Mestre all’avanguardia: all’Ospedale dell’Angelo nuovi laboratori integrati e piastra angiografica
Commercio di quartiere da salvare. Confesercenti:
“I nostri negozi protagonisti e anima delle città”
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Salone Nautico Venezia, oltre trentamila visitatori tra eccellenze artigianali e innovazioni tecnologiche
“Diversamente sole” storie universali di donne per raccontare e svelare la complessità femminile
Corsa alle regionali
Ormai basta una mezza dichiarazione e i piani in vista delle regionali cambiano radicalmente. Partiamo da una delle poche certezze: la data ultima per tornare al voto per la Regione Veneto è il prossimo 23 novembre. Chi saranno i candidati?
Non è dato saperlo. Il centrodestra è, di fatto, imbrigliato su di un tema che sembrava superato ma che ancora tiene banco: il terzo (nel suo caso sarebbe il quarto) mandato per il Presidente Zaia. La Consulta ha bocciato il ricorso della Regione Campania che chiedeva la possibilità di far prevalere la norma regionale rispetto a quella statale per permettere al presidente Vincenzo De Luca di correre ancora come presidente della sua regione. Una sentenza, questa, che ovviamente vale anche per il Veneto e che sembrava aver chiuso definitivamente la questione.
E invece?
Invece da Venezia al Festival delle Regioni i presidenti, in modo trasversale, hanno scritto alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per chiederle di cambiare la legge nazionale e consentire i terzi mandati. È evidente che se cambiasse la normativa statale di riferimento si supererebbero le contraddizioni che la Consulta ha riscontrato e che l’hanno portato ad emettere una sentenza di bocciatura. Cambiare la legge non è semplice e neppure veloce e alle elezioni manca poco.
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A Noale assalto dei vandali: atti sacrileghi e danneggiamenti. Infuriano le polemiche. A Salzano minoranze all’attacco:“Ragazzi fuori controllo? Colpa dei tagli ai progetti sociali”
TARIFFE RIFIUTI A SALZANO: È SCONTRO POLITICO, LE OPPOSIZIONI ALL’ATTACCO
L’opposizione accusa la giunta. Il Comune invita ad aspettare due anni per valutare l’impatto del nuovo modello
GESTIONE CONCESSIONI ENERGETICHE: ALLEANZA STRATEGICA PER IL TERRITORIO
Verso una proposta concreta di rilancio: “L’energia deve tornare a generare valore per le comunità che la producono”
ATra violenza concreta e insicurezza percepita
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
ggressioni, baby-gang, danneggiamenti, furti, molestie, omicidi, rapine, risse, spaccio, truffe, vandalismi, violenze sessuali: ogni giorno le cronache, e di riflesso i social che ormai condizionano il nostro rapporto con la realtà, abbondano di questi vocaboli. Ogni territorio si confronta con un certo grado di insicurezza, reale o percepita che sia.
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Crescono le imprese, calano i lavoratori
Nel Miranese le imprese sono in (leggero) aumento, ma al contrario diventa sempre più complicato trovare lavoratori qualificati, soprattutto con le pensioni e il ricambio generazionale. I dati, che confermano un andamento contrastante, sono presi da quelli relativi all’artigianato in provincia di Venezia del report ufficiale 2024 del Centro studi della Confartigianato Imprese Città Metropolitana. Nel Miranese, dall’analisi di questi dati, l’artigianato non sembra risentire troppo della crisi economica, dato che per il quarto anno consecutivo cresce il numero di imprese attive, seppure di un piccolo 0,1 per cento. In termini percentuali il comune più ricco per il saldo di imprese è stato Musile di Piave (+7,05%), poi a seguire Spinea (+4,17%) e Campagna Lupia (+4,07%), mentre al contrario i comuni dove la presenza artigiana è calata maggiormente sono stati Noventa di Piave (-5,56%), Noale (-4,02%), Marcon (-3,46%), Camponogara (-3,35%) e Ceggia (-3,17%).
Una forma di impresa, peraltro, che si conferma anche assai “snella” nei numeri dei singoli addetti: quelle con un solo addetto sono il 58,% del totale, dato che arriva quasi al novanta per cento contando anche quelle fino a cinque addetti. Per quanto riguarda i settori artigiani, l’edilizia ne conta la quota maggiore (40%), segue il manifatturiero, i servizi e il settore trasporti. Nel rapporto tra numero di cittadini e imprese, infine, concentrazione maggiore a Annone Veneto, Campolongo Maggiore e San Michele al Tagliamento con un’impresa artigiana ogni quasi trenta residenti. “Nonostante le difficoltà, fare impresa nell’artigianato anche oggi offre importanti prospettivecommenta il presidente di Confartigianato Venezia Siro Martin -. Con figure che sono richiestissime e spesso oberate di lavoro. Dobbiamo per questo puntare a coinvolgere giovani, sia per reperire manodopera qualificata da parte delle imprese attive e sia per garantire il ricambio generazionale alla guida delle vecchie e nuove aziende”.
Massimo Tonizzo
Miranese Nord
Tra violenza concreta e insicurezza percepita
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Le informazioni girano veloci, se poi riguardano fatti di cronaca nera ovviamente l’eco si moltiplica, così come le reazioni e le inevitabili prese di posizione polemiche. Guardando alle statistiche la nostra regione fa i conti soprattuto con i reati legati ai furti in abitazione, ai danni al patrimonio, alle truffe. Più contenuti, fortunatamente, i numeri delle rapine e degli omicidi, anche se purtroppo cresce la violenza di genere, in tutti i suoi aspetti, a partire dall’ambito familiare. Ecco dunque che la sicurezza non è solo un fatto pubblico ma anche una questione privata, che investe le nostre famiglie, i rapporti personali. Preoccupa anche il fenomeno del disagio minorile, in tutte le sue accezioni, dalla dispersione scolastica all’emarginazione, dal consumo di droga alla violenza che ha i minori per protagonisti. Ed è breve, perciò, il passo alla microcriminalità che serpeggia nelle città come nei centri minori. Non basta l’attività repressiva, l’intervento a posteriori, perché la parte più faticosa è la prevenzione, la capacità di intercettare le criticità prima che esplodano. Tutto si complica, poi, nelle comunità straniere, nelle quali accanto agli esempi di integrazione convivono situazioni di difficoltà e di emarginazione che possono far scivolare i giovani, in particolare, verso la criminalità. Concludendo con i numeri, se consideriamo il totale dei reati ovviamente sono le città e le provincie più popolose a spiccare, nel segno di un incremento nell’ultimo triennio. Guardando al tasso di delittuosità (nel dettaglio qui sotto) anche in questo caso assistiamo ad un lieve aumento dell’incidenza dei reati. Un fenomeno che ci auguriamo si possa invertire.
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La scuola Media Giovanni Pascoli vince
il concorso “Un giorno da geometra”
P restigioso riconoscimento per la scuola
Media Giovanni Pascoli di Noale, con il futuro dell’edilizia scolastica che parte dai banchi di scuola grazie alla quinta edizione del concorso “Un giorno da geometra: L’ambiente che vorrei - il mio spazio, il mio progetto”, promosso dal Collegio dei geometri e geometri laureati di Venezia, in collaborazione con la fondazione Geometri Italiani e gli istituti secondari di primo grado della Città metropolitana di Venezia. A essere premiati, quest’anno, un gruppo di studenti della Pascoli di Noale, che hanno conquistato il primo posto del podio del prestigioso concorso battendo di poche preferenze la classe seconda C della media Baldan di Stra. Le premiazioni, poco prima della fine dell’anno scolastico, si sono svolte, alla presenza degli studenti titolari dei due
progetti migliori, presso l’auditorium dell’Iis Levi Ponti di Mirano tra gli applausi di oltre trecento tra studenti, genitori, docenti e rappresentanti di istituzioni scolastiche e professioni. La premiazione è stata ovviamente anche l’occasione per i ragazzi vincitori di conoscere più da vicino l’attività dei geometri, oltre che una unica e particolare occasione concreta per l’orientamento alla scelta della scuola secondaria di secondo grado più adatta alla caratteristiche dei ragazzi premiati e non solo. Il gruppo vincitore di Noale ha presentato un progetto per la riprogettazione innovativa del giardino scolastico, realizzando un giardino sensoriale. Per la ricostruzione e la valorizzazione del nuovo spazio, sono stati eseguiti rilievi, poi trascritti e rappresentati in elaborati grafici progettuali e rendering. Per loro, accompa-
gnati dai professori di riferimento, il premio è stato un tablet per ciascuno dei ragazzi, a testimoniare la qualità del lavoro svolto. “Questa quinta edizione - spiega il presidente del Collegio dei geometri, Michele Cazzaro - è servita per confermare il valore del progetto, capace di coniugare educazione, creatività e orientamento professionale. Attraverso questo concorso vogliamo avvicinare le nuove generazioni al mondo della progettazione e dell’edilizia sostenibile, pro-
Successo per la seconda edizione del Medalusio Tempesta
Grande successo per la seconda edizione del torneo Medalusio Tempesta che l’associazione Musici e Sbandieratori Tempesta Noale, in collaborazione con la Federazione Italiana Sbandieratori (Fisb), la città di Noale e l’Associazione Palio di Noale ha organizzato in ricordo di Alessio Bertoldo. L’evento, aperto a tutti e a ingresso gratuito, ha visto la piazza di Noale riempirsi di appassionati, esperti e semplici curiosi che hanno applaudito tutte le esibizioni e riempito il chiosco bar e le altre attività pre-
senti in Piazza Castello. La gara ha visto coinvolte le categorie Under (esordienti, giovanili, under 15) e Assoluti per le specialità di Singolo, Coppia, Squadra, Piccola Squadra e Musici. Non solo un torneo, ma una giornata intera all’insegna del divertimento e della passione condivisa di musici e sbandieratori con l’obiettivo - effettivamente raggiunto - di diffondere la tradizione e l’arte dello sport storico, portandolo a livello di competizione nei vari tornei e campionati. (m.t.)
Vittoria Andreetta campionessa italiana su pista a Trapani
A Trapani, in occasione del Campionato Italiano su pista, ha brillato la stella nascente di Vittoria Andreetta, promettente atleta quindicenne dell’Adhp Gruppo Cosmo Noale. Il suo talento non è passato inosservato, conquistando un oro e un argento in competizioni agguerrite. Dopo aver già incantato il pubblico con la sua performance vincente ai campionati indoor di Pescara lo scorso febbraio, la giovane padovana ha
replicato il successo nella gara giro crono ad atleti contrapposti della categoria allievi. Una prestazione che ha evidenziato non solo la sua abilitàdeterminazione. Nel giorno successivo, si è quasi portata a casa anche il titolo nei 500 mt sprint, dovendo accontentarsi di un argento che sa comunque di vittoria. Roberto Geronazzo, presidente del club noalese, ha espresso grande soddisfazione: “Un risultato ecce-
muovendo una maggiore consapevolezza del ruolo che il geometra svolge. Il successo di quest’anno dimostra che, quando i giovani sono messi nelle condizioni di esprimere il proprio potenziale, possono proporre soluzioni intelligenti e innovative”. Ovvia la soddisfazione anche dalla scuola di Noale: “Siamo orgogliosi di quanto fatto dai nostri ragazzi. Questa è la chiara dimostrazione che quando una scuola lavora bene i risultati non possono che arrivare. Ovviamente non possiamo che augurare ai nostri ragazzi che il futuro scolastico continui a riservare loro tutte le soddisfazioni che hanno dimostrato di poter meritare. Noi e i nostri insegnanti continueremo su questa strada, con la speranza che continueremo a nostra volta a toglierci delle soddisfazioni come insegnanti”.
zionale quello di Vittoria, che insieme agli ottimi piazzamenti di Gioia Fantin e Matilde Crivellari, ci riempie di gioia. È il giusto riconoscimento per gli sforzi quotidiani di atleti, allenatori e società.” Il successo di Andreetta, e del team, è solo un punto di partenza. Nonostante le difficoltà climatiche vissute a Trapani, con temperature elevate che hanno messo a dura prova gli oltre 300 partecipanti, l’attenzione della
squadra di Noale è già rivolta al prossimo appuntamento: il Trofeo nazionale per società “Bruno Tiezzi” a Fanano, provincia di Modena. “Speriamo che le medaglie di Vittoria siano un buon auspicio per i prossimi impegni di stagione. Partecipare a queste competizioni di alto livello è già di per sé un’opportunità preziosa per fare esperienza e crescere agonisticamente”, conclude fiducioso Geronazzo. (r.m.)
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Massimo Tonizzo
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L’assessore comunale Lorenza Barina: “Alcuni
minori autori dei reati sono stati identificati”
Statue religiose decapitate, statue di grande valore collocate nei giardini pubblici imbrattate, danneggiamenti di luci votive e alle strutture dello storico palio. A Noale da settimane si registrano episodi che fanno davvero discutere e creano reazioni di rabbia e impotenza fra i residenti che chiedono che chi combina tutto ciò, sia assicurato alla giustizia anche se si tratta di un minore. A denunciare questi fatto è spesso il noto tributarista Alberto de Franceschi, vera “sentinella del territorio” che ha presentato anche denunce ai carabinieri per episodi sempre più frequenti. De Franceschi chiede misure concrete per arginare il fenomeno. L’episodio che ha visto la statua della Madonna decapitata ha fatto
infuriare non poco ed è stato oggetto di discussione per giorni da parte della gente del paese. Anche il sindaco di Noale Stefano Sorino ha reagito all’episodio con sdegno per quello che è successo. “Siamo colti da profondo sdegno - ha detto il sindaco - per questo atto di inciviltà e sfregio e abbiamo immediatamente fatto segnalazione alle forze dell’ordine. Stiamo intervenendo con potenziamento di telecamere di videosorveglianza, ma siamo anche consapevoli che non è pensabile di avere videocamere in ogni angolo della città. È un tema che stiamo affrontando anche con i Comuni vicini perché episodi come questo, si registrano quotidianamente ed è chiaro che è necessario fare rete per intervenire a livello cul-
turale”. I vandali sono stati però identificati in alcune occasioni. E spiegarlo è proprio il Comune. “La recente sistemazione dell’impianto ha di videosorveglianzaspiega l’assessora Lorenza Barina - ad esempio permesso di identificare dei vandali che, in due occasioni distinte, avevano danneggiato dei beni pubblici. In alcuni casi si trattava ad esempio di minori e su questo tema vogliamo agire in modo fermo, ma con un dialogo costruttivo e fortunatamente abbiamo trovato delle famiglie aperte e disponibili in tal senso. Il confronto con i giovani e con il supporto delle loro famiglie, ha un enorme valore per la nostra comunità in quanto rafforza il senso civico e il rispetto del bene pubblico”. Per questo motivo l’assesso-
Furti nelle abitazioni, la paura torna con l’estate
Oltre ai vandalismi anche a Noale, un altro grande problema è quello delle razzie dei ladri. Nel corso dei mesi soprattutto invernali ed estivi, ogni anno gli episodi si ripetono. Spesso chi va in vacanza si ritrova la casa svuotata dai ladri. Senza contare i danni alle abitazioni. Fra gli altri episodi da mettere in conto: colpi nelle auto e anche borseggi e truffe porta a porta e in strada. “Abbiamo - dice Livio Malvestio assessore alla Sicurezza - creato un canale diretto costante di aggiornamento con
le forze dell’ordine che quotidianamente effettuano controlli e interventi per contenere il più possibile questi eventi e per coordinarci nelle azioni da intraprendere”. Il Comune ha deciso così di rimettere a nuovo gli impianti di videosorveglianza.”Il controllo del territorio - spiega l’assessore comunale Livio Malvestio - e l’individuazione di aree oggetto di particolare tutela sono obiettivi del nostro mandato amministrativo anche nell’attuale situazione di forze dell’ordine sotto organico”. No-
re Lorenza Barina sta coinvolgendo anche il servizio di “Educativa di strada”, un servizio che svolge una parte importante di lavoro sul nostro territorio che vorremmo potenziare e che ha come obiettivo la promozione del benessere e la prevenzione del disagio giovanile. “Il focus principale - conclude l’assessore - degli interventi è rivolto ai ragazzi che frequentano, anche arrivando da fuori Noale, il comune ma vorremmo coinvolgere gli operatori nel programmare attività con le famiglie e gli adulti in generale. La nostra azione vuole essere quella di costruire sempre più una comunità educante partecipe e collaborativa per il benessere dei giovani e di tutti i nostri cittadini”. Alessandro Abbadir
ale poi può contare su un gruppo di controllo del vicinato. “Altro tema riguarda gli abbandoni dei rifiuti nelle aree ecologiche e anche nel territorio, un atto di inciviltà profonda inciviltà, il cui recupero e risanamento ricade su tutti i cittadini; anche su questo tema stiamo collaborando con Veritas - spiega l’assessore Francesco Caravello - per installare un sistema di fototrappole e anche il servizio degli ispettori ambientali che disincentivi queste azioni incresciose”. (a.a)
Sicurezza urbana/2. I consiglieri di minoranza a Salzano all’attacco del
Comune
“Ragazzi fuori controllo? Colpa dei tagli ai progetti sociali”
ASalzano imperversano gli atti di vandalismo. Atti di vandalismo e di com-portamenti a rischio si verificano in alcune zone, tra le quali il parcheggio delle scuole primarie dove puntualmente vengono fatti danni agli edifici, viene lasciato sporco, e l’area si trasforma in un luogo di ritrovo serale senza alcuna regola. Ad intervenire sulla vicenda sono i consiglieri comunali del gruppo misto Eleonora Lanza Romano De Zuani e Vanni Fabris. “E’ curioso - dicono - che questo posto sia stato in passato un luogo dove altri ragazzi, come quelli che probabilmente stanno frequentando ora, abbiamo realizzato con il supporto degli Operatori di Strada dei bellissimi murales per abbellire quell’edificio. Cosa è cambiato allora? Sono cambiati i ragazzi ?Sicuramente si ma sono cambiate soprattutto le risposte degli adulti e delle istituzioni di fronte a questi fenomeni. Allora cosa si fa, cosa si propone? Mettiamo le te-lecamere reprimiamo questi comportamenti perché noi per primi non siamo più in grado di mettere in campo figure educative e significative a fianco di questi ragazzi. Per anni il Comune di Salzano è stato il fiore all’occhiello del-le politiche giovanili e delle attività rivolte ai giovani. Per anni la comunità civile aveva fatto suo
lo slogan “Educare e non punire” mettendo in campo risorse economiche e figure professionali, educative e appassionate di lavorare con i giovani”. Poi qualcosa , fanno capire i consiglieri si è rotto. “A partire dal 2012 - spiegano - si è smesso di investire in queste cose, e allora sono arrivati i primi tagli: via gli operatori di strada, chiuso l’Informagiovani, il Centro di Aggregazione lasciato al solo volontariato (senza risorse) e piano piano gli adulti significativi sono spariti e i ragazzi sono stati lasciati sempre più soli.
Le istituzioni, per prime, hanno “mollato“come non servisse più. E ora ci troviamo ad avere gruppi di ragazzi, sempre più piccoli, che girano in-controllati e spesso incontrollabili”. “Comprendiamo anche il disagio di molti cittadini - continuano - che si trovano a vivere da vicino queste situazioni
Sempre più bassa l’età dei ragazzi che consumano droga nel veneziano
e non ne possono più. Ma la soluzione non può essere solo il controllo”. Da qui l’appello finale. “Chiediamo a gran voce di poter riflettere insieme al Comune su questo tema - concludono - e magari insieme arrivare a delle proposte e delle possibili strade per far si che i giovani sentano questo terri-torio come qualcosa di prezioso non da distruggere ma di cui avere cura, e pagando di persona quando mettono in atto atteggiamenti scorretti. Incon-triamo i ragazzi: ne hanno bisogno loro e ne abbiamo bisogno tutti noi per-ché questo disagio sta diventando sempre più evidente e molti cittadini non sanno più come affrontare queste situazioni e il risultato diventa la manifestazione di rabbia e di impotenza verso ragazzi, i figli della nostra comunità”.
Alessandro Abbadir
“A partire dal 2012 si è smesso di investire in queste cose, e allora sono arri-vati i primi tagli: via gli operatori di strada, chiuso l’Informagiovani, il Centro di Aggregazione lasciato al solo volontariato (senza risorse) e i ragazzi sono stati lasciati sempre più soli”
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Si abbassa l’età dei ragazzi che consumano droga e alcol nel veneziano e aumentano così le dipendenze. Si tratta di aspetti che sono emersi dai dati forniti dalla Polizia di Stato di Venezia sull’ attività del 2024. Attività che indicano numeri complessivi ben precisi. Sono stati infatti 1 3.424 gli interventi di Polizia del 2024, di fatto 554 in più del 2023 con + 31% di arresti e + 35% di denunce in stato di libertà. Cinque i tentativi di suicidio sventati,quattro gli incidenti stradali e altrettanti ferroviari, tutti mortali. Sono state controllate, nel 2024,40.713 persone. Gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato 130 persone e ne hanno denunciate 755. Nell’oc-
casione il questore di Venezia ha sottolineato come stiano aumentando fortemente le dipendenze e come si stia abbassando l’età di chi fa uso di sostanze e consuma alcol. Si tratta di fatti che vanno a influire sui comportamenti e che possono portare a atteggiamenti di prevaricazione che sfociano in veri e propri reati. Il questore di Venezia ha posto l’accento su l’applicabilità del cosiddetto “daspo Willy” con l’avviso orale e l’ammonimento in caso di comportamenti persecutori a danno di altri minori. Ma soprattutto il coinvolgimento delle famiglie che sono il primo presidio educativo che va sollecitato se si vuole arrivare per tempo, ma anche delle
scuole. Si deve tener conto insomma dei preoccupanti segnali di allarme e di richiesta di aiuto provenienti dal mondo giovanile. E intervenire prima che la situazione non si complichi in modo irreversibile. E intanto emergono anche dati preoccupanti dall’Usl 3 Serenissima. In cinque anni nel veneziano gli adolescenti con disagio psichico sono più che triplicati , e un’équipe multidisciplinare di specialiste corre ogni giorno in loro soccorso. Se nel 2020 nell’area dell’Usl 3 erano 450 adolescenti, due anni dopo sono raddoppiati e quello dopo ancora triplicati, toccando quota 1.415 l’anno scorso e superandola nei primi sei mesi di quest’anno (a.a.)
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direzione artistica di Maurilio Dorigo e alla collaborazione delle attività sulla spiaggia che, insieme al Comune, portano avanti con entusiasmo questo progetto.
Un altro evento musicale signi cativo sarà il “Festival Organistico di CavallinoTreporti”, articolato in otto concerti che avranno come protagonista lo storico or-
Parco Turistico e Assocamping, oltre alla collaborazione di varie associazioni. Il cuore pulsante della manifestazione saranno le regate in programma di domenica. La novità è che la regata si svolgerà sul canale Pordelio da Ca’ Ballarin alla terrazza panoramica di Cavallino, su un tracciato nuovo e più impegnativo, completamente visibile dalla pista ciclopedonale a sbalzo sulla laguna.
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CAVALLINO-TREPORTI, UN LUOGO DA SCOPRIRE E DA VIVERE
Spettacolo. Fondata nel 2010, l’azienda veneta è oggi protagonista dei principali show europei
La visione di Bridge Production conquista i palchi del mondo
S ognare ad occhi aperti creando quell’immaginario che poi il pubblico vivrà durante l’evento, sia esso un festival che un club è ora realtà sui principali stage mondiali grazie a una azienda di Noale. Bridge Production, fondata nel 2010 da Paul Bridge, da quindici anni è protagonista di alcuni tra i più grandi live show d’Italia. Paul, 43 anni è il titolare dell’azienda iniziata come una semplice passione a metà degli anni Novanta per poi diventare un lavoro che oggi conta una decina di collaboratori. Paul Bridge ha iniziato a lavorare quando aveva 15 anni nella discoteca “Night and Day” di Noale e oggi coordina un team di tecnici specializzati nella creazione di live show con scenografie, schermi a led e una cura estrema dello show visual sia dal punto di vista tecnico che da quello della produzione dell’immagine. L’ultimo loro lavoro è stata l’edizione 2025 dell’Aperyshow Charity Event, il più grande charity festival d’Italia, capace di portare 170 mila persone ad Arsego di San Giorgio delle Pertiche, nel Padovano. Per l’occasione, è stato creato un palco alto quasi 20 metri: oltre 250 metri quadrati di ledwall, luci e barre motorizzate di ultima generazione con al centro una consolle rialzata studiata per esaltare la figura dell’artista e rendere la performance il punto focale dell’esperienza.
Ogni luce, una direzione. La regia di un palco inizia mesi prima dell’evento: i contenuti 3D sono creati in house, spesso con tre mesi di anticipo, e poi gestiti in tempo reale, durante lo show, insieme al controllo live delle luci, dei ledwall e delle telecamere. Una cabina di regia totale, dove ogni dettaglio è curato, ogni frame è pensato. Non ci limitiamo comunque a disegnare esperienze immersive e realizzare contenuti 3D, ma ci mettiamo tutta la nostra esperienza ma soprattutto l’anima, durante ogni spettacolo”.
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Negli anni, Bridge Production ha firmato show di eventi che hanno raccolto centinaia di migliaia di spettatori, dal vivo e in streaming, un viaggio reale, fatto di migliaia di chilometri percorsi tra eventi in Italia e all’estero. Dai festival internazionali di musica elettronica agli show televisivi, dai tour di artisti italiani di punta alle produzioni immersive. Tra i tour Europei seguiti dall’azienda di Noale citiamo i tour di Mamacita e quello di Merk & Kremont, un viaggio che nel corso degli anni ha fatto tappe a Ibiza, Mykonos, Albania e Maiorca, ma anche a Malta e nel Kosovo. “A volte Bridge Production viene definita come un’azienda visionaria, e probabilmente lo è nel senso letterale del termine - spiega Paul Bridge -. I nostri progetti sono in funzione della resa artistica e della visione. Definiamo lo stage, la scenografia, le forme. Ogni linea ha un senso.
Cinque anni di passione su due ruote: La città celebra il Vespa Club
Festa a Noale per i cinque anni del club Vespa. I Vespa Club sono nati in Italia e poi all’estero, dando vita a una lunga storia associativa piena di passione. Oggi, il Vespa Club d’Italia è composto da 597 club che hanno sede in tutte le regioni italiane, distinguendosi nell’organizzazione di eventi e manifestazioni, come i Vespa World Days. Anche Noale da 5 anni ha la fortuna di avere la sede di un Vespa Club. L’Associazione, regolarmente iscritto all’Albo delle Associazioni della Città di Noale, ha lo scopo di organizzare eventi e
manifestazioni utili a riunire gli amatori del simpatico mezzo su due ruote che motorizza da decenni il Bel Paese, eccellenza italiana dal 1946. Un affiatato gruppo ricreativo accomunato dalla passione per la Vespa quale simbolo del made in Italy, dell’amicizia, dell’aggregazione, del turismo lento. Reduci dalla partecipazione a Gijón, in Spagna nelle Asturie, dal 1 al 4 maggio al “Vespa World Days 2025”, che ha visto la partecipazione di 60 Paesi del mondo e di oltre 600 i vespisti italiani; il gruppo è stato impegnato nell’organizzazione del raduno regionale organizzato proprio dagli Amici del Vespa Club, per festeggiare ed ufficializzare il quinto anniversario dalla fondazione. Un tour “veneziano”, con base logistica a Noale, con un ricco menù e tanto divertimento su due ruote. L’associazione di Noale è nata con lo scopo di organizzare eventi e manifestazioni utili a riunire gli amatori del simpatico mezzo su due ruote che motorizza da decenni il BelPaese, e in soli cinque anni di attività di è già distinta come una delle realtà più attive del triveneto. (m.t.)
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Massimo Tonizzo
Le novità. Si punta a un Bando Regionale per i campi da tennis e basket
Infrastrutture sportive: nuovi fondi e interventi in corso
M
artellago continua a investire con decisione sul fronte delle infrastrutture sportive. Dopo i recenti interventi sulla pista di atletica, il Comune ha stanziato ulteriori 6mila euro per la manutenzione straordinaria degli spogliatoi del campo da calcio di Olmo, portando avanti un piano di riqualificazione che coinvolge diversi impianti. L’intervento è cofinanziato dalla Regione Veneto, che contribuirà con 42.508 euro sui 126mila totali previsti. Il resto sarà a carico del bilancio comunale. L’impianto di Olmo è l’unico nel territorio comunale a comprendere anche i campi da tennis, sebbene questi vengano utilizzati solo durante la bella stagione perché scoperti. Un limite sottolineato nel dibattito in Consiglio comunale con l’opposizione e che l’amministrazione intende superare partecipando a un bando regionale, come riportato dalla stampa locale, che potrebbe permettere di rendere i campi più fruibili tutto l’anno. Il progetto prevede un nuovo fondo in resina gommata sia per i campi da tennis che per quelli da basket, accompagnato da interventi su illuminazione e recinzione. Al momento non è però prevista la copertura dei campi. Il sindaco Andrea Saccarola ha sottolineato con soddisfazione i risultati finora ottenuti e i tempi rapidi
dei lavori in corso. In particolare, è quasi completata la riqualificazione della pista di atletica di via Trento, realizzata nell’ambito del Pnrr, con una nuova colorazione azzurra e standard aggiornati. “Siamo entusiasti –ha dichiarato – di annunciare che i lavori stanno procedendo a ritmo sostenuto. Dopo aver migliorato spogliatoi e aree per le associazioni, ora stiamo creando una pista all’avanguardia”. Anche la palestra delle scuole di Maerne è oggetto di intervento. In questo
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senso, infatti sono stati reperiti 15mila euro per rifare la guaina del tetto degli spogliatoi, che presentavano infiltrazioni d’acqua. Un programma articolato, quello dell’amministrazione, volto a garantire impianti sicuri e moderni. Perché, come ricorda il primo cittadino, “fare sport è fondamentale per il benessere fisico e mentale, e avere ambienti idonei è essenziale per promuovere l’attività fisica nella nostra comunità”. Riccardo Musacco
Inaugurata la nuova passerella ciclopedonale
La nuova passerella ciclopedonale, recentemente inaugurata a Maerne, porterà il nome di Domenico Rampazzo, figura emblematica per la comunità di Maerne, che ha dedicato la sua vita al volontariato. Questo importante collegamento tra il parco Nicola Libralesso e il parco di piazza Ilaria Alpi ha unito fisicamente due parti vitali del paese, rappresentando simbolicamente l’unione di cuori e comunità. L’evento di inaugurazione ha visto una grande partecipazione, con la presenza del sindaco Andrea Saccarola e dell’assessore Luca Faggian, che ha espresso un sentito ringraziamento a tutto il suo ufficio per l’impegno mostrato nella realizzazione del progetto. La cerimonia, nonostante il suo aspetto ufficiale, si è tinta di emozione quando Armando Favaretto, presidente della pro loco, visibilmente commosso, non è riuscito a pronunciare il proprio discorso, dimostrando come, talvolta, un gesto vale più di mille parole. I familiari di Domenico Rampazzo erano presenti, onorati dall’affetto della comunità che ha deciso di celebrare la memoria di un uomo che tanto ha fatto per il bene comune. La partecipazione di centinaia di cittadini ha confermato quanto Rampazzo fosse amato e rispettato, e come la sua eredità continuerà a vivere nel cuore di chi proseguirà il suo impegno per migliorare Maerne. “Ringrazio di cuore i famigliari di Domenico presenti - ha dichiarato il sindaco - e le centinaia di cittadini che hanno voluto rendere omaggio a un grande uomo del nostro comune”. (r.m.)
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Martellago
Giovani. Obiettivo coinvolgere le comunità educanti: genitori, insegnanti e studenti
Più sicurezza per i ragazzi nell’utilizzo degli smartphone con i “Patti Digitali”
U n passo importante verso l’utilizzo consapevole dei device digitali da parte dei giovani si è tenuto nelle scorse settimane all’Istituto comprensivo “C. Goldoni” di Martellago. Nel plesso scolastico della cittadina infatti si è svolta la cerimonia per la firma dei cosiddetti “Patti Digitali”. Un momento simbolico e concreto insieme, per affermare il valore dell’educazione digitale condivisa tra scuola, famiglie e territorio. Il progetto, di portata nazionale, era partito dal Mec, ente privato che si occupa di formazione, con la partecipazione dell’Università Bicocca di Milano. A idearlo sono stati noti formatori e pedagogisti come Alberto Pellai, Daniele Novara e altri esperti, con l’obiettivo di coinvolgere le comunità educanti: genitori, insegnanti, studenti. La spinta per l’iniziativa è arrivata dopo l’episodio delle chat con contenuti inappropriati circolate lo scorso anno tra alcuni alunni. A promuovere i Patti è stato Marco Maguolo, presidente del Consiglio d’Istituto, che ha proposto il progetto alla dirigente scolastica Alessandra Visentin. Durante la mattinata si è svolta una cerimonia itinerante nei tre plessi della Goldoni – Martellago, Maerne e Olmo – con la
presenza delle autorità. In ciascuna sede è stata applicata una targa in plexiglass con i loghi della scuola, del Comitato Genitori, dell’Associazione Genitori, del Ccdr (Consiglio comunale dei ragazzi) e del Comune. I Patti, firmati finora da 155 famiglie della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, indicano buone pratiche per l’uso dei dispositivi: niente schermi nei primi due anni, controllo genitoriale fino ai 14, mai device personali alla primaria. Un sondaggio tra i genitori ha mostrato incertezze e difficoltà: la consegna del primo smartphone – spesso in quarta elementare o alle medie – non è vissuta con serenità. Anche i figli, durante simulazioni
condotte da Vanessa Padovan di Palazzine Educational, hanno fatto emergere richieste importanti: “Mamma, papà, siete sempre al telefono”. I Patti non puntano il dito né fanno distinzioni tra elite e meno abbienti: non vietano, ma propongono un uso sano e guidato della tecnologia, affidandosi alla competenza di esperti. Presente per l’occasione anche il sindaco Andrea Saccarola che ha dichiarato “ È stato un momento significativo per sottolineare l’importanza dell’uso consapevole dei dispositivi digitali. Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato e reso possibile questo impegno”.
Riccardo Musacco
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Forza Italia ha il suo nuovo segretario
Nelle scorse settimane si è svolta l’elezione del nuovo segretario comunale di Forza Italia a Martellago. A ricoprire l’incarico sarà Stefano Trevisan, 61 anni, residente a Maerne, consulente aziendale e promotore mutualistico. Storico collaboratore del partito, Trevisan rappresenta un volto noto e apprezzato per il suo impegno politico moderato. “Forza Italia crede in una politica che sostiene le famiglie, le persone e le comunità, non che le ostacola”, afferma il neoeletto, sottolineando l’intento di promuovere una visione fondata su giustizia sociale, inclusione, sostenibilità e solidarietà. Nel suo primo intervento, Trevisan è intervenuto anche sull’attuale giunta di centrodestra che governa la città in cui Forza Italia non è presente: “Valuteremo l’operato dell’attuale Amministrazione: se sarà utile ai cittadini, lo sosterremo. In caso contrario, porteremo avanti le nostre proposte, con chiarezza e determinazione”. (r.m.)
a sinistra
Trevisan
con il segretario provinciale Gianluca Forcolin
L’iniziativa. Educazione ambientale e cittadinanza attiva per imparare a difendere la biodiversità
Grande successo per il progetto didattico di Acque Risorgive: laboratori, uscite e festa finale
Conclusa la XIV edizione dell’iniziativa educativa che ha coinvolto 44 classi delle province di Venezia, Padova e Treviso. Attraverso lezioni in aula e attività sul campo, gli alunni hanno scoperto l’importanza della tutela dei corsi d’acqua
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ORARI: dal lunedì al sabato 10:00-19:00 domenica e festivi: 9:00-19:00
NUOTO LIBERO
CORSI BABY
CENTRI ESTIVI
SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it Salzano
ono 850 gli studenti che hanno preso parte al percorso didattico promosso da Acque Risorgive per promuovere la conoscenza e tutela dei fiumi del territorio. La XIV edizione del progetto “Ama il tuo fiume”, che si è conclusa nelle scorse settimane con una grande festa al palazzetto di Salzano, ha visto la partecipazione di 44 classi della scuola primaria e secondaria di primo grado delle province di Venezia, Padova e Treviso. A gestire le lezioni in aula e le uscite lungo i fiumi gli esperti del Centro internazionale Civiltà dell’acqua. Grazie ai 132 laboratori didattici, gli alunni hanno potuto conoscere più da vicino i fiumi e canali che passano vicino la scuola o la propria abitazione.
“Se vogliamo che i ragazzi, futuri cittadini, si prendano a cuore il proprio territorio, il primo passo è diffondere la consapevolezza dell’importanza che anche i nostri corsi d’acqua hanno per gli esseri viventi, il mondo animale e vegetale. Un mondo ricco di specie animali e vegetali, è un mondo più resiliente. Proteggere la biodiversità significa perciò proteggere il nostro futuro. I giovani sono i nostri migliori alleati” - ha spiegato il presidente di Acque Risorgive Federico Zanchin. Alla festa finale di Salzano è intervenuto anche l’assessore all’Ambiente Stefano Vecchiato, oltre ai referenti di Civiltà dell’Acqua Michele Cappellesso e Sonia Sottana che hanno provveduto a
consegnare a tutte le classi partecipanti diploma e un buono acquisto del valore di 150 euro. La questione della tutela dei fiumi e dell’acqua nel miranese è un tema molto sentito soprattutto in relazione alla tutela dell’ambiente ma anche come patrimonio prezioso e baluardo all’integrità del territorio contro il dissesto idrogeologico che provoca danni catastrofici. Danni derivanti, si è appurato nel corso dei decenni, dalla cementificazione persistente del territorio. Sempre i fiumi e i canali del miranese sono stati dei veri e propri sorvegliati speciali quando si sono verificati degli evidenti episodi di esondazione. Alessandro Abbadir
Sportello lavoro, uno strumento
agile per trovare impiego
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mattino e sera
Il Comune di Salzano e Veneto Lavoro - Regione Veneto hanno avviato una collaborazione per offrire ai cittadini un servizio in più. Si tratta dello “Sportello Lavoro”, una finestra virtuale dedicata alla ricerca di lavoro attraverso la quale è possibile prendere visione delle offerte di lavoro nella zona del comprensorio del Miranese e della Riviera del Brenta. Le offerte di lavoro vengono pubblicate ogni venerdì. “Si tratta di uno strumento - sottolineano
dal Comune - molto utile per chi è in cerca di lavoro e si pone e dà velocemente delle risposte alle esigenze di giovani ma anche di persone che anche avanti con gli anni, oltre i cinquanta, non hanno ancora l’età per andare in pensione”. Un punto di riferimento è il Centro per l’Impiego di Mirano che si trova in via Verdi in Piazzetta Aldo Moro a Mirano e-mail cpi.mirano@venetolavoro.it Info tel 39 041 8770511 o il Centro per l’Impiego di Dolo. (a.a.)
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Tariffe rifiuti in aumento, accuse all’amministrazione: “Manca trasparenza”
I consiglieri di centrosinistra Vecchiato e Manente denunciano mancanza di trasparenza da parte della giunta comunale e accusano l’assessore Vecchiato di dichiarazioni false. L’amministrazione si difende: “Bisogna attendere l’effetto del nuovo sistema”
“C
’era da pensare che anche per il 2025 la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti a Salzano registrasse un consistente rincaro: per il 2025 si prevede un costo del servizio pari a 1.986.640 euro, circa 174mila euro in più dello scorso anno e ben 332mila euro di aumento in due anni”. A dirlo sono i consiglieri comunali della lista di opposizione di centrosinistra Progetto Comune a Salzano, Maria Grazia Vecchiato e Lino Manente. I consiglieri aggiungono: “questo è il risultato, nonostante la razionalizzazione delle uscite dei mezzi e del personale proposta e votata in Consiglio di Bacino, che vede una rimodulazione del ritiro dei materiali in giornate diverse e richiede alle utenze non domestiche l’onere di prenotare puntualmente gli svuotamenti previa telefonata, pena il mancato ritiro dei rifiuti”. “È grave - sottolinea Vecchiatoche l’amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Luciano Betteto abbia negato di conoscere i dati richiesti dalla sottoscritta sia in sede di commissione che in Consiglio comunale, dichiarando di non esserne in possesso. Peccato che in consiglio comunale la giunta abbia approvato la delibera con la manovra tariffaria e la documentazione inviata da Veritas abbia il protocollo di alcune settimane prima. Poi è avvenuta la pubblicazione della delibera e si è potuto capire la falsità delle dichiarazioni dell’assessore Stefano Vecchiato e della maggioranza. Evidentemente si voleva evitare che uscisse la verità sulla questione rifiuti. ”Le modifiche apportate - conclude la consigliera - al sistema di raccolta non hanno saputo evitare un sostanzioso aumento dei costi del servizio, questo all’amministrazione non va di farlo sapere ai propri cittadini.” Una risposta arriva dal Comune direttamente con l’assessore Stefano Vecchiato. “Si tratta - dice - di affermazioni premature e non corrette. Per capire se ci sarà un aumento effettivo del costo del servizio all’u-
tenza bisognerà aspettare almeno 2 anni con la piena entrata in funzione del nuovo sistema”. Insomma, come in altre realtà del comprensorio della Riviera del Brenta e del Miranese anche a Salzano la questione dell’aumento del costo dei servizi dei rifiuti fa discutere le forze politiche di maggioranza e di opposizione. Una questione che al
di là della polemica specifica è destinata a durare anche nei prossimi anni se non si riusciranno ad abbattere i costi per l’utenza. Da anni infatti il paradosso che notano i cit-
tadini è che la differenziata è arrivata a livelli sempre più eccellenti, ma pare essere quasi impossibile diminuire i costi delle bollette.
Alessandro Abbadir
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Premiate dall’ Anpi le poesie su “Il valore della Libertà”
L’Anpi di Salzano ha promosso nei mesi scorsi un concorso di poesia dal tema “Il valore della Libertà” rivolto agli studenti della scuola media dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri. Nella palestra dell’istituto si è svolta così la cerimonia di premiazione alla presenza di una delegazione di iscritti Anpi, del dirigente scolastico e della presidente provinciale Anpi Maria Cristina Paoletti. Il presidente della sezione Anpi Antonio Mantovan, nel ringraziare i docenti che hanno collaborato alla riuscita dell’iniziativa ha sottolineato l’importanza della scuola nella formazione della persona e del cittadino, all’interno dei principi della Costituzione Italiana, e della tradizione culturale europea, attraverso il percorso di educazione civica. Hanno partecipato 9 classi per un totale di 200 studenti, che hanno prodotto 79 elaborati, obbligando la commissione ad un lavoro impegnativo di selezione. Sono risultati vincitori: Dora Gajon e Nicolas Panaite 2A con “Orizzonte libero”, Nicolò Todaro 2C con “Colore bianco”, Arthur Stevanato, Youssif El Kanouni, Riccardo Soave, Giovanni Betteto 1A con “La libertà è una sola”, Rachele Pezzato 2 con “Mostro”. Opere con menzione speciale sono state “La melodia” di Mihajlo Filipovic, Margherita D’Apollo 2E, “Il valore della libertà” di Anna Ragazzo 2B, “La libertà” di Gioia Giuriati, Federico Muslic Guarnieri 2A. Il tema della Resistenza e dei valori che sono scaturiti dalla guerra di Liberazione dal nazifascismo che hanno dato corpo alla nostra Costituzione sembrano lontani nel tempo, ma restano sempre un faro e una guida concreta in tempi come quelli attuali dove massacri e guerre si sono riaffacciati prepotentemente alla ribalta internazionale. (a.a.)
Mariagrazia Vecchiato
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Il dibattito. Oltre 100 cittadini riuniti in assemblea chiedono lo spostamento
Peseggia dice no all’antenna 5G
La protesta dei residenti di via San Paolo
P
rotestano i residenti di via San Paolo, a Peseggia di Scorzè, dopo la decisione presa da Iliad di installare un’antenna per la rete 5G. Una prima assemblea del comitato spontaneo dei cittadini, assieme all’amministrazione comunale, si è tenuta lo scorso 3 maggio, e ha raccolto più di cento presenze. Tutto è iniziato quando Iliad ha deciso di installare una propria antenna per la rete 5G all’interno di un terreno privato esattamente di fronte alla scuderia Ippogrifo, in via San Paolo. L’antenna avrà un’altezza di 34 metri, e la sua costruzione non è stata comunicata ai residenti né dall’azienda né dall’amministrazione.
La protesta è scattata immediatamente tramite volantinaggio, post social e chat telefoniche.
Tre i punti fondamentali sollevati nelle due ore di ritrovo: la
mancanza di comunicazione, la posizione scelta per il ripetitore, e la mancanza di un “piano antenne” comunale: “Questa decisione è calata dall’alto, non abbiamo ricevuto avvisi e ci siamo ritrovati con i lavori già iniziati - spiega Stefano Boschiero, residente della via e portavoce del comitatoInoltre, l’antenna sorgerà di fronte alla Scuderia Ippogrifo, che organizza visite con le scuole, centri estivi, diverse attività tutte rivolte ai bambini, che frequentano sempre la zona: siamo tutti preoccupati per la scuderia e per chi la frequenta”. “Infine - dice ancora Boschiero - la mancanza di un piano antenne aggiornato apre alla possibilità che si costruiscano altri ripetitori”. La richiesta è, quindi, di spostare l’antenna in un luogo più consono. “Utilizzeremo tutti i sistemi che abbiamo a disposizio-
ne: siamo cittadini comuni, non facinorosi e vogliamo lavorare insieme all’amministrazione perché sia la nostra interprete, perché è l’unico soggetto che può portare avanti una trattativa con Iliad”, conclude Boschiero.
“Purtroppo in questi casi, la
giunta non viene a conoscenza delle opere: vengono autorizzate dall’ufficio tecnico perché una volta che ci sono le autorizzazioni di Arpav ed Enac, i comuni non hanno voce in capitolo - spiega l’assessore all’urbanistica Federico Michielan, presente all’incon-
tro insieme al vicesindaco Natalino Salvati e al sindaco Giovanni Mestriner - Ci stiamo mobilitando per prendere contatti e sederci al tavolo con l’azienda, per capire i margini di manovra e le possibili alternative. Ci stiamo poi muovendo per cercare di capire se è possibile trovare accordi preventivi con i vari operatori telefonici, per stabilire delle aree che siano idonee sia per noi che per loro”. Sull’argomento sono intervenute anche le opposizioni consiliari, che hanno inviato un ordine del giorno per esprimere sostegno all’iniziativa dei cittadini, condividere le necessità di spostare l’opera e di avere una costruzione pianificata, e infine ribadiscono la necessità di approvare quanto prima il PAT, importante strumento di pianificazione territoriale.
Davide Grosoli
Un’esplosione di talento e passione: il PalaVega accende i riflettori sul futuro della pallavolo
Qualche settimana fa, al PalaVega di Trivignano, è andato in scena qualcosa di più di un semplice torneo: è nata una nuova stella nel firmamento dello sport giovanile. Il primo Trofeo U1 2 Future Star ha trasformato un pomeriggio qualunque in un evento memorabile, dove la pallavolo ha brillato attraverso l’entusiasmo, la grinta e i sorrisi di giovani atlete pronte a scrivere il proprio futuro. Nove squadre, due regioni, un solo grande cuore sportivo. Dal Veneto al Friuli Venezia Giulia, il campo si è acceso grazie all’energia contagiosa di Azzurra Volley Trieste, Apd Rizzi Udine, Medo Volley,
Athletic Center Marca Volley, Terraglio Volley, Polisportiva Arcobaleno, Nuove Speranze Martellago e Polisportiva Zero Branco. Ogni scambio, ogni punto, ogni abbraccio a fine partita ha raccontato una storia di passione, impegno e crescita. Il risultato? Secondario. Perché il vero trofeo è stato lo spirito sportivo che ha unito tutte le protagoniste in un’unica, grande squadra. Una giornata che ha celebrato i valori più autentici dello sport: rispetto, collaborazione, perseveranza. E soprattutto, la gioia di condividere il campo con nuove amiche, imparando e migliorando insieme.
“Un ringraziamento speciale va a Centro Marca Banca, partner fondamentale del progetto Fusion Team Volley - si legge nel comunicato -. La loro fiducia e il loro sostegno non sono solo un contributo economico, ma un investimento concreto nel futuro delle giovani generazioni. Grazie a loro, eventi come questo diventano realtà, regalando esperienze che lasciano il segno e costruiscono un domani più attivo, sano e ricco di opportunità. Il Trofeo U12 Future Star è solo l’inizio. Il futuro della pallavolo è già qui. E ha il volto sorridente di queste straordinarie atlete”. (a.b.)
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La sorpresa. La star vicina ai più deboli, accompagnata dal presidente Pietrangelo Buttafuoco
Ospite d’eccezione al carcere di Venezia: Willem Dafoe incontra i detenuti
Al carcere di Venezia Willem Dafoe assiste a uno spettacolo teatrale dei detenuti e propone futuri laboratori. La Biennale annuncia un progetto stabile per fare dell’arte un ponte verso l’inclusione e la trasformazione umana
Il carcere di Venezia è stato protagonista di una giornata davvero singolare, dove l’attore americano Willem Dafoe, noto per i suoi ruoli iconici e attuale presidente della Biennale Teatro, ha incontrato i detenuti dell’istituto penitenziario. Accompagnato da Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, Dafoe ha partecipato a una visita intensa e significativa, culminata nell’assistenza a una breve rappresentazione teatrale messa in scena dalla compagnia interna, diretta dal regista e pedagogista Michalis Traitsis. La rappresentazione, parte di un progetto
trattamentale volto al recupero e alla formazione dei detenuti, ha colpito profondamente l’attore, che ha definito lo spettacolo “vero teatro”, sottolineando come a volte la più autentica espressione artistica si trovi lontano dai circuiti commerciali. Dafoe ha espresso il desiderio di tornare presto per condurre personalmente laboratori teatrali rivolti ai detenuti, confermando l’importanza dell’arte come strumento di riscatto e inclusione.
Parallelamente, Pietrangelo Buttafuoco ha annunciato l’intenzione di avviare un progetto stabile all’interno del carcere,
destinato a diventare uno spazio permanente per la sperimentazione teatrale e gli incontri culturali. L’obiettivo è creare un polo dedicato ad eventi, ospiti e percorsi formativi, grazie alla riconversione di un’area inu-
Venezia: via al restauro del “Cristo davanti a Pilato”
Un importante passo avanti nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico italiano è stato compiuto nei giorni scorsi a Montecitorio con la firma di un accordo tra la Camera dei deputati e le Gallerie dell’Accademia di Venezia. L’intesa mira a valorizzare le opere d’arte custodite nei depositi veneziani, trasferendole temporaneamente negli spazi parlamentari per restauro e fruizione pubblica. Alla cerimonia di firma hanno partecipato il segretario generale della Camera, Fabrizio Ca-
staldi, e il direttore delle Gallerie dell’Accademia, Giulio Manieri Elia. Il protocollo si inserisce in un più ampio progetto, siglato a dicembre 2024 dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che punta a promuovere iniziative volte a rendere il patrimonio artistico nazionale maggiormente accessibile ai cittadini e a favorire la ricerca storico-scientifica. Il primo risultato dell’accordo riguarda il trasferimento e il restauro a Roma di “Cristo da-
vanti a Pilato”, una grande tela (300x448 cm) realizzata verso il 1570-1580 da Paolo e Benedetto Caliari, attualmente conservata nei magazzini veneziani. Dopo il restauro, l’opera sarà esposta nella Sala Moro di Montecitorio, luogo di grande afflusso di scolaresche, delegazioni internazionali e visitatori.
L’esposizione consentirà un dialogo diretto con un’altra celebre opera dei Caliari, le “Nozze di Cana”, restaurata nel 2021 e già presente nella stessa sede parlamentare. Questo
tilizzata dell’istituto. Il progetto, sostenuto dalla Biennale di Venezia, mira a ospitare personalità di rilievo nazionale e internazionale, ampliando così le opportunità di dialogo e crescita per la comunità carcera-
ria. Durante la visita, a Willem Dafoe è stata consegnata una scultura realizzata da un appartenente alla Polizia penitenziaria. L’opera raffigura il ‘Goblin’, celebre personaggio interpretato dall’attore nel film “Spiderman”, nell’atto di aprirsi il petto per mostrare una maglia con la scritta “Polizia Penitenziaria”. Alla base, la frase “Everyone can change” sintetizza un messaggio universale di trasformazione e speranza, cuore pulsante della missione educativa dell’istituto. Il direttore del carcere, Francesco Farina, ha voluto ringraziare con sincerità la Biennale, le istituzioni e tutte le realtà coinvolte nei progetti di recupero, definendo l’istituto “un luogo dove la bellezza dialoga con la sofferenza” e dove arte e cultura rappresentano veicoli fondamentali di rinascita, umanità e inclusione sociale.
confronto offrirà una preziosa occasione per apprezzare due espressioni significative della
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pittura veneta tardorinascimentale, provenienti dalla stessa bottega artistica.
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Mestre - Via Saragat, 22
Mirano - Via Cavin di Sala, 74
MACOLA Auto | Vigonza - Via Stoccolma, 2
BI-ELLE Auto | Monselice - Via Piave, 14/b
Corsa alle regionali
Ciononostante il tema non viene archiviato anche perché più di qualche esponente, anche di Fratelli d’Italia, lascia la porta aperta a una discussione sul tema.
Ma fino a quando non si chiarirà se il presidente uscente Zaia potrà o meno ricandidarsi tutto rimane bloccato. Nelle scorse settimane si sarebbe dovuto tenere un vertice nazionale a Roma tra i leader dei partiti del centrodestra proprio per parlare delle regioni al voto. L’incontro è stato annullato per impegni istituzionali e, al momento, non è stata comunicata nessuna nuova data.
Il segretario della Lega in Veneto, Alberto Stefani, forse il più probabile candidato presidente, ha commentato con un laconico “si decida presto” l’ipotesi di un ulte-
riore mandato per Zaia. Una battuta, rilasciata ai cronisti, considerata come un po’ fredda forse non tanto nei confronti del presidente uscente quanto sulla possibilità che, effettivamente, ci possa essere il tempo e la convinzione a Roma di cambiare la legge per consentire la ricandidatura del Governatore Veneto.
Dal canto suo Fratelli d’Italia non sta certo a guardare e porterà al tavolo della coalizione il nome del senatore veneziano, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon: sembra essere questo il nome forte di FDI per contendere alla Lega la presidenza del Veneto. Da non sottovalutare la carta Forza Italia: nel tavolo nazionale, che dovrà occuparsi anche di Puglia, Campania, Toscana e Marche, Tajani chiederà una presidenza anche per gli azzurri. Se la scelta dovesse cadere sul Veneto è pronto a scattare il segretario regionale Flavio Tosi che, nel frat-
tempo, non risparmia bordate alla gestione Zaia della Regione.
Sul fronte centrosinistra a guidare una coalizione molto ampia sembra sia stato scelto Giovanni Manildo, avvocato e già sindaco di Treviso. Un moderato che nel 2013 riuscì nell’impresa di battere lo sceriffo Giancarlo Gentilini. Il nome, nel momento in cui scriviamo, non è ancora stato ufficialmente lanciato, ma tutto lascia intendere che non ci dovrebbero essere sorprese. Al fianco di Manildo potrebbero schierarsi anche Italia Viva e Azione che, formalmente, non partecipano al tavolo regionale del centrosinistra ma che hanno sempre mantenuto un canale di comunicazione con il segretario regionale Pd, Andrea Martella al quale avrebbero espresso ampie aperture visto le qualità del candidato presidente scelto.
Il caso. Amministratori, rappresentanti delle categorie e società servizi idrici uniti
Energia dal territorio per il territorio: alleanza strategica per restituire valore alle comunità
Sono stati oltre 120 i partecipanti, tra amministratori, rappresentanti dei territori e delle categorie, oltre che delle società che gestiscono i servizi idrici in Veneto, alla conferenza online dello scorso 3 giugno sulla gestione dell’energia. L’iniziativa, promossa da AGSM AIM, Ascopiave, ANCI Veneto e BIM Comunità del Piave, per presentare una proposta concreta di rilancio dei territori attraverso una nuova gestione delle concessioni per impianti idroelettrici, gas e distribuzione elettrica pone al centro dell’iniziativa, un principio chiaro: l’energia deve tornare a generare valore per le comunità che la producono.
Ad aprire i lavori Federico Testa, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Verona e Presidente di AGSM AIM, che ha sottolineato la natura unitaria e trasversale dell’iniziativa.
“Le nostre riflessioni non nascono da logiche di parte, ma da un’esigenza comune che riguarda tutto il Veneto – da Verona a Vicenza, dall’Alto Trevigiano a Belluno – e che mette al centro il territorio. Da qui il titolo ‘Energia: dal territorio per il territorio’. Non è un’azione contro qualcuno, ma per qualcosa: per le persone, le imprese e le comunità locali.” Il Presidente Testa ha evidenziato come le attuali con-
cessioni per la distribuzione di gas, energia elettrica e impianti idroelettrici non restituiscano adeguato valore ai territori:
“La ricchezza generata da questi asset prende altre strade. Non resta qui, dove potrebbe invece contribuire ad abbassare le tariffe per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, o a sostenere servizi fondamentali come la sanità e l’assistenza agli anziani.” Nel suo intervento, Testa ha lanciato una chiamata all’azione concreta:
“Gli spazi giuridici e tecnici per agire esistono: dalla Conferenza Stato-Regioni chiamata a esprimersi sulle proroghe ventennali delle concessioni, recentemente criticate dall’Autorità Garante per la Concorrenza, alla necessità di una maggiore partecipazione dei territori nella partita delle concessioni idroelettriche.” Proprio la Conferenza è stata l’occasione per avviare un percorso condiviso e partecipato. Al tavolo sono stati invitati gli assessori regionali competenti, le amministrazioni comunali, le imprese dei servizi pubblici locali, le Associazioni Datoriali dell’industria, degli Artigiani, dei Commercianti, delle Cooperative e tutti i soggetti economici interessati dal caro energia.”
I lavori sono proseguiti con l’intervento del presidente di ANCI Veneto, il sindaco Mario Conte, che
ha voluto rimarcare l’importanza dell’iniziativa dal punto di vista delle amministrazioni locali: “Ringrazio il Dottor Testa per l’opportunità di aprire una riflessione territoriale su un tema, quello energetico, che negli ultimi tempi ha colpito duramente i bilanci comunali, mettendo a rischio la tenuta dei servizi essenziali per le nostre comunità.”
Conte ha ribadito lo spirito costruttivo e non conflittuale dell’iniziativa: “Non è un’azione contro qualcuno, ma a favore delle nostre comunità, che rappresentiamo e serviamo ogni giorno. Chiediamo non contributi straordinari dal Governo, ma un minimo di autonomia nella gestione del patrimonio naturale del nostro territorio.”
Anche secondo Conte, una maggiore responsabilità e capacità di gestione locale delle concessioni e delle risorse energetiche potrebbe tradursi in vantaggi concreti per cittadini, imprese e associazioni: “Questa autonomia consentirebbe un maggiore efficientamento dei servizi e un beneficio economico sulle tariffe per famiglie, aziende, partite IVA. Chiediamo solo di essere ascoltati.” Nel suo intervento ha lanciato un monito sulla sostenibilità finanziaria futura dei Comuni: “Oggi tutti i 560 Comuni veneti hanno i conti in ordine. Ma l’aumento incontrollato dei
costi energetici rischia di compromettere questa virtuosità, non per incapacità amministrativa, ma per fattori esterni fuori dal nostro controllo.” Ha concluso sottolineando il valore del confronto e della condivisione:“Questo tavolo di lavoro rappresenta un’occasione unica: le opportunità superano le preoccupazioni. Serve energia, sì, ma anche energia positiva, che possa sostenere davvero il sistema veneto.” Per approfondire i contenuti dell’iniziativa, è possibile rivedere la conferenza stampa, comprese le domande dei giornalisti, sul sito uf-
ficiale: www.energiaperilterritorio. it.
Sul sito sono inoltre disponibili: il manifesto dell’iniziativa, già sottoscritto dagli enti promotori AGSM AIM, Ascopiave, ANCI Veneto e BIM Comunità del Piave; la possibilità di chiedere ulteriori informazioni, aderire e sostenere il progetto; materiali in costante aggiornamento di approfondimento utili a cittadini, imprese e amministratori locali. Perché l’energia non è solo una questione tecnica: è una scelta di comunità, di visione e di responsabilità condivisa.
Federico Testa durante la conferenza sulla gestione dell’energia
Economia. L’analisi di Flavio Zanonato, direttore generale di Confesercenti
Veneto Centrale
“Vogliamo tutelare il commercio di quartiere, attività con una spiccata valenza sociale”
F lavio Zanonato, direttore generale di Confesercenti Veneto Centrale, ospite di “Buongiorno Veneto”, dai microfoni di Veneto24 ha messo in evidenza le necessità del commercio nella nostra regione, in un momento particolarmente delicato. “E’ un frangente assai importante per Confesercentispiega Zanonato - di confronto e dialettica in occasione della fase congressuale in cui gli imprenditori sono chiamati a scegliere i propri rappresentanti di categoria. La prima grande questione sulla quale siamo impegnati è la volontà di tutelare il commercio diffuso, il commercio di quartiere. Non basta concepire l’attività commerciale come se si trattasse soltanto di un’attività economica. È un’attività che ha una fortissima valenza sociale. Pensiamo ai negozi di vicinato, l’alimentari, il bar dell’edicola, la tabaccheria, il negozio di frutta e verdura del negozio di merceria. E l’elenco potrebbe continuare: que-
Convento
sta vivacità, che dura dalla mattina alla sera, consente ai cittadini di circolare tranquillamente, di avere dei servizi immediatamente a disposizione. Consente ai più deboli, ad esempio gli anziani e le donne con bambini piccoli, di trovare immediatamente un prodotto di cui hanno bisogno e contemporaneamente di muoversi in un ambiente sicuro”.
L’altra grande questione riguarda l’aspetto economico, la crisi che ha investito il settore e portato a numerose chiusure. Come affrontarla e risolverla? “La prima causa è stata l’arrivo di grandi sistemi di vendita, - aggiunge Zanonato - i centri commerciali sono attrattivi, anche perché dotati di parcheggi efficienti e maggiori comodità. Su questo fronte dobbiamo ottenere dei risultati dalle amministrazioni locali. Poi c’è l’e-commerce che si sta portando via una fetta di commercio importante. E anche qui abbiamo l’esigenza di fornire ai
nostri associati la capacità di utilizzarlo questo strumento perché non si può certo eliminare, sarebbe illusorio. Non da ultimo il costo degli affitti, che spesso uccide il commercio. Praticamente un negozio lavora a metà del tempo per pagare l’affitto, poi deve pagare tutto il resto nel negli altri quindici giorni del mese”. Qui entra il gioco anche il rapporto con le istituzioni e la necessità di concertare e pianificare interventi e iniziative che salvaguardino le attività commerciali come presidio sociale nei quartieri. “Ci sono già dei tavoli di concertazione, di concertazione in ogni provincia e nei centri più importanti. Si discute di mobilità, di qualità della vita nei quartieri, perché le attività commerciali vanno inserite nelle politiche sociali della città. Pensiamo ad un anziano che non si muove più in automobile e non trova i negozi sotto casa: deve appoggiarsi ai figli per qualsiasi necessità, ma
se questo non è possibile rischia di finire in casa di riposo e il costo sociale è enormemente più alto. Poi c’è la questione della mobilitò, dei parcheggi, della qualità del verde delle nostre città. E ovviamente riuscire a rendere più moderati gli affitti è una partita molto importante. Purtroppo ci sono proprietari di immobili che preferiscono tenere chiuso piuttosto che affittare un prezzo congruo”. Una volta completata la fase congressuale
Confesercenti si dedicherà al nuovo programma di lavoro che coinvolge tutte le categorie. “Intanto vogliamo sottoporre questa riflessione a tutti. - conclude ZanonatoIl commercio non è solo un’attività strettamente economica, è un’attività con una forte valenza sociale e ricordo che dal commercio è nata la società moderna come la conosciamo oggi. Abbiamo perciò un grande patrimonio da tutelare e difendere per il bene di tutti”.
(Cescot): “La formazione indispensabile per le nostre imprese, dai distretti del commercio impulso alle iniziative”
Flavio Convento è presidente di Cescot, l’ente di formazione di Confesercenti Veneto Centrale che si occupa della formazione, una necessità sempre più sentita dagli imprenditori commerciali. “Le nostre imprese hanno bisogno di formazione perché si trovano a combattere con grandi player molto strutturati, - sottolinea Convento i quali oltretutto beneficiano di agevolazioni fiscali molto elevate, soprattutto quelle internazionali. E su questo noi combattiamo da anni per dare la possibilità ai piccoli commercianti di affrontare questa sfida. Il
fatto che un ente di formazione come Cescot collabori insieme con Confesercenti aiuta a far crescere gli imprenditori, a unirli, così da avere la possibilità di dialogare con le amministrazioni per riuscire a risolvere alcuni problemi legati alle attività commerciali. Il nostro lavoro, l’esercizio di vicinato, contribuisce a garantire città vive e sicure”.
L’attuale congiuntura continua ad essere sfavorevole per l’economia in genere e in particolare per il commercio, i cui operatori reagiscono rafforzando il legame con il territorio. Per esempio con i distretti del com-
mercio, ormai diffusi in tutto il Veneto. “Da molti anni stiamo lavorando con la Regione - aggiunge il presidente di Cescot - e i distretti del commercio sono parte fondamentale delle città, servono per far crescere il territorio. Sono un importante investimento che permette sinergie con le istituzioni per creare eventi e iniziative che possano dare vita alle città. Confesercenti ci crede da molti anni, ci sta lavorando. Rappresentiamo più di qualche distretto a livello regionale e abbiamo riscontrato che i risultati ci sono, si crea una sinergia tra attività commerciali e
amministrazioni locali”.
Tra le iniziative Convento ricorda il progetto messo a punto da Confesercenti per Padova, “Il cammino sotto i portici”, che unisce una trentina di attività commerciali. “Padova è la seconda città italiana per lunghezza dei portici, circa 25 chilometri: è un patrimonio da valorizzare e da promuovere come veicolo per il commercio. Il progetto è già partito, stiamo organizzando degli eventi sotto i portici, tra cultura, arte e commercio, sul nostro sito ci sono tutte le informazioni utili”. (n.s.)
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Flavio Zanonato e Flavio Convento
L’esposizione. Brugnaro: “Una sfida aperta nel 2019 e che deve proseguire anche senza di me”
Salone Nautico di Venezia: sesta edizione tra storia, innovazione e sostenibilità
C on un rombo che ha fatto vibrare i cuori e colorato il cielo di Venezia, le Frecce Tricolori hanno aperto la sesta edizione del Salone Nautico, trasformando ancora una volta l’Arsenale in un palcoscenico di eccellenza per la nautica italiana e internazionale. La cerimonia inaugurale si è svolta in una cornice suggestiva, dove tradizione e futuro si sono incontrati, testimoniando il valore strategico di questa manifestazione per l’intero comparto marittimo.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro, assieme al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, Matteo Zoppas, presidente di ICE, l’Istituto per il Commercio Estero, l’Ammiraglio Enrico Credendino e il Presidente del Senato Ignazio La Russa, la cui partecipazione ha conferito ulteriore rilievo all’evento. A rendere ancora più spettacolare l’apertura è stato l’ammaraggio degli incursori della Marina Militare nella Darsena.
“È una scommessa iniziata nel
2019 e oggi siamo qui, alla sesta edizione. È la dimostrazione che quando si crede in un progetto e si lavora in squadra, i risultati arrivano. Questo è il mio ultimo Salone da sindaco ma la manifestazione deve continuare, è finanziata anche per le prossime due”, ha dichiarato il sindaco Brugnaro. “Il nostro sguardo è già rivolto al futuro: la settima edizione si terrà dal 27 al 31 maggio 2026, con la promessa di un evento più ricco e internazionale, già finanziato per le prossime due edizioni”, ha aggiunto il sindaco.
Il Salone, ospitato in uno spazio espositivo di 55.000 metri quadrati su bacino acqueo, ha accolto oltre 270 espositori e circa 300 imbarcazioni, offrendo a ben 30 mila visitatori una panoramica ampia e articolata sulla nautica contemporanea, tra eccellenze artigianali e innovazioni tecnologiche, con particolare attenzione alle propulsioni sostenibili. Il prestigioso riconoscimento della gestione sostenibile, conferito per il sesto
anno consecutivo da TÜV Italia, ha ulteriormente consolidato il posizionamento del Salone come evento di riferimento nel panorama europeo.
Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela Spa, ha evidenziato come la sostenibilità rappresenti un pilastro del progetto fin dal principio: “Anche quest’anno abbiamo confermato il nostro impegno. Venezia è candidata a diventare capitale mondiale della sostenibilità, e il Salone è una delle sue punte di diamante”.
Durante la cerimonia, La Russa ha voluto rendere omaggio a Vene-
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zia come “ città dell’acqua per eccellenza” e ha sottolineato il valore culturale ed economico del legame tra la città e il mare. L’Arsenale, cuore storico dell’industria navale veneziana, è tornato a pulsare grazie a questa manifestazione, come ricordato da Brugnaro: “Ogni anno investiamo oltre 2,4 milioni di euro nel Salone. È fondamentale che chiunque guiderà Comune e Regione in futuro continui a sostenere questo progetto”.
Il governatore Zaia ha rimarcato come non si tratti di un settore elitario ma grazie alle varie professionalità impiegate, l’economia
del mare e della nautica abbia un impatto notevole sull’intero territorio, mentre Zoppas ha ribadito come la cantieristica italiana rappresenti un’eccellenza del Made in Italy da valorizzare e promuovere all’estero. Anche la Marina Militare ha avuto un ruolo di primo piano, con la presenza delle navi Alpino, Viareggio e del sommergibile Todaro, ormeggiate in Riva Sette Martiri. L’Ammiraglio Dattola ha ricordato che proprio all’interno dell’Arsenale ha sede l’Istituto di Studi Militari Marittimi, polo culturale e formativo delle forze armate.
Oltre alla mostra espositiva, il Salone ha proposto un ricco programma di oltre cinquanta eventi tra convegni e incontri, ospitati in luoghi simbolici come la Torre di Porta Nuova. Tra le iniziative di punta anche la “Wood Village”, dedicata alla cantieristica tradizionale veneziana, e competizioni sportive come la storica Pavia-Venezia e la silenziosa E-Regatta.
Riccardo Musacco
Il dialogo. Francesca Chiesa esplora la condizione femminile in un libro sorprendente e attualissimo
“Diversamente sole”, storie universali per raccontare la complessità delle donne
Dopo aver girato mezzo mondo ha trovato il suo approdo nell’isola greca di Syros. “Non avrei scritto nulla se non avessi vissuto la mia vita altrove, se non avessi dovuto lasciare l’Isola Verde, il Bazar di Teheran e Tripoli”
F
rancesca Chiesa ha girato mezzo mondo prima di trovare il suo approdo nell’isola greca di Syros. Padovana, Chiesa ha appena pubblicato “Diversamente sole” (Edizioni Open, 14 euro), raccolta di racconti intensa e struggente. Una testimonianza preziosa della condizione femminile, una lettura attualissima e che riesce ad essere universale. Ne ho approfittato per fare con lei una chiacchierata sul suo nuovo libro (e non solo). Francesca, tu scrivi che la solitudine femminile è “una qualcosa che non si racconta mai abbastanza”. Da dove nasce la tua urgenza di darle voce?
Ho sempre guardato alla solitudine come a un privilegio. Da bambina sono cresciuta nella villetta liberty del mio bisnonno: lui, una nonna, tre prozii e una zia pronti ai miei desideri, le lavoranti della fabbrica annessa in adorazione della bambina sorridente e grassoccia che ero, un parco e una biblioteca a mia disposizione. Parecchio triste ma molto dolce e molto privilegiata. Nella vita adulta, poi, la solitudine ha cambiato aspetto ed è diventata un miraggio. Fino al momento in cui sono venuta a vivere qui sull’isola ed è scoppiata l’epidemia del Covid. Ovvero fino al momento in cui ho compreso che la karantina/quarantena, per me gioia solitaria, nel resto del mondo si chiamava segregazione
e angosciosa solitudine. La constatazione di quanto io fossi diversamente e felicemente sola mi ha colpito come una frustata e da allora ho cominciato a ragionare di solitudine e poi a raccontare. Per ora di donne, per ora di mondi altri, ma non siamo che all’inizio. Alcune storie sono ispirate a vicende reali. Qual è stato il processo di scrittura nel tradurre queste storie in letteratura senza tradirne la verità?
La mia è stata una generazione fortunata. Quando io ero giovane poteva accadere che un grande poeta come Andrea Zanzotto, ricevendo una raccolta di mie poesiole e raccontini, mi abbia fissato un appuntamento per analizzare con me i testi che gli avevo sottoposto e raccomandarmi di scegliere una sola forma di espressione tra prosa e poesia. Il consiglio del poeta si è rivelato nel corso degli anni un blocco che sembrava insuperabile.
Fino al momento in cui proprio la necessità di raccontare Tawergha mi ha fatto trovare la mia voce, che è fatta di prosa e di poesia. La realtà è ciò che si racconta.
Nel tuo libro le donne non sono mai solo vittime. Sono anche complici, carnefici, spettatrici passive. Quanto è stato difficile mantenere questo equilibrio narrativo?
Direi che questo è l’aspetto più autobiografico di questo mio lavoro. Io, noi, tutte cresciamo e vivia-
mo portandoci dentro un imperativo categorico. Nasconditi. Non farti capire. Sorridi. Dimentica. Perdona. Perché potremmo essere pericolose, forse: ricordate o immaginate com’era la vita all’interno di un harem, di quanta ferocia erano fatti quei sorrisi. Le leonesse ammazzano, le donne addomesticate no, ci sono altri modi e non è sempre necessario impugnare un pugnale, a volte basta una penna. Un uomo affronta il rivale a duello, qualsiasi genere di rivale e qualsiasi genere di duello, uccide o muore e non se ne parla più; le donne hanno più fantasia.
Hai vissuto a lungo in Nord Africa, in Asia e tutt’ora risiedi per la maggior parte dell’anno in Grecia. Quanto ha influito la tua esperienza nella tua scrittura?
Le donne nei luoghi che racconto sono la mia vita, per interposta persona. Nessuna mi impersona ma in ognuna di esse si è rispecchiato un bagliore del caleidoscopio che io sono. Voi siete. Loro sono. Non avrei scritto nulla se non avessi vissuto la mia vita altrove, se non avessi dovuto lasciare l’Isola Verde, il Bazar di Teheran e Tripoli. O forse avrei scritto della mia famiglia, ma c’era poco di bello da raccontare.
Il titolo Diversamente sole è molto evocativo. Cosa significa per te questa espressione?
Per rispondere, basta sapere che il titolo della prossima raccolta di racconti cui sto lavorando è “Una uniforme solitudine” e ha come attrici donne occidentali, donne di potere e post-femministe integrate. Ho visitato i mondi delle donne diversamente sole in un’epoca in
cui non erano ancora stati toccati e uniformati dalla globalizzazione. Pertanto ognuno dei Paesi di cui narro appare come una realtà a sé stante che fa da sfondo a una specifica forma di solitudine femminile la quale a sua volta la rispecchia.
Com’è l’Italia vista da fuori?
Che dire? È un’altra cosa, è un Paese che fatico a riconoscere. Credo sia un processo inevitabile quando alla lontananza si aggiunge il passare degli anni, e che per me ha avuto inizio nel momento in cui sono tornata a vivere per qualche anno in Italia dopo i primi undici anni di estero. Venivo dall’Eritrea, dove al massimo c’erano i cellulari militari e mi sono trovata circondata da Motorola e simili. Man mano che subentrano i cambiamenti inevitabili nella storia di un Paese, i residenti hanno il tempo di digerirli lentamente, i saltuari come me devono inghiottire tutto in un boccone. E si sa, a volte “va di traverso”. A volte, invece, ci si
abitua. Ricordo, ad esempio, che l’usanza dell’aperitivo mi ha dato molto fastidio nei suoi primi anni, tornando in Italia con il desiderio di passeggiate tranquille e silenziose per le Piazze. Alla fine l’anno scorso, trovato un bar di riferimento, sono ingrassata di cinque chili in un mese di aperitivi giornalieri, anzi serali.
Giacomo Brunoro
• Chi è Giacomo Brunoro
Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e consigliere della Veneto Film Commission. Up the irons!
La scrittrice Francesca Chiesa
Il verde che fa la differenza: cura, uso e bellezza del prato in casa, in condominio e in città
Estate, tempo di prato perfetto: come curarlo e mantenerlo in salute
Con l’arrivo dell’estate, il prato verde diventa protagonista dei nostri giardini, terrazzi e spazi aperti. Tuttavia, è anche la stagione in cui soffre maggiormente a causa del caldo, della siccità e del calpestio frequente. Ecco quindi una guida pratica per mantenerlo sano, bello e rigoglioso anche nei mesi più caldi.
Taglio regolare, ma non troppo corto
Il primo errore da evitare è tagliare l’erba troppo bassa. In estate, meglio lasciarla qualche centimetro più alta (circa 6-7 cm), così da proteggere il terreno dal sole e trattenere meglio l’umidità. Il taglio va fatto con lame ben affilate, evitando di rimuovere più di un terzo della lunghezza alla volta.
Irrigazione: quando e quanto
Il prato va irrigato al mattino presto o alla sera, per evitare l’evaporazione rapida dell’acqua. Meglio una o due irrigazioni abbondanti a settimana piuttosto che frequenti e leggere: così si stimola la crescita di radici profonde, più resistenti alla siccità. Se possibile, installare un sistema di irrigazione automatica a goccia o con sensori.
Concimazione estiva
Un buon fertilizzante estivo, ricco di potassio e povero di azoto, aiuta il prato a resistere allo stress idrico e termico. Evitare la concimazione nelle ore cal-
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de e preferire prodotti a lenta cessione.
Attenzione al muschio e alle infestanti
Con il caldo e l’umidità, può comparire il muschio o aumentare la presenza di infestanti. In questi casi, conviene usare diserbanti selettivi o trattamenti naturali, ma sempre seguendo le dosi corrette e nei momenti giusti della giornata.
Calpestio e rigenerazione
L’utilizzo intenso del prato, specie in estate, può provocare zone spelacchiate. Per evitarlo, si possono creare zone “protette” con stuoie o pavimentazioni temporanee. In caso di danni evidenti, a fine estate si può procedere con la rigenerazione tramite risemina e sabbiatura.
Prevenire è meglio che curare
Infine, una buona manutenzione primaverile – con arieggiatura, risemina e concimazione – permette di avere un prato più forte e resiliente nei mesi estivi.
Piccolo prato, grande effetto: consigli per chi ha poco spazio
Non serve un grande giardino per godere della bellezza di un prato verde: anche terrazze, cortili e microgiardini possono trasformarsi in oasi di relax. Basta qualche accorgimento.
Chi ha poco spazio può optare per rotoli di prato pronto, da posare su superfici ben livellate e con un minimo di drenaggio. In alternativa, il prato sintetico di ultima generazione offre risultati estetici eccellenti, senza bisogno di manutenzione.
Per spazi ristretti, meglio scegliere varietà di erba resistente e a crescita lenta, come festuca rubra o loietto. Il taglio va effettuato con piccoli rasaerba elettrici o manuali.
Fondamentale è l’irrigazione: si può usare un semplice impianto a micro-
goccia o annaffiatoi, sempre la mattina presto. Anche nei piccoli prati, una concimazione stagionale e qualche ora d’ombra fanno la differenza. Anche pochi metri quadrati possono regalare freschezza, comfort e bellezza. Il segreto è trattarli con cura e coerenza, scegliendo il verde giusto per il proprio stile di vita.
Il prato nei giardini condominiali: verde condiviso, manutenzione smart
I giardini condominiali sono spesso il primo biglietto da visita di un edificio e il prato ne è l’elemento centrale. Ma trattandosi di uno spazio condiviso, la cura richiede attenzione, organizzazione e un piano di gestione coordinato.
Manutenzione affidata a professionisti
Nel contesto condominiale, è consigliabile affidare la manutenzione del prato a ditte specializzate. Un piano annuale ben strutturato (taglio, irrigazione, concimazione e trattamenti stagionali) garantisce un risultato omogeneo e duraturo, evitando incuria e improvvisazioni.
Irrigazione efficiente per grandi superfici
Per superfici ampie è essenziale un impianto di irrigazione automatico con centralina programmabile, da attivare preferibilmente nelle ore serali o al mattino presto. In caso di siccità, meglio privilegiare irrigazioni meno frequenti ma più profonde.
Prato resistente al calpestio
Il prato condominiale è spesso soggetto a un uso intenso: per questo si scelgono miscugli rustici e resistenti, capaci di tollerare il passaggio frequente. Le varietà più indicate sono festuca arundinacea e poa pratensis.
Regole di buon uso Per mantenere il verde in buono stato, è utile dotare il condominio di un regolamento d’uso dello spazio: no a giochi aggressivi sul prato, sì a zone delimitate per animali domestici, attenzione a non parcheggiare biciclette o motorini sul verde.
Nel nostro punto vendita puoi trovare un ampia gamma di Trattorini e Raggio Zero. Vieni a trovarci!
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Ospedale di Mestre: nuovi laboratori integrati e piastra angiografica all’avanguardia
Éandata in scena il 22 maggio una cerimonia di inaugurazione significativa per l’ospedale dell’Angelo di Mestre, che ha presentato due importanti nuove infrastrutture: un sistema integrato di laboratori e una moderna piastra angiografica. Entrambi i progetti, realizzati grazie ai finanziamenti della Regione Veneto e sviluppati dal concessionario Veneta Sanitaria Finanza di Progetto nell’ambito di un accordo di project financing, rappresentano un passo decisivo nel rafforzamento e nell’innovazione della rete ospedaliera locale. Alla cerimonia hanno partecipato autorità regionali e locali, tra cui il presidente Luca Zaia, l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, che hanno sottolineato l’importanza strategica degli interventi per la qualità dei servizi offerti.
Il nuovo sistema integrato dei laboratori, costruito su un’area di 2.500 metri quadrati con un investimento di oltre 8 milioni di euro, unisce le eccellenze di tre laboratori specialistici: Medicina di Laboratorio, Genetica e Citogenetica, e Microbiologia. Ognuno di essi è dotato delle più avanzate tecnologie, tra cui sistemi di automazione all’avanguardia che migliorano la precisione e velocità delle analisi, e laboratori di biosicurezza per le indagini su microrganismi ad alta pericolosità. Con 95 professionisti altamente specializzati impegnati, questa struttura rappresenta il cuore diagnostico dell’intera rete ospedaliera dell’Ulss 3, garantendo standard
elevati su un territorio molto esteso.
Parallelamente, la nuova piastra angiografica, realizzata con un investimento di 3,2 milioni di euro e completata in 14 mesi, offre un avamposto tecnologico d’eccellenza per le attività di cardiologia interventistica, neuroradiologia e radiologia interventistica. Dotata di sei angiografi di ultima generazione – tra cui un angiografo biplano e un portatile – la struttura di 1.300 metri quadrati al piano -1 consente di effettuare procedure diagnostiche e interventistiche complesse e di alta specializzazione, coprendo un ampio bacino provinciale, con particolare attenzione alle emergenze tempo-dipendenti come ictus e infarto.
Gli interventi sono stati pianificati per non interrompere le attività cliniche, dimostrando una capacità organizzativa di alto livello che ha permesso la contemporanea realizzazione delle opere e la continuità dei servizi.
Il presidente Zaia ha ribadito come l’ospedale dell’Angelo confermi il proprio ruolo di presidio sanitario di eccellenza regionale, mentre il direttore Contato ha evidenziato l’importanza delle tecnologie innovative e del personale specializzato nel preparare la struttura ad affrontare le sfide sanitarie del futuro. Il sindaco Brugnaro ha ringraziato il personale per l’impegno quotidiano, sottolineando il valore concreto degli investimenti per la salute della comunità.
Riccardo Musacco
Chioggia insegna medicina alle future dottoresse americane
L’ospedale di Chioggia conquista l’attenzione internazionale e diventa modello per la formazione delle nuove generazioni di medici statunitensi. Da giugno a settembre, sette studentesse della University of Kansas — Waldorf, Moen, Wasilewski, Miller, Pierson, Abulbashar e Do — trascorreranno ogni giorno cinque ore in osservazione clinica nei reparti di Pediatria, Chirurgia e Ginecologia dell’ospedale clodiense, affiancando le équipe guidate dai primari Andrea Cattarozzi, Luca Bergamini e Salvatore Ramuscello. L’iniziativa è promossa dalla società statunitense Atlantis, specializzata in programmi internazionali di osservazione clinica per aspiranti medici. Le giovani universitarie hanno scelto di attraversare l’oceano per toccare con mano il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale italiano. «È un fiore all’occhiello per l’intera Azienda sanitaria veneziana — commenta il primario Cattarozzi —. Le studentesse stanno conoscendo un sistema sanitario gratuito, universalistico, capace di offrire cure di alta qualità e un’aspettativa di vita tra le più alte al mondo». Un entusiasmo condiviso anche dal direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato: «Ogni giorno ospitiamo pazienti statunitensi: questo programma rafforza un dialogo già attivo tra due mondi sanitari differenti ma complementari». L’organizzazione Atlantis sottolinea come Chioggia rappresenti per queste giovani “una sfida di vita e di confronto con un sistema sanitario avanzato e una cultura ricca di umanità”. Il programma di scambio si inserisce in un contesto di ampio rafforzamento dei servizi ospedalieri estivi. L’Ulss 3 ha infatti investito 1,3 milioni di euro per potenziare l’Emergenza urgenza: 42 progetti tra cui nuovi mezzi di soccorso, visori a panoramica, ambubike, sistemi diagnostici potenziati e ambulatori direttamente in spiaggia. A Sottomarina sono operativi quattro presìdi infermieristici e un’ambulanza a Isola Verde. Non manca il supporto per dialisi e terapia anticoagulante per turisti con patologie croniche. Anche l’ospedale cittadino ha visto un potenziamento: radiologia, sala operatoria e gessi saranno attivi anche la domenica. Iniziative divulgative come “In spiaggia con il cardiologo” o “Litorale sicuro con la Capitaneria” coinvolgono direttamente cittadini e villeggianti.
Il territorio, invece, concentra gli sforzi sulla tutela dei soggetti fragili, soprattutto anziani, in vista delle ondate di calore. «Corsi di primo soccorso, prevenzione alimentare e contrasto alle arbovirosi completano un’offerta sanitaria integrata e capillare», spiega Andrea Maschera, dirigente delle professioni sanitarie di Chioggia.
Infine, un toccante momento di memoria: il punto infermieristico dello stabilimento Stella Maris è stato dedicato a Gianluca Fasolin, imprenditore balneare scomparso prematuramente. La moglie Marilisa Boscolo Todaro ha ricevuto la targa commemorativa dalle mani del dg Contato, a nome di tutta la comunità. (r.s.)
Adolescenti in crisi: boom dei disagi psichici, casi triplicati in cinque anni nel Veneziano
I
n soli cinque anni, i numeri sono esplosi: nel Veneziano, gli adolescenti seguiti per disturbi psichici sono più che triplicati. Dai 450 casi del 2020 si è arrivati ai 1.415 del 2024, con un’ulteriore crescita già nei primi mesi del 2025. Un trend allarmante che fotografa una realtà in continua evoluzione e un disagio sempre più precoce.
A dare assistenza quotidiana a questi ragazzi è lo IAF (Infanzia, Adolescenza e Famiglia), servizio territoriale dell’Ulss 3 Serenissima, composto da un’équipe multidisciplinare quasi tutta al femminile: neuropsichiatre infantili, psicologhe, psicoterapeute, ginecologhe, assistenti sociali, logopediste e infermiere. Operano a Dolo, Mirano, Venezia e Chioggia, con un approccio integrato che spazia dalla prevenzione alla diagnosi, fino alla riabilitazione.
Le professioniste del servizio hanno segnalato un forte aumento dei casi tra i preadolescenti, in particolare nella fascia 12-14 anni. La neuropsichiatra Angelica Rampazzo, che dirige le sedi di Dolo, Mirano e Chioggia, ha evidenziato come tra i disturbi emergenti si riscontri frequentemente una forma di ansia legata alla separazione dallo smartphone, che porta con sé il timore di essere esclusi dalle esperienze condivise sui social. Un fenomeno conosciuto come nomofo-
bia. All’interno dello stesso quadro, sono emerse anche altre ossessioni legate all’uso dei social, come l’ortoressia (la fissazione per il cibo sano e naturale), la vigoressia (il bisogno compulsivo di scolpire il proprio corpo in palestra) e la drunkoressia(l’abitudine di sostituire il cibo con l’alcol per ridurre le calorie).
Anche Ilaria Festa, neuropsichiatra e responsabile del servizio per Venezia e terraferma, ha confermato che la crescita della domanda è continua e riguarda in particolare la fascia preadolescenziale. Ha segnalato che, nel primo quadrimestre del 2025, i giovanissimi già in carico sono stati 87, un numero raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo la dottoressa, questo rappresenta un chiaro segnale di una tendenza alla comparsa sempre più precoce dei sintomi legati a disturbi psichici.
I dati parlano chiaro: il 40% dei disturbi riguarda ansia e umore, spesso associati a isolamento sociale e uso eccessivo dei dispositivi elettronici. Un ulteriore 30% è rappresentato da disturbi della nutrizione, con un’esordio sempre più anticipato già a 12-13 anni. Il restante 30% si riferisce a problemi comportamentali che, con l’avanzare dell’adolescenza, possono sfociare in veri e propri disturbi della condotta.
Redazione Salute
Consegnato all’Ospedale di Mirano un ecografo portatile grazie a La
Colonna APS
Nelle scorse settimane l’ospedale di Mirano è stato teatro di un importante evento: la consegna di un ecografo portatile multidisciplinare, ad ultrasuoni, all’avanguardia e completamente digitale, del valore di 15.330,00 euro, donato da La Colonna APS, l’associazione fondata da Giancarlo Volpato che si occupa di sostenere la ricerca sulle lesioni spinali, a favore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia. Questo strumento rappresenta molto più di un semplice aiuto economico perché promette di rivoluzionare la diagnosi e il trattamento dei pazienti, garantendo cure più rapide e precise, specialmente in situazioni di emergenza.
Adriana Critelli, Direttrice dell’Unità di Neurologia, ha evidenziato come questo strumento permetterà di espandere le capacità diagnostiche del reparto, specialmente in contesti complessi. È un supporto fondamentale per i pazienti affetti da patologie cerebrovascolari, offrendo un intervento tempestivo e mirato.
Alla cerimonia erano presenti il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, il Sindaco di Mirano Tiziano Baggio con la Vicesindaca Maria Giovanna Boldrin, e altri membri del consiglio comunale, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e associazioni locali. Anche i rappresentanti di La Colonna APS hanno partecipato, insieme ai partner storici come Kardines Walking, Mirano Nuoto e Gelateria L’Arte di Mauro, che attraverso iniziative di raccolta fondi come “100km per Gianca” e “Swim Day” hanno dato un contributo decisivo alla realizzazione del progetto.
Contato ha espresso gratitudine verso l’associazione ribadendo il valore inestimabile del volontariato. Giancarlo Simionato, in rappresentanza del presidente Giancarlo Volpato, ha sottolineato come dietro ogni donazione ci sia l’obiettivo di realizzare progetti che rispondano ai bisogni della comunità. L’evento ha sottolineato la forza di una rete solidale che unisce volontariato, istituzioni e cittadini per generare un impatto positivo e tangibile.
La Colonna APS continua a migliorare la qualità della vita di chi convive con una lesione spinale, confermandosi come un pilastro fondamentale di solidarietà e innovazione.
Riccardo Musacco
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Salute
L’onorevole Rachele Scarpa: “Trasformare in realtà il progetto Chiedimi come sto”
Arriva dal Parlamento un segnale importante per il futuro della salute mentale nelle scuole italiane. Con il parere favorevole all’ordine del giorno presentato dall’onorevole Rachele Scarpa, responsabile nazionale Giovani e Salute del Partito Democratico, si sollecita l’adozione del decreto attuativo indispensabile per avviare il servizio di sostegno psicologico negli istituti scolastici. Una misura attesa da anni, che punta a tutelare il benessere di studenti, docenti e dell’intera comunità educativa. «Accolgo con soddisfazione questo passaggio parlamentare – ha dichiarato Scarpa – ma ora è il momento di passare dalle parole ai fatti. Il decreto ministeriale va approvato al più presto, altrimenti tutto resta fermo sulla carta». L’iniziativa si inserisce nel quadro della proposta di legge Chiedimi come sto, di cui la deputata è prima firmataria. Il testo mira a rendere stabile e accessibile il supporto psicologico a scuola, con interventi di prevenzione e assistenza rivolti non solo agli studenti, ma anche agli insegnanti. Secondo Scarpa, la salute mentale dei giovani è una delle grandi sfide del presente. «Oggi – spiega – l’accesso al supporto psicologico è ancora ostacolato da barriere culturali e da limiti economici. Molte famiglie non possono permettersi percorsi di assistenza, e il disagio rimane nascosto, con conseguenze che possono essere gravi. Servono strumenti pubblici, universali, presenti nei luoghi di vita quo-
tidiana dei ragazzi». Nonostante sia già stato previsto un finanziamento di 10 milioni di euro per l’avvio del servizio nel 2025, a cui seguiranno 18,5 milioni annui dal 2026, senza il decreto attuativo le risorse non possono essere utilizzate. «Serve un’azione rapida ed efficace – ribadisce la deputata – per dare il via a una sperimentazione reale, che diventi presto una misura strutturale e permanente. Non possiamo più permetterci ritardi».
La proposta Chiedimi come sto ha un orizzonte ampio: non si limita a curare il disagio, ma vuole promuovere una cultura della prevenzione e del benessere, coinvolgendo l’intera comunità educante. «Anche i docenti – conclude Scarpa – si trovano spesso a fronteggiare situazioni complesse senza strumenti adeguati. Garantire loro un supporto psicologico significa rafforzare la scuola come luogo sicuro, accogliente e capace di ascoltare».
Oltre 71 milioni per garantire l’assistenza domiciliare alle persone fragili
Un impegno concreto per la continuità dell’assistenza alle persone più fragili. La Regione Veneto ha stanziato oltre 71 milioni di euro per garantire l’erogazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) a favore di persone con disabilità o non autosufficienti che vivono a domicilio. Il provvedimento, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, consente di anticipare le risorse statali non ancora trasferite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il Parlamento sollecita l’attuazione del decreto per il supporto psicologico nelle scuole, promosso da Rachele Scarpa (PD). La misura, parte della proposta “Chiedimi come sto”, punta a tutelare il benessere di studenti e docenti, superando ostacoli economici e culturali
«Abbiamo attivato da tempo questa misura – spiega Lanzarin – per fornire contributi economici a chi vive situazioni di grave fragilità, offrendo accesso a servizi domiciliari personalizzati e fondamentali per la qualità della vita. Ora assicuriamo la continuità del sostegno, senza interruzioni, anche in assenza dei fondi ministeriali». Lo stanziamento ammonta a 71.456.000 euro, che saranno distribuiti tra le Aziende ULSS e gli enti capofila dei territori sociali. L’obiettivo è sostenere le Impegnative di Cura Domiciliare (ICD), uno strumento di supporto economico per favorire la permanenza al domicilio di persone che
necessitano di assistenza continua. Le risorse copriranno tutte le principali tipologie di ICD attive sul territorio.
Per le persone non autosufficienti, si tratta delle impegnative ICD B, B Plus, M e Mgs, destinate a chi ha bisogno di assistenza di base, potenziata o specifica. Per le persone con disabilità, le categorie interessate sono le ICD A, Sla, P e F, con possibilità di accesso al Fondo nazionale per la Non Autosufficienza nei casi più gravi.
Il provvedimento ha una doppia valenza: da un lato, garantisce continuità ai
servizi già attivi e attesi dalle famiglie, evitando vuoti nell’assistenza; dall’altro, rappresenta una risposta concreta al ritardo nell’erogazione dei fondi statali, mettendo in sicurezza un sistema che interessa migliaia di cittadini veneti. «Sostenere le famiglie che ogni giorno si prendono cura di persone non autosufficienti – conclude Lanzarin – è una priorità per questa Regione. L’assistenza domiciliare è un pilastro della nostra sanità di prossimità, che vogliamo rendere sempre più capillare, stabile ed efficace».
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Emergenza. Obesità grave infantile: oltre 100mila bambini a rischio in Italia
Se non si interviene tra i 6 e i 9 anni, i piccoli pazienti potrebbero perdere fino a 15 anni di aspettativa di vita
In Italia, più di 100mila bambini e adolescenti sotto i 17 anni convivono con una forma di obesità particolarmente allarmante, precoce e resistente ai cambiamenti: si tratta dell’obesità grave, una condizione che sta diventando una vera emergenza sanitaria e sociale. Secondo i dati del sistema di sorveglianza OKkio alla Salute dell’Istituto superiore di sanità, colpisce almeno il 2,6% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni.
L’allarme è stato lanciato dalla Società Italiana di Pediatria (Sip) . I medici sottolineano che questa patologia non comporta solo problemi metabolici e cardiovascolari in età pediatrica – come ipertensione, diabete di tipo 2, fegato grasso, dislipidemia – ma è associata anche a problemi psicologici, come ansia, isolamento sociale e bassa autostima. I dati più preoccupanti riguardano l’aspettativa di vita: i bambini obesi gravi potrebbero vivere fino a 15 anni in meno rispetto ai coetanei normopeso.
Secondo la Consensus congiunta delle società scientifiche Sip-SiedpSicp, il pediatra di famiglia gioca un ruolo chiave nella diagnosi e nella distinzione tra obesità primaria (quella più comune) e obesità secondaria
(legata a fattori genetici, farmaci o patologie). I campanelli d’allarme includono un esordio precoce (prima dei 5 anni), iperfagia, alterazioni cognitive e disformismi fisici.
L’indice di massa corporea (BMI) rimane lo strumento diagnostico principale, ma esiste un segnale semplice da monitorare in casa: il rapporto vita/altezza. Se la circonferenza della vita supera la metà dell’altezza, il rischio è concreto; se supera il 60%,
diventa molto elevato. Questo parametro si applica a bambini e bambine a partire dai 6 anni.
Gli esperti avvertono: più si attende, minori sono le possibilità di successo terapeutico. Studi recenti dimostrano che programmi intensivi di modifica dello stile di vita sono efficaci nel ridurre il BMI in oltre il 50% dei bambini tra i 6 e i 9 anni. Tuttavia, tra gli adolescenti (14-16 anni), la percentuale di risposta crolla al 2%.
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Tre casi di Chikungunya e due di Dengue in Veneto nel 2025: tutte infezioni di ritorno dall’estero
In Veneto, nei primi mesi del 2025, sono stati registrati tre casi di Chikungunya e due di Dengue, tutti legati a viaggi all’estero. L’ultimo episodio di Chikungunya è stato segnalato il 4 giugno: si tratta di un soggetto rientrato dal Madagascar, residente a Ferrara, che ha frequentato alcune strutture sanitarie della provincia di Rovigo. Immediatamente sono scattate le misure previste dal Piano Regionale per la lotta alle malattie trasmesse da vettori: sopralluoghi e disinfestazione a scopo precauzionale.
Nella stessa giornata, la Direzione Prevenzione della Regione ha comunicato anche due casi di Dengue, sempre di importazione, riguardanti persone residenti a Bassano del Grappa. Anche in questi casi sono state adottate le misure previste, tra cui interventi di disinfestazione e monitoraggio sanitario.
Come ogni anno, la Regione Veneto ha aggiornato e attivato il proprio Piano per la prevenzione delle arbovirosi, un gruppo di malattie trasmesse da vettori come zanzare, zecche e flebotomi. La sorveglianza sui casi umani – sia autoctoni che importati – è attiva tutto l’anno, con un’attenzione particolare nei mesi più caldi, in cui l’attività dei vettori è più intensa.
Dal 1° maggio al 31 ottobre è in corso anche la sorveglianza entomologica, finalizzata a monitorare la presenza di zanzare e dei virus che possono veicolare. Il successo delle strategie regionali dipende però anche dalla collaborazione dei Comuni e dei cittadini. Le amministrazioni locali, in sinergia con le Ulss, sono chiamate a effettuare regolari interventi larvicidi e a curare le aree a rischio di proliferazione. Ai cittadini viene chiesto di adottare alcune semplici ma fondamentali azioni preventive: eliminare i ristagni d’acqua, trattare le aree private con prodotti larvicidi e installare zanzariere nelle abitazioni. L’obiettivo comune è prevenire la diffusione autoctona delle arbovirosi.
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A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose
Con il mese di giugno inizia l’estate e con lei il caldo, le giornate di sole e la voglia di frutta e verdura fresche e dissetanti, per alleviare il calore e idratare l’intero organismo. Una combinazione di alimenti leggeri ma allo stesso tempo con un elevato apporto nutritivo.
GAZPACHO DI POMODORO
Una zuppa fredda e senza cottura a base di pomodoro, verdure e pane raffermo. Originaria dell’Andalusia rappresenta uno dei piatti freddi estivi per eccellenza della gastronomia spagnola.
Ingredienti: : 1 Kg di pomodori ben maturi; 1 cetriolo; 1 peperone verde; 50 ml di olio extravergine di oliva;30 ml di aceto di vino bianco; 1 spicchio di aglio; 150 g di pane raffermo; Sale e pepe
Preparazione: Ammorbidire la mollica del pane in una ciotola con acqua per circa dieci minuti. Quando si sarà ammorbidita mettere da parte il contenuto. Tagliare a metà i pomodori, togliendo i semi; sbucciare e tagliare il cetriolo a rondelle ed infine e tagliare a listarelle il peperone eliminando l’interno dai semi. Pelare e tritare l’aglio. Inserire le verdure nel mixer, aggiungendo la mollica strizzata, l’olio e l’aceto, fino ad ottenere una salsa cremosa. Versare e setacciare il composto per eliminare eventuali pezzettini di bucce o semini. Se necessario aggiungere sale e pepe. Il gazpacho è pronto essere messo in frigo per un paio d’ore. Nel frattempo, in una teglia versare l’olio e dorare nel forno a 200° per circa cinque minuti i crostini di pane realizzati con la crosta del pane messo da parte.
POLPETTE DI MELANZANE
Un piatto versatile che può essere servito come antipasto, come contorno o un goloso secondo di verdure vegetariano. Facili e veloci da preparare. Per una versione light è possibile cucinare le polpette in forno.
Ingredienti: : 4 melanzane; 1 uovo; pane raffermo qb; sale; pepe; parmigiano grattugiato; spezie a piacere; pangrattato; olio di semi di arachide per friggere
Preparazione: Lavare accuratamente le melanzane. Cucinare e tagliare a cubetti le melanzane, tagliate a cubetti, in una casseruola con pochissima acqua. Quando saranno cotte, lasciarle raffreddare completamente. Aggiungete alla polpa di melanzane, l’uovo, il sale, il pepe, il parmigiano e il pane raffermo bagnato e strizzato. A scelta è possibile aggiungere alcune spezie come timo o basilico. Amalgamare il tutto con un cucchiaio. Preparate le polpette di melanzane, passandole prima nell’uovo e poi nel pan grattato. Friggere le polpette in abbondante olio per friggere.
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PLUMCAKE ALLE ALBICOCCHE
Un delizioso dolce da forno semplice, saporito e leggero, ideale per cominciare la giornata con una nota golosa. Ingredienti: 180 g di farina; 3 uova; 200 g di albicocche; 180 g di zucchero integrale di canna; 180 g di burro morbido; 1/2 bustina di lievito per dolci; 1 cucchiaino di estratto di vaniglia; 30 g di mandorle a lamelle; 1 pizzico di sale
Preparazione: Unire in una ciotola il burro insieme allo zucchero e montare il tutto fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere le uova, il sale e l’estratto di vaniglia, e incorporare la farina e il lievito setacciati. Unire all’impasto le albicocche tagliate a fettine, tenendone da parte alcune. Mescolare delicatamente con una spatola e versare il composto all’interno di uno stampo da cake da 25 x 11 cm. Aggiungere le mandorle a lamelle e cuocere nel forno già caldo a 180° per circa 50-60 minuti.
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Rubrica a cura di Sara Busato
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produrre energia nell'agosto di quest'anno. misti (comuni e famiglie).
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