ilBassano - luglio 2024

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Noi ci crediamo

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

Quest’anno sarà ricordato per due date storiche: il 19 e il 26 giugno, rispettivamente la definitiva approvazione dell’autonomia con il voto del Parlamento e la promulgazione della legge, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ne fissato la piena operatività dal 13 luglio. Ma ce ne è anche una terza: il primo luglio, giorno in cui con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Veneto ha chiesto la riapertura del tavolo di confronto per l’attuazione dell’autonomia differenziata, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Con questa lettera si riprende la trattativa sulle nove materie per cui non è prevista la definizione dei Lep, alle quali si affiancano quelle previste nella pre-intesa siglata ancora nel 2018. Il Veneto è pronto e dimostra di credere fermamente nella devoluzione delle competenze. Di fronte alla necessità di dare risposte sempre più adeguate ai cittadini, infatti, è nell’oggetto sociale di un governatore aspirare a ulteriori ambiti di attività. Siamo consapevoli che il percorso dovrà essere graduale perché impone una valutazione attenta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle funzioni. Se da sempre abbiamo affrontato 23 dossier, ognuno per una materia, è stato perché ci ha permesso di poter trattare ampiamente con cognizione di causa l’argomento e presentare una proposta di autonomia differenziata che sia di efficienza, responsabilità e vicinanza ai cittadini. aIl momento di mettersi alla prova è arrivato. Come Veneto siamo disposti a gemellarci da subito con una Regione del Sud che intenda testare assieme questa riforma che per noi significa equa distribuzione del benessere e non del malessere.

NICOLA FINCO NUOVO SINDACO. SCONFITTO ROBERTO CAMPAGNOLO PER 527 VOTI

Al ballottaggio il candidato del centrodestra, che al primo scrutinio aveva superato la sindaca uscente Pavan, si impone col 51,7% contro il 48,43% dello sfidante

Servizi alle pagg. 8-9

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AUTONOMIA, SI FA SUL SERIO IL VENETO APRE LA TRATTATIVA

Dopo il via libera al disegno di legge e l’approvazione di Mattarella parte la prima richiesta ufficiale

Servizio a pag. 19

UN “COLPO DI SCENA” PER I TRE TEATRI VENETI

Al via la nuova rassegna messa a punto dal Teatro Stabile del Veneto, in arrivo 80 spettacoli e grandi nomi La riforma

Servizio a pag. 21

SBye bye “galleggiamenti”

Nicola Stievano

>direttore@givemotions.it<

aranno state le proteste via via sempre più insistenti e numerose, soprattutto dopo la fine della pandemia, sarà che gli investimenti messi in campo l’anno scorso per le assunzioni e una migliore organizzazione iniziano a dare i loro frutti, fatto sta che sul fronte delle liste d’attesa nella sanità pubblica qualcosa si è mosso, in questi ultimi mesi. I numeri diffusi ad inizio luglio sembrano confermare questa tendenza.

segue a pag. 5

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Il neosindaco Finco

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“Ci sto? Affare fatica!”

Oltre un migliaio di ragazzi, di età compresa tra i 14 ai 19 anni, sono impegnati in queste settimane di vacanza in progetti utili per la comunità. In 16 Comuni del Bassanese è infatti scattata una nuova edizione dell’esperienza “Ci sto? Affare fatica”, un’ opportunità per i ragazzi di prendersi cura della propria città, sperimentando capacità personali e acquisendo nuove competenze.

Le attività sono ospitate dai Comuni, dai quartieri, dalle scuole, dal mondo associativo e del terzo settore in generale. Le inconfondibili “magliette rosse” saranno operative fino alla fine di luglio, nelle mattinate dal lunedì al venerdì, ripulendo i centri abitati, le vie e gli spazi verdi dei quartieri, rimettendo in sesto parchi gioco e staccionate, ma anche ritinteggiando le aule delle scuole dell’infanzia, primarie e medie, e molto ancora.

Una movimentazione che riempie di entusiasmo e di significato l’estate dei ragazzi, raggruppati in squadre miste di 10 componenti, guidati da un tutor e da un handyman, un volontario adulto con competenze tecniche e artigianali. In cambio del lavoro svolto, ciascun partecipante riceve un “buono fatica” settimanale del valore di 50 euro, spendibile nei negozi aderenti all’iniziativa, in acquisti di abbigliamento, spese alimentari, testi scolastici, libri, materiale didattico, sport e tempo libero.

Avviata in città alcuni ani fa, “Ci sto? Affare fatica” è curata dall’omonimo coordinamento. Avviata in città alcuni anni fa, si è subito diffusa nel territorio e fuori regione. Vi possono aderire anche le aziende attraverso ‘myTeam’ progetto che dà loro la possibilità di “adottare” una o più squadre, producendo welfare generativo, rinforzando la piccola economia di prossimità e investendo sul futuro.

Oltre mille ragazzi da 16 Comuni del Bassanese

Bye bye “galleggiamenti”

Stievano >direttore@givemotions.it<

Come già avevamo annunciato il mese scorso la curva delle prestazioni in attesa per esami e visite specialistiche continua a scendere negli ultimi mesi. I cosiddetti “galleggiamenti” sono ormai pressoché azzerati, assicurano i vertici della sanità regionale, per le prestazioni urgenti, quelle da garantire entro 10 giorni, mentre quelle con priorità a 30 giorni sono passate dalle 82.811 di maggio 2023 alle 13.913 dello scorso fine maggio, con un calo dell’83%. Sono scese del 62%, invece, le attese per visite ed esami da garantire tra i 60 e i 90 giorni, passate da poco meno di 75 mila alle attuali 28 mila.

Scendendo nel locale, in alcuni territori va meglio, in altri restano delle criticità, soprattutto dove mancano strutture e dove c’è ancora carenza di personale, come denunciano le organizzazioni sindacali che continuano a chiedere maggiori investimenti nel pubblico e meno ricorsi alle strutture private. Dai singoli direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere fino al presidente della Regione tutti assicurano che il “dirottamento” delle prestazioni nelle strutture private resta l’ultima spiaggia, una scelta necessaria solo quando non vi sono veramente altre alternative in ballo. E’ sensibilmente calato anche il numero dei pazienti che rinunciano alle cure nel pubblico, di fronte ai lunghi tempi di attesa, e si rivolgono ad ambulatori o cliniche private, pagando decisamente di più, pur di avere un riscontro in tempi più rapidi. Eppure la voce dei cittadini continua a farsi sentire, in particolare per le visite e gli esami più difficili da prenotare: ortopedia, dermatologia, oculistica, pneumologia e colonscopia, solo per citarne alcuni. A questo si aggiunge la maggiore distanza da affrontare per eseguire gli accertamenti, visto che le prenotazioni vengono assegnate a strutture lontane anche 50-60 chilometri dalla residenza del paziente. Ora, in soccorso degli operatori e dei cittadini, arriva anche l’intelligenza artificiale, in grado di incrociare centinaia di informazioni ed elaborare l’appuntamento “ideale”. Ben venga, purché al centro continui a rimanere la persona.

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Direzione,

Sviluppo sostenibile. La Championship del Festival si apre con la sfida tra le aziende locali

“Radici Future 2030”: la sostenibilità si fa intelligente

“La Championship è un’occasione per le aziende del territorio di mettere in mostra le iniziative più meritevoli in tema di sostenibilità” spiega Elena Claire Ricci, ricercatrice dell’Università di Verona e componente del Comitato scientifico

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uova edizione per Radici Future 2030, il festival della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’etica d’impresa che segue il cammino segnato dalle Nazioni Unite attraverso i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Anche quest’anno il percorso intrapreso vede insieme aziende, studenti, istituzioni e cittadini tutti verso un futuro migliore all’insegna della sostenibilità. Grazie al successo e all’esperienza raccolti nelle ultime edizioni in veste di ente del Terzo Settore, Radici Future si è consolidato come punto di convergenza fra le tante realtà del territorio, stimolando l’impegno sinergico di sempre più soggetti.

Ad aprire le danze, la Championship di Radici Future 2030 che vede le aziende del territorio sfidarsi su progetti o strategie aziendali sostenibili creative e innovative. “Per questa edizione, l’iniziativa pone l’accento su una sostenibilità intelligente – dichiara Andrea Visentin, ideatore del Festival –. Riteniamo che nell’affrontare i temi legati all’etica d’impresa e all’economia circolare, sia necessario assumere un approccio sagace e mai superficiale. L’idea è quella di premiare le aziende che, in materia di sviluppo sostenibile, riescono a scavare in profondità, proponendo progetti creativi, dettati da un atteggiamento critico e declinando gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 alla propria impresa in modo lungimirante”.

I migliori progetti vengono selezionati da un Comitato tecnico scientifico, composto dalla ricercatrice Elena Claire Ricci del dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Verona, dal Presidente di AsVeSS - Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile - Giorgio Santini, dalla presenza di Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione e Formazione.

“La Championship è un’occasione per le aziende del territorio di mettere in mostra le iniziative più meritevoli in tema di sostenibilità –spiega Elena Claire Ricci –. Il tema della sostenibilità intelligente, permette loro di raccontare le smart solutions che hanno messo in atto modificando il loro business model e design, combinando pratiche sostenibili con tecnologia avanzata, per creare soluzioni efficaci ed innovative. L’idea è quella di rilevare che tecnologia e sostenibilità non sono in antitesi, ma, al contrario, la tecnologia avanzata può essere una delle strade per promuovere la sostenibilità a 360°”.

Sempre nell’ambito di una sostenibilità di tipo intelligente, la via di Radici Future 2030 incrocia il cammino del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova, tessendo nuove collaborazioni. A fungere da trait d’union tra festival e ambiente accademico patavino, sono le tecnologie di frontiera, valido strumento per concretizzare gli obiettivi prefissati in ottica di un futuro più sostenibile. (r.f.)

Dalla sinergia con Unipd nasce Challenge, nuova declinazione del progetto Education

In seno alla sinergia tra Radici Future e dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’ateneo patavino nasce la Challenge, nuova declinazione del Progetto Education che celebra il dialogo tra aziende, studenti e università. Scuole superiori e imprese del territorio bassanese torneranno a collaborare sull’onda di tematiche legate alla sostenibilità, l’economia circolare e all’etica d’impresa. Al binomio si aggiungerà un terzo elemento: un gruppo del dipartimento patavino seguirà, nel ruolo di mentori, gli studenti impegnati nei progetti a concorso.

Dopo il grande interesse raccolto nelle precedenti edizioni, torneranno a novembre i “Dialoghi culturali”, quattro serate con ospiti esperti in cui la sostenibilità si intreccerà con gli ambiti più svariati, confermando l’importanza che svolge nella quotidianità di tutti noi. Anche quest’anno Bassano e Vicenza ospiteranno delle personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, dell’impresa, per intraprendere dialoghi arricchenti e dibattiti stimolanti, il tutto in una cornice d’arte e di bellezza.

Il festival è un progetto dell’Associazione Radici Future 2030 - ETS, a cura di Futura Digitale e LC2A; in collaborazione con DuePunti Eventi, Operaestate Festival e Fondazione Banca Popolare di Marostica – Volksbank.

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Andrea Visentin, Presidente Radici Future 2030

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Città di Bassano del Grappa
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Nicola Finco è il nuovo sindaco Campagnolo sconfitto al ballottaggio

Al primo turno Elena Pavan, sindaca uscente, perde la sfida e a sorpresa passa Finco. Bassano ha scelto il nuovo sindaco. Dopo il primo turno, i due sfidanti, Campagnolo e Finco, hanno subito avviato le trattative per gli apparentamenti, dai quali è rimasta fuori “mezza” coalizione che appoggiava proprio Pavan

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’ Nicola Finco, il vincitore dalla sfida del ballottaggio di domenica 23 e lunedì 24 giugno scorso contro Roberto Campagnolo. Al secondo turno delle consultazioni, dopo un testa a testa iniziale, Finco (centrodestra) ha ottenuto 8663 voti, pari al 51,57 per cento dei bassanesi recatisi alle urne, contro gli 8136 (48,43 per cento) riportati dall’avversario di centrosinistra. E’ stata una tornata elettorale segnata dalla bassa l’affluenza alle urne. Se al primo turno, quello dell’8 e 9 giugno, aveva votato il 55 per cento degli aventi diritto, la percentuale dei bassanesi recatisi ai seggi al ballottaggio è scesa al 44 per cento, che in numeri significa 17.072 votanti su 38.581 elettori. Il primo “duello” ha visto scendere in campo cinque candidati sindaci sostenuti da 1 4 liste e da oltre 300 aspiranti consiglieri. I cinque in corsa erano (in ordine alfabetico): Roberto Campagnolo (appoggiato da Partito Democratico, Bassano per Tutti - Europa Verde, Movimento 5 Stelle, Bassano Passione Comune) che ha vinto la sfida del primo turno con 5.926 voti totali, ossia ottenendo il 28,44 per cento dei consensi; Nicola Finco (Lega, Finco Sindaco per Bassano, Forza Italia-Cittadini di Bassano, Democrazia Cristiana) andato al ballottaggio con 5.231 voti, vale a dire con il 25,11 delle preferenze; l’ex sindaco Elena Pavan (Fratelli d’Italia, Elena Pavan sindaco, Forza Bassano) che con 4.799 voti (il 23,03 per cento) ha chiuso in terza posizione e quindi è stata esclusa dal secondo turno; Gianni Zen

(è il Momento) ha ottenuto 2.844 voti (la sua lista è stata la più votata di tutte, con il 13,65 dei consensi); Roberto Marin (Impegno per Bassano, Azione con Calenda) con 2.035 voti pari al 9,77 per cento. Assetti che sono stati modificati per il ballottaggio del 23 e 24 giugno. Dopo il primo turno, i due sfidanti, Campagnolo e Finco, hanno infatti subito avviato le trattative per gli apparentamenti che si sono concretizzati in breve, dai quali è rimasta fuori “mezza” coalizione che appoggiava Pavan. Infatti, la lista Fratelli d’Italia che l’aveva sostenuta al primo turno, per il secondo si è alleata con il gruppo di Finco che a sua volta aveva dichiarato di “non volere dialogare con la civica del sindaco uscente”. Sempre alla coalizione di centrodestra guidata dall’attuale primo cittadino si è poi unita la civica Impegno per Bassano, ma senza l’alleata del primo turno Azione che invece ha appoggiato Campagnolo. Anche la civica “è il Momento” di Zen ha sostenuto ufficialmente

Campagnolo al ballottaggio. Subito dopo la chiusura delle urne, lunedì 24 giugno, e prima di conoscere l’esito del ballottaggio, Roberto Marin ha annunciato le sue dimissioni da consigliere comunale che poi ha formalizzato. “La scelta è legata al risultato elettorale dell’8 e 9 giugno – ha motivato - che per me è stato un messaggio chiaro: le indicazioni dei cittadini sono sacrosante”. Il riferimento è a quel 9, 77 per cento di consensi riportato dalla sua coalizione. “Non sarò disponibile nemmeno per il ruolo di assessore, qualora mi venisse chiesto”, ha aggiunto. Dopo 15 anni di vita amministrativa in prima linea, Marin lascia. “Un allenatore segue la squadra fino all’ultima partita di campionato – ha osservato usando una metafora per spiegare la sua decisione comunicata dopo l’apparentamento con il centrodestra – E’ giusto che sia io a prendermi le responsabilità. Ringrazio il mio gruppo e tutti i bassanesi che ci hanno espresso la loro fiducia”.

Nuovo consiglio comunale. Maggioranza e minoranza: tutti i consiglieri

Nuovo sindaco e nuovo consiglio comunale. Con la vittoria di Nicola Finco sono stati eletti anche i nuovi consiglieri. Al netto degli assessorati e dei relativi subentri, dagli esiti delle urne sono passati, per la maggioranza: quattro della lista di Fratelli d’Italia, ossia l’ex vicesindaco Andrea Zonta (al primo turno ha ottenuto 248 preferenze), Stefano Monegato (118), Stefano Giunta (109) e Gianluca Pietrosante (85) , tutti con un’esperienza alle spalle da amministratori comunali; altri quattro della maggioranza sono della lista Finco sindaco per Bassano: Giovanni Baggio (168),

Patrizia Fietta (90), Luca Faccio (80) e Gianni Castellan (66); tre i rappresentanti di Lega: Andrea Viero (259), Arianna Lunardon (141), Giada Pontarollo (118); tre anche i consiglieri di Impegno per Bassano: non ci sarà il candidato sindaco Roberto Marin, dimessosi al termine del ballottaggio, ma Marina Bizzotto (142), Maria Federica Finco ( 121) e Paolo Bertuzzo (109); della maggioranza farà parte anche un candidato di Forza Italia, Mariano Scotton (246). I nove seggi della minoranza vengono coperti da: tre componenti della lista “è il Momento”, oltre al candidato sindaco Gio-

vanni Zen, Manuel Remonato (con 636 preferenze è stato il più votato in assoluto di questa tornata elettorale) e Giulia Moro (253); due i rappresentanti del Partito democratico: Roberto Campagnolo in qualità di candidato sindaco e l’ex parlamentare Rosanna Filippin (130); due anche i seggi per la lista Elena Pavan sindaco: l’ex sindaco Elena Pavan, candidata, e Paola Teosini (144); un posto a testa spetta per Paolo Retinò della lista Bassano per Tutti-Europa Verde (362) e uno all’ex sindaco Riccardo Poletto (545) di Bassano passione comune.

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Il municipio di Bassano

Comunali. La parola ai due protagonisti del ballottaggio

Nicola Finco: “Sindaco di tutti” Roberto Campagnolo: “L’impegno

Ricucire la città dopo le divisioni politiche degli ultimi tempi, che hanno visto ben 5 candidati sindaci e 14 liste in campo per le amministrative, ricompattandone il tessuto sociale e rilanciarla assieme al territorio attraverso un lavoro di rete con le amministrazioni contermini. Sono gli obiettivi per i quali il nuovo sindaco di Bassano, Nicola Finco, intende impostare il suo nuovo impegno. Esponente della Lega, ha dato le dimissioni da consigliere regionale, ruolo che ha svolto da circa 14 anni, per amministrare la propria città. Sposato con Angela, papà di due gemelli di 18 mesi, Regina e Brando, 41 anni il prossimo settembre, Finco ha annunciato di voler essere “il sindaco di tutti i bassanesi, anche di quelli che non si sono recati alle urne e di quelli che hanno dato la preferenza al mio avversario”. Ringraziando i cittadini che lo hanno votato, ha ammesso che il risultato sia giunto dopo una campagna elettorale lunga e complicata, con il centrodestra partito diviso, ma ora intende “scrivere una nuova storia della citta”. “C’è molto da lavorare, ma so di contare su di una squadra coesa, sintesi di persone con esperienza amministrativa e di volti nuovi che in questi mesi hanno lavorato assieme per arrivare al risultato”, ha detto.

“Parleremo con tutti: ci attendono sfide importanti e sono molte le decisioni da prendere - ha aggiunto – nel settore del sociale ad esempio, con il prossimo trasferimento dei servizi dall’Ulss ai Comuni, ma anche per garantire maggiore sostegno e servizi adeguati alle famiglie alle prese con figli minori e, sempre più spesso, anche gli anziani”. Nella sua agenda ha inserito anche le problematiche della viabilità e del traffico urbano, con l’ultradecennale Piano Mar che attende di essere attuato per risolvere i principali nodi viari del cuore bassanese . Finco ha promesso anche grande attenzione per i 22 quartieri. “Per me tutti hanno la medesima dignità, compresi quelli periferici - ha rilevato – Durante la campagna elettorale abbiamo dialogato molto con i residenti delle frazioni: spesso, in passato, si sono sentiti trascurati”.

Poco più di 500 voti hanno separato Roberto Campagnolo, candidato sindaco del centrosinistra, dal vincitore Nicola Finco nel ballottaggio del 23 e 24 giugno. Al primo turno la sua coalizione aveva ottenuto il maggior numero di voti (5926 pari al 28,44 per cento) rispetto al nuovo sindaco (25,11 per cento con 5.231 preferenze), uno degli altri quattro sfidanti, ma al secondo turno, non è riuscito a spuntarla per effetto degli apparentamenti tra liste. “Siamo arrivati molto vicini ad un risultato straordinario, peccato”, è stato uno dei primi commenti di Campagnolo a scrutinio concluso. Subito dopo, ha preso il telefono per chiamare il vincitore congratulandosi per l’elezione.

“Abbiamo fatto una campagna elettorale in crescendo, credendoci, nel rispetto degli avversari, lanciando messaggi positivi e proposte costruttive per governare la città, sempre con il sorriso sulle labbra – ha osservato Campagnolo, ex vicesindaco dell’amministrazione Poletto - L’elettorato ha scelto diversamente e va rispettato”.

“Credo che la nostra squadra abbia portato un bellissimo messaggio ai bassanesi - ha aggiunto - sostenuta da un’idea autentica di cambiamento, che metteva al centro i più

deboli e un programma di crescita sostenibile. Questi valori spiegati e condivisi sono comunque stati scelti da quasi la metà dei bassanesi recatisi alle urne e credo siano entrati in modo irreversibile nel dibattito politico cittadino”.

Volendo dare una lettura all’esito del ballottaggio, Campagnolo ha spiegato che l’avversario partiva con una colazione numericamente più forte dopo gli apparentamenti con Fratelli d’Italia e Impegno per Bassano.

“Accettiamo il verdetto – ha conclusoDobbiamo essere orgogliosi per quello che insieme siamo riusciti a fare e a cogliere da questa esperienza. Un grazie di cuore ai cittadini che per il sostegno dimostratoci, e gli amici per l’impegno, le idee e il cuore messi al servizio della nostra splendida città”.

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Ulss 7. Iniziati i lavori nell’area

ospedaliera per un investimento di 15 milioni di euro

Casa della comunità e Ospedale di Comunità: doppio cantiere al San Bassiano

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ue cantieri per un investimento complessivo di 15 milioni di euro. Al San Bassiano sono iniziati i lavori per la realizzazione della casa della comunità e per l’ospedale di comunità. La prima sarà costruita in un terreno di 18 mila metri quadrati adiacente alla struttura ospedaliera di via dei Lotti che si sviluppa a ovest della stessa, sempre di pertinenza dell’Ulss 7 Pedemontana. Si svilupperà su quattro piani (uno interrato e tre fuori terra) per una superficie coperta complessiva di circa 1.860 metri quadrati. Sul piano architettonico, il nuovo edificio si caratterizzerà per una forma a V aperta per il primo e secondo piano, con una corte centrale al livello terra che in futuro potrà collegarsi in via diretta con la struttura ospedaliera esistente. All’interno ci saranno numerosi servizi: ambulatori per la medicina generale e di continuità assistenziale, il Centro Salute Mentale (che potrà contare su un ingresso, aree di attesa e locali di supporto dedicati), il Ser.D (anche questo con un ingresso dedicato), ambulatori per l’attività specialistica, l’Assistenza Domiciliare Integrata, la Cot e altri servizi amministrativi. Tra le accortezze progettuali studiate per rendere la struttura più accogliente e allo stesso più sicura sul piano sanitario si segnala la presenza di numerose sale e salette di attesa, per consentire un’agevole fruizione degli spazi aperti al pubblico e allo stesso tempo la possibilità di separare più agevolmente i flussi di utenti, molto utile in caso di eventi pandemici. Il progetto prevede due stralci di intervento: per il principale i lavori dureranno circa due anni, con la conclusione prevista per inizio 2026 e un investimento complessivo pari a 13,4 milioni di euro, di cui 6 milioni finanziati tramite Pnrr, 6,6 milioni tramite il fondo sanitario regionale e ulteriori 653 mila euro tramite il Fondo integrativo per l’avvio delle opere indifferibili. Per il secondo stralcio, che prevede il completamento di alcuni spazi non compresi nell’obiettivo Pnrr, l’investimento stimato è pari a ulteriori 3,6 milioni di euro in attesa di finanziamento. Il secondo cantiere aperto riguarda il futuro Ospedale di Comunità che sarà ricavato all’undicesimo piano del San Bassiano, fino a oggi utilizzato prevalentemente per uffici e servizi non prettamente ospedalieri. Per rispondere a questa nuo-

va destinazione, gli spazi saranno completamente ristrutturati, con la demolizione di alcune murature interne e l’installazione di nuove pareti divisorie allo scopo di rivedere la distribuzione dei locali, l’adeguamento dei servizi igienici e degli impianti, oltre a nuovi rivestimenti. La superficie oggetto dell’intervento è di 3.160 metri quadrati, all’interno della quale saranno ricavate 16 stanze per complessivi 24 posti letto. I lavori dureranno circa 11 mesi, dunque con la conclusione prevista entro la

primavera del 2025, per un investimento complessivo di 1,5 milioni di euro finanziato tramite i fondi Pnrr. “Per tutte le opere legate al Pnrr stiamo procedendo secondo il cronoprogramma - conferma il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza – Nell’insieme, l’azienda prevede di realizzare 8 Case della Comunità e 3 Ospedali di Comunità. Nell’ambito di questo programma di interventi capillari e uniformi sul territorio, Bassano del Grappa vedrà un potenziamento strategico dei servizi

e della capacità di presa in carico. Da una parte infatti la Casa della Comunità diventerà il fulcro per l’erogazione di una serie di servizi territoriali, su spazi più ampi e accoglienti rispetto a quelli attualmente in uso”. (r.f.)

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Bramezza e Lanzarin:

“Passi avanti nella medicina di prossimità”

“La nuova struttura ci consentirà una razionalizzazione degli spazi attuali – afferma il dg Bramezza - mentre la collocazione limitrofa all’ospedale consentirà importanti sinergie logistiche e organizzative per alcuni servizi. Allo stesso tempo l’Ospedale di Comunità consentirà una presa in carico più appropriata per quei pazienti che necessitano di un grado di assistenza intermedio tra il ricovero ospedaliero e il rientro a casa, evitando ricoveri impropri in una struttura ospedaliera per acuti ma allo stesso tempo favorendo le dimissioni protette dei pazienti, dunque in piena sicurezza e con un livello di assistenza idoneo rispetto alle loro necessità”.

“Gli investimenti sul territorio e sulla medicina di prossimità legati ai fondi Pnrr stanno andando avanti - ha commentato l’Assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin nel corso di un sopralluogo ai cantieri del San Bassiano -: l’Ulss 7 Pedemontana ha programmato la realizzazione 8 Case della Comunità, 4 nel Distretto 1 di Bassano e 4 nel Distretto 2 Alto Vicentino, 3 Ospedali di Comunità e 4 Cot. Per quanto riguarda i cantieri di Bassano, da una parte i 24 nuovi posti letto dell’Ospedale di Comunità saranno un collegamento fondamentale per le dimissioni protette, dall’altro il cantiere della Casa della Comunità, saranno 99 in Veneto, per la realizzazione di una struttura che sarà poi il fulcro per l’attività territoriale, ospitando una molteplicità di servizi e facilitando così il cittadino che potrà contare su un unico punto di accesso”.

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Operaestate Festival Veneto al via in teatri, parchi e giardini

Tanti gli affermati protagonisti della scena nazionale e internazionale e i giovani emergenti, per un’edizione dedicata al tema delle relazioni e all’insegna della multidisciplinarietà

H

a preso il via una nuova edizione di Operaestate Festival Veneto con un pacchetto di oltre 100 spettacoli tra danza, teatro, musica, circo contemporaneo, a Bassano e nei teatri, nei paesaggi, in parchi, giardini e luoghi d’arte della Pedemontana Veneta. Un programma denso di importanti coproduzioni e prime nazionali con affermati protagonisti della scena nazionale e internazionale e giovani emergenti, per un’edizione dedicata al tema delle relazioni e all’insegna della multidisciplinarietà.

Nella sezione danza molti i progetti che intrecciano diversi linguaggi: così è per l’evento Un Amico, che vede insieme per la prima volta il musicista Mario Brunello con il coreografo Virgilio Sieni in una serata omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso, grande amico di Mario Brunello. In cartellone anche Roots, la Sonata per violoncello e pianoforte che Bosso scrisse e dedicò a Brunello (29/7). Alessandro Sciarroni, Leone d’oro alla Biennale, sarà al festival con il suo nuovo lavoro U., che dà corpo a una coreografia di voci, in un inno di gioia, speranza e amore (26/7). Tra i protagonisti anche due tra le coreografe italiane più innovative: Cristina Kristal Rizzo, riunisce straordinari danzatori nel suo nuovo Monumentum the second sleep, (31/7) e Silvia Gribaudi con MM Contemporary Dance Company, in Grand Jeté, propone una riflessione sui cliché della danza e del balletto (2/8). Al confine tra danza e installazione

artistica, Gruppo Nanou presenta una coreografia tra architetture di luce e di oggetti che omaggia Shining di Stephen King e la celebre trasposizione cinematografica di Kubrick (20 e 21/7).

Un grande ritorno è quello con Sharon Fridman, che in Go Figure crea una coreografia intrisa di poesia e forza fisica, equilibrio e leggerezza, potenza e precisione, per i corpi non conformi dei suoi danzatori. (6/8). Le Bolle Nardini disegnate da Fuksas ospitano Michele Di Stefano con la sua compagnia MK in Creatures. Album degli abitanti del Nuovo Mondo che unisce l’architettura dei corpi all’architettura contemporanea (9 e 10/8).

Programma denso di importanti coproduzioni e prime nazionali

Anche la sezione Teatro si caratterizza per l’incontro tra linguaggi e generi differenti. A Bassano sarà in scena il nuovo progetto di Motus: Frankenstein, che affronta il capolavoro di Mary Shelley guardando al mostro come metafora della diversità (23/7). In prima nazionale Anagoor con la nuova produzione nata per il tedesco Theater an der Ruhr : Bromio con Marta Ciappina, che incrocia danza, performance, teatro e musica, (prima nazionale 26 e 27 luglio); Marco Paolini ambienta invece alla Tagliata della Scala in Valbrenta, Latitudini, un primo studio ispirato

alla figura umana e scientifica di Charles Darwin (18 e 19 luglio). Particolarità del Festival è la sua ambientazione nei luoghi di rilievo del territorio e del suo patrimonio: ville, palazzi, paesaggi. E così la nuova creazione per i Dance Well dancers di Castelfranco Veneto- la pratica di Danza per persone con Parkinson, nel 2023 Premio Rete Critica e Premio Speciale Danza&Danza - è affidata al coreografo Matteo Marchesi, in scena in Villa Parco Bolasco (13/7); in prima nazionale Villa Dolfin Boldù di Rosà, ospita la nuova produzione di Stivalaccio Teatro, Strighe Maledette! (11/7), mentre Alessandro Bergonzoni nel parco di Villa Cerchiari a Isola Vicentina prosegue le sue sperimentazioni linguistiche nel nuovo Sempre sia rodato (22/7). A Marostica, sulla Collina del Pigrotto, la mega scultura del cane creato da Elena Xau-

sa, giovane illustratrice da poco scomparsa, i Fratelli Dalla Via in Nulla è più invisibile, riflettono sui monumenti e sul rapporto tra il ricordare e l’agire (3/8). La Piccionaia in Valbrenta con Come se in acqua stata non fosse, narra una storia di comunità e dei riti della devozione popolare (Cismon del Grappa, 8/8) e a Mussolente, Filippo Tognazzo/Zelda Teatro nel Giardino di Casa Eger, racconta la produzione tessile di quel territorio (21/7). Unisce il linguaggio della slam poetry e della stand up comedy, Lorenzo Maragoni in scena a Nove a Palazzo Baccin con Grandi numeri (9/9).

Accoglie stili e linguaggi differenti anche il programma dedicato alla musica, che si apre con il collettivo dei C’Mon Tigre in Habitat live, dal loro ultimo lavoro, acclamato tra i migliori dischi del 2023 (12/7). Nel filone dei giovani talen-

ti della classica tra i protagonisti ci saranno il violinista Giovanni Andrea Zanon con Martin James Bartlett al pianoforte (13/7), che cura anche il programma Leonora Armellini e un Quintetto di fiati (25/7), la pianista Eva Gevorgyan (8/8) e il duo violoncello pianoforte formato da Luca Giovannini e Leonardo Colafelice (11/8). Grande appuntamento anche il 4 agosto con l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius nella Nona Sinfonia di Beethoven che esprime, quegli ideali di libertà, pace e solidarietà.

Spazio anche al Minifest, dedicato ai più piccoli, con una trentina di appuntamenti e un’apertura internazionale, dal 5 al 7 luglio, mentre si consolida il progetto dedicato al Circo contemporaneo, con spettacoli e lo chapiteau del Circo Magdaclan (dal 5 al 15 settembre). (r.f.)

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Turismo lento. Il percorso nasce in Trentino Alto Adige, dal lago di Caldonazzo, per arrivare a Bassano

Ciclovia della Valsugana, suggestivo itinerario costeggiando il Brenta

S i possono percorrere tutto l’anno, ma con la bella stagione si può godere al meglio della bellezza del paesaggio degli 83 chilometri della Ciclovia della Valsugana. Il percorso nasce da nord a sud, ossia, dal Trentino Alto Adige, dal Lago di Caldonazzo, al Veneto, Bassano del Grappa. Ovviamente si può percorrere anche nell’opposta direzione, ed è proprio questo che proponiamo. Da Bassano si parte dalla strada della destra brenta, periferia nord-ovest. La direzione è quella di Valstagna. Si deve pagare lo scotto di essere sulla strada condivisa da ogni altro tipo di mezzo. Prima di Valstagna si può fare una sosta nelle suggestive grotte di Oliero. A Valstagna c’è la possibilità di fare rafting. Anche questa una esperienza sempre particolare. Occorre però una programmazione specifica attraverso la prenotazione. Sempre dalla cittadina, parte un percorso che porta sull’Altopiano di Asiago: la famosa “Calà del Sasso”. Un sentiero

costituito da 4.444 gradini. Continuando a pedalare si raggiunge il noto locale Cornale utile per una sosta. Poi stop all’asfalto ed ecco la vera e propria ciclabile. Lungo il tragitto si affronta una passerella sul fiume, si passa sotto la Strada Provinciale per Enego e si continua verso ovest. Passato il ponte sul fiume Brenta a Tezze Valsugana, dopo 3 chilometri si trova un punto di ristoro per ciclisti. Arrivati ad una rotonda, si prosegue verso destra per il nuovo tratto della ciclabile che evita il villaggio di Selva di Grigno. Percorrendo il tratto verso Selva di Grigno, per ciclisti allenati, parte dal centro del paese la “Strada dell’Altopiano”, una salita asfaltata particolarmente impegnativa, che arriva all’albergo Barricata e poi alla Piana di Marcesina sull’Altopiano. E’ percorribile esclusivamente in salita a causa della elevata esposizione. Tornando sulla ciclovia, ora la valle si allarga regalando panorami unici. Si giunge nel centro storico di Bor-

go Valsugana che, stanchi o meno che si sia, merita assolutamente una sosta. Si riparte ed il percorso si svolge fra piantagioni di vigne e melo arrivando senza fatica a Levico Terme e da qui a Caldonazzo. Guardando il nostro contachilometri ne segnerà all’incirca 60. Gli altri 23 riguardano il giro del Lago, molto consigliato. Una particolarità del percorso. Dopo Cismon del

Grappa la ciclabile è pattinabile fino a Pergine. Si può sfruttare, per il ritorno, la ferrovia che ha degli spazi, non molti, per il trasporto di poco più di una trentina di biciclette. La Ciclabile della Valsugana ha ricevuto nel 2020 l’Italian Green Road Award, premio della stampa, come ciclabile più verde d’Italia al Cosmo Bike Show di Verona. Michelangelo Cecchetto

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Alcuni scorci della ciclovia

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mostrato i tanti frequentatori illustri del mondo dello spettacolo che si sono immersi nelle sue acque termali, da Flavio Insinna ad Ornella Muti, da Dj Ringo a Giovanni Storti, da Giulia Calcaterra a Jakidale, da Vittorio Sgarbi a Marco Bianchi, che le ha dedicato un suo menu pensato per chi pratica attività acquatiche. Oltre a tanti visitatori illustri come Stefano Bollani, Andrea Lucchetta, Domenico Fioravanti, Vittorio Brumotti, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Vessicchio.

Ad accendere per primo i riflettori in Y-40 come studio di produzione è stato Diego Dalla Palma che ha girato un’intera stagione di Ciao Bellezza per Rete 4 dando il la a numerosi servizi nelle maggiori emittenti giornalistiche e televisive da ogni parte del mondo, come CNN, Fox, Discovery Channel, BBC, EBC Taiwan, TeleFrance1, RAI, Mediaset, SKY, La7. A consacrarla nell’ultima stagione sono state le numerose esterne acquatiche condotte da Umberto Pelizzari per Lo Show dei Record di Canale 5 con Gerry Scotti, nonché l’intera puntata di Generazione Bellezza di Emilio Casalini su Rai 3 dedicata proprio alla struttura unica al mondo e alle molteplici opportunità di sviluppo turistico ed economico aperte da Y-40.

DANZA

Location privilegiata per la danza subacquea, Y-40 ha ospitato gli allenamenti dell’étoile dell’Opera di Parigi Sylvie Guillem, fino ad essere il palcoscenico preferito del volteggiare della performer cinese Dada Li e di numerose altre artiste. Tre video soprattutto sono diventati virali per quel che riguarda la sesta arte: le coreografie a testa in giù della squadra nazionale italiana di nuoto sincronizzato riprese da Fabio Ferioli, gli struggenti passi di danza della campionessa Julie Gautier coreografati da Ophélie Longuet sulle note di Ezio Bosso, ma anche la danza morbida e sensuale del travolgente Tang’o eseguito sott’acqua in apnea dalla ballerina spagnola Ariadna Hafez Navarro con la coreografia di Bastien Soleil, un’incredibile performance subacquea a 10 metri di profondità, per la quale sono servite 600 immersioni in notturna della durata di circa un minuto e mezzo.

PUBBLICITÀ

Y-40® è stata il teatro dell’intera campagna del Ministero

destramento subacqueo.

Diversi gruppi di forze armate e associazioni di volontariato si sono rivolte alla struttura per sfruttare la conoscenza dei suoi operatori in educazione acquatica e speleosubacquea, tra cui: l’Arma dei Carabinieri, l’Aeronautica Militare, l’Esercito Italiano, la Guardia di Finanza, la Marina Militare, la Polizia di Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e, tra i tanti gruppi internazionali, anche l’ Esercito degli Stati Uniti d’America.

Y-40® rappresenta la condizione ideale per la ricerca scientifica subacquea non solo per la sua profondità reale e la temperatura che consente di rimanere in immersione a lungo, ma anche per l’assenza di correnti, e perturbazioni meteorologiche. La USA Navy ha scelto Y-40® per studiare la fisiopatologia degli atleti in apnea nel progetto di collaborazione tra Office of Naval Research, US Federal Agency, ed il dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova diretto dal prof. Gerardo Bosco. Anche la NATO ha scelto Y-40 per il summit del 2022 “Underwater Diving Working Group” sulla sicurezza in mare.

100 Paesi di provenienza

Eventi. Tutti gli appuntamenti di una stagione magica con imperdibili live in tutto il territorio

Estate all’insegna della musica

Dal Marostica Music Festival Volksbank al Jamrock Festival e all’Ama Music Festival entrano nel vivo le rassegne che, edizione dopo edizione, si consolidano catalizzando l’attenzione di un vasto pubblico con importanti ricadute anche sul territorio in termini di promozione

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Un’estate all’insegna della grande musica con numerosi eventi che, edizione dopo edizione, si consolidano catalizzando l’attenzione di un vasto pubblico con importanti ricadute anche sul territorio in termini di promozione.

MAROSTICA MUSIC

FESTIVAL VOLKSBANK

Si sta concludendo con enorme successo il Marostica Music Festival Volksbank, giunto alla 10^ edizione. Si svolge nello spazio unico di piazza Castello, nel castello inferiore della città medievale. Il 15 luglio ecco “Pooh – Amici x sempre Estate 2024”, con l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana con Diego Basso direttore. I più grandi successi della formazione italiana che entrano a pieno titolo nella storia della musica nazionale, saranno condivisi con il pubblico. Tante sono state le richieste che i Pooh hanno inserito una seconda data, il giorno successivo, sempre con inizio alle 21,30. A chiudere l’edizione 2024, una star della musica italiana: Antonello Venditti. Tappa del tour “Notte prima degli esami 1984-2024 40th Anniversary”. Venditti e la sua superband proporranno i brani dell’album “Cuore”, che compie a sua volta 40 anni, insieme a molti altri grandi successi della sua lunga storia musicale. Informazioni: www.marosticasummerfestival.it.

JAMROCK FESTIVAL

A Vicenza, al Parco Fornaci, sei giorni di concerti, dj set, street food e mercatini, immersi nel verde di una location tutta da vivere, dal 16 al 21 luglio. E’ la 12^ edizione del Jamrock Festival. Il programma: il 16 Giovanni Truppi e Sleap-e, il 17 Dov’è Liana e Coca Puma, il 18 Nitro, Kaos e Dj Craim, il 19 from Disco in the Jungle con DJ Spiller, il 20 Marlene Kuntz “Catartica 2024” e Halley Dna e il 21 chiusura con Tre Allegri Ragazzi Morti e I Melt. Dettagli su: www.jamrockfestival.it.

AMA MUSICA FESTIVAL

Nella particolare ed unica scenografia naturale di Villa Ca’ Cornaro a Romano d’Ezzelino con la sua ampia area verde dopo le anteprime a luglio il 5 con Queen Of The Stone Age, il 12 luglio con i CCCP Fedeli alla Linea ed i Marlene Kuntz

ed il 13 con Tedua, comincia mercoledì 21 agosto con il punk-rock dei The Offspring e poi Buzzcocks & More Tba, l’Ama Music Festival articolato in 5 giorni. Il 22 ecco Cosmo ed i Subsonica, il 23 ecco il rap e l’hip hop italiano di Coez & Frah Quintale, poi Il Tre, rapper affacciatosi al grande pubblico nel 2015 e tra i protagonisti di Sanremo 2024 e poi la rivelazione di Sanremo Giovani, Clara. Ed ancora Rhove e Kid Yugi. Il 24 agosto con la star della con-

e sopra gli Editors

sole Paul Kalkbrenner. trasforma la musica elettronica in una straordinaria esperienza. Poi Brina Knauss, Deer Jade e No Brand. Gran finale il 25 agosto con gli Editors & More Tba. Non solo musica perché con “Ama Experience” ci sono tante offerte vantaggiose in ristoranti, attività ludico sportive, hotel e b&b e musei ed attrazioni culturali. L’inizio degli spettacoli è alle 18. Infoline: www.amamusicfestival.com. Michelangelo Cecchetto

In alto il Marostica Summer festival, di seguito il Jamrock Festival

Calcio. Ai vertici della società è arrivata la nuova presidente Lara Bertoncello

Tra presente e futuro FC Bassano prepara la prossima stagione

Bertoncello è la prima presidente donna nella storia della società calcistica bassanese. Tra le altre new entry il nuovo direttore generale Luca Bertapelle, il nuovo direttore sportivo da Cristian Giacometti e il nuovo mister Gianluca Zattarin, 50 anni padovano, che nell’ultima stagione ha allento sulla panchina del Legnano

Archiviata la stagione del ritorno in Serie D, guarda al futuro l’FC Bassano. Dopo un’annata da applausi chiusasi in finale playoff con la sconfitta con il Campodarsego, la società calcistica cittadina si sta riorganizzando in vista della prossima stagione che si preannuncia ancora più dura, dopo le buone prestazioni ottenute negli ultimi mesi. La squadra allenata in questa stagione da mister Alessandro Pontarollo ha perso in modo indiscutibile in finale contro il Campodarsego con un netto 3-0 ma da neopromossa è stata protagonista di una cavalcata esaltante, che l’ha vista, partita dopo partita, crescere fino a sfiorare il colpo grosso. Un progetto costruito la scorsa estate con ragazzi quasi tutti provenienti dall’Eccellenza ma che ha saputo regge il confronto con la categoria superiore grazie alla chiara identità tattica trovata da mister Pontarollo. Terminata la stagione 2023-24, è già tempo di tuffarsi nella nuova avventura con diverse novità che in queste settimane stanno tenendo banco. Un rimpasto dirigenziale e di guida tecnica che cambia gli scenari in vista della prossima stagione. Al termine dell’ottimo campionato ha infatti salutato la società il Direttore Sportivo Francesco Sacchetto, uno degli artifici dei buoni risultati ottenuti quest’anno, che ha sposato il progetto del Chievo. Con lui ha fatto lo stesso tragitto Alessandro Pontarollo, accettando la proposta di guidare la panchina veronese, nonostante l’intenzione della società e della dirigenza fosse quella di confermare il blocco sportivo per il prossimo anno.

Ma la rivoluzione societaria non finisce qui. All’indomani della sconfitta nei playoff con il Campodarsego il presidente Francesco Baggio ha annunciato la sua parziale uscita di scena, dando il via a un importante rimpasto dirigenziale che ha portato alla nomina della prima presidente donna nella storia dell’FC Bassano: Lara Bertoncello. Oltre a lei, pur nel segno della continuità, sono cambiate diverse figure chiave a cominciare dal nuovo Direttore Generale Luca Bertapelle, ex cal-

ciatore e per una stagione Team Manager della squadra. Il D.S. Sacchetto è stato quindi sostituito da Cristian Giacometti, che ha già ricoperto quest’incarico nelle prime stagioni di vita della società. La squadra è invece stata affidata a Gianluca Zattarin, 50 anni padovano che nell’ultima stagione ha allento sulla panchina del

Legnano. Un ritorno per Zattarin visto che ha indossa per due anni la maglia giallorossa ai tempi della C dopo aver avuto esperienza da calciatore in serie A e B. Da allenatore ha maturato un’ottima esperienza D tra Este, Lentigione, Delta Porto Tolle, Franciacorta e Plateola.

Luca Strapazzon

La Società Tennis Bassano fa 90

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feli cità

Ha festeggiato ad inizio giugno i 90 anni di storia la Società Tennis Bassano. In un appuntamento speciale organizzato con i proprio affiliati, sponsor e amici, il sodalizio giallorosso ha festeggiato questo importante traguardo, premiando le figure che in questi 90 anni hanno reso celebre il circolo tennistico cittadino di via Col Fagheron. Oltre al Presidente in carica Marco Fioravanzo, sono stati premiati anche gli ultimi presidenti a guidare la società tennistica bassanese dal 1987 in poi, ovvero Giuseppe Baldin, Lamberto Gherardi, Gabriele Boschieri, Roberto Rossi, Loretta Andreatta, Giacomo Alban e Marco Moretto. Ma la serata è stata l’occasione anche per celebrare i più importanti e significativi atleti che in questi anni hanno difeso i

colori bassanesi. Tra questi vanno menzionati Franky Salviato, Tommaso Gabrieli e Sara Secco per essersi distinti tra i giocatori più forti del settore giovanile negli ultimi vent’anni di storia della società. Riconoscimenti importanti sono stati assegnati anche a Romilda Zitarosa, campionessa italiana Under 12 a squadre nel 2005 e Luigi Zitarosa che nel 2006 ha vinto il titolo under in doppio. Tra i premiati anche Mariano Scotton che ha diretto per diversi anni il circolo facendolo crescere e i maestri Tommy Moretto e Gaetano Curto, oltre al preparatore atletico Lamberto Zaborra, la segretaria sempre dedita e professionale Vania Zilio e Domenico Marin, fondamentale per l’impeccabile cura dei campi da gioco. Una storia ricca di successi che ha raggiunto il suo apice nel 2013 quando la Società Tennis Bassano vinse il titolo italiano a squadre di A1. Categoria ritrovata quest’anno come unica squadra veneta del tabellone. (l.s.)

Basket. La squadra dei coach Nicola Zen e Dieego Giarretta ha

vinto i playoff di qualificazione post season

MBA Bassano vince il campionato

e conquista la Divisione Regionale 1

La vittoria del campionato è stata festeggiata anche con una dedica speciale per Tommaso “Tommy” Fabris, il 17enne di Tezze sul Brenta cresciuto nelle giovanili dell’MBA Bassano e scomparso tragicamente nel febbraio 2023. Un ragazzo mai dimenticato per cui l’MBA Bassano si è spesa in sua memoria

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opo aver vinto la Regular Season, l’MBA Bassano ha ottenuto la promozione nella Divisione Regionale 1, vincendo i playoff di qualificazione post season. Un risultato ottenuto dopo un percorso stagionale importante, grazie al mix riuscito di veterani e giovani in rampa di lancio sapientemente miscelati da coach Nicola Zen e Diego Giarretta.

Il playoff è cominciato con una sfida contro il Basket Malo cominciata bene nelle mura amiche con la vittoria per 67 a 61 in gara 1. Una vittoria ottenuta in rimonta con un grande ultimo quarto dove i padroni di casa partivano sotto di 10 punti ma hanno saputo ribaltare la situazione. Gara 2 fuori casa è andata però al Malo che con un netto 70-51 ha avuto la meglio su un MBA mai realmente in partita che si avvicina solo a un massimo -8.

Rientrati a Bassano, l’MBA ha colto il pass per la finale nello spareggio tra le mura amiche con un 84-74 al supplementare. Una partita tiratissima che i padroni di casa sono riusciti a piegare a proprio favore con un grande canesto all’ultimo secondo dei tempi regolamentari per cogliere il pareggio e giocarsi tutto poi al supplementare.

Molto tirato poi il doppio confronto finale contro il Vigodarzere, dove l’MBA Bassano poteva comunque contare sul fattore campo. Vinto nettamente gara 1 con un 69-43 senza storia, ma nel ritorno in terra padovana il Vigodarzere ha saputo piegare la resistenza bassanese in una sfida tirata chiusa 54-51. Un finale tiratissimo in cui l’MBA ha avuto il tiro per il +1 ma nei successivi tiri liberi segnati il Vigodarzere trovava la distanza di sicurezza per vincere il match.

Nella bella giocata nuovamente tra le mura amiche l’MBA Bassano ha vinto 64-53 con un secondo tempo da 27 punti che ha piegato la resistenza degli avversari e ha permesso alla formazione di Nicola Zen di poter controllare il resto della partita.

La vittoria del campionato è stata festeggiata anche con una dedica speciale per Tommaso “Tommy” Fabris, il 17enne di Tezze sul Brenta cresciuto nelle giovanili

dell’MBA Bassano e scomparso tragicamente nel febbraio 2023. Un ragazzo mai dimenticato per cui l’MBA Bassano si è spesa in sua memoria nei mesi successivi.

Alla fine della bella che ha regalato la promozione in Divisione Regionale 1 c’è stato anche un riconoscimento per il capitano Jan

Lello a cui è stata consegnata una targa con la sua maglia, la numero

12. A consegnarla è stato proprio il coach Nicola Zen con cui ha condiviso molti anni di campo, palestra, allenamenti e partite.

La qualificazione in Divisione Regionale 1 segna anche il ritorno dell’attesa partita con i “cugini” di Marostica, oltre alle sfide con altre vicentine come Breganze e Dueville.

Luca Strapazzon

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Hockey Bassano riparte da Ubroker e Bertolucci

Terminata una stagione al di sotto delle aspettative, l’Hockey Bassano 1954 è al lavoro per la stagione del rilancio. La prima novità arriva dal main sponsor, che resterà fino al 2027 Ubroker. Ad annunciarlo è stato il patron Fabio Spallanzani che ha confermato la volontà di restare nell’hockey e di farlo unicamente a Bassano. Dopo cinque anni al vertice del campionato nazionale, il sodalizio con Ubroker proseguirà per un totale di 7 anni con l’obiettivo di conquistare nuovi importanti successi.

Per farlo è stato scelto il miglior allenatore su piazza: Alessandro Bertolucci. Il nuovo coach dell’Ubroker Bassano arriva infatti da tre scudetti consecutivi conquistati con il Trissino e con il Forte dei Marmi. Un contratto di

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due anni, fino al 2026, legherà il 55enne alla compagine bassanese con la possibilità di costruire un progetto a medio-lungo termine. L’obiettivo per la prossima stagione non è infatti lo scudetto, ma il ritorno tra le prime del campionato, superando le difficoltà di questa stagione. Bertolucci, che ricopre anche il ruolo di commissario tecnico della nazionale con cui sarà impegnato nei prossimi mondiali di Novara a settembre, avrà quindi la possibilità di impostare il lavoro con l’obiettivo di crescere partita dopo partita e tornare a recitare un ruolo di prim’ordine.

Nel frattempo, sono stati confermati in rosa il portoghese Ivo Silva, e gli azzurri Alberto Pozzato, Nicolas Barbieri, Mattia Baggio, oltre al capitano Andrea Scuccato. Conferme importanti per una rosa competitiva che certificano, insieme alla scelta del nuovo allenatore, la volontà di tornare protagonisti ai massimi livelli. (l.s.)

#Regione

LA RIFORMA. Dopo l’approvazione del disegno di legge alla Camera

Autonomia differenziata, la lunga marcia

Intanto il centrodestra capitalizza il risultato. Zaia: “Riaperto il tavolo di trattativa nazionale”

Eadesso? Dopo le dichiarazioni cariche di entusiasmo da una parte politica (“abbiamo scritto la storia”) e le stroncature dall’altra (“tutto inutile, non cambierà nulla”), archiviata anche la campagna elettorale, inizia la “lunga marcia” dell’autonomia.

Un percorso tutt’altro che lineare, quasi tutto da definire, e non privo di incognite, ad iniziare da quelle economiche. Ma la spinta impressa con l’approvazione del disegno di legge dopo la famosa maratona notturna alla Camera sicuramente darà l’energia per affrontare almeno la prima parte della riforma, che prevede l’apertura delle trattative fra regioni e Stato per il trasferimento delle competenze sulle materie per le quali non ci sono da garantire i livelli essenziali di prestazione, gli ormai famosi Lep di cui si è sentito molto parlare negli ultimi anni. Vale a dire gli standard minimi che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale per 14 delle 23 materie previste dall’autonomia, tra le quali vi sono la tutela della salute, istruzione, sport, ambiente, energia, trasporti, cultura e commercio estero. Per metterli a punto il governo si è preso due anni di tempo, intanto le regioni potranno avanzare delle richieste sulle altre 9 competenze che riguardano. Il primo a farlo è il Veneto, con

la lettera inviata il primo luglio per aprire le trattative. Le materie sono: i rapporti internazionali e con l’Unione Europea; il commercio estero; la protezione civile; le professioni; la previdenza complementare integrativa; il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; le casse di risparmio, le casse rurali e aziende di credito a carattere regionale; gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; l’organizzazione della giustizia di pace. Sulla carta sono immediatamente trasferibili, ma dietro a queste voci celano decine di funzioni per la precisione ben 184, che dovrebbero essere normate in autonomia dalle regioni, con il rischio paventato di una nuova selva legislativo e un ulteriore carico burocratico, che nessuno però vuole.

ZAIA, “IL VENETO

E’ PRONTO”

Il presidente del Veneto Luca Zaia ha ribadito che il Veneto è pronto a ricominciare a trattare. “Leggo dichiarazioni in cui sembra che per qualcuno sia quasi preferibile un’equa suddivisione del malessere; con l’autonomia abbiamo l’opportunità affinché si compia l’equa suddivisione del benessere. Faremo in modo che si eliminino le disuguaglianze grazie a quell’assunzione di responsabilità che, come ha detto il Presidente Napolitano, è il senso stesso dell’autonomia. Siamo

consapevoli e convinti della gradualità che il percorso impone e della valutazione attenta che va fatta per l’attribuzione di ogni singola materia e delle rispettive funzioni”, ha concluso Zaia.

LA LEGA ESULTA

Per la Lega, alle prese con le criticità interne e con la concorrenza di Fratelli d’Italia che in Veneto ha fatto il pieno di voti, l’autonomia è un punto a favore, un risultato da rivendicare. Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e deputato, “è una riforma che sceglie di tracciare la strada del futuro che permetterà al nostro territorio più risparmi, più efficienza, più servizi per i veneti. Essere relatore dell’Autonomia è stato un onore immenso. E’ un risultato che fa la storia della Lega”.

Gli fa eco il senatore Massi-

mo Bitonci: “Questa riforma non spacca l’Italia ma la unisce. La compartecipazione è alla base del federalismo e alla base dell’autonomia. Questo significa che una parte delle tasse, non solo dell’Iva, ma anche dell’Irpef può rimanere nella regione. Cioè, si produce il reddito, e una parte di questo reddito viene speso per i servizi ai cittadini. È anche una garanzia per tutta l’Italia, perché con l’inserimento dei livelli essenziali delle prestazioni, soprattutto per quanto riguarda tutte le materie di carattere sociale, c’è finalmente una garanzia che in tutta Italia potranno esserci dei servizi uguali per tutti i cittadini”.

FRATELLI D’ITALIA

PLAUDE AL GOVERNO

E’ il senatore di FdI Luca De Carlo a rivendicare il ruolo chia-

ve del suo partito e a sottolineare che se l’autonomia differenziata è legge «è solo grazie all’impegno, al lavoro e alla serietà del Governo Meloni. Per anni questo è stato un obbiettivo solo a parole dei governi che si sono succeduti alla guida della nazione, ma è solo con Giorgia Meloni alla Presidenza del Consiglio e con Fratelli d’Italia al governo che si è arrivati al risultato concreto. E’ l’ennesima prova di come quando Fratelli d’Italia prende un impegno lo rispetta sempre. Quanti, anche in Veneto, per mesi ci hanno attaccato dicendo che con questo governo l’autonomia sarebbe stata bloccata e affossata? Oggi credo siano in molti a doversi ricredere; noi, e io per primo, lo abbiamo sempre detto: quando facciamo una promessa, la manteniamo sempre”.

Il Dem Martella: “E’ solo una scatola vuota,

con

effetti risibili e contraddittori”

Una netta stroncatura al disegno di legge arriva dal segretario del Pd veneto Andrea Martella, che ricorda come il centrodestra abbia voluto tirare dritto senza valutare gli effetti di queste scelte. “Noi non siamo contro il principio dell’autonomia, - sottolinea Martella - infatti avevamo messo sul tavolo delle proposte costituzionali per escludere

prerogative indiscutibilmente nazionali come scuola, energia e reti di comunicazione e lavorare ad un progetto cooperativo fra Stato e Regioni centrato non su 23 ma su alcune precise materie. Questa era la strada da percorrere, invece ci troviamo con una scatola vuota, una riforma inapplicabile che non porterà nulla al Veneto e che non produrrà effetti

positivi per i suoi cittadini e le sue imprese. Questa è l’autonomia portata a casa dalla Lega, dopo anni e anni di propaganda”. Nella legge approvata a tappe forzate dal centrodestra, prosegue il segretario regionale, “non c’è alcun contenuto capace di rispondere alle necessità reali del Paese, delle famiglie, delle

lavoratrici e dei lavoratori, delle imprese. E’ una riforma inutile per il Nord e dannosa per il Sud. Non fosse altro per l’evidente ed enorme problema rappresentato dalla mancata definizione dei Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni, per i quali soprattutto non sono state previste risorse, nemmeno un euro”, mette in guardia il segretario veneto Dem.

Andrea Martella

ELEZIONI. Come cambia il quadro politico veneto dopo il test per Bruxelles

Il verdetto delle europee: vincitori e vinti

Tra gli eurodeputati veneti Donazzan, Berlato e Polato (FdI), Tosi (FI), Moretti e Zan (Pd), Guarda (Alleanza Verdi Sinistra)

Le scorse elezioni europee hanno assunto, nel corso di tutti i mesi precedenti, il valore di un test per stabilire i rapporti di forza in chiave regionale e molti dati, a volerli leggere in quell’ottica, sono chiaramente emersi. Anche se, è giusto ricordarlo, le elezioni comunali degli stessi giorni hanno lasciato lo spazio a più di qualche dubbio.

Ma andiamo con ordine.

Come assolutamente previsto a farla da padrone è stata Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni ha fatto registrare il 37,58% dei consensi consentendo di staccare un biglietto per Bruxelles, tra gli altri, all’assessore regionale Elena Donazzan (63.250 preferenze personali complessive in tutto il collegio), a Sergio Berlato (46.011) e a Daniele Polato (31.516). Un risultato di grandissime proporzioni, anche se molto distante da quello della Lega che alle Europee del 2019 in Veneto prese il 49,88% dei voti e che, a quanto pare, nel complicato scacchiere europeo non sta consentendo ai meloniani

di essere determinanti nelle scelte degli assetti, in primis la scelta della Presidente della Commissione Europea che resterà a Ursula von der Leyen, forte di un’alleanza tra Popolari, Socialisti e Liberali. Per restare al Veneto, però, questa affermazione mette una seria ipoteca sulla scelta di futuro presidente della Regione. Il Partito Democratico di Elly Schlein ha superato la soglia psicologica del 20% superando, a livello nazionale il 24% dei consensi. In Veneto, terra storicamente difficile, i democratici hanno messo insieme un buon 18,88% crescendo di quasi 3 punti percentuali rispetto alle Elezioni Politica del settembre 2022.

A guadagnarsi l’elezione in Europa, tra gli altri, la riconfermata Alessandra Moretti (82.540 preferenze personali complessive in tutto il collegio) e Alessandro Zan (92.651). Il dato che nessuno si aspettava è che i democratici nel collegio Nordest eleggono ben 5 parlamentari europei: un dato che consente a un altro veneto, il consigliere regionale An-

drea Zanoni, di essere il primo dei non eletti – quindi con grande possibilità di subentro nel corso della legislatura – grazie alle sue 31.682 preferenze.

La Lega Nord subisce, a livello nazionale, il sorpasso di Forza Italia ma in Veneto la spallata immaginata e costruita nei mesi passati dal segretario regionale forzista, Flavio Tosi, (il quale, forte dell’alto numero di preferenze ottenute, oltre 34 mila, sceglie di entrare in Parlamento Europeo) non è riuscita. Nonostante i moltissimi mal di pancia della base leghista uno dei fattori che evidentemente hanno evitato il sorpasso è stata l’intuizione di Matteo Salvini di candidare il Generale Vannacci capace di attirare, soltanto in Veneto, le preferenze di 72.048 elettori molto più della somma di tutti gli altri candidati leghisti. Anche questo caso il dato è molto significativo così come quello di Alessandro Manera - candidato del sindaco di Treviso, Mario Conte da molti indicato come il migliore successore di Zaia – evidentemente non sostenuto dalla Lega fuori dal territorio trevigiano. Manera, infatti, non sarà eletto avendo preso, a livello Veneto, 16.574 preferenze

delle quali 14.088 nelle Marca. L’Alleanza Verdi – Sinistra, guidata dalla consigliera regionale Cristina Guarda, che entra in Parlamento Europeo, vola sopra il 6%; il Movimento 5Stelle continua a non sfondare in Veneto e non arriva al 5%.

Da Matteo Renzi e Carlo Calenda, almeno in questo territorio, era lecito attendersi di più: entrambi, il primo con Stati Uniti d’Europa (che

Artigianato. Il rapporto presentato da Confartigianato Imprese Veneto a Mogliano

comprendeva anche il Partito Socialista e +Europa di Emma Bonino) e il secondo con Azione, non hanno superato, a livello nazionale, la soglia di sbarramento del 4% e anche in Veneto non hanno brillato; Azione, grazie all’attivissimo segretario regionale Carlo Pasqualetto, scollina la soglia fatidica e, almeno in questa regione, supera il 4% (4,1%), mentre i renziani si fermano al 3,2%. (r.r.)

Il Veneto tiene ma i costi per le imprese sono cresciuti

Negli ultimi quattro anni le micro e piccole aziende hanno speso 4,8 miliardi di euro in più per energia, tassi di interesse e carenza di manodopera

Il rapporto “Le prospettive dell’economia veneta nel panorama italiano ed europeo” presentato da Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto, durante l’incontro “Il Veneto si racconta” a Mogliano Veneto, ha evidenziato come, nonostante eventi ad alto impatto economico quali la pandemia, invasione dell’Ucraina, crisi energetica, stretta monetaria e crisi del commercio internazionale, il Veneto abbia risposto con forza negli ultimi quattro anni. Le micro e piccole imprese venete hanno affrontato maggiori costi per 4,8 miliardi di euro in energia, tassi di interesse e carenza di manodopera. Tra gli ospiti il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha ringraziato Confartigianato per il supporto costante nel percorso verso l’autonomia, esortando gli artigiani a mantenere viva la loro motivazione, elemento fondamentale per il successo e il valore riconosciuto a livello internazionale dei

prodotti e servizi Made in Italy. Tornando ai numeri del rapporto, tra il 2019 e il 2023, il Veneto ha registrato la crescita più alta del PIL a livello nazionale, con un incremento del 5,9%, superando la media nazionale di 2,4 punti. La regione ha anche raggiunto la più alta percentuale di occupazione nel Nord Italia, contribuendo a far crescere l’occupazione nazionale del 4,5% rispetto al 2021, un dato migliore rispetto a Germania e Francia. Nel 2023, il Veneto è diventato leader nei settori manifatturieri che coinvolgono quasi 100.000 imprese, eccellendo in moda, abbigliamento, accessori, arredamento, editoria e farmaceutica. Con un peso occupazionale del 28,7%, il Veneto supera abbondantemente la media nazionale del 20,1%, collocandosi al primo posto, seguito dalle Marche (27,6%) e dall’Emilia Romagna (27,3%).

L’incontro, organizzato dopo un lungo percorso di rinnovo delle cariche che ha portato all’elezio-

ne di una nuova classe dirigente di Confartigianato Imprese Veneto, composta da 12 presidenti di Federazione e 67 presidenti di Gruppi di Mestiere, ha offerto una solida base di partenza politico-economica e sociale per la programmazione e rappresentanza dei prossimi quattro anni. Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Veneto, ha introdotto l’evento sottolineando la rilevanza delle PMI in Veneto, che contano 404.522 imprese con 1,1 milioni di addetti, rappresentando il 99,2% del tota-

le delle imprese. Ha evidenziato le principali sfide come la glaciazione demografica, la difficoltà nel reperire manodopera, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, necessitando di formazione e competenze.

Dai dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese emerge che il Veneto è leader nazionale nel digitale, con il 70,7% delle imprese che investono in questo settore. Tuttavia, la regione è in ritardo sulla transizione verde, con solo il 25,3% delle aziende che riducono

le emissioni o investono nel risparmio energetico. Boschetto ha sottolineato l’importanza del ruolo di rappresentanza per i neoeletti presidenti delle federazioni, affermando che “nell’era in cui l’aggregazione è sinonimo di forza contrattuale e competitiva, sono certo che noi, come corpi intermedi, stiamo recuperando spazio e autorevolezza nelle sfere decisionali. Rappresentiamo non solo le imprese, ma anche filiere e distretti che operano e collaborano in un quadro organico e collettivo.” (r.m.)

Il cartellone. Il presidente Giampiero Beltotto commenta la nuova rassegna

Con il Teatro Stabile del Veneto 350 giornate di spettacoli dal vivo

“Colpo di scena” porta a Venezia, Padova e Treviso 80 lavori teatrali ma anche proposte per le scuole e co-produzioni

Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto, fa il punto sulla nuova rassegna teatrale presentata in Regione. “Colpo di scena”, così si chiama il ricco cartellone di oltre 80 spettacoli, di cui 38 titoli in abbonamento (13 in programma a Venezia, 13 a Padova e 12 a Treviso), numerosi progetti per il territorio, 4 proposte dedicate alle scuole superiori e 15 titoli di produzioni e co-produzioni per oltre 350 giornate di spettacolo dal vivo. Presidente, quali sono le novità e i punti salienti di questa nuova edizione?

Anzitutto i numeri perché quando vengono messe in cartellone quindici produzioni in un solo anno possiamo senza dubbio affermare che siamo un davvero un teatro nazionale. Poi la qualità delle produzioni, che è anche rappresentata anche dagli attori di fama, e di fama nazionale che hanno deciso di lasciarsi coinvolgere dalle nostre iniziative. E infine, credo, di rispetto per il

pubblico, a partire dagli abbonati, che lo scorso anno erano 6.200. Quest’anno contiamo di superare, anche se di misura, quel numero, insieme a quello degli spettatori, che nella scorsa stagione è stato di oltre 150 mila.

L’obiettivo, dunque, è di andare oltre a questi numeri e di coinvolgere, specialmente a Venezia, i turisti, aprendosi quindi ad un pubblico anche internazionale?

Noi abbiamo tre obiettivi. Il primo è che lo spettacolo estivo di Venezia, “Titizè. A venetian dream”, in cartellone fino al 10 ottobre, vada bene. In questo caso dobbiamo fare numeri importanti perché è uno spettacolo circense, che mescola il linguaggio della commedia dell’arte con affascinanti macchine sceniche, quindi per tutti davvero per tutti. È andare al circo in una forma teatrale, quindi un’iniziativa molto importante, alla quale teniamo. L’altro aspetto è allargarci, riguarda le convenzioni in essere con Vicenza e con Verona, affin-

ché continuino a crescere e ad offrire qualcosa in più. Con Vicenza devo dire che già siamo molto impegnati. Terzo obiettivo, infine è internazionalizzare la nostra offerta. La presenza della sovrintendente del Teatro di Fiume, con cui inauguriamo il nuovo teatro di Fiume, devo dire la verità, è di buon auspicio. C’è anche un grande coinvolgimento dei giovani: l’obiettivo è portarli a teatro?

Crediamo molto nella scuola. Il progetto Teseo fatto con la regione Veneto, e poi Veneto Creators, che è un’invenzione del presidente Zaia. E poi avete visto i giovani i giovani accanto a noi in occasione della presentazione della nuova rassegna. Tutto fa pensare al meglio, non possiamo sbagliare.

Quali i grandi nomi, gli attori di fama che ritroveremo sui palcoscenici veneti, nei teatri di Venezia, Treviso e Padova?

Sono moltissimi: Luca Barbareschi, Giuliana De Sio, Maria Amelia Monti, Marco Paolini, Andrea Pennacchi, Silvio Orlando, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Sergio Rubini, Franco Branciaroli e infine Mariano Rigillo che è un

mio grande amico.

L’arrivo di Dini segna una svolta per il Teatro Stabile del Veneto?

È il più grande direttore artistico che c’è in Italia. Anche qui possiamo farci male solo da soli.

La Regione Veneto investe in questa iniziativa culturale così importante perché ci crede, fino in fondo?

Se vogliamo essere essere in serie

A dobbiamo fare di tutto per restarci anche. Insieme alla regione Veneto ci credono anche i comuni perché negli ultimi anni, in particolare dal Covid in

Il programma. Dal 16 luglio la vendita degli abbonamenti sui posti liberi in cartellone

poi, avrebbero avuto con il covid una buona scusa per ritirare investimenti. Non è mancato nemmeno un centesimo, anzi, a Venezia abbiamo rifatto la sala, a Padova abbiamo rifatto la sala e nessuno ha fatto mancare il suo impegno su questo fronte. Anzi i Comuni ci hanno aiutato anche per raccogliere bene anche tutte le adesioni che abbiamo avuto da parte della fondazione di Venezia come da parte della Fondazione Cariparo. Insomma è stato un gran lavoro di squadra, ora aspettiamo il pubblico a teatro. (g.g.)

Al Teatro del Monaco un mix di ispirazioni classiche e contemporanee

Ultimi giorni di prelazione per chi vuole rinnovare l’abbonamento alla stagione di prosa al teatro comunale Mario Del Monaco di Treviso. Dal 16 luglio si apre infatti la vendita degli abbonamenti sui posti liberi per il cartellone 2024/2025, che avrà una programmazione di 12 titoli in abbonamento e – forte del successo della passata stagione e della crescita del numero degli abbonati, che ha segnato un +62% – inaugura il passaggio da tre a quattro serate, dal giovedì alla domenica, per tutti gli spettacoli.

Il “colpo di scena” che aprirà la declinazione trevigiana del Teatro Stabile del Veneto sarà lo spettacolo “Molto rumore per nulla” (in scena dal 7 al 10 novembre) per la regia di Veronica Cruciani con protagonisti Lodo Guenzi e Sara Putignano, seguito (dal 28 novembre al 1° dicembre) dalla prima produzione firmata per lo TSV dal nuovo direttore artistico Filippo Dini, nei panni di attore e regista, con “Parenti Terribili” di Jean Cocteau. Un mix di drammaturgia contemporanea e ispirazioni classi-

che che accompagnerà gli appassionati fino a maggio, con molti spettacoli ospitati e diversi appuntamenti “fuoriserie”, che riporta al Del Monaco il Festival Mythos, l’”Odissea” con Andrea Pennacchi, mentre Alessandro Preziosi vestirà i panni di D’Annunzio.

Il cartellone (il programma completo è consultabile sul sito teatrostabiledelveneto.it) è stato presentato a fine giugno con tanto di buffet aperto a tutti apparecchiato in Corso del Popolo ed è stato definito dall’assessora

alla cultura del Comune di Treviso

Maria Teresa De Gregorio “caratterizzato da grande qualità ma anche da una relazione sempre più forte e consolidata con le città e i territori circostanti, grazie a progetti che hanno connesso il TSV con università, scuole, imprese, il sistema museale, le Diocesi”. Ancora in via di definizione, invece, i contenuti della stagione lirica e concertistica, il programma di danza e la rassegna domenicale delle “Famiglie a Teatro”.

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Giulia De Sio è attesa a Treviso a gennaio 2025

Ecco i significati del Green: parole e concetti che usiamo spesso senza conoscerli

L’uso e l’abuso di molti termini legati ai concetti di cui andremo a parlare provocano disorientamento, che spesso sfocia quasi nel “fastidio”. Vi è mai capitato di alzare gli occhi al cielo quando per la quindicesima volta in poche ore sentiamo pronunciare parole come “sostenibilità” o “cambiamento climatico”?

Usate a sproposito o meno, cerchiamo di fare chiarezza!

Ecco un “glossario” essenziale di quanto può servirci capire.

In primis, SOSTENIBILITA’, che significa vivere e svilupparsi in modo che le risorse del nostro pianeta siano usate in modo responsabile, assicurando che anche le future generazioni possano avere ciò di cui hanno bisogno. Significa prendersi cura dell’ambiente, della società e dell’economia in modo equilibrato, senza esaurire le risorse naturali o causare danni duraturi. In parole semplici, è un modo di fare le cose che permette al pianeta di continuare a prosperare per molto tempo.

Ed alcune derivazioni specifiche, come la mobilità sostenibile, per cui si intende il modo di spostarsi che riduce l’impatto negativo sull’ambiente. Significa usare mezzi di trasporto che inquinano meno, come auto elettriche, biciclette, mezzi pubblici efficienti e camminare di più. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento dell’aria, il traffico e il consumo di risorse naturali, rendendo gli spostamenti più ecologici e salutari per tutti. E lo sviluppo sostenibile, che significa crescere e migliorare la qualità della vita senza danneggiare il pianeta o esaurire le risorse naturali, soddisfare i bisogni delle persone oggi, come cibo, acqua, energia e lavoro, in modo che anche le generazioni future possano avere le stesse opportunità.

La TRANSIZIONE ECOLOGICA è il processo di cambiare il modo in cui

viviamo e produciamo energia, passando da pratiche che danneggiano l’ambiente a quelle che lo proteggono. Significa spostarsi verso l’uso di energie rinnovabili, ridurre l’inquinamento e adottare abitudini più sostenibili per preservare la salute del pianeta. E’ il passaggio ad uno stile di vita e ad un’economia più verde e rispettosa dell’ambiente.

L’EFFICIENZA ENERGETICA è il modo di usare meno energia per fare le stesse cose. Significa utilizzare tecnologie e pratiche che riducono il consumo di energia senza sacrificare comfort o funzionalità. Ad esempio, lampadine a basso consumo che illuminano come quelle tradizionali, ma consumano meno elettricità.

Le ENERGIE RINNOVABILI, che approfondiremo nella pagina seguente, sono fonti di energia che non si esauriscono e che possono essere usate continuamente senza danneggiare il pianeta. Queste includono il sole (energia solare), il vento (energia eolica), l’acqua (energia idroelettrica) e il calore della Terra (energia geotermica).

L’IMPATTO AMBIETALE invece è l’effetto che le nostre azioni hanno sulla natura. Include i cambiamenti che causiamo all’aria, all’acqua, al suolo, alle piante e agli animali.

BENVENUTI

Benvenuti al primo appuntamento delle Rubriche de La Piazza. Da questa uscita ogni mese troverete all’interno di ciascuna delle 23 edizioni territoriali de La Piazza un approfondimento tematico dedicato.

Partiamo con uno dei temi più attuali e sentiti degli ultimi tempi, il Green. Intendiamo raccontarvi in generale e nel dettaglio il coinvolgimento che la rivoluzione green ha e avrà nelle nostre vite. Come ad esempio nei trasporti, ma in particolare nella scelta dell’auto che andremo a fare: elettrica, ibrida o a trazione termica? Nella prossima uscita approfondiremo gli ultimi modelli delle auto in commercio, con una rubrica dedicata ai Motori. Con l’arrivo dell’autunno vi porteremo con noi nel mondo dell’arredamento, del design e della ristrutturazione, con la Casa in primo piano.

Temi importanti, che ci accompagneranno a rotazione fino alla prossima primavera, quando invece andremo a concentrare l’attenzione sul tema Garden, quindi sugli spazi all’aperto che circondano le nostre abitazioni: giardini, terrazze e orti.

Cercheremo di darvi anche consigli utili e ponderati, attraverso le offerte che le aziende e le attività commerciali del nostro territorio hanno deciso di dedicare ai nostri lettori de La Piazza.

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Fonti alternative. Le principali sfruttano risorse come il sole, il vento, la forza dell’acqua e materiali organici

Focus energie rinnovabili: quali le più adatte al nostro territorio?

Le energie rinnovabili sono una chiave fondamentale per un futuro sostenibile e per la riduzione dell’impatto ambientale dell’umanità. A differenza dei combustibili fossili, che sono limitati e causano significativi danni ambientali, le energie rinnovabili sono inesauribili e più rispettose dell’ambiente. La diversificazione delle fonti di energia rinnovabile è fondamentale per garantire una fornitura energetica stabile e affidabile. Investire in tecnologie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e promuovere politiche favorevoli sono i passi fondamentali per un futuro energetico sostenibile. Vediamo le principali fonti di energia rinnovabile: solare, eolica, idroelettrica, geotermica e biomassa.

ENERGIA SOLARE

L’energia solare sfrutta la luce del sole per generare elettricità o calore. Esistono due principali tecnologie: i pannelli fotovoltaici e i collettori solari termici. I pannelli fotovoltaici convertono direttamente la luce solare in elettricità mediante celle solari. Sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, dalle abitazioni ai grandi impianti solari. I collettori solari termici, invece, assorbono il calore del sole per riscaldare acqua o aria, usati principalmente per il riscaldamento domestico. L’energia solare è abbondante e può essere sfruttata quasi ovunque, rendendola una delle fonti di energia più promettenti per il futuro.

ENERGIA

EOLICA

L’energia eolica sfrutta la forza del vento per generare elettricità. Le turbine eoliche, con le loro grandi pale, catturano il vento e lo trasformano in energia elettrica tramite un generatore. Le turbine possono essere installate sia sulla terraferma che in mare aperto (offshore), dove i venti sono più forti e costanti. L’energia eolica è una delle fonti di energia rinnovabile in più rapida crescita, grazie ai costi di produzione relativamen-

e dall’impatto visivo.

ENERGIA IDROELETTRICA

L’energia idroelettrica utilizza il movimento dell’acqua per generare elettricità. Gli impianti idroelettrici sono spesso costruiti su fiumi, dove le dighe creano un bacino d’acqua. L’acqua rilasciata dal bacino fluisce attraverso turbine, generando elettricità. Esistono anche impianti di piccola scala, chiamati micro-idroelettrici, che possono essere installati in piccoli corsi d’acqua. L’energia idroelettrica è una fonte stabile e affidabile, ma può avere significativi impatti ambientali, come la distruzione di habitat naturali e la modifica dei flussi dei fiumi.

ENERGIA GEOTERMICA

L’energia geotermica sfrutta il calore proveniente dall’interno della Terra. Questo calore può essere utilizzato direttamente per il riscaldamento

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o convertito in elettricità tramite impianti geotermici. Le aree geologicamente attive, come l’Islanda o parti degli Stati Uniti, sono particolarmente adatte per l’energia geotermica. I principali vantaggi di questa fonte di energia sono la sua affidabilità e la capacità di fornire energia continua, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Tuttavia, la sua applicazione è limitata a regioni con sufficiente attività geotermica.

BIOMASSA

La biomassa utilizza materiali organici, come legno, rifiuti agricoli e urbani, per produrre energia. Questa può essere trasformata in biogas attraverso la digestione anaerobica o in biocarburanti tramite processi chimici. La biomassa è una fonte di energia flessibile e può contribuire alla gestione dei rifiuti. Tuttavia, la sua sostenibilità dipende da pratiche di coltivazione e raccolta responsabili, poiché un uso eccessivo può portare alla deforestazione e alla perdita di biodiversità.

Come mai?

“Semplice: ha installato impianto fotovoltaico, pompa di calore e batteria d’accumulo. Prima dell’intervento spendeva circa 2.000 euro l’anno di gas. Oggi, per tutte le sue esigenze di luce, riscaldamento, raffreddamen-

tutto l’investimento, dalle spese per le componenti sino alla manodopera. Un ulteriore vantaggio che merita di essere sfruttato”. Quali sono i marchi che piacciono di più ai clienti?

“Dipende. Noi installiamo prodotti delle mi

Una bella soddisfazione…

“La vera soddisfazione è contribuire a una rivoluzione gentile, che consente alle persone di risparmiare e, contemporaneamente, tutela il nostro pianeta”.

SOLAR Piazzetta Curte Rodulo,
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te bassi e alla sua efficienza. Tuttavia, l’installazione delle turbine può essere limitata da considerazioni paesaggistiche

La casa cambia. Attenzione ai materiali usati ma anche all’efficienza energetica e all’impiego delle risorse

Le buone pratiche per un’edilizia sempre più attenta all’ambiente

L’edilizia sostenibile rappresenta un approccio innovativo alla costruzione e alla gestione degli edifici, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, con un occhio attento al benessere delle persone.

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Questa pratica integra materiali ecologici, tecnologie efficienti e design intelligente per creare strutture che siano rispettose dell’ambiente e delle risorse naturali.

Uno degli aspetti fondamentali dell’edilizia sostenibile è l’uso di materiali a basso impatto ambientale. Questi includono legno certificato, bambù, calcestruzzo riciclato e pannelli solari. L’uso di materiali riciclati, e a Km0, riduce la necessità di trasporto e diminuisce le emissioni di carbonio. Inoltre, i materiali naturali come il legno e il bambù sono rinnovabili e biodegradabili, riducendo quindi l’inquinamento e il consumo di risorse non rinnovabili.

L’efficienza energetica è un altro pilastro dell’edilizia sostenibile. Gli edifici possono essere progettati per massimizzare l’uso della luce naturale, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e, di conseguenza, il consumo di energia. L’isolamento termico di alta qualità, finestre a doppio vetro e sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti contribuiscono a mantenere una temperatura interna confortevole con un minor uso di energia. L’integrazione di fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari e impianti geotermici, può inoltre ridurre ulteriormente la dipendenza dai combustibili fossili. La gestione sostenibile dell’acqua è un punto cruciale nell’edilizia sostenibile. Sistemi di raccolta dell’acqua piovana, rubinetti a basso flusso e impianti di riciclo delle acque grigie aiutano a ridurre il consumo di acqua potabile. Questi sistemi non solo conservano una risorsa preziosa, ma riducono anche i costi operativi degli edifici. Infine, il design intelligente degli edifici sostenibili prevede l’ottimizzazione dello spazio e la flessibilità d’uso. Questo significa progettare spazi che possono adattarsi a diverse funzioni nel tempo, riducendo la necessità di ristrutturazioni frequenti e minimizzando l’uso di materiali e risorse.

L’edilizia sostenibile è una risposta necessaria alle sfide ambientali odierne. Integrando materiali ecologici, tecnologie efficienti e un design intelligente, si possono costruire edifici che riducono l’impatto ambientale e migliorano la qualità della vita delle persone.

Tecnologia green per l’edilizia sostenibile

La tecnologia green sta rivoluzionando il settore dell’edilizia sostenibile, offrendo soluzioni innovative per costruire edifici più efficienti e rispettosi dell’ambiente. Tra le principali tecnologie troviamo i pannelli solari, che consentono agli edifici di generare energia pulita, riducendo la dipendenza da fonti fossili. Inoltre, l’uso di materiali da costruzione eco-compatibili, come il legno certificato e i mattoni riciclati, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni.

Le tecniche di isolamento avanzate, come i vetri a bassa emissività e i sistemi di isolamento termico a cappotto, migliorano l’efficienza energetica degli edifici, riducendo i consumi di riscaldamento e raffreddamento. Le smart grid e i sistemi di gestione dell’energia permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, monitorando e regolando il consumo energetico in tempo reale. Inoltre, l’integrazione di soluzioni di raccolta e riutilizzo delle acque piovane riduce lo spreco idrico, mentre i tetti verdi e le pareti vegetali migliorano l’isolamento termico e la qualità dell’aria. L’implementazione di queste tecnologie green nell’edilizia sostenibile non solo aiuta a mitigare il cambiamento climatico, ma crea anche ambienti di vita più salubri e confortevoli.

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Vacanze 2024 all’insegna della sicurezza

Usalute.

E’ partita l’estate 2024 nel litorale Veneziano: “Benvenuto turista d’Italia e del mondo” è l’incipit del video che l’Ulss 3 Serenissima ha realizzato sull’impegno per garantire l’assistenza in emergenza e sanitaria ai villeggianti che giungono nelle città e nelle spiagge del Veneziano.

“Vacanze sicure” è un progetto che l’azienda sanitaria condivide con la Regione Veneto e che, per l’edizione 2024, consiste in uno sforzo economico di poco meno di un milione e 700mila euro d’investimento. Un impegno che quest’anno ha consentito di potenziare personale e strutture, oltre ai servizi.

“Siamo vicini ai territori che nell’estate accolgono milioni di turisti e villeggiantiha sottolineato il Direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato -. L’obiettivo è garantire a chi arriva nel Veneziano di trovare un sistema che lo accolga con professionalità anche per la sicurezza e l’assistenza medica e sanitaria”. Chioggia, con la sua città d’arte e le spiagge, sta al centro di questo potenziamento dei servizi sanitari.

“Ai due ambulatori medici attivati per la stagione estiva - esordisce il Direttore del Suem118, Andrea Tiozzo, per l’area di Chioggia - si aggiungono quattro punti infermieristici, all’Ascot, allo Stella Maris, all’Astoria, e ai Bagni Smeraldo. Presi-

VACANZE SICURE 2024

Nelle spiagge di Sottomarina e Isola Verde potenziati servizi, personale e strutture. Il miglior benvenuto che si possa dare ai turisti

diamo anche quella spiaggia libera di circa settecento metri ad Isola Verde, che è particolarmente difficile da raggiungere”. Il progetto prevede quest’anno un presidio con l’ambulanza dedicata a Isola Verde. “Fondamentale è la mappatura - ha spiegato il Primario - che ogni anno viene rinnovata sulle spiagge”. C’è poi la collaborazione con gli operatori del salvamento, la quale ha consentito di ridurre anche in modo significativo il numero dei decessi in spiaggia. “Ci aiutano – ha aggiunto Tiozzo - ad essere efficienti anche mezzi: è possibile il volo notturno dell’elisoccorso, l’idroambulanza che d’estate sosta a Pellestrina, e quad per muoverci in velocità sulla sabbia. La novità: le medical e-bike, ad ampia autonomia, dotate di luci stroboscopiche e sirene; a Chioggia sono tra le prime in Italia”.

La formazione per gli operatori è strategica come lo è anche quella fatta a cittadini e villeggianti. A Chioggia e a Sottomarina è pronto il programma di corsi sia di rianimazione cardiopolmonare che di disostruzione pediatrica. Entrano in azione anche i cani addestrati al salvamento. Estate sicura sul territorio significa anche lotta agli insetti pericolosi. “Siamo

pronti - ha sottolineato la dottoressa Federica Boin - con la lotta all’arbovirosi. Con i comuni, che mappano le aree a rischio, organizziamo i trattamenti larvicidi e, nel caso si presentino casi umani di infezione, avviamo protocolli di trattamento straordinario con larvicidi e adulticidi per la lotta al vettore. Ci impegniamo anche con il Piano caldo per proteggersi dalle ondate di calore”.

Il faro della salute resta comunque l’Ospedale. “Chioggia - ha sottolineato il Dg Contato - è uno dei pochissimi poli turistici che hanno un Ospedale vicinissimo all’area balneare, raggiungibile via acqua, via terra e anche dal cielo, grazie all’elisuperficie. Sono stati potenziati il Pronto Soccorso, i servizi di ambulatorio pediatrico e di specialistica”.

Collaudata è la comunicazione al turista, con l’app “Vacanze Sicure” che mette a disposizione i servizi di emergenza-urgenza, di assistenza e di cura. Si lavora sul fronte della telemedicina che si concretizza in tutte quelle attività di consulenze a distanza, ma anche nell’utilizzo dei visori che, indossati dal personale del Suem118, permettono loro di intervenire, in caso di emergenza, restando in collegamento con la centrale.

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Riabilitazione. Sei appuntamenti da giugno a settembre nel territorio veneto

Le squadre del Dragon boat scendono in acqua

Sono formate da donne operate di tumore al seno che si allenano in questa disciplina particolarmente indicata come attività, riabilitativa psicofisica. Gareggeranno per informare e divulgare all’interno di un progetto regionale

Forza, riscatto, rinascita. Tre parole, un unico obiettivo: riabilitazione!

Dopo l’avvio il 1° giugno a Treviso, l’8 a Mestre (Ve) e il 15 a Bardolino (Vr), una nuova data si è aggiunta – quella del 29 giugno a Padova – alle complessive sei giornate previste per questa iniziativa che fa parte di un progetto della Regione Veneto di promozione del Dragon Boat, in collaborazione con Ugo, l’acronimo di Unite gareggiamo ovunque, le squadre formate da donne operate di tumore al seno, e Lilt.

Il Dragon boat è una canoa con una testa di drago sulla prua, da cui il nome di questa disciplina – di origine cinese - particolarmente indicata come attività riabilitativa psicofisica rivolta alle donne con pregresso tumore al seno. Venti rematori pagaiano al ritmo scandito da un tamburo che si trova a prua dell’imbarcazione mentre a poppa si colloca il timoniere che tiene la direzione. E’ uno sport di squadra che non richiede conoscenze pregresse e può essere praticato da chiunque. In Italia fu praticato per la prima nel 1988 a Roma sul laghetto dell’Eur, mentre i primi campionati del mondo furono in Cina nel 1995. Le gare si svolgono sulle distanze di 200, 500, 1000, 2000 metri. Dal 2016 le Ugo hanno iniziato a gareggiare, sia in Italia che all’estero, con l’obiettivo di promuovere il loro progetto affinché tutte le donne

che hanno avuto la loro esperienza possano conoscere l’attività del Dragon boat e decidere di sperimentarla. Nel 2019 hanno costituito l’Associazione Ugo Unite gareggiamo ovunque Onlus con la mission di promuovere e diffondere i benefici dell’attività fisica, i valori dello sport e la ricerca della salute.

Il progetto regionale è stato approvato alla fine dello scorso anno, Dgr 1390 del 20 novembre 2023, e prevede appunto 6 giornate organizzate nelle diverse province del territorio, in cui momenti di approfondimento con medici e specialisti si alternano all’attività fisica su dragon boat. “È da tempo dimostrato – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin, in occasione dell’Open Day a Padova – che l’attività fisica praticata regolarmente contribuisca a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore alla mammella, migliori la tollerabilità dei trattamenti e riduca il rischio di ricaduta di malattia dopo una prima diagnosi di tumore operabile”.

In particolare, per le donne sottoposte a linfoadenectomia, che hanno il rischio di sviluppare un linfedema, viene evidenziato che esercizi leggeri di allungamento muscolare (stretching), di mobilità articolare e rinforzo muscolare permettono di ripristinare gradualmente la funzionalità del braccio, facilitando il ritorno linfatico; infatti, se svolti con regolarità, questi esercizi permettono di migliorare i movimenti dell’arto e ridurre il gonfiore.

“Ecco perché assume particolare importanza l’obiettivo regionale di promuovere il movimento tra le donne colpite da tumore al seno, attraverso l’attività sportiva del “Dragon Boat”. Tale disciplina - ha continuato Lanzarin - unisce la ripresa fisica (soprattutto per la riabilitazione del braccio dal lato dell’intervento chirurgico) con quella psicologica e sociale, in quanto lo spirito di squadra e una sana competizione hanno effetti “terapeutici” molto efficaci di sostegno reciproco nella lotta alla malattia oncologica e per una ripresa della vita dopo la malattia”.

In Italia esistono 52 squadre di Dragon Boat, di cui 9 in Veneto. Le tappe successive dell’iniziativa veneta si svolgeranno il prossimo 7 settembre a Solagna (Vi) e ad Arquà Polesine (Ro). La chiusura si terrà a Bardolino (Vr) il prossimo 14 settembre con la presentazione degli esiti finali del progetto e una competizione tra diverse squadre che si sfideranno a colpi di pagaia

APPARENTEMENTE INNOCUE, POSSONO ESSERE UN PERICOLO PER I BAGNANTI

Meduse, come comportarsi in caso di contatto

L’estate è iniziata e sono stati inaugurati anche i primi bagni in mare della stagione, perfetti per godersi un po’ di meritato riposo e un po’ di ristoro nelle giornate di caldo intenso. Tuttavia, è importante essere preparati per eventuali “incontri ravvicinati” con le meduse, organismi marini apparentemente innocui che rappresentano però un pericolo per i bagnanti.

Con le loro punture, infatti, le meduse possono rovinare una perfetta giornata al mare e causare danni, anche permanenti, come cicatrici o macchie sulla pelle.

Ma attenzione: con le giuste informazioni si possono affrontare senza panico anche le meduse!

L’Ulss 2 Marca Trevigiana ha fornito nelle sue pagine social alcuni utili consigli per intervenire correttamente in caso di contatto e continuare a godersi le proprie vacanze estive in piena sicurezza. Innanzitutto, la prima cosa da fare in caso di contatto è rimanere calmi e cercare di respirare in modo regolare. Se si è vicini alla riva è bene

uscire dall’acqua, in caso contrario è opportuno richiamare l’attenzione degli altri bagnanti per farsi aiutare.

Una volta fuori dall’acqua, si legge nell’infografica dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, è prioritario controllare se sono rimasti attaccati frammenti della medusa. Nel caso in cui vi fossero, se è possibile, è opportuno rimuoverli senza toccarli direttamente, ad esempio con una spatola o una tessera di plastica rigida. Si dovrà quindi sciacquare con acqua di mare la zona colpita. Non va usata l’acqua dolce perché causerebbe la rottura delle nematocisti ancora intatte e il rilascio di altro liquido urticante.

Per alleviare il dolore sono consigliati impacchi freddi, anche se bisogna evitare che il ghiaccio entri in contatto con la pelle. Va quindi usato un gel astringente per ridurre il prurito e bloccare la diffusione delle tossine. Lo si può trovare in farmacia ed è utilizzato anche per le punture di zanzara. Infine, è consigliabile non esporre al sole la zona colpita, poiché è sensibile è può scurirsi, provocando macchie e cicatrici antiestetiche.

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Medicina Turistica a Rosolina Mare e Porto Tolle

Due ambulatori e dieci medici per i villeggianti delle spiagge

Medicina turistica, attivi due ambulatori, a Rosolina Mare e a Bonelli di Porto Tolle, riservati ai villeggianti che nel periodo estivo soggiornano nel litorale rodigino.

l

servizio che l’Azienda Ulss 5 Polesana assicura è garantito a tutti i non residenti della località turistica, compresi i cittadini stranieri, secondo le tariffe in vigore.

I residenti nella Regione Veneto possono chiedere il rimborso delle spese sostenute, con domanda presentata presso l’Azienda Ulss di appartenenza, se rientrano nelle seguenti categorie: minori di 12 anni; cittadini di età superiore agli anni 60; lavoratori e studenti dimoranti, per ragioni connesse all’attività lavorativa e di studio, fuori dal proprio domicilio; cittadini portatori di handicap con grado di menomazione superiore all’80% ai fini dell’attività lavorativa.

I residenti in altre Regioni devono rivolgersi alle Aziende Sanitarie di appartenenza per informazioni su eventuali rimborsi.

L’ambulatorio di Rosolina Mare si trova in Viale dei Lauri, 80 e può essere contattato ai numeri telefonici 3474461228 e 042668245. E’ attivo già dal 1° giugno e rimarrà a disposizione dell’utenza fino al

prossimo 15 settembre tutti i giorni, compresi i prefestivi ed i festivi, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale di Porto Viro (Ex Guardia Medica) al numero 0425078180.

L’ambulatorio di Bonelli di Porto Tolle, che si trova nel Villaggio “Barricata Holiday Village”, può essere contattato ai numeri telefonici 3334901075 e 0426389930. E’ attivo dal 1° giugno e sarà operativo fino al prossimo 1° settembre solo nei giorni prefestivi e festivi dalle 9.00 - 19.00, con fascia oraria dalle 13.00 alle 15.00 dedicata alle visite domiciliari, salvo le urgenze. In caso di urgenze notturne, dalle 20.00 alle 8.00 del giorno successivo, ci si dovrà rivolgere alla Continuità Assistenziale di Porto Tolle (Ex Guardia Medica) al numero 0425078160.

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ARIETE BILANCIA

E’ tempo di fare selezione tra le persone che vi circondano e dedicarvi soltanto a chi tiene veramente a voi. Si chiudono certe porte per fare spazio a nuovi incontri.

Luglio è il mese della leggerezza e dell’allegria. Vi siete a lungo sacrificati e concentrati sui vostri progetti ed i vostri impegni, ora concedetevi un divertente riposo.

GEMELLI

Non ve lo aspettavate così presto ma probabilmente i tempi sono maturi per dare una svolta alle vostre giornate ed intraprendere nuove strade che sapranno condurvi dove desiderate.

Dopo tante premesse, è forse giunto il momento di arrivare alla conclusione. Prendete senza rimpianti le decisioni che a lungo avete rimandato e siate fiduciosi.

Luglio

Luglio, un’esplosione di vitalità

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LE INTERVISTE DEL DIRETTORE

Approfittate dell’estate per dedicarvi ai vostri interessi e fate cose diverse dalla solita routine quotidiana: un cambio di passo vi restituirà entusiasmo ed energia.

Siete alla ricerca di un nuovo approccio alla vita, più saggio e pacato, più disincantato e sereno. Una persona che vi è molto vicino potrebbe aiutarvi a trovare Uno sguardo positivo.

SAGITTARIO

Manca solo l’ultimo quiz, quello finale, per arrivare al traguardo. Avete condotto la gara con maestria non cedete nell’ultimo metro. Il premio è vicino.

Non potete ancora prendervi il lusso di fermarvi ma avete l’opportunità di rallentare la corsa per rimettervi informa. Importanti novità vi aspettano nella prossima stagione.

Un incontro inaspettato potrebbe sconvolgere il vostro proverbiale equilibrio ma vi piacerà misurarvi su un terreno sconosciuto e apprezzerete anche l’arte di improvvisare.

di Giorgia Gay

Uno spazio dove esploriamo conversazioni intrigantie approfondite con il nostro direttore. In onda sabato e domenica dalle 9:28.

Solo su Radio Veneto24.

CAPRICORNO

Dolce far niente: è il programma che vi siete dati dopo un anno di dura fatica, grandi prove e importanti traguardi da raggiungere. La battaglia è finita, ora è il tempo del riposo del guerriero.

Giorno dopo giorno si chiariscono tutti i dubbi e le situazioni ambigue lasciano lo spazio alle certezze; finalmente potete vederci chiaro e il futuro vi sorride.

Dovrete coltivare ancora per un po’ l’arte della pazienza per riuscire a realizzare i vostri sogni. Ancora qualche sacrificio e nuove prove vi attendono. Ma voi siete caparbi e non mollate la presa.

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