Che il mercato dell’auto non se la passi bene ormai è un ritornello che sentiamo ripetere da parecchio tempo, tuttavia gli ultimi dati sulle immatricolazioni lasciano ancora meno spazio all’ottimismo. Anche nel nostro Veneto il calo delle vendite si fa sentire, pur tenendosi lontano dalla media nazionale. Ad agosto il numero delle immatricolazioni nella nostra regione è calato del 7% contro il 13,4% su base nazionale, mentre il mercato dell’usato si mantiene in territorio nettamente positivo e conferma una certa vivacità. A pesare sull’acquisto dei veicoli nuovi è il prezzo, ritenuto dalla maggior parte degli automobilisti troppo elevato. Meglio allora orientarsi su un’auto di seconda mano per ridurre l’impegno economico in fase di acquisto o evitare lunghi periodi di indebitamento. Ma anche le quotazioni dell’usato restano elevate, specie se riferite ad auto recenti, con due – tre anni di vita. C’è chi osserva come sia proprio la maggiore richiesta di veicoli usati a spingere in alto i prezzi di vendita ma anche chi mette in guardia contro il progressivo invecchiamento del parco auto circolante e invoca una diversa politica di incentivi per l’acquisto del nuovo, ma anche un cambio di passo nelle decisioni a medio lungo termine per il settore.
di Treviso Ovest
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VOLTO NUOVO IN CENTRO
Il sindaco Bortolato illustra gli interventi e assicura: “Le storiche alberature non saranno sacrificate”. Conclusa la riqualificazione delle palestre scolastiche
Servizio a pag. 4
Veneto
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POLITICA, AUTUNNO CALDO AD UN ANNO DALLE REGIONALI
Dall’autonomia all’Irap con i dossier delle infrastrutture: dibattito acceso, sullo sfondo il futuro di Zaia
Servizio a pag. 19
MAGIA A TEATRO, DIECIMILA PER TITIZE’ - A VENETIAN DREAM
Successo per il sogno acrobatico firmato da Daniele Finzi Pasca, un omaggio allo splendore di Venezia
Servizio a pag. 22
segue a pag. 3
segue a pag. 5
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LAutonomia differenziata, una garanzia per tutti
Luca Zaia
Governatore Regione Veneto
a riforma dell’autonomia differenziata è finalmente realtà e per noi cittadini del Veneto, lettori de La Piazza, rappresenta un’opportunità unica. Significa poter gestire più direttamente settori cruciali come la sanità, l’istruzione e le infrastrutture, garantendo servizi più vicini alle esigenze del territorio. Non sarà più lo Stato a decidere tutto dall’alto, ma avremo più voce in capitolo su questioni che incidono direttamente sulla nostra vita quotidiana. segue a pag. 5
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Optometria e Contattologia dal 1986
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CONTROLLO DELLE ABERRAZIONI
Mogliano Veneto
sul Sile
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Autonomia differenziata, una garanzia per tutti
Luca
Zaia Governatore Regione Veneto
I prossimi passi sono fondamentali: la Regione Veneto, come altre, dovrà negoziare con lo Stato per ottenere le competenze che meglio può gestire in autonomia. Questo vuol dire maggiori responsabilità per le istituzioni locali, ma anche la possibilità di fare meglio e più velocemente, grazie a una gestione più flessibile e mirata delle risorse. È una sfida, ma anche una grande occasione per migliorare la qualità dei servizi che utilizziamo ogni giorno, dall’assistenza sanitaria alla manutenzione delle strade.
Bebe Vio Academy arriva alla Sapienza Roma
La nuova Accademia, ideata dalla campionessa paralimpica di fioretto Beatrice “Bebe” Vio Grandis e organizzata e gestita dall’Associazione art4sport Onlus, sbarca anche a Roma dove, grazie a un accordo con Sapienza Università di Roma, svolgerà le proprie attività presso il Centro Sportivo SapienzaSport. Si tratta di un progetto inclusivo fondato sulla promozione dello sport paralimpico e costruito sulla base della visione di Bebe: rendere lo sport accessibile a tutti.
L’Academy, in collaborazione con Nike, ha coinvolto nel suo primo triennio di attività a Milano circa 180 ragazzi ed è rivolta a bambine e bambini tra i 6 e i 18 anni con disabilità fisiche ma anche a giovani senza disabilità che vogliono sperimentare alcune discipline sportive nella loro versione paralimpica.
La partecipazione all’Accademia, tutte le attività sportive comprese e gli ausili messi a disposizione saranno offerti gratuitamente per tutte le ragazze e tutti i ragazzi dall’Associazione art4sport.
“Sono molto felice di portare anche a Roma l’esperienza della Bebe Vio Academy - ha detto Bebe Vio Grandis - maturata in questi primi tre anni a Milano. Il mio obiettivo è quello di arrivare con questa “isola felice” anche in altre città d’Italia.
La crescita del movimento paralimpico parte soprattutto dai più giovani, che possono stimolare una crescita culturale e un cambio di mentalità. Giocando e praticando sport insieme, bambine e bambini con e senza disabilità si divertono, crescono e imparano a conoscere se stessi e gli altri. Vederli felici è la soddisfazione più grande”.
Nei primi tre anni di attività ha coinvolto 180 ragazzi tra i 6 e i 18 anni
La riforma non è una minaccia per l’unità del Paese, anzi. Garantisce che tutte le Regioni, anche quelle meno forti economicamente, continuino a ricevere le risorse necessarie. Per noi del Veneto, però, è l’occasione di far vedere quanto possiamo fare, dimostrando che un’amministrazione più vicina ai cittadini può davvero fare la differenza. Insieme, possiamo far crescere il nostro territorio, mantenendo sempre al centro i valori di solidarietà e collaborazione tra le Regioni.
L’inutile guerra ideologica alle auto elettriche
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
In questo scenario tutt’altro che esaltante lascia piuttosto perplessi la guerra, per lo più ideologica, che si sta consumando intorno alle auto elettriche. Ideologica perché stiamo parlando di una tipologia di alimentazione che al momento fa dell’Italia il fanalino di coda in Europa, con quote veramente modeste, che non arrivano al 4% del totale. A tenere gli automobilisti alla larga dalle auto elettriche è non solo il prezzo, ritenuto elevato e insostenibile, ma anche una forte diffidenza sull’affidabilità e la convenienza di questi veicoli, a partire dall’autonomia e dal disagio delle ricariche. Continua a spaventare anche l’aspetto della sicurezza, nonostante i dati dicano il contrario. Ma quel che pesa è una radicata avversione ideologica contro l’elettrico, che invece per ora è l’unica soluzione per abbattere in maniera significativa le emissioni in atmosfera. I pochi possessori di auto elettriche la pensano quasi tutti diversamente e sono per lo più entusiasti della scelta. E’ una guerra inutile perché se da una parte non è certo pensabile di imporre l’elettrico in tempi brevi alla stragrande maggioranza degli automobilisti dall’altra sono potenzialmente molti di più coloro che potrebbero avvicinarsi a questo nuovo mondo. Insomma c’è spazio per tutti e nessuno ci toglie la libertà di usare le auto termiche ancora per un bel po’.
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Mogliano Veneto rinnova il centro storico grazie ai fondi del Pnrr
S ono iniziati a metà settembre i lavori per regalare un nuovo volto al centro storico di Mogliano Veneto.
La prima novità: la centralissima Piazza Caduti sarà resa pedonale, ma i lavori di riqualificazione interesseranno anche tutte le aree centrali dalla zona prospiciente il Cinema Busan sino a Via Don Bosco, dal Duomo al Terraglio.
L’intervento particolarmente significativo e reso possibile grazie ai finanziamenti del Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) varati dall’Europa attraverso il progetto Next Generation EU, avranno una durata di circa 9 mesi e mirano a tra-
Il sidnaco Bortolato: “La piazza diventerà un boulevard dove passeggiare in tutta sicurezza”
sformare l’area centrale in un luogo nel quale la qualità della vita possa essere decisamente migliore e nel quale tutti trovino la possibilità di muoversi senza incontrare ostacoli o barriere.
Nel corso di una partecipata assemblea pubblica il sindaco Davide Bortolato ha chiesto la collaborazione di tutti i cittadini specificando la profonda convinzione di tutta l’Amministrazione Comunale per quella che, di fatto, può essere considerata come una vera e propria rivoluzione.
“Per una Mogliano sempre più bella – ha spiegato il sindaco - con la piazza che diventerà un boulevard, dove passeggiare
in piena sicurezza, siamo estremamente convinti che si debbano abbandonare le vecchie abitudini e, in un certo senso, anche il modo con il quale siamo abituati a vedere quest’area. L’esperienza di molte città, non solo italiane, ha dimostrato in modo incontrovertibile come le pedonalizzazioni, magari vissute di primo acchito come una “scomodità” o una “limitazione”, in realtà rivitalizzano in modo impareggiabile il tessuto cittadino tanto che, dopo un giusto periodo di verifica, tanto i cittadini quanto i commercianti non intendono più tornare indietro.”
Dal punto di vista architettonico il progetto, redatto dal noto architetto Toni Follina, non ci saranno stravolgimenti, anzi gli elementi caratterizzanti il centro moglianese saranno recuperati e valorizzati.
Oltre alla pedonalizzazione e alla riqualificazione urbana, però, il progetto ha come obiettivi quelli di elevare gli standard di sicurezza idraulica di tutto il territorio: un tema, questo, di evidente attualità considerata la sempre maggiore violenza delle precipitazioni soprattutto nei mesi esstivi.
I primi interventi in programma riguardano, infatti, i cosiddetti sotto-servizi (oltre alle condotte fognarie, la fibra e il gas) mentre è già stata predisposta, con adeguata segnaletica, le deviazione del traffico.
“Un tema a noi molto caro – ha aggiunto Bortolato – che mi permetto di citare è che le storiche alberature del nostro Centro non saranno sacrificate da questo intervento.”
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Inaugurati
i lavori di riqualificazione della Scuola Primaria “Dante Alighieri” di Mogliano Veneto
Il progetto ha riguardato la ristrutturazione dei servizi igienici, con la sostituzione delle vecchie toilette “alla turca” con moderni sanitari, la posa di nuove piastrelle e l’installazione di porte. L’intervento, dal costo di 35 mila euro, è stato realizzato dalla ditta Idraulic-Therm di Paolo Menoncello, sotto il coordinamento dell’Ufficio Opere Pubbliche del Comune.
Parallelamente, un gruppo di genitori, nonni, insegnanti e collaboratori ha tinteggiato l’interno dell’edificio, con il coordinamento del signor Valter Brugnaro.
Il taglio del nastro ha rappresentato un momento speciale per gli studenti, che hanno incontrato due
ex alunni storici: Ivano Bison e Guido Michieletto, tra i primi iscritti alla scuola inaugurata il 1 ottobre 1959. I due nonni, insieme ai volontari, hanno partecipato alla tinteggiatura dell’edificio, completata in una sola settimana. Durante la cerimonia è stata mostrata una foto storica dell’inaugurazione, alla presenza dell’allora sindaco Vittorio Zanardo e dello scrittore Giuseppe Berto, quando la scuola era divisa in sezioni maschili e femminili. Il Sindaco Davide Bortolato ha elogiato la scuola, definendola “un’eccellenza con una lunga storia”, sottolineando l’impegno dell’Amministrazione per garantire sicurezza e comfort. Ha inoltre espresso gratitudine ai volontari per il loro contributo, essenziale nel preservare un bene pubblico così importante.
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Il taglio del nastro. Strutture ammodernate con un occhio di riguardo all’efficienza energetica
Inaugurata la riqualificazione delle palestre della Scuola Montalcini
Inaugurati i lavori di riqualificazione delle palestre della Scuola “Rita Levi Montalcini”. Interventi per migliorare efficienza energetica e comfort, grazie a fondi di un accordo pubblico-privato.
Grande entusiasmo per l’inaugurazione dei lavori di riqualificazione delle palestre della Scuola Secondaria di primo grado “Rita Levi Montalcini”, situata in Via Gagliardi.
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Il progetto, volto a migliorare la fruibilità e il comfort degli spazi sportivi, ha comportato un ammodernamento significativo delle strutture, con un occhio di riguardo anche per l’efficienza energetica.
Tra gli interventi realizzati, la sostituzione del vecchio sistema di riscaldamento con nuovi elementi più efficienti, il rivestimento delle tubazioni impiantistiche, l’installazione di illuminazione a led, la ripavimentazione parziale e la tinteggiatura delle pareti. Questi lavori, per un totale di circa 200 mila euro, sono stati finanziati attraverso un accordo di perequazione con la ditta Salinella Eolico s.r.l., parte del Gruppo Ascopiave, legato alla realizzazione di un impianto fotovoltaico nel territorio moglianese.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato diverse autorità locali, tra cui il Sindaco Davide Bortolato, il Presidente della Provincia Stefano Marcon, la Dirigente Scolastica Antonella Di Cerce e
l’Assessore allo Sport Enrico Maria Pavan, insieme a numerosi rappresentanti della comunità e delle associazioni sportive. Dopo il simbolico taglio del nastro, gli atleti del Basket Mogliano e della Ginnastica Ritmica hanno offerto una dimostrazione sportiva, a sottolineare l’importanza di questi spazi per la comunità. “Gli impianti sportivi sono fondamentali per i giovani e per la socialità”, ha dichiarato il Sindaco Bortolato, sottolineando come questo progetto sia frutto di una collaborazione
tra pubblico e privato. L’Assessore Pavan ha aggiunto: “Lo sport ha un impatto positivo non solo sulla salute, ma anche sulla spesa pubblica: si stima che ogni euro investito in sport ne faccia risparmiare cinque nel settore sanitario. Le palestre della Scuola Rita Levi Montalcini ora sono più efficienti e funzionali”.
Il progetto è stato realizzato dallo studio Purarchitettura, con gli architetti Nicola Giusto e Nicola Barbazza, e l’impresa Bettiol s.r.l. di Villorba ha eseguito i lavori.
Avvio dell’anno scolastico per 4.250 studenti a Mogliano Veneto
Circa 4.250 studenti delle scuole di Mogliano Veneto hanno dato inizio al nuovo anno scolastico. Il sistema scolastico della città comprende 7 Scuole dell’Infanzia, 9 Scuole Primarie e 2 Scuole Secondarie di Primo Grado, facenti parte degli Istituti Comprensivi N. Mandela e M. Minerbi. A queste si aggiungono le scuole paritarie dell’infanzia di Zerman e Campocroce, le Scuole Primarie e Secondarie dell’Istituto Astori, e il Liceo G. Berto.
Il Sindaco Davide Bortolato e l’Assessore alle Politiche Educative e Giovanili, Martina Cocito, hanno visitato personalmente le scuole primarie A. Vespucci di Campocroce e C. Collodi di Marocco per augurare agli studenti un buon inizio d’anno.
Durante l’estate, l’amministrazione comunale ha effettuato lavori di manutenzione nelle scuole della città, con l’obiettivo di garantire un
ambiente sicuro e accogliente per gli alunni, convinta che tale contesto favorisca l’apprendimento e il benessere generale.
Il Sindaco Bortolato ha espresso soddisfazione: «Anche quest’anno abbiamo stanziato ingenti risorse per le scuole del nostro territorio, utilizzando la pausa estiva per completare interventi di manutenzione in numerosi edifici scolastici. Per questo “pacchetto estivo” di interventi e aiuti alle famiglie, abbiamo destinato 410 mila euro. Un
grande in bocca al lupo a tutti gli studenti, ai docenti, ai collaboratori scolastici e ai dirigenti».
L’Assessore Cocito ha aggiunto: «È sempre emozionante percepire l’entusiasmo di bambini e adulti il primo giorno di scuola. Anche oggi, visitando le scuole, ho provato la stessa sensazione, e sono convinta che questo nuovo anno scolastico rappresenti una preziosa occasione di crescita, sia a livello personale che comunitario, tanto nelle competenze quanto nelle relazioni».
PROTAGONISTI A NORD EST
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PALAZZO BARBANTINI-KOCH A FERRARA, la rinascita di un simbolo storico
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Ferrara si prepara a vivere una rinascita culturale senza precedenti grazie al progetto di restauro e rifunzionalizzazione di Palazzo Barbantini-Koch, un’icona architettonica che affonda le sue radici nei primi anni del Novecento.
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Spiù prestigiosi spazi espositivi della città, grazie all’ambizioso investimento della Bper, che ha destinato oltre dieci milioni di euro per il recupero e la valorizzazione di questo patrimonio storico.
Il progetto prevede una completa rivisitazione degli spazi interni del palazzo, che un tempo ospitava la Cassa di Risparmio di Ferrara. La nuova destinazione d’uso dell’edificio comprenderà aree dedicate alle esposizioni permanenti della collezione d’arte ferrarese del gruppo bancario, mostre temporanee, uffici e spazi per la formazione.
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La sfida richiede non solo una visione architettonica innovativa, ma anche il supporto di tecnologie all’avanguardia. L’impresa Building Division ha scelto Tecno Crane, azienda leader nella vendita, noleggio e assistenza di gru edili che ha fornito la gru CTT91
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Questo mezzo, già operativo sul cantiere di Palazzo Barbantini-Koch, è essenziale per le delicate operazioni di sollevamento e movimentazione dei
dialogo tra passato e futuro, dove la storia architettonica si fonde con le esigenze moderne di uno spazio culturale dinamico e innovativo. Tecno Crane è orgogliosa di far parte di questo straordinario progetto e contribuire
Preganziol
Stocco: “Costruiamo una città a misura di bene e continuare a crescere ,attenzione
Il Sindaco accelera i progetti a Preganziol: 30 mila euro per scuola e incrocio, nuovo percorso ciclopedonale e miglioramenti idrogeologici. Entro settembre, partirà il secondo stralcio della pista lungo via Sambughè
I
l sindaca Elena Stocco, da pochi mesi alla guida di Preganziol, ha subito voluto imprimere una ulteriore accelerazione ai tanti progetti che le ha lasciato in dote il suo predecessore, Paolo Galeano.
Già nella variazione di bilancio approvata in Consiglio Comunale lo scorso 29 luglio, sono stati inseriti 30 mila euro di stanziamento per l’aggiornamento di due importanti interventi: la Scuola media e l’incrocio sul Terraglio con via Sambughé e via Croce.
“La scuola secondaria di primo grado “Ugo Foscolo” – ha spiegato il Sindaco Stocco – era quella nella quale non eravamo ancora riusciti a intervenire con
una consistente azione di messa in sicurezza sismica. Lo stanziamento previsto con la variazione di bilancio dello scorso luglio ci ha consentito di aggiornare il progetto di fattibilità; così, sin dall’inizio di questo mandato, abbiamo a disposizione tutti gli scenari progettuali possibili per l’intervento e la condizione per intercettare, oltre a quello del conto termico anche ogni contributo possibile, considerata l’onerosità di questi lavori per le casse comunali.”
“Con l’obiettivo di incrementare la sicurezza sul Terraglio, che è uno dei punti più importanti del programma di mandato e a seguito del confronto con ANAS – ha continuato Elena
Stocco - l’Amministrazione ha deliberato la riclassificazione del tratto extraurbano da statale a comunale, abbassando la velocità di percorrenza da 70 a 50km orari, rinnovando opportunamente la segnaletica stradale. Parallelamente si è valuta-
to l’inserimento di un semaforo che possa contribuire ad aumentare la sicurezza dell’incrocio e a meglio gestire l’uscita da via Sambughé in determinate fasce orarie di maggior congestione. La rotatoria, invece, non era un’opzione percorribile per
gli spazi limitati e disassati rispetto alle carreggiate.
Si è quindi proceduto con lo stanziamento di risorse per l’aggiornamento del progetto di fattibilità per l’attraversamento pedonale, che prevede anche la tombinatura sul lato ovest del Terraglio per recuperare lo spazio per la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale.”
“Un altro tema per noi molto caro – ha aggiunto il Sindaco – è quello del rischio idrogeologico. Proprio per questo poco prima di Ferragosto è stato effettuato un importante intervento a Frescada Est, in forza della convenzione tra il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, il Comune di Preganziol e il Comune di Casier, per un investimento complessivo di circa 100 mila euro.
I lavori hanno interessato la demolizione del pozzetto e la posa di uno nuovo di adeguate dimensioni, dove sono stati collegati i tubi esistenti. Paral-
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Il sindaco Elena Stocco
tutte le famiglie, dove si possa vivere anche alla sicurezza di tutti”
lelamente è stata sostituita la vecchia condotta per le acque meteoriche di diametro 50 cm, con una nuova di 80 cm, che andrà a collegarsi con la condotta esistente della medesima dimensione.
Successivamente sono stati eseguiti i lavori di ripristino delle vie Quirino Basso e via Canova, con l’asfaltatura dei rispettivi tratti di strada.
La zona negli ultimi trent’anni manifestava ad ogni corposo rovescio allagamenti e disagi ai residenti: il problema, dovuto principalmente ad una depressione del terreno di circa 1 metro più basso rispetto al Terraglio. Dopo gli interventi effettuati negli anni scorsi su via Bassa a Frescada Ovest, in via Sauro a Santrovaso, con il bypass sul Terraglio di fronte alla Magnolia e con la pulizia straordinaria di vari fossati e condotte in molte zone del comune, si compie un altro importante passo per una maggiore sicurezza idraulica del territorio.”
L’estate è stata anche la stagione nella quale sono stati condotti molti lavori per incrementare il livello di decoro e sicurezza della rete viaria.
Tra questi si sono conclusi i lavori di rinnovamento del manto stradale di Via Berto, nel tratto tra via Via Franchetti e Via Quasimodo, che successivamente interesseranno anche il rifacimento della segnaletica orizzontale dopo la consueta ossidazione dell’asfalto.
Dopo i tratti di Via Sambughé, Via Manzoni, Via IV Novembre e appunto Via Berto si sono conclusi i lavori di asfaltatura previsti dal quadro economico per le manutenzioni ordinarie delle strade comunali di questo specifico stanziamento.
“Entro settembre – ha concluso Elena Stocco – vareremo un’altra variazione di bilancio.
L’Amministrazione, infatti, è all’opera per finanziare ed avviare i lavori di realizzazione del secondo stralcio della pista ciclopedonale lungo via Sambughè, per un importo di circa 400.000 euro. I lavori relativi al primo stralcio sono a buon punto e la volontà è quella di partire quanto prima anche con il cantiere per il secondo stralcio, in maniera da realizza-
re tutti gli 1.3 km del percorso molto velocemente. Obiettivi che l’Amministrazione si sta dando con la realizzazione del progetto esecutivo sono, parallelamente alla realizzazione del percorso, quello della realizzazione dell’impianto di illuminazione e la realizzazione di alcuni attraversamenti pedonali rialzati ed in sicurezza per ciclisti e pedoni in prossimità delle zone più a rischio.”
Veneto Regione Europea dello Sport: 8 milioni per ristrutturare 40 impianti trevigiani
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Per un Veneto che è stato dichiarato Regione Europea dello Sport è necessario anche che gli impianti sportivi presenti su tutto il territorio veneto vengano adeguati e riqualificati. Sono infatti otto i milioni di euro che la Regione del Veneto ha appena stanziato per permettere agli atleti di svolgere pratica sportiva in impianti adeguati alle normative di sicurezza”. È il commento del consigliere regionale di Lega – LV, il trevigiano Roberto Bet, che aggiunge: “La nostra regione è ai vertici nazionali per la pratica sportiva così come la Marca trevigiana è la provincia più sportiva a livello veneto e sicuramente tra le più sportive a livello nazionale. Nel trevigiano si praticano quasi tutti gli sport e abbiamo atleti di livello mondiale. E non a caso anche come Regione del Veneto siamo indicati come modello in campo sportivo. Inoltre, nella Marca trevigiana è presente il più importante distretto industriale che produce in campo sportivo, sci, scarponi, biciclette, pattini, selle, abbigliamento, scarpe e tanto altro. Oltre a essere leader nell’organizzazione di eventi sportivi di livello mondiale. Un plauso, pertanto, anche ai comuni e agli amministratori locali che scelgono di investire nell’impiantistica sportiva e hanno colto al volo l’opportunità di ottenere i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Veneto per adeguare le strutture che avevano bisogno di restyling”, conclude Bet. Nello specifico, per Mogliano Veneto sono stati finanziati interventi strutturali di miglioramento sismico presso lo Stadio Comunale “A. Panisi” (euro 13.278), mentre per Preganziol lavori di efficientamento energetico dei corpi illuminanti, adeguamento dell’impianto elettrico e del quadro elettrico dell’impianto sportivo di Via Manzoni (euro 65.659).
Sanità. In attesa della nomina il precedente dottore ha garantito l’assistenza
In servizio il nuovo medico di base, a Berti i pazienti di Sportiello
L a carenza di medici di base in tutto il territorio regionale sta certamente mettendo in seria difficoltà centinaia di migliaia di famiglie alle quale manca un riferimento stabile in materia sanitaria. Non vengono, è giusto specificarlo, abbandonati a se stessi, ma spesso sono costretti ad “accontentarsi” di professionisti con incarichi provvisori e quindi che si alternano anche nel breve periodo e di neolaureati in piena specializzazione.
Il territorio della Provincia di Treviso, in questo senso, non fa purtroppo eccezione.
L’ultima rilevazione segnala 130 ambulatori senza un “titolare” e circa 200mila famiglie senza un medico stabile.
Azienda Zero ha cercato di correre ai ripari con una massiccia campagna di “reclutamento” di nuovi medici di base che non ha, però, dato i frutti sperati.
Altro elemento estremamente significativo, che dimostra la stratificazione del problema, è che non vi è differenza tra centri grandi e piccoli comuni: la carenza di medici di base è diffusa, infatti, in modo estremamente omogeneo.
In un panorama così complesso una buona notizia giunge da Zero Branco dove lo storico medico di famiglia, Salvatore Sportiello è andato in pensione, per raggiunti limiti di età lo scorso gennaio. Un colpo decisamente molto importante per i suoi oltre 1800 assistiti che alla difficoltà di trovarsi costretti a
interrompere un rapporto di fiducia in alcuni casi durato decenni, hanno dovuto confrontarsi con l’assenza di un sostituto.
Il dottor Sportiello, con lo scrupolo tipico di chi svol-
ge questa professione come una vera e propria missione, ha scelto, però, di non mollare per evitare ai suoi pazienti di doversi sobbarcare diversi chilometri alla ricerca di un altro medico e, nonostante
fosse già in pensione, ha scelto di continuare a ricevere nel proprio studio. Una soluzione certamente lodevole che, però, non poteva rappresentare una soluzione se non temporanea e determinata,
esclusivamente, dalla disponibilità del medico.
La buona notizia, finalmente, è giunta nelle scorse settimane e da inizio settembre Zero Branco può contare sul dottor Piero Berti che prenderà il posto di Salvatore Sportiello garantendogli finalmente la possibilità di godersi la giusta pensione sapendo che propria assistiti sono in ottime mani.
Azienda sanitaria e conferenza dei sindaci restano impegnate a garantire l’equilibrio del servizio di assistenza primaria nel territorio: «Gli sforzi si stanno concentrando ancora sulla copertura dei posti dei medici di assistenza primaria a ciclo di scelta, ex medicina generale, e sui turni di assistenza primaria ad attività oraria, ex guardia medica». Il peccato originale è sempre indicato dell’ormai storica errata programmazione a livello nazionale. Si prova a tamponare cercando professionisti disposti ad assumere incarichi provvisori. L’Usl contatta direttamente i neolaureati, passando in rassegna gli elenchi forniti dagli Ordini dei medici. Si continua con la possibilità per i medici di famiglia in servizio di salire da 1.500 a 1.800 pazienti, su base volontaria. Non da ultimo, i turni delle guardie mediche vengono coperti anche grazie alla collaborazione degli stessi medici di medicina generale. Senza questa disponibilità, infatti, alcuni ambulatori della continuità assistenziale sarebbero costretti a chiudere.
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Economia. Applicata la tecnologia poligenerativa in un’ottica di economia circolare
L’azienda HBI investe 15 milioni per un nuovo trattamento dei fanghi
M
entre aumenta l’interesse di investitori istituzionali e private equity per il settore idrico, HBI, l’azienda con sede a Zero Branco ha sviluppato e applicato la prima tecnologia poligenerativa per il trattamento dei fanghi da depurazione in ottica di economia circolare, annuncia un aumento di capitale fino a 15 milioni di euro riservato a un pool di nuovi investitori.
L’obiettivo è ora crescere sotto i profili industriale e commerciale nelle attività di recupero circolare e sostenibile dei fanghi di depurazione, in Italia e all’estero.
“Abbiamo sviluppato un piano industriale che ci porterà nel 2030 a posizionarci a livello europeo come leader nel trattamento circolare e sostenibile dei fanghi di depurazione”, ha commentato Daniele Basso, fondatore e Ceo di HBI “Ciò di-
mostra che il sistema paese ha gli strumenti, le competenze e la volontà per accettare e vincere la sfida della transizione
ecologica attraverso soluzioni innovative.”
I fanghi da depurazione sono ancora oggi gestiti come rifiuti,
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mentre la tecnologia poligenerativa di HBI permette di recuperare oltre il 90% dei materiali ricavandone acqua, energia rinnovabile e materie prime seconde. Si abbatte così drasticamente l’avvio dei fanghi in discarica o il loro incenerimento, ma anche importazione di fertilizzanti dall’estero.
Secondo quanto stimato dall’azienda, il mercato delle soluzioni innovative, circolari e sostenibili per il trattamento dei fanghi di depurazione può generare nella sola Italia un valore economico superiore ai 500 milioni di euro all’anno, mentre la commercializzazione di CRM recuperate dai fanghi potrebbe produrre un ulteriore valore aggiunto di circa 200-300 milioni di euro all’anno.
L’Italia è il terzo paese europeo per produzione annuale di fanghi, con un volume di 3,2
milioni di tonnellate all’anno al 2021. La metà circa viene smaltita in discarica o all’incenerimento, mentre la parte restante viene quasi del tutto usata in agricoltura ma senza alcuna attività di decontaminazione da materiali pericolosi.
Dal punto di vista energetico, spiega Basso, “è inoltre una tecnologia autonoma perché reimpiega l’energia contenuta nei fanghi stessi, ed è un sistema perfettamente integrabile agli impianti di digestione anaerobica esistenti”. L’applicazione della tecnologia HBI è inoltre “in linea con le misure previste dal pacchetto ARERA MTI-4, che incentiva i gestori del ciclo idrico a realizzare un trattamento efficiente e sostenibile dei fanghi di depurazione, e contribuisce a raggiungere gli obiettivi europei per la neutralità energetica dei depuratori”.
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Mobilità. Il nuovo percorso si estenderà per due chilometri all’interno del parco
Partono i lavori della pista ciclabile “Greenway Fiume Sile da borgo a borgo”
L’assessore regionale De Berti: “Oltre alla sua rilevanza per l’attraversamento di un’area di pregio naturalistico, in un’ottica futura rappresenta anche la possibilità di un raccordo con il percorso Treviso – Ostiglia”
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MONDO DONNA
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l 4 settembre, a Quinto di Treviso, è stato dato il via ai lavori per la realizzazione del percorso ciclabile “Greenway Fiume Sile, da borgo a borgo”. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione della vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti, e dell’assessore regionale al Turismo, Federico Caner, rappresenta un ulteriore tassello nella rete di ciclovie della regione. Il progetto, del valore complessivo di 1 milione di euro, è finanziato tramite il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) - Programmazione 2014-2020, oltre a risorse messe a disposizione dall’amministrazione regionale. Il nuovo percorso ciclabile si estenderà per 2 chilometri interamente all’interno del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, attraversando i comuni di Treviso e Quinto di Treviso.
“L’intervento si inserisce nel sistema della rete dei percorsi ciclabili e ciclopedonali denominata ‘Greenway del Sile’”, ha sottolineato la vicepresidente De Berti. “Oltre alla sua rilevanza per l’attraversamento di un’area di pregio naturalistico, in un’ottica futura rappresenta anche la possibilità di un raccordo con il percorso Treviso – Ostiglia” Il progetto nasce dalla necessità di completare un’opera importante all’interno del Parco del Sile. “All’inizio c’era il progetto ma non c’erano i soldi per questo investimento. Ma, come può accadere nelle amministrazioni, quando si sono rese disponibili alcune risorse è stato possibile riservare 13 milioni di euro alla ciclabilità veneta,” ha spiegato De Berti. “Questo intervento è stato così preso subito in considerazione. Siamo qui all’avvio dei lavori e presto ci ritroveremo per l’inaugurazione.”
La vicepresidente ha inoltre evidenziato l’importanza della ciclabilità nella regione: “Nei treni del trasporto regionale in Italia ci sono 25.000 posti disponibili e di questi oltre 6.000 sono offerti in Veneto; questo dà la dimensione di quanto crediamo e investiamo nella ciclabilità nella nostra regione.” Con questo progetto, la giunta regionale conferma la
sua visione di valorizzare la mobilità lenta e sostenibile attraverso il collegamento con le piste e gli itinerari ciclabili esistenti. Il percorso ciclabile inizia nella zona dei mulini di Canizzano, all’interno del territorio del comune di Treviso, prosegue lungo la sponda del Fiume Sile, collocandosi a sud dell’aeroporto Canova, passa in aderenza all’impianto di depurazione e si conclude al raccordo nel territorio del comune di Quinto di Treviso. “È un ennesimo tassello di quella grande rete di ciclovie che il Sile offre fino al mare,” ha aggiunto De Berti. L’assessore Caner ha sottolineato l’importanza delle piste ciclabili nel sistema turistico
veneto: “Il settore cicloturistico nella nostra regione cresce enormemente. Quest’anno il comparto ha avuto una crescita del 35% rispetto agli ultimi due anni. I dati nazionali ci dicono che ogni anno vengono in Italia 56 milioni di persone per fare cicloturismo, con una spesa media a persona che va dai 95 ai 104 euro, ossia circa il doppio di un turista tradizionale.” Il Veneto si conferma una destinazione bike-friendly, ricca di storia e cultura, che risponde perfettamente alle esigenze dei tanti turisti amanti della bicicletta. “Generando così un indotto che porta nuovi investimenti e benessere per il territorio,” ha concluso Caner.
La posa della prima pietra della ciclcabile
Politica. Al voto (solo per amministratori) del 29 settembre centrodestra spaccato
Elezioni provinciali: quattro liste in corsa per la guida della Marca, Lega e FdI divisi
Come già accaduto nella scorsa tornata di elezioni in molti comuni trevigiani, Lega Nord e Fratelli d’Italia non sembrano trovare la giusta sintesi per presentarsi insieme alle urne. Le elezioni provinciali del prossimo 29 settembre, in questo senso, non fanno eccezione. Saranno ben quattro le liste a contendersi la guida della Marca e, tra queste, Salviniani e Meloniani (Alleanza per il territorio) si presentano divisi. Un quadro decisamente diverso rispetto a 5 anni orsono quando a eleggere Stefano Marcon, il Sindaco di Castelfranco Veneto, a Presidente della Provincia fu una lista unica capace di raccogliere tutte le anime del centrodestra.
Una tensione? Un modo per “contarsi” e poi cercare un’alleanza per governare? Lo si capirà all’indomani del voto.
LE LISTE
ALLEANZA PER IL TERRITORIO
1 FAVA ROBERTO - Consigliere del Comune di Spresiano 2. ACAMPORA DAVIDE - Consigliere del Comune di Treviso 3. BONOTTO
CARLA - Consigliere del Comune di Villorba 4. BROTTO FREDIANO - Consigliere del Comune di Loria 5. CARRARETTO RENZO - Sindaco del Comune di Casier 6. COLLOT DANILO - Consigliere del Comune di Pieve di Soligo 7. CORTE LETIZIA - Consigliere del Comune di San Fior 8. DAL MORO CHIARAConsigliere del Comune di Borso del Grappa 9. FANTUZZI NICOLA - Sindaco del Comune di San Polo di Piave 10. FREDA RAFFAELE
- Consigliere del Comune di Preganziol 11. GASPARINI MADDALENA - Consigliere del Comune di Roncade 12. MACCARI ANDREASindaco del Comune di Giavera del Montello 13. MAZZOCATO EUGENIO - Consigliere del Comune di Crocetta del Montello 14. PAULON GLORIA - Sindaco del Comune di Segusino 15. PILEIO FRANCESCAConsigliere del Comune di Carbonera 16. TOMASELLA KATIA - Consigliere del Comune di Mansuè. LEGA DI MARCA - MARCON
PRESIDENTE
1 ARRIGONI FRANCO - Consigliere del Comune di Quinto di Treviso 2. AVONCELLI ANITA - Consigliere del Comune di Povegliano 3. BORSATO ROBERTO - Consigliere del Comune di Treviso 4. BREDARIOL GIORGIO - Consigliere del Comune di Maserada sul Piave 5. ED-DAMI SANA - Consigliere del Comune di Farra di Soligo 6. FAEL
MAURO - Consigliere del Comune di Cordignano 7. FAVARO MAURO - Consigliere del Comune di Monastier di Treviso 8. LOVAT CHIARA - Consigliere del Comune di Cimadolmo 9. MORETTO ROBERTO - Consigliere del Comune di Zero Branco 10. RILAMPA OLGA - Consigliere del Comune di Conegliano 11. SALVATI VALERIA - Consigliere del Comune di Preganziol 12. SARTOR CLAUDIO - Consigliere del Comune di Cornuda 13. SIMIONATO PAOLA - Consigliere del Comu-
Sintonizzati sul futuro.
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ne di Riese Pio X 14. SUSANA ANDREA SEBASTIANO - Sindaco del Comune di Portobuffolè 15. TORMENA MARIANELLA - Sindaco del Comune di Crocetta del Montello 16. ZANCHETTA DIEGO - Sindaco del Comune di Gaiarine.
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RISTRUTTURIAMO
1 CHIES PAOLA - Consigliere del Comune di Conegliano 2. MAGGIO FABIO - Consigliere del Comune di Pederobba 3. SPARVOLI CRISTIANA - Consigliere del Comune di Carbonera 4. CROSATO EMANUELE - Sindaco del Comune di Cessalto 5. DE MARCHI SIMONETTA - Consigliere del Comune di Ponzano Veneto 6. DI FABIO MASSIMILIANO - Consigliere del Comune di Santa Lucia di Piave 7. PARCHI LORIANA EMANUELAConsigliere del Comune di Villorba 8. GARDENAL ANTONIO - Consigliere del Comune di Codognè 9. CESCHI ROSALISA - Consigliere del Comune di Pieve di Soligo 10. BELLINATO MATTEO - Consigliere del Comune di Resana 11. SILVESTRINI ROSY - Consigliere del Comune di Asolo 12. ZAGO SAMUELE - Consigliere del Comune di Vazzola 13. BORDIGNON ESNEDA - Consigliere del Comune di San Zenone degli Ezzelini 14. CAVINATO LIVIO - Consigliere del Comune di Fontanelle 15. DE NONI MORENO - Consigliere del Comune di Revine Lago 16. MANZALINI PAOLO - Consigliere del Comune di Conegliano.
AMMINISTRATORI DI MARCA 1 . AMIANTI GINETTA - Consigliere del Comune di Farra di Soligo 2. BIANCHIN MONIA - Consigliere del Comune di Ponzano Veneto 3. CANAL ROBERTA - Consigliere del Comune di Casier 4. DAL ZOTTO PIETRO - Consigliere del Comune di Montebelluna 5. DE LUCA GIACOMO - Sindaco del Comune di Fregona 6. MASO SUSANNA - Consigliere del Comune di Maserada sul Piave 7. MIGLIORINI MAUROConsigliere del Comune di Asolo 8. PANIGHEL ARTURO - Consigliere del Comune di Villorba 9. PERULLI
SANDRA - Consigliere del Comune di Casale sul Sile 10. PRINCIVALLI GIULIA - Consigliere del Comune di Oderzo 11. SANSON ANDREA - Consigliere del Comune di San Vendemiano 12. SARTORETTO SEBASTIANO - Consigliere del Comune di Castelfranco Veneto 13. TOCCHETTO MARIA - Consigliere del Comune di Treviso 14. ZANGRANDO GIULIA - Consigliere del Comune di San Biagio di Callalta.
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Treviso. La presidente dell’associazione Paola Roma lancia
Ventidue municipi della Marca trevigiana senza segretari comunali: è emergenza
V entidue comuni nella provincia di Treviso stanno affrontando una significativa carenza di segretari comunali, una figura centrale per il buon funzionamento delle amministrazioni locali. La questione è stata portata all’attenzione del governo da Paola Roma, presidente dell’associazione Comuni della Marca Trevigiana, la quale ha lanciato un accorato appello per ottenere interventi urgenti, sottolineando l’importanza di questa figura professionale, soprattutto per i comuni di piccole dimensioni. La sua preoccupazione si concentra principalmente sui Comuni più piccoli, che sono i più colpiti dalla mancanza di segretari comunali stabili, e ha proposto una serie di misure che potrebbero aiutare a risolvere la questione. Tra le proposte avanzate vi è la necessità di incentivare la professione di segretario comunale, cercando di rendere più attrattiva questa carriera attraverso condizioni lavorative migliori, gratificazioni e la possibilità di una maggiore flessibilità. Inoltre, si richiede di aprire alle nuove assunzioni, accelerando le procedure burocratiche, che spesso risultano essere troppo lente e macchinose. Un altro punto cruciale riguarda i funzionari già in servizio: occorre fornire loro maggiori riconoscimenti e opportunità di crescita professionale per evitare che si verifichino ulteriori dimissioni o difficoltà operative.
Guardando più da vicino la situazione nel territorio della Marca Trevigiana, i ventidue Comuni che attualmente si trovano senza un segretario comunale titolare coprono un’ampia varietà di realtà locali. Questi Comuni spaziano da centri abitati con più di 10.000 abitanti, come Preganziol, Zero Branco e Trevignano, fino a località molto più piccole, come Portobuffolè, che conta poco più di 700 abitanti. Tuttavia, la mancanza di segretari colpisce anche altre realtà di medie dimensioni, come Asolo, Caerano San Marco, Castello di Godego, Cessalto, Fonte, Giavera del Montello, Loria, Meduna di Livenza, Miane, Pederobba, Pieve del Grappa, Quinto, Resana, San Polo di Piave, San Zenone degli Ezzelini, Segusino, Vidor e Zenson. L’assenza di un segretario comunale stabile viene spesso gestita con incarichi temporanei di reggenza, che però non garantiscono la continuità e l’efficienza del lavoro amministrativo.
La presidente Paola Roma ha evidenziato come questa carenza rischi di trasformarsi in un grave problema per il buon funzionamento delle amministrazioni locali. Su un totale di 94 comuni nella Marca Trevigiana, ben 22 sono attualmente senza un segretario comunale titolare e devono far fronte alla gestione quotidiana attraverso modalità a scavalco o con incarichi provvisori. Queste soluzioni temporanee, per quanto utili a tampo-
nare l’emergenza, non rappresentano un’alternativa sostenibile nel lungo periodo, specialmente per i piccoli comuni, dove il ruolo del segretario è spesso cruciale per la direzione generale e la supervisione delle attività amministrative.
La figura del segretario comunale svolge un ruolo essenziale nel garantire il corretto funzionamento della cosiddetta “macchina amministrativa”. Egli infatti offre assistenza giuridica e amministrativa
agli organi del Comune, assicurandosi che gli atti siano conformi alle leggi in vigore, allo statuto comunale e alle procedure amministrative. È una figura chiave, il cui lavoro consente agli enti locali di operare in maniera efficiente e trasparente, nel rispetto delle normative. Per i comuni più piccoli, dove spesso la struttura amministrativa è ridotta, la presenza di un segretario comunale risulta essere ancora più fondamentale, poiché sovrintende non solo alla conformità legale degli atti, ma anche alla gestione generale delle attività comunali.
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Paola Roma, ribadendo l’urgenza della questione, ha rivolto un appello chiaro al governo affinché vengano adottati interventi immediati per risolvere questa carenza, che rischia di compromettere la capacità operativa dei Comuni. In particolare, viene richiesto di accelerare le procedure di assunzione di nuovi segretari comunali, una richiesta che da tempo viene avanzata da più parti.
Una delle proposte è quella di escludere il costo del segretario comunale dal tetto di spesa del personale, un vincolo che attualmente limita le possibilità di assunzione per molti comuni, specialmente i più piccoli, che non hanno grandi risorse economiche.
Inoltre, viene presa in considerazione anche l’idea avanzata da Roberto Pella, presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), il quale suggerisce di permettere ai comuni con meno di cinquemila abitanti di utilizzare segretari comunali di prima nomina per un periodo fino a 63 mesi. Questa soluzione temporanea permetterebbe di affrontare l’emergenza e garantire un minimo di stabilità amministrativa, dando respiro ai piccoli comuni che più di altri stanno soffrendo per la mancanza di personale qualificato. È chiaro, dunque, che la situazione è critica e richiede un intervento urgente e strutturato. La carenza di segretari comunali non è solo un problema amministrativo, ma rischia di ripercuotersi direttamente sui cittadini, che potrebbero subire ritardi nell’erogazione dei servizi e una riduzione della qualità delle prestazioni offerte dagli enti locali. Solo con interventi concreti e tempestivi sarà possibile restituire stabilità alle amministrazioni comunali e garantire che i servizi pubblici siano erogati in modo efficiente e puntuale.
Il Centro Fibrosi Cistica di Treviso celebra 20 anni di eccellenza
Il Centro Fibrosi Cistica di Treviso, presso l’ospedale Ca’ Foncello, festeggia i suoi vent’anni di attività. Nato nel 2004 per rispondere alle esigenze dei pazienti della Marca trevigiana, è diventato un punto di riferimento per la cura di questa malattia, offrendo un centro specializzato vicino a casa. Per celebrare questo importante traguardo, sono stati organizzati vari eventi: un convegno, un concerto benefico e una mostra fotografica.
Sabato 14 settembre si è svolto il convegno dal titolo “20 anni di Fibrosi Cistica a Treviso, l’evoluzione di un Centro e di una malattia” presso la Sala Convegni dell’Ospedale Ca’ Foncello. Durante l’evento, si è ripercorsa la storia del Centro e si sono discussi gli sviluppi della ricerca e delle cure per la fibrosi cistica. Il giorno prima, venerdì 13 settembre, si è tenuto un concerto benefico, “Ho soffiato forte per andare lontano”, presso l’Auditorium della Provincia di Treviso, aperto a tutta la cittadinanza. Tra i presenti, il direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana, Francesco Benazzi, che ha sottolineato l’importanza di questo traguardo. Insieme al convegno e al concerto, le celebrazioni includono una mostra fotografica, curata da Marzia, una paziente segui-
ta fin dagli inizi dal Centro. La mostra, ospitata al primo piano dell’ospedale Ca’ Foncello fino a fine settembre, espone una selezione di fotografie che riflettono la vita quotidiana di chi convive con la fibrosi cistica, offrendo uno spunto di riflessione sui momenti di vita e sulle sfide fisiche, mentali e spirituali affrontate da questi pazienti.
Secondo il dottor Mirco Ros, responsabile della UOSD Fibrosi Cistica di Treviso, il centro è cresciuto significativamente in questi vent’anni, passando da semplice ambulatorio a Centro Regionale di Supporto per la diagnosi e cura della fibrosi cistica.
“Negli ultimi vent’anni, abbiamo assistito a notevoli progressi, non solo nella struttura e nel personale, ma anche nello sviluppo di farmaci innovativi. Oggi possiamo seguire sia pazienti pediatrici che adulti, con trattamenti ambulatoriali o ricoveri, secondo gli standard più avanzati”, ha
spiegato Ros. Inoltre, negli ultimi dieci anni, sono stati sviluppati farmaci rivoluzionari che hanno migliorato la qualità della vita nel 70% dei pazienti, trasformando questa patologia e rendendola una sfida sempre più affrontabile per i medici specialisti.
Durante il convegno, sono stati illustrati gli ultimi progressi nella ricerca, l’epidemiologia attuale della malattia e gli obiettivi futuri. “Vent’anni rappresentano un traguardo significativo, ma anche un nuovo punto di partenza”, ha dichiarato Francesco Benazzi. “Il nostro obiettivo è continuare a migliorare il centro, sia per quanto riguarda la cura dei pazienti che la ricerca.”
Il Centro Fibrosi Cistica di Treviso è oggi un fiore all’occhiello del sistema sanitario regionale, e le celebrazioni di questi vent’anni non solo rendono omaggio alla strada percorsa, ma guardano con speranza e determinazione al futuro.
Pertosse in provincia di Treviso: 120 casi in sei mesi, colpiti anche adulti sopra i 50 anni
Negli ultimi sei mesi, la provincia di Treviso ha registrato un numero preoccupante di casi di pertosse, una malattia che solitamente colpisce i bambini, ma che sta coinvolgendo anche adulti. Da febbraio a luglio 2024, sono stati segnalati 1 20 casi, tra cui sette persone di età superiore ai cinquant’anni, un fenomeno mai registrato prima.
L’Istituto Superiore di Sanità ha emesso un alert per tutta Italia, con Treviso come epicentro dell’epidemia. Nel distretto di Asolo ci sono stati 58 casi, 20 a Pieve di Soligo e 42 a Treviso.
La pertosse è una malattia infettiva causata dal batterio Bordetella pertussis, altamente contagiosa. Anche se il vaccino contro la pertosse è obbligatorio in Italia, molti non rispettano le indicazioni
di fare i richiami ogni dieci anni, aumentando il rischio di contagio, soprattutto tra gli anziani e i bambini piccoli. Nei 120 casi riscontrati a Treviso, tre persone hanno ri-
chiesto il ricovero in ospedale. Nonostante la vaccinazione abbia ridotto la diffusione della per-
tosse nel mondo, soprattutto nei Paesi sviluppati, si osserva un ritorno della malattia a causa della diminuzione dell’immunità acquisita nel tempo. Questo fenomeno si verifica in parte perché, quando il vaccino è stato introdotto trent’anni fa, non erano previsti i richiami. Inoltre, gli anticorpi materni non riescono a proteggere i neonati, esponendoli al rischio di infezione.
Oltre ai casi di pertosse, l’Ulss 2 della Marca ha segnalato un aumento di casi di quinta malattia, una patologia simile al morbillo. Da febbraio a luglio sono stati registrati 153 casi nel distretto di Asolo, 92 a Pieve di Soligo e 90 a Treviso, con cinque bambini ricoverati, tutti guariti senza complicazioni gravi.
Ricorrenza festeggiata con un convegno, un concerto e una mostra. Il Centro, punto di riferimento per la cura di questa malattia, ha visto grandi progressi nella diagnosi e trattamento della fibrosi, migliorando la qualità della vita dei pazienti
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L’intervista. Jada Rubini, giovane autrice de “L’attico. Amicizie lontane”, il terzo volume dedicato alla storia di Jasmine
Un’intrigante trilogia per raccontare la Padova universitaria (e non solo)
“È un po’ come immergersi nel panorama padovano con gli occhi di una ragazza piena di sogni che vive questa meravigliosa città insieme alle amiche del cuore. Ricavarne un film sarebbe un sogno, come regista sceglierei Luca Guadagnino”
Jada Rubini è una giovane scrittrice veneta che ha al suo attivo già diverse pubblicazioni. È infatti tornata da poco in libreria con “L’attico. Amicizie lontane”, terzo capitolo di una trilogia iniziata con “Il collegio. Cocktail di amicizie” (2019), e continuata nel 2021 con “L’alloggio. L’amicizia continua” (2021). Rubini ha da poco concluso gli studi universitari con una laurea magistra in Scienze Filosofiche all’Università degli studi di Padova, città in cui sono ambientati i suoi ultimi romanzi. Incuriosito da questo progetto ho scambiato due chiacchiere con lei per conoscere meglio Jasmine, la protagonista delle sue storie.
Ciao Jada, con “L’attico. Amicizie lontane” chiudi la tua trilogia padovana. Vuoi raccontarci qualcosa di questo viaggio letterario? L’idea di scrivere un libro che parli della vita di una ragazza che si divide tra università e lavoro mi è venuta in mente durante il mio penultimo anno di triennale, mentre stavo facendo di fretta la solita strada verso il negozio in cui lavoravo. È stato molto difficile per me studiare e lavorare contemporaneamente, per di più lontano da casa, quindi anche vivere da sola e mantenermi. Forse proprio per questo ho pensato che ci fossero altre persone che, come me, non se la passavano bene barcamenandosi tra mille cose. Quindi mi sono chiesta: “Perché non mettere nero su bianco quel-
lo che sto provando?”, così è nato “Il collegio”. L’idea, poi, di comporre una trilogia si è sviluppata in maniera spontanea perché mi immaginavo (e un po’ lo speravo!) che lo sviluppo positivo della protagonista fosse legato alla mia crescita personale. La vedevo felice e realizzata e, infatti, questo sviluppo positivo è quello che i lettori mi hanno detto di aver notato leggendo i miei libri. Io stessa non mi ritrovo più nelle pagine de “Il collegio” perché sento di essere molto cambiata rispetto alla protagonista del libro che, invece, rispecchia un po’ l’immaturità, ma anche la caparbietà, che avevo a vent’anni. Del resto, da giovani le emozioni e le passioni si sentono in maniera più intensa. Per questo credo che quello di Jasmine, la protagonista dei miei libri, sia il viaggio di tanti.
Con questo volume chiudi una trilogia, eppure sei molto giovane. Che consiglio daresti a chi sta lavorando al suo primo romanzo?
Il primo consiglio è di scrivere di qualcosa che si conosce bene. È difficile trasmettere emozioni o anche solo elaborare una trama verosimile quando non si conosce ciò di cui si sta parlando. Il secondo consiglio è quello di non mollare mai: i “no” sono momenti dolorosi ma fanno parte del percorso, bisogna utilizzarli per migliorarsi.
Nell’ultimo decennio si è affermata sempre di più l’autoficion, è inevitabile quindi che un tuo
lettore si chieda quanto ci sia di tuo in questi tre romanzi.
In realtà, si può dire che c’è tanto e c’è poco di me in questi tre libri: a livello emotivo, per certi versi, mi sento ancora molto vicina a Jasmine perché lei è un’anima sensibile e percepisce in profondità tutto ciò che le accade. Il suo cuore e il suo cervello sono sempre in lotta tra loro, i suoi occhi non smettono mai di osservare l’ambiente che la circonda, vorrebbe conoscere meglio le persone che catturano la sua attenzione... un po’ come me! Nei tre romanzi però c’è molto di inventato: la maggior parte degli eventi che si leggono sono frutto della mia fantasia oppure nascono da dettagli che ho modificato in base alle esigenze narrative.
Facciamo un gioco: “L’attico” diventa una serie tv o un film e tu puoi scegliere regista e cast…
Sarebbe un sogno! Mi piacciono i film di Luca Guadagnino quindi
credo sceglierei proprio lui come regista! Per quanto riguarda il cast, l’attrice italiana perfetta per interpretare il ruolo di Jasmine è Benedetta Porcaroli; se potessi scegliere un’attrice internazionale credo punterei su Chloë Moretz. Altre attrici che mi piacerebbe avere nel cast sono Florence Pugh, di cui apprezzo il carisma e la genuinità, e Ana De Armas che è dotata di una bellezza magnetica che buca lo schermo e riesce a trasmettere qualunque tipo di emozione. Per quanto riguarda gli attori, invece, vedo bene Timothée Chalamet nel ruolo di Marco, il personaggio che per un periodo è stato il finto fidanzato di Jasmine.
Dacci un buon consiglio per leggere “L’Attico”...
È un po’ come immergersi nel panorama padovano con gli occhi di una ragazza piena di sogni che vive questa meravigliosa città tutti i giorni della sua vita insieme
alle amiche del cuore, con le quali affronta sfide e avventure sempre nuove, s’immerge nell’amore con la curiosità e l’ingenuità delle prime volte, e cerca di far fronte ai mille impegni e ad una vita forse troppo frenetica. Jasmine è un tornado: non si ferma mai, e così la narrazione della storia... nemmeno nell’ultimo capitolo della trilogia, che stupisce il lettore con una sorpresa.
Giacomo Brunoro
Classe ’76, si occupa di comunicazione, editoriaedieventiadaltoimpattoculturale. È direttore editoriale della casa editrice californiana LA CASE Books, presidente di SUGARPULPedocente all’Istituto Superiore per il Made in Italy.
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• Chi è Giacomo Brunoro
Il festival del fumetto. Dal 27 al 29 settembre va in scena la 21esima edizione della manifestazione
Torna TCBF e Treviso diventa cuore internazionale di arte e creatività
L a magia del fumetto e dell’illustrazione trasformeranno ancora una volta Treviso in un epicentro internazionale di arte e creatività. Dal 27 al 29 settembre è tempo infatti di Treviso Comic Book Festival, festival internazionale di fumetto e illustrazione che al ventunesimo anno di vita è ancora pronto a stupire, a portare nel capoluogo della Marca migliaia di visitatori che si aggireranno curiosi in tutti quei luoghi – preposti e non – scelti per ospitare mostre, eventi, talk, workshop e iniziative sempre nuove. Spingendosi oltre i confini delle mura e arrivando a inizio Terraglio, in una zona mai battuta prima né dal festival né in assoluto dalla cultura cittadina.
Che cosa vedere? C’è solo l’imbarazzo della scelta. Dall’irrinunciabile mostra mercato (25 le case editrici presenti, 200 gli autori pronti a firmare copie) nella chiesa di Santa Margerita, sede del Museo Nazionale Collezione Salce, alla Self Area (nella vicina San Gaetano, sempre sede del Salce) dedicata alle autoproduzioni, al self-publishing e alla microeditoria. Biglietto a 3 euro per un giorno e 5 euro per il fine settimana, con il quale visitare anche il museo. E poi il ricco cartellone di mostre, a partire da quelle allestite in occasione di due anniversari che cadono nel 2024: i 700 anni di Marco Polo e i 40 anni delle Tartarughe Ninja. In Fondazione Benetton, per celebrare in fumetti i sette secoli dell’esploratore veneziano, l’esposizione di autori del calibro di Marco Tabillio, Lele Vianello, Guido Fuga, Matteo Alemanno del maestro Giorgio Cavazzano (l’autore miranese è il più grande storico disegnatore Disney vivente) che recentemente ha portato in edicola “Il miliardo”, versione disneyana di Marco Polo. A Ca’ Robegan, invece, il tributo delle Ninja Turtles, il cui primo fumetto usciva negli Stati Uniti nel 1994. L’anniversario sarà celebrato da tutti gli autori italiani che nel tempo le hanno disegnate: Stelio Fenzo, Giuseppe Montanari, Marco Cecchetto Giuliano Piccininno, Simone Di Meo e Matteo Scalera. A firmare il manifesto della ventunesima edizione del festival è l’illustratrice francese Agathe Sorlet, alla quale è dedicata la mostra più importante, allestita in Fondazione Benetton. Quoti-
dianità, amore, femminilità sono i temi affrontati nelle sue opere, contrassegnate da uno stile minimal e delicato, Nella stessa sede sarà allestita anche la mostra dedicata a Niali Breen, fumettista irlandese alla sua prima presenza in Italia con i suoi microfumetti web Dog e Frog. Arriva invece dalla Spagna il collettivo di quattro autori-sperimentatori dell’editore Apa Apa Comics (Ana Galvañ, Marc Torices, Sergi Puyol e Maria Medem), le cui tavole saranno esposte a Ca’ Robegan. L’Italia avrà la sua punta di diamante in una delle scommesse del festival, il genovese Alessandro Ripane, autore di tre dei migliori fumetti pubblicati negli ultimi anni, contraddistinti da uno stile grottesco e bizzarro, underground e pop insieme. Le sue opere saranno in mostra nella sede del liceo artistico.
Una manifestazione diffusa, alla quale ogni anno si aggiungono nuove location di nuovi partner, a testimoniare l’elevato valore che ormai ha acquisito. E così la sede istituzionale di Confindustria Veneto Est, Palazzo Giacomelli, ospiterà dodici talk con gli illustratori (di uno è protagonista
Cavazzano) e sedici workshop. Mentre il locale Treviso Tiramisù il 29 settembre ospita “Comic Tiramisù”, in collaborazione con l’Archivio Maffioli, per raccontare la storia del dolce regionale più conosciuto e amato.
Ancora: showcase, premi, concorsi, appuntamenti serali nei locali e concerti porteranno Treviso e tutti coloro che parteciperanno a immergersi completamente in un turbinio di colori, festa, cultura. Un’occasione anche per i profani del fumetto di avvicinarsi, capire e apprezzare un’arte e un mezzo di comunicazione amato in tutto il mondo.
Nel frattempo le vetrine delle attività commerciali del centro sono già state disegnate, diventando tele per artisti e illustratori. Un progetto unico nel suo genere e ormai famoso in tutto il mondo, inventato quando agli albori del festival gli organizzatori non avevano abbastanza soldi per pagarsi la stampa dei manifesti pubblicitari e hanno fatto delle vetrine il loro cartellone. Quest’anno sono oltre 200 le vetrine illustrate.
Il programma completo di eventi e orari può essere consultato sul sito tcbf.it
Saranno celebrati i 700 anni di Marco Polo e i 40 della prima pubblicazione delle Tartarughe Ninja, con tutti gli autori italiani che le hanno disegnate Punta di diamante della kermesse, la mostra di Agathe Sorlet, l’illustratrice francese che ha firmato il manifesto dell’edizione 2024, in Fondazione Benetton
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Rivoluzione. Nuovo allenatore e 17 volti nuovi: la squadra punta alla promozione in Serie C
Treviso Calcio: una rivoluzione per tornare tra i professionisti
L
a stagione 2024/25 del Treviso
Calcio parte con grandi aspettative, con la società biancoceleste pronta a dare l’assalto alla promozione in Serie C. Dopo il terzo posto dello scorso anno, il club del “Tenni” ha optato per una vera e propria rivoluzione, cambiando ben 17 giocatori e affidandosi a un nuovo allenatore per dare la caccia all’obiettivo del grande ritorno nel calcio professionistico.
Una scommessa intrigante: Fabrizio Cacciatore
La grande novità in panchina è rappresentata da mister Fabrizio Cacciatore, un profilo emergente e di prospettiva che ha già fatto parlare di sé nel panorama calcistico italiano. L’ex difensore di Serie A, protagonista soprattutto con il Chievo Verona, ha deciso di intraprendere la carriera da allenatore, e dopo aver ben figurato con Caldiero Terme e Montecchio, proverà nell’affascinante
piazza di Treviso a fare il salto di qualità. A soli 37 anni, Cacciatore ha mostrato di avere idee innovative, con la volontà di proporre un calcio offensivo e propositivo, spesso schierando i suoi con il 4-3-2-1, l’albero di Natale di ancelottiana memoria o il 4-2-3-1, puntando sul concetto di fantasia al potere.
Si riparte da zero: nuove idee e nuova rosa
La squadra è stata quasi completamente rivoluzionata rispetto all’anno scorso; sono stati solamente tre i giocatori confermati dalla scorsa stagione: si tratta del centrale di difesa Farabegoli, il brasiliano Gabriel Nunes e Francesco Posocco, a Treviso da tre anni. Tra i volti nuovi spiccano nomi altisonanti per la categoria, come l’attaccante Aliu (più di 150 gol in carriera) e il talentuoso ex Venezia Busato. Una carta su cui ha puntato la società è stato
il fatto che molti giocatori hanno lavorato insieme in altri contesti in passato, regalando dunque all’allenatore un gruppo almeno in parte già affiatato. Il Treviso sembra avere tutte le carte in regola per giocarsi un campionato di alta classifica. La piazza di Treviso e la voglia
di calcio
L’entusiasmo che gravita attorno alla squadra è palpabile. I tifosi del Treviso hanno risposto con grande passione, seguendo i ragazzi di Cacciatore in ritiro e garantendo 600 abbonamenti venduti, un numero significativo per la Serie D. C’è grande fame
Il nuovo Mogliano Rugby 2024/2025 riparte più determinato che mai
Il Mogliano Rugby, società di punta del Trevigiano, riparte con nuove ambizioni. Il coach della trequarti sarà Niccolò Fadalti, figura già nota nell’ambiente, pronto ad una nuova sfida dopo un infortunio che ha interrotto la sua carriera da giocatore.
“Ho giocato qui per quattro anni, vincendo lo Scudetto nel 2013”, racconta Fadalti. “Questo è il mio primo anno da allenatore e mi sono lanciato con entusiasmo in questa nuova avventura”.
L’obiettivo della stagione è chiaro: “Vogliamo essere più ambiziosi e confermare i play-off, che l’anno scorso sono stati una sorpresa.” La preparazione è iniziata con intensità a fine luglio e, nonostante la fatica, il gruppo si è dimostrato pronto. “Quest’anno sono arrivati giocatori più esperti in una squadra molto giovane, al fine di guidare le nuove leve. I ragazzi si riu-
niscono anche fuori dal campo e si percepisce il loro legame. Questo sarà cruciale nei momenti difficili.”
Oltre alla componente sportiva, il Mogliano Rugby si distingue per i suoi valori e per l’impegno nel promuovere questa disciplina a livello territoriale. “Puntiamo ad essere un riferimento, collaborando con le società minori del territorio. Il presidente, che è con noi da due anni, tiene molto all’immagine del club e vuole trasmettere i valori positivi che da sempre contraddistinguono questo sport.”
Il sostegno della nostra gente è cruciale: “Ai tempi dello Scudetto, tutta Mogliano era allo stadio. Ora, dopo il finale in crescita della scorsa stagione, i tifosi si stanno riavvicinando alla squadra, colpiti dal nostro nuovo progetto.”
Il Mogliano Rugby si appresta a vivere una stagione carica di aspettative, con l’obiettivo di tornare ai fasti del passato (s.p.) Niccolò Fadalti
di calcio a Treviso, una città che desidera ardentemente rivivere i fasti del passato e il palcoscenico del professionismo.
La Serie D: un campionato durissimo
Nonostante l’ottimismo, il cammino verso la promozione non sarà facile. Il livello del campionato di Serie D si è ulteriormente alzato e le contendenti al titolo non mancano. La grande rivale è rappresentata dalle Dolomiti Bellunesi; il Mestre è stato protagonista con un mercato importante e le solite Campodarsego, Luparense e Adriese venderanno cara la pelle. Per Cacciatore e i suoi non sarà semplice, ma le carte in regola per scrivere una nuova pagina di storia ci sono tutte. Treviso, città d’acque e di cultura, razza “gioiosa et amorosa”, (Dante Alighieri) vuole regalarsi una scintillante nuova primavera.
Stefano Parpajola
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#Regione
Politica. A settembre riaprono le scuole e riparte anche la politica veneta
Mancano 12 mesi alle elezioni Regionali, rimane incerto il futuro del Presidente Zaia
Il dibattito e il confronto fra le forze politiche si fa sempre più vivace tra Autonomia, Irap e i dossier sulle grandi infrastrutture come Pedemontana e Treviso Mare e l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano – Cortina
Settembre è il momento della ripartenza. I più giovani, in particolar modo, dopo il lungo break estivo – mai caldo come in questo 2024, lo sanno bene, ma anche per la politica è diventata oramai un’abitudine far suonare in questo mese la prima, metaforica, campanella. Una campanella decisamente molto importante perché potrebbe essere l’ultima, almeno da Presidente, per Luca Zaia.
Il condizionale è d’obbligo visto che le voci sul destino del Presidente del Veneto sono le più disparate: secondo alcuni è pronto alla candidatura a Sindaco di Venezia, per altri sarà il prossimo presidente del Coni al posto di Giovanni Malagò ormai prossimo alla scadenza, per altri ancora Ministro nel Governo Meloni magari sostituendo Raffaele Fitto “promosso” a Commissario Europeo. La voce, però, che nei commenti “fuori microfono” appare quella che solletica maggiormente la fantasia è quella per la quale da Roma potrebbe arrivare la fuma-
ta bianca per un’altra legislatura alla Presidenza del Veneto. Luca Zaia, giusto ribadirlo per correttezza, non si presta minimamente a questo gioco e ribadisce, ad ogni domanda, che lui, oggi, non ha ancora deciso ed è concentrato sui dossier veneti e, in particolar modo, su quello legato all’Autonomia.
Fatto sta, e non poteva evidentemente essere altrimenti per il ruolo e il consenso che Zaia ha e ha avuto in Veneto, che questa incertezza sul ruolo che avrà in futuro condiziona in modo esiziale i primi approcci di “grandi manovre” pre – elettorali tanto del centrodestra quanto del centrosinistra.
Peraltro appare quasi certo, ma anche in questo caso il condizionale è d’obbligo, che la Regione Veneto sarà chiamata alle urne nell’autunno 2025 quindi esattamente tra 1 2 mesi e, ad oggi, l’incognita Zaia tiene tutto in un sostanziale stand-by.
Il quadro, dunque, oggi si presenta estremamente incerto an-
che se gli aspiranti governatori non mancano.
Fratelli d’Italia, primo partito della coalizione tanto alle ultime elezioni Politiche quanto alle Europee, rivendica per sé la Presidenza del Veneto dopo anni di fedele sostegno alla Lega. In questo campo gli aspiranti candidati certamente non mancano a partire dal Senatore e Coordinatore Regionale, Luca De Carlo, passando dal Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso sino ad arrivare a Elena Donazzan forte di una spinta determinata dall’eccezionale risultato elettorale conseguito personalmente alle ultime elezioni Europee.
Per la Lega perdere, però, il governo del Veneto rappresenterebbe, anche dal punto di vista simbolico, un pesantissimo ripiegamento. Il percorso, però, per rimanere sulla poltrona più alta di Palazzo Balbi appare tutt’altro che semplice: in una logica di divisione tra alleati, alla luce dei numeri attuali, appare difficili immaginare che i salviniani possano continuare a governare Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Certo se arrivasse il via libera al terzo (in realtà quarto) mandato per Luca Zaia non ci sarebbero grandi discorsi da fare e con ogni probabilità, magari ga-
rantendo a FDI più posti in giunta rispetto all’unico che hanno oggi, il candidato sarebbe lui. In ogni caso sembrano scaldarsi, senza dare troppo nell’occhio, il Segretario Regionale Alberto Stefani e il Sindaco di Treviso e presidente Anci, Mario Conte. Alcuni osservatori non escludono neppure che la Lega Veneta possa tentare, se da Roma arrivasse l’indigesto diktat di cedere il passo a Fratelli d’Italia e ovviamente senza poter contare su Zaia, una corsa in solitaria magari associando alla lista di partito una composta di amministratori locali.
Pronto al balzo è anche Flavio Tosi, coordinatore regionale di Forza Italia, impegnato in una perenne campagna di rafforzamento del suo partito e che non
risparmia critiche e punzecchiature all’attuale giunta regionale. Sempre nella logica di accordo tra alleati, Tosi confida che il Veneto tra i due litiganti possa toccare a Forza Italia.
Il centrosinistra, in un quadro tanto complesso, pensa che questa volta potrebbe avere maggiori chances e il segretario regionale del Partito Democratico ha già convocato tutte le forze e i movimenti della cosiddetta “alternativa” predicando calma e cercando di non bruciare le tappe. Nonostante questo sforzo, seppur in piccola parte, è già esploso il dibattito sulle modalità di scelta del candidato presidente: Primarie Si o Primarie No. A schierarsi decisamente a favore, dichiarando da subito la propria disponibilità a concorrere c’è il Senatore e virologo Andrea Crisanti.
L’impressione è che in questi 1 2 mesi ne vedremo delle belle con alcune patate bollenti come l’Autonomia, il bilancio regionale e le relative polemiche per l’introduzione dell’IRAP indigeste agli alleati, le ricadute della Finanziaria sul Veneto, i dossier sulle grandi infrastrutture come Pedemontana e Treviso Mare e, non ultimo, l’avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano –Cortina. (r.r.)
Camani: “Veneto in balìa della legge della giungla, il centrodestra sta implodendo”
Nel clima delle ultime settimane la capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Vanessa Camani vede dei segni che lasciano poco spazio a dubbi: “Le divisioni all’interno della maggioranza in Veneto - sostiene l’esponente Dem - sono molteplici e sempre più evidenti: dall’Irap all’Autonomia differenziata, senza dimenticare l’imbarazzante paralisi in cui si trova l’assessorato all’istruzione e al lavoro. Il governo regionale e dunque il Veneto, pare essere in balìa della legge della giungla”.
Un giudizio netto, che non risparmia il governatore uscente. “Di fronte all’in-
capacità della Giunta regionale di garantire in questi anni politiche di bilancio adeguate ai bisogni dei veneti, ora al presidente non rimane che giocarsi la carta di un rocambolesco aumento delle tasse per le imprese, poco condiviso dalla sua maggioranza e molto discutibile nel merito. Analogamente, - commenta Camani - il mancato avvicendamento alla guida dell’assessorato lasciato vacante da Elena Donazzan, oltre alle spaccature di corrente evidenti in Fratelli d’Italia, al governo da poco ma già con tutti i vizi delle più navigate forze politiche, rivela l’incapacità di fare sintesi ed un’idea delle istituzio-
ni come luogo di potere da occupare e non come strumento al servizio dei cittadini”.
Con queste premesse, osserva poi la consigliera del Pd, “Zaia lascia in eredità un caos da giungla. Non esiste, nei fatti, una coalizione di centrodestra in Veneto. Esiste una somma di personaggi che, senza progetto per la Regione, tentano solo di soddisfare le proprie ambizioni personali. L’alternativa di una alleanza di governo, unita ed adeguata, con una proposta seria e credibile per il Veneto, proposta a cui il Partito Democratico vuole dar vita, è un orizzonte sempre più necessario”.
Vanessa Camani
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L’evento. La co-produzione Teatro Stabile del Veneto e Compagnia Finzi Pasca al Teatro Goldoni fino al 13 ottobre
Diecimila per Titizé - A Venetian Dream
Scommessa vinta per il sogno acrobatico di Daniele Finzi Pasca, spettacolo ufficiale della città di Venezia
Superata la metà delle repliche previste, Titizé - A Venetian Dream, lo spettacolo ufficiale della Città di Venezia coprodotto dalla Fondazione Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale con la Compagnia Finzi Pasca in partnership con la compagnia Gli Ipocriti Melina Balsamo ha già vinto la sua scommessa. Il sogno di Venezia attraverso le funamboliche lenti di Daniele Finzi Pasca a meta settembre aveva già colpito al cuore almeno ottomila spettatori del Teatro Goldoni. Lo spettacolo ideato come progetto di rilancio internazionale del palcoscenico del Teatro Goldoni, che con i suoi 400 anni di storia risulta il più antico tra i teatri moderni tutt’ora in attività, fin dal suo debutto in prima assoluta lo scorso 18 luglio ha emozionato, nel corso dell’estate, il pubblico internazionale di Venezia: sono oltre 25 i paesi rappresentati con spettatori stranieri in prevalenza da Svizzera, USA, UK, Francia, Germania, Austria, Australia e Olanda. Numeri in crescita costante di settimana in settimana con l’obiettivo di superare i 10.000 spettatori al 13 ottobre, data dell’ultima replica al Teatro Goldoni, dopo la tenitura record per uno spettacolo teatrale di caratura internazionale a Venezia di ben 52 recite e la platea piena anche nelle più calde serate estive.
“I numeri parlano chiaro”, commenta il presidente della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale Giampiero Beltotto. “I dati confermano il Teatro Goldoni quale piazza teatrale che nulla ha da invidiare ai grandi teatri europei. Ringrazio l’intero sistema veneziano e veneto, dal Comune con la sua
società Vela, alla Regione e il comparto alberghiero e di promozione turistica della città, che fin dall’inizio ha creduto in questo spettacolo e ha collaborato con noi per il successo dell’operazione. Non si tratta, infatti, di una vittoria per il teatro, ma di una vittoria per Venezia che si dà così un altro soggetto capace di interloquire con il suo pubblico internazionale”.
“Accogliamo con orgoglio e soddisfazione la notizia del successo di Titizé – A Venetian Dream. Grazie al costante lavoro della Fondazione Teatro Stabile del Veneto il Teatro Goldoni, che nel corso dei suoi 400 anni di storia ha tagliato innumerevoli traguardi, si conferma un fiore all’occhiello per la nostra Regione” dichiara Cristiano Corazzari, assessore alla cultura della Regione del Veneto. “Questo spettacolo è un’ennesima nuova sfida, originale e stimolante, in grado di mettere in dialogo artisti e spettatori di generazioni diverse. Ringrazio la Fondazione Teatro Stabile del Veneto perché portare a Venezia una compagnia di questo calibro è un orgoglio, e lo è ancora di più quando l’arte riesce a parlare non solo ai nostri cittadini ma a tutti i visitatori che arrivano in città e che scelgono di passare una serata a teatro assieme ai nostri artisti – aggiunge Giorgia Pea, consigliere delegata della Città di Venezia cultura, attività teatrali e cinema –. Come Amministrazione comunale non possiamo che essere soddisfatti di questo progetto e ci auguriamo che anche nelle prossime settimane il Goldoni venga scelto da chi ha piacere di trascorrere un paio di ore in compagnia della cultura che una città come Vene-
zia può offrire”. Una scommessa vinta per il Teatro Stabile del Veneto che riporterà maestranze artistiche e tecniche nuovamente a Venezia per l’estate 2025, quando tra luglio e settembre Titizé tornerà in scena rinnovato per almeno 40 repliche confermando così il Teatro Goldoni quale spazio di innovazione culturale al pari delle principali piazze teatrali europee. Prima del ritorno a Venezia però, lo spettacolo sarà impegnato in una tournée internazionale che prenderà il via da Lugano, città natale della Compagnia Finzi Pasca, quindi a Salerno, poi ancora in Svizzera, Francia, compresa Parigi tra marzo e aprile 2025.
Titizé – A Venetian Dream è una espressione teatrale fondata sulla meraviglia e sullo stupore, che racconta il rapporto fra Venezia, l’acqua e l’uomo. Un evento progettato per il rilancio internazionale del Teatro Goldoni di Venezia, che in occasione dei suoi 400 anni ha subito un importante intervento di restyling finanziato dal Comune di Venezia. L’opera è scritta e diretta da Daniele Finzi Pasca, tra i membri fondatori dell’omonima compagnia di base a Lugano in Svizzera, che nei suoi 40 anni di attività internazionale ha realizzato oltre 40 spettacoli, fra cui 3 cerimonie olimpiche, 2 spettacoli per il Cirque du Soleil e 8 opere liri-
che. “Titizé”, “tu sei”: una parola emblematica e piena di ritmo, che con la sua evocativa sonorità richiama l’attenzione sul potere del verbo “essere”, sottolineando l’universalità di un’esperienza immaginata per coinvolgere intimamente un pubblico eterogeneo e di ogni età. Con un cast di dieci talentuosi interpreti, tra cui acrobati, attori e musicisti, Titizé invita a immergersi nell’essenza di Venezia, dove il passato e il presente si mescolano in un unico affascinante racconto e le storie, sparse come conchiglie sulla spiaggia, ognuna con la sua bellezza e il suo mistero, si ricompongono in un prezioso mosaico. (r.r.)
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Economia. L’imprenditrice trevigiana sarà votata dall’assemblea dei soci il 23 novembre
Scelta unanime per Paola Carron designata presidente di Confindustria Veneto Est
L’imprenditrice trevigiana Paola Carron è stata scelta dal Consiglio Generale di Confindustria Veneto Est come candidata alla Presidenza per il quadriennio 2024-2028. La decisione è stata presa all’unanimità tramite scrutinio segreto. La scelta di Paola Carron arriva al termine di una fase di consultazione con la base associativa, condotta nei mesi scorsi dalla Commissione di designazione composta da Barbara Bergamaschi, Mirko Longo, Simonetta Tiberto, Omer Vilnai e Matteo Zanandrea. La Commissione ha raccolto ampio consenso nelle sedi di Padova, Rovigo, Treviso, e Venezia, portando a una candidatura unica approvata anche dal Collegio Speciale dei Probiviri.
Secondo quanto stabilito dallo Statuto, la candidatura sarà ora sottoposta all’Assemblea dei Soci, convocata per il 23 novembre. Durante l’Assemblea, sarà eletto il nuovo Presidente per il primo mandato quadriennale successivo alla costituzione della
nuova associazione. Nel frattempo, si terranno incontri di zona pre-Assemblea per condividere le linee programmatiche della nuova Presidenza e raccogliere idee, proposte e suggerimenti dagli imprenditori, al fine di garantire che l’attività associativa risponda alle esigenze delle imprese.
Paola Carron è nata ad Asolo (TV) nel 1968. Consigliere Delegato di Carron S.p.A., azienda di costruzioni generali fondata nel 1963, è responsabile commerciale e della sostenibilità del Gruppo, rappresentando la se-
conda generazione dell’impresa familiare insieme ai fratelli Diego, Arianna e Marta. Il Gruppo Carron, con sede a San Zenone degli Ezzelini (TV), è tra le prime venti società italiane nel settore delle costruzioni civili e infrastrutturali, con un fatturato consolidato di 334 milioni di euro e 314 collaboratori. Nel 2024 Carron mira a trasformare l’azienda in una Società Benefit e ha recentemente ottenuto certificazioni per la parità di genere e per la responsabilità sociale. Attiva da anni in ambito associativo, Carron è Vicepresidente di Con-
findustria Veneto Est con delega a Edilizia, Territorio e Infrastrutture, Presidente di Ance Rovigo Treviso e membro di varie commissioni nazionali.
Confindustria Veneto Est è la seconda associazione territoriale del Sistema Confindustria in termini di dimensioni e rilevanza, con oltre 5.000 imprese associate e 270.000 collaboratori. Opera in un’area cruciale per l’economia italiana, con un forte tessuto manifatturiero e un PIL aggregato di 95 miliardi di euro. La designazione di Paola Carron segna un passaggio cruciale per il del’associazione, che guarda avanti con l’obiettivo di rappresentare con sempre maggiore efficacia le esigenze delle imprese del territorio.
Il Presidente uscente Leopoldo Destro ha commentato con soddisfazione la designazione: ‘’Ringrazio la Commissione di Designazione per il lavoro svolto, con spirito di servizio, encomiabile rigore e trasparenza. Ringrazio tutti i Consiglieri, tutte le im-
prenditrici e gli imprenditori che hanno partecipato alle consultazioni, per aver arricchito di idee questo confronto. Un risultato importante, quello espresso dal Consiglio Generale. La larghissima maggioranza dei voti raccolti conferma quell’unità associativa oggi ancora più indispensabile, per affrontare e vincere le difficili sfide che ci troviamo di fronte ma anche per cogliere le opportunità e, insieme, per difendere e rilanciare, in Italia e in Europa, il futuro produttivo del territorio e del Paese, il lavoro e la nostra industria.”
Destro ha inoltre espresso fiducia nella nuova leadership: “Siamo certi che Paola Carron lavorerà in questa direzione, con coraggio e visione innovativa per il bene delle imprese, che oggi hanno ancora più bisogno di poter contare su una rappresentanza forte. Con grande responsabilità, dedizione, ascolto e attenzione alle persone, saprà essere la Presidente di tutti”. (r.r.)
Nodo pensioni, la ricetta di Boschetto: “Più lavoro e previdenza complementare”
“Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”
Già nel 2050, secondo quanto dichiarato dal presidente dell’INPS, Gabriele Fava, il sistema pensionistico italiano rischia di non essere più sostenibile. Di fronte a questo scenario il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto sottolinea la necessità di aumentare il tasso di occupazione, far crescere il PIL e incentivare la previdenza complementare per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico.
“Tra 25 anni, si prevedono 8 milioni di persone in età lavorativa in meno”, spiega Boschetto, evidenziando come questa drastica riduzione della forza lavoro possa avere conseguenze pesanti sul mercato del lavoro, sui costi del lavoro stesso e, naturalmente, sulle pensioni. Uno degli indicatori più rilevanti per comprendere l’equilibrio
del sistema pensionistico è il rapporto tra occupati e pensionati. Al momento, tale rapporto in Italia è pari a 1,4443, sotto la soglia minima di 1,5 necessaria per mantenere un equilibrio sostenibile. “Il nostro sistema a ripartizione dipende da questo indicatore”, aggiunge Boschetto, “e senza un’inversione del trend demografico e occupazionale, il sistema pensionistico rischia di collassare”.
Guardando poi ai dati Istat, entro il 2050 l’Italia avrà 4,5 milioni di persone in meno, con un calo di 3,7 milioni di under 35 e un aumento di 4,6 milioni di anziani. Il cosiddetto indice di ricambio, che misura il rapporto tra i lavoratori in uscita dal mercato del lavoro e quelli che vi entrano, peggiorerà ulteriormente, Ci sarà una crescente carenza di giovani lavoratori pronti
a sostituire quelli che lasciano il mondo del lavoro.
Boschetto individua due priorità per garantire la tenuta del sistema pensionistico: aumentare il tasso di occupazione e far crescere il PIL. “I giovani saranno costretti a lavorare di più, in relazione all’allungamento della vita, ma percepiranno pensioni più basse a causa dei ‘buchi’ contributivi legati alla flessibilità del lavoro”, spiega Boschetto. Tuttavia, l’aumento della popolazione anziana e i recenti interventi normativi, come Quota 100, 102 e 103, stanno mettendo sotto pressione il sistema.
Confartigianato Imprese Veneto punta a stimolare la crescita del PIL aumentando i salari attraverso il rinnovo dei contratti collettivi, ma Boschetto non si limita a queste misure. Tra le proposte, infatti, la riduzione delle pensioni anticipate e l’eliminazione di privilegi pensionistici, ma anche la necessità di separare la spesa pensionistica da quella assistenziale, che ha registrato
Roberto Boschetto
una crescita significativa negli ultimi anni.
Con il passaggio al sistema contributivo, che ha ridotto l’importo della pensione rispetto all’ultimo reddito percepito, la previdenza complementare sta diventando sempre più importante per garantire una pensione adeguata ai lavoratori. “Se spetta alla politica trovare soluzioni per la sostenibilità del sistema pubblico, le parti sociali devono fare la loro parte”, afferma Boschetto. Confartigianato Imprese Vene-
to è tra i promotori di Solidarietà Veneto, il Fondo di Previdenza Complementare negoziale della regione. L’obiettivo è facilitare l’adesione volontaria dei lavoratori a questo strumento, offrendo loro la possibilità di costruire un sistema pensionistico integrativo. “Nella contrattazione integrativa regionale abbiamo riconosciuto alla previdenza complementare un ruolo strategico nella gestione dei rapporti di lavoro”, conclude il presidente. (r.r.)
Leopoldo Destro con Paola Carron
Stickermania e Scuolafacendo. Due progetti promossi da Despar per valorizzare educazione e formazione
Despar presenta Stickermania: la nuova raccolta di figurine dedicata ai più piccoli
Un viaggio alla scoperta di incredibili imprese nel mondo animale e sullo sfondo i valori dell’amicizia, dello sport, del rispetto e della valorizzazione delle diversità: è questo il filo conduttore della storia protagonista di Stickermania 2024, la raccolta di figurine che quest’anno Despar Nord, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha scelto di promuovere negli oltre 500 punti vendita delle cinque regioni in cui è presente.
La storia
La collection 2024 dal titolo “Campioni del regno animale” si caratterizza per un messaggio con un forte valore educativo e formativo e ha come protagonisti Oskar e il suo allenatore Bo, che per prepararsi a una competizione sportiva scolastica partono per un viaggio intorno al mondo seguendo le orme di detentori di record del regno animale in un’ampia varietà di discipline. Dal Cile all’Austria, passando per il Sudafrica e il Giappone fino alla Nuova Zelanda, il viaggio porta Oskar e Bo alla scoperta di luoghi straordinari e incredibili imprese nel mondo animale: il tuffatore più veloce, il detentore del record di salto in alto o artisti assoluti della mimetizzazione. Impressionati dalle prestazioni di alto livello, Oskar e Bo deci-
dono di organizzare loro stessi un campionato sportivo: il campionato dei campioni degli animali. Numerosi animali provenienti da tutto il mondo accettano l’invito a partecipare come atleti o come spettatori. Il campionato degli animali è un successo e alla fine ogni partecipante riceve una medaglia, perché ciascuno ha raggiunto la migliore prestazione possibile mettendo a frutto il suo potenziale.
Come funziona
Stickermania è attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar delle cinque regioni in cui l’azienda è presente: dal 16 settembre al 13 ottobre ogni €10 di spesa i clienti riceveranno un pacchetto di figurine, mentre l’album sarà in vendita nei negozi dell’abete a € 0,99. Per completare più rapidamente la raccolta, che comprende 200 sticker, le figurine saranno anche in vendita al prezzo di € 0,50. Nel corso delle settimane di raccolta di Stickermania saranno inoltre organizzati degli scambi di figurine in alcuni punti vendita selezionati per favorire momenti di incontro e interazione tra i bambini e ragazzi impegnati nella collezione.
Molto più di una collection
Stickermania, il progetto promosso da Despar Nord, si distingue per la scelta di caratterizzare la raccolta con un contenuto fortemente didattico e
Stickermania Tour: gli appuntamenti
Nel corso delle settimane di raccolta, Despar organizzerà presso alcuni punti vendita selezionati degli appuntamenti per lo scambio di figurine. Di seguito il calendario degli incontri:
-28 settembre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Bassano del Grappa – Centro Commerciale “Il Grifone”, via Capitelvecchio 88, Bassano del Grappa (VI);
-5 ottobre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Sarmeola – Centro Commerciale “Le Brentelle”, via della Provvidenza 1, Sarmeola di Rubano (PD);
-28 settembre alle ore 16.00-19.00 presso Interspar Albignasego – Centro Commerciale “Ipercity”, via G. Verga 1, Albignasego (PD).
Tutte le informazioni su Stickermania e le attività connesse alla collection sono disponibili su sito dedicato Despar Stickermania
formativo dove i protagonisti diventano portatori di messaggi positivi ed esempi di sana competizione sportiva, rispetto, valorizzazione della diversità e dei
talenti personali. Valori sui quali si costruisce la coesione sociale e il senso di comunità che trovano conferma anche nella scelta di abbinare la raccolta
Stickermania al progetto Scuolafacendo con cui i clienti del marchio dell’abete potranno scegliere di sostenere le scuole del territorio.
Al via Scuolafacendo, il progetto Despar a sostegno del mondo della scuola
Con l’avvio del nuovo anno scolastico Despar promuove Scuolafacendo, il progetto nazionale a sostegno del mondo della scuola con l’obiettivo di donare agli istituti scolastici nuove attrezzature e strumenti utili all’insegnamento. Un’iniziativa che Despar Nord porta sui propri territori di riferimento insieme alla collection Stickermania. Dal 16 settembre al 13 ottobre facendo la spesa nei negozi Despar, Eurospar e Interspar i clienti potranno ricevere, ogni 10 euro di spesa, una bustina di figurine Stickermania con all’interno un “Buono Scuola” che potranno destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. Inoltre, solo con l’App Despar Tribù, fino al 17 novembre 2024 i clienti potranno convertire i propri Punti Cuore Despar in Buoni Scuola, riuscendo così a contribuire ulteriormente alla raccolta. Per ogni Punto Cuore che i clienti convertiranno tramite l’App Despar Tribù, Despar ne donerà uno aggiuntivo. I clienti potranno consegnare i buoni raccolti direttamente alla scuola che desiderano premiare oppure caricarli tramite il sito del progetto o l’App dedicata.
Le scuole, attraverso la raccolta dei buoni, avranno la possibilità di scegliere strumenti e materiali didattici da uno speciale catalogo che include articoli che vanno dalla cancelleria a strumenti per l’apprendimento e l’inclusione, fino a materiali per supportare le attività motorie, l’apprendimento musicale e per arricchire gli ambienti scolastici. Il progetto è rivolto alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, pubbliche e paritarie. Per beneficiare della donazione dei clienti Despar, le scuole interessate dovranno registrarsi sul sito dedicato all’iniziativa.
Scuolafacendo è un’iniziativa con la quale Despar rafforza l’impegno per il mondo della scuola, riconoscendo l’educazione e la formazione come elementi centrali per fornire alle nuove generazioni gli strumenti per costruire il proprio futuro. Un’attenzione che l’azienda conferma anche con “Le Buone Abitudini”, il progetto rivolto alle scuole primarie per trasmettere ai bambini l’educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita.
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sviluppo e la crescita della nostra reputazione», commenta il sindaco Roberta Nesto, «Cavallino-Treporti è casa, il luogo del cuore, dove si vive bene e si cresce insieme, tramandando esperienze di generazione in generazione. Le nostre cerimonie celebrano questo spirito, racchiudendo emozioni, sacri ci e storie che vogliamo custodire per il futuro. Cavallino-Treporti sta riscrivendo la sua storia e punta a rafforzare la sua identità e notorietà grazie al lavoro e all’impegno di tutti. CavallinoTreporti è una grande comunità e come sindaco sono era di rappresentarla».
Arredamento in Veneto: tradizione e innovazione nel 2024
Il Veneto è da sempre una culla di eccellenza nel settore dell’arredamento. Conosciuta per il suo artigianato raffinato e la produzione di mobili di alta qualità, la nostra regione ha saputo coniugare tradizione e innovazione, creando uno stile proprio che riflette il suo patrimonio culturale, ma che anche abbraccia le nuove tendenze del design. Nel 2024, le case venete si arricchiscono di soluzioni eleganti e funzionali, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e alla personalizzazione degli spazi. La tradizione artigianale è un pilastro dell’arredamento veneto. Aziende familiari e maestri artigiani continuano a produrre mobili di alta qualità, lavorando materiali pregiati come legno massello, marmo e ferro battuto. In particolare, l’area del trevigiano e bassanese è rinomata per la produzione di mobili su misura, che uniscono l’arte della falegnameria a un design contemporaneo. Questa mae-
stria manuale è visibile nei dettagli: intarsi, finiture curate e mobili che diventano vere e proprie opere d’arte. Negli ultimi tempi c’è stata una riscoperta dei mobili antichi e vintage, con una forte tendenza al restauro e al recupero di pezzi d’epoca. Le case venete spesso combinano elementi moderni con mobili d’epoca restaurati, creando un contrasto affascinante tra il vecchio e il nuovo.
In molte case venete, soprattutto nelle zone di campagna o nei piccoli borghi, lo stile rustico rimane la prima scelta. Tuttavia, questo stile viene reinterpretato in chiave moderna. Il “rustico elegante” combina materiali tradizionali come la pietra e il legno con arredi dal design più essenziale e contemporaneo. Pareti in mattoni a vista, soffitti con travi in legno e pavimenti in cotto sono spesso accostati a mobili dalle linee pulite e moderne, creando un effetto equilibrato e accogliente. Questo stile si riflette anche
nella scelta di tessuti naturali e texture calde: lino, cotone grezzo e lana vengono utilizzati per tende, cuscini e rivestimenti, donando un senso di calore e familiarità agli ambienti.
Nelle città venete invece, come Venezia, Verona e Padova, dove lo spazio abitati-
vo può essere limitato, la tendenza verso l’ottimizzazione degli spazi è fondamentale. I mobili multifunzionali sono diventati un must, specialmente per chi vive in appartamenti di piccole dimensioni. La multifunzionalità si accompagna a una crescente integrazione della tecnologia nelle abitazioni. La domotica e le soluzioni “smart home” stanno prendendo piede anche in Veneto, con sistemi di illuminazione, riscaldamento e sicurezza che possono essere controllati a distanza tramite dispositivi mobili, rendendo la vita quotidiana più semplice e confortevole.
Un’altra tendenza crescente in Veneto è la personalizzazione degli spazi attraverso mobili su misura. Molte case venete, soprattutto quelle storiche, hanno caratteristiche uniche che richiedono soluzioni su misura per sfruttare al meglio ogni angolo. Gli artigiani locali sono in grado di realizzare mobili personalizzati che si adattano perfettamente alle esigenze e
ai gusti dei proprietari, mantenendo l’equilibrio tra funzionalità e stile. Ma è la sostenibilità la tendenza davvero centrale nell’arredamento del Veneto di questo 2024: materiali naturali, come legno certificato e tessuti biologici, sono sempre più apprezzati. Le imprese venete, molte delle quali a conduzione familiare, stanno adottando pratiche produttive sostenibili, privilegiando l’utilizzo di risorse rinnovabili e tecniche di lavorazione a basso impatto ambientale. In particolare, il legno di recupero è molto utilizzato, sia per mobili che per rivestimenti, donando un tocco rustico e autentico agli interni.
Anche il marmo, proveniente dalle cave di Verona, è un materiale molto amato per creare piani di lavoro, pavimenti e decorazioni che uniscono lusso e sostenibilità. Le finiture naturali, che esaltano le venature originali del marmo e del legno, sono preferite per creare ambienti sofisticati e in armonia con la natura.
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I consigli. Come organizzarsi per affrontare al meglio i mesi più freddi
Manutenzione autunnale di giardini e terrazze: preparare gli spazi esterni per l’inverno
Il primo passo è la pulizia con la raccolta delle foglie cadute. Essenziale anche la potatura, per eliminare arbusti e rami secchi
L’autunno è una stagione cruciale per la cura di giardini e terrazze. Con il cambiamento delle temperature e l’arrivo delle piogge, è importante preparare gli spazi esterni perchè possano affrontare al meglio l’inverno e rifiorire in primavera.
Il primo passo è la pulizia. Le foglie cadute possono accumularsi rapidamente, soffocando il prato e creando zone umide che favoriscono la crescita di muschio e muffe. È quindi fondamentale rastrellare regolarmente e rimuovere i residui vegetali. Questo processo non solo mantiene il giardino ordinato, ma previene anche malattie del prato.
La potatura è un’altra attività essenziale. In autunno, è consigliabile potare gli arbusti e le piante per eliminare i rami secchi o danneggiati, stimolando una crescita sana nella stagione successiva. Anche le piante perenni possono essere sfoltite, mentre gli alberi da frutto traggono beneficio da una leggera potatura prima del riposo invernale.
Un altro intervento utile è l’aerazione del prato, che consiste nel perforare il terreno per migliorarne la traspirabilità e favorire l’assorbimento dell’acqua. Inoltre, la concimazione autunnale è essenziale per rinforzare il prato e le piante prima dell’inverno. Si utilizzano fertilizzanti ricchi di potassio, che aiutano a rafforzare le radici e migliorare la resistenza alle temperature rigide.
Per quanto riguarda le terrazze, è il momento di proteggere le piante in vaso dalle gelate. Si possono spostare le specie più delicate in zone più riparate o, se possibile, all’interno. Le piante che rimangono all’esterno dovrebbero essere coperte con teli di protezione. Anche le fioriere e i vasi devono essere controllati: è consigliabile svuotarli dall’acqua stagnante per evitare danni causati dal gelo.
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L’autunno è anche il periodo ideale per piantare bulbi primaverili, come tulipani e narcisi, che sbocceranno al termine dell’inverno, donando nuovi colori al giardino.
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In casa. Un buon isolamento permette di ridurre i costi del riscaldamento
Ristrutturazione autunnale per preparare la casa all’inverno
Tra le soluzioni più gettonate il cappotto termico e la sostituzione delle vecchie finestre con modelli più recenti ed efficienti sotto il profilo del risparmio energetico. I bonus e gli incentivi statali consentono di risparmiare
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L’arrivo dell’autunno per le famiglie venete è momento ideale per dedicarsi alla ristrutturazione della casa. Le temperature miti e le giornate ancora lunghe permettono di lavorare senza l’incubo del caldo estivo o del freddo invernale. Questo periodo è particolarmente adatto a lavori esterni e interni che migliorano il comfort abitativo e l’efficienza energetica.
le mura esterne dalle infiltrazioni e preparano la casa ai rigori dell’inverno.
Anche la manutenzione degli impianti di riscaldamento è un’attività cruciale durante l’autunno. Pulire le caldaie e controllare che radiatori e impianti siano in buone condizioni evita spiacevoli sorprese durante l’inverno. In Veneto, molte famiglie optano per l’installazione di impianti di riscaldamento a pavimento, una soluzione che garantisce un calore uniforme in tutta la casa.
In autunno non bisogna poi trascurare gli spazi verdi. L’autunno è perfetto per sistemare giardini e terrazze, riparando muretti e pavimentazioni o piantando nuove piante resistenti al freddo.
Uno dei primi interventi a cui pensiamo è l’isolamento termico. In Veneto, con inverni che possono essere rigidi, coibentare tetti e pareti è essenziale per evitare dispersioni di calore. Un buon isolamento permette non solo di mantenere la casa calda in inverno, ma anche di ridurre i costi di riscaldamento, con un impatto positivo sulle bollette e sull’ambiente. L’uso del “cappotto termico” e la sostituzione di vecchie finestre con modelli più recenti e a doppio vetro sono tra le soluzioni più gettonate.
Le facciate delle abitazioni venete, spesso esposte all’umidità e alle intemperie, possono necessitare di lavori di rifacimento. Rivestimenti e tinteggiature, se fatti in autunno, proteggono
Infine, grazie agli incentivi statali, ristrutturare case ed appartamenti può essere molto conveniente. Questi bonus permettono di recuperare parte delle spese sostenute.
Ristrutturare in questo autunno 2024 è dunque una scelta strategica per affrontare al meglio l’inverno, migliorando il benessere abitativo e il valore della propria casa.
Installazione di pannelli fotovoltaici a casa: energia pulita e risparmio
L’installazione di pannelli fotovoltaici a casa sta diventando una scelta sempre più comune per chi desidera ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale. Questo sistema, basato sull’uso dell’energia solare, trasforma la luce del sole in elettricità, offrendo numerosi vantaggi sia economici che ecologici.
Uno dei principali motivi per cui molti scelgono il fotovoltaico è la possibilità di abbattere le bollette elettriche. Grazie ai pannelli solari, è possibile autoprodurre una parte significativa dell’energia necessaria per il fabbisogno domestico, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e proteggendosi dall’aumento dei prezzi dell’energia. L’energia in eccesso prodotta durante le ore di sole può essere immessa nella rete elettrica, garantendo ulteriori vantaggi economici tramite il meccanismo di “scambio sul
posto”.
L’installazione dei pannelli richiede alcuni passaggi fondamentali. Prima di tutto, è necessaria una valutazione preliminare del tetto per verificare l’esposizione solare e lo spazio disponibile. I tetti rivolti a sud, senza ombreggiamenti, offrono le migliori condizioni per ottenere un rendimento massimo. Anche l’inclinazione e la superficie del tetto sono fattori determinanti per ottimizzare la produzione di energia. Una volta scelto l’impianto adatto, è fondamentale affidarsi a professionisti qualificati per l’installazione. I pannelli vengono montati su strutture portanti
fissate al tetto, mentre un inverter trasforma l’energia prodotta dai pannelli in corrente alternata utilizzabile in casa. La manutenzione è minima: i pannelli fotovoltaici richiedono solo una pulizia periodica e un controllo tecnico per garantire il funzionamento ottimale.
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SALUTE
Veneto: al via la prima centrale operativa 116117 per l’assistenza sanitaria non urgente
Entro l’anno entrerà a regime il numero unico europeo
Un sistema innovativo per garantire ai cittadini risposte H24 su cure mediche, servizi sociosanitari e informazioni territoriali, integrando e semplificando l’accesso ai servizi essenziali.
Entro il 2024, la Regione Veneto compirà un passo significativo nel campo dell’assistenza territoriale con l’avvio della prima Centrale Operativa (CO) 116117. Questa iniziativa, approvata dalla Giunta regionale, rappresenta una risposta innovativa per le esigenze sanitarie non urgenti dei cittadini, come ha dichiarato l’Assessore Manuela Lanzarin. Il Numero Unico Europeo 116117 sarà un punto di riferimento cruciale per i cittadini, integrando e semplificando l’accesso ai servizi sanitari, sociosanitari e sociali a bassa intensità e priorità di cura. Questa soluzione va oltre la tradizionale continuità assistenziale, proponendo un sistema integrato che valuterà tempestivamente i bisogni dei cittadini, evitan-
do loro di dover navigare tra i vari segmenti del sistema sanitario. L’attivazione del 116117 si inserisce nell’ambito della riforma dell’assistenza territoriale, in linea con il Decreto Ministeriale 77 del 2022. La riforma mira a garantire un sistema sanitario più efficiente e accessibile, rispondendo alle crescenti esigenze della popolazione. Le Centrali Operative, distribuite in tre aree strategiche della regione (AULSS 3 Serenissima, AULSS 6 Euganea e AULSS 8 Berica), copriranno un bacino di almeno 1-2 milioni di cittadini ciascuna. Queste strutture saranno collocate vicino alle centrali operative del 118, sfruttando sinergie logistiche e tecnologiche per ottimizzare i costi e garantire un’infrastruttura sicura e avanzata.Il nuovo sistema sarà dotato di un software operativo all’avanguardia, interconnesso con le centrali operative del 118 e con il Nuovo Sistema Informativo Territoriale Regionale. Questo permetterà una gestione fluida delle informazioni e una risposta tempestiva e coordinata alle richieste dei cittadini. I servizi offerti dal 116117 saranno articolati su tre livelli: informativo, sanitario e socio-sanitario. Gli operatori delle centrali operative valuteranno le necessità dei cittadini attraverso un algoritmo specifico, elaborato con un protocollo definito, che permetterà di indirizzare ogni chiamata verso la risposta più appropriata. In questo modo,
ogni richiesta sarà gestita in modo efficiente, garantendo una presa in carico adeguata e una risposta rapida e coordinata.L’Assessore Lanzarin ha sottolineato come questo modello rappresenti un’evoluzione significativa nell’integrazione delle attività territoriali delle Cure Primarie. L’obiettivo è garantire un sistema di assistenza territoriale disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con la certezza dei tempi e dei luoghi di erogazione delle risposte, per offrire ai cittadini un servizio di alta qualità e accessibile in qualsiasi momento. Il progetto partirà con una fase sperimentale nel Distretto 1 di Bassano del Grappa, presso l’Azienda ULSS 7 Pedemontana, dove le chiamate saranno gestite dalla Centrale Operativa 116117 della ULSS 3 Serenissima. Questa fase pilota permetterà di testare il sistema in un contesto controllato, per poi estendere il servizio a tutta la regione.L’introduzione del 116117 in Veneto rappresenta un passo avanti nell’evoluzione dei servizi sanitari regionali, con un approccio innovativo che mira a semplificare l’accesso ai servizi e a migliorare la qualità dell’assistenza fornita ai cittadini. Con l’attivazione di questo nuovo sistema, la Regione Veneto si pone all’avanguardia in Italia nella gestione delle cure mediche non urgenti, offrendo un modello che potrebbe essere replicato in altre regioni del Paese.
Pigiama Run 2024: solidarietà a favore dei piccoli pazienti oncologici
Padova si prepara ad accogliere la sesta edizione della Pigiama Run, la terza organizzata nella città del Santo. L’evento, che si svolgerà venerdì 20 settembre alle ore 19:00, rappresenta un’importante iniziativa di solidarietà promossa dalla LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Quest’anno, la corsa-camminata in pigiama avrà luogo in oltre 40 città italiane, con l’obiettivo di sostenere i bambini malati di tumore, che vivono quotidianamente in pigiama a causa delle loro condizioni.
Il mese di settembre, simbolicamente dedicato al gold ribbon, il nastro d’oro
per la sensibilizzazione sui tumori pediatrici, sarà celebrato attraverso questa manifestazione. La Pigiama Run si propone di aumentare la consapevolezza e raccogliere fondi per progetti e servizi di supporto per i piccoli pazienti oncologici e le loro famiglie.
A Padova, il punto di partenza e arrivo è il Prato della Valle, in Lobo di Santa Giustina, dove viene allestito un Village ricco di attività per tutti, dalle ore 17:00.
I robottini di telepresenza permetteranno ai bambini ricoverati presso la Pediatria di Padova di partecipare virtualmente alla corsa.
Due i percorsi disponibili: il percorso
Runner di 9 km per chi ama correre e il percorso Walker di 6 km adatto anche ai passeggini. I partecipanti saranno premiati per il gruppo più numeroso e il pigiama più originale. Inoltre, LILT Padova destinerà il ricavato delle iscrizioni alla Fondazione Salus Pueri per migliorare gli spazi dell’Ospedale Pediatrico di Padova.
Le iscrizioni, con una donazione minima di 15 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini sotto i 7 anni, sono aperte fino alle 17:00 del 20 settembre. Ogni iscritto riceverà un pettorale, un pacco gara e omaggi degli sponsor. I pacchi gara saranno disponibili fino ad esaurimen-
Premio Stella d’Oro: campioni dello sport e ambasciatori di solidarietà uniti per la ricerca
Eroi nello Sport, ma soprattutto nella Vita. Questa è la ragione che ha spinto l’Associazione no profit di Lucca “Stella di Cuori”, in collaborazione con la Fondazione Città della Speranza, a istituire il Premio Stella d’Oro 2024. L’Associazione Stella di Cuori promuove un’iniziativa di solidarietà per sostenere la ricerca sulle malattie oncoematologiche pediatriche e premiare gli atleti che incarnano i valori dello sport e dell’impegno sociale. Il riconoscimento è stato consegnato
ad alcuni grandi campioni del mondo sportivo, che si sono distinti non solo per i loro risultati agonistici, ma anche per l’impegno nel sociale e nella solidarietà.
L’obiettivo è celebrare il loro impegno e l’esempio che offrono anche come ambasciatori di solidarietà. Tra i premiati presenti alla cerimonia figurano: Capirossi, Ghedina, Merlo, Patrese e Tacconi. Il premio è la cornice di un altro importante evento: la presentazione del progetto “Le regine del divino codino”,
All’ospedale ‘Pietro Cosma’ di Camposampiero, in provincia di Padova, sono stati effettuati i primi interventi di gastrectomia totale per tumore utilizzando la tecnologia robotica. Questo innovativo approccio chirurgico, che si estende ora anche ai pazienti sottoposti a terapie oncologiche neoadiuvanti, rappresenta un significativo avanzamento nella lotta contro il cancro gastrico.
Emilio Morpurgo, direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia, sottolinea che la gastrectomia totale per neoplasia è una procedura particolarmente complessa, poiché richiede l’asportazione totale dello stomaco e dei linfonodi regionali per garantire una radicalità oncologica. “La delicatezza dei movimenti robotici permette una linfoadenectomia forse superiore
una sottoscrizione per raccogliere fondi solidali grazie alla vettura Lancia Delta Integrale Evoluzione regalata a Roberto Baggio trent’anni fa. L’auto, simbolo del mondo del calcio e della storia automobilistica italiana, sarà utilizzata per raccogliere fondi a favore di quattro onlus: Associazione Stella di Cuori, Fondazione Città della Speranza, Fondazione Vialli e Mauro Onlus, e Pupi Onlus. Due eventi accumunati dal desiderio di fare qualcosa di concreto a favore della ricerca.
a quella eseguibile con l’addome aperto”, spiega Morpurgo. La tecnologia robotica ha inoltre migliorato la fase di ricostruzione della via digestiva, cruciale per il ripristino della normale alimentazione post-operatoria. Le tecniche sviluppate a Camposampiero hanno reso possibile la realizzazione delle suture di ricostruzione in modalità robotica, riducendo al minimo le cicatrici visibili. “L’unica cicatrice visibile è un piccolo taglio sovrapubico, utilizzato per l’estrazione dell’organo malato, che consente una ripresa postoperatoria molto rapida”, aggiunge Morpurgo. Il direttore esprime gratitudine alla sua équipe e a tutti i reparti coinvolti, inclusi Anestesia, Gastroenterologia e Sala Operatoria, per il loro continuo supporto in questa attività di frontiera.
La testimonianza. Attraverso i social la giovane ha condiviso il suo percorso
Valentina Alberton: la lotta contro il linfoma di Hodgkin e il valore della prevenzione
La storia di Valentina Alberton, nutrizionista di Treviso, colpita dal linfoma di Hodgkin a 27 anni, e il suo messaggio di speranza
Valentina Alberton, una giovane nutrizionista di Bessica di Loria, in provincia di Treviso, ha deciso di condividere la sua esperienza con il linfoma di Hodgkin, diagnosticato a soli 27 anni. La sua storia è un potente promemoria dell’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo. Valentina Alberton, laureata in Scienze Biologiche e con una magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, ha sempre fatto dello stile di vita sano il suo baluardo. Tuttavia, nel marzo scorso, ha iniziato a percepire sintomi insoliti: gambe pesanti, stanchezza e ritenzione idrica. Nonostante le prime visite mediche non abbiano fornito risposte soddisfacenti, Valentina ha continuato a cercare una spiegazione. Il 28 maggio, esasperata, si è recata in pronto soccorso, dove, per essere ascoltata, si è vista costretta a simulare una condizione peggiore di quella in cui già si trovava. Dopo una serie di esami, tra cui TAC, PET e biopsia, è arrivata la diagnosi: linfoma di Hodgkin al secondo stadio.
Valentina ha deciso di rendere pubblica la sua cartella clinica e di raccontare il suo percorso sui social media. Il suo obiettivo, come ha spiegato, non è quello di fare la vittima o ottenere compassione, ma di informare e dare al prossimo gli strumenti per prevenire una condizione analoga alla sua. Con oltre 5.000 follower su Instagram, Valentina utilizza la sua piattaforma per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e dell’ascolto del proprio corpo.
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Attualmente, Valentina è a metà del ciclo di infusioni chemioterapiche presso l’Istituto Oncologico Veneto di Castelfranco Veneto. La sua determinazione e il suo coraggio sono un esempio per tutti coloro che affrontano sfide simili. La sua speranza è quella di tornare presto al lavoro e di continuare a promuovere uno stile di vita sano.
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La misura. Otto giorni prima avvierà un messaggio di promemoria
In Veneto le nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri
Nuove misure per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso ai servizi: più tempo per le disdette e penalizzazioni per gli appuntamenti mancati.
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al primo settembre la Regione Veneto ha introdotto nuove regole per la gestione delle disdette degli appuntamenti ospedalieri, un passo importante per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie. Il cambiamento più significativo riguarda il termine per comunicare la disdetta di un appuntamento. Se in passato i pazienti potevano disdire entro due giorni lavorativi, ora il termine è stato esteso a quattro giorni, dal lunedì al venerdì. Questo cambiamento offre più tempo ai pazienti per organizzarsi e consente alle strutture sanitarie di recuperare i posti liberi, facilitando un accesso più rapido per altri utenti. Ogni visita o esame disdetto in tempo permette di utilizzare meglio le risorse e migliorare l’efficienza del servizio. Un altro aspetto rilevante delle nuove regole è la penalizzazione economica per chi non rispetta i termini di disdetta. I pazienti che non comunicano la disdetta entro i quattro giorni previsti saranno tenuti a pagare l’intera tariffa della prestazione prenotata. Questa misura è stata introdotta per responsabilizzare i pazienti e ridurre il numero di appuntamenti mancati, che rappresentano un problema per il sistema sanitario. Per aiutare i cittadini a ricordare i propri appuntamenti, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) ha attivato un servizio di promemoria (“remind”). Otto giorni prima della data fissata, i pazienti riceveranno un messaggio di promemoria che offre loro un’ulteriore opportunità per disdire se non possono presentarsi. Questo servizio è un passo avanti verso una gestione più consapevole delle risorse sanitarie. La Regione ha potenziato la comunicazione per garantire che le nuove regole siano comprese e rispettate. Le informazioni sulle nuove tempistiche di disdetta sono ora disponibili in quattro canali: nelle email di risposta per le prenotazioni online, nel messaggio vocale del call center CUP, nella segreteria telefonica dedicata alle disdette e sul portale aziendale. Questo approccio capillare mira a raggiungere il maggior numero possibile di persone, riducendo il rischio di incomprensioni o dimenticanze. Le modalità di prenotazione delle visite tramite il Centro Unico di Prenotazione (CUP) rimangono invariate. I pazienti
possono continuare a prenotare tramite sportello, telefono, web o app, garantendo così flessibilità e accessibilità. La delibera di giugno 2024 ha confermato altre regole già in vigore, come la validità dell’impegnativa del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di 180 giorni dalla data di emissione. Inoltre, l’azienda non è più tenuta a garantire la prestazione nei tempi previsti se l’utente si presenta oltre il tempo di attesa indicato dalla classe di priorità. Tuttavia, queste scadenze non si applicano se l’appuntamento è già stato preso in carico dall’AOUI e deve essere spostato per esigenze del paziente o della struttura.In Veneto, i tempi di attesa per i primi accessi sono suddivisi in quattro classi di priorità, che determinano i tempi entro cui le aziende devono permettere l’accesso alle prestazioni ambulatoriali. La prima classe, U-urgente, prevede l’erogazione della prestazione entro 24 ore. La seconda classe, B-breve, prevede tempi di 10 giorni dalla data di prenotazione. Le classi D-differibile e P-programmata prevedono rispettivamente 30 e 60/90 giorni. Queste classificazioni sono fondamentali per garantire che le prestazioni sanitarie siano erogate in modo tempestivo e in base alle necessità cliniche dei pazienti.
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PROTAGONISTI A NORD
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Soladria, la crescita di un’eccellenza italiana nel settore fotovoltaico
re i consumi energetici e di utilizzare fonti di principali voci di spesa e questo è il contribu-
A partire da ottobre 2024, Soladria entrerà in una partnership strategica con una grande azienda lombarda che fattura quattrocento milioni di euro all’anno. Questo accordo rappresenta una svolta per Soladria, che prevede una crescita significativa sia in Veneto, dove è già storicamente presente, sia in Lombardia, Piemonte e in tutto il Nord Italia. L’ambizione di Soladria è di diventare la realtà più importante nel settore del fotovoltaico nel Nord Ita-
Nmercato del fotovoltaico, immaginando che questo settore potesse rappresentare il lavoro della vita. Tuttavia, fin da subito, Gennari si rese conto che il mercato mancava di una componente fondamentale: un’azienda in grado di off rire un prodotto “chiavi in mano”, un servizio completo capace di semplificare la vita dei clienti. Fu proprio su questo aspetto che Soladria iniziò a costruire il proprio vantaggio competitivo.
Soladria ha dunque concentrato i suoi sforzi iniziali sugli impianti residenziali, ponendo particolare attenzione alla creazione di soluzioni che fossero facilmente accessibili e
L’accordo, oltre a garantire un’espansione commerciale, comporterà un incremento del personale, che passerà dagli attuali sessanta a novanta dipendenti nel giro di tre anni. Anche il numero di impianti installati annualmente è destinato a crescere, passando dagli attuali settecento a milleduecento. Questo dimostra come Soladria sia una realtà in forte crescita, pronta a cogliere le opportunità offerte dal mercato dell’energia rinnovabile.
Soladria è un’azienda che ha saputo anticipare i tempi e rispondere in modo efficace alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Grazie alla guida di Nicola Gennari, Soladria continua a crescere, puntando sempre più in alto e contribuendo al progresso del settore energetico in Italia. La capacità di innovare e di off rire soluzioni complete ha permesso all’azienda di diventare un punto di riferimento nel settore, con uno sguardo sempre rivolto alla crescita futura.
A tavola
Settembre regala molte materie prime interessanti. Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricetta molto sfiziose.
FRITTELLE DI CAVOLFIORE AL FORNO
Una ricetta semplice e sfiziosa in padella o al forno. Le frittelle di cavolfiore sono buone calde, tiepide e anche fredde. Da servirle, quindi, anche come antipasto.
Ingredienti: 600 gr cavolfiore; 2 uova medie; 1 cucchiaio farina 00; 50 g caciocavallo grattugiato (o altro formaggio stagionato; aglio tritato; olio extravergine d’oliva: q.b. prezzemolo tritato; q.b. paprika affumicata (o curcuma o curry a piacere); q.b. sale e pepe
Preparazione: Pulire il cavolfiore, togliendo tutte le foglie esterne e il torsolo. Tagliarlo in quattro o più pezzi e grattugiarlo con una grattugia a fori larghi dentro una ciotola. Salate il cavolfiore e lasciarlo riposare per una decina di minuti. Unire poi le uova, l’aglio, il prezzemolo tritato, la farina e il formaggio grattugiato. Aggiungere infine un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di pepe. Impastare e amalgamare il tutto. Quando il composto è pronto, creare delle piccole frittelle. Sistemare i rosti di cavolfiore nella teglia, informare a 200 °C per circa 20 minuti, rigirando a metà cottura. Lasciare riposare le frittelle per cinque minuti prima di servirle. È possibile cuocere le frittelle anche in una padella antiaderente leggermente unta d’olio extravergine d’oliva.
TAGLIATELLE AI FUNGHI
Semplici e gustose, le tagliatelle ai funghi sono un gran primo piatto facile da preparare. Con i funghi porcini o con un delizioso misto bosco, sono una ricetta classica e imperdibile della cucina d’autunno.
Ingredienti: : 320 gr di tagliatelle fresche o pappardelle; 450 gr di funghi porcini; 200 ml circa di brodo vegetale; 2 spicchi d’aglio; olio extravergine; prezzemolo fresco; sale; pepe nero
Preparazione: In una padella trifolare i funghi, dopo averli puliti, con gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati per tre massimo cinque minuti. Il tempo varia a seconda della dimensione o tipologia. I funghi devono risultare carnosi e intatti. Prendere metà dei funghi e frullarli insieme al brodo vegetale fino ad ottenere una crema vellutata. Dopo aver cucinato le tagliatelle, posatele direttamente in una padella con la crema di funghi e spadellare la pasta insieme ai funghi interi e una manciata di prezzemolo tritato.
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TORTA AI FICHI
La torta di fichi è il modo migliore per salutare la bella stagione. Questo dolce è facilissimo da preparare e buonissimo da mangiare!
Ingredienti: 250 g farina 00; 2 uova; 70 ml olio di semi; 400 g fichi freschi; 130 g zucchero di canna; 150 ml latte; 16 g lievito per dolci; 1 limone
Preparazione: In una ciotola mettere le uova e lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere il latte e l’olio di semi e mescolare nuovamente senza creare grumi. Aggiungere la scorza di limone grattate. Incorporare la farina, un po’ per volta, e amalgamare con una spatola mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungere il lievito. Unire i fichi sbucciati e tagliati a pezzi e amalgamarli all’impasto. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti.
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Rubrica a cura di Sara Busato
ARIETE BILANCIA
Settembre porta novità sul lavoro. Potresti ricevere una proposta interessante, ma cerca di riflettere prima di agire. In amore, evita tensioni e cerca il dialogo.
TORO
Questo mese ti spinge a concentrarti su obiettivi pratici. In amore, risolvi questioni in sospeso. Cerca di non essere troppo testardo sul lavoro, ascolta anche i consigli degli altri.
GEMELLI
Settembre porta energia positiva, specialmente nelle relazioni. Sul lavoro, arrivano nuove opportunità di crescita, ma evita distrazioni. La tua curiosità ti aiuterà a scoprire nuovi interessi.
CANCRO
Le emozioni sono al centro del mese. In amore, serve comprensione reciproca. Sul lavoro, potresti sentirti sotto pressione, ma con pazienza riuscirai a superare gli ostacoli.
LEONE
Settembre è un mese di riflessione. Sul lavoro, valuta bene ogni proposta prima di accettare. In amore, evita conflitti inutili e cerca di essere più aperto al dialogo.
VERGINE
È il tuo mese, Vergine! Energia e determinazione ti accompagnano, specialmente sul lavoro, dove puoi fare grandi progressi. In amore, sii più spontaneo e meno critico.
Settembre
Arriva l’autunno, con il cambio di stagione nuove sfide e opportunità
Le relazioni sono in primo piano. Cerca di mantenere l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Settembre è un mese perfetto per nuovi incontri e per migliorare la tua autostima.
SCORPIONE
Questo mese ti chiede di fare attenzione alle finanze. In amore, potresti vivere qualche turbolenza, ma con pazienza tutto si risolverà. Sul lavoro, evita decisioni affrettate.
SAGITTARIO
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ALTAMENTE PROFESSIONALIZZANTI
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AUTOMOTIVE
Settembre ti porta voglia di avventura. In amore, vivrai momenti intensi, mentre sul lavoro potresti sentirti bloccato. Ricarica le energie e affronta nuove sfide con ottimismo.
È il momento di mettere in pratica i tuoi piani. Sul lavoro, hai il controllo della situazione, mentre in amore ti servono pazienza e dialogo per superare qualche tensione.
ACQUARIO
Settembre ti invita a esplorare nuovi orizzonti. Sul lavoro, potresti essere ispirato da nuove idee, mentre in amore ti serve un po’ di spazio per riflettere sui tuoi bisogni.
PESCI
Il mese porta chiarezza e riflessione. In amore, è il momento di capire cosa desideri davvero. Sul lavoro, segui il tuo intuito e non avere paura di prendere decisioni importanti.
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CAPRICORNO
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COLPO DI SCENA
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