Come spesso accade in Italia, le elezioni diventano il termometro per valutare altre temperature politiche. Il primo interrogativo, citando Sordi e Manfredi, è secco: riusciranno i nostri eroi e ritrovare i voti misteriosamente scomparsi ai seggi? Siccome la partecipazione non è la libertà di Gaber, è facile che si fermi attorno alla metà degli aventi diritto. Comunque la risposta all’interrogativo di cui sopra farà sorridere soltanto pochi. Il partito di Giorgia, ormai la chiamiamo solo con il nome come vuole lei, ha solo il problema di capire di quanto salirà oltre il 30 per cento, visto che è già attorno al 32, e ha doppiato la Lega. Il risultato servirà a rinforzare con il peso dei numeri le ambizioni a guidare la Regione, visto che su un punto Giorgia ed Elly Schlein sono d’accordo: il terzo mandato ai governatori non arriverà. Se la Lega ha ormai la metà dei voti di Fratelli d’Italia, nonostante le polemiche e i distinguo di molti, perfino del presidente Zaia, è assai probabile che la candidatura del generale Vannacci porti comunque voti alla Lega. Del resto, il parà della Folgore esaspera concetti che circolano non solo nel Veneto. Il partito vive un’esplicita fronda da parte dei leghisti veneti, che finora hanno sopportato Salvini solo perché era vincente e ha portato il partito nazionale da un misero 4 per cento al 34 delle europee scorse. Ma la resa dei conti è giunta.
BASSANO AL VOTO. DIBATTITO ROVENTE PER L’ELEZIONE DEL NUOVO SINDACO
Botta e risposta tra liste e candidati infiammano il conto alla rovescia in vista delle comunali
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Amministrative
ELEZIONI EUROPEE, CI SIAMO: ECCO I CANDIDATI VENETI
Delicato test per tutti gli schieramenti, il centrodestra cerca conferme dal centrosinistra una nuova sfida
IL VENETO E L’AUTONOMIA PER L’EVOLUZIONE DIGITALE
L’assessore regionale Calzavara: “Sulla strada dell’innovazione maggiori servizi a portata di tutti i nostri concittadini”
UListe d’attesa, sanità al bivio
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n nostro lettore, commentando di recente alcuni servizi dedicati ad un importante forum sulla sanità, al quale hanno partecipato esperti da tutto il mondo, ci ha chiesto perché non dedicavamo più spazio all’annoso problema delle liste d’attesa per esami e visite specialistiche. Perché dare conto dei progressi in campo medico e sul fronte della ricerca internazionale e non dare voce ai cittadini alle prese con le difficoltà di accesso alle presta-
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Le facce del dado di Antonio Di Lorenzo
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Aspettando il Giro
Sale la febbre da Giro d’Italia in tutto il Bassanese. La tappa cittadina è in calendario per sabato 25 maggio con partenza da Alpago, la penultima della corsa in rosa 2024, ma anche quella che deciderà il vincitore dell’edizione che si concluderà il giorno seguente, a Roma, con un circuito urbano. Dopo il via dal Bellunese e 175 chilometri sui pedali, con una doppia scalata sul massiccio del Grappa, l’arrivo è fissato in viale delle Fosse, all’altezza del vecchio ospedale, mentre la cerimonia delle premiazioni è prevista nel vicino piazzale Trento. Da mesi negli uffici comunali si lavora per l’appuntamento sportivo dell’anno, l’ultimo, in ordine di tempo, degli otto eventi ciclistici, di rilievo nazionale ed internazionale, tenutisi in città nell’ultimo quinquennio. Oltre ad essere una sfida sportiva che richiamerà decine di migliaia di appassionati della disciplina, veicolerà l’immagine di Bassano, complice la notevole copertura mediatica, con televisioni di 190 Paesi collegate.
A far da cornice alla manifestazione, una serie di appuntamenti che coinvolgeranno ciclisti in erba, amatori, società sportive, ma anche le scolaresche, e poi iniziative culturali, concerti, esposizioni fotografiche tutto all’insegna delle due ruote. Il programma predisposto dal Comune porterà in città, domenica 19 maggio, il campionato regionale triveneto di enduro; il 23 maggio arriverà il “Montegrappa gravel day” che coinvolgerà anche le zone del massiccio , mentre il 25 tornerà al velodromo Mercante la ciclista Anna Mei che tenterà il record mondiale delle 12 ore sui pedali, a scopo benefico. Domenica 26 si terrà una nuova edizione della “Montegrappa bike day” con partenza da piazza Libertà e arrivo a cima Grappa.
Raffaella Forin
Sabato 25 maggio penultima tappa a Bassano del Grappa
Le facce del dado
di Antonio Di Lorenzo
Forza Italia ha ritrovato una sua identità post berlusconiana (anche se la famiglia mantiene salde le redini) e spera di aver ritrovato anche la forza elettorale, almeno quella per diventare il secondo partito della coalizione di centrodestra. Nel Veneto ha già dimostrato di aver fatto crescere le iscrizioni. Nel centrosinistra, la sfida tra Pd e Cinque Stelle che a livello nazionale li vede testa a testa, non ha campo: il Pd è sul 16 per cento e i seguaci di Conte attorno al 6. Le elezioni europee saranno il banco di prova per vedere se le strategie di Schlein, unico caso di un’esterna giunta a guidare un partito, letta come il frutto di un Opa ostile nei confronti del Pd, e quella dell’avvocato che ha letteralmente sfilato il movimento a Grillo, sono comunque vincenti. Le altre formazioni hanno il problema di superare la soglia di sbarramento del 4 per cento: più facile per Renzi, che conta sui voti di Bonino, meno per Calenda e l’Alleanza Verdi Sinistra. Tutti hanno lanciato il dado e aspettano di vedere (non di nascosto, per usare la frase di Enzo Jannacci) la faccia che fa.
Liste d’attesa, sanità al bivio
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Non è la prima volta che ci arriva questa sollecitazione e non è infrequente che a fronte di un intervento o una notizia di carattere sanitario appaia l’immancabile osservazione “sì, ma le liste d’attesa...”. Premesso che a questo argomento abbiamo dedicato decine di servizi in tutte le nostre edizioni e continueremo a farlo, il fatto che i cittadini continuino a richiedere attenzione su questo fronte è un segnale da non sottovalutare. Cerchiamo però di non cadere nella tentazione del luogo comune dei lunghi tempi di attesa della sanità: non è sempre così e non lo è per tutti i casi, in particolare per le prestazioni urgenti e indifferibili, pur con qualche eccezione che giustamente fa notizia. Ciò non toglie che ogni giorno migliaia di cittadini si trovino a fare i conti con tempi d’attesa ancora lunghi nella sanità pubblica. Una recente inchiesta di Altroconsumo rivela che su 1.100 italiani interpellati ben 950 hanno avuto difficoltà nel prenotare una visita o un esame nel corso dell’ultimo anno. Così molti si vedono costretti a rivolgersi ai privati, affrontando costi elevati, oppure a rinunciare a alle cure. Per molti, poi, è impossibile rispettare i tempi suggeriti dal medico e c’è chi è costretto a lunghi spostamenti pur di avere l’appuntamento. A farne le spese sono soprattutto i più deboli, chi ha meno disponibilità economiche, gli anziani. In Veneto si cerca di correre ai ripari. Anche di recente la Regione ha annunciato importanti stanziamenti, l’ultimo da 40 milioni per superare il problema delle liste d’attesa e ha reclutato specialisti per smaltire le agende. Ma si tratta di un aspetto strutturale che va affrontato alla radice, rafforzando proprio la sanità pubblica, pagata dai cittadini.
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ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le prossime elezioni europee e amministrative messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale. (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).
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Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi Certificata ISO 14001 - SA 8000 Chiuso in redazione il 6 maggio 2024 Questa edizione raggiunge la città di Bassano del Grappa per un numero complessivo di 18.000 copie. Iscrizione al Tribunale di Vicenza n. 10/2021 dell’11/11/2021; numero iscrizione ROC 32199 È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Direttore responsabile Nicola redazione@givemotions.it< Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi Certificata ISO 14001 - SA 8000
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Sono cinque i candidati in corsa per guidare la città nei prossimi cinque anni
Con il centrosinistra che corre unito all’appuntamento elettorale, salgono a sei le forze che lo appoggiano: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Più Europa, Europa Verde e le due civiche Bassano passione comune e Bassano per tutti
S i è ridotto il numero dei candidati a sindaco in corsa per le votazioni amministrative dell’8 e 9 giugno. Da sei delle scorse settimane si è passati a cinque. Ha fatto un passo indietro Paolo Retinò il primo aspirante a scendere in campo, lo scorso ottobre, per la coalizione composta della civica di centrosinistra Bassano per tutti ed Europa Verde.
Le due liste hanno deciso di appoggiare l’alleanza che sostiene il candidato Roberto Campagnolo, già vicensindaco nello scorso mandato . Con il centrosinistra che corre unito all’appuntamento elettorale, salgono a sei le forze che lo appoggiano: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Più Europa, Europa Verde e le due civiche Bassano passione comune e Bassano per tutti.
Un risultato che è parso naturale ai diretti interessati, al quale si è giunti dopo una serie di confronti. Negli ultimi 10 anni, infatti, metà dei quali al governo della città con l’amministrazione di Riccardo Poletto, il centrosinistra bassanese ha sempre camminato insieme.
Per il resto delle forze, invece, sono confermati gli assetti precedenti. Alla resa dei conti, quindi, sono cinque gli aspiranti al ruolo di primo cittadino canditati ai quali sono collegati una quindicina di liste espressione di partiti e civiche.
Se il centrosinistra ha trovato la quadra per correre compatto,
il centrodestra – che è al governo della città - rimane diviso in tre gruppi. Sarà della partita la coalizione di appoggio al sindaco uscente Elena Pavan, che si presenta sempre con la sua civica, Pavan sindaco, sostenuta da Fratelli d’Italia e Coraggio Italia. C’è poi la civica Impegno per Bassano, da anni presente in città. Il candidato sindaco è il suo leader, Roberto Marin (ex vicesindaco della giunta Pavan) al quale il gruppo Azione Bassano ha garantito il proprio appoggio. Terza forza di centrodestra presente, l’alleanza tra Lega, Forza Italia, Italia Viva e la rinata Democrazia Cristiana–Popolari per Bassano che candida a sindaco Nicola Finco, attuale vicepresidente del consiglio regionale. Nelle prime fasi della campagna elettorale, si erano proposti per le rispettive forze politiche anche l’attuale assessore Mariano Scotton (Forza Italia) e Gianni Castellan (Italia Viva); in seguito hanno fatto un passo indietro unendosi agli altri due gruppi e procedere uniti.
Novità assoluta di questa tornata elettorale è la lista “è il Momento”. Costituita perlopiù da giovani impegnati in vari ambiti della vita cittadina, propone come primo cittadino Gianni Zen, ex dirigente scolastico del liceo Brocchi e dell’Istituto Graziani. La civica ha scelto di correre in solitaria, senza simboli partitici, con l’obiettivo di avviare un nuovo corso nell’ammini-
strazione cittadina slegato dalle logiche partitiche e di potere. Questo dunque dovrebbe essere l’assetto delle candidature con il quale i bassanesi sceglieranno la squadra che guiderà la città per il prossimo quinquennio. C’è grande attesa sull’esito delle urne cittadine. Dopo Rovigo, Bassano è la seconda città in Regione per numero di abitanti
che va al voto. E sarà anche un banco di prova per i nuovi schieramenti, una sorta di “laboratorio” come è stato più volte definito a livello politico. Sempre l’8 e il 9 giugno, contestualmente al rinnovo dell’amministrazione comunale, si voterà anche per le Europee. Nel frattempo, la campagna elettorale prosegue senza esclu-
sione di colpi, soprattutto nel centrodestra dove, fin da subito, è mancata la convergenza sulla scelta dei candidati. Proprio in considerazione della frammentazione, è molto probabile che si andrà al ballottaggio per eleggere il primo cittadino con una nuova chiamata alle urne prevista dopo due settimane, ossia per il 23 giugno. (r.f.)
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venezia
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passo indietro il candidato a sindaco Paolo Retinò, il primo a scendere in campo
In alto: Elena Pavan e Gianni Zen, Sotto da sinistra Nicola Finco, Roberto Campagnolo e Roberto Marin
Amministrative. Ha fatto un
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Centro storico. Interventi per limitare il guano sugli edifici dopo le proteste di categorie e residenti
“Colombi in città”: scatta il piano contro la proliferazione dei volatili
L’intervento deciso dopo aver rilevato l’inefficacia dei precedenti tentativi di arginare il fenomeno e di proteggere i luoghi urbani con sistemi dissuasori, come la posa di reti, ad esempio sulle campate del Ponte palladiano
ABassano scatta “Colombo in città”, il piano di controllo sulla proliferazione dei colombi. Anche sulla spinta delle sempre più numerose segnalazioni di cittadini e associazioni di categoria, che lamentano lo sporco causato dal guano dei volatili su davanzali, grondaie, terrazzi, sulle panchine e sui plateatici ma anche sui monumenti, il Comune ha deciso di intervenire per frenare la diffusione dei volatili attraverso la distribuzione di mais antifecondativo.
Si tratta di una soluzione che prevede la sommistrazione mirata del mangime antiriproduttivo destinato ai colombi. Una tipologia d’intervento adottata dopo aver rilevato l’inefficacia dei precedenti tentativi di arginare il fenomeno
e di proteggere i luoghi urbani con sistemi dissuasori, come la posa di reti – ad esempio sulle campate del Ponte palladiano prima dell’intervento di restauro - o di spilloni.
Il problema derivante da un eccessivo affollamento dei volatili in cento storico è duplice: da una parte la loro presenza mina il decoro urbano a causa della mole di guano che ,oltre a deturpare, danneggia ogni cosa, dall’altra c’è da considerare un rischio di carattere igienico – sanitario dal momento che gli stessi escrementi possono essere fonte di tramissione di malattie.
“In questi anni il Comune ha attuato una serie di iniziative per contenere la problematica segna-
lata, provvedendo all’applicazione di dissuasori e alla pulizia delle aree interessate – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Andrea Viero - Ora si intensifica ulteriormente la lotta al volatile, sempre nei limiti previsti dalla normativa vigente che lo tutela in quanto animale selvatico”.
L’amministrazione ha perciò attivato il progetto “Colombo di città”, che ha preso il via con un monitoraggio svolto nello scorso
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autunno da un veterinario incaricato. “Ha censito le colonie di volatili presenti sul territorio in alcune giornate, le possibili fonti di approvigionamento di cibo e le aree di stazionamento delle mangiatoie”, ha precisato Viero. Sulla base del quadro emerso, si è deciso di mette in atto un intervento. E’ quindi stato assegnato un appalto alla società Triveneta Multiservizi per effettuare la distribuzione meccanica o manuale
di mais antifecondativo, che avverrà in orari, giorni e punti prestabiliti e condivisi con il veterinario.
“Finalmente riusciamo a dare risposta ad un problema, intensificatosi in maniera significaiva nel periodo del Covid, che attanaglia il centro storico e le aree limitrofe – ha aggiunto l’assessore - Contiamo che questa iniziativa possa ridurre i disagi alla popolazione e alle attività economiche”. L’operazione si svolgerà nei limiti previsti dalla normativa vigente che tutela il colombo di città, quale animale selvatico, e nel pieno rispetto dell’ecosistema e della salute dello stesso volatile. Per la riuscita dell’intervento viene richiesta anche la collaborazione dei cittadini. Da qui l’appello di non somministrare alimenti ai colombi e di non abbandonare residui di cibo. E’ infatti fondamentale che i volatili si abituino ad andare a mangiare il mais nei punti prescelti. (r.f.)
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Restaurate le case dell’Ortazzo
all’interno del Castello degli Ezzelini
Restaurate le “Case dell’Ortazzo”, nel complesso del Castello degli Ezzelini, sono stati ricavati nuovi spazi per artisti in parte funzionali al vicino teatro all’aperto Tito Gobbi. Con un investimento di oltre 400 mila euro, l’amministrazione comunale ha recuperato l’antico caseggiato che in passato fu anche utilizzato come presidio militare per il controllo dei transiti lungo la Valbrenta come riporta un’insegna emersa sulla parete esterna durante i recenti lavori. Affacciato su cortile interno del Castello degli Ezzelini, l’edificio è ora parte integrante degli spazi per gli spettacoli. I locali ospiteranno camerini, luoghi prova e per il deposito di materiali, ma sono anche stati ricavati anche servizi igienici per il pubblico, mentre la sala del sottotetto verrà utilizzata per le residenze artistiche. I nuovi ambienti occupano quella fascia in continuità con la biglietteria e il foyer e, tramite un sistema di aperture, sono comodi per raggiungere direttamente il palco dell’attiguo teatro. Il recupero non ha snaturalizzato l’antica struttura, ma ha salvaguardato gli elementi che ne raccontano la storia: antichi archi, travi, scale, riportando ala luce un pezzo di vita dell’antica fortezza che era stata “coperta”. “Ogni passaggio è stato concordato con la Sopritendenza – spiega il sindaco Elena Pavan - proprio per tutelare e rispettare tutte le caratteristiche
del manufatto”.
All’appello mancano gli ultimi ritocchi, programmati per i prossimi mesi: l’installazione degli impianti di climatizzazione e la sistemazione esterna degli accessi che dovranno essere a misura di disabili e in sintonia con il contesto. Un ulteriore intervento per il quale è stata preventivata una spesa di 80 mila euro. A firmare il progetto di restauro, gli architetti Roberto Xausa e Luigi Gazzola, mentre i lavori sono stati eseguiti dall’impresa Lorandi Costruzioni di Vil-
laverla, la stessa che nelle scorse settimane ha iniziato i lavori nello storico Caffè Italia per procedere con l’intervento di ampliamento del locale di proprietà comunale. situato sulla suggestiva balconata all’incrocio fra i viali Fosse e dei Martiri. Dopo oltre dieci anni di chiusura, l’antico bar situato sulla suggestiva balconata all’incrocio fra i viali Fosse e dei Martiri, potrà finalmente riaprire i battenti usufruendo anche degli spazi della vicina Torre delle Grazie.
Raffaella Forin
Completata l’illuminazione delle mura sul lato ovest di viale delle Fosse
Sono ai blocchi di partenza i lavori per il completamento dell’illuminazione decorativamonumentale delle mura storiche in viale delle Fosse, nel tratto ancora mancante compreso tra l’intersezione del viale con via Jacopo Da Ponte e piazzale Trento.
La Giunta comunale ha infatti dato l’ultimo via libera al progetto esecutivo, che prevede l’inserimento di 24 apparecchi luminosi interrati, distanti cinque metri uno dall’altro, che illumineranno le mura dal basso. Un intervento reso possibile dalla recente predisposizione di una linea elettrica interrata, avvenuta durante la riqualificazione del percorso pedonale e del controviale.
“Completeremo l’illuminazione delle mura lungo l’intero viale – commenta l’assessore ai
Lavori Pubblici, Andrea Zonta – dopo l’operazione già realizzata nella parte nord della cinta, che ha riscosso un generale apprezzamento. Questo tipo di illuminazione garantisce un effetto suggestivo nelle ore serali e notturne, senza creare alcun impatto visivo degli apparecchi illuminanti, rendendo quindi difficoltosi anche danneggiamenti e atti vandalici”.
“Lasciamo ai cittadini e ai vi-
sitatori un percorso ciclopedonale lungo le mura del viale interamente rinnovato, accogliente, curato, sicuro e bello da ammirare, di giorno e di notte – commenta il sindaco, Elena Pavan – senza dimenticare la messa a dimora del verde, la cura costante dei tigli, le asfaltature, il rifacimento degli attraversamenti e gli interventi che hanno interessato la parte interrata per la raccolta delle acque meteoriche, i cui risultati si sono visti anche durante le recenti precipitazioni: tanta acqua, ma zero allagamenti delle carreggiate”.
Rimane ora la riqualificazione del lato est del principale viale cittadino che sarà simile a quella attuata sulla parte a ovest. Il costo complessivo dell’intervento è di 86.416 euro.
Affacciato su cortile interno del Castello degli Ezzelini, l’edificio è ora parte integrante degli spazi per gli spettacoli. I locali ospiteranno camerini, luoghi prova e per il deposito di materiali, ma sono anche stati ricavati anche servizi igienici per il pubblico, mentre la sala del sottotetto verrà utilizzata per le residenze artistiche
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urbana. Ricavati nuovi spazi per artisti funzionali al vicino teatro all’aperto Tito Gobbi
In alto: il complesso del Castello. A sinistra: le case dell’Ortazzo; a destra: viale delle Fosse
Cultura enogastronomica
“Stockbridge 2024”. Il meeting promuove la candidatura dello stoccafisso a “Patrimonio immateriale dell’umanità”
Per tre giorni Bassano del Grappa capitale internazionale del baccalà
Dal 17 al 19 maggio, sulle rive del Brenta il meeting che raccoglie studiosi, docenti, gastronomi, confraternite, appassionati del tipico pesce provenienti da tutto il mondo
P
er tre giorni Bassano sarà la capitale internazionale dello stoccafisso, conosciuto in terra veneta come baccalà. Dal 17 al 19 maggio, sulle rive del Brenta approda “Stockbridge 2024”, il meeting internazionale che raccoglie studiosi, docenti, gastronomi, confraternite, appassionati del tipico pesce.
E’ una nuova tappa del percorso che ha come obiettivo la promozione della candidatura dello stoccafisso a “Patrimonio immateriale dell’umanità”, dopo che alcuni esponenti istituzionali hanno sottoscritto, lo scorso anno a Cittanova, in Calabria, una dichiarazione nella quale si impegnano ad avviare il percorso.
L’idea di fondo del progetto è di non limitarsi a considerarlo alla stregua di un semplice pesce, un tempo considerato povero, ma di puntare su quel mondo di valori, di storia e di tradizioni culinarie popolari che lo accompagnano, unendo idealmente diversi Paesi in cui lo stoccafisso è diffuso: dalla Norvegia alla Nigeria passando per il Veneto e il Portogallo . Un prodotto che nei secoli ha esercitato un grande interesse e fascino, a cominciare dal suo processo di essicazione fino alle molteplici ricette e modalità di degustazione; in Nigeria, dove il consumo è elevato, lo stoccafisso è molto apprezzato per la sua testa. “Il percorso verso la candidatura è appena iniziato e si preannuncia lungo, ma noi ci crediamo”, osserva Otello Fabris, tra gli organizzatore della tre giorni bassanese e grande cultore del settore gastronomico.
Nel caso specifico del Veneto e di Bassano, il legame con lo stoccafisso ha origini antiche. Tutto iniziò nel 1431 quando il navigatore e mercante veneziano Pietro Querini salpò da Candia per raggiungere le Fiandre via mare.
Sorpreso da alcune tempeste, con il suo equipaggio fu costretto ad abbandonare la nave e s’imbarcò su una sorta di scialuppa con la quale approdò agli inizi del 1432 nell’isola deserta di Sandøy, nell’arcipelago norvegese delle Lofoten con pochi
marinai superstiti.
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Giancarlo Andolfatto
zo Settore o per lo Sport Dilettantistico - le mie forze si moltiplicavano.
Credo che la rappresentanza politica ed amministrativa, sia un punto di partenza per servire, non il punto di arrivo di ambizioni personali, le quali sono comunque
curezza, decoro urbano, viabilità.
Tutte le Associazioni devono avere spazi adeguati, sostegno nella ricerca di contributi ed aiuto nella gestione.
Anziani e Giovani sono il passato ed il futuro cui dare la mano.
Qui venne accolto dalla popolazione che si dedicava alla pesca e all’essicazione del merluzzo.
A maggio dello stesso anno, con l’aiuto dei pescatori del posto Querini ripartì per rientrare a Venezia portando con sé gli stoccafissi essicati; un viaggio per il quale utilizzò le vie fluviali europee. Arrivato nella Serenissima introdusse il pesce che fu molto apprezzato.
“Il viaggio di ritorno del mercante veneziano sarà rievocato lungo un breve tratto del Brenta con l’utilizzo delle zattere che transiteranno sotto il Ponte palladiano – spiega Otello Fabris – Il programma prevede numerosi momenti nei quali si alterneranno occasioni di approfondimento culturale e storico, ma anche di carattere commerciale e artigianale attraverso le attività bassanesi legate allo stoccafisso, e poi proiezioni di filmati, conviviali. Ci sarà anche un originale appuntamento sul ponte palladiano, monumento nazionale, sul quale si incontreranno le delegazioni norvegesi inviate dall’ambasciata con l’associazione nazionale alpini. Allo stesso tempo, contiamo di allargare la platea degli aderenti alla proposta della candidatura Unesco del prodotto”.
Una manifestazione dai forti risvolti culturali e turistici dal momento che le delegazioni ospiti nei tre giorni conosceranno Bassano e le sue peculiarità, oltre a degustare i piatti di baccalà che prepareranno gli chef dei locali.
I lavori si svolgeranno tra la sala Chilesotti del museo civico, villa Ca’ Erizzo, e palazzo Sturm. (r.f.)
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CANDIDATO VENETO AL PARLAMENTO EUROPEO CIRCOSCRIZIONE NORD ORIENTALE
(Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia)
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nell’Unione Europea; • rivedere il Green Deal scrivendo in maniera precisa come finanzieremo gli obiettivi di transizione energetica.
SULLA SCHEDA SCRIVI:
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PASQUALETTO
ELEZIONI EUROPEE
GIUGNO PASQUALETTO
2024 | 8-9
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L’edizione 2024 tutta dedicata al tema delle relazioni e all’insegna della
Danza, teatro, musica, circo: oltre cento spettacoli per un’estate da sogno
Sarà un programma denso di coproduzioni e prime nazionali con affermati protagonisti della scena nazionale e internazionale e tanti giovani emergenti
O
ltre 100 spettacoli fra danza, teatro, musica, circo contemporaneo a Bassano del Grappa e nei teatri, nei paesaggi, in parchi, giardini e luoghi d’arte della Pedemontana Veneta. E’ un programma denso di coproduzioni e prime nazionali con affermati protagonisti della scena nazionale e internazionale e tanti giovani emergenti quello proposto da Operaestate per l’edizione 2024 tutta dedicata al tema delle relazioni e all’insegna della multidisciplinarietà.
A PASSO DI DANZA
Nella sezione danza, ad esempio, dove sono molti i progetti interdisciplinari che intrecciano diversi linguaggi: così è per l’evento Un Amico, che vede insieme per la prima volta il musicista Mario Brunello con il coreografo Virgilio Sieni in una serata omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso, grande amico di Brunello. Tra le altre musiche anche Roots, la Sonata per violoncello e pianoforte che Ezio Bosso scrisse e dedicò a Brunello 10 anni fa. (29/7).
Mentre Alessandro Sciarroni, Leone d’oro alla Biennale, sarà al festival con il suo nuovo lavoro U., che dà corpo a una coreografia di voci, in un inno di gioia, speranza e amore (26/7). Due tra le coreografe italiane più innovative: Cristina Kristal Rizzo, riunisce straordinari danzatori nel suo nuovo Monumentum the second sleep, (31/7) e Silvia Gribaudi con MM Contemporary Dance Company, in Grand Jeté, propone una riflessione diver-
tente e coinvolgente sui cliché della danza e del balletto (2/8).
Al confine tra danza e installazione artistica, Gruppo Nanou propone una creazione coreografica tra architetture di luce e di oggetti che omaggia Shining di Stephen King e la celebre trasposizione cinematografica di Kubrick (20 e 21/7).
Un grande ritorno è quello con Sharon Fridman, che in Go Figure crea una straordinaria coreografia intrisa di poesia e forza fisica, equilibrio e leggerezza, potenza e precisione, per i corpi non conformi dei suoi danzatori. (6/8). Mentre le Bolle Nardini disegnate da Massimiliano Fuksas ospitano Michele Di Stefano con la sua compagnia MK in Creatures. Album degli abitanti del Nuovo Mondo che
Particolarità del Festival è l’ ambientazione nei luoghi del territorio e del suo patrimonio: ville, palazzi, paesaggi
unisce l’architettura dei corpi all’architettura contemporanea, mettendo in connessione le competenze specialistiche differenti ma complementari proprie della danza e dell’architettura (9 e 10/8).
IL TEATRO FA INNOVAZIONE
Anche la sezione Teatro si caratterizza per l’incontro tra linguaggi e generi differenti, che dà vita a creazioni rivolte ai pubblici diversi e plurali del festival.
A Bassano sarà in scena il nuo-
vo progetto di Motus: Frankenstein, che affronta il capolavoro di Mary Shelley guardando al Mostro come metafora della diversità (23/7). In prima nazionale Anagoor con la nuova produzione nata per il tedesco Theater an der Ruhr : Bromio con Marta Ciappina, che incrocia danza, performance, teatro e musica, sviluppando un rituale poetico, per vivere la comunità in modo nuovo (prima nazionale 26 e 27 luglio); Marco Paolini ambienta invece alla Tagliata della Scala in Valbrenta, Latitudini, un primo studio ispirato alla figura umana e scientifica di Charles Darwin (18 e 19 luglio).
Particolarità del Festival è la sua ambientazione nei luoghi del territorio e del suo patri-
monio: ville, palazzi, paesaggi. E così la nuova creazione per i Dance Well dancers di Castelfranco Veneto- la pratica di danza per persone con Parkinson, nel 2023 Premio Rete Critica e Premio Speciale Danza&Danza - è affidata al coreografo Matteo Marchesi, in scena in Villa Parco Bolasco (13/7); in prima nazionale Villa Dolfin Boldù di Rosà, ospita la nuova produzione di Stivalaccio Teatro, Strighe Maledette! (11/7), mentre Alessandro Bergonzoni nel parco di Villa Cerchiari a Isola Vicentina prosegue le sue sperimentazioni linguistiche nel nuovo Sempre sia rodato (22/7).
IL MONDO DI ELENA XAUSA
A Marostica, sulla Collina del
Pigrotto, la mega scultura del cane creato da Elena Xausa, giovane illustratrice da poco scomparsa, i Fratelli Dalla Via in Nulla è più invisibile, riflettono proprio sui monumenti e sul rapporto tra il ricordare e l’agire (3/8). La Piccionaia in Valbrenta con Come se in acqua stata non fosse, narra una storia di comunità e dei riti della devozione popolare (Cismon del Grappa, 8/8) e a Mussolente, Filippo Tognazzo/Zelda Teatro nel Giardino di Casa Eger, racconta dell’ originale produzione tessile di quel territorio (21/7). Unisce infine il linguaggio della slam poetry e della stand up comedy, Lorenzo Maragoni in scena a Nove a Palazzo Baccin con Grandi numeri (9/9).
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multidisciplinarietà
Operaestate.
Musica con i giovani talenti della classica Minifest per i più piccoli e B.Motion
Accoglie stili e linguaggi differenti anche il programma del Festival dedicato alla musica, che si apre con il collettivo dei C’Mon Tigre in Habitat live, dal loro ultimo lavoro, acclamato tra i migliori dischi del 2023 (12/7). Prosegue con il programma dedicato ai giovani talenti della classica: il violinista Giovanni Andrea Zanon con Martin James Bartlett al pianoforte (13/7), che cura anche il programma Leonora Armellini e un Quintetto di fiati (25/7), la pianista Eva Gevorgyan (8/8) e il duo violoncello pianoforte formato da Luca Giovannini e Leonardo Colafelice (11/8).
Grande appuntamento con la musica classica anche il 4 agosto con l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius che proporrà la Nona Sinfonia di Beethoven che esprime gli ideali di libertà, pace e solidarietà. Non mancherà il cartellone del Minifest, dedicato ai più piccoli, e sempre molto gettonato. Quest’anno sono circa 30 gli ap-
puntamenti e un’apertura internazionale, dal 5 al 7 luglio, con alcune compagnie europee specializzate nel teatro per ragazzi. Dopo il grande successo nelle ultime edizione di Operaestate, si consolida il progetto dedicato al Circo contemporaneo, con tanti spettacoli e lo chapiteau del Circo Magdaclan (dal 5 al 15 settembre).
Dal 21 agosto al 1 settembre sarà dato spazio ai linguaggi più innovativi con il filone B.motion, che propone in 12 giorni 33 nuove produzioni in un unico programma davvero multidisciplinare.
Una panoramica delle esperienze artistiche più innovative, al crocevia tra diversi linguaggi, che ospita anche artisti emergenti e selezionati dalle reti italiane e internazionali di cui Operaestate è parte.
Un lavoro sulle reti e sul concetto di network, che sarà indagato anche da una due giorni di intensiva aperta a operatori dello spettacolo dal vivo, italiani ed
europei. Una densa progettazione anche per il 2024 attende il pubblico sempre più numeroso, frutto di un lavoro condiviso con i molti soggetti che promuovono e sostengono il Festival. Dalla
rete regionale degli enti promotori: Regione del Veneto, Città di Bassano del Grappa e tutte le città partner del festival, ai molti e prestigiosi enti e partner che lo sostengono: Ministero della Cultura, Unione Europea, Fondazioni e imprese del Club “Amici del Festival”. Il programma completo dell’edizione 2024 di Operaestate si trova on line, consultabile sul sito www.operaestate.it
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13 www.ilbassano.it per il p e r i l VENETO in i n EUROPA E U R O PA Dotto Tajani Comm. Resp. Flavio Tosi (scheda marrone)
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messaggio politico elettorale
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Ascolta Eventi Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Operaestate. In calendario anche una due giorni su Reti e network con operatori italiani ed europei dello spettacolo dal vivo
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Servizi territoriali. L’Ulss 7 Pedemontana sottoscrive con le associazioni delle farmacie un progetto che sbarca anche in Europa
Televisita per i pazienti cronici nelle farmacie vicine a casa
L’Ulss 7 rinnova il progetto, che nella sua prima fase aveva registrato una massiccia adesione delle farmacie del territorio. L’opportunità ora entra nel percorso di presa in carico dei pazienti cronici, in particolare di quelli con patologie cardiologiche e otorinolaringoiatriche
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opo essere stata la prima azienda socio-sanitaria in Veneto ad avviare un’ innovativa sperimentazione di telemedicina attraverso le farmacie, l’Ulss 7 Pedemontana rinnova ed evolve il progetto, inserendo questa opportunità nel percorso di presa in carico dei pazienti cronici, in particolare di quelli con patologie cardiologiche e otorinolaringoiatriche. E porta l’esperienza in Europa come partner di un progetto internazionale.
notare la visita, scegliendo tra le farmacie aderenti dove effettuare il controllo. Il paziente potrà recarsi in farmacia (consegnando la ricevuta dell’avvenuto pagamento del ticket, se dovuto) dove sarà assistito nell’esecuzione della televisita che sarà eseguita dagli specialisti dell’Ulss: potranno anche prescrivere ai pazienti eventuali medicinali, ritirabili immediatamente in farmacia, oppure richiedere ulteriori accertamenti.
La sottoscrizione con le associazioni delle farmacie territoriali (Federfarma Vicenza e Farmacieunite) prevede per le due categorie di pazienti la possibilità di effettuare una televisita nella farmacia vicino a casa, attraverso un dispositivo che permette un video-collegamento con il medico e la misurazione e trasmissione di alcuni parametri di base utili per una valutazione clinica - la pressione e il ritmo cardiaco, ad esempio – e di mostrare eventuali infiammazioni o malattie della gola e delle orecchie.
I pazienti saranno selezionati dagli specialisti di Cardiologia e Otorinolaringoiatria dell’Ulss 7 che proporranno l’opportunità al momento delle dimissioni o in occasione della prescrizione della successiva visita specialistica di controllo. Ai pazienti che aderiranno gli specialisti rilasceranno l’impegnativa con la quale pre-
«In questa evoluzione del progetto saranno verificate le potenzialità della televisita in farmacia per quanto riguarda le visite specialistiche di controllo - ricorda la dott.ssa Daniela Giovanetti, presidente di Federfarma Vicenza - Andiamo così ad ampliare il raggio di azione potenziale e naturalmente come Associazione stiamo lavorando sia con la Regione Veneto sia con l’azienda
socio-sanitaria per istituzionalizzare e rendere permanenti in futuro entrambe queste tipologie di visite, e questo proprio sulla base dell’esperienza raccolta negli ultimi anni in Ulss 7, che ha dimostrato la validità di questa modalità grazie alla capillarità delle farmacie e alla capacità di coprire anche aree con oggettive difficoltà logistiche, come le zone montane». «Questa sperimentazione - sottolinea il dott. Nicola Zerbinato, consigliere di Farmacieunite delegato per la provincia di Vicenza - rimarca il ruolo delle farmacie come presidio territoriale integrato nel sistema sanitario. In questa veste vogliamo essere sempre più un riferimento per i cittadini. Il modo di essere farmacia sta cambiando, diventando sempre più una parte attiva nei servizi di assistenza ai cittadini». (r.f.)
L’esperienza dell’Ulss 7 rappresenta il Veneto e l’Italia nel progetto internazionale “Cares”
Il servizio sarà attivo su tutto il territorio dell’Ulss 7 presso le farmacie che, su base volontaria, aderiranno al progetto. La precedente sperimentazione, condotta tra il settembre 2021 e il dicembre 2023, aveva registrato un’elevata adesione: ben 69 farmacie (su un totale di 115 presenti nel territorio dell’azienda) per un totale di 3.169 televisite eseguite. “Rilanciamo questa progettualità per agevolare una categoria debole come i pazienti cronici, che necessitano di controlli frequenti - sottolinea il direttore generale dell’azienda Pedemontana Carlo Bramezza - Uno dei nostri obiettivi è di portare il più possibile i servizi vicino a casa dei pazienti, in particolare nel nostro bacino
di riferimento, caratterizzato da un territorio molto ampio con la presenza di zone montane». Il progetto è anche un esempio di integrazione tra servizi: «Le farmacie sono da sempre parte integrante della rete territoriale – osserva il dott. Eddi Frezza, direttore dei Servizi Socio-Sanitari - Il modello organizzativo messo a punto sfrutta le moderne tecnologie per garantire anche una stretta integrazione con l’attività specialistica ospedaliera». Alla luce della significativa esperienza già raccolta sulla telemedicina, e con questo nuovo protocollo d’intesa con le farmacie, l’Ulss 7 Pedemontana rappresenta il Veneto e l’Italia nell’ambito del progetto inter-
nazionale “Cares”, finalizzato a migliorare e modernizzare le attività di assistenza medica proprio attraverso l’uso della telemedicina, il miglioramento della disponibilità e dell’equità di accesso a tali servizi e la diffusione dell’uso di strumenti innovativi per la cura e diagnosi. Il piano è coordinato dall’autorità sanitaria pubblica regionale di KujawskoPomorskie e vede coinvolti in qualità di partner, oltre all’Ulss 7, il centro Gérontopôle NouvelleAquitaine (Francia), la Regione del Sud Danimarca, il Centro di Ricerca e Sviluppo della città di Linköping (Svezia), il Dipartimento dei Servizi di Salute di Aragona (Spagna,) e la città di Zagabria (Croazia).
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Ulss 7. I nuovi dipendenti sono già al lavoro nei tre ospedali e nei servizi territoriali
Assunti tutti i settanta infermieri che hanno partecipato al concorso
In ambito ospedaliero vengono destinati in particolare ai Pronto Soccorso e ai gruppi operatori, rafforzando da una parte la capacità di presa in carico dei servizi di emergenza-urgenza e, dall’altra, le équipe chirurgiche
U
lss 7 Pedemontana ha assunto tutti i 70 nuovi infermieri che hanno partecipato al concorso indetto da Azienda Zero. Subito dopo la formazione della graduatoria, il direttore generale dell’azienda Pedemontana, Carlo Bramezza, ha firmato la delibera con la quale li ha arruolati tutti. I nuovi infermieri hanno preso servizio nelle scorse settimane e sono stati assegnati sia ai tre ospedali di Bassano, Asiago e Santorso, sia ai servizi territoriali. Nell’ambito ospedaliero vengono destinati in particolare ai Pronto Soccorso e ai gruppi operatori, rafforzando da una parte la capacità di presa in carico dei servizi di emergenza-urgenza, dall’altra le équipe chirurgiche, mentre per quanto riguarda i servizi territoriali la loro assunzione è stata disposta nell’ottica del potenziamento delle attività previste nell’ambito dei progetti finanziati dal PNRR. «Con questo provvedimento - sottolinea il direttore Bramezza - continuiamo nel nostro impegno a potenziare gli organici dell’azienda dimostrando la nostra attenzione allo staff infermieristico, che rappresenta una risorsa essenziale per il buon funzionamento sia dei reparti ospedalieri sia dei servizi territoriali».
Anche la collocazione dei neo-assunti assume un significato particolare: «Potenziamo le equipe infermieristiche nei Pronto Soccorso, che è un servizio strategico ma sempre sotto pressione – aggiunge il direttore generale - e per le attività chirurgiche. Anche questa scelta va nella direzione di ridurre le liste di attesa, perché senza infermieri non si può operare. Disporre di un maggior numero di queste figure professionali significa intensificare ulteriormente l’attività chirurgica. Sul piano dei servizi territoriali, invece, come noto tutti i progetti finanziati tramite PNRR stanno procedendo nei tempi previsti e come si può vedere stiamo già lavorando non solo ai cantieri, ma anche all’adeguamento delle risorse umane che dovranno gestire i servizi all’interno delle nuove strutture
che andremo a realizzare: queste assunzioni rappresentano solo un primo passo in questo senso ma dimostrano che stiamo già affrontando il tema».
Allo stesso tempo, questa nuova maxi-assunzione conferma una volta di più l’eccellente spendibilità sul mercato del lavoro della laurea in Infermieristica,
per la quale l’Ulss 7 può contare anche su un importante bacino di formazione “in casa”, attraverso la sede universitaria di Schio del corso gestito dall’Università degli Studi di Padova che anche quest’anno ha tatto registrare praticamente il tutto esaurito: 98 matricole su 100 posti disponibili.
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Torneo dei
Campioni: vince l’inclusione sociale
Inclusione protagonista al Bocciodromo comunale di Marostica del primo “Torneo dei Campioni”, che ha visto sfidarsi sui campi di bocce due squadre di giocatori del “Centro Diurno Attività Guidate” dell’Ulss 7, una di Marostica e una di Bassano, con quest’ultima che si è aggiudicata il torneo.
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All’evento c’erano alcune classi della secondaria di I grado “Dalle Laste” dell’I.C. Marostica, genitori dei ragazzi e tanti appassionati del gioco delle bocce. Tra il pubblico, il direttore dei Servizi socio-sanitari dell’Ulss 7 Eddi Frezza, amministratore locali e vertici regionali della Federazione Italiana di Bocce (FIB) e del Comitato Italiano Paralimpico (CIP). L’iniziativa rientra nelle attività dell’Ulss per la promozione dello sport paralimpico, in questo caso per
persone con disabilità intellettiva. «Attraverso i nostri servizi territoriali - ha ribadito Frezza - dedichiamo particolare attenzione alle opportunità di praticare sport per le persone con disabilità, come dimostrano le diverse iniziative organizzate e sostenute sul territorio».
«Tra le iniziative realizzate in sinergia col territorio - ha detto il dg Ulss Carlo Bramezza –, ricordo il progetto, tutt’ora in corso, per la promozione del turismo inclusivo nell’Altopiano di Asiago, che ha tra i capisaldi l’offerta di attività sportive accessibili». «Negli impianti sportivi di Marostica – ha concluso il sindaco Matteo Mozzo - si è svolto un grande momento di inclusività. Come amministrazione continueremo ad adoperarci per l’accessibilità dei nostri impianti. Tutto ciò ci renderà sempre più comunità e ci permetterà di ospitare importanti eventi nazionali e internazionali».
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Concorsi. La trentacinquenne, impiegata e mamma di Francesco, ha vinto una delle tappe della famosa competizione
La bassanese Federica vince la tappa di Abano Terme di Miss Mamma Italiana
Federica non è nuova alle passerelle, da giovanissima ha partecipato a vari concorsi ed è stata impegnata anche come modella
Bellezza, anche, ma soprattutto, simpatia, talento personale e coinvolgimento della famiglia. Sono da 31 anni gli elementi cardine del concorso di Miss Mamma Italiana, curato dalla Te.Ma Spettacoli di Paolo Teti, ideatore e patron della kermesse.
La manifestazione nazionale è riservata a tutte le mamme di età compresa tra i 25 ed i 45 anni, con fascia “Gold” per le mamme dai 46 ai 55 anni e fascia “Evergreen” per le mamme con più di 56 anni. Miss Mamma Italiana sostiene “Arianne” associazione Onlus per la lotta all’Endometriosi. L’hotel Grand Torino ad Abano Terme (Padova), ha accolta una selezione che è stata vinta da una mamma di Bassano del Grappa.
E’ Federica Battocchio, 35 anni, impiegata, mamma di Francesco di 7 anni. La fascia “Gold” è an-
data ad Ilaria Centanni, 46 anni, insegnante, di Villorba (Treviso), mamma di Sveva ed Alessio, di 17 e 13 anni, mentre la fascia “Evergreen” è stata vinta da Paola Crivellari, 56 anni, operaia di Sottomarina (Venezia), mamma di Angelica e Gessica, di 31 e 26 anni. Assegnate altre fasce sempre per i tre gruppi di partecipanti.
L’evento è stato presentato da Paolo teti e da Elena Cerchiaro. Ospiti d’onore, le madrine di Miss Mamma Italiana, le vincitrici di fascia nazionale del concorso, capitanate da Giusy Raito
Miss Mamma Italiana 2023 e da Elisabetta Esposito Miss Mamma Italiana Gold 2023.
Federica non è nuova alle passerelle da giovanissima ha partecipato a vari concorsi ed è stata impegnata anche come modella. Ora il ritorno in passerella con la giusta ambizione
di poter conquistare il titolo assoluto. Le mamme interessate a partecipare al concorso, iscrizione e partecipazione sono gratuite, possono contattare la Te.Ma Spettacoli allo 0541.344300 oppure consultare il sito www.missmammaitaliana.it. Numerose nel corso dell’anno le selezioni in programma.
Michelangelo Cecchetto
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Sopra: Federica Battocchio
Cultura. I visitatori possono accedere all’esclusivo Museo
Hemingway e della Grande guerra
Villa Ca’ Erizzo: maggio ricco di eventi, visite guidate e tanta musica
ABassano del Grappa sulla riva est del fiume brenta sorge Ca’ Erizzo, un’elegante struttura del ‘400, con successivi rifacimenti e abbellimenti. Nel 1918 la villa fu residenza della Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana. Tra i volontari autisti c’era anche Ernest Hemingway, il cui racconto MS 843 del 1919 intitolato “The Woppian Way” o “The passing of Pickles Mc-Carty” prende le mosse proprio da Ca’ Erizzo e dagli Arditi ch’erano ivi pure accantonati. In una parte del complesso, restaurato con intelligenza dall’attuale proprietario dottor Renato Luca, ha
sede il Museo Hemingway e della Grande Guerra, che ospita inoltre una “Collezione Hemingway” con una vasta documentazione. Il museo si sviluppa attraverso cinque grandi locali situati a livello strada con accesso diretto da essa. La parte espositiva è formata da 58 grandi pannelli, ricchissimi di spiegazioni storiche, di fotografie e di testimonianze. La sua peculiarità è di fornire una testimonianza, unica in Italia, sulla partecipazione degli Stati Uniti alla Prima Guerra Mondiale. Nella sala d’ingresso, Hemingway accoglie il visitatore con i suoi romanzi ispirati dalla Grande Guerra: “Addio alle armi” e “Di là dal fiume e tra gli alberi”. Un’altra singolare documentazione riguarda la partecipazione degli
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aviatori americani al conflitto. Il programma degli appuntamenti nel mese di maggio (sempre consigliata la prenotazione). Mercoledì 1 maggio si è svolta l’apertura straordinaria per la festa dei lavoratori seguendo l’orario ordinario, sabato 4 visite guidate a Villa Erizzo con Veneto Segreto, domenica 5 visita guidata al Museo scoprendo l’avvincente vita di Hemingway. In calendario, quindi, domenica 12 passeggiata tra i profumi ed i colori del parco della Villa. Due i turni alle 10,30 ed alle 16. Domenica 19 alla scoperta delle bellezze culturali ed artistiche
della Villa, accompagnati dalla storica dell’arte Raffaella Mocellin. Due i turni alle 10,30 ed alle 16. Domenica 25 maggio alle 18 concerto di Ziling Guo al violino e Simone Miotto al pianoforte. Musiche di Edvard Grieg, Ludwig van Beethoven. Collaborazione degli Amici della Musica “Giorgio Vianello” di Bassano del Grappa. Ritiro dei biglietti alla Libreria la Bassanese a Bassano del Grappa (biglietto: 10 euro dai 14 anni in poi). Alcuni degli spazi della villa sono anche un bed & breakfast. Il Museo si trova in via Ca’ Erizzo 19 a Bassano del Grappa. Da mercoledì a Domenica: 10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00 Tutti i dettagli sull’attività su www.museohemingway. it. Contatti: 0424.529035. Michelangelo Cecchetto
19 www.ilbassano.it 42 Il gruppo 22 40 Siti d’informazione 11 Regioni raggiunte 15 TV locali + 52 Settimanali locali d’informazione 039 99 891 info@netweek.it La forza della comunicazione glocal 10 14 SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta Sintonizzati sul futuro.
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L’esterno e alcuni interni di Villa Ca’ Erizzo
Corsa. Il 2 giugno in programma gare di 40 e 34 chilometri, e novità per la non competitiva di 12 km
L’Antico Trail del Contrabbandiere per la prima volta sul Ponte degli Alpini
L’edizione del 2024 propone una importantissima novità. È stato aggiunto un percorso non competitivo di 12 chilometri che permetterà di passare sul suggestivo Ponte degli Alpini nel cuore di Bassano del Grappa
C onto alla rovescia cominciato per l’11^ edizione dell’Antico Trail del Contrabbandiere, domenica 2 giugno, competizione sportiva che percorre una parte dell’Alta Via del Tabacco, chiamata così per il tipo di coltivazioni che avveniva nei terrazzamenti durante il periodo della Repubblica della Serenissima ed i successivi, fino ai giorni nostri con questa produzione diventata marginale, ma di estrema qualità e nicchia.
Da questo pezzo di storia è nata l’idea di un trail in semiautosufficienza che ripercorre un tratto della strada che una volta i contrabbandieri di tabacco usavano per “vivere”, passando sopra i vari paesi, mai transitando per i centri abitati, ma solo sfiorandoli. I partecipanti potranno gustare luoghi ormai in disuso, tra creste erbose, ed insenature
nelle valli più impervie, a due passi dalla civiltà e dalla frenesia della vita moderna. Ad organizzarla è l’associazione sportiva dilettantistica Emme Running Team, affiliata alla Federazione Italiana Atletica Leggera. Due i percorsi gara. Il primo di 40 chilometri con dislivello positivo di circa 2.500 metri, tempo massimo 9 ore con partenza alle 8 ed arrivo dell’ultimo concorrente alle 17.
Il secondo di 24 chilometri con dislivello positivo di 1.200 metri, tempo massimo 5 ore con partenza alle 9 ed arrivo dell’ultimo concorrente alle 14.
L’edizione del 2024 ha una importantissima novità, Si è aggiunto un percorso non competitivo di 12 chilometri che permetterà addirittura di passare sul suggestivo Ponte degli Alpini nel cuore di Bassano del Grappa. La
partenza è libera, dalle 8,30 alle 9,30, non ci sono cronometraggi e classifiche. Lo start e l’arrivo dei tre percorsi avvengono dal Parco delle Rose a Pove del Grappa (ritrovo di partenza alle 6,30 per la 40 Km e alle 7,30 per la 24 Km). Pove del Grappa, chiamata anche la Conca degli Ulivi, è una splendida cittadina alle pendici del Monte Grappa, nel versante opposto all’Alta Via del Tabac-
co, ma non per questo esente dalla storia dei Contrabbandieri che hanno calpestato i sentieri che da Pove portano alla Madonna del Cornon, a Solagna ed al Monte Grappa stesso. L’iniziativa sostiene il progetto per l’Uganda nato nel marzo del 2013, a sostegno dei bambini di Iceme, una scuola orfanotrofio che ospita 400 giovanissimi vittime della guerra. Per loro fondi ed anche
Monte Grappa da scoprire in bici, mountain bike, gravel ed e-bike
Appassionati di ciclismo nelle sue varie articolazioni e Monte Grappa. Il connubio tra pedali e Monte Sacro alla Patria nel segno dello sport, grazie all’attività dell’associazione sportiva dilettantistica Monte Grappa Bike Day con sede a Cassola. Tre gli eventi programmati. Si comincia domenica 19 maggio con Monte Grappa Gravel Day, dedicato a chi sui pedali va con biciclette gravel, mountain bike e bici elettriche. Si passa poi alla Monte Grappa Bike Day, alla sua decima edizione che quest’anno è speciale. Si svolge a poche
ore dalla conclusione della penultima e decisiva tappa del 25 Maggio, la Alpago- Bassano del Grappa, che include la doppia scalata dal suggestivo versante di Semonzo. Nelle 9 edizioni finora svolte, gli organizzatori hanno portato sulle strade del Monte Grappa oltre 70 mila ciclisti che giungono da ogni parte del mondo, affermando di fatto il Monte Grappa Bike Day come una delle manifestazioni ciclistiche non competitive più amate e di successo d’Europa. Sabato 20 luglio ecco la Monte Grappa Bike Night, pedalata fino alla
cima dopo il tramonto. L’associazione inoltre ha predisposto 11 itinerari da affrontare con la mountain bike o la bici gravel, alla scoperta del Veneto, ovviamente dal Monte Grappa fino al mare, immersi in splendidi paesaggi naturali dei quali si è parte pedalando. Ad accompagnare gli appassionati, le guide specificatamente formate dalla scuola Amibike. Tour che permettono di assaporare la bellezza dei luoghi molti dei quali raggiungibili solo in bici o a piedi. Tutti i dettagli organizzativi nel sito www.montegrappabikeday.it. (m.c.)
la donazione di scarpe da corsa seminuove.
La manifestazione è patrocinata dai Comuni di Pove del Grappa, Solagna, Valbrenta e Bassano del Grappa, Cai di Marostica e Meteo in Veneto. Numerosi i volontari che collaborano. Tutti i dettagli anche per le iscrizioni, già aperte fino al 1 giugno, su: www.trailcontrabbandiere.com. Michelangelo Cecchetto
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della navigazione, rinnovando il profondo legame tra Venezia e il mare, nella città che da sempre celebra lo sposalizio con le sue acque. La manifestazione – realizzata da Vela spa per conto del Comune di Venezia e in collaborazione con la Marina Militare Italiana per la straordinaria apertura dell’Arsenale – è appoggiata da Governo e Regione del Veneto, che l’ha riconosciuta come un evento di carattere internazionale.
razione del compendio dell’Arsenale e uno spazio espositivo indoor di 5.000 mq.
Tra gli espositori si confermano Ferretti Group, Azimut Benetti, , Sanlorenzo ,So-
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Nell’anno in cui vengono celebrati i 700 anni dalla morte di Marco Polo, che ha per primo esplorato il mercato “orientale”, ora bacino naturale di riferimento a cui si rivolge tale manifestazione, Venezia, anche con
Sono previsti oltre 50 eventi culturali e di approfondimento tra convegni e talk show, la maggior parte dei quali dedicati al tema della sostenibilità, alla salute del mare e
prio al Salone Nautico del 2022 e, a seguire, dal 17 al 19 maggio, la Lagoon escapade, evento annuale che raccoglie i catamarani Lagoon prodotti dal gruppo Beneteau.
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Pallavolo. I due atleti del Bassano Volley e del Treviso Volley convocati dal coach Monica Cresta
Bertoncello e Benacchio conquistano la qualificazione all’EuroVolley U18
L’appuntamento con la Nazionale maschile Under 18 è ora per giugno quando il gruppo plasmato da Monica Cresta si ritroverà in preparazione al torneo continentale, in programma dal 10 al 21 luglio a Sofia e Plovdiv in Bulgaria
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icevuta la Stella Giallorossa al Gran Galà dello Sport un paio di mesi fa, Simone Bertoncello e Alessandro Benacchio continuano a confermarsi atleti di interessante livello nel panorama pallavolistico italiano. Il giocatore in forze al Bassano Volley e il bassanese che milita nella Treviso Volley sono infatti stati convocati per le due partite di qualificazione al prossimo Campionato Europeo U18 dall’Italia a Policoro, che hanno permesso alla selezione azzurra di staccare il pass per il torneo continentale. I due bassanesi convocati da coach Monica Cresta hanno ben figurato nelle tre sfide che ha visto l’Italia opporsi alla Macedonia del Nord, alla Grecia e ad Israele con un percorso netto di tre vittorie per 3 set a 0. Nelle prime due partite Bertoncello e Benacchio sono stati schierati nella formazione titolare di coach Cresta, a conferma di quanto i due siano apprezzati e importanti nei meccanismi dell’Under 18 italiana.
Nel 3-0 con la Macedonia del Nord Bertoncello è stato protagonista soprattutto nei primi due set, chiudendo il primo con il punto del 25-11 e dando il via alla fuga nel secondo. Per lui sette punti totali, come quelli messi a referto da Benacchio, che ha propiziato la fuga finale del terzo set. Prestazioni confermate anche
contro la Grecia dove a referto si leggono gli otto punti per Benacchio e i sei per Bertoncello. Quest’ultimo ha messo a segno il punto che ha dato il +3 decisivo agli azzurri per conquistare il primo set.
Infine, nell’ultimo match contro Israele, coach Cresta ha risparmiato Bertoncello in una partita senza più nulla da dire ai fini della qualificazione, dando a Benacchio la terza maglia da titolare su tre. Il giocatore della Treviso Volley ha risposto con una prestazione da sette punti complessivi, impreziosita dal punto del 25-16 che ha chiuso il primo set a favore dell’Italia e da un ace per il 3-0 ad inizio secondo.
L’appuntamento con la na-
zionale Maschile Under 18 è ora per giugno quando il gruppo plasmato da Monica Cresta si ritroverà in preparazione al torneo continentale, in programma dal 10 al 21 luglio a Sofia e Plovdiv in Bulgaria. A gennaio l’Under 18 azzurra aveva mancato il pass all’Europeo perdendo in finale contro la Francia al torneo Wevza di Francoforte, ma i risultati ottenuti in Basilicata danno morale al gruppo.
L’obiettivo per Bertoncello e Benacchio e far parte del gruppo che a luglio proverà ad essere protagonista alla rassegna continentale, presentandosi come una delle squadre che possono ambire al massimo risultato. Luca Strapazzon
MBA Bassano al primo posto nella regular season di Promozione
Si è conclusa la Regular Season di basket del campionato di Promozione nel girone di Vicenza. La prima squadra dell’MBA Bassano ha ottenuto un importante primo posto, a parimerito con il Vigodarzere, che la proietta in una buona posizione in vista degli imminenti playoff, con le semifinali che la vedranno impegnata contro il Malo.
Nella fase di qualificazione l’MBA Bassano ha ottenuto il primo posto, grazie a un rullino di 11 vittorie e una sola sconfitta. Dopo essere caduti alla seconda giornata contro il Limena, la formazione guidata da coach Nicola Zen ha inanellato una serie di vittorie che le hanno permesso di giungere alla seconda parte di stagione con un bel carico di mo-
tivazione e fiducia. In questa fase di otto partite, in cui le squadre si portavano con sé i risultati ottenuti con le formazioni con cui avevano già giocato, l’MBA Bassano è caduta solo in due occasioni contro il Bears Isola Basket e contro il Malo. Grazie al doppio successo ottenuto nella fase precedente con il Vigodarzere, però, la squa-
dra bassanese ha staccato il pass per i playoff con il primo posto del girone nonostante l’arrivo a parimerito.
Con sole tre sconfitte, tutte ottenute tra le mura amiche, l’MBA Bassano si presenta ora al via dei playoff con ambizioni importanti. Il roster di questa stagione è stato un mix molto vario di età, con uno zoccolo duro di senatori che vede Lello, Camazzola, Benassi e Battistello a cui sono stati uniti molti giocatori giovani tra il 2005 e il 2006 provenienti dal settore giovanile della compagine bassanese. Un mix che si è rivelato proficuo e ha ridato slancio all’ambiente bassanese dopo una stagione non positiva come quella del 2022-23. Ora non resta che completare l’opera. (l.s.)
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A sinistra Alessandro Benacchio, al centro Simone Bertoncello
Sport invernali. A stagione conclusa arriva un’affermazione importante per l’atleta di Romano d’’Ezzelino
Michele Donazzan è argento italiano in snowcross categoria élite
Una passione quella per la motoslitta, nata fin da bambino e diventata poi qualcosa di più, partecipando a tredici anni di corse spettacolari in tutto il Nord Italia ed oltre. Ora il pilota dei team SledTech e JTeam ha ottenuto la medaglia d’argento ai Campionati italiani di snowcross in Val Formazza
V
iene da Romano d’Ezzelino Michele Donazzan, il nuovo vice-campione italiano di snowcross nella categorie élite. Con la stagione degli sport invernali 2023-24 ormai conclusa, arriva un’affermazione importante per il trentasettenne in uno sport poco conosciuto ma intrigante.
Una passione nata fin da bambino quella per la motoslitta che è diventata poi qualcosa di più, partecipando a tredici anni di corse spettacolari in tutto il Nord Italia ed oltre. In questa stagione il pilota dei team SledTech e JTeam ha ottenuto un’importante medaglia d’argento ai campionati italiani di snowcross svoltisi in val Formazza. Che la stagione
potesse regalare delle soddisfazioni lo si era capito fin dall’inizio, quando il pilota di Romano d’Ezzelino aveva dominato la gara inaugurale a Livigno a bordo della sua Ski-Doo MXZ 600 RS. In Val Formazza il risultato è arrivato alle spalle del neocampione Federico Amadeo. Lo snowcross è uno sport invernale che mescola abilità tecnica, resistenza fisica e coraggio. Come nel motocross gli atleti devono affrontare delle qualifiche e una partenza di gruppo, lottando contro il cronometro e la forza di gravità con salti mozzafiato e curve impegnative. Per Michele Donazzan tutto questo avviene coniugando la sua passione con il lavoro in un’impre-
Marco Zanon alla Benetton Treviso fino al 2026
Proseguirà fino al 2026 il matrimonio tra Marco Zanon e la Benetton Treviso. Il classe 1997 originario di Bassano ha infatti firmato l’estensione del contratto con la squadra trevigiana, dove è cresciuto nel settore giovanile a partire dall’Under 16 nella stagione 2012-13.
sa edile. Il risultato ottenuto al Campionato Italiano in Val Formazza è anche un premio dopo un periodo difficile, visto che tre anni fa un infortunio al ginocchio poteva mettere fine alla sua carriera. La stagione 2024 dello snowcross non è però ancora finita perché Donazzan sarà impegnato il 24 e 25 maggio a Neukirchen in Austria per il Central Europe Snowcross Trophy. Il bilancio della sua stagione può dirsi comunque già da ora positivo visto che lo scorso marzo, durante una tappa del campionato mondiale in Turchia, Donazzan ha colto anche un lusinghiero nono posto.
Proprio a livello mondiale si proiettano gli obiettivi per il 2025 di Donazzan, che nutre l’ambizione di partecipare a tutte e tre le tappe del campionato mondiale, confrontandosi anche con i migliori piloti della Scandinavia, regno indiscusso dello snowcross.
Luca Strapazzon
A scuola di ciclismo su pista al Mercante
Il velodromo Rino Mercante è da anni una realtà importante per lo sviluppo del ciclismo su pista e per garantire allenamenti in sicurezza e incentivare la multidisciplinarietà nel mondo della bici. Nell’ottica di formare ed educare giovani ciclisti, ogni anno da aprile a ottobre la pista è accessibile alle società ciclistiche dilettantistiche di Veneto e Triveneto che in più giorni alla settimana hanno la possibilità di girare in pista e formare i propri ragazzi.
Un elemento di grande affidabilità che ha saputo conquistare negli anni la fiducia della società e dello staff tecnico, meritandosi il prolungamento di contratto. (l.s.)
A tutti gli effetti integrato nella prima squadra a partire dal 2018-19, Zanon vanta 76 presenze con la maglia bianco-verde della Benetton Treviso, a cui si aggiungono 8 mete messe a segno in queste stagioni. Grazie alle prestazioni sfoggiata con la maglia di Treviso, Zanon è riuscito ad entrare stabilmente anche nel giro della Nazionale Italiana di Rugby con cui ha debuttato nel 2019, giovando finora 14 caps, di cui 7 nel Sei Nazioni con 2 mete messe a segno.
Quest’anno hanno avuto la possibilità di girare in pista anche gli studenti di quinta dell’indirizzo sportivo del Liceo Jacopo Da Ponte di Bassano, accompagnati dall’inse-
gnante Elisabetta Baggio e accolti da Rino Piccoli, presidente dell’ASD Velodromo Rino Mercante e dal tecnico Davide Bastianello. Nel paio d’ore trascorse al Mercante, i ragazzi hanno potuto toccare con mano i segreti del ciclismo su pista e il fascino di questa disciplina. (l.s.)
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Michele Donazzan
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#Regione
L’analisi. Definite anche le ultime candidature ecco gli scenari in Veneto
Elezioni europee: una sfida tante sfide
Le elezioni europee in programma il prossimo 8 e 9 giugno, si sa, al momento non sembrano scaldare troppo l’opinione pubblica. Nonostante il ruolo sempre più predominante delle politiche comunitarie, infatti, il nostro Paese fatica a appassionarsi a questa competizione elettorale considerandola, certamente in modo improprio, come distante.
Eppure dall’Europa, mai come in questa fase storica, dipendono i destini di tutti gli Stati nazionali e il programma Next Generation EU, tradotto in Italia come PNRR, ha reso possibili moltissimi progetti che, fino a poco tempo fa, sembravano possibili solo come elenco da libro dei sogni. Come se non bastasse l’inflazione, sempre più galoppante, può essere contenuta soltanto attraverso una politica europea forte e autorevole.
Tant’è che nel nostro Paese più che alle politiche e ai programmi europei ci si appassiona ai derby elettorali e, anche su scala veneta, ce ne sono, da questo punto di vista, di assolutamente gustosi.
FRATELLI D’ITALIA CERCA IL PRIMATO
Il primo, e certamente più interessante per gli osservatori politici, è da ricercare dentro Fratelli d’Italia. Che il partito della premier Meloni si confermi come primo anche in Veneto non è in dubbio, quello che sarà interessante osservare, per chi si interessa di politica e intende preconizzare scenari futuri, è quanto i meloniani siano in grado di confrontarsi con i grandi numeri. Mai nella giovane storia di questo partito, e neppure dalle formazioni politiche che hanno dato vita a FDI, la dirigenza politica si è mai dovuta misurare con un consenso tanto ampio. Sarà interessante capire come se la caveranno con il determinante, almeno per le Europee, gioco delle preferenze: da un lato c’è da capire se l’elettorato al quale si rivolgono sia sensibilizzato a scrivere la preferenza oltre a barrare il simbolo e se tra i candidati ci saranno giochi di accoppiamento, o addirittura di terzine visto che in queste elezio-
ni è possibile esprimere, pur con alternanza di genere, tre “preferiti”.
DERBY LEGA – FORZA ITALIA
Il secondo elemento di grande interesse soprattutto in salsa veneta è il derby tra la Lega, ancora a forte matrice salviniana, e Forza Italia di Tajani e Tosi. Non è un mistero, infatti, che la base del fu Carroccio è in grandissimo fermento e la candidatura del controverso generale Roberto Vannacci sembra aver ulteriormente esasperato gli animi, tanto che il suo nome nel collegio Nordest finisce al 14mo posto. Ai leghisti veneti questa mutazione genetica del proprio partito proprio non piace e la scelta di Salvini di candidare il cantore del “Mondo alla rovescia” costituisce l’ennesima frattura. A esprimere tutto il proprio malcontento ci hanno già pensato il presidente della Regione Friuli, Fedriga, per molti indicato come possibile leader proprio al posto del Capitano, il Sindaco di Treviso Mario Conte, che ormai non nasconde più le proprie ambizioni per il dopo Zaia e l’idolo della base e custode dell’ortodossia, l’assessore regionale Roberto Marcato. Come prevedibile, il Presidente Zaia non si è espresso pubblicamente, ma il suo pensiero è decisamente molto noto. Di tutto questo vorrebbe approfittare Forza Italia che sta cercando in ogni modo il sorpasso in modo da posizionarsi al meglio in vista delle prossime elezioni regionali. Già perché quello che interessa di più di queste Europee sembra proprio essere la “vista” sulle prossime regionali quando il Presidente Zaia, al quale non sembra arriverà dal Parlamento la sorpresa del terzo/quarto mandato, non potrà più ricandidarsi. La competizione per le Europee, dunque, indicherà la “griglia di partenza” per i tavoli di trattativa interni agli schieramenti: in caso di sorpasso di Forza Italia sulla Lega, gli Azzurri potrebbero chiedere al socio di maggioranza delle coalizione, FDI, la presidenza. E per questo, già pronto a scattare dai blocchi di partenza, ci sarebbe proprio Flavio Tosi. Ecco perché il derby
FI – Lega acquisisce un valore di prospettiva estremamente interessante.
AZIONE – ITALIA VIVA, CHI LA SPUNTERÀ?
Occhi puntati su Azione e Italia Viva – Stati Uniti D’Europa. Calenda e Renzi, come noto, dopo il tentativo di coalizione alle politiche del 2022, hanno rotto in modo estremamente fragoroso. Il primo ha accusato il secondo, di fatto, di averlo usato per superare il quorum e conquistare l’accesso al Parlamento, ma poi di averlo, di fatto, “fregato”. Calenda gustava già la “rivincita” in chiave europee correndo da solo: tutti i sondaggi lo davano sopra la soglia di sbarramento del 4%, mentre IV annaspava molto sotto con poche chances di avere una rappresentanza europea. Ma Renzi lo ha fatto ancora: attraverso un accordo con Emma Bonino, che per molti versi ha dell’incredibile, ha varato la lista “Stati Uniti d’Europa”; risultato? A leggere i sondaggi oggi Renzi sarebbe dentro e Calenda fuori. In Veneto dove proprio Calenda fu eletto, quella volta con il PD, a furor di popolo, sarà interessante vedere come si posizioneranno i due partiti.
IL PD VENETO PUNTA SULL’ALTERNATIVA
La quarta interessante sfida sarà rappresentata dalla misurazione dello “stato di salute” del Partito Democratico. Cinque anni fa i Dem elessero quattro rappresenti nel collegio, tra loro la veneta, Alessandra Moretti raggiunta in un secondo momento, dopo le dimissioni di Calenda, dall’altro vicentino, Achille Variati primo dei non eletti. Per riprovarci i Dem schiereranno come capolista il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Parlando di sfide nelle sfide in casa democratica saranno interessanti da osservare due confronti a distanza: quello tra l’alfiere dei diritti civili, Alessandro Zan e il generale Vannacci e quello tutto vicentino proprio tra Alessandra Moretti e l’assessore Regionale, Elena Donazzan, donna forte di Fratelli d’Italia.
I CANDIDATI VENETI
Lega Nord
Il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, gli eurodeputati uscenti Paolo Borchia e Rosanna Conte (Verona e Venezia), la deputata e sindaca di Pozzonovo Arianna Lazzarini, il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e Morena Martini, prima cittadina a Rossano Veneto.
Partito Democratico
L’europarlamentare Alessandra Moretti, l’alfiere dei diritti civili, Alessandro Zan, il consigliere regionale noto nel mondo ambientalista, Andrea Zanoni e l’ex Segretario dello SPI – CGIL, Ivan Pedretti. Fratelli D’Italia
A correre ci saranno l’assessore regionale Elena Donazzan, i consiglieri regionali Daniele Polato e Lucas Pavanetto, il veterano Sergio Berlato, già eurodeputato, la deputata veronese Maddalena Morgante, il sindaco di Villa del Conte nel padovano Antonella Argenti e la segretaria provinciale del partito a Rovigo, Valeria Mantovan. Azione
Il nome forte in campo è quello di Carlo Pasqualetto, segretario regionale del Partito e consigliere comunale padovano eletto nella Lista Giordani. Carlo Calenda è capolista, tra i candidati il sindaco di Montegrotto Terme Riccardo Mortandello, insieme a Elena Bonetti, Laura Bisin, Carlo Pasqualetto e Silvia Fattore.
Forza Italia
Con il capolista Antonio Taiani i candidati veneti sono sei: Flavio Tosi di Verona, Isabella Dotto di Vicenza, Giampiero Avruscio di Padova, Arianna Corroppoli di Rovigo, Deborah Onisto di Venezia e Cristina Andretta di Treviso.
Movimento 5 Stelle
Il vicentino Andrea Bardin, classe 1968, già candidato alle Europee nel 2019 e alle politiche del 2022 per il Senato, insieme a Maria Angela Ferri, trevigiana di Oderzo.
Verdi - Sinistra
Capolista è la consigliere regionale Cristina Guarda, insieme al trevigiano Stefano Dall’Agata e alla veneziana Alessandra Mion.
Stati Uniti d’Europa (+Europa - Italia Viva)
Il veronese ed ex deputato Davide Bendinelli, la veneziana imprenditrice Gabriella Chiellino, il veronese Giorgio Pasetto, già candidato al Senato nel 2022, il veneziano Luigi Giordani, socialista.
Libertà
La lista di Cateno De Luca raccoglie le voci del dissenso e schiera i veneti Sara Cunial e Vito Comencini.
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Alessandra Moretti
Alessandro Manera
Elena Donazzan Carlo Pasqualetto
L’intervista/1. Il parlamentare padovano del Pd
Zan corre per le europee:
“Democrazia, solidarietà e diritti”
Alessandro Zan, parlamentare del Partito Democratico, padovano, è candidato alle elezioni europee. Come è arrivato alla decisione di scendere in campo in prima persona?
È stata una decisione per me importantissima, presa insieme alla segretaria Elly Schlein, che voglio ringraziare per la fiducia e il supporto. Ma non solo: ho ascoltato la richiesta di tanti militanti della mia comunità politica, il Partito Democratico, e di tanti esponenti della società civile che chiedono un impegno in più, in prima persona, per rendere l’Unione Europea sempre più democratica, solidale e baluardo di diritti. E soprattutto chiedono di arginare chi oggi minaccia il sogno europeo del manifesto di Ventotene, scritto da militanti antifascisti come Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Eugenio Colorni. Quale minaccia?
È evidente che c’è un tentativo di una ultadestra sovranista di mettere le mani sulle istituzioni europee, che dobbiamo scongiurare. Vediamo come sta andando in Italia, con il governo Meloni: occupano “manu militari” la TV pubblica (la Rai ormai è diventata Tele-Meloni), censurano giornalisti antifascisti come Antonio Scurati, attaccano i diritti delle donne, tagliandone le pensioni con l’eliminazione di Opzione Donna e di fatto smantellando la legge 194 sull’aborto, trascinano in tribunale le famiglie arcobaleno come fossero criminali, mettono in ginocchio la sanità pubblica in favore di quella privata. C’è una chiara deriva verso il modello Orbàn: l’Ungheria ormai è una “democratura”, una sorta di ibrido tra democrazia e dittatura. Per non parlare degli alleati di Meloni e Salvini in Europa: un gruppo di estremisti di destra che guardano all’Europa dei muri e degli egoismi nazionali, che sappiamo bene quali tragedie hanno prodotto nel passato.
E la vostra idea di Europa, invece?
Le enormi e difficili sfide globali che abbiamo davanti, come la guerra in Ucraina, la drammatica crisi in Medio Oriente, la gestione dei flussi migratori, il contrasto al cambiamento climatico,
sono tutte sfide che l’Italia può affrontare in un contesto europeo sempre più unito, solidale, democratico e sicuro. Davanti a player internazionali come USA, Cina, India, come possiamo competere come singoli stati nazionali europei? Al contrario della destra, noi vogliamo rafforzare le istituzioni europee, rendere l’Europa davvero sociale, giusta e promotrice di un Green Deal che tenga per mano tutte le persone nella sfida della transizione energetica. L’interesse italiano deve trovare spazio tra chi crede nella solidarietà europea: gli amici di Meloni e Salvini, come Orbàn, Zemmour e gli altri nazionalisti hanno già dimostrato di essere nemici dell’Italia, lasciandoci soli e votando contro un maggiore sostegno al nostro Paese, ad esempio sulla gestione dei flussi migratori.
Nel collegio del Nord-Est andrà in scena la sfida Zan-Vannacci, due visioni completamente all’opposto di valori, società, politica. Cosa pensa della sua candidatura?
Penso che annunciare la candidatura di Vannacci il giorno della Festa di Liberazione sia stato un ulteriore schiaffo ai valori antifascisti da parte di Salvini. Stiamo parlando di una persona che considera Mussolini uno statista, che vuole la segregazione nelle scuole per i bimbi con disabilità, che ritiene non normali le persone omosessuali e considera l’etnia come un elemento qualificante. Sono orgoglioso di rappresentare, in questa campagna elettorale, l’esatto opposto. (r.r.)
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L’intervista/2. Il coordinatore veneto Tosi “Forza
Italia può crescere
ancora, candidati espressione del territorio”
Il coordinatore regionale di Forza Italia Flavio Tosi ha chiuso la partita delle candidature alle europee. Ci stiamo avvicinando ad un significativo appuntamento con il voto, anche dal punto di vista degli equilibri. Come si sta preparando Forza Italia in Veneto? La nostra squadra è rappresentativa di tutto il Veneto, con sei candidati che provengono da sei province. Il collegio è molto grande, copre 23 province in tutto, e sui 15 posti disponibili siamo riusciti a rappresentare sei province venete. Il sottoscritto da Verona, Isabella Dotto da Vicenza, Giampiero Avruscio da Padova, Arianna Corroppoli da Rovigo, Deborah Onisto da Venezia e Cristina Andretta da Treviso. Mettiamo in campo professionisti, imprenditori, persone con esperienza nella pubblica amministrazione. Antonio Tajani è capolista in tutta Italia e sarà affiancato da candidati che sono espressione del territorio veneto. Non si tratta di candidature calate dall’alto, abbiamo chiesto ai direttivi delle varie province di affiancarci nella scelta delle persone, in modo da avere una squadra compatta e coesa, gradita dai nostri amministratori sul territorio. Ci siamo chiamati fuori da determinate logiche che hanno imperato in tempi non troppo lontani.
Qual è l’obiettivo mimino che vi siete posti?
In questo collegio contiamo di avere almeno due eurodeputati. Oggi Forza Italia viene data in crescita in tutti i sondaggi, e dopo la progressione alle politiche del 2022, quando avevamo quasi raddoppiato i consensi rispetto alle regionali del 2020, possiamo ragionevolmente contare di andare oltre il 10 per cento, quindi la prospettiva di esprimere due eletti è a portata di mano.
Secondo lei l’esito delle elezioni Europee in qualche modo potrebbe spostare gli equilibri anche a livello locale, a partire dalla Regione Veneto?
In conclusione la domanda più scomoda. Ha dichiarato apertamente che la candidatura del generale Vannacci nelle file della Lega non le va giù. Perché?
Secondo me forse farà guadagnare qualche volto populista, estremista e oltranzista ma farà anche perdere parte dell’elettorato moderato che crede nei valori fondanti della Lega. Se poi devo dare una valutazione da cittadino, che vuole vedere rappresentata l’Italia in Europa dalla classe dirigente migliore possibile, io penso che una persona che ha fatto certe affermazioni non faccia bene al nostro Paese neanche come candidato”. (r.r.)
Ormai è certo che non ci sarà un terzo mandato per la presidenza della regione, su questo si è già espressa la maggioranza del Parlamento, seppure con posizioni differenti. Quindi ci sarà un candidato governatore del centrodestra. Vorrà dire che Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini dovranno decidere chi candidare in Veneto come futuro governatore. Come lo faranno? L’anno prossimo andranno al voto nove regioni contemporaneamente e si dovrà decidere chi candidare. E’ chiaro che l’esito del voto per l’Europa darà anche il peso rispetto alle prossime regionali. Chi fa meglio nelle varie regioni, cha otterrà i risultati più significativi è anche più probabile che possa esprimere il prossimo candidato governatore. Se toccasse a noi di Forza Italia il candidato, come già proposto da Taiani, sarà Flavio Tosi e quindi il voto per il sottoscritto e per il nostro partito nella tornata elettorale delle europee ha anche questo significato, nella prospettiva delle prossime elezioni regionali.
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Regione
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Francesco Calzavara. L’assessore alla programmazione, bilancio, patrimonio e agenda digitale
“L’autonomia permetterà al Veneto di essere interprete della trasformazione digitale”
“Quando si creano dei servizi efficienti i veneti li utilizzano per semplificare la loro vita”
Un Veneto al passo con i tempi, sempre più digitale, sempre più autonomo. È questo il ritratto della regione dipinto da Francesco Calzavara, assessore alla Programmazione e all’attuazione del programma, al Bilancio e al Patrimonio e all’Agenda digitale della Regione Veneto.
A proposito di agenda digitale, a che punto è lo sviluppo di un Veneto in dimensione smart?
“L’agenda digitale è un processo che la Regione del Veneto sta portando avanti con determinazione. L’obiettivo per il 2025 è rendere l’ente sempre più digitale e smart, nei servizi e nelle connettività. Per far questo riteniamo che, ad esempio, la Regione debba essere sempre più una piattaforma di raccolta dati che, una volta elaborati, possano essere restituiti alle amministrazioni e ai cittadini. ‘Veneto data platform’, uno dei program-
mi che stiamo portando avanti all’interno dell’agenda digitale, diventa in questo senso l’elemento caratterizzante di questa legislatura. Sempre in materia di agenda digitale ricordo gli ‘Innovation lab’, i centri di facilitazione digitale dove i cittadini possono essere guidati nell’utilizzo di questi strumenti, facilitando il rapporto tra la pubblica amministrazione e cittadini”.
Assessore, l’autonomia in che modo può dare stimolo al processo di sviluppo digitale?
“L’agenda può trovare delle forme di accelerazione verso i processi a cui facevo riferimento prima e chiaramente avere più risorse ci permetterà anche di investire di più.
Per innovare il paese è necessario costruire piattaforme digitali che semplifichino la vita di cittadini e imprese e facilitino il rapporto con la pubblica amministrazione. Ecco, crediamo che
in futuro, a parità di risorse stanziate, l’autonomia possa permettere al Veneto di essere interprete di questa trasformazione digitale e di affrontare quelle sfide che ci attendono, specialmente nel rapporto con l’intelligenza arti-
ficiale”.
Un altro tema molto caldo in Veneto è quello dello stop al Superbonus 110%.
La regione ha attivato un progetto per sostenere le persone che sono state coinvolte, come?
“Abbiamo cercato di essere pragmatici, come è tipico dei veneti, offrendo la possibilità di utilizzare una nostra piattaforma – realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio e con l’Ordine dei commercialisti del Veneto –per dare subito delle risposte, in particolar modo alle famiglie con un Isee inferiore ai 30mila euro. In sostanza stiamo cercando di far sì che la liquidità possa tornare nelle tasche dei veneti attraverso l’utilizzo di società che hanno le caratteristiche per poter scontare i crediti d’imposta”.
Alcuni mesi fa avete lanciato l’app “Vivi Veneto”. Come sta andando?
“Tecnicamente si definisce una ‘super app’, perché è la sommatoria di una serie di app che
la Regione aveva già sviluppato, dal turismo alla sanità ai servizi legati alla mobilità. Abbiamo creato un contenitore che mettesse assieme tutti questi servizi, per dare l’idea della pluralità dei servizi digitali che la Regione ha messo in campo e che continua ad attivare. Qualche mese fa abbiamo inserito il tema del portafoglio per i celiaci (un budget di spesa a propria disposizione che viene automaticamente accreditato ogni mese, ndr) e ormai siamo pronti a inserire un altro servizio legato al contrasto alla violenza sulle donne. Aggiungo che il Veneto è il terzo ente in Italia e la prima Regione in Italia per i pagamenti digitali attraverso pagoPa, a dimostrazione che quando si creano dei servizi efficienti i veneti li utilizzano per semplificare la loro vita. Sono convinto che questa sia la vera funzione e vocazione dell’innovazione digitale, cioè cercare attraverso nuovi processi di semplificare il percorso quotidiano”. (r.r.)
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Economia. Il direttore generale Claudio Bertollo commenta il bilancio 2023
Banca del Veneto Centrale, vola l’utile netto “Fusione con BRV Banca operazione strategica”
Il credito cooperativo ha solide radici e una lunga storia nella nostra regione. Risale al 1 896 la nascita di Banca del Veneto Centrale, oggi operativa in quattro province venete, Vicenza, Padova, Treviso, Rovigo, oltre a Ferrara. Fa parte del Gruppo Cassa Centrale Banca e da oltre 125 anni è testimone e protagonista dello sviluppo economico del nostro territorio e del sistema cooperativo. Al direttore generale Claudio Bertollo chiediamo un commento sul bilancio d’esercizio 2023.
Direttore, quali sono i dati principali a bilancio?
Banca del Veneto Centrale ha chiuso con un utile netto di oltre 34 milioni di euro (il 69% in più rispetto all’anno precedente), un risultato molto importante se si considera l’approccio da sempre molto prudente della banca. Infatti i nostri crediti deteriorati sono coperti al 99 per cento. Anche lo scorso anno è continuata la strategia di riposizionamento del nostro portafoglio titoli. In
sostanza abbiamo venduto titoli a basso rendimento per acquistare gli stessi titoli o titoli equivalenti a rendimento maggiore. Questo per garantire flussi di rendita negli anni a seguire. E sempre nel 2023 abbiamo anche spesato un accantonamento importante a sostegno di nuove assunzioni. Due dati di bilancio per quanto riguarda le masse amministrate che sono oltre i 5 miliardi, di cui 3,5 miliardi di raccolta complessiva e un 1 ,6 miliardi di impieghi netti alla clientela. Per chiudere i fondi propri salgono a 234 milioni con l’indice Cet1 (ossia il capitale primario su attività di rischio ponderate) al 23,74%, nettamente al di sopra della media del sistema bancario italiano.
In occasione dell’approvazione del bilancio 2023 il presidente Gaetano Marangoni lo ricordiamo ha detto “siamo cresciuti e continueremo a crescere e vogliamo continuare a crescere a supporto delle famiglie e delle imprese”. Quali saranno le direttrici di questa crescita?
Le direttrici come detto dal presidente, saranno rivolte sempre ai nostri territori di competenza, quindi alle famiglie, ai giovani che vogliono acquistare casa, accedere ad un mutuo ipotecario, alle imprese che vogliamo sostenere anche nel mondo impieghi e dare supporto anche alle nuove direttive magari 5.0 per sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese operanti nel territorio.
Nella prossima assemblea dei soci, oltre che del bilancio d’esercizio, si discuterà anche del nuovo progetto di fusione tra Banca del Veneto Centrale e BVR (Banche Venete Riunite) Banca. Cosa rappresenta per voi questa operazione e cosa cambierà per i soci ed i clienti?
In effetti è un’operazione strategica che porta all’aggregazione tra due banche sane e ben strutturate sotto il profilo patrimoniale. L’obiettivo è quello di portare un efficientamento operativo e una crescita dimensionale, oltre che
consentire benefici interni per nuove opportunità di carriera per i colleghi ma soprattutto per offrire servizi e consulenza maggiore ai nostri soci e clienti.
Di fatto ci sarà la nascita di una “nuova” banca di assoluto rilievo e di primaria importanza, ancora
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più solida e innovativa, capace di incrementare la fiducia di soci e clienti, di supportare più efficacemente la crescita dei territori di competenza e soprattutto in grado di affrontare le sfide sempre più impegnative che ci attendono”.
28 www.ilbassano.it Piazzetta Elsa Minozzi, 4 - Arsego (Pd)
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Da sinistra il presidente Gaetano Marangoni e il direttore generale Claudio Bertollo
La sede della Banca del Veneto Centrale
Sviluppo della rete e investimenti in crescita
Continua il percorso di consolidamento di Despar Nord (Aspiag Service), la concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, che ha chiuso il 2023 con un fatturato al pubblico di 2,71 miliardi di euro (+6,3%). Allo sviluppo ha contribuito un significativo programma di investimenti, pari a circa 68 milioni di euro, che l’azienda ha destinato al consolidamento e all’espansione della rete vendita con l’apertura di 9 negozi (di cui 2 a gestione diretta e 7 di imprenditori affiliati) che hanno fatto salire a quota 554 i punti vendita complessivi (250 diretti e 304 affiliati) e che hanno comportato un incremento dei livelli occupazionali con 405 nuove assunzioni che portano a 9.285 il numero di collaboratori nelle cinque regioni di competenza. Inoltre, sono state cinque le ristrutturazioni di negozi tra diretti e affiliati nei diversi territori presidiati dall’azienda, nell’ottica di migliorare l’esperienza di spesa e favorire uno sviluppo del network secondo sempre più elevati standard di sostenibilità e di riduzione dell’impatto ambientale.
Il prodotto a marchio ha continuato a essere un elemento strategico per Despar Nord, rappresentando il 31% dell’intero fatturato dei punti vendita diretti, un dato in crescita rispetto al 29,5% registrato nel 2022. Particolarmente significativo nell’ambito private label è stato l’apporto
di S-BUDGET, la linea di primo prezzo di Despar Nord che alla convenienza abbina elevati standard di qualità, che nel 2023 ha registrato una crescita del fatturato del +18%.
Centrale nella strategia di sviluppo di Despar Nord è poi la valorizzazione delle filiere corte e dei micro-localismi, un progetto con il quale l’azienda intende evidenziare le produzioni dei piccoli produttori dei territori, portando nei punti vendita anche quelle micro-produzioni a chilometro zero che non potrebbero altrimenti trovare spazio nel canale della GDO.
A questo si è affiancata un’in-
tensa attività al fianco dei territori che nel 2023 ha visto Despar Nord destinare oltre 1 milione di euro a supporto di centinaia di iniziative in tutte le regioni di riferimento come raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Nell’ambito dell’impegno sociale, inoltre, è proseguito e si è sviluppato ulteriormente “Le Buone Abitudini”, il programma di educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita rivolto alle scuole primarie, che in Veneto ha visto attivare una sinergia con l’Assessorato al lavoro, formazione e istruzione della Regione per favorire lo sviluppo e la diffusione del progetto didattico
in tutte le scuole primarie della Regione attraverso il coinvolgimento dei Provveditorati agli Studi provinciali. E’ inoltre continuato l’impegno per il contrasto agli sprechi alimentari che vede Despar Nord in prima linea da oltre dieci anni al fianco di Last Minute Market e Banco Alimentare. In Regione questa collaborazione ha permesso di raccogliere 563 tonnellate di prodotti alimentari rimasti invenduti nei punti vendita a gestione diretta che, grazie ad una rete di oltre 170 enti e Onlus, hanno permesso la preparazione di quasi 1,2 milioni di pasti destinati ai nuclei familiari più in difficoltà.
In Veneto un anno ricco di iniziative a sostegno del territorio
Essere un motore economico, ma anche un attore attivo nel promuovere pratiche sostenibili e solidali nel tessuto delle comunità in cui l’azienda opera è da sempre uno dei tratti caratterizzanti dell’insegna che nel 2023 ha continuato anche in Veneto a promuovere iniziative concrete per essere vicino al territorio. Sul fronte della valorizzazione dei prodotti locali, Despar Nord ha proseguito nel suo impegno attraverso il progetto “Sapori del Territorio”, un marchio che identifica il legame profondo con i territori raccontando i migliori prodotti della tradizione italiana regionale e i loro artigiani produttori. Nel solo Veneto sono 772 i prodotti contraddistinti da questo marchio a scaffale che arrivano da oltre 120 produttori della regione. Sempre nella prospetti-
va di valorizzare le filiere corte e le produzioni agroalimentari regionali, è continuata e si è rafforzata la sinergia di Despar Nord con le istituzioni locali per l’implementazione di protocolli regionali: in Veneto è attivo “Veneto – The Land of Venice”, che punta a valorizzare i prodotti locali e certificati DOP, IGP e STG, sostenendo i prodotti regionali dalla produzione fino alla commercializzazione e sviluppando
una filiera corta “dal campo alla vendita”.
Per quanto riguarda l’impegno sociale, nel 2023 sono stati oltre 277 mila euro i fondi destinati da Despar Nord per sponsorizzazioni sportive e culturali, raccolte fondi, e donazioni in Regione. Il 2023 ha visto crescere ancora l’impegno di Despar in favore del mondo del volontariato veneto, in particolar modo attraverso due iniziative di rac-
Crescere insieme al territorio, al fianco dei clienti
colta fondi, che hanno coinvolto migliaia di clienti: la prima destinata alla raccolta di fondi indirizzati alla ricerca e la cura dell’endometriosi, che sono stati devoluti all’associazione no profit ISSA School (International School of Surgical Anatomy) dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR); la seconda volta invece a supportare la Fondazione Città della Speranza - Onlus, che da trent’anni opera in Italia ed Europa finanziando la ricerca scientifica nel settore pediatrico. Oltre a queste due importanti raccolte fondi, sono state numerose le attività di charity portate avanti dal marchio dell’abete, così come i diversi progetti di carattere sociale, come ad esempio l’attività di sensibilizzazione sulla guida sicura portata avanti al fianco della Polizia di Stato.
Nonostante il fenomeno inflazionistico abbia generato forte incertezza sugli acquisti, incidendo ancora molto sui consumi, la nostra azienda ha proseguito nel percorso di crescita in tutti i territori in cui siamo presenti. Qui abbiamo continuato nei nostri programmi di investimento che hanno portato a un ulteriore sviluppo della nostra rete di vendita e a un contestuale incremento dei livelli occupazionali, con oltre 400 nuovi collaboratori assunti. Parallelamente abbiamo continuato a essere motore di sviluppo per la crescita del tessuto economico in cui ci inseriamo, consolidando sempre di più il rapporto di partnership con gli imprenditori affiliati e potenziando quello con i nostri fornitori all’interno di progetti di valorizzazione delle filiere corte, delle produzioni agroalimentari regionali e dei prodotti micro-locali. Particolarmente importante nel nostro percorso di sviluppo è stato poi il prodotto a marchio che ha registrato un’ulteriore crescita nelle vendite rispetto ai dati 2022 e che raccoglie ampio consenso da parte della nostra clientela per l’ottimo rapporto fra qualità e prezzo. Tutti questi elementi ci hanno consentito di diventare sempre di più un punto di riferimento per i territori in cui siamo presenti, una mission di vicinanza che da sempre ci contraddistingue e che vogliamo continuare a perseguire portando valore aggiunto alle persone e alle comunità in cui ci inseriamo, restituendo loro parte di quello che riceviamo.
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Consolidamento sui territori, prodotto a marchio e impegno sociale nel 2023 di Despar Nord
L’analisi.
di Christof Rissbacher
Presidente del Comitato di Gestione di Despar Nord (Aspiag Service)
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Città della Speranza, la ricerca raddoppia col contributo di tutti
Brumotti
Evviva i ricercatori, evviva Città della Speranza che non si accontenta del primato raggiunto – il suo Centro di ricerca sui tumori pediatrici è fra i più grandi del mondo e sicuramente il primo in Europa, come racconta il suo ideatore e fondatore Franco Masello – ma ambisce a raddoppiare le forze, le strutture e le energie per centrare l’unico grande condiviso obiettivo di curare i bambini che si ammalano. Per farlo servono 18 milioni di euro. E come accadde a partire dal 1994, quando l’Istituto di Ricerca Pediatrica nella Torre e quindi il Reparto di Oncoematologia Pediatrica Azienda Ospedale Università di Padova presero forma, l’appello viene rivolto a tutti i cittadini che vogliono contribuire alla realizzazione del raddoppio della Torre della ricerca in Corso Stati Uniti a Padova.
Un invito che il famoso inviato di “Striscia la notizia”, Vittorio Brumotti, da anni accanto alla Fondazione Città della Speranza, ha subito fatto suo andando a trovare i piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Oncoematologia, per “portarli” in tv. Brumotti li ha salutati tutti, uno ad uno, Marco, Davide, Giovanni, Alex e tanti altri ancora e poi ha sfidato in bici la piccola Ginevra, che non si è fatta intimorire dalla celebrità dell’avversario e ha tagliato il traguardo per prima, in una divertente gara che si è svolta lungo le corsie.
Il conduttore televisivo ha poi incontrato la professoressa Alessandra Biffi, primario del reparto e P.I. dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che ha sottolineato l’importanza del legame diretto tra l’azienda ospedaliera di Padova e il prezioso lavoro svolto dai ricercatori dell’istituto.
“Città della Speranza – ha raccontato la professoressa – è nata per dare un’accoglienza, uno spazio, una casa ai bambini con tumore che arrivavano a Padova e poi ha cercato di continuare a dare loro un’aspettativa e una possibilità di cura”.
Si parte dalle diagnosi e si arriva alla Torre all’Istituto di Ricerca, dove i campioni utili a formulare le diagnosi sono utilizzati per cercare nuove terapie.
Nella Torre vi lavorano circa 300 ricercatori e ricercatrici, ma non bastano: ne servono ancora di più ed è per questo motivo che verrà costruita una seconda torre, ha annunciato Franco Masello, fondamentale per accelerare la ricerca sulle malattie oncoematologiche pediatriche e sulle malattie rare pediatriche.
Tutto quello che è stato realizzato fino ad oggi, sottolinea il suo fondatore, non è opera di un grande imprenditore o di chissà quale gruppo imprenditoriale ma è stato reso possibile grazie alla sensibilità della gente.
“Credo – ha detto Masello – che questo sia uno dei pochi esempi in Italia dove la gente si mette in gioco per fare qualcosa di veramente importante: un centro di ricerche che oggi è fra i più grossi al mondo e sicuramente il primo in Europa e che consente ai ricercatori, invece di andare all’estero, di rimanere qua e lavorare per i nostri bambini”.
“In 10 anni i miglioramenti in termini di cure sono stati enormi - ha dichiarato - grazie ai nuovi test di diagnostica e allo sviluppo di terapie sempre più personalizzate. Ma abbiamo bisogno di incrementare i nostri laboratori e i gruppi di ricerche e per questo è necessario e fondamentale costruire una seconda torre accanto a quella esistente, che ci permetterà di arrivare a quel 100% di guarigione che tutti insieme sogniamo e per il quale tutti insieme lavoriamo”.
Il ringraziamento, quindi, va a Vittorio Brumotti, che da anni è vicino e risponde agli appelli della Fondazione - per la quale ha compiuto più sfide con la sua bicicletta - e che ora lancia pubblicamente questa nuova sfida che vede coinvolti tutti e alla quale tutti possono dare il loro contributo, anche attraverso una firma per il 5 per mille, e continuare ad alimentare così quel sogno meraviglioso di poter un giorno non molto lontano far guarire tutti i bambini che si ammalano di tumore.
MAGGIO 2024 on-line: /category/salute/
MAGGIO 2024
a Padova per aiutare la ricerca a correre ancora più veloce
I risultati dello studio. Ha coinvolto 14 gruppi di ricerca italiani coordinati dall’Università di Padova
L’uso regolare dell’acido acetilsalicilico a basse dosi può contrastare il cancro del colon-retto
Un gruppo di ricercatori ha scoperto un meccanismo d’azione con cui sembra attivare un effetto di sorveglianza immunitaria
DDa parecchio tempo è noto che l’uso quotidiano a lungo termine dell’acido acetilsalicilico a basse dosi, la cosiddetta “aspirinetta”, limita i rischi di malattie cardiovascolari, e sembra che possa anche ridurre l’incidenza e la mortalità dovuta al cancro del colon-retto. Non erano però conosciuti tutti i possibili meccanismi d’azione dell’effetto anti-tumorale.
Sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, lo studio ha l’obiettivo di valutare l’effetto dell’acido acetilsalicilico sul microambiente tumorale, sull’immunità sistemica e sulla mucosa sana che circonda il cancro del colon-retto. Il farmaco, comunemente assunto a basse dosi per ridurre la probabilità di alcune patologie cardiovascolari, sembra attivare una risposta immunitaria contro il cancro del colon-retto. Le osservazioni dello studio Immunoreact 7 sul meccanismo d’azione dell’aspirina si riferiscono a soggetti presunti sani o comunque con carcinogenesi precoce, non naturalmente su pazienti con stadi avanzati di cancro.
“Nella prima parte dello studio abbiamo analizzato retrospettivamente campioni e dati di pazienti con diagnosi di cancro al colon-retto operati tra il 2015 e il 2019 presso l’Azienda Ospedale Università di Padova – spiega il dottor Scarpa –. Abbiamo quindi studiato, sempre in campioni ottenuti dai pazienti, l’espressione dell’mRNA dei geni associati alla sorveglianza immunitaria nelle cellule primarie di cancro del colon-retto di pazienti che assumevano acido acetilsalicilico. Inoltre, abbiamo replicato queste misurazioni sperimentalmente, con animali di laboratorio, presso l’Università di Padova e dell’Istituto Oncologico Veneto. Infine, abbiamo ulteriormente studiato il microambiente immunitario della mucosa sana che circonda il cancro del colon-retto in campioni ottenuti da un ampio sottogruppo di pazienti che ha partecipato al progetto in rapporto alla assunzione cronica di acido acetilsalicilico”.
Rispetto ai campioni di tessuto di pazienti che non assumevano il farmaco, quelli ottenuti da pazienti che lo assumevano hanno mostrato una minore diffusione del cancro ai linfonodi e una maggiore infiltrazione di cellule immunitarie nel tumore. Nelle analisi sulle cellule tumorali di colonretto in laboratorio, l’esposizione di tali cellule all’acido acetilsalicilico ha causato un aumento della proteina CD80, un modulatore della funzione immunitaria. Tale incremento sembra avere migliorato la capacità delle cellule di allertare altre cellule di difesa sulla presenza di proteine associate al tumore. A sostegno di questa scoperta, i ricercatori hanno anche evidenziato che nei pazienti
Ulss
Ucon cancro del colon-retto, chi assumeva acido acetilsalicilico aveva livelli di proteina CD80 più elevati nel tessuto rettale sano, suggerendo così che il farmaco induca un effetto di sorveglianza immunitaria.
“I nostri dati – continua Scarpa – mostrano che il trattamento con acido acetilsalicilico può far aumentare l’espressione di CD80, migliorando la capacità delle cellule di cancro del colon-retto di presentare attivamente i propri antigeni tumorali ai linfociti T. Questi ultimi sono le cellule delle nostre difese deputate, tra le altre cose, a eliminare le cellule cancerose, una volta riconosciuti i loro specifici antigeni. Va anche aggiunto che, nei pazienti con cancro del retto, sia la concentrazione di proteina CD80 nelle cellule epiteliali, sia il rapporto tra linfociti citotossici e linfociti T totali erano più alti tra coloro che assumevano acido acetilsalicilico. Ciò suggerisce che l’acido acetilsalicilico assunto a lungo termine eserciti un effetto di sorveglianza immunitaria già sulla mucosa normale e non solo all’interno del tumore”.
I risultati dello studio mostrano dunque che l’acido acetilsalicilico, oltre al suo classico meccanismo farmacologico che comporta l’inibizione dell’infiammazione, possa anche agire a favore della prevenzione e della cura del cancro del colon-retto. Le osservazioni dello studio sono state oggetto di pubblicazione, l’articolo “Immunoreact 7: Regular Regular aspirin use is associated with immune surveillance activation in colorectal cancer” è stato pubblicato sulla rivista “Cancer”.
“Se vogliamo sfruttare i suoi effetti contro il cancro del colon-retto, - conclude Marco Scarpa - dovremmo pensare a come garantire che l’acido acetilsalicilico raggiunga il tratto colonrettale in dosi adeguate per essere efficace”.
5 Polesana. Screening cardiovascolare, visite gratuite per i neo 50enni
n controllo gratuito, per il quale non è necessaria l’impegnativa del medico di Medicina Generale. L’Azienda Ulss 5 Polesana sta invitando i polesani che hanno compiuto 50 anni - classe 1974 – a partecipare allo screening cardiovascolare promosso dal Piano Regionale della Prevenzione. La comunicazione, inviata ai cittadini che non sono seguiti per patologie, per mezzo di una lettera spedita a domicilio, propone un appuntamento prefissato (ma modificabile) nei 2 nuovi ambulatori istituiti presso l’Ospedale Vecchio di Adria e l’Ospedale di Trecenta.
Questo screening, realizzato e progettato dall’Unità Operativa di Igiene e sanità Pubblica viene proposto gratuitamente ai cittadini neo cinquantenni, è iniziato nel settembre scorso e sta ricevendo feedback molto positivi dalla popolazione. L’Azienda Ulss 5, tra le prime della Re-
gione a partire con lo screening denominato Cardio50, è attore protagonista nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, come l’infarto del miocardio e l’ictus, che sono la causa più frequente di morte e invalidità nella nostra popolazione. Lo screening prevede una chiamata attiva con invito agli utenti di 50 anni che non sono già affetti da ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia o malattie cardiovascolari con un appuntamento prefissato presso gli ambulatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.
Durante la visita, il professionista sanitario valuta, attraverso un colloquio approfondito, gli stili di vita - fumo, sedentarietà, alimentazione - ed effettua una misurazione del peso, dell’altezza, del girovita, della pressione arteriosa e di glicemia e colesterolemia attraverso l’esame di una goccia di sangue.
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La novità. Si può accedere con impegnativa dopo la valutazione del proprio medico di base
A Piove di Sacco un ambulatorio veglia sul sonno Le dieci regole d’oro per un riposo di qualità
Un buon sonno è un obiettivo che tutti dovremmo porci anche se non sempre è facile da raggiungere. Ecco qualche utile consiglio dagli esperti.
Il sonno, un’attività fondamentale per la salute con il quale spesso, anche a causa di una vita troppo frenetica e qualche cattiva abitudine, capita di trovarsi a fare i conti.
A Piove di Sacco, nel Padovano, presso la Neurologia dell’Ospedale Immacolata Concezione, dallo scorso anno, è attivo un ambulatorio di secondo livello, seguito dal dottor Marco Volpe (in foto), che si occupa proprio dell’inquadramento e la cura dei disturbi neurologici del sonno.
Per accedervi, dopo la valutazione del medico di Medicina Generale, l’utenza, con impegnativa opportunamente redatta, può scrivere a ambulatorio.neuro.piove@aulss6.veneto.it
Un buon sonno è comunque un obiettivo che tutti dovremmo porci anche se non sempre è facile da raggiungere. Ci sono tuttavia delle regole che possono aiutare.
Il dottor Edoardo Mampreso, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’ospedale di Piove di Sacco, passa in rassegna il decalogo AIMS - Associazione Italiana Medicina del Sonno -per un riposo notturno di buona qualità. Ecco, dunque, le regole del buon riposo. In primo luogo, è bene utilizzare la stanza in cui si dorme solo per dormire:
sono da evitare attività quali lo studio, l’utilizzo del computer o del televisore nella camera da letto. La stanza in cui si dorme dev’essere confortevole e adatta al sonno, sufficientemente buia, silenziosa e con una temperatura ottimale. Evitare di assumere nelle ore tardo-pomeridiane e serali bevande e cibi stimolanti (caffè, tè, cioccolata…). Evitare pasti serali abbondanti, molto calorici o ad alto contenuto proteico. Evitare gli alcolici e il fumo di tabacco nelle ore serali. Non abbandonarsi a sonnellini diurni, anche se è ammesso un breve riposo dopo pranzo: è però assolutamente deleterio per il sonno notturno un sonnellino dopo cena, ad esempio sul divano davanti al televisore. Non intraprendere attività
impegnative o coinvolgenti sul piano emotivo o mentale (studio, lavoro al computer, videogiochi, etc.): anche l’attività fisica intensa – ad esempio, la ginnastica in palestra – sarebbe da evitare nelle ore serali. Evitare bagni o docce calde nelle ore serali. Tentare, per quanto possibile, di coricarsi la sera e di alzarsi al mattino a orari regolari, cercando di assecondare la propria tendenza naturale del sonno anche nei fine settimana e nei giorni di riposo o di vacanza. Rimanere a letto solo il tempo necessario per dormire: in caso di difficoltà nel prendere sonno, non restare a letto per più di 10 minuti, ma alzarsi e svolgere attività rilassanti fino a quando non si percepisce sonnolenza.
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Il dottor Marco Volpe
Formazione.
A Chioggia il corso di laurea in Infermieristica
Avrà sede negli spazi messi a disposizione dall’Autorità di
Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale
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Un nuovo Corso di Laurea in Infermieristica a Chioggia a partire dall’anno accademico 2024/25 che si terrà negli spazi messi a disposizione nel Porto clodiense: lo ha annunciato con grande soddisfazione il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, “La nostra Ulss – ha sottolineato - è orgogliosa di insediare, al servizio del territorio vasto, un nuovo percorso formativo di livello universitario, che nasce grazie alla collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Padova e alla lungimiranza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Ancora una volta possiamo dire che porta i suoi frutti una delle lezioni più importanti che ci ha lasciato in eredità la pandemia, e cioè la necessità e l’utilità di fare sistema tra enti e istituzioni: è solo attraverso questa collaborazione, che l’Ulss 3 può portare anche a Chioggia l’attività formativa per le professioni sanitarie che già svolge con l’ateneo padovano a Venezia, a Mestre e a Mirano. Apriamo insieme per i giovani del territorio un canale per accompagnarli fino ad una professione che in ambito sanitario oggi è ricercata e riconosciuta”.
“Il sistema sanitario si fonda sulle persone che lavorano nei servizi e nelle strutture - ha sottolineato, in occasione della presentazione ufficiale del corso di Laurea, l’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin - ed è fondamentale che queste persone mettano in campo non solo la loro dedizione, ma anche la loro alta professionalità. Così l’avvio di questo nuovo corso di laurea è un segno importante, e non solo per il territorio che lo ospiterà: formare infermieri è una necessità, e farlo decentrando i percorsi significa rispondere a questa necessità non solo a parole ma con iniziative concrete e di prospettiva”.
“Funzione sociale e operativo portuale possono convivere e contribuire allo sviluppo del territorio – ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Fulvio Lino Di Blasio –. Una collaborazione che qualifica ancora una volta la nostra presenza nella città clodiense. A partire dall’anno accademico 2024-2025, l’edificio demaniale in nostra gestione che dal 2022 aveva già ospitato
il centro vaccinale, potrà accogliere il nuovo corso universitario di Infermieristica. Dopo aver perfezionato l’iter di concessione degli spazi all’Ulss 3 e grazie al lavoro congiunto con tutti gli Enti coinvolti, una parte del fabbricato 950, con i suoi oltre 600mq, verrà riadeguato per contenere aule per la didattica frontale, laboratori e uffici amministrativi. Si tratta per noi di un’ulteriore occasione di apertura e integrazione del porto con la città grazie allo svolgimento di attività di carattere formativo compatibili, per caratteristiche e flussi, con il contesto operativo portuale e soprattutto che consentiranno agli operatori portuali pubblici e privati, attraverso l’attivazione di convenzioni, di poter beneficiare di strumenti conoscitivi oggi fondamentali allo svolgimento dell’attività portuale perché legati alla salute e quindi anche alla sicurezza, da sempre al centro della nostra azione”.
Il presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Padova, Angelo Paolo Dei Tos, e il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, hanno espresso grande soddisfazione. Il primo cittadino ha quindi voluto evidenziare come il nuovo canale formativo dell’Ulss 3 Serenissima offrirà già dall’autunno una prospettiva importante per i 50 giovani che vorranno aderire, e che potranno formarsi alla professione infermieristica senza doversi spostare dalla città di Chioggia, trovando la città ospitale per il loro percorso di studio.
Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione dell’Ulss 6 Euganea ha compiuto 20 anni. Vent’anni durante i quali lo staff, composto da due infermieri, un oss, un ausiliario specializzato e tre amministrativi e diretto dalla dottoressa Mariagrazia D’Aquino, grazie a un’organizzazione fiore all’occhiello a livello regionale, si è occupato, e continua ad occuparsi, di persone senza fissa dimora, donne e minori stranieri, profughi, immigrati, richiedenti asilo, donne vittime di violenza, minori stranieri non accompagnati, aiutando tutti a destreggiarsi nelle complessità burocratiche, cercando e trovando risposte di salute. Si occupa, tra l’altro, di formare il personale e di realizzare innumerevoli progetti, con l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili e vulnerabili, straniere o che vivono in condizioni di marginalità sociale. Quattro lustri di un’attività profondamente radicata e organizzata, che dal 2004 ha aiutato migliaia di persone grazie ad un grande lavoro di rete interistituzionale. Solo nel 2023 il Servizio, che opera nella sede distrettuale di via Scrovegni a Padova, ha prodotto 175 certificazioni sanitarie rilasciate alla Questura di Padova per l’espulsione di clandestini nei C.P.R; 1526 accessi di persone, cooperative,
associazioni per pratiche amministrative e sanitarie; assistenza sanitaria a 545 minori; emissione di 2334 impegnative per visite specialistiche/esami diagnostici per richiedenti asilo accolti nei CAS, per pubblico spontaneo o inviato da enti istituzionali e non. Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione si è occupato inoltre di 602 visite mediche eseguite a richiedenti asilo, 45 casi ospedalieri di particolare complessità amministrativo giuridica, assistenza sanitaria a 492 ucraini richiedenti asilo, 572 utenti inviati e seguiti per accordi con la Fondazione Nervo Pasini ex CEP.
“La nostra mission è aiutare il prossimo, anche coloro che non hanno nulla e questo - rileva la dottoressa Maria Grazia D’Aquino - è una grande conquista per un ente pubblico. Un lavoro enorme, il nostro, nel quale continuiamo a credere”.
Per il direttore generale Paolo Fortuna
il servizio “è la garanzia di una sanità universale. Di fronte all’aumento della povertà e degli immigrati, il nostro compito è garantire il miglior stato di salute possibile”.
“Lo staff - si è complimentato il direttore del distretto socio sanitario Padova Bacchiglione, Fabio Verlato - svolge un lavoro grandioso per gli ultimi, i vulnerabili, i fragili”.
“Il nostro lavoro è molto impegnativo e delicato e mi sento il dovere di ringraziare la Direzione Strategica per l’appoggio e il supporto fornito a questo servizio che ci incoraggia a perseguire l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili e vulnerabili o che vivono in condizioni di marginalità sociale”, osserva D’Aquino, dirigente medico a capo dello staff composto da due infermieri, un oss, un ausiliario specializzato e tre amministrativi.
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Collaborazione tra Ulss 3 e Scuola di Medicina dell’Università di Padova
Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione da 20 anni opera per la salute degli invisibili
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Lavoro. Confartigianato Imprese Veneto promuove i percorsi professionalizzanti
Tirocinio con i maestri artigiani in 433 aziende
L
i hanno chiamati “gli influencer” dell’artigianato, di fatto sono degli autentici “maestri artigiani”, una figura riconosciuta in Veneto con una legge regionale approvata ancora nel 2018. E sempre nella nostra regione lo scorso autunno sono stati consegnati gli attestati a questi alfieri dell’artigianato, in grado di trasmettere il proprio “saper fare” anche ai più giovani, attraverso degli specifici tirocini. Il “maestro artigiano”, infatti, come ricorda la legge regionale, è colui che, “disponendo di un’adeguata e documentata esperienza imprenditoriale aziendale, possiede elevate conoscenze e abilità manageriali con un’elevata attitudine all’insegnamento del mestiere”. Oggi all’albo regionale sono iscritti ben 433 maestri artigiani. La legge regionale riconosce, inoltre, le “botteghe scuola”, cioè le imprese nelle quali il maestro artigiano svolge la propria attività e trasmette le proprie competenze. Proprio per favorire la formazione e la trasmissione dei saperi Confartigianato Imprese Veneto, che conta circa il 60 per cento dei maestri artigiani riconosciuti
dalla Regione, insieme a CNA e Casartigiani, attraverso i propri enti di formazione, promuove i tirocini per i giovani che vogliono fare un’esperienza professionalizzante e di valore a fianco dei maestri artigiani accreditati dalla Regione Veneto. L’attività è rivolta ad aspiranti artigiani che intendono inserirsi nel settore grazie ad una esperienza di tirocinio di inserimento/reinserimento presso la Bottega di un Maestro Artigiano: sono quindi numerose le opportunità per un giovane, ma non solo, anche per chi vuole mettere a frutto le proprie a abilità, di individuare l’azienda presso cui fare il tirocinio. Si tratta di un’opportunità anche per gli stessi maestri artigiani già inseriti nell’Elenco della Regione Veneto, che entro l’anno potranno ospitare un tirocinante per due mesi e poter misurare così le opportunità di nuove future collaborazioni.
Per poter ospitare un tirocinante il Maestro Artigiano può contattare l’Ente di Formazione provinciale dell’Associazione di categoria di riferimento o l’Istituto Veneto per il Lavoro.
“Il concetto di Maestro Arti-
giano – osserva il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto- è sempre stato inscindibilmente legato a quello di relazione; una relazione che si sviluppa all’interno di una bottega e che si basa sulla trasmissione delle competenze e dei mestieri. Un modello che oggi conosce una nuova attualità: nella bottega artigiana così come nei laboratori delle imprese più innovative la differenza la possono fare solo le persone, le competenze e le relazioni”.
Per diventare Maestro Artigiano, spiega Confartigianato Imprese Veneto, le strade che un’impresa artigiana può intraprendere sono due: da una parte il percorso professionalizzante
per titoli, che prevede un’anzianità lavorativa qualificata nel medesimo settore dell’artigianato di almeno 10 anni, competenze manageriali e un’elevata attitudine all’insegnamento del mestiere. Dall’altra, per chi non possiede i requisiti per titoli, c’è appunto l’opportunità di intraprendere un percorso formativo obbligatorio che permette l’acquisizione delle competenze manageriali e didattiche necessarie, preceduto da un periodo di attività lavorativa qualificata
nel settore di riferimento di almeno 5 anni. I percorsi professionalizzanti per titoli vengono presentati in autonomia dagli aspiranti Maestri Artigiani o meglio ancora con il supporto delle associazioni di categoria come Confartigianato. Il percorso formativo è invece organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, Ecipa e dagli enti di Formazione provinciali delle Associazioni di categoria di riferimento, attraverso un progetto finanziato dalla Regione Veneto.
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ARIETE BILANCIA
Avete superato i momenti di tensione e di incomprensione. Ora il percorso è in discesa e potete recuperare le relazioni che pensavate compromesse.
TORO
Avete incamerato energie sufficienti ad affrontare con entusiasmo gli ultimi ostacoli prima di raggiungere l’obiettivo a lungo inseguito. Siate tenaci.
GEMELLI
Avete investito nella determinazione e in una bella energia tutte le vostre aspettative ma non dimenticatevi di riconoscere un ruolo importante anche alla fortuna.
CANCRO
Non mancheranno momenti di stanchezza che saprete bilanciare con una visione positiva delle cose, capace di ribaltare situazioni apparentemente complicate.
LEONE
Continuate a fare programmi a lungo termine e a investire le vostre risorse per obiettivi futuri che sono ambiziosi ma che volete raggiungere a tutti i costi.
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la vostra natura riflessiva vi spingerà a prendervi un po di tempo per capire se i sentimenti che state provando sono autentici e se siete ricambiati.
Non prendete decisioni affrettate in questo periodo perché l’entusiasmo potrebbe giocarvi dei brutti scherzi. Procedete sempre con realismo e concretezza.
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Maggio, il mese dei colori e dei sapori intensi
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Se il lavoro procede a gonfie vele esaltando la vostra massima creatività, la sfera affettiva sarà di più difficile gestione a causa della vostra stanchezza.
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Avete chiuso con le situazioni tese e stressanti. Si apre un nuovo capitolo tutto da scrivere e questo vi ispira tanta fiducia che vi rende particolarmente interessanti.
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Non cedete finché non avete raggiunto il vostro obiettivo, a costo di spendere energie e tempo preziosi. Ma i vostri sacrifici sono sempre ripagati adeguatamente.
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L’estate si avvicina regalandovi energie positive che valorizzeranno i vostri talenti e che vi regaleranno momenti di grande soddisfazione. Sarete irresistibili.
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