 %) e 19 arresti in flagranza (erano 12 nel giugno del 2024). Un dato da interpretare anche alla luce della maggior fiducia e disponibilità a segnalare i casi da parte delle vittime, sottolineano dal loro punto di vista i carabinieri. Ma è un dato che segnala anche, e va detto, un aumento del fenomeno a livello nazionale a dispetto delle pene inasprite. I braccialetti gestiti dall’Arma
in provincia di Venezia sono 50, attualmente, senza richieste in sospeso. Ma l’attività dei carabinieri non si ferma qui nel veneziano. Infatti sul fronte del contrasto al fenomeno dei borseggi, che è un reato che caratterizza in modo particolare le città a maggiore vocazione turistica come Venezia e il suo centro storico, dall’inizio dell’anno sono stati identificati e denunciati complessivamente 84 borseggiatori. Saranno ovviamente potenziati durante i mesi estivi come è stato fatto anche in inverno, i controlli anti furti nelle abitazioni. Il consiglio delle forze dell’ordine prima di andare in vacanza è quello di non fornire indicazioni specialmente sui social sul fatto che la casa sarà incustodita per qualche giorno o settimana.
Alessandro Abbadir
Sinistra italiana: “va rafforzato l’organico della Polizia Locale”
Sono 25 i carabinieri che nel corso di inseguimenti, fermi, controlli sul territorio, sono rimasti feriti.
“A Cavarzere per la sicurezza si poteva fare di più. Di sicuro non sono state rispettate le promesse fatte dal sindaco in piena campagna elettorale”. A dirlo sollevando il problema è per il gruppo di Sinistra Italiana il consigliere comunale Andrea Fumana. “Il programma elettorale per il quinquennio 2021 -2026 dell’allora candidato sindaco Pierfrancesco Munari, tra i vari punti, testualmente assicurava:”...il rafforzamento dell’ organico della polizia locale, attualmente di sole 5 persone, al fine di garantire una maggiore presenza sul territorio”. Nel 2022, sottolinea Sinistra Italiana lo stesso sindaco Munari, aveva enfatizzato l’assunzione di 2 nuovi vigili urbani, aumentando l’organico da 5 a 7 unità. Ma le cose si fa notare, poi sono cambiate e di fatto l’organico è ritornato
a diminuire. “Nel 2023 - spiega Fumana che va nel dettaglio - un vigile era stato spostato, provvisoriamente per alcuni mesi, uno definitivamente, all’ufficio tecnico comunale. A distanza di due anni dunque, di fatto, i comportamenti del corpo vigili urbani sono sei, comandante compreso”. Dure le considerazioni finali. “Sono tra-
scorsi quasi quattro anni dall’insediamento della giunta di centrodestra guidata dal sindaco Munari - dice il consigliere di opposizione - e da allora tempo di chiedersi quanto è stato realizzato per la sicurezza e controllo del territorio cavarzerano, a partite dal progetto incrementale di televideo sorveglianza a partire dai punti strategici del centro e delle frazioni, anche in associazione con altri Comuni “e “l’ attivazione di segnalazione Sos in caso si verificano situazioni di emergenza”, e se i cittadini cavarzerani si sentono più sicuri di quattro anni fa”. Insomma si chiede una verifica sul tema della sicurezza degli ultimi 4 anni di governo della città, per capire se aldilà degli slogan, le ricette dell’amministrazione in carica hanno trovato il gradimento dei cittadini. (a.a.)
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Il consigliere di opposizione Andrea Fumana
Cavarzere
Il riconoscimento. Onorato il coraggio della comunità durante la guerra
La città riceve la Medaglia d’Oro al Merito Civile
Un’importante e sentita cerimonia di riconoscimento segna una data storica per la città di Cavarzere. Il Presidente della Repubblica ha conferito pochi giorni fa alla comunità la Medaglia d’Oro al Merito Civile, un onore che celebra il sacrificio e il coraggio dimostrati dalla popolazione durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare negli anni più bui del conflitto, tra il 1944 e il 1945. La motivazione che ha accompagnato il conferimento della medaglia recita: “Verso la fine del Secondo Conflitto Mondiale, a partire dal 1944, il territorio del Comune di Cavarzere fu teatro di terribili e feroci eventi che videro la popolazione testimone e vittima di bombardamenti e di rappresaglie: l’eccidio dei ‘cinque martiri’ di S. Pietro di Cavarzere, la cattura e l’uccisione di un civile e l’uccisione dei ‘martiri della Baggiolina’ che pagarono con la propria vita la difesa del loro territorio. Mirabile esempio di sacrificio e di elevate virtù civiche”. Il Sindaco di Cavarzere Piefrancesco Munari, con grande emozione e profondo senso di responsabilità, ha dichiarato:
“Questo importante riconoscimento – prosegue il Sindaco – non è solo un tributo alla memoria dei nostri caduti, ma un onore che appartiene a tutta la comunità di Cavarzere. È il segno tangibile della nostra identità, costruita su valori di libertà, solidarietà e giustizia, e sulla memoria viva di chi ha lottato per difendere la dignità umana nei momenti più bui della storia”. “Sono particolarmente orgoglioso di questo risultato perché, in oltre 80 anni, nessun riconoscimento ufficiale era mai stato conferito per quanto accaduto sul nostro territorio. Questa medaglia rappresenta il giusto tributo dopo anni di silenzio, una riparazione simbolica ma significativa alla memoria di coloro che hanno pagato con la vita la difesa della libertà e della propria terra e per coloro che, sopravvissuti, hanno aiutato a ricostruire Cavarzere dalle macerie”.
“A nome dell’Amministrazione Comunale – conclude Munari –desidero esprimere un sentito ringraziamento alla Presidenza della Repubblica per aver riconosciuto il valore morale e civile del nostro territorio. Annuncio sin d’ora che sarà organizzata una cerimonia pubblica ufficiale per celebrare insieme questo storico traguardo, con la partecipazione delle istituzioni e della cittadinanza. Invito tutti i cavarzerani a sentirsi partecipi di questo momento di memoria e orgoglio civico. Viva Cavarzere, viva la nostra comunità!”.
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Fabrizio Bergantin (Pd):
“Comune sempre più lontano dai cittadini”
“Accessibilità è ormai una parola vuota nel vocabolario della pubblica amministrazione di Cavarzere”. Non usa mezzi termini Fabrizio Bergantin, rappresentante del Partito Democratico, nel commentare i nuovi orari degli sportelli comunali, in particolare quelli relativi all’ufficio lavori pubblici. “Di fronte a un altro taglio mascherato da riorganizzazione, il Comune sceglie ancora una volta di chiudere, di limitare l’accesso, di complicare la vita ai cittadini – accusa Bergantin –. Gli sportelli sono aperti solo in fasce orarie ridotte, l’accesso è sempre più vincolato a prenotazioni online o telefoniche spesso difficili da ottenere, e le file si allungano per chi cerca semplicemente di sbrigare pratiche quotidiane”.
In occasione di questo storico traguardo, l’Amministrazione Comunale ha annunciato l’organizzazione di una cerimonia pubblica ufficiale, che vedrà la partecipazione delle istituzioni e di tutti i cittadini.
Secondo il consigliere dem, la retorica della digitalizzazione e dell’efficienza non regge più il confronto con la realtà. “Mentre si moltiplicano i proclami su innovazione e semplificazione, chi non ha dimestichezza con le piattaforme online, chi lavora in orari d’ufficio o chi abita nelle frazioni e si è visto chiudere la sede di prossimità, viene semplicemente lasciato indietro”. Bergantin sottolinea come anche per operazioni semplici, come ottenere un certificato o rinnovare un documento, sia diventato obbligatorio prenotare: “E non parliamo delle chiusure straordinarie, sempre più frequenti. Il cittadino si ritrova a rincorrere orari improbabili, a tentare la sorte con un click fortunato per riuscire a fissare un appuntamento. È questo il concetto di servizio pubblico?” Per il PD locale, la digitalizzazione non può essere una scusa per tagliare sul personale o sul contatto umano. “Un Comune che chiude è un Comune che si allontana. E quando le persone iniziano a percepire le istituzioni come ostili o indifferenti, il problema è ben più grave di un semplice cambio di orario”. (r.v.)
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Giulia Toffanello
Piefrancesco Munari, Sindaco di Cavarzere
Maltempo. Il Comune invita i cittadini colpiti a compilare le schede per la prima quantificazione
Maltempo, la Regione dà il via libera al censimento dei danni
Sott’acqua sono finiti seminterrati, garage ma anche pianterreni dove si son dovuti buttare elettrodomestici e mobilio dopo che sono stati sommersi
Al via la conta dei danni ufficiali per il nubifragio che ha colpito Cavarzere lo scorso 7 maggio. “In data 26 maggio la Regione Veneto ha promulgato la comunicazione per dare il via al censimento del fabbisogno danni relativi agli eventi calamitosi di questo maggio con un Decreto del Presidente della Giunta regionale. Quindi si tratta dell’avvio del censimento tramite apposita modulistica allegata, per dare intanto per ora una prima quantificazione dei danni subiti”. A dirlo è l’assessore comunale di Cavarzere Marco Grandi. “Bisogna capire - dice Grandi - quali soggetti privati abbiano subito danni e che danni nello specifico hanno subito, si tratta attualmente solo della ricognizione, quindi non si parla in questo momento di ristori”. “È questa - continua Grandila prima tappa per andare a quantificare i danni relativi agli eventi calamitosi, quindi tutti possono fare questo tipo di segnalazione, cioè intanto rendere nota la loro situazione a causa dell’evento meteo-
rologico estremo”. Lo scorso 7 maggio va ricordato nella frazione di Boscochiaro in tanti si sono visti salire l’acqua nelle case fino a 50 centimetri. Sott’acqua sono finiti così: seminterrati, garage ma anche pianterreni dove si son dovuti buttare elettrodomestici e mobilio dopo che sono stati sommersi. Molti residenti a Boscochiaro in via 2 Giugno hanno lamentato il fatto che l’area ha sempre avuto problemi, quando ci sono state forti precipitazioni. Le condotte fognarie e delle acque meteoriche spesso non ricevono, e tutto si allaga. Ora più di un tempo, vista l’entità delle precipitazioni, servono lavori importanti. Le canalette consorziali pensate per contenere l’acqua per l’irrigazione in tanti casi sono tracimate contribuendo ad allagare le case. Sono state colpiti anche negozi e attività produttive. La situazione è stata seguita passo passo dal sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari, insieme alla Protezione Civile. Insomma dopo i danni è necessario intervenire con interventi
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strutturali e il Comune ne ha già uno in programma da realizzare con gli enti preposti come il Genio Civile e i Consorzi di bonifica, nello specifico per la frazione di Boscochiaro.
Musica ed emozioni alla Residenza Danielato con la Banda Cittadina
Una mattinata speciale quella vissuta qualche settimana fa alla Residenza Danielato di via
Corso Europa, dove la Banda Musicale Cittadina di Cavarzere ha portato musica, entusiasmo e calore con il saggio di fine anno dei bambini del corso di propedeutica musicale e dei ragazzi dei corsi di strumento. L’evento, presentato da Roberta Zulian, ha coinvolto un pubblico numeroso di familiari, amici e ospiti della residenza, emozionati dalle esibizioni dirette dal Maestro Michele Arrighi, con il supporto dei maestri Tiziana Ferro, Lisa Armarolli, Gabriele Favaron e della collaboratrice Elena Peruzzi. A chiudere l’anno in bellezza è stato proprio il Presidente della Banda, Michele Arrighi, che ha commentato: “Vivere momenti come questi, con i nostri giovani musicisti protagonisti, è la conferma che la musica è un ponte tra generazioni e un motore di crescita personale. Siamo grati alle famiglie, ai volontari, agli insegnanti e a tutti coloro che ci aiutano a costruire questa meravigliosa comunità musicale”. (g.t.)
Alessandro Abbadir
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Lavori.
Si è concluso il tour degli incontri con la cittadinanza per
discutere del bilancio
Strade provinciali, manutenzioni al via a luglio
M anutenzioni pubbliche delle strade ed incontri con la cittadinanza per spiegare gli interventi approvati qualche settimana fa nel bilancio comunale approvato dal parlamentino cittadino. “Sono terminati - spiega il sindaco di Cavarzere Francesco Munari - gli incontri nelle frazioni per un momento di confronto con i cittadini e per discutere del bilancio approvato qualche settimana fa. Tante le tematiche affrontate, dai lavori del Pnrr per quasi 10 milioni euro che sono stati realizzati o ancora in corso d’opera, ai diversi bandi ai quali il Comune di Cavarzere ha partecipato per oltre 12 milioni di euro, dalle importanti novità della nostra città, ai tre debiti fuori bilancio che l’amministrazione ha dovuto pagare. Dalla nuova gestione dei rifiuti che prevede il passaggio alla tariffa puntuale, al controllo di vicinato, dall’installazione dei nuovi sistemi di televideo-sorveglianza, al cambio di oltre 3100 luci a led su tutto il territorio comunale, sia nel capoluogo che nelle frazioni”. Non è mancato qualche omaggio dall’amministrazione ai cittadini. “Negli incontri - spiega Munari - ho ringraziato tutti i comitati per l’importante lavoro che svolgono nelle frazioni e ho voluto donare loro,
in rappresentanza delle loro rispettive comunità, il libro e la medaglia celebrativa per l’ottantesimo anniversario della distruzione e liberazione della Città”. Intanto il sindaco di Cavarzere annuncia che da metà luglio partiranno importanti interventi di manutenzione alle strade provinciali. Per Cavarzere gli interventi riguarderanno la Sp 2, la Sp 4 e la Sp 4bis. “La Città metropolitana di Venezia - spiega - ha stanziato 8.121.000 euro per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali di sua competen-
za. Gli interventi in programmazione avranno inizio a metà luglio e sono stati concordati dalla Città metropolitana con ciascun Comune coinvolto in base alle criticità di alcuni tratti interessati da un deterioramento più evidente del manto stradale a dei precedenti sopralluoghi con i tecnici tenendo conto anche dei flussi di traffico, soprattutto per quanto riguarda le arterie più trafficate verso i luoghi di villeggiatura”.
Alessandro Abbadir
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”Storie di ogni giorno”: la vita quotidiana diventa arte nella mostra del Fotoclub
È stata inaugurata presso il Foyer del Teatro Tullio Serafin di Cavarzere la mostra fotografica “Storie di ogni giorno”, organizzata dal Fotoclub Cavarzere
BFI sotto la guida del presidente
Domenico Augusti. L’esposizione raccoglie gli scatti di Francesco Fava, Enrico Franchin e Luigi Imbesi, offrendo uno spaccato emozionante e autentico della quotidianità. Alla cerimonia d’apertura, accolta da un folto pubblico, sono intervenuti l’Assessora all’Istruzione Stefania Sommacampagna e l’Assessore al Sociale Marco Grandi, sottolineando il valore culturale e sociale dell’iniziativa. “La fotografia è un linguaggio educativo potentissimo: ci insegna a osservare, comprendere e rispettare la realtà che ci circonda,” ha affermato Sommacampagna. “Eventi come questo rafforzano la coesione della comunità, perché raccontano storie in cui ognuno può ritrovarsi,” ha aggiunto Grandi. La mostra, che ha ricevuto il riconoscimento Fiaf F22/2025, resterà aperta fino al 21 maggio 2025, con i seguenti orari: Festivi: 10:00–12:30 / 17:00–19:00 e feriali: 17:00–19:00. (g.t.)
Politica. La decisione del gruppo di minoranza guidato da Antonio Bottin
Funzioni associate, ritirata la mozione, prove di dialogo
Il sindaco Alessandro Aggio si dice possibilista, ma resta contrario alla fusione fra Comuni con Cavarzere
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urante il Consiglio Comunale che si è tenuto nelle scorse settimane in municipio a Cona, la mozione presentata dai consiglieri di opposizione di centrosinistra di “Cona Partecipazione Civica” per avviare un tavolo tecnico-politico con il Comune di Cavarzere è stata ritirata direttamente su proposta della minoranza, “allo scopo di trovare un’intesa con la maggioranza”. Ad illustrare il perché della decisione presa è il consigliere di opposizione ed ex candidato sindaco Antonio Bottin che illustra nel dettaglio quali fossero gli obbiettivi della mozione. “L’obiettivo principale della nostra mozione, sottolinea Bottin, era attivare funzioni associate nei settori della Polizia Locale, servizi finanziari e tributi, gestione del personale e buste paga, Ufficio Tecnico. Attualmente il Comune di Cona spende oltre 100.000 euro all’anno per affidare questi servizi a ditte esterne”. Insomma un costo rilevante per un piccolo Comune come Cona e per i suoi cittadini, vuol precisare l’opposizione. Le cose andrebbero diversamente se le funzioni fossero associate ad esempio con il vicino Comune di Cavarzere su cui da anni è aperta una discussione, bocciata da sempre dal sindaco Alessandro Aggio, di procedere
alla fusione dei 2 Comuni. “Con le funzioni associate - dice Bottin - si stima di recuperare almeno 60.000 euro, da reinvestire per: ridurre le tasse ai cittadini, potenziare i servizi pubblici”. Il sindaco Alessandro Aggio ha espresso disponibilità a valutare le funzioni associate anche con altri Comuni, inclusi quelli del padovano, ma ha dichiarato che l’attuale maggioranza non intende avviare alcuno studio per una fusione, né con Cavarzere, né con altri enti, in caso di cambio provincia.” Da qui la decisione presa dalla minoranza in consiglio a Cona. “La minoranza - dice Bottin - a questo punto si è impegnata a riformulare la mozione, tenendo conto del dibattito emerso in aula durante la seduta del consiglio comunale di Cona che si è tenuto nelle scorse settimane”. Sulla
questione ad intervenire è lo stesso sindaco di Cona Alessandro Aggio. “Se si tratta - dice Aggio - di trovare accordi per servizi condivisi con altro Comuni siamo pronti al dialogo, di fusione di Comuni invece non se ne parla. Questa maggioranza ha nei suoi punti focali il no diretto alla fusione con Cavarzere. Lo abbiamo detto in tutte le occasioni anche con un voto del consiglio comunale chiamato ad esprimersi”. Una possibilità questa della fusione dei 2 Comuni che negli anni scorsi è stata ben discussa anche a Cavarzere, un Comune in cui una maggioranza dello stesso colore di quella di Aggio (centrodestra) è invece favorevole a questa possibilità vedendone indubbi vantaggi in termini di finanziamenti.
Alessandro Abbadir
Paese senz’acqua, ma scatta la riparazione in tempi record
Cona, si rompe la conduttura idrica principale il paese: riparazione record grazie a Comune e AcegasApsAmga. L’allarme era scattato nelle scorse settimane, lasciando il territorio comunale a secco. Grazie al pronto intervento dei tecnici, la perdita è stata isolata e il servizio idrico è tornato a funzionare. Attimi di tensione insomma a Cona, quando l’intero paese si è ritrovato senz’acqua. Si è verificata una rottura longitudinale nella condotta idrica principale all’altezza di via Marconi 70, che ha provocato un’abbondante fuoriuscita di acqua e pressione. Per questo motivo, quindi, è stato sospeso il funzionamento dell’intera rete idrica nell’intero territorio comunale. Fortunatamente dopo l’allarme e i tecnici di Ace-
gasApsAmga, la multiutility che gestisce il servizio idrico integrato della zona, si sono subito recati
sul posto, isolando la perdita e chiudendo le apposite saracinesche. Per la maggior parte degli utenti rimasti senz’acqua, quindi, il servizio è stato ripristinato in pochissimo tempo, facendo
arrivare la risorsa idrica da altre condotte cittadine. La fuoriuscita di acqua ha interessato inoltre i campi circostanti alla via e non si sono quindi verificati allagamenti in strada o nelle abitazioni private. Sul posto si è recato prontamente anche il sindaco di Cona, Alessandro Aggio, per verificare il corretto svolgimento dei lavori. “Non appena è scattato l’allarme, Comune e AcegasApsAmga si sono prontamente adoperati per riparare la condotta idrica danneggiata, limitando al minimo i disagi per i cittadini - ha detto Aggio. Dove possibile il servizio idrico è stato subito ripristinato e non si è interrotta la circolazione stradale per consentire i lavori. Ringrazio tutti i tecnici per il grande impegno dimostrato”. (a.a.)
Sviluppo sostenibile. Incontro pubblico nelle scorse settimane a Pegolotte
Il Comune punta sulle comunità energetiche rinnovabili
I
La signora Marcella Puozzo compie 100 anni
lorizzata senza che ci sia un flusso fisico diretto tra i membri della Cer che bypassi la rete del fornitore. Saranno riconosciuti dallo Sta-
to, tramite il Gse, incentivi specifici per l’energia condivisa, i quali si tradurranno in un piccolo beneficio economico sulla bolletta e
il perseguimento di scopi sociali”. Infatti, secondo la normativa nazionale, una quota degli incentivi ricevuti dalla comunità dovrà ricadere sulla collettività, come il sostegno alle famiglie in difficoltà o la promozione di progetti ambientali e solidali sul territorio, rendendo l’iniziativa ancora più inclusiva e utile alla cittadinanza.
L’incontro è stato l’occasione per approfondire tutti questi aspetti, chiarendo dubbi e fornendo tutte le informazioni necessarie per aderire alla Comunità Energetica di Cona.
Alessandro Abbadir
l Comune di Cona punta sulle comunità energetiche. Nelle scorse settimane infatti al centro civico di Pegolotte si è tenuto un incontro pubblico dedicato alla presentazione della Comunità Energetica Rinnovabile di Cona. L’iniziativa, promossa dal Comune con l’associazione “Cer in Rete”, ha illustrato ai cittadini e alle piccole e medie imprese locali i vantaggi e le modalità di adesione a questa nuova realtà. “La creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (Cer) rappresenta un’opportunità - spiega il sindaco di Cona Alessandro Aggio - per il territorio anche in vista della scadenza del 30 novembre per l’accesso al finanziamento a fondo perduto del 40% destinato alla costruzione di impianti fotovoltaici”. Nello specifico una Comunità Energetica è un’associazione di soggetti, privati cittadini, piccole e medie imprese (incluse quelle agricole), enti locali, che si uniscono per produrre, consumare e gestire energia elettrica da fonti rinnovabili in modo collettivo. L’obiettivo principale è quello di tendere all’autosufficienza energetica e condividere i benefici derivanti dalla produzione locale di energia rinnovabile. “Il concetto alla base del funzionamento di una Cer - continua Aggio - è semplice: i membri di questa comunità possono essere proprietari di un impianto fotovoltaico, quindi produttori di energia, o, in mancanza di impianto, semplici consumatori. L’energia prodotta dagli impianti rinnovabili, della comunità viene condivisa tra i membri. L’energia non consumata immediatamente può essere immessa nella rete e valorizzata, generando un risparmio in bolletta per tutti i partecipanti”. Questo meccanismo promuove la sostenibilità ambientale e offre un ritorno economico, rendendo l’energia più accessibile e meno dipendente dalle fluttuazioni del mercato. Lo scambio di energia tra i soci produttori e quelli consumatori è meramente virtuale, non è necessario modificare il gestore per la fornitura di energia. “Questo significa - conclude Aggio - che l’energia prodotta e condivisa viene conteggiata e va-
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La Residenza Danielato di Cavarzere ha vissuto un pomeriggio ricco di emozioni per festeggiare il centesimo compleanno della signora Marcella Puozzo, nata a Cona il 7 maggio 1925. Donna di grande eleganza e spirito socievole, Marcella è sempre stata attenta alla cura del proprio aspetto, dalle unghie al rossetto, fino ai capelli, e ha mantenuto viva nel tempo la gioia di stare in compagnia. L’evento ha visto la partecipazione della Banda Musicale Cittadina di Cavarzere, che ha donato momenti di gioia con brani dedicati anche alle mamme in vista della loro festa. Tra gli ospiti anche l’assessore Stefania Sommacampagna, la presidente della Cooperativa Emmanuel Silvia Bassan, il maestro Michele
Arrighi e numerosi giovani musicisti che si sono esibiti per gli ospiti della struttura. Durante l’occasione, Otello Longhin, ex commerciante della zona, ha voluto fare un gesto di grande generosità donando alla Residenza Danielato un assortimento di materiali per il laboratorio “Ago e Filo”: passamaneria, fili, bottoni, cesti e accessori per la creatività delle signore residenti. Un dono accolto con affetto dalle educatrici, animatrici e dalla consigliera comunale Maria Stella Frizzarin, presente in rappresentanza del CdA della casa di riposo. “Gesti come quello del signor Longhin ci ricordano quanto la comunità sappia ancora stringersi intorno alle nostre realtà più preziose, come la Residenza Danielato,” ha dichiarato la consigliera Maristella Frizzarin. “La festa della signora Marcella è stata un esempio di bellezza, rispetto e condivisione che ci arricchisce tutti”. (g.t.)
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Cultura
Legalità in classe: Un progetto che unisce generazioni e territori
Gli studenti di Cavarzere e Cona hanno affrontato temi cruciali come cittadinanza attiva, violenza di genere, rispetto ambientale e dipendenze. Il progetto si è chiuso con una premiazione pubblica e la presentazione dei lavori al Teatro Serafin, in un percorso formativo sostenuto anche dall’assessorato
Anche quest’anno Spi-Cgil e Auser di Cavarzere e Cona, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo e l’Istituto Veronese-Marconi, hanno concluso con successo il ciclo di attività legate al progetto di educazione alla legalità, divenuto ormai una tradizione.
Un’edizione particolarmente ricca, che ha visto studenti e insegnanti protagonisti di un intenso percorso su temi cruciali come la parità di genere, la lotta alla violenza contro le donne, l’ambiente, le dipendenze, la memoria storica e la cittadinanza attiva. A rendere speciale quest’anno il progetto, l’indizione di un concorso che ha coinvolto le classi del VeroneseMarconi: dopo un’attenta valutazione, la commissione ha assegnato i premi a Matteo Pagan, Valentina Manfrinato, Vanessa Stracquadaino e Martina Bortoletto.
L’iniziativa si è conclusa con la cerimonia di premiazione presso il Teatro “Tullio Serafin”, dove sono stati presentati gli elaborati finali. Gli studenti hanno lavorato in classe con il supporto delle docenti Rosanna Bettella e Loredana Angelino, affiancate da Liana Ispiato e Luigina Badiale, che li hanno accompagnati anche lungo l’Itinerario della Memoria.
no i promotori – nella necessità di trasmettere valori forti alle nuove generazioni per costruire una cittadinanza consapevole”.
Tra gli aspetti più apprezzati di questa edizione, la capacità di mettere in dialogo diverse generazioni attraverso momenti di con-
fronto aperto e partecipato, capaci di valorizzare la pluralità di esperienze e punti di vista, in un clima di ascolto e crescita condivisa.
La collaborazione con le scuole proseguirà anche nei prossimi
mesi grazie all’impegno dei volontari e al coinvolgimento attivo delle istituzioni scolastiche e comunali.
Giulia Toffanello
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Un incontro a Palazzo Danielato per onorare la memoria di Mons. Giuseppe Scarpa
Gli approfondimenti si sono avvalsi del contributo del professor Elio Borri (su dipendenze e stili di vita responsabili), del professor Daniele Bergantin e dello scrittore Angelo Ferracuti, da poco segnalato al Premio Strega 2025. L’incontro con Ferracuti, svoltosi nel Teatro Serafin, è stato fortemente voluto dall’assessora alla cultura Ilaria Turatti, che ha sostenuto l’intero percorso.
“Siamo fieri di come questi percorsi riescano ogni anno a far riflettere i giovani su temi così attuali e profondi” commenta l’Assessore alla cultura Ilaria Turatti. “Crediamo fermamente – spiega-
Si è tenuto presso la sala conferenze di Palazzo Danielato, a Cavarzere, l’incontro dedicato alla figura di Mons. Giuseppe Scarpa, Arciprete della città durante la Seconda Guerra Mondiale, autore del toccante diario “Il Martirio di Cavarzere”, testimonianza diretta delle tragiche giornate di distruzione e della successiva liberazione. L’evento è stato organizzato in occasione dell’80° anniversario di quei fatti storici e ha visto la consegna della Medaglia Commemorativa alla città da parte dell’amministrazione comunale. La relatrice Raffaella Pacchiega ha sottolineato l’importanza del diario come strumento di consapevolezza storica: “Ringrazio l’Amministrazione comunale che ha manifestato ancora una volta, l’impegno sincero nel ricordare l’80° anniversario della distruzione e liberazione di Cavarzere”, ha dichiarato. Il Sindaco Pierfrancesco Munari ha espresso gratitudine per la partecipazione e la forza simbolica dell’incontro: “È stato un piacere portare un saluto all’amica Raffaella Pacchiega, che oggi ha tenuto un intervento toccante e di grande valore sulla figura di Monsignor Scarpa, persona indimenticabile per la nostra comunità. Auspico che tanto il libro “Il martirio di Cavarzere”, quanto la storia dell’arciprete più longevo della nostra città possano essere approfonditi e studiati anche dai più giovani. Mi impegnerò affinché momenti come questo trovino spazio all’interno delle scuole”. Presente anche l’Assessore alle Manifestazioni Mattia Bernello, promotore dell’iniziativa: “Partecipare ad iniziative come queste è sempre un grande piacere. L’amore autentico che Raffaella dimostra per la nostra comunità è qualcosa di prezioso, ammirevole e monito doveroso per tutti noi”. A dare voce a brani tratti dal diario, le interpretazioni di Roberta Ruzza e Laura Cominato della compagnia La Filodrammatica. Tra gli ospiti anche Don Fabrizio Fornaro, già arciprete di San Mauro, che ha portato la sua testimonianza spirituale. (g.t.)
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La manifestazione. La cerimonia a Palazzo Danielato con la delegazione Aces
Carvarzere ha presentato la candidatura a Comune Europeo dello sport 2027
La cerimonia ufficiale si è tenuta nella suggestiva cornice di Palazzo Danielato, e ha rappresentato l’epilogo di quattro giorni di eventi sportivi che hanno animato la cittadina con la partecipazione di decine di associazioni e centinaia di cittadini
I l Comune di Cavarzere ha presentato la sua candidatura a Comune Europeo dello Sport 2027. La candidatura di Cavarzere è stata ufficializzata a Palazzo Danielato come epilogo anche di 4 giorni di eventi legati alla festa dello Sport che hanno coinvolto decine di associazioni e centinaia di persone in paese. Un documento che è stato siglato davanti alla delegazione Aces. A promuovere la candidatura è stato in primis l’assessore allo Sport Mattia Bernello che ha ricordato come il dossier sia frutto della collaborazione tra il Comune, le associazioni sportive, culturali e locali. Prossime tappe: la visita a Bruxelles, dicembre, di una delegazione di Cavarzere. In quest’occasione verranno illustrate le varie candidature. Poi, a inizio
2026, si saprà chi si è aggiudicato la nomina. E un ruolo decisivo lo farà la programmazione. “Ottenere questa nomina - spiega il sindaco Pierfrancesco Munari - sarebbe una bellissima vetrina per tutta la nostra cittadina, oltre che per i nostri concittadini. Questa candidatura vuole migliorare le strutture sportive che abbiamo qui a Cavarzere. Mi auguro che la candidatura possa attrarre nuovi finanziamenti. Abbiamo già investito tanto, con un investimento da un milione e 570mila euro per la realizzazione di un campo da calcio e un campo da padel già ultimato. Abbiamo visto finanziato un altro intervento per il rifacimento di una pista di atletica. Abbiamo il sogno nel cassetto della realizzazione di un palazzetto dello sport e speriamo
venga finanziato per poter presentare alla cittadinanza un meraviglioso impianto atteso da tanti anni.” Preciso anche l’intervento dell’assessore allo Sport Mattia Bernello. Bernello ha sottolineato come ci sia stata l’opportunità di presentare il dossier così come le strutture sportive, e di mostrare la realtà culturale unica di Cavarzere.
Un intreccio tra sport e cultura che rende la cittadina dell’area sud del veneziano, per Bernello, davvero speciale. La selezione, ammette il Comune, sarà veramente dura, in quanto sono otto le città in competizione in tutta Italia. Il dossier verrà distribuito nelle scuole, per presentare le realtà sportive locali e le possibilità di intraprendere nuove
21esimo Raduno auto e moto storiche e quarto Trofeo Francesco Pacchiega
Qualche settimana fa la Città di Cavarzere ha ospitato con entusiasmo il 4° Trofeo Francesco Pacchiega, evento motoristico dedicato alla memoria del fondatore del Motoring Classic Club, Francesco Pacchiega. Un raduno diventato ormai appuntamento fisso per gli amanti delle auto e moto d’epoca, che ha trasformato le strade cittadine in un suggestivo museo a cielo aperto. Il Presidente
Fabio Franchin, accompagnato da tutto il suo staff, ha guidato con orgoglio l’organizzazione di questa manifestazione che ha visto la presenza di centinaia di veicoli storici e una folla appassionata giunta da tutta Italia. A presentare l’evento, la voce inconfondibile dello speaker professionista Massimo Mattiazzi, che ha saputo scandire con energia ogni momento della giornata. Tra le au-
torità presenti l’Assessore alle Manifestazioni Mattia Bernello e l’Assessore alla Sicurezza Marco Grandi. L’Assessore alle Politiche Giovanili e Manifestazioni Mattia Bernello, che ha dichiarato: “Auto e Moto d’Epoca è molto più di un semplice raduno: è un viaggio nella storia, nella memoria collettiva e nella passione condivisa. Cavarzere si conferma punto di riferimento per eventi che
uniscono generazioni e valorizzano la nostra identità. Un grazie speciale al Motoring Classic Club per l’impegno e la cura che ogni anno dedica a questa giornata”. Il Trofeo Francesco Pacchiega si è confermato anche quest’anno un grande successo, omaggiando con affetto e stima la figura del fondatore e rafforzando lo spirito di comunità intorno a una passione senza tempo. (g.t.)
attività. Positivo il commento di Fabrizio Santangelo, capo delegazione Aces. “Da Cavarzere abbiamo avuto una ottima accoglienza - dice. Abbiamo capito quanto Cavarzere tiene all’organizzazione di eventi sportivi e culturali che possano rafforzare il senso di appartenenza alla comunità”.
Alessandro Abbadir
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PRIMI CITTADINI
A cura di Vincenzo Gottardo
le interviste ai sindaci del Veneto dal lunedì al venerdì alle 11:35 - 13:35 - 16:35 - 20:35
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Corsa alle regionali
Ciononostante il tema non viene archiviato anche perché più di qualche esponente, anche di Fratelli d’Italia, lascia la porta aperta a una discussione sul tema.
Ma fino a quando non si chiarirà se il presidente uscente Zaia potrà o meno ricandidarsi tutto rimane bloccato. Nelle scorse settimane si sarebbe dovuto tenere un vertice nazionale a Roma tra i leader dei partiti del centrodestra proprio per parlare delle regioni al voto. L’incontro è stato annullato per impegni istituzionali e, al momento, non è stata comunicata nessuna nuova data.
Il segretario della Lega in Veneto, Alberto Stefani, forse il più probabile candidato presidente, ha commentato con un laconico “si decida presto” l’ipotesi di un ulte-
riore mandato per Zaia. Una battuta, rilasciata ai cronisti, considerata come un po’ fredda forse non tanto nei confronti del presidente uscente quanto sulla possibilità che, effettivamente, ci possa essere il tempo e la convinzione a Roma di cambiare la legge per consentire la ricandidatura del Governatore Veneto.
Dal canto suo Fratelli d’Italia non sta certo a guardare e porterà al tavolo della coalizione il nome del senatore veneziano, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon: sembra essere questo il nome forte di FDI per contendere alla Lega la presidenza del Veneto. Da non sottovalutare la carta Forza Italia: nel tavolo nazionale, che dovrà occuparsi anche di Puglia, Campania, Toscana e Marche, Tajani chiederà una presidenza anche per gli azzurri. Se la scelta dovesse cadere sul Veneto è pronto a scattare il segretario regionale Flavio Tosi che, nel frat-
tempo, non risparmia bordate alla gestione Zaia della Regione.
Sul fronte centrosinistra a guidare una coalizione molto ampia sembra sia stato scelto Giovanni Manildo, avvocato e già sindaco di Treviso. Un moderato che nel 2013 riuscì nell’impresa di battere lo sceriffo Giancarlo Gentilini. Il nome, nel momento in cui scriviamo, non è ancora stato ufficialmente lanciato, ma tutto lascia intendere che non ci dovrebbero essere sorprese. Al fianco di Manildo potrebbero schierarsi anche Italia Viva e Azione che, formalmente, non partecipano al tavolo regionale del centrosinistra ma che hanno sempre mantenuto un canale di comunicazione con il segretario regionale Pd, Andrea Martella al quale avrebbero espresso ampie aperture visto le qualità del candidato presidente scelto.
Il caso. Amministratori, rappresentanti delle categorie e società servizi idrici uniti
Energia dal territorio per il territorio: alleanza strategica per restituire valore alle comunità
Sono stati oltre 120 i partecipanti, tra amministratori, rappresentanti dei territori e delle categorie, oltre che delle società che gestiscono i servizi idrici in Veneto, alla conferenza online dello scorso 3 giugno sulla gestione dell’energia. L’iniziativa, promossa da AGSM AIM, Ascopiave, ANCI Veneto e BIM Comunità del Piave, per presentare una proposta concreta di rilancio dei territori attraverso una nuova gestione delle concessioni per impianti idroelettrici, gas e distribuzione elettrica pone al centro dell’iniziativa, un principio chiaro: l’energia deve tornare a generare valore per le comunità che la producono.
Ad aprire i lavori Federico Testa, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Verona e Presidente di AGSM AIM, che ha sottolineato la natura unitaria e trasversale dell’iniziativa.
“Le nostre riflessioni non nascono da logiche di parte, ma da un’esigenza comune che riguarda tutto il Veneto – da Verona a Vicenza, dall’Alto Trevigiano a Belluno – e che mette al centro il territorio. Da qui il titolo ‘Energia: dal territorio per il territorio’. Non è un’azione contro qualcuno, ma per qualcosa: per le persone, le imprese e le comunità locali.” Il Presidente Testa ha evidenziato come le attuali con-
cessioni per la distribuzione di gas, energia elettrica e impianti idroelettrici non restituiscano adeguato valore ai territori:
“La ricchezza generata da questi asset prende altre strade. Non resta qui, dove potrebbe invece contribuire ad abbassare le tariffe per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, o a sostenere servizi fondamentali come la sanità e l’assistenza agli anziani.” Nel suo intervento, Testa ha lanciato una chiamata all’azione concreta:
“Gli spazi giuridici e tecnici per agire esistono: dalla Conferenza Stato-Regioni chiamata a esprimersi sulle proroghe ventennali delle concessioni, recentemente criticate dall’Autorità Garante per la Concorrenza, alla necessità di una maggiore partecipazione dei territori nella partita delle concessioni idroelettriche.” Proprio la Conferenza è stata l’occasione per avviare un percorso condiviso e partecipato. Al tavolo sono stati invitati gli assessori regionali competenti, le amministrazioni comunali, le imprese dei servizi pubblici locali, le Associazioni Datoriali dell’industria, degli Artigiani, dei Commercianti, delle Cooperative e tutti i soggetti economici interessati dal caro energia.”
I lavori sono proseguiti con l’intervento del presidente di ANCI Veneto, il sindaco Mario Conte, che
ha voluto rimarcare l’importanza dell’iniziativa dal punto di vista delle amministrazioni locali: “Ringrazio il Dottor Testa per l’opportunità di aprire una riflessione territoriale su un tema, quello energetico, che negli ultimi tempi ha colpito duramente i bilanci comunali, mettendo a rischio la tenuta dei servizi essenziali per le nostre comunità.”
Conte ha ribadito lo spirito costruttivo e non conflittuale dell’iniziativa: “Non è un’azione contro qualcuno, ma a favore delle nostre comunità, che rappresentiamo e serviamo ogni giorno. Chiediamo non contributi straordinari dal Governo, ma un minimo di autonomia nella gestione del patrimonio naturale del nostro territorio.”
Anche secondo Conte, una maggiore responsabilità e capacità di gestione locale delle concessioni e delle risorse energetiche potrebbe tradursi in vantaggi concreti per cittadini, imprese e associazioni: “Questa autonomia consentirebbe un maggiore efficientamento dei servizi e un beneficio economico sulle tariffe per famiglie, aziende, partite IVA. Chiediamo solo di essere ascoltati.” Nel suo intervento ha lanciato un monito sulla sostenibilità finanziaria futura dei Comuni: “Oggi tutti i 560 Comuni veneti hanno i conti in ordine. Ma l’aumento incontrollato dei
costi energetici rischia di compromettere questa virtuosità, non per incapacità amministrativa, ma per fattori esterni fuori dal nostro controllo.” Ha concluso sottolineando il valore del confronto e della condivisione:“Questo tavolo di lavoro rappresenta un’occasione unica: le opportunità superano le preoccupazioni. Serve energia, sì, ma anche energia positiva, che possa sostenere davvero il sistema veneto.” Per approfondire i contenuti dell’iniziativa, è possibile rivedere la conferenza stampa, comprese le domande dei giornalisti, sul sito uf-
ficiale: www.energiaperilterritorio. it.
Sul sito sono inoltre disponibili: il manifesto dell’iniziativa, già sottoscritto dagli enti promotori AGSM AIM, Ascopiave, ANCI Veneto e BIM Comunità del Piave; la possibilità di chiedere ulteriori informazioni, aderire e sostenere il progetto; materiali in costante aggiornamento di approfondimento utili a cittadini, imprese e amministratori locali. Perché l’energia non è solo una questione tecnica: è una scelta di comunità, di visione e di responsabilità condivisa.
Federico Testa durante la conferenza sulla gestione dell’energia
Economia. L’analisi di Flavio Zanonato, direttore generale di Confesercenti Veneto Centrale
“Vogliamo tutelare il commercio di quartiere, attività con una spiccata valenza sociale”
F lavio Zanonato, direttore generale di Confesercenti Veneto Centrale, ospite di “Buongiorno Veneto”, dai microfoni di Veneto24 ha messo in evidenza le necessità del commercio nella nostra regione, in un momento particolarmente delicato. “E’ un frangente assai importante per Confesercentispiega Zanonato - di confronto e dialettica in occasione della fase congressuale in cui gli imprenditori sono chiamati a scegliere i propri rappresentanti di categoria. La prima grande questione sulla quale siamo impegnati è la volontà di tutelare il commercio diffuso, il commercio di quartiere. Non basta concepire l’attività commerciale come se si trattasse soltanto di un’attività economica. È un’attività che ha una fortissima valenza sociale. Pensiamo ai negozi di vicinato, l’alimentari, il bar dell’edicola, la tabaccheria, il negozio di frutta e verdura del negozio di merceria. E l’elenco potrebbe continuare: que-
sta vivacità, che dura dalla mattina alla sera, consente ai cittadini di circolare tranquillamente, di avere dei servizi immediatamente a disposizione. Consente ai più deboli, ad esempio gli anziani e le donne con bambini piccoli, di trovare immediatamente un prodotto di cui hanno bisogno e contemporaneamente di muoversi in un ambiente sicuro”.
L’altra grande questione riguarda l’aspetto economico, la crisi che ha investito il settore e portato a numerose chiusure. Come affrontarla e risolverla? “La prima causa è stata l’arrivo di grandi sistemi di vendita, - aggiunge Zanonato - i centri commerciali sono attrattivi, anche perché dotati di parcheggi efficienti e maggiori comodità. Su questo fronte dobbiamo ottenere dei risultati dalle amministrazioni locali. Poi c’è l’e-commerce che si sta portando via una fetta di commercio importante. E anche qui abbiamo l’esigenza di fornire ai
nostri associati la capacità di utilizzarlo questo strumento perché non si può certo eliminare, sarebbe illusorio. Non da ultimo il costo degli affitti, che spesso uccide il commercio. Praticamente un negozio lavora a metà del tempo per pagare l’affitto, poi deve pagare tutto il resto nel negli altri quindici giorni del mese”.
Qui entra il gioco anche il rapporto con le istituzioni e la necessità di concertare e pianificare interventi e iniziative che salvaguardino le attività commerciali come presidio sociale nei quartieri. “Ci sono già dei tavoli di concertazione, di concertazione in ogni provincia e nei centri più importanti. Si discute di mobilità, di qualità della vita nei quartieri, perché le attività commerciali vanno inserite nelle politiche sociali della città. Pensiamo ad un anziano che non si muove più in automobile e non trova i negozi sotto casa: deve appoggiarsi ai figli per qualsiasi necessità, ma
se questo non è possibile rischia di finire in casa di riposo e il costo sociale è enormemente più alto. Poi c’è la questione della mobilitò, dei parcheggi, della qualità del verde delle nostre città. E ovviamente riuscire a rendere più moderati gli affitti è una partita molto importante. Purtroppo ci sono proprietari di immobili che preferiscono tenere chiuso piuttosto che affittare un prezzo congruo”. Una volta completata la fase congressuale
Confesercenti si dedicherà al nuovo programma di lavoro che coinvolge tutte le categorie. “Intanto vogliamo sottoporre questa riflessione a tutti. - conclude ZanonatoIl commercio non è solo un’attività strettamente economica, è un’attività con una forte valenza sociale e ricordo che dal commercio è nata la società moderna come la conosciamo oggi. Abbiamo perciò un grande patrimonio da tutelare e difendere per il bene di tutti”.
Convento (Cescot): “La formazione indispensabile per le nostre imprese, dai distretti
del commercio impulso alle iniziative”
Flavio Convento è presidente di Cescot, l’ente di formazione di Confesercenti Veneto Centrale che si occupa della formazione, una necessità sempre più sentita dagli imprenditori commerciali. “Le nostre imprese hanno bisogno di formazione perché si trovano a combattere con grandi player molto strutturati, - sottolinea Convento i quali oltretutto beneficiano di agevolazioni fiscali molto elevate, soprattutto quelle internazionali. E su questo noi combattiamo da anni per dare la possibilità ai piccoli commercianti di affrontare questa sfida. Il
fatto che un ente di formazione come Cescot collabori insieme con Confesercenti aiuta a far crescere gli imprenditori, a unirli, così da avere la possibilità di dialogare con le amministrazioni per riuscire a risolvere alcuni problemi legati alle attività commerciali. Il nostro lavoro, l’esercizio di vicinato, contribuisce a garantire città vive e sicure”.
L’attuale congiuntura continua ad essere sfavorevole per l’economia in genere e in particolare per il commercio, i cui operatori reagiscono rafforzando il legame con il territorio. Per esempio con i distretti del com-
mercio, ormai diffusi in tutto il Veneto. “Da molti anni stiamo lavorando con la Regione - aggiunge il presidente di Cescot - e i distretti del commercio sono parte fondamentale delle città, servono per far crescere il territorio. Sono un importante investimento che permette sinergie con le istituzioni per creare eventi e iniziative che possano dare vita alle città. Confesercenti ci crede da molti anni, ci sta lavorando. Rappresentiamo più di qualche distretto a livello regionale e abbiamo riscontrato che i risultati ci sono, si crea una sinergia tra attività commerciali e
amministrazioni locali”.
Tra le iniziative Convento ricorda il progetto messo a punto da Confesercenti per Padova, “Il cammino sotto i portici”, che unisce una trentina di attività commerciali. “Padova è la seconda città italiana per lunghezza dei portici, circa 25 chilometri: è un patrimonio da valorizzare e da promuovere come veicolo per il commercio. Il progetto è già partito, stiamo organizzando degli eventi sotto i portici, tra cultura, arte e commercio, sul nostro sito ci sono tutte le informazioni utili”. (n.s.)
Flavio Zanonato e Flavio Convento
L’esposizione. Brugnaro: “Una sfida aperta nel 2019 e che deve proseguire anche senza di me”
Salone Nautico di Venezia: sesta edizione tra storia, innovazione e sostenibilità
C on un rombo che ha fatto vibrare i cuori e colorato il cielo di Venezia, le Frecce Tricolori hanno aperto la sesta edizione del Salone Nautico, trasformando ancora una volta l’Arsenale in un palcoscenico di eccellenza per la nautica italiana e internazionale. La cerimonia inaugurale si è svolta in una cornice suggestiva, dove tradizione e futuro si sono incontrati, testimoniando il valore strategico di questa manifestazione per l’intero comparto marittimo.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro, assieme al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, Matteo Zoppas, presidente di ICE, l’Istituto per il Commercio Estero, l’Ammiraglio Enrico Credendino e il Presidente del Senato Ignazio La Russa, la cui partecipazione ha conferito ulteriore rilievo all’evento. A rendere ancora più spettacolare l’apertura è stato l’ammaraggio degli incursori della Marina Militare nella Darsena.
“È una scommessa iniziata nel
2019 e oggi siamo qui, alla sesta edizione. È la dimostrazione che quando si crede in un progetto e si lavora in squadra, i risultati arrivano. Questo è il mio ultimo Salone da sindaco ma la manifestazione deve continuare, è finanziata anche per le prossime due”, ha dichiarato il sindaco Brugnaro. “Il nostro sguardo è già rivolto al futuro: la settima edizione si terrà dal 27 al 31 maggio 2026, con la promessa di un evento più ricco e internazionale, già finanziato per le prossime due edizioni”, ha aggiunto il sindaco.
Il Salone, ospitato in uno spazio espositivo di 55.000 metri quadrati su bacino acqueo, ha accolto oltre 270 espositori e circa 300 imbarcazioni, offrendo a ben 30 mila visitatori una panoramica ampia e articolata sulla nautica contemporanea, tra eccellenze artigianali e innovazioni tecnologiche, con particolare attenzione alle propulsioni sostenibili. Il prestigioso riconoscimento della gestione sostenibile, conferito per il sesto
anno consecutivo da TÜV Italia, ha ulteriormente consolidato il posizionamento del Salone come evento di riferimento nel panorama europeo.
Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela Spa, ha evidenziato come la sostenibilità rappresenti un pilastro del progetto fin dal principio: “Anche quest’anno abbiamo confermato il nostro impegno. Venezia è candidata a diventare capitale mondiale della sostenibilità, e il Salone è una delle sue punte di diamante”.
Durante la cerimonia, La Russa ha voluto rendere omaggio a Vene-
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zia come “ città dell’acqua per eccellenza” e ha sottolineato il valore culturale ed economico del legame tra la città e il mare. L’Arsenale, cuore storico dell’industria navale veneziana, è tornato a pulsare grazie a questa manifestazione, come ricordato da Brugnaro: “Ogni anno investiamo oltre 2,4 milioni di euro nel Salone. È fondamentale che chiunque guiderà Comune e Regione in futuro continui a sostenere questo progetto”.
Il governatore Zaia ha rimarcato come non si tratti di un settore elitario ma grazie alle varie professionalità impiegate, l’economia
del mare e della nautica abbia un impatto notevole sull’intero territorio, mentre Zoppas ha ribadito come la cantieristica italiana rappresenti un’eccellenza del Made in Italy da valorizzare e promuovere all’estero. Anche la Marina Militare ha avuto un ruolo di primo piano, con la presenza delle navi Alpino, Viareggio e del sommergibile Todaro, ormeggiate in Riva Sette Martiri. L’Ammiraglio Dattola ha ricordato che proprio all’interno dell’Arsenale ha sede l’Istituto di Studi Militari Marittimi, polo culturale e formativo delle forze armate.
Oltre alla mostra espositiva, il Salone ha proposto un ricco programma di oltre cinquanta eventi tra convegni e incontri, ospitati in luoghi simbolici come la Torre di Porta Nuova. Tra le iniziative di punta anche la “Wood Village”, dedicata alla cantieristica tradizionale veneziana, e competizioni sportive come la storica Pavia-Venezia e la silenziosa E-Regatta.
Riccardo Musacco
Il dialogo. Francesca Chiesa esplora la condizione femminile in un libro sorprendente e attualissimo
“Diversamente sole”, storie universali per raccontare la complessità delle donne
Dopo aver girato mezzo mondo ha trovato il suo approdo nell’isola greca di Syros. “Non avrei scritto nulla se non avessi vissuto la mia vita altrove, se non avessi dovuto lasciare l’Isola Verde, il Bazar di Teheran e Tripoli”
F
rancesca Chiesa ha girato mezzo mondo prima di trovare il suo approdo nell’isola greca di Syros. Padovana, Chiesa ha appena pubblicato “Diversamente sole” (Edizioni Open, 14 euro), raccolta di racconti intensa e struggente. Una testimonianza preziosa della condizione femminile, una lettura attualissima e che riesce ad essere universale. Ne ho approfittato per fare con lei una chiacchierata sul suo nuovo libro (e non solo). Francesca, tu scrivi che la solitudine femminile è “una qualcosa che non si racconta mai abbastanza”. Da dove nasce la tua urgenza di darle voce?
Ho sempre guardato alla solitudine come a un privilegio. Da bambina sono cresciuta nella villetta liberty del mio bisnonno: lui, una nonna, tre prozii e una zia pronti ai miei desideri, le lavoranti della fabbrica annessa in adorazione della bambina sorridente e grassoccia che ero, un parco e una biblioteca a mia disposizione. Parecchio triste ma molto dolce e molto privilegiata. Nella vita adulta, poi, la solitudine ha cambiato aspetto ed è diventata un miraggio. Fino al momento in cui sono venuta a vivere qui sull’isola ed è scoppiata l’epidemia del Covid. Ovvero fino al momento in cui ho compreso che la karantina/quarantena, per me gioia solitaria, nel resto del mondo si chiamava segregazione
e angosciosa solitudine. La constatazione di quanto io fossi diversamente e felicemente sola mi ha colpito come una frustata e da allora ho cominciato a ragionare di solitudine e poi a raccontare. Per ora di donne, per ora di mondi altri, ma non siamo che all’inizio.
Alcune storie sono ispirate a vicende reali. Qual è stato il processo di scrittura nel tradurre queste storie in letteratura senza tradirne la verità?
La mia è stata una generazione fortunata. Quando io ero giovane poteva accadere che un grande poeta come Andrea Zanzotto, ricevendo una raccolta di mie poesiole e raccontini, mi abbia fissato un appuntamento per analizzare con me i testi che gli avevo sottoposto e raccomandarmi di scegliere una sola forma di espressione tra prosa e poesia. Il consiglio del poeta si è rivelato nel corso degli anni un blocco che sembrava insuperabile. Fino al momento in cui proprio la necessità di raccontare Tawergha mi ha fatto trovare la mia voce, che è fatta di prosa e di poesia. La realtà è ciò che si racconta.
Nel tuo libro le donne non sono mai solo vittime. Sono anche complici, carnefici, spettatrici passive. Quanto è stato difficile mantenere questo equilibrio narrativo?
Direi che questo è l’aspetto più autobiografico di questo mio lavoro. Io, noi, tutte cresciamo e vivia-
mo portandoci dentro un imperativo categorico. Nasconditi. Non farti capire. Sorridi. Dimentica. Perdona. Perché potremmo essere pericolose, forse: ricordate o immaginate com’era la vita all’interno di un harem, di quanta ferocia erano fatti quei sorrisi. Le leonesse ammazzano, le donne addomesticate no, ci sono altri modi e non è sempre necessario impugnare un pugnale, a volte basta una penna. Un uomo affronta il rivale a duello, qualsiasi genere di rivale e qualsiasi genere di duello, uccide o muore e non se ne parla più; le donne hanno più fantasia.
Hai vissuto a lungo in Nord Africa, in Asia e tutt’ora risiedi per la maggior parte dell’anno in Grecia. Quanto ha influito la tua esperienza nella tua scrittura?
Le donne nei luoghi che racconto sono la mia vita, per interposta persona. Nessuna mi impersona ma in ognuna di esse si è rispecchiato un bagliore del caleidoscopio che io sono. Voi siete. Loro sono. Non avrei scritto nulla se non avessi vissuto la mia vita altrove, se non avessi dovuto lasciare l’Isola Verde, il Bazar di Teheran e Tripoli. O forse avrei scritto della mia famiglia, ma c’era poco di bello da raccontare.
Il titolo Diversamente sole è molto evocativo. Cosa significa per te questa espressione?
Per rispondere, basta sapere che il titolo della prossima raccolta di racconti cui sto lavorando è “Una uniforme solitudine” e ha come attrici donne occidentali, donne di potere e post-femministe integrate. Ho visitato i mondi delle donne diversamente sole in un’epoca in
cui non erano ancora stati toccati e uniformati dalla globalizzazione. Pertanto ognuno dei Paesi di cui narro appare come una realtà a sé stante che fa da sfondo a una specifica forma di solitudine femminile la quale a sua volta la rispecchia. Com’è l’Italia vista da fuori?
Che dire? È un’altra cosa, è un Paese che fatico a riconoscere. Credo sia un processo inevitabile quando alla lontananza si aggiunge il passare degli anni, e che per me ha avuto inizio nel momento in cui sono tornata a vivere per qualche anno in Italia dopo i primi undici anni di estero. Venivo dall’Eritrea, dove al massimo c’erano i cellulari militari e mi sono trovata circondata da Motorola e simili. Man mano che subentrano i cambiamenti inevitabili nella storia di un Paese, i residenti hanno il tempo di digerirli lentamente, i saltuari come me devono inghiottire tutto in un boccone. E si sa, a volte “va di traverso”. A volte, invece, ci si
abitua. Ricordo, ad esempio, che l’usanza dell’aperitivo mi ha dato molto fastidio nei suoi primi anni, tornando in Italia con il desiderio di passeggiate tranquille e silenziose per le Piazze. Alla fine l’anno scorso, trovato un bar di riferimento, sono ingrassata di cinque chili in un mese di aperitivi giornalieri, anzi serali.
Giacomo Brunoro
• Chi è Giacomo Brunoro
Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e consigliere della Veneto Film Commission. Up the irons!
La scrittrice Francesca Chiesa
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Un altro evento musicale signi cativo sarà il “Festival Organistico di CavallinoTreporti”, articolato in otto concerti che avranno come protagonista lo storico or-
razza panoramica di Cavallino, su un tracciato nuovo e più impegnativo, completamente visibile dalla pista ciclopedonale a sbalzo sulla laguna.
CAVALLINO-TREPORTI, UN LUOGO DA SCOPRIRE E DA VIVERE
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Ospedale di Mestre: nuovi
Éandata in scena il 22 maggio una cerimonia di inaugurazione significativa per l’ospedale dell’Angelo di Mestre, che ha presentato due importanti nuove infrastrutture: un sistema integrato di laboratori e una moderna piastra angiografica. Entrambi i progetti, realizzati grazie ai finanziamenti della Regione Veneto e sviluppati dal concessionario Veneta Sanitaria Finanza di Progetto nell’ambito di un accordo di project financing, rappresentano un passo decisivo nel rafforzamento e nell’innovazione della rete ospedaliera locale. Alla cerimonia hanno partecipato autorità regionali e locali, tra cui il presidente Luca Zaia, l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, che hanno sottolineato l’importanza strategica degli interventi per la qualità dei servizi offerti. Il nuovo sistema integrato dei laboratori, costruito su un’area di 2.500 metri quadrati con un investimento di oltre 8 milioni di euro, unisce le eccellenze di tre laboratori specialistici: Medicina di Laboratorio, Genetica e Citogenetica, e Microbiologia. Ognuno di essi è dotato delle più avanzate tecnologie, tra cui sistemi di automazione all’avanguardia che migliorano la precisione e velocità delle analisi, e laboratori di biosicurezza per le indagini su microrganismi ad alta pericolosità. Con 95 professionisti altamente specializzati impegnati, questa struttura rappresenta il cuore diagnostico
dell’intera rete ospedaliera dell’Ulss 3, garantendo standard elevati su un territorio molto esteso. Parallelamente, la nuova piastra angiografica, realizzata con un investimento di 3,2 milioni di euro e completata in 14 mesi, offre un avamposto tecnologico d’eccellenza per le attività di cardiologia interventistica, neuroradiologia e radiologia interventistica. Dotata di sei angiografi di ultima generazione – tra cui un angiografo biplano e un portatile – la struttura di 1.300 metri quadrati al piano -1 consente di effettuare procedure diagnostiche e interventistiche complesse e di alta specializzazione, coprendo un ampio bacino provinciale, con particolare attenzione alle emergenze tempo-dipendenti come ictus e infarto. Gli interventi sono stati pianificati per non interrompere le attività cliniche, dimostrando una capacità organizzativa di alto livello che ha permesso la contemporanea realizzazione delle opere e la continuità dei servizi. ,Il presidente Zaia ha ribadito come l’ospedale dell’Angelo confermi il proprio ruolo di presidio sanitario di eccellenza regionale, mentre il direttore Contato ha evidenziato l’importanza delle tecnologie innovative e del personale specializzato nel preparare la struttura ad affrontare le sfide sanitarie del futuro. Il sindaco Brugnaro ha ringraziato il personale per l’impegno quotidiano, sottolineando il valore concreto degli investimenti per la salute della comunità.
Riccardo Musacco
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Chioggia insegna medicina alle future dottoresse
L’ospedale di Chioggia conquista l’attenzione internazionale e diventa modello per la formazione delle nuove generazioni di medici statunitensi. Da giugno a settembre, sette studentesse della University of Kansas — Waldorf, Moen, Wasilewski, Miller, Pierson, Abulbashar e Do — trascorreranno ogni giorno cinque ore in osservazione clinica nei reparti di Pediatria, Chirurgia e Ginecologia dell’ospedale clodiense, affiancando le équipe guidate dai primari Andrea Cattarozzi, Luca Bergamini e Salvatore Ramuscello. L’iniziativa è promossa dalla società statunitense Atlantis, specializzata in programmi internazionali di osservazione clinica per aspiranti medici. Le giovani universitarie hanno scelto di attraversare l’oceano per toccare con mano il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale italiano. «È un fiore all’occhiello per l’intera Azienda sanitaria veneziana — commenta il primario Cattarozzi —. Le studentesse stanno conoscendo un sistema sanitario gratuito, universalistico, capace di offrire cure di alta qualità e un’aspettativa di vita tra le più alte al mondo». Un entusiasmo condiviso anche dal direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato: «Ogni giorno ospitiamo pazienti statunitensi: questo programma rafforza un dialogo già attivo tra due mondi sanitari differenti ma complementari». L’organizzazione Atlantis sottolinea come Chioggia rappresenti per queste giovani “una sfida di vita e di confronto con un sistema sanitario avanzato e una cultura ricca di umanità”. Il programma di scambio si inserisce in un contesto di ampio rafforzamento dei servizi ospedalieri estivi. L’Ulss 3 ha infatti investito 1,3 milioni di euro per potenziare l’Emergenza urgenza: 42 progetti tra cui nuovi mezzi di soccorso, visori a panoramica, ambubike, sistemi diagnostici potenziati e ambulatori direttamente in spiaggia. A Sottomarina sono operativi quattro presìdi infermieristici e un’ambulanza a Isola Verde. Non manca il supporto per dialisi e terapia anticoagulante per turisti con patologie croniche. Anche l’ospedale cittadino ha visto un potenziamento: radiologia, sala operatoria e gessi saranno attivi anche la domenica. Iniziative divulgative come “In spiaggia con il cardiologo” o “Litorale sicuro con la Capitaneria” coinvolgono direttamente cittadini e villeggianti. Il territorio, invece, concentra gli sforzi sulla tutela dei soggetti fragili, soprattutto anziani, in vista delle ondate di calore. «Corsi di primo soccorso, prevenzione alimentare e contrasto alle arbovirosi completano un’offerta sanitaria integrata e capillare», spiega Andrea Maschera, dirigente delle professioni sanitarie di Chioggia. Infine, un toccante momento di memoria: il punto infermieristico dello stabilimento Stella Maris è stato dedicato a Gianluca Fasolin, imprenditore balneare scomparso prematuramente. La moglie Marilisa Boscolo Todaro ha ricevuto la targa commemorativa dalle mani del dg Contato, a nome di tutta la comunità. (r.s.)
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Adolescenti in crisi: boom dei disagi psichici, casi triplicati in cinque anni nel Veneziano
I
n soli cinque anni, i numeri sono esplosi: nel Veneziano, gli adolescenti seguiti per disturbi psichici sono più che triplicati. Dai 450 casi del 2020 si è arrivati ai 1.415 del 2024, con un’ulteriore crescita già nei primi mesi del 2025. Un trend allarmante che fotografa una realtà in continua evoluzione e un disagio sempre più precoce.
A dare assistenza quotidiana a questi ragazzi è lo IAF (Infanzia, Adolescenza e Famiglia), servizio territoriale dell’Ulss 3 Serenissima, composto da un’équipe multidisciplinare quasi tutta al femminile: neuropsichiatre infantili, psicologhe, psicoterapeute, ginecologhe, assistenti sociali, logopediste e infermiere. Operano a Dolo, Mirano, Venezia e Chioggia, con un approccio integrato che spazia dalla prevenzione alla diagnosi, fino alla riabilitazione.
Le professioniste del servizio hanno segnalato un forte aumento dei casi tra i preadolescenti, in particolare nella fascia 12-14 anni. La neuropsichiatra Angelica Rampazzo, che dirige le sedi di Dolo, Mirano e Chioggia, ha evidenziato come tra i disturbi emergenti si riscontri frequentemente una forma di ansia legata alla separazione dallo smartphone, che porta con sé il timore di essere esclusi dalle esperienze condivise sui social. Un fenomeno conosciuto come nomofo-
bia. All’interno dello stesso quadro, sono emerse anche altre ossessioni legate all’uso dei social, come l’ortoressia (la fissazione per il cibo sano e naturale), la vigoressia (il bisogno compulsivo di scolpire il proprio corpo in palestra) e la drunkoressia(l’abitudine di sostituire il cibo con l’alcol per ridurre le calorie).
Anche Ilaria Festa, neuropsichiatra e responsabile del servizio per Venezia e terraferma, ha confermato che la crescita della domanda è continua e riguarda in particolare la fascia preadolescenziale. Ha segnalato che, nel primo quadrimestre del 2025, i giovanissimi già in carico sono stati 87, un numero raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo la dottoressa, questo rappresenta un chiaro segnale di una tendenza alla comparsa sempre più precoce dei sintomi legati a disturbi psichici.
I dati parlano chiaro: il 40% dei disturbi riguarda ansia e umore, spesso associati a isolamento sociale e uso eccessivo dei dispositivi elettronici. Un ulteriore 30% è rappresentato da disturbi della nutrizione, con un’esordio sempre più anticipato già a 12-13 anni. Il restante 30% si riferisce a problemi comportamentali che, con l’avanzare dell’adolescenza, possono sfociare in veri e propri disturbi della condotta.
Redazione Salute
Consegnato all’Ospedale di Mirano un ecografo portatile grazie a La
Colonna APS
Nelle scorse settimane l’ospedale di Mirano è stato teatro di un importante evento: la consegna di un ecografo portatile multidisciplinare, ad ultrasuoni, all’avanguardia e completamente digitale, del valore di 15.330,00 euro, donato da La Colonna APS, l’associazione fondata da Giancarlo Volpato che si occupa di sostenere la ricerca sulle lesioni spinali, a favore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia. Questo strumento rappresenta molto più di un semplice aiuto economico perché promette di rivoluzionare la diagnosi e il trattamento dei pazienti, garantendo cure più rapide e precise, specialmente in situazioni di emergenza.
Adriana Critelli, Direttrice dell’Unità di Neurologia, ha evidenziato come questo strumento permetterà di espandere le capacità diagnostiche del reparto, specialmente in contesti complessi. È un supporto fondamentale per i pazienti affetti da patologie cerebrovascolari, offrendo un intervento tempestivo e mirato.
Alla cerimonia erano presenti il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, il Sindaco di Mirano Tiziano Baggio con la Vicesindaca Maria Giovanna Boldrin, e altri membri del consiglio comunale, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e associazioni locali. Anche i rappresentanti di La Colonna APS hanno partecipato, insieme ai partner storici come Kardines Walking, Mirano Nuoto e Gelateria L’Arte di Mauro, che attraverso iniziative di raccolta fondi come “100km per Gianca” e “Swim Day” hanno dato un contributo decisivo alla realizzazione del progetto.
Contato ha espresso gratitudine verso l’associazione ribadendo il valore inestimabile del volontariato. Giancarlo Simionato, in rappresentanza del presidente Giancarlo Volpato, ha sottolineato come dietro ogni donazione ci sia l’obiettivo di realizzare progetti che rispondano ai bisogni della comunità. L’evento ha sottolineato la forza di una rete solidale che unisce volontariato, istituzioni e cittadini per generare un impatto positivo e tangibile.
La Colonna APS continua a migliorare la qualità della vita di chi convive con una lesione spinale, confermandosi come un pilastro fondamentale di solidarietà e innovazione.
Riccardo Musacco
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6 gior ni e 5 notti, Camera Elegance
Mezza pensione
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1 Inalazione con acqua termale
Ingresso piscine termali, Spa e area termale
Kit Spa: accappatoio e telo spugna
da € 525 a persona (singola senza supplemento)
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