laPiazza del Camposampierese Ovest__Giugno25

Page 1


Nuovo Hospice pediatrico centro d’eccellenza delle cure palliative infantili a Padova

del Camposampierese Ovest

Commercio di quartiere

da salvare. Confesercenti:

“I nostri negozi protagonisti e anima delle città”

Corsa alle regionali

Ormai basta una mezza dichiarazione e i piani in vista delle regionali cambiano radicalmente. Partiamo da una delle poche certezze: la data ultima per tornare al voto per la Regione Veneto è il prossimo 23 novembre. Chi saranno i candidati?

Non è dato saperlo. Il centrodestra è, di fatto, imbrigliato su di un tema che sembrava superato ma che ancora tiene banco: il terzo (nel suo caso sarebbe il quarto) mandato per il Presidente Zaia. La Consulta ha bocciato il ricorso della Regione Campania che chiedeva la possibilità di far prevalere la norma regionale rispetto a quella statale per permettere al presidente Vincenzo De Luca di correre ancora come presidente della sua regione. Una sentenza, questa, che ovviamente vale anche per il Veneto e che sembrava aver chiuso definitivamente la questione.

E invece?

Invece da Venezia al Festival delle Regioni i presidenti, in modo trasversale, hanno scritto alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per chiederle di cambiare la legge nazionale e consentire i terzi mandati. È evidente che se cambiasse la normativa statale di riferimento si supererebbero le contraddizioni che la Consulta ha riscontrato e che l’hanno portato ad emettere una sentenza di bocciatura. Cambiare la legge non è semplice e neppure veloce e alle elezioni manca poco.

19

Sintoniz zati

Salone Nautico Venezia, oltre trentamila visitatori tra eccellenze artigianali e innovazioni tecnologiche

TRA PAURA E CONTROLLO: LE CITTÀ SI TRASFORMANO

FRONTEGGIARE FURTI, RISSE E AGGRESSIONI

Nel Camposampierese la Polizia Locale si trova sempre più spesso ad affrontare forme di microcriminalità legate a minori, mentre aumentano isolamento sociale e le dipendenze

“Diversamente sole” storie universali di donne per raccontare e svelare la complessità femminile

A VILLA DEL CONTE

LAVORI

IN CORSO PER LA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO

Concluse le prime operazioni su attraversamenti e tombini, il Comune coinvolge cittadini e tecnici in un piano di manutenzione integrata

GESTIONE CONCESSIONI ENERGETICHE: ALLEANZA STRATEGICA PER IL TERRITORIO

Verso una proposta concreta di rilancio: “L’energia deve tornare a generare valore per le comunità che la producono”

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Tra violenza concreta e insicurezza percepita

Sintoniz

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

A ggressioni, baby-gang, danneggiamenti, furti, molestie, omicidi, rapine, risse, spaccio, truffe, vandalismi, violenze sessuali: ogni giorno le cronache, e di riflesso i social che ormai condizionano il nostro rapporto con la realtà, abbondano di questi vocaboli. Ogni territorio si confronta con un certo grado di insicurezza, reale o percepita che sia.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che

Servizi alle pagg. 6 e 7
Servizio a pag. 12

Sintoniz zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it

Grande successo per la quarta edizione del Treviso Ostiglia Fest

Grande successo per la manifestazione Treviso – Ostiglia Fest. Una manifestazione che ha visto il coinvolgimento di migliaia di cicloturisti, ciclisti, runners e camminatori raccolti in circa 80 kilometri di tracciato. A dare il via ufficialmente all’evento è stata la conferenza stampa tenutasi in Villa Querini a Camposampiero, dalla Federazione dei Comuni del Camposampierese (Fcc), che si occupa di organizzazione, comunicazione ma, ancor prima, della manutenzione della pista ciclabile e del suo coordinamento. Un ruolo che la Federazione ha nel tempo ben svolto se solo si leggono i numeri dei partecipanti che non sono raddoppiati, bensì moltiplicati. Dalla prima organizzazione del Fest che risale al 2022 e che ha visto coinvolgere gli iniziali 30 operatori e 40 eventi, si è arrivati ad oltre 50 operatori coinvolti con 130 eventi ed oltre 500mila visitatori nell’ultimo anno. A confermarlo è il presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, Valter Gallo, che sottolinea quanto il Fest 2025 sia “oltre che un calendario ricco di eventi, una serie di appuntamenti autentici di scoperta del territorio che propone 130 eventi lungo 80 km di pista ciclabile, attraverso le province di Treviso, Padova, Vicenza e Verona, decine di comuni e centinaia di storie, e questo, grazie al lavoro diligente e certosini che va dalla manutenzione, alla comunicazione, dalla promozione e soprattutto al coordinamento della Fcc”.

Anche il Presidente del Tavolo del Turismo Fcc, Daniele Cannella, sottolinea come quattro anni di Fest siano riusciti a far conoscere nuovi territori da est ad ovest della pianura Veneta e che prima non erano noti ma che, grazie a Treviso Ostiglia, si è permesso di scoprire altre realtà adiacenti alla ciclovia. “I numeri di questa edizione testimoniano la vivacità di un’economia che si rigenera a partire dall’identità dei luoghi, confermando quanto il cicloturismo sia una leva concreta di crescita sostenibile per le comunità attraversate dalla pista”.

Endrius Salvalaggio

L’unico

Tra violenza concreta e insicurezza percepita

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Le informazioni girano veloci, se poi riguardano fatti di cronaca nera ovviamente l’eco si moltiplica, così come le reazioni e le inevitabili prese di posizione polemiche. Guardando alle statistiche la nostra regione fa i conti soprattuto con i reati legati ai furti in abitazione, ai danni al patrimonio, alle truffe. Più contenuti, fortunatamente, i numeri delle rapine e degli omicidi, anche se purtroppo cresce la violenza di genere, in tutti i suoi aspetti, a partire dall’ambito familiare. Ecco dunque che la sicurezza non è solo un fatto pubblico ma anche una questione privata, che investe le nostre famiglie, i rapporti personali. Preoccupa anche il fenomeno del disagio minorile, in tutte le sue accezioni, dalla dispersione scolastica all’emarginazione, dal consumo di droga alla violenza che ha i minori per protagonisti. Ed è breve, perciò, il passo alla microcriminalità che serpeggia nelle città come nei centri minori. Non basta l’attività repressiva, l’intervento a posteriori, perché la parte più faticosa è la prevenzione, la capacità di intercettare le criticità prima che esplodano. Tutto si complica, poi, nelle comunità straniere, nelle quali accanto agli esempi di integrazione convivono situazioni di difficoltà e di emarginazione che possono far scivolare i giovani, in particolare, verso la criminalità. Concludendo con i numeri, se consideriamo il totale dei reati ovviamente sono le città e le provincie più popolose a spiccare, nel segno di un incremento nell’ultimo triennio. Guardando al tasso di delittuosità (nel dettaglio qui sotto) anche in questo caso assistiamo ad un lieve aumento dell’incidenza dei reati. Un fenomeno che ci auguriamo si possa invertire.

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta

è

L’incontro. Una serata di confronto e visione per lanciare un’iniziativa che mira a ridurre i costi energetici

Energia condivisa, territorio unito: presentata la Comunità Energetica Rinnovabile “Insieme”

Qualche settimana fa, al Teatro Aurora di Campodarsego, si è tenuto l’atteso incontro pubblico dedicato alla presentazione della Comunità Energetica Rinnovabile “Insieme”, promosso dalla Federazione dei Comuni del Camposampierese insieme alla Fondazione di partecipazione “Cer Insieme” e con la collaborazione tecnica di Etra Spa. L’evento ha riscosso un importante partecipazione da parte di cittadini, imprese, rappresentanti istituzionali e associazioni del territorio, interessati a comprendere da vicino il funzionamento delle Comunità Energetiche e il potenziale che esse rappresentano in termini di sostenibilità, coesione sociale e innovazione energetica.

La serata si è aperta con i saluti istituzionali del sindaco di Campodarsego, Valter Gallo, che ha sottolineato il valore strategico e culturale del progetto, affermando: “Con la Comunità Energetica ‘Insieme’ vogliamo promuovere un nuovo modello di sviluppo locale, partecipato e sostenibile. In un momento storico in cui l’energia rappresenta una delle sfide più complesse per cittadini e amministrazioni, costruire un sistema condiviso di produzione e consumo da fonti rinnovabili significa ridurre i costi e l’impatto ambientale, ma anche generare coesione sociale. È una sfida culturale prima ancora che tecnica per il nostro territorio, e che stiamo cercando di affrontare con visione e concretezza”.

A seguire, Anna Maria Giacomelli, dirigente amministrativa della Federazione, ha raccontato la nascita e gli obiettivi della nuo-

va Fondazione “Cer Insieme”, nata con la finalità di fungere da snodo organizzativo e promotore della comunità energetica locale.

Dal punto di vista tecnico, l’intervento di Daniele Benin, responsabile dell’Area Energia di Etra Spa, ha evidenziato l’impegno della multiutility nel sostenere i Comuni nella costruzione di una rete energetica territoriale. “Come Etra – ha affermato Benin – siamo impegnati, con il nostro supporto tecnico e formativo, accanto ai Comuni che vogliono sviluppare una Cer. È un’opportunità di grande significato per le nostre comunità, che sosteniamo con convinzione proponendoci come partner affidabile delle amministrazioni comunali. Pur in un tempo non lungo, abbiamo già maturato un’esperienza qualificata che ci consente di offrire un servizio valido e strutturato”. Il cuore della serata è stato rappresentato dall’intervento del partner tecnico Cercreator, che ha accompagnato i presenti in un percorso informativo e formativo sul funzionamento delle Comunità Energetiche, illustrando le modalità di adesione, i vantaggi economici e ambientali, il ruolo dei comitati locali, nonché alcune delle prime esperienze attivate in altri contesti italiani. L’intervento ha permesso di chiarire concretamente come sia possibile, per cittadini e imprese, produrre energia rinnovabile in loco e condividerla attraverso sistemi digitali e reti intelligenti, beneficiando di incentivi statali e di una riduzione dei costi energetici.

A chiusura dell’evento, è intervenuto il presidente di Etra, Flavio Frasson, che ha voluto ribadire la

dimensione comunitaria del progetto: “Questa serata rappresenta un momento fondamentale di confronto e condivisione. Le Comunità Energetiche non sono solo una risposta tecnica alla crisi climatica, ma anche un’occasione concreta per rafforzare i legami tra le persone e promuovere una nuova cultura della sostenibilità e della cooperazione. Per tale motivo invito la cittadinanza a informarsi, partecipare e contribuire”.

L’incontro ha dunque tracciato una prospettiva concreta per l’av-

vio della Comunità Energetica “Insieme”, ponendo le basi per una rete territoriale capace di generare valore ambientale, economico e sociale. L’elevata affluenza e l’interesse manifestato dai presenti testimoniano come il tema della transizione energetica sia ormai percepito come prioritario a livello locale e come la costruzione di modelli collaborativi rappresenti una delle strade più efficaci per affrontare le sfide ambientali e sociali del presente.

Successo per la seconda edizione della Giornata della Salute

Piazza Europa ha ospitato la seconda edizione della “Giornata della Salute, Prevenzione e Benessere in Piazza”, un’iniziativa gratuita che ha coinvolto un’ampia partecipazione di cittadini, professionisti sanitari e associazioni del territorio. Per l’intera giornata, i presenti hanno potuto usufruire di visite specialistiche, screening e consulenze in diversi ambiti medici e di benessere, quali cardiologia, dermatologia, nutrizione, psicologia, fisioterapia e odontoiatria. Numerosi test sono stati messi a disposizione gratuitamente, tra cui quelli per il controllo della glicemia, della pressione arteriosa, del profilo lipidico e dell’udito, oltre a valutazioni posturali e della composizione corporea. Particolare rilievo è stato dato alla prevenzione, con approfondimenti dedicati a temi cruciali come il tumore al seno, l’infertilità di coppia, i disturbi del sonno e la salute mentale, set-

tori nei quali l’informazione e la sensibilizzazione risultano fondamentali. L’evento ha potuto contare sulla collaborazione di oltre

20 medici e specialisti locali, tra farmacisti, fisioterapisti e psicologi, che hanno messo a disposi-

zione competenze e tempo gratuitamente, garantendo un servizio qualificato e attento alle esigenze dei cittadini. Questa sinergia tra professionisti sanitari, associazioni e istituzioni ha contribuito a creare un ambiente accogliente e stimolante, nel quale la comunità ha potuto accedere a informazioni e supporto personalizzato. Il sindaco di Campodarsego, Valter Gallo, ha sottolineato l’importanza di eventi come questo, evidenziando il ruolo centrale della prevenzione nella tutela della salute pubblica e il valore della partecipazione comunitaria per rafforzare il senso di appartenenza e coesione sociale. Diana Michelazzo, ideatrice della manifestazione e past president del Rotary Club Camposampiero, ha espresso soddisfazione per la buona riuscita dell’evento, ringraziando tutti i professionisti e le associazioni coinvolte per l’impegno profuso. (e.s.)

Elena Scapin
Valter Gallo

Sintoniz zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

da ETRA e Bacino Brenta per i rifiuti in collaborazione con Too Good To Go e Regusto.

Ascolta su www.veneto24.it

Sicurezza Urbana/1. Tecnologia e coordinamento al servizio della lotta contro la criminalità

Dietro le quinte della Centrale Operativa ”Così lottiamo contro crimini e reati”

N el cuore del Camposampierese, la sicurezza urbana è una priorità che si affronta con un mix di innovazione tecnologica e impegno sul territorio. Il Comandante Antonio Paolocci ci racconta come gli investimenti in strumenti avanzatidalle telecamere di sorveglianza alle body cam, fino all’imminente introduzione del Taser - si integrino con una presenza costante degli agenti e una Centrale Operativa all’avanguardia.

In che modo gli investimenti in tecnologie avanzate e nella presenza sul territorio contribuiscono ad aumentare la sicurezza urbana e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni?

“Investire nella sicurezza è fondamentale per migliorare la vita delle persone, combattere la criminalità e rafforzare il senso di comunità. Negli anni, sono state installate 250 telecamere in tutta la Federazione, utili per prevenire reati e identificare i responsabili. A queste si affianca la costante presenza degli agenti sul territorio, coordinati da una Centrale Operativa molto efficiente presso il Comando della Polizia Locale,

considerata il punto di forza dell’intero sistema. Inoltre, si utilizzano tecnologie sempre più avanzate, come strumenti per rilevare incidenti, riconoscimento facciale, body cam e dispositivi di difesa personale. Presto gli agenti saranno dotati anche del Taser, un’arma a impulsi elettrici”.

Il controllo del vicinato può davvero aiutare a rendere il quartiere più sicuro?

“Il controllo del vicinato è un modo per aumentare la sicurezza

nelle comunità grazie alla collaborazione tra cittadini. Le persone si aiutano a vicenda segnalando situazioni sospette, migliorando così la vigilanza e creando un senso di protezione comune. Tuttavia, alcuni temono che questo sistema possa causare tensioni o invadere la privacy. Il successo del controllo del vicinato dipende dalla partecipazione attiva di tutti e deve essere organizzato con attenzione, in collaborazione con le istituzioni, per funzionare davvero bene”.

Quali sono le cause principali della crescita delle baby gang e cosa si può fare per fermarla?

“Negli ultimi anni il fenomeno delle baby gang è in aumento e attira molta attenzione da parte dei media e dell’opinione pubblica. Alla base ci sono spesso problemi come l’esclusione sociale, la mancanza di educazione e situazioni familiari o scolastiche difficili. Molti ragazzi entrano in queste gang perché si sentono soli, emarginati o senza punti di riferimento. Anche i cellulari, spesso usati per il bullismo, diventano strumenti per diffondere violenza o farsi notare dagli altri. In tutto questo, gli adulti hanno grandi responsabilità. Spesso i ragazzi passano molte ore da soli davanti allo schermo, anche quando sono in casa, sviluppando una dipendenza che peggiora il loro isolamento”.

Quindi più sicurezza con videosorveglianza, controlli e collaborazione tra cittadini?

“Per contrastare vandalismi, furti e microcriminalità, sono previsti nuovi interventi sul territorio. Verranno installate altre telecamere in luoghi pubblici e privati, grazie an-

La provincia che non ti aspetti: Padova tra reati in crescita e insicurezza diffusa

Ogni anno Il Sole 24 Ore pubblica l’indice di criminalità delle 106 province italiane, un termometro impietoso che misura il numero di reati denunciati ogni 100mila abitanti. È un dato che dovrebbe far riflettere e allarmare: dietro ai numeri ci sono furti, rapine, truffe, violenze. E la situazione, lungi dal migliorare, continua a peggiorare. Le grandi

città restano epicentri della criminalità, ma anche in province di medie dimensioni la sicurezza scricchiola visibilmente. È il caso di Padova, che nel 2023 si piazza al quarantesimo posto della classifica nazionale, con oltre 30mila reati denunciati ogni 100mila abitanti. Un dato che non può essere ignorato e che racconta di un territorio sempre più vulnerabile,

dove la sensazione di insicurezza cresce. L’indice, aggiornato annualmente, non è solo una fotografia statistica: è il sintomo di un’emergenza che richiede risposte urgenti, investimenti in forze dell’ordine, controlli più efficaci e una politica seria sulla sicurezza urbana. Nel solo 2023 sono state segnalate 280 rapine, mentre i furti hanno toccato quota 13.752,

un dato che testimonia una pressione costante e crescente sul tessuto sociale e urbano. A preoccupare in modo ancora più grave è il capitolo degli omicidi: i delitti volontari sono raddoppiati, passando da tre a sei casi, con un netto incremento delle segnalazioni da parte delle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria. Non meno grave il dato sugli omici-

che all’aiuto di privati, associazioni e cittadini. Le telecamere serviranno sia come deterrente che per identificare i colpevoli. Inoltre, verranno intensificati i controlli serali e notturni, soprattutto d’estate, coinvolgendo i residenti nel segnalare situazioni sospette. È in programma anche una campagna di informazione per insegnare ai cittadini come proteggersi da furti e reati. Infine, sarà rafforzata la collaborazione tra le forze dell’ordine per rispondere meglio ai bisogni di sicurezza del territorio”.

Una Centrale Operativa all’avanguardia per una sicurezza più efficace

“Si una centrale operativa moderna ed efficiente, fondamentale per gestire il territorio e rispondere rapidamente alle emergenze. Il suo compito è organizzare al meglio le pattuglie, inviandole dove e quando servono. Grazie a tecnologie avanzate, come radio digitali, software per gestire le chiamate e sistemi di geolocalizzazione, la centrale lavora in stretto contatto anche con le altre forze dell’ordine, migliorando la velocità e l’efficacia degli interventi”. Sara Busato

di colposi, saliti a 19 episodi nel 2023. Numeri che non possono essere derubricati a semplici statistiche: indicano un’escalation che richiede un intervento immediato e incisivo da parte delle istituzioni. Perché dietro ogni numero c’è una vittima, e dietro ogni denuncia, spesso, una realtà ben più ampia e sommersa. (s.b.)

IDRAULICI – CALDAIE – POMPE DI CALORE – CLIMA

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Sicurezza urbana/2. Fototrappole e una centrale operativa attiva 24 ore su 24 a Villa del Conte

Aumentano le telecamere e lettori targa contro furti e vandalismi

U n territorio sotto assedio da mesi, tra furti in abitazione, scippi, truffe e atti vandalici. È lo scenario che ha spinto il Comune di Villa del Conte ad attuare un piano concreto di rafforzamento della sicurezza urbana e territoriale. Nei mesi scorsi, soprattutto durante il periodo natalizio, numerosi episodi criminosi hanno colpito il paese e le sue frazioni, prendendo di mira in particolare le fasce più fragili della popolazione. In risposta, l’amministrazione comunale ha avviato una serie di interventi strutturali con il supporto del comando di Polizia Locale della Federazione del Camposampierese. Il mese di febbraio ha segnato una svolta significativa: sono state installate nuove telecamere di videosorveglianza, mentre quelle già esistenti sono state sostituite con dispositivi più avanzati, capaci di garantire una maggiore qualità nelle immagini e un controllo più efficace. L’intero sistema è ora pienamente operativo e monitorato 24 ore su 24 da una centrale operativa. Accanto a questo intervento, il territorio è stato dotato anche di telecamere per la lettura targhe, collocate in punti strategici per monitorare i mezzi in transito, sia in entra-

ta che in uscita dal comune. Gli strumenti sono in grado di rilevare eventuali irregolarità amministrative dei veicoli, oltre a costituire un valido supporto in caso di indagini su reati. Particolare attenzione è stata posta anche alla prevenzione dell’abbandono illecito di rifiuti. A tal fine, sono operative diverse fototrappole mobili, la cui posizione viene modificata periodicamente per rendere più efficiente il contrasto a questo tipo di infrazione. I primi risultati parlano di una riduzione significativa del fenomeno. Parallelamente agli investimenti tecnologici, l’amministrazione ha promosso un incontro pubblico presso la sala

consiliare, dedicato alla prevenzione dei furti e alla promozione di una cultura diffusa della sicurezza. L’iniziativa ha visto la partecipazione di esperti del settore e ha rappresentato un momento di sensibilizzazione rivolto alla cittadinanza. Il rafforzamento dei sistemi di controllo si inserisce in un disegno più ampio di tutela del territorio, volto non solo a contrastare le situazioni di pericolo, ma anche a favorire la collaborazione tra istituzioni e cittadini. La sicurezza viene riconosciuta come bene comune e priorità dell’azione amministrativa.

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta

Sara Busato Scippi, truffe agli anziani, rifiuti abbandonati e furti in casa hanno messo in allarme il paese. Il Comune, con il supporto della Polizia Locale del Camposampierese, ha reagito con un imponente intervento tecnologico e sociale

Villa del Conte dichiara guerra all’abbandono dei rifiuti

Tra le sfide più urgenti per l’amministrazione comunale di Villa del Conte, l’abbandono dei rifiuti si impone come una priorità assoluta. “Il contrasto a questo fenomeno incide direttamente sul decoro urbano e sulla qualità della vita” – ha dichiarato il Sindaco Antonella Argenti – “ed è per questo che abbiamo deciso di metterlo in cima alla nostra agenda politica”. A preoccupare maggiormente è il proliferare di sacchi e materiali di scarto, spesso provenienti da cantieri di zone limitrofe, abbandonati lungo le strade o nei fossati. Un problema che va ben oltre l’impatto estetico, comportando costi straordinari per lo smaltimen-

to, con possibili conseguenze anche sulla salute pubblica e sull’ambiente.

In un recente incontro tra l’amministrazione comunale e il Comandante Paolocci della Polizia Locale della Federazione, è emersa la necessità di un’azione coordinata e incisiva.

Tra le misure allo studio: intensificazione dei controlli, installazione di telecamere di videosorveglianza mirate e nuove campagne di sensibilizzazione.

L’obiettivo è chiaro: promuovere il senso di responsabilità civica e sanzionare i comportamenti illeciti. Parallelamente, l’amministrazione guidata dal Sindaco Argenti ha scelto un approccio lungimirante anche

rispetto a un altro tema spesso al centro del dibattito pubblico: il disagio giovanile. Mentre in molte realtà le “bravate” dei ragazzi vengono bollate come semplici atti di vandalismo o disordine, a Villa del Conte si punta alla prevenzione.

Lontano da logiche repressive, il Comune promuove un modello di intervento che mira a intercettare i segnali di disagio prima che si traducano in fenomeni più gravi. L’azione preventiva si concretizza nella creazione di opportunità per i giovani, nell’educazione alla legalità e nel rafforzamento del tessuto sociale, con l’obiettivo di offrire alternative costruttive e inclusive. (s.b.)

Approvata la variazione del Piano di Gestione Maggiori entrate per 344mila euro

S ono state approvate, prima dal consiglio comunale, poi dalla giunta, le variazioni al Piano Esecutivo di Gestione del prossimo triennio. Dopo la riunione del piccolo parlamentino comunale a fine marzo, le variazioni sono state ufficializzate a maggio con pubblicazione nell’albo pretorio ed evidenziano, come ha commentato il sindaco Daniele Canella “non grandi cifre ma tante piccole modifiche che rendono la variazione importante dal punto di vista economico perché complessivamente ci sarà un aumento delle entrate di 344mila euro”. Il bilancio di previsione viene ciclicamente aggiornato affinando le stime sulla base di dati più realistici che nel corso del tempo vanno consolidandosi. Nel caso delle entrate una voce consistente proviene dall’adeguamento della previsione degli incassi dell’addizionale Irpef che - spiega sempre Canella - solitamente viene sottostimata (principio di prudenza del bilancio, ndr). Nelle casse comunali entreranno quindi 114mila euro secondo le previsioni della maggioranza. Tra le altre entrate il sindaco annuncia alcuni accordi pubblico privato e un credito nei confronti dell’Ulss. Sul fronte delle uscite, invece, si prevede una riduzione del fondo di accantonamento per il Ministero delle Finanze: “Secondo un algoritmo avevamo messo da parte 32mila euro da restituire allo Stato secondo un algoritmo, ma erano troppi, ne dobbiamo meno, quindi meglio per le nostre casse, li spenderemo per il territorio” esulta Canella. Altri accantonamenti riguardano il rinnovo contrattuale per i dipendenti, 10 mila euro per il 2026 e per il 2027 mentre 68mila euro in più saranno destinati ad incarichi esterni per progettazione del centro di Arsego e di alcuni percorsi ciclopedonali. Su questa spesa il primo cittadino precisa: “Stiamo parlando di progettazione, non di opere già avviate. È vero che quasi 70mila euro è una cifra importante, ma è bene avere i progetti pronti per quando ci saranno dei bandi a cui partecipare o comunque per quando troveremo dei finanziamenti. Sono opere che riteniamo importanti e necessarie”. Spulciando nelle voci del Peg

si trovano inoltre - tra le altre91mila euro per la digitalizzazione dell’archivio e dei relativi proget-

ti lavorativi, 18mila euro all’anno per il funzionamento degli uffici comunali e 383mila euro annui di

trasferimenti all’Unione del Camposampierese. Sul fronte delle entrate, oltre a quelle annunciate dal sindaco, vengono confermati i contributi statali per la fornitura di liberi di testo per 50mila euro all’anno e trasferimenti regionali di sostegno a progetti socio culturali per 61mila euro annui. Confermati i “pilastri” del bilancio derivanti dalle imposte: l’addizionale Irpef ammonta a circa 1 milione e 300mila euro annui mentre l’IMU rimpingua le casse del municipio per 1 milione e 620mila euro annui.

Andrea Benato

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

con il Sistema Servizi Cgil vi aiuta a risolvere i vostri problemi

Lega Vigonza via S.Antonio, 67 | 35010 Vigonza spi.vigonza@cgilpadova.it via della Roggia, 5/1 | 35016 Piazzola sul Brenta (PD) spi.piazzola@cgilpadova.it

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it

Lega Padova Nord (Limena, Vigodarzere) via Beato Arnaldo, 26 | 35010 Limena (PD) spi.limena@cgilpadova.it

180.000 presenze per l’evento di beneficienza

Non si fermano le novità che riguardano Aperyshow, l’evento benefico che ha contraddistinto il lungo ponte del 25 aprile e primo maggio nell’alta padovana. La manifestazione musicale tenutasi per la terza volta ad Arsego ha reso noto che sono state ben 180mila le presenze, segnando il record storico per l’evento arrivato quest’anno alla decima edizione. Proprio per celebrare il decimo compleanno, il team di Aperyshow ha ideato una data extra domenica 3 agosto, questa volta non in città ma al mare. La location designata sarà la spiaggia del faro a Jesolo che già in passato ha ospitato altri eventi. Un successo a tutto tondo che risuona nel commento del sindaco Daniele Canella: “Essere sindaco è assumersi la responsabilità di guidare, anche quando si sa che non si accontenteranno tutti. Quello che abbiamo vissuto con Aperyshow 2025 è stato qualcosa di importante. Un evento che ha messo alla prova l’identità di un paese, e l’ha confermata: inclusiva, fiera, coraggiosa, viva, energica, solidale”. “Non abbiamo ancora completato i calcoli dell’importo che sarà devoluto in beneficienza ma confidiamo - date le presenze - che sarà almeno di 180mila euro. I beneficiari saranno decine di associazioni del territorio mentre una parte arriverà al comune. Con la nostra “quota” probabilmente realizzeremo un parco giochi inclusivo” ha aggiunto il vicesindaco Alberto Corsini. Nel frattempo sono già state rese note le date del prossimo anno, suddivise in due weekend. Il primo coprirà il fine settimana del 24, 25 e 26 aprile mentre il secondo andrà dal 30 aprile al 3 maggio, per un totale di 7 giorni (come per il 2025). Non si escludono tuttavia sorprese per date extra, come accaduto quest’anno, mentre non è ancora stata confermata la location, anche se la foto dell’annuncio per il 2026 con lo sfondo di Arsego sembra uno spoiler abbastanza eloquente. (a.b.)

San Giorgio delle Pertiche

Ambiente. Sarà attiva 24 ore su 24 per un servizio più efficiente

Al via al progetto per la nuova isola ecologica automatizzata

È

stato annunciato a maggio dall’amministrazione di San Giorgio delle Pertiche l’avvio dei lavori per la realizzazione di una nuova isola ecologica automatizzata e attiva 24 ore su 24. La nuova struttura - che sorgerà grazie alla collaborazione con Etra S.p.A., sarà situata in via Zuanon, a 300 metri dall’attuale centro di raccolta, garantendo così una posizione baricentrica e facilmente accessibile per tutti i cittadini del comune. L’inizio dei lavori è previsto dal 1° gennaio 2026 mentre l’attuale ecocentro comunale, operativo dal 1999, cesserà la sua attività. Fino a tale data, il servizio sarà sostituito da un Punto Verde settimanale e da un punto prelievo mensile per rifiuti ingombranti, Raee, ferro e legno, gestito direttamente da Etra S.p.A. “La nuova isola ecologica rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione e l’efficienza nella gestione dei rifiuti” commenta il vicesindaco Alberto Corsini. “Grazie alla tecnologia automatizzata, i cittadini potranno conferire i propri rifiuti in qualsiasi momento della giornata, garantendo maggiore flessibilità e riducendo il rischio di abbandono illecito”. “Siamo entusiasti di questo progetto che testimonia l’impegno del nostro comune verso la sostenibilità e il miglioramento dei servizi

per la comunità” ha dichiarato l’assessora con delega all’ambiente Caterina Bellotto. “La nuova isola ecologica automatizzata non solo faciliterà la raccolta differenziata, ma contribuirà anche a mantenere il nostro territorio più pulito e ordinato. Ringraziamo Etra S.p.A. per la collaborazione e per l’investimento in infrastrutture moderne e funzionali”. Il progetto è parte integrante del piano di sviluppo e innovazione previsto dal Consiglio di Bacino Brenta per il periodo 2023-2027, che ha affidato a Etra S.p.A.

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

la gestione integrata dei rifiuti urbani per i prossimi anni. Il Piano d’Ambito deliberato nel 2022 dal Consiglio, infatti, individua e attua politiche e strategie volte ad organizzare il servizio di raccolta, trasporto, avvio allo smaltimento e recupero dei rifiuti urbani. Il Piano è anche finalizzato a fornire valutazioni e previsioni prospettiche di sviluppo del servizio e degli impianti funzionali al medesimo e a proporre un modello gestionale dell’intera filiera dei rifiuti.

Andrea Benato

Stella al Merito del Lavoro a Giuseppe Nalon

Giuseppe Nalon è stato insignito con la Stella al Merito del Lavoro. La premiazione è avvenuta il giorno dopo la festa dei lavoratori al Teatro Toniolo di Venezia, alla presenza del Prefetto Giuseppe Forlenza e dell’assessore Stefania Pierazzo. Nalon ha prestato servizio

per 38 anni presso la Walmaz Stampi S.r.l. che rappresenta “un’eccellenza del nostro territorio, specializzata nella progettazione e produzione di stampi per la lavorazione a freddo della lamiera” ha commentato Pierazzo. “Fondata nel 1973 da Walter Mazzon, è cresciuta da piccola officina artigianale a realtà industriale tecnologicamente avanzata, mantenendo saldi i valori del lavoro e del legame con la comunità locale. Come assessore alle politiche del lavoro, esprimo grande orgoglio e profonda gratitudine per questo riconoscimento che onora non solo la persona di Giuseppe, ma l’intera comunità di San Giorgio delle Pertiche. Giuseppe rappresenta un esempio autentico per le giovani generazioni: una vita spesa con serietà, responsabilità e passione, in silenziosa dedizione” ha concluso Pierazzo. (a.b.)

La posizione. Sindaci, Etra e Bacino Brenta spiegano le variazioni

Argenti chiarisce le polemiche sulle bollette

N on si fermano le polemiche sulle variazioni delle bollette di Etra negli ultimi mesi. Per mettere ordine alle affermazioni dei rappresentanti politici, e per fare chiarezza con i cittadini, è intervenuta la sindaca di Villa del Conte Antonella Argenti, che riveste anche la carica di presidente del Bacino Brenta: “La riduzione delle tariffe rifiuti, che i cittadini troveranno già nelle bollette del prossimo anno, è frutto di sei anni di lavoro strutturato e trasparente portato avanti dal comitato ristretto, dall’assemblea del Bacino Brenta e dalla sottoscritta come presidente, con il supporto di colleghi amministratori competenti, responsabili, e di ogni colore politico” puntualizza Argenti. La questione è datata, quantomeno bisogna risalire al 2019 quando nacque il Bacino Brenta: “Allora il sistema funzionava a contratti singoli, ossia Etra aveva un contratto con ogni comune afferente, quindi ve n’erano 60 diversi. Questo significava che alcuni comuni pagavano la giusta cifra, altri pagavano una cifra superiore rispetto al costo mentre altri una somma inferiore.

L’importo dipendeva dalla forza contrattuale del sindaco. Nel 2019 viene strutturato il Bacino e ci rendiamo conto che il primo obiettivo da raggiungere è il superamento di questo sistema. Non è stato facile, ci sono voluti determinazione e coraggio ma alla fine siamo pervenuti nel 2022 ad un meccanismo con un unico gestore, nel 2024 ad un’unica tariffa per quanto riguarda le utenze non domestiche e un’uni-

ca tariffa per le utenze domestiche nel 2025” spiega ancora la sindaca. “Dallo scorso aprile abbiamo definito in maniera certa e incontrastabile quelle che saranno le tariffe uniche, uguali per tutti i residenti del Bacino dall’asiaghese all’alta padovana. Questo ha comportato - come per i cittadini di Villa del Conte - una sensibile riduzione delle bollette 2026 sulla tariffa 2025. Questo è stato il risultato sto-

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

rico che è già sul tavolo, quindi Etra ha questo dovere già dal prossimo anno” prosegue Argenti. “Ritorno però sulle bollette di quest’anno che hanno disturbato, come è giusto che sia, tutti gli utenti non solo perché hanno avuto un aumento riguardo all’indice Istat e ai costi delle materie prime di ben due annualità, ma si sono trovati anche la riduzione a due rate piuttosto che tre come avveniva nel periodo Covid. È stato un ripristino determinato dalla normativa e dalle previsioni regolamentari per il quale i sindaci si sono messi immediatamente al lavoro e infatti abbiamo ottenuto, per chi ne avesse bisogno, la possibilità di pagare in tre rate quest’anno quattro dall’anno prossimo. Questo è quanto è già stato deciso grazie al lavoro concreto di 60 sindaci nel segno della legalità ed equità” conclude la presidente del Bacino.

Alla spiegazione di Argenti si sono aggiunti gli interventi degli altri sindaci soci e di Etra che, nel corso di una conferenza stampa, ha diramato una lettera del responsabile Stefano Gabri: “Siamo consapevoli delle difficoltà; del

momento e della pressione mediatica legata anche agli aumenti tariffari. Siamo consci dell’impegno che tutti stanno mettendo sia a livello aziendale che di Bacino che di amministrazioni locali per l’adozione e la messa a terra di questi nuovi modelli tariffari strutturati per garantire omogeneità ed equità. Chiediamo però rispetto per il lavoro quotidiano di tutti i nostri dipendenti e nello specifico per i nostri autisti raccoglitori, operatori e operatrici, sia interni che di ditte terze che ogni giorno mettono tempo, energie e competenze per garantire il miglior servizio possibile ai cittadini. Non possono e non devono diventare il capro espiatorio di dinamiche che spesso nulla hanno a che vedere con il loro operato” continua Gabri. “Ribadiamo la piena disponibilità a collaborare e migliorare costantemente il servizio, ma chiediamo che venga riconosciuto il valore del nostro lavoro e che le critiche siano fondate su fatti reali e non su percezioni distorte o strumentalizzate” conclude il responsabile.

Sintoniz zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

Ascolta su www.veneto24.it

Sicurezza

idraulica. Prevenzione e manutenzione: strategie per affrontare le sfide del maltempo

Il Comune previene future bombe d’acqua

E’ stato presentato un nuovo regolamento per la manutenzione delle reti private, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza idraulica anche attraverso la collaborazione dei cittadini

CSintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta

timana”.

on le prime piogge abbondanti di maggio è continuato il monitoraggio serrato sul territorio, iniziato già da alcuni mesi dopo le “bombe d’acqua” degli ultimi tempi. Le criticità e gli allagamenti degli ultimi anni legate al maltempo, infatti, hanno contribuito ad allertare l’amministrazione e la Protezione civile nel corso dei recenti rovesci, anche se i sopralluoghi non hanno evidenziato situazioni pericolose, se non un’assenza temporanea di energia elettrica. Gli interventi preventivi tuttavia proseguono: a maggio Via Risaie è stata chiusa al traffico in prossimità dell’incrocio con Via Maglio per consentire i lavori di sostituzione degli attraversamenti stradali interrati, fondamentali per il deflusso delle acque piovane, che nel tempo hanno subito cedimenti strutturali. Altre operazioni sono state volte alla pulizia di caditoie, tombinamenti e attraversamenti stradali mediante l’utilizzo del canaljet in via Sant’Anna, via Rettilineo, via Pelosa e piazza Pio X. Gli interventi sono stati illustrati in una nota del sindaco Antonella Argenti: “Contestualmente si procederà con un’opera di sistemazione idraulica e di ripristino della sede stradale. La durata dei lavori dipenderà anche dalle condizioni meteo, ma l’interruzione al momento riguarderà tutta la set-

La piccola opera di manutenzione di Via Risaie si inserisce in un quadro più ampio di interventi, tra cui anche una campagna di informazione e sensibilizzazione dei privati sull’importanza della cura delle aree private che possono avere ripercussioni dirette sugli scoli dell’acqua piovana del territorio. È con questo intento che è stata organizzata una serata pubblica il 22 maggio alla presenza del primo cittadino, dell’assessore ai lavori pubblici Matteo Stocco, del responsabile settore tecnico Giancarlo Faresin, della Protezione Civile e del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, oltre ad altri tecnici. Nel corso della serata è stato presentato il nuovo regolamento per la manutenzione della rete privata e si è insistito sulla necessità di aumentare la consapevo-

Fare la differenza… e la differenziata

È stata “celebrata” la giornata ecologica di Villa del Conte. Per l’occasione, anziché vuote parole di circostanza, cittadini di tutte le età e Protezione Civile si sono rimboccati le maniche per raccogliere i rifiuti sia nel capoluogo che nella frazione. “Un gesto semplice ma potentissimo, per prenderci cura del nostro territorio e del nostro pianeta” ha commentato il sindaco Antonella Argenti. La giornata è stata promossa dal comune - con il consigliere delegato Valerio Zanchin - in collaborazione con la Regione Veneto che proprio lo stesso giorno ha promosso la giornata ecologica regionale. Era presente la società Etra che ha fornito le attrezzature per raccogliere i rifiuti. Sebbene il comune sia regolarmente pulito

dagli operatori, non sono mancate delle sorprese come si è visto dalle foto pubblicate dal sindaco:

bottiglie di superalcolici, scatole di pizza abbandonate, lattine e bottiglie. Un rifiuto qui, uno lì, alla fine i sacchi di spazzatura raccolti sono stati circa una decina, evidenziando quanto ci sia anco-

lezza sull’importanza delle azioni da intraprendere, anche a livello privato, per contribuire attivamente alla sicurezza e alla protezione del territorio e delle persone. Sono stati spiegati nel dettaglio il regolamento comunale e le misure obbligatorie che i proprietari privati dovranno adottare per garantire il corretto funzionamento della rete idraulica. Tra le varie prescrizioni, si è ricordato che su strade e pertinenze è vietato impedire il libero deflusso delle acque e scaricare senza autorizzazione; è vietato aprire canali, fossi ed eseguire escavazioni nei terreni laterali alle strade; si devono mantenere le ripe dei fondi in condizioni da impedire cedimenti del corpo stradale. La sicurezza idraulica è anche “responsabilità condivisa” ha ricordato l’assessore Stocco.

ra da fare in tema di educazione e senso civico. Lo ricorda spesso il sindaco tramite i suoi piccati post social in seguito a smaltimenti clamorosi, come il recente abbandono di un vecchio tappeto lasciato sul ciglio di una strada, tra lo sdegno dei cittadini. Al termine del lavoro, volontari e istituzioni si sono ritrovati all’Oasi Vallona per un momento conviviale con “Le Percussioni dell’Accademia”, guidate dal maestro Luca Reato, che hanno suonato con strumenti costruiti con materiale riciclato. Anche il rinfresco è stato realizzato all’insegna dell’ecologia e dell’abolizione dello spreco. Tutti i partecipanti hanno infine ricevuto in dono un presente realizzato interamente con materiali di riciclo. (a.b.)

Matteo Stocco

I nuovi progetti. Investimenti al via per impianti sportivi, scuole e sicurezza urbana

Conti sotto controllo e opere in cantiere: il Comune presenta il rendiconto 2024

I

l conto del bilancio o rendiconto finanziario è il documento che dimostra i risultati finali della gestione, evidenziando le spese impegnate, i pagamenti, le entrate accertate e gli incassi in riferimento alle previsioni contenute nel bilancio preventivo. Si tratta perciò, di un documento che descrive in sintesi il fine periodo della gestione dell’Ente e serve a rendere conto alla comunità di come sono state investite le risorse disponibili del comune. Il bilancio di previsione per l’anno 2024 è stato approvato dal Consiglio Comunale il 27 dicembre 2023, nel corso dell’esercizio finanziario 2024 si è fatto, inoltre, ricorso a variazioni di bilancio e assestamento dei dati originariamente previsti nel rispetto degli equilibri interni e delle singole gestioni.

La gestione finanziaria dell’esercizio 2024 - si legge nella relazione illustrativa al rendiconto - si è basato sul rispetto delle finalità di finanza pubblica ed ha conseguito un risultato di competenza e un equilibrio di bilancio non negativi e senza alcun debito fuori bilancio. Il Bilancio 2024 chiude con un risultato di amministrazione di euro 1.085.587,08 di cui euro 754.358,72 al netto degli accantonamenti della parte vincolata e della parte destinata agli investimenti, che verranno impegnati per interventi e azioni secondo i programmi dell’amministrazione. Oltre a questo, il 2024 chiude con un fondo cassa di euro 2.120.218,64. Al 31.12.2024 l’indebitamento dell’Ente ammonta ad euro 1.834.286,40.

lificazione energetica della scuola primaria “G. Rodari”, sempre nella frazione di Fratte; l’approvazione in linea tecnica del progetto di fattibilità tecnico economica relativo al secondo stralcio funzionale dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del centro del capoluogo e l’approvazione diagnosi energetica edificio palestra a servizio della scuola primaria Gianni Rodari, sempre nella frazione Fratte per attivazione procedura di prenotazione Conto Termico” conclude l’assessore al Bilancio Raffaella. Cagnin.

Endrius Salvalaggio

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Progetti approvati al 31.12.2024: “Nel corso del 2024 è stato approvato il progetto esecutivo relativo ai lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del centro urbano di Santa Giustina in Colle - primo stralcio funzionale -. L’ approvazione del progetto di fattibilità tecnico - economica e del progetto esecutivo relativo ai lavori di completamento ed adeguamento degli impianti sportivi della frazione di Fratte; l’approvazione del progetto esecutivo relativo ai lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico della palestra nella frazione di Fratte; l’approvazione del progetto esecutivo del secondo stralcio funzionale relativo ai lavori di riqua-

La comunità si unisce in memoria dell’eccidio di ottant’anni fa Santa Giustina in Colle ricorda i ventiquattro uomini brutalmente e ingiustamente uccisi nel sagrato della Chiesa nel 1945. Nella giornata dove si ripercorre la tradizionale Festa della Liberazione del 1945, l’amministrazione comunale ha voluto ricordare una pagina di storia drammatica successa proprio in quell’anno di liberazione dal nazifascismo. Iniziata la manifestazione presso il muro dei 24 martiri, il momento centrale della manifestazione è stato rappresentato da “Ultimo cielo di aprile. Voci dell’Eccidio”, un emozionante monologo teatrale con cui è stata ricreata l’atmosfera di quella tragica giornata.

Per questo motivo l’amministrazione comunale ringrazia dell’incredibile voce recitante e l’accompagnamento musicale degli artisti rispettivamente con chitarra e violino. Alla manifestazione hanno partecipato anche i ragazzi del Consiglio Comunale durante il quale il loro sindaco Gemma Zarpellon ha fatto una riflessione sia sull’anniversario della liberazione del Paese dal nazifascismo e dalla seconda guerra mondiale, ma con l’impegno per i ragazzi per ricordare e omaggiare queste ventiquattro vite. Alla giornata è stata poi passata la parola Manola Garbin, rappresentante dell’associazione Nazionale Ex Internati nei lager nazisti, un saluto e un pensiero l’ha portato la senatrice Liliana Segre; Daniele Canella a nome della Provincia di Padova, Giulio Centenaro in rappresentanza della Regione Veneto, e infine, il Sindaco di Santa Giustina in Colle Moreno Giacomazzi che ha concluso affermando che “ricordare è un modo per ribadire, forte e chiaro, che la democrazia non è mai scontata e che la libertà va difesa ogni giorno”. (e.s.)

Raffaella Cagnin
Santa Giustina in Colle

Villanova di Camposampiero

Economia. L’obiettivo è promuovere lo sviluppo sostenibile e l’attrattività locale

Presentata la richiesta di riconoscimento per un nuovo Distretto del commercio

D

ue territori analoghi accomunati da più caratteristiche, tra le quali l’omogenea conformazione urbanistica, popolazione e densità abitative, sviluppo e diffusione di una rete di piccoli e medi esercizi commerciali con molte attività storiche a conduzione familiare. Stiamo parlando dei comuni di Santa Giustina in Colle e di Villa del Conte che hanno presentato alla Regione Veneto la richiesta per il riconoscimento del Distretto Territoriale del Commercio denominato “IL TERRITORIO AL CENTRO”. In Veneto, ad oggi sono riconosciuti 173 Distretti di cui 117 Distretti Urbani e 56 Distretti territoriali, con il coinvolgimento complessivo di 303 Comuni partecipanti.

Il Distretto Territoriale del Commercio di Santa Giustina in Colle e Villa del Conte nasce con l’obiettivo di promuovere un modello integrato di sviluppo commerciale, culturale e turistico sostenibile, valorizzando le risorse locali, le polarità urbane e la sinergia tra imprese, cittadini e pubbliche amministrazioni. “È stato riscontrato un grande interesse da parte delle imprese locali con oltre 70 soggetti che complessivamente hanno aderito all’accordo di partenariato tra cui oltre 50 aziende locali del commercio, esercizi di somministrazione e servizi alla persona.

Hanno aderito altresì le due organizzazioni delle imprese del commercio e dei servizi maggiormente rappresentative in ambito regionale, oltre ad altre associazioni di categoria, la Federazione dei Comuni del Camposampierese e alla Camera di Commercio di Padova. Importante anche il supporto e l’adesione al partenariato da parte delle Pro Loco locali, associazioni e parrocchie”. Riportano i rispettivi sindaci Moreno Giacomazzi e Antonella Argenti. Un progetto che vedrà coinvolti, nell’arco dei prossimi 3 anni, tutti i soggetti aderenti con diverse iniziative tra cui quelle che agiranno sulla valorizzazione dell’attrattività dal punto di vista commerciale e turistico con la predisposizione di appositi itinerari, quelle sull’attuazione di misure urbanistiche e progettuali che favoriranno la mobilità sostenibile, la rigenerazione urbana e il riuso di spazi dismessi o sottoutilizzati, quelle sull’introduzione di misure di fiscalità di vantaggio, quelle riguardanti la sperimentazione di orari estesi e aperture straordinarie degli esercizi commerciali in occasione di eventi locali rilevanti. Verranno inoltre coinvolti i due Consigli Comunali dei Ragazzi (c.d. Ccr) per l’ideazione del logo del distretto.

Endrius Salvalaggio

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Entra nel vivo l’opera della nuova mensa scolastica per la scuola primaria

Vinto il bando sulla nuova mensa, in capo al Pnrr, stanno ora per iniziare i lavori. Un importante intervento di riqualificazione per un importo complessivo di 564.000 euro, che andrà a potenziare l’offerta scolastica nel territorio comunale con la realizzazione della nuova mensa scolastica nel plesso della scuola primaria. Il nuovo edificio, che sorgerà nella parte nord del complesso scolastico, occuperà una superficie di circa 160 mq e sarà in grado di accogliere poco meno di cento alunni a sedere, offrendo uno spazio moderno, sicuro e funzionale per il servizio di refezione scolastica. I lavori prenderanno il via e seguiranno un cronoprogramma intensivo, con particolare concentrazione nel periodo estivo, quando l’assenza degli studenti permetterà di ottimizzare tempi e logistica del cantiere. Contestualmente, verranno demoliti e completamente ricostruiti anche i bagni situati nella zona afferente alla nuova mensa, con un intervento che garantirà ambienti igienici rinnovati e rispondenti agli standard più aggiornati. L’opera rappresenta un tassello fondamentale nella prospettiva di un ampliamento dell’offerta formativa. Attualmente, infatti, la scuola primaria non prevede classi a tempo prolungato, ma che, con l’introduzione della mensa, si aprirà la possibilità di attivare il servizio che si riferisce ad un modello di 40 ore, corrispondente al cosiddetto “tempo pieno”. “L’amministrazione comunale esprime grande soddisfazione per l’avvio di questo progetto strategico, che mira a migliorare la qualità della vita scolastica, oltre ad andare incontro alle famiglie con un servizio scolastico più ampio” afferma il Sindaco Sarah Gaiani. (e.s.)

Scintille di speranza: Fondazione Cassa di Risparmio

Sintoniz zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

brale raro ma molto aggressivo e che colpisce in età pediatrica. “Il nostro lavoro mira a comprendere i meccanismi di resistenza alle cure – spiega Persano – per individuare terapie più mirate, meno invasive e, soprattutto, più efficaci”.

Grazie al finanziamento della Fondazione, il progetto ha potuto progredire,

chiedono perseveranza, ma generano risultati duraturi.

Appuntamento alla prossima uscita per continuare a scoprire le storie di idee, progetti e persone che, giorno dopo

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

Ascolta su www.veneto24.it

E mentre le storie raccontate da “Scintille” ci ricordano l’importanza dell’impegno quotidiano, la Fondazione Cariparo prosegue nel suo cammino, confermando che il benessere di una comunità passa anche dalla salute dei suoi bambini.

FONDAZIONE Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Piazza Duomo, 15 | 35141 Padova Tel. 049-8234800

Dott. Luca Persano

La cerimonia. Educazione civica e testimonianze per accompagnare i ragazzi verso la cittadinanza attiva

I neo diciottenni protagonisti: consegnati Costituzione e Tricolore

Èstata una Festa della Repubblica particolarmente sentita, quella celebrata il 2 giugno a Villanova di Camposampiero. Un momento solenne e ricco di significato, che ha visto protagonisti i neo diciottenni del paese, ai quali sono stati consegnati la Costituzione italiana e il Tricolore nella splendida cornice dell’Antica Pieve di San Prosdocimo. Un gesto simbolico che ha sancito la conclusione del percorso “Insieme verso i 18”, promosso dalla consigliera alle politiche giovanili Ilenia Franco, un progetto pensato per accompagnare i ragazzi nel loro passaggio alla maggiore età attraverso esperienze formative e civiche. La cerimonia ha rappresentato l’apice di un cammino

iniziato mesi fa, fatto di incontri e testimonianze che hanno toccato tematiche fondamentali per la crescita e la consapevolezza civica dei giovani. Particolarmente toccante l’incontro dedicato alla violenza contro le donne, che ha visto la partecipazione di Gino Cecchettin, padre di Giulia, con una testimonianza intensa e coraggiosa, capace di scuotere le coscienze. Durante il percorso non sono mancati momenti di riflessione dedicati alla solidarietà, come il ricordo dell’amico Andrea Mason, scomparso a soli 16 anni, e l’attenzione alla ricerca pediatrica attraverso il sostegno alla Fondazione Città della Speranza. Altrettanto significativo il focus sulla sicurezza stradale,

affrontato insieme all’associazione Vittime della Strada del Camposampierese, per ribadire l’importanza della responsabilità alla guida, soprattutto tra i più giovani. “Dopo la manifestazione del 2 giugno – ha spiegato il consigliere Ilenia Franco –ci prepariamo ora ad accompagnare i nostri ragazzi del 2007 a Roma, per un’esperienza formativa che li porterà a conoscere da vicino i luoghi della politica italiana”.

L’amministrazione Gaiani ha voluto esprimere un ringraziamento speciale all’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, che con la consueta presenza e impegno ha contribuito alla riuscita dell’evento, mantenendo vivo il legame con la memoria storica e i valori fondanti della Repubblica.

Un uomo, un’impresa. La storia di Guido Malvestio nel libro di Luciano Biasiolo

È stata gremita la chiesa Antica Pieve di San Prosdocimo Oltrebrenta, a Viallanova di Camposampiero, in occasione della presentazione del nuovo libro del professor Luciano Biasiolo, “Guido Malvestio. La storia di un uomo e della sua azienda”. Un appuntamento che ha visto la partecipazione di molti, oltre alla

presenza dei figli di Guido, Marino e Giuseppe Malvestio, accanto all’autore, per celebrare non solo la figura di un imprenditore, ma anche di un uomo che ha saputo risollevarsi dalla povertà per costruire una delle aziende più importanti e riconosciute del territorio. La ditta Malvestio nasce nel lontano 1937,

dal cavaliere Guido Malvestio che avvia un’attività artigianale di carpenteria metallica in uno spazio di 120 mq. Nel 1951 dopo la grande alluvione in Polesine Malvestio fornisce 3000 posti letto. Nel 1966 Marvestio acquisisce un’azienda che produce mobili per le case di cura, fino a specializzarsi sempre

“In un tempo in cui spesso si avverte una distanza tra istituzioni e nuove generazioni – ha concluso Ilenia Franco – Villanova di Camposampiero ha lanciato un messaggio chiaro: la cittadinanza si costruisce attraverso l’ascolto, la partecipazione e l’educazione al rispetto. E il futuro si scrive insieme, partendo proprio dai giovani”.

di più nei prodotti sanitari, tra cui letti, culle, comodini e arredi per la degenza, logistica ospedaliera, barelle e poltrone e lettini da visita. “Il volume ripercorre con rigore e passione le tappe fondamentali della vita dell’imprenditore, evidenziando la determinazione, l’onestà e la visione che lo hanno portato

Premiati “Maestri dell’Accoglienza” con un riconoscimento a 20 eccellenze

In occasione delle celebrazioni degli 80 anni di Appe (Padova – Associazione Provinciale Pubblici Esercizi), fondata nel lontano 1945, l’associazione pochi giorni fa ha svolto delle premiazioni speciali fra titolari, soci, collaboratori e dipendenti, con almeno 25 anni di ottima attività, nel settore della ristorazione. Fra le iniziative

- riporta la fondazione - per festeggiare l’importante evento, c’è stata la consegna di 20 premi ai cosiddetti “Maestri dell’accoglienza”. Per “Maestri dell’accoglienza” si intende tutti quegli operatori dei pubblici esercizi che, in attività da almeno 25 anni, si sono distinti per la loro professionalità, disponibilità, attenzione al cliente

con la promozione del territorio e della enogastronomia. Nel mese di maggio a Palazzo Santo Stefano a Padova, si è tenuta una cerimonia, durante la quale sono stati conferiti i riconoscimenti a 20 Maestri dell’Accoglienza che si sono contraddistinti nella ristorazione padovana. Un gesto simbolico ma carico di significato, che mette

al centro l’impegno, la dedizione e la passione che caratterizzano il settore. Tra i premiati spiccano due volti noti del territorio di Villanova di Camposampiero: Francesco Bucciarelli, da oltre 30 anni alla guida del ristorante Eurochecco, sinonimo di qualità e tradizione, e Ivan Berton, chef e titolare del ristorante Sensi, apprezzato per la

Endrius Salvalaggio

dal nulla al successo. Un racconto umano innanzi tutto, che restituisce dignità alla fatica, all’intelligenza pratica e alla volontà ferrea di migliorarsi. Per chi volesse leggere il libro, basterà rivolgersi alla biblioteca comunale per il prestito” conclude l’assessore alla cultura Angela Bombo. (e.s.)

sua proposta innovativa. Ad esprime i propri complimenti, il vicesindaco nonché assessore alle attività economiche, Cristian Bottaro: “Premiare questi professionisti significa riconoscere il valore umano e imprenditoriale. La ristorazione non è solo servizio, ma cultura, relazione e identità. Complimenti ai premiati”. (e.s.)

Sintoniz zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it

Sintoniz zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it

Corsa alle regionali

Ciononostante il tema non viene archiviato anche perché più di qualche esponente, anche di Fratelli d’Italia, lascia la porta aperta a una discussione sul tema.

Ma fino a quando non si chiarirà se il presidente uscente Zaia potrà o meno ricandidarsi tutto rimane bloccato. Nelle scorse settimane si sarebbe dovuto tenere un vertice nazionale a Roma tra i leader dei partiti del centrodestra proprio per parlare delle regioni al voto. L’incontro è stato annullato per impegni istituzionali e, al momento, non è stata comunicata nessuna nuova data.

Il segretario della Lega in Veneto, Alberto Stefani, forse il più probabile candidato presidente, ha commentato con un laconico “si decida presto” l’ipotesi di un ulte-

riore mandato per Zaia. Una battuta, rilasciata ai cronisti, considerata come un po’ fredda forse non tanto nei confronti del presidente uscente quanto sulla possibilità che, effettivamente, ci possa essere il tempo e la convinzione a Roma di cambiare la legge per consentire la ricandidatura del Governatore Veneto.

Dal canto suo Fratelli d’Italia non sta certo a guardare e porterà al tavolo della coalizione il nome del senatore veneziano, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon: sembra essere questo il nome forte di FDI per contendere alla Lega la presidenza del Veneto. Da non sottovalutare la carta Forza Italia: nel tavolo nazionale, che dovrà occuparsi anche di Puglia, Campania, Toscana e Marche, Tajani chiederà una presidenza anche per gli azzurri. Se la scelta dovesse cadere sul Veneto è pronto a scattare il segretario regionale Flavio Tosi che, nel frat-

tempo, non risparmia bordate alla gestione Zaia della Regione.

Sul fronte centrosinistra a guidare una coalizione molto ampia sembra sia stato scelto Giovanni Manildo, avvocato e già sindaco di Treviso. Un moderato che nel 2013 riuscì nell’impresa di battere lo sceriffo Giancarlo Gentilini. Il nome, nel momento in cui scriviamo, non è ancora stato ufficialmente lanciato, ma tutto lascia intendere che non ci dovrebbero essere sorprese. Al fianco di Manildo potrebbero schierarsi anche Italia Viva e Azione che, formalmente, non partecipano al tavolo regionale del centrosinistra ma che hanno sempre mantenuto un canale di comunicazione con il segretario regionale Pd, Andrea Martella al quale avrebbero espresso ampie aperture visto le qualità del candidato presidente scelto.

Il caso. Amministratori, rappresentanti delle categorie e società servizi idrici uniti

Energia dal territorio per il territorio: alleanza strategica per restituire valore alle comunità

Sono stati oltre 120 i partecipanti, tra amministratori, rappresentanti dei territori e delle categorie, oltre che delle società che gestiscono i servizi idrici in Veneto, alla conferenza online dello scorso 3 giugno sulla gestione dell’energia. L’iniziativa, promossa da AGSM AIM, Ascopiave, ANCI Veneto e BIM Comunità del Piave, per presentare una proposta concreta di rilancio dei territori attraverso una nuova gestione delle concessioni per impianti idroelettrici, gas e distribuzione elettrica pone al centro dell’iniziativa, un principio chiaro: l’energia deve tornare a generare valore per le comunità che la producono.

Ad aprire i lavori Federico Testa, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Verona e Presidente di AGSM AIM, che ha sottolineato la natura unitaria e trasversale dell’iniziativa.

“Le nostre riflessioni non nascono da logiche di parte, ma da un’esigenza comune che riguarda tutto il Veneto – da Verona a Vicenza, dall’Alto Trevigiano a Belluno – e che mette al centro il territorio. Da qui il titolo ‘Energia: dal territorio per il territorio’. Non è un’azione contro qualcuno, ma per qualcosa: per le persone, le imprese e le comunità locali.” Il Presidente Testa ha evidenziato come le attuali con-

cessioni per la distribuzione di gas, energia elettrica e impianti idroelettrici non restituiscano adeguato valore ai territori:

“La ricchezza generata da questi asset prende altre strade. Non resta qui, dove potrebbe invece contribuire ad abbassare le tariffe per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, o a sostenere servizi fondamentali come la sanità e l’assistenza agli anziani.” Nel suo intervento, Testa ha lanciato una chiamata all’azione concreta:

“Gli spazi giuridici e tecnici per agire esistono: dalla Conferenza Stato-Regioni chiamata a esprimersi sulle proroghe ventennali delle concessioni, recentemente criticate dall’Autorità Garante per la Concorrenza, alla necessità di una maggiore partecipazione dei territori nella partita delle concessioni idroelettriche.” Proprio la Conferenza è stata l’occasione per avviare un percorso condiviso e partecipato. Al tavolo sono stati invitati gli assessori regionali competenti, le amministrazioni comunali, le imprese dei servizi pubblici locali, le Associazioni Datoriali dell’industria, degli Artigiani, dei Commercianti, delle Cooperative e tutti i soggetti economici interessati dal caro energia.”

I lavori sono proseguiti con l’intervento del presidente di ANCI Veneto, il sindaco Mario Conte, che

ha voluto rimarcare l’importanza dell’iniziativa dal punto di vista delle amministrazioni locali: “Ringrazio il Dottor Testa per l’opportunità di aprire una riflessione territoriale su un tema, quello energetico, che negli ultimi tempi ha colpito duramente i bilanci comunali, mettendo a rischio la tenuta dei servizi essenziali per le nostre comunità.”

Conte ha ribadito lo spirito costruttivo e non conflittuale dell’iniziativa: “Non è un’azione contro qualcuno, ma a favore delle nostre comunità, che rappresentiamo e serviamo ogni giorno. Chiediamo non contributi straordinari dal Governo, ma un minimo di autonomia nella gestione del patrimonio naturale del nostro territorio.”

Anche secondo Conte, una maggiore responsabilità e capacità di gestione locale delle concessioni e delle risorse energetiche potrebbe tradursi in vantaggi concreti per cittadini, imprese e associazioni: “Questa autonomia consentirebbe un maggiore efficientamento dei servizi e un beneficio economico sulle tariffe per famiglie, aziende, partite IVA. Chiediamo solo di essere ascoltati.” Nel suo intervento ha lanciato un monito sulla sostenibilità finanziaria futura dei Comuni: “Oggi tutti i 560 Comuni veneti hanno i conti in ordine. Ma l’aumento incontrollato dei

costi energetici rischia di compromettere questa virtuosità, non per incapacità amministrativa, ma per fattori esterni fuori dal nostro controllo.” Ha concluso sottolineando il valore del confronto e della condivisione:“Questo tavolo di lavoro rappresenta un’occasione unica: le opportunità superano le preoccupazioni. Serve energia, sì, ma anche energia positiva, che possa sostenere davvero il sistema veneto.” Per approfondire i contenuti dell’iniziativa, è possibile rivedere la conferenza stampa, comprese le domande dei giornalisti, sul sito uf-

ficiale: www.energiaperilterritorio. it.

Sul sito sono inoltre disponibili: il manifesto dell’iniziativa, già sottoscritto dagli enti promotori AGSM AIM, Ascopiave, ANCI Veneto e BIM Comunità del Piave; la possibilità di chiedere ulteriori informazioni, aderire e sostenere il progetto; materiali in costante aggiornamento di approfondimento utili a cittadini, imprese e amministratori locali. Perché l’energia non è solo una questione tecnica: è una scelta di comunità, di visione e di responsabilità condivisa.

Federico Testa durante la conferenza sulla gestione dell’energia

Economia. L’analisi di Flavio Zanonato, direttore generale di Confesercenti Veneto Centrale

“Vogliamo tutelare il commercio di quartiere, attività con una spiccata valenza sociale”

F lavio Zanonato, direttore generale di Confesercenti Veneto Centrale, ospite di “Buongiorno Veneto”, dai microfoni di Veneto24 ha messo in evidenza le necessità del commercio nella nostra regione, in un momento particolarmente delicato. “E’ un frangente assai importante per Confesercentispiega Zanonato - di confronto e dialettica in occasione della fase congressuale in cui gli imprenditori sono chiamati a scegliere i propri rappresentanti di categoria. La prima grande questione sulla quale siamo impegnati è la volontà di tutelare il commercio diffuso, il commercio di quartiere. Non basta concepire l’attività commerciale come se si trattasse soltanto di un’attività economica. È un’attività che ha una fortissima valenza sociale. Pensiamo ai negozi di vicinato, l’alimentari, il bar dell’edicola, la tabaccheria, il negozio di frutta e verdura del negozio di merceria. E l’elenco potrebbe continuare: que-

sta vivacità, che dura dalla mattina alla sera, consente ai cittadini di circolare tranquillamente, di avere dei servizi immediatamente a disposizione. Consente ai più deboli, ad esempio gli anziani e le donne con bambini piccoli, di trovare immediatamente un prodotto di cui hanno bisogno e contemporaneamente di muoversi in un ambiente sicuro”.

L’altra grande questione riguarda l’aspetto economico, la crisi che ha investito il settore e portato a numerose chiusure. Come affrontarla e risolverla? “La prima causa è stata l’arrivo di grandi sistemi di vendita, - aggiunge Zanonato - i centri commerciali sono attrattivi, anche perché dotati di parcheggi efficienti e maggiori comodità. Su questo fronte dobbiamo ottenere dei risultati dalle amministrazioni locali. Poi c’è l’e-commerce che si sta portando via una fetta di commercio importante. E anche qui abbiamo l’esigenza di fornire ai

nostri associati la capacità di utilizzarlo questo strumento perché non si può certo eliminare, sarebbe illusorio. Non da ultimo il costo degli affitti, che spesso uccide il commercio. Praticamente un negozio lavora a metà del tempo per pagare l’affitto, poi deve pagare tutto il resto nel negli altri quindici giorni del mese”.

Qui entra il gioco anche il rapporto con le istituzioni e la necessità di concertare e pianificare interventi e iniziative che salvaguardino le attività commerciali come presidio sociale nei quartieri. “Ci sono già dei tavoli di concertazione, di concertazione in ogni provincia e nei centri più importanti. Si discute di mobilità, di qualità della vita nei quartieri, perché le attività commerciali vanno inserite nelle politiche sociali della città. Pensiamo ad un anziano che non si muove più in automobile e non trova i negozi sotto casa: deve appoggiarsi ai figli per qualsiasi necessità, ma

se questo non è possibile rischia di finire in casa di riposo e il costo sociale è enormemente più alto. Poi c’è la questione della mobilitò, dei parcheggi, della qualità del verde delle nostre città. E ovviamente riuscire a rendere più moderati gli affitti è una partita molto importante. Purtroppo ci sono proprietari di immobili che preferiscono tenere chiuso piuttosto che affittare un prezzo congruo”. Una volta completata la fase congressuale

Confesercenti si dedicherà al nuovo programma di lavoro che coinvolge tutte le categorie. “Intanto vogliamo sottoporre questa riflessione a tutti. - conclude ZanonatoIl commercio non è solo un’attività strettamente economica, è un’attività con una forte valenza sociale e ricordo che dal commercio è nata la società moderna come la conosciamo oggi. Abbiamo perciò un grande patrimonio da tutelare e difendere per il bene di tutti”.

Convento (Cescot): “La formazione indispensabile per le nostre imprese, dai distretti del commercio impulso alle iniziative”

Flavio Convento è presidente di Cescot, l’ente di formazione di Confesercenti Veneto Centrale che si occupa della formazione, una necessità sempre più sentita dagli imprenditori commerciali. “Le nostre imprese hanno bisogno di formazione perché si trovano a combattere con grandi player molto strutturati, - sottolinea Convento i quali oltretutto beneficiano di agevolazioni fiscali molto elevate, soprattutto quelle internazionali. E su questo noi combattiamo da anni per dare la possibilità ai piccoli commercianti di affrontare questa sfida. Il

fatto che un ente di formazione come Cescot collabori insieme con Confesercenti aiuta a far crescere gli imprenditori, a unirli, così da avere la possibilità di dialogare con le amministrazioni per riuscire a risolvere alcuni problemi legati alle attività commerciali. Il nostro lavoro, l’esercizio di vicinato, contribuisce a garantire città vive e sicure”.

L’attuale congiuntura continua ad essere sfavorevole per l’economia in genere e in particolare per il commercio, i cui operatori reagiscono rafforzando il legame con il territorio. Per esempio con i distretti del com-

mercio, ormai diffusi in tutto il Veneto. “Da molti anni stiamo lavorando con la Regione - aggiunge il presidente di Cescot - e i distretti del commercio sono parte fondamentale delle città, servono per far crescere il territorio. Sono un importante investimento che permette sinergie con le istituzioni per creare eventi e iniziative che possano dare vita alle città. Confesercenti ci crede da molti anni, ci sta lavorando. Rappresentiamo più di qualche distretto a livello regionale e abbiamo riscontrato che i risultati ci sono, si crea una sinergia tra attività commerciali e

amministrazioni locali”.

Tra le iniziative Convento ricorda il progetto messo a punto da Confesercenti per Padova, “Il cammino sotto i portici”, che unisce una trentina di attività commerciali. “Padova è la seconda città italiana per lunghezza dei portici, circa 25 chilometri: è un patrimonio da valorizzare e da promuovere come veicolo per il commercio. Il progetto è già partito, stiamo organizzando degli eventi sotto i portici, tra cultura, arte e commercio, sul nostro sito ci sono tutte le informazioni utili”. (n.s.)

Flavio Zanonato e Flavio Convento

L’esposizione. Brugnaro: “Una sfida aperta nel 2019 e che deve proseguire anche senza di me”

Salone Nautico di Venezia: sesta edizione tra storia, innovazione e sostenibilità

C on un rombo che ha fatto vibrare i cuori e colorato il cielo di Venezia, le Frecce Tricolori hanno aperto la sesta edizione del Salone Nautico, trasformando ancora una volta l’Arsenale in un palcoscenico di eccellenza per la nautica italiana e internazionale. La cerimonia inaugurale si è svolta in una cornice suggestiva, dove tradizione e futuro si sono incontrati, testimoniando il valore strategico di questa manifestazione per l’intero comparto marittimo.

Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro, assieme al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, Matteo Zoppas, presidente di ICE, l’Istituto per il Commercio Estero, l’Ammiraglio Enrico Credendino e il Presidente del Senato Ignazio La Russa, la cui partecipazione ha conferito ulteriore rilievo all’evento. A rendere ancora più spettacolare l’apertura è stato l’ammaraggio degli incursori della Marina Militare nella Darsena.

“È una scommessa iniziata nel

2019 e oggi siamo qui, alla sesta edizione. È la dimostrazione che quando si crede in un progetto e si lavora in squadra, i risultati arrivano. Questo è il mio ultimo Salone da sindaco ma la manifestazione deve continuare, è finanziata anche per le prossime due”, ha dichiarato il sindaco Brugnaro. “Il nostro sguardo è già rivolto al futuro: la settima edizione si terrà dal 27 al 31 maggio 2026, con la promessa di un evento più ricco e internazionale, già finanziato per le prossime due edizioni”, ha aggiunto il sindaco.

Il Salone, ospitato in uno spazio espositivo di 55.000 metri quadrati su bacino acqueo, ha accolto oltre 270 espositori e circa 300 imbarcazioni, offrendo a ben 30 mila visitatori una panoramica ampia e articolata sulla nautica contemporanea, tra eccellenze artigianali e innovazioni tecnologiche, con particolare attenzione alle propulsioni sostenibili. Il prestigioso riconoscimento della gestione sostenibile, conferito per il sesto

anno consecutivo da TÜV Italia, ha ulteriormente consolidato il posizionamento del Salone come evento di riferimento nel panorama europeo.

Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela Spa, ha evidenziato come la sostenibilità rappresenti un pilastro del progetto fin dal principio: “Anche quest’anno abbiamo confermato il nostro impegno. Venezia è candidata a diventare capitale mondiale della sostenibilità, e il Salone è una delle sue punte di diamante”.

Durante la cerimonia, La Russa ha voluto rendere omaggio a Vene-

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

zia come “ città dell’acqua per eccellenza” e ha sottolineato il valore culturale ed economico del legame tra la città e il mare. L’Arsenale, cuore storico dell’industria navale veneziana, è tornato a pulsare grazie a questa manifestazione, come ricordato da Brugnaro: “Ogni anno investiamo oltre 2,4 milioni di euro nel Salone. È fondamentale che chiunque guiderà Comune e Regione in futuro continui a sostenere questo progetto”.

Il governatore Zaia ha rimarcato come non si tratti di un settore elitario ma grazie alle varie professionalità impiegate, l’economia

del mare e della nautica abbia un impatto notevole sull’intero territorio, mentre Zoppas ha ribadito come la cantieristica italiana rappresenti un’eccellenza del Made in Italy da valorizzare e promuovere all’estero. Anche la Marina Militare ha avuto un ruolo di primo piano, con la presenza delle navi Alpino, Viareggio e del sommergibile Todaro, ormeggiate in Riva Sette Martiri. L’Ammiraglio Dattola ha ricordato che proprio all’interno dell’Arsenale ha sede l’Istituto di Studi Militari Marittimi, polo culturale e formativo delle forze armate.

Oltre alla mostra espositiva, il Salone ha proposto un ricco programma di oltre cinquanta eventi tra convegni e incontri, ospitati in luoghi simbolici come la Torre di Porta Nuova. Tra le iniziative di punta anche la “Wood Village”, dedicata alla cantieristica tradizionale veneziana, e competizioni sportive come la storica Pavia-Venezia e la silenziosa E-Regatta.

Riccardo Musacco

Il dialogo. Francesca Chiesa esplora la condizione femminile in un libro sorprendente e attualissimo

“Diversamente sole”, storie universali per raccontare la complessità delle donne

Dopo aver girato mezzo mondo ha trovato il suo approdo nell’isola greca di Syros. “Non avrei scritto nulla se non avessi vissuto la mia vita altrove, se non avessi dovuto lasciare l’Isola Verde, il Bazar di Teheran e Tripoli”

F rancesca Chiesa ha girato mezzo mondo prima di trovare il suo approdo nell’isola greca di Syros. Padovana, Chiesa ha appena pubblicato “Diversamente sole” (Edizioni Open, 14 euro), raccolta di racconti intensa e struggente. Una testimonianza preziosa della condizione femminile, una lettura attualissima e che riesce ad essere universale. Ne ho approfittato per fare con lei una chiacchierata sul suo nuovo libro (e non solo). Francesca, tu scrivi che la solitudine femminile è “una qualcosa che non si racconta mai abbastanza”. Da dove nasce la tua urgenza di darle voce?

Ho sempre guardato alla solitudine come a un privilegio. Da bambina sono cresciuta nella villetta liberty del mio bisnonno: lui, una nonna, tre prozii e una zia pronti ai miei desideri, le lavoranti della fabbrica annessa in adorazione della bambina sorridente e grassoccia che ero, un parco e una biblioteca a mia disposizione. Parecchio triste ma molto dolce e molto privilegiata. Nella vita adulta, poi, la solitudine ha cambiato aspetto ed è diventata un miraggio. Fino al momento in cui sono venuta a vivere qui sull’isola ed è scoppiata l’epidemia del Covid. Ovvero fino al momento in cui ho compreso che la karantina/quarantena, per me gioia solitaria, nel resto del mondo si chiamava segregazione

e angosciosa solitudine. La constatazione di quanto io fossi diversamente e felicemente sola mi ha colpito come una frustata e da allora ho cominciato a ragionare di solitudine e poi a raccontare. Per ora di donne, per ora di mondi altri, ma non siamo che all’inizio.

Alcune storie sono ispirate a vicende reali. Qual è stato il processo di scrittura nel tradurre queste storie in letteratura senza tradirne la verità?

La mia è stata una generazione fortunata. Quando io ero giovane poteva accadere che un grande poeta come Andrea Zanzotto, ricevendo una raccolta di mie poesiole e raccontini, mi abbia fissato un appuntamento per analizzare con me i testi che gli avevo sottoposto e raccomandarmi di scegliere una sola forma di espressione tra prosa e poesia. Il consiglio del poeta si è rivelato nel corso degli anni un blocco che sembrava insuperabile. Fino al momento in cui proprio la necessità di raccontare Tawergha mi ha fatto trovare la mia voce, che è fatta di prosa e di poesia. La realtà è ciò che si racconta.

Nel tuo libro le donne non sono mai solo vittime. Sono anche complici, carnefici, spettatrici passive. Quanto è stato difficile mantenere questo equilibrio narrativo?

Direi che questo è l’aspetto più autobiografico di questo mio lavoro. Io, noi, tutte cresciamo e vivia-

mo portandoci dentro un imperativo categorico. Nasconditi. Non farti capire. Sorridi. Dimentica. Perdona. Perché potremmo essere pericolose, forse: ricordate o immaginate com’era la vita all’interno di un harem, di quanta ferocia erano fatti quei sorrisi. Le leonesse ammazzano, le donne addomesticate no, ci sono altri modi e non è sempre necessario impugnare un pugnale, a volte basta una penna. Un uomo affronta il rivale a duello, qualsiasi genere di rivale e qualsiasi genere di duello, uccide o muore e non se ne parla più; le donne hanno più fantasia.

Hai vissuto a lungo in Nord Africa, in Asia e tutt’ora risiedi per la maggior parte dell’anno in Grecia. Quanto ha influito la tua esperienza nella tua scrittura?

Le donne nei luoghi che racconto sono la mia vita, per interposta persona. Nessuna mi impersona ma in ognuna di esse si è rispecchiato un bagliore del caleidoscopio che io sono. Voi siete. Loro sono. Non avrei scritto nulla se non avessi vissuto la mia vita altrove, se non avessi dovuto lasciare l’Isola Verde, il Bazar di Teheran e Tripoli. O forse avrei scritto della mia famiglia, ma c’era poco di bello da raccontare.

Il titolo Diversamente sole è molto evocativo. Cosa significa per te questa espressione?

Per rispondere, basta sapere che il titolo della prossima raccolta di racconti cui sto lavorando è “Una uniforme solitudine” e ha come attrici donne occidentali, donne di potere e post-femministe integrate. Ho visitato i mondi delle donne diversamente sole in un’epoca in

cui non erano ancora stati toccati e uniformati dalla globalizzazione. Pertanto ognuno dei Paesi di cui narro appare come una realtà a sé stante che fa da sfondo a una specifica forma di solitudine femminile la quale a sua volta la rispecchia. Com’è l’Italia vista da fuori? Che dire? È un’altra cosa, è un Paese che fatico a riconoscere. Credo sia un processo inevitabile quando alla lontananza si aggiunge il passare degli anni, e che per me ha avuto inizio nel momento in cui sono tornata a vivere per qualche anno in Italia dopo i primi undici anni di estero. Venivo dall’Eritrea, dove al massimo c’erano i cellulari militari e mi sono trovata circondata da Motorola e simili. Man mano che subentrano i cambiamenti inevitabili nella storia di un Paese, i residenti hanno il tempo di digerirli lentamente, i saltuari come me devono inghiottire tutto in un boccone. E si sa, a volte “va di traverso”. A volte, invece, ci si

abitua. Ricordo, ad esempio, che l’usanza dell’aperitivo mi ha dato molto fastidio nei suoi primi anni, tornando in Italia con il desiderio di passeggiate tranquille e silenziose per le Piazze. Alla fine l’anno scorso, trovato un bar di riferimento, sono ingrassata di cinque chili in un mese di aperitivi giornalieri, anzi serali.

Giacomo Brunoro

• Chi è Giacomo Brunoro

Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e consigliere della Veneto Film Commission. Up the irons!

Sintoniz zati sul

PRIMI CITTADINI

A cura di Vincenzo Gottardo

le interviste ai sindaci del Veneto dal lunedì al venerdì alle 11:35 - 13:35 - 16:35 - 20:35

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

La scrittrice Francesca Chiesa

L’intervista. Il consigliere regionale fa il punto sulle azioni realizzate e rilancia la sfida dell’autonomia

Giuseppe Pan: “Cinque anni al servizio del Veneto”

Apochi mesi dalla fine della legislatura, Giuseppe Pan, capogruppo di Liga Veneta per Salvini Premier in Consiglio Regionale, traccia un bilancio del lavoro svolto. Dalla sanità alla tutela dell’identità veneta, dai servizi sociali al sostegno alle imprese, il consigliere evidenzia gli interventi realizzati e ribadisce la centralità della battaglia per l’autonomia del Veneto.

Consigliere Pan, ci traccia un bilancio di questi cinque anni?

“In questi anni, da consigliere regionale e capogruppo, ho avuto l’onore di rappresentare il nostro Veneto e lavorare per portare benefici reali alla nostra gente. Parliamo di sanità, servizi sociali, agricoltura, identità e, naturalmente, autonomia. Oggi possiamo dire con orgoglio che tanti traguardi sono stati raggiunti”.

Partiamo dalla sanità. Quali sono gli interventi più significativi nel padovano?

“A Cittadella, ad esempio, stiamo costruendo una nuova piastra ospedaliera per le degenze e le attività ambulatoriali: un investimento

da quasi 50 milioni di euro, cofinanziato con fondi Pnrr e regionali. La struttura, moderna e integrata, porterà 250 nuovi posti letto in camere singole e doppie. Il tutto sarà collegato con la piastra emergenze, completando un processo di riqualificazione già avviato”.

Anche Camposampiero è stato interessato da interventi?

“Sì, lì abbiamo realizzato una elisuperficie in quota,destinata all’elisoccorso, posizionata sopra il nono piano dell’ospedale, direttamente collegata al pronto soccorso, alla radiologia e alle sale operatorie. Una soluzione innovativa che migliora i tempi di intervento e rafforza l’intero sistema di emergenza”. E per quanto riguarda i servizi sociali?

“Anche qui il Veneto ha fatto scuola. Siamo stati i primi in Italia a normare l’organizzazione dei servizi sociali territoriali secondo i Leps. Abbiamo introdotto gli Ats, gli Ambiti Territoriali Sociali, enti composti dai Comuni, che garantiscono una gestione più stabile, efficiente e professionale, vicina ai

bisogni reali dei cittadini”.

Una particolare attenzione anche alla casa di riposo di Cittadella “In Viale della Stazione è stata realizzata una nuova ala grazie a un investimento di 7 milioni di euro. Una struttura all’altezza delle esigenze crescenti della nostra popolazione anziana, moderna, funzionale e in linea con gli standard più elevati”.

Un altro tema che ha toccato è stato quello dell’identità veneta, attraverso la “Via della Seta Vene-

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

ta”

“È un progetto a cui tengo moltissimo. La legge sulla “Via della Seta Veneta” rilancia la gelsibachicoltura, tutelando una tradizione agricola storica. La norma valorizza il gelso all’interno delle politiche ambientali e promuove innovazione nel settore. Il primo bando regionale ha già finanziato quattro progetti per un totale di 1 00mila euro”.

Parliamo di Autonomia. È ancora una priorità?

“L’autonomia è la chiave per gestire le nostre risorse, decidere il nostro futuro e garantire servizi migliori. Continueremo a batterci per un Veneto più libero, efficiente e capace di camminare con le proprie gambe. È una battaglia che riguarda tutti: famiglie, imprese, amministratori locali”.

Uno sguardo all’industria. Cosa sta facendo la Regione per il futuro economico?

“Stiamo investendo nell’industria 4.0, nella digitalizzazione, nella formazione avanzata e nei poli di innovazione tecnologica. Abbiamo un modello che unisce le nostre radici a una visione globale. Vogliamo creare occupazione di qualità, valorizzare il capitale umano e rendere il Veneto protagonista nella nuova economia digitale”.

Qual è il messaggio ai cittadini?

“Che non stiamo facendo promesse, ma stiamo lavorando con serietà e visione. Il nostro Veneto sta crescendo, con risultati concreti e un’identità forte. E noi continueremo a difenderlo, con passione e responsabilità”.

Giuseppe Pan

Sintoniz zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it

Sintoniz zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

• Risonanza magnetica

• MOC

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

Ascolta su www.veneto24.it

• Test di screening: Pap Test, Thin Prep, HPV DNA, Colposcopia e Tampone vaginale

Scopri il centro Affidea più vicino

Direttore Sanitario: Dott. Stefano Puggina

Scarica l’App
Affidea Connect Italy

Vent’anni di IOV, Padova celebra l’eccellenza oncologica veneta

Venti anni di impegno nella lotta contro il cancro, vent’anni in cui la ricerca e l’assistenza si sono intrecciate per costruire un modello d’eccellenza sanitaria. L’Istituto Oncologico Veneto (IOV) ha celebrato oggi il proprio ventesimo anniversario con una cerimonia ufficiale a Padova, alla presenza del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, della direttrice generale Giuseppina Bonavina e di numerosi rappresentanti istituzionali. Nel suo intervento, il governatore ha evidenziato come i numeri dello IOV siano la dimostrazione concreta dell’alto livello raggiunto: oltre 7 mila pazienti curati ogni anno, 6.800 interventi chirurgici, 58 mila sedute di chemioterapia e 50 mila trattamenti radioterapici. Ha sottolineato che l’istituto rappresenta una delle eccellenze sanitarie regionali, capace di coniugare innovazione scientifica, attenzione alla persona e risposte efficaci ai bisogni dei malati oncologici.

Zaia ha ricordato che lo IOV è nato come progetto delle Ulss, ma si è trasformato nel tempo in un punto di riferimento nazionale, grazie al riconoscimento come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) e all’adozione di protocolli e percorsi assistenziali (PDTA) tra i più avanzati a livello italiano.

Ha poi ricostruito le tappe principali dello sviluppo dell’istituto: dall’apertura della sede al Busonera nel 2006, all’attivazione dei laboratori nella Torre della Ricerca nel 2015, fino alle sedi di Castelfranco Veneto (2017) e di Schiavonia per la Radioterapia (2018). Secondo Zaia, si tratta di un percorso di successi continui che ha permesso di estendere la presenza dell’Istituto sul territorio e di rafforzarne la struttura organizzativa.

Il presidente ha voluto ringraziare pubblicamente tutto il personale dello IOV per aver contribuito alla crescita di una realtà diventata un pilastro della rete sanitaria regionale. Ha inoltre ribadito che, nel campo della sanità, è fondamentale non abbassare mai la guardia e non accontentarsi dei risultati già ottenuti, ma continuare ad alzare l’asticella.

Ha fatto riferimento ai più recenti progressi della medicina oncologica, come i farmaci monoclonali personalizzati sulla base del profilo genetico dei pazienti, e all’introduzione dell’intelligenza artificiale nell’interpretazione delle immagini diagnostiche, in particolare nelle nuove mammografie. Secondo Zaia, tutto questo dimostra che l’impegno per una sanità più precisa e accessibile deve proseguire, con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno.

Redazione Salute

Una vita nuova a 96 anni grazie alla dialisi

Una paziente di 96 anni, in trattamento dialitico da quindici anni, si trova in buona salute e testimonia l’efficacia dell’uso di un rene artificiale. Questo dispositivo, indispensabile per filtrare il sangue e restituirlo purificato al circolo, non solo contribuisce a prolungare l’esistenza, ma garantisce anche un’elevata qualità della vita. La donna è sotto le cure dei professionisti dell’Unità Operativa Semplice (UOS) di Emodialisi presso l’Ospedale Sant’Antonio, guidata dal dottor Giuseppe Scaparrotta. Attualmente, l’Unità Operativa Complessa (UOC) di Nefrologia ha in carico 93 pazienti anziani e grandi anziani affetti da malattia renale cronica, per i quali gestisce la terapia conservativa a lungo termine. L’attività si svolge su tre sedi: presso l’Ospedale Sant’Antonio, che dispone di 28 posti letto per l’assistenza intensiva in tutte le tipologie di trattamento emodialitico; al Giustinianeo, con 12 posti letto per l’assistenza media; e al complesso socio-sanitario dell’Ospedale ai Colli, con 6 posti letto destinati ai trattamenti di emodialisi intermittente, alle visite nefrologiche e alle terapie educazionali. Nel corso dello scorso anno, la UOS ha registrato un totale di 40.500 prestazioni, di cui 26.500 sono state dedicate a trattamenti dialitici. Nel 2024 sono stati eseguiti oltre 1500 trattamenti in terapia intensiva e in totale più di 3300 trattamenti su pazienti acuti, di cui 1750 in emodialisi, soprattutto in situazioni complesse come il supporto a cuore e fegato artificiali. Cresce anche la dialisi peritoneale a distanza, grazie al controllo remoto, che migliora l’assistenza da casa. Il reparto conta sette ambulatori specialistici, con quasi 3700 visite nell’ultimo anno, in particolare per trapianti di rene, controlli post-operatori e valutazioni di donatori viventi. Importante anche l’attività ospedaliera: 831 ricoveri, di cui 77 in day hospital, e 65 biopsie renali per diagnosi approfondite.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

Ascolta su www.veneto24.it

Il servizio. Un polo d’eccellenza per l’assistenza integrata ai bambini affetti da patologie complesse, tra cure e dignità

Il nuovo Hospice Pediatrico sarà il cuore pulsante delle cure palliative infantili in Italia

Un progetto all’avanguardia, nato in Veneto ma destinato a fare scuola in tutta Italia. È il nuovo Hospice Pediatrico dell’Azienda Ospedale-Università di Padova, la cui realizzazione rappresenta un ulteriore passo avanti in un cammino iniziato più di vent’anni fa. Padova è stata infatti la prima città italiana a dotarsi di una rete specialistica per le cure palliative e la terapia del dolore dedicata esclusivamente all’età pediatrica. Oggi quella visione diventa un centro integrato, innovativo e a misura di bambino.

La struttura attuale, coordinata dalla professoressa Franca Benini, segue ogni giorno oltre 350 piccoli pazienti affetti da patologie gravi e complesse. L’assistenza è capillare e si sviluppa su tre livelli: ospedaliero, domiciliare e residenziale. Ogni anno, il team effettua circa 15.000 reperibilità telefoniche, gestisce oltre 3.000 pazienti in terapia del dolore e accoglie 300 ricoveri annui. Un’attività che va ben oltre la clinica e che si fonda su un approccio globale alla persona, alla famiglia, al contesto.

Il nuovo Hospice Pediatrico sarà un polo di eccellenza di 3.000 metri quadrati, con un’area verde esterna di 730 metri. Avrà otto stanze singole di degenza, quattro dedicate al “respite care” (accoglienza temporanea del bambino per dare sollievo alla famiglia), un ambulatorio per la somministrazione delle terapie, una cucina e

un salotto polivalente per attività ludiche e relazionali. Ci saranno anche una palestra per la riabilitazione e uno spazio spirituale, pensato come luogo di raccoglimento, conforto e supporto psicologico. Ogni ambiente sarà curato per accogliere e non solo per curare, offrendo protezione, normalità e dignità anche nei momenti più delicati della vita.

A conferma dell’impatto straordinario di questo modello, parlano i dati: nei bambini seguiti dalla rete pediatrica padovana, il numero medio di giornate in terapia intensiva si è ridotto da 19 a 5, mentre la frequenza scolastica è stata mantenuta nel 73% dei casi. Il 64% delle madri ha potuto riprendere il lavoro e l’85% dei decessi è avvenuto nel luogo scelto dalla famiglia, rispettando le volontà e le sensibilità individuali. Il progetto è stato finanziato dallo Stato e dalla Regione Veneto con un investimento di 10 milioni di euro. A questi si aggiunge la

generosità di soggetti privati: la Fondazione “La Miglior Vita Possibile” ha donato il progetto esecutivo, mentre la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha stanziato 1,1 milioni di euro per arredi e attrezzature sanitarie. Il cronoprogramma prevede la conclusione della progettazione a luglio 2025, la validazione entro settembre e l’avvio della gara d’appalto per i lavori entro ottobre. Non si tratta solo di costruire una struttura, ma di offrire una casa della cura dove ogni bambino venga accolto con la stessa attenzione, delicatezza e dedizione che si riserva ai propri figli. Il nuovo Hospice Pediatrico sarà la sintesi di un impegno corale tra istituzioni, professionisti, fondazioni e comunità. Un presidio simbolo di una sanità che guarda avanti, che mette davvero al centro la vita e che difende, con forza e dolcezza, il diritto di ogni bambino alla miglior vita possibile.

Bigon

Il MUSME compie dieci anni, un viaggio tra storia, innovazione e futuro della medicina nel cuore di Padova

Dieci anni fa, il 5 maggio 2015, apriva le porte a Padova il MUSME, Museo di Storia della Medicina, situato nell’antico Ospedale di San Francesco Grande, considerato la culla della clinica medica moderna. Un luogo che ha saputo raccontare al mondo il ruolo centrale del Veneto nella storia della scienza medica, unendo passato e futuro in un percorso culturale di grande rilievo. A celebrare questo importante anniversario è il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che sottolinea come il MUSME rappresenti “una straordinaria avventura culturale e scientifica, capace di coniugare tradizione, innovazione e divulgazione”. Le mura storiche dell’ospedale, dove già dal Cinquecento i maestri dello Studium Patavinum introducevano l’osservazione diretta del malato come metodo didattico, sono testimoni di una rivoluzione che ha cambiato per sempre il volto della medicina europea. “Nel MUSME – afferma Zaia – si respira la grandezza della Scuola Medica Patavina, con figure illustri come Giovanni Battista Da Monte e Andrea Vesalio, che hanno segnato pagine fondamentali della scienza. Questo passato diventa memoria vivente e motore di ricerca, conoscenza e innovazione”. Il museo si distingue infatti per il suo approccio interattivo e immersivo, rivolto soprattutto ai giovani: migliaia di studenti provenienti da tutta Italia ogni anno imparano a conoscere il corpo umano, la storia della medicina e le sue nuove frontiere, grazie all’uso di tecnologie avanzate e a una narrazione coinvolgente. Un successo che si riflette anche nella gestione virtuosa del museo, frutto di una collaborazione pubblico-privato tra Regione, Comune di Padova, Università, Azienda Ospedaliera e ULSS 6, riuniti nella Fondazione MUSME, che ha affidato la direzione a una realtà manageriale privata garantendo così sostenibilità ed efficienza. Padova si conferma così capitale europea della scienza e della medicina, con il MUSME che ne è ambasciatore d’eccellenza. Il museo, a dieci anni dalla sua nascita, continua a essere un ponte tra storia e futuro, un orgoglio per tutto il Veneto.

Sintoniz zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

6 gior ni e 5 notti, Camera Elegance

Mezza pensione

Ascolta su www.veneto24.it

1 Inalazione con acqua termale

Ingresso piscine termali, Spa e area termale

Kit Spa: accappatoio e telo spugna

da € 525 a persona (singola senza supplemento)

A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Con il mese di giugno inizia l’estate e con lei il caldo, le giornate di sole e la voglia di frutta e verdura fresche e dissetanti, per alleviare il calore e idratare l’intero organismo. Una combinazione di alimenti leggeri ma allo stesso tempo con un elevato apporto nutritivo.

GAZPACHO DI POMODORO

Una zuppa fredda e senza cottura a base di pomodoro, verdure e pane raffermo. Originaria dell’Andalusia rappresenta uno dei piatti freddi estivi per eccellenza della gastronomia spagnola.

Ingredienti: : 1 Kg di pomodori ben maturi; 1 cetriolo; 1 peperone verde; 50 ml di olio extravergine di oliva;30 ml di aceto di vino bianco; 1 spicchio di aglio; 150 g di pane raffermo; Sale e pepe

Preparazione: Ammorbidire la mollica del pane in una ciotola con acqua per circa dieci minuti. Quando si sarà ammorbidita mettere da parte il contenuto. Tagliare a metà i pomodori, togliendo i semi; sbucciare e tagliare il cetriolo a rondelle ed infine e tagliare a listarelle il peperone eliminando l’interno dai semi. Pelare e tritare l’aglio. Inserire le verdure nel mixer, aggiungendo la mollica strizzata, l’olio e l’aceto, fino ad ottenere una salsa cremosa. Versare e setacciare il composto per eliminare eventuali pezzettini di bucce o semini. Se necessario aggiungere sale e pepe. Il gazpacho è pronto essere messo in frigo per un paio d’ore. Nel frattempo, in una teglia versare l’olio e dorare nel forno a 200° per circa cinque minuti i crostini di pane realizzati con la crosta del pane messo da parte.

POLPETTE DI MELANZANE

Un piatto versatile che può essere servito come antipasto, come contorno o un goloso secondo di verdure vegetariano. Facili e veloci da preparare. Per una versione light è possibile cucinare le polpette in forno.

Ingredienti: : 4 melanzane; 1 uovo; pane raffermo qb; sale; pepe; parmigiano grattugiato; spezie a piacere; pangrattato; olio di semi di arachide per friggere

Preparazione: Lavare accuratamente le melanzane. Cucinare e tagliare a cubetti le melanzane, tagliate a cubetti, in una casseruola con pochissima acqua. Quando saranno cotte, lasciarle raffreddare completamente. Aggiungete alla polpa di melanzane, l’uovo, il sale, il pepe, il parmigiano e il pane raffermo bagnato e strizzato. A scelta è possibile aggiungere alcune spezie come timo o basilico. Amalgamare il tutto con un cucchiaio. Preparate le polpette di melanzane, passandole prima nell’uovo e poi nel pan grattato. Friggere le polpette in abbondante olio per friggere.

PLUMCAKE ALLE ALBICOCCHE

Un delizioso dolce da forno semplice, saporito e leggero, ideale per cominciare la giornata con una nota golosa. Ingredienti: 180 g di farina; 3 uova; 200 g di albicocche; 180 g di zucchero integrale di canna; 180 g di burro morbido; 1/2 bustina di lievito per dolci; 1 cucchiaino di estratto di vaniglia; 30 g di mandorle a lamelle; 1 pizzico di sale

Preparazione: Unire in una ciotola il burro insieme allo zucchero e montare il tutto fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere le uova, il sale e l’estratto di vaniglia, e incorporare la farina e il lievito setacciati. Unire all’impasto le albicocche tagliate a fettine, tenendone da parte alcune. Mescolare delicatamente con una spatola e versare il composto all’interno di uno stampo da cake da 25 x 11 cm. Aggiungere le mandorle a lamelle e cuocere nel forno già caldo a 180° per circa 50-60 minuti.

Sintoniz zati sul

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

SCARICA
Rubrica a cura di Sara Busato

Sintoniz zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4 Ascolta su www.veneto24.it

Sintoniz zati sul

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

TEATRO GOLDONI – VENEZIA

SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

Ascolta su www.veneto24.it

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.