laPiazza di Adria__luglio25

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Emergenza caldo:

l’Ulss 5 Polesana ha messo a punto un piano di intervento

Economia, il sottosegretario

Massimo Bitonci annuncia

semplificazioni e nuove risorse per il mondo delle imprese

Numeri in crescita e grandi nomi per la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto “Cartellone di alto livello”

Il giallo dell’estate: con “La ghenga degli storti” Romero svela il cuore nero del Nordest

Centrosinistra con Manildo.

Centrodestra a guida Lega o Fdi?

La marcia verso le prossime elezioni regionali è quantomeno incerta. Prima la querelle sul terzo/quarto mandato per il presidente Zaia, poi quella sullo spostamento a primavere 2026 delle elezioni, ora il braccio di ferro tra Lega e Fdi per garantirsi la guida del centrodestra. Ora che ormai la prospettiva di una ricandidatura a presidenze per Zaia è definitivamente tramontata e che anche la data delle elezioni è chiara - ovvero entro il 23 novembre 2025, con il 16 come giornata più probabile – è tempo di alleanze e candidature. Questa volta sembra che, almeno per quello che riguarda la strategia, i ruoli si siano invertiti. Il centrosinistra, solitamente in ritardo a causa dei numerosi litigi tra alleati, ha già scelto il proprio candidato mettendo insieme una coalizione molto più ampia di quella di cinque anni orsono. Mentre il centrodestra è in preda alla confusione determinata dalla contrapposizione interna. Andiamo con ordine.

Il centrosinistra ha eletto a proprio alfiere un nome fuori dal giro dei soliti noti: Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso dopo una storica vittoria contro Giancarlo Gentilini che sembrava essersi allontanato dalla politica attiva. Un nome a sorpresa, in un certo senso, uscito dal cilindro del Partito Democratico che ha trovato il consenso di tutta la coalizione e che potrebbe, addirittura, allargare il perimetro a Azione di Carlo Calenda.

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“Tra Ville e Giardini” trasforma la provincia di Rovigo in un grande palcoscenico a cielo aperto, valorizzando borghi, ville e giardini con spettacoli di alto livello a prezzi popolari

La maggioranza difende la scelta, ma l’opposizione parla di frattura interna e pressioni politiche

A Treviso il segretario veneto Stefani convoca oltre 400 amministratori e detta la linea: “Saremo protagonisti” LA LEGA CHIAMA A RACCOLTA L’ESERCITO DI FEDELISSIMI E GUARDA AL

VOTO

SChi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

ono passati più di 12 anni da quando si sentì parlare per la prima volta di Pfas e di inquinamento delle falde e dell’acqua potabile che arriva direttamente nelle nostre case. Ora la sentenza della Corte d’Assise di Vicenza, con la condanna di 11 ex dirigenti della Miteni per disastro ambientale, avvelenamento doloso delle acque destinate al consumo umano e altri gravi reati mette un punto fermo che dovrebbe anche essere un monito: chi inquina paga.

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Il bilancio occupazionale per le persone con disabilità

Il rapporto annuale di Veneto Lavoro, presentato a Rovigo nell’ambito della conferenza regionale “Abili al Lavoro. Insieme cresciamo”, evidenzia una solida ripresa dell’occupazione per le persone con disabilità. “Secondo i dati aggiornati – ha dichiarato l’assessore regionale al lavoro Valeria Mantovan – alla fine del 2024 in Veneto erano 36.540 i lavoratori con disabilità occupati, con un incremento del 9% in un anno. Non parliamo solo di numeri: sostenere l’inserimento significa costruire una società più equa, consapevole del valore di ciascuno”. La maggior parte degli occupati (91 %) è impiegata con contratto a tempo indeterminato, prevalentemente con ruoli da impiegati (36 %), mentre il 38 % dei lavoratori è assunto part-time, soprattutto nei settori turismo e commercio. Le province con i numeri più rilevanti sono Padova (7.741, 21 %) e Vicenza (7.102, 19 %), seguite da Treviso, Verona, Venezia, Belluno e Rovigo. Negli ultimi tre anni, circa 22.000 persone con disabilità hanno partecipato a percorsi di politiche attive del lavoro. Il Programma GOL ha favorito upskilling, reskilling e reinserimento lavorativo, con oltre 17.000 partecipanti. Il Voucher rafforzato – attivo dal luglio 2023 – ha coinvolto circa 4.750 utenti, mentre i tirocini di inclusione sociale hanno superato quota 4.000 nel 2024. Le Convenzioni art. 14, che permettono alle imprese di ottemperare agli obblighi di assunzione affidando lavoro a cooperative sociali, mostrano crescita: al 2024 sono 311 attive, coinvolgendo 276 aziende, 93 cooperative e 622 persone – rispetto alle 281 convenzioni e 560 coinvolti dell’anno precedente. A fine 2024, i disoccupati iscritti al collocamento mirato erano 24.200, di cui 7.300 (circa il 30 %) attivamente impegnati nella ricerca di un lavoro. Tra questi, il 53 % ha disabilità fisiche e il 35 % presenta forme psichiche.

Redazione Rovigo

Il

Veneto Lavoro

Chi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La sentenza di Vicenza rappresenta infatti un precedente importante, perché per la prima volta viene riconosciuta la responsabilità penale diretta di chi ha inquinato consapevolmente. Il verdetto risuona come un potente monito e potrebbe rappresentate un importante punto di svolta nella lotta per la tutela ambientale e la salute pubblica, riconoscendo precise responsabilità penali. Dopo cinque anni di processo e 1 34 udienze 11 ex dirigenti dell’azienda chimica Miteni di Trissino – tra cui manager dei colossi internazionali Mitsubishi e ICIG che hanno rilevato l’azienda– sono stati condannati a pene complessive per 141 anni di reclusione, venti in più di quanto richiesto dal pubblico ministero. Quattro gli imputati assolti. Riconosciuti anche risarcimenti milionari al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, Arpav, società idriche, Comuni e cittadini. Probabilmente vi saranno successivi pronunciamenti negli ulteriori gradi di giudizio, qualcosa potrà cambiare, ma c’è un punto fermo che sarà difficile scalfire o mettere in discussione.

Per oltre cinquant’anni dallo lo stabilimento di Trissino sono state riversate nelle falde sostanze perfluoroalchiliche, i Pfas per l’appunto. Per decenni sono state usate in più ambiti, dai primi anni Duemila però alcune hanno smesso di essere usate perché si sono rivelate potenzialmente cancerogene e tossiche, a seconda dell’esposizione.

Questi “veleni eterni” si sono insinuati silenziosamente nel suolo, nell’aria e, in modo particolarmente insidioso, nelle falde acquifere, contaminando l’acqua potabile di centinaia di migliaia di cittadini tra le province di Vicenza, Padova e Verona. Un’area di circa 200 chilometri quadrati venne classificata “zona rossa” nella quale, attraverso decine di migliaia di campionamenti, era stata riscontrata la presenza di valori particolarmente elevati di Pfas. Ci sono voluti anni e anni di battaglie e di perseveranza per arrivare a questo pronunciamento che rappresenta ora un nuovo punto di partenza all’insegna di una maggiore attenzione e sensibilità verso gli aspetti ambientali di svariate attività. E senz’altro va riconosciuta la tenacia con cui le “Mamme No Pfas” hanno lottato misurandosi con ostacoli e impedimenti di ogni genere. In questi anni, insieme agli altri movimenti ambientalisti, hanno dovuto combattere tra mille difficoltà, ora il loro sacrificio è stato ripagato, anche se resta l’amarezza per le gravi conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di persone e sull’ambiente.

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Adria (RO) - Loc. Bindola - bntermoidraulica@gmail.com

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Si dimette Vittoria Paccagnella: “Mi è stata chiesta una scelta tra revoca e dimissioni”

Il Comune di Adria perde un altro pezzo della sua squadra di governo. Dopo l’uscita dell’assessora alla Cultura nel febbraio 2024, sono arrivate nella giornata del 12 giugno scorso, le dimissioni ufficiali dell’assessora Vittoria Paccagnella, titolare delle deleghe alle politiche giovanili e progetti educativi. Una decisione formalizzata con una comunicazione ufficiale, nella quale l’ex assessora ripercorre le ragioni della scelta, motivata – come si legge nel testo – da un confronto avuto con il primo cittadino la sera precedente.

Secondo quanto riportato da Paccagnella, l’incontro si sarebbe svolto nella tarda serata di martedì 11 giugno, alla presenza del presidente del consiglio comunale, quando la maggioranza si era già congedata. In quell’occasione le sarebbe stata proposta una doppia opzione: la revoca delle deleghe o le dimissioni volontarie, con richiesta di decidere entro la mattina successiva.

Nel testo, l’assessora dimissionaria elenca numerosi progetti in fase di sviluppo o già finanziati, per un totale di 17 iniziative in ambito educativo, sociale e giovanile: dai convegni sui disturbi alimentari e l’impatto dei social media, a corsi di podcasting, workshop sull’intelligenza artificiale e forum giovanili. In particolare, si citano due bandi regionali vinti (729 e 281), per un valore complessivo di 22.000 euro destinati alle politiche giovanili.

Paccagnella sottolinea come le attività siano state portate avanti “unicamente con l’aiuto del personale degli uffici” e auspica che possano essere completate nonostante le sue dimissioni.

Il gruppo consiliare che sostiene Barbujani difende la scelta di porre fine al mandato dell’assessora, parlando di una riflessione interna condivisa che ha portato alla decisione, a quasi metà legislatura, di rafforzare la coesione e l’efficienza amministrativa. “Da tempo– si legge nella nota della Lista – andavano consolidandosi perplessità e dubbi nei confronti dell’operato dell’Assessore che erano stati, in più occasioni, condivisi con il Sindaco. E per più volte è giunto dallo stesso l’invito a pazientare nella prospettiva di una maturazione del percorso politico e delle relazioni tra le parti sociali interessate alle deleghe assegnate”.

Tuttavia dal fronte dell’opposizione, IBC alza il tono dello scontro e mette sotto accusa il clima interno alla maggioranza. “I tentativi di intimidazione e strumentalizzazione da parte dei vertici dell’amministrazione Barbujani, a cui l’ex assessore Paccagnella afferma di aver opposto resistenza in nome del senso del dovere – scrive IBC – sono accuse gravi sulle quali il sindaco ha ora il dovere di fare chiarezza. È ormai evidente la frattura interna alla giunta e il clima tutt’altro che sereno”.

“Paccagnella è stata un’assessora piena di iniziative, che avrebbe dovuto essere sostenuta e guidata, non semplicemente usata a fini elettorali - commenta Sandra Passadore consigliera comunale per Fratelli d’Italia, che aggiunge -. Ha dimostrato di conoscere a fondo le materie legate alle sue deleghe e, in Consiglio comunale, si è sempre dimostrata in grado di rispondere anche alle domande dell’opposizione. Diversamente da altri asses-

sori, cosiddetti “navigati”, che invece hanno spesso bisogno di leggere documenti preparati dai tecnici, dimostrando così di non conoscere gli argomenti trattati e, soprattutto, di non voler nemmeno provare a formulare due concetti di propria iniziativa. L’amministrazione dovrebbe seriamente valutare la revoca di almeno due assessori, ai quali sono affidate deleghe anche importanti, e iniziare a ragionare su un rimpasto. Non ho memoria di un’amministrazione così inconcludente e silente di fronte a temi fondamentali per la città”.

Nonostante le critiche, la lista “Bobo Sindaco” tira dritto. “Nel ritenere inadeguate e non corrispondenti al vero le motivazioni riportate a supporto delle dimissioni, – scrive la Lista Bobo Sindaco per voce della presidente Marzia Manzetto – si evidenzia rammarico e si sottolinea un forte disappunto nei confronti delle modalità esplicative utilizzate dall’assessore uscente. Nello spirito di serenità, si rinnova la massima fiducia e la vicinanza al Sindaco Massimo Barbujani”.

Carlo Scabin nuovo membro del Consiglio Generale della Fondazione Cariparo

Il Consiglio Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha nominato, su terna di candidati designati dal Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Carlo Scabin nuovo Consigliere Generale dell’Ente.

Classe imprenditoriale e lunga esperienza nel settore agroalimentare, Scabin è un volto noto del mondo confindustriale: Vicepresidente di Confindustria Veneto Est dal 2024 con delega sul territorio di Rovigo, guida inoltre il Gruppo Merceologico Agro, Ittico, Molitorie e Zootecniche dell’associazione. Dal 2025 siede anche nel Consiglio Generale di Confindustria nazionale.

“Il mio ingresso sarà in punta di piedi – ha dichiarato ai microfoni di radio Veneto24 – perché prima di tutto voglio conosce-

re personalmente i colleghi del Consiglio, a partire dal presidente, la cui figura rappresenta un punto di riferimento etico e sociale per la Fondazione”. Scabin ha sottolineato l’importanza di

comprendere le idee e gli obiettivi già in atto all’interno dell’ente, per costruire un percorso condiviso e costruttivo. “Ringrazio il presidente e tutto il Consiglio e le persone che hanno riposto fiducia in me. Le aspettative sono elevate, e questo rappresenta un forte stimolo per non deludere”. L’impegno di Scabin si inserisce in un contesto di rinnovamento anche per Confindustria Veneto, organismo nato dalla fusione delle realtà provinciali di Treviso, Padova, Venezia e Rovigo. “Stiamo lavorando per superare i confini territoriali e creare sinergie efficaci su tutto il territorio regionale. Rovigo, in particolare, ha un potenziale strategico notevole, non solo dal punto di vista logistico, ma anche nel settore manifatturiero, ed è fondamentale valorizzarlo”. (r.r.)

Guendalina Ferro

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Eventi estivi/1. Fino al 29 agosto Adria si accende ogni venerdì con musica, sport e solidarietà

Adria d’estate: si accende il cuore pulsante del Polesine

È stata presentata ufficialmente la 33esima edizione di “Adria d’Estate”, la storica rassegna dei “Venerdì d’estate” organizzata da Adria Shopping con il sostegno del Comune. Tra le serate speciali, la “Notte del volontariato” il 18 luglio e la “Vetrina dello sport” il 22 agosto

Il conto alla rovescia è finito. La 33esima edizione di Adria d’estate è pronta a decollare, e il centro cittadino si prepara a trasformarsi ogni venerdì in un palcoscenico di colori, suoni e partecipazione collettiva. La storica manifestazione, organizzata da Adria Shopping in sinergia con l’amministrazione comunale, è stata presentata ufficialmente alla presenza delle autorità locali e degli organizzatori. Un cartellone ricco, che si snoderà dal 4 luglio al 29 agosto, animando le principali vie e piazze con musica dal vivo, danza, sport, mostre, iniziative culturali, volontariato e atti-

vità per bambini. A fare gli onori di casa è stato il sindaco Massimo Barbujani, che ha definito la manifestazione “una formula vincente” capace di rinnovarsi senza mai perdere il suo spirito originario: “Parte in concomitanza con l’inizio dei saldi e trasforma Adria in un polo attrattivo per tutto il Polesine. Vogliamo che la città venga vissuta sotto una luce diversa, dando spazio a cultura, comunità e identità locale”. Tra le novità di quest’anno, spicca la serata dedicata ai motori del 25 luglio, con la partecipazione del campione Paolo Andreucci e un raduno di auto sportive. Accanto al primo cittadi-

no, il vicesindaco Federico Simoni ha ricordato quanto lavoro si celi dietro ogni appuntamento: “L’entusiasmo del sindaco è condiviso da tutta la comunità adriese. Ogni venerdì coinvolge decine di realtà locali, coordinate con passione da Adria Shopping”. Tra gli eventi attesi, la Notte del Volontariato del 18 luglio, organizzata da CSV con la collaborazione di Croce Verde, e la Vetrina dello Sport del 22 agosto.

L’assessore Giselda Donatella Baratella ha voluto ringraziare in particolare i commercianti: “Nonostante le difficoltà degli ultimi anni, si sono confermati un punto di forza, sempre pronti a mettersi in gioco con orgoglio”. Un riferimento, il suo, anche alla sua esperienza passata come vicepresidente di Adria Shopping. A presentare nel dettaglio il programma è stato Salvatore Del Gaudio, presidente di Adria Shopping, che

ha ringraziato staff e collaboratori: “Dal 4 luglio e per tutta l’estate Adria tornerà protagonista con un’offerta variegata: area bimbi in Corso Mazzini, eventi artistici, sportivi e la Notte Bianca finale in piazza Bocchi. È un grande lavoro di squadra, portato avanti anche durante la mia assenza per motivi di salute”.

A chiudere la conferenza stam-

Cinema sotto le stelle ad Adria: un’estate di grandi film nei Giardini Zen

Al posto del buio artificiale delle sale, c’è quello naturale della sera, e un giardino prende il posto della tradizionale platea. Le arene estive offrono un’atmosfera inconfondibile, un modo speciale di vivere il cinema che, anno dopo anno, continua a esistere. Nonostante l’evoluzione delle abitudini, l’avvento delle piattaforme, le innovazioni tecnologiche e il comfort delle multisale, il cinema all’aperto conserva intatto il suo fascino. Anche ad Adria, il cinema sotto il cielo è una tradizione che resiste

e si rinnova, stagione dopo stagione. Quest’anno, i Giardini Zen accolgono Cinema Sotto le Stelle: un’occasione per recuperare i film sfuggiti troppo in fretta durante l’inverno, o per riscoprire film che amiamo rivedere all’aperto. Il film “Perfect Days” di Wim Wenders sarà proiettato mercoledì 16 luglio. Il film, che ha riscosso successo di critica e pubblico, racconta la storia di Hirayama, un uomo che lavora come addetto alle pulizie dei bagni pubblici a Tokyo e trova gioia nella semplicità delle sue gior-

pa, la vicepresidente di Adria Shopping Rossella Franzoso: “Siamo grati a Provincia e Regione per il supporto e a quanti, a vario titolo, lavoreranno per la buona riuscita di tutti gli eventi”. Per conoscere nel dettaglio gli appuntamenti settimanali, è possibile seguire Adria Shopping su Facebook e Instagram.

Guendalina Ferro

nate. Per gli appassionati di motori l’appuntamento è il 23 luglio con il film “Ferrari” diretto da Michael Mann e interpretato da Adam Driver, Penélope Cruz e Shailene Woodley. Il lungometraggio è ambientato nel 1957 e racconta la storia di Enzo Ferrari durante un periodo di crisi per la sua azienda e la sua vita personale. La rassegna prosegue il 24 luglio con lo spettacolo di parole e musica “Giorgio Foresto”. La pellicola italiana “Come pecore in mezzo ai lupi” di Lyda Patitucci (30 luglio) chiude il mese di luglio. La

regista sceglie un crime dalle tinte forti con una protagonista femminile (Isabella Ragonese). Un film

fatto di contrasti, allo stesso tempo intimo e d’azione, una storia cupa ma dai toni caldi. (s.b.)
La presentazione della rassegna

Eventi estivi/2. Un viaggio tra musica, teatro e circo nel cuore del Polesine

Il 19 agosto l’Orchestra Sinfonica offre un omaggio ad Ennio Morricone

Nasce dalle mille suggestioni del paesaggio del Polesine, “Tra Ville e Giardini”, la rassegna artistica più longeva ed amata del territorio, che si caratterizza per l’abbinamento di un pregiato cartellone di spettacoli con altrettanti luoghi d’interesse, dislocati in giro per la provincia. Da Malika Ayane a Paola Turci, passando per il jazz di Bill Evans ed il circo acrobatico del Mosaico errante. Il risultato è come un viaggio dentro la storia e nella bellezza di architetture e paesaggi spesso dimenticati o non fruibili dal grande pubblico; con una colonna sonora sempre diversa, fatta di concerti musicali, di teatro, di performance artistiche di vario genere, ma, soprattutto, di artisti che, come dentro un gioco di verità, raccontano sé stessi e mostrano il mondo attraverso la lente della propria arte, in un’atmosfera colloquiale di grande spessore umano. Tra Ville E Giardini, la più attesa rassegna estiva della Provincia di Rovigo, è molto di più di un programma di appuntamenti multidisciplinare, è un unico grande palcoscenico dal vivo con teatro, musica e danza all’aperto, in piazze, dimore e giardini storici, corti rurali e arene estive: un cartellone unico per un grande pubblico. Punta sul volto sognante del Polesine, che si nutre di terra e di cielo, questa

nuova edizione, organizzata con Regione del Veneto in ambito Reteventi, col contributo di Fondazione Cariparo, l’indispensabile logistica di Ente Rovigo Festival e la direzione artistica del coreografo Claudio Ronda. Lo spirito della kermesse, di proporre arte e cultura di elevato spessore artistico a prezzi popolari, viene rispettato anche in questa edizione, richiamando spettatori da tutto il Veneto ed anche fuori. Sono 15 le location toccate dalla rassegna, fino al 22 agosto, nei comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Ceneselli, Corbola, Crespino, Ficarolo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Rovigo, San Bellino. Il cartellone artistico offre una varietà di proposte musicali contemporanee (Malika Ayane, Paola Turci, Bill Evans), giovani promesse

(Anna Castiglia), performance teatrali (Gabriella Greison, Mario Perrotta, Alessio Vassallo) ed il ritorno delle arti circensi (Mosaico errante). Tra Ville E Giardini offre una prospettiva originale per promuove il rapporto diretto con i luoghi e le comunità del territorio svelando ad ogni edizione dei veri e propri gioielli di interesse storico/naturalistico, il più delle volte poco conosciuti. “Un programma molto ricco e diversificato che dà il senso dei progetti artistici più interessanti nel territorio nazionale”. Uno dei possibili filoni in cui calare gli spettacoli – ha spiegato il direttore artistico Claudio Ronda – è quello delle donne, del ristabilire un equilibrio tra maschile e femminile nella società, nella storia dell’arte, nella scienza e nel mondo della musica”.

Sara Busato

Bottrighe, arriva “E...state in Piazza” 2025

La rassegna artistica più longeva del Polesine torna con un’edizione che intreccia paesaggi incantevoli, dimore storiche e spettacoli dal vivo

Ai nastri di partenza la nuova edizione 2025 di “E…state in Piazza, l’1 1^ per la precisione, della collaudata kermesse estiva ricca di tante manifestazioni, promossa dall’Aribo, l’associazione Ricreativa Bottrighese, con il contributo di varie aziende e attività del territorio, dell’Avis, della Croce Verde, con il patrocinio del comune sotto lo slogan “Vivi Bottrighe tutto l’anno”. Si parte con l’inaugurazione della kermesse giovedì 24 luglio, sul palco posizionato sul liston di palazzo civico, in piazza Libertà, con lo spettacolo, aggiornato di cante, ballate polesane

e schetc, del gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe, in occasione del sessantesimo dell’associazione. Venerdì 25, il secondo atto, dopo il grande successo dello scorso anno, che portò in piazza oltre cinquemila persone, dello show “Voglio tornare negli anni ‘90”. Sabato

26 spettacolo con la cover band di Zucchero “Oi&B” ed estrazione di una tombola che avrà un montepremi di 5000 euro. Si chiude domenica 27 luglio, con la prima edizione della rassegna cabarettistica “Non ci resta che ridere”. Ospiti cantanti, attori e cabarettisti di fama, tra cui Duillio Pizzocchi, Gianni Fantoni, Massimo Brancalion e con la partecipazione straordinaria di Sergio Ricci. Presenta Tiziano Sheriff. Tutte le sere funzionerà lo stand gastronomico con pesce fritto, piadine e birreria. Gli spettacoli sono ad ingresso gratuito. (r.m.)

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Il maestro Ennio Morricone

Attività. Il taglio del nastro si è svolto alla presenza dei referenti di Padova Nuoto

Inaugurata la stagione estiva alla piscina comunale con l’Open Day

Èpartita con grande entusiasmo l’estate ad Adria, che per la prima volta ha visto la piscina comunale aprire le porte al pubblico con la novità delle quattro giornate di Open Day: due a giugno e due dopo Ferragosto. Un’iniziativa accolta con partecipazione dalla cittadinanza, che nella seconda giornata di ingresso gratuito (Open Day) ha fatto anche da cornice all’inaugurazione ufficiale della stagione estiva, con la presenza dei vertici di Padova Nuoto, che gestisce l’impianto, del sindaco Barbujani, del vicesindaco Simoni e dell’assessore Crepaldi. “La piscina – ha sottolineato il sindaco Massimo Barbujani – è un punto di riferimento per le famiglie. Basta guardarsi attorno, in questa splendida giornata, per capire quanto sia importante offrire uno spazio come questo alla comunità”.

“I quattro Open Day non erano previsti inizialmente – ha spiegato il vicesindaco Federico Simoni – ma grazie all’impegno e alla collaborazione con il gestore Padova Nuoto, che ha rilanciato l’iniziativa rispetto alle due giornate originarie previste dal bando, possiamo dare il via all’estate con un segnale forte di ripartenza”. “Il nostro obiettivo è stato fin dall’inizio quello di fare squadra con il Comune – ha dichiarato il presidente di Padova Nuoto, Gianfranco Bardelle – e restituire alla comunità un impianto bello e funzionale, sia all’interno che all’esterno, che possa diventare punto di riferimento per sport, benessere e inclusione sociale”.

Luigi Poli, di Padova Nuoto, ha aggiunto: “La società sportiva, attiva dal 2020 e impegnata nella gestione di nove impianti distribuiti nelle province di Padova, Rovigo e Verona, ha affrontato sfide importanti negli ultimi anni, soprattutto durante il periodo della pandemia, riuscendo a mantenere attivi i servizi e a rilanciare la piscina adriese”.

metri quadri” – ha spiegato Marco Tolomei, responsabile della struttura. Il programma delle attività è ricco e variegato: nuoto libero, palestra, acqua fitness frequentata da oltre 100 signore tra i 50 e gli 80 anni, corsi per bambini e per adulti, attività agonistica e attenzione particolare all’inclusività. Sono già

in corso collaborazioni con l’Asl, il mondo paralimpico, e sono attivi progetti con le associazioni e con Mosaico & Friends, oltre alla pianificazione di nuove attività per persone con disabilità.

“Non mancano le opportunità anche dal punto di vista lavorativo - aggiunge Tolomei -, grazie ai corsi per istruttori di nuoto e assistenti bagnanti, che organizziamo periodicamente, riusciamo a formare le figure professionali indispensabili per garantire la sicurezza e la qualità dei servizi”.

“L’immagine che questa struttura restituisce oggi è fatta di vita,

sport, integrazione e dinamismo – ha aggiunto l’assessore Giorgio Crepaldi – È il frutto di una gestione attenta e della volontà di dare continuità a un servizio pubblico fondamentale per il territorio”. Il biglietto d’ingresso è di 7 euro, un costo accessibile per tutti, in linea con l’obiettivo di promuovere l’attività fisica e la socialità. Entro fine anno è previsto il nuovo affidamento per la gestione dell’impianto, a conferma della volontà dell’amministrazione di mantenere i servizi pubblici come la piscina nella città di Adria.

Ferro

“Oggi la piscina comunale di Adria può contare su tre vasche: una da 30x12 metri (profondità da 0 a 1,10 m), una da 5x12 metri profonda 1,80 m, e una vasca piccola da 12x6 metri con profondità di 1,25 m. L’area esterna è completata da un ampio solarium di 3.000

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Nasce l’associazione “Polifonico Città di Adria”

La musica come strumento di unione, formazione e identità culturale. È con questo spirito che è stata presentata ufficialmente, qualche settimana fa, la nuova associazione “Polifonico Città di Adria”, alla presenza del sindaco, del vicesindaco e di una rappresentanza del neonato coro. A introdurre la presentazione è stato Tiziano Bedetti, compositore, docente del Conservatorio “Buzzolla” di Adria e presidente dell’associazione, che ha illustrato missione e prospettive: “Il nostro obiettivo è valorizzare la tradizione della musica polifonica –sia sacra che profana – e offrire alla città un’esperienza culturale di qualità, coinvolgendo in particolare i più giovani”. Il primo cittadino Massimo Barbujani, nel suo intervento, ha ricordato l’incontro avvenuto oltre sei mesi fa con il maestro Bedetti e un altro componente del sodalizio, in occasione del quale fu decisa la sede ufficiale dell’associazione: la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (exCanossiane) in Corso Garibaldi 44. “Quella che oggi si presenta alla città – ha dichiarato il sindaco – è la concretizzazione di un’idea. Una bella sfida culturale che merita di essere sostenuta”. Il vicesindaco, Federico Simoni, con delega alle associazioni, ha commentato: “Ogni nuova associazione che sboccia ad Adria è un vanto e un impegno. Fa di Adria una città viva e attiva. Il Comune ha sempre le porte aperte per chi decide di mettersi in gioco e donare il proprio tempo alla comunità”. L’associazione “Polifonico Città di Adria” si ispira ai grandi esempi del panorama corale italiano, con una visione laica, sociale e inclusiva. L’obiettivo è duplice: da un lato promuovere l’attività concertistica, dall’altro avvicinare le nuove generazioni alla musica “colta” attraverso percorsi formativi, incontri, lezioni, masterclass e collaborazioni con le scuole. Il progetto prevede inoltre la creazione di gruppi strumentali su misura, pensati per rispondere alle richieste musicali del territorio e ampliare l’offerta culturale polesana. (g.f.)

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Il caso. Protestano studenti e lettori abituali della “Luigi Groto”

Orari ridotti in biblioteca: da 54 a 35 ore parte la prima petizione degli utenti

“U

na biblioteca è una casa aperta sul sapere, non può diventare una porta che si chiude per mancanza di personale. “È questo, in sintesi, il messaggio forte e chiaro che arriva da cittadini, ricercatori, studenti e lettori abituali, firmatari di una petizione spontanea per denunciare la drastica riduzione degli orari di apertura della Biblioteca comunale “Luigi Groto”. Una protesta composta, ma determinata, che si rivolge direttamente all’Amministrazione comunale.

“Siamo utenti della Biblioteca comunale

“Luigi Groto” che frequentiamo per la lettura e consultazione di libri, quotidiani, riviste, documenti d’archivio, per motivi di studio e di ricerca” – si legge nel testo della petizione – La dedica al “Cieco di Adria”, un umanista del Cinquecento di elevatura europea, proposta alcuni anni fa dal prof. Antonio Giolo referente dell’amministrazione guidata da Omar Barbierato, ha valorizzato come merita la nostra Biblioteca, indubbiamente l’istituzione culturale più importante non solo del Basso Polesine, e il suo prezioso archivio”. A fronte di questa importante funzione per il territorio, gli utenti sottolineano un progressivo smantellamento

del servizio pubblico: si è passati, nel giro di poche settimane, da 54 ore settimanali di apertura (incluso il sabato mattina) alle attuali 35 ore settimanali, con chiusura totale il sabato e riduzione dell’orario nei giorni feriali.

“La riduzione dell’orario, decisa dall’Amministrazione comunale – si legge nella petizione – ha comportato non solo un ridimensionamento concreto della fruizione dei servizi, ma anche una svalorizzazione della Biblioteca e un indebolimento del suo ruolo culturale e civico”. La chiusura del sabato, in particolare, causa forti disagi a ricercatori e utenti provenienti da altri comuni, spesso impossibilitati a usufruire della Biblioteca nei giorni lavorativi.

Le motivazioni ufficiali fornite dal sindaco Massimo Barbujani – che ha parlato di una carenza di organico – non sono bastate a placare il malcontento. Al contrario, hanno alimentato una mobilitazione che, con questa prima petizione, chiede formalmente il ripristino dell’orario continuato e la riapertura della Biblioteca anche il sabato mattina.

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Partiti i lavori di restauro del teatro cinema Politeama

Sono iniziati i lavori di restauro e riqualificazione impiantistica dello storico Teatro Cinema Politeama, chiuso dal luglio 2017 e recentemente acquistato dalla Croce Verde. Un cantiere atteso da tempo, che punta a restituire alla città un vero e proprio presidio culturale. L’intervento, affidato a una ditta con esperienza nel recupero di strutture teatrali, -si legge in una nota di Croce Verde - prevede l’adeguamento degli impianti e la sistemazione degli ambienti interni, con l’obiettivo di rendere il Politeama nuovamente fruibile e a norma. “Un altro passo avanti per la nostra associazionespiega il presidente di Croce Verde Andrea Roccato - che dopo aver acquistato l’immobile vuole renderlo di nuovo attrattivo e funzionale per la comunità”. Parole di soddisfazione arrivano anche dal sindaco di Adria, Massimo Barbujani: “È una notizia che ci riempie di entusiasmo. Il Politeama rappresenta un polmone culturale per la città, e la sua rinascita aprirà a nuove sinergie e opportunità, culturali e sociali, per il nostro territorio”. Il sipario, dunque, potrebbe rialzarsi già in autunno, con il ritorno di eventi, spettacoli e incontri che diano nuova linfa alla vita cittadina. Adria, intanto, applaude a questa prima, concreta azione verso la riappropriazione di un luogo che è parte della sua memoria e della sua identità. (g.f.)

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Il caso di “Mario”: quando i diritti arrivano tardi

“Le lacrime esprimono la convinzione di una vita che non deve andare dispersa”. Con queste parole, don Fabio Finotello ha aperto la cerimonia funebre del cittadino italiano che chiameremo “Mario”, celebrata nella chiesa di Cristo Divin Lavoratore, nel quartiere Carbonara. Davanti a una trentina di persone – tra amici, familiari, docenti e tre consiglieri comunali di minoranza – sono risuonate le parole semplici ma taglienti del sacerdote, che hanno fotografato una storia di diritti negati e risposte arrivate troppo tardi.

“Mario”, 65 anni, italiano, lavoratore con contratto a tempo indeterminato e padre di un bambino di 7 anni, ha vissuto per molti mesi senza residenza, senza medico di base, senza accesso al Servizio Sanitario Nazionale e senza la possibilità di sposarsi. Solo a fine aprile il Comune di Adria gli ha finalmente concesso la residenza anagrafica: un diritto fondamentale che, nonostante le ripetute richieste, gli era stato negato per oltre otto mesi.

Quel riconoscimento, però, è arrivato troppo tardi. La malattia, già in fase avanzata, non ha lasciato alla burocrazia il tempo di rimediare ai propri ritardi. “Mario” è morto nell’hospice di Adria. Poche settimane prima, il 9 maggio, era riuscito a sposare la sua compagna, in punto di

morte, a Rovigo. Un gesto compiuto con le ultime forze, dopo mesi di lotta per il riconoscimento dei suoi diritti più basilari: salute, famiglia, identità.

In Italia, infatti, senza residenza anagrafica non è possibile iscriversi al Servizio

Sanitario Nazionale né scegliere un medico di base, come previsto dal terzo comma dell’articolo 19 della legge 833/1978. Eppure, la normativa prevede strumenti a disposizione dei Comuni, come la cosiddetta “via della casa comunale”: in

base all’articolo 2 del D.P.R. 223/1989, le persone senza fissa dimora hanno diritto all’iscrizione anagrafica proprio attraverso questo canale, pensato per tutelare chi si trova in condizioni di fragilità abitativa. Nonostante ciò, a “Mario” questa possibilità è stata negata per mesi, impedendogli di accedere ai servizi sanitari e al riconoscimento dei suoi diritti fondamentali. Risale infatti al 2 settembre 2024 la risposta ufficiale del Comune di Adria, che dichiarava: “Attualmente non vi sono estremi per concedere al sig. Mario la via della Casa Comunale nel Comune di Adria, in quanto il sig. “Mario” manca di un requisito fondamentale, ovvero l’assenza di una dimora abituale. Il caso è approdato pure in Consiglio comunale il 12 febbraio scorso, attraverso un’interrogazione. Tuttavia, solo a fine aprile la situazione si è finalmente sbloccata.

Durante il funerale, don Fabio Finotello ha richiamato più volte l’attenzione sulla “volontà”, invitando tutti – istituzioni comprese – a non perdere di vista la centralità della persona. “Dove andrai,” Mario”, avrai diritto di residenza in una patria che non fa differenza di persone”, ha detto il sacerdote con voce ferma. “Mario” ora riposa nel cimitero di Adria. Ma la sua storia resta.

Guendalina Ferro

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ta diventasse un punto di riferimento per

Molte delle attività si svolgono quando è ormeggiata, ma nei progetti di formazione avanzata – come quelli rivolti a studenti

mandosi in una nave-laboratorio capace di connettere ricerca scientifica, didattica e è

toraggio scientifico. Fondazione Cariparo, in sinergia con gli altri partner, punta a far

bile, una buona pratica che dimostra come un veliero del passato possa diventare il

E così, tra il legno restaurato dello scafo, la

tilla: quella della conoscenza che parte dal mare per cambiare il modo in cui viviamo il

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gazione di una barca lunga oltre 24 metri, con due alberi maestri e un’architettura che ne fa più un patrimonio da proteggere che un mezzo ordinario. Eppure, dopo una fase iniziale sperimentale, oggi Goletta è pienamente operativa e “quasi sempre impegnata”, come sottolinea Toffoli. L’entusiasmo delle scuole, il coinvolgimento degli enti locali e l’attenzione crescente al

L’iniziativa. Aperte ufficialmente le iscrizioni per la “due giorni” di settembre

“A vegno a cà” ecco il sesto raduno dei Bùtrigan nel mondo

Le tre S-cioptà

a cura di Roberto Marangoni

> I primi andare in tel saco iè i ultimi a gner fòra

> Dov cà no ghè ocio, no ghè lagrema

> Co s’barata, uno el ride, cl’altro el s’gràta

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Dopo il successo dell’edizione 2022, il Gruppo Sportivo Bottrighe rilancia il tradizionale incontro con gli emigrati. Un weekend tra storia, convivialità e una suggestiva gita in motonave nel cuore del Delta. Iscrizioni aperte fino a esaurimento posti

Ritorna, dopo il grande successo di due anni fa, l’iniziativa biennale “A vegno a cà”, ovvero il 6° raduno dei “Butrigan nel mondo”, organizzato dal Gruppo Sportivo Bottrighe attraverso un apposito comitato formato da alcuni cittadini del luogo sempre presenti alle iniziative di volontariato. Attraverso il gruppo face book “I butrigan iè in ogni canton” viene diffuso l’invito a quanti, nel tempo, hanno dovuto lasciare il paese natio. L’adesione è sempre stata un successo, gli emigrati arrivano, oltre che dal Veneto, anche dal Piemonte, Lombardia, Lazio, Sardegna, Alto Adige e dalla Germania. Ogni edizione viene organizzata in modo diverso, quest’anno anche una gita in motonave. La “due giorni” prenderà il via nel pomeriggio di sabato 27 settembre con la visita guidata al museo archeologico nazionale di Adria. Alle 20, un momento conviviale presso il ristorante hotel “Stella d’Italia”.

Domenica 28 settembre la festa clou. Alle ore 7.45 il ritrovo in piazza della Libertà, davanti al palazzo civico, con partenza per Porto Tolle dove si raggiungerà il luogo di imbarco ovvero l’attracco sul Po nei pressi del municipio di Cà Tiepolo. Alle 9 partenza con la motonave della ditta Stefano Cacciatori.

La gita sul fiume, dalla durata di tre ore, percorrerà il Po di Maistra e le sue meraviglie faunistiche. I viaggiatori saranno seguiti da una

guida turistica. Il raduno si concluderà con la festa presso il ristorante Bussana dove avverrà una conviviale a base di pesce, a seguire gli interventi degli organizzatori e la consegna del ricordo ai partecipanti. Possono partecipare tutti, emigrati, residenti e amici. L’adesione dovrà avvenire telefonando ad uno dei seguenti numeri: Giuliano Romanin 348.4149291-Nerino Albieri 335.6867202-Giuliana Fantinati 349.8641733–Doriano Bolzoni 347.1163017. Gli organizzatori precisano che, per la giornata conclusiva di domenica 28 settembre, al raggiungimento massimo di cento iscritti, per motivi di spazio in motonave, si chiuderanno le iscrizioni.

Roberto Marangoni

Dopo la rassegna cittadina, applausi per le polesane in trasferta

Nuove affermazioni per il coro femminile “Eco del Fiume” di Bottrighe prima delle vacanze estive. Dopo il successo della loro 2^ rassegna “In…canto di Maggio”, organizzata a Bottrighe nella chiesa di San Francesco, entusiasmo alle stelle per le coriste dirette da Nausica Pozzato anche a Maserada sul Piave, nel trevigiano. La rassegna corale, nell’ambito di “Maserada in Musica” si è svolta nella bella chiesa di San Giorgio, ospite del locale coro A.N.A. “I Gravaioli”, diretto da Alessandro Facchin, organizzatore dell’evento insieme al gruppo Alpini, che ha accolto le coriste polesane con tanta affettuosità. Nella rassegna di canti popolari e di montagna, giunta alla 49^ edizione e condotta da Maria

Luisa De Martin, anche il coro “Amici della Montagna” di Trissino (Vicenza) diretto da Silvano Piran. Presentato come sempre dalla corista e presidente Alessia Ventura, il coro “Eco del fiume” ha spaziato tra i canti popolari e della montagna tratti dal loro ricco repertorio, soprattutto tratto dalle composizioni di Bepi De Marzi e Marco Maiero. Mol-

tissimi gli applausi del pubblico che gremiva la chiesa e tanti complimenti alle ragazze giunte dal Delta del Po. Poi scambi di omaggi tra i due cori, oltre a pubblicazioni turistiche, anche prodotti tipici. “Una serata ricca di emozioni e soddisfazioni - ha commentato al ritorno la direttrice Pozzato - da un pubblico molto attento e caloroso”. (r.m.)

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Cesaretto

Opposizione: Matteo Cesaretto lascia il Consiglio comunale

Una scelta sofferta ma consapevole, legata all’impossibilità di conciliare impegni professionali e politici. Nella sua lettera di dimissioni denuncia l’immobilismo dell’attuale amministrazione e rinnova il proprio impegno civico al fianco del gruppo Pettorazza Vale

Dopo un anno di opposizione e a seguito di una lunga riflessione personale, Matteo Cesaretto ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio comunale. Una decisione sofferta, comunicata con una lettera aperta che non è solo un atto formale, ma anche un bilancio politico e umano di un percorso civico iniziato con la sua candidatura a sindaco nel 2024.

“Un’esperienza straordinaria” –la definisce Cesaretto – nata da un moto spontaneo di partecipazione e dalla forza di un gruppo coeso e generoso, composto in gran parte da giovani e cittadini motivati a immaginare un futuro diverso per Pettorazza Grimani. Una sfida lanciata con entusiasmo e passione, che però si è scontrata con un esito elettorale sfavorevole, frutto anche – denuncia – di dinamiche poco trasparenti e resistenze da parte di chi, nel paese, “ha preferito boicottare un cambiamento ormai maturo, per paura di perdere un potere ormai svuotato di senso”. Le parole usate da Cesaretto non sono morbide, ma neppure rancorose. Denunciano, con amarezza, un clima politico improntato più a tatticismi, pettegolezzi e personalismi che alla ricerca condivisa di soluzioni. “Le tapparelle sono tornate abbassate, per usare un’immagine tanto usata in campagna elettorale”.

Ma soprattutto, è una presa d’atto necessaria per continuare a contribuire in altre forme – professionali, associative e civiche – al bene della comunità. Senza esporsi, aggiunge, al rischio di strumentalizzazioni da parte di quella che definisce “un tritacarne che qualcuno chiama poli-

tica, devastandone il senso”. Cesaretto però non si ritira dalla scena pubblica. Resterà al fianco del gruppo Pettorazza Vale, e conti-

nuerà a lavorare per il territorio: “Lo dobbiamo a chi ci ha dato fiducia, a chi non siamo riusciti a raggiungere, ma soprattutto alle generazioni future, che ci chiedono coerenza e impegno vero, non apparenza e slogan”. Lo sguardo, infine, è rivolto al domani: “Tra quattro anni – ammesso che siano quattro – questa comunità dovrà scegliere un sindaco o una sindaca all’altezza. Una persona di valore morale. Perché Pettorazza merita di più”. A Matteo Cesaretto subentrerà Fabio Cecchetto, primo dei non eletti della lista Pettorazza Vale.

Guendalina Ferro

Un tributo solenne a Franzolin nel suo paese natale

Un riferimento che introduce anche un bilancio sull’anno di amministrazione Grassetto: poche azioni concrete, tante promesse mancate e un dialogo con la minoranza rimasto, secondo Cesaretto, “lettera morta”. Eppure, dice, il gruppo di opposizione ha provato in più occasioni a offrire collaborazione, idee, suggerimenti. Ma ogni tentativo si è scontrato con un muro. La scelta di dimettersi nasce da motivi pratici e ideali insieme. In un ruolo di minoranza, spiega, è impossibile per lui conciliare gli impegni lavorativi con quelli politici, a differenza di quanto avrebbe potuto fare da sindaco.

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In una calda mattinata di giugno, Pettorazza Grimani si è fermata per commemorare il 43esimo anniversario della Strage della Circonvallazione, avvenuta a Palermo il 16 giugno 1982. Proprio in quel tragico agguato mafioso perse la vita l’Appuntato dei Carabinieri Silvano Franzolin, Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria, nato a Pettorazza il 3 aprile 1941.La commemorazione è iniziata nella Parrocchia San Giuseppe Sposo della B.V. Maria, con la Santa Messa celebrata da don Lino Mazzocco. Accanto ai familiari, erano presenti il Colonnello Edoardo Campora, Comandante Provinciale dei Carabinieri, l’Assessore regionale Cristiano Corazzari, il Vicario della Prefettura Fabrizio Cesarino, il Maggiore Manuel Scacchi (Comandante della Compagnia di Adria), il Vice Sindaco Francesca Capuzzo, rappresentanti della Guardia di Finanza, i Comandanti dei carabinieri delle Stazione locali e una delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Adria, intitolata proprio a Silvano Franzolin. Durante l’omelia, don Lino Mazzocco ha esaltato la “gratuità del sacrificio”, evocando il gesto supremo di chi, come Franzolin, ha dato la propria vita per dovere. Alla cerimonia religiosa ha fatto seguito la deposizione della corona al cippo commemorativo in piazza, un momento sobrio ma carico di emozione. La seconda parte dell’evento si è svolta presso il vicino campo sportivo, con l’alzabandiera alla presenza delle autorità. Il Vice Sindaco Capuzzo ha voluto sottolineare l’impegno costante delle Forze dell’Ordine, mentre il Col. Campora ha definito la memoria dei caduti “un patrimonio per l’intera Nazione”. Dal canto suo, il Vicario della Prefettura Cesarino ha ricordato il sacrificio di Franzolin come espressione concreta della lotta alla mafia. I fatti del 16 giugno 1982. In quella mattinata, una Mercedes guidata dall’autista civile Giuseppe Di Lavore trasportava, fra gli altri, il boss mafioso Alfio Ferlito sotto scorta: Silvano Franzolin, Salvatore Raiti e Luigi Di Barca. L’agguato fu repentino e brutale: colpi d’arma automatica squarciarono la circonvallazione di Palermo, uccidendo tutti i presenti, fra cui Franzolin che – pur gravemente ferito – tentò di reagire armato. Solo dopo vent’anni i veri mandanti emersero: la faida catanese tra Santapaola e Ferlito, con Totò Riina coinvolto come esecutore della vendetta trasversale. (g.f.)

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Matteo Cesaretto
Pettorazza Grimani

Riqualificazione. Il Consorzio di Bonifica Adige Po affida a Legambiente la gestione del sito storico

Nuova vita per l’ex impianto idrovoro di Baricetta

Il Consorzio di Bonifica affida al Circolo Legambiente Adria–Delta del Po la gestione dell’ex impianto idrovoro di Baricetta, immobile di valore storico da anni in disuso. Grazie a una convenzione recentemente siglata e a un finanziamento di circa 200.000 euro ottenuto tramite bando GAL, l’edificio verrà riqualificato e trasformato in un centro di educazione ambientale e culturale

U n importante passo verso la valorizzazione del patrimonio storico-culturale e ambientale del territorio polesano è stato compiuto grazie alla recente convenzione stipulata tra il Consorzio di Bonifica e il Circolo Legambiente Adria–Delta del Po. L’ex impianto idrovoro di Baricetta, da decenni inutilizzato, tornerà a nuova vita diventando un centro di educazione ambientale, sostenibilità e cultura del territorio. L’immobile, noto come “Ex Chiavica Emissaria”, è un edificio di grande valore simbolico: testimone di una lunga storia di bonifica e ingegneria idraulica, era originariamente de-

stinato a regolare il deflusso delle acque del canale Buniolo nel Canalbianco. Disattivato oltre cinquant’anni fa, aveva visto un breve ritorno d’uso nel 2001 con un progetto sperimentale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia dedicato alla fitodepurazione. Da allora, l’edificio era rimasto in stato di abbandono.

Ora, grazie all’iniziativa di Legambiente e alla visione condivisa del Consorzio, l’edificio sarà trasformato in un polo culturale e formativo, a servizio della cittadinanza e delle nuove generazioni. Un progetto ambizioso e concreto, sostenuto anche da un contributo

di circa 200.000 euro ottenuto tramite il bando GAL PSL 2023-2027 – ISL04. Altri 30mila euro saranno investiti dal Consorzio di Bonifica Adige Po. “A breve inizieranno i lavori – spiega il Direttore Generale Marco Volpin –. La struttura riqualificata ospiterà laboratori didattici, corsi sulla sostenibilità, incontri pubblici, escursioni e attività inclusive. Sarà un centro aperto e accessibile, animato da esperti, educatori ambientali, guide naturalistiche, tecnici del Consorzio e altri professionisti.” Il progetto, a firma dell’architetto Barbara Pregnolato, prevede an-

che l’inclusione di tematiche legate alla cucina sostenibile, alla narrazione illustrata per l’infanzia e alla riscoperta delle tradizioni locali. Un mix di contenuti che punta a restituire al territorio un luogo simbolico, rendendolo centro attivo di conoscenza e partecipazione. “Siamo orgogliosi di questa sinergia – commenta il Presidente del Consorzio, Roberto Branco –. Ringraziamo la presidente di Legambiente Roberta ferrarese, e tutte le associazioni coinvolte per aver condiviso con noi una visione di rilancio culturale e ambientale del territorio. Questo è un esempio virtuoso di collaborazione che restituisce un servizio alla comunità e mantiene vivo il legame con la nostra identità.”

Accanto a Legambiente, anche le associazioni Il Tarassaco di Pettorazza Grimani e il WWF di Rovigo che contribuiranno all’animazione delle attività e alla costruzione di una rete di educazione e cittadinanza attiva.

Guendalina Ferro

Chiusa la 38esima edizione del DeltaBlues

Con un bilancio più che positivo si è conclusa la 38esima edizione del Festival Internazionale DeltaBlues, il più longevo festival estivo musicale del Polesine, che anche quest’anno ha saputo coniugare qualità artistica, valorizzazione del territorio e partecipazione diffusa. Quattro giorni di appuntamenti coinvolgenti: a Rovigo al Parco Casalini con il Musica Humana Ensemble e la straordinaria partecipazione del violoncellista olandese Ernst Reijseger, già protagonista anche la sera precedente con la giovane band vincitrice del Premio Marco Tamburini, nel decennale della scomparsa del grande trombettista rodigino. Grande successo anche ad Adria, dove il DeltaLabBlues on the Road ha trasformato il centro storico in un palcoscenico diffuso. Per tre ore le vie della città sono state animate da un itinerario musicale coinvolgente: la BiFunk Brass Band in concerto itinerante, Bonny Jack in piazza Oberdan, Giovanni Gnan & Back on Blues all’incrocio tra Corso Vittorio Emanuele II e Corso Mazzini, Troy Mercy Duo tra piazza Bocchi e corso Vittorio Emanuele, Matteo Sansonetto Trio tra viale Umberto Maddalena e piazza Garibaldi, e infine Max Lazzarin al ponte Castello. (g.f.)

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La sfida. Doppio argento e festa dello sport al femminile regionale di Adria

Pallacanestro Alba 2015 ha ospitato le finali regionali Csi di basket femminile

N ella palestra “Manzoni” di Adria, intitolata a Mara Crepaldi Braga, si sono giocate le finali Csi di basket femminile regionali delle categorie Under 15 e Under 18. A brillare in campo è stata soprattutto la Pallacanestro Alba 2015, società di casa che ha centrato un doppio secondo posto nelle categorie Under 18 e 15. Un risultato straordinario che corona un percorso di crescita tecnica e umana, e che testimonia il grande lavoro svolto dalle allenatrici Chiara Zago e Giada Pozzati e dall’allenatore Siro Zagato, veri punti di riferimento per le giovani atlete. Nell’ U18 ha vinto Horus Padova che ha battuto 50-48 Pallacanestro Alba. Terzo posto per Camin seguito da Cerea. Per quanto riguarda la categoria U15, il primo posto è andato a Thermal Basket, che ha battuto 58-45 le adriesi di casa. Terzo posto per Camin, quarto per Este. Ma il successo dell’evento non si è fermato al campo da gioco. Grazie all’instancabile lavoro della

società Alba 2015 presieduta da Stefano Braga, tutto l’evento si è trasformato in una vera festa dello sport. Oltre 20 volontari hanno reso possibile l’organizzazione e la realizzazione di una giornata all’insegna del divertimento, dell’accoglienza e del fair play, offrendo un supporto prezioso in ogni momento. L’area verde adiacente alla palestra si è trasformata in un vivace villaggio sportivo, con stand gastronomici, spazi di socialità e animazione, rendendo l’esperienza unica sia per le atlete che per il numeroso pubblico presente. Un vero e proprio esempio di come il basket possa diventare anche motore di socialità e comunità. Fondamentale il contributo del Csi, rappresentato durante le premiazioni dall’organizzatore dei campionati Gianmarco Chiello, dal presidente Csi Rovigo Giovanni Catozzi, dal componente del CSI regionale Sergio Sartori e dal referente basket veneto Csi Luigi Necci che con la loro presenza hanno sot-

tolineato l’importanza di eventi come questo per la promozione dello sport giovanile e dei suoi valori educativi. Alle premiazioni era prensete anche il sindaco di Adria Massimo Barbujani. “Per la Pallacanestro Alba 2015, dice il dirigente Simone Visentini, queste finali hanno rappresentato molto più di un semplice traguardo sportivo ma sono state il simbolo di una rinascita: in pochi

anni la società ha ricostruito da zero il proprio settore femminile, grazie anche alle collaborazioni con Nuovo Basket Rovigo, dando vita a due formazioni under che, grazie a un percorso di crescita tecnica sportiva e mentale, hanno conquistato il diritto di giocarsi la finale per il primo posto nelle rispettive categorie. Un risultato che premia un progetto fondato su passione, dedizione e

visione, e che il Csi ha riconosciuto affidando proprio alla nostra società l’organizzazione delle finali nella palestra Manzoni una palestra speciale, dedicata a Mara Crepaldi, fondatrice storica della società, che sarebbe certamente fiera di vedere come quel seme piantato anni fa stia continuando a dare frutti importanti.”

Calcio Adriese premiata per la disciplina: seconda in Italia tra tutte le squadre di serie D

La formazione blugranata allenata da Roberto Vecchiato si è classificata seconda in tutta Italia nella speciale classifica della Coppa Disciplina della serie D 2024/2025, su un totale di 166 squadre partecipanti nei nove gironi della massima categoria dilettantistica nazionale. Un traguardo importante, che certifica lo spirito di correttezza, rispetto e sportività con cui la squadra adriese ha onorato l’intera stagione, premiata anche sul cam-

po con la conquista dei play off. A consegnare il riconoscimento è stato Pietro Bertapelle, consigliere del dipartimento Interregionale della Lnd e referente del girone C di serie D, che ha portato personalmente la coppa per il secondo posto nella graduatoria disciplinare e l’ha consegnata nelle mani del presidente Luciano Scantamburlo, alla presenza del giocatore blu-granata Mirco Moretti, rappresentante della squadra in occasione della cerimonia

che si è svolta allo stadio Bettinazzi. La vetta di questa speciale classifica è stata conquistata dal Ligorna, formazione ligure della città di Genova, con l’Adriese appena sotto che si conferma tra le società più corrette e rispettose d’Italia. Un risultato che va ben oltre il campo e che certifica ancora una volta l’impegno del club non solo nella ricerca di risultati sportivi, ma anche nella promozione dei valori etici e del gioco leale, veri pilastri dello sport. (c.a.)

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Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?

Il segretario regionale del PD, Andrea Martella nella sua relazione all’assemblea dei Democratici del Veneto, dove il via libera a Manildo è stato votato da oltre il 90% degli aventi diritto, lo ha definito un “federatore, capace di garantire un importante gioco di squadra e una nuova prospettiva per il buon governo del Veneto sulla scia di quanto sta accadendo in moltissime città”. Della partita, a differenza di cinque anni fa, ci sarà anche il Movimento 5 Stelle e, come detto, sembrerebbe prossima ad arrivare Azione.

Nel centrodestra i due principali partner di governo stanno adottando strategie opposte pur avendo lo stesso obiettivo ovvero quello di indicare il candidato presidente. FDI, che pur non nasconde le sue ambizioni di partito più votato nella nostra regione, preferisce una tattica maggiormente attendista. Poche dichiarazioni, silenzio da parte della base, nessuna iniziativa pre – elettorale. Completamente diverso, come detto, il comportamento della Lega. I segretari delle sezioni trevigiane hanno votato un documento

La convention. A Treviso

nel quale si chiede di “correre da soli” cioè con la lista della Lega, una civica di Zaia e una di amministratori. E proprio in materia di amministratori il vertice leghista ha mostrato i muscoli lo scorso 5 luglio quando a Treviso ha convocato tutti i propri amministratori locali per un vertice che ha fatto molto discutere. Al momento sembra che la scelta sia tra il Segretario Regionale della Lega, l’onorevole Alberto Stefani e il Senatore di FDI, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon. Nonostante il ribollire, reale o strategico, della base sembra che una spaccatura del centrodestra non si possa concretizzare: troppi gli equilibri che rischierebbero di subire contraccolpi in tantissime amministrazioni e nel Governo stesso. Dal canto suo Forza Italia non ci sta a fare la comparsa e, infatti, a livello regionale il Segretario Flavio Tosi continua la sua campagna di accreditamento e di allargamento del partito non risparmiando critiche all’amministrazione Zaia e predicando elementi di discontinuità; magari spera di essere proprio lui il proverbiale terzo tra i due

litiganti.

E a proposito di Zaia, cosa andrà a fare il Presidente di Regione più amato d’Italia? Le ipotesi sul suo futuro si sono sprecate: qualcuno lo vede Ministro in un possibile rimpasto di Governo, qualcuno Sindaco di Venezia, altri vicepresidente nel caso in cui la Lega corresse da sola o Presidente di una qualche grande Azienda a partecipazione pubblica come, ad esempio, Leonardo. Il leader della Lega, Matteo Salvini starebbe, invece, pensando per Zaia un futuro di primo piano: capolista della Lega in tutti i collegi delle Regionali per tirare il partito, un anno e mezzo a fare il consigliere per poi entrare dalla porta principale a Roma. In primavera 2027, infatti, si terranno le elezioni politiche e Zaia potrebbe essere eletto in parlamento e nominato responsabile di un Ministero di primo piano, forse proprio quello dei trasporti oggi in mano a Salvini; se entrasse ora direttamente al Governo, infatti, dovrebbe accontentarsi di un ruolo di secondo piano e senza portafoglio: troppo poco per uno come Zaia.

La Lega guarda all’appuntamento elettorale “Saremo protagonisti, no alle corse solitarie”

Il salone del Museo di Santa Caterina a Treviso, gremito, ha accolto, lo scorso 5 luglio, la convention della Lega convocata dal segretario Alberto Stefani per fare il punto della situazione prima delle elezioni regionali e cogliere spunti dagli amministratori del Carroccio sul territorio. Erano infatti oltre 400 tra sindaci, assessori e consiglieri da tutto il Veneto che hanno assiepato la platea, ospiti del padrone di casa, il sindaco Mario Conte, con l’obiettivo di difendere dagli attacchi anche degli alleati di centrodestra quanto fatto negli ultimi 15 anni dall’amministrazione Zaia (grande assente all’appuntamento trevigiano) e rilanciarsi uniti verso le prossime consultazioni. Numerosi gli interventi sul palco da parte dei vari esponenti locali, da Eleonora Mosco, consigliera provinciale a Padova che ha rimarcato l’importanza del sostegno alle imprese del territorio a Nicola Finco, sindaco di Bassano

che ha sottolineato la necessità di intervenire sul welfare per aiutare i giovani a trovare una casa e fare figli oltre a sostenere anziani e fragili. A tirare le somme è stato lo stesso segretario Stefani che nel discorso conclusivo ha ribadito che “La Lega non è contro nessuno, nel senso che siamo aperti a una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale, a livello locale. Però è anche vero che la Lega a livello territoriale ha una classe dirigente molto importante e noi non possiamo esimerci da costruire un programma elettorale che parta dalle comunità locali. Non siamo qui per lanciare candidature per lanciare corse in solitaria. Siamo qui però per costruire il futuro del Veneto e non c’è nessuno come gli amministratori che può darci il migliore contributo per costruire il programma amministrativo dei prossimi anni. Secondo me la politica deve fare questo, non deve litigare sui nomi e non deve

litigare per beghe interne. Deve fare questo, deve costruire programmi, deve lanciare idee, deve risolvere problemi”.

L’assessore regionale alla cultura e allo sport Cristiano Corazzari ha ribadito l’importanza del legame con i territori: “Incontri come questi servono a definire le linee programmatiche, senza tradire le radici del nostro modello di buon governo”. L’obiettivo è continuità, radicamento e una Lega protagonista nel cen-

trodestra. Corazzari ha ribadito che “La storia e l’identità del movimento non si svendono” e che il Veneto “Non può permettersi di disperdere un patrimonio politico costruito in anni di amministrazione efficace”. Anche l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha sottolineato il ruolo centrale degli amministratori locali, “sentinelle del territorio” e ha evidenziato le sfide future della sanità: tecnologia e prossimità, ma anche carenza di

personale e invecchiamento della popolazione. Il capogruppo in Consiglio regionale Alberto Villanova ha riaffermato la volontà di mantenere l’unità del centrodestra, pur lanciando un avviso agli alleati “Serve rispetto reciproco, altrimenti ogni opzione è aperta”. Temi centrali della campagna: sanità, sicurezza e ambiente. Messaggio chiaro: la Lega vuole restare protagonista, forte della sua rete territoriale.

Riccardo Musacco

Il segretario Alberto Stefani

L’intervista. Il sottosegretario rilancia il ruolo degli amministratori locali nella prossima sfida elettorale in Veneto

Bitonci: “Semplificazioni per le imprese, in ascolto del territorio verso le regionali”

N

el cuore di un’estate calda non solo per le temperature ma anche per le sfide economiche, abbiamo incontrato l’onorevole Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con la sua lunga esperienza istituzionale e un forte radicamento nel territorio veneto, Bitonci ci si è soffermato sugli interventi più recenti a favore delle piccole e medie imprese (PMI), con uno sguardo particolare alle realtà produttive del Nordest, ma anche sullo scenario politico.

Onorevole Bitonci, quali sono stati i principali interventi del vostro dicastero a sostegno delle PMI, motore dell’economia del nostro territorio?

Abbiamo messo in campo misure concrete, a partire dalla legge annuale per le PMI, approvata per la prima volta in Consiglio dei Ministri. È un provvedimento che sto seguendo in prima persona, con audizioni ancora in corso, e che punta a semplificare la vita di imprese e artigiani. Tra i punti centrali c’è la riforma del mondo del credito e dei confidi, fondamentale per rilanciare il sostegno finanziario alle micro e piccole aziende.

In che modo i confidi stanno tornando a essere uno strumento utile?

Durante la pandemia, con le garanzie statali al 100%, i confidi erano stati messi da parte. Ma oggi, grazie alla riforma introdotta nel 2023 e potenziata quest’anno, possono rilasciare garanzie fino a 100.000 euro senza valutazione del merito di credito

da parte del gestore del Fondo. Questo ha quadruplicato il loro impatto sull’economia. Inoltre, stiamo lavorando per permettere loro di erogare anche servizi e microfinanziamenti diretti: un passo importante per rafforzare il tessuto produttivo diffuso. Altro fronte su cui state intervenendo è quello dell’energia. Esatto. Dall’ 8 del mese è stato riaperto lo sportello per l’autoproduzione energetica, una misura che consente alle imprese di ottenere contributi, da 30.000 a 1 milione di euro, per installare pannelli fotovoltaici e batterie. Un incentivo importante per accompagnarle nella transizione energetica e ridurre i costi in bolletta.

Anche la cosiddetta “Transizione 5.0” è tra le priorità… Sì, si tratta di un pacchetto da 6,3 miliardi di euro, che sommato a Industria 4.0 porta il totale a quasi 1 3 miliardi. Purtroppo l’impianto europeo ha reso il percorso piuttosto burocratico, con certificazioni ex ante ed ex post. Ma con la legge di bilancio 2025 abbiamo introdotto semplificazioni, per esempio eliminando l’obbligo di dimostrare la riduzione dei consumi energetici quando si acquistano nuovi macchinari: è evidente che siano più efficienti. Abbiamo già raggiunto 1,390 miliardi di euro in prenotazioni, ma serve più tempo: per questo stiamo trattando con Bruxelles una proroga al 2026. Il credito d’imposta previsto resta uno strumento appetibile?

Assolutamente sì. Con Transizione 5.0 il credito può arrivare al

45% per investimenti in tecnologie, digitalizzazione, fotovoltaico e batterie. Anche Industria 4.0, che è stata riaperta, offre un credito d’imposta fino al 20%, con procedure più snelle grazie al fatto che sono fondi nazionali.

Sul fronte dei contratti di sviluppo, ci sono novità per le imprese del Nord?

Stiamo cercando nuove risorse per riaprire gli sportelli sospesi per esaurimento fondi. Le domande non sono andate perse, sono solo in graduatoria. Appena i fondi saranno reintegrati, si potrà procedere con l’erogazione. Lei visita spesso le aziende venete. Qual è l’impressione che ne ricava?

Dedico almeno una giornata alla settimana alle visite presso realtà produttive sul territorio, oltre agli incontri che si svolgono a Roma con imprese e rappresentanze, focalizzati su diverse tematiche di competenza del Ministero. È un’attività che considero essenziale: mi permette di ascoltare problemi concreti e fornire risposte rapide, anche tramite incontri al ministero o call dirette. Molte imprese, ad esempio, non conoscono le agevolazioni disponibili. Per questo invio una newsletter mensile a tutte le associazioni di categoria con l’elenco delle misure attive.

Le aziende sono preoccupate per i dazi, soprattutto quelle esportatrici. Che segnali arrivano da Roma?

Il tema è molto sentito, specie in una regione come il Veneto, ad alto valore aggiunto. Ma io invito alla calma: le trattative in-

ternazionali porteranno probabilmente a dazi sotto il 10%, con un impatto contenuto, specie sui prodotti di alta gamma, come i vini veneti, per i quali il prezzo non è un tema determinante per l’acquirente. L’Amarone, per esempio, se aumenta di qualche dollaro, l’americano continuerà a comprarlo.

E sul caro energia?

Al momento, nonostante le tensioni mediorientali, non ci sono stati aumenti significativi nel prezzo del gas o del barile.

Ma il governo è pronto a intervenire, come già fatto in passato, qualora si verificassero nuovi rincari.

Uno sguardo infine alla politica: in autunno si vota per il rinnovo dell’amministrazione regionale del Veneto.

Ci stiamo preparando con grande attenzione. Il nostro segretario regionale, Alberto Stefani, ha avviato una fase di ascolto

con tutti i 450 amministratori della Lega in Veneto. È da lì che deve partire il programma: dai temi concreti per i veneti, non solo dai nomi. Serve ancora qualche settimana e poi ci sarà il nome del candidato, attorno al quale, ovviamente, verrà costruita una squadra, ma io penso che il tema più importante siano gli argomenti. Sanità, scuola, sport, imprese: costruiremo un programma condiviso, come movimento radicato nei territori, un movimento fatto di amministratori locali, consiglieri comunali, assessori, sindaci. Siamo il primo partito in Veneto come amministratori. La campagna elettorale inizierà ascoltando gli amministratori e le loro esigenze per creare il programma elettorale, quindi organizzeremo incontri con associazioni di categoria e con le aziende e i cittadini per discutere insieme del futuro del nostro Veneto.

Il sottosegretario Massimo Bitonci

L’intervista. Il senatore padovano traccia la rotta verso l’appuntamento autunnale con le urne

De Poli: “Alle regionali saremo uniti”

Senatore De Poli, parliamo di elezioni regionali. A che punto siamo? Come il centrodestra si presenterà alle prossime elezioni?

Ovviamente unito e coeso, come sempre. Ne sono assolutamente convinto. Le elezioni regionali sono a tutti gli effetti elezioni quasi politiche. In 70 anni, di fatto, le coalizioni al governo non si sono mai spaccate alle regionali. Quindi, in Veneto, l’unità del centrodestra resta un punto fermo. In un momento così delicato, servono responsabilità, ascolto e una visione condivisa per affrontare con efficacia le sfide che ci attendono, a partire dalle prossime scadenze elettorali. stiamo entrando nel vivo di una nuova stagione politica per il Veneto. Le elezioni regionali sono all’orizzonte e noi dell’UDC siamo pronti a fare la nostra parte, con spirito costruttivo e con quella serietà che ci viene riconosciuta sul territorio. Porteremo il nostro contributo dentro una coalizione di Centrodestra che vogliamo più forte e più attenta ai bisogni reali delle comunità.

Tensioni superate?

Sono dinamiche fanno parte di una discussione interna a una co-

alizione e rientrano nella normale dialettica politica. Però lancio un appello agli amici alleati del Centrodestra: negli ultimi mesi, forse, il tasso di litigiosità è stato eccessivo in alcune fasi. Per il bene del Veneto e dei veneti è ora di cambiare registro. Il rischio è che i cittadini si stanchino di queste continue prove di forza muscolari e tatticismi. Rischiamo di occupare troppo tempo a discutere di mandati e di nomi e, secondo noi, invece, bisogna dedicarlo ai problemi concreti che interessano i veneti. Qual è sarà il contributo dell’UDC?

Saremo presenti alle prossime Regionali, aperti al mondo delle civiche che oggi non si riconosce nell’offerta politica esistente, al volontariato e a tutti quei mondi che, come noi, si riconoscono nei i valori che fanno parte del Dna di noi veneti. Rappresentiamo i veneti del buonsenso, che chiedono risposte concrete. Noi non siamo quelli degli slogan, siamo quelli del lavoro quotidiano. Sarà una campagna lunga, e proprio per questo abbiamo deciso di partire subito, a testa bassa, pancia a terra, ascoltando i territori, raccogliendo

proposte e costruendo programmi credibili. Noi mettiamo al centro la persona, le famiglie, le imprese e i lavoratori, il mondo del volontariato e del terzo Settore, che rappresentano la vera ossatura del Veneto. E, ancora, sanità e sociale, i soggetti più fragili come anziani e persone con disabilità, i giovani. Dal 2011 al 2021 è aumentato del 517% il numero dei nostri giovani talenti “in fuga” all’estero: sono numeri preoccupanti anche perché le nostre imprese lamentano carenza di manodopera. Bisogna creare un terreno favorevole per le nostre aziende, con politiche in grado di attrarre investimenti. Non possiamo svendere i nostri gioielli all’estero.

Sanità e politiche sociali: come il Veneto dovrà affrontare le sfide dei prossimi anni legate anche ai nuovi cambiamenti demografici?

La sanità è la prima voce di spesa del bilancio regionale (82%). E’ vero, la sanità veneta resta un modello di efficienza a livello nazionale ma, detto questo, non possiamo cullarci sugli allori. I cittadini ci chiedono di orientare le azioni della regione affrontando priorità come riduzione delle liste di attesa,

carenza di personale e, soprattutto rafforzamento della sanità territoriale. E’ impensabile che oggi per fare una visita specialistica bisogni fare 50-60 km per raggiungere la struttura sanitaria indicata. Dobbiamo investire di più sulla sanità territoriale, rafforzando quella ospedaliera e, inoltre, si rende necessario e urgente il potenziamento della rete dei servizi sociali e dell’assistenza territoriale a tutela di anziani, persone non autosufficienti e con disabilità. Le famiglie non vanno lasciate da sole. Siamo consapevoli che è meglio spendere oggi 10 per promuovere l’autonomia e l’indipendenza di chi è più avanti con l’età, piuttosto che spendere domani 10 volte tanto in cure e assistenza.

Capitolo infrastrutture: il Veneto soffre ancora di un gap rispetto

ad altre regioni, cosa bisogna fare?

C’è bisogno di un Piano infrastrutturale coerente, che non si fermi alle opere simboliche. Dietro questo Piano deve esserci una strategia capace di far fare un salto di qualità a questa regione che ha enormi potenzialità. Oltre alle grandi opere, certamente importanti, servono le piccole opere nei territori (Strada regionale 10, Sp47 Valsugana, Sr 308 etc ) per rimuovere i colli di bottiglia. Sennò il rischio è di avere la Pedemontana veneta ma senza un adeguamento delle arterie che si collegano ad essa.

Quali sono le caratteristiche che dovrà avere il prossimo candidato Governatore per il Centrodestra? Dobbiamo dare al Veneto una guida solida, concreta e all’altezza delle aspettative dei cittadini. La figura che verrà individuata dovrà essere sì espressione di equilibrio fra i partiti della coalizione, ma siccome la politica non è un bilancino fra sigle, questo equilibrio dovrà tenere conto delle istanze che arrivano dal basso. E, poi, soprattutto, oltre al nome, parliamo di contenuti programmatici. Ai veneti interessa la qualità delle risposte.

Teatro Stabile del Veneto, ecco la nuova stagione con un cartellone di primo livello

Il mondo del teatro si prepara a un entusiasmante capitolo con l’annuncio della stagione 2025/2026 del Teatro Stabile del Veneto. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un inizio vibrante, un’opportunità per reinventare il paesaggio teatrale mettendo in risalto l’arte della narrazione e la maestria degli interpreti. La campagna di quest’anno, intitolata significativamente “Ogni storia ha il suo inizio” e curata dall’artista catalano Javier Jaén, cattura perfettamente lo spirito di un’epoca nuova, segnata da cambiamenti significativi ma anche da molte conferme. Il logo creato da Jaén consiste in una mela rossa formata da un serpente attorcigliato su sé stesso, simbolo, per l’appunto, del peccato originale da cui tutto è iniziato.

La stagione 25/26 è stata presentata a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale dal presidente Gianpiero

Beltotto, dal direttore artistico Filippo Dini e dalla straordinaria Giuliana De Sio che con Dini aprirà il cartellone con “Il Gabbiano” di Cecov. Un programma che prevede 80 spettacoli, di cui 37 dedicati agli abbonati tra Venezia, Treviso e Padova. Un numero impressionante che promette di attirare un pubblico ancor più vasto, mettendo al centro

gli attori e le parole degli autori, sia classici che contemporanei. Tra le novità, 13 produzioni e coproduzioni pronte a solcare i palcoscenici europei. Brillanti inoltre i risultati dell’ultimo triennio. Dal 2022, il Teatro Stabile ha registrato un incremento del 21% nelle alzate di sipario, culminando nel 2024 con ben 553 giornate di spettaco-

lo tra Padova, Treviso e Venezia.

A queste si sommano 106 recite fuori dal Veneto, dimostrando la crescente influenza a livello nazionale. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, con una crescita del 56% nelle presenze, superando le 175 mila nel 2024. Anche le vendite di biglietti e abbonamenti hanno raggiunto cifre record, con oltre 2,6 milioni di euro. Un incremento delle produzioni ha portato anche a un aumento degli artisti e dei tecnici coinvolti, con una crescita rispettivamente del 19% e del 38% nei contratti di scrittura.

Ogni giorno, più di due nuovi contratti vengono firmati, dimostrando un settore in piena espansione e dall’enorme potenziale. Le produzioni per la stagione 25/26 comprendono opere classiche e nuove drammaturgie che esplorano i grandi capolavori con occhi moderni. Peppino Mazzotta continua il dialogo con i classici russi con una riscrittu-

ra di “Anime morte” di Gogol’, mentre Leonardo Lidi s’immerge nell’intenso mondo di Tennessee Williams con “La gatta sul tetto che scotta”. Le produzioni contemporanee si concentrano su temi di genere e potere, con opere di autrici come Ella Hickson e Julia May Jonas che esplorano il complesso universo delle relazioni umane. Marco Paolini, noto per il suo impegno nel teatro civile, inaugura il cartellone con “Bestiario idrico”. La stagione include anche spettacoli mattutini dedicati alle scuole superiori, sottolineando il ruolo educativo del teatro. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha espresso il suo sostegno appassionato per questa nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, rilevando come l’offerta culturale di qualità sostenga non solo la crescita della comunità, ma anche l’economia e il turismo della regione. Riccardo Musacco

La presentazione della nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto

La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV

Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato “Il Veneto in Diretta” su Telepadova

C on il debutto televisivo della trasmissione Il Veneto in Diretta, il Gruppo editoriale La Piazza taglia un traguardo importante e si distingue come l’unico editore in Veneto ad offrire informazione su tutti e quattro i media: carta, web, radio e ora anche TV. Un primato che riflette una crescita continua, radicata nel territorio e alimentata dalla volontà di dare voce alle comunità locali con strumenti sempre più efficaci, accessibili e fruibili gratuitamente.

La nuova trasmissione - in onda su 7Gold TelePadova la domenica alle 11.45 ed il mercoledì alle 11.30 - va ad aggiungersi a una rete informativa già solida e articolata. In oltre trent’anni di attività, La Piazza ha costruito un sistema editoriale che unisce il mensile cartaceo distribuito in tutta la regione, il quotidiano online LaPiazzaweb.it, l’emittente radiofonica Radio Veneto24 – prima e unica all-news interamente dedicata al Veneto – e ora

anche un appuntamento televisivo fisso, interamente prodotto dalla redazione del gruppo.

Il Veneto in Diretta è uno spazio settimanale pensato per raccontare la politica, l’economia, l’attualità, il lavoro e il sociale con lo stile che contraddistingue La Piazza: approfondito, concreto, vicino alle persone. Ogni puntata accoglie ospiti selezionati tra amministratori, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti della società civile, per affrontare con rigore e chiarezza i temi che toccano il territorio e le sue trasformazioni.

L’emittente 7Gold TelePadova è di certo molto affine, con i suoi 50 anni e con la sua forte attenzione ai temi editoriali del Veneto e del NordEst. Format prestigiosi e molto seguiti ne fanno l’emittente di riferimento in Veneto sia per qualità che per ascolti.

La scelta di entrare anche nel mondo della TV nasce da un’esigenza ben precisa: offrire una copertura informativa completa e

multicanale. In un momento storico in cui l’accesso alle notizie passa da molteplici piattaforme, il Gruppo La Piazza ha deciso di presidiare con coerenza ogni canale, mantenendo intatti i propri valori fondanti: informazione indipendente, servizio pubblico, at-

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Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

tenzione costante al contesto locale. Quella televisiva non è solo una nuova vetrina: è la quarta gamba di un tavolo editoriale di un tavolo sempre più solido, che poggia sull’esperienza maturata in decenni di lavoro sul territorio. Un’evoluzione coerente con

i tempi, ma soprattutto con un obiettivo sempre chiaro: essere al servizio dei cittadini e dare visibilità a ciò che accade nei Comuni, nelle imprese, nei luoghi della cultura e della solidarietà. L’approdo in TV rafforza ulteriormente la posizione del gruppo come punto di riferimento per chi vuole comprendere il presente del Veneto, attraverso un’informazione chiara, trasparente e plurale. Il programma viene trasmesso da un’emittente prestigiosa come 7Gold Telepadova e rilanciato su tutti i canali digitali e social del gruppo, ampliando la sua diffusione. Con una redazione esperta, capace di coniugare linguaggi diversi e affrontare tematiche complesse con professionalità, La Piazza si conferma oggi un modello editoriale innovativo. L’unico in Veneto a parlare ai cittadini su carta, online, via radio e in TV. Un gruppo editoriale che cresce con il proprio pubblico. E che, su ogni media, sceglie di restare vicino al territorio.

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lazione incide sulla struttura, e viceversa”, Accanto a questi percorsi, lo Studio è stato

– fusioni, acquisizioni, conferimenti, cessioni di rami d’azienda – agendo come

“Una buona operazione non è quella che si chiude in fretta, ma quella che si costruisce su basi solide, con consapevolezza degli impatti

Multidisciplinarità e rete:

“I problemi non sono mai solo fiscali”

Uno degli elementi centrali nel metodo FIP è l’approccio multidisciplinare. Lo studio, infatti, integra competenze fiscali, societarie,

Altro asse strategico dell’attività FIP è il Iafelice insiste spesso “Se l’imprenditore conosce i numeri solo a consuntivo, è troppo tardi per

ne di sistemi di reporting, analisi marginali,

menti leggibili, affidabili e coerenti con la un quadro chiaro e tempestivo, che lo aiuti a orientarsi in contesti sempre di Forbes, promossa in collaborazione con Euroconference e TeamSystem, rappresenta un importante attestato di stima da parte del mercato. La stinti per innovazione nei servizi, approccio interdisciplinare e rapporto fiduciario con il

Un riconoscimento che lo Studio ha accolto come un incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa: metodo, ascolto, personalizzazione, con un’attenzione costante alla qualità tecnica e all’evoluzione delle esigenze imprenditoriali.

L’iniziativa. Un modo unico per trasmettere a giovani talenti i segreti di una professione ad alto valore aggiunto

È nata La Piazza Academy,

per formare i consulenti del futuro

L’iniziativa promossa dal Gruppo Editoriale La Piazza, in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, è pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità

In un momento in cui tanti giovani cercano la propria strada nel mondo del lavoro, nasce un progetto ambizioso e concreto che punta a insegnare una vera professione: quella del consulente commerciale pubblicitario. È la nuova Academy promossa dal Gruppo Editoriale

La Piazza in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità.

Un percorso formativo artico-

lato, che unisce teoria e pratica, formazione in aula e tirocinio operativo, per imparare davvero l’arte della vendita pubblicitaria. Un mestiere che richiede preparazione, ascolto, visione strategica e capacità relazionali: competenze che possono essere apprese solo attraverso un’esperienza immersiva, accompagnata da professionisti del settore. Ecco perché La Piazza Academy non è solo un corso, ma una vera e propria fucina di competenze, dove i partecipanti vengono seguiti passo dopo passo nella costruzione di un futuro professionale

solido e concreto.

Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: formare nuove figure commerciali capaci di valorizzare l’offerta editoriale e pubblicitaria di testate autorevoli ed innovative come La Piazza, il quotidiano digitale LaPiazzaweb.it e Radio Veneto24, la prima e unica radio all news del Veneto. Strumenti diversi, pubblici diversi, ma un unico comune denominatore: la capacità di raccontare il territorio e offrire alle imprese soluzioni efficaci per comunicare.

I tirocini previsti dall’Academy verranno infatti svolti all’interno di Give Emotions, la realtà che anima e coordina l’intero gruppo editoriale. Durante il periodo di tirocinio le giovani e i giovani selezionati saranno coinvolti in attività reali di vendita pubblicitaria, sia tramite contatto diretto che telefonico, imparando a costruire proposte personalizzate, a gestire una trattativa, un portafoglio clienti, a comprendere le esigenze del mercato e a lavorare per obiettivi.

Un’iniziativa che ha anche una forte valenza sociale. In un’epoca segnata da disoccupazione giovanile e precarietà diffusa, offrire a ragazze e ragazzi non solo una formazione, ma anche la possibilità di inserirsi concretamente nel mondo del lavoro rappresenta una risposta concreta. Non si tratta di stage astratti, ma di un’opportunità vera: chi saprà distinguersi avrà la possibilità di iniziare una carriera stabile e altamente remunerativa all’interno di una realtà solida, innovativa e in continua crescita.

“Crediamo sia doveroso – afferma l’editore Giuseppe Bergantin – investire nel futuro delle nuove generazioni, trasmettendo competenze autentiche e aprendo le porte del nostro mestiere. Non è un’operazione spot, ma l’inizio di un progetto strutturato, che si ripeterà almeno due volte all’anno, con l’obiettivo di formare una vera nuova generazione di consulenti pubblicitari. È un investimento su persone, territorio e qualità, come sempre abbiamo fatto in questi 31 anni”.

A rendere possibile tutto questo è la forza del Gruppo Editoriale La Piazza, una realtà radicata, autorevole e da oltre trent’anni punto di riferimento nel Veneto. Solo un gruppo con una visione imprenditoriale chiara e una struttura organizzativa consolidata può offrire una simile opportunità, garantendo ai partecipanti il supporto, la credibilità

e gli strumenti necessari per apprendere una professione complessa, ma ricca di soddisfazioni. La Piazza Academy è aperta a giovani motivati, desiderosi di mettersi alla prova e di imparare un mestiere vero. Nessuna esperienza pregressa è richiesta: contano l’attitudine, la voglia di crescere, la curiosità e il desiderio di lavorare a contatto con le persone, con spirito di iniziativa e passione.

In un mondo in cui tutto cambia rapidamente, la pubblicità resta uno degli snodi fondamentali per la vita delle imprese. Formare consulenti capaci di costruire relazioni e generare valore attraverso la comunicazione è una sfida ambiziosa, ma necessaria. Con questa Academy, Give Emotions e Forema scelgono di accettarla. E di aprire la strada a una nuova generazione di professionisti.

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Emergenza caldo: operativo il piano dell’Ulss 5 per proteggere i più fragili

L’Azienda Ulss 5 Polesana ha attivato il Piano Emergenza Caldo per l’estate 2025, con l’obiettivo di proteggere la popolazione più vulnerabile dagli effetti delle temperature estreme e dei fenomeni meteorologici avversi. Il cuore operativo del piano è la Centrale Operativa Territoriale (COT), che lavora 24 ore su 24 con il compito di coordinare l’assistenza su tutto il territorio provinciale. Il piano coinvolge un’articolata rete composta da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, servizi sociali comunali, assistenza domiciliare integrata, strutture residenziali, RSA e farmacie, in collaborazione con il Centro Meteorologico di Teolo, che fornisce quotidianamente un bollettino sul disagio fisico e sulla qualità dell’aria. L’obiettivo è garantire interventi tempestivi, da giugno a settembre, in particolare verso anziani, persone con disabilità, bambini sotto i 4 anni e pazienti cronici. Ogni giorno la COT riceve e trasmette il bollettino previsionale: se viene rilevato un disagio prolungato, scatta l’allerta a tutti gli operatori sociosanitari coinvolti, per verificare i bisogni e attivare la rete di supporto. “La comunicazione è immediata e coinvolge UCAD, strutture residenziali, assistenza domiciliare e Comuni”, spiega la direttrice sanitaria Carla Destro. Il sistema consente così un monitoraggio capillare, municipalità per municipalità, delle situazioni a rischio.

Secondo il direttore generale Pietro Girardi, il piano emergenza caldo non è solo una risposta sanitaria, ma un’azione di prevenzione e protezione sociale. “Serve a tute-

lare la salute pubblica riducendo gli effetti negativi delle ondate di calore. È fondamentale il contributo attivo di tutti: medici, farmacie, servizi domiciliari, direttori delle cure primarie, operatori delle strutture residenziali e amministrazioni locali”. Il piano prevede anche la sorveglianza attiva delle persone sole, attraverso visite domiciliari, monitoraggio telefonico e attivazione di eventuali centri di accoglienza. Tutti i cittadini possono contattare i Servizi di Assistenza Domiciliare ai seguenti numeri: Rovigo

Tutti i giorni, festivi compresi, dalle 7.00 alle 21.00 -> 329 2103540

Adria e distretti limitrofi

Tutti i giorni, festivi compresi, dalle 7.00 alle 21.00

Adria: 0426 940655 – 0426 940111

Porto Viro: 0426 324315 – 0426 940111

Taglio di Po: 0426 347213 – 0426 940111

Porto Tolle: 0426 391066 – 0426 940111

Trecenta

Tutti i giorni, festivi compresi, dalle 7.00 alle 21.00 -> 320 4236990

Grazie a questo sistema, l’Ulss 5 garantisce una presa in carico preventiva, continua e diffusa, agendo in rete per evitare emergenze sanitarie e supportare concretamente i cittadini in difficoltà durante i mesi più caldi dell’anno.

A Rovigo il ringraziamento alle aziende che sostengono le donne in rinascita

Un pomeriggio denso di emozione, riconoscenza e forza. Nella sede dell’Enaip al Censer si è svolta questa settimana la cerimonia ufficiale di consegna degli Attestati di Sostenitore alle aziende polesane che affiancano il progetto “Recuperiamo la bellezza”, promosso da Andos (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno). Un’iniziativa che unisce estetica e dignità, restituendo a tante donne colpite da tumore al seno la possibilità di riconoscersi allo specchio, anche dopo il trauma di chemio e mastectomie. “La bellezza non è vanità, ma parte della guarigione” – ha detto con toccante lucidità Maria Lalla Monesi, presidente del comitato provinciale Andos. Tra i sostenitori più attivi, la Casa di Cura Santa Maria Maddalena, che ha messo a disposizione un ambulatorio dedicato. Un gesto che ha permesso all’iniziativa di crescere, ampliando i servizi offerti, con particolare attenzione alla ricostruzione di ciglia e sopracciglia – spesso danneggiate in modo permanente dalle terapie oncologiche. A prendere la parola anche il dott. Francesco Pellegrini, assessore di Occhiobello e senologo presso la casa di cura, che ha sottolineato l’impatto della malattia sul territorio: “Nel Polesine registriamo circa 300 nuovi casi di tumore al seno ogni anno. Il nostro compito non è solo curare, ma accompagnare queste donne fino alla fine del percorso, anche quando si tratta di ritrovare se stesse davanti allo specchio”.

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Polesine: un patto di comunità per non lasciare indietro nessuno

“Possiamo dirlo con chiarezza: non ce la facciamo più. Né economicamente, né dal punto di vista organizzativo. Non è possibile che il volontariato si faccia carico, da solo, di un problema di tale portata”. Le parole di Marinella Mantovani, presidente del Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) di Padova e Rovigo, risuonano con forza durante il seminario conclusivo del progetto “Food Policy – Green and Circular Food”, realizzato in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia.

Il messaggio è chiaro: la povertà alimentare in Polesine ha superato da tempo la soglia dell’emergenza. I dati presentati dai ricercatori Silvia Zanin e Paolo Capovilla, sotto la guida dei professori Giulia Lucertini, Denis Maragno e Francesco Musco, raccontano un fenomeno esteso e strutturale. Solo l’Emporio della Solidarietà di Rovigo – attivo dal 2020 – assiste quasi 3.000 persone e oltre 900 famiglie, grazie all’impegno di una rete composta da 53 associazioni e più di 180 volontari. Nel 2024 sono stati distribuiti alimenti per un valore che supera gli 800.000 euro.

Ma questo è solo uno spaccato. Se si sommano gli aiuti provenienti dall’Emporio di Porto Tolle, dai servizi parrocchiali e dai canali informali, il quadro si fa ancora più complesso: oltre un terzo dei comuni polesani è coinvolto in una situazione di grave disagio. “Il nostro ruolo – sottolinea Mantovani –

deve essere di supporto, non di sostituzione alle istituzioni, che hanno il dovere di garantire i diritti fondamentali, come il diritto al cibo. I volontari mettono tempo, energie e risorse personali, ma da soli non bastano più”. È per questo che il CSV propone la nascita di un Patto di Comunità contro la povertà alimentare, un’alleanza che coinvolga Comuni, enti pubblici, parrocchie, associazioni e cittadini. Un progetto di “amministrazione condivisa” che superi i confini tra enti e vada oltre la logica dell’emergenza.

L’Emporio di Rovigo, oggi gestito da Bandiera

Gialla e sostenuto dalla Regione Veneto con un contributo di 20.000 euro l’anno – cifra che copre a malapena l’affitto del magazzino – affronta ogni giorno costi crescenti per energia, carburanti, assicurazioni e approvvigionamenti. Una pressione insostenibile per le sole associazioni.

“Non si tratta solo di rispettare i servizi essenziali previsti dalla legge – conclude Mantovani – ma di costruire una risposta collettiva, strutturata e solidale. Questa non è retorica: è una vera e propria chiamata alle armi civiche. E il momento di agire è adesso.”

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Attenzione alle truffe via SMS: l’Ulss 5 Polesana mette in guardia i cittadini

Nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno riferito di aver ricevuto SMS sospetti da un mittente denominato “Cup Info”, che li invitava a contattare un numero telefonico per ricevere “importanti comunicazioni”. Una modalità ambigua e allarmante, che ha subito insospettito gli utenti e portato alla segnalazione dell’accaduto alle autorità sanitarie locali.

“Si tratta chiaramente di un tentativo di truffa – chiarisce il Direttore Generale dell’Ulss 5, Pietro Girardi –. L’invio di messaggi così generici non rientra nelle procedure ufficiali del nostro CUP”.

L’Azienda specifica infatti che il Centro Unico di Prenotazione (CUP) utilizza esclusivamente SMS con contenuti chiari e verificabili: le comunicazioni ufficiali riportano sempre dettagli precisi, come data e ora di un eventuale appuntamento, e indicano di rispondere tramite

SMS oppure di contattare un numero fisso con prefisso 0425, quello della provincia di Rovigo. In nessun caso vengono richieste azioni urgenti né vengono indicati numeri con prefissi a pagamento come il 899, spesso utilizzati per fini fraudolenti.

Alla luce dei fatti, l’Ulss 5 invita la popolazione a prestare massima attenzione e a non rispondere a messaggi sospetti. In caso di dubbio, è sempre consigliabile rivolgersi al call center CUP attraverso i consueti canali ufficiali.

“Ringraziamo i cittadini che hanno segnalato prontamente il problema – conclude Girardi – permettendoci così di attivare subito un’azione di informazione e prevenzione”.

La raccomandazione resta quella di non fornire mai dati personali o sanitari per telefono e di verificare con attenzione ogni richiesta in arrivo tramite SMS. Una semplice prudenza che può evitare spiacevoli sorprese.

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PEPERONI RIPIENI VEGETARIANI

Un grande classico rivisitato in chiave vegetariana e leggera, perfetto per un antipasto sfizioso o una cena veloce durante la settimana. Un piatto versatile e saporito che possiamo servire in tanti modi.

Ingredienti: 2 peperoni grandi; 500 g patate; 500 g zucchine; 2 uova, 200g pomodorini, 150g provola cubetti, pangrattato, prezzemolo, olio d’oliva, sale fino, pepe Preparazione: Pelare le patate e grattugiarle in una ciotola e dopo averle lavate, asciugare e grattugiare anche le zucchine. Poi condire con un po’ di sale e lasciare riposare per circa 5-10 minuti, per far perdere alle verdure un po’ d’acqua di vegetazione. Aggiungere le uova, il sale, il pepe e mescoliamo bene. Unire pomodorini tagliati, la provola a cubetti, il prezzemolo tritato e mescolare per distribuire gli ingredienti in modo uniforme. Dopo averli ripuliti dai semini e dai filamenti bianchi, tagliare a metà i peperoni e metterli in una teglia foderata con carta forno. Farciamo i peperoni con il ripieno di verdure. Completiare con il pangrattato sulla superficie e con un filo d’olio, e cucinare in forno preriscaldato ventilato 180 °C per 35 minuti.

CAESAR SALAD ( SENZA POLLO)

La Caesar Salad è un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Da allora esportata ed apprezzata in tutto il mondo. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto Ingredienti: :2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b. Preparazione: Sfogliare la lattuga ed eliminare eventuali foglie esterne troppo dure, scegliere quelle interne più tenere. Tagliare il pane a fette alte 1 cm, eliminare la crosta e tagliare a quadretti. Mettere un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una pentola antiaderente e tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire disporre l’insalata in un’insalatiera, versare due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere il sale, il pepe macinato al momento, il succo di limone, la salsa Worchestershire e mescolate ancora. Assaggiate e correggete se necessario.

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GELATO ALLO YOGURT CON PISTACCHI

Ora che è iniziata l’estate, a chi non piace rinfrescarsi con un bel gelato? Meglio se leggero e nutriente: ecco il gelato con pistacchi. La ricetta prevede l’utilizzo dello yogurt greco al posto del latte. Facile da preparare, ideale per la merenda o per il post pranzo goloso

Ingredienti: 400 g di yogurt greco; 100 g di cioccolato fondente; 30 g di miele di acacia; 2 cucchiai di pistacchi al naturale. Per guarnire q.b. di pistacchi al naturale E mezza bacca di vaniglia

Preparazione: Tritare finemente il cioccolato fondente e i pistacchi, tenendoli da parte. In una ciotola inserire lo yogurt, il miele e i semi della vaniglia; montare gli ingredienti con le fruste elettriche pochi istanti. Aggiungere i pistacchi e il cioccolato e amalgama gli ingredienti. Una volta completato l’impasto, trasferirlo un contenitore adatto al freezer. Mescolare il composto con una forchetta ogni 30 minuti, ripetendo l’operazione per circa tre ore. Passato il tempo, tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di servirlo, se necessario mescolare nuovamente per renderlo più cremoso.

Servite con pistacchi al naturale e una banchetta di vaniglia a piacere

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Rubrica a cura di Sara Busato

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