Meningite, individuati
142 casi nell’Ulss 6, la prevenzione passa dai vaccini
Meningite, individuati
142 casi nell’Ulss 6, la prevenzione passa dai vaccini
Emergenza abitativa, aumentano le necessità, ma sullo stanziamento dei fondi il dibattito si accende
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Partiamo da due certezze assolute, per il momento, forse le uniche che abbiamo: la prima è che Luca Zaia non sarà ricandidato alla presidenza della Regione, la seconda è che le elezioni si terranno nell’autunno del 2025.
Per ottenere entrambe queste certezze, però, c’è voluto un po’ di tempo per una sostanziale “inconciliabilità” tra le norme nazionali e quelle regionali. Per le “regole” che si è data la Regione Veneto, infatti, il limite di mandati entra in scena da quando è stata recepita la legge nazionale e non da quando è stata emessa; allo stesso modo per gli uffici regionali le elezioni si possono tenere, soltanto, nella finestra primaverile escludendo, quindi, il voto autunnale.
A fare chiarezza ci ha dovuto pensare il Consiglio di Stato che ha detto una cosa molto semplice: la Legge Nazionale “vale” di più di qualsiasi dispositivo emanato dalle singole regioni. Ed eccoci qui: Zaia sulle schede che gli elettori veneti troveranno nei seggi, probabilmente ma non è stato ancora deciso, il 16 novembre non comparirà, almeno non come candidato presidente.
E qui si aprono i giochi. I rapporti tra i due principali partner di governo, Lega e Fratelli d’Italia, sono ai minimi storici.
Quattro quesiti sul lavoro e uno sulla cittadinanza: l’8 e il 9 giugno alle urne, si vota per i referendum
Il clima è cambiato e l’agricoltura ne paga il prezzo: campi allagati, allevamenti danneggiati e infrastrutture idrauliche sotto pressione. Servono investimenti mirati e strategie a lungo termine, avverte Coldiretti Padova
alle pagg. 6 e 7
La sfida delle rinnovabili, le comunità energetiche si mettono in rete e offrono opportunità e tagli in bolletta
L’iniziativa mira a valorizzare le attività locali, promuovere la sinergia tra commercianti e istituzioni e accedere a finanziamenti regionali
Nel centrodestra è più aperto che mai il confronto sulla leadership Il centrosinistra è alla ricerca di un nome che metta tutti d’accordo
Servizio a pag. 21 segue a pag. 21
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.
NVeneto fragile e contraddittorio
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
elle ultime settimane il maltempo ha lasciato una scia di danni e anche di lutto, in Veneto: prima il vicentino, con la tragica morte di padre e figlio, due settimane dopo il veneziano, con allagamenti e disagi localizzati anche in altri territori. Ormai è lo scenario ricorrente ad ogni precipitazione intensa, ad ogni pioggia abbondante. Quel che fino a pochi anni fa era straordinario ormai è un evento sempre più frequente e diffuso.
Servizio a pag. 3
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Barattoli, flaconi e bombolette con residui di sostanze pericolose devono essere conferiti al Centro di Raccolta o negli appositi contenitori per i rifiuti pericolosi. Contenitori di sostanze pericolose
Nonostante il problema del maltempo, la giornata ecologica organizzata dal comune di Santa Giustina in Colle, in collaborazione con le varie associazioni del territorio e cittadini volontari, si è svolta con grande partecipazione e spirito di comunità. Dopo le copiose piogge dei giorni precedenti, oltre settanta volontari hanno raccolto i rifiuti abbandonati fra erba alta e terreni inzuppati d’acqua. Fra i presenti, il primo cittadino Moreno Giacomazzi, munito di stivali e guanti, per coordinare e contribuire direttamente alla giornata. Un impegno tangibile che ha portato alla raccolta di oltre mille chilogrammi di rifiuti di vario genere, dimostrando quanto sia ancora necessario sensibilizzare ed educare i valori della sostenibilità e il rispetto dell’ambiente. Alla realizzazione della giornata, hanno partecipato gli uffici comunali, l’associazione Pro Loco, che ha curato la preparazione della merenda per i partecipanti, il consigliere con delega all’ambiente Valerio Bellù, il quale ha poi gestito il materiale raccolto con Etra SpA - Società benefit, l’assessore Federico Marconato con delega all’agricoltura per il supporto organizzativo e per avere procurato delle piante offerte da Veneto Agricoltura.
Alla raccolta hanno partecipato anche molte associazioni, alle quali sono state riconosciute una piccola quercia, simbolo di forza, resistenza e segno tangibile di gratitudine.“Questa iniziativa dimostra come unendo le forze, sia possibile fare la differenza. Vedere così tante persone dedicare il proprio tempo libero alla cura dell’ambiente è un segnale importante. La speranza è che eventi come questo non solo contribuiscano a mantenere pulito il territorio, ma possano anche educare e sensibilizzare sempre più cittadini al rispetto della natura. Ringrazio tutti i partecipanti e organizzatori” conclude Moreno Giacomazzi, sindaco di Santa Giustina in Colle.
La comunità si mobilita per l’ambiente nonostante le avversità del meteo
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Il problema è che con queste quantità d’acqua non c’è rete di scolo che tenga e il rischio di allagamenti ed esondazioni aumenta soprattutto nelle zone più a rischio. Per il Veneto significa ben il 55% del territorio, tanto che nella nostra regione sono 260 i comuni in situazione di pericolosità idraulica, da moderata a molto elevata. Se invece diamo uno sguardo al territorio saltano subito all’occhio le aree più in pericolo: lungo i fiumi Bacchiglione, Brenta e Adige in particolare, ma anche ai piedi dei rilievi o nelle zone in cui manca una rete di scolo efficiente. L’Ispra, inoltre, ha calcolato il numero di veneti che vivono in aree ad elevato rischio di alluvione: sono ben 568 mila, di cui più di un terzo ciascuno per le province di Venezia e Padova. Fin qui la fotografia, ma è giusto ricordare anche cosa è stato fatto in Veneto negli ultimi 15 anni, a partire dalle disastrose alluvioni del 2010: oltre 2,2 miliardi di euro sono stati investiti in 345 opere per la sicurezza idraulica, compresi dieci grandi bacini di laminazione, che hanno aumentato la capacità di invaso di oltre 21 milioni di metri cubi. Altri 13 sono in costruzione, per ulteriori 89 milioni di metri cubi. Senza contare poi le centinaia di cantieri aperti dai Consorzi di Bonifica e dai singoli comuni per proteggere ulteriori porzioni di territorio. Eppure il Veneto resta una regione fragile, perché il consumo di suolo degli ultimi decenni, il più vorace d’Italia, ha indebolito il territorio e accresciuto il rischio, perché alcuni interventi sono arrivati tardi o non sono ancora finanziati. Si potrebbe fare di più, ma non basta scavare canali o bacini, non basta rinforzare gli argini. Va superata anche la contraddizione che ha portato ad un progressivo indebolimento di un territorio già a rischio.
Il rischio alluvione in Veneto
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>direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<
Politica. Un Consiglio comunale ricco di temi strategici: bilanci, urbanistica e mobilità sostenibile
S i è tenuta qualche settimana fa una seduta ordinaria che ha visto all’ordine del giorno questioni di grande rilievo per la vita amministrativa e lo sviluppo locale. Riuniti nella Sala Consiliare, i rappresentanti dell’assemblea hanno affrontato un dibattito ricco e articolato, toccando temi finanziari, urbanistici e di pianificazione intercomunale. La discussione ha preso avvio con l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, per poi entrare nel merito del rendiconto della gestione 2024. Il documento finanziario, comprensivo del conto economico e del conto del patrimonio, ha ricevuto il via libera, attestando la coerenza tra programmazione e risultati. Particolare attenzione è stata rivolta al riconoscimento di un debito fuori bilancio, procedura necessaria per sanare spese impreviste nel rispetto
della trasparenza contabile. È seguita l’approvazione di una variazione al bilancio di previsione 2025–2027, volta ad allineare gli stanziamenti alle esigenze emerse nella fase di attuazione. Tra i temi più strategi-
ci, l’adesione a un Pati tematico che coinvolge più enti territoriali – dai Comuni limitrofi alla Regione Veneto – nella condivisione di una previsione urbanistica relativa a una grande struttura di vendita. Contestualmente, è stato designato il rappresentante che parteciperà ai tavoli di concertazione previsti dalla normativa regionale.
Altro punto rilevante ha riguardato l’ampliamento dello stabilimento della ditta Zoccarato Industrial Coatings S.r.l., intervento che include nuove aree di parcheggio e standard pubblici, comportando una variante al Piano degli Interventi. L’assem-
blea ha inoltre adottato la Variante Parziale n. 29 al medesimo Piano, che introduce aggiornamenti cartografici e normativi, oltre alla revisione del registro dei crediti edilizi. A conclusione dei lavori, sono state approvate due convenzioni fondamentali per lo sviluppo della mobilità: il Biciplan e il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums). Entrambi gli strumenti saranno elaborati in sinergia con gli altri Comuni della Federazione del Camposampierese, promuovendo una visione integrata e sostenibile della rete viaria e ciclabile, sia urbana che extraurbana.
Una maestra d’asilo di Campodarsego è stata arrestata con l’accusa di traffico di droga, a seguito di un’indagine che ha portato al rinvenimento di 10 chili di stupefacente e 30.000 euro in contante nella sua abitazione. L’operazione di polizia ha scosso profondamente la comunità locale, in quanto la donna, conosciuta per la sua serietà e professionalità, è stata sorpresa a gestire un’attività criminale di ampia portata, finora sconosciuta a chi le stava attorno.
La maestra, che viveva con il compagno e i genitori, è apparsa sempre come una persona di riferimento per i genitori degli alunni e per la comunità educativa. La casa, ordinata e tranquilla, nascondeva però una realtà ben diversa: un traffico di droga che coinvolgeva una rete ben organizzata. Il ritrovamento della droga e della somma di denaro in contante ha rivelato l’entità dell’attività illecita, che non era limitata a piccole quantità, ma indicava un
giro d’affari considerevole. L’arresto della donna ha sorpreso anche i suoi familiari più stretti, che non avevano mai sospettato alcun coinvolgimento in attività criminali. I genitori della maestra, che vivevano insieme a lei, sono rimasti sbigottiti dalla scoperta, così come i vicini, che l’avevano sempre considerata una persona affidabile e rispettabile. La maestra aveva gestito con discrezione la sua doppia vita, riuscendo a mantenere l’apparenza di una persona rispetta-
Campodarsego ha ospitato la storica Fiera dell’Angelo, evento simbolo della Pasquetta padovana, giunto quest’anno alla sua 64ª edizione insieme alla Fiera degli Uccelli. Un’intera giornata dedicata a tradizione, socialità e cultura locale, grazie all’impegno del Comune di Cam-
podarsego, con il patrocinio della Federazione dei Comuni del Camposampierese. Oltre 200 bancarelle hanno animato il centro cittadino, offrendo una vasta selezione di artigianato, prodotti tipici, hobbistica e curiosità. Particolarmente apprezzata l’area attrezzata per bambini,
con giochi gonfiabili e laboratori creativi. L’apertura ufficiale si è svolta alla presenza delle autorità locali e del senatore Antonio De Poli, che ha elogiato l’iniziativa con queste parole: “Complimenti agli organizzatori per la passione con cui mantengono viva una tradizione che rafforza le
bile mentre, nel contempo, operava nel traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno evidenziato che la coppia, composta dalla maestra e dal suo compagno, agiva con grande discrezione, senza attirare l’attenzione della comunità e delle forze dell’ordine. L’analisi dei materiali sequestrati, unitamente ai soldi trovati in casa, ha permesso di confermare l’esistenza di un’organizzazione criminale. Gli investigatori stanno proseguendo le ricerche per
individuare altri membri della rete e verificare l’estensione del traffico di droga. La scoperta di una somma di denaro così elevata, unitamente alla quantità di stupefacente, ha fatto supporre che la coppia gestisse un’attività criminale su scala significativa. Questo caso ha destato grande preoccupazione, in quanto dimostra come anche figure apparentemente insospettabili possano essere coinvolte in attività illecite. (e.s.)
radici della nostra comunità”. Nel pomeriggio, spazio alla Fiera degli Uccelli, con mostra ornitologica, esposizione di animali da cortile, trattori e macchine agricole, e una partecipatissima rassegna cinofila. A chiudere la giornata, un aperitivo in musica con DJ set by Alex Lunetta,
che ha regalato un momento di festa e condivisione. Un appuntamento che unisce generazioni, valorizza il territorio e rinnova lo spirito di comunità. La Fiera dell’Angelo resta un’occasione imperdibile per vivere Campodarsego nel suo volto più autentico. (e.s.)
Emergenza idrogeologica/1. Il grido d’allarme di Coldiretti: “I fenomeni estremi non sono più un’eccezione”
N on è più una questione di “se”, ma di “quando” e “quanto”. I cambiamenti climatici stanno trasformando profondamente il volto dell’agricoltura padovana e veneta, con eventi estremi che si susseguono con inquietante regolarità. “Non sono più l’eccezione, ma la regola”, denuncia Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova, indicando un fenomeno che da tempo non si può più definire emergenza, ma nuova normalità. L’agricoltura, da sempre esposta agli umori del clima, oggi deve fare i conti con una doppia minaccia: da un lato nubifragi violenti, grandinate, venti impetuosi e precipitazioni concentrate in poche ore, dall’altro lunghi periodi di siccità, ondate di calore, malattie delle colture e nuovi parassiti. Un mix esplosivo che sta mettendo in ginocchio anche territori storicamente considerati sicuri, come il Campo-
sampierese, dove nemmeno una fitta rete irrigua è riuscita a scongiurare allagamenti mai registrati prima. L’episodio più recente riguarda le tracimazioni del Muson dei Sassi, che hanno sommerso campi e aziende agricole, colpendo anche stalle e allevamenti. “Perfino le aree non classificate a rischio idraulico –prosegue Lorin – si sono ritrovate con l’acqua alla gola. E in questi casi, i primi a pagare il prezzo più alto sono sempre gli agricoltori”. A preoccupare è l’assenza di un sistema efficace di gestione delle risorse idriche. Troppa acqua in poco tempo, troppo poca quando servirebbe. È su questo squilibrio che Coldiretti insiste da anni, sollecitando interventi strutturali e la rapida attuazione del piano invasi. In collaborazione con Anbi è stato già elaborato un progetto cantierabile per realizzare una rete di piccoli bacini di accumulo in grado di portare
la raccolta dell’acqua dall’attuale 11% al 50%. Questi “laghetti” avrebbero un duplice ruolo: garantire riserve idriche durante i periodi di siccità e contenere le acque piovane durante le piogge torrenziali, prevenendo allagamenti e frane. In Veneto ne sono già previste diverse decine. Inoltre, potrebbero essere utilizzati anche per la produzione di energia rinnovabile, con un impatto minimo sul paesaggio. “Il nostro obiettivo – spiega Lorin – è raddoppiare la capacità di raccolta dell’acqua piovana, mettendola a disposizione non solo dell’agricoltura, ma anche per usi civili e per la produzione di energia idroelettrica. Serve però un cambio di passo: le opere già esistenti devono essere manutenute, mentre nuove infrastrutture devono rispondere ai nuovi parametri idro-meteorologici”.
I consorzi di bonifica non stanno a guardare. Stanno inve-
stendo anche in tecnologie d’avanguardia, come l’intelligenza artificiale, per monitorare e gestire i rischi climatici in modo predittivo e non più reattivo. Se l’agricoltura è tra le prime vittime dei cambiamenti climatici, può e deve essere anche parte della soluzione. Ma servono strumenti adeguati: incentivi per la difesa attiva e passiva, agevolazioni mirate, sostegno economico per
le aziende in difficoltà. “Il Pnrr rappresenta un’opportunità, ma va sfruttato in modo strategico –conclude Lorin –. L’agricoltura è chiamata a una nuova sfida: leggere i segnali del clima, adattarsi, innovare. Ma non può farlo da sola. Le istituzioni devono accelerare su investimenti e interventi che rispondano a un clima che non aspetta”.
Sara Busato
Nel cuore del Veneto si gioca una partita cruciale per la sicurezza del territorio. La Regione ha ufficializzato l’avvio di un ambizioso piano di difesa idraulica, destinando oltre 71 milioni di euro a interventi strutturali contro il dissesto idrogeologico. Un impegno senza precedenti che vedrà un impatto diretto sulla provincia di Padova, una delle aree più esposte al rischio di allagamenti e cedimenti arginali. A lanciare l’allarme – e a rivendicare l’importanza del piano – è Elisa Venturini, capogruppo
di Forza Italia in Consiglio regionale. “Nel Padovano – dichiara –sono previsti interventi mirati alla messa in sicurezza dei principali corsi d’acqua: il fiume Brenta, il Torrente Muson dei Sassi e il fiume Adige. Si tratta di opere fondamentali per proteggere cittadini, abitazioni, imprese e infrastrutture”. Gli interventi si concentrano su tre punti nevralgici. Nel Camposampierese in particolare è prevista la diaframmatura delle arginature del Muson dei Sassi, un’operazione tecnica che serve
a consolidare le sponde e a ridurre il rischio di cedimenti. A Vigodarzere sull’arginatura sinistra
del Brenta. Mentre ad Anguillara Veneta, lungo l’Adige, si intercetteranno le filtrazioni sotterranee. L’obiettivo è affidare i lavori entro il 2025 e completare i cantieri entro il 2027. Un cronoprogramma serrato, che non ammette ritardi. Il coordinamento tecnico sarà nelle mani della Direzione Difesa del Suolo e della Costa della Regione Veneto. A supervisionare il tutto, il Commissario di Governo per il dissesto idrogeologico. “Queste opere – sottolinea Venturini – non sono semplici progetti sulla carta,
ma interventi concreti, finanziati e già in fase avanzata di pianificazione. Rappresentano una svolta importante nella prevenzione dei rischi idraulici, soprattutto in un territorio densamente abitato e fortemente industrializzato come il Padovano”. Le immagini delle alluvioni che negli ultimi anni hanno colpito anche il Veneto sono ancora vive nella memoria collettiva. In un contesto di cambiamenti climatici l’investimento in infrastrutture per la difesa del suolo è necessario. (s.b.)
IDRAULICI – CALDAIE – POMPE DI CALORE – CLIMA
Territorio. I primi arbusti sono stati messi a dimora durante una simbolica cerimonia
D opo anni di progetti, lavori e valorizzazione della ciclabile Treviso-Ostiglia, la primavera di quest’anno regala all’antico tratto ferroviario dismesso un’importante novità. Proprio nel primo giorno della nuova stagione, infatti, sono iniziate le operazioni di piantumazione di 1.700 nuovi alberi (aceri, carpini, prunus, ligustrum e non solo) nei comuni di Piazzola sul Brenta, Campodoro e Camposampiero, coprendo due chilometri lineari. Il progetto è stato denominato “Alberiamo la Ciclovia” e vede la partecipazione del soggetto gestore della Federazione dei Comuni del Camposampierese, mentre ad occuparsi dell’intervento di riforestazione sarà il personale di WOWnature e i creativi di Etifor (spin-off dell’Università di Padova).
ma un’esperienza culturale a 360° che coinvolge turisti ed appassio-
nati nella scoperta e nella conoscenza del territorio. Gli ultimi in-
terventi del 2025 hanno collegato anche il comune di Cologna Veneta, in provincia di Verona, mentre entro estate è previsto il completamento fino a Cerea. Complessivamente è transitabile il 75% del percorso in territorio veneto per un totale di 118 chilometri; entro il 2026 si stima che anche gli ultimi tratti saranno percorribili, facendo dell’opera “un punto di riferimento per cicloturisti e amanti della mobilità sostenibile, nonché la ciclovia più lunga d’Italia” come ha ricordato la vicepresidente della Regione Elisa De Berti. Andrea Benato
Presente alla simbolica cerimonia di avvio della piantumazione anche il primo cittadino di San Giorgio delle Pertiche Daniele Canella, in rappresentanza della Provincia di Padova (sebbene un tratto della ciclabile percorra anche il proprio comune) che ha commentato: “Questa mattina sono state messe a dimora le prime piante di un intervento che, entro il 2025, porterà alla piantumazione di circa 1.700 nuove essenze arboree. Un grande grazie ad Alì supermercati che ha finanziato questo progetto, dimostrando ancora una volta un forte impegno per l’ambiente e per il territorio. Grazie al loro sostegno a questo progetto possiamo migliorare il paesaggio, assorbire CO , ridurre gli inquinanti e offrire ai cicloturisti e ai cittadini un percorso ancora più verde e accogliente. La Treviso-Ostiglia è una delle ciclovie più amate in Italia e in Europa: con questa nuova infrastruttura verde, sarà ancora più bella, sostenibile e ricca di biodiversità. Un segnale forte per l’ambiente, per il territorio e per le future generazioni” ha concluso Canella. Il progetto di valorizzazione risale al 2009, ma già oggi il percorso è fruibile per ampi tratti. Grazie al completamento dei lavori, negli ultimi anni sono nati punti di ristoro ed iniziative che puntano a far diventare il tracciato non solo un’attività sportiva all’aria aperta
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AttivAnziani. Ciclo di incontri sull’alimentazione
Proseguono i progetti a favore della terza età a San Giorgio delle Pertiche. Con l’avvicinarsi dell’estate, sono state riaperte anche quest’anno le iscrizioni per i soggiorni climatici, con possibilità di scelta tra mare (Rimini) e montagna (Fiera di Primiero). Altra iniziativa che riguarda i cittadini senior è “Alimentazione matura”, un ciclo di tre incontri su cibo, salute e convivialità organizzato dal comune nell’ambito del progetto AttivAnziani
con la collaborazione della Bottega dei Ragazzi. Dopo il primo incontro del 6 maggio le date da segnare in agenda sono il 20 maggio e il 10 giugno presso il centro parrocchiale San Giovanni Bosco di Arsego. Saranno presenti gli esperti del Circolo Naturhabilis, l’economo dietista Francesca Nardo e Maria Colesnic. “L’obiettivo - spiega il comune - è quello di promuovere e sviluppare la conoscenza sulle buone pratiche nutrizionali, per un corretto stile di vita alimentare, da adottare per imparare la gestione dei pasti quotidiani realizzando piatti bilanciati ed evitando gli errori più frequenti”. Infine continuano le camminate della terza età con un’importante novità. Oltre alle nuove date primaverili che danno l’opportunità agli anziani di camminare assieme e visitare luoghi significativi del territorio, il 23 aprile i coordinatori del progetto hanno organizzato una giornata particolare alla scoperta della storia del comune. Partner d’eccezione è stato il gruppo Intanto Storia, che da qualche anno si occupa di riscoprire aneddoti e curiositànostra” storia, quella dei nostri genitori, dei nostri nonni, dei nostri avi. Recuperiamo i ricordi di chi c’era, facciamo rifiorire dai documenti, dalle foto, dagli oggetti, le storie dei paesi di Arsego, Cavino, San Giorgio delle Pertiche e dei territori limitrofi” spiega il gruppo. (a.b.) San Giorgio delle Pertiche
C
he ad Arsego le attese fossero alte lo ha confermato qualche giorno prima dell’evento la predisposizione dei parcheggi con tanto di servizio navetta: circa 10mila posti auto. Ma l’evento ha probabilmente superato le aspettative, tanto da richiedere una data extra. Aperyshow si conferma dunque uno degli eventi più attesi e partecipati dell’anno in tutto il Veneto, registrando presenze record (a breve saranno forniti i dati ufficiali). La manifestazione musicale a scopo benefico è dunque partita come da programma il 24 aprile, anche se non sono mancate delle leggere piogge che hanno parzialmente diminuito l’affluenza. Il meteo non è stato clemente neanche il giorno successivo mentre il 26 con grande sorpresa l’evento è stato sospeso per rispetto ai funerali del pontefice. La data è stata poi recuperata il 3 maggio con una grande serata di chiusura dalle 17.30 all’1 di notte. Per i dati ufficiali delle presenze sarà necessario attendere ancora qualche giorno, ma le foto dall’alto col drone non lasciano spazio a dubbi: il grande spazio che il comune di San Giorgio delle Pertiche ha messo a disposizione per l’evento è stato interamente riempito da giovani e famiglie che hanno goduto per i giorni del lunghissimo ponte di musica, animazione e food truck.
Soddisfatta l’amministrazione comunale che per voce del primo cittadino Daniele Canella ha commentato: “Quello che è nato con poche centinaia di persone a Camposampiero, negli ultimi tre anni è approdato nel Prà della Fiera di Arsego,
dove è diventato la festa delle famiglie e dei giovani, ed è attualmente uno degli eventi più importanti nel suo genere, riconosciuto come il miglior festival benefico d’Italia” ha concluso il sindaco.
Andrea Benato
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Interventi di manutenzione per la sicurezza e il decoro urbano
Si sono svolti per tutto il mese di aprile importanti lavori di manutenzione a San Giorgio delle Pertiche. A darne notizia è l’assessore ai lavori pubblici Andrea Carnio: “Sono in corso gli interventi di potatura su diverse alberature dislocate nel territorio comunale. Gli interventi si rendono necessari al fine di preservare la salute del patrimonio arboreo, garantire il decoro urbano e, soprattutto tutelare la sicurezza pubblica.” L’attuazione degli interventi segue un criterio di priorità e urgenza, volto a prevenire potenziali danni e rischi per l’incolumità dei cittadini derivanti dalla caduta accidentale di rami o alberi interi in caso di eventi atmosferici avversi”. “La manutenzione delle alberature e delle aree verdi rappresenta per questa amministrazione non solo un aspetto di cura estetica del territorio, ma una priorità fondamentale per la sicurezza della collettività. Per l’attuazione degli interventi è previsto un investimento di oltre 20mila euro.”Negli stessi giorni sono stati stati eseguiti gli interventi di manutenzione alle strade bianche comunali che presentavano buche e dislivelli. “Gli interventi, effettuati nelle zone più critiche, con la sagomatura della sede stradale oltre alla stesura di stabilizzato” ha aggiunto Carnio. Infine la manutenzione ha riguardato anche le strutture ludiche situate nelle aree verdi del territorio, per una spesa di 27mila euro. L’obiettivo è quello di “potenziare la sicurezza degli utenti più giovani. È stata posta particolare attenzione alla verifica e all’adeguamento delle attrezzature presenti nei parchi pubblici, riconoscendo l’importanza di garantire ambienti di gioco sicuri e fruibili per i bambini. L’investimento testimonia l’impegno dell’ente locale nei confronti del benessere e della sicurezza della comunità, con un focus specifico sulla tutela dei minori” ha concluso l’assessore. (a.b.)
L’incontro. Confronto sul ruolo strategico degli allevamenti bovini nella transizione ecologica
I
n occasione dell’apertura della 42ª edizione della “Festa dei Fiori”, si è tenuto un importante convegno dedicato al futuro dell’agricoltura e dell’allevamento bovino da latte. L’evento, organizzato dall’assessore all’agricoltura Federico Marconato, ha richiamato cittadini, amministratori e allevatori, offrendo un momento di confronto tecnico e culturale sul ruolo strategico dell’agricoltura nella transizione ecologica. Il consigliere regionale Giulio Centenaro, presente all’incontro, ha colto l’occasione per difendere con forza l’agricoltura tradizionale, criticando quelle che ha definito “eco-follie” europee. “Abbiamo perso di vista il vero obiettivo di produrre cibo sano, legato alla nostra cultura e alla nostra terra. La zootecnia veneta concilia tradizione, economia e ambiente”. Dichiara Centenaro. Tra gli interventi più apprezzati, sicuramente è stato quello del professor Giulio Cozzi dell’Università di Padova, che ha presentato un’analisi approfondita sul benessere animale come chiave per rendere l’allevamento più sostenibile. Cozzi ha sottolineato come l’eliminazione degli erbivori dai nostri ecosistemi, priverebbe l’ambiente di importanti benefici, come il sequestro
di carbonio, la gestione delle risorse idriche e la tutela della biodiversità.
“Garantire il benessere animale non è solo un dovere etico, ma una strategia concreta per aumentare l’efficienza produttiva e ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti”, ha affermato il dottor Alessandro Lotto, presidente di Nutristar Spa, commentando l’importanza dell’applicazione delle 5 libertà fondamentali: accesso continuo a cibo e acqua di qualità, ambienti adeguati e puliti, prevenzione sanitaria, spazi per comportamenti naturali e assenza di stress.
Non è la prima volta che l’azienda Reggina, specializzata in nutrizione dei ruminanti,
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collabora con l’amministrazione comunale, guidata da Moreno Giacomazzi. In passato, infatti, ha già contribuito all’installazione di alcuni defibrillatori a Santa Giustina in Colle e nella frazione di Fratte. L’allevamento bovino è al centro di una transizione ambientale decisiva. Lo hanno ribadito Paolo Paparella e Alessandro Calliman dell’Associazione Veneta Allevatori, illustrando le azioni strategiche necessarie per ridurre le emissioni in zootecnia. La sfida è duplice fra garantire la sostenibilità ambientale e difendere la redditività aziendale. Negli ultimi anni, infatti, si è registrata una riduzione del numero di allevamenti, ma anche un aumento della di-
mensione media delle stalle e della produzione di latte per capo.
A chiudere la serata è stato il direttore di Ava- Cps, Claudio Marangoni, che ha ricordato il ruolo dell’associazione e della cooperativa nel sostenere gli allevatori attraverso formazione, consulenze e iniziative concrete, come quella offerta dal convegno. A seguire, grazie al contributo dello sponsor Ava- Cps, la Pro Loco – rappresentata dalla presidente Silvia De Santi, che durante la serata ha anche presentato il programma completo della 42ª edizione - Festa dei Fiori – ha organizzato un momento conviviale per tutti i presenti con prodotti tipici offerti da due eccellenze del territorio. Lattebusche e Caseificio San Rocco, che hanno messo a disposizione le loro specialità casearie per valorizzare il legame tra agricoltura, qualità e territorio. “Il convegno si è rivelato un momento prezioso di confronto e approfondimento, fondamentale per sostenere il modello agricolo e zootecnico che, pur nel rispetto delle sfide ambientali, non deve rinunciare all’identità territoriale né alla qualità del cibo prodotto”. Ha concluso il primo cittadino Moreno Giacomazzi al termine della serata.
Endrius Salvalaggio
C’è amarezza per le somme che giocoforza bisognerà restituire allo Stato ma anche soddisfazione per gli investimenti e i progetti in cantiere
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N on è stato un consiglio comunale facile quello di fine marzo a Villa del Conte. Riuniti nella sala consiliare del municipio, consiglieri e assessori hanno votato per sette punti all’ordine del giorno, uno dei quali ha riguardato importanti variazioni previsionali di bilancio, come ha illustrato il vicesindaco Giacinto Pegoraro. Le note negative riguardano soprattutto fondi che il comune dovrà restituire allo Stato: “La Ragioneria generale dello Stato ha pubblicato, in data 12 febbraio, i criteri di determinazione del contributo alla finanza pubblica per gli Enti locali per il quinquennio 2025-2029. Sulla base di tali criteri, il comune di Villa Conte prevede di restituire allo Stato 8.008 euro nel 2025, 16 mila euro l’anno prossimo e altrettanti nel 2027 e 2028. Infine, nel 2029, dovremo dare 27.104 euro. Pertanto è necessario adeguare gli stanziamenti di bilancio inizialmente previsti in 10.000 euro per gli anni 2025-2027, agli effettivi importi definiti dalla Ragioneria generale dello Stato”. Altre uscite previste sono state comunicate con amarezza dal vicesindaco: “Altro punto dolente è il Fondo di solidarietà comunale. Si rende necessaria una variazione per adeguare il fondo alle disposizioni del Ministero dell’Interno. Il precedente stanziamento, per quanto riguarda il 2024, era di 402mila euro, mentre nell’an-
no 2025 è stato rideterminato in 359.671,82 euro, comportando una minore entrata di 42.794 euro. Tale riduzione è stata compensata con maggiori trasferimenti in economie di spese, in particolare nel settore delle utenze” spiega Pegoraro. Una volta illustrate le uscite “inappellabili”, sono state presentate le altre variazioni. “Il comune ha presentato domanda di partecipazione al Pnrr per la digitalizzazione delle procedure amministrative dello Sportello Unico per le Attività Produttive, Suap, e dello Sportello Unico dell’Edilizia, il Sue. La spesa prevista ammonta a 3.956,47 euro, finanziata interamente tramite contributo statale con pari iscrizione in entrata e in uscita. Inoltre, abbiamo il bando regionale per rottamazione dei veicoli inquinanti. È questa la cosa importante di questa variazione di bilancio: il comune ha partecipa-
to al bando per la sostituzione di due veicoli comunali obsoleti con mezzi a basso impatto ambientale. Il costo totale dell’operazione è di 46mila euro con contributo regionale di euro 23mila pari al 50 per cento della spesa, mentre la restante parte sarà a carico dell’Ente” ha proseguito il vicesindaco. “Ancora, prevediamo l’istituzione del Distretto territoriale del commercio, in collaborazione con il comune di Santa Giustina in Colle e Confesercenti del Veneto. L’investimento complessivo è di 2 mila euro, con una suddivisione equa tra i due comuni di 1.000 euro ciascuno, oltre ai costi per il compenso del manager del distretto”. Tra le voci più onerose, sebbene il contributo venga dalla Provincia, quella per la realizzazione di una nuova rotatoria: “È stato previsto l’inserimento di un contributo, già programmato e già organizzato, di 122.252 euro della Provincia per quanto riguarda la rotatoria di Abbazia Pisani, che è entrata in bilancio quest’anno. Ovviamente in entrata è stato registrato un contributo di pari importo da parte di Provincia per il cofinanziamento”. Infine Pegoraro segnala l’aggiornamento del Dup per poter inserire alcuni importanti investimenti sostenuti dal Pnrr. Compatta, la maggioranza monocolore ha approvato all’unanimità le variazioni, sottolineando la necessità degli interventi proposti dall’assessore. Andrea Benato
la frazione ha portato amicizia nel cuore del capoluogo. Una giornata in cui l’unico obiettivo era scam-
Aprile, mese della Pasqua in questo 2025. A Villa del Conte, invece, è rimasto ancora un po’ di spirito carnevalesco, tanto da celebrare la tradizionale festività invernale sabato 5 aprile, come ormai avviene da qualche anno. Come sempre, per le vie della cittadina, erano presenti i carri allegorici accompagnati dalla musica, grandi e piccini vestiti in maschera, associazioni e volontari che hanno reso l’evento un momento di ritrovo per la comunità comitense. Soddisfatta l’amministrazione che, per voce della sindaca Antonella Argenti, commenta: “Una magia fatta di colori, musica, coriandoli, ma soprattutto della forza delle persone. Una festa unica, in cui le famiglie delle scuole hanno ballato insieme, dove
biarsi sorrisi ed emozioni, dove ognuno era prezioso e speciale”. Numerosi i ringraziamenti espressi da Argenti: “Grazie a Silvia e agli associati dell’Associazione KONte Eventi, che hanno sempre creduto nel potere della comunità, con il
prezioso supporto dell’assessore Davide Pastorello. Grazie ai carristi e a tutti i partecipanti, che ci hanno regalato felicità, riflessioni e divertimento. Grazie ai volontari della Protezione Civile, al personale sanitario e alla Polizia Locale, che hanno garantito la sicurezza con grande professionalità. Un grazie speciale a Marino, il nostro operatore sempre presente e attento, al servizio di spazzamento che ha ripulito tutto con puntualità, e a chi ha lavorato fino a tarda notte, e questa mattina, per ripristinare ogni spazio.” Visto il successo di questa edizione, così come le ultime, l’appuntamento è già segnato in agenda per il prossimo anno, sempre in primavera, sempre in aprile, per la precisione l’11. (a.b.)
La novità. Nasce il nuovo Distretto del Commercio in collaborazione
Sarà costituito anche a Villa del Conte un nuovo Distretto del commercio. L’annuncio è stato dato durante il consiglio comunale mentre nei giorni successivi sono trapelati alcuni dettagli in più su un progetto ritenuto strategico per il territorio.
“Nei giorni scorsi, il consigliere Valerio Zanchin con delega alle attività commerciali ha presentato il progetto avviato in collaborazione con il comune di Santa Giustina in Colle, che ringraziamo anche in qualità di ente capofila, per ottenere il riconoscimento di Distretto del commercio, con l’indispensabile collaborazione delle categorie economiche” spiega una nota dell’amministrazione. “L’incontro era indirizzato ai protagonisti di questo progetto, ossia le attività commerciali e produttive. Dopo il benvenuto ed il ringraziamento, si è sottolineato il percorso di collaborazione con i commercianti già avviato anche con il bando di Natale e gli effetti positivi e l’importanza di creare sinergia e collaborazione per fare in modo di valorizzare il più possibile il territorio sfruttando tutte le opportunità che le istituzioni ci offrono” continua la nota.
“È necessario creare attrattività a beneficio di tutte le attività locali. Ecco perché abbiamo scelto di chiedere alla Regione Veneto, di essere riconosciuti come distretto del commercio con il comune confinante. Abbiamo infatti analizzato con i rappresentanti delle attività locali, i benefici in termini di finanziamenti e supporto alle iniziative che potremo ricevere, ecco perché si è chiesto il supporto e l’avvallo di associazioni di categoria ma anche associazioni sociali, culturali e sportive del nostro comune. Incrociamo le dita e attendiamo il responso” aggiunge la nota.
risorse di cui dispone il territorio.
Tra gli obiettivi - definiti dalla Regione - vi sono la rigenerazione del
tessuto urbano; la promozione di un’interazione tra i cittadini, imprese e pubblica amministrazione
nelle scelte strategiche del distretto; lo svolgimento di un’azione di alto profilo qualitativo che si uniforma agli indirizzi già diffusi in ambito europeo e nazionale, nell’ottica della prospettazione delle cd. “Smart Cities”; la valorizzazione della qualità del territorio con azioni innovative di politica attiva, adatte al contesto economico e sociale del distretto.
“È iniziato un percorso insieme, utile a discutere ad un unico tavolo i temi trasversali ed interesse comune” concludono il sindaco e il consigliere delegato.
Andrea Benato
Sono molti i comuni veneti e del padovano che hanno già costituito queste nuove realtà territoriali, come ad esempio Albignasego. La Regione li ha definiti sul piano normativo come ambiti territoriali di rilevanza comunale o intercomunale, nei quali i cittadini e le imprese, liberamente aggregati, qualificano le attività commerciali come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione delle
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Approvazione del rendiconto consuntivo, avanzo di 180mila euro
La Giunta Comunale ha approvato nel mese di marzo, il rendiconto consuntivo per l’anno 2024, che evidenzia un avanzo di circa 180.000 euro. Un risultato che si inserisce in un contesto positivo, in cui la gestione finanziaria si conferma solida e in grado di supportare nuove iniziative per il territorio. Grazie all’avanzo di bilancio ottenuto dagli esercizi finanziari precedenti, il comune aveva potuto deliberare investimenti e ulteriori progetti socio-culturali, volti a valorizzare le tradizioni locali e a promuovere la partecipazione attiva
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dei cittadini. “Questo avanzo continuerà a garantire la possibilità di sostenere nuovi interventianticipa il vicesindaco Cristian Bottaro - e altri cantieri di opere pubbliche già in programma, per migliorare infrastrutture e servizi e rendere Villanova più vivibile e moderna”. Il rendiconto consuntivo sarà sottoposto all’approvazione del consiglio comunale alla fine del mese di aprile, come previsto dalla normativa. Per garantire la massima trasparenza e partecipazione, l’amministrazione comunale ha organizzato una serata pubblica per il 15 aprile presso il Centro Tomasoni. Un momento di ascolto e di confronto con la cittadinanza, non solo per illustrare i numeri, ma soprattutto le scelte e le progettualità previste, ascoltando le esigenze del territorio e delle persone che ci abitano. “Questo avanzo rappresenta una grande opportunità - dichiara il sindaco Sarah Gaiani - per tutta la nostra comunità, che potrà beneficiare di nuove risorse per progetti che guardano al futuro”. “L’annualità 2024 si è caratterizzata per un aumento significativo –rispetto al 2023 – degli incassi per oneri di urbanizzazione - conclude Bottaro -. Siamo quindi fiduciosi che anche il 2025 prosegua nel trend positivo per poter continuare ad investire nelle progettualità di opere pubbliche in programma. (e.s.)
sa vitale e al contempo come possibile « Il prof. Rinaldo ri dell’iniziativa e ha ribadito quanto sia cruciale studiare l’acqua in tutte le sue implicazioni, per proteggere la società e le
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zati, ma devono considerare il territorio in tutta la sua complessità». Durante l’inaugurazione del Centro Studi è intervenuto anche il professor Andrea Rinaldo, vincitore dello Stockholm Water Prize 2023, considerato il Nobel per l’acqua. La sua presenza ha rafforzato l’importanza del progetto, riportando al centro il valore dell’acqua come risor-
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Sociale. Il Comune conferma il suo ruolo guida nelle politiche di conciliazione tra lavoro e vita privata
L’amministrazione promuove servizi innovativi per l’infanzia, il lavoro flessibile e un modello inclusivo di comunità
I
Ottant’anni di memoria e gratitudine per le persone cadute
l Comune di Villanova di Camposampiero ha mantenuto la certificazione Family Audit. Un prestigioso riconoscimento che attesta l’impegno nella promozione delle politiche di conciliazione tra vita lavorativa e familiare. Questo importante traguardo rappresenta un passo avanti per il benessere dei cittadini e per la costruzione di una comunità più inclusiva, attenta alle esigenze delle famiglie. La certificazione Family Audit è uno strumento europeo che valuta e riconosce le amministrazioni pubbliche che implementano politiche efficaci a favore delle famiglie, mirando a un miglior equilibrio tra la vita professionale e quella privata. Nata in Trentino, oggi è diffusa in tutta Italia e permette ai comuni e alle aziende di misurare il proprio impegno in questo settore, adottando politiche che vanno dal miglioramento dei servizi per l’infanzia alla gestione flessibile del tempo di lavoro, fino alla promozione di politiche inclusive per le famiglie. La certificazione Family Audit è il risultato di un percorso avviato dal Comune di Villanova di Camposampiero per rispondere alle necessità di conciliazione che ogni giorno si presentano nelle famiglie. Tra le principali misure adottate, spiccano l’ampliamento dei servizi per la cura dei bambini, con la creazione di spazi per l’infanzia e la promozione di orari flessibili per i genitori lavoratori. È stata inoltre prevista una riorganizzazione degli spazi pubblici per favorire l’inclusività e migliorare la qualità della vita familiare, sia per chi ha bambini piccoli, sia per le persone con anziani o disabili a carico. Inoltre, il comune ha introdotto soluzioni innovative come il telelavoro e orario flessibile per i dipendenti pubblici, favorendo una maggiore autonomia nella gestione del tempo e conciliazione con la propria famiglia.
re insieme politiche realmente rispondenti ai bisogni del territorio. Un approccio condiviso che ha rafforzato il senso di comunità e la fiducia tra istituzioni e famiglie.
“Con l’ottenimento della certificazione Family Audit – sottolinea l’assessore alle politiche sociali, Elena Pagetta – dimostriamo quanto la nostra amministrazione sia vicina alle famiglie e pronta ad investire nel loro futuro. Le poli-
tiche di conciliazione tra lavoro e famiglia non sono solo un obiettivo, ma un valore che ci guida ogni giorno nel nostro operato”.
Villanova di Camposampiero si conferma così un modello virtuo-
so di amministrazione sensibile ai cambiamenti sociali e capace di interpretare con concretezza le nuove esigenze della cittadinanza.
Endrius Salvalaggio
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La comunità di Villanova di Camposampiero ha festeggiato in grande il 25 Aprile, giornata della Liberazione. Un evento che, oltre a ricordare la fine della seconda Guerra Mondiale e la lotta per la libertà, l’importanza sarà quella di non dimenticare il sacrificio prestato per chi c’era. Un ringraziamento speciale va all’associazione Nazionale Combattenti e Reduci - sezione di Villanova e Murelle, che come ogni anno coordina la cerimonia. Da decenni, l’associazione Nazionale Combattenti e Reduci – sezione di
Il percorso verso la certificazione ha coinvolto attivamente sia l’amministrazione che i cittadini, attraverso incontri partecipativi e momenti di ascolto, per costrui-
Villanova e Murelle è un punto di riferimento della nostra comunità, che si impegna a preservare la memoria storica e a onorare le ricorrenze che celebrano il sacrificio di chi ha difeso la patria. Sotto la guida del presidente Lorenzo Nostran, l’associazione si distingue per la sua costante presenza alle manifestazioni civili, organizzando con cura e passione eventi che testimoniano l’importanza della memoria storica per le nuove generazioni. “Un ringraziamento particolare va anche al Presidente Onorario Giuseppe Bassipuntualizza l’assessore alla cultura e al volontariato Angela Bombo - che, a 106 anni, continua a essere una fonte di testimonianza vivente e di ispirazione. Reduce della campagna di Russia, Bassi ha vissuto eventi drammatici, ha saputo trasformare in un patrimonio di ricordo e insegnamento per tutti noi. La sua testimonianza non è solo un atto di memoria, ma un regalo che ci consente di guardare al passato con rispetto”.
La manifestazione alla giornata della Liberazione del 25 Aprile si è svolta presso il monumento ai caduti di Murelle, alle 9.30, dove è stata svolta una commemorazione in onore di Antonio Ceron, eroico partigiano.“Un grazie va anche al gruppo Alpini di Sant’Andrea di Campodarsego, che come spesso accade mette a disposizione il proprio supporto con partecipazione e spirito di solidarietà” conclude l’assessore Bombo. (e.s.)
La manifestazione. Dalla poesia alla musica corale, l’evento celebra chi dà voce alla bellezza
S i è svolto il sesto Galà della Cultura della Federazione del Camposampierese che, quest’anno, è stato dedicato ai “Testimoni del nostro Tempo”. Nella cornice dell’antica Pieve San Prosdocimocomune di Villanova di Camposampiero - sono state premiate, come di consueto, le eccellenze culturali del territorio. A organizzare e presiedere l’iniziativa c’era il Tavolo della Cultura, composto dagli assessori e consiglieri dei dieci comuni della Federazione, che ha omaggiato gli “interpreti di quella tensione estetica che li rende “testimoni”, delle pulsioni artistiche contemporanee”.
“Lo scopo della manifestazione –sottolineano gli organizzatori - è di
valorizzare l’opera di quanti (individui, associazioni, istituzioni) con la propria attività hanno contribuito e tuttora contribuiscono alla promozione e valorizzazione dei diversi linguaggi culturali ed artistici nel territorio e tra la popolazione del Camposampierese”.
Ecco dunque l’elenco dei premiati: Borgoricco, Antonio Gallo, poeta; Campodarsego, Cinema-Teatro Aurora; Camposampiero, Associazione Amici delle Visite Guidate; Loreggia, Banda Musicale Aurelia e Majorettes; Massanzago, Pro Loco; Piombino Dese, Dario Guerra, giornalista; San Giorgio delle Pertiche, Premio di Poesia “Fides Milani Finotti”; Santa Giustina in Colle, Gianni Giacomazzo, musicista; Villa del
Conte, Comitato tutela e salvaguardia San Massimo Onlus; Villanova di Camposampiero, Compagnia teatrale “Lampioni storti”. Alla fine, tra le molte eccellenze, la vincitrice è stata Claudia Ferronato “per l’eccezionale talento e la passione con cui ha saputo diffondere la cultura musicale, facendo del canto corale un’esperienza di condivisione e armonia. Per il suo impegno nell’avvicinare le persone alla musica, trasformando ogni voce in emozione e ogni esibizione in un racconto da vivere insieme”. “Un elenco che si caratterizza per l’eterogeneità delle discipline - spiegano gli organizzatori - che connota positivamente, dal punto di vista culturale, un territorio più vivace di quanto non
Si è tenuto il 13 aprile il primo Bike Lab fotografico dell’alta padovana. Organizzato dai Distretti del Commercio di Carmignano di Brenta, Piazzola sul Brenta e Camposampiero, quello che un tempo era un semplice giro in bici oggi è diventato una nuova esperienza alla scoperta del territorio, della natura e della
fotografia. Si tratta tour in bici lungo il Brenta e l’Ostiglia, dove i paesaggi naturali e urbani diventano storie da scoprire e raccontare attraverso la macchina fotografica. Dopo il primo appuntamento di Carmignano e Piazzola, il 18 maggio chi avrà voglia di cimentarsi in questo nuovo intrattenimento potrà partecipare all’O-
stiglia Vision lungo la filovia Ostiglia da Piazzola a Camposampiero, partecipando a un laboratorio fotografico creativo. Nello stesso giorno avrà luogo “Brenta Stories”, una pedalata per famiglie da Piazzola a Camazzole, per esplorare il fiume, i suoi segreti e i panorami. “Bike Vision è il workshop ideale per chi ama pe-
appaia ad un primo sguardo distratto”. “Attraverso questa iniziativa –aggiunge Fabio Marzaro, assessore portavoce del Tavolo della Cultura - ci proponiamo di rinforzare l’identità culturale del territorio, ritenendo che essa sia un elemento imprescindibile per lo sviluppo. Per creare un territorio ricco, nel senso
Il concorso letterario Silvano Belloni, giunto alla sua undicesima edizione, continua a rappresentare un importante appuntamento culturale per la comunità. Organizzato per celebrare la figura di Silvano Belloni, scrittore e intellettuale, il concorso si distingue ogni anno
per la qualità dei partecipanti e per opere presentate. Quest’edizione, come riporta l’avviso pubblico, si articola in tre categorie: per i bambini dagli 8 ai 10 anni, ragazzi dagli 11 ai 15 anni e per gli adulti dai 16 anni in su. Le opere in concorso dovranno essere dei racconti brevi
a tema libero, offrendo agli autori un’ampia libertà espressiva. “È un’occasione preziosa per valorizzare il talento e la passione per la scrittura dei nostri giovani e adulti, nonché per ricordare e onorare una figura di Silvano Belloni, che ha tanto dato alla nostra comunità” spie-
ga l’assessore alla cultura Angela Bombo. Il concorso si conferma un evento di grande rilevanza culturale, che contribuisce a diffondere l’amore per la lettura e la scrittura tra le nuove generazioni, con l’obiettivo di preservare e tramandare il patrimonio culturale del territorio
pieno della parola, servono artigiani, imprenditori, professionisti, ma vi è bisogno, non da meno, di persone in grado di interpretare con la propria sensibilità e di restituire col proprio talento la sete di cultura, di conoscenza, di arte che è innata nell’essere umano”.
dalare nella natura e catturare con lo sguardo (e l’obiettivo) la bellezza dei paesaggi fluviali” commentano gli organizzatori. “Una giornata speciale guidata dal fotografo professionista Andrea Signori, tra tecniche di fotografia paesaggistica e street, spunti creativi e tanta ispirazione”. (a.b.)
locale. La scadenza per la consegna degli elaborati è fissata per il prossimo 27 giugno. Consegna a mano presso il protocollo comunale, ovvero nelle altre modalità ordinarie postali o telematiche. Per maggiori informazioni scrivere a cultura@comune.villanova.pd.it . (e.s.)
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Ormai non si contano più le interviste al vetriolo che i leader dei due partiti si scambiamo, ma soprattutto non si placano le voci di “transumanze” di consiglieri leghisti, preoccupati per la propria riconferma a fronte del calo dei consensi del proprio partito, verso Fratelli d’Italia. Nel frattempo anche l’attività amministrativa, tanto in regione quanto nei territori, subisce i contraccolpi di questo contrasto: le Commissioni Consiglieri si stanno riducendo a campi di battaglia e persino nell’indicazione dei presidenti dei Consorzi di Bonifica l’eco di quanto sta accaden-
do in campo politico si fa sentire.
Alberto Stefani, segretario regionale della Lega, presidente e assessori di peso ai Fratelli con bonus di candidati sindaci delle Città Capoluogo prossime al voto? Può essere uno schema, ma proprio dai Meloniani è giunta una secca smentita: chiedono la presidenza. Per la Lega perdere la guida del Veneto potrebbe voler dire la fine di una lunga, lunghissima storia, per Fratelli d’Italia non poter annoverare, nel momento di massima forza, neppure la presidenza di un regione del nord appare inaccettabile.
Andranno divisi e useranno le elezioni come una sorta di primarie? Anche in questo caso tutto può accadere, ma
sembra un’ipotesi estremamente remota: troppo delicati gli equilibri anche di carattere nazionale per potersi permettere un approccio di questo tipo. E in tutto questo cosa accade al centrosinistra? Il tavolo degli alleati continua a incontrarsi e a parlarsi. Di nomi ne sono usciti molti, ma di ufficiali ancora nulla. Chissà che adesso, fissata la data delle elezioni, ci sia un’accelerazione. Tutta da decifrare la posizione di Azione: il partito di Calenda non ha ancora deciso come comportarsi. Sembra vogliano attendere di comprendere se vi sarà veramente una spaccatura tra Lega e Fratelli d’Italia per poi costruire un’alleanza con gli stessi leghisti e magari Forza Italia. Staremo a vedere.
Verso le elezioni. A pochi mesi dal voto centrodestra e centrosinistra sono tutt’altro che pronti
Il Conclave per eleggere Papa Leone XIV è stato decisamente veloce nonostante il numero record di cardinali da mettere d’accordo. Niente a che vedere con quello che sta accadendo dentro i partiti e le coalizioni per la scelta del candidato presidente della Regione Veneto. Il prossimo autunno, così ha chiarito il Consiglio di Stato, si andrà alle urne, ma al momento tanto il centrodestra quanto il centrosinistra sembrano tutt’altro che pronti.
CASA CENTRODESTRA, BRACCIO DI FERRO PER LA LEADERSHIP
Partiamo dal centrodestra che, numeri alle mano, parte ovviamente da favorito. L’impossibilità per Luca Zaia, il presidente più amato d’Italia, di ricandidarsi ha aperto una voragine. Non tanto, o quantomeno non soltanto, perché non ci siano candidati alla sua altezza, quanto per la sintesi che il suo nome è in grado di produrre. In buona sostanza: senza Zaia, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia rivendicano tutti la presidenza.
In qualche dichiarazione maggiormente aspra qualcuno arriva persino a dire che l’alleanza di centrodestra non sarebbe scontata e che i partiti che la compongono potrebbero addirittura arrivare a correre l’uno contro l’altro. Questo però appare uno scenario improbabile: troppi gli equilibri, compresi quelli di Go-
verno, che impongono agli alleati di stare tutti insieme.
Estremamente rappresentative del clima che si sta vivendo in casa centrodestra le parole di un big come il capogruppo della Lega in Consiglio Regionale, Alberto Villanova: “La decisione del Consiglio di Stato sgombra definitivamente il campo dai dubbi. Per noi, comunque, il punto è mai stato il quando, ma il come. I Veneti si attendono e sperano di essere governati da un presidente che dia continuità al buon governo di Luca Zaia, lui per noi sarà sempre il Doge. Grazie alla compattezza ritrovata con il lavoro di Alberto Stefani, schiereremo tra le nostre fila gli amministratori più capaci e radicati sul territorio. Siamo pronti, prontissimi quindi, per la prossima campagna elettorale e per difendere la nostra linea del Piave”. Dove per “linea del Piave” la Lega intende proprio il mantenere la presidenza del Veneto. Il numero uno di Fratelli d’Italia in Veneto, il Senatore Luca De Carlo però non ci sta: “l’indiscrezione secondo cui il Veneto sarebbe stato assegnato alla Lega è priva di fondamento. Una bugia. Probabilmente con una strategia alla base: più ripeti e diffondi una cosa falsa e più matura il convincimento che sia vera. Ma non è così. Siamo il partito maggioritario non solo a livello nazionale, ma anche a livello veneto e quindi avremo un ruolo importante
nella scelta e nell’individuazione del migliore candidato presidente della Regione”. Staremo a vedere se i tavoli romani dirimeranno la questione e se il futuro del Veneto, alla fine, si deciderà nella Capitale sopendo che, pronto a scattare, c’è anche Forza Italia con il suo leader regionale, Flavio Tosi pronto a candidarsi.
ALLA RICERCA DI UN CANDIDATO
Nel centrosinistra continuano gli incontri del tavolo di coalizione, ma di nomi del candidato, nel momento in cui scriviamo, ancora non se ne vedono. O meglio: se ne vedono molti, ma sono tutti frutto di indiscrezioni, rumor o supposizioni. Nello spe-
cifico sono stati passati in rassegna, senza successo, la scienziata Antonella Viola, l’ex sindaco di Vicenza, Achille Variati, l’attuale capogruppo PD, Vanessa Camani, la consigliera regionale PD vicentina, Chiara Luisetto. E la lista potrebbe continuare. Fatto sta che al momento il nome che tenga insieme i partiti che fanno parte della coalizione e le diverse anime all’interno degli stessi, ancora non si vede. Chiaro in questo senso il pensiero del segretario regionale del Pd, il senatore Andrea Martella: “Il lavoro del centrosinistra veneto prosegue in modo unitario, con il massimo della condivisione tra tutte le forze della coalizione. E non solo perché l’unità è un valore assoluto tanto per il
PD quanto per la coalizione, ma anche come precisa scelta politica. Nessuno strappo, nessuna polemica, a differenza di quello che vediamo succedere tutti i giorni in casa del centrodestra: il nostro è un confronto serio, rispettoso e concentrato sull’obiettivo comune. E cioè costruire un’alternativa credibile e vincente al governo della destra, dopo trent’anni di potere ininterrotto. Stiamo riflettendo insieme su diversi profili e su persone di qualità, in grado di interpretare con autorevolezza la sfida che stiamo costruendo. Una sfida che non è una spartizione tra partiti come invece vediamo nel centrodestra. È una sfida sulle idee, sui progetti, sui problemi da risolvere”. Staremo a vedere.
La consultazione. Si vota l’8 e il 9 giugno, per la validità è necessario raggiungere il quorum
L ’appuntamento con le urne è per l’8 e il 9 giugno: i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su cinque quesiti referendari, quattro dedicati al mondo del lavoro e uno ai tempi per il riconoscimento della cittadinanza. Come sempre in Italia si tratta di referendum abrogativi, quindi si vota sì per cancellare e cambiare delle leggi in vigore mentre con il no rimane tutto come è. La validità è legata alla partecipazione degli elettori perché la consultazione sarà valida solo se verrà raggiunto il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto. Nei comuni con più di 15 mila abitanti nei quali si è votato per le amministrative il 25 e 26 maggio il referendum potrebbe coincidere anche con l’eventuale ballottaggio. Sarà decisivo anzitutto il dato per l’affluenza e nelle ultime settimane si moltiplicano gli appelli e le prese di posizione. I seggi saranno aperti domenica 8 giugno dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 9 giugno dalle ore 7 alle ore 15.
Il cuore del referendum 2025 bat-
te su due fronti: il lavoro e la cittadinanza. I primi quattro quesiti, infatti, si concentrano su aspetti critici del mondo del lavoro, quali licenziamenti, contratti a termine e responsabilità negli appalti. Il quinto quesito, invece, affronta la questione dei tempi per l’ottenimento della cittadinanza italiana per i cittadini stranieri.
Il primo quesito, in particolare, propone l’abrogazione delle regole introdotte dal Jobs Act nel 2015, che disciplinano i licenziamenti illegittimi, chiedendo se si vuole tornare a una maggiore possibilità di reintegro del lavoratore. Attualmente nelle aziende con più di 15 dipendenti è previsto un indennizzo economico tra le 6 e le 36 mensilità di stipendio. Se la norma attuale venisse abrogata sarebbe di nuovo possibile il reintegro della persona nel posto di lavoro, oltre al risarcimento economico. Il secondo quesito riguarda l’abolizione del tetto massimo all’indennità per i lavoratori delle piccole imprese licenziati senza giusta causa, permettendo
al giudice di decidere l’indennità senza limiti imposti. Con questa riforma non ci sarebbe più il limite delle sei mensilità e l’indennità andrebbe stabilita da un giudice sulla base di una serie di criteri sulla gravità della violazione ma anche la situazione familiare e la posizione economica dell’azienda.
Il terzo quesito mira a eliminare le norme che limitano la durata e le proroghe dei contratti a termine, e le motivazioni necessarie all’assunzione, chiedendo se si vuole obbligare le aziende a motivare sempre l’uso del contratto a termine. Oggi questi contratti possono essere stipulati fino a 12 mesi senza che un datore di lavoro debba indicare un motivo specifico. Il quarto quesito riguarda la sicurezza sul lavoro, chiedendo se si vuole reintrodurre la responsabilità anche per il committente in caso di infortuni causati da rischi specifici dell’appaltatore. Il quinto quesito, infine, affronta la questione dei tempi per l’ottenimento della cittadinanza italiana per i cittadini stranieri, chiedendo
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se si vuole ridurre da 10 a 5 anni il tempo di residenza necessario, anche se già adesso sono necessari ben più dei dieci anni previsti. Votando sì si cancella la legge el 1992 con cui si è alzato il termine di soggiorno legale ininterrotto in Italia per poter presentare la domanda di cittadinanza. Non vengono modificati invece gli altri requisiti per ottenere la cittadinanza italiana, come conoscere l’italiano, avere un reddito stabile e non avere commesso reati.
Naturalmente le posizioni dei partiti differenziate. I partiti di governo, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega sono per l’astensione, Noi Moderati invece invita comunque gli elettori ad andare alle urne e a
votare no. Mobilitati per cinque sì invece il Partito Democratico insieme alle altre forze di sinistra. Il Movimento 5 Stelle distingue e invita a votare sì per quattro quesiti sul lavoro mentre lascia libertà di scelta sul tema della cittadinanza. Sul fronte sindacale la Cgil, tra i principali promotori dei referendum, in particolare quelli relativi al lavoro, invita perciò ad andare alle urne e a votare 5 sì, ponendo un forte accento sulla necessità di rafforzare la tutela dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro. Posizione opposta, infine, quella della Cisl che boccia i quattro quesiti sul lavoro ritenendo che potrebbero avere effetti dannosi proprio sui lavoratori. L’ultima parola ora tocca agli elettori.
S
ul fronte delle energie rinnovabili il Veneto è sempre stato all’avanguardia, fin dai tempi dei primi impianti fotovoltaici sui tetti di abitazioni e aziende. Ora la nostra regione fa un balzo in avanti anche nella partita delle Comunità energetiche rinnovabili che si stanno via costituendo, nonostante le difficoltà e la burocrazia che accompagna le soluzioni innovative. Infatti in Veneto ci sono già 73 Cer, il 10 per cento del totale nazionale, con una capacità produttiva di 12,75 Megawatt di elettricità dal sole e benefici per chi ne fa parte. Ma cosa sono le comunità energetiche? Sono organizzazioni formate da soggetti privati, aziende e enti pubblici che si mettono insieme per condividere l’energia prodotta da impianti di energia rinnovabile. Oltre ai vantaggi sotto il profilo ambientale e di ottimizzazione della rete le comunità energetiche consentono di ricevere un incentivo dallo stato che poi viene suddiviso tra i partecipanti.
Attualmente in Veneto esistono diverse iniziative locali, ma molte di esse hanno difficoltà a entrare in contatto con cittadini e imprese interessati a partecipare. Allo stesso modo, chi vorrebbe aderire a una Cer spesso non dispone di un canale semplice ed efficace per individuare quella più adatta alle proprie esigenze. Inoltre, le informazioni sulle comunità energetiche sono spesso sparse su più fonti e non sempre coerenti tra loro. Non da ultimo, la costituzione di comunità energetiche necessita di competenze tecniche che rendono la fase di avvio assai complessa e impegnativa da portare a termine.
Ed è stata proprio la frammentazione delle informazioni e la mancanza di un canale centralizzato ad ostacolare la diffusione e l’aggregazione di queste iniziative.
Per superare queste criticità sia a livello informativo che organizzativo la Regione Veneto ha lanciato VenetoVerdeEnergia.it, un
portale pensato per dare impulso alle Comunità Energetiche Rinnovabili e agevolare la transizione verso un modello energetico più sostenibile. L’intenzione è quella di colmare il divario tra chi desidera partecipare a queste realtà e le stesse comunità, rendendo più semplice l’accesso a informazioni chiare e coordinate.
“Le comunità energetiche,spiegano gli esperti - rappresentano un modello innovativo che vede la collaborazione tra cittadini, imprese ed enti pubblici per condividere l’energia prodotta da impianti rinnovabili. Questo approccio, oltre a offrire evidenti benefici ambientali, consente di ottenere incentivi statali, contribuendo al miglioramento della rete elettrica e alla riduzione dei costi per i partecipanti. L’obiettivo è chiaro: creare un ecosistema in cui ogni cittadino possa sentirsi parte attiva di un futuro energetico sostenibile, contribuendo in modo diretto alla crescita e al consolidamento delle comunità
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energetiche sul territorio veneto”.
La consultazione del portale è semplice: basta inserire il proprio indirizzo per sapere quali sono le Cer attive in zona e avere i riferimenti per contattarle direttamente. Inoltre le comunità energetiche che si iscrivono al portale possono ampliare la propria rete di produttori e consumatori, favorendo così la crescita del modello di condivisione dell’energia rinnovabile. Questo strumento
non solo favorisce il dialogo e lo scambio tra le diverse realtà, ma rappresenta anche un incentivo per le stesse comunità energetiche che possono farsi conoscere e trovare sia nuovi produttori che consumatori. In queste settimane la Regione sta organizzando anche una serie di incontri pubblici per spiegare appunto cosa sono le Cer e quali potenzialità di risparmio offrono anche per i piccoli consumatori.
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Si è celebrata la Giornata mondiale contro la Meningite, malattia infiammatoria acuta delle meningi, le membrane che rivestono cervello e midollo spinale. Una patologia che può colpire persone di tutte le età e che, se causata da batteri, può avere conseguenze gravi e potenzialmente fatali. È il caso della meningite batterica, meno frequente rispetto a quella virale, ma molto più pericolosa. Nel territorio dell’ULSS 6 Euganea, tra il 2019 e il 2024 sono stati registrati 142 ricoveri per meningite batterica, con 19 decessi. Il dato più alto risale al 2019 (29 casi), mentre negli anni successivi si è osservato un andamento relativamente stabile, con circa 20-24 casi l’anno. Le fasce d’età più colpite sono quelle oltre i 60 anni (44,4%), seguite dagli adulti tra i 25 e i 59 anni (30,3%) e dai bambini sotto l’anno di età (14,1%). Questi dati confermano come i soggetti più vulnerabili siano gli anziani, gli adulti attivi e i neonati. La meningite batterica può essere causata da diversi microrganismi: Meningococco (di tipo B e ACWY), Pneumococco, Haemophilus influenzae tipo B, Streptococco, Stafilococco e altri batteri meno comuni. Per fortuna, contro molti di questi agenti infettivi esistono oggi vaccini efficaci e gratuiti, proposti dalla Regione Veneto in diversi momenti della vita, in particolare nell’infanzia.
Il vaccino contro l’Haemophilus B (Hib), incluso nell’Esavalente, è obbligatorio per i bambini al 2°, 4° e 10° mese di vita. È anche
raccomandato per i soggetti fragili (immunodepressi, trapiantati, oncologici, ecc.) in età adulta. Nell’ULSS 6 Euganea, la copertura nei soggetti da 0 a 21 anni supera il 90%, ma cala drasticamente tra i nati prima del 1990, arrivando ad azzerarsi dopo i 35 anni. Il vaccino anti-Pneumococco (PCV) protegge da meningite, sepsi, otiti e polmoniti, ed è raccomandato sia per i bambini che per gli over 65. Anche in questo caso, la copertura è elevata tra i minori (oltre il 90%) ma diminuisce progressivamente negli adulti. Per gli anziani, la vaccinazione è proposta dai medici di medicina generale a partire dai 65 anni. Importante anche il ruolo del vaccino contro il Meningococco B, responsabile della forma più comune di meningite batterica nei bambini sotto i 5 anni e nei ragazzi tra i 15 e i 19. Il ciclo vaccinale prevede tre dosi nel primo anno di vita, con eventuali richiami. In ULSS 6 Euganea la
copertura per almeno una dose supera il 90% fino ai 10 anni. Sono attivi anche programmi di recupero per i nati tra il 2008 e il 2010. Infine, il vaccino coniugato Meningococco ACWY, che protegge da quattro ceppi batterici, è raccomandato al 12° mese e a 13 anni. Fino a pochi anni fa si utilizzava solo il vaccino contro il ceppo C, ma l’attuale quadrivalente offre una protezione più ampia. Anche qui si supera il 90% di copertura nei più giovani, e sono previste campagne di recupero per i 15-18enni non ancora vaccinati.
Per chi non rientra nelle fasce di età previste dal calendario vaccinale, è comunque possibile richiedere le vaccinazioni se si appartiene a categorie a rischio o fragili. La trasmissione della meningite avviene per via respiratoria, spesso da soggetti sani ma portatori del batterio. Per questo vaccinarsi è un atto di responsabilità verso sé stessi e la collettività. Secondo i dati regionali, le coperture vaccinali tra i bambini sono molto elevate, mentre negli adulti e negli anziani vi è ancora margine di miglioramento, in particolare per la vaccinazione anti-Pneumococco. Le autorità sanitarie raccomandano di verificare il proprio stato vaccinale e rivolgersi al proprio medico o al SISP per eventuali aggiornamenti. Oggi più che mai, la meningite si può prevenire. Grazie ai vaccini, agli screening e alla sorveglianza epidemiologica, è possibile ridurre in modo significativo l’incidenza delle forme più gravi e tutelare le fasce di popolazione più fragili.
Psicologi di base per il benessere della comunità
Continuerà per tutto il 2026 il progetto “Psicologi di base: interazione multidisciplinare per la riduzione del disagio psichico o sociale per il benessere di comunità”, promosso dall’Ulss 6 Euganea grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Nato nel 2019 come sperimentazione nel Distretto Padova Sud, ha già aiutato oltre 1.200 persone offrendo ascolto, supporto e orientamento a chi vive situazioni di difficoltà. L’obiettivo è intercettare precocemente i segnali di disagio psico-sociale, prima che degenerino in disturbi più gravi. «Vogliamo offrire uno spazio di ascolto psicologico – spiega il direttore dell’Ulss 6, Paolo Fortuna – valorizzando le risorse individuali e promuovendo un percorso di crescita e cura». Il servizio è accessibile sia tramite invio da medici di base e assistenti sociali, sia su iniziativa personale, ed è rivolto ai residenti del Distretto 5, che comprende l’area di Padova Sud. Tra il 2019 e giugno 2024 sono stati seguiti 1.223 pazienti, in prevalenza donne (72%), soprattutto tra i 45 e i 64 anni (41%) e tra i 21 e i 44 anni (35%). Le problematiche affrontate più frequentemente sono ansia (600 casi), depressione (408), conflitti familiari (328), lutti, stress, difficoltà relazionali e lavorative. Gli interventi prevedono colloqui (fino a 10 incontri), consulenze brevi e, se necessario, invio a servizi specialistici come CSM, consultori o neuropsichiatria infantile. Il progetto si avvale di psicologi operativi a Conselve, Este, Monselice e Montagnana. Il 60% degli utenti ha intrapreso un percorso completo, il 19% ha ricevuto una consulenza breve e un altro 19% è stato indirizzato ad altri servizi. Solo nel 2024 sono stati presi in carico 388 utenti, di cui il 77% donne. «Intervenire presto – commenta Gilberto Muraro, presidente di Cariparo – significa prevenire disagi più profondi, soprattutto tra i più fragili».
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