Sport p.23
FEBBRAIO 2018
Periodico d’informazione locale - Anno XXIV n. 29
Cultura p.22
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del Camposampierese Est
BORGORICCO
Il Museo della centuriazione, un gioiello locale CAMPOSAMPIERO
“Candidata? No, resto nel territorio”
on-line: Combattere lo spopolamento con sinergie Alberto Beggiolini >albertobeggiolini@gmail.com< Camposampiero (Pd) · Tel. 049 9301139 · www.casafunebre.it ·
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Sulla demografia, però, si può star sicuri: è una Previdenza Funeraria offre la possibilità di stipulare un scienza esatta. E alloraLavediamo cosa dicono i nucontratto che permette a qualsiasi utente di predeterminare il meri, prendendo in esame servizioalcuni funebre,centri per sé o dell’area per un proprio caro, con la propria di fiducia, definendone caratteristiche e prezzo definitivo. “coperta” da questa Impresa edizione. Cominciamo da Chiedici come funziona! Camposampiero. Oggi (al 30 aprile 2017) viene catastata con 12.076 abitanti. Nel 2011 erano 12.019 e dieci anni prima, nel 2001, appena 10.680. Andiamo a Trebaseleghe: oggi 12.840 anime (Istat, 31 dicembre 2015); 12.579 nel 2011 e 10.998 nel 2001. Piombino: oggi 9.534 (Istat, 31 dicembre 2015); 9.276 nel 2011 e 8.604 nel 2001. Santa Giustina in Colle: 7.211 anime al 30 novembre 2016; 7.131 nel 2011 e 6.397 nel 2001. Massanzago: 6.045 (Istat, 31 dicembre 2015), 5.872 nel 2011 e 4.703 nel 2001. Campodarsego: 14.623 anime al 30 aprile 2017; 14.169 nel 2011 e 11.474 nel 2011. Ultimo esempio Villanova di Camposampiero: 6.139 (Istat, 2015), 5.929 nel 2011 e 4.849 nel 2001. Ora, un dato sembra evidente: la spinta, se spinta c’è stata, s’è smorzata. Quell’incremento demografico registrato nel decennio tra il 2001 e il 2011 è un ricordo, e tra il 2011 e oggi il trend ha subìto una robuservizio a pag 7 sta frenata, più eclatante a Camposampiero, ma palese ovunque. Va ricordato che il decennio 2011-2021 non è ancora concluso, ma statisticamente la parabola non potrà che confermarsi, a meno di avvenimenti oggi inimmaginabili che possano far ribaltare la tendenza. Un calo preoccupante, visto che una maggiore popolazione implica più attività, più insediamenti, più Pil generato. È anche vero, per altro, che la densità porta un maggior sfruttamento del territorio e delle risorse, e in questi nostri tempi di consapevolezza ambientale, competitività e collegamenti, infatti, il decentramento dovrebbe essere fenomeno usuale nella direzione da città grandi a città più piccole, e non viceversa. Sennonchè qualsiasi decentramento non può esimersi dal considerare le utility che ogni possibile territorio alternativo alle metropoli offre, sicurezza, servizi, infrastrutture, snellimento burocratico, facilità di connessione, da quella viaria a quella in fibra. Dalla somma del diffuso deficit di natalità (i nati in Italia nel 2017 sono stati il 2% in meno rispetto all’anno precedente, un record storico) con un’apparente scarsa disponibilità dei suddetti requisiti, risultano chiari i fattori principali del poco augurante trend anagrafico registrato. Una rotta che sta segnando non solo questa zona, ma intere aree ben più vaste e ben più preoccupanti, arroccate in crisi di identità che gli esperti dicono superabili solo con sinergie e strategie urbanistiche e sociali. Giusto quelle che brillano per la loro assenza.
“La città muore. I cittadini spariscono e i negozi chiudono” Duro attacco del consigliere Zanon. Ma il sindaco di Camposampiero replica: “Noi abbiamo fatto investimenti. Fatti e numeri, non chiacchiere da bar!”
LOREGGIA
Premiati gli studenti meritevoli MASSANZAGO
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Sile, un patto di ferro per il turismo TREBASELEGHE
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L’Alta padovana traina la provincia POLITICA
L’appuntamento con le urne del 4 marzo
Combattere lo spopolamento con sinergie Alberto Beggiolini >albertobeggiolini@gmail.com<
E
’ curioso registrare, ciclicamente, la recrudescenza del dibattito su desertificazione o vivibilità dei nostri territori, discussioni animate non sempre da dati oggettivi, ma spesso da faziosi intendimenti polemici. La matematica, ovviamente, è un’opinione, almeno nelle interpretazioni soggettive o politiche dei dati statistici (basti ascoltare, post voto, i commenti dei vari segretari di partito: hanno vinto tutti, non ha perso nessuno). segue a pag 3
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