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Mobilitati per salvare delle vite, 20 agenti diventano istruttori Blsd grazie al corso Ulss 3

della Riviera del Brenta

Economia, il sottosegretario

Massimo Bitonci annuncia semplificazioni e nuove risorse per il mondo delle imprese

Centrosinistra con Manildo.

Centrodestra a guida Lega o Fdi?

La marcia verso le prossime elezioni regionali è quantomeno incerta. Prima la querelle sul terzo/quarto mandato per il presidente Zaia, poi quella sullo spostamento a primavere 2026 delle elezioni, ora il braccio di ferro tra Lega e Fdi per garantirsi la guida del centrodestra. Ora che ormai la prospettiva di una ricandidatura a presidenze per Zaia è definitivamente tramontata e che anche la data delle elezioni è chiara - ovvero entro il 23 novembre 2025, con il 16 come giornata più probabile – è tempo di alleanze e candidature. Questa volta sembra che, almeno per quello che riguarda la strategia, i ruoli si siano invertiti. Il centrosinistra, solitamente in ritardo a causa dei numerosi litigi tra alleati, ha già scelto il proprio candidato mettendo insieme una coalizione molto più ampia di quella di cinque anni orsono. Mentre il centrodestra è in preda alla confusione determinata dalla contrapposizione interna. Andiamo con ordine.

Il centrosinistra ha eletto a proprio alfiere un nome fuori dal giro dei soliti noti: Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso dopo una storica vittoria contro Giancarlo Gentilini che sembrava essersi allontanato dalla politica attiva. Un nome a sorpresa, in un certo senso, uscito dal cilindro del Partito Democratico che ha trovato il consenso di tutta la coalizione e che potrebbe, addirittura, allargare il perimetro a Azione di Carlo Calenda.

segue a pag. 19

Numeri in crescita e grandi nomi per la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto “Cartellone di alto livello”

Mira, sarà un’estate all’insegna di feste popolari spettacoli e cinema all’aperto. A Dolo dall’8 al 18 agosto si terrà la tradizionale Sagra (e Fiera) di San Rocco.

Il giallo dell’estate: con “La ghenga degli storti” Romero svela il cuore nero del Nordest

La Piazza Academy forma giovani talenti nella comunicazione e nella pubblicità

GIARE RINASCE TRA NATURA E STORIA: PARTE IL PROGETTO PER IL TURISMO SOSTENIBILE

Previsti percorsi naturalistici, torrette panoramiche, attracchi e un centro di educazione ambientale.

LEGA CHIAMA A RACCOLTA L’ESERCITO

FEDELISSIMI E GUARDA AL VOTO

A Treviso il segretario veneto Stefani convoca oltre 400 amministratori e detta la linea: “Saremo protagonisti” LA

SChi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

ono passati più di 12 anni da quando si sentì parlare per la prima volta di Pfas e di inquinamento delle falde e dell’acqua potabile che arriva direttamente nelle nostre case. Ora la sentenza della Corte d’Assise di Vicenza, con la condanna di 11 ex dirigenti della Miteni per disastro ambientale, avvelenamento doloso delle acque destinate al consumo umano e altri gravi reati mette un punto fermo che dovrebbe anche essere un monito: chi inquina paga.

Servizi alle pagg. 6 e 7
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Rifiuti,

pioggia di proteste

Su tutto il territorio dei Comuni della Riviera del Brenta e anche del Miranese non si fermano le proteste per i disservizi nella raccolta dei rifiuti. Ad andare all’attacco di Veritas sono i sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e le Rsu che in una nota congiunta, in queste settimane hanno denunciato la grave carenza di autisti raccoglitori, una criticità divenuta strutturale. “La situazione - spiegano i sindacati - è critica. Nel comprensorio dei 17 Comuni si registrano ricadute sulla qualità della raccolta dei rifiuti”. Sindacati e Rsu sottolineano che “non si tratta di un problema improvviso, ma di una crisi annunciata, le cui cause sono ben note: ritmi di lavoro insostenibili, soprattutto con la modalità “porta a porta”, che impone carichi fisici elevati”. Per i sindacati serve una riforma strutturale o i problemi resteranno irrisolti. I sindacati chiamano in causa direttamente i sindaci dei Comuni serviti, in particolare nella Riviera del Brenta e nel Miranese. Per i sindacati “continuare a ragionare solo in termini di risparmi significa svalutare la dignità professionale e mettere a rischio l’intero sistema di gestione dei rifiuti”. A dar manforte ai residenti va detto sono stati in queste settimane anche i sindaci. Sono intervenuti così per segnalare i problemi i primi cittadini di Mira, Dolo, Salzano, Pianiga, Vigonovo, Camponogara, Campolongo. I centralini dei Comuni sono stati tempestati di proteste: l’immondizia è stata raccolta nelle ore pomeridiane come la frazione dell’umido, generando non pochi problemi anche di natura igienica, con la presenza visto il gran caldo, di vermi e topi. Da Veritas, arriva la rassicurazione: i disservizi hanno i giorni contati, per metà luglio saranno pienamente in servizio tutti gli autisti necessari. Per arrivare a regime farà Veritas lavorare di più i mezzi per i quali basta la patente B i piccoli camioncini, per poi impiegare più massicciamente i camion più grandi per i quali serve la patente C e i nuovi autisti. Alessandro Abbadir

Per i sindacati serve una riforma strutturale per evitare i disagi

Chi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La sentenza di Vicenza rappresenta infatti un precedente importante, perché per la prima volta viene riconosciuta la responsabilità penale diretta di chi ha inquinato consapevolmente. Il verdetto risuona come un potente monito e potrebbe rappresentate un importante punto di svolta nella lotta per la tutela ambientale e la salute pubblica, riconoscendo precise responsabilità penali. Dopo cinque anni di processo e 1 34 udienze 11 ex dirigenti dell’azienda chimica Miteni di Trissino – tra cui manager dei colossi internazionali Mitsubishi e ICIG che hanno rilevato l’azienda– sono stati condannati a pene complessive per 141 anni di reclusione, venti in più di quanto richiesto dal pubblico ministero. Quattro gli imputati assolti. Riconosciuti anche risarcimenti milionari al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, Arpav, società idriche, Comuni e cittadini. Probabilmente vi saranno successivi pronunciamenti negli ulteriori gradi di giudizio, qualcosa potrà cambiare, ma c’è un punto fermo che sarà difficile scalfire o mettere in discussione.

Per oltre cinquant’anni dallo lo stabilimento di Trissino sono state riversate nelle falde sostanze perfluoroalchiliche, i Pfas per l’appunto. Per decenni sono state usate in più ambiti, dai primi anni Duemila però alcune hanno smesso di essere usate perché si sono rivelate potenzialmente cancerogene e tossiche, a seconda dell’esposizione.

Questi “veleni eterni” si sono insinuati silenziosamente nel suolo, nell’aria e, in modo particolarmente insidioso, nelle falde acquifere, contaminando l’acqua potabile di centinaia di migliaia di cittadini tra le province di Vicenza, Padova e Verona. Un’area di circa 200 chilometri quadrati venne classificata “zona rossa” nella quale, attraverso decine di migliaia di campionamenti, era stata riscontrata la presenza di valori particolarmente elevati di Pfas. Ci sono voluti anni e anni di battaglie e di perseveranza per arrivare a questo pronunciamento che rappresenta ora un nuovo punto di partenza all’insegna di una maggiore attenzione e sensibilità verso gli aspetti ambientali di svariate attività. E senz’altro va riconosciuta la tenacia con cui le “Mamme No Pfas” hanno lottato misurandosi con ostacoli e impedimenti di ogni genere. In questi anni, insieme agli altri movimenti ambientalisti, hanno dovuto combattere tra mille difficoltà, ora il loro sacrificio è stato ripagato, anche se resta l’amarezza per le gravi conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di persone e sull’ambiente.

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è

Turismo. Presentato nelle scorse settimane in villa Venier a Mira Vecchia

Messo a punto il progetto per valorizzare la suggestiva spiaggetta delle Giare

E’ prevista la realizzazione di piattaforme e torrette di osservazione lagunare; attracchi per imbarcazioni; percorsi naturalistici e ciclabili

L a spiaggetta delle Giare di Mira rinascerà con un progetto che punta al turismo lento e sostenibile. Un progetto che vuole fortemente realizzare il Comune di Mira. A presentare i piani dell’amministrazione comunale

sono stati in Villa Venier a Mira Vecchia nella sede dell’istituto regionale Ville Venete, il vicesindaco di Mira Gabriele Bolzoni e il sindaco di Mira Marco Dori. Ma andiamo nel dettaglio. Il piano di riqualificazione della spiaggetta di Giare è stato finanziato con 500

mila euro provenienti dai fondi per la Legge Speciale per Venezia. Giare, va detto, è una località mirese sulla laguna sud che continua a mantenere un forte legame con la sua storia agricola e lagunare. È un’area apprezzata per le passeggiate immerse nella natura, offrendo scorci sulla laguna di Venezia e permettendo di osservare la ricca biodiversità dell’ecosistema. Durante la presentazione si è esibito anche il cantautore veneziano Gualtiero Bertelli, molto legato a Mira dove

risiede e di cui è stato assessore del Comune negli anni Settanta alla pubblica istruzione. Insomma, la spiaggetta delle Giare che fino agli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso è stata anche una alternativa alle costose spiagge per la classi meno abbienti miresi, ora punta a trasformarsi e divenire un luogo di sviluppo di un turismo sostenibile lungo la gronda lagunare sud. “Nel progetto di recupero della spiaggetta delle Giare” ha spiegato il vicesindaco Bolzoni - “è prevista la riqualificazione dell’arenile sabbioso della spiaggetta, la realizzazione di piattaforme e torrette di osservazione lagunare; attracchi

per imbarcazioni; percorsi naturalistici e ciclabili.” “Crediamo” - ha detto ancora Bolzoni - “sia necessario predisporre un punto di educazione ambientale didattico con attrezzature, un orto botanico delle essenze lagunari, un centro ippico.” All’interno del progetto va inclusa, ma in una fase successiva, la sistemazione dell’ostello turistico delle Giare, la sistemazione della chiesetta delle Giare; percorsi ciclabili che mettano in rete i campi dei ciliegi, dei tamerici e degli alberi ad alto fusto e i campi fioriti per l’impollinazione delle api. “Siamo convinti che - ha continuato Bolzoni spiegando il progetto cu-

rato da professionisti del settore - che assieme possiamo creare un esempio virtuoso di turismo sostenibile che rappresenti un modello anche per altre aree lagunari, con la sua particolarità da “una cosiddetta terra povera” perché terra adatta all’agricoltura, ai pescatori, ai cacciatori, terra che ha nutrito una popolazione. Noi dobbiamo riqualificarla ed elevarla ad un “punto di eccellenza”. Erano presenti oltre ad Amerigo Restucci presidente IRVV che ha ospitato l’evento, i diversi tecnici incaricati ed esperti che hanno curato tutti gli aspetti della vicenda.

Sicurezza, le opposizioni di centrodestra vanno all’attacco

La rissa che è scoppiata a ridosso del bar di via Sabbiona ad Oriago di Mira e che ha provocato il ferimento di un giovane di 22 anni che è finito in prognosi riservata all’ospedale di Mestre è un segnale d’allarme che il Comune di Mira non può ignorare. Il Comune aumenti il personale della polizia locale, gli automezzi, e doti gli agenti di taser e bodycam per contrastare questi fenomeni”. A chiederlo sono stati i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia a Mira Antonio Mendolia, Andrea Martellato e Vanna Baldan dopo il grave fatto di cronaca che si è verificato nelle scorse settimane in Riviera Bosco Piccolo. “La questione delinquenza giovanile - spiegano i tre consiglieri di opposizione - sta diventando

sempre più un fenomeno incontrollabile. Qualche settimana fa, abbiamo presentato una interpellanza con la quale ab-

biamo chiesto a questo Comune guidato dal sindaco Marco Dori una maggiore attenzione per la nostra Polizia Locale. Speriamo al di là dei proclami che siano presi dei provvedimenti concreti”. Sulla questione interviene anche il capogruppo in consiglio comunale di Coraggio Italia Paolo Lucarda (in foto). “La situazione nel territorio mirese - spiega Lucarda - sta degenerando. Ci sono gruppi di ragazzi sempre su di giri che non fanno nulla dalla mattina alla sera e stazionano nei bar. Il Comune e la polizia locale monitorino il territorio con più efficacia coordinandosi con i carabinieri. Non vogliamo che sorgano anche a Mira aree come quelle che ci sono a Mestre in via Piave o nell’area della stazione” (a.a.)

Il capogruppo di Coragggio Italia Paolo Lucarda

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Eventi estivi/1. Il sindaco Marco Dori e la Pro loco illustrano i programmi

Mira, un’estate all’insegna di feste popolari spettacoli e cinema all’aperto

M

usica, spettacoli, cinema all’aperto e feste popolari. L’estate di Mira si annuncia ricca di appuntamenti per chi resta in città. Il Comune di Mira, in collaborazione con la Pro Loco, ha fissato sul calendario le “Notti della Riviera”, il format ormai collaudato che annuncia gli eventi e le feste del periodo estivo. Dopo la “Notte Tricolore” che si è tenuta a Mira Taglio nel mese di giugno, il 26 luglio per la città più popolosa della Riviera del Brenta, un’altra tre giorni a ritmo di musica e intrattenimento con la famosissima “Festa Hippy” di Mira Porte. Sarà un evento che permetterà un tuffo nei mitici anni 60/70/80 del secolo scorso che si terrà nella pittoresca piazzetta settecentesca del paese. Sabato 13 settembre sarà l’ora della “Notte Rosa” di Oriago, mentre il giorno 14 settembre è tempo della manifestazione di “Riviera

Fiorita”, con il suo corteo d’imbarcazioni storiche e di regatanti, per la più iconica festa della Riviera del Brenta da quest’anno curata e organizzata proprio dalla Pro Loco di Mira, in collaborazione con San Servolo, Ogd Riviera del Brenta e Terre del Tiepolo e Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta, Città Metropolitana di Venezia e Regione Veneto. Una sfilata di imbarcazioni che va da Malcontenta a Stra. Sarà l’occasione per mettere in sicurezza le rive del Naviglio con sfalci e sistemazioni di ponti e pontili su tutto il territorio comunale. Ma non finisce qui fa sapere il sindaco di Mira Marco Dori. “Oltre alla proposta della Pro Loco di Mira - spiega infatti il primo cittadino - a luglio torna un altro appuntamento ormai iconico dell’estate di Mira e della Riviera del Brenta. Dal 18 al 27 luglio, a Villa dei Leoni è infatti in

scena la 13a edizione di “Mira On Air”, il festival di musica giovanile e indipendente organizzato in collaborazione tra il Comune

di Mira e l’associazione Argo. Un festival che quest’anno si allunga di alcune date rispetto al passato, a testimonianza del suo essere in

A Mira, ok al Piano di Zonizzazione Acustica per regolare le manifestazioni

Via libera del consiglio comunale di Mira all’adozione del Piano di Zonizzazione Acustica comunale ed il Regolamento per la disciplina delle attività rumorose. Si tratta dell’integrazione ed aggiornamento al Piano già esistente che suddivide il territorio in zone omogenee. “Sono state individuate 25 aree da utilizzare per eventi in tutto il territorio comunale - spiega l’assessora al commercio e attività produttive Oriana Gerardi. La novità che caratterizza questo Piano è l’inserimento del Regolamento per la

disciplina delle attività rumorose all’interno del quale vengono riportati i valori limite di emissione e vengono inoltre individuate delle manifestazioni temporanee per le quali è consentito lo svolgimento senza richiedere specifiche autorizzazioni, purché rispettino i limiti e le fasce orarie. Ad esempio gli intrattenimenti musicali a supporto delle attività dei locali pubblici potranno essere svolti per un numero massimo di 12 eventi all’anno, della durata massima di 6 giorni per evento con una frequen-

za di 3 giorni alla settimana purchè rispettino i 65 decibel e cessino alle ore 23,30 nei giorni feriali e 24 nei giorni prefestivi e festivi.” L’estensione alle ore 24 è stata richiesta con emendamento dalle minoranze e accolta da tutto il Consiglio. “L’obiettivo del Piano - conclude l’assessora - è centrato sulla semplificazione delle procedure per le attività presenti nel territorio, auspicando di rivitalizzare i centri e le attività esistenti e di nuovo insediamento, comunque garantendo la quiete pubblica”. (a.a.)

crescita”. Non solo musica però: a Mira On Air, oltre i tradizionali concerti live e gli stand gastronomici, avranno spazio anche momenti di dibattito e di scambio culturale. E comunque non finisce qui. Infine infatti, anche nell’estate 2025 torna CineMira, il Cinema sotto le stelle proposto dal Comune di Mira, con la formula di incontri ed eventi diffusi sul territorio. Questo il calendario preciso che è stato pensato per l’occasione: dal 31 luglio al 1 agosto, il cinema all’aperto si terrà a Mira davanti al municipio, in Piazza IX Martiri. Il 7-8 agosto sarà a Borbiago e il 21 e 22 agosto ad Oriago all’ex cinema Italia la biblioteca. In programma insomma c’è un cartellone di spettacoli davvero importante in grado di intercettare tutti i gusti dal punto di vista dei film in programma.

Alessandro Abbadir

al

Festa hippy a Mira Porte
Piazza San Nicolò a Mira

Eventi estivi/2. Parlano Raffaela Barbato e Emanuele Compagno del consorzio delle Pro Loco BrentAdige

“Per le Pro Loco sempre nuove normative, una corsa ad ostacoli”

Il mondo delle Pro Loco costituisce un’ossatura portante sia per gli eventi di aggregazione sociale e culturale dei territori. E’ proprio la valorizzazione turistica del territorio, in particolare il turismo di prossimità, a costituire la vocazione delle Pro Loco. Le Pro Loco D’Italia sono organizzate all’interno dell’Unpli, l’unione nazionale delle Pro Loco d’Italia, che si articola in comitati regionali provinciali e anche in consorzi. Il territorio che va dalla Riviera del Brenta a Chioggia è riunito nel consorzio BrentAdige, di cui è presidente Raffaella Barbato, presidente della Pro Loco di Fiesso d’Artico. Fino all’anno scorso era presidente Emanuele Compagno, presidente della Pro Loco di Camponogara. Fare eventi sul territorio è diventato progressivamente sempre più impegnativo sia per la necessità di reperire volontari che dedichino del loro tempo gratuitamente, sia per la difficoltà di reperire fondi, ma anche per le strette maglie burocratiche che si sono via via strette soprattutto dopo la direttiva Gabrielli, emanata a seguito dei fatti di Torino, ovvero il gravissimo incidente che si verificò nel corso di una proiezione in piazza di una partita di

calcio. “Le Pro Loco - dice Raffaella Barbato - del nostro consorzio sono punti di riferimento insostituibili. Le attività si intensificano durante il periodo estivo, ma sono presenti durante tutto l’anno. Dalle sagre di paese ad eventi culturali, presentazioni di libri, visite guidate, rievocazioni storiche, manifestazioni della tradizione, le nostre Pro Loco sono impegnatissime anche aderendo a progetti dell’Unpli. Se da un lato abbiamo grandi soddisfazioni nel veder realizzato un progetto di crescita culturale e di recupero delle nostre radici storiche, dall’altro siamo sempre più preoccupati

per le forze che scarseggiano e la burocrazia che si fa sempre più stringente”. La Riviera del Brenta, ma anche Chioggia e Cavarzere, sono ambiti in cui il turismo è una delle ossature portanti del territorio. “Penso - dice Emanuele Compagno - anche ad una realtà come la mia Camponogara che, per certi versi, è stata uno dei centri della storia dell’intera Europa. Federico Manfredini fu precettore dei figli di Leopoldo di Toscana, uno dei quali diventò imperatore d’Austria. Era originario di Rovigo, ma studiò all’accademia militare di Modena. Dopo essere tornato dalla Corte d’Asburgo, dove ottenne il titolo di marchese, si ritirò dapprima a Padova, per poi essere inviato in esilio a Messina, ma si stabilì nell’ultima parte della sua vita a Campoverardo una frazione di Camponogara. Egli scriveva una ricca corrispondenza con Napoleone Bonaparte, donò la sua collezione di dipinti e stampe al seminario di Padova e di Venezia, dove pure si trova la Pinacoteca manfrediniana. Un esempio insomma di come il territorio sia scrigno di storie da scoprire”.

A Dolo dall’8 al 18 agosto la tradizionale Sagra (e Fiera) di San Rocco

La Riviera del Brenta, ma anche Chioggia e Cavarzere e Cona, sono ambiti in cui il turismo è una delle ossature portanti del territorio

A Ferragosto le città si svuotano, la gente va in vacanza ma a Dolo le cose non stanno così, almeno dal punto di vista degli eventi. C’è infatti la tradizionale sagra di San Rocco un punto di ritrovo per tutta la Riviera del Brenta. Per chi cioè in vacanza non ci va o non può andarci, qui un momento di svago ed allegria lo può certamente trovare. Ad introdurre la festa è direttamente il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto che ne ha parlato a Veneto 24. La sagra si terrà dall’8 al 18 agosto. “Non è verospiega Naletto - che le città, i nostri centri si svuotano, se volete trovare un momento di festa in cui la collettività si riunisce, questa è la nostra sagra, la festa, la Fiera di San Rocco. Sì nella manifestazione

è prevista proprio una “Fiera del bestiame” che ricorda insomma le antiche tradizioni anche contadine delle nostre origini, e attorno a questo evento che dura una mattinata, ma molto intensa, si ricorda poi anche, appunto lo stare assieme con, gastronomici, ma anche eventi itineranti su tutto il territorio proprio dolese, in cui vivere e rivivere l’antico concetto appunto di sagra. Quindi di festa in piazza dove non solo ritrovarsi, ma anche condividere insieme la grigliata piuttosto che la frittura, che è una delle specialità dolesi, ma per esempio il giorno di San Rocco, la trippa con l’antica ricetta locale che invito proprio a scoprire. Quel giorno ci sarò anch’io come sindaco con il tenente dei carabinieri

e il parroco e gusteremo il primo piatto di trippa alle 6 di mattina è perché ci sono gli allevatori che si alzano presto perché il bestiame deve godere del fresco mattutino, ed è questo il bello, riscoprirci per quello che eravamo, ma che dentro di noi ancora siamo”. La Fiera del Bestiame di San Rocco si terrà il 16 agosto dalle prime ore dell’alba. “La Fiera - sottolinea poi Nereo Fracasso presidente della Pro Loco - vedrà il luna park ogni giorno in Piazza Mercato. Si terrà il 16 agosto in parte in via Guolo e in parte sulla Brentana. Il 15 giorno di Ferragosto sulla Brentana invece ci sarà il mercato rionale. Non mancheranno spettacoli salite sul campanile del Duomo e gli stand della parrocchia e del calcio Dolo”. (a.a.)

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Alessandro Abbadir
Emanuele Compagno

L’intervento.

Dogaletto, discussa la discarica delle “Terre Rosse” messa in sicurezza

Saranno installate canalette in calcestruzzo per stabilizzare i fossati e favorire l’impermeabilizzare delle sponde e del fondale

L a discarica delle “Terre Rosse”, cioè le montagne di ceneri di pirite che da decenni si trova in via Bastiette a Dogaletto di Mira, sarà messa in sicurezza dalla Città Metropolitana di Venezia con un progetto che eviterà che i materiali, a causa delle piogge, possano finire in laguna inquinandola. Lo prevede nello specifico un decreto del sindaco metropolitano Luigi Brugnaro con il quale è stato approvato nelle scorse settimane il progetto esecutivo per mettere in sicurezza il deposito gestito da Veneta Raw Material Srl. Si tratta di rifiuti derivanti dai processi industriali di produzione dell’acido solforico, legati a Porto Marghera e accumulati fino a metà anni ’90 e che, tra traversie giudiziarie ed amministrative, sono rimasti lì sino ad oggi. La Veneto Raw Material, proprietaria delle ceneri, ha adottato anni fa le prime misure di emergenza per evitare la dispersione nell’ambiente di acque di dilavamento dei cumuli ed ora su, autorizzazione della Città metropolitana e sotto la sorveglianza di tutte le autorità preposte, procederà a questo nuovo intervento. Si tratta di un intervento che consentirà, nelle intenzioni della Città Metropolitana, di far cessare alle ceneri di pirite la qualifica di rifiuto ed avviarle, come materiale adatto alla produzione industriale. Il progetto prevede un intervento nel fossato di collegamento con il canale Finarda che punterà a potenziare le misure di protezione del deposito. Saranno installate canalette in calcestruzzo per stabilizzare i fossati e favorire l’impermeabilizzare delle sponde e del fondale. In questo modo, regolamentando il flusso delle acque meteoriche si impedirà che le ceneri possano finire nel Finarda e da lì in Laguna di Venezia. La pulizia superficiale del fossato che collega i fossati perimetrali del deposito al Finarda prevede attività di rimozione del materiale inquinato (rifiuto)

per la lunghezza di 380 metri, in diverse fasi: sfalcio della vegetazione, compresi alcuni alberi se necessario; rimozione del terreno misto a ceneri presenti sul fondale e delle pareti del fossato, risezionatura del fossato e conferimento in siti autorizzati del materiale asportato come rifiuto. L’intervento durerà di 17 settimane. “Grazie a questo decreto a firma del sindaco metropolitano Luigi Brugnaro

c’è un atto concreto che arriva dopo tanti anni e destinato ad un unico obiettivo: quello di garantire la sicurezza ambientale del nostro territorio - è il commento del consigliere delegato metropolitano Paolino D’Anna. Un progetto che da tempo i cittadini attendevano e che dà risposte e soprattutto tutela in maniera certa quell’area inquinata”. La questione della bonifica dell’area interessa la popolazione mirese e di Dogaletto in particolare, da decenni.

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Attivazione del servizio cedole librarie digitali alla scuola primaria

Dal prossimo anno scolastico, cioè dal 2025/2026, il Comune di Mira adotta una nuova soluzione per il rilascio delle cedole librarie per le scuole primarie. Questa soluzione prevede l’abolizione della cedola cartacea che viene sostituita da una cedola digitale. “La digitalizzazione di questa procedura - comunica l’assessore Albino Pesce con delega all’istruzione - garantisce diversi vantaggi, tra cui la riduzione della carta: consente una sensibile riduzione della carta stampata, contribuendo così a una maggiore sostenibilità ambientale”. Ci sarà inoltre maggiore efficienza amministrativa: automatizzando il processo di gestione delle cedole librarie si riduce il carico di lavoro amministrativo per le librerie e le istituzioni coinvolte nella distribuzione e nell’aggiornamento delle cedole. Per tracciabilità e controllo, il nuovo sistema consentirà un maggiore monitoraggio e controllo sulle transazioni effettuate utilizzando le cedole librarie. Ciò potrebbe contribuire a ridurre eventuali casi di frode o uso improprio dei buoni libreria. Per il Comune sul versante della promozione della cultura digitale è l’occasione per promuovere una maggiore alfabetizzazione digitale tra la popolazione, incoraggiando l’uso responsabile della tecnologia e dei servizi online”. “Per richiedere i libriconclude l’assessore Pesce - i genitori con figli iscritti alle scuole primarie, dovranno solamente recarsi dal libraio di fiducia con il codice fiscale dell’alunno. Si consiglia ai genitori di richiedere la ricevuta digitale della cedola dematerializzata lasciando al libraio il proprio indirizzo mail”. Il servizio è attivo da fine giugno, i testi dovranno essere ritirati prima dell’inizio dell’anno scolastico, non ci sono costi. (a.a.)

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro

Servizi e tecnologia. Presentato nelle scorse settimane in municipio

Digital Twin, il Comune ha il suo gemello digitale

Mira adotta il Gemello Digitale per mappare e gestire il territorio in modo smart: rilievi 3D, manutenzione mirata, monitoraggio infrastrutture e gestione cimiteriale interattiva

Mira ha il suo gemello digitale: l’innovazione si mette al servizio del territorio, strade, laguna e fiumi navigabili. Il progetto che è stato realizzato nei mesi scorsi dall’ente locale è stato presentato in municipio a Mira nelle scorse settimane.

“Mira - ha spiegato il vicesindaco Gabriele Bolzoni che ha seguito nel dettaglio il progetto - aveva una carenza di informazioni in quanto il Prg risale al 1992, ed il Pat è in fase di approvazione. Il progetto innovativo Digital Twin - Gemello Digitale ha determinato una vera e propria scansione digitale del territorio attraverso il metodo della “nuvola di punti”, un massiccio insieme di dati tridimensionali che catturano la forma, la struttura degli oggetti e ambienti presenti nel territorio, offre una visione dettagliata di infrastrut-

ture, edifici, sistemi di trasporto, spazi verdi, un rilievo puntuale di tutto ciò che è presente ville, fiumi, strade, laguna”. “Il progetto - va nel dettaglio Bolzoni - punta a programmare con più facilità interventi come il mantenimento delle caditoie pulite, per prime quelle che si trovano sotto le alberature, ci permette di programmare la manutenzione ordinaria delle strade, di programmare e sostituire la segnaletica orizzontale e verticale; di intervenire inserendo nuovi tratti di barriere stradali, naturalmente confrontandoci con la Polizia Locale. Ci permette di monitorare in modo costante ponti, pontili, attracchi e briccole dei canali che attraversano il nostro territorio”. Il progetto ad esempio permette la mappatura dei 5 cimiteri del territorio comunale

(Mira Taglio, Gambarare, Marano, Oriago e Malcontenta), con restituzione della planimetria delle aree cimiteriali con relativo abbinamento delle anagrafiche con lettura dei dati da loculi, tombe e ossari, nonché la

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possibile navigazione virtuale all’interno degli stessi. Si tratta di un vero e proprio piano regolatore generale cimiteriale interattivo. “Seppure il progetto, come logico, abbia richiesto un investimento iniziale - con-

tinua Bolzoni - fin dal principio ha reso disponibile un patrimonio informativo che permetterà di effettuare delle puntuali analisi di natura economica, che qualora condivise, potrebbe dimostrarsi un’opportunità per individuare o implementare nuove entrate strutturali per il bilancio dell’ente”. “Il Gemello Digitale - Digital Twin a Mira insomma non è - conclude Bolzoni - soltanto uno strumento tecnologico, ma è un elemento chiave per una “governance più consapevole e responsabile del territorio”. Il progetto Digital Twin - Gemello Digitale è stato presentato anche in sede di Conferenza Esri Italia a maggio 2025 a Roma ed è stato premiato come “Smart Cities 2025”; infine è stato anche presentato lo scorso giugno alla 9a edizione della Smart Land Now di Milano. Insomma uno strumento tecnologico avanzato a disposizione dell’ente e alla fine ovviamente dei servizi offerti ai cittadini.

Alessandro Abbadir

Verde. Il Comune annuncia un intervento importante nella zona di Oriago

Un nuovo parco attrezzato per ragazzi in via Cadore

Aree verdi attrezzate, una bella novità in arrivo per Mira. È stato dato infatti il via libera del Comune alla realizzazione di un nuovo parco pubblico attrezzato in via Cadore nella frazione di Oriago. Ma andiamo nel dettaglio. Il progetto, nello specifico, è stato finanziato con circa 250mila euro, e dovrebbe vedere il cantiere in partenza dopo l’estate. Nel nuovo parco ci sarà una piastra per il gioco del basket, tavoli da ping pong ed attrezzi per la ginnastica, oltre a nuovi camminamenti, fontanelle, portabici e panchine. Gli amministratori comunali sono entusiasti dell’iniziativa. “La zona interessata - spiega Albino Pesce assessore con delega ai Parchi - è quella di via Cadore su un’area di proprietà comunale di 5.980 metri quadrati. Il costo complessivo dell’opera è di circa 245.000 euro, l’intervento è previsto a confine con il parco esistente del “Donatore del Sangue”, parco che attualmente soddisfa un’utenza che va dai 3 ai 10 anni”. La tipologia di persone al quale è dedicato il nuovo parco è invece diversa. “Il nuovo intervento - continua l’assessore Pesce - prevede la valorizzazione dell’area verde indirizzando la progettazione alla realizzazione di uno spazio a completamento del parco limitrofo, realizzando stavolta

uno spazio pensato per ragazzi e adulti”. L’obiettivo è quello di creare un parco verde con nuove alberature, capace di ospitare diverse attrezzature sportive e multisport, in cui gli utenti possano svolgere l’attività fisica all’aperto. “Si punta - conclude Pesce - a soddisfare varie fasce di età, considerato che nel Documento Unico di Programmazione (DUP) è previsto di continuare ad investire nei parchi pubblici, con progetti mirati in ogni frazione. Vogliamo continuare quindi a mettere in atto il programma con il quale abbiamo vinto le elezioni”. Per il sindaco Marco Dori “questi interventi rispettano il programma elettorale, dove si prevede di realizzare dei nuovi parchi attrezzati, soprattutto lì dove non siamo suf-

ficientemente presenti, per i bambini più piccoli, ma anche per gli adolescenti. In un momento in cui le tensioni sociali fra giovani si acuiscono e lo hanno certificato anche recenti fatti di cronaca proprio ad Oriago, questa è una direzione che va nella giusta direzione. I ragazzi è meglio che stiano al parco a divertirsi che ad alzare il gomito e scatenare risse che possono avere gravi conseguenze”. “Diamo ai nostri ragazzi uno spazio dove stare insieme e giocare all’area aperta - conclude il primo cittadino di Mira. Oriago aveva bisogno di uno spazio pubblico di questo tipo, lo sport unisce”. Insomma con il 2026 questo nuovo parco sarà pienamente fruibile.

Alessandro Abbadir

Giare e Malcontenta, ormai pronti gli interventi del Consorzio Acque Risorgive

E’ stato inaugurato l’atteso nuovo impianto dell’Idrovora di Lova di Campagna Lupia da parte del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Un intervento che mette in sicurezza l’area sud della Riviera dal punto di vista idraulico e idrogeologico, ma ci sono però diversi importanti lavori di prossima inaugurazione. Innanzitutto il parco delle Giare a Mira, si tratta di nuovo bacino di fitodepurazione di circa 10 ettari con riqualificazione ambientale e fruizione per la cittadinanza. Sono in partenza poi i lavori per la realizzazione del parco Lusore, 40 ettari, tra Malcontenta e Marghera, con creazione di percorsi ciclopedonali e boschi; è in corso la revisione delle pompe esistenti e sostituzione di alcune pompe con delle nuove dell’impianto di Malcontenta. Insomma interventi nel territorio mirese per potenziare la sicurezza idraulica e ridurre il rischio per i residenti di eventi catastrofici. A Dolo invece si sta lavorando, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Bacchiglione, all’estensione di un’area umida già presente, al confine con Camponogara, nel sedime dell’ex idrovia Padova-Venezia. Si tratta della costruzione di un invaso di altri 100.000 metri cubi, su un’area di circa 10 ettari. Un intervento finanziato dalla Regione Veneto per circa 3,8 milioni di euro. Un progetto che realizzerà uno tra i più importanti parchi d’acqua e della biodiversità veneti. (a.a.)

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lazione incide sulla struttura, e viceversa”, Accanto a questi percorsi, lo Studio è stato

– fusioni, acquisizioni, conferimenti, cessioni di rami d’azienda – agendo come

“Una buona operazione non è quella che si chiude in fretta, ma quella che si costruisce su basi solide, con consapevolezza degli impatti

Multidisciplinarità e rete:

“I problemi non sono mai solo fiscali”

Uno degli elementi centrali nel metodo FIP è l’approccio multidisciplinare. Lo studio, infatti, integra competenze fiscali, societarie,

Altro asse strategico dell’attività FIP è il Iafelice insiste spesso “Se l’imprenditore conosce i numeri solo a consuntivo, è troppo tardi per

ne di sistemi di reporting, analisi marginali,

menti leggibili, affidabili e coerenti con la un quadro chiaro e tempestivo, che lo aiuti a orientarsi in contesti sempre di Forbes, promossa in collaborazione con Euroconference e TeamSystem, rappresenta un importante attestato di stima da parte del mercato. La stinti per innovazione nei servizi, approccio interdisciplinare e rapporto fiduciario con il

Un riconoscimento che lo Studio ha accolto come un incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa: metodo, ascolto, personalizzazione, con un’attenzione costante alla qualità tecnica e all’evoluzione delle esigenze imprenditoriali.

L’opera. Il progetto da quasi un milione di euro è stato illustrato direttamente ai cittadini

Nasce una nuova piazza a Sambruson: uno spazio multifunzionale per tutti i cittadini

Presentato ai cittadini il progetto della nuova piazza di Sambruson: uno spazio polifunzionale pensato per tutte le età, con campo da basket, area fitness, zone per eventi e lettura

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a frazione di Sambruson avrà una nuova piazza. moderna, funzionale, e a disposizione di tutti per aumentare la socialità e la possibilità, di stare all’aria aperta e di trascorrere dei momenti piacevoli in sicurezza. Il progetto ai residenti ambrosiani, di riqualificazione di piazza Salvo D’Acquisto, è stato volutamente presentato in loco dal sindaco Gianluigi Naletto assieme alla Giunta ed alcuni consiglieri per dimostrare direttamente in piazza, davanti alla gente, come diventerà il luogo e per accogliere sufgerimenti o fornire chiarimenti. Suggerimenti che erano arrivati un anno prima in comune da un gruppo di ragazzi della classe 2^ G della scuola Gandhi e che sono stati accolti e perfezionati dal progettista, l’architetto Tomas Stragliotto che ha illustrato le caratteristiche dell’opera che sorge in un’area dove circa novant’anni fa c’era un vigneto e che nel tempo è stata cementificata. “La riqualificazione che nasce dall’ascolto delle associazioni locali, delle scuole, della parrocchia - ha evidenziato Naletto - porterà ad una piazza aperta

a tutti, in cui ciascuno può ritrovare un significato proprio nella relazione con l’altro, anche attraverso manifestazioni, eventi, mostre. Sarà uno spazio di vita importante per le famiglie, bambini e anziani, patrimonio di tutti nella responsabilità di cura e di custodia”. Molta attenzione posta dal progettista alla sua funzionalità ed in particolare alle connessioni con i percorsi pedonali per renderla disponibile a tutti, a cominciare dai diversamente abili. E’ composta da uno spazio ludico e sportivo con un campo da basket tipo playground collegato ad un ambito semicircolare che si contraddistingue per essere al contempo un’area attrezzata per il fitness, arricchita da una pensili-

na coperta e attrezzata con banchi e panche, luogo pensato anche per la lettura, o utilizzato per feste scolastiche, compleanni, manifestazioni paesane, sfruttando appieno un’importante area verde e le sedute sui gradoni, capaci di trasformare in il tutto in un teatro all’aperto con la possibilità di ospitare spettatori e allestimenti coreografici. L’area sarà dotata di un sistema tecnologico di illuminazione e di videosorveglianza, al fine di garantire la sicurezza e il decoro pubblico. E sarà posta anche la statua con portabandiera dedicata al vicebrigadiere Salvo D’Acquisto. Poco meno di un milione il costo previsto per l’opera (989.661,03 euro) che si estenderà su una superficie di 4.200 metri quadrati di cui 650 destinati al campo da basket, 265 destinati all’area sportiva e ricreativa. La parte pavimentata sarà di 750 metri quadrati mentre l’area a verde, aggiunta a quella presente, sarà di 600 metri quadrati. I posti di parcheggio resteranno invariati. I lavori dovrebbero concludersi entro l’anno.

Un’auto per Simone grazie alla Fondazione Insieme Per Lorenzo

Ancora un gesto speciale per alleviare chi sopporta situazioni di forte disagio. La Fondazione Insieme Per Lorenzo Ets da quando il giovanissimo Lorenzo è stato vittima di un gravissimo incidente stradale ha deciso di dedicarsi ad aiutare e supportare altre persone colpite da lesione del midollo spinale. Varie le iniziative che la Fondazione ha attivato finora e nelle scorse settimane ha lanciato il progetto ‘Futuro su quattro ruo-

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te’, dedicata a Simone Costalunga, un ragazzo di Altavilla Vicentina, che a seguito di un incidente stradale avvenuto lo scorso anno è rimasto paraplegico. Davide Maso, papà di Lorenzo, ha spiegato. “Abbiamo aiutato Simone all’acquisto di un’automobile per la sua nuova vita. Ogni piccolo contributo è per noi fondamentale per costruire progetti sempre più importanti”. La Fondazione ha consegnato alla mamma di Simone un assegno di

14.500 euro che aiuterà la famiglia all’acquisto del mezzo per consentire al ragazzo di muoversi con migliore autonomia. (l.p.)

Alberto Coletto racconta l’evoluzione di un mondo tra sogni e tradizioni

Con il libro ‘Marcello. Oriago nel novecento’, torna a pubblicare lo scrittore dolese Alberto Coletto. Il libro tratta delle speranze, dei sogni, delle aspirazioni e delle amarezze degli abitanti di Oriago, la popolosa frazione di Mira, rivissute attraverso l’esistenza di un uomo comune, o forse no. L’attenta analisi della trasmissione dei

mestieri e lo scambio di culture generazionali. Le consuetudini e l’etica di un mondo, immerso nella coltura dei campi e nei mestieri delle botteghe artigiane, che prende la strada della fabbrica sposando un modello economico ricco di cose e meno ricco di valori. Alberto Coletto, nato a Dolo negli ultimi giorni del 1 944, sin da giovane è

stato attratto dall’acqua, dalla pesca, dal silenzio e dagli spazi aperti, i torrenti e le montagne. Ha pubblicato “I ragazzi dell’Isola Bassa”, “Via Mazzini 39” e “Marcello” ed ha partecipato ad alcune edizioni della collana “I fiori de Menacao” e “Gocce di emozioni”. Fa parte del cenacolo ‘La Pentola dei nodi’. (l.p.)

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tiere! La manifestazione organizzata e curata da Associazione La Lanterna è promossa dal

del cantiere, proseguirà regolarmente, con possibili temporanee modifi che agli orari di apertura e alle modalità di accesso, che saranno tempestivamente comunicate.

Commenta Matteo Bellomo, Vicesindaco e Assessore alla Transizione Digitale: ‘Parte lunedì prossimo un lavoro importantissimo e fondamentale per l’Amministrazione Comunale. Vogliamo consentire servizi sempre più efficienti: abbiamo intercettato fondi PNRR che serviranno a rendere il Comune al passo con i tempi, recu-

Il progetto prevede la possibilità per i cittadini di contare su zone wi - fi gratuite, in particolare nel polo culturale di Villa Concina. Un’area che, con i lavori (in fase avanzata) di riqualificazione della barchessa ovest, l’implementazione dei servizi bibliotecari, il potenziamento dell’offerta culturale complessiva, il nuovo viale d’accesso che si ricaverà a seguito della demolizione delle ex Cantine Ermolao, si conferma uno spazio vivo e vivace, di grande qualità e –soprattutto dedicato a tutta la cittadinanza e a tutte le fasce d’età’.

gna” con Carla Stella, presso Villa Concina Biblioteca Comunale di Dolo, ingresso libero e gratuito.

13 maggio 2025 Incontro con Goffredo Parise “I Sillabari” con Carla Stella, presso Villa Concina Biblioteca Comunale di Dolo, ingresso libero e gratuito.

27 maggio 2025 Incontro con Dino Buzzati “I Sessanta Racconti” con Carla Stella, presso Villa Concina Biblioteca Comunale di Dolo, ingresso libero e gratuito.

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Opere pubbliche. Un investimento di 3,4 milioni rende omaggio allo sport e alla comunità

Inaugurata la palestra scolastica sostenibile: un investimento per il futuro e la comunità

C onclusi i lavori durati oltre un anno e mezzo, nelle scorse settimane è stata inaugurata ufficialmente con una cerimonia pubblica la palestra adiacente alla scuola media Padre Reginaldo Giuliani, attigua alla sede dell’Istituto Compresnivo Tina Anselmi di via IV Novembre. Particolarmente soddisfato dell’opera il sindaco Gianluigi Naletto che ha sottolineato: “La nuova palestra della scuola Giuliani é un edificio comunale a neutralità climatica, una novità importante nel panorama dell’edilizia scolastica pubblica. Un investimento di 3.440.000 di euro dei quali 2.600.000 euro derivanti da fondi europei del PNRR e 840.000 di euro impegnati con fondi comunali. Un risultato significativo per il suo valore strategico ed etico, di concreta e diretta responsabilità della nostra amministrazione. Un edificio per gli studenti e le associazioni sportive all’avanguardia in tema ambientale e della vivibilità interna. Una struttura omologata Coni ad alta funzionalità sportiva, ampliata rispetto a quella precedente con un centinaio di posti a sede per il pubblico. Un intervento che fa di Dolo ancora una volta una città attenta alla qualità della vita e capace di futuro.” L’intervento ha preso il via a fine anno 2023, ha comportato la demolizione del vecchio edificio per essere completamente ricostruito con la riqualificazione anche degli spazi esterni, in particolare dei parcheggi. Lo spazio polivalente sarà aperto alla scuola e alla comunità, la struttura ampliata rispetto a prima e migliorata nella sua funzionalità e qualità di utilizzo, con un’area di gioco di circa 750 metri quadrata, omologata Coni e con strutture sportive certificate Fiba, spogliatoi per due squadre e per due arbitri con infermeria e locale amministrativo. Può contenere anche un centinaio di spettatori, con possibilità di spazi ulteriori in piedi. La struttura sportiva oltre che essere destinata alle attività sportive scolastiche, sarà messa a disposizione delle associazioni sportive locali. Il fabbricato, innovativo in quanto ad impianti tecnologici e materiali utilizzati, caratterizzato da un alto livello di sostenibilità, tanto da rientrare nella categoria di edificio Nzeb

nullo fabbisogno energetico, sia in regime invernale che estivo. Un luogo aperto ad attività di tutte le età. perché concepita come una struttura per tutte le generazioni, laboratorio di relazioni e di sinergie. Presente anche la campionessa di volley, Laura Grigolo Laura, nata sportivamente proprio nella vecchia palestra della Giuliani, don Francesco Santinon, cappellano dell’ospedale di Dolo che ha benedetto la struttura ricordando da studente quando giocava nella vecchia palestra e l’assessora alla Pubblica Istruzione Valentina Bergo.

Lino Perini

“Nearly Zero Energy Building”, ovvero un edificio avente un basso o

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Emergenza sicurezza: Crisafi chiede interventi urgenti per la Polizia Locale

Un’istanza al sindaco di Dolo Gianluigi Naletto è stata inviata nelle scorse settimane da Vincenzo Crisafi, in passato vicesindaco e consigliere del comune dolese, per chiedere chiarimenti sullo stato dell’organico della Polizia Locale. L’invio dell’istanza al sindaco dolese è stata motivata dal fatto che è anche presidente dell’Unione dei Comuni della Riviera del Brenta da cui dipende la Polizia Locale che opera in quattro comuni, oltre a Dolo anche a Fiesso d’Artico, Fossò e Campagna Lupia. Nell’istanza, l’ex medico e consigliere comunale, si rivolge al sindaco Naletto, in questi termini. “Chiedo di conoscere, nella sua qualità di sindaco del comune di Dolo e anche di presidente, dal primo gennaio 2025, dell’Unione dei comuni ‘Città della Riviera del Brenta’, quali misure intende adottare per ovviare alla assoluta carenza da vari anni del personale di polizia locale. Il sottoscritto –aggiunge Crisafi - si permette di ricordare che la dotazione attuale dell’organico di polizia risulta essere di 14 elementi effettivi rispetto ai 38 agenti previsti dalla normativa vigente e cioè un vigile ogni 1000 abitanti risultando la popolazione complessiva dei quattro comuni che formano l’Unione essere di oltre 38 mila abitanti. Il sottoscritto – conclude sempre l’ex vicesindaco - chiede altresì di sapere se, al fine di restituire ai dolesi il servizio efficiente di polizia costituito da 13 agenti al momento della costituzione della Unione con il comune di Fiesso d’Artico (anno 2002) , questa maggioranza intenda recedere dalla Unione stessa secondo i tempi e le modalità previsti dalla statuto dell’ente.” La carenza dell’organico della polizia locale è stato più volte, nel recente passato, sottolineato anche dall’ex consigliere comunale Vincenzo D’Agostino. (l.p.)

“Morire di lavoro non è normale”: l’appello di Gerardin contro gli infortuni

“O

gni giorno 3 lavoratori muoiono a seguito di incidenti sul lavoro e migliaia rimangono vittime di incidenti con invalidità permanenti più o meno gravi, quasi fosse un tributo che i lavoratori debbono pagare per il progresso del paese. E’ ora che si trovi una giusta soluzione per arginare questa piaga”. E’ l’amara considerazione del consigliere regionale, ex presidente veneto ed attuale coordinatore dell’Anmil dolese, Franco Gerardin. Si tratta di un’autentica ecatombe e il dirigente dell’associazione che si occupa degli infortuni sul lavoro vuole lanciare un appello a tutti perché si intervenga rapidamente perché non è più possibile che un lavoratore esca di casa la mattina e non si sa se poi vi rientra regolarmente la sera perché nel frattempo è stato vittima di un incidente sul lavoro. “Lo abbiamo ripetuto all’infinito,aggiunge Gerardin - recarsi al lavoro con l’incognita di non tornare dai propri cari a fine giornata non è il vero significato della parola ‘lavoro’, non è più possibile assistere a queste stragi senza far nulla. La prevenzione infortunistica nelle scuole deve essere il primo passo per suscitare interesse negli studenti, privilegiando gli istituti tecnici e professionali, riteniamo molto utile la presenza di formatori/testimonial, i quali, hanno vissuto in prima persona il dramma di un infortunio, la loro testimonianza è molto apprezzata anche dagli insegnanti, in quanto, riescono a coinvolgere emotivamente gli studenti nel rapporto rischio/ pericolo. Inoltre la prevenzione da effettuarsi nelle aziende, anche di piccole dimensioni, va potenziata, in quanto spesso viene effettuata per adempiere ad un obbligo, invece, investire nella formazione deve diventare un asset per le aziende e non un costo passivo” L’incidente sul lavoro incide pesantemente sui costi delle aziende, avere personale formato consentirebbe, in molti casi, che gli gli infortuni potessero essere evitati. “A garanzia del lavoratore serve anche il potenziamento del servizio di vigilanza, - conclude Gerardinle strutture preposte alla sicurezza ed alla salute nei luoghi di lavoro lamentano da tempo la carenza di personale, non riescono a sostituire nemmeno le cessazioni per turnover, speriamo in nuove assunzioni a

seguito dei concorsi, spesso le aziende preferiscono rischiare consapevoli che la probabilità di una visita ispettiva è come vincere alla lotteria. Lancio un appello a tutte le forze politiche, sociali, sindacali e datoriali, con l’impegno di tutti siamo certi che riusciremo a vincere questa battaglia di civiltà, la prevenzione e la sicurezza sul lavoro è la cosa più importante per evitare di cadere nella spirale degli incidenti che molto spesso cambiano la vita radicalmente”. Non basta più denunciare ma è arrivato il momento di agire.

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“Passi in rosa” unisce le comunità contro il tumore al seno

Può sembrare una cifra irrisoria ma il suo valore è legato al significato speciale che riveste. L’associazione mestrina ‘Trifoglio rosa’ ha consegnato un assegno di 1.000 euro all’omologa associazione dolese ‘Sole donna’, è stato il frutto di un’iniziativa ‘Passi in rosa’ che l’associazione mestrina ha ideato con la collaborazione dei comuni di Mira e Mirano. Alla cerimonia di consegna importante presenza dei sindaci i Tiziano Baggio per Mirano e Marco Dori per Mira oltre a quello dolese, Gianluigi Naletto. La presidentessa Cristiana Csermely del Trifoglio Rosa ha osservato.” Passi in rosa non è solo una camminata ma è un modo di fare rete e di collaborare.” L’assessore miranese Francesco Venturini ha aggiunto. “Si tratta di un progetto importante che accomuna due comuni limitrofi. E il sindaco Gianluigi Naletto vuole aderire.. “M’impegno personalmente a tal fine e ricordo che l’esempio dato da queste due associazioni è la dimostrazione che la malattia non si vince solo attraverso le cure mediche ma anche con l’amore, l’empatia e l’umanità.” Presidente dell’associazione dolese da 8 anni, é Gianni Conte che ha evidenziato. “Dagli ultimi dati è in forte aumento anche il numero dei casi di tumore al seno maschile che vanno, purtroppo, ad aggiungersi a quelle femminili che colpiscono sempre più donne giovani.” Sole donna in questi anni ha dato sostegno ad un migliaio di donne. come ricordato da Francesca Emaldi, segretaria dell’associazione.” Una volta alla settimana vengono nella nostra sede coloro che hanno necessità di eseguire un linfo drenaggio di mantenimento. Terapia prescritta ma che purtroppo non viene più eseguita dalla struttura pubblica e in quelle private viene a costare 800 euro, per molte insostenibile”. Sole donna è aperta ogni martedì dalle 8.30 alle 12. (l.p.)

Calcio. Un nuovo inizio per la storica squadra della Riviera del Brenta

Il Dolo1909-Pianiga risale in Eccellenza

I

n un panorama rivierasco abbastanza negativo, l’Oriago e il Gelsi si sono ritirate dai propri campionati, Il Galaxy è addirittura retrocesso in Seconda categoria, situazione umiliante per una realtà come quella mirese che ha conosciuto i fasti della serie C, mentre Camponogarese, Fossò e Stra militano in Prima categoria e il Fiesso d’Artico in terza, fa da contraltare la bella impresa del calcio Dolo1909Pianiga che nella prossima stagione disputerà il campionato di Eccellenza, massimo torneo dilettantistico regionale. Dalla stagione 2021-22 la denominazione sociale del club ha assunto quella attuale e per questa nuova società sarà il primo campionato ‘Eccellente’ ma il calcio Dolo 1909 ha già mi-

litato nella massima serie regionale, anche il Pianiga vi ha giocato un paio di stagioni. Il calcio Dolo vanta anche, dal 1974-75 al 1982-83, la continua partecipazione prima al campionato di serie D e poi, nella nuova denominazione, a quello Interregionale, massima espressione dilettantistica nazionale. Periodo quasi decennale che ha segnato un’epoca importantissima per il sodalizio biancogranata divenuto punto di riferimento calcistico per tutta la Riviera del Brenta. Con la retrocessione all’allora Promozione, non esisteva ancora l’Eccellenza, il calcio Dolo ha conosciuto un periodo di alterne fortune fra la dolorosa retrocessione in Prima categoria e la risalita in Eccellenza, prima par-

tecipazione, nella stagione 1992-93, decisamente positiva sotto la guida di Renzo Gropello con un buonissimo quinto posto finale e la coppia di bomber Molin-Bisso sul trono dei marcatori. La stagione seguente, però, è arrivata una dolorosa retrocessione. Ancora una risalita nella stagione 1997-98 con alla guida Gianni Fagan grazie al doppio successo negli spareggi contro Union Vigontina e Feltrese. Una sola stagione, la seguente, in Eccellenza e ancora una retrocessione. Poi nel nuovo millennio ancora alti e bassi sino alle sei stagioni consecutivi in Eccellenza dal 2008-09 sino al 2014-15, ultima esperienza in categoria. Dopo un decennio, quindi, il calcio Dolo riassapora il gusto della fre-

quentazione in Eccellenza. Lo fa dopo aver sfiorato la promozione diretta, è arrivato secondo in campionato ad un solo punto dalla Piovese, ma ha poi vinto i play-off superando il Fontanelle per 1-0. La squadra del presidente Moreno Volpe, da vent’anni nel direttivo della società, ha così coronato un lungo inseguimento, il presidente ha ringraziato anche il socio Mirco Cacco e dato i giusti meriti all’allenatore Matteo Milan che è stato riconfermato anche per la prossima stagione dove dovrà guidare una squadra che partirà con l’obiettivo della salvezza ma che potrebbe risultare la sorpresa di un campionato molto qualitativo in cui il Dolo1909-Pianiga vorrà dire la sua. Lino Perini

Caterina Gallo regina d’Europa: due ori e record italiano per l’arciera dolese

L’arciera dolese Caterina Gallo è stata grande protagonista alla Youth Cup di tiro con l’arco che si è svolta nelle scorse settimane a Sofia, in Bulgaria. La portacolori della società Asd Arcieri San Marco Stigliano di Santa Maria di Sala ha conquistato l’oro nella categoria Junior del compound battendo in finale Murzina (Ain). L’atleta azzurra è partita bene (29-27) poi ha subito il ritorno dell’avversaria (2925), un passaggio a vuoto che rimane

unico perché Caterina Gallo è riuscita a rimontare prendendosi i restanti tre set (29-27, 28-27 e 29-28) così vincendo l’oro con il risultato finale di 140-138. Caterina Gallo aveva vinto in scioltezza nei quarti di finale per 144 a 110 contro l’arciera bulgara Doseva Tsveta e poi in semifinale aveva dovuto lottare punto a punto per superare la tedesca Maiwald Jara con il punteggio di 141 a 140 Non è stato il solo grande risultato della ragazza dolese

che ha ottenuto anche il record italiano nel mixed team Junior compound in coppia con Lorenzo Gubbini, i due arcieri hanno totalizzato 1388 punti e battuto il precedente primato di Del Luca e Gubbini ottenuto a Catez nel 2023 con 1379 punti. L’arciera dolese ha vinto l’oro anche nel mixed team under 21 insieme a Lorenzo Gubbini, la coppia italiana ha vinto prima in semifinale contro i padroni di casa della Bulgaria per 149-145 e poi in fi-

nale contro la Germania per 152-151. Due ori conquistati dalla sempre più medagliata arciera che oltre a confermare come Caterina Gallo non sia solo una promessa del tiro con l’arco nazionale ma oramai sia diventata una certezza. La sua giovane carriera l’ha portata a primeggiare già più volte in ambito nazionale ed ora si sta imponendo anche in quello internazionale con l’obiettivo di gareggiare in futuro ai giochi olimpici. (l.p.)

7mila euro donati al “Dolo in rosa” per la lotta contro il melanoma

Un aiuto importante attraverso la donazione è quanto è avvenuto nelle scorse settimane durante una cerimonia svoltasi in sala consiliare. Consegnate, infatti, 7.000 euro, frutto dell’iniziativa ‘Dolo in rosa’, la corsa non competitiva contro il melanoma e a favore della prevenzione dei tumori femminili organizzata dalla Proloco di Dolo in collabora-

zione con l’Isola Bassa, l’associazione Dauli Runner Team, Opes Veneto, i Podisti Dolesi, il Polo Nautico di Dolo, Balla & Snella, con il patrocinio del Comune di Dolo e l’Ulss3 Serenissima, alle associazioni che operano contro le malattie oncologiche. I fondi ripartiti tra Avapo, Ail, Sole donna, che dedicano il loro tempo ad aiutare concretamente coloro che

stanno affrontando un percorso della vita doloroso attraverso la ricerca e l’acquisto di dispositivi ospedalieri per le terapie oncologiche, offrendo gratuitamente trattamenti per contrastare le criticità conseguenti alla malattia. Il sindaco Gianluigi Naletto ha sottolineato l’importanza della prevenzione. “Sono tre i programmi di screening oncologici organizzati

dalla nostra Ulss3 di provata efficacia e qualità: - ha osservato Naletto - quello della mammella (la cui copertura su quello al 1° livello è purtroppo ancora sottosoglia), della cervice uterina e del colon retto”.

Ed ha aggiunto l’assessora Nardo. “Attraverso la prevenzione si riduce la mortalità da tumore favorendo la diagnosi precoce, che accresce le

possibilità di cura e di guarigione. Possono aderire tutte le persone che abitano in Veneto e che sono in una fascia di età in cui il rischio di ammalarsi di questi tumori è più alto. Un percorso che è gratuito e grazie al quale le persone sono accompagnate, dal momento dell’adesione all’invito, alla diagnosi, fino alla cura dell’eventuale lesione”. (l.p.)

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Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?

Il segretario regionale del PD, Andrea Martella nella sua relazione all’assemblea dei Democratici del Veneto, dove il via libera a Manildo è stato votato da oltre il 90% degli aventi diritto, lo ha definito un “federatore, capace di garantire un importante gioco di squadra e una nuova prospettiva per il buon governo del Veneto sulla scia di quanto sta accadendo in moltissime città”. Della partita, a differenza di cinque anni fa, ci sarà anche il Movimento 5 Stelle e, come detto, sembrerebbe prossima ad arrivare Azione.

Nel centrodestra i due principali partner di governo stanno adottando strategie opposte pur avendo lo stesso obiettivo ovvero quello di indicare il candidato presidente. FDI, che pur non nasconde le sue ambizioni di partito più votato nella nostra regione, preferisce una tattica maggiormente attendista. Poche dichiarazioni, silenzio da parte della base, nessuna iniziativa pre – elettorale. Completamente diverso, come detto, il comportamento della Lega. I segretari delle sezioni trevigiane hanno votato un documento

La convention. A Treviso

nel quale si chiede di “correre da soli” cioè con la lista della Lega, una civica di Zaia e una di amministratori. E proprio in materia di amministratori il vertice leghista ha mostrato i muscoli lo scorso 5 luglio quando a Treviso ha convocato tutti i propri amministratori locali per un vertice che ha fatto molto discutere. Al momento sembra che la scelta sia tra il Segretario Regionale della Lega, l’onorevole Alberto Stefani e il Senatore di FDI, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon. Nonostante il ribollire, reale o strategico, della base sembra che una spaccatura del centrodestra non si possa concretizzare: troppi gli equilibri che rischierebbero di subire contraccolpi in tantissime amministrazioni e nel Governo stesso. Dal canto suo Forza Italia non ci sta a fare la comparsa e, infatti, a livello regionale il Segretario Flavio Tosi continua la sua campagna di accreditamento e di allargamento del partito non risparmiando critiche all’amministrazione Zaia e predicando elementi di discontinuità; magari spera di essere proprio lui il proverbiale terzo tra i due

litiganti.

E a proposito di Zaia, cosa andrà a fare il Presidente di Regione più amato d’Italia? Le ipotesi sul suo futuro si sono sprecate: qualcuno lo vede Ministro in un possibile rimpasto di Governo, qualcuno Sindaco di Venezia, altri vicepresidente nel caso in cui la Lega corresse da sola o Presidente di una qualche grande Azienda a partecipazione pubblica come, ad esempio, Leonardo. Il leader della Lega, Matteo Salvini starebbe, invece, pensando per Zaia un futuro di primo piano: capolista della Lega in tutti i collegi delle Regionali per tirare il partito, un anno e mezzo a fare il consigliere per poi entrare dalla porta principale a Roma. In primavera 2027, infatti, si terranno le elezioni politiche e Zaia potrebbe essere eletto in parlamento e nominato responsabile di un Ministero di primo piano, forse proprio quello dei trasporti oggi in mano a Salvini; se entrasse ora direttamente al Governo, infatti, dovrebbe accontentarsi di un ruolo di secondo piano e senza portafoglio: troppo poco per uno come Zaia.

La Lega guarda all’appuntamento elettorale “Saremo protagonisti, no alle corse solitarie”

Il salone del Museo di Santa Caterina a Treviso, gremito, ha accolto, lo scorso 5 luglio, la convention della Lega convocata dal segretario Alberto Stefani per fare il punto della situazione prima delle elezioni regionali e cogliere spunti dagli amministratori del Carroccio sul territorio. Erano infatti oltre 400 tra sindaci, assessori e consiglieri da tutto il Veneto che hanno assiepato la platea, ospiti del padrone di casa, il sindaco Mario Conte, con l’obiettivo di difendere dagli attacchi anche degli alleati di centrodestra quanto fatto negli ultimi 15 anni dall’amministrazione Zaia (grande assente all’appuntamento trevigiano) e rilanciarsi uniti verso le prossime consultazioni. Numerosi gli interventi sul palco da parte dei vari esponenti locali, da Eleonora Mosco, consigliera provinciale a Padova che ha rimarcato l’importanza del sostegno alle imprese del territorio a Nicola Finco, sindaco di Bassano

che ha sottolineato la necessità di intervenire sul welfare per aiutare i giovani a trovare una casa e fare figli oltre a sostenere anziani e fragili. A tirare le somme è stato lo stesso segretario Stefani che nel discorso conclusivo ha ribadito che “La Lega non è contro nessuno, nel senso che siamo aperti a una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale, a livello locale. Però è anche vero che la Lega a livello territoriale ha una classe dirigente molto importante e noi non possiamo esimerci da costruire un programma elettorale che parta dalle comunità locali. Non siamo qui per lanciare candidature per lanciare corse in solitaria. Siamo qui però per costruire il futuro del Veneto e non c’è nessuno come gli amministratori che può darci il migliore contributo per costruire il programma amministrativo dei prossimi anni. Secondo me la politica deve fare questo, non deve litigare sui nomi e non deve

litigare per beghe interne. Deve fare questo, deve costruire programmi, deve lanciare idee, deve risolvere problemi”.

L’assessore regionale alla cultura e allo sport Cristiano Corazzari ha ribadito l’importanza del legame con i territori: “Incontri come questi servono a definire le linee programmatiche, senza tradire le radici del nostro modello di buon governo”. L’obiettivo è continuità, radicamento e una Lega protagonista nel cen-

trodestra. Corazzari ha ribadito che “La storia e l’identità del movimento non si svendono” e che il Veneto “Non può permettersi di disperdere un patrimonio politico costruito in anni di amministrazione efficace”. Anche l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha sottolineato il ruolo centrale degli amministratori locali, “sentinelle del territorio” e ha evidenziato le sfide future della sanità: tecnologia e prossimità, ma anche carenza di

personale e invecchiamento della popolazione. Il capogruppo in Consiglio regionale Alberto Villanova ha riaffermato la volontà di mantenere l’unità del centrodestra, pur lanciando un avviso agli alleati “Serve rispetto reciproco, altrimenti ogni opzione è aperta”. Temi centrali della campagna: sanità, sicurezza e ambiente. Messaggio chiaro: la Lega vuole restare protagonista, forte della sua rete territoriale.

Riccardo Musacco

Il segretario Alberto Stefani

L’intervista. Il sottosegretario rilancia il ruolo degli amministratori locali nella prossima sfida elettorale in Veneto

Bitonci: “Semplificazioni per le imprese, in ascolto del territorio verso le regionali”

N

el cuore di un’estate calda non solo per le temperature ma anche per le sfide economiche, abbiamo incontrato l’onorevole Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con la sua lunga esperienza istituzionale e un forte radicamento nel territorio veneto, Bitonci ci si è soffermato sugli interventi più recenti a favore delle piccole e medie imprese (PMI), con uno sguardo particolare alle realtà produttive del Nordest, ma anche sullo scenario politico.

Onorevole Bitonci, quali sono stati i principali interventi del vostro dicastero a sostegno delle PMI, motore dell’economia del nostro territorio?

Abbiamo messo in campo misure concrete, a partire dalla legge annuale per le PMI, approvata per la prima volta in Consiglio dei Ministri. È un provvedimento che sto seguendo in prima persona, con audizioni ancora in corso, e che punta a semplificare la vita di imprese e artigiani. Tra i punti centrali c’è la riforma del mondo del credito e dei confidi, fondamentale per rilanciare il sostegno finanziario alle micro e piccole aziende.

In che modo i confidi stanno tornando a essere uno strumento utile?

Durante la pandemia, con le garanzie statali al 100%, i confidi erano stati messi da parte. Ma oggi, grazie alla riforma introdotta nel 2023 e potenziata quest’anno, possono rilasciare garanzie fino a 100.000 euro senza valutazione del merito di credito

da parte del gestore del Fondo. Questo ha quadruplicato il loro impatto sull’economia. Inoltre, stiamo lavorando per permettere loro di erogare anche servizi e microfinanziamenti diretti: un passo importante per rafforzare il tessuto produttivo diffuso. Altro fronte su cui state intervenendo è quello dell’energia. Esatto. Dall’ 8 del mese è stato riaperto lo sportello per l’autoproduzione energetica, una misura che consente alle imprese di ottenere contributi, da 30.000 a 1 milione di euro, per installare pannelli fotovoltaici e batterie. Un incentivo importante per accompagnarle nella transizione energetica e ridurre i costi in bolletta.

Anche la cosiddetta “Transizione 5.0” è tra le priorità… Sì, si tratta di un pacchetto da 6,3 miliardi di euro, che sommato a Industria 4.0 porta il totale a quasi 1 3 miliardi. Purtroppo l’impianto europeo ha reso il percorso piuttosto burocratico, con certificazioni ex ante ed ex post. Ma con la legge di bilancio 2025 abbiamo introdotto semplificazioni, per esempio eliminando l’obbligo di dimostrare la riduzione dei consumi energetici quando si acquistano nuovi macchinari: è evidente che siano più efficienti. Abbiamo già raggiunto 1,390 miliardi di euro in prenotazioni, ma serve più tempo: per questo stiamo trattando con Bruxelles una proroga al 2026. Il credito d’imposta previsto resta uno strumento appetibile?

Assolutamente sì. Con Transizione 5.0 il credito può arrivare al

45% per investimenti in tecnologie, digitalizzazione, fotovoltaico e batterie. Anche Industria 4.0, che è stata riaperta, offre un credito d’imposta fino al 20%, con procedure più snelle grazie al fatto che sono fondi nazionali.

Sul fronte dei contratti di sviluppo, ci sono novità per le imprese del Nord?

Stiamo cercando nuove risorse per riaprire gli sportelli sospesi per esaurimento fondi. Le domande non sono andate perse, sono solo in graduatoria. Appena i fondi saranno reintegrati, si potrà procedere con l’erogazione. Lei visita spesso le aziende venete. Qual è l’impressione che ne ricava?

Dedico almeno una giornata alla settimana alle visite presso realtà produttive sul territorio, oltre agli incontri che si svolgono a Roma con imprese e rappresentanze, focalizzati su diverse tematiche di competenza del Ministero. È un’attività che considero essenziale: mi permette di ascoltare problemi concreti e fornire risposte rapide, anche tramite incontri al ministero o call dirette. Molte imprese, ad esempio, non conoscono le agevolazioni disponibili. Per questo invio una newsletter mensile a tutte le associazioni di categoria con l’elenco delle misure attive.

Le aziende sono preoccupate per i dazi, soprattutto quelle esportatrici. Che segnali arrivano da Roma?

Il tema è molto sentito, specie in una regione come il Veneto, ad alto valore aggiunto. Ma io invito alla calma: le trattative in-

ternazionali porteranno probabilmente a dazi sotto il 10%, con un impatto contenuto, specie sui prodotti di alta gamma, come i vini veneti, per i quali il prezzo non è un tema determinante per l’acquirente. L’Amarone, per esempio, se aumenta di qualche dollaro, l’americano continuerà a comprarlo.

E sul caro energia?

Al momento, nonostante le tensioni mediorientali, non ci sono stati aumenti significativi nel prezzo del gas o del barile.

Ma il governo è pronto a intervenire, come già fatto in passato, qualora si verificassero nuovi rincari.

Uno sguardo infine alla politica: in autunno si vota per il rinnovo dell’amministrazione regionale del Veneto.

Ci stiamo preparando con grande attenzione. Il nostro segretario regionale, Alberto Stefani, ha avviato una fase di ascolto

con tutti i 450 amministratori della Lega in Veneto. È da lì che deve partire il programma: dai temi concreti per i veneti, non solo dai nomi. Serve ancora qualche settimana e poi ci sarà il nome del candidato, attorno al quale, ovviamente, verrà costruita una squadra, ma io penso che il tema più importante siano gli argomenti. Sanità, scuola, sport, imprese: costruiremo un programma condiviso, come movimento radicato nei territori, un movimento fatto di amministratori locali, consiglieri comunali, assessori, sindaci. Siamo il primo partito in Veneto come amministratori. La campagna elettorale inizierà ascoltando gli amministratori e le loro esigenze per creare il programma elettorale, quindi organizzeremo incontri con associazioni di categoria e con le aziende e i cittadini per discutere insieme del futuro del nostro Veneto.

Il sottosegretario Massimo Bitonci

L’intervista. Il senatore padovano traccia la rotta verso l’appuntamento autunnale con le urne

De Poli: “Alle regionali saremo uniti”

Senatore De Poli, parliamo di elezioni regionali. A che punto siamo? Come il centrodestra si presenterà alle prossime elezioni?

Ovviamente unito e coeso, come sempre. Ne sono assolutamente convinto. Le elezioni regionali sono a tutti gli effetti elezioni quasi politiche. In 70 anni, di fatto, le coalizioni al governo non si sono mai spaccate alle regionali. Quindi, in Veneto, l’unità del centrodestra resta un punto fermo. In un momento così delicato, servono responsabilità, ascolto e una visione condivisa per affrontare con efficacia le sfide che ci attendono, a partire dalle prossime scadenze elettorali. stiamo entrando nel vivo di una nuova stagione politica per il Veneto. Le elezioni regionali sono all’orizzonte e noi dell’UDC siamo pronti a fare la nostra parte, con spirito costruttivo e con quella serietà che ci viene riconosciuta sul territorio. Porteremo il nostro contributo dentro una coalizione di Centrodestra che vogliamo più forte e più attenta ai bisogni reali delle comunità.

Tensioni superate?

Sono dinamiche fanno parte di una discussione interna a una co-

alizione e rientrano nella normale dialettica politica. Però lancio un appello agli amici alleati del Centrodestra: negli ultimi mesi, forse, il tasso di litigiosità è stato eccessivo in alcune fasi. Per il bene del Veneto e dei veneti è ora di cambiare registro. Il rischio è che i cittadini si stanchino di queste continue prove di forza muscolari e tatticismi. Rischiamo di occupare troppo tempo a discutere di mandati e di nomi e, secondo noi, invece, bisogna dedicarlo ai problemi concreti che interessano i veneti. Qual è sarà il contributo dell’UDC?

Saremo presenti alle prossime Regionali, aperti al mondo delle civiche che oggi non si riconosce nell’offerta politica esistente, al volontariato e a tutti quei mondi che, come noi, si riconoscono nei i valori che fanno parte del Dna di noi veneti. Rappresentiamo i veneti del buonsenso, che chiedono risposte concrete. Noi non siamo quelli degli slogan, siamo quelli del lavoro quotidiano. Sarà una campagna lunga, e proprio per questo abbiamo deciso di partire subito, a testa bassa, pancia a terra, ascoltando i territori, raccogliendo

proposte e costruendo programmi credibili. Noi mettiamo al centro la persona, le famiglie, le imprese e i lavoratori, il mondo del volontariato e del terzo Settore, che rappresentano la vera ossatura del Veneto. E, ancora, sanità e sociale, i soggetti più fragili come anziani e persone con disabilità, i giovani. Dal 2011 al 2021 è aumentato del 517% il numero dei nostri giovani talenti “in fuga” all’estero: sono numeri preoccupanti anche perché le nostre imprese lamentano carenza di manodopera. Bisogna creare un terreno favorevole per le nostre aziende, con politiche in grado di attrarre investimenti. Non possiamo svendere i nostri gioielli all’estero.

Sanità e politiche sociali: come il Veneto dovrà affrontare le sfide dei prossimi anni legate anche ai nuovi cambiamenti demografici?

La sanità è la prima voce di spesa del bilancio regionale (82%). E’ vero, la sanità veneta resta un modello di efficienza a livello nazionale ma, detto questo, non possiamo cullarci sugli allori. I cittadini ci chiedono di orientare le azioni della regione affrontando priorità come riduzione delle liste di attesa,

carenza di personale e, soprattutto rafforzamento della sanità territoriale. E’ impensabile che oggi per fare una visita specialistica bisogni fare 50-60 km per raggiungere la struttura sanitaria indicata. Dobbiamo investire di più sulla sanità territoriale, rafforzando quella ospedaliera e, inoltre, si rende necessario e urgente il potenziamento della rete dei servizi sociali e dell’assistenza territoriale a tutela di anziani, persone non autosufficienti e con disabilità. Le famiglie non vanno lasciate da sole. Siamo consapevoli che è meglio spendere oggi 10 per promuovere l’autonomia e l’indipendenza di chi è più avanti con l’età, piuttosto che spendere domani 10 volte tanto in cure e assistenza.

Capitolo infrastrutture: il Veneto soffre ancora di un gap rispetto

ad altre regioni, cosa bisogna fare?

C’è bisogno di un Piano infrastrutturale coerente, che non si fermi alle opere simboliche. Dietro questo Piano deve esserci una strategia capace di far fare un salto di qualità a questa regione che ha enormi potenzialità. Oltre alle grandi opere, certamente importanti, servono le piccole opere nei territori (Strada regionale 10, Sp47 Valsugana, Sr 308 etc ) per rimuovere i colli di bottiglia. Sennò il rischio è di avere la Pedemontana veneta ma senza un adeguamento delle arterie che si collegano ad essa.

Quali sono le caratteristiche che dovrà avere il prossimo candidato Governatore per il Centrodestra? Dobbiamo dare al Veneto una guida solida, concreta e all’altezza delle aspettative dei cittadini. La figura che verrà individuata dovrà essere sì espressione di equilibrio fra i partiti della coalizione, ma siccome la politica non è un bilancino fra sigle, questo equilibrio dovrà tenere conto delle istanze che arrivano dal basso. E, poi, soprattutto, oltre al nome, parliamo di contenuti programmatici. Ai veneti interessa la qualità delle risposte.

Teatro Stabile del Veneto, ecco la nuova stagione con un cartellone di primo livello

Il mondo del teatro si prepara a un entusiasmante capitolo con l’annuncio della stagione 2025/2026 del Teatro Stabile del Veneto. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un inizio vibrante, un’opportunità per reinventare il paesaggio teatrale mettendo in risalto l’arte della narrazione e la maestria degli interpreti. La campagna di quest’anno, intitolata significativamente “Ogni storia ha il suo inizio” e curata dall’artista catalano Javier Jaén, cattura perfettamente lo spirito di un’epoca nuova, segnata da cambiamenti significativi ma anche da molte conferme. Il logo creato da Jaén consiste in una mela rossa formata da un serpente attorcigliato su sé stesso, simbolo, per l’appunto, del peccato originale da cui tutto è iniziato.

La stagione 25/26 è stata presentata a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale dal presidente Gianpiero

Beltotto, dal direttore artistico Filippo Dini e dalla straordinaria Giuliana De Sio che con Dini aprirà il cartellone con “Il Gabbiano” di Cecov. Un programma che prevede 80 spettacoli, di cui 37 dedicati agli abbonati tra Venezia, Treviso e Padova. Un numero impressionante che promette di attirare un pubblico ancor più vasto, mettendo al centro

gli attori e le parole degli autori, sia classici che contemporanei. Tra le novità, 13 produzioni e coproduzioni pronte a solcare i palcoscenici europei. Brillanti inoltre i risultati dell’ultimo triennio. Dal 2022, il Teatro Stabile ha registrato un incremento del 21% nelle alzate di sipario, culminando nel 2024 con ben 553 giornate di spettaco-

lo tra Padova, Treviso e Venezia.

A queste si sommano 106 recite fuori dal Veneto, dimostrando la crescente influenza a livello nazionale. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, con una crescita del 56% nelle presenze, superando le 175 mila nel 2024. Anche le vendite di biglietti e abbonamenti hanno raggiunto cifre record, con oltre 2,6 milioni di euro. Un incremento delle produzioni ha portato anche a un aumento degli artisti e dei tecnici coinvolti, con una crescita rispettivamente del 19% e del 38% nei contratti di scrittura.

Ogni giorno, più di due nuovi contratti vengono firmati, dimostrando un settore in piena espansione e dall’enorme potenziale. Le produzioni per la stagione 25/26 comprendono opere classiche e nuove drammaturgie che esplorano i grandi capolavori con occhi moderni. Peppino Mazzotta continua il dialogo con i classici russi con una riscrittu-

ra di “Anime morte” di Gogol’, mentre Leonardo Lidi s’immerge nell’intenso mondo di Tennessee Williams con “La gatta sul tetto che scotta”. Le produzioni contemporanee si concentrano su temi di genere e potere, con opere di autrici come Ella Hickson e Julia May Jonas che esplorano il complesso universo delle relazioni umane. Marco Paolini, noto per il suo impegno nel teatro civile, inaugura il cartellone con “Bestiario idrico”. La stagione include anche spettacoli mattutini dedicati alle scuole superiori, sottolineando il ruolo educativo del teatro. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha espresso il suo sostegno appassionato per questa nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, rilevando come l’offerta culturale di qualità sostenga non solo la crescita della comunità, ma anche l’economia e il turismo della regione. Riccardo Musacco

La presentazione della nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto

La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV

Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato “Il Veneto in Diretta” su Telepadova

C on il debutto televisivo della trasmissione Il Veneto in Diretta, il Gruppo editoriale La Piazza taglia un traguardo importante e si distingue come l’unico editore in Veneto ad offrire informazione su tutti e quattro i media: carta, web, radio e ora anche TV. Un primato che riflette una crescita continua, radicata nel territorio e alimentata dalla volontà di dare voce alle comunità locali con strumenti sempre più efficaci, accessibili e fruibili gratuitamente.

La nuova trasmissione - in onda su 7Gold TelePadova la domenica alle 11.45 ed il mercoledì alle 11.30 - va ad aggiungersi a una rete informativa già solida e articolata. In oltre trent’anni di attività, La Piazza ha costruito un sistema editoriale che unisce il mensile cartaceo distribuito in tutta la regione, il quotidiano online LaPiazzaweb.it, l’emittente radiofonica Radio Veneto24 – prima e unica all-news interamente dedicata al Veneto – e ora

anche un appuntamento televisivo fisso, interamente prodotto dalla redazione del gruppo.

Il Veneto in Diretta è uno spazio settimanale pensato per raccontare la politica, l’economia, l’attualità, il lavoro e il sociale con lo stile che contraddistingue La Piazza: approfondito, concreto, vicino alle persone. Ogni puntata accoglie ospiti selezionati tra amministratori, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti della società civile, per affrontare con rigore e chiarezza i temi che toccano il territorio e le sue trasformazioni.

L’emittente 7Gold TelePadova è di certo molto affine, con i suoi 50 anni e con la sua forte attenzione ai temi editoriali del Veneto e del NordEst. Format prestigiosi e molto seguiti ne fanno l’emittente di riferimento in Veneto sia per qualità che per ascolti.

La scelta di entrare anche nel mondo della TV nasce da un’esigenza ben precisa: offrire una copertura informativa completa e

multicanale. In un momento storico in cui l’accesso alle notizie passa da molteplici piattaforme, il Gruppo La Piazza ha deciso di presidiare con coerenza ogni canale, mantenendo intatti i propri valori fondanti: informazione indipendente, servizio pubblico, at-

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Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

tenzione costante al contesto locale. Quella televisiva non è solo una nuova vetrina: è la quarta gamba di un tavolo editoriale di un tavolo sempre più solido, che poggia sull’esperienza maturata in decenni di lavoro sul territorio. Un’evoluzione coerente con

i tempi, ma soprattutto con un obiettivo sempre chiaro: essere al servizio dei cittadini e dare visibilità a ciò che accade nei Comuni, nelle imprese, nei luoghi della cultura e della solidarietà. L’approdo in TV rafforza ulteriormente la posizione del gruppo come punto di riferimento per chi vuole comprendere il presente del Veneto, attraverso un’informazione chiara, trasparente e plurale. Il programma viene trasmesso da un’emittente prestigiosa come 7Gold Telepadova e rilanciato su tutti i canali digitali e social del gruppo, ampliando la sua diffusione. Con una redazione esperta, capace di coniugare linguaggi diversi e affrontare tematiche complesse con professionalità, La Piazza si conferma oggi un modello editoriale innovativo. L’unico in Veneto a parlare ai cittadini su carta, online, via radio e in TV. Un gruppo editoriale che cresce con il proprio pubblico. E che, su ogni media, sceglie di restare vicino al territorio.

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TEATRO GOLDONI – VENEZIA

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L’iniziativa. Un modo unico per trasmettere a giovani talenti i

È nata La Piazza Academy,

per formare i consulenti del futuro

L’iniziativa promossa dal Gruppo Editoriale La Piazza, in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, è pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità

In un momento in cui tan-

ti giovani cercano la propria strada nel mondo del lavoro, nasce un progetto ambizioso e concreto che punta a insegnare una vera professione: quella del consulente commerciale pubblicitario. È la nuova Academy promossa dal Gruppo Editoriale

La Piazza in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità.

Un percorso formativo artico-

lato, che unisce teoria e pratica, formazione in aula e tirocinio operativo, per imparare davvero l’arte della vendita pubblicitaria. Un mestiere che richiede preparazione, ascolto, visione strategica e capacità relazionali: competenze che possono essere apprese solo attraverso un’esperienza immersiva, accompagnata da professionisti del settore. Ecco perché La Piazza Academy non è solo un corso, ma una vera e propria fucina di competenze, dove i partecipanti vengono seguiti passo dopo passo nella costruzione di un futuro professionale

solido e concreto.

Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: formare nuove figure commerciali capaci di valorizzare l’offerta editoriale e pubblicitaria di testate autorevoli ed innovative come La Piazza, il quotidiano digitale LaPiazzaweb.it e Radio Veneto24, la prima e unica radio all news del Veneto. Strumenti diversi, pubblici diversi, ma un unico comune denominatore: la capacità di raccontare il territorio e offrire alle imprese soluzioni efficaci per comunicare.

I tirocini previsti dall’Academy verranno infatti svolti all’interno di Give Emotions, la realtà che anima e coordina l’intero gruppo editoriale. Durante il periodo di tirocinio le giovani e i giovani selezionati saranno coinvolti in attività reali di vendita pubblicitaria, sia tramite contatto diretto che telefonico, imparando a costruire proposte personalizzate, a gestire una trattativa, un portafoglio clienti, a comprendere le esigenze del mercato e a lavorare per obiettivi.

Un’iniziativa che ha anche una forte valenza sociale. In un’epoca segnata da disoccupazione giovanile e precarietà diffusa, offrire a ragazze e ragazzi non solo una formazione, ma anche la possibilità di inserirsi concretamente nel mondo del lavoro rappresenta una risposta concreta. Non si tratta di stage astratti, ma di un’opportunità vera: chi saprà distinguersi avrà la possibilità di iniziare una carriera stabile e altamente remunerativa all’interno di una realtà solida, innovativa e in continua crescita.

“Crediamo sia doveroso – afferma l’editore Giuseppe Bergantin – investire nel futuro delle nuove generazioni, trasmettendo competenze autentiche e aprendo le porte del nostro mestiere. Non è un’operazione spot, ma l’inizio di un progetto strutturato, che si ripeterà almeno due volte all’anno, con l’obiettivo di formare una vera nuova generazione di consulenti pubblicitari. È un investimento su persone, territorio e qualità, come sempre abbiamo fatto in questi 31 anni”.

A rendere possibile tutto questo è la forza del Gruppo Editoriale La Piazza, una realtà radicata, autorevole e da oltre trent’anni punto di riferimento nel Veneto. Solo un gruppo con una visione imprenditoriale chiara e una struttura organizzativa consolidata può offrire una simile opportunità, garantendo ai partecipanti il supporto, la credibilità

e gli strumenti necessari per apprendere una professione complessa, ma ricca di soddisfazioni. La Piazza Academy è aperta a giovani motivati, desiderosi di mettersi alla prova e di imparare un mestiere vero. Nessuna esperienza pregressa è richiesta: contano l’attitudine, la voglia di crescere, la curiosità e il desiderio di lavorare a contatto con le persone, con spirito di iniziativa e passione.

In un mondo in cui tutto cambia rapidamente, la pubblicità resta uno degli snodi fondamentali per la vita delle imprese. Formare consulenti capaci di costruire relazioni e generare valore attraverso la comunicazione è una sfida ambiziosa, ma necessaria. Con questa Academy, Give Emotions e Forema scelgono di accettarla. E di aprire la strada a una nuova generazione di professionisti.

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ta diventasse un punto di riferimento per

Molte delle attività si svolgono quando è ormeggiata, ma nei progetti di formazione avanzata – come quelli rivolti a studenti

mandosi in una nave-laboratorio capace di connettere ricerca scientifica, didattica e è

toraggio scientifico. Fondazione Cariparo, in sinergia con gli altri partner, punta a far

bile, una buona pratica che dimostra come un veliero del passato possa diventare il

E così, tra il legno restaurato dello scafo, la

tilla: quella della conoscenza che parte dal mare per cambiare il modo in cui viviamo il FONDAZIONE Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Piazza Duomo, 15 | 35141 Padova Tel. 049-8234800

gazione di una barca lunga oltre 24 metri, con due alberi maestri e un’architettura che ne fa più un patrimonio da proteggere che un mezzo ordinario. Eppure, dopo una fase iniziale sperimentale, oggi Goletta è pienamente operativa e “quasi sempre impegnata”, come sottolinea Toffoli. L’entusiasmo delle scuole, il coinvolgimento degli enti locali e l’attenzione crescente al

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Welfare familiare: in Veneto nasce un nuovo modello di assistenza e formazione

Un milione di euro per formare, valorizzare e integrare nel sistema socio-sanitario regionale una figura sempre più centrale ma ancora troppo invisibile: l’assistente familiare. È questo l’obiettivo del nuovo progetto lanciato da ENAIP Veneto e finanziato con fondi FSE+ della Regione del Veneto, presentato ufficialmente all’Opera Immacolata Concezione di Padova. Un’iniziativa che punta a dare risposte concrete a una delle sfide più urgenti del nostro tempo: l’invecchiamento della popolazione e la crescente domanda di assistenza domiciliare qualificata. Nel 2050, secondo le proiezioni Istat, gli over 80 saranno il 14% della popolazione veneta. Già oggi, le famiglie faticano a trovare personale preparato e regolare per l’assistenza dei propri cari. Da qui la necessità di costruire un nuovo modello di welfare, capace di coniugare prossimità, sostenibilità e professionalità. Il progetto prevede percorsi formativi accessibili e flessibili, pensati per chi opera quotidianamente accanto agli anziani e ai non autosufficienti, spesso senza un’adeguata preparazione o tutela contrattuale.

Il cuore del piano è un corso gratuito in modalità e-learning della durata complessiva di 60 ore, suddiviso in quattro moduli con lezioni video, test di autovalutazione e una prova finale. I partecipanti che supereranno l’esame otterranno un attestato valido per l’iscrizione al Registro regionale degli assistenti familiari e riceveranno un voucher di 300 euro. L’obiettivo è formare almeno 820 persone entro settembre 2026, siano esse già occupate o in cerca di lavoro.

«Con questo progetto la Regione del Veneto si mette in gioco per costruire un nuovo modello di assistenza basato su inclusione e competenza», ha dichiarato l’assessore regionale alla Formazione Valeria Mantovan. «Valorizzare chi si prende cura degli altri è un dovere morale e una necessità sociale, in un’epoca in cui la domanda di assistenza è in costante crescita».

L’iniziativa coinvolge oltre 50 partner tra enti locali, ULSS, cooperative, CAF, sindaca-

ti, università e agenzie del lavoro, configurandosi come il primo progetto sistemico in Veneto su questo tema. Non mancano gli strumenti di accompagnamento personalizzato: ogni partecipante potrà accedere a 12 ore di orientamento e counseling, mentre da settembre prenderanno il via 80 eventi in presenza e 24 webinar per rafforzare e aggiornare le competenze. Le Università di Padova e Ca’ Foscari cureranno inoltre una ricerca su contrattualizzazione e integrazione della figura nel sistema dei servizi. Alla presentazione ha preso parte anche un rappresentante dell’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, che ha ribadito l’importanza della domiciliarità come scelta non solo più umana, ma anche più efficace e sostenibile: «Rimanere nella propria casa, per un anziano fragile, significa mantenere legami affettivi e abitudini, elementi fondamentali per il benessere psicofisico. Per questo la Regione sostiene anche economicamente i caregiver familiari con un contributo mensile per dodici mesi».

Secondo i dati Inps, in Veneto nel 2023 erano presenti 35.915 badanti regolari, il 56,4% del totale dei lavoratori domestici. Ma si stima che almeno altre 35-40mila persone svolgano la stessa mansione in nero. Le province con il maggior numero di lavoratori regolari sono Padova e Verona, ciascuna con oltre 7mila posizioni attive. Un dato che conferma l’urgenza di agire.

«Questo progetto – ha spiegato Giorgio Sbrissa, amministratore delegato di Enaip Veneto – è la risposta concreta a un bisogno sociale e formativo che non possiamo più ignorare. Diamo dignità e strumenti a chi, spesso invisibile, garantisce quotidianamente cura e presenza a migliaia di persone fragili».

Anche il demografo Enrico Di Pasquale ha ricordato come, in un Paese che registra più decessi che nascite, il “lavoro di cura” sarà sempre più centrale. Il futurista Francesco Brunori ha concluso con uno sguardo in prospettiva: «Solo innovando e creando reti territoriali forti potremo costruire un welfare più equo, vicino alle persone e capace di affrontare le sfide del domani».

Mirano, inaugurato il nuovo bar dell’Ospedale

Un nuovo spazio di ristoro è stato inaugurato all’interno dell’Ospedale di Mirano: si tratta del nuovo bar del presidio, pensato non solo per gli utenti, ma anche come luogo di pausa e rigenerazione per il personale sanitario. Il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, ha partecipato all’apertura, sottolineando l’importanza di offrire ai professionisti della sanità ambienti accoglienti per ricaricare le energie. Accanto alla mensa – anch’essa recentemente rinnovata – il nuovo bar si trova a destra dell’ingresso principale, vicino all’area CUP, ed è dotato anche di un’area esterna. Il servizio è aperto sia al pubblico sia agli operatori, con una gestione affidata alla società Food Evolution, selezionata tramite bando pubblico. In linea con le norme sanitarie e i corretti stili di vita, non saranno serviti alcolici. Durante la cerimonia, Contato ha voluto ringraziare i gestori per l’impegno condiviso: “Con questo intervento – ha dichiarato – compiamo un piccolo ma significativo passo nel migliorare la quotidianità di chi lavora e frequenta l’Ospedale. È fondamentale che, accanto all’impegno e alla professionalità, si possano offrire anche servizi di qualità, in ambienti accoglienti”. Il bar rappresenta un ulteriore tassello del percorso di rinnovamento intrapreso dall’Azienda sanitaria, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza complessiva sia per l’utenza che per il personale.

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L’iniziativa. Nasce dall’Ulss 3 il primo corso in Veneto che forma i vigili urbani come tutor Blsd

Polizia Locale e Suem insieme per salvare vite: venti agenti diventano istruttori di primo soccorso

Agenti formati per salvare vite: 20 operatori della Polizia

Locale diventano istruttori BLSD con Ulss 3 e Suem 118. L’obiettivo è estendere la formazione in tutto il Veneto con formatori interni

Per la prima volta, venti agenti della Polizia Locale diventano istruttori di primo soccorso grazie a un innovativo corso promosso dall’Ulss 3 Serenissima in collaborazione con il Suem 118. Il progetto, realizzato al Padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo a Mestre, segna una svolta nella formazione degli operatori di pubblica sicurezza, che non solo acquisiscono le competenze per effettua-

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una vita umana non si può aspettare: se noi siamo già sul territorio colpito, ci sono dei tempi in cui possiamo agire prima, in attesa dei soccorsi istituzionalizzati”. Accanto ai venti futuri tutor, altri dieci agenti hanno rinnovato la certificazione Blsd in scadenza, garantendo così la continuità operativa del Corpo in situazioni di emergenza.

“Il fatto che il Corpo della Polizia locale

al nostro territorio. Grazie a questi agenti, e alla lungimiranza di chi li guida, per la capacità di essere attori di un continuo rinnovamento”. L’iniziativa si inserisce infatti in una visione strategica più ampia. “Questo iter formativo permette la costituzione di un nucleo di formatori interni al Corpo di Polizia in grado di replicare il corso certificativo Blsd ‘laico’ ai loro colleghi e ai colleghi di altri Comandi della provincia

re le manovre di base di rianimazione e defibrillazione (Blsd), ma ottengono anche la qualifica per formare a loro volta altri colleghi. L’iniziativa nasce dall’intesa tra il Comando della Polizia Locale di Venezia, il Suem 118 dell’Ulss 3, il Centro regionale emergenza urgenza e il servizio Formazione risorse umane dell’Ulss 3. L’obiettivo è chiaro: creare un nucleo di formatori interni capace di estendere a livello provinciale e regionale le competenze salvavita tra i corpi di Polizia.

“Questo percorso è molto importante perché si integra alla nostra formazione complessiva sulla sicurezza – dice il comandante della Polizia locale di Venezia Marco Agostini –. Di fronte alla sopravvivenza di

collabori con noi sotto vari profili, compreso quello del soccorso sanitario, è un gesto per noi fondamentale – aggiunge il primario del Suem 118 di Venezia e del Veneto Paolo Rosi –. Ringrazio il comandante Agostini e i suoi ufficiali per la sua grande disponibilità: formare anche i loro formatori è un aspetto nuovo e utilissimo anche per noi”. La formazione congiunta consolida un legame già sperimentato in situazioni critiche: “Con la Polizia locale abbiamo lavorato insieme in pandemia e durante i grandi incidenti che hanno segnato negli ultimi anni questo territorio – ricorda il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato –. Questa è l’ennesima forma di collaborazione che garantiamo

veneziana – spiega la direttrice della Formazione dell’Ulss 3 Elisabetta Spigolon –. L’iniziativa rappresenta il punto di partenza di un programma regionale che mira a estendere la formazione Blsd a tutte le Polizie Locali del Veneto”. La soddisfazione per il progetto è condivisa anche da chi lo ha condotto in aula: “Sono molto orgogliosa che le nostre due realtà siano riuscite a collaborare per portare un risultato simile – chiude l’istruttrice e medico del Suem 118 Federica Stella –. Il fatto che gli agenti della Polizia municipale sappiano eseguire le manovre salvavita in attesa del nostro arrivo dimostra come due istituzioni che nascono con scopi diversi possano collaborare per un risultato comune”.

Yaimaris è il nuovo medico di famiglia per 1.230 pazienti

Dalla sanità cubana a quella veneziana, la storia della dottoressa arrivata grazie alla campagna dell’Ulss 3

Dalla periferia dell’Avana a via Orlanda, Campalto: è il viaggio della dottoressa Yaimaris Tamayo Santana, 31 anni, nuova medico di base in servizio dal 1° giugno grazie alla campagna internazionale avviata dall’Ulss 3 Serenissima per fronteggiare la carenza di professionisti. Laureata in Medicina a Guantanamo, per tre anni ha lavorato come medico di famiglia in Cuba, seguendo oltre 2.000 pazienti con uno stipendio di 50 dollari al mese. Nel 2021 si trasferisce in Italia, impara la lingua e, nel 2023, risponde all’appello dell’Ulss 3. Con l’Azienda avvia il riconoscimento del titolo. Supera l’esame di equipollenza all’Università La Sapienza di Roma nel 2025, risultando tra i 21 abi-

litati su 221 candidati. Dopo l’iscrizione all’Ordine dei Medici di Venezia, ottiene l’incarico e segue oggi 1.230 pazienti nella medicina di gruppo di Campalto. “Mi trovo bene con utenti e colleghi, tutti

mi hanno accolta con rispetto”, racconta. Il Direttore Generale Edgardo Contato la definisce “un esempio di coraggio e dedizione, risultato concreto della nostra campagna”.

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Ricette fresche e leggere, perfette da preparare per l’estate

PEPERONI RIPIENI VEGETARIANI

Un grande classico rivisitato in chiave vegetariana e leggera, perfetto per un antipasto sfizioso o una cena veloce durante la settimana. Un piatto versatile e saporito che possiamo servire in tanti modi.

Ingredienti: 2 peperoni grandi; 500 g patate; 500 g zucchine; 2 uova, 200g pomodorini, 150g provola cubetti, pangrattato, prezzemolo, olio d’oliva, sale fino, pepe Preparazione: Pelare le patate e grattugiarle in una ciotola e dopo averle lavate, asciugare e grattugiare anche le zucchine. Poi condire con un po’ di sale e lasciare riposare per circa 5-10 minuti, per far perdere alle verdure un po’ d’acqua di vegetazione. Aggiungere le uova, il sale, il pepe e mescoliamo bene. Unire pomodorini tagliati, la provola a cubetti, il prezzemolo tritato e mescolare per distribuire gli ingredienti in modo uniforme. Dopo averli ripuliti dai semini e dai filamenti bianchi, tagliare a metà i peperoni e metterli in una teglia foderata con carta forno. Farciamo i peperoni con il ripieno di verdure. Completiare con il pangrattato sulla superficie e con un filo d’olio, e cucinare in forno preriscaldato ventilato 180 °C per 35 minuti.

CAESAR SALAD ( SENZA POLLO)

La Caesar Salad è un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Da allora esportata ed apprezzata in tutto il mondo. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto Ingredienti: :2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b. Preparazione: Sfogliare la lattuga ed eliminare eventuali foglie esterne troppo dure, scegliere quelle interne più tenere. Tagliare il pane a fette alte 1 cm, eliminare la crosta e tagliare a quadretti. Mettere un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una pentola antiaderente e tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire disporre l’insalata in un’insalatiera, versare due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere il sale, il pepe macinato al momento, il succo di limone, la salsa Worchestershire e mescolate ancora. Assaggiate e correggete se necessario.

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GELATO ALLO YOGURT CON PISTACCHI

Ora che è iniziata l’estate, a chi non piace rinfrescarsi con un bel gelato? Meglio se leggero e nutriente: ecco il gelato con pistacchi. La ricetta prevede l’utilizzo dello yogurt greco al posto del latte. Facile da preparare, ideale per la merenda o per il post pranzo goloso

Ingredienti: 400 g di yogurt greco; 100 g di cioccolato fondente; 30 g di miele di acacia; 2 cucchiai di pistacchi al naturale. Per guarnire q.b. di pistacchi al naturale E mezza bacca di vaniglia

Preparazione: Tritare finemente il cioccolato fondente e i pistacchi, tenendoli da parte. In una ciotola inserire lo yogurt, il miele e i semi della vaniglia; montare gli ingredienti con le fruste elettriche pochi istanti. Aggiungere i pistacchi e il cioccolato e amalgama gli ingredienti. Una volta completato l’impasto, trasferirlo un contenitore adatto al freezer. Mescolare il composto con una forchetta ogni 30 minuti, ripetendo l’operazione per circa tre ore. Passato il tempo, tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di servirlo, se necessario mescolare nuovamente per renderlo più cremoso.

Servite con pistacchi al naturale e una banchetta di vaniglia a piacere

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Rubrica a cura di Sara Busato

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