La Piazza del Camposampierese est ott2018 n135

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Camposampiero

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“Altri medici in arrivo in Pediatria” Le rassicurazioni dell’Ulss 6 dopo le dimissioni del primario: “Bandito concorso per assunzioni a tempo indeterminato e si farà ricorso a contratti di libera professione e convenzioni con altre Ulss”

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essuna chiusura, anzi”. Il direttore dell’Usl 6 Euganea Domenico Scibetta non ha dubbi e getta acqua sul fuoco in merito alla protesta nel Camposampierese a seguito delle dimissioni del primario di Pediatria e Neonatologia Marco Filippone e di 6 medici de reparto, 3 dei quali sono già andati via.Il reparto in pochi mesi è passato da otto specialisti più il primario a due soli medici presenti. Il caso Camposampiero non è isolato: rappresenta la punta dell’iceberg di una situazione ormai endemica di carenza di medici. “L’allarme, in parte comprensibile, ha superato ampiamente la soglia del fisiologico - ha spiegato Scibetta sia in un incontro con i sindaci di tutta l’Alta padovana sia nel corso di una conferenza stampa -. Affrontiamo un’altra crisi come quella di Ortopedia a Cittadella con la stessa metodologa e tempestività, spero con gli stessi esiti positivi. Come direzione

dell’Usl 6 Euganea non abbiamo certo preso sottogamba l’emergenza pediatri per l’ospedale di Camposampiero, dopo le dimissioni del primario Marco Filippone. Già bandito, entro lo scorso 10 ottobre, il concorso per l’assunzione di pediatri a tempo indeterminato e si farà ricorso a contratti di libera professione, ricerca già attivata in estate, e convenzioni con altre Usl. Un supporto è stato garantito già anche dall’ospedale di Vicenza”. Un’attenzione alta, ribadisce il dg dell’Usl Euganea. “Da tempo monitoriamo le carenze di personale, accentuate dalla programmazione nazionale e dal numero chiuso a Medicina. Sono stati fatti tutti i possibili tentativi per garantire gli specialisti: nel 2018 abbiamo fatto due avvisi per contratti a tempo determinato e mobilità e cinque avvisi per contratti libero professionali. L’impegno è di tornare a una situazione di normalità nel più breve tempo possibile. Anche l’assessore regionale Luca

L’ospedale di Camposampiero e il direttore Domenico Scibetta

Coletto ha ribadito che non c’è alcuna intenzione di mettere mano all’assetto organizzativo di Pediatria, Patologia Neonatale e Terapia Intensiva Neonatale”. Il dirigente ha spiegato che nelle tre unità di Pediatria di Cittadella, Camposampiero e Schiavonia mancano 20 pediatri su 33 e l’Euganea è ricorsa a tutte le procedure possibili, appunto concorsi, incari-

chi, mobilità. “Siamo coscienti delle criticità esistenti -, è stata la replica dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto -. Il direttore dell’Ulss, Domenico Scibetta, non è rimasto con le mani in mano: a ottobre c’è stato il concorso per cinque dirigenti medici pediatri e i vincitori saranno tutti destinati a Camposampiero. Il problema, tut-

Donatore di organi? Sulla carta di identità

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rogetto “Una scelta in Comune”: da ora è possibile donare organi e tessuti esprimendo la proprio volontà in Comune. Dal 12 febbraio di quest’anno il Comune di Camposampiero rilascia le carte d’identità di nuovo tipo, quelle elettroniche. “È stata un novità impegnativa, anche per gli uffici, che ringrazio in modo particolare - ha detto il sindaco Katia Maccarrone - è richiesto infatti più tempo rispetto alla carta d’identità cartacea e l’utilizzo di un dispositivo con rilevamento elettronico dell’impronta digitale e della fotografia. Nel nostro Comune non è necessario prendere appuntamento, basta andare direttamente allo sportello. Finora ne sono state rilasciate 1.108, con una media di 140 al mese. Il costo è di 16,79 euro (che vanno al Ministero e non al Comune), cui bisogna aggiungere 5,21 euro per i diritti di segreteria, dunque in totale si paga 22,00 euro”. La Carta di identità elettronica viene personalizzata e stampata presso l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che provvede anche alla sua spedizione al cittadino. “Ma la novità degli ultimi giorni è la possibilità di dichiarare bel documenti d’identità la volontà di donare gli organi, in collaborazione con la locale sezione dell’Aido. È stato fatto un incontro pubblico con un medico dell’Ulss 6 e dal 10 ottobre è operativa questa possibilità. Nel sito del Comune sono reperibili tutte le informazioni” conclude il sindaco. (Lo.Le.)

Un momento della manifestazione

Protesta di mamme e sindaci Manifestazione degli 11 sindaci del Camposampierese a difesa dell’ospedale “Pietro Cosma”. Al loro fianco tanti cittadini, operatori della sanità e tante mamme. Sono state loro a lanciare per prime una raccolta di firme a

difesa dell’ospedale. Quasi 15mila quelle già raccolte per salvare Pediatria. “Aiutateci a farci sentire. Tutto il personale del reparto di Terapia intensiva neonatale ha dato la vita ai nostri piccoli guerrieri; è ora di restituire una piccola parte di ciò che tutti hanno dato a noi genitori. Tin di Camposampiero non mollare”. A dirlo con forza Elisa Manfroi, tramite la petizione “Per i bambini, per il futuro”, caricata su change.org e rivolta al governatore del Veneto Luca Zaia

tavia, è più ampio, investe tutti i presìdi veneti e affonda le radici nella spending review del Governo Monti che, sostanzialmente, ha congelato la spesa ai valori del 2004. Da allora, però, la richiesta di prestazioni medicali è mutata, crescendo in misura esponenziale, soprattutto nella radiologia interventistica e più in generale nella chirurgia riservata alla popolazione anziana, in continuo aumento. Ovvio allora che i paletti imposti da Roma divengano una camicia di forza oggi insostenibile”. Nicoletta Masetto

per salvare il reparto di Terapia intensiva e di Pediatria. Elisa, di Cencenighe (Bl), è la mamma di Sebastian, nato al “Pietro Cosma il 24 dicembre 2016, salvato dal personale e dalla tecnologia del reparto di terapia intensiva. Con i cittadini, i sindaci. “Sulla terapia intensiva chiediamo che la Regione torni indietro per quanto riguarda il declassamento del punto nascite, non avendo tenuto conto di cosa qui si fa da anni” ha affermato il sindaco di Camposampiero Katia Maccarrone. “Abbiamo manifestato la nostra preoccupazione - ha detto il sindaco di Villanova Cristian Bottaro -. Qualche anno fa lavoravamo per affinare eccellenze, adesso per sopravvivere. La salute è un tema importante e in questo caso parliamo di un’unica comunità che gravita sull’ospedale di Camposampiero”. “Sono convinto che a far scattare le dimissioni del primario di Pediatria sia stata la scheda fatta ad hoc per Cittadella declassificando il nostro reparto – ha detto Lorenzo Zanon, sindaco di Trebaseleghe -. Che i sindaci arrivino a fare una manifestazione è una cosa che deve far pensare”. Per Cesare Mason, sindaco di Piombino Dese, “è il sistema sanitario generale che ormai non sta in piedi, il Governo deve prendere in mano Nicoletta Masetto la situazione”.


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