del Conselvano
Periodico d’informazione locale. Anno XX n.119 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Cartura, il caso Pip di Cagnola ora le aziende devono pagare
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Terrassa, eventi Una lunga stagione di iniziative
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www.lapiazzaweb.it
Tribano Polemica accesa sul servizio di scuolabus
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EDITORIALE
assunzione sotto inchiesta giudiziaria
Il Vajont non ci ha insegnato nulla di germana urbani
L’incarico di capo ufficio tecnico assegnato dal sindaco di Conselve Antonio Ruzzon ad un professionista con un contratto a termine, già al centro di interrogazioni consiliari e scontri con l’opposizione, ora finisce nell’indagine giudiziaria partita da Sant’Urbano. Coinvolto nell’inchiesta anche Ruzzon. pag. 6
bovolenta, “restituite i rimborsi alluvione”
A tre anni esatti dalla tragica alluvione del novembre 2010, le problematiche sembrano ben lontane dall’essere risolte e l’ultima tegola a cadere sulla testa dei bovolentani si chiama “restituzione dei contributi”. Proprio così: entro la fine di ottobre una trentina di alluvionati, dovranno restituire quanto ricevuto. pag. 11 10%
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Cala il sipario su Attiva pronta la liquidazione
L’assemblea dei soci chiamata a votare il piano da presentare al Tribunale di Padova
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el 2008 le azioni di Cosecon valevano 6 euro l’una e il capitale sociale in mano ad oltre un centinaio di Comuni del Veneto meridionale, a banche ed ad altri enti, ammontava a 30 milioni di euro. Oggi i sindaci soci si trovano con un pugno di mosche, perché la Spa, che nel frattempo ha cambiato il nome in Attiva, è crollata sotto il peso dei debiti generati prima da una gestione spregiudicata delle risorse e in seguito consolidati dalla crisi del mercato immobiliare. A forza di bilanci in
rosso, l’ultimo nel 2012 con un deficit di 14 milioni di euro, il valore del pacchetto azionario si è via via ridotto fino ad annullarsi. I Comuni soci storici (Conselve, Maserà, Bagnoli, Tribano solo per citare i primi) ci hanno rimesso alcuni milioni a testa, così come hanno perso cifre importanti anche Veneto Sviluppo e la Provincia di Padova, fra i maggiori azionisti. Schiacciata da oltre 90 milioni di debiti verso le banche, nella doppia veste di soci e creditori, alle prese con un difficile piano di ristrutturazione del
debito, la società tre mesi fa ha dovuto alzare bandiera bianca e imboccare la strada della liquidazione. Del resto l’ex Cosecon dispone di un patrimonio importante, valutato in quasi 130 milioni fra terreni e fabbricati. Proprio in questi giorni tre liquidatori, tre commercialisti padovani, sono chiamati a presentare all’assemblea dei soci il piano da portare in Tribunale per la progressiva vendita del patrimonio. Un passo che mette la parola fine ad una storia partita da lontano, alla fine degli anni Sessanta. pag. 6
idimensionare, conservare, restaurare, coltivare, redistribuire. A volte bastano poche parole, una presa di posizione netta e, forse, tutto può cambiare, svoltare. Anche il destino di una sola persona o di intere comunità. Così sarebbe stato per Longarone 50 anni fa se l’interesse di pochi sulla diga e i profitti che avrebbe prodotto, non avesse prevalso criminosamente sull’interesse di molta povera gente. Guardando al Veneto di oggi e ripensando al disastro del Vajont vien da dire che non abbiamo imparato niente. Con l’autunno arriveranno le piogge. Una volta erano una benedizione, oggi le scongiuriamo come un nuovo flagello. Le esondazioni frequenti, gli allagamenti improvvisi che paralizzano le nostre città ci hanno insegnato a temerle ma soprattutto hanno reso evidente che la rete idrica e la terra, che ancora respira libera dal cemento, non bastano più ad assorbire l’acqua che cade dal cielo. Eppure chi ha il potere di farlo continua a progettare strade, nuovi quartieri, grandi ospedali. Nemmeno la crisi segna una battuta d’arresto in questa corsa al cemento. Non ci sono più soldi per nulla eppure sulle grandi opere non si torna indietro. continua a pag.
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L’Intervento
Nel patto sindaci-imprese il futuro da costruire di Marco Pavin*
SPACCIO DI FABBRICA VIA DEL COMMERCIO, 12 - ROVIGO Loc. BORSEA AREA COMMERCIALE LA FATTORIA - TEL. 0425 474954 dormiflex.rovigo@dormiflex.it - www.dormiflex.it
“P
rossimità attiva”, questa la proposta del presidente dell’Upa Roberto boschetto, tra chi amministra e chi produce. Un nuovo patto, intendo, che sia fondato non sulla logica dello scambio (di consenso, di interessi), ma sulla trasparente “coalizione”... *Presidente Confindustria Padova
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