la piazza di padova sett2020

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Salute

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SETTEMBRE 2020

Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.150

Regione

Turismo

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di Padova

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ROSARIO RIZZUTO

Il Rettore: “Ad ottobre torniamo ad essere Università” GIOVANI PADOVANI

on-line: Sicurezza in ospedale quei troppi “perché” Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Tutto è partito, raccontano le cronache, dalla tenacia con cui la madre di uno dei bimbi deceduti ha chiesto che fosse fatta chiarezza su una storia ancora dai contorni pochi chiari. Mentre imperversava la pandemia da Covid i vertici sanitari scaligeri e veneti si interrogavano sull’origine di questo killer silenzioso e invisibile che dall’inverno scorso aveva colpito proprio i bambini, proprio nel reparto in cui i neonati dovrebbero essere più al sicuro, perché bisognosi di cure, perché più esposti di altri. Eppure, nonostante i protocolli, le linee guida, le precauzioni, le raccomandazioni, il batterio si è annidato in un rubinetto, la cui acqua veniva regolarmente usata. Queste almeno le prime conclusioni a cui sono giunte le indagini, ma la strada per fare piena luce sul caso è ancora lunga. Così, come i temporali di fine estate che proprio a Verona hanno portato estesi danni, sulla sanità locale si addensano nere e dense nubi, minacciose e cariche di pesanti interrogaServizi da pag. 5 tivi, di tanti perché in attesa di una risposta. Perché il reparto non è stato chiuso prima? Perché l’intera vicenda è emersa nella sua gravità solo dopo la denuncia di una madre che ha visto morire il proprio bambino? Perché potrebbe essere stato un tragico errore ricorrere all’acqua del rubinetto? Qual è il confine, poi, tra la tragica fatalità e la colpevole imperizia? Ma poi, di chi è la colpa? Questa vicenda continuerà a lasciare una lunga scia di dolore a lungo, fra i parenti dei bambini ma anche fra chi in quel reparto ci lavora tutti i giorni e cerca di fare il possibile per assicurare ai neonati le cure migliori. Eppure qualcosa di grave è successo, qualcosa è sfuggito, proprio nel nostro Veneto che da sempre si distingue per la qualità dei suoi servizi sanitari. Ma anche dietro alle eccellenze si possono celare delle ombre, da spazzare via al più presto, cercando di dare delle risposte a quei troppi perché e fare un passo avanti sul fronte della sicurezza nei nostri ospedali, purtroppo ancora preda delle infezioni.

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Sicurezza in ospedale quei troppi “perché” Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

U

n batterio microscopico ma letale ha provocato la morte di quattro neonati e ne ha lasciati altri nove in condizioni disperate. Pare fosse annidato nei tubi dei rubinetti del reparto di terapia intensiva neonatale dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento a Verona. Sulla vicenda stanno lavorando due commissioni nominate dalla Regione oltre alla magistratura. Spetterà a loro trovare delle risposte e indicare le eventuali responsabilità, raccogliendo tutti gli elementi utili. segue a pag 5

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