La Piazza di Cavarzere - Marzo 2023

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il sindaco Munari: “L’ultima parola è dei cittadini”

Siamo agli sgoccioli

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Agli inizi della primavera già si parla di fiumi e laghi vuoti, canali in secca, campi assetati e acqua da razionare. Ma anche di processi di desalinizzazione dell’acqua marina, come si fa tra le sabbie del Qatar, o del ricorso alle soluzioni israeliane per ricacciare indietro il deserto. Stiamo esagerando? Speriamo, ma intanto dobbiamo fare i conti con quello che non abbiamo: la pioggia dal cielo e l’acqua dove servirebbe.

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Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 47 di Cavarzere Servizio a pag. 6
Gli amministratori di Cona confermano la loro contrarietà, ma un gruppo di imprenditori manifesta interesse CONTRO L’HERPES ZOSTER Ci si può vaccinare a Cavarzere 5 UFFICI POSTALI Lavori in corso nella sede in centro 8 CASO BOTTECCHIA Il sindaco: “l’azienda non abbandonerà Cavarzere” 9 AIUTI IN UCRAINA Il nuovo viaggio del Maresciallo dei poveri 13 BOSCOCHIARO Chiuso l’asilo “Piccoli Angeli” 12 CONA Riconoscimento alla Trattoria Al Portico 18 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE MARZO 2023
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Contro l’Herpes Zoster ci si può vaccinare nella cittadella

Grazie all’impegno dell’assessore Marco Grandi, da lunedì 27 febbraio, sarà possibile vaccinarsi contro l’Herpes Zoster (comunemente conosciuto come fuoco di Sant’Antonio) presso la cittadella sociosanitaria di Cavarzere. “Nel corso dell’estate scorsa è arrivata alla popolazione cavarzerana sopra i 65 anni una lettera da parte dell’Ulss 3 Veneziana Serenissima che raccomandava una serie di vaccinazioni preventive, tra cui quella contro l’herpes zoster. – ha detto Grandi – E’ il virus della varicella ed un virus che si può riattivare soprattutto nella popolazione con più di 50 anni o immunodepressa. A causa di questa riattivazione possono sorgere delle patologie molto severe dal punto di vista neurologico e possono essere molto dolorose portando conseguenze gravi a livello oculare”. La vaccinazione, però, fino a quest’estate veniva effettuata solo a Marghera, luogo abbastanza distante per i cittadini cavarzerani interessati. L’assessore, dunque, si è messo subito al lavoro. “Mi sono subito confrontato con i referenti della medicina di gruppo integrata – ha continuato Grandi – per capire come si potesse avvicinare il punto vaccinale anche a Cavarzere. I medici si sono attivati per cercare di trovare una modalità per amministrare e gestire questo vaccino. Finalmente dal 27 febbraio è possibile vaccinarsi nella nostra cittadella sociosanitaria”. La vaccinazione è riservata alle persone over 65 e a quelle affette da patologie quali diabete, malattie cardiovascolari, polmonari o con pregressi casi di herpes zoster. Prevede una doppia somministrazione con una dose a distanza di due mesi dall’altra. “È con grande soddisfazione che, insieme al gruppo di Medicina Integrata, comunichiamo questa notizia – ha concluso l’assessore – invito la popolazione ad approfittare di questa opportunità anche per la gravità della patologia e delle conseguenze che può comportare”. La prenotazione va effettuata telefonando al numero 806 391 324 dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 14.

Siamo agli sgoccioli

Nicola

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

Prima la vaccinazione veniva somministrata a Marghera, l’assessore Grandi si è attivato per avere un punto vaccinale

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e

Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere e Cona per un numero complessivo di 7.007 copie.

Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

< Già nel 2022 abbiamo affrontato la siccità e la cronica mancanza d’acqua, ma quest’anno, prevedono gli esperti, potrebbe anche essere peggio. Così a metà marzo arriva l’ordinanza regionale per cercare di fare economia di acqua, risorsa sempre più rara e preziosa. Eppure non dovrebbe essere così: il Veneto è attraversato da fiumi importanti, ha una catena montuosa ben sviluppata, una pianura fertile, nonostante l’avanzata del cemento. E poi ha sempre avuto a che fare con l’acqua, sia quando è troppa che quando è troppo poca. Ma adesso siamo davvero agli sgoccioli e non si può continuare a sospirare “chissà che piova, prima o poi”. Perché di pioggia se ne vede sempre meno, salvo quando cade tutta insieme nell’arco di poche ore, spazzando via quel che trova e lasciandosi dietro altri danni ed emergenze. Ecco allora che si studiano provvedimenti per limitare l’uso dell’acqua, si riduce la portata di scoli secondari, si chiede ai cittadini di non annaffiare il giardino, come già è successo l’estate scorsa, poi si chiudono le fontane e si invita le famiglie ad usare con parsimonia la doccia. Ma tutto questo non basta, perché è solamente la punta dell’iceberg di un fenomeno che possiamo annoverare tra le conseguenze del cambiamento climatico che stiamo vivendo in questo inizio di millennio. Così scopriamo quanto è preziosa l’acqua e quanto non possiamo farne a meno, anche se a scriverlo sembra una banalità. Ed è inutile far finta di nulla o pensare che tutto prima o poi si aggiusti. Se c’è meno acqua è evidente che bisogna ridurre i consumi e usare al meglio quella che c’è. Bisogna anche pensare a come recuperare e conservare questa risorsa preziosa. In questo il Veneto è ancora indietro, perché secondo gli esperti riesce a trattenere appena il 5% dell’acqua piovana conto l’11% della media nazionale. Ecco allora un primo passo: avanti con gli invasi e le “banche dell’acqua”, utili per fare scorta ma anche per convogliare l’acqua in eccesso in caso di piene improvvise. Le idee non mancano, i progetti nemmeno, servono volontà di fare e risorse da impegnare.

Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An)

Chiuso in redazione il 20 marzo 2023

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Il sindaco di Cona Aggio aveva già fatto capire di non essere d’accordo, ma un gruppo di imprenditori locali appoggiati dalle associazioni di categoria si dichiara favorevole

“Siamo dell’idea che la fusione fra i Comuni di Cavarzere e Cona sia una opportunità per il territorio. Come amministrazione non vogliamo imporre alcuna soluzione precostituita ad un’altra realtà territoriale. Siamo dell’idea però che devono essere i cittadini ad esprimersi per questo siamo a favore di portare avanti l’iter per una consultazione popolare. La parola finale si questo va data ai cittadini che hanno il diritto di esprimersi“.

Lo dice il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari che porta avanti la sua linea d’azione a favore della fusione fra le due realtà comunali contigue nell’area sud del Veneziano, convinto che si tratti di una scelta che porterà maggiori e più efficaci sevizi ad entrambe le popolazioni dei Comuni. Il sindaco di Cona Alessandro Aggio però aveva già fatto capire di non essere d’accordo per questa soluzione. Il rischio è che un Comune piccolo come Cona possa avere poca influenza all’interno di un ente in cui Cavarzere è di fatto diverse volte più popolosa. A favore della fusione fra Cavarzere e Cona, nel frattempo, proprio a Cona è partito un appello di alcune decine di imprenditori appoggiati da associazioni di categoria che si sono rivolti al sindaco e al consiglio comunale affinché portino avanti anche loro questa scelta. Ora si tratterà di capire cosa succederà, ma appare chiaro che lo scoglio maggiore difficilmente sormontabile è la netta contrarietà all’operazione da parte del primo cittadino di Cona Alessandro Aggio. I prossimi mesi, dopo

l’incontro che si è tenuto a febbraio al teatro di Cavarzere, saranno cruciali”.

E proprio sulla fusione Intesa per Cona sottolinea: “Non riusciamo a comprendere come potrà andare avanti il progetto di fusione non condiviso con il consiglio comunale di Cona, dove sia la maggioranza che la minoranza non intendono portare avanti tale progetto in quanto, va a penalizzare in modo irreversibile il comune di Cona ed i suoi cittadini, i quali si sono già espressi con un no alla fusione. Spiace vedere che il sindaco di Cavarzere per un suo tornaconto politico cerchi l’annessione di Cona per poi gestire le risorse della fusione senza mai esplicitare quali servizi e quali risorse sarebbero impiegate nel territorio di Cona. Forse queste risorse servono al sindaco Munari per superare le ultime difficoltà economiche ed impreviste per inadempienze amministrative a cui è chiamato il comune di Cavarzere a pagare per quasi 700mila euro?”.

Intanto per sottolineare l’attenzione al tessuto produttivo dell’area non sono mancate nelle scorse settimane visite sul territorio.

“Con l’assessore regionale Roberto Marcato – sottolinea sul suo profilo social il sindaco Munariabbiamo fatto visita alle aziende del territorio Blue Jeans Lavanderie Industriali s.r.l. Offshore, Bottecchia Cicli e Pasticceria Veneta srl esempi di abnegazione e passione. Ringrazio anche il consigliere regionale Marco Dolfin che si sta battendo per la nostra area sud veneziana”.

Alessandro Abbadir e Giorgia Gay

Antonio Bottin (Intesa per Cona):

Continuano le polemiche sulla fusione ConaCavarzere. Ad esprimersi pubblicamente sulla questione con un post su facebook Antonio Bottin, consigliere comunale di Intesa per Cona.

“Da qualche giorno – si legge nel post – ai consiglieri comunali di Cona sono arrivate una decina di lettere tutte uguali firmate da associazioni di categorie produttive, di volontariato e/o culturali di Cavarzere dove si chiede al Sindaco di Cona ed ai suoi consiglieri di prendere urgentemente in esame lo studio di fusione e di discuterne pubblicamente nel territorio del Comune di Cona. Il fatto che le lettere erano tutte uguali ci ha insospettito e, dopo un approfondimento, è emerso che il Sindaco di Cavarzere Munari ha preparato ed inviato una lettera da sottoscrivere ad un

centinaio tra associazioni, aziende, professionisti di Cavarzere e Cona per fare pressione sul Sindaco, Giunta e consiglieri comunali di Cona”.

“La lettera oltre al Sindaco di Cona e consiglieri deve essere inviata anche al sindaco di Cavarzere per “controllare” quali siano le associazioni firmatarie. Certamente il percorso di fusione non si fa con lettere preconfezionate da parte dello stesso sindaco Munari e sull’avvallo del suo operato e del suo progetto di fusione, ma su un percorso condiviso con gli amministratori e cittadini di Cona. Va ricordato inoltre che i cittadini di Cona già nel settembre 2021 si erano espressi con un NO alla fusione con Cavarzere. Questa ingerenza è inaccettabile” conclude il gruppo Intesa per Cona.

6 www.lapiazzaweb.it Cavarzere
“Il percorso di fusione non si fa con lettere preconfezionate da parte del sindaco di Cavarzere”
Il caso. Il sindaco di Cavarzere Munari ribadisce: “È un’opportunità per tutto il territorio”
“Fusione, l’ultima parola va data ai cittadini”

Servizi. Il primo cittadino Pierfrancesco Munari annuncia

Un nuovo ufficio postale all’avanguardia

Per qualche settimana la sede di Cavarzere centro resterà chiusa per consentire i lavori di ammodernamento. Sarà tra i primi in Italia a poter usufruire di tanti nuovi servizi

Belle novità in vista a Cavarzere con la realizzazione di un nuovo ufficio postale all’avanguardia. Ad annunciarlo è direttamente il sindaco del Comune Pierfrancesco Munari che lo ha anticipato nelle scorse settimane anche dal suo profilo social. “Sono lieto di annunciare che Cavarzerespiega Munari - sarà tra i primi uffici postali in Italia ad essere rinnovato e modernizzato. L’intervento che è previsto interesserà lavori strutturali al fine di trasformare gli spazi in ottica di una più proficua fruizione dei servizi per i cittadini. A questo scopo informo che l’ufficio postale di Cavarzere centro resterà chiuso dall’11 marzo per circa quattro settimane”.

Il primo cittadino insieme con Poste Italiane assicura che i disagi a causa dei provvedimenti presi saranno limitati. Di fatto Poste Italiane ha puntato a dirottare l’utenza su uffici postali limitrofi. “Poste italiane ha “dirottato” tutte le altre operazioni sulla filiale di Boscochiaro (che si trova in via 21 maggio al civico 30) - spiega la giunta Co-

munale - ovvero su quella di Rottanova (via Maddalena, al civico 94), per il quale abbiamo fatto richiesta di ulteriori giornate di apertura e in quello di Cona (via Guglielmo Marconi, al civico37)”. Il primo cittadino di Cavarzere vuol sottolineare i maggiori benefici che l’utenza ne trarrà da questa chiusura con un servizio più moderno e più efficiente di quello attuale. “Il disagio per la chiusura verrà ricompensato con un ufficio postale futuristico - assicura Munari - e all’avanguardia e sono orgoglioso di dire che i cittadini di Cavarzere saranno tra i primi in Italia a poter usufruire dei tanti nuovi

servizi. Da Cavarzere, come dice il motto Polis, si fa grande l’Italia”. Cosa significa il progetto Polis? Il progetto Polis è un progetto di Poste Italiane rivolto ai 7mila Comuni Italiani con meno di 15 mila abitanti e proprio Cavarzere sarà uno dei primi territori a sperimentarlo. L’ufficio Postale verrà così dotato di dispositivi digitali in grado di dialogare con la pubblica amministrazione, e ottenere certificati anagrafici ed ottenere servizi bancari ed assicurativi. Nonostante le rassicurazioni del sindaco Pierfrancesco Munari e della sua giunta c’è chi in paese sottolinea i problemi che si possono creare con la chiusura per diverse settimane dell’ufficio postale del capoluogo che si trova in via Visentin chiude fino ad aprile. Per tanti cittadini soprattutto per i più anziani, ovviamente questa situazione che si è creata non è certo agevole. La notizia positiva è però quella che il paese avrà un ufficio postale più efficiente fra i più moderni d’Italia.

Un riconoscimento alle donne che a Cavarzere si sono distinte Da Cavarzere un riconoscimento ad alcune donne importanti per la comunità.L’evento organizzato e presentato dall’assessore alle Pari opportunità Mattia Bernello è stato ampiamente partecipato ed è ormai un appuntamento fisso per la comunità di Cavarzere. Maria Chiara, Aurora Bolzenaro, Sholudko Natalya, amiche della maglia e Patrizia Zanolla. Sono loro le donne cavarzerane premiate, in occasione della Giornata interna-

zionale della donna, nella location del Teatro Comunale Tullio Serafin. A loro un riconoscimento per essersi contraddistinte in ambito professionale, sportivo e sociale. L’evento, organizzato e presentato da Mattia Bernello, è stato ampiamente partecipato ed è ormai un appuntamento fisso per la comunità di Cavarzere. “Una bellissima serata con un grande pubblico per un evento che ogni anno riscuote molto successo – ha commentato il sindaco Pierfrancesco Munari -. Un sentito ringraziamento anche a Mattia Bernello per l’organizzazione e la presentazione”.

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Cavarzere

Politica. Sinistra Italiana replica al sindaco Munari sul caso “Bottecchia”

“Cavarzere si doti al più presto di un piano industriale”

“Recentemente è stata resa nota una comunicazione inviata al sindaco di Cavarzere dal General Manager della Bottecchia Cicli srl. Nella parte iniziale della lettera è scritto testualmente che qualche consigliere ha attaccato il suo operato e ha addebitato al sindaco la scelta aziendale di trasferirsi in zona Piovese con l’attività“. Inizia così un intervento della sezione di Sinistra Italina sulla questione che chiede a gran voce che Cavarzere si doti di un piano industriale al più presto in grado di evitare altre perdite di aziende e attrarre altre attività produttive sul territorio. Una questione questa che ha animato il dibattito in paese.

“In questo momento – spiega in una nota il partito Sinistra Italiana - l’unico consigliere comunale ad esprimersi pubblicamente sulla vicenda della Bici Bottecchia è stato Andrea Fumana, consigliere del gruppo l’Altra Cavarzere - Sinistra Italiana, quando il 9 febbraio scorso ha chiesto al sindaco la convocazione di un tavolo tecnico cui far partecipa-

re la proprietà, le organizzazioni sindacali e i lavoratori interessati. Il nostro auspicio era che non fosse troppo tardi. Siccome riteniamo che la serietà personale e politica del nostro consigliere, che è uomo conosciuto e stimato non solo a Cavarzere, vada salvaguardata, così come la trasparenza, che sempre deve guidare l’amministrazione della cosa pubblica, ribadiamo che

mai il consigliere Fumana ha affermato che la responsabilità del trasferimento della Bottecchia a Piove di Sacco è del sindaco Munari. Ma, come è logico che sia, alla fine contano i fatti e il trasferimento nel Piovese della Bottecchia con tutta la produzione, avrà un impatto negativo nel tessuto produttivo di Cavarzere, mentre i nostri concittadini che lavoravano nel sito di Cavarzere si sono spostati nel Piovese mantenendo il proprio posto di lavoro”.

“Resta il forte rammarico che Cavarzere - conclude Sinistra Italiana - abbia perso un’azienda importante come la Bottecchia, storico marchio di bici, entrato a far parte del Gruppo Fantic con forti ambizioni di crescita. Cavarzere, per non perdere ulteriori attività produttive e attirare aziende che possano ridare slancio alla nostra debole economia, deve dotarsi urgentemente di un piano industriale volgendo tutte le associazioni imprenditoriali locali, regionali e nazionali”.

I vertici di Bottecchia: non abbandoneremo Cavarzere

L’amministrazione di Cavarzere, guidata dal sindaco Pierfrancesco Munari, mette a tacere i malparlanti ancora una volta. Il tema caldo della questione è l’incendio alla fabbrica di Bottecchia lo scorso settembre, che secondo alcuni avrebbe spinto l’azienda al trasferimento nel Piovese. Notizia smentita dal primo cittadino, con l’appoggio del General Manager di Bottecchia, Diego Turato.

“Qualche consigliere ha attaccato il suo operato e ha addebitato a lei la scelta aziendale di trasferirsi in zona piovese con la nostra attività – scrive Turato nella lettera al sindaco ricondivisa nel profilo Facebook di quest’ultimo -. Francamente ho trovato inopportune e fuori luogo le critiche che le sono state mosse in quanto, in 20 anni di presenza di Bottecchia nella sua città, lei è stato l’unico amministratore a farci visita e soprattutto a fornirci tutta l’assistenza necessaria nel momento del tragico incendio”.

“Purtroppo i capannoni cavar-

zerani non sono di dimensioni sufficienti per poter proseguire l’attività, e questo ci ha costretti a cercare altrove, anche per i tempi lunghi che richiederà la chiusura delle indagini delle autorità al fine di ripristinare l’operatività. Siamo certi comunque che il nostro sito a Cavarzere non rimarrà inutilizzato”.

“Mi riempie di orgoglio ricevere queste comunicazioni, perché da amministratore ho sempre cercato di dare anima e corpo per il bene della mia comunità – commenta in risposta Munari -. Queste parole poi, assumono ancor maggiore valore e zittiscono coloro i quali, per meri ritorni personali, e sottolineo personali, dicono falsità sul sottoscritto e sull’amministrazione che mi pregio di rappresentare”.

“Durante il tragico incendio, io e l’assessore all’ambiente Marco Grandi eravamo presenti in loco, così come nei giorni successivi – continua il primo cittadino cavarzerano -. Abbiamo cercato tutte le soluzioni alternative per la Bottecchia e tuttora siamo in stretto contatto con i vertici che come potete leggere, non abbandoneranno Cavarzere”.

E conclude: “Mi auguro che chi ha un minimo di sale in zucca, creda ai fatti (provati) e non alle favole (inventate) raccontate solo per gettare discredito personale”. (g.g.)

“Eviterà di perdere altre aziende ed anzi potrà attrarre altre attività produttive nel territorio. Resta il forte rammarico che Cavarzere abbia perso una realtà imprenditoriale importante”

9 www.lapiazzaweb.it Cavarzere Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Andrea Fumana Piergiorgio Munari

Politica. Heidi Crocco commenta l’esito del congresso e l’elezione del nuovo segretario

Pd, le ricadute sul territorio dopo la vittoria di Elly Schlein

“Arriva un forte segnale di voglia di cambiamento e di motivazione a rimettersi in gioco. Lo stiamo già vedendo dall’apertura del tesseramento: c’è la voglia di ricostruire insieme”

Dopo il congresso vinto da Elly Schlein il Pd di Cavarzere con la segretaria Heidi Crocco fa il punto sulla situazione politica e l’azione che intenderà portare avanti come prioritaria sul territorio comunale.

“L’elezione a segretario nazionale di Elly Schlein - spiega la Crocco - è partita dal basso con i congressi di circolo e le primarie, dove migliaia di persone hanno espresso la voglia di rimettersi in campo dimostrando partecipazione e attenzione verso il Pd. Anche Cavarzere ha partecipato a questi momenti di democrazia, prima con il congresso di circolo che ha visto prevalere la mozione di Bonaccini e poi con le primarie dove su 108 elettori 74 hanno votato Bonaccini. L’elezione della Segretaria Elly Schlein non ha comunque cambiato lo spirito e la volontà di rinnovamento e radicalità con l’unico obiettivo di tenere unito il partito.

Ciò che la gente ci ha chiesto con queste primarie è un rinnovamento, un cambiamento nel modo di fare politica, più ascolto e più sui territori. Le tematiche toccate dalla Schlein, che saranno le linee guida su cui verterà tutta”.

Heidi Crocco rimarca la voglia di cambiamento che le primarie del Pd hanno intercettato.

“L’azione del Pd – sottolineava dal precariato, alla lotta contro la povertà, alla transizione ecologica, sono tematiche fortemente sentite a cui questo partito dovrà dare delle risposte. Dalle primarie arriva un forte segnale di voglia di cambiamento e di motivazione a rimettersi in gioco. Lo stiamo già vedendo dopo pochi giorni dall’apertura del tesseramento, che la gente si avvicina per dare un contributo perché c è la voglia di ricostruire insieme”. Poi le priorità anche a livello locale. “Qualcuno ha chiesto di iscriversi e qualche altro ha manifestato la voglia di impegnarsi e per me tutto ciò ha un grande valore - spiega la Crocco - A livello locale continuerà il lavoro del gruppo consiliare del partito democratico, attento alle

politiche e alle scelte dell’attuale amministrazione. Ci sono questioni importanti che stiamo seguendo e su cui non molleremo ovvero il progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano a Cavarzere a cui ci siamo schierati subito contrari, il futuro della cittadella sociosanitaria così

incerto e poco chiaro, la situazione delicata e sempre traballante delle scuole e di conseguenza dei disagi che vivono le famiglie. Cerchiamo di essere sempre in ascolto e a fianco dei cittadini per portare un contributo utile alla comunità”.

Un corso di difesa personale per le donne di tutte le età

“Un corso di difesa personale per le donne di tutte le età” è questo ciò che l’assessore Bernello, insieme alla neoconsulta alle Pari opportunità e grazie al pluricampione, tecnico e insegnante di karate, Devis Braggion, è riuscito ad organizzare per diverse serate del mese di marzo. “Abbiamo creato questo corso totalmente gratuito che è stato distribuito in 5 lezioni, di cui una teorica che ha visto la presenza dell’avvocato Federica

Crivellaro e dello psicologo Dott. Alberto Fistarollo – ha spiegato Bernello – il corso è iniziato il 14 marzo alle ore 20.30 fino alle ore 21.30 presso la palestra dell’ex Cappon di Via Dante Alighieri e si terrà tutti i martedì dalle ore 20 alle ore 21.30. L’unica cosa che chiediamo sono 20euro di assicurazione per prevenire qualsiasi imprevisto”. “Sono davvero orgoglioso, – ha concluso Bernello – per Cavarzere questa è la prima volta che viene organizzato un corso dedicato alle donne per la difesa personale. Io e il sindaco Munari, teniamo a ringraziare fortemente il nostro campione Devis Braggion per i suoi risultati a livello nazionale ed europeo e per aver accettato di tenere questo corso a titolo gratuito mettendo a disposizione di tutti noi le sue capacità e i suoi insegnamenti”. (b.c.)

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Cavarzere Heidi Crocco

Boscochiaro.

I 24 bambini sono stati spostati alla “Lombardo Radice”

Chiuso per un mese l’asilo “Piccoli angeli”

L’assessore Sommacampagna: “Da una verifica fatta con gli uffici preposti è risultato che ci fosse il rischio concreto di crollo degli intonaci dal soffitto”

Brutta tegola per le famiglie della frazione di Boscochiaro nelle scorse settimane: per un mese i bimbi dell’asilo “Piccoli Angeli”, non potranno frequentare la loro scuola che di fatto è stata dichiarata inagibile. Ma andiamo nello specifico di quello che è successo. Un’ordinanza del sindaco di Cavarzere, infatti, ha chiuso l’asilo “Piccoli Angeli” in cui ci sono 24 bambini, per un mese fino al prossimo 10 aprile. L’asilo che si trova nella frazione di Boscochiaro è di proprietà della parrocchia, ma è una scuola pubblica che fa parte dell’istituto comprensivo del Comune. L’ordinanza del sindaco prevede il non utilizzo della struttura per uso scolastico. Edificio che è di proprietà della Curia. Poi però bisognerà capire se a quel punto la scuola sarà messa in sicurezza. A certificarne in questo momento l’impraticabilità sono state delle relazioni dei tecnici

incaricati. E’ forte il rischio concreto di crollo degli intonaci dai soffitti delle struttura.

“Dopo una verifica fatta con gli uffici tecnici preposti – spiega l’assessore alla Pubblica istruzione Stefania Sommacampagna – è risultato che la scuola presentava dei rischi di possibile distacco dell’intonaco dai soffitti”. Con le verifiche fatte e l’esito che è emerso, è chiaro che i bambini non potevano più restare all’interno della struttura di proprietà della parrocchia e così la scuola è stata doverosamente chiusa con ordinanza.

Le attività didattiche però non saranno interrotte. Il Comune ha trasferito i bambini nei locali della scuola elementare “Lombardo Radice” scuola che è sempre nella frazione di Boscochiaro. Ovviamente per adattare i locali all’uso delle maestre e degli insegnanti dell’asilo, nella elementare della frazione, si è

dovuto nell’occasione studiare la situazione ed agire in brevissimo tempo, nel giro cioè di qualche giorno. I bambini così non hanno subito un danno didattico e di apprendimento. Sui costi degli interventi di messa in sicurezza il Comune fa capire che a questo punto si vedrà. Va

ricordato infatti che la struttura è di proprietà della parrocchia in questo modo sarà la Curia a decidere quanto stanziare e quando, anche se è chiaro che si tratta di un intervento molto urgente. Il Comune, si fa capire, potrebbe fare intanto i lavori e poi addebitarne il costo. Sono

per diverse ore

È successo la scorsa domenica 12 marzo e le polemiche in paese per i disagi patiti non sono mancate. Il guasto su è verificato nell’area della torre piezometrica di via Galvani. L’acqua, a causa di una rottura imprevista, usciva dalla tubatura con un getto di diversi metri. Sul posto allertati dai residenti sono arrivati i tecnici di Acquevenete i pompieri e il guasto è stato riparato. Di fatto Cavarzere è stata senz’acqua 6 ore, fra domenica notte alle 3 e la mattina alle 9, quando dai rubinetti è ricominciata a sgorgare l’acqua.

Sui social però era già cominciato il tam tam dei protestatari che appena svegliati avevano cominciato ad accusare gli enti preposti di mancata informazione. Proteste che si sono calmate nel momento in cui si è capito che si era trattato di un guasto e che ovviamente quello che era successo non era in nessun modo prevedibile.

Le segnalazioni della mancanza dell’acqua sono arrivate dal capoluogo ma anche dalle località di Ca’ Labia, Ca’ Matte, Riviera Dolomiti e Valcerere Dolfina. Qualche inconvenien-

te si è verificato come accade di solito al momento in cui l’acqua è stata reimmessa nelle tubature dopo la riparazione del guasto.

Aveva un colore giallognolo, ma questo era dovuto come succede in questi casi, alla presenza di fango. È bastato a qualche utente aprire il rubinetto per qualche minuto per ritrovarsi con un’acqua dell’acquedotto limpida come sempre. Nell’area in cui si è verificato il guasto non ci sono state gravi conseguenze per le abitazioni. (a.a.)

soluzioni a cui si sta pensando in queste settimane ancora non prese in modo definitivo. Prima di tutto in ordine di priorità arriva la sicurezza dei bambini, la loro continuità didattica e infine la responsabilità dell’onere del costo.

12 www.lapiazzaweb.it Cavarzere
Si rompe una tubatura dell’acqua e Cavarzere è rimasta a secco
Un’immagine dell’asilo

La storia. Il meraviglioso gesto del “Maresciallo dei poveri” Damiano Tommasi

Aiuti in Ucraina, un nuovo viaggio per donare anche a Pasqua

Da sempre, Damiano Tommasi, Sovraintendente in quiescenza della Polizia di Stato della Questura di Padova, è conosciuto come il “Maresciallo dei poveri”. Si è distinto, in Italia e all’estero, per portare aiuto ai più deboli e agli emarginati. L’ultima sua “missione” lo scorso dicembre quando, insieme ad un suo amico, ha deciso di recarsi a Boryslav, in Ucraina, per portare doni ai bambini abbandonati e orfani di guerra in occasione del Natale.

“Appena scoppiata la guerra, a febbraio del 2022, tutti volevano aiutare gli ucraini e si sono organizzate varie raccolte per aiutarli – spiega –però, finito il boom dei primi mesi, nessuno ne ha più parlato”.

A marzo dello scorso anno, infatti, con la collaborazione del cugino Ermes Tommasi, Coordinatore della Protezione Civile di Cona, Damiano era in prima linea, insieme ai volontari. A Natale il pensiero era continuamente là; vole-

A Natale ha portato ai bambini cioccolata, abbigliamento sportivo e materiale didattico; ai soldati ha donato dei panettoni. Ora si sta organizzando per una nuova spedizione

va portare un po’ di gioia ai tanti bambini devastati dalla guerra.

Così, d’accordo con il suo amico polacco Albert Wooyciech Skretowski ha deciso di organizzarsi e partire.

Con l’aiuto di suo fratello Isaia, volontario presso la Basilica di Sant’Antonio di Padova, è riuscito ad avere circa 120 kg di cioccolata. Il bottino, formato da barrette, ovetti e cioccolatini, era stato donato ad Isaia dal benefattore Vittorio Del Conte. Grazie alla Sig.ra Franca Lovisetto, Presidente di “Event per il sociale”, ha recuperato anche 200 panettoni fatti a mano. “Inoltre, sempre grazie alla Protezione Civile di Cona – dice –sono riuscito a recuperare 8 mute da calcio per i bambini, diverso

materiale didattico e circa 150 kg di legumi secchi. Ho preso anche dei palloncini da gonfiare e 20 kg di caramelle”.

Così, la mattina del 26, insieme ad Albert, è partito. Un viaggio rocambolesco, pieno di posti di blocco con fucili puntati in faccia, che ha visto i due arrivare al Comune di Boryslav la sera successiva.

“Siamo stati accolti dal sindaco

Igor Yavorskiy” continua Tommasi.

Finalmente, il 28 dicembre, Tommasi, travestito da “San Nicolaj” (il Babbo Natale ucraino), prima ha donato le mute ai ragazzini impegnati nel calcio e dopo si è recato nei due istituti che ospitano bimbi orfani, scappati dalla guerra e disabili fino ai cinquant’anni.

Dopo aver incontrato i bambini e aver portato i saluti di “San Nicolaj”, Tommasi ha voluto omaggiare anche i militari coinvolti nella guerra. “A loro ho dato i panettoni” – ha detto – “e anche della cioccolata per ricaricarsi, nella speranza che tutto ciò possa finire presto”. La felicità della mattinata trascorsa, però, l’indomani all’alba sparì e lasciò posto alla paura. “Ho capito di essere in paese di guerra quando, alle 6.30, è suonato l’allarme. 200 missili nemici erano partiti, eravamo in pericolo e dunque ci siamo dovuti spostare

nel rifugio. I miei figli non sapevano dov’ero, l’unico che sapeva era mio cugino Ermes. A lui ho scritto dell’allarme e mi sono affidato alla Madonna”.

Damiano Tommasi non si ferma qui. Sta già progettando un altro viaggio per Pasqua.

Per chi volesse contribuire con dolciumi, cibo in scatola, candele e vestiario per bambini si può rivolgere al Coordinatore della Protezione Civile di Cona Ermes Tommasi al 3391719528.

13 www.lapiazzaweb.it Cavarzere
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Benedetta Cesaro

L’iniziativa. Gli articoli dei ragazzi della secondaria Cappon

La Piazza e LaPiazzaweb ospitano i “Cronisti in classe”

STEM all’I.C. di Cavarzere

La scuola secondaria dell’I.C. di Cavarzere sta attuando, nel corso di quest’anno scolastico, diversi progetti finalizzati ad un apprendimento motivante delle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Tra questi citiamo i laboratori scientifici resi possibili grazie alla collaborazione con l’I.I.S. “Veronese Marconi” di Cavarzere, i Giochi Matematici d’Autunno e i Campionati Internazionali di Giochi Matematici.

CHIMICI PER UN GIORNO. Lo scorso novembre si sono svolti i primi laboratori scientifici per tutte le classi terze della Scuola Secondaria di I^ grado “Aldo Cappon” previsti dal progetto “STEM CHE PASSIONE!” nato dalla collaborazione tra l’I.C. di Cavarzere e l’I.I.S. “Veronese-Marconi”. Gli alunni sono entrati per la prima volta in un Laboratorio di Chimica dove hanno potuto sperimentare quanto studiato tra i banchi e molto altro. A turno, con camice e occhiali di protezione e sotto l’attenta guida del professore, hanno mescolato reagenti osservando cambiamenti di colore inaspettati, sono stati stupiti dai colori di varie

LABORATORIO ENERGIA E ROBOTICA. Si è svolto lo scorso dicembre il secondo e ultimo laboratorio previsto dal progetto “STEM CHE PASSIONE” per le classi terze della scuola secondaria di I^ grado “A. Cappon”. A seguito dello studio dell’elettricità e delle fonti di energia rinnovabili, affrontati nelle discipline di scienze e tecnologia, le studentesse e gli studenti sono stati ospiti dei laboratori dell’IIS Veronese-Marconi di Cavarzere dove hanno potuto vedere numerose applicazioni pratiche di quanto studiato. Dal “laboratorio misure”, con le strumentazioni utilizzate per misurare le grandezze studiate, a quello di elettronica dove sono state mostrate numerose applicazioni di uso quotidiano es. nella casa domotica. E’ stato poi loro spiegato il funzionamento di un vero e proprio pannello fotovoltaico con simulazione di funzionamento e di accumulo dell’energia da utilizzare di notte e di una pala

PREMIATI I VINCITORI DEI GIOCHI MATEMATICI

D’AUTUNNO. Lo scorso 24 febbraio, presso la palestra della scuola secondaria di I grado “A. Cappon”, si è svolta la premiazione degli alunni vincitori dei “Giochi matematici d’autunno”, iniziativa estesa a livello nazionale, e non solo, organizzata dal Centro di ricerca PRISTEM dell’Università BOCCONI di Milano. La competizione ha avuto luogo lo scorso 15 novembre in entrambe le sedi delle SSI° dell’I.C. di Cavarzere “A. Cappon” e “T. Livio”.

Come preannunciato, a inizio febbraio, il Pristem ha comunicato le graduatorie dei vincitori dell’Istituto che, in occasione dell’incontro tra le due scuole per i Tornei di Pallavolo e Pallacambio, ha proceduto alla premiazione degli alunni alla presenza del Dirigente Scolastico Dott.ssa Ilaria Finotti. Ed ecco i nomi dei vincitori ai quali è stata consegnata una medaglia: per la categoria C1 (classi prime e seconde della SSI°): Gobbo Tommaso, Giraldin Nico, Kuci Manuel; Per la categoria C2 ( classi terze della SS1° e classi prime della scuola secondaria di secondo grado): Pelizza Matteo,

sostanze alla fiamma, tagliato metalli, come se fossero burro e visto la loro reazione a contatto con l’acqua, la rapidissima corrosione del rame con acidi forti e molto altro… Bellissimo vedere nei volti delle ragazze e dei ragazzi la curiosità e lo stupore che la chimica, come tutte le scienze, sanno suscitare. Si ringrazia il prof. Pavanello Luca per la disponibilità e simpatia con cui ha condotto le lezioni.

La Piazza e LaPiazzaweb sono liete di annunciare la collaborazione con la Scuola secondaria di primo grado Aldo Cappon di Cavarzere relativa al progetto “Cronisti in classe”.

Grazie alla disponibilità della Dirigente dell’IC Cavarzere, Dott.ssa Ilaria Finotti, e all’accordo con la redazione, ogni mese i ragazzi della classe 3B pubblicheranno degli articoli

eolica con registrazione digitale dell’energia prodotta. Si sono recati infine in un’aula di informatica dove, guidati dagli alunni del quarto e quinto anno, sotto la supervisione del docente, hanno potuto programmare e realizzare, un prototipo di semaforo con “Arduino”.

Rossato Sofia; Manzato Emanuele. A tutti gli alunni che hanno partecipato all’iniziativa è stato consegnato un “Attestato di Partecipazione”. Congratulazioni vivissime ai vincitori e un grande “in bocca al lupo” a tutti gli studenti e le studentesse che si sono iscritti ai “Campionati Internazionali di Giochi Matematici-30^ edizione”, competizione che si svolge in quattro fasi di cui la terza è la finale nazionale, che si svolgerà all’Università Bocconi a Milano, e la quarta è la finale Internazionale che si terrà a Wroclaw, nel Sud-Ovest della Polonia.

15 www.lapiazzaweb.it Elezioni PER INFORMAZIONI: tel. 049 8704884 info@givemotions.it Elezioni Amministrative 14
15 Maggio 2023 ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare
Cavarzere
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per le Elezioni amministrative del 14-15 Maggio 2023 messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale. (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).
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Territorio.

Il sindaco Aggio chiede di mantenere almeno lo sportello bancomat

Intesa San Paolo lascia: a giugno chiuderà la filiale di Pegolotte

L’amministrazione per limitare il disservizio si è resa disponibile a trovare uno spazio comunale per allestire il servizio di prelievo automatico

“Intesa San Paolo ci ha annunciato la chiusura della filiale di Pegolotte con una lettera in cui spiega la motivazione, legata a un ridimensionamento complessivo”. Così il sindaco Alessandro Aggio annuncia l’imminente stop al servizio. Un danno per i cittadini conensi, soprattutto per quelli meno avvezzi al mobile banking e abituati a un contatto umano con i dipendenti della banca. L’impegno dell’amministrazione è ora quello di provare a limitare il disservizio: “Con l‘assessore Sturaro e il consigliere Francesco Fontolan abbiamo incontrato il direttore della filiale Intesa San Paolo di Pegolotte e il responsabile di area del gruppo Enrico Fornasiero – fa sapere Aggio -. Hanno confermato la chiusura dell’agenzia il 23 giugno 2023, prevista da un piano industriale generale che vedrà la chiusura di 1500 filiali Intesa San Paolo sul territorio nazionale. Sia-

mo consapevoli che un soggetto privato, qual è una banca, non ha vincoli per le scelte di strategia aziendale, ma la filiale è pur sempre un servizio e un presidio per il territorio”. Ecco perché l’amministrazione ha comunque formalizzato delle richieste: “La disponibilità all’apertura almeno un paio di giorni alla settimana, che però sappiamo già improbabile, ma soprattutto il mantenimento dello sportello bancomat. Siamo disponibili anche a mettere a disposizione della banca uno spazio comunale dove poter eventualmente

allestire lo sportello bancomat”. Il servizio, comunque, non resterà totalmente sguarnito dato che a Pegolotte ci sono le Poste, sempre più orientate alla fornitura di servizi bancari. Il sindaco infatti ha informato i referenti locali di Poste Italiane della novità e di un probabile aumento di interazione con il pubblico anche a livello finanziario.

“Chiederemo di poter rendere più adeguato in tal senso l’offerta dell’ufficio di via Marconi” conclude il sindaco.

Dosolina festeggia 100 anni

Festa a Rosolina, nella rsa “Rosa dei Venti” per il comple-

anno di Dosolina Aramini, nata ben cento anni fa a Cona e da sempre cittadina di Conetta. “Dopo una vita di lavoro in campagna, dalla pensione ha accudito nipoti e nipotini” fa sapere il sindaco Alessandro Aggio, che per celebrare questa longeva concittadina le ha fatto visita portandole in dono un mazzo di fiori. Quindi, il taglio della torta, insieme agli amici, alla figlia Patrizia e alla nipote Enrica.

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Cona
Giorgia Gay Alessandro Aggio

Riconoscimenti. È tra i 176 locali iscritti nell’elenco regionale

La trattoria Al portico di Cona è luogo storico del commercio

Il titolare Tiziano Vegro: “La passione è ciò che ci ha fatto superare anche i momenti più difficili. Questo riconoscimento è per noi un premio al nostro grande impegno”

Tra i 176 locali iscritti all’elenco regionale dei luoghi storici del commercio 2022 e premiati nei giorni scorsi dalla Regione Veneto con una targa e il logo che contrassegna l’iscrizione che l’attività opera da almeno quarant’anni, c’è anche la Trattoria al Portico di Cona “Il merito è dei miei genitori – spiega emozionato Tiziano Vegro, titolare della Trattoria al Portico di Cona –. Io, diciamo, ho aiutato a comporre questa opera. C’è sempre stata tanta voglia di riuscire a ottenere risultati: la passione aiuta e rende molto meno difficoltoso il lavoro.

Abbiamo sempre cercato di portare avanti un’unica missione: dare il massimo per le persone che passavano nel nostro locale”.

“La nostra storia è contrassegnata proprio da questa passione per questo lavoro, per la materia prima soprattutto – continua Vegro –. La nostra attività è nata prima della guerra, come negozio di alimentari. Dopo, un po’ alla volta, mio padre è diventato cuoco in tempo di guerra a Cremona e Taranto e quando è tornato a casa è nata così la nostra attività. Siamo quindi poi subentrati noi. E la passione è ciò che ci ha fatto superare anche i momenti più difficili. Questo riconoscimento è dunque per noi un premio al nostro grande impegno, un premio di cui andiamo molto fieri”.

E così anche Tiziano Vegro ha partecipato all’incontro di consegna del riconoscimento regionale che si è tenuto a Padova e che ha visto l’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato impegnato nel compito di consegnare a ciascun commerciante il proprio riconoscimento.

“I commercianti per i nostri centri urbani sono un prezioso patrimonio da salvaguardare e sostenere – ha commentato l’assessore –. La Regione, negli ultimi anni, ha lavorato molto per supportare i piccoli esercenti per dar loro una mano a superare le criticità vissute soprattutto con la pandemia. Oggi è un orgoglio, quindi, per me consegnare queste targhe ai 176 esercenti i

cui locali che sono stati iscritti nel 2022 all’elenco regionale dei luoghi storici del commercio. Un grazie a tutti voi, con stima e riconoscimento, per il grande lavoro sociale che svolgete per le nostre comunità: siete anima e cuore delle nostre piazze”.

Intesa per Cona attacca il sindaco: “Un’amministrazione che naviga a vista”

“Una gestione del personale, diciamo così, un po’ confusa e un’amministrazione che naviga a vista”. Così il consigliere Antonio Bottin di Intesa per Cona, in un attacco a tutto tondo alla giunta Aggio. A partire dalla biblioteca, chiusa da inizio anno, da quando cioè il dipendente è andato in pensione: “Eppure si sapeva che sarebbe successo, potevano prevenire e non hanno fatto niente” attacca Bottin, che non risparmia neanche la gestione della polizia locale: “Abbiamo 490mila euro dalle multe, mi pare davvero tanto. Quando amministravamo noi eravamo sugli 80mila euro. È chiaro che è una scelta per fare cassa. Eppure, siamo ancora il Comune che ha i lampioni spenti di notte, nonostante siano diminuiti i costi dell’energia elettrica”. Tutti problemi che, dice Bottin, offrono il fianco a chi, da Cavarzere, spinge sulla fusione: “Ci arrivano mail su mail da Cavarzere in cui ci chiedono la fusione – fa sapere Bottin -, ma non è così che si risolvono i problemi di Cona. Lo studio è un contenitore vuoto, si dice solo che arrivano i soldi ma senza dire cosa si vuole fare”. (g.g.)

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Cona
Antonio Bottin

Territorio

Flag Chioggia - Delta del Po. Concluso il progetto di cooperazione interterritoriale “Blue Coast Agreements 2030”

La pesca punta sulla sostenibilità, ambientale ed economica

Chioggia ha ospitato l’evento conclusivo di “Blue Coast Agreements 2030”, il Progetto di Cooperazione Interterritoriale fra undici FLAG (Fishing Local Action Groups) in partenariato per promuovere la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU in sette Regioni italiane. Hanno partecipato all’incontro insieme al FLAG GAC

Chioggia e Delta del Po, il FLAG

Veneziano – VeGAL; il FLAG Costa dell’Emilia-Romagna; il FLAG Marche Centro; il FLAG Marche Sud; il FLAG Costa Blu; il FLAG Alto Tirreno Toscano; il FLAG Costa degli Etruschi; il FLAG Pescando, il FLAG Levante Ligure e FLAG Savonese. Tra le autorità presenti, oltre al sindaco di Chioggia Mauro Armelao e all’assessore alla Cultura, Demianio e Agricoltura Elena Zennaro, anche Cristiano Corazzari, assessore alla Pesca della Regione del Veneto, Luca De Carlo, Presidente della Commissione Pesca al Senato della Repubblica Italiana e i sindaci Roberto Pizzoli (Porto Tolle), Valeria Mantovan (Porto Viro) e Michele Grossato (Rosolina).

“La pesca del futuro non è solo economia, ma anche cultura, turismo e tradizione e la politica deve riuscire a trovare un

equilibrio. Questo progetto è importante per far capire quanto un’eccellenza come questa possa essere a beneficio di quell’Europa che a volta è un po’ sorda su questo tema” ha dichiarato Luca De Carlo, Presidente della Commissione Pesca al Senato. “Oggi si parla di pesca sostenibile che non deve però essere slegata dalla sostenibilità economica e sociale – ha sottolineato Cristiano Corazzari, assessore regionale alla Pesca – e questo è il vero valore in cui poter investire per il futuro. Ciò significa avere prodotti migliori sulle tavole dei cittadini, una filiera che sia sempre più accertata sulla salubrità della pescato e la scelta di tecniche di pesca meno incidenti sull’ambiente. Vogliamo valorizzare le nostre potenzialità per dare fu-

Coinvolti 11 flag in 7 regioni italiane. Individuate azioni concrete all’insegna dell’Agenda Onu 2030

turo ai pescatori e a un’attività radicata nella cultura e nella tradizione del Veneto”.

Tanta la soddisfazione di Marco Spinadin, Presidente del FLAG GAC Chioggia Delta del Po: “Questo progetto si intreccia perfettamente con quella che potrebbe essere una gestione delle nostre coste anche all’interno di comparti o di aggregazione come Contratti di Costa o di Fiume in una sinergia tra terra, laguna e mare”. Dopo un anno e mezzo di lavoro, i frutti sono il Documento di Indirizzo Strategico, il Catalogo delle “azioni pilota” da sperimentare nei settori tradizionali ed emergenti della Blue Economy, in attuazione dell’Agenda 2030 e lo strumento del Contratto di Costa.

“Una ‘blue community’ per tutelare i nostri mari”

Laura Mosca, responsabile dei progetti di cooperazione per il FLAG GAC Chioggia Delta del Po, qual era l’obiettivo del progetto“Blue Coast Agreements

2030”?

“Il tema è l’individuazione di azioni pilota per mettere a terra su scala locale i 17 obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 dell’Onu nell’ambito della blue economy. E questo a partire dall’obiettivo 14 che è quello che interessa la vita sotto i mari, di nostra diretta competenza, passando da quello della lotta al cambiamento climatico a quello riguardante la gestione dell’acqua, così come obiettivi a carattere più socio-economico ma anche culturale. È stata per noi davvero una sfida: sono stati individuati cinque indirizzi strategici che afferiscono ai diversi ambiti tematici, dalla formazione alla gestione dei rifiuti alle ener-

gie alternative, abbiamo prodotto un catalogo delle possibili azioni e ne state individuate 11 – una per ogni FLAG – che rappresenta un po’ l’azione bandiera, quella che più rappresenta il territorio”.

colta dei rifiuti alla decarbonizzazione, a iniziative di formazione e sensibilizzazione”.

Sono tutte azioni molto concrete dunque, partendo dall’ascolto.

Qual è quella del Flag Chioggia

Delta del Po?

“È un’azione di governance, che si declina in tante attività concrete. Si tratta della costituzione di una ‘blu community’. Gli ambiti di intervento sono vari, dalla rac-

“Assolutamente. Abbiamo cercato di dare anche concretezza e strumenti ai territori per non rischiare di elaborare un progetto che restasse sulla carta. Infatti ache la fattibilità è un criterio di sostenibilità di cui abbiamo tenuto conto. Lo strumento operativo che abbiamo adottato è stato il contratto di costa, che nasce dal contratto di fiume e consiste in un percorso di programmazione negoziata per mettere insieme diversi attori e, attraverso la discussione e la condivisione, trovare un sistema di regole per la gestione integrata delle risorse territoriali a partire da quella prioritaria che nel nostro caso è l’acqua di mare”.

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Fai la doccia al posto del bagno, risparmi fino al 75% di acqua

Chiudi il rubinetto quando ti lavi i denti: 1 minuto di acqua corrente sono 20 litri sprecati

Non usare il wc per eliminare piccoli rifiuti, meglio lo scarico differenziato risparmi il 10% di acqua

Mangia a Km0, ogni volta che il cibo viene importato, si importa anche l’acqua contenuta in esso

Spugna e secchio per lavare la tua macchina, risparmi più di 100 litri d’acqua

Usa la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico

Controlla e ripara il rubinetto o il water che gocciolano: una perdita può costare 5mila litri all’anno

Tieni in frigo l’acqua se la vuoi fresca, non la far scorrere dal rubinetto

Lava la frutta e la verdura in una bacinella e ricicla per le piante l’acqua utilizzata

Innaffia le piante la sera, dopo il tramonto l’acqua evapora lentamente

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Economia. Riunione di Coldiretti nelle scorse settimane a Scorzé all’agriturismo “Al Capitellon”

Davide Montino eletto delegato dei giovani agricoltori veneziani

Si è svolta nelle scorse settimane l’assemblea elettiva dei giovani agricoltori veneziani di Coldiretti presso l’agriturismo

“Al Capitellon” a Rio San Martino di Scorzè. Erano presenti all’evento il direttore di Coldiretti

Venezia Giovanni Pasquali, il delegato regionale dei giovani agricoltori Marco De Zotti accompagnato dal segretario regionale

Luca Motta. Durante l’assemblea formata da una sessantina di giovani agricoltori under trenta è stato eletto il nuovo coordinamento formato da undici giovani e tra questi è stato confermato come loro delegato Davide Montino. Di fatto questo che si appresta ad iniziare, è il suo primo mandato da rappresentante dei giovani anche se l’esperienza era già iniziata a tutti gli effetti due anni fa, quando era subentrato in sostituzione di Luca Bertaggia che a causa dei pressanti impegni aziendali aveva lasciato

l’incarico ed è stato ringraziato in presenza di tutti, per il lavoro svolto. Davide Montino è titolare da nove anni di un’azienda agricola di 12 ettari ad indirizzo prevalentemente orticolo a Zianigo località di Mirano dove in centro paese ha aperto anche un punto di vendita diretta dove si possono trovare tutti i prodotti stagionali e rigorosamente agricoli. La storia di Davide ha sin dall’ini-

Montino è titolare da nove anni di un’azienda agricola di 12 ettari ad indirizzo prevalentemente orticolo a Zianigo

zio conquistato l’attenzione di molti in quanto a differenza di quanto accade solitamente fu la sua passione per l’agricoltura a travolgere e convincere l’intera famiglia di madre, padre e sorella

a dedicarsi al settore agricolo e non viceversa. Al termine degli studi di agraria il suo obiettivo fu di trovare un appezzamento di terra ed iniziare a coltivare i campi. “Non è stato facile- ammette

I consiglieri di Giovani Impresa Coldiretti sono undici

Sono undici i consiglieri di Giovani Impresa tutti al di sotto dei trent’anni nel coordinamento di Coldiretti. Tra loro dopo Davide Montino eletto delegato vi sono Margherita Maggi di Mira che coltiva lavanda impegnata negli orti sociali, Federico Zavan di Mirano che coltiva seminativi, Alessandro Corò di Mogliano Veneto che alleva suini, Francesco e Nicolò Koliotassis di San Donà di Piave viticoltori, i fratelli Giacomo e Filippo Alberto Ballarin di Cavallino Treporti orticoltori, Luca Cecchetto di Portogruaro cerealicoltore, Lorenzo Pajola di Tessera florovivaista e Riccardo Tolomei di Chioggia orticoltore. A coordinare il gruppo di giovane impresa venezia sono i segretari Giacomo Pagan e Calogero Sciarratta. “Le giovani imprese agricole - ha sottolineato il delegato regionale Marco De Zotti - svolgono attività connesse che sono in

prima linea nel modello di agricoltura multifunzionale con importanti ricadute sull’ambiente e sulla collettività. Ecco che è’ necessario riconoscere ulteriormente l’importante ruolo che svolgono le aziende agricole consolidando il lavoro dei nostri giovani imprenditori e sostenendo il loro sogno di investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono e creare opportunità, per avvicinare ancora di più i giovani al mondo agricolo in un’ottica di rinnovamento”. I giovani veneziani saranno inoltre parte dei 55mila giovani italiani che si sfideranno nel concorso Oscar Green rivolto e dedicato a tutti i giovani che hanno scelto di costruirsi un futuro investendo nella terra, dalla coltivazione all’allevamento, dall’agriturismo alle vendite dirette fino alle bioenergie e all’economia. Il

Davide- dover iniziare da zero l’attività, ma il mio entusiasmo mi ha portato ad avere importanti soddisfazioni in particolare grazie alla vendita diretta, poiché riesco a stabilire un rapporto con

i miei clienti a cui spiego la stagionalità, le modalità di coltivazione, raccontando i tempi della campagna spesso scadenzati anche da eventi climatici devastanti che mettono a repentaglio il raccolto. Spiegare tutto questo ai clienti porta a suscitare maggiore interesse, apprezzamenti e valorizzazione del mio lavoro. ”Numerosi gli obiettivi del nuovo gruppo di giovani agricoltori tra questi rivolgersi a loro volta ad altri giovani studenti degli istituti di agraria per parlare loro delle sfide a cui si affaccia l’agricoltura del futuro, con la nuova Pac in vigore da quest’anno per i prossimi cinque anni. I giovani di Coldiretti sono stati importanti protagonisti in questi anni di raccolte firme come “stop cibo anonimo” e contro lo spreco di suolo, mentre l’obiettivo di questi ultimi mesi e quelli futuri sarà fermare la minaccia del cibo sintetico.

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gruppo dei giovani agricoltori Il delegato di Coldiretti Davide Montino

I ragazzi raccontano. Studenti della secondaria di primo grado A. Cappon di Cavarzere

Un anno di guerra visto dalla scuola

Guerra? Ancora? Che noia!

Voi che ci leggete da casa, e magari non avete partecipato a questa serata penserete che sia stato davvero così, invece noi ragazzi delle terza B che abbiamo partecipato possiamo garantirvi che questa serata a teatro ci ha colpito molto. Nella fantastica cornice del nostro teatro “Tullio Serafin”, accompagnati dalla Dirigente, Dott.ssa Finotti, e dalla nostra professoressa di lettere, Vuocolo, abbiamo conosciuto le dinamiche di una guerra a noi molto vicina, una guerra che sembrava essere lampo e moderna, invece come vediamo anche dal telegiornale si protrae da un anno. A presentare gli ospiti della serata l’assessore Ilaria Turatti, che ha saputo con maestria farli conoscere al pubblico, dando anche informazioni sulla loro carriera, ma anche gestire i tempi, gli interventi … Erano presenti due cronisti di guerra: Fausto Biloslavo, Francesco Semprini inviati dei canali Mediaset e il generale di Brigata Ippoliti. Dopo aver esaminato le cause della guerra, i possibili epiloghi, i due giornalisti hanno raccontato anche con l’ausilio di alcuni video alcuni momenti dal fronte, spesso drammatici perché loro vivono tra le bombe, a stretto contatto con la gente del posto per portare aiuti, per sapere come sopravvivono all’inferno delle bombe, come la pensano, perché sia tra i russi che tra gli ucraini c’è chi vuole questa guerra e chi invece si chiede il perché.

Di fatto come ha affermato anche la vice presidente Ucraina, intervistata da Semprini, l’Ucraina sta vivendo il suo Risorgimento e per questo molto continuano a combattere e a vivere lì. Oltre a spiegarci le cause, le motivazioni del conflitto, il perché i Paesi continuano a dare armi all’Ucraina, perché Putin si ostina a continuare nell’attacco, è stata fatta anche una interessante analisi dei dati riguardanti l’economia

A Stra una stagione ricca di iniziative per apprezzare le bellezze di Villa Pisani

Marzo mese di visite al museo nazionali in villa Pisani a Stra. Sabato 25 marzo è in programma “Luoghi segreti e parco” dalle ore 15. “Vi accompagniamo - spiegano gli organizzatori - ad apprezzare tutta la bellezza del museo e del parco della regina delle Ville nella Riviera del Brenta, facendovi anche scoprire luoghi speciali come il bagnetto Beauharnais e la Coffee House. Un vero pacchetto completo di meraviglie della natura e dell’arte che solo luoghi come questi possono offrire. Il racconto del passato e lo sguardo all’attuale vi sapranno emozionare in un’esperienza indimenticabile. La durata è di 2 ore circa, i posti sono limitati e per questo

è consigliata la prenotazione. Il costo dell’ingresso è di 15 euro (sotto i 10 anni è gratuito).

In caso di pioggia la visita potrebbe essere modificata, comportando l’esclusione del parco dal tour e quindi il costo potrà essere ridotto a 10 euro.

L’iniziativa “Indaga” è in programma domenica 26 marzo dalle 10 alle 14.

“I giochi di indagine del museo sono pensati – spiegano ancora gli organizzatori - per tutte le età, singoli visitatori, gruppi e famiglie. Il modo più divertente e curioso di conoscere il museo, con possibilità di scegliere se esplorare solo parco oppure museo e parco. È disponibile anche la ver-

Nel giornalino dell’istituto raccolte le riflessioni e le impressioni sul conflitto in Ucraina a seguito di un incontro con due famosi cronisti Fausto Biloslavo e Francesco Semprini e al generale di brigata Ippoliti

del Paese invaso.

Infatti, ha sottolineato il generale Ippoliti, si parla sempre di Ucraina come “graniere” dell’Europa, anche se in realtà i dati ci dimostrano che si produce grano soprattutto in Cina e Russia, come pure il numero dei morti al giorno é maggiore in guerre meno conosciute (Arabia, Yemen), quindi spesso i punti di vista variano in base a cosa la cronaca vuole farci intendere, quindi, suggeriva di avere sempre un occhio aperto sui dati certi.

Molte anche le domande da parte del pubblico, perché abbiamo capito ascoltando queste relazioni che davvero ci sono complessi meccanismi che regolano i rapporti e gli equilibri fra gli Stati, lo stesso ruolo dell’Onu é sensibile a questi accordi. Resta il fatto che come sottolineavano gli inviati, quei giovani che soffrono e quegli anziani che vivono in condizioni devastanti potremmo essere noi.

QUA LA ZAMPA!

Partecipa al contest fotografico fino al 30.06 e vinci favolosi premi per i tuoi fedeli amici

sione per i più piccoli. Il gioco si avvia all’arrivo dei partecipanti, senza obbligo di orario di partenza (entro 60 minuti dal termine segnato) e permette giocando di visitare e conoscere il museo/ parco in libertà”. E’ previsto un simpatico premio finale. Il costo del biglietto di partecipazione è di 10 euro. Sempre domenica 26 marzo “Il gusto dei Pisani” dalle 16: visita alla scoperta del piano nobile e del parco con conclusione in aula in relax e convivialità. Il piacere di entrare in Villa Pisani e sentirsi coccolati come gli ospiti dei nobili Signori; concludendo con una merenda/spuntino in Villa accompagnati dalla musica. Durata 120 minuti, costo 18 euro.

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Cultura
Antonio, Filippo e Valentina (3B, Scuola A. Cappon, Cavarzere) - foto di Giuseppe Arpicelli
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Podismo.

Il programma degli eventi nel veneziano nelle prossime settimane

Mezza maratona dei Dogi, “Su e Zo per i ponti”, eventi imperdibili

Con l’arrivo della primavera s’intensifica l’attività atletica e riprendono le manifestazioni.

E’ il caso della Dogi’s half Marathon che è ripartita lo scorso anno dopo due anni di sospensione per il Covid ed è giunta alla ventiseiesima edizione che si svolgerà domenica 2 aprile e quest’anno prevede la partenza e l’arrivo a Fiesso d’Artico. La Dogi’s Half Marathon ha origine da un’intuizione, quella di alcuni soci dell’allora Libertas Mira. Allenandosi in outdoor, scoprirono che la distanza tra i due ponti di Stra e Mira sul Naviglio Brenta è esattamente la classica distanza della mezza maratona: 21.097 metri. Le amministrazioni comunali di Stra, Fiesso d’Artico, Dolo e Mira del tempo convennero di sostenere l’iniziativa nascente facendo in modo che ogni anno uno dei quattro comuni diventasse sede di partenza e arrivo, rendendo sotto questo aspetto la Dogi’s Half Marathon unica al mondo. La prima edizione partì da Stra,

nel 1998 e nel corso degli anni ha acquisito sempre più importanza con la partecipazione sempre più numerosa di atleti stranieri di primo piano. L’anno scorso, il 3 aprile, arrivo e partenza a Dolo e buona partecipazione di atleti con la vittoria di un corridore italiano, Stefano La Rosa, dopo anni

La prima edizione della Dogi’s Half Marathon partì da Stra, nel 1998 e nel corso degli anni ha acquisito sempre più importanza

di dominio straniero, era dal 2014 che non trionfava un atleta azzurro, allora fu Carletti. Anche in campo femminile vittoria azzurra di Anna Incerti, anche in questo caso un successo atteso dal 2013, dal successo di Ricotta. In campo maschile negli ultimi anni erano stati gli atleti keniani a farla da padrone, con l’eccezione del Gambia nel 2018, in campo femminile, invece, trionfi sempre di africane

di Kenia ed Etiopia. Quest’anno la curiosità di scoprire se vi sarà il bis azzurri. Nel classico programma primaverile anche l’appuntamento tradizionale “Passeggiata di Solidarietà” organizzata da Tgs Eurogroup denominata “Su e Zo per i Ponti di Venezia” giunta alla 43esima edizione e che quest’anno si svolgerà domenica 16 aprile. Un momento da vivere assieme per godere di una giornata all’a-

Calcio giovanile, il mirese Davide Rosa alla Viareggio Cup

Dal 20 marzo sino al 3 aprile, si svolgerà la 73sima edizione della Viareggio Cup, manifestazione che a livello giovanile si può definire un vero e proprio campionato del mondo e che in passato ha visto la partecipazione di numerosi atleti poi divenuti professionisti affermati. Sarà anche la vetrina importante per un giovane calciatore mirese che da due anni fa parte del settore giovanile del Pontedera, ma vanta anche qualche convocazione in prima squadra, formazione toscana che milita nel girone B di

serie C. Si tratta di Davide Rosa, classe 2004, che ha iniziato a giocare molto presto a Borbiago, dove risiedeva, per poi crescere calcisticamente nel settore giovanile del Padova prima di trasferirsi a 1 6 anni, per motivi di studio, segue un corso turistico, in Toscana. Laterale destro fluidificante, Davide Rosa fa della velocità e della fisicità abbinate a buone doti tecniche, i suoi punti di forza e spera di approfittare del palcoscenico della manifestazione giovanile più importante a livello mondiale. Tifoso

ria aperta alla scoperta di Venezia nei suoi luoghi più caratteristici e meno esplorati dal turismo di massa: una proposta all’insegna del turismo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Due i percorsi tra cui scegliere: quello completo di 11 km con 42 ponti, con partenza e arrivo in Piazza San Marco, e quello breve di 5,4 km con 19 ponti, indicato in particolare per le scuole dell’in-

interista, appassionato di musica e di film, Davide comunque ha una grande passione per il calcio che gioca anche con gli amici, La Viareggio Cup vedrà al via quindici squadre italiane a partire dal Sassuolo che ha vinto l’ultima edizione, e formazioni provenienti da tutto il mondo. La squadra di Davide Rosa, inserita nel girone B, farà il suo esordio martedì 21 marzo e del girone fanno parte anche il Torino, gli argentini del Don Torcuato e gli australiani dell’Apia Leichhardt. (l.p.)

fanzia e primarie, con partenza dal Porto di Venezia e arrivo in Piazza S. Marco. Una grande novità per l’edizione 2023: l’Arsenale torna a spalancare le sue porte ai partecipanti della Su e Zo. Sarà presente un ristoro per ciascuno dei due percorsi in Parco Savorgnan per il percorso completo e al Porto di Venezia per il percorso breve.

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Davide Rosa in azione La partenza della Maratonina dei Dogi

Ormai l’ipotesi sta diventando una pista d’atterraggio del dibattito politico, peraltro così sgombra da far prevedere che l’aereo delle buone intenzioni plani in sicurezza e in (relativamente) poco tempo. L’idea è quella del terzo mandato per i governatori, argomento che interessa da vicino il Veneto, visto che Luca Zaia terminerà il suo compito nel 2025. Ma davvero lo concluderà? Sarebbe il terzo mandato, che in verità è il quarto perché Zaia presidente lo è diventato nel 2010. E, a voler essere precisi, è in giunta dal 2005, quando era vicepresidente di Giancarlo Galan, non proprio un incarico da niente. Era l’anno, il 2005, quando i consiglieri della Lega, per fare sentire la propria forza, alla seduta inaugurale entrarono volutamente insieme, in leggero ritardo e facendo perfino rumore. Volevano fare capire che erano ben vivi nel Veneto in cui

#Regione

Il Punto Quarto potere

Forza Italia aveva ottenuto il 22% mentre la Lega era rimasta al 14%. Insomma, un po’ orgogliosi e un po’ arroganti. Cinque anni dopo, nel 2010, i risultati sarebbero stati opposti: Lega al 35% mentre il Pdl, l’evoluzione di Forza Italia, al 24%. Iniziava l’era di Zaia, eletto governatore con il 60% dei voti quando nel 2005, Berlusconi imperante, Galan aveva ottenuto “appena” il 50%. Il resto è cronaca, vale a dire le due riconferme di Zaia del 2015 e del 2020,

quest’ultima con la percentuale stellare del 77%. Ha ragione Crozza: non è un’elezione, il Veneto è un principato, un sultanato.

E il futuro? Niente di più facile che sia Zaia a succedere a se stesso. È vero che l’eurodeputato Variati ha bocciato questa idea, ma la pensano così nel Pd del Veneto non in tutta Italia. I democratici, infatti, hanno molto a cuore la rielezione di Vincenzo De Luca in Campania. Quindi, uno a me e uno a te, tra destra e sinistra

è assai probabile che si trovi un accordo per abolire quella norma che impedisce ai governatori di candidarsi per un terzo mandato, norma che appunto è scattata dopo il primo quinquennio di Zaia e che lo porterebbe al quarto incarico da governatore.

L’unico ostacolo su questa strada è Fratelli d’Italia che vorrebbe mettere la sua bandiera sulla prestigiosa poltrona, visto che anche nel Veneto supera abbondantemente il 30 per cento. Ma, fanno notare a Roma, qualcosa agli alleati i Fratelli devono pur concederla, mentre Luca De Carlo, senatore e timoniere veneto di FdI nelle dichiarazioni ufficiali ha spiegato: “Noi siamo assolutamente favorevoli all'eliminazione del tetto dei mandati perché sono i cittadini che devono poter scegliere. Valuteranno i partiti e i candidati il da farsi”.

Autonomia, la parola passa al Parlamento

Intanto Ciambetti incontra il ministro Calderoli: “Coinvolgere anche i Consigli regionali sui processi decisionali”

Altri due passi avanti sulla strada dell’autonoma differenziata, che a metà marzo ha incassato il via libera definitivo dal Consiglio dei Ministri. Ma il cammino è ancora lungo e non privo di incognite, adesso che la palla passa al Parlamento. E si sa quanto l’Aula possa rivelarsi insidiosa anche per progetti che godono di un ampio consenso e per riforme che sembrano mettere tutti d’accordo. Intanto il disegno di legge che porta il nome di Roberto Calderoli, ministro per gli affari regionali e le autonomie, ha fatto importanti passi avanti nel giro di pochi. L’ultimo in ordine di tempo è l’approvazione definitiva del disegno di legge dal Consiglio dei Ministri. Una decina di giorni prima era arrivato il via libera da parte della Conferenza delle Regioni e dalla Conferenza

Unificata, aprendo di fatto il confronto parlamentare sul percorso di autonomia differenziata. Il governatore veneto Luca Zaia non può che compiacersi: “Con alto senso di responsabilità e volontà

di inclusione porteremo avanti questo progetto, ascoltando tutti, consapevoli che questa è una scelta di modernità. Adesso serve che prosegua con efficacia il lavoro per LEP, i livelli essenziali delle prestazioni. Dovrà continuare l’impegno di tutti anche nel far capire che l’autonomia non spacca certo il Paese, né impoverisce qualcuno, ma è una grande opportunità per tutti i territori”.

Zaia si spiega meglio e aggiunge: “Prende sempre più forma il progetto per dare compimento al dettato costituzionale. L'autonomia, infatti, è prevista dalla Costituzione ed è la chiave per un profilo di modernità, di efficienza e di modernità dell'amministrazione della cosa pubblica che avrà quella ricaduta positiva attesa dai cittadini. Il centralismo è l'equa divisione del malessere, l'autonomia è l'equa divisione del benessere. Questa Italia a due velocità deve finire e le regioni devono essere tutte messe nelle condizioni di dare servizi e risposte ai loro cittadini”.

Detto questo il presidente del Veneto si rivolge anche alle quattro Regioni che invece avevano espresso parere contrario: Campania, Puglia, Emilia Romagna e Toscana: “Rispetto la scelta: hanno fatto dei distinguo ma, è da notare, che non si sono pronunciate contro l’autonomia, lamentandosi più che altro delle modalità. Da parte nostra c’è soddisfazione ma colgo anche un grande senso di responsabilità da parte di tutti noi e del ministro Calderoli a cui va il mio ringraziamento per l’impegno che continua a dimostrare.

Da parte nostra c’è la volontà di vedere riconosciuto fino in fondo che questo è un progetto serio, che non spacca l’Italia e darà opportunità a tutti, anche a quella foresta che cresce e che non ha ancora voce”.

Di autonomia hanno parlato anche i presidenti dei consigli regionali in occasione dell’incontro a Roma con il ministro Calderoli. “Il confronto con gli enti territoriali è sempre proficuo, - ha dichiarato - sull’autonomia c’è coinvolgimento e attenzione” ha dichiarato il ministro. “È stato un incontro

costruttivo e molto utile - ha sottolineato il presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti - abbiamo apprezzato la concretezza del ministro. Abbiamo concordato su come la natura del processo decisionale, connesso all’esercizio di più ampie funzioni delegate alle Regioni, debba coinvolgere anche il rispettivo Consiglio regionale e abbiamo auspicato che il Ministro possa farsi portavoce di questa sensibilità in Parlamento, quando avranno luogo le audizioni dei soggetti istituzionali deputati”.

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La riforma. Dopo il via libera del progetto da Consiglio dei Ministri e Conferenza delle Regioni
Luca Zaia Roberto Ciambetti

Dopo le primarie. Il segretario regionale Andrea Martella traccia la rotta

“Un Pd più forte per un Veneto che ha intenzione di voltare pagina”

Si sono concluse le Primarie del Partito Democratico con l'affermazione nazionale di Elly Shlein e il Veneto, in questo senso, non ha fatto eccezione tributando alla neo-segretaria un'affermazione molto netta percentualmente superiore alla media nazionale.

Uno sforzo organizzativo importante che ha visto allestire nella Regione oltre 400 seggi che hanno consentito a migliaia di militanti e simpatizzanti di esprimersi, nonostante anche condizioni meteo non agevoli, prova di attaccamento e grande attenzione verso la nostra forza politica.

“Abbiamo dato una grande prova di partecipazione – commenta il segretario regionale, Andrea Martella – grazie all'immane lavoro di centinaia di militanti che sono riusciti a garantire che tutto si svolgesse al meglio e in modo capillare. Siamo una grande co-

munità. Non c'è nessun’altra forza politica che si apre all'esterno così tanto, che ascolta i simpatizzanti e che può contare su di una militanza così preparata e disponibile.”

“La vittoria di Elly Shlein – continua – rappresenta certamente una richiesta, che viene dalla base, molto forte di impegno e cambiamento. I cittadini, i nostri elettori, i nostri iscritti ci hanno detto in modo molto chiaro che dobbiamo tornare tra le persone, nei luoghi del lavoro, nelle periferie, ci hanno richiamato al dovere di rappresentare, in primo luogo, chi vive condizioni di difficoltà, chi fatica. Non un partito chiuso, ma capace di tornare alle radici profonde dei suoi valori e del nostro Paese coniugando le esigenze di chi produce lavoro e benessere con quelle di chi ha il diritto di averlo un lavoro e di poter contare su di una retribuzione adeguata, sicura e

al passo con i tempi. Sono ancora troppe le persone che pur lavorando non hanno diritti, non hanno sicurezze, non hanno un reddito sufficiente per affrontare con tranquillità le proprie vite.”

“In Veneto – spiega Martella – in questo anno abbiamo compiuto dei passi importanti, ci siamo rinforzati e affrontiamo con fiducia la tornata elettorale che ci vedrà protagonisti il prossimo 14 e 15 maggio con le nostre e i nostri candidati e con le nostre idee e programmi. Il rinnovamento che l'elezione di Elly Shlein ha avviato nel partito e sulla scena politica italiana, ne siamo certi, avrà riflessi anche nella nostra Regione nella quale lo strapotere della Lega, dati alla mano, appare ormai al tramonto e quello di Fratelli d'Italia non sembra in grado, affidandosi al solo traino nazionale di Giorgia Meloni, poterlo sostituire. Del resto tocchiamo tutti con mano l'incapa-

cità che oggi ha la Regione Veneto di garantire le giuste risposte ai cittadini, di far crescere il nostro territorio, di proporsi sulla scena nazionale ed europea, di sostenere chi ha più bisogno, di governare i processi di transizione economici e sociali.”

“Noi siamo in campo – conclude il segretario regionale del Pd –con quattro caposaldi essenziali: Sanità Pubblica, efficiente, accessibile e veloce; scuola pubblica per tutti nella quale il ruolo degli insegnanti sia realmente valorizzato e gli studenti possano trovare tutti gli strumenti per aprirsi al meglio al mondo; transizione ecologica, sostenibilità, energie rinnovabili e rivoluzione green; sviluppo e produzione per sostenere i lavoratori e le nostre imprese. Ma prima di tutto dobbiamo restituire centralità alle persone e alle comunità, perché paradossalmente questa destra sul territorio ha accentrato e po-

Sanità. La proposta di Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale

Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale ha depositato una Mozione in Regione sul tema dell’età della pensione obbligatoria per i medici.

“È importante che la Regione, si attivi perché ai professionisti vicini alla pensione venga data la possibilità, su base volontaria, anche una volta raggiunta l’età pensionabile, di rimanere in servizio fino ai

larizzato tutto sull’uomo solo al comando. È un'agenda importante che dobbiamo ampliare per coinvolgere quante più energie è possibile. Siamo certi che ci sia la possibilità di cambiare, di innovare il nostro territorio, di riavvicinare decisamente i cittadini alla politica: noi abbiamo iniziato organizzando un importante seminario con documenti e piattaforme che adesso svilupperemo e con il nostro congresso. Siamo consapevoli di come sia solo il primo passo.”

i medici vicini alla pensione per formare i giovani”

72 anni con compiti di formazione rivolta ai neo laureati.

L’inserimento nel mondo di lavoro del medico è articolato e richiede dopo la laurea un corso di specializzazione che varia da 4 a 6 anni a seconda del settore prescelto. Proprio per questo penso sia opportuno non disperdere questo patrimonio di esperienza e conoscenze; inoltre l’interazione

tra professionisti affermati e giovani neo laureati potrebbe rendere maggiormente attrattiva, per questi ultimi, la permanenza all’interno del servizio pubblico.

Per questo ho depositato una mozione con la quale chiedo alla Regione di farsi parte attiva nel chiedere al Governo che si individuino percorsi per rendere attrattiva la permanenza in servizio dei medi-

ci in età pensionabile in servizio presso l’azienda Ospedale-Università di Padova con funzioni di didattica a favore delle nuove generazioni di medici.

Questo percorso permetterebbe quel passaggio di competenze e quella protezione formativa che i medici più esperti potrebbero offrire ai medici di più recente nomina”

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“Nessun’altra forza politica si apre all’esterno così tanto e sa ascoltare la richiesta di cambiamento, siamo in campo su sanità, scuola, transizione ecologica e sviluppo”
“Impieghiamo

Emergenza siccità. Inaugurato il primo stralcio del Leb, che preleva le acque dell’Adige

Il canale artificiale che disseterà le campagne

A“dissetare” la campagna veneta alle prese con la siccità ci penserà un canale artificiale lungo 48 chilometri, che permetterà, una volta completato, di distribuire acqua irrigua su 350 mila ettari tra le province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia. E’ il Leb (Lessino Euganeo Berico, dal nome dei territori attraversati), la prima opera irrigua finanziata dal Pnrr con 20 milioni di euro, ai quali se ne aggiungeranno altri 33 che permetteranno di completare entro il 2025 i primi due stralci da quasi 13 chilometri e risparmiare circa 120 milioni di metri cubi d’acqua, risorsa sempre più preziosa. Una volta completato il canale sarà lungo 48 chilometri, in parte a cielo aperto (16,25 km) ed in parte in condotto sotterraneo (27,7 km).

Preleva le acque del fiume Adige, a Belfiore, e nel suo percorso si dirama in un fitto sistema idraulico a beneficio di un comprensorio di 350mila ettari di campagne, di cui 90mila ettari irrigui, nelle province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia. A tagliare il nastro il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini ed il presidente

della Regione Luca Zaia, che non hanno mancato di sottolineare quanto sia sentito questo intervento in tempi crisi climatica.

Il Leb è nato dalla volontà di tre consorzi di bonifica veneti per gestire al meglio l’acqua per l’irrigazione delle campagne: Alta Pianura Veneta di San Bonifacio (VR), Adige Euganeo di Este (PD) e

il Bacchiglione con sede a Padova. Il presidente Moreno Cavazza ha sottolineato: “Siamo arrivati alla conclusione del cantiere in anticipo rispetto alle previsioni progettuali, nell’imminenza della riapertura delle paratoie e dell’avvio della stagione irrigua 2023. Abbiamo ottimizzato un’infrastruttura esistente e fondamentale per la nostra regione. A questo impegno si aggiunge il progetto di ricerca e sperimentazione sviluppato dal Consorzio con le Università di Verona e Padova sempre volto all’ottimizzazione dell’acqua irrigua nelle campagne. L’attività sperimentale si sta orientando anche

nella valutazione di fattibilità delle potenzialità energetiche dell’infrastruttura Leb sia sotto il profilo fotovoltaico che di micro-idroelettrico”.

Zaia, che di lì a pochi giorni avrebbe annunciato la necessità di razionalizzare l’acqua in tutta la regione, ha aggiunto: “E’ un grande intervento e un modello di eccellenza del Veneto che andrà a interessare una vasta zona di quasi 100mila ettari. È fondamentale dare l’avvio a quello che ho definito il piano Marshall per l’acqua. Bisogna investire sulla rete irrigua per efficientare la distribuzione della risorsa”. Un plauso anche da Salvini, che ha sottolineato la necessità di una nuova coscienza idrica e una nuova politica dell’acqua, risorsa che ormai è oro. In Italia conteniamo solo l’11% dell’acqua piovana. Ho chiesto intanto

risorse per un miliardo di euro per realizzare e chiudere alcuni piccoli invasi e dighe. Occorrerà una nuova coscienza ambientale superando le politiche dei no perché l’acqua è vita e non possiamo più permetterci di disperderla”. “L’importanza di questo canale - ha spiegato Francesco Cazzaro, presidente veneto dell’Anbi, che riunisce tutti i consorzi di bonifica, - risiede nell’essenza stessa dell’uso dell’acqua. Dove c’è acqua, c’è resilienza al cambiamento climatico, c’è produzione agricola di qualità, c’è vita, c’è collaborazione, cooperazione per gli obiettivi comuni, tenuta del tessuto non solo infrastrutturale ma anche sociale ed economico del territorio. Oggi il Leb rende concreta una parola che usiamo spesso senza magari ricordarne appieno il significato: sostenibilità”.

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Salvini e Zaia all’inaugurazione della prima opera irrigua finanziata con i fondi del Pnrr, due anni per completare il tratto iniziale
Matteo Salvini con Luca Zaia all’inaugurazione del Leb

L’intervista. Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova

“La nostra agricoltura traina l’economia va difesa da calamità e concorrenza sleale”

L’ agricoltura in Veneto è patrimonio culturale, un’eccellenza. I numeri: il settore primario nel 2022 valeva 7,7 miliardi di euro, un dato che colloca il territorio al secondo posto tra le regioni italiane per produzione. Il Veneto è inoltre al terzo posto in Europa per l’export di vino, dietro Francia e Spagna, con oltre 2.700 milioni di euro. Ne parliamo con Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova. Dopo la pandemia, l’invasione della cimice asiatica, i rincari dovuti alla guerra, il comparto appare in ripresa. Possiamo essere fiduciosi?

“Abbiamo quasi superato i 10 miliardi di export e siamo primi in alcuni prodotti, non solo il pomodoro, ma anche l’uva, il kiwi, e secondi con altri, come le mele e le angurie. Questa è stata una buona annata per le rese produttive, però venivamo da anni di continue emergenze, dal ghiaccio, alla cimice, e ora la guerra in Ucraina e i rincari. Tutto questo ha portato a raddoppiare i

costi purtroppo. Quindi ragionare sulla filiera nel suo complesso è fondamentale per dare anche un po’ di reddito ai nostri agricoltori e cercare di superare il gap logistico rispetto ad altri paesi europei come la Spagna. Ora c’è il Pnrr, un’opportunità per recuperare terreno. E l’altro mio auspicio è che anche nel mondo dell’ortofrutta, che ne-

gli anni è sempre stato molto frammentato, si cerchi di far squadra; di unirsi con i vari elementi per dare delle risposte”. Quanto incide la concorrenza delle produzioni straniere?

“La concorrenza sleale è data da vari fattori: una su tutte è la mancanza della reciprocità. Cioè non usiamo le stesse armi in tutti i paesi, non abbiamo le stesse regole. Poi però ci sono anche altre barriere, come quelle commerciali che vengono messe alla faccia del libero scambio. Un esempio su tutti è la pera, che noi non possiamo esportare in Cina perché ci mancano delle autorizzazioni, mentre i cinesi possono portare qui le loro. E poi c’è tutta la concorrenza sleale data dall’italian sounding che ci porta via più di 120 miliardi. Vogliono sottrarre valore alle nostre imprese, ai nostri prodotti, usando i nostri nomi, che evocano eccellenze, valori e territori. Questa è una telenovela infinita. Speriamo che si arrivi a un punto”.

Agricoltura non è soltanto produrre cibo, ma è anche risposta sul piano ambientale. Coldiretti Padova ha da poco promosso un evento importante: “Valorizzare per non Sprecare”, dedicato proprio alla sensibilizzazione sulle iniziative anti-spreco in ambito alimentare.

“È stato un bel momento, a Padova, organizzato tra l’altro dalla fondazione Nero Pasini per i 140 anni delle Cucine Economiche Popolari. La migliore economia circolare è tornare a quello che si faceva un tempo, a quello che insegnavano i nonni, nel creare i cibi, anche nella modalità di cottura e nelle varie ricette tipiche. Allo stesso tempo va valorizzata la vendita diretta, grazie alla capillarità dei nostri mercati di Campagna Amica, per due ragioni; da un lato si spreca meno cibo, perché essendo più fresco si rischia meno di scartarlo, dall’altro lato si inquina meno riducendo la percorrenza dei prodotti. Detto ciò,

però dobbiamo anche dare risposta a quella parte delle aziende che vengono alla Gdo, ai mercati all’ingrosso e guardano all’export. Serve un lavoro di squadra, non solo da parte della produzionenel cercare di utilizzare al meglio per sprecare meno - e della distribuzione, ma anche dei cittadini”.

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Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova ASCOLTA QUI L'INTERVISTA

Risparmio e qualità: un binomio possibile anche nel carrello della spesa

Tra inflazione, rialzo dei prezzi e carrello della spesa sempre più caro le famiglie italiane si trovano a fronteggiare una perdita del proprio potere d’acquisto. In questo contesto tutte le insegne della GDO hanno attivato iniziative e promozioni per sostenere le famiglie italiane, offrendo la possibilità di fare la spesa a prezzi convenienti, senza rinunciare alla qualità.

E questo è anche l’impegno di Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia: contro i rincari sugli scaffali dei punti vendita dell’abete è da sempre presente la linea di prodotti a marchio S-Budget, un paniere completo di 500 prodotti, alimentari e non, come pasta, farina, burro, surgelati, prodotti per l’igiene della casa che, oltre a garantire un risparmio medio del 30% sul carrello, consente di effettuare una spesa completa a meno di 15 euro. Caratteristica fondamentale di S-Budget è proprio quella di essere una linea di primo prezzo che alla convenienza abbina elevati standard di qualità, garantita dai severi controlli applicati a tutta la filiera, dalla selezione delle materie prime,

alla loro lavorazione fino alle fasi di confezionamento e distribuzione.

S-Budget è un marchio esclusivo di Aspiag Service Despar, sviluppato in collaborazione con le organizzazioni SPAR di Austria, Slovenia, Ungheria, Repubblica Ceca e Croazia, appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui Aspiag Service fa parte. E proprio la partnership internazionale è la ragione della sua convenienza: i grandi volumi

prodotti a livello internazionale consentono infatti un notevole risparmio di costi a cui concorre anche l’immagine della linea e il packaging volutamente semplici per non pesare sul prezzo finale.

Il marchio S-Budget è stato ideato e realizzato da SPAR Austria, casa madre di Aspiag Service, nel 2007, ed è stato poi sviluppato in Italia nel 2008 partendo dei generi di prima necessità.

Oggi rappresenta in termini di

Filiera ed economie di scala, la ricetta per tutelare il potere d’acquisto delle famiglie

fatturato il quarto brand dei prodotti a marchio Aspiag, con una crescita costante che ha registrato nel 2022 un +20% rispetto all’anno precedente. L’obiettivo è quello di arrivare a coprire tutti i bisogni del cliente, presidiando tutte le famiglie merceologiche: un progetto a cui Aspiag Service Despar sta lavorando intensamente e che nel 2023 vedrà il lancio di 200 nuovi prodotti.

Che rapporto c’è tra “primo prezzo” e qualità? Spesso questi concetti sono visti in antitesi l’uno con l’altro; è davvero così? Sicuramente il primo prezzo può essere associato da alcuni consumatori ad un concetto che risponde all’equazione “prezzo basso=qualità bassa”, ma ovviamente l’argomento non può essere ridotto a questa semplificazione. Tra i “primi prezzi” troviamo prodotti differenti, con qualità differente, esattamente come nei prodotti delle altre gamme. Ogni prodotto presente nei nostri su-

permercati, compresa la nostra linea di primo prezzo S-Budget risponde a standard qualitativi determinati e obbligatori. La convenienza è sicuramente il valore fondamentale, ma allo stesso tempo S-Budget è una scelta sicura e garantita grazie agli accurati controlli effettuati sulla filiera: dalla selezione delle materie prime, alla loro lavorazione fino alle fasi di confezionamento e distribuzione.

Posto che la qualità del prodotto rimane ottimale, quali fattori incidono nella riduzione del prezzo al cliente dei prodotti SBudget?

Con la nostra linea di primo prezzo S-Budget abbiamo potuto garantire ai consumatori ottimi livelli di qualità agendo su fattori “esterni” al prodotto, come ad esempio la grammatura del packaging o l’importante logica delle economie di scala. Facen-

do Aspiag Service Despar parte di un Gruppo Internazionale, ed essendo questo progetto nato dalla nostra Casa Madre Spar Austria (e da qui sveliamo il significato della “S” di S-Budget, che in tedesco significa “Sparen”, ossia risparmio), sicuramente l’abbattimento dei costi dato dalla produzione di elevate quantità è stato uno dei fattori essenziali che ha permesso di portare al consumatore prodotti che, pur essendo qualitativamente ottimali, risultano appartenere alla fascia del “primo prezzo”.

In che modo garantite qualità e sicurezza dei prodotti S-Budget?

Ci tengo a fare una premessa: quando parliamo di sicurezza dobbiamo fare molta attenzione. La sicurezza è infatti garantita per tutti gli alimenti da un requisito legislativo e, di conseguenza, non potrà mai venire meno in nessuna delle diverse

linee di prodotto. Per quanto riguarda la qualità invece, oltre a quanto già detto, essa viene sempre garantita grazie, ad esempio, all’utilizzo di specifici capitolati di fornitura adottati da Aspiag Service Despar per tutti i suoi fornitori, dal monitoraggio analitico realizzato dagli uffici qualità e dai diversi audit svolti in sede dei produttori.

Nonostante i dati dell’Istat sui prezzi al consumo a febbraio diano un primo segnale di un rallentamento dell’aumento generalizzato dell’inflazione, permane un sentimento diffuso di incertezza e servirà ancora parecchio tempo per smorzare gli effetti dell’aumento dei prezzi che rappresenta una delle preoccupazioni principali delle famiglie italiane con conseguenze inevitabili anche sui comportamenti e le abitudini d’acquisto. Sostenere il potere d’acquisto e fornire un aiuto concreto alle famiglie contro il caro prezzi è allora una priorità su cui anche Aspiag Service Despar ha lavorato intensamente per non trasferire completamente i rincari sul cliente finale. Per questo abbiamo scelto di offrire ai nostri clienti la possibilità di fare la spesa a prezzi convenienti senza rinunciare alla qualità impegnandoci, insieme ai nostri fornitori, per sostenere le comunità e le persone, anche attraverso campagne e promozioni che puntano a incrementare le occasioni di convenienza. Il nostro gruppo lavora in filiera e questo è un vantaggio per gestire al meglio aumenti importanti di prezzo e favorire economie di scala che consentono di calmierare il costo del prodotto. Inoltre, essere parte di un gruppo internazionale come SPAR Austria rappresenta un vantaggio competitivo che si riflette anche nella gestione degli assortimenti. In un contesto di incertezza come quello attuale, filiera ed economie di scala sono dunque le parole chiave per fronteggiare il caro-prezzi. In questo modo vogliamo dare un sostegno concreto per mitigare l’effetto del caro-vita sulle famiglie, in linea con il nostro impegno al fianco delle persone e delle comunità che è il fulcro della nostra strategia di sviluppo in un’ottica di sostenibilità e vicinanza.

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Regione
IL PUNTO di Giovanni Taliana Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto
Inflazione. Le iniziative per sostenere i consumatori alle prese con i rincari
Tre domande ad Arianna Zoccarato, Responsabile PL di Aspiag Service Rapporto tra primo prezzo e qualità Arianna Zoccarato, Responsabile PL

Salute

Passi d’argento per invecchiare bene

Over64 con l’obiettivo di un invecchiamento sano e attivo. Un osservatorio nazionale monitora dal 2016 lo stato di salute degli anziani raccogliendo i dati, anche a livello regionale e locale con il coinvolgimento di 18 regioni e 86 Aziende sanitarie, con la finalità di far percorrere “Passi d’Argento” sereni e nel benessere agli anziani che sono sempre più numerosi e sempre più rappresentano una risorsa per le loro famiglie e l’intera comunità.

A Treviso i dati raccolti sono stati presentati a inizio marzo a tutti i sindaci del territorio compreso nell’Ulss 2 Marca trevigiana, ne è stato disegnato un quadro dello stato di salute delle persone dai 65 anni in su per valutare e programmare azioni di miglioramento di benessere e qualità di vita.

Nel territorio in questione l’edizione 2022 di Passi d’Argento ha visto impegnati in un lavoro di rete i Servizi sociali ed Epidemiologia dell’Ulss 2, le amministrazioni comunali e i loro Servizi sociali, i centri di servizi, le associazioni di volontariato e i sindacati.

In provincia di Treviso vivono 200.000 persone con più di 64 anni, il 23% della popolazione, che diventeranno 300.000 tra 15 anni e che già oggi per i 2/3 della nostra spesa sanitaria riguardano gli over 64.

Grazie al lavoro di un centinaio di volontari sono state intervistate 1872 persone (il miglior risultato in Italia) che hanno risposto a un questionario di 80 domande riguardanti la qualità della vita, l’autonomia nelle attività quotidiane, i fattori di rischio comportamentali, le patologie croniche, la depressione, l’aiuto ricevuto da familiari e comunità, la capacità di accesso alle cure, la sicurezza domestica e di quartiere, la situazione socioeconomica, il sostegno fornito dalle persone più anziane a famiglia e collettività.

Prosegue alla pag. seguente

I risultati dell’indagine sullo stato di salute degli anziani
MARZO 2023 on-line: /category/salute/

Papilloma Virus e prevenzione

Salute Vaccinazione e screening contro l’infezione da HPV

In occasione della Giornata di sensibilizzazione, lo scorso 4 marzo, l’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin illustra i risultati raggiunti

I risultati dell’indagine sullo stato di salute degli anziani

Condizioni sociali. Il 23% degli over 64 vive da solo (circa 46.000 persone); il 30% lamenta difficoltà economiche (circa 60.000) e il 15% ha visto diminuire il suo reddito rispetto al 2021; il 43% ha un basso titolo di studio; il 9% si sente poco sicuro dove vive. L’8,2% (circa 17.000 persone) non scambia quattro chiacchiere con nessuno. Anche l’isolamento è associato soprattutto alla condizione di disabilità e cresce con il diminuire del reddito (16%) e del livello di istruzione (11%).

Lo stato di salute e le malattie croniche. La maggior parte delle persone intervistate riferisce di sentirsi in buona salute, solo il 9% (circa 18.000) dice di stare male o molto male. Una percentuale che aumenta con l’età (diventa il 23% tra chi ha più di 85 anni), ma è più diffusa anche tra chi lamenta difficoltà economiche (31%) e tra chi ha un titolo di studio più basso (12%). Una condizione che limita la salute delle persone più anziane è la presenza contemporanea di più malattie croniche: circa 14.000 over 64 ne hanno di più di tre; anche questa situazione è presente maggiormente tra persone a basso reddito e bassa istruzione.

In particolare la presenza di importanti sintomi di depressione riguarda circa 16.000 persone tra le quali 1 su 4 non chiede aiuto a nessuno per avere un sollievo da questo problema.

Nel Veneto il 77% delle ragazze nate tra il 1996 ed il 2009 ha aderito alla proposta vaccinale contro il papilloma virus (HPV) ed il 74% ha già completato il ciclo vaccinale; quanto ai ragazzi, di coloro che sono nati tra il 2004 e il 2009 ha aderito il 72% e ha già completato il ciclo vaccinale il 66%.

Nel 2021 nella Regione Veneto sono state invitate allo screening della cervice più di 323.000 donne, hanno aderito circa in 169.000. Nello stesso anno, in circa 5.700 donne sono stati effettuati degli approfondimenti di secondo livello e nel 13% di tali donne è stata identificata una lesione precancerosa.

Grazie all’impegno delle Aziende sanitarie l’attività dei programmi di screening è tornata ai livelli prepandemici.

“L’HPV – ricorda l’assessore - è la causa più frequente di infezione trasmessa per via sessuale. L’HPV non è un’infezione che colpisce esclusivamente la salute della donna ma riguarda anche quella dell’uomo. Nel Veneto esistono efficaci strumenti di prevenzione che possono aiutarci a debellare la malattia. Siamo tra le prime regioni in Italia ad aver dato vita a percorsi di vaccinazioni mirate per fasce d’età, dedicati non solo alle donne, che hanno visto una massiccia adesione”.

Esistono oltre 100 tipi di papillomavirus, differenziati in base al genoma. Alcuni sono responsabili di lesioni benigne come i condilomi, altri rappresentano la principale causa del tumore al collo dell’utero, ma sono responsabili anche di alcuni tumori in altre sedi, come vulva, vagina, pene, ano e oro-faringe. Il tumo-

re al collo dell’utero è la prima neoplasia ad essere riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità come totalmente riconducibile all’infezione da HPV e, quindi, eliminabile attraverso una efficace strategia basata sulle vaccinazioni e sulla diagnosi precoce con lo screening per il tumore della cervice uterina.

La vaccinazione gratuita contro l’HPV è raccomandata ed accessibile per le ragazze e ragazzi a partire dagli 11 di età, per soggetti che risultano a maggior rischio di lesioni correlate all’HPV.

I tecnici della sanità regionale fanno presente che l’uso del preservativo non elimina il rischio di trasmissione. Perciò il vaccino deve essere somministrato prima dell’inizio dell’attività sessuale e viene offerto ai ragazzi e alle ragazze.

Lo screening ha lo scopo di favorire la diagnosi precoce di tumori e di lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali), per ridurre la mortalità e accrescere le possibilità di cura e di guarigione. E’ gratuito per tutte le donne residenti in Veneto dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale contro l’HPV, e fino ai 64 anni.

Lo screening prevede come test di primo livello il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV; il test HPV ogni 5 anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Qualora la donna risultasse positiva ai test di primo livello, sono previsti altri esami strumentali di secondo e terzo livello utili alla diagnosi precoce.

Fragilità e disabilità. La perdita di autonomia nelle attività della vita quotidiana è il fattore determinante per la perdita di qualità di vita delle persone: riuscire a ritardare questo evento è uno dei compiti principali dei servizi socio-sanitari. Tra le persone intervistate (tutte non istituzionalizzate) il 13% (circa 26.000 persone) era in condizione di fragilità (autonomo nelle attività di base, ma non in quelle “strumentali” come far la spesa o prendere le medicine) e l’11% disabile (cioè non autonomo nelle attività basali come lavarsi, vestirsi...).

Il 38% dei “fragili” vive solo, condizione che potrebbe aumentare il rischio di un peggioramento della situazione e il 17% ha avuto almeno un ricovero in ospedale nell’ultimo anno. Tra i disabili questa percentuale sale al 27%.

Cadute. Sono un importante fattore di rischio per la perdita di autonomia: il 21% è caduto negli ultimi 12 mesi (circa 42.000 persone). Di questi circa il 16% ha riportato fratture e circa 1 su 3 ha dovuto ricorrere a cure mediche. Tra i disabili la frazione di chi è caduto sale al 36%.

Aiuto ricevuto. L’accudimento delle persone fragili o disabili è ancora in gran parte deputato alle famiglie o comunque alla cerchia amicale: quasi tutti (86,5%) gli anziani non autonomi ricevono aiuto dai propri familiari; Il 21% ha una badante e un 15% riceve aiuto da conoscenti.

Cure. Circa il 36% degli anziani fa uso di almeno 4 farmaci la settimana: in un caso su cinque le modalità di assunzione di questi sono state ricontrollate negli ultimi 3 mesi dal medico di base. Sempre negli ultimi 3 mesi il 54% è stato visitato almeno una volta. Nell’ultimo il 13% è stato ricoverato in ospedale e l’1% in RSA.

Aiuto agli altri. In provincia di Treviso circa 92.000 persone con più di 64 anni hanno aiutato gli altri e di questi circa 68.000 lo ha fatto spesso. Vengono accuditi soprattutto non conviventi (lo fa il 37,6%), ma anche conviventi (30%) e circa 1 over 64 su 4 fa volontariato attivo.

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Università di Padova. Lo studio condotto dai ricercatori dello Ior e del Vimm

Cellule tumorali e sistema immunitario, una scoperta apre la strada a nuove vie terapeutiche

Uno studio fa luce sulla modalità con cui le cellule tumorali interagiscono con il sistema immunitario e apre nuove strade per prevenire o ritardare alcune malattie oltre al cancro legate all’età, come l’Alzheimer e il Parkinson.

I ricercatori dello Istituto Oncologico di Ricerca e dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm), guidati dal Professor

Andrea Alimonti, oncologo di fama internazionale e che del Vimm è Principal Investigator, grazie al supporto del premio “Prostate Cancer Foundation 2019

SPGFZE-PCF Challenge Award” assegnato allo stesso Alimonti e del “ 2019 Merck & AstraZeneca-PCF Young Investigator Award” vinto da Arianna Calcinotto, hanno infatti identificato, con la collaborazione di ricercatori dell’Università di Padova, un nuovo meccanismo di resistenza alla terapia che coinvolge i neutrofili.

I neutrofili rappresentano il 50-70% dei globuli bianchi circolanti nel sangue umano e sono principalmente coinvolti nell’immunità innata contro gli agenti patogeni.

Grazie alla produzione di sostanze specifiche, i tumori sono generalmente in grado di attirare un tipo particolare di neutrofili detti “immunosoppressivi”, in quanto in grado di bloccare il nostro sistema di difesa favorendo la crescita tumorale e la resistenza ai trattamenti farmacologici. Questo meccanismo era già stato dimostrato in buona parte nei tumori della prostata in fase avanzata, dove l’aumento dei neutrofili circolanti è correlato ad una minore sensibilità alle terapie convenzionali e quindi ad una sopravvivenza più corta dei pazienti.

Per questa ragione molti gruppi di ricerca stanno esplorando nuove vie terapeutiche volte a bloccare il reclutamento di queste

cellule immunosoppressive da parte del tumore.

Normalmente i neutrofili hanno una vita molto breve; grazie a questo studio, pubblicato sulla prestigiosa pubblicazione scientifica “Cancer Cell”, i ricercatori hanno identificato un sottogruppo di neutrofili che può persistere a lungo nel microambiente tumorale e che è in grado di bloccare in modo ancora più importante il nostro sistema naturale di difesa antitumorale rispetto a quanto fatto dal resto dei neutrofili immunosoppressivi.

Questi neutrofili invecchiati sono quindi in grado di potenziare lo sviluppo del tumore e di aumentare la resistenza alle terapie. In tal modo sarà possibile individuare un nuovo meccanismo che permette al tumore di

Guidati dal professor Alimonti gli studiosi sono riusciti a far luce sulle modalità con cui le cellule tumorali agiscono sui neutrofili, il 70% dei globuli bianchi coinvolti nell’immunità innata contro gli agenti patogeni

sottrarsi alle difese immunitarie del nostro organismo e fanno intravvedere la possibilità di sviluppare nuove terapie antitumorali basate su farmaci senolitici che colpirebbero i neutrofili senescenti.

“I nostri risultati rappresentano una scoperta significativa, che fa luce su come le cellule tumorali interagiscano con il sistema immunitario a livello molecolare”, ha dichiarato Nicolò Bancaro, primo autore della pubblicazione.

“Prendendo di mira specifici meccanismi di invecchiamento del sistema immunitario con gli immunosenolitici, potrebbe essere possibile prevenire o ritardare le malattie legate all’età come l’Alzheimer, il Parkinson e il cancro” ha aggiunto il Professor Andrea Alimonti.

Ulss 3 Serenissima, Silvia Pini è la prima donna a guidare un reparto di Ortopedia in Veneto

La dottoressa Silvia Pini è la prima donna a capo di un reparto di Ortopedia in Veneto. La terza in Italia. Dal primo marzo è il nuovo primario ortopedico dell’ospedale di Dolo, in provincia di Venezia, dell’Ulss 3 Serenissima.

“Sogno il giorno in cui questa non sarà più una notizia - dice -. Il giorno in cui, e con questa nomina quel giorno per me è arrivato, in quanto donna non devo dimostrare niente a nessuno. Quando le donne perdono tempo a cercare di dimostrare quello che valgono in più rispetto agli uomini, hanno già perso. Io mi impegno a fare il mio lavoro, a dare quello che ho e che so. Il genere non è nè una marcia in più, né in meno. La cosa che manca ora, nella mia branca specialistica, è l’esempio di altre donne ai vertici. Sarà più semplice per le donne che verranno dopo, avranno una strada finalmente già battuta”.

È nata a Monza, cresciuta a Mogliano Veneto e vive a Padova.

“Sono stata attratta dalla medicina perché mi incuriosiva il funzionamento del corpo umano e di come siamo fatti. Volevo

capire com’era - racconta -. E l’ortopedia è una delle branche chirurgiche più vaste: i distretti chirurgici sono tantissimi, riguardano differenti parti del corpo e si può avere a che fare con tutte le età, da quella pediatrica all’ultracentenaria. È una chirurgia funzionale, pragmatica: ad ogni pro-

blema si cerca una soluzione pratica. Per non parlare della vastità di strumentazione all’avanguardia che qui a Dolo abbiamo a disposizione: le nuove tecnologie in ortopedia e in traumatologia sono in continua evoluzione”.

Prima di approdare alla guida dell’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale dolese, ha studiato Medicina e chirurgia all’università di Padova dove ha anche conseguito la specialità di Ortopedia e traumatologia. Ha svolto un periodo di attività presso l’ospedale la Timone di Marsiglia, diretta all’epoca dal prof. Bollini, e approfondito una parte di ortopedia pediatrica. I suoi interessi e la formazione sono sempre stati rivolti alla protesica di anca e alle revisioni complesse. Dopo aver lavorato per dodici anni presso l’ospedale di Dolo in Ortopedia e traumatologia, ha prestato servizio al Cto di Camposampiero, dove ha potuto ulteriormente approfondire le problematiche legate alla traumatologia e, in particolare, gestire interventi di protesizzazione complessi su esiti di fratture di bacino e chirurgia di revisione.

Sono giovani, sempre indaffarati e spesso alle prime esperienze di vita lontani da casa. Tra corsi da frequentare, studio e amicizie può capitare di trascurare un aspetto importante delle abitudini quotidiane: l’alimentazione. Un panino al bar, qualche cosa che si possa consumare facilmente e che sia subito pronta da impiattare presa al volo al supermercato e via… si tira fino a sera. E tutto questo col risultato di un’alimentazione disordinata e non adeguata.

É per questo particolarmente interessante il corso di educazione alimentare sostenibile Educhef, che lo scorso 3 marzo è ripartito in presenza per la durata complessiva di quattro settimane, destinato alle matricole fuori sede iscritte al primo anno dei corsi di laurea di I, II livello e a ciclo unico dell’Università di Padova.

L’iniziativa, giunta alla quarta edizione e realizzata in collaborazione con Ascom Servizi Padova - Accademia

Arti e Mestieri Alimentari di Ascom Padova, Coop Alleanza 3.0 s.c. e Fairtrade Italia s.c., si pone l’obiettivo di avvicinare studentesse e studenti a un’alimentazione più sana e sostenibile.

Il corso ha visto il coinvolgimento complessivo di 64 studentesse e

studenti. Durante gli incontri, chef qualificati hanno guidato i partecipanti alla scoperta dei fondamentali di una cucina sana e sostenibile: dalle tecniche di base in cucina ai prodotti da forno, dalla preparazione di un piatto unico ai primi piatti, dai secondi piatti ai dessert.

In questa edizione è stata riservata una particolare attenzione alla scelta di ricette economiche, attente agli sprechi, al riutilizzo degli scarti e a basso impatto ambientale, in quell’ottica di sostenibilità sociale, economica e ambientale che da sempre il progetto Educhef intende promuovere.

Il percorso è stato arricchito da alcuni momenti formativi dedicati agli acquisti consapevoli e alle filiere sostenibili: i partecipanti hanno appreso i principi base di una spesa consapevole e responsabile, attenta alla provenienza dei prodotti e agli ingredienti, grazie a un momento formativo proposto da Coop Alleanza 3.0 in collaborazione con Fairtrade Italia, mentre gli esperti di Fairtrade, organizzazione internazionale di commercio equo, hanno approfondito il tema della produzione e degli approvvigionamenti rispettosi dei diritti dei lavoratori, delle loro comunità e dell’ambiente nelle filiere globali.

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Educhef, matricole universitarie a lezione di cucina sana e sostenibile
Salute
In foto il Professor Andrea Alimonti

INSALATA DI BARBABIETOLE E RUCOLA

Una ricetta tutta da gustare come antipasto o contorno. La barbabietola rossa cotta in insalata è un piatto ricco di vitamine, abbinata alla rucola diventa un piatto saporito. Ingredienti: 2 barbabietole cotte affettate; un mazzetto di rucola pulita; formaggio di capra; 50 gr di gherigli di noci; limone; olio d’oliva extravergine; sale

Preparazione: Cuocere le barbabietole in acqua bollente per circa 30 minuti, finché non sono morbide. Sbucciare e tagliare a cubetti le barbabietole e metterle in una ciotola. Aggiungere la rucola e le noci e condire con olio d’oliva e aceto balsamico. Aggiungere del formaggio di capra sbriciolato e servire freddo.

Idee in cucina che anticipano la primavera

RISOTTO DI ASPARAGI E GAMBERI

Un risotto semplicissimo e cremoso, veloce da preparare. Un piatto cremoso e saporito, caratterizzato dal sapore delicato degli asparagi freschi e dal sapore deciso dei gamberi. Ingredienti: 160 g Riso vialone nano; 200 g Gamberi; 120 g Asparagi; 1 Cipolla; 1/2 bicchiere Vino bianco; Prezzemolo; Timo; Brodo vegetale q.b.; Olio extravergine d’oliva; Sale; Pepe

FRITTATA DI AGRETTI

Un secondo piatto vegetariano gustoso e di facile esecuzione. Perfetto per qualunque pranzo o cena di famiglia. Un pasto completo ed equilibrato dal punto di vista nutritivo.

Preparazione: Pulite gli asparagi eliminando la parte del gambo più coriaceo, poi bolliteli per cinque minuti mettendo le punte in alto. Una volta cotti gli asparagi, sollevateli e metteteli da parte. Nell’acqua di cottura aggiungete le teste di gamberi, un filo d’olio e fate cuocere per 20 minuti. Tagliate gli asparagi a pezzetti e mettete da parte le punte. In un’altra pentola, tostare il riso con dell’olio e aggiungere del vino bianco. Aggiungere gradualmente il brodo vegetale e gli asparagi alla pentola del riso, continuando a mescolare. A parte, saltare i gamberetti in una padella con aglio e olio, e aggiungerli al risotto alla fine. Servire con una spolverata di pepe nero e del parmigiano grattugiato.

Ingredienti: 200g di agretti; 4 uova; 50g di formaggio grattugiato; 1 spicchio d’aglio; Olio extravergine d’oliva; sale e pepe

Preparazione: Pulite gli agretti rimuovendo la radice e i filamenti più duri, quindi sciacquarli sotto acqua corrente e lasciarli sgocciolare. In una padella antiaderente, far soffriggere lo spicchio d’aglio in olio extravergine d’oliva per qualche minuto, quindi aggiungere gli agretti e farli saltare per circa 5 minuti. In una ciotola, sbattere le uova con il formaggio grattugiato (grana o pecorino), il sale e il pepe. Aggiungere gli agretti alle uova sbattute e mescolare bene. Versare il composto nella padella con un po’ di olio caldo, livellare con un cucchiaio e cuocere a fuoco medio finché la frittata non è dorata e croccante nella parte inferiore. Girare la frittata con l’aiuto di un piatto, quindi cuocere l’altro lato per altri 5 minuti, finché è completamente cotta.

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Rubrica a cura di Sara Busato
A tavola
A marzo la natura si risveglia e si avvicina la primavera. Sperimentare con ingredienti freschi di stagione è un ottimo modo per creare piatti gustosi e nutrienti, che rispettano l’ambiente e la stagionalità degli alimenti

ARIETE

Una nuova consapevolezza di voi stessi vi consentirà di ripartire rigenerati e più fiduciosi. Questo ritrovato equilibrio sarà la carta vincente nelle vostre scelte e nelle vostre azioni. Approfittatene

É tempo di chiudere certi capitoli e cominciare a scrivere pagine nuove della vostra vita. Fatevi ispirare dalla vostra energia positiva e dalla vostra curiosità. Si apriranno scenari inesplorati

TORO GEMELLI

Siete impazienti di mettervi all’opera. Le cose che avete programmato di fare sono tante. Fate però una bella lista per capire quali sono le priorità. Non siate impazienti, riuscirete a fare tutto

Amicizie, impegni e tanta vita sociale vi riempiono le giornate in modo piacevole e divertente. State trovando consensi e intrecciando legami inaspettati. Siete brillanti e motivati

CANCRO

Smettete di idealizzare le persone e accettate il fatto che talvolta possono anche sbagliare. Questo non significa che vogliano ferirvi ma, semplicemente, che sono umane. Siate

più disposti al dialogo

Provate a guardare oltre il futuro imminente e cominciate a pianificare le vostre azioni sui tempi lunghi. Investirete le vostre energie in progetti ambiziosi ma di grande valore

É tempo di uscire dalla propria zona di conforto e aprirsi a nuove esperienze. La vita da eremiti non vi si addice, mettetevi di più in gioco potreste scoprire di avere doti inaspettate

Mettete in risalto le vostre capacità, lavorate sulle vostre insicurezze che talvolta vi impediscono di esprimervi al meglio. Sarete sorpresi dai consensi che giungeranno da più parti

Non è più il caso di temporeggiare, ora si fa sul serio. Siete consapevoli e padroni di voi stessi, nulla potrà impedirvi di procedere lungo la strada che avete pensato per voi. Insistete con ostinazione

Questo mese puntate tutto sulla produttività. Eliminate ogni richiesta di chi vi toglie energie e utilizzate le vostre risorse per concentrarvi su di voi e i vostri progetti. Un po’ di sano egoismo non guasta

Siete più sensibili alle cose che accadono attorno a voi e vi fermate a riflettere sulla realtà che vi circonda. Vi accorgerete di avere vicino persone disponibili ad ascoltarvi e che vi vogliono bene

Avete bisogno di un momento di pausa per ricaricarvi. La scelta migliore è tornare alle origini, ripartendo da dove tutto è iniziato. Questa volta sceglierete strade diverse che non avevate considerato

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Oroscopo
LEONE VERGINE BILANCIA PESCI ACQUARIO CAPRICORNO SAGITTARIO SCORPIONE

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