laPiazza del Camposampierese Est - Maggio 2024

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Come spesso accade in Italia, le elezioni diventano il termometro per valutare altre temperature politiche. Il primo interrogativo, citando Sordi e Manfredi, è secco: riusciranno i nostri eroi e ritrovare i voti misteriosamente scomparsi ai seggi? Siccome la partecipazione non è la libertà di Gaber, è facile che si fermi attorno alla metà degli aventi diritto. Comunque la risposta all’interrogativo di cui sopra farà sorridere soltanto pochi. Il partito di Giorgia, ormai la chiamiamo solo con il nome come vuole lei, ha solo il problema di capire di quanto salirà oltre il 30 per cento, visto che è già attorno al 32, e ha doppiato la Lega. Il risultato servirà a rinforzare con il peso dei numeri le ambizioni a guidare la Regione, visto che su un punto Giorgia ed Elly Schlein sono d’accordo: il terzo mandato ai governatori non arriverà. Se la Lega ha ormai la metà dei voti di Fratelli d’Italia, nonostante le polemiche e i distinguo di molti, perfino del presidente Zaia, è assai probabile che la candidatura del generale Vannacci porti comunque voti alla Lega. Del resto, il parà della Folgore esaspera concetti che circolano non solo nel Veneto. Il partito vive un’esplicita fronda da parte dei leghisti veneti, che finora hanno sopportato Salvini solo perché era vincente e ha portato il partito nazionale da un misero 4 per cento al 34 delle europee scorse. Ma la resa dei conti è giunta.

segue

del Camposampierese Est SI SCALDANO I MOTORI IN VISTA DELLE ELEZIONI COMUNALI

Borgoricco, Camposampiero, Massanzago e Trebaseleghe al voto. La campagna elettorale entra nel vivo con presentazioni dei candidati e incontri pubblici

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ELEZIONI EUROPEE, CI SIAMO: ECCO I CANDIDATI VENETI

Delicato test per tutti gli schieramenti, il centrodestra cerca conferme dal centrosinistra una nuova sfida

IL VENETO E L’AUTONOMIA PER L’EVOLUZIONE DIGITALE

L’assessore regionale Calzavara: “Sulla strada dell’innovazione maggiori servizi a portata di tutti i nostri concittadini”

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UListe d’attesa, sanità al bivio

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

n nostro lettore, commentando di recente alcuni servizi dedicati ad un importante forum sulla sanità, al quale hanno partecipato esperti da tutto il mondo, ci ha chiesto perché non dedicavamo più spazio all’annoso problema delle liste d’attesa per esami e visite specialistiche. Perché dare conto dei progressi in campo medico e sul fronte della ricerca internazionale e non dare voce ai cittadini alle prese con le difficoltà di accesso alle presta-

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Periodico d’informazione localeAnno XXXI n. 87
Comuni alle urne Le facce del dado di Antonio Di Lorenzo
MAGGIO 2024
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Camposampiero, Borgoricco, Massanzago e Trebaseleghe alle urne

Sono sei nel territorio dei dieci Comuni che compongono la Federazione dei Comuni le municipalità che andranno al volto. Si tratta di Borgoricco, Camposampiero, e Massanzago per la FCC, a cui si aggiunge Trebaseleghe per il camposampierese est e altri tre comuni, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle e Villa del Conte nel camposampierese ovest. Finora tra le uniche uscite ufficiali la discesa in campo, per il terzo mandato, della sindaca uscente di Camposampiero Katia Maccarrone (in foto) sostenuta da una coalizione di centrosinistra e di civiche sempre della stessa area. A sfidarla sarà Giovanni Torresin (in foto), già consigliere nella lista dell’ex sindaco avvocato Domenico Zanon, sostenuto da tutto il centrodestra. A Borgoricco il primo cittadino uscente Alberto Stefani, tra i più giovani sindaci ma anche parlamentari eletti in Italia, ha annunciato da subito che non si ricandiderà. I suoi impegni lo vedono in prima linea alla guida della segreteria regionale della Lega e soprattutto a Roma dove è stato il relatore alla Camera dei Deputati della proposta di legge sull’autonomia differenziata. A Massanzago è data per certa la ricandidatura dell’attuale sindaco Stefano Scattolin, amministratore di lungo scorso. Negli altri tre Comuni della Federazione si sono ricandidati e dunque cercano il bis i tre sindaci Daniele Canella di San Giorgio delle Pertiche, Moreno Giacomazzi per Santa Giustina in Colle e Antonella Argenti, a Villa del Conte. Quest’ultima è anche in lista alle elezioni europee con Fratelli d’Italia.

Se un tempo il conto alla rovescia era già iniziato da settimane e il dibattito aveva iniziato a infiammarsi da tempo, per queste elezioni non solo nel Camposampierese ma anche in tutta la provincia pare che i motori attendano di scaldarsi solo all’ultimo. Con il rischio non remoto che in più di qualche Comune gli elettori siano chiamati a esprimere il voto per una sola lista. (n.m.)

Entra nel vivo anche nel Camposampierese la campagna elettorale per le comunali

Le facce del dado

di Antonio Di Lorenzo

Forza Italia ha ritrovato una sua identità post berlusconiana (anche se la famiglia mantiene salde le redini) e spera di aver ritrovato anche la forza elettorale, almeno quella per diventare il secondo partito della coalizione di centrodestra. Nel Veneto ha già dimostrato di aver fatto crescere le iscrizioni. Nel centrosinistra, la sfida tra Pd e Cinque Stelle che a livello nazionale li vede testa a testa, non ha campo: il Pd è sul 16 per cento e i seguaci di Conte attorno al 6. Le elezioni europee saranno il banco di prova per vedere se le strategie di Schlein, unico caso di un’esterna giunta a guidare un partito, letta come il frutto di un Opa ostile nei confronti del Pd, e quella dell’avvocato che ha letteralmente sfilato il movimento a Grillo, sono comunque vincenti. Le altre formazioni hanno il problema di superare la soglia di sbarramento del 4 per cento: più facile per Renzi, che conta sui voti di Bonino, meno per Calenda e l’Alleanza Verdi Sinistra. Tutti hanno lanciato il dado e aspettano di vedere (non di nascosto, per usare la frase di Enzo Jannacci) la faccia che fa.

Liste d’attesa, sanità al bivio

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Non è la prima volta che ci arriva questa sollecitazione e non è infrequente che a fronte di un intervento o una notizia di carattere sanitario appaia l’immancabile osservazione “sì, ma le liste d’attesa...”. Premesso che a questo argomento abbiamo dedicato decine di servizi in tutte le nostre edizioni e continueremo a farlo, il fatto che i cittadini continuino a richiedere attenzione su questo fronte è un segnale da non sottovalutare. Cerchiamo però di non cadere nella tentazione del luogo comune dei lunghi tempi di attesa della sanità: non è sempre così e non lo è per tutti i casi, in particolare per le prestazioni urgenti e indifferibili, pur con qualche eccezione che giustamente fa notizia. Ciò non toglie che ogni giorno migliaia di cittadini si trovino a fare i conti con tempi d’attesa ancora lunghi nella sanità pubblica. Una recente inchiesta di Altroconsumo rivela che su 1.100 italiani interpellati ben 950 hanno avuto difficoltà nel prenotare una visita o un esame nel corso dell’ultimo anno. Così molti si vedono costretti a rivolgersi ai privati, affrontando costi elevati, oppure a rinunciare a alle cure. Per molti, poi, è impossibile rispettare i tempi suggeriti dal medico e c’è chi è costretto a lunghi spostamenti pur di avere l’appuntamento. A farne le spese sono soprattutto i più deboli, chi ha meno disponibilità economiche, gli anziani. In Veneto si cerca di correre ai ripari. Anche di recente la Regione ha annunciato importanti stanziamenti, l’ultimo da 40 milioni per superare il problema delle liste d’attesa e ha reclutato specialisti per smaltire le agende. Ma si tratta di un aspetto strutturale che va affrontato alla radice, rafforzando proprio la sanità pubblica, pagata dai cittadini.

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.

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ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le prossime elezioni europee e amministrative messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale. (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

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Verso le Elezioni 2024 per informazioni: 049 8704884 · info@givemotions.it Sintonizzati sul futuro.
Ascolta www.veneto24.it del Camposampierese Est Questa edizione raggiunge le zone di Borgoricco, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese e Trebaseleghe per un numero complessivo di 14.277 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Comuni al voto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi Certificata ISO 14001 - SA 8000 Chiuso in redazione il 6 maggio 2024
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Teatro gremito per l’ultimo discorso da sindaco di Alberto Stefani

All’incontro i big della Lega, di cui Stefani è segretario regionale, tanti cittadini e giovani. Nell’intervento nessun elenco di opere eseguite, che sono state pure tante, ma parole ricorrenti come fiducia, comunità, gratitudine, coraggio, creatività. Con un’immagine di fondo: l’Albero della Vita a racchiudere in sè passato, presente e futuro

T

eatro Aldo Rossi gremito per l’ultimo intervento da sindaco di Alberto Stefani. Creatività, fantasia, spirito artistico, coraggio, avventura, intraprendenza, empatia, capacità di sognare, fiducia, spirito di comunità: queste alcune delle parole scelte da Stefani “per concludere questa avventura nel modo che preferisco: insieme a voi”. “Per il mio ultimo intervento nessuna lista delle cose fatte, tanto meno un elenco delle opere eseguite, che pure sono state tante - ha esordito -. Questa sera, davanti a voi, porto soprattutto le mie emozioni, e tutto ciò che sono. Perché è questo che voi vi avete permesso di fare: essere me stesso, sempre. Borgoricco, questo teatro, questo municipio, questi uffici, questi spalti mi hanno accolto da ragazzino e mi lasciano felice di aver servito la comunità di cui voglio fare parte per tutta la vita e di averlo fatto con la possibilità di esprimere la mia personalità. Per quello che sono, per come tutti mi conoscono: non ho mai avuto bisogno di cambiare e questo è un lusso che mi avete concesso. Insieme abbiamo vinto grandi sfide. Abbiamo attraversato gli anni della pandemia, gli anni del caro materie prime e dell’aumento spropositato delle spese energetiche.Insieme abbiamo reagito con determinazione, scegliendo di investire nel futuro e nell’innovazione. Insieme siamo diventati una comunità sempre più aperta, innovativa e sostenibile e che ha voglia

di guardare avanti con coraggio”. Il discorso è iniziato con un’immagine, la stessa scelta per la conclusione, dell’ Albero della Vita, nel Parco dei Pensieri, a racchiudere un significato potente: il futuro, qualsiasi esso sia, ha bisogno di radici profonde, di un passato solido per poter guardare avanti e spingerci sempre più in là. “Nel 2020 abbiamo inaugurato, insieme ai ragazzi e alle ragazze di Borgoricco, l’Albero della Vita, un Frassino Maggiore simbolo di rinascita e della vita che continua. Alle radici di quest’Albero, generazioni di studenti, usciti delle medie, si sono ritrovati e continueranno a ritrovarsi, ogni anno e ancora per tanti anni, ricordando con gli insegnanti e l’amministrazione comunale, il tempo passato assieme. Una tradizione ciclica, dal profondo significato simbolico, che ho voluto fortemente inaugurare. Le nostre radici e la linfa del nostro senso di comunità consentiranno a Borgoricco di fiorire e di innalzarsi verso il futuro con coraggio. Saremo radici profonde per ricordare, linfa vitale per entusiasmare, rami slanciati per guardare al cielo”. “Ci sono cose e momenti che non hanno un valore economico, ma ci sono cose e momenti che hanno davvero valore - ha concluso Stefani -. Grazie a tutti per aver creduto in me: la fiducia in politica può far scrivere delle storie straordinarie. Voi sarete sempre la mia comunità”.

Dalla “Notte al Museo” al Campus didattico: eventi imperdibili al Centro civico

Maggio e giugno all’insegna di eventi imperdibili al Centro civico culturale “Aldo Rossi”. Si è iniziato sabato 11 maggio con una fantastica Notte al Museo. Dalle 19.30 alle ore 8.30 tutta la notte al Museo con giochi e laboratori, letture della buonanotte e poi tutti a nanna in sacco a pelo. Si è proseguito con l’iniziativa Il Veneto Legge – Allenarsi Leggendo lunedì 13 maggio, dalle 9.30 alle 12. La lettura, come ogni altra attività (anche sportiva), ha bisogno di allenamento. Il 16 maggio alle 20.45 prende avvio il ciclo di conferenze e realizzate nell’ambito delle attività dell’Osservatorio locale del paesaggio del Graticolato Romano- Nel corso del primo appuntamento si parlerà di “Così l’allevamento dei cavalli divenne famoso in quei luoghi” (Strabone

V, 1, 9), a cura di Giovanna Gambacurta (Università Ca’ Foscari di Venezia. Il 6 giugno “Da Veneti a Romani: la romanizzazione del Veneto” con il professor Alfredo Buonopane dell’Università di Verona. Le conferenze proseguiranno fino al 14 ottobre 2024. A partire da lunedì 10 giugno e fino al 5 luglio, dalle 8 alle 13, si svolgerà il Campus Didattico Estate 2024 sempre al presso il Centro Culturale A. Rossi, in particolare dal 10 al 28 giugno e dall’ 1 al 5 luglio 2024 così suddiviso: prima settimana dal 10 al 14 giugno 2024; seconda settimana dal 17 al 21 giugno 2024; terza settimana dal 24 al 28 giugno 2024; quarta settimana dall’ 1 al 5 luglio 2024 per il bambini che frequentano la scuola primaria e l’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

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Elezioni. Dopo l’annuncio che non si ricandiderà, il deputato ha voluto salutare la comunità
Due momenti del saluto di Stefani e i ragazzi delle terze medie davanti all’Albero della Vita nel Parco dei Pensieri

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Ruggero Mason è il nuovo presidente del gruppo Asperger onlus

Idrobase premiata per l’innovazione

Ruggero Mason, papà padovano di Borgoricco, è il nuovo presidente del Gruppo Asperger onlus, associazione nazionale nata nel 2003 per la promozione dei diritti delle persone nello spettro autistico e delle loro famiglie nei confronti delle istituzioni e di tutta la società. Il Consiglio direttivo nazionale, scelto dall’assemblea dei soci e composto da Pietro Cirrincione, Marisa Curti, Clelia Maria Duff, Laura Imbimbo, Ruggero Mason, Stefania Scarpulla e Rita Valentini (persone neurotipiche e “asperger” come nella tradizione associativa), ha eletto il nuovo presidente nel corso di una riunione svoltasi nei giorni scorsi «Come presidente continuerò a promuovere l’azione dell’Associazione per una maggiore consapevolezza e sensibilità della società sulla sindrome autistica – esordisce il neo presidente, Ruggero Mason – e a lavorare perché siano riconosciuti i diritti delle persone nello Spettro e delle loro famiglie». «È importante creare ponti, ampliare le reti con le altre associazioni e gruppi per condividere esperienze conoscenze e strategie e aumentare la forza di rappresentanza e advocacy nei confronti della

società civile al fine di garantire i diritti e l’inclusione che gli spettano» dichiara il nuovo presidente. Ruggero Mason è entrato come volontario nel modo delle associazioni a tutela delle persone autistiche con le diagnosi del figlio nel 2010, cominciando a collaborare con Sonia Zen di Angsa Veneto con la quale nel 2016 fonda il Coordinamento Autismo Veneto, nello stesso anno assieme ad altri genitori fonda il Gruppo Asperger Veneto di cui è vicepresidente. Nel 2017 è stato nominato componente del Gruppo

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regionale di coordinamento degli Sportelli Autismo dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e, nel 2023, componente del Tavolo Regionale per i disturbi dello spettro autistico, a supporto della Giunta della Regione Veneto Il nuovo presidente e l’intero Consiglio direttivo sono determinati a costruire un futuro più inclusivo per le persone nello spettro autistico perché «tutti insieme, possiamo fare la differenza e creare una società che accoglie e valorizza la diversità». (g.b.)

“Un futuro migliore per il pianeta lo costruiamo con le scelte imprenditoriali di ogni giorno”. Lo slogan coniato dai contitolari dell’azienda Idrobase, leader nelle tecnologie d’utilizzo dell’acqua in pressione e nei sistemi per “respirare aria sana”, Bruno Gazzignato e Bruno Ferrarese, sintetizza lo spirito con il quale l’impresa che ha sede a Borgoricco ha vinto nuovamente l’”Excellence award Mce”, il prestigioso riconoscimento consegnato alla mostra convegno “Expocomfort” a Milano. L’innovativa soluzione “vincente” del premio si chiama “Fog adiabatico 5 anni senza rotture”: adiabatico significa impermeabile al calore ed è la caratteristica della “nebbia”, che serve a raffreddare i macchinari degli impianti di condizionamento. Una nuova formula che ha conquistato la giuria: il nuovo sistema garantisce di mantenere la temperatura dell’aria all’ingresso degli impianti di condizionamento sotto la soglia dei 35 gradi, aumentare del 30% la capacità di raffrescare e diminuire i consumi elettrici del 30%. (g.b.)

8 www.lapiazzaweb.it per il p e r i l VENETO in i n EUROPA E U R O PA Dotto Avruscio Comm. Resp. Flavio Tosi (scheda marrone)
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Il papà di Borgoricco è stato eletto nel corso dell’assemblea che si è svolta a Roma
Sopra l’assemblea nazionale associazione Asperger durante seduta per il rinnovo, a fianco Ruggero Mason

Viabilità. L’opera, attesa fin dalla nascita della SR 308, rappresenta il passante per il Centro di Biotrattamenti

La bretella tra la strada regionale 308 e via Straelle diventa realtà

La bretella di collegamento tra S.R. 308 e via Straelle (S.P. 31), passante per il Centro di Biotrattamenti, è ormai realtà. L’opera , attesa fin dalla nascita della SR 308, sposterà verso est parte del traffico in entrata e uscita dalla regionale, sgravando così la viabilità comunale verso il centro di Camposampiero.

Nelle scorse settimane, a Camposampiero in via della Centuriazione, si è svolto un doppio evento ufficiale, alla presenza della vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, del sindaco Katia Maccarrone e di numerose autorità civili.

Il Comune ha tagliato il nastro delle due rotatorie, una in via Straelle all’incrocio con via Mulino Nuovo, l’altra più all’interno sulla bretella. L’Ente comunale ha realizzato i lavori, usufruendo di un contributo di circa 300 mila euro della Regione Veneto e altri 300 mila euro dal Consiglio di Bacino per i Rifiuti, tramite Etra. La società Veneto Strade Spa, alla presenza della vicepresidente della Regione del Veneto De Berti e del direttore generale Giuseppe Franco, ha dato l’avvio ufficiale ai lavori di allargamento della strada tra le due rotatorie, che costituisce il secondo stralcio dell’opera. I lavori, coperti da un finanziamento specifico della Regione del Veneto per circa 650 mila euro, avranno una durata di circa 90 giorni. Alla fine la bretella sarà presa in carico dalla Provincia di Padova.

La presidente del Bacino sindaco Antonella Argenti ed il presidente di Etra Flavio Frasson, hanno annunciato un notevole investimento nell’area contigua

al Biotrattamento, dove nascerà uno dei poli logistici di riferimento della società per un valore che supera i 14 milioni di euro. Il sindaco ha ringraziato tutti gli enti coinvolti per questo risultato, ottenuto dopo un lungo iter e notevoli sforzi dell’amministrazione di Camposampiero per trovare il percorso e i finanziamenti. Appena completata la bretella sarà aperta al traffico e si realizzerà il vero collegamento con la 308 che Camposampiero attende fin dalla realizzazione della superstrada.

Fra tre mesi, per la precisione 93 giorni, come previsto dal capi-

tolato dei lavori, la città antoniana avrà dunque a disposizione la vera uscita dalla strada regionale 308. L’allargamento del manto stradale a 3,5 metri sarà a carico interamente della Regione che, con un finanziamento complessivo di 650 mila euro, ha affidato a Veneto Strade la realizzazione dei lavori. Al taglio del nastro e all’inaugurazione del secondo e ultimo stralcio di un progetto nato nel 2007, oltre all’assessore De Berti, erano presenti le consigliere regionali Elisa Venturini ed Elisa Cavinato, il vicepresidente della Provincia Daniele Canella. (g.b.)

Elisa De Berti: “Ultimo tassello di un progetto di vent’anni fa”

Sull’avvio dei lavori della bretella soddisfazione è stata manifestata dal direttore generale di Veneto Strade Giuseppe Franco che ha garantito il fine lavori tra tre mesi ed ha confermato che, una volta messa in sicurezza, il passante sarà ceduto alla Provincia per competenza stradale. Si tratta dell’ultimo tassello di un progetto di quasi venti anni fa anni fa, sancito da un protocollo sottoscritto dall’amministrazione e Veneto Strade. A conclusione dei lavori, il traffico potrà essere

smaltito in maniera meno impattante in direzione del centro della cittadina. Le due rotatorie realizzate, il cui costo totale di 600 mila euro è stato coperto per la metà da un contributo del Consorzio Bacino per i rifiuti e l’altra metà da un bando regionale, sono state un impegno che a breve vedrà i suoi frutti.

“Se adesso non avessimo trovato i fondi per realizzare il secondo stralcio - ha sottolineato la vicepresidente regionale De Berti -, le due rotatorie avrebbero rap-

Inaugurate le due rotatorie di raccordo alla provinciale 31 e alla nuova Statale del Santo. Ecocentro collegato alla Sr 308 e bretella pronta in novanta giorni. I lavori affidati dalla Regione a Veneto Strade con un finanziamento di 660 mila euro

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presentato un inutile investimento. Sono contenta perchè questo intervento era uno dei fascicoli che hanno occupato gran parte della mia scrivania. Negli ultimi dieci anni ho visto che molte cose che pensavamo impossibili siamo riusciti e realizzarle. Nel frattempo la 308, in previsione della costruzione del nuovo ospedale a Padova Est, verrà potenziata nella parte finale in prossimità del nuovo grande nosocomio. Si tratta di un tratto che dovrebbe essere di circa 500 metri”.

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Lavori

pubblici. Restyling per il piccolo spazio urbano medievale che si affaccia sul Vandura

Piazzetta Baratella si rifà il look

I n questi giorni è operativo il cantiere dei lavori di riqualificazione decisi e finanziati dall’amministrazione Comunale di Camposampiero in piazzetta Baratella a Camposampiero. Il luogo al centro dell’intervento è un piccolo spazio urbano e medievale che si affaccia sullo scolo Vandura, vicino all’antico sito del Mulino, importantissimo nel cinquecento per la vita della città.

La piazzetta, che incontriamo lungo Contrà Rialto, è ricca di storia. Vi si affacciano edifici del passato, come la “casa su due volti” con i suoi portici. Le opere di riqualificazione prevedono il rifacimento completo della pavimentazione con finiture pregiate in porfido, che richiamano i lavori già eseguiti nel vicino Borgo Trento Trieste. Contestualmente vengono sistemati gli affacci sull’acqua, in modo da rendere questo piccolo ma prezioso angolo del centro di Camposampiero, bello e piacevole. L’effetto sarà sicuramente nuovo ed è un ulteriore progetto che va a favore del rinnovo del centro storico. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo del restyling della piazzetta a firma dell’architetto Gianluca Pelloia, è stata individuata l’azienda esecutrice dei lavori avviati nelle scorse settimane. Si tratta della ditta De Liberali

con sede a Vedelago, che sistemerà la piazza per un importo di 50 mila 888,05 euro.

L’area interessata dal progetto di riqualificazione è molto importante per la storia della cittadina antoniana. Il rinnovo è inserito nel progetto esecutivo “Riqualificazione di Borgo Trento e Trieste”, già realizzato, e ne costituisce un secondo stralcio di lavori. Il progetto prevede la sistemazione della piazza per dare risalto allo scorcio sull’acqua, rinnovando la pavimentazione appunto attraverso l’utilizzo di un materiale come il porfido e anchele finiture lungo il muricciolo di confine con il corso d’acqua, mascherando i vari dispositivi tecnici oggi in vista.

Il Comune sta procedendo con la riqualificazione della piazzetta per migliorarla dal punto di vista estetico e

funzionale, con opere e finiture tese a valorizzare questo spazio pubblico. L’intervento costituirà un altro elemento di rinnovo del centro, insieme ad altre progettualità che hanno interessato il “cuore” del capoluogo urbano. Per rivitalizzare e rinnovare il centro storico non è stata prevista solo la sistemazione di piazza Baratella: sono in procinto di partire due impegnative opere che cambieranno il volto della città. L’abbattimento e la ricostruzione di Palazzo Nodari, oggi dismesso, che avrà una sala pubblica al piano terra e una sede innovativa ai piani superiori al Centro per l’Impiego. Inoltre, dopo anni di attesa, è stata progettata e finanziata una rotatoria all’incrocio con la vecchia statale e un ammodernamento dell’innesto con l’area dei Santuari Antoniani. (n.m.)

Nuove videocamere e rilevatori di targhe

Saranno installate nuove videocamere in luoghi compresi tra il centro e Rustega. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale è stato approvato all’unanimità un emendamento presentato dal consigliere di minoranza Ivan Pontarollo che chiedeva di destinare 20 mila euro dell’avanzo di amministrazione per l’acquisto e l’installazione di due videocamere nell’area delle scuole di via Filipetto e nel nuovo parcheggio a sud delle scuole di Rustega. “La mia richiesta nasce dall’esigenza di rispondere alla domanda di sicurezza manifestata dei genitori e sono soddisfatto che sia stata accolta dal consiglio” ha detto il consigliere leghista. Il sindaco Katia Maccarrone ha precisato che “la proposta era arrivata anche dall’Istituto comprensivo; a Rustega mi erano stati segnalati possibili ingressi di persone nel cortile sud della scuola, ma non è successo nulla e non c’è nessuna emergenza - sottolinea

il sindaco -. Essendo però una zona ancora priva di videosorveglianza, posizioneremo un nuovo dispositivo”. In via Filipetto a Camposampiero c’è già una videocamera fissa sul piazzale della stazione che verrà affiancata da un nuovo occhio elettronico con visuale a 360 gradi, scuole comprese. Il sindaco ha fatto il punto sulla videosorveglianza“ gestita dalla Federazione dei Comuni “incrementata, negli ultimi anni, con 50 mila euro di fondi comunali. A oggi abbiamo 13 videocamere di cui 6 installate dal Comune. Oltre alle due nuove videocamere, la Fcc a breve installerà un rilevatore di lettura targhe sulla rotonda in via Montegrappa, un altro sulla rotonda zona Aldi con videocamera e due nuove videocamere di fronte ai cimiteri del capoluogo e di Rustega. Un altro rilevatore lettura targhe è presente all’incrocio dell’ospedale e uno di velocità in via San Marco”. (g.b.)

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CANDIDATO VENETO AL PARLAMENTO EUROPEO CIRCOSCRIZIONE NORD ORIENTALE

(Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia)

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nell’Unione Europea; • rivedere il Green Deal scrivendo in maniera precisa come finanzieremo gli obiettivi di transizione energetica.

SULLA SCHEDA SCRIVI:

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PASQUALETTO
ELEZIONI EUROPEE
GIUGNO PASQUALETTO
2024 | 8-9
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Camposampiero

Giornate Medioevali, un viaggio nel tempo, tra storia, folklore, spettacolo

“Camposampiero Medioevale” con un programma denso di eventi tra cui la mostra sui volti delle donne dell’epoca e sui mestieri di un tempo, le conferenze storiche sulla donna, ma anche sui giochi nel Medioevo, la seconda edizione della Giostra del Monaco, le storie animate, gli spettacoli di falconeria, le visite guidate, la chiusura in grande stile con l’Incendio del Castello

D al 24 al 26 maggio la cittadina antoniana si trasformerà nella “Camposampiero Medioevale” con un programma denso di eventi tra cui spiccano la mostra sui volti delle donne dell’epoca e sui mestieri di un tempo, le conferenze storiche sulla donna nel Medioevo e sui giochi nel Medioevo, la seconda edizione della Giostra del Monaco, le storie animate, gli spettacoli di falconeria, le visite guidate, la chiusura in grande stile con l’Incendio del Castello.

Non mancheranno concerti a tema, esibizioni di arcieri, sfilate in costume, voli di rapaci, taverne aperte con birre artigianali e cucina a tema.

Le Giornate Medioevali nascono dalla volontà di preservare le testimonianze di un tempo, di raccogliere e custodire valori importanti di vita e cultura e di trasmetterli alle generazioni future attraverso proposte culturali interdisciplinari.

L’organizzazione è a cura dell’AS.PER con il contributo e patrocinio del Comune di Camposampiero e la collaborazione della Pro Loco. Aderiscono all’iniziativa la Provincia di Padova e la Regione del Veneto alla quale sono stati inoltre richiesti patrocinio e contributo.

L’iniziativa fa parte del progetto Terre Patavine che vede coinvolti tre comuni della pro-

vincia, Camposampiero, Este, Mestrino-Lissaro e si inserisce nella più ampia collaborazione che da anni lega Camposampiero anche alle associazioni di rievocazione storica di Este, Ferrara e Grotta Azzolina (che hanno dato vita al Consorzio Terre e Castelli Estensi) e alla città ungherese di Varpalota.

Oltre al valore culturale, questa collaborazione svolge anche una funzione socio-economica, coinvolgendo centinaia di rievocatori e appassionati nella promozione dei propri territori valorizzandone le peculiarità storiche, artistiche, culturali, enogastronomiche e turistiche.

L’edizione 2024 delle Giornate Medioevali ha quale tema conduttore la donna nel Medioevo. Spiega questa scelta Elda Martellozzo Forin, storica, archivista, tra le principali artefici dell’iniziativa: “La passione per la storia, in particolare per quella locale, è un sentimento che si sta diffondendo: è doveroso e anche molto bello sentire le radici del territorio, ma la ricerca deve necessariamente posare su dati scientifici.

Ecco perché nelle Giornate medievali a Camposampiero cerchiamo di attualizzare, ad esempio con questa conferenza sulle donne e il Medioevo, un tema su cui è alto il rischio di cadere nei luoghi comuni se

non si utilizzano correttamente le fonti”.

La storia e l’identità di Camposampiero sono legate a filo doppio al Medioevo. È proprio nell’età di mezzo che la cittadina acquista rilevanza politica ed

economica venendo coinvolta nelle vicende che contrapposero la famiglia dominante dei Da Camposampiero ai Da Romano, in particolare al più famoso esponente di quella casata, il celeberrimo Ezzelino.

Sempre all’età medioevale risale il soggiorno di Sant’Antonio, ospite dell’amico Conte Tiso, una presenza che ha lasciato un segno indelebile ancora visibile nel complesso dei Santuari Antoniani. (n.m.)

La Federazione dei Comuni lancia il nuovo sito turistico

Lo scorso anno nel Camposampierese si sono registrati 44mila arrivi di turisti e 116 mila presenze, in altri termini la permanenza media di chi ha visitato il territorio dei dieci Comuni è di circa due giorni e mezzo. L’Ufficio del turismo della Federazione stima che il 50% delle presenze sia legato al business, vale a dire persone che per motivi di lavoro soggiornano nel Camposampierese e vogliono conoscere la realtà dell’alta padovana. Rispetto al periodo pre covid c’è stato un calo di arrivi del 30%, dati che la Federazione sta cercando di invertire con nuovi interventi di comunicazione e marketing.

In villa Querini, sede della Federazione, la presidente Sarah Gaiani, la responsabile del settore turismo Alda Bordignon, la referente Maria Claudia Crivellaro e il fotografo specializzato nel mondo del turismo Matteo Danesin hanno presentato il nuovo sito internet del Camposampierese e la nuova brochure anche in lingua inglese. Obiettivo: promuovere, valorizzare e far conoscere meglio il territorio puntando su nuovi trend del territorio legati al turismo slow e al turismo business.

Con una spesa di circa 60mila euro, interamente coperta dalle entrate della tassa di soggiorno

che lo scorso anno è stata di 82 mila euro, il sito è stato realizzato e redatto in coordinamento con la Regione.

É un database unico che gestisce in modo integrato le informazioni, le risorse e i servizi della destinazione turistica. Il sito mette infatti in evidenza in modo esaustivo l’ampio lavoro svolto dalla Federazione sul tema della ricognizione dei 35 prodotti Ambassador attraverso le aziende individuate quali testimonial del territorio, che, nel loro complesso, offrono una varietà di esperienze anche enogastronomiche che partono da ingredienti autoctoni. (n.m.)

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maggio
Manifestazioni. Grande attesa per la tre giorni di eventi in programma dal 24 al 26

Solidarietà. Il gruppo di Loreggia ha aperto la rassegna annuale di eventi e attività

Aido, un concerto per la vita

I

l gruppo Aido di Loreggia ha voluto aprire il programma annuale di incontri con un momento all’insegna della musica e l’organizzazione di “Un Concerto per la Vita”. Durante il concerto, che è alla sua prima edizione, si è voluta ricordare anche la Giornata nazionale per la donazione di organi, tessuti e cellule, e in particolare lo slogan che è anche un invito alla donazione: “Per un trapianto ci vuole una donazione; per una donazione ci vuole un sì”. L’iniziativa di beneficenza è stata promossa dall’associazione Aido di Loreggia “perché un semplice Si, come anche una nota musicale, può fare la differenza, può salvare vite e scrivere un futuro diverso per tante persone, per i nostri cari, per noi - hanno detto i promotori della serata -. Musica e solidarietà si uniscono per dare vita a una serata magica”. Obiettivo del primo Concerto per la Vita è stato quello di promuovere, attraverso la musica, la cultura della donazione di organi tessuti e cellule. Il volontariato associativo del dono è gesto di solidarietà, generosità e di coscienza civica, è stato ribadito in apertura dell’evento.

Hanno animato la serata i Controbuio. La alternative-rock band, nata a

Padova nel 2020 e composta da Cesare Rocca, Emanuela Paludet, Elia Taffetani, Lisa Ruzza, ha trasmesso tutta la sua energia al pubblico, creando un’atmosfera viva e una partecipazione attiva dei presenti che si sono lasciati coinvolgere e hanno così accompagnato le esibizioni.

“Con i Controbuio abbiamo fatto il pieno di vita, perché tutti i nostri giorni possano essere vissuti secondo un disegno meraviglioso nel quale siamo chiamati a divenire dono. Le sorprese però non sono finite qui. I ragazzi dei Color Voice – hanno detto i rappresentanti del consiglio direttivo comunale Aido di Loreggia - ci hanno fatto emozionare con un repertorio di brani davvero ricco e vario. Questi giovani, tutti frequentanti la scuola secondaria, sono stati diretti dalla professoressa Emanuela Paludet. La serata ha toccato le corde più profonde dei nostri cuori. Il percorso nato dal desiderio di approfondire attraverso il canto un percorso di crescita, ha portato i ragazzi, e anche il pubblico, a scoprire ed apprezzare l’unicità preziosa di ogni vita”.

La serata si è svolta all’insegna della partecipazione, i presenti si sono subito sentiti parte della grande famiglia

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Aido. Si sono susseguiti interventi che hanno sottolineato l’importanza della donazione da parte del sindaco Manuela Marangon, il consigliere Aido regionale Bruno Caccin, il presidente della sezione Aido provinciale di Padova Odv Gianluca Squizzato che da quest’anno è anche presidente del gruppo comunale Aido di Loreggia Odv e il signor Tonello che ha portato la sua testimonianza di persona trapiantata. Un riconoscimento di merito è stato consegnato al presidente uscente del gruppo comunale Aido di Loreggia Odv, Duilio Fantin, per il suo impegno ventennale a guida del gruppo. Ruolo svolto con lungimiranza e determinazione, con dedizione e impegno continui nella promozione della cultura del dono.

“La cultura della donazione è importante, cerchiamo di diffonderla nella nostra famiglia, con gli amici e sul lavoro. Quel ‘sì’ – hanno sottolineato gli organizzatori - attraverso un filo rosso, simbolo di amore e speranza, unisce chi ha detto “sì” alla donazione degli organi permettendo ad altre vite di tornare a vivere. Per poter fare questo abbiamo bisogno dell’aiuto di sempre più persone, tutti possono deidere dio donare”. Endrius Salvalaggio

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Ambiente. I bambini protagonisti della camminata promossa dal Gruppo pesca sportiva Muson Vecchio

Gli alunni delle primarie Rodari e Ganzina alla scoperta del territorio

La camminata si è snodata lungo gli argini del Muson Vecchio a Loreggiola con l’obiettivo di far riscoprire ai bambini angoli di territorio dove la flora e la fauna possono ancora essere ammirati nella loro naturale bellezza

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Un momento importante per avvicinare gli adulti di domani ad un territorio che merita rispetto, per costruire nei piccoli una mentalità ecologica perché solo così si potrà sperare in un futuro per il nostro pianeta.

cora essere ammirati nella loro naturale bellezza.

e piccoli gesti che, se fatti da tutti creano grandi cambiamenti.

Il guardare una cosa è ben diverso dal vederla. Non si vede una cosa finché non se ne vede la bellezza

Questo in sintesi il messaggio scaturito dalla tradizionale camminata alla scoperta del territorio con i bambini delle scuole primarie Rodari di Loreggiola e delle classi quinte della Ganzina di Loreggia. L’evento promosso dall’associazione sportiva Gps Mmuson Vecchio, con a capo il presidente Fabio Mason, anche quest’anno ha effettuato la camminata lungo gli argini del Muson Vecchio a Loreggiola con l’obiettivo di far riscoprire ai bambini angoli di territorio dove la flora e la fauna possono an-

La partenza dalla scuola Rodari ha visto i giovani camminatori transitare lungo gli argini accompagnati da insegnanti, volontari dell’Associazione e della Protezione Civile del gruppo di Loreggia fino alla proprietà dei signori Marcon/Scalco dove, nell’oasi curata dalla famiglia, hanno trovato ad attenderli i padroni di casa che con i volontari avevano preparato Loro panini e bibite. Questo è stato anche il momento della formazione: il presidente dell’Associazione Gps e il presidente del Consorzio Bonifica acque risorgive, che non fa mai mancare la sua presenza in queste occasioni, hanno sottolineato l’importanza della pulizia, del rispetto e attenzione al territorio, esempi pratici

“La manifestazione si è conclusa con panini e bibite oltre che un portachiavi, offerto dall’associazione organizzatrice – dice l’assessore Chiara Andretta vicesindaco, con delega alla programmazione economicofinanziaria, tributi, bilancio, pubblica istruzione, bandi e finanziamenti - ed i bambini che sono rientrati a scuola portando il ricordo di una importante giornata che vorranno senz’altro replicare”.

“Tutte queste iniziative costituiscono un segno tangibile dell’importanza dell’associazionismo ed in generale del lavoro del volontariato” conclude il primo cittadino Manuela Marangon.

Endrius Salvalaggio

Sport. Ottima affermazione per la Roll Stars Loreggia

“Ancora una volta un risultato straordinario che premia l’impegno della società, la dedizione delle atlete e i sacrifici delle famiglie. Un grande onore e una soddisfazione impagabile per Loreggia”.

Queste le parole del sindaco Manuela Marangon alla notizia del successo ottenuto dal quartetto junior Skate Stars della Società Roll Stars di Loreggia ai Campionati Italiani di Pattinaggio Artistico FISR 2024, svoltisi a Conegliano. Grazie a questo risultato, il quartetto junior rappresenterà l’Italia ai prossimi campionati europei di maggio ed ai campionati mondiali di settembre: una responsabilità ma anche un motivo di vanto che

galvanizza ulteriormente l’ambiente.

“La gara, che ha visto la partecipazione di 24 formazioni, è stata combattutissima; alla fine il quartetto della Roll Stars ha avuto la meglio con il programma Voci di speranza, una proposta artistica ambiziosa, fortemente suggestiva nei contenuti, eseguita in modo impeccabile” ribadi-

sce il sindaco.

Seconda posizione per le atlete del quartetto Armonia della Casteldariese (Mn) con Esorcismo. Sul gradino più basso del podio le Calipso dello Skating C. Zané (Vi) con il tango En la milonga. Il quartetto junior Skate Stars, composto da Benedetta Macchion e Martina Zanchin di Loreggia e da Matilde Checchinato e Clara Luban di Camposampiero, ha così bissato il successo ottenuto ai recenti Campionati Italiani Aics, confermando di essere una realtà di assoluto valore ai vertici della disciplina in Italia. Le atlete coi loro famigliari sono state ricevute nella sala consigliare del municipio di Loreggia per un omaggio pubblico. (e.s.)

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Borse di studio. La consegna in Villa Baglioni nel corso di una cerimonia carica di emozione

Impegno, passione, tenacia: ragazzi protagonisti del talento

È stato un pomeriggio emozionante e partecipato quello che si è svolto nella sala del consiglio comunale in occasione della cerimonia di consegna delle borse di studio alle alunne e agli alunni meritevoli

P rotagonisti assoluti le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato al bando del Comune e che, in base alla graduatoria di merito stilata dagli uffici comunali, sono risultate e risultati vincitrici e vincitori. Le studentesse e gli studenti premiati sono stati 31. Alla cerimonia hanno partecipato numerosi, molti accompagnati dai loro genitori. Alla consegna erano presenti le autorità tra cui il sindaco Stefano Scattolin, che ha sottolineato “lo l’impegno costante, che si ripete ormai da decenni, nel conferire le borse di studio alle studentesse e agli studenti meritevoli residenti nel comune di Massanzago”. Ospiti del pomeriggio sono stati il professor Eugenio De Marchi e la professoressa Mara Pierobon intervenuti con alcune riflessioni sul merito e sulla funzione della scuola. Come ha sottolineato il sindaco, la cerimonia ha coinvolto gli studenti di Massanzago che frequentano istituti secondari a Camposampiero, Padova, Treviso, Castelfranco Mirano. Ragazze e ragazzi, ha ribadito il sindaco che hanno espresso “un merito eccezionale grazie a capacità, impegno, passione, tenacia, Complimenti a loro, ma anche un grazie alle famiglie, ai docenti e al mondo della scuola che contribuiscono a formare persone in gamba, cittadini preparati”. Alla cerimonia era presente anche la vice-sindaca Sabrina Schiavon che sulle sue pagine social ha espresso orgoglio per questi giovani meritevoli e ha fatto un augurio a tutte le ragazze e ragazzi, descrivendo il pomeriggio come un “momento di condivisione emozionante e speranzoso”. Il bando relativo all’anno scolastico 2023/2024, prevedeva borse di studio di: 1.620 euro divisi fra gli studenti e le studentesse frequentanti la prima classe superiore che avevano conseguito una promozione alle scuole medie con votazione “dieci”, premio che non poteva essere superiore ai 180 euro. Per le studentesse e gli studenti che frequentano le superiori, le borse di studio erano così divise: una borsa di studio del valore di 180 euro allo studente frequentante le istituzioni scolastiche accreditate dalla Regione Veneto, che erogano percorsi triennali o quadriennali nell’ambito della formazione professionale, 2 borse di studio sempre del valore di 180 euro ai frequentanti degli istituti profes-

sionali quinquennali, 8 borse per i frequentanti degli istituti tecnici e 8 per le studentesse e gli studenti che frequentano il liceo. Infine, per quanto riguarda le studentesse e gli studenti neo diplomati alle secondarie di secondo grado e che all’esame di maturità, hanno ottenuto un punteggio di 100/100, sono stati stanziati 540 euro, divisi per il numero dei richiedenti.

Prevenzione: mammografie gratuite

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Giornata “Welfare care- mammografia ed ecografia gratuita” anche a Massanzago. L’evento itinerante nel territorio ha fatto tappa per la quarta volta nel comune del Tiepolo per offrire ecografie gratuite e sensibilizzare sulla prevenzione e sulla cura del proprio corpo. L’amministrazione comunale d ha aderito con entusiasmo all’iniziativa. E’ un progetto a cui la vice-sindaca Sabrina Schiavon tiene molto. “Personalmente sono orgogliosa di aver creduto da subito in questo progetto e, con il supporto di Simonetta, di averlo portato avanti per quattro edizioni”, ha detto la vice sindaca. Il sostegno dell’amministrazione comunale è stato importante “Siamo orgogliosi di ospitare l’iniziativa dedicata alla prevenzione del tumore al seno. L’obiettivo - prosegue Schiavon - è aiutare le donne a prevenire. Un grazie alle aziende private che

hanno messo a disposizione fondi per poter offrire visite gratuite. I requisiti per poter prendere parte agli esami sono stati: avere tra i 35 ed i 49 anni al momento della prenotazione e della visita, non aver effettuato mammografie negli ultimi 12 mesi, abitare nel comune di Massanzago e non essere già inserite nei protocolli di screening del servizio sanitario nazionale. Per favorire l’organizzazione di tutte le visite e per offrire un servizio di qualità, tutte coloro che volevano accedere potevano comodamente prenotare il proprio screening, evitando lunghe attese e sprechi di tempo. Il mezzo mobile è stato presente nel parcheggio antistante la chiesa di Massanzago San Pio X. La vice-sindaca Schiavon si è detta soddisfatta dell’iniziativa, patrocinata dal Comune, rilanciandola per il futuro. Il bilancio della quarta edizione è stato positivo: in totale sono stati 79 gli esami effettuati nel corso della giornata, di cui 45 ecografie e 34 mammografie. (s.v.)

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Sandono e Massanzago

Conto alla rovescia in vista

delle elezioni del nuovo sindaco

Poco o nulla trapela a Massanzago per quanto riguardare i futuri e possibili candidati e candidate alla carica di primo cittadino o cittadina, vale a dire il candidato che prenderà il posto del sindaco Stefano Scattolin, professore in pensione, che ha guidato il Comune negli ultimi cinque anni. Dalla maggioranza uscente, secondo quanto affermato dai vari rappresentanti del gruppo al governo, il proposito comune è quello di proporre un nuovo percorso con una nuova candidatura.

Nel frattempo, bocche cucite e dialoghi serrati tra i gruppi politici, nonostante come in base alle ultime modifiche del testo unico degli enti locali, nei Comuni al di sotto i 15.000 abitanti sia possibile, per i sindaci, un terzo mandato consecutivo. Per Massanzago è il caso anche del primo cittadino uscente Stefano Scattolin che in tanti vorrebbero ancora alla guida del paese, ma che in più occasioni avrebbe manifestato l’innezione di dare spazio a nuove figure.

Nell’attesa dei nomi e delle liste, il cui deposito è avvenuto il 9 e 10 maggio (ndr successivamente alla chiusura di que-

sta edizione), termine ultimo nel quale i gruppi che intendendo candidarsi hanno potuto presentare le proprie candidature ai funzionari dell’ufficio elettorale del comune. Per quanto riguarda l’appuntamento elettorale, si voterà nelle due giornate di sabato 8 e domenica 9 giugno. Le urne saranno aperte, per tutte e tutti i cittadini maggiorenni di Massanzago, sabato 8 giugno dalle ore 15 alle 23 e domenica 9 giugno dalle ore 7 alle 23. Ci si recherà in una delle sei sezioni che compongono il collegio elettorale di Massanzago e delle frazioni di Sandono e Zeminiana, muniti di carta di identità e di tessera elettorale.

Le cittadine e i cittadini saranno chiamati non solo a eleggere direttamente il primo cittadino di Massanzago ma anche i 12 consiglieri comunali: la lista che otterrà il maggior numero di voti esprimerà 8 consiglieri comunali. Nel 2019 si erano recati alle urne il 70,18% degli aventi diritto (3349 votanti su 4772 aventi diritto) ad essere eletto sindaco fu Stefano Scattolin (Per Massanzago Sandono Zeminiana), che ha ottenne il 62,30% dei voti battendo lo sfidante Filippo Bovo (Lega SalviniFratelli d’Italia) che si fermò al 37,70% dei voti.

Simone Vecchiato

Successo per “Ruote nella storia”

Successo per “Ruote nella storia, In giro pere le terre del Tiepolo che, nel giardino di villa Baglioni, ha visto una sfilata di auto storiche di passaggio alla scoperta dei luoghi di Tiepolo. L’evento organizzato da Officina Classica e ACI Venezia è stato patrocinato dal Comune di Massanzago. Massanzago appartiene alla Rete dei luoghi del Tiepolo, progetto che mira a collegare in un itinerario turistico-culturale transnazionale i 13 luoghi europei dove sono conservate le opere del grande pittore veneziano. Alla Rete partecipano ville, chiese e musei, Comuni, enti territoriali e associazioni culturali. Otto i luoghi del nucleo fondante: Mirano per la Terra dei Tiepolo; Udine con i Musei Civici e il Museo del Duomo; Venezia con Ca’ Rezzonico e la Scuola Grande dei Carmini; Stra con il Museo Nazionale di Villa Pisani; Este con il Duomo di Santa Tecla; Vicenza con Villa Valmarana ai Nani, Villa Cordellina e Villa Zileri e Massanzago con Villa Baglioni.

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Amministrative. Giochi aperti per le prossime comunali. Sei i seggi a Massanzago,

Calcio. In campo Nazionale Italiana Magistrati, gli Alpini Veneto Team e le ex Glorie Piombinesi.

Triangolare di solidarietà tra magistrati, alpini ed ex glorie piombinesi

I magistrati, che sono stati protagonisti del torneo calcistico, hanno incontrato le ragazze e i ragazzi delle scuole medie di Piombino Dese per sensibilizzarli sul tema del bullismo e cyberbullismo

U n importante ed interessante evento ha animato i vari appuntamenti organizzati nel comune di Piombino Dese, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e la collaborazione tra le diverse realtà associative locali, di cui si anima il territorio di Piombino Dese. Il sabato pomeriggio si è svolto il triangolare di calcio tra la Nazionale Italiana Magistrati, gli Alpini Veneto Team e le ex Glorie Piombinesi della squadra locale. Il triangolare calcistico, svoltosi negli impianti sportivi G. Baldo di Piombino Dese, è stato un momento di condivisione e di divertimento per grandi e piccini, in particolare quanto è stato ricavato sarà devoluto alla fondazione “Betulla” di Piombino Dese, impegnata in progetti di volontariato nel territorio. Il pomeriggio è stato un momento di condivisione e solidarietà grazie all’impegno delle varie associazioni che hanno preso parte al pomeriggio di sport e di libertà.

Nella mattinata di sabato i magistrati, che sono stati protagonisti nel pomeriggio del torneo calcistico, hanno incontrato le ragazze e i ragazzi delle scuole medie di Piombino Dese per sensibilizzarli sul tema del bullismo e cyberbullismo, una tematica particolarmente complessa e attuale nei nostri giorni, l’evento si è svolto alle ore 09:00 Sala Polivalente Istituto Comprensivo di Piombino Dese.

A conclusione di questa giornata di sport, amicizia e beneficenza si è svolta una cena di beneficienza a favore della Fondazione Betulla Alta Padovana onlus Anffas organizzata dall’ associazione Assocuochi alla casa degli Alpini situata in via Casteo 5/1 a Piombino Dese. La cena è stata preparata dal Dipartimento Solidarietà Emergenze Fic Veneto con i volontari guidati dal responsabile Gianni Bonaldo.

Simone Vecchiato

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AFFARISSIMI

Il 18 maggio serata con Mauro Corona

Sarà un appuntamento da non perdere quello che si terrà il prossimo sabato 18 maggio a partire dalle ore 20.30 quando, in Sala San Tommaso Moro, nel cuore di Piombino Dese, si terrà un’importante conferenza con ospite Mauro Corona.

L’autore, la cui presenza si inserisce in un ciclo di incontri e presentazioni di libri, è un personaggio poliedrico: scrittore, alpinista e scultore ligneo, nel corso della sua carriera ha scritto moltissimi saggi, racconti e romanzi, molti dei quali di particolare successo. Mauro Corona ha dedicato gran parte della sua vita alla montagna, descrivendo nei suoi romanzi il lato più umano e anche crudo della vita montana, affascinando e coinvolgendo migliaia di lettori e lettrici. Nato

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RIVESTIMENTI VECCHI DIVANI E RIPARAZIONI

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a Baselga di Piné, un comune di circa cinquemila anime nella provincia autonoma di Trento, ha da sempre avuto una forte passione per l’alpinismo, scalando numerose vette e aprendo oltre 300 vie di arrampicata nelle Dolomiti Friulane. Negli ultimi anni è stato in molte occasioni ospite di trasmissioni televisive e talk show in qualità di opinionista.

La sua presenza a Piombino Dese è sicuramente una grande occasione per conoscere uno scrittore di fama nazionale. Per partecipare all’appuntamento del 18 maggio nella Sala San Tommaso Moro sarà necessario iscriversi presso un apposito link, la prenotazione è libera e gratuita fino ad esaurimento dei posti. (s.v.)

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Libri, arte e musica nella primavera culturale del Circolo Spazio Estetico

Il “Circolo Sazio Estetico” è una realtà radicata nel territorio e nel cuore di tutte e tutti coloro che lo animano partecipando alle iniziative, alle serate di presentazione di libri, alle esposizioni artistiche e agli incontri culturali genere

Anche quest’anno, come di consueto, il CSE, il “Circolo spazio estetico” di Piombino Dese organizza un ciclo di eventi che ogni primavera accompagnano e animano la rete culturale di Piombino Dese.

Il “Circolo spazio estetico” è infatti una realtà ormai radicata nel territorio e nel cuore di tutte e tutti coloro che lo animano partecipando alle iniziative, alle serate di presentazioni di libri, alle esposizioni artistiche e alle serate culturali di vario genere. Il circolo, con sede in via Mussa 1, che dal 1994 anima il comune di Piombino Dese con il suo polo culturale e artistico, anche quest’anno ha organizzato l’edizione 2024 delle rassegne culturali “Parole & Caffè”, giunto alla sua sesta edizione e “Cartissima” (alla sua settima edizione) che avranno luogo proprio presso la sede del circolo artistico.

Spiega Renato Cagnin, cura-

tore fine e appassionato della rassegna “Parole & Caffè” giunta alla sua sesta edizione: “Anche quest’anno abbiamo pensato a una proposta che possa incontrare l’interesse e la curiosità di un pubblico con sensibilità e gusti diversi. La formula è quella ormai consolidata: cinque incontri con scrittori e scrittrici con l’intervento di lettori e lettrici che daranno voce ai libri presentati”. La rassegna, che si dipana nell’arco di più di un mese, si tiene tutti i giovedì nell’esclusivo spazio-incontro del polo culturale di via Mussa 1, con inizio degli incontri alle ore 20.45. C

L’inaugurazionei si è tenuta lo scorso 28 aprile, i successivi appuntamenti della rassegna “Parole & Caffè” sono stati così organizzati: il 2ue maggio Manuela Faccon ha presentato il suo libro “Vicolo Sant’Andrea 9, il 9 maggio Carlo Toniato ha

Tante iniziative, il via con la Mostra mercato del libro usato

Durante tutti gli eventi del mese di maggio sarà attiva la mostra mercato del libro usato, nella quale si potranno acquistare libri usati a piccoli prezzi. I ricchi eventi del Circolo Spazio estetico si concluderanno nel pomeriggio di domenica 2 giugno con le musiche di Marino Berton e Gabriele Bison. Quest’anno la proposta lette-

raria si arricchisce con Aperilibro, con cinque appuntamenti domenicali di letture e musica in programma dalle ore 17. Il 5 maggio sono stati ospiti di CSE i Kontromano con Le città invisibili con uno spettacolo di musica e teatro. Il 12 maggio, Maria Rosa Trevellin presenterà il suo libro L’abbraccio. Il 19 maggio sarà presentato il volume illu-

strato “Maestro Albero”, scritto da Rebecca Rossi e illustrato da Manuela Simoncelli. Il 26 maggi sarà presente Rosanna Vedovato con il contributo musicale di Alessandro Bustreo. Si ricorda infine come tutte le iniziative si tengono nella sede del Polo Culturale Circolo Spazio Estetico, via Mussa 1, a Piombino Dese, l’ingresso è gratuito. (s.v.)

presentato il suo “Il Mister”, volume che ha avuto grande successo nel territorio. Il 16 maggio, sempre di giovedì, Loris Giuratti presenterà “La Tormenta di San Giovanni”, il 23 maggio maggio il volume “I ragazzi di sessant’anni” sarà presentato dal suo autore Romolo Bugaro. A concludere l’intenso mese di maggio, caratterizzato appunto da presentazioni di libri e momenti conviviali che si terranno ogni giovedì del mese, vi sarà la presentazione di Roberta Sorgato con il suo libro “Prigioni”. Come si diceva, parallelamente all’evento letterario, gli spazi del Circolo ospiteranno anche la mostra d’arte “Cartissima”, con opere di pittura, scultura e installazioni realizzate unicamente con la carta. Gli eventi saranno affidati alle conduzioni di Nicoletta Masetto, Laura Favaretto, Rosanna Vedovato, Carlo Toniato e Renato Cagnin, mentre le diverse letture nel corso delle serate verranno curate da Silvana Cagnato, Roberta Chinellato, Antonella Costanzi, Natascia Sorato e Andrea Chinellato.

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Opere pubbliche. L’iniziativa in occasione dell’abbattimento della vecchia scuola per fare spazio

cara e bella scuola”: un progetto per non dimenticare il vecchio istituto

“Dopo tanti anni di storia scolastica, cosa rimane? Cosa desideriamo scrivere perché non vada perduto? L’invito ad entrare a scuola vuole essere un’occasione per potersi stupire dei ricordi che arrivano dal luogo stesso” afferma Gloria Burbello curatrice del progetto con Elisabetta Tessari

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I l Comune di Trebaseleghe ha organizzato un progetto, a cura di Gloria Burbello ed Elisabetta Tessari, con l’associazione Indaco Incursioni di Danza e Arte Contemporanea di Mogliano Veneto, in occasione della demolizione della vecchia scuola. Il progetto, dal titolo “Mia cara e bella scuola” prevede un laboratorio di teatro di raccolta delle memorie paesane nate all’interno dell’edificio scolastico.

La costruzione della nuova scuola diventa così occasione per rileggere la storia affettiva della comunità, mettere in luce i ricordi e le relazioni, le radici che strutturano le fondamenta della nostra identità, attraverso un momento da vivere insieme prima della demolizione del vecchio edificio, che faccia emergere il tessuto collettivo comunitario.

Il progetto è rivolto a tutte le persone che hanno abitato l’edificio scolastico elementare dalla data di apertura ad oggi, attuali ed ex, studenti, maestri, collaboratori scolastici, presidi e segretari, genitori, responsabili amministrativi dai 6 ai 99 anni.

verranno organizzati dei momenti di restituzione aperti alla cittadinanza. È possibile partecipare a uno o più incontri.

I laboratori si tengono all’interno dell’attuale edificio scolastico in via don Orione, dopo i primi due ad aprile, secondo weekend sabato 18 e domenica 19 maggio, terzo weekend sabato 1 e domenica 2 giugno per raccogliere le testimonianze. Durante l’ultimo weekend

“Cari cittadini e cittadine, che avete frequentato la scuola elementare di via don Orione – commenta il sindaco Antonella Zoggia – vi aspettiamo perché ci raccontiate i vostri ricordi, gli aneddoti, le emozioni che avete vissuto nella vostra scuola, da cui verranno ricavati poi i testi per comporre il saluto alla nostra cara e bella scuola. Un luogo dove si trascorre molto tempo e succedono tante cose, si intessono amicizie che a volte durano tutta la vita, o che comunque lasciano un segno. Aneddoti, come un insegnante più dolce o più burbero, un bidello o una bidella più attenti e affettuosi, storie di studio e di amicizia. Venite fra le mura della nostra scuola prima che ven-

“Scrivere i propri ricordi è un atto autobiografico potente. Ci permette di ricollocarci all’interno della nostra storia, osservarci da un altro punto di vista. – illustra Gloria Burbello, spiegando il progettoDopo tanti anni di storia scolastica, cosa rimane? Cosa desideriamo scrivere perché non vada perduto? L’invito ad entrare a scuola vuole essere un’occasione per ricevere un regalo grande: potersi stupire dei ricordi che arrivano dal luogo stesso. Come se fosse la memoria dell’edificio a dialogare con la memoria della persona senza filtri: un canale privilegiato, un ponte diretto con la sensazione che l’edificio sia stato custodia blindata dei nostri ricordi e aspettasse solo che tornassimo a prenderli”. Endrius Salvalaggio

Filippo Davide Li Pomi è il nuovo comandante dei Carabinieri

Il maresciallo ordinario Filippo Davide Li Pomi dal 4 aprile scorso ha assunto il comando della stazione Carabinieri di Trebaseleghe. Trentaduenne originario di Palermo, nel 2007 incomincia gli studi militari frequentando la scuola militare che lo porta all’arruolamento nell’Esercito Italiano nel 2011 prestando servizio al reggimento lancieri d’Aosta sino al 2014. Nel 2014 transita nell’Arma dei Carabinieri, frequentando fino al 2017, il corso triennale per marescialli presso la scuola marescialli terminato il quale viene assegnato al comando stazione carabinieri di Roma - Villa Bonelli, dove rimane fino al 2021. Dal 2021 al 2023, ha ricoperto l’incarico di comandante della stazione Carabinieri di Montelepre (Palermo) per arrivare nella Città di

Trebaseleghe nell’aprile del 2024. Ciò che ha fatto ed ottenuto negli anni lo si riassumere in un paio di parole: il maresciallo Filippo Davide Li Pomi è una persona intraprendente dal fiuto del buon investigatore. Nel comando stazione di Roma ha ricevuto due riconoscimenti in occasione di due distinte operazioni: nel 2019, per aver sviluppato complessa attività

investigativa che ha consentito di disarticolare un legame criminale operante sull’intero territorio nazionale, responsabile di associazione per delinquere ai fini dell’indebito utilizzo di carte di credito, alla frode informatica ed alla spendita ed introduzione di banconote falsificate e l’operazione dove si è conclusa con l’arresto di 9 soggetti ed il sequestro di 132 banconote di grosso taglio contraffatte. Nel 2020, per aver sviluppato attività d’indagine che hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminale dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti sulla Capitale. L’operazione si è conclusa con il sequestro di complessivi 10 chili di diversa sostanza e con l’arresto di 18 soggetti di cui 3 minorenni. (e.s.)

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Riconoscimenti. Centinaia di cittadini hanno partecipato alla grande festa per il risultato sancito dal decreto di Mattarella

Trebaseleghe ottiene il titolo di Città dalla Presidenza della Repubblica

“Ci tenevamo molto a festeggiare insieme un risultato che deve renderci tutti orgogliosi della nostra Trebaseleghe, dei beni storici e artistici, dello sviluppo industriale e demografico,del nostro passato e del nostro futuro” ha detto il sindaco Antonella Zoggia

G iornata storica per Trebaseleghe quella che ha sancito ufficialmente il riconoscimento del titolo di Città conferito dal decreto del 22 giugno e concesso dal Presidente della Repubblica ai “Comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale importanza”. Trebaseleghe.

Una giornata importante per tutta Trebaseleghe in festa per l’inaugurazione ufficiale del titolo onorifico. Un evento iniziato nel pomeriggio con la cerimonia di benvenuto e i saluti delle molte autorità, tra cui parlamentari, consiglieri regionali e provinciali fino ai sindaci del territorio, seguita dal taglio del nastro “Città di Trebaseleghe “ e dall’Inno Nazionale suonato dalla nostra Filarmonica Mazzarollo,. Una festa finita a notte inoltrata.

chio” e a due concerti, degli Ultra Jam e dei famosi Los Massadores in piazzale Fermi, due eventi che hanno dato modo a tutti di celebrare in modo più ludico il momento formale.

“Un titolo che ci impegna tutti a fare la nostra parte e a dare del nostro meglio per la nostra Città”

A festeggiare il momento quasi mille persone in palazzetto dello sport e poi 1500, tanti sono stati i partecipanti ai concerti che si sono svolti all’esterno, in piazza. Nel corso dei festeggiamenti sono state esposte le opere del concorso artistico “I Colori di Trebaseleghe Città” che ha visto partecipare tutte le scuole del Comune, da quelle dell’infanzia alle primarie e secondarie. E’ seguita poi la cerimonia di premiazione di “Onore al Merito” che ha visto protagoniste le associazioni del territorio. Il gran finale ha visto la degustazione di prodotti tipici grazie alla “Strada del Radic-

“Siamo stati molto colpiti dalla grandissima partecipazione della cittadinanza: ci tenevamo molto a festeggiare insieme, come comunità - dichiara il sindaco Antonella Zoggia - un risultato che deve renderci tutti orgogliosi della nostra Trebaseleghe, dei beni storici e artistici, dello sviluppo industriale e demografico, del nostro passato e del nostro futuro, grazie al quale ci è stato riconosciuto questo importante titolo. Tanti cittadini hanno voluto essere presenti al taglio del nastro e alla presentazione del nuovo stemma: questa partecipazione è il senso del nostro essere comunità, per il quale ringrazio tutti dal cuore”.

“Un grazie, inoltre, all’assessore Francesca Pizziolo, ai dipendenti comunali e ai tantissimi volontari che a vario titolo si sono occupati dell’organizzazione dell’evento, che lo hanno pensato, realizzato, portato avanti. Una festa che non dimenticheremo sicuramente e un titolo che ci impegna tutti a fare la nostra parte e dare del nostro meglio per la comunità della Città di Trebaseleghe” conclude il sindaco Zoggia.

Endrius Salvalaggio

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#Regione

L’analisi. Definite anche le ultime candidature ecco gli scenari in Veneto

Elezioni europee: una sfida tante sfide

Le elezioni europee in programma il prossimo 8 e 9 giugno, si sa, al momento non sembrano scaldare troppo l’opinione pubblica. Nonostante il ruolo sempre più predominante delle politiche comunitarie, infatti, il nostro Paese fatica a appassionarsi a questa competizione elettorale considerandola, certamente in modo improprio, come distante.

Eppure dall’Europa, mai come in questa fase storica, dipendono i destini di tutti gli Stati nazionali e il programma Next Generation EU, tradotto in Italia come PNRR, ha reso possibili moltissimi progetti che, fino a poco tempo fa, sembravano possibili solo come elenco da libro dei sogni. Come se non bastasse l’inflazione, sempre più galoppante, può essere contenuta soltanto attraverso una politica europea forte e autorevole.

Tant’è che nel nostro Paese più che alle politiche e ai programmi europei ci si appassiona ai derby elettorali e, anche su scala veneta, ce ne sono, da questo punto di vista, di assolutamente gustosi.

FRATELLI D’ITALIA CERCA IL PRIMATO

Il primo, e certamente più interessante per gli osservatori politici, è da ricercare dentro Fratelli d’Italia. Che il partito della premier Meloni si confermi come primo anche in Veneto non è in dubbio, quello che sarà interessante osservare, per chi si interessa di politica e intende preconizzare scenari futuri, è quanto i meloniani siano in grado di confrontarsi con i grandi numeri. Mai nella giovane storia di questo partito, e neppure dalle formazioni politiche che hanno dato vita a FDI, la dirigenza politica si è mai dovuta misurare con un consenso tanto ampio. Sarà interessante capire come se la caveranno con il determinante, almeno per le Europee, gioco delle preferenze: da un lato c’è da capire se l’elettorato al quale si rivolgono sia sensibilizzato a scrivere la preferenza oltre a barrare il simbolo e se tra i candidati ci saranno giochi di accoppiamento, o addirittura di terzine visto che in queste elezio-

ni è possibile esprimere, pur con alternanza di genere, tre “preferiti”.

DERBY LEGA – FORZA ITALIA

Il secondo elemento di grande interesse soprattutto in salsa veneta è il derby tra la Lega, ancora a forte matrice salviniana, e Forza Italia di Tajani e Tosi. Non è un mistero, infatti, che la base del fu Carroccio è in grandissimo fermento e la candidatura del controverso generale Roberto Vannacci sembra aver ulteriormente esasperato gli animi, tanto che il suo nome nel collegio Nordest finisce al 14mo posto. Ai leghisti veneti questa mutazione genetica del proprio partito proprio non piace e la scelta di Salvini di candidare il cantore del “Mondo alla rovescia” costituisce l’ennesima frattura. A esprimere tutto il proprio malcontento ci hanno già pensato il presidente della Regione Friuli, Fedriga, per molti indicato come possibile leader proprio al posto del Capitano, il Sindaco di Treviso Mario Conte, che ormai non nasconde più le proprie ambizioni per il dopo Zaia e l’idolo della base e custode dell’ortodossia, l’assessore regionale Roberto Marcato. Come prevedibile, il Presidente Zaia non si è espresso pubblicamente, ma il suo pensiero è decisamente molto noto. Di tutto questo vorrebbe approfittare Forza Italia che sta cercando in ogni modo il sorpasso in modo da posizionarsi al meglio in vista delle prossime elezioni regionali. Già perché quello che interessa di più di queste Europee sembra proprio essere la “vista” sulle prossime regionali quando il Presidente Zaia, al quale non sembra arriverà dal Parlamento la sorpresa del terzo/quarto mandato, non potrà più ricandidarsi. La competizione per le Europee, dunque, indicherà la “griglia di partenza” per i tavoli di trattativa interni agli schieramenti: in caso di sorpasso di Forza Italia sulla Lega, gli Azzurri potrebbero chiedere al socio di maggioranza delle coalizione, FDI, la presidenza. E per questo, già pronto a scattare dai blocchi di partenza, ci sarebbe proprio Flavio Tosi. Ecco perché il derby

FI – Lega acquisisce un valore di prospettiva estremamente interessante.

AZIONE – ITALIA VIVA, CHI LA SPUNTERÀ?

Occhi puntati su Azione e Italia Viva – Stati Uniti D’Europa. Calenda e Renzi, come noto, dopo il tentativo di coalizione alle politiche del 2022, hanno rotto in modo estremamente fragoroso. Il primo ha accusato il secondo, di fatto, di averlo usato per superare il quorum e conquistare l’accesso al Parlamento, ma poi di averlo, di fatto, “fregato”. Calenda gustava già la “rivincita” in chiave europee correndo da solo: tutti i sondaggi lo davano sopra la soglia di sbarramento del 4%, mentre IV annaspava molto sotto con poche chances di avere una rappresentanza europea. Ma Renzi lo ha fatto ancora: attraverso un accordo con Emma Bonino, che per molti versi ha dell’incredibile, ha varato la lista “Stati Uniti d’Europa”; risultato? A leggere i sondaggi oggi Renzi sarebbe dentro e Calenda fuori. In Veneto dove proprio Calenda fu eletto, quella volta con il PD, a furor di popolo, sarà interessante vedere come si posizioneranno i due partiti.

IL PD VENETO PUNTA

SULL’ALTERNATIVA

La quarta interessante sfida sarà rappresentata dalla misurazione dello “stato di salute” del Partito Democratico. Cinque anni fa i Dem elessero quattro rappresenti nel collegio, tra loro la veneta, Alessandra Moretti raggiunta in un secondo momento, dopo le dimissioni di Calenda, dall’altro vicentino, Achille Variati primo dei non eletti. Per riprovarci i Dem schiereranno come capolista il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

Parlando di sfide nelle sfide in casa democratica saranno interessanti da osservare due confronti a distanza: quello tra l’alfiere dei diritti civili, Alessandro Zan e il generale Vannacci e quello tutto vicentino proprio tra Alessandra Moretti e l’assessore Regionale, Elena Donazzan, donna forte di Fratelli d’Italia.

I CANDIDATI VENETI

Lega Nord

Il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, gli eurodeputati uscenti Paolo Borchia e Rosanna Conte (Verona e Venezia), la deputata e sindaca di Pozzonovo Arianna Lazzarini, il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e Morena Martini, prima cittadina a Rossano Veneto.

Partito Democratico

L’europarlamentare Alessandra Moretti, l’alfiere dei diritti civili, Alessandro Zan, il consigliere regionale noto nel mondo ambientalista, Andrea Zanoni e l’ex Segretario dello SPI – CGIL, Ivan Pedretti. Fratelli D’Italia

A correre ci saranno l’assessore regionale Elena Donazzan, i consiglieri regionali Daniele Polato e Lucas Pavanetto, il veterano Sergio Berlato, già eurodeputato, la deputata veronese Maddalena Morgante, il sindaco di Villa del Conte nel padovano Antonella Argenti e la segretaria provinciale del partito a Rovigo, Valeria Mantovan. Azione

Il nome forte in campo è quello di Carlo Pasqualetto, segretario regionale del Partito e consigliere comunale padovano eletto nella Lista Giordani. Carlo Calenda è capolista, tra i candidati il sindaco di Montegrotto Terme Riccardo Mortandello, insieme a Elena Bonetti, Laura Bisin, Carlo Pasqualetto e Silvia Fattore.

Forza Italia

Con il capolista Antonio Taiani i candidati veneti sono sei: Flavio Tosi di Verona, Isabella Dotto di Vicenza, Giampiero Avruscio di Padova, Arianna Corroppoli di Rovigo, Deborah Onisto di Venezia e Cristina Andretta di Treviso.

Movimento 5 Stelle

Il vicentino Andrea Bardin, classe 1968, già candidato alle Europee nel 2019 e alle politiche del 2022 per il Senato, insieme a Maria Angela Ferri, trevigiana di Oderzo.

Verdi - Sinistra

Capolista è la consigliere regionale Cristina Guarda, insieme al trevigiano Stefano Dall’Agata e alla veneziana Alessandra Mion.

Stati Uniti d’Europa (+Europa - Italia Viva)

Il veronese ed ex deputato Davide Bendinelli, la veneziana imprenditrice Gabriella Chiellino, il veronese Giorgio Pasetto, già candidato al Senato nel 2022, il veneziano Luigi Giordani, socialista.

Libertà

La lista di Cateno De Luca raccoglie le voci del dissenso e schiera i veneti Sara Cunial e Vito Comencini.

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Alessandra Moretti Alessandro Manera Elena Donazzan Carlo Pasqualetto

L’intervista/1. Il parlamentare padovano del Pd

Zan corre per le europee: “Democrazia, solidarietà e diritti”

A lessandro Zan, parlamentare del Partito Democratico, padovano, è candidato alle elezioni europee. Come è arrivato alla decisione di scendere in campo in prima persona?

È stata una decisione per me importantissima, presa insieme alla segretaria Elly Schlein, che voglio ringraziare per la fiducia e il supporto. Ma non solo: ho ascoltato la richiesta di tanti militanti della mia comunità politica, il Partito Democratico, e di tanti esponenti della società civile che chiedono un impegno in più, in prima persona, per rendere l’Unione Europea sempre più democratica, solidale e baluardo di diritti. E soprattutto chiedono di arginare chi oggi minaccia il sogno europeo del manifesto di Ventotene, scritto da militanti antifascisti come Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Eugenio Colorni.

Quale minaccia?

È evidente che c’è un tentativo di una ultadestra sovranista di mettere le mani sulle istituzioni europee, che dobbiamo scongiurare. Vediamo come sta andando in Italia, con il governo Meloni: occupano “manu militari” la TV pubblica (la Rai ormai è diventata Tele-Meloni), censurano giornalisti antifascisti come Antonio Scurati, attaccano i diritti delle donne, tagliandone le pensioni con l’eliminazione di Opzione Donna e di fatto smantellando la legge 194 sull’aborto, trascinano in tribunale le famiglie arcobaleno come fossero criminali, mettono in ginocchio la sanità pubblica in favore di quella privata. C’è una chiara deriva verso il modello Orbàn: l’Ungheria ormai è una “democratura”, una sorta di ibrido tra democrazia e dittatura. Per non parlare degli alleati di Meloni e Salvini in Europa: un gruppo di estremisti di destra che guardano all’Europa dei muri e degli egoismi nazionali, che sappiamo bene quali tragedie hanno prodotto nel passato.

E la vostra idea di Europa, invece?

Le enormi e difficili sfide globali che abbiamo davanti, come la guerra in Ucraina, la drammatica crisi in Medio Oriente, la gestione dei flussi migratori, il contrasto al cambiamento climatico,

sono tutte sfide che l’Italia può affrontare in un contesto europeo sempre più unito, solidale, democratico e sicuro. Davanti a player internazionali come USA, Cina, India, come possiamo competere come singoli stati nazionali europei? Al contrario della destra, noi vogliamo rafforzare le istituzioni europee, rendere l’Europa davvero sociale, giusta e promotrice di un Green Deal che tenga per mano tutte le persone nella sfida della transizione energetica. L’interesse italiano deve trovare spazio tra chi crede nella solidarietà europea: gli amici di Meloni e Salvini, come Orbàn, Zemmour e gli altri nazionalisti hanno già dimostrato di essere nemici dell’Italia, lasciandoci soli e votando contro un maggiore sostegno al nostro Paese, ad esempio sulla gestione dei flussi migratori.

Nel collegio del Nord-Est andrà in scena la sfida Zan-Vannacci, due visioni completamente all’opposto di valori, società, politica. Cosa pensa della sua candidatura?

Penso che annunciare la candidatura di Vannacci il giorno della Festa di Liberazione sia stato un ulteriore schiaffo ai valori antifascisti da parte di Salvini. Stiamo parlando di una persona che considera Mussolini uno statista, che vuole la segregazione nelle scuole per i bimbi con disabilità, che ritiene non normali le persone omosessuali e considera l’etnia come un elemento qualificante. Sono orgoglioso di rappresentare, in questa campagna elettorale, l’esatto opposto. (r.r.)

L’intervista/2. Il coordinatore veneto Tosi

“Forza Italia può crescere ancora, candidati espressione del territorio”

I l coordinatore regionale di Forza Italia Flavio Tosi ha chiuso la partita delle candidature alle europee. Ci stiamo avvicinando ad un significativo appuntamento con il voto, anche dal punto di vista degli equilibri. Come si sta preparando Forza Italia in Veneto? La nostra squadra è rappresentativa di tutto il Veneto, con sei candidati che provengono da sei province. Il collegio è molto grande, copre 23 province in tutto, e sui 15 posti disponibili siamo riusciti a rappresentare sei province venete. Il sottoscritto da Verona, Isabella Dotto da Vicenza, Giampiero Avruscio da Padova, Arianna Corroppoli da Rovigo, Deborah Onisto da Venezia e Cristina Andretta da Treviso. Mettiamo in campo professionisti, imprenditori, persone con esperienza nella pubblica amministrazione. Antonio Tajani è capolista in tutta Italia e sarà affiancato da candidati che sono espressione del territorio veneto. Non si tratta di candidature calate dall’alto, abbiamo chiesto ai direttivi delle varie province di affiancarci nella scelta delle persone, in modo da avere una squadra compatta e coesa, gradita dai nostri amministratori sul territorio. Ci siamo chiamati fuori da determinate logiche che hanno imperato in tempi non troppo lontani.

Qual è l’obiettivo mimino che vi siete posti?

In questo collegio contiamo di avere almeno due eurodeputati. Oggi Forza Italia viene data in crescita in tutti i sondaggi, e dopo la progressione alle politiche del 2022, quando avevamo quasi raddoppiato i consensi rispetto alle regionali del 2020, possiamo ragionevolmente contare di andare oltre il 10 per cento, quindi la prospettiva di esprimere due eletti è a portata di mano. Secondo lei l’esito delle elezioni Europee in qualche modo potrebbe spostare gli equilibri anche a livello locale, a partire dalla Regione Veneto?

In conclusione la domanda più scomoda. Ha dichiarato apertamente che la candidatura del generale Vannacci nelle file della Lega non le va giù. Perché?

Secondo me forse farà guadagnare qualche volto populista, estremista e oltranzista ma farà anche perdere parte dell’elettorato moderato che crede nei valori fondanti della Lega. Se poi devo dare una valutazione da cittadino, che vuole vedere rappresentata l’Italia in Europa dalla classe dirigente migliore possibile, io penso che una persona che ha fatto certe affermazioni non faccia bene al nostro Paese neanche come candidato”. (r.r.)

Ormai è certo che non ci sarà un terzo mandato per la presidenza della regione, su questo si è già espressa la maggioranza del Parlamento, seppure con posizioni differenti. Quindi ci sarà un candidato governatore del centrodestra. Vorrà dire che Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini dovranno decidere chi candidare in Veneto come futuro governatore. Come lo faranno? L’anno prossimo andranno al voto nove regioni contemporaneamente e si dovrà decidere chi candidare. E’ chiaro che l’esito del voto per l’Europa darà anche il peso rispetto alle prossime regionali. Chi fa meglio nelle varie regioni, cha otterrà i risultati più significativi è anche più probabile che possa esprimere il prossimo candidato governatore. Se toccasse a noi di Forza Italia il candidato, come già proposto da Taiani, sarà Flavio Tosi e quindi il voto per il sottoscritto e per il nostro partito nella tornata elettorale delle europee ha anche questo significato, nella prospettiva delle prossime elezioni regionali.

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Francesco Calzavara. L’assessore alla programmazione, bilancio, patrimonio e agenda digitale

“L’autonomia permetterà al Veneto di essere interprete della trasformazione digitale”

“Quando si creano dei servizi efficienti i veneti li utilizzano per semplificare la loro vita”

Un Veneto al passo con i tempi, sempre più digitale, sempre più autonomo. È questo il ritratto della regione dipinto da Francesco Calzavara, assessore alla Programmazione e all’attuazione del programma, al Bilancio e al Patrimonio e all’Agenda digitale della Regione Veneto. A proposito di agenda digitale, a che punto è lo sviluppo di un Veneto in dimensione smart?

“L’agenda digitale è un processo che la Regione del Veneto sta portando avanti con determinazione. L’obiettivo per il 2025 è rendere l’ente sempre più digitale e smart, nei servizi e nelle connettività. Per far questo riteniamo che, ad esempio, la Regione debba essere sempre più una piattaforma di raccolta dati che, una volta elaborati, possano essere restituiti alle amministrazioni e ai cittadini. ‘Veneto data platform’, uno dei program-

mi che stiamo portando avanti all’interno dell’agenda digitale, diventa in questo senso l’elemento caratterizzante di questa legislatura. Sempre in materia di agenda digitale ricordo gli ‘Innovation lab’, i centri di facilitazione digitale dove i cittadini possono essere guidati nell’utilizzo di questi strumenti, facilitando il rapporto tra la pubblica amministrazione e cittadini”.

Assessore, l’autonomia in che modo può dare stimolo al processo di sviluppo digitale?

“L’agenda può trovare delle forme di accelerazione verso i processi a cui facevo riferimento prima e chiaramente avere più risorse ci permetterà anche di investire di più.

Per innovare il paese è necessario costruire piattaforme digitali che semplifichino la vita di cittadini e imprese e facilitino il rapporto con la pubblica amministrazione. Ecco, crediamo che

in futuro, a parità di risorse stanziate, l’autonomia possa permettere al Veneto di essere interprete di questa trasformazione digitale e di affrontare quelle sfide che ci attendono, specialmente nel rapporto con l’intelligenza arti-

ficiale”.

Un altro tema molto caldo in Veneto è quello dello stop al Superbonus 110%.

La regione ha attivato un progetto per sostenere le persone che sono state coinvolte, come?

“Abbiamo cercato di essere pragmatici, come è tipico dei veneti, offrendo la possibilità di utilizzare una nostra piattaforma – realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio e con l’Ordine dei commercialisti del Veneto –per dare subito delle risposte, in particolar modo alle famiglie con un Isee inferiore ai 30mila euro. In sostanza stiamo cercando di far sì che la liquidità possa tornare nelle tasche dei veneti attraverso l’utilizzo di società che hanno le caratteristiche per poter scontare i crediti d’imposta”.

Alcuni mesi fa avete lanciato l’app “Vivi Veneto”. Come sta andando?

“Tecnicamente si definisce una ‘super app’, perché è la sommatoria di una serie di app che

la Regione aveva già sviluppato, dal turismo alla sanità ai servizi legati alla mobilità. Abbiamo creato un contenitore che mettesse assieme tutti questi servizi, per dare l’idea della pluralità dei servizi digitali che la Regione ha messo in campo e che continua ad attivare. Qualche mese fa abbiamo inserito il tema del portafoglio per i celiaci (un budget di spesa a propria disposizione che viene automaticamente accreditato ogni mese, ndr) e ormai siamo pronti a inserire un altro servizio legato al contrasto alla violenza sulle donne. Aggiungo che il Veneto è il terzo ente in Italia e la prima Regione in Italia per i pagamenti digitali attraverso pagoPa, a dimostrazione che quando si creano dei servizi efficienti i veneti li utilizzano per semplificare la loro vita. Sono convinto che questa sia la vera funzione e vocazione dell’innovazione digitale, cioè cercare attraverso nuovi processi di semplificare il percorso quotidiano”. (r.r.)

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Economia. Il direttore generale Claudio Bertollo commenta il bilancio 2023

Banca del Veneto Centrale, vola l’utile netto

“Fusione con BRV Banca operazione strategica”

Il credito cooperativo ha solide radici e una lunga storia nella nostra regione. Risale al 1 896 la nascita di Banca del Veneto Centrale, oggi operativa in quattro province venete, Vicenza, Padova, Treviso, Rovigo, oltre a Ferrara. Fa parte del Gruppo Cassa Centrale Banca e da oltre 125 anni è testimone e protagonista dello sviluppo economico del nostro territorio e del sistema cooperativo. Al direttore generale Claudio Bertollo chiediamo un commento sul bilancio d’esercizio 2023.

Direttore, quali sono i dati principali a bilancio?

Banca del Veneto Centrale ha chiuso con un utile netto di oltre 34 milioni di euro (il 69% in più rispetto all’anno precedente), un risultato molto importante se si considera l’approccio da sempre molto prudente della banca. Infatti i nostri crediti deteriorati sono coperti al 99 per cento. Anche lo scorso anno è continuata la strategia di riposizionamento del nostro portafoglio titoli. In

sostanza abbiamo venduto titoli a basso rendimento per acquistare gli stessi titoli o titoli equivalenti a rendimento maggiore. Questo per garantire flussi di rendita negli anni a seguire. E sempre nel 2023 abbiamo anche spesato un accantonamento importante a sostegno di nuove assunzioni. Due dati di bilancio per quanto riguarda le masse amministrate che sono oltre i 5 miliardi, di cui 3,5 miliardi di raccolta complessiva e un 1 ,6 miliardi di impieghi netti alla clientela. Per chiudere i fondi propri salgono a 234 milioni con l’indice Cet1 (ossia il capitale primario su attività di rischio ponderate) al 23,74%, nettamente al di sopra della media del sistema bancario italiano.

In occasione dell’approvazione del bilancio 2023 il presidente Gaetano Marangoni lo ricordiamo ha detto “siamo cresciuti e continueremo a crescere e vogliamo continuare a crescere a supporto delle famiglie e delle imprese”. Quali saranno le direttrici di questa crescita?

Le direttrici come detto dal presidente, saranno rivolte sempre ai nostri territori di competenza, quindi alle famiglie, ai giovani che vogliono acquistare casa, accedere ad un mutuo ipotecario, alle imprese che vogliamo sostenere anche nel mondo impieghi e dare supporto anche alle nuove direttive magari 5.0 per sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese operanti nel territorio.

Nella prossima assemblea dei soci, oltre che del bilancio d’esercizio, si discuterà anche del nuovo progetto di fusione tra Banca del Veneto Centrale e BVR (Banche Venete Riunite) Banca. Cosa rappresenta per voi questa operazione e cosa cambierà per i soci ed i clienti?

In effetti è un’operazione strategica che porta all’aggregazione tra due banche sane e ben strutturate sotto il profilo patrimoniale.

L’obiettivo è quello di portare un efficientamento operativo e una crescita dimensionale, oltre che

consentire benefici interni per nuove opportunità di carriera per i colleghi ma soprattutto per offrire servizi e consulenza maggiore ai nostri soci e clienti.

Di fatto ci sarà la nascita di una “nuova” banca di assoluto rilievo e di primaria importanza, ancora più solida e innovativa, capace di incrementare la fiducia di soci e clienti, di supportare più efficacemente la crescita dei territori di competenza e soprattutto in grado di affrontare le sfide sempre più impegnative che ci attendono”.

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SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Da sinistra il presidente Gaetano Marangoni e il direttore generale Claudio Bertollo La sede della Banca del Veneto Centrale

Sviluppo della rete e investimenti in crescita

Continua il percorso di consolidamento di Despar Nord (Aspiag Service), la concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, che ha chiuso il 2023 con un fatturato al pubblico di 2,71 miliardi di euro (+6,3%). Allo sviluppo ha contribuito un significativo programma di investimenti, pari a circa 68 milioni di euro, che l’azienda ha destinato al consolidamento e all’espansione della rete vendita con l’apertura di 9 negozi (di cui 2 a gestione diretta e 7 di imprenditori affiliati) che hanno fatto salire a quota 554 i punti vendita complessivi (250 diretti e 304 affiliati) e che hanno comportato un incremento dei livelli occupazionali con 405 nuove assunzioni che portano a 9.285 il numero di collaboratori nelle cinque regioni di competenza. Inoltre, sono state cinque le ristrutturazioni di negozi tra diretti e affiliati nei diversi territori presidiati dall’azienda, nell’ottica di migliorare l’esperienza di spesa e favorire uno sviluppo del network secondo sempre più elevati standard di sostenibilità e di riduzione dell’impatto ambientale.

Il prodotto a marchio ha continuato a essere un elemento strategico per Despar Nord, rappresentando il 31% dell’intero fatturato dei punti vendita diretti, un dato in crescita rispetto al 29,5% registrato nel 2022. Particolarmente significativo nell’ambito private label è stato l’apporto

di S-BUDGET, la linea di primo prezzo di Despar Nord che alla convenienza abbina elevati standard di qualità, che nel 2023 ha registrato una crescita del fatturato del +18%.

Centrale nella strategia di sviluppo di Despar Nord è poi la valorizzazione delle filiere corte e dei micro-localismi, un progetto con il quale l’azienda intende evidenziare le produzioni dei piccoli produttori dei territori, portando nei punti vendita anche quelle micro-produzioni a chilometro zero che non potrebbero altrimenti trovare spazio nel canale della GDO.

A questo si è affiancata un’in-

tensa attività al fianco dei territori che nel 2023 ha visto Despar Nord destinare oltre 1 milione di euro a supporto di centinaia di iniziative in tutte le regioni di riferimento come raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Nell’ambito dell’impegno sociale, inoltre, è proseguito e si è sviluppato ulteriormente “Le Buone Abitudini”, il programma di educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita rivolto alle scuole primarie, che in Veneto ha visto attivare una sinergia con l’Assessorato al lavoro, formazione e istruzione della Regione per favorire lo sviluppo e la diffusione del progetto didattico

in tutte le scuole primarie della Regione attraverso il coinvolgimento dei Provveditorati agli Studi provinciali. E’ inoltre continuato l’impegno per il contrasto agli sprechi alimentari che vede Despar Nord in prima linea da oltre dieci anni al fianco di Last Minute Market e Banco Alimentare. In Regione questa collaborazione ha permesso di raccogliere 563 tonnellate di prodotti alimentari rimasti invenduti nei punti vendita a gestione diretta che, grazie ad una rete di oltre 170 enti e Onlus, hanno permesso la preparazione di quasi 1,2 milioni di pasti destinati ai nuclei familiari più in difficoltà.

In Veneto un anno ricco di iniziative a sostegno del

Essere un motore economico, ma anche un attore attivo nel promuovere pratiche sostenibili e solidali nel tessuto delle comunità in cui l’azienda opera è da sempre uno dei tratti caratterizzanti dell’insegna che nel 2023 ha continuato anche in Veneto a promuovere iniziative concrete per essere vicino al territorio. Sul fronte della valorizzazione dei prodotti locali, Despar Nord ha proseguito nel suo impegno attraverso il progetto “Sapori del Territorio”, un marchio che identifica il legame profondo con i territori raccontando i migliori prodotti della tradizione italiana regionale e i loro artigiani produttori. Nel solo Veneto sono 772 i prodotti contraddistinti da questo marchio a scaffale che arrivano da oltre 120 produttori della regione. Sempre nella prospetti-

va di valorizzare le filiere corte e le produzioni agroalimentari regionali, è continuata e si è rafforzata la sinergia di Despar Nord con le istituzioni locali per l’implementazione di protocolli regionali: in Veneto è attivo “Veneto – The Land of Venice”, che punta a valorizzare i prodotti locali e certificati DOP, IGP e STG, sostenendo i prodotti regionali dalla produzione fino alla commercializzazione e sviluppando

una filiera corta “dal campo alla vendita”.

Per quanto riguarda l’impegno sociale, nel 2023 sono stati oltre 277 mila euro i fondi destinati da Despar Nord per sponsorizzazioni sportive e culturali, raccolte fondi, e donazioni in Regione. Il 2023 ha visto crescere ancora l’impegno di Despar in favore del mondo del volontariato veneto, in particolar modo attraverso due iniziative di rac-

Crescere insieme al territorio, al fianco dei clienti

territorio

colta fondi, che hanno coinvolto migliaia di clienti: la prima destinata alla raccolta di fondi indirizzati alla ricerca e la cura dell’endometriosi, che sono stati devoluti all’associazione no profit ISSA School (International School of Surgical Anatomy) dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR); la seconda volta invece a supportare la Fondazione Città della Speranza - Onlus, che da trent’anni opera in Italia ed Europa finanziando la ricerca scientifica nel settore pediatrico. Oltre a queste due importanti raccolte fondi, sono state numerose le attività di charity portate avanti dal marchio dell’abete, così come i diversi progetti di carattere sociale, come ad esempio l’attività di sensibilizzazione sulla guida sicura portata avanti al fianco della Polizia di Stato.

Nonostante il fenomeno inflazionistico abbia generato forte incertezza sugli acquisti, incidendo ancora molto sui consumi, la nostra azienda ha proseguito nel percorso di crescita in tutti i territori in cui siamo presenti. Qui abbiamo continuato nei nostri programmi di investimento che hanno portato a un ulteriore sviluppo della nostra rete di vendita e a un contestuale incremento dei livelli occupazionali, con oltre 400 nuovi collaboratori assunti. Parallelamente abbiamo continuato a essere motore di sviluppo per la crescita del tessuto economico in cui ci inseriamo, consolidando sempre di più il rapporto di partnership con gli imprenditori affiliati e potenziando quello con i nostri fornitori all’interno di progetti di valorizzazione delle filiere corte, delle produzioni agroalimentari regionali e dei prodotti micro-locali. Particolarmente importante nel nostro percorso di sviluppo è stato poi il prodotto a marchio che ha registrato un’ulteriore crescita nelle vendite rispetto ai dati 2022 e che raccoglie ampio consenso da parte della nostra clientela per l’ottimo rapporto fra qualità e prezzo. Tutti questi elementi ci hanno consentito di diventare sempre di più un punto di riferimento per i territori in cui siamo presenti, una mission di vicinanza che da sempre ci contraddistingue e che vogliamo continuare a perseguire portando valore aggiunto alle persone e alle comunità in cui ci inseriamo, restituendo loro parte di quello che riceviamo.

29 www.lapiazzaweb.it Regione
L’analisi. Consolidamento sui territori, prodotto a marchio e impegno sociale nel 2023 di Despar Nord
di Christof Rissbacher Presidente del Comitato di Gestione di Despar Nord (Aspiag Service) IL PUNTO
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Città della Speranza, la ricerca raddoppia col contributo di tutti

Brumotti a Padova per aiutare la ricerca a correre ancora più veloce

Evviva i ricercatori, evviva Città della Speranza che non si accontenta del primato raggiunto – il suo Centro di ricerca sui tumori pediatrici è fra i più grandi del mondo e sicuramente il primo in Europa, come racconta il suo ideatore e fondatore Franco Masello – ma ambisce a raddoppiare le forze, le strutture e le energie per centrare l’unico grande condiviso obiettivo di curare i bambini che si ammalano. Per farlo servono 18 milioni di euro. E come accadde a partire dal 1994, quando l’Istituto di Ricerca Pediatrica nella Torre e quindi il Reparto di Oncoematologia Pediatrica Azienda Ospedale Università di Padova presero forma, l’appello viene rivolto a tutti i cittadini che vogliono contribuire alla realizzazione del raddoppio della Torre della ricerca in Corso Stati Uniti a Padova.

Un invito che il famoso inviato di “Striscia la notizia”, Vittorio Brumotti, da anni accanto alla Fondazione Città della Speranza, ha subito fatto suo andando a trovare i piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Oncoematologia, per “portarli” in tv. Brumotti li ha salutati tutti, uno ad uno, Marco, Davide, Giovanni, Alex e tanti altri ancora e poi ha sfidato in bici la piccola Ginevra, che non si è fatta intimorire dalla celebrità dell’avversario e ha tagliato il traguardo per prima, in una divertente gara che si è svolta lungo le corsie.

Il conduttore televisivo ha poi incontrato la professoressa Alessandra Biffi, primario del reparto e P.I. dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che ha sottolineato l’importanza del legame diretto tra l’azienda ospedaliera di Padova e il prezioso lavoro svolto dai ricercatori dell’istituto.

“Città della Speranza – ha raccontato la professoressa – è nata per dare un’accoglienza, uno spazio, una casa ai bambini con tumore che arrivavano a Padova e poi ha cercato di continuare a dare loro un’aspettativa e una possibilità di cura”.

Si parte dalle diagnosi e si arriva alla Torre all’Istituto di Ricerca, dove i campioni utili a formulare le diagnosi sono utilizzati per cercare nuove terapie.

Nella Torre vi lavorano circa 300 ricercatori e ricercatrici, ma non bastano: ne servono ancora di più ed è per questo motivo che verrà costruita una seconda torre, ha annunciato Franco Masello, fondamentale per accelerare la ricerca sulle malattie oncoematologiche pediatriche e sulle malattie rare pediatriche.

Tutto quello che è stato realizzato fino ad oggi, sottolinea il suo fondatore, non è opera di un grande imprenditore o di chissà quale gruppo imprenditoriale ma è stato reso possibile grazie alla sensibilità della gente.

“Credo – ha detto Masello – che questo sia uno dei pochi esempi in Italia dove la gente si mette in gioco per fare qualcosa di veramente importante: un centro di ricerche che oggi è fra i più grossi al mondo e sicuramente il primo in Europa e che consente ai ricercatori, invece di andare all’estero, di rimanere qua e lavorare per i nostri bambini”.

“In 10 anni i miglioramenti in termini di cure sono stati enormi - ha dichiarato - grazie ai nuovi test di diagnostica e allo sviluppo di terapie sempre più personalizzate. Ma abbiamo bisogno di incrementare i nostri laboratori e i gruppi di ricerche e per questo è necessario e fondamentale costruire una seconda torre accanto a quella esistente, che ci permetterà di arrivare a quel 100% di guarigione che tutti insieme sogniamo e per il quale tutti insieme lavoriamo”.

Il ringraziamento, quindi, va a Vittorio Brumotti, che da anni è vicino e risponde agli appelli della Fondazione - per la quale ha compiuto più sfide con la sua bicicletta - e che ora lancia pubblicamente questa nuova sfida che vede coinvolti tutti e alla quale tutti possono dare il loro contributo, anche attraverso una firma per il 5 per mille, e continuare ad alimentare così quel sogno meraviglioso di poter un giorno non molto lontano far guarire tutti i bambini che si ammalano di tumore.

MAGGIO 2024 on-line: /category/salute/

Formazione. Collaborazione tra Ulss 3 e Scuola di Medicina dell’Università di Padova

A Chioggia il corso di laurea in Infermieristica

Avrà sede negli spazi messi a disposizione

dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare

Adriatico Settentrionale

Un nuovo Corso di Laurea in Infermieristica a Chioggia a partire dall’anno accademico 2024/25 che si terrà negli spazi messi a disposizione nel Porto clodiense: lo ha annunciato con grande soddisfazione il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, “La nostra Ulss – ha sottolineato - è orgogliosa di insediare, al servizio del territorio vasto, un nuovo percorso formativo di livello universitario, che nasce grazie alla collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Padova e alla lungimiranza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Ancora una volta possiamo dire che porta i suoi frutti una delle lezioni più importanti che ci ha lasciato in eredità la pandemia, e cioè la necessità e l’utilità di fare sistema tra enti e istituzioni: è solo attraverso questa collaborazione, che l’Ulss 3 può portare anche a Chioggia l’attività formativa per le professioni sanitarie che già svolge con l’ateneo padovano a Venezia, a Mestre e a Mirano. Apriamo insieme per i giovani del territorio un canale per accompagnarli fino ad una professione che in ambito sanitario oggi è ricercata e riconosciuta”.

“Il sistema sanitario si fonda sulle persone che lavorano nei servizi e nelle strutture - ha sottolineato, in occasione della presentazione ufficiale del corso di Laurea, l’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin - ed è fondamentale che queste persone mettano in campo non solo la loro dedizione, ma anche la loro alta professionalità. Così l’avvio di questo nuovo corso di laurea è un segno importante, e non solo

per il territorio che lo ospiterà: formare infermieri è una necessità, e farlo decentrando i percorsi significa rispondere a questa necessità non solo a parole ma con iniziative concrete e di prospettiva”.

“Funzione sociale e operativo portuale possono convivere e contribuire allo sviluppo del territorio – ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Fulvio Lino Di Blasio –. Una collaborazione che qualifica ancora una volta la nostra presenza nella città clodiense. A partire dall’anno accademico 2024-2025, l’edificio demaniale in nostra gestione che dal 2022 aveva già ospitato il centro vaccinale, potrà accogliere il nuovo corso universitario di Infermieristica. Dopo aver perfezionato l’iter di concessione degli spazi all’Ulss 3 e grazie al lavoro congiunto con tutti gli Enti coinvolti, una parte del fabbricato 950, con i suoi oltre 600mq, verrà riadeguato per contenere aule per la didattica frontale, laboratori e uffici amministrativi. Si tratta per noi di un’ulteriore occasione di apertura e integrazione del porto con la città

Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione dell’Ulss 6 Euganea ha compiuto 20 anni. Vent’anni durante i quali lo staff, composto da due infermieri, un oss, un ausiliario specializzato e tre amministrativi e diretto dalla dottoressa Mariagrazia D’Aquino, grazie a un’organizzazione fiore all’occhiello a livello regionale, si è occupato, e continua ad occuparsi, di persone senza fissa dimora, donne e minori stranieri, profughi,

grazie allo svolgimento di attività di carattere formativo compatibili, per caratteristiche e flussi, con il contesto operativo portuale e soprattutto che consentiranno agli operatori portuali pubblici e privati, attraverso l’attivazione di convenzioni, di poter beneficiare di strumenti conoscitivi oggi fondamentali allo svolgimento dell’attività portuale perché legati alla salute e quindi anche alla sicurezza, da sempre al centro della nostra azione”.

Il presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Padova, Angelo Paolo Dei Tos, e il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, hanno espresso grande soddisfazione. Il primo cittadino ha quindi voluto evidenziare come il nuovo canale formativo dell’Ulss 3 Serenissima offrirà già dall’autunno una prospettiva importante per i 50 giovani che vorranno aderire, e che potranno formarsi alla professione infermieristica senza doversi spostare dalla città di Chioggia, trovando la città ospitale per il loro percorso di studio.

Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione da 20 anni opera per la salute degli invisibili

immigrati, richiedenti asilo, donne vittime di violenza, minori stranieri non accompagnati, aiutando tutti a destreggiarsi nelle complessità burocratiche, cercando e trovando risposte di salute. Si occupa, tra l’altro, di formare il personale e di realizzare innumerevoli progetti, con l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili e vulnerabili, straniere o che vivono in condizioni di marginalità sociale. Quattro lustri di un’attività profondamente radicata e organizzata, che dal 2004 ha aiutato migliaia di persone grazie ad un grande lavoro di rete interistituzionale.

Solo nel 2023 il Servizio, che opera nella sede distrettuale di via Scrovegni a Padova, ha prodotto 175 certificazioni sanitarie rilasciate alla Questura di Padova per l’espulsione di clandestini nei C.P.R; 1526 accessi di persone, cooperative, associazioni per pratiche amministrative e sanitarie; assistenza sanitaria a 545 minori; emissione di 2334 impegnative per visite specialistiche/esami diagnostici per richiedenti asilo accolti nei CAS, per pubblico spontaneo o inviato da enti istituzionali e non. Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione si è occupato inoltre di 602 visite mediche eseguite a richiedenti asilo, 45 casi ospedalieri di particolare complessità amministrativo giuridica, assistenza sanitaria a

492 ucraini richiedenti asilo, 572 utenti inviati e seguiti per accordi con la Fondazione Nervo Pasini ex CEP.

“La nostra mission è aiutare il prossimo, anche coloro che non hanno nulla e questo - rileva la dottoressa Maria Grazia D’Aquino - è una grande conquista per un ente pubblico. Un lavoro enorme, il nostro, nel quale continuiamo a credere”.

Per il direttore generale Paolo Fortuna il servizio “è la garanzia di una sanità universale. Di fronte all’aumento della povertà e degli immigrati, il nostro compito è garantire il miglior stato di salute possibile”.

“Lo staff - si è complimentato il direttore del distretto socio sanitario Padova Bacchiglione, Fabio Verlato - svolge un lavoro grandioso per gli ultimi, i vulnerabili, i fragili”.

“Il nostro lavoro è molto impegnativo e delicato e mi sento il dovere di ringraziare la Direzione Strategica per l’appoggio e il supporto fornito a questo servizio che ci incoraggia a perseguire l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili e vulnerabili o che vivono in condizioni di marginalità sociale”, osserva D’Aquino, dirigente medico a capo dello staff composto da due infermieri, un oss, un ausiliario specializzato e tre amministrativi.

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ULSS 6 EUGANEA, SOCIALE

I risultati dello studio. Ha coinvolto 14 gruppi di ricerca italiani coordinati dall’Università di Padova

L’uso regolare dell’acido acetilsalicilico a basse dosi può contrastare il cancro del colon-retto

DDa parecchio tempo è noto che l’uso quotidiano a lungo termine dell’acido acetilsalicilico a basse dosi, la cosiddetta “aspirinetta”, limita i rischi di malattie cardiovascolari, e sembra che possa anche ridurre l’incidenza e la mortalità dovuta al cancro del colon-retto. Non erano però conosciuti tutti i possibili meccanismi d’azione dell’effetto antitumorale.

Sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, lo studio ha l’obiettivo di valutare l’effetto dell’acido acetilsalicilico sul microambiente tumorale, sull’immunità sistemica e sulla mucosa sana che circonda il cancro del colon-retto. Il farmaco, comunemente assunto a basse dosi per ridurre la probabilità di alcune patologie cardiovascolari, sembra attivare una risposta immunitaria contro il cancro del colon-retto. Le osservazioni dello studio Immunoreact 7 sul meccanismo d’azione dell’aspirina si riferiscono a soggetti presunti sani o comunque con carcinogenesi precoce, non naturalmente su pazienti con stadi avanzati di cancro.

“Nella prima parte dello studio abbiamo analizzato retrospettivamente campioni e dati di pazienti con diagnosi di cancro al colon-retto operati tra il 2015 e il 2019 presso l’Azienda Ospedale Università di Padova – spiega il dottor Scarpa –. Abbiamo quindi studiato, sempre in campioni ottenuti dai pazienti, l’espressione dell’mRNA dei geni associati alla sorveglianza immunitaria nelle cellule primarie di cancro del colon-retto di pazienti che assumevano acido acetilsalicilico. Inoltre, abbiamo replicato queste misurazioni sperimentalmente, con animali di laboratorio, presso l’Università di Padova e dell’Istituto Oncologico Veneto. Infine, abbiamo ulteriormente studiato il microambiente immunitario della mucosa sana che circonda il cancro del colon-retto in campioni ottenuti da un ampio sottogruppo di pazienti che ha partecipato al progetto in rapporto alla assunzione cronica di acido acetilsalicilico”. Rispetto ai campioni di tessuto di pazienti che non assumevano il farmaco, quelli ottenuti da pazienti che lo assumevano hanno mostrato una minore diffusione del cancro ai linfonodi e una maggiore infiltrazione di cellule immunitarie nel tumore. Nelle analisi sulle cellule tumorali di colon-retto in laboratorio, l’esposizione di tali cellule all’acido acetilsalicilico ha causato un aumento della proteina CD80, un modulatore della funzione immunitaria. Tale incremento sembra avere migliorato la capacità delle cellule di allertare altre cellule di difesa sulla presenza di proteine associate al tumore. A sostegno di questa scoperta, i

ricercatori hanno anche evidenziato che nei pazienti con cancro del colon-retto, chi assumeva acido acetilsalicilico aveva livelli di proteina CD80 più elevati nel tessuto rettale sano, suggerendo così che il farmaco induca un effetto di sorveglianza immunitaria.

“I nostri dati – continua Scarpa – mostrano che il trattamento con acido acetilsalicilico può far aumentare l’espressione di CD80, migliorando la capacità delle cellule di cancro del colonretto di presentare attivamente i propri antigeni tumorali ai linfociti T. Questi ultimi sono le cellule delle nostre difese deputate, tra le altre cose, a eliminare le cellule cancerose, una volta riconosciuti i loro specifici antigeni. Va anche aggiunto che, nei pazienti con cancro del retto, sia la concentrazione di proteina CD80 nelle cellule epiteliali, sia il rapporto tra linfociti citotossici e linfociti T totali erano più alti tra coloro che assumevano acido acetilsalicilico. Ciò suggerisce che l’acido acetilsalicilico assunto a lungo termine eserciti un effetto di sorveglianza immunitaria già sulla mucosa normale e non solo all’interno del tumore”.

I risultati dello studio mostrano dunque che l’acido acetilsalicilico, oltre al suo classico meccanismo farmacologico che comporta l’inibizione dell’infiammazione, possa anche agire a favore della prevenzione e della cura del cancro del colon-retto. Le osservazioni dello studio sono state oggetto di pubblicazione, l’articolo “Immunoreact 7: Regular Regular aspirin use is associated with immune surveillance activation in colorectal cancer” è stato pubblicato sulla rivista “Cancer”.

“Se vogliamo sfruttare i suoi effetti contro il cancro del colonretto, - conclude Marco Scarpa - dovremmo pensare a come garantire che l’acido acetilsalicilico raggiunga il tratto colonrettale in dosi adeguate per essere efficace”.

Ulss 5 Polesana. Screening cardiovascolare, visite gratuite per i neo 50enni

Un controllo gratuito, per il quale non è necessaria l’impegnativa del medico di Medicina Generale. L’Azienda Ulss 5 Polesana sta invitando i polesani che hanno compiuto 50 anni - classe 1974 – a partecipare allo screening cardiovascolare promosso dal Piano Regionale della Prevenzione. La comunicazione, inviata ai cittadini che non sono seguiti per patologie, per mezzo di una lettera spedita a domicilio, propone un appuntamento prefissato (ma modificabile) nei 2 nuovi ambulatori istituiti presso l’Ospedale Vecchio di Adria e l’Ospedale di Trecenta.

Questo screening, realizzato e progettato dall’Unità Operativa di Igiene e sanità Pubblica viene proposto gratuitamente ai cittadini neo cinquantenni, è iniziato nel settembre scorso e sta ricevendo feedback molto positivi dalla popolazione. L’Azienda Ulss 5,

tra le prime della Regione a partire con lo screening denominato Cardio50, è attore protagonista nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, come l’infarto del miocardio e l’ictus, che sono la causa più frequente di morte e invalidità nella nostra popolazione. Lo screening prevede una chiamata attiva con invito agli utenti di 50 anni che non sono già affetti da ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia o malattie cardiovascolari con un appuntamento prefissato presso gli ambulatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.

Durante la visita, il professionista sanitario valuta, attraverso un colloquio approfondito, gli stili di vita - fumo, sedentarietà, alimentazione - ed effettua una misurazione del peso, dell’altezza, del girovita, della pressione arteriosa e di glicemia e colesterolemia attraverso l’esame di una goccia di sangue.

Un gruppo di ricercatori ha scoperto un meccanismo d’azione con cui sembra attivare un effetto di sorveglianza immunitaria

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A Piove di Sacco un ambulatorio veglia sul sonno Le dieci regole d’oro per un riposo di qualità

Un buon sonno è un obiettivo che tutti dovremmo porci anche se non sempre è facile da raggiungere. Ecco qualche utile consiglio dagli esperti.

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Il sonno, un’attività fondamentale per la salute con il quale spesso, anche a causa di una vita troppo frenetica e qualche cattiva abitudine, capita di trovarsi a fare i conti.

A Piove di Sacco, nel Padovano, presso la Neurologia dell’Ospedale Immacolata Concezione, dallo scorso anno, è attivo un ambulatorio di secondo livello, seguito dal dottor Marco Volpe (in foto), che si occupa proprio dell’inquadramento e la cura dei disturbi neurologici del sonno.

Per accedervi, dopo la valutazione del medico di Medicina Generale, l’utenza, con impegnativa opportunamente redatta, può scrivere a ambulatorio.neuro.piove@ aulss6.veneto.it

Un buon sonno è comunque un obiettivo che tutti dovremmo porci anche se non sempre è facile da raggiungere. Ci sono tuttavia delle regole che possono aiutare. Il dottor Edoardo Mampreso, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’ospedale di Piove di Sacco, passa in rassegna il decalogo AIMS - Associazione Italiana Medicina del Sonno -per un riposo notturno di buona qualità.

Ecco, dunque, le regole del buon riposo. In primo luogo, è bene utilizzare la stanza in cui si dorme solo per dormire: sono da evitare attività quali lo studio, l’utilizzo

del computer o del televisore nella camera da letto. La stanza in cui si dorme dev’essere confortevole e adatta al sonno, sufficientemente buia, silenziosa e con una temperatura ottimale. Evitare di assumere nelle ore tardo-pomeridiane e serali bevande e cibi stimolanti (caffè, tè, cioccolata…). Evitare pasti serali abbondanti, molto calorici o ad alto contenuto proteico. Evitare gli alcolici e il fumo di tabacco nelle ore serali. Non abbandonarsi a sonnellini diurni, anche se è ammesso un breve riposo dopo pranzo: è però assolutamente deleterio per il sonno notturno un sonnellino dopo cena, ad esempio sul divano davanti al televisore. Non intraprendere attività impegnative o coinvolgenti sul piano emotivo o mentale (studio, lavoro al computer, videogiochi, etc.): anche l’attività fisica intensa – ad esempio, la ginnastica in palestra – sarebbe da evitare nelle ore serali. Evitare bagni o docce calde nelle ore serali. Tentare, per quanto possibile, di coricarsi la sera e di alzarsi al mattino a orari regolari, cercando di assecondare la propria tendenza naturale del sonno anche nei fine settimana e nei giorni di riposo o di vacanza. Rimanere a letto solo il tempo necessario per dormire: in caso di difficoltà nel prendere sonno, non restare a letto per più di 10 minuti, ma alzarsi e svolgere attività rilassanti fino a quando non si percepisce sonnolenza.

Renato Zambello, ricercatore dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) e professore associato nel Dipartimento di Medicina, Unità di Ematologia dell’Università degli Studi di Padova, è risultato vincitore di un progetto biennale, finanziato con un contributo di 148.000 Euro dall’Associazione Italiana Leucemie e Linfomi (AIL) – sezione di Treviso. L’argomento del progetto – dal titolo “Un approccio innovativo per distinguere le Linfocitosi T Clonali non specificate dalle Leucemie Croniche dei Linfociti Granulati di tipo T”interessa una popolazione delle cellule del sangue (i linfociti T citotossici) in grado di difenderci contro virus e tumori. Piccole quantità di questi linfociti (cloni di linfociti T) possono essere presenti in individui del tutto asintomatici, ma in alcuni casi questa piccola popolazione può sfociare in una malattia, che è definita come Leucemia dei Grandi Linfociti Granulati di tipo T.

Il progetto affronta una domanda controversa: quali sono le caratteristiche che identificano più propriamente questi cloni di linfociti T “innocenti” rispetto a quelli “aggressivi”, in grado quindi di sviluppare una leucemia? Il gruppo di ricerca del Prof. Zambello, avvalendosi della collaborazione tra l’Ematologia dell’Azienda Ospedaliera-Università di Padova, diretta dal Prof. Livio Trentin, e l’Ematologia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, diretta dal Dott. Filippo Gherlinzoni, si prefigge quindi di definire, utilizzando tecniche biologiche di ultima generazione, i criteri e le strategie per distinguere le diverse tipologie di disordini linfoproliferativi dei linfociti T, che costituiscono uno spettro di condizioni che va da una estremità benigna ad una francamente maligna. L’obiettivo è separare soprattutto le alterazioni indolenti (cioè non accompagnate da manifestazioni cliniche) e “innocue” del sistema immunitario da quelle di natura tumorale, destinate ad evolvere nel tempo in una malattia con esito infausto.

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Leucemie, da Ail finanziamento per la ricerca sui linfociti Il dottor Marco Volpe Renato Zambello

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della navigazione, rinnovando il profondo legame tra Venezia e il mare, nella città che da sempre celebra lo sposalizio con le sue acque. La manifestazione – realizzata da Vela spa per conto del Comune di Venezia e in collaborazione con la Marina Militare Italiana per la straordinaria apertura dell’Arsenale – è appoggiata da Governo e Regione del Veneto, che l’ha riconosciuta come un evento di carattere internazionale.

razione del compendio dell’Arsenale e uno spazio espositivo indoor di 5.000 mq.

Tra gli espositori si confermano Ferretti Group, Azimut Benetti, , Sanlorenzo ,So-

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Nell’anno in cui vengono celebrati i 700 anni dalla morte di Marco Polo, che ha per primo esplorato il mercato “orientale”, ora bacino naturale di riferimento a cui si rivolge tale manifestazione, Venezia, anche con

Sono previsti oltre 50 eventi culturali e di approfondimento tra convegni e talk show, la maggior parte dei quali dedicati al tema della sostenibilità, alla salute del mare e

prio al Salone Nautico del 2022 e, a seguire, dal 17 al 19 maggio, la Lagoon escapade, evento annuale che raccoglie i catamarani Lagoon prodotti dal gruppo Beneteau.

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Lavoro. Confartigianato Imprese Veneto promuove i percorsi professionalizzanti

Tirocinio con i maestri artigiani in 433 aziende

L i hanno chiamati “gli influencer” dell’artigianato, di fatto sono degli autentici “maestri artigiani”, una figura riconosciuta in Veneto con una legge regionale approvata ancora nel 2018. E sempre nella nostra regione lo scorso autunno sono stati consegnati gli attestati a questi alfieri dell’artigianato, in grado di trasmettere il proprio “saper fare” anche ai più giovani, attraverso degli specifici tirocini. Il “maestro artigiano”, infatti, come ricorda la legge regionale, è colui che, “disponendo di un’adeguata e documentata esperienza imprenditoriale aziendale, possiede elevate conoscenze e abilità manageriali con un’elevata attitudine all’insegnamento del mestiere”. Oggi all’albo regionale sono iscritti ben 433 maestri artigiani. La legge regionale riconosce, inoltre, le “botteghe scuola”, cioè le imprese nelle quali il maestro artigiano svolge la propria attività e trasmette le proprie competenze. Proprio per favorire la formazione e la trasmissione dei saperi Confartigianato Imprese Veneto, che conta circa il 60 per cento dei maestri artigiani riconosciuti

dalla Regione, insieme a CNA e Casartigiani, attraverso i propri enti di formazione, promuove i tirocini per i giovani che vogliono fare un’esperienza professionalizzante e di valore a fianco dei maestri artigiani accreditati dalla Regione Veneto. L’attività è rivolta ad aspiranti artigiani che intendono inserirsi nel settore grazie ad una esperienza di tirocinio di inserimento/reinserimento presso la Bottega di un Maestro Artigiano: sono quindi numerose le opportunità per un giovane, ma non solo, anche per chi vuole mettere a frutto le proprie a abilità, di individuare l’azienda presso cui fare il tirocinio. Si tratta di un’opportunità anche per gli stessi maestri artigiani già inseriti nell’Elenco della Regione Veneto, che entro l’anno potranno ospitare un tirocinante per due mesi e poter misurare così le opportunità di nuove future collaborazioni.

Per poter ospitare un tirocinante il Maestro Artigiano può contattare l’Ente di Formazione provinciale dell’Associazione di categoria di riferimento o l’Istituto Veneto per il Lavoro.

“Il concetto di Maestro Arti-

giano – osserva il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto- è sempre stato inscindibilmente legato a quello di relazione; una relazione che si sviluppa all’interno di una bottega e che si basa sulla trasmissione delle competenze e dei mestieri. Un modello che oggi conosce una nuova attualità: nella bottega artigiana così come nei laboratori delle imprese più innovative la differenza la possono fare solo le persone, le competenze e le relazioni”.

Per diventare Maestro Artigiano, spiega Confartigianato Imprese Veneto, le strade che un’impresa artigiana può intraprendere sono due: da una parte il percorso professionalizzante

per titoli, che prevede un’anzianità lavorativa qualificata nel medesimo settore dell’artigianato di almeno 10 anni, competenze manageriali e un’elevata attitudine all’insegnamento del mestiere. Dall’altra, per chi non possiede i requisiti per titoli, c’è appunto l’opportunità di intraprendere un percorso formativo obbligatorio che permette l’acquisizione delle competenze manageriali e didattiche necessarie, preceduto da un periodo di attività lavorativa qualificata

nel settore di riferimento di almeno 5 anni. I percorsi professionalizzanti per titoli vengono presentati in autonomia dagli aspiranti Maestri Artigiani o meglio ancora con il supporto delle associazioni di categoria come Confartigianato. Il percorso formativo è invece organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, Ecipa e dagli enti di Formazione provinciali delle Associazioni di categoria di riferimento, attraverso un progetto finanziato dalla Regione Veneto.

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Economia
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ARIETE BILANCIA

Avete superato i momenti di tensione e di incomprensione. Ora il percorso è in discesa e potete recuperare le relazioni che pensavate compromesse.

Maggio

Non prendete decisioni affrettate in questo periodo perché l’entusiasmo potrebbe giocarvi dei brutti scherzi. Procedete sempre con realismo e concretezza.

Avete incamerato energie sufficienti ad affrontare con entusiasmo gli ultimi ostacoli prima di raggiungere l’obiettivo a lungo inseguito. Siate tenaci.

GEMELLI

Avete investito nella determinazione e in una bella energia tutte le vostre aspettative ma non dimenticatevi di riconoscere un ruolo importante anche alla fortuna.

Non mancheranno momenti di stanchezza che saprete bilanciare con una visione positiva delle cose, capace di ribaltare situazioni apparentemente complicate.

Maggio, il mese dei colori e dei sapori intensi

Regioni raggiunte 15 TV locali +

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Siti d’informazione

Se il lavoro procede a gonfie vele esaltando la vostra massima creatività, la sfera affettiva sarà di più difficile gestione a causa della vostra stanchezza.

SAGITTARIO

Continuate a fare programmi a lungo termine e a investire le vostre risorse per obiettivi futuri che sono ambiziosi ma che volete raggiungere a tutti i costi.

la vostra natura riflessiva vi spingerà a prendervi un po di tempo per capire se i sentimenti che state provando sono autentici e se siete ricambiati.

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Settimanali locali d’informazione

Avete chiuso con le situazioni tese e stressanti. Si apre un nuovo capitolo tutto da scrivere e questo vi ispira tanta fiducia che vi rende particolarmente interessanti.

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Non cedete finché non avete raggiunto il vostro obiettivo, a costo di spendere energie e tempo preziosi. Ma i vostri sacrifici sono sempre ripagati adeguatamente.

Avete vissuto in standby fino a questo momento. E’ ora il tempo dei mettersi in gioco e di ritrovare le conferme di cui avete bisogno. Vi sorprenderete di voi stessi.

L’estate si avvicina regalandovi energie positive che valorizzeranno i vostri talenti e che vi regaleranno momenti di grande soddisfazione. Sarete irresistibili.

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Il gruppo
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039 99 891 info@netweek.it La forza della comunicazione glocal 10 14 SCARICA L’APP RADIO VENETO24
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