laPiazza del Delta - Marzo 2024

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Quando il lavoro uccide Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Oltre mille morti sul lavoro nel 2023, già più di 180 nei primi due mesi del 2024: bastano queste poche cifre per rendere l’idea di quanta strada ci sia ancora da fare per rendere più sicuri i cantieri, le fabbriche e molti altri posti di lavoro. In Veneto non va molto meglio perché le statistiche ci ricordano che la nostra regione è seconda in Italia, dietro alla Lombardia, con una media di circa due decessi sul lavoro alla settimana. E’ una magra consolazione constatare che in passato andava anche peggio su questo fronte, perché non stiamo parlando di progressi statistici ma di vite umane, di lavoratori che non sono più tornati a casa. E’ alto, altissimo poi, l’impatto sociale ed economico degli infortuni sui luoghi di lavoro, poco meno di 600 mila l’anno in Italia, quasi 70 mila nel nostro Veneto. Di fronte a questa emergenza continua le soluzioni da mettere in campo richiedono uno sforzo collettivo: da parte delle aziende chiamate ad investire di più sulla sicurezza e sulla formazione dei lavoratori, da parte degli organismi di controllo che spesso non hanno risorse sufficienti per garantire un’attività capillare, da parte delle istituzioni chiamate a scrivere regole e norme efficaci. Invece da anni il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro presenta ben poche novità.

segue a pag. 3

SCINTILLE E PAROLE FORTI IN CONSIGLIO COMUNALE A PORTO TOLLE

Bellan vs Crepaldi: il grave episodio ha costretto il presidente del consiglio a interrompere la seduta pubblica. La maggioranza chiede le scuse

Servizio a pag. 10

I nodi da sciogliere

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REBUS IN SALSA VENETA TERZO MANDATO IN BILICO

Il mondo politico in fermento tra elezioni europee, Comuni al voto, alleanze e strategie

RIFORMA AUTONOMIA

Servizio a pag.25

ALLA PROVA DEL PARLAMENTO

Ciambetti: “Taglieremo il traguardo in tempi brevi, il risultato è a portata di mano, rispettiamo la Costituzione”

Servizio a pag. 26

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Abbiamo scongiurato una nuova Vaia

Non è mai possibile provare consolazione quando una calamità coinvolge una realtà umana e, soprattutto, quando protagonista è la tua Terra. Ma, come in questi giorni, può succedere di constatare che di fronte alla forza della Natura si può anche non farsi cogliere impreparati. Durante l’ondata di maltempo che ha travolto il Veneto a fine febbraio, i dati sulla piovosità sono stati particolarmente significativi tanto da essere paragonabili a quelli della grave alluvione del 2010 e della tempesta Vaia. segue a pag. 3

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Granchio blu, sì

La giunta regionale ha approvato la “Proposta di declaratoria di calamità naturale a causa dell’evento di diffusione eccezionale della specie aliena invasiva denominata Granchio blu per l’annualità 2023” e la Relazione tecnica a supporto che contiene tra l’altro, la delimitazione delle aree regionali danneggiate. A dare l’annuncio è stato l’assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari, che sottolinea come tutte le lagune venete rientrano tra le aree danneggiate. “In questo modo - sottolinea l’assessore -, non appena verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che dichiara lo stato di calamità naturale, le imprese danneggiate potranno subito presentare richiesta di indennizzo”.

“Ringraziamo il Governo che si è attivato per rispondere al momento di grande criticità in cui si trovano i nostri pescatori - spiega Corazzari -. Ma è necessario accelerare i tempi, la stagione è alle porte e il granchio tornerà in forze - prosegue Corazzari-. I pescatori hanno bisogno di aiuti immediati, c’è un intero settore, quello della venericoltura, che rischia di scomparire. Sono a rischio 1500 imprese individuali oltre a un settore che rappresenta la nostra cultura e la nostra identità”.

In totale nel 2023 sono stati 428mila i chilogrammi di granchio blu commercializzati dai sei mercati ittici del Veneto. A cui vanno sommati i quantitativi non commercializzabili pescati a partire da luglio nelle sole lagune di Porto Tolle: 564.586 chili. Senza contare il prodotto non commercializzabile e non quantificato, prelevato dalle restanti lagune, e che si stima sia pari a ulteriori centinaia di tonnellate. Le indagini di Arpav e Ispra condotte tra il 2 e il 5 ottobre 2023, evidenziano che nella Sacca del Canarin in tutte le stazioni campionate la mortalità delle vongole è pressoché totale mentre la percentuale di mortalità nella Sacca di Scardovari è risultata variabile tra l’85 e il 99 per cento nelle diverse stazioni. Nelle aree nursery campionate in entrambe le Sacche il seme è risultato per la totalità assente o morto.

Nella Sacca di Scardovari perso il 99% di vongole

Abbiamo scongiurato una nuova Vaia

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

Prima del progressivo miglioramento del meteo, la situazione è apparsa critica, ancora una volta, a Vicenza e nella sua zona, in particolare lungo il Bacchiglione e il Retrone. Poteva essere un’altra sciagura di dimensioni imponenti ma la situazione è rimasta sotto controllo.

Già da una prima analisi ci siamo accorti che sono da ringraziare le opere realizzate dal 2010 in poi con un preciso piano di difesa del suolo costellato da interventi sulle maggiori criticità idrogeologiche mappate sul nostro territorio. Un esempio per tutti: l’attivazione di bacini di Montebello, Caldogno e Orolo. Con la messa in funzione di queste opere si è scongiurato che oltre 3 milioni di metri cubi di acqua invadessero la città Vicenza, con esiti già noti. Forse è il risultato più eclatante ma non è l’unico che potremmo illustrare.

Se torniamo con la memoria al 2010, infatti, il viaggio a ritroso è cadenzato da tantissime opere simili: abbiamo già realizzato 13 bacini di 23 previsti, molti sono i cantieri ancora aperti e presto ne completeremo altri. Non sempre questa strategia è stata compresa, per dare il via ad alcune opere abbiamo dovuto superare vere proprie contrapposizioni e ancora oggi c’è chi promette battaglia contro la realizzazione dei bacini.

Eppure, questa coda di febbraio ha confermato che, dove sono state realizzate le opere necessarie, la gestione degli effetti di piogge massicce ci consente oggi di ascoltare con maggiore tranquillità le previsioni del tempo. Se è l’uomo che con l’edificazione ha prodotto danni, è giusto che con la prevenzione li contenga.

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

In questi giorni è tornata alla ribalta la soluzione della “patente a punti” per le aziende che operano nei cantieri edili, una misura sulla quale il confronto è aperto da tempo ma finora rimasta sulla carta. Ora il governo è intenzionato a riprendere in mano questa soluzione e ad introdurla dal prossimo autunno, sfruttando le risorse disponibili con il Pnrr. L’idea, già prospettata anni fa ma poi rimasta in un cassetto, è quella di introdurre una sorta di “patente a punti” per le aziende e i lavoratori autonomi. La dotazione iniziale dovrebbe essere di 30 punti, scalati in caso di incidenti, infortuni o irregolarità. Le imprese che arrivano a 15 punti o non sono in possesso della “patente” non potranno operare nei cantieri edili e ci saranno delle pesanti sanzioni, stabilite dall’Ispettorato del lavoro. Il decreto è pronto, potrebbe essere un primo passo, ma non sarà sufficiente se mancheranno da parte di tutti i soggetti coinvolti l’impegno e la volontà di rendere più sicuri i luoghi di lavoro.

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del Delta Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano Polesine e Porto Tolle per un numero complessivo di 11.747 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’8 marzo 2024
calamità naturale
Quando il lavoro uccide

Nell’agenda Mantovan sostenibilità e salvaguardia ambientale

I

l sindaco Valeria Mantovan ha aggiornato sulle ultime novità dell’attività amministrativa, dopo l’approvazione in un consiglio comunale straordinario e urgente di un aggiornamento degli obiettivi del Patto dei sindaci e del Paesc (Piano di azione e per l’energia sostenibile e il clima) dell’area interna deltina.Nella seduta, disertata dalla minoranza, il punto è stato trattato dal vicesindaco Thomas Giacon che ha ripercorso le tappe di questo strumento di pianificazione europeo: “Nel 2008 l’Ue ha promosso il patto dei sindaci in un percorso di

Giacon: “Un milione di euro per ripristinare l’impianto natatorio. Lo vogliamo fare a basso consumo e ad impatto quasi zero”

sostenibilità energetica e ambientale, divenuto operativo dal 2015 con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra entro il 2030. Il Paesc, già attivato dall’amministrazione nel 2014 e nel 2016, è fondamentale per il Comune di Porto Viro per far sì che queste direttive europee siano adottate e per poter partecipare a bandi nazionali e comunitari. Le azioni del piano sono già inserite nel Contratto di Foce e nello specifico per il nostro comune figurano un tavolo dell’agricoltura già in attuazione con Taglio di

Po, l’adeguamento del prontuario dell’edilizia contabile, l’efficientamento energetico sulla pubblica illuminazione e su tutti gli edifici comunali entro il 2030, il miglioramento delle zone costiere per adattarle al cambiamento climatico (di concerto con l’ente Parco) e l’educazione ambientale nelle scuole”.

“Un requisito fondamentale – ha aggiunto Mantovan - che ci ha permesso di partecipare a un bando regionale e che potrebbe attribuire al nostro comune ben un milione di euro per ripristinare l’impianto natatorio. Lo vogliamo fare a basso consumo e a impatto quasi zero: abbiamo quindi bisogno di tutte le risorse possibili. Questo investimento ricadrà in quello importantissimo di 6 milioni di euro relativo alla cittadella dello sport, opera incompiuta da più di vent’anni di cui si sente parlare e di cui addirittura c’è la cartellonistica, ma che finalmente vedrà iniziare i lavori quest’estate. Faremo anche una serata informativa di confronto aperta al pubblico per spiegare come verrà trasformata e riqualificata l’area”.

Novità anche riguardo il terminal gasiero. Sempre Mantovan ha comunicato: “Nel 2022 un decreto ministeriale ci ha tolto la competenza geografica, togliendoci il gettito Impi (ex Imu); abbiamo fatto ricorso, il Tar del Lazio ha accolto le nostre eccezioni e ha chiesto spiegazioni al ministero, aprendo una situazione a mio modo di vedere positiva e sulla quale vi aggiornerò”.

Fabio Pregnolato

Periodo di orientamento professionale per le classi dell’istituto superiore Itse “C. Colombo”. Le classi 5B Turistico e 5A FM, in un incontro di formazione hanno conosciuto il tenente colonnello Luigino Teso e il graduato Antonia Madonna, entrambi in forza al comando forze operative nord dell’esercito italiano. “Quando nasce l’esercito italiano e quali sono i momenti storici più significativi che lo vedono protagonista? Qual è la sua missione? In quali valori si riconosce?” sono state alcune delle domande che hanno coinvolto gli studenti.

L’attività è stata finalizzata a presentare agli studenti delle classi quinte le carriere professionali del personale appartenente alle diverse categorie dell’Esercito (ufficiali, sottoufficiali, graduati e personale di truppa). Durante la mattinata sono stati

descritti i percorsi di laurea (categorie ufficiali e sottoufficiali) e le attività addestrative e operative svolte dai militari italiani in Italia e all’estero. Interessante anche l’aspetto di sensibilizzazione sull’importante ruolo dell’esercito nella storia e nell’attualità del nostro Paese, utile a conoscere più da vicino le figure professionali della Difesa e gli sviluppi della carriera militare a esse correlati.

In un altro momento di orientamento, la classe 4B del Turistico ha invece incontrato alcuni esponenti dell’ente Parco e il tour operator Aqua srl, scelto dagli studenti come azienda partner nel progetto Unternehmen Deutsch, promosso dal Goethe Institut di Roma, con il quale si apprestano a proporre e pubblicizzare un servizio innovativo rivolto alla clientela tedesca in visita nel Delta del Po. (f.p.)

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“Dott. Jekyll e Mr. Hyde”: tutto esaurito per Roberta Bruzzone

Grande partecipazione per la serata “Dott. Jekyll e Mr. Hyde” con la psicologa forense e criminologa investigativa Roberta Bruzzone, tanto che molti partecipanti non sono riusciti a entrare alla Sala Eraclee confermando così Porto Viro come città particolarmente attenta alle tematiche di genere.

Il noto personaggio televisivo ha relazionato su isolamento e controllo, due di tanti fattori spia che possono consentire ad una donna di individuare tempestivamente una relazione malata.

Ponendo l’accento sull’aspetto passivo/aggressivo e su dinamiche ricattatorie che sembrano meno pericolose, la Bruzzone ha ricordato il rapporto tra Filippo Turetta e Giulia Cecchettin: “‘Io ti uccido se non stai con me’ è già espressione di una violenza rivolta alla vittima, mentre ‘Io mi uccido se non stai con me’ è lo stesso una minaccia per la vittima, portata a preoccuparsi per il soggetto in maniera distorta: un modo più subdolo

e sotterraneo con cui personalità di tipo narcisistico e borderline ti stritolano come l’edera e ti fanno cadere in un’angoscia distruttiva”.

Portando esempi concreti raccolti nei suoi incontri - anche nelle scuole –l’esperta ha analizzato l’intossicazione portata da certe relazioni: “Molto spesso le donne tornano indietro perché fuori da quel legame, per quan-

to svilente e umiliante, percepiscono una condizione di astinenza – spesso non riconosciuta - che non tollerano, con il ciclo sonno/veglia alterato”. La serata ha visto la partecipazione dello sportello SOS Donna di Porto Viro, dell’Associazione Altoditerra, dell’Arma dei Carabinieri ed il supporto di Adriatic LNG.

Fabio Pregnolato

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Appuntamenti. Una serata dedicata alla psicologia della violenza di genere con la celebre criminologa
Porto Viro

Dal Delta senegalese a quello del Po

Confronto fra le due realtà territoriali

Il direttore dell’area marina protetta di Bamboung nel Delta del Sine-Saloumin Senegal è stato recentemente ospite dell’Ente Parco Delta del Po Veneto. Lamine Kantèè stato accompagnato da Annuccia Maldera, della ong ‘Bambini nel Deserto’.

Il Delta del Saloumsi sviluppa attorno a tre rami: il Saloum, il Bandiala e il Diombossed è un intricato labirinto di canali e di ‘bolong’, termine senegalese che descrive i tipici bracci di mare della regione. Le acque dei fiumi scorrono piuttosto lentamente e questo, unito alle forti maree dell’Oceano Atlantico, permette un maggiore apporto di acqua salata, creando così un ecosistema del tutto particolare, dominato dai baobab, dalle mangrovie e da una notevole ricchezza faunistica.

Molti quindi i punti di contatto con il delta nostrano, primo su tutti l’attenzione allo sviluppo sostenibile: parco nazionale dal 1976, Riserva di Biosfera Unescodal 1980 e zona umida riconosciuta dalla Convenzione di Ramsar.

Accolti nella sede di Porto Viro dal direttore dell’ente Pako Massaro, i due ospiti hanno conosciuto realtà locali come la

produzione a km 0 dell’azienda Agrifree di Giorgia Fregnan, la coltivazione delle ostriche rosa di Alessio Greguoldo, la società agricola Moretto, il museo del miele e l’associazione apicoltori rappresentati da Vincenzo Citro. Non è nuovo il rapporto tra

i due territori:il nostro deltaera stato presentato come ‘modello’ a Dakar all’inaugurazione del progetto di Inventario Mondiale dei musei dell’acqua in occasione del IX Forum Mondiale dell’Acqua, a marzo 2022.

Fabio Pregnolato

Arrivederci a suor Consolata: nuova missione per la religiosa

In vista di una nuova missione, suor Consolata William Assenga della congregazione delle Ancelle Parrocchiali dello Spirito Santo, ha salutato i fedeli portoviresi dopo 13 anni di servizio in città. La religiosa in questi anni ha operato nelle varie parrocchie di Donada e Contarina facendosi benvolere; per questo dopo una messa di congedo, oltre 90 parrocchiani con i sacerdoti don Stefano Donà, don Alfonso Boscolo, don Gastone Boscolo ‘Palo’ e don Fabrizio Fornaro l’hanno salutata con un pranzo in compagnia.

te dell’esperienza avuta a Porto Viro anche a contatto con i tanti bambini a cui insegnava catechismo. Al suo posto arriverà suor Rut, direttamente da Roma

la serva di Dio Madre Giuditta Martelli nell’anno 1933, a Portigliola (Reggio Calabria). L’erezione della comunità in congregazione religiosa ebbe luogo invece nella diocesi di Gerace-Locri, il 23 luglio 1970. Le Ancelle si dedicano all’educazione della gioventù, alle opere parrocchiali e all’assistenza ai disabili. Oltre che in Italia, sono presenti nelle Filippine e in Indonesia; la sede generalizia è a Roma.

Molti i punti di contatto con il delta nostrano, primo su tutti l’attenzione allo sviluppo sostenibile: parco nazionale dal 1976, Riserva di Biosfera Unescodal 1980 e zona umida riconosciuta dalla Convenzione di Ramsar

Suor Consolata ora opererà nel suo paese di origine, la Tanzania, dove aprirà un asilo, for-

dove ha svolto il ruolo di superiora nella casa madre.

L’istituto religioso delle suore A.P.S.S. è stato fondato dal-

L’apostolato di queste suore non si restringe soltanto all’ambito parrocchiale ma abbraccia le necessità reali della popolazione: l’attenzione alle famiglie, ai bambini, alle giovani, agli ammalati e ai moribondi. (f.p.)

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in visita all’ente Parco Delta del Po
Incontri. Il direttore dell’area marina protetta di Bamboung
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Porto Viro

Amministrazione. Incidente verbale con il Partito Democratico, la tensione non scende

Scontro Bellan-Crepaldi in consiglio, botta e risposta tra le due parti

In c onsiglio comunale si è verificato un episodio senza precedenti che ha costretto il presidente del consiglio a chiudere la seduta pubblica. “Il consigliere di minoranza Claudio Bellan – si legge in una nota del gruppo di maggioranza – ex sindaco, ex assessore provinciale e attuale segretario del Partito Democratico di Porto Tolle, ha inveito usando termini offensivi nei confronti del primo cittadino e del vicesindaco Raffaele Crepaldi”. Causa dell’episodio la tensione che esiste da tempo tra i due.

L’episodio è accaduto alla fine del consiglio comunale, durante le comunicazioni del sindaco Pizzoli. “Nonostante la gravità dell’incidente, Pizzoli e Crepaldi hanno scelto di non procedere con segnalazioni ufficiali alla Prefettura o azioni legali” si legge in una nota della lista civica Pizzoli.

“Tuttavia – prosegue la nota – si è evidenziata la necessità di un confronto all’interno del consiglio comunale che avvenga attraverso una dialettica rispettosa e civile per contribuire alla crescita della comunità. L’episodio, purtroppo, ha minato la credibilità e l’immagine dell’intero paese, richiamando l’attenzione sulla necessità di una cultura politica basata sul rispetto reciproco”.

La nota della maggioranza si conclude con una richiesta: “Che i membri della lista di opposizione e il Partito Democratico si dissocino pubblicamente dall’accaduto e che il consigliere Bellan presenti le sue scuse alla comunità”.

Pronta la risposta del consigliere Claudio Bellan: “Sono lusingato che il duo Crepaldi e Pizzoli pensi che la credibilità del nostro Comune sia basata sul mio comportamento, vuol dire che mi ritengono una figura importante e di riferimento, da esempio per tutta la comunità, visto che loro sicuramente non lo possono essere per le note vicende nelle quali sono tuttora coinvolti. Battute a parte, ricordo al duo che la credibilità di una comunità è data da molte altre cose più serie e importanti, ad esempio da come viene ge-

stita la cosa pubblica da parte degli amministratori, come la comunità e l’amministrazione reagiscomo ai problemi sociosanitari, come si comportano le istituzioni pubbliche nella gestione della scuola, dall’infanzia alle superiori, come vengono gestiti i servizi alla comunità, come si comportano le istituzioni nei confronti dei giovani, degli anziani, delle pari opportunità”.

Guendalina Ferro

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Dalla parità all’inclusività: la trasformazione della Commissione La Commissione per l’inclusione e le pari opportunità del Comune di Porto Tolle sta vivendo un processo di rinnovamento, come evidenziato dall’assessore Boscolo durante un recente consiglio comunale. Questa fase di cambiamento non si limita alla parità di genere, ma si estende all’inclusione di tutti i cittadini, dando vita alla nuova denominazione “Commissione per l’inclusione e le pari opportunità”. Il Regolamento rivisto, spiegato in seduta pubblica dall’assessore Boscolo, introduce normative sull’inclusione in linea con lo statuto comunale, riportate nell’articolo 1. Le modifiche si riflettono nelle funzioni della Commissione, nell’espansione a 9 membri provenienti dal mondo civico civile e nell’implementazione di criteri di selezione quali la residenza nel Comune, l’esperienza nelle politiche di inclusione e pari opportunità, la data di candidatura e l’età. Tra le modifiche al regolamento l’importanza della presentazione annuale di un programma entro 30 giorni, garantendo tempestività nelle richieste di risorse economiche.

Gli appuntamenti organizzati dalla Commissione per l’inclusione e le Pari Opportunità prevedono un incontro di sensibilizzazione sulla prevenzione dell’endometriosi il 21 marzo, un evento sportivo il 29 marzo con una partita di calcio mista presso il Campo Brunetti di Ca’ Tiepolo, superando gli stereotipi di genere. Il 2 aprile, la Commissione si concentrerà sulla sensibilizzazione sull’autismo con un incontro pubblico condotto da un neuropsichiatra/ esperto del settore. Il 6 aprile, i membri della commissione parteciperanno agli incontri con l’autore in biblioteca comunale, offrendo un desk informativo per condividere le iniziative della Commissione. Eventi che non solo contribuiscono all’obiettivo di inclusione e pari opportunità, ma che rappresentano anche un’opportunità per la Commissione di interagire con la cittadinanza. (gu.fe.)

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I cittadini temono i

Il sindaco risponde: “Sarete risarciti”

Icittadini residenti a Boccasette stanno considerando di impedire il transito dei camion impiegati nei lavori di difesa del mare, i quali, nel corso di alcuni mesi, attraverseranno la via Kennedy per il trasporto di sassi. Questo intervento, del valore di 1.300.000 euro, finanziato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e inserito tra i 12 interventi prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico in Veneto, sarà eseguito da un’impresa di Porto Tolle.

L’opposizione dei residenti al progetto è emersa chiaramente durante un incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale nel bar di Boccasette. A partecipare all’incontro il sindaco Roberto Pizzoli, accompagnato dal consigliere e presidente del consiglio Alberto Bergantin.

Nella sala affollata, anche la

consigliera Cosetta Nicolasi e il parroco don Fiorenzo Biasetti. Durante l’incontro, il parroco ha suggerito di ridurre il carico dei mezzi al fine di evitare danni alle strade, mentre il sindaco ha dichiarato che “la ditta incaricata dei lavori risarcirà i cittadini per eventuali danni alle abitazioni. È stato concordato di pianificare i passaggi dei mezzi in orari poco frequentati, come al mattino presto e alla sera”.

Dall’incontro pubblico è emerso che le alternative per il traffico veicolare sono state valutate, ma che la soluzione attuale è stata ritenuta la più semplice e meno onerosa per il genio civile, responsabile della supervisione dei lavori. Una decisione che ha sollevato preoccupazioni tra i residenti, che temono di dover affrontare i costi dei danni alle strade al termine dei lavori.

La questione è poi balzata in

consiglio comunale attraverso le parole dell’ex sindaco Claudio Bellan: “Il genio civile non ha fatto le cose nei tempi utili, visto che esistevano altre tre soluzioni alternative per il traffico veicolare – spiega Bellan –. Via Kenne-

dy nel giro di pochi mesi verrà “distrutta” con il passaggio dei mezzi pesanti. La questione preoccupa molto i residenti”. L’argomento è poi naufragato tra le parole politiche impronunciabili dell’ex sindaco Bellan, nei con-

Trattori in piazza: gli agricoltori protestano contro le politiche Ue

Gli agricoltori, rappresentanti del settore primario portotollese e alcuni da Taglio di Po, nei giorni scorsi hanno portato i propri trattori in Largo Europa, per esprimere frustrazione e richiedere azioni concrete. Le richieste includono lo stop alle importazioni di cibi extracomunitari senza controlli sanitari e ambientali adeguati, una revisione della Politica agricola comune (Pac) che protegga il reddito e favorisca la crescita delle imprese agricole e la tutela delle produzioni nazionali con indicazioni chiare sui prodotti. Derri ed Enrico Zanellati, entrambi agricol-

tori di Ca’ Mello, hanno rappresentato i manifestanti e portato le loro preoccupazioni al sindaco Roberto Pizzoli. Derri Zanellati ha sottolineato la necessità di sensibilizzare la cittadinanza e appellarsi al Governo per trovare soluzioni che consentano al settore di continuare a operare. Ha evidenziato i costi di produzione insostenibili e la preferenza nei supermercati per prodotti importati che, sebbene meno costosi, provengono da paesi che utilizzano ampiamente fitofarmaci. Enrico Zanellati ha aggiunto il problema del divario tra il guadagno del produttore e

il prezzo finale del prodotto venduto al dettaglio. Ha sottolineato la necessità di una giusta remunerazione per mantenere la qualità del prodotto italiano e ha chiesto una legislazione europea che tuteli il valore lungo tutta la filiera. L’assessore alle Politiche Agricole Tania Bertaggia ha espresso il totale sostegno al settore agricolo, riconoscendo l’importanza dell’agricoltura e della pesca come settori economici primari del territorio. Ha annunciato l’imminente convocazione del Tavolo Verde per discutere delle sfide che il settore agricolo sta affrontando. (gu.fe.)

fronti del sindaco Pizzoli e del vice sindaco Crepaldi (di cui parliamo nell’articolo a pagina 10 in questo numero, ndr). Sintomo di tensione tra consiglieri di maggioranza e minoranza.

Guendalina Ferro

12 www.lapiazzaweb.it 041 554 0550 VIALE PADOVA, 1 · 30019 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE) PIZZERIA GRAZIE per averci scelto e per continuare a sceglierci dalle Tutti i giorni Mercoledì chiuso per riposo Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Ascolta www.veneto24.it
Tolle
Residenti pronti a bloccare il passaggio dei mezzi per i lavori di difesa del mare
Porto
Boccasette.
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danni dei

Turismo e sviluppo. Il sindaco con altri sindaci della costa veneta ricevuto a Roma

“Comunità marine, il presidente della Camera al nostro fianco”

Il G20 delle spiagge è stato ricevuto in Parlamento, per discutere in merto alla situazione delle comunità marine. Tra i presenti anche il Comune di Rosolina. “È stato un lavoro lungo ben sei anni, atto a perfezionare una proposta, con verifiche sul campo e condivisioni di contenuti – spiega il sindaco Michele Grossato -.Assieme ad altri dieci colleghi sindaci, una parte del G20 Spiagge, è stata presentata la nostra proposta di legge sul riconoscimento dello Status di comunità marine al deputato Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei Deputati. Abbiamo ricevuto la piena disponibilità da parte del numero uno di Montecitorio, il quale si è proposto di essere il nostro tramite con il Governo e le altre forze politiche, affinché la nostra proposta di legge promossa dal basso, ossia dal territorio, trovi la massima condivisione”.

Lo status di comunità marina, qualora concesso, potrà risolvere il difficile rapporto tra residenti e turisti, consentendo anche a Rosolina di vivere con maggiore serenità lo sviluppo del settore, avendo a disposizione più risorse. “Potenziare la sicurezza del territorio, fortificare la pianta organica amministrativa con assunzioni, gestire in maniera autonoma alcune risorse fondamentali per le casse del comune sono alcuni aspetti per i quali mi sto spendendo, unitamente ai colleghi del G20 Spiagge, e che potrebbero trovare la strada spianata con il riconoscimento richiesto” evidenzia Grossato.

Dopo il presidente Fontana, l’incontro è proseguito con una serie di parlamentari, tra i quali Gianluca Caramanna (Fdi), i leghisti Giorgia Andreuzza, Vannia Gava, Graziano Pizzimenti, Salvatore Marcello, Alberto Luigi Gusmeroli, Manfredi Potenti e i

dem Marco Simiani, Simona Bonafè, Piero De Luca. “Si conferma costante l’impegno di questa amministrazione comunale nel conseguire l’obiettivo di progresso del nostro territorio, uniti, insieme, a partire della centralità della località balneare, vero volano di sviluppo”.

Nel frattempo c’è stata anche la relazione, in commissione consigliare regionale, circa la materia di abusivismo e contraffazione. “Assieme a Roberta Nesto, sindaco di Cavallino Treporti e presidente della Costa Veneta, sono stato invitato a partecipare alla seduta della quarta Commissione consigliare regionale, a Palazzo Ferro Fini a Venezia, dove ho potuto relazionare, per Rosolina, sulla contraffazione e la vendita abusiva nella nostra spiaggia nel corso dell’ultima stagione estiva – conclude Grossato -. Un report utile, redatto grazie all’apporto di tutte le realtà della costa veneta,

Foibe, inaugurato un monumento per non dimenticare

L ’amministrazione comunale di Rosolina ha inaugurato un nuovo monumento, realizzato a perenne memoria dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano, fiumano e dalmata, a seguito delle vicende successive al Secondo conflitto mondiale.

Una vicenda che scritto con il sangue di molti italiani una delle pagine più drammatiche della nostra storia. Un monumento che onora, dunque, la memoria dei quei fatti e il sacrificio dei martiri delle foibe.

realizzata di fronte alla stazione ferroviaria, la stele, realizzata in acciaio e materiali inerti, vuole porre l’attenzione sui quei fatti, onorandone la memoria, quale anche monito per le future generazioni.

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Posizionata nella nuova piazzetta

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Coordinata dall’assessore ai Lavori pubblici Stefano Gazzola, dopo l’inno nazionale suonato dal maestro Claudio Polello e la benedizione impartita dal parroco don Lino sul nuovo monumento, la cerimonia ha visto l’intervento dell’assessore regionale Elena Donazzan e del senatore Bar-

che permetterà di redigere un documento generale con le necessità e le indicazioni provenienti da tutte le nostre località che, talvolta, manifestano necessità differenti. Grazie all’impegno del Prefetto, della Questura e di tutte le forze dell’ordine intervenute,

nelle nostre spiagge il fenomeno dell’abusivismo è stato particolarmente contenuto. Siamo già al lavoro per approntare strategie di monitoraggio e contrasto anche per l’oramai imminente inizio della nuova stagione”. Ruggero Principe

tolomeo Amidei.

Presenti anche i carabinieri della compagnia di Adria e della stazione di Rosolina, la guardia di finanza di Loreo, la capitaneria di porto di Albarella, la polizia locale, oltre alle associazioni combattentistiche e d’arma.

Il monumento è stato realizzato anche grazie all’ufficio tecnico comunale, composto da Leonardo Patrian, Massimo Baratella, Mirko Dasini, che hanno fornito supporto e contributo utili per concretizzare il tutto. (r.p.)

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Rosolina
in un positivo incontro
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Taglio di Po

Opere pubbliche. Il punto con l’assessore Sacchetto: “Obiettivo condiviso e ambizioso terminare nel 2024”

L’attesa sta per finire: entro fine anno la riapertura del Palavigor

Intanto il comune ritrova la sua fontana: dopo anni di degrado, è stata finalmente restaurata. Il sindaco: “Questa fontana è un patrimonio importante per la nostra comunità e finalmente è tornata a splendere”

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Dopo diversi anni di lunghe attese, pare finalmente arrivato il momento buono per la riapertura del Palavigor di Taglio di Po. Ad annunciarlo è stato l’assessore ai Lavori pubblici, nonché vicesindaco Matteo Sacchetto. A lungo in attesa di una risoluzione dei problemi strutturali, sembra avviarsi verso una soluzione il problema di questo importante impianto sportivo, che in passato ha visto l’organizzazione di incontri di pallavolo, ma non solo, di un certo rilievo.

Matteo Sacchetto ha fatto il punto sulla situazione e sulle prospettive future del PalaVigor.

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“L’opera è fondamentale per la comunità tagliolese, non solo per gli eventi sportivi, ma anche perché funge da palestra scolastica. La prospettiva di riaprire la struttura entro la fine del 2024 è un obiettivo condiviso e ambizioso. Questo consentirebbe di restituire agli abitanti un luogo per praticare sport e organizzare eventi, oltre a offrire agli studenti la possibilità di svolgere attività sportiva in un ambiente moderno e sicuro”.

tutti. L’entrata principale sarà spostata sul lato est dell’edificio, mentre l’interno sarà completamente ristrutturato, incluso un nuovo campo da gioco, spalti e attrezzature. Le previsioni per la conclusione dei lavori sono ottimistiche, con la speranza di completare tutto entro settembre”. Dunque resterebbero sei mesi di attesa per poter rivedere aperto un luogo simbolo del Comune bassopolesano.

l’assessore Matteo Sacchetto -. La cerimonia di inaugurazione della “nuova” fontana si è svolta alla presenza del sindaco Laila Marangoni, di tutta la giunta e di tanti residenti”.

“Il nuovo Palavigor - prosegue - manterrà la sua struttura di base, ma sarà completamente rinnovato esteticamente. Le pareti esterne, lamellate, daranno un tocco di modernità, mentre la funzionalità sarà garantita da scale e ascensori accessibili a

Nel frattempo, la fontana di piazza Venezia è tornata a splendere. Dopo anni di degrado, è stata finalmente restaurata. “I lavori, che sono durati circa due mesi, sono stati portati a termine grazie al contributo economico del Comune, ma anche all’interessamento di tante ditte locali che hanno lavorato sottocosto e di molti volontari – prosegue

Taglio di Po recupera dunque un angolo tra i più belli del centro storico. “Sono molto soddisfatta di questo risultato – ha affermato Laila Marangoni -. Questa fontana è un patrimonio importante per la nostra comunità e finalmente è tornata a splendere. Questo è il nostro “salotto buono”. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo significativo progetto: in particolare le ditte locali, che hanno lavorato e i volontari che hanno donato il loro tempo per la realizzazione tempestiva dei lavori”.

Restaurato l’antico organo della chiesa grazie al 5xmille

L’organo di Taglio di Po è tornato a nuova vita. Il parroco don Damiano Vianello ha presentato il restauro dell’antico strumento: un’opera che ha richiesto impegno e passione. “La storia di questo organo risale a oltre 80 anni fa e la scelta di affidarsi alla stessa ditta che lo ha realizzato in passato aggiunge un tocco di autenticità e storia al processo di restauro –ha spiegato il sacerdote -. L’impegno è stato quello di preservare e ripristinare un pezzo di patrimonio musicale che ha arricchito la chiesa nel tempo”. Durante la presentazione, il parroco ha voluto evidenziare le cifre spese per questo progetto, che ha richiesto un inve-

stimento di poco più di 40mila euro, una somma significativa, sostenuta anche dalla collaborazione con la Diocesi di Adria-Rovigo, che ha ottenuto aiuti finanziari dalla Conferenza episcopale italiana, grazie al 5x1000. “Questo dimostra il coinvolgimento e l’interesse delle istituzioni ecclesiastiche nel preservare e promuovere il patrimonio artistico e culturale delle comunità” afferma il sindaco tagliolese, Laila Marangoni.

Il maestro Finotti, oltre ad essere il custode di questo straordinario organo, è anche il direttore di una corale di successo, ampliando ulteriormente il suo ruolo nella diffusione

della musica sacra. La sua carriera con la corale di Mazzorno Destro è stata segnata da esibizioni in luoghi prestigiosi, come San Pietro in Vaticano e San Giovanni Laterano, confermando la sua eccellenza nel campo musicale.

“L’organo restaurato diventa un simbolo di impegno, collaborazione e dedizione alla preservazione della cultura musicale e artistica della comunità – conclude Marangon -. La chiesa, ora arricchita da questo magnifico strumento, si prepara ad accogliere melodie che risuoneranno attraverso i secoli, testimoniando la continuità di una tradizione preziosa”. (r.p.)

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Un’immagine del Palavigor

Vent’anni di impegno e comunità. Un momento significativo per il centro parrocchiale

Il San Michele Arcangelo celebrato tra passato e futuro

La comunità e le istituzioni locali hanno recentemente festeggiato insieme al vescovo Dianin il ventennale del centro parrocchiale San Michele Arcangelo di Loreo. Un momento significativo che ha sottolineato il percorso straordinario intrapreso dalla comunità nel corso di due decenni di dedizione continua.

Il cammino del centro ha avuto inizio con la sistemazione dell’edificio, grazie al sostegno di enti come la fondazione Cariparo, il cantiere navale Visentini, il Comune, la Regione Veneto, l’azienda Agricola Ca’ Negra dei fratelli Borletti e la partecipazione attiva della cittadinanza di Loreo. Da questa unione è nato un luogo speciale, il centro sociale, alimentato dalla visione condivisa di genitori e sacerdoti che continuano a rispondere alle esigenze della gioventù con impegno e passione, al punto da farlo diventare un punto di riferimento per l’intera comunità. Figure chiave come Vanni Mattana, Giorgio Cester, Luca Doni, Susanna Cecchetto e Severino Bissacco sono menzionate con riconoscimento speciale in tornei sportivi e in alcune stanze del luogo di aggregazione, per il loro contributo fondamentale alla crescita e alla vitalità del centro. Situato all’ombra del campanile, il centro sociale ha radici profonde nella comunità, simboleggiate dal motto “I care” di Don Milani all’entrata. Il nome del centro sulla facciata del teatro testimonia la sua rilevanza nel tessuto sociale, e sotto l’egida del circolo Noi, coinvolge decine di volontari che dedicano il loro tempo per offrire momenti di serenità, crescita e divertimento sicuro.

Le sfide burocratiche e le difficoltà sono state affrontate con determinazione, grazie al sostegno costante dei sacerdoti, da don Giovanni Lodo fino a oggi con Don Stefano Doria. L’esperienza di crescita personale dei volontari emerge dalle storie quotidiane che animano il centro e il passaggio del testimone a nuove generazioni dimostra la durata e la solidità del progetto nel tempo. Eventi come la festa di “Holyween” e le feste di carnevale con coriandoli rappresentano solo alcuni esempi

positivi di come il centro coinvolga i giovani e le famiglie, trasformando i divieti in occasioni di festa. La rassegna teatrale di Loreo e altre iniziative culturali continuano ad arricchire il calendario delle attività, rendendo il centro un luogo vivace e stimolante, documentato nei calendari annuali, dove sono immortalati i momenti indimenticabili di condivisione.

La partecipazione attiva della comunità in iniziative di solida-

rietà per le vittime di calamità naturali e guerre sottolinea il carattere altruista e il senso di responsabilità sociale del centro. Memorabili eventi come la sfilata dei giovani con gli abiti da sposi dei genitori, realizzata nel 2005, contribuiscono a creare un’atmosfera di continuità e affetto, rendendo il Centro Parrocchiale San Michele Arcangelo il cuore pulsante di una comunità unita.

Guendalina Ferro

Prevista una variazione al bilancio previsionale dell’ente per sistemare la scuola materna

Nel prossimo consiglio comunale, l’amministrazione di Loreo si appresta ad approvare una significativa variazione del bilancio dell’ente al fine di garantire la messa in sicurezza della parete della scuola materna locale.

La decisione si è resa necessari per la presenza di una fessura di diversi millimetri sulla parete della scala antincendio, causata dal cedimento strutturale del muro. La criticità riscontrata è imputabile alle problematiche dei sottoservizi realizzati precedentemente alla costruzione dell’edificio pubblico.

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Al fine di affrontare prontamente questa situazione, l’amministrazione comunale ha

ritenuto essenziale rimpinguare il capitolo di fondi pubblici destinato alla messa in sicurezza dell’ala dell’edificio, attualmente interdetto a tutte le attività scolastiche. Una volta approvata la variazione di bilancio, si procederà con la redazione del progetto esecutivo, la successiva apertura della gara di appalto e l’avvio del cantiere dei lavori, previsto dopo il 20 giugno. Questa data è stata scelta strategicamente, considerando che coincide con l’inizio delle vacanze estive della scuola materna, evitando così possibili disagi ai bambini e alle loro famiglie. L’obiettivo per l’amministrazione è quello di completare i lavori di sistemazione dell’edificio entro la fine delle vacanze estive, garantendo così che la struttura sia pronta per accogliere i bambini con il via del nuovo anno scolastico. Una tempistica pianificata per ridurre al minimo i disagi, assicurando nel contempo un ambiente sicuro e adeguato per la formazione dei più piccoli. (gu.fe.)

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Loreo

Verso la vivificazione delle lagune: piano d’azione per 14 milioni

Cun budget di 14 milioni di euro provenienti dall’accordo per la coesione stipulato tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia lo scorso novembre a Verona si è tenuto a fine febbraio un incontro nel Consorzio di Bonifica Delta Po.

L’obiettivo dell’incontro era pianificare gli interventi per la vivificazione delle lagune del Delta del Po, a beneficio del settore della pesca. Al tavolo di concertazione hanno partecipato l’assessore regionale Cristiano Corazzari, il presidente del Consorzio dei pescatori di Scardovari Luigino Marchesini, rappresentanti delle realtà territoriali del settore ittico, associazioni di categoria e specialisti ambientali. L’incontro si è concentrato su azioni rispettose dell’ambiente e utili per lo sviluppo economico sostenibile.

Gli interventi pianificati, che saranno gestiti dal Consorzio di

Bonifica Delta del Po, si focalizzeranno sulle Lagune di Marinetta e Caleri, coinvolgendo i comuni di Rosolina e Porto Viro, oltre alle lagune di pertinenza del comune di Porto Tolle, rispettivamente Compartimento Delta Nord e Compartimento Delta Sud. L’obiettivo è rivitalizzare le lagune e contrastare la crisi causata dalla presenza del granchio blu, un predatore che ha fortemente impattato la produzione di molluschi.

Gli interventi di dragaggio nelle lagune saranno andranno a beneficio dei circa 2mila addetti nei settori della molluschicoltura e della pesca, organizzati in Consorzi, reti di imprese, Cooperative e società, con un fatturato che, negli anni precedenti alla comparsa del granchio blu, si attestava intorno agli 80-100 milioni di euro/anno più indotto. Nello specifico, gli scavi aiuteranno il territorio di Porto Tolle, con i

suoi 1.470 pescatori affiliati al Consorzio di Scardovari e il Compartimento Delta Nord, che comprende Marinetta e Caleri, dove il modello di gestione imprenditoriale guarda al futuro con progetti all’avanguardia per efficientare la filiera produttiva e ridurre gli sprechi. Un esempio è Circular

Venice Srl Benefit, una società di ricerca e sviluppo in contesti marini, nata dalla collaborazione tra operatori locali, che ha avviato un progetto per il riutilizzo dei gusci di molluschi, attualmente considerati rifiuti speciali con onerosi costi di smaltimento su tutta la filiera produttiva. Tale progetto si

prendi box pagina 12 rovigo

avvale anche della collaborazione di diverse realtà imprenditoriali del territorio, consapevoli che l’adozione di pratiche innovative è fondamentale per garantire un futuro prospero per le lagune del Delta del Po e per le comunità che ne traggono vita.

Guendalina Ferro

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La voce dei giovani. L’appello di Michelle Bovolenta, studente del liceo linguistico Bocchi Galilei

“Il nostro futuro e quello dei nostri figli a rischio per le trivellazioni”

Il no alle trivelle nel Delta del Po ha la voce di Michelle Bovolenta, studente della classe 3 del liceo linguistico Bocchi Galilei di Adria, sezione scienze applicate. “Quello che abbiamo sentito contribuisce a creare in noi ragazzi il timore che il nostro futuro qui potrebbe essere seriamente compromesso a causa delle trivellazioni. Non solo il nostro futuro potrebbe essere a rischio, ma anche quello dei nostri figli e nipoti”.

“Il territorio in cui oggi viviamo, entro il 2100 sarà sott’acqua, e noi saremo costretti a trasferirci, a lasciare tutti i nostri beni, le nostre case, i nostri ricordi, i nostri affetti, per colpa di un’attività estrattiva che fungerebbe solamente da “tampone”

La lettera dello studente è stata letta nel corso della manifestazione “No trivelle in alto Adriatico”, promossa a febbraio dal sindaco di Adria Massimo Barbujani, dal presidente del Parco del Delta del Po Veneto, Moreno Gasparini e da Vanni Destro del Coordinamento No Trivelle in Polesine. In quest’occasione si è proceduto anche con la raccolta delle firme, da allegare agli appelli istituzionali fatti dal Coordinamento No trivelle in Polesine, il 19 novembre 2022, perché questa parte della Legge energia, approvata al Senato l’1 febbraio 2024, con voto di fiducia, non passasse.

Così continuava la lettera di Michelle: “Il territorio in cui oggi viviamo, entro il 2100 sarà sott’acqua, e noi saremo costretti

a trasferirci, a lasciare tutti i nostri beni, le nostre case, i nostri ricordi, i nostri affetti, per colpa di un’attività estrattiva che fungerebbe solamente da “tampone” per il nostro fabbisogno energetico. Trivellare non può essere una soluzione che risolve il problema, in quanto le risorse sarebbero abbastanza solamente per accontentare il fabbisogno di un anno e non di più. Chiediamo a tutte le persone presenti alla manifestazione adriese, di dimostrare la propria contrarietà, portando fino in fondo questa battaglia comune, con coraggio e determinazione. in particolare ai politici e deputati di decidere per il bene del nostro Paese, di ritornare sulla decisione di trivel-

lare, pensando anche a tutto ciò che potremmo perdere, a partire dai nostri tesori culturali, come Venezia e Ravenna ad esempio, le aree protette come il Delta del Po, fino ad arrivare a ciò che è più vicino a noi, come le case in cui siamo cresciuti, le nostre scuole, i luoghi che abbiamo sempre frequentato e che scompariranno assieme a tutti i ricordi che vi abbiamo lasciato”. L’ultima speranza per fermare nuove trivellazioni per l’estrazione di idrocarburi in alto Adriatico è affidata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché non promulghi il Decreto energia, già approvato da Camera e Senato, che autorizza tali estrazioni.

Ruggero Principe

Acquevenete, budget 2024 approvato: massima attenzione all’ambiente con uno sguardo al futuro

Approvazione unanime all’assemblea dei soci di Acquevenete del budget 2024 destinato alle azioni che l’ente metterà in campo per i temi della sostenibilità, dell’innovazione e della gestione del servizio.

“In un contesto globale di crescente attenzione all’approccio alla sostenibilità, lo schema della società benefit è apparso ai Soci in linea con i valori aziendali dell’etica, della responsabilità, della trasparenza dell’equità e quanto mai calzante per le sfide future – ha commentato il presidente di Acquevenete, Piergiorgio Cortelazzo –. Crediamo infatti che ogni scelta possa fare la differenza e il nostro budget riflette proprio il nostro impegno per un futuro migliore”.

Dodici gli obiettivi che Acqueve-

nete si è prefissata, per i quali farà ricorso al budget approvato, di un valore della produzione di oltre 103 milioni di euro e un programma di nuovi investimenti per più di 40 milioni di euro: vanno dalla riduzione delle perdite idriche per preservare la risorsa acqua per le future generazioni alla salvaguardia della biodiversità dei corsi d’acqua e del sottosuolo, passando per l’efficientamento dei consumi energetici con l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e la riduzione e il recupero di fanghi derivanti dalle attività di depurazione. Ma vi sono anche la riduzione delle emissioni in atmosfera, la fornitura di acqua sicura e la promozione del consumo responsabile e consapevole dell’acqua pubblica.

Massima attensione sarà data

anche al tema del servizio, della sicurezza e della formazione: Acquevenete infatti si propone di garantire la soddisfazione dell’utente in termini di tempo e qualità, di migliorare le condizioni di salute e sicurezza per tutto il personale, di investire sullo sviluppo continuo delle competenze. E non mancano i temi sociali: favorire le pari opportunità e sviluppare politiche di conciliazione vita-lavoro è pure tra gli obiettivi 2024 di Acquevenete, così come l’orientamento della filiera dei fornitori verso una direzione sempre più etica, responsabile e sostenibile.

Insomma, per questo 2024 sono chiare le priorità di Acquevenete: salvaguardare l’ambiente con un occhio attento alle esigenze del presente ma soprattutto del futuro.

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Busitalia. La parola a Gino Colella, amministratore delegato della società del gruppo Fs Italiane

“Il futuro? Bus elettrici e sostenibilità”

Gino Collella è amministratore delegato di Busitalia Veneto.

Quali iniziative sta intraprendendo Busitalia Veneto per promuovere un sistema di mobilità più sostenibile e orientato all’innovazione?

Busitalia Veneto sta investendo nel rinnovo della flotta con autobus a basse emissioni, come veicoli ibridi o elettrici. Dal settembre 2021 il parco mezzi è stato rinnovato del 30%. A marzo 2023 sono stati introdotti 15 autobus di nuova generazione da 12 metri, utilizzati nei servizi extraurbani di Padova, mentre tra novembre e dicembre 2023 sono stati introdotti altri 18 bus elettrici per gli extraurbani di Padova e Rovigo e recentemente ulteriori 5 per l’urbano di Padova. Si tratta di bus interamente realizzati in Europa che rappresentano l’ultima generazione per gli standard di efficienza, affidabilità e sicurezza: al sistema di video sorveglianza a bordo si aggiunge

la “mirror camera” che consente la completa visibilità dell’esterno del mezzo e il dispositivo di ipovigilanza.

I nuovi autobus sono stati acquistati con un investimento di oltre 9 milioni di euro (6,3 milioni a Padova e oltre 3 milioni a Rovigo) con un finanziamento del 90% del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti esono utilizzati prevalentemente sui servizi delle linee che collegano Padova alla zona dei Colli Euganei, ma lalinea U16è già interamente servita con l’elettrico. Ciò a cui puntiamo però è la conversione integrale del servizio a favore di un modello a zero emissioni.

Oltre 1,4 milioni di euro per 14 postazioni di ricarica e un nuovo deposito per bus elettrici. Qual è l’importanza di questo investimento?

È di fondamentale importanza perché abilita l’utilizzo sistematico dei bus elettrici: per utilizzarli

non basta acquistarli, ma occorre creare le infrastrutture di ricarica e tenere conto delle peculiarità dei mezzi elettrici. Le 14 postazioni di ricarica di via del Pescarotto consentono una ricarica rapida, ottimizzando l’utilizzo delle risorse energetiche e i tempi di fermo dei veicoli. Inoltre, è presente un sistema di controllo intelligente per la gestione dell’erogazione di energia durante la ricarica simultanea dei bus, per bilanciare il carico sulla rete elettrica. La sicurezza poi è garantita dal sistema di videosorveglianza con sensori termici.

Questo progetto non rappresenta un intervento isolato, ma fa parte di una strategia più ampia per potenziare la nostra flotta: l’intenzione è realizzare ulteriori impianti di ricarica a Padova e a Rovigo per promuovere sempre più la mobilità sostenibile.

In che modo la nuova tessera digitale sta rivoluzionando l’esperienza di viaggio per i passeggeri?

Ci sono diversi modi significativi. In primo luogo, l’opzione di richiedere e ottenere la tessera direttamente online rappresenta un notevole miglioramento in termini di comodità e praticità per gli abbonati, evitando code in biglietteria e risparmiando tempo prezioso. Inoltre, la possibilità di utilizzare la tessera digitale sia sul portale web che sull’app mobile garantisce una maggiore facilità nell’ acquisto. Da ultimo abbiamo voluto incentivare ulteriormente gli abbonati a passare alla tessera digitale perché rappresenta una soluzione sostenibile e conveniente: fino al 30 aprile 2024 la tessera digitale è proposta al prezzo di 5euro anziché 10.

Nuove funzionalità introdotte nell’app di trasporto pubblico. Quali sono e come stanno contribuendo alla crescita del servizio?

L’obiettivo è migliorare concretamente l’esperienza di viaggio dei passeggeri. Oltre ad aver am-

Viticoltura in crescita nel Polesine: “Valida alternativa a colture in crisi”

La viticoltura in Polesine è in costante crescita: 300 ettari coltivati dal Delta del Po a Martino di Venezze. Una cifra in continuo aumento, per l’interesse che sta suscitando tra gli agricoltori, una coltura che garantisce produzione e redditività. Il Polesine non è tradizionalmente terra di viticoltori, ma in questi anni stanno nascendo realtà interessanti che producono vini sia da vitigni autoctoni sia internazionali. Ed è in quest’ottica che Confagricoltura Rovigo, insieme a Ente di formazione Erapra, Regione e Collegio periti agrari di Rovigo, ha dedicato una giornata alle tecniche di coltivazione della vite da vino e alle metodologie per fare viticoltura di qualità in Polesine, con un focus sulle normative in materia. L’agronomo Marino Marin ha spiegato la coltivazione della vite e le va-

rietà autorizzate in Polesine, mentre il suo collega Nicola Calesella ha illustrato aspetti teorici e pratici nell’allevamento della vite, con prove di potature in campo. Presenti periti agrari, oltre a titolari e dipendenti di imprese agricole, tra cui molti frutticoltori che, in seguito alla crisi di colture come pere e kiwi, stanno investendo sulle vigne.

“Abbiamo riscontrato parecchio interesse, tanto che vogliamo organizzare una seconda giornata per accontentare chi è rimasto escluso – sottolinea Lauro Ballani, presidente di Confagricoltura Rovigo –. La vite oggi può rappresentare una valida alternativa a colture in crisi in quanto offre margini di crescita importanti. In Polesine non si può produrre Prosecco, ma esiste la doc Pinot Grigio delle Venezie, che interessa già una buona parte della viticoltu-

ra polesana. Oltre a vitigni internazionali come Merlot e Chardonnay, abbiamo varietà autoctone come Turchetta, che nasce proprio a Rovigo, e Manzoni bianco, che si adattano a climi umidi ed esprimono vini intensi e profumati. La maggior parte si rivolge a cantine o a piccole realtà private. Però stanno nascendo anche aziende che vinificano in proprio con etichette interessanti, che si stanno ricavando un posto di nicchia nel mercato”.

Le zone in cui vengono coltivati maggiormente i vigneti sono quelle di Adria, Ariano Polesine, Porto Viro e San Martino di Venezze, ma gli impianti stanno sorgendo anche nell’Alto Polesine.

“Ci sono terreni a medio impasto, che non hanno problemi di ristagno, e altri che non sono idonei – spiega Lauro Ballani –.

pliato la gamma di titoli di viaggio acquistabili, spicca l’introduzione del cosiddetto “tempo reale”, che permette ai viaggiatori di visualizzare l’orario reale di passaggio dei mezzi alle fermate o una stima del tempo di percorrenza previsto negli autobus non ancora dotati del sistema necessario, ma che prossimamente verranno conformati. Utilizzando la funzione “Calcola percorso”, poi, è possibile inserire le fermate di partenza e destinazione del viaggio, selezionare l’orario desiderato e visualizzare lo stato del mezzo specifico che si intende prendere.

Perciò, prima di piantare, è necessario realizzare uno studio preliminare per capire se investire è la cosa giusta. Le vigne possono essere una buona alternativa dove si stanno espiantando alberi da frutta. Successivamente le aziende potranno decidere se limitarsi a produrre uva o se commercializzare le proprie bottiglie. Per la vinificazione non abbiamo problemi: ci sono parecchie cantine limitrofe alla nostra provincia, come quella di Cona, che lavorano bene, con le quali si potrebbe intensificare la collaborazione. Io sono certo che Rovigo possa ricavarsi un piccolo spazio nel settore, anche se il percorso non sarà breve: i costi degli impianti sono lievitati parecchio, soprattutto per quanto riguarda i pali e i materiali in ferro”.

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Street art. L’edizione numero 12 partirà ad aprile da Loreo,

“Parlare con i muri”: torna DeltArte, il festival diffuso sul territorio

Deltarte è pronto a tornare, con la sua dodicesima edizione e tante novità. La prima novità riguarda la tematica che quest’anno ha il carattere di un vero e proprio slogan: “Parlare… con i muri!”

“Nel corso della sua storia, DeltArte ha saputo coinvolgere sempre più il territorio – spiegano i promotori -, dando nuova vita e colore a muri anonimi di periferie urbane prive di identità, tra cui palazzetti dello sport, biblioteche, scuole, palestre, campi sportivi, giardini. Queste pareti sono diventate veri e propri megafoni con l’obiettivo principale di invitare la comunità locale a riflettere su tematiche di attualità; ripensare il proprio territorio attraverso nuovi e inediti punti di vista; riscoprine la storia e le tradizioni; raccontare speranze, sogni, curiosità e aneddoti raccolti tra la popolazione”.

Sono muri che parlano di un territorio tanto particolare quanto, a volte, complesso e delicato. “Parlare con i muri” significa per noi dialogare con i luoghi, gli abitanti, le realtà locali, con il bisogno primario di creare nuovi legami attraverso l’arte, e in particolare l’arte urbana, anche laddove a volte sembra più difficile e meno scontato.

La XII edizione di DeltArte partirà ufficialmente dal comune di Loreo, dove sabato 13 aprile alle ore 11.30 sarà inaugurato il murale dell’artista romana Manuela

Merlo.

Intanto, diversi progetti sparsi sul territorio sono già partiti. A inizio febbraio è stata inaugurata, nella scuola elementare F.G. Baccari di Lendinara l’opera “Insieme possiamo realizzare sogni più grandi” di Lisa Bettini e Monica Varliero.

L’opera murale è stata creata per celebrare la Giornata internazionale della fratellanza, lasciando agli alunni un messaggio di solidarietà e tolleranza, in un momento in cui migliaia di persone e soprattutto bambini continuano a soffrire a causa dell’odio, della discriminazione, della guerra.

Da lunedì 19 febbraio è in corso a Ceregnano il progetto “Note Dipinte. Un viaggio nella musica attraverso l’arte”, che prevede una serie di laboratori creativi presso la scuola media G. Goldoni, condotti da Fabio Maria Fedele nelle classi terze. Questi laboratori sfoceranno nella realizzazione di un’opera murale interna, avente come tema l’unione tra queste due forme d’arte, che gli studenti vivono in prima persona ogni giorno sui banchi di scuola. Il progetto è finanziato dal bando Aperto Scuola della Fondazione Banca del Monte di Rovigo.

Dal 1 marzo, tutti i venerdì fino al 10 maggio, Deltarte sarà a Rovigo all’istituto di istruzione superiore E. De Amicis, per dare vita al progetto “Follow your

dreams”. “Anche in questo caso realizzeremo dei coloratissimi murales con gli studenti all’interno di palazzo Montalti, in Corso del Popolo a Rovigo, grazie alla collaborazione con Erica Borgato” spiegano gli organizzatori. “Il progetto ha una forte valenza inclusiva per cui gli alunni Bes saranno guidati dai loro compagni al fine di realizzare, sulle diverse pareti, delle opere che rappresentino gli indirizzi dell’istituto: grafico, turistico, sanitario, amministrazione e marketing”. Il progetto ha vinto il contributo del bando Aperto Scuola della Fondazione Banca del Monte di Rovigo.

Jazz: ripartono le jam sessions del conservatorio Buzzolla

Il conservatorio Buzzolla di Adria ha dato il via alle attesissime Jam Sessions del dipartimento jazz, diretto dal professor Paolo Zoccarato. Un calendario itinerante che apre le porte agli studenti dei corsi dei trienni e bienni del dipartimento di Jazz per esibirsi in due diverse località.

La prima tappa, tenutasi con successo il 26 febbraio, ha creato l’atmosfera perfetta per una serie di appuntamenti imperdibili. Il prossimo concerto si terrà il 18 marzo nel suggestivo Bar Centrale Crenjy di Crespino, affacciato sulla pittoresca Piazza Fetonte.

L’avventura musicale proseguirà poi il 22 aprile e il 27 maggio al Cockney London Pub di Correzzola, sede del rinomato Padova Jazz

Club, sempre protagonista di emozionanti concerti jazz.

Durante la prima parte di ciascun concerto, gli allievi dei trienni

e bienni accademici della scuola di jazz si esibiranno con il repertorio di musica d’insieme, talvolta affiancati dagli insegnanti. Successivamente, nella seconda parte, ci si immergerà nell’anima della Jam,

dove tutti i musicisti presenti, indipendentemente dal loro livello, si fonderanno in improvvisazioni spontanee, esplorando le note del repertorio jazz standard.

Il dipartimento jazz del conservatorio ha in serbo non solo coinvolgenti sessioni musicali, ma anche una serie di eventi speciali, tra cui masterclass e concerti di artisti di fama internazionale, con l’obiettivo di arricchire l’esperienza formativa degli studenti e offrire spettacoli appassionanti per tutta la comunità locale.

Le jam sessions del Conservatorio Buzzolla rappresentano un’opportunità imperdibile per immergersi nella magia del jazz e celebrare l’arte musicale in tutte le sue sfumature. (gu.fe.)

Nel corso della sua storia la rassegna ha dato “nuova vita e colore a muri anonimi di periferie urbane prive di identità, tra cui palazzetti dello sport, biblioteche, scuole, palestre, campi sportivi, giardini. Queste pareti sono diventate veri e propri megafoni”

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di un’opera dell’artista Merlo
con l’inaugurazione
Studenti al lavoro nell’ambito del progetto “Note dipinte”
Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io

Motociclismo. La doppia tappa degli Internazionali d’Italia Eicma Supermarecross

Adrenalina a Rosolina mare: in spiaggia arriva la motocross

La sabbia di Rosolina mare è stata lo scenario di una spettacolare ondata di adrenalina con la doppia tappa degli Internazionali d’Italia Eicma Supermarecross, svoltosi il 17 e 18 febbraio sotto l’egida della Federazione Motociclistica Italiana (Fmi). Il circuito sabbioso, curato dai volontari del Moto Club Rosolina Mare, si snodava tra curve e rettilinei, degli stabilimenti balneari di Bagni dal Moro, Sabbia e Mare, Belvedere, Granso e Blu Marlin. Le due giornate di gare in Polesine, organizzate da FXAction Group, hanno visto i piloti contendersi il gradino più alto del podio nelle categorie in programma e nella supercampione, la gara conclusiva di ogni tappa, dove i vincitori di giornata nelle categorie MX1,MX2 e 125, si sono sfidati per conquistare l’ambito primo posto nella classifica

del trofeo intitolato a Vincenzo Lombardo, il pluricampione del Supermarecross scomparso prematuramente nel 2022.

A vincere l’ambito trofeo è stato Giovanni Bertuccelli (Ktm-Pardi Racing), seguito da Samuele Bernardini (HondaLago D’Iseo) e da Matteo Del Coco (Ktm-Brunetti Motors). Quest’ultimo è salito sul gradino più alto del podio nella categoria MX1 Pro, seguito da Samuele Bernardini e Giovanni Bertuccelli. Nella MX2 Pro ha vinto Filippo Pivetta (KtmGaerne). Simone D’Agata (GasGas-Vr63) ha vinto nella 125. Nella 85 ha vinto David Cracco (Ktm- Moto Club Recoaro). Nella categoria Ama MX1 domina Luca Brunzin (Ktm-Sabbiadoro).Nella categoria Ama MX2 ha vinto Antonino Sardisco (Ktm-Tritone). Nella 300 Pro ha vinto Davide Zampino

(GAsGas-Moto Club 04 Park).

A premiare i piloti il vicesindaco di Rosolina Pako Massaro, che ha sottolineato che l’amministrazione comunale, in sinergia con il Moto club presieduto da Alessio Martinello, si attive-

rà per i necessari permessi per l’edizione 2025 del Supermarecross. Ad affiancare il vicesindaco gli assessori Stefano Gazzola e Sara Biondi. “Si tratta di una manifestazione importante

Girone Oro per il Basket Porto Tolle under 14: rappresenterà la provincia

Inizierà prossimamente la seconda fase interprovinciale per l’under 14 del basket, e sarà il Basket Porto Tolle a rappresentare la provincia di Rovigo nel girone Oro. Alla resa dei conti solo i bassopolesani sono riusciti a superare il primo ostacolo, con il Nuovo Basket Rovigo, la Rhodigium e il Costa che dovranno accontentarsi del girone Argento.

È sicuramente una grande soddisfazione per i ragazzi di coach Pregnolato ma allo stesso tempo un impegno durissimo, oltre alle già conosciute realtà di Este e Montagnana dovranno ve-

dersela con la Horus Padova, il Basket Roncaglia, la Pallacanestro Camin, la Usp Outlanders, la Nuova Dese ed i vicini di Chioggia. Tutte formazioni con sicuramente più esperienza nel proprio bagaglio sportivo, ma è questo lo stimolo maggiore per i bassopolesani: non sarà fondamentale il raggiungimento della vittoria ma l’arricchirsi a livello personale e di squadra per il futuro.

Già essere arrivati a questo punto non era nei programmi societari. “I ragazzi stanno crescendo sia tatticamente che nei fondamentali, dice una

nota del club, anche se il lavoro da fare è ancora tanto”.

Nel girone di qualificazione le soddisfazioni non sono mancate e se escludiamo la corazzata Este, il quintetto deltino ha tenuto testa a tutte le formazioni. “L’obiettivo – conclude la nota del club presieduta da Filippo Ruzza –, è quello di disputare le partite con la massima serenità e magari puntare a qualche vittoria per tenere alto il nome della provincia di Rovigo, che in questa categoria , per motivazioni diverse, ha dovuto cedere il passo troppo spesso a quella di Padova”. (c.a.)

che porta molte persone nella nostra località turistica “fuori stagione” – hanno detto – e al tempo stesso promuove il nome di Rosolina Mare a livello europeo.”

Cristiano Aggio

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A cura di Stefano Edel

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#Regione

Lo scenario. Si avvicina l’appuntamento con le elezioni, sarà un test cruciale Europa,

Italia, Veneto: tra divisioni e incertezze le forze politiche alla ricerca di una direzione

Si allontana la prospettiva del terzo mandato per Zaia, la Lega ci prova ancora con un disegno di legge, secco no dal Partito Democratico

Terzo Mandato

Il primo atto della partita per garantire il terzo mandato ai sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti e ai presedenti di regione, è andato in scena poche settimane fa in Commissione Affari Istituzionali e si è concluso con un respingimento della proposta avanzata dalla Lega Nord che, in quella sede, ha trovato il sostegno soltanto di Italia Viva.

Esplorando, però, dall’interno le posizioni dei partiti non sembra che le posizioni siano poi così monolitiche come emerso dal voto in Commissione.

Dentro la Lega Nord, che ha ritirato prima del voto l’emendamento per i sindaci portando avanti solo quello per i presidenti di Regione, c’è chi è fortemente convinto di questa operazione, che consentirebbe a Zaia in Veneto e a Fedriga in Friuli di ricandidarsi, e chi, consapevole che il provvedimento sarebbe stato respinto, lo ha votato perché non gli venisse rimproverato di non aver fatto neppure un tentativo per salvare i propri presidenti di regione. Ragionamento diametralmente opposto quello del Partito Democratico: la posizione ufficiale è quella che non prevede terzi mandati, ma sono molti dentro al partito a non condividerla soprattutto coloro i quali sono maggiormente legati ad alcuni pezzi da 90 come i presidenti regionali Bonaccini (Emilia Romagna), De Luca (Campania), Emiliano (Puglia) e ai Sindaci Nardella (Firenze), Decaro (Bari), Ricci (Pesaro). Decisamente contraria, in questo caso, senza contraddizioni interne, Fratelli d’Italia che non vede l’ora di capitalizzare, anche dal punto di vista amministrativo, la grande forza elettorale di questi anni.

Il Segretario Regionale della Lega Nord, Alberto Stefani ha già annunciato che questa partita è solo all’inizio e che ci riproverà at-

traverso la presentazione di una proposta di disegno di legge strizzando, anche l’occhio al Partito Democratico e mettendo sul piatto la possibilità di discutere insieme i caratteri della riforma autonomista dello Stato. Proposta, questa rispedita prontamente al mittente dal segretario regionale Democratico, Andrea Martella che non intende “barattare i futuri assetti del Paese con una norma salva Zaia”.

La Lega Veneta e la Lega Romana

Blaise Pascal, in un proprio noto scritto, affermava che “il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce”. Potremmo dirla così la divaricazione, sempre più profonda, tra la Lega Veneta e la Lega Romana. Il partito territoriale ha un cuore che vuole l’autonomia, che rifiuta il Premierato Forte, che chiede il terzo/quarto mandato per Luca Zaia e che soffre l’esuberanza di Fratelli d’Italia che, quotidianamente, prenota posti per futuri sindaci, per la presidenza della regione Veneto e che si appresta a fare un boccone degli alleati alle prossime Europee.

La Lega che siede a Roma, quella del “Salvini Premier” che ha preso il posto del “Nord” nel simbolo per intenderci, questa ragione non la conosce, o non la vuole comprendere. Troppo necessario, soprattutto in una fase di debolezza elettorale, il rapporto con gli alleati di Governo per potersi permettere di cedere alle pulsioni del territorio. E se anche Luca Zaia, solitamente distante dai dibattiti interni e dal prendere posizioni troppo manifeste, si è lasciato di recente andare ad un “preferivo la Lega Nord”, significa che qualcosa sta per accadere.

L’Europa chiama?

A misurare la temperatura del Governo ci penseranno certamente le tante elezioni amministrative,

ma soprattutto quelle Europee. Il voto per andare a Bruxelles, infatti, è il più politico di tutti per definizione, non ci sono gli schieramenti e si indica il partito che si preferisce senza alcuna “turbolenza” territoriale. Per intenderci se piace un sindaco per il proprio Comune si può anche scegliere di votare la persona, quindi, in particolar modo nei piccoli municipi, quello è un test fortemente influenzato da situazioni locali. Per le Europee invece si vota solo il partito.

Anche in questo la variabile si chiama Zaia: il Presidente ribadisce a ogni piè sospinto che non si candiderà per le Europee nono-

stante le pressioni del suo partito che vedono in lui un antidoto a quella che potrebbe essere una vera e propria disfatta nel derby tra alleati. Una scelta, quella del “Doge Veneto”, granitica o una tattica volontà di non dare l’impressione di non credere più nel quarto mandato? Lo si potrà scoprire presto, anche se per comprendere cos farà Zaia nel caso in cui non andasse in Europa c’è molto tempo visto che il suo mandato scade nel 2025 salvo proroghe determinate dal Covid del 2020.

Nel PD non ci sono molte più certezze: la leader nazionale Elly Schlein sembra determinata a

candidarsi in tutte le circoscrizioni nonostante in molti glielo stiano sconsigliando anche per non prestarsi ad un confronto diretto con Giorgia Meloni che potrebbe compiere, guidando le liste di Fratelli d’Italia, la stessa scelta. L’altra variabile è determinata da Stefano Bonaccini: il Presidente dell’Emilia Romagna, uscito sconfitto dalle primarie del PD pur avendo vinto il voto nei circoli, è in scadenza proprio come Zaia. La Segretaria Nazionale lo vorrebbe in Europa, ma lui sembrerebbe preferire un ruolo nazionale sempre che non si riapra la possibilità di candidarsi nuovamente alle regionali. (r.r.)

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L’intervsita. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto

“L’autonomia avrà il via libera in tempi brevi, con il terzo mandato elettori liberi di scegliere”

Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ora la battaglia per l’autonomia è approdata in Parlamento.

Come andrà a finire? Ci sarà davvero l’autonomia come l’aveva pensata la Lega?

Sinceramente penso di sì, perché stiamo parlando di applicazione della Costituzione. Non c’è nulla di eversivo in questo. Al di là di chi si è fatto scudo dell’inefficienza per le sue pretese politiche fuori luogo, che hanno poco a che fare con questo tema, l’autonomia verrà data alle regioni che la chiedono. Questo prevede la Costituzione. Più che le regioni che remano contro, cercando di frenare le richieste del Veneto, sono convinto che vi siano attività di lobby promosse da alcuni esponenti dei ministeri che non intendono perdere il proprio potere di mettere un timbro su qualche carta. Guardando ai territori e alle dinamiche interne alla maggioranza penso che la legge verrà approvata in tempi relativamente brevi.

Altro tema caldo è la vivace

protesta degli agricoltori contro le politiche comunitarie. Che ne pensa?

Ero a Bruxelles proprio nei giorni della protesta e ho visto dai palazzi della commissione europea quello che stava avvenendo. E’ la reazione a cinque anni delle misure imposte con il green deal, che presenta logiche e obiettivi assolutamente utopistici. L’appoggio da parte della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha portato l’agricoltura e tutta l’economia europea ad una situazione difficile da gestire. Ciò che è successo con gli agricoltori potrebbe anche ripetersi su iniziativa di altre categorie economiche. Siamo tutti d’accordo che dobbiamo far qualcosa importante e tutti devono metterci del suo per salvaguardare l’ambiente, per contrastare i cambiamenti climatici, ma non possiamo pretendere che ci siano passaggi impossibili da realizzare perché le tempistiche sono assolutamente assurde. Ciò che abbiamo visto in Europa secondo me è la giusta reazione a delle politiche che nulla avevano di logico

e che invece forse avevano molto di ideologico. Viene a mancare una concreta possibilità di applicazione.

E’ più acceso che mai anche il confronto sul terzo mandato dei presidenti di Regione. Lei è favorevole?

Assolutamente sì. E non perché c’è in ballo Luca Zaia ma perché secondo me i cittadini devono poter scegliere liberamente chi li governerà. C’è chi pensa che gli elettori siano poco attenti e inclini al ragionamento nel decidere chi dovrà guidare le istituzioni. Noi invece vogliamo che venga lasciato ai cittadini il potere di scegliere, la libertà di indicare il futuro governatore del Veneto. Il limite dei due mandati è assurdo e anti democratico. Sono parole che possono sembrare forti ma dobbiamo lasciare gli elettori libere di scegliere.

Se invece non fosse possibile ricandidare Zaia, come gestirete il rapporto con Fratelli d’Italia che punta ad avere un proprio presidente?

Con gli amici di Fratelli d’Italia andiamo d’accordo e rispondo

che questi aspetti si affronteranno anzitutto sui tavoli nazionali. Ricordo che anche quando Fratelli d’Italia aveva percentuali inferiori alle attuali hanno avuto dei candidati e dei presidenti in regioni strategiche per il partito come la Sicilia o l’Abruzzo. Perciò non vedo nulla di così rivoluzionario se la Lega chiede di restare al timone della Regione Veneto, sia per motivi storici e politici, ma an-

Due milioni di euro per sostenere l’imprenditoria femminile in Veneto

La Regione Veneto scende in campo a sostegno della promozione e sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) giovanili con un Bando che mette a disposizione un totale di contributi erogabili pari a 2 milioni di euro. “Il supporto ai giovani che decidono di aprire una loro attività è fondamentale ed è positivo che la Regione investa in questo senso – dice Elisa Venturini Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – Al 31 dicembre 2022 le imprese giovanili presenti in Veneto risultano circa 32.000 (con una riduzione del 2% rispetto al 2019) e rappresentano il 7,5% delle im-

prese attive presenti nel territorio regionale, valore di poco inferiore alla media nazionale (9%).

Come per tutto il tessuto imprenditoriale regionale, si tratta di imprese di piccole dimensioni, l’88% non supera i sei addetti, e la forma giuridica prevalente è quella della ditta individuale (50,5% delle imprese giovanili venete). Questo bando mette a disposizione delle risorse che possono risultare molto utili specialmente in fase di avvio e di sviluppo delle aziende giovanili”.

Per essere ammesse alle agevolazioni,

che visto il risultato ottenuto alle ultime elezioni politiche, dove la Lega ha ottenuto il maggior numero di voti. Sono aspetti da analizzare con attenzione e penso che una leader sensibile e non smemorata come Giorgia Meloni li terrà ben presenti. Qualche suo colonnello, al contrario, mi sembra abbia la memoria più corta”. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)

le micro, piccole e medie imprese devono essere imprese individuali i cui titolari siano persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni. Gli interventi ammessi a contributo saranno le spese relative a beni materiali e immateriali o a servizi. Il contributo minimo è di 6.000 euro mentre il massimo è di 51.000 euro: la percentuale finanziabile massima pari al 30% delle spese e per questo non sono ammissibili interventi che comportino un investimento complessivo inferiore a 20.000 euro. La domanda va presentata entro mezzogiorno del 19 marzo.

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L’appello. La parlamentare Pd Rachele Scarpa: Governo e Regione prendano sul serio il fenomeno

“Fondo per i disturbi alimentari, insufficienti i 10 milioni stanziati”

“È stato solo grazie alla mobilitazione collettiva che il Ministro Schillaci è tornato sui suoi passi, ma un semplice reintegro non basta, servono più finanziamenti”

Idisturbi del comportamento alimentare (DCA) rappresentano una crescente preoccupazione per la salute pubblica in tutto il mondo, inclusa la regione del Veneto. Questi disturbi, che includono principalmente l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il binge eating disorder. “In Veneto, come in altre parti d’Italia, si è assistito a un aumento dei casi di DCA - spiega Rachele Scarpa, parlamentare veneta del Partito Democratico - Questa tendenza allarmante sottolinea l’urgente necessità di risorse e finanziamenti per i centri dedicati al trattamento e alla prevenzione di tali disturbi. Se con la legge finanziaria del 2021 si era finalmente riusciti ad istituire un fondo di 20 milioni, la scellerata scelta del governo Meloni di eliminare le risorse ha messo in seria discussione la capacità di azione del nostro sistema sanitario. È stato solo grazie

alla mobilitazione collettiva che il Ministro Schillaci è tornato sui suoi passi: un semplice reintegro della metà del fondo, ovvero 10 milioni, che rimangono totalmente insufficienti. Rimane poi aperta la questione del mancato inserimento dei Disturbi Alimentare all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza. Garantire l’accesso universale al trattamento per i DCA attraverso i LEA significherebbe abbattere le

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barriere economiche che troppo spesso impediscono alle persone di cercare e ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno”. “In sintesi – conclude Scarpa - è imperativo che le autorità regionali e nazionali riconoscano la necessità di aumentare i finanziamenti e le risorse dedicate al trattamento dei DCA. Solo attraverso un impegno concreto e sostenuto sarà possibile affrontare efficacemente questa problematica.”

Contrassegno unico per disabili Calzavara: “Censite oltre 120 mila targhe on line e soluzioni veloci per pass Ztl”

“Zetatielle Network è il circuito che abbiamo creato riunendo le banche dati e le informazioni sulle quasi 120mila targhe abilitate al transito nelle aree ZTL di 330 comuni veneti”. Così l’assessore alla programmazione, bilancio e personale della Regione Francesco Calzavara, ha annunciato l’avvio del contrassegno unico digitale per le persone con disabilità. “Si tratta di un progetto che abbiamo lanciato come Agenda Digitale del Veneto - ha aggiunto l’assessore - per l’inclusione dei cittadini con disabilità e che nel corso del 2023 ci ha evitato di recapitare quasi un milione di multe ai veneti. Accertamenti di violazioni che sarebbero poi stati contestati producendo un

reale risparmio di oltre 10 milioni di euro solo di spese di notifica. Liberi di muoversi oltre ogni barriera non dev’essere solamente uno slogan o una frase a effetto, ma un servizio concreto, tangibile e fruibile da parte del cittadino che può finalmente superare la barriera virtuale della Ztl per circolare in totale libertà e godere di un diritto previsto dal codice della strada”, ha concluso Calzavara.

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World Health Forum. Dal 20-23 marzo il prestigioso seminario con esperti da tutto il mondo

L’intelligenza artificiale nella medicina: a marzo Padova diventa la protagonista

Diversi mesi addietro proprio da queste colonne avevamo titolato “Padova Capitale della Salute” considerato il peso crescente che la città stava assumendo sulla scena nazionale e internazionale in termini di medicina grazie al grande impegno, anche strutturale per questo fondamentale settore e alla collaborazione, di altissimo livello, tra Amministrazione Comunale, Università, Azienda

teatro di questo fondamentale meeting che vedrà protagonisti alcuni tra i principali esperti mondiali in materia.

Si parte, come detto, il 20 marzo a Palazzo della Ragione dove dalle 15 ci saranno gli interventi del presidente della Regione Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani, e della rettrice dell’Università Daniela Mapelli che dialogherà con diversi esperti sul

ti successivi, al Centro Congressi. Tra gli appunti certamente più prestigiosi ci saranno certamente gli interventi di Mihaela van der Schaar dell’University of Cambridge, Tianxi Cai di Harvard Medical School, Boston, di Rosario Rizzuto, dell’Università di Padova, di Giusella Finocchiaro, dell’Università di Bologna. Il terzo giorno, tra gli altri, Alessandro Doria di Harvard Medical School, Boston,

Ospedaliera, Centri di Ricerca e Ulss.

Quasi a voler certificare questa tendenza ecco che dal 20 al 23 marzo Padova ha scelto di ospitare un seminario, forse il più prestigioso che ad oggi si è svolto a livello internazionale, su di un tema di grandissima attualità: l’applicazione dell’intelligenza artificiale in medicina.

Dopo l’apertura a Palazzo della Ragione sarà il Centro Congressi il

ruolo proprio degli Atenei. Si parlerà, poi, di pandemia chiedendosi se ci si debba aspettare, per il futuro, qualcosa di simile al covid e di Enti Camerali con il Presidente della Camera di Commercio, Antonio Santocono e quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Gilberto Muraro.

Il secondo giorno, il 21 marzo, si svolgerà, come tutti gli appuntamen-

Panagiotis Papapetrou, Stockolhm University, Sebastien Ourselin, King’s College London, Henning Muller, HES-SO Valais Techno-Pôle. Nella quarta e ultima giornata di lavori interverranno, tra gli altri, Tiziana Lippiello, Magnifico Rettore Università Ca’ Foscari di Venezia, Paolo Nespoli, Ex Astronauta ESA, Francesca Pasinelli, Direttore Generale Fondazione Telethon.

Zaia: “Veneto punto di riferimento della promozione della salute globale”

Presidente Zaia, il Veneto sta mettendo in atto azioni concrete per promuovere l’innovazione nella sanità.Il World Health Forum è il primo tassello?

In un Veneto che si attesta nuovamente ai vertici nazionali per i Lea, realizziamo un grande sogno. Una vera e propria legacy della sanità, che analizzerà il presente e approfondirà il futuro dell’evoluzione delle scienze mediche e delle tecnologie per migliorare la vita dei cittadini. Il Veneto diventerà per una intera settimana il cenacolo internazionale della medicina globale, identificando, altresì, i nuovi trend. Un evento di portata internazionale per riunire esperti della salute globale?

Facciamo da apripista riunendo in Veneto tutti coloro che hanno un ruolo attivo nel presente e nel futuro della salute globale, per delineare le prospettive future sul benessere e sulla prevenzione anticipando le nuove tecniche di diagnosi e le corrette gestioni dei dati sanitari. È la sintesi eccezionale di una sfida alla quale stiamo lavorando da due anni e dimostrerà il grande potenziale del Veneto nella sanità, nella scienza, nella ricerca, nell’intelligenza artificiale applicata alla medicina. Questo forum, destinato a crescere di anno in anno, si propone di diventare il nuovo punto di riferimento nel campo della sanità, simile al Forum Economico Mondiale di Davos, ma focalizzato sulla salute anziché sull’economia.

È emerso il tema delle imprese farmaceutiche e si è notata una carenza di ricerca nel nostro territorio. Questa è un’opportunità senza precedenti, poiché quando sei sotto i riflettori, si avvia un meccanismo virtuoso di promozione e attenzione. Diventeremo un incubatore di innovazione, considerando l’interesse crescente di aziende nel settore delle biotecnologie, della sanità e della produzione farmaceutica. In questo contesto, un forum che si pone al centro dell’attenzione internazionale è assolutamente necessario per catalizzare ulteriori progressi e partnership nel campo della salute globale.

Medicina e intelligenza artificiale: “L’Italia deve fare un passo in avanti”

Una parte significativa del programma del World Health Forum sarà dedicata all’evento Artificial Intelligence for Healthcare, che si terrà il 21 e il 22 marzo, focalizzandosi sull’esplorazione del ruolo dell’intelligenza artificiale e del machine learning nel campo della sanità. Un incontro, ideato dal professor Gaudenzio Meneghesso, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova e dal professor Roberto Vettor professore ordinario di Medicina interna.

“L’idea è nata dalla necessità di integrare gli studi, le analisi e i progressi tecnologici nel campo della medicina. Ringrazio anche la dottoressa Cristina Degan e il professor Mattia Veronesi per

il fondamentale supporto – commenta il professor Meneghesso –. L’intelligenza artificiale, se utilizzata correttamente, porterà vantaggi significativi in termini di efficienza medica e riduzione dei tempi di attesa per i pazienti. Ciò non significa l’eliminazione della professione medica, ma offrirà la possibilità di concentrarsi maggiormente sul benessere dei pazienti”.

Tra i relatori di spicco vi sono la Prof. ssa Mihaela van der Schaar (Università di Cambridge), il Prof. Alessandro Doria (Harvard Medical School) e il Prof. Sebastian Ourselin (King’s College London), i quali condivideranno le ultime innovazioni nel campo dell’IA in medicina, evidenziando il suo ruolo cruciale nella

trasformazione digitale delle scienze mediche.

La conferenza affronterà questioni legate all’etica e alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale, che rappresentano uno dei principali temi di discussione odierni. “L’Italia deve fare un passo in avanti nel trovare una soluzione anche in questo ambito. Francia e Germania hanno già superato il divario amministrativo per poter avere le cartelle cliniche dei pazienti e poter analizzare attraverso l’intelligenza artificiale tutti i dati possibili. Le questioni etiche, come la violazione della privacy richiedono un’attenzione particolare sia da parte della comunità accademica che delle istituzioni e della società nel suo complesso”. (s.b.)

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Gaudenzio Meneghesso, Luca Zaia e Roberto Vettor

Economia. Roberto Boschetto (Confartigianato Imprese Veneto) sull’avvento delle nuove tecnologie

“Intelligenza Artigiana, la nostra forza Noi artefici di creatività innovativa”

“L’IA è il mezzo, non il fine, va governata per farne uno strumento capace di esaltare creatività e competenze ineguagliabili dei nostri imprenditori”

L’avvento dell’Intelligenza Artificiale sta portando scompiglio nel mondo della finanza e dell’economia. Da una recente analisi di Confartigianato Imprese Veneto emerge che il 36,2% del totale degli occupati italiani (8,4 milioni) potrebbe subire l’impatto delle profonde trasformazioni tecnologiche e dei processi di automazione. Le professioni più esposte sono quelle maggiormente qualificate e a contenuto intellettuale e amministrativo, a cominciare dai tecnici dell’informazione e della comunicazione, dirigenti amministrativi e commerciali, specialisti delle scienze commerciali e dell’amministrazione, specialisti in scienze e ingegneria, dirigenti della pubblica amministrazione. Tra le attività lavorative a minor rischio vi sono quelle con una componente manuale non standardizzata, proprio come è l’artigianato.

Approfondiamo questo aspetto con Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Veneto: “noi l’acronimo I.A. lo leggiamo Intelligenza Artigiana. Una dote indispensabile per realizzare un modello di sviluppo economico e sociale ‘a misura d’uomo’, ricco della creatività e delle competenze inimitabili delle piccole imprese venete. Sapremo vincere le sfide delle grandi transizioni con la forza dei valori artigiani, capaci di unire l’innovazione digitale con la tradizione manifatturiera per dare ’anima’ a prodotti e servizi belli e ben fatti, simbolo del made in Italy e frutto della testa, delle mani e del cuore dei nostri imprenditori”.

Vi sono timori per l’avvento dell’intelligenza artificiale anche nei processi produttivi?

“Non abbiamo nessuna paura del nuovo e della tecnologia, come pure nessuna nostalgia per vecchi modi di produrre. Il destino degli uomi-

ni e degli imprenditori di fronte ai rischi e alle potenzialità dell’intelligenza artificiale è uno dei temi cruciali per il futuro dell’economia e, in generale, delle nostre società. Confartigianato lo ha messo al centro di riflessioni e di iniziative che puntano sull’intelligenza artigiana per costruire il futuro sostenibile del made in Italy”.

In che modo arrivarci?

“L’intelligenza artificiale è un

mezzo, non è il fine. Non va temuta, ma governata dall’intelligenza artigiana per farne uno strumento capace di esaltare la creatività e le competenze, ineguagliabili, dei nostri imprenditori. Non c’è robot o algoritmo che possano copiare il sapere artigiano e simulare il nostro talento che rende unico nel mondo il made in Italy. Vogliamo consentire ai nostri imprenditori di partecipare alla sfida dell’innovazione per

migliorare l’eccellenza e l’unicità di ciò che producono”.

Quali le conseguenze per le aziende nel prossimo futuro?

“Il nostro Ufficio studi dimostra che l’intelligenza artificiale può trasformarsi da rischio in opportunità, in un’arma che le piccole imprese stanno sfruttando per ottimizzare le proprie attività. In particolare, il 6,9% delle nostre Pmi utilizza robot, superando il 4,6% della media europea e doppiando il 3,5% della Germania. Inoltre, il 5,3% delle Pmi usa sistemi di intelligenza artificiale e il 13% prevede di effettuare nel prossimo futuro investimenti nell’applicazione dell’IA. I sistemi di intelligenza artificiale porteranno ad un nuovo equilibrio del portafoglio delle competenze imprenditoriali, un fenomeno più marcato per le piccole imprese nelle quali l’imprenditore accentra su di sé attività caratteristiche di professioni ad elevato impatto di IA. Noi siamo certi che L’intelligenza artificiale si fonderà in modo collaborativo con l’”intelligenza artigiana” degli imprenditori”.

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Donne, “la vita ricomincia a 50 anni!”

Dal corpo alla mente, alle relazioni: prendersi cura di sè

Il progetto di rete che mette al centro la salute e il benessere della donna

“La

vita ricomincia a 50 anni!”: prendersi cura di sé, dal corpo, alla mente, alle relazioni!

E’ il titolo di un interessante progetto che mette al centro la donna, in una fase delicata della sua vita, per promuovere la cultura della prevenzione e del benessere in un contesto di collaborazione tra istituzioni della sanità, della politica-amministrazione, della ricerca e del sociale.

Il progetto, presentato a Ca’ Sugana, è dedicato alle donne in premenopausa ed è promosso dal Comune di Treviso, dall’Ulss 2 Marca Trevigiana e dall’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con Spazio Donna. Il progetto nasce dall’idea di Giorgia Ghirardo, laureanda in Infermieristica della sede trevigiana dell’Università di Padova, e della sua relatrice, Silvia Sturniolo, sviluppata nell’ambito della sua tesi di laurea. Lo scopo di “la vita ricomincia a 50 anni!” è quello mettere a disposizione del territorio della Marca, dove Giorgia Ghirardo vive, le sue conoscenze e di approfondire la Medicina di Genere per offrire un servizio alle donne “per sensibilizzarle e far nascere in loro la consapevolezza che è importante conoscersi a fondo per prevenire malattie tipiche della menopausa”, sostiene l’assessore alla Città Inclusiva, Gloria Tessarolo.

È stata, quindi, condotta un’indagine

Prosegue alla pag. seguente

MARZO 2024 on-line: /category/salute/

20 febbraio 2020-20 febbraio 2024, a quattro anni dal Covid

“Insieme per un mondo di salute”

La Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socio-assistenziali e del volontariato

febbraio 2020 – 20 febbraio 2024, a quattro anni dall’irrompere della pandemia da Coronavirus, il giorno in cui a Codogno venne scoperto il “paziente uno”, il Ministero della Salute trasforma questa data in un’occasione per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale sanitario, socio sanitario, socio assistenziale e del volontariato sempre in prima linea negli anni del Covid. Ma la Giornata del 20 febbraio, non vuole essere solo celebrativa e diventa dunque un’occasione per ripensare in chiave critica i sistemi organizzativi della sanità e di quanti vi operano quotidianamente. “Insieme per un mondo di salute” è lo slogan che vuole rappresentare questa visione più marcatamente interdisciplinare, fondata in modo più convinto su collaborazioni e interazioni tra i professionisti della sanità.

“L’esperienza del Covid – sottolinea la dr.ssa Antonia Demarchi, direttore delle Professioni sanitarie nell’Azienda Ulss 6 Euganea - ha messo in evidenza le fragilità del nostro sistema salute ma ha determinato anche la possibilità di rileggere

criticamente i sistemi organizzativi all’interno dei quali tutti i giorni i professionisti operano”.

Lo slogan scelto rappresenta dunque il ruolo delle professioni che ogni giorno lavorano, spesso in condizioni difficili, per garantire la salute di tutti e senza citarlo esplicitamente richiama il concetto di One Health, una visione olistica basata sull’integrazione di discipline diverse, un approccio antico e, al contempo, innovativo in cui le collaborazioni interdisciplinari e le interazioni tra i professionisti possono rappresentare un nuovo schema di gestione per rendere efficace e sostenibile il sistema socio-sanitario.

La Giornata è diventata, quindi, un momento di riflessione e condivisione sulla complessità delle organizzazioni sanitarie specificatamente per quanto riguarda l’integrazione dei “saperi”, le modalità di interazione e comunicazione tra professionisti e con l’utente e di come le organizzazioni dovrebbero prendersi cura degli operatori sanitari.

Dal corpo alla mente, alle relazioni: prendersi cura di sè

Il progetto di rete che mette al centro la salute e il benessere della donna

Continua dalla pagina precedente

nel Comune di Treviso, patrocinata dall’Ordine dei Farmacisti, indirizzata alle donne in età perimenopausale, per misurare i fattori di rischio cardiovascolare in questo target. In tutte le farmacie del Comune sono state distribuite delle locandine contenenti un QR code per la partecipazione a un questionario anonimo che indagava i comportamenti associati alla salute del cuore, nelle donne di fascia di età compresa tra i 42 e 58 anni. Sono stati compilati più di 250 questionari nel periodo dicembre 2023-gennaio 2024.

I dati raccolti dal questionario hanno messo in luce dei comportamenti mediamente salutistici da parte delle donne, oltre che una spiccata attenzione alla propria salute e una propensione al confronto con i professionisti per approfondire le conoscenze necessarie a un’autogestione ed empowerment personale.

“Quando parliamo di “fare rete” per il benessere dei cittadini e delle cittadine intendiamo proprio questo: coinvolgere le istituzioni, l’azienda sanitaria, l’Ordine dei Farmacisti ma anche l’università per dare maggiori opportunità” sostiene il sindaco Mario Conte.

“Dall’idea di Giorgia Ghirardo – prosegue - è nata un’indagine e una serie di incontri per le cittadine: una catena virtuosa che non può che replicarsi in futuro anche in altri ambiti”.

A seguito della valutazione dei dati raccolti, si sono strutturati in un ciclo di cinque incontri condotti da esperti e dedicati a tematiche di rilievo nella menopausa tra le quali, appunto, la salute del cuore. Gli incontri, aperti a tutti e senza necessità di prenotazione, si tengono fine alla fine del mese di marzo nella Sala Convegni dell’ospedale di Treviso, dalle 20.45 alle 22.30. I prossimi appuntamenti saranno dedicati a “Menopausa e cambiamento del corpo”, il prossimo 13 marzo, e “Amarsi da grandi: benessere personale e sociale della donna”, il 20 marzo.

Come sostiene l’assessore alla Città Inclusiva, Gloria Tessarolo: “per prevenire è necessario prioritariamente conoscere”.

Giorgia Ghirardo “si è rivolta alle istituzioni con fiducia” unendo l’amministrazione e la politica al servizio di sanità pubblica, ma anche alla ricerca e all’università. Si sono alleate istituzioni e università e diverse generazioni volte a lavorare ad un obiettivo comune: la salute e la prevenzione. Sembra che questo possa essere quello vincente e che si possa prendere come modello per altri progetti.

Infatti, l’azienda sociosanitaria, che “è da anni al fianco delle donne con i percorsi di prevenzione, diagnosi e cura”, sottolinea il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, a seguito dei progetti come quello presentato da Giorgia Ghirardo, ha ricevuto dalla Fondazione Onda un premio (assegnato a tutte e sei le strutture dell’azienda) e tre bollini rosa, il massimo della valutazione.

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Prevenzione. La Giunta regionale ampia l’offerta per i controlli

Screening del colon retto anche per la fascia d’età dai 70 ai 74 anni

L’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin: “Nel Veneto il tumore al colon retto costituisce la terza neoplasia più frequente nella popolazione. Nel 2022 il 63% della popolazione veneta ha risposto positivamente all’invito”

Screening del colon retto, la fascia si allarga a tutti i cittadini, uomini e donne, di età compresa tra i 70 e i 74 anni. La Giunta regionale del Veneto ha infatti approvato l’allargamento dell’offerta che fino era rivolto alla popolazione tra i 50 e i 69 anni, in linea con quanto previsto all’interno del Piano Nazionale Prevenzione 2020-2025 e del Piano Regionale Prevenzione 2020-2025, oltre che dalle Raccomandazioni del Consiglio Europeo del 2022 e dal Piano Oncologico Nazionale 2023-2027.

“Nel Veneto – sottolinea l’assessore veneto alla Sanità e alle Politiche sociali Manuela Lanzarin – il tumore al Colon retto costituisce la terza neoplasia più frequente nella popolazione, dopo il tumore della mammella e il tumore della prostata. Il Registro Tumori evidenzia come nel 2020 circa il 63% dei nuovi casi siano stati diagnosticati in persone dai 70 anni in su (1900 casi). Si è deciso, quindi, di

ampliare le frontiere della prevenzione. La nostra regione, infatti, non si discosta dalla tendenza generale a un progressivo invecchiamento e gli ultrasettantenni sono una parte consistente della società, destinata ad aumentare con l’allungamento delle speranze di vita. Ampliare l’offerta dello screening, significa allargare un intervento di sanità pubblica mirato a ridurre la mortalità grazie alla diagnosi precoce dei tumori e, dove possibile, delle lesioni pre tumorali che possono essere così rimosse”.

I dati del 2022, con più di 371.000 cittadini che hanno risposto positivamente all’invito, danno riscontro di un’adesione di circa il 63%, tra le più alte su tutto il territorio nazionale, con una partecipazione femminile maggiore (66%), rispetto a quella maschile (60%). Il 4,1% circa dei soggetti aderenti allo screening ha avuto un esito positivo al test di primo livello, ed è stato quindi invitato ad effettuare una colonsco-

pia. Sono stati diagnosticati 324 carcinomi e 2.541 adenomi avanzati, avviando così il relativo percorso terapeutico.

“Sono valori che pongono la sanità veneta in posizione di rilievo a livello nazionale e siamo certi che sia possibile progredire ulteriormente, anche grazie alle azioni di sensibilizzazione che non mancheranno anche in occasione di questo allargamento dell’offerta. Lo screening del colonretto, assieme allo screening della mammella e della cervice uterina, sono i tre programmi di screening oncologici offerti gratuitamente alla popolazione. Si inseriscono in un sistema di prevenzione molto efficiente e in cui la Regione del Veneto

crede fermamente, favorendo anche altre diverse attività, a cominciare dalla sensibilizzazione a favore di corretti stili di vita”. Lo screening continua ad essere proposto alla popolazione femminile e maschile con cadenza biennale, e tutto il percorso è offerto gratuitamente ed in maniera attiva, organizzando con i cittadini gli eventuali approfondimenti necessari. Per agevolare gli utenti nella partecipazione allo screening, è attiva in tutta la Regione una collaborazione con le farmacie territoriali. Seguendo le indicazioni contenute nella lettera di invito, i cittadini possono rivolgersi ad una delle farmacie aderenti, sia per ritirare il dispositivo

da utilizzare per raccogliere il campione a domicilio sia per consegnarlo poi alla stessa farmacia. Nello specifico, il test di primo livello si basa sulla ricerca nelle feci di tracce di sangue, non visibili ad occhio nudo, con esame immunochimico. L’esame di approfondimento che segue la prima indagine perlustrativa è la colonscopia, effettuata con sedazione dell’utente. L’estensione alla fascia di popolazione tra i 70 e i 74 anni inizia già quest’anno con l’invito a coloro che, nati nel 1954, compiono 70 anni. Proseguirà con una graduale progressione fino ad arrivare a compimento nel 2029, interessando tutta la fascia di 70-74enni.

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Polo Adolescenti dell’Ulss 3 Serenissima. Una proposta rivolta alle giovani di Mestre e Venezia

Sessualità e consapevolezza, un ciclo di incontri per le ragazze

Da marzo a maggio: il percorso si snoda in sei appuntamenti e ha lo scopo di aiutare le ragazze dai 16 ai 21 anni ad approfondire la percezione del proprio corpo

Un’iniziativaproposta alle ragazze per aiutarle ad approfondire la consapevolezza e la percezione del proprio corpo, e per dare loro strumenti e informazioni perché possano vivere al meglio la loro sessualità. La dottoressa Giorgia Pugiotto, una delle curatrici del corso illustra i

“Corpo, Consapevolezza e Sessualità” è il titolo di un ciclo di incontri per le ragazze di Mestre e Venezia, dai 16 ai 21 anni, pensati dal Polo Adolescenti dell’Ulss 3 Serenissima.

“Questa è la prima edizioni, e promuoviamo l’iniziativa - sottolinea la dottoressa Giorgia Pugiotto, una delle curatrici del corso - d’intesa con i dirigenti scolastici negli Istituti secondari di secondo grado e nelle università. Contiamo di costituire un gruppo di ragazze, almeno quattro e al massimo una decina come prima esperienza, che intendano fare questo percorso insieme agli operatori sanitari del Polo Adolescenti. Va tenuto conto che gli incontri alternano momenti teorici e momenti pratici, e che uno degli obiettivi è promuovere la condivisione e la socializzazione tra ragazze; anche per questo motivo, oltre che per il fatto che verranno svolti esercizi di percezione del proprio corpo, abbiamo inteso escludere la partecipazione “da re-

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moto”, attraverso i metodi di collegamento digitali”.

“Tutto il ciclo - aggiunge l’altra curatrice, la dottoressa Eleonora Marino - spazia nei temi stretti e in quelli connessi alla sessualità, quali le emozioni e il benessere sessuale, la guida alla fertilità e alla contraccezione, la conoscenza consapevole del pavimento pelvico, le abitudini quotidiane corrette e particolari tecniche quali la respirazione diaframmatica”.

Gli incontri, che iniziano dal mese di marzo, si svolgono il giovedì pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.00, nella sede del Consultorio Familiare di via Felisati.

“E’ consigliabile che le adolescenti interessate partecipino a tutti gli incontri, fissati nei giorni 14 marzo, 4 aprile, 18 aprile, 9 maggio, 16 maggio e 30 maggio, in quanto – precisa la dottoressa Marino - si tratta di un percorso in cui le tematiche affrontate sono differenti ma interconnesse tra di loro”.

Per informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere alle due sedi: Polo Adolescenti di Mestre, 041.2608202, lunedì, mercoledì o giovedì dalle 14.30 alle 17.30; Polo Adolescenti di Venezia, 041.5295994, lunedì o mercoledì dalle 14.30 alle 17.30.

I risultati delle ricerche tratteggiano una realtà per certi versi sorprendente. Se tutti sanno infatti che con l’arrivo della terza età l’udito tende a diminuire, non tutti sanno invece che il 15% degli adulti sopra i diciotto anni dispone di una capacità uditiva limitata e che il 30% delle persone tra i 65 e i 74 anni presenta

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La Spezia, via dalla folla Quando la città è ancora più attraente

La città ligure, famosa per il suo porto militare, fuori stagione sa svelarsi attraverso gli itinerari di architettura liberty e razionalista, esibendo un cuore storico elegante e discreto, nonché musei originali e incomparabili viste sul romantico Golfo dei Poeti

E poco lontano ecco Portovenere e le Cinque Terre…

E’ come certe seducenti signore senza età.

La Spezia fuori stagione esprime un fascino discreto e sottile, fatto di sfumature. Bella persino d’inverno, quando la città, ma anche le “Cinque terre” e Portovenere, corolle dello stesso fiore, si concedono in esclusiva in tutto il loro incanto, finalmente libere dall’assedio portato da visitatori di tutto il mondo. D’inverno calano anche i flussi delle crociere e La Spezia sembra tornare a respirare. A ritrovare le sintonie che le sono più affini. La città è un vincolo stretto fra natura e architettura, che sembrano create l’una per l’altra. Intorno c’è il golfo: lo chiamano “Golfo dei Poeti” quello che abbraccia La Spezia e si fa presto a capire perché. Certo, qui contano le presenze di cui la città va fiera: Shelley, Byron, Wagner... Anche il contemporaneo Montale. Però il golfo è “dei poeti” anche per la poesia che sa suscitare, in quell’abbraccio fra paesaggio naturale e paesaggio urbano. “Destagionalizzare si può – dice Gianluca Giannecchini, consulente turistico spezzino – Si pensi soltanto al ventaglio di musei della città. Fuori stagione la proposta culturale ha un risalto maggiore”. Maria Grazia Frija,deputata e assessora al Turismo: “Qui ci sono tanti percorsi e tanti itinerari a tema, a cui presto si aggiungerà l’Anello di Venere, un percorso che collegherà il Castello di San Giorgio alla casa della Venere di Botticelli, ovvero Simonetta Cattaneo Vespucci, la gentildonna del Rinascimento che ispirò il pittore”. C’è un punto di La Spezia che non ti aspetteresti mai di scoprire come invidiabile belvedere: è la terrazza del “matitone”, ovvero della caratteristica torre esagonale che “dialoga” architettonicamente con la Cattedrale (il progettista è lo stesso: l’architetto Cesare Galeazzo) che oggi ospita l’Allegroitalia Hotel & Condo. Da lassù, luogo consacrato agli aperitivi e alle cene estive, lo sguardo abbraccia il centro storico, scrigno di palazzi in stile Liberty e razionalista, il porto commerciale e quello militare (il più importante d’Italia, voluto da Cavour nel 1859) e poi la lunga corona di colline. Altro punto di osservazione unico è il castello di San Giorgio, che oggi ospita anche il museo archeologico “Ubaldo Formentini” arricchito da collezioni private. Più su ci sono soltanto le ville della Belle Epoque.

Dal piazzale tra albergo e cattedrale parte il suggestivo percorso lungo le mura medievali, sempre con vista sul golfo. Mentre scendendo la scalinata a lato della cattedrale ci trova in piazza Europa, a due passi dal porto commerciale, quello delle navi da crociera che da sole portano 750.000 turisti l’anno. Da lì si snoda l’itinerario pedonale nella città razionalista, ricca di opere finite nei manuali di architettura, come il Palazzo delle Poste, opera del 1933 di Angelo Mazzoni. Gli stessi viali e piazza Verdi sono stati oggetto di un profondo restyling,

tale da renderli di gusto più contemporaneo. Gli alberi sono stati sostituiti da scenografiche installazioni urbane a forma di porta. Prima gli spezzini protestarono, poi l’idea piacque. Più avanti inizia l’altra La Spezia, quella cara a Wagner e alla Contessa di Castiglione (l’affascinante fotografa Virginia Odoisi, donna dell’800 che segnò l’evoluzione del costume), dove il liberty trionfa ancora nelle aristocratiche facciate di tanti palazzi, ciascuno dei quali cela una storia. Via del Torretto, via Sant’Agostino, via del Prione: siamo nel cuore della città.

Questa parte di La Spezia racchiude anche tesori simbolo: dal Castello di San Giorgio, a cui si può salire anche attraverso un comodo ascensore, al Civico Museo del Sigillo, galleria di oltre 1500 sigilli donati da Lilian ed Euro Cappellini. Il Museo Civico “Amedeo Lia”, allestito nel seicentesco complesso dei Paolotti propone un viaggio nella pittura fra il Duecento e il Settecento, con opere di Tiziano, di Bruegel e di altri autori famosi. In via del Prione si affaccia la Galleria “Quintino Sella”, ex rifugio antiaereo dove un allestimento multimediale fa rivivere il terribile bombardamento del 19 aprile 1943, che causò 120 morti. Ma l’istituzione che più di tutte rappresenta La Spezia è il Museo Tecnico Navale ospitato all’Arsenale, opera del 1869 voluta da Camillo Benso Conte di Cavour. Il museo sfoggia pezzi rari come i motoscafi siluranti su cui vennero compiuti audaci sabotaggi durante le due guerre mondiali, o le artistiche polene di navi, comprese quelle delle imbarcazione utilizzate dai garibaldini durante la spedizione dei Mille. Tappa d’obbligo alle Cinque Terre: l’ideale per raggiungerle è il treno: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso a mare. Fuori stagione questi borghi, che fino a un secolo fa erano raggiungibili soltanto in barca, sembrano accogliere il visitatore in intimità, mostrando il loro vero volto. E poi c’è la spettacolare “Via dell’amore”…

A Portovenere, gemma delle gemme, le antichissime chiese di San Pietro (quella in stile pisano a sbalzo sul mare) e quella romanica di San Lorenzo, un po’ più su, hanno avuto l’onore di essere consacrate da papi, quasi mille anni fa. Le irte case dalle facciate colorate sembrano vegliare sulle onde, spesso ruggenti qui. Un souvenir gastronomico? Ci pensa Luigi Rosa dell’Allegroitalia: le sue trofie alla Portofino, gli gnocchetti di mare e il polpo croccante al rosmarino sono piatti tradizionali semplici e ricchi di sapori, che rispecchiano l’anima di questa terra di mare. Piatti che lasciano il segno. Da accompagnare con il Vermentino di qui. Per finire con il passito Sciacchetrà, il vino Docg dei terrazzamenti che rende soavemente più dolce… il dolce.

Nella foto copertina le nuove installazioni urbane che rendono di gusto più contemporaneo Piazza Verdi. Più sotto la cattedrale di forma rotonda, opera di Cesare Galeazzo; la Manarola; le trofie alla Portofino di Luigi Rosa; la Galleria “Quintino Sella” che ospita il museo multimediale sul bombardamento del 18 aprile 1943. Più sotto: Portovenere e il Palazzo delle Poste;

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LIGURIA

A tavola

Con l’avvicinarsi della primavera, il mese di marzo regala in cucina un’ampia varietà di deliziose ricette.

Gli ingredienti disponibili in questo periodo sono differenziati e tutti di grande gusto.

MINI TOAST

DI ASPARAGI E UOVA

Una ricetta facile e veloce per trasformare il classico “uova con asparagi” in un piatto nuovo di sapori e consistenza. Sfizioso piatto anche per un brunch domenicale

Ingredienti: 4 fette di pane; 4 uova; 500 g di asparagi; olio extravergine di oliva q.b.; pepe nero q.b. Preparazione: Eliminare la parte più fibrosa del gambo degli asparagi per agevolarne la cottura, quindi sbucciare la parte più dura con un pela patate. Dividere gli asparagi a metà e sciacquarli sotto acqua fredda corrente. In una padella antiaderente, rosolare lo scalogno finemente tritato con un filo d’olio. Aggiungere gli asparagi e farli rosolare per qualche minuto, insaporirli con un pizzico di sale.Per le uova, ungerne il fondo di una padella e cuocerle fino a far rapprendere l’albume. Nel frattempo, tostare le fette di pane sotto il grill del forno. Disporre il pane tostato su un piatto da portata, quindi gli asparagi e infine le uova.

PASTA CON CARCIOFI, PINOLI E PECORINO

La dolcezza dei carciofi è esaltata dalla sapidità del formaggio pecorino, per un risultato finale gustoso e dai sapori equilibrati Ingredienti: : 320 g di spaghetti; 2 spicchi di aglio; 800gr carciofi; olio extra vergine di oliva; 40 g di pecorino stagionato; sale e pepe nero macinato q.b.

Preparazione: Puliti i carciofi mettere a bollire l’acqua per la pasta. Preparare un soffritto d’aglio utilizzando metà dell’olio e unire i carciofi, facendoli rosolare. Aggiungere un mestolo di acqua di cottura della pasta quando necessario e stufare i carciofi per circa 15 minuti o fino a quando non risultano inteneriti. Una volta pronti, si aggiusta di sale e pepe e si fa evaporare il liquido di cottura. Scolare la pasta leggermente al dente e saltarla con i carciofi per un minuto, aggiungendo un po’ di acqua di cottura tenuta da parte. Infine, si aggiunge il resto dell’olio a crudo a fuoco spento. Per servire, si presenta la pasta ai carciofi con una spolverata di pecorino ridotto in scaglie

TORTA GRECA AL LIMONE E MIRTILLI

Un dolce da mangiare tiepido o freddo. Una ricetta originale e facile da realizzare. La croccantezza della pasta fillo alla morbidezza del ripieno profumato. Ingredienti: 300 g di pasta fillo; 300 ml di panna fresca; 2 uova; 100 g di zucchero; 200 g di burro fuso125 g di mirtilli; scorza di limone Preparazione: La pasta fillo va lasciata a temperatura ambiente. In una ciotola, si uniscono uova, panna, zucchero, semi di vaniglia e scorza di limone, mescolando fino a ottenere un composto omogeneo. Si stende il primo foglio di pasta fillo, lo si spennella con burro fuso e si sovrappone un secondo foglio. Si forma una rosa e si mette in uno stampo imburrato. Si continuano ad accoppiare i fogli intorno alla rosa principale, spennellando con burro fuso. Si inforna a 180°C per 15 minuti. Dopo la prima cottura, si versa la pastella preparata, si aggiungono i mirtilli e si prosegue la cottura per 25-30 minuti. Lasciare intiepidire prima di servire.

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Idee in cucina, facili e sfiziose
cura
Busato
Rubrica
a
di Sara

ARIETE

Si prospetta un periodo altalenante, tra alti e bassi, soprattutto in ambito lavorativo. Ma le energie accumulate consentiranno di superare con successo tutte le prove.

TORO

Dopo una prima fase di disorientamento, dovuta alla stanchezza accumulata nei mesi invernali, torna il sereno, l’ottimismo e il buon umore. Si riparte con nuove intenzioni.

GEMELLI

Il periodo promette risvolti interessanti, dopo una lunga attesa. Nuove occasioni e allettanti opportunità renderanno il futuro carico di interessanti aspettative.

CANCRO

Vi siete un po’ trascurati, mettendo in primo piano gli impegni e le esigenze degli altri, ora è tempo di dedicare le vostre cure a voi stessi. Meritate un po’ di felicità.

LEONE

Vi siete sottoposti ad un ritmo massacrante pur di raggiungere i vostri obiettivi per rimettere a posto le cose. Ora è tempo di godersi con un po’ di sollievo i primi risultati di tanti sforzi.

VERGINE

Incontrerete qualche ostacolo nella realizzazione dei vostri progetti e questo richiederà di rivedere in parte strategie e tempistiche. Ma siete caparbi e troverete le giuste soluzioni.

Oroscopo

BILANCIA

Avete trascorso un periodo di relativa calma e ora le acque ricominciano ad agitarsi. Si tratta però di situazioni temporanee che non toglieranno stabilità al vostro equilibrio.

Marzo

Marzo, il mese del risveglio

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SCORPIONE

Siete partiti svantaggiati rispetto agli altri ma avete saputo recuperare alla grande e ora vi godete il vostro meritato successo. Si apre una nuova fase e siete pieni di idee.

SAGITTARIO

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Sorridete di più e siate soddisfatti di quello che avete: è il frutto del vostro duro lavoro e molti vorrebbero essere al vostro posto. Un po’ di riposo vi farà apprezzare di più le piccole cose.

CAPRICORNO

Vi siete impegnati con dedizione e sacrifici raggiungendo gli scopi che vi eravate prefissati. Avete quindi goduto del meritato riposo e ora siete pronti per ripartire a caccia di nuovi traguardi.

ACQUARIO

Vivete di sogni e di emozioni e l’arrivo della primavera non fa che alimentare questa vostra caratteristica. Ma ad evitare che voi prendiate il volo ci pensa sempre chi vi riporterà coi piedi per terra.

PESCI

Tutto rema verso la vostra direzione consentendovi di vivere alla grande questo periodo che vi vedrà protagonisti nel lavoro, nelle amicizie e anche in amore. Approfittatene.

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Tecno Crane monta la gru per il via ai lavori

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una nuova funzione a palazzi storici è ancora più importante in un’ottica di sostenibilità e valorizzazione del territorio.

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chiederanno circa 3 anni.Il progetto di Palazzo Mandelli, dunque, si aggiunge ad altri progetti a cui Tecno Crane ha

za del territorio come Palazzo Foscarini a Padova o i diversi interventi nei centri storici di Castelfranco Veneto, Treviso, Venezia, Verona e Firenze. Un segno di grande competenza e attenzione che gli permette di portare a termine ogni impresa, da vera eccellenza del nostro

Per questo, per Tecno Crane, azienda di Campodarsego (PD) specializzata in vendita, noleggio e assistenza gru edili è sempre un orgoglio partecipare a progetti che mirano a preservare edifici di grande valore storico-artistico. Significa non solo mettere al centro il territorio ma anche la sua comunità, mettendo a disposizione delle persone la storia e la bellezza dei suoi luoghi.

Recentemente la squadra montatori di Tecno Crane è stata impegnata nel montaggio di una gru Liebherr 71EC, posizio-

39 PROTAGONISTI A NORD EST TECNO CRANE SRL Via Antoniana, 242-244 - 35011 Campodarsego (PD) - Tel. 049 8803197 - info@tecnocrane.it
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Ciclo misto - Valori ponderati (l/100km): 0,96 Consumo di energia ele rica (Wh/km): 199,23 Range consumi (l/100km) - ponderato ciclo misto Charge depleting: 0,96 Emissioni CO2 g/km (range)ponderato ciclo misto Charge depleting: 22 - Consumi ed emissioni WLTP* (ai sensi del Regolamento UE 2017/1151)
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